Campriani atleta dell'anno - Il Generale di Brigata Raffaele Romano è il nuovo Comandante del Centro Sportivo - Gruppi Sportivi Fiamme Gialle
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Anno IX n 4 Ottobre - Dicembre 2016 PERIODICO DEL CENTRO SPORTIVO DELLA GUARDIA DI FINANZA FONDATO NEL 1975 Campriani atleta dell’anno Il Generale di Brigata Raffaele Romano è il nuovo Comandante del Centro Sportivo
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Editoriale A ffezionati Lettori e Lettrici, Con la stagione invernale molte discipline si prenderanno un me- cercando le parole più adatte per iniziare questo editoriale ritato periodo di riposo per prepararsi alle nuove sfide che le at- di presentazione, mi sono reso conto che io e “Traguardo” tendono mentre in altre, come la scherma e il judo, i nostri atleti siamo quasi “coetanei”. sono già pronti a “calpestare” pedane e tatami in giro per il mondo, Quando, infatti, Gianni Gola, futuro primo (mitico) comandante regalandoci di già i primi prestigiosi successi internazionali. Infatti, del Centro Sportivo, ebbe la felice intuizione di realizzare un “no- da anni ormai le “fiamme gialle” sono un punto di riferimento per tiziario” interamente dedicato allo sport “fiamme gialle”, io avevo lo sport italiano e riconosciute ed apprezzate anche oltre i confini iniziato da appena qualche mese la mia avventura nella grande nazionali. famiglia della Guardia di Finanza. Precisamente, l’ingresso in Ac- Merito dei nostri straordinari campioni, del loro talento? Certa- cademia avvenne il 6 novembre 1974, e, l’altra circostanza signi- mente! Senza medaglie e titoli non si riempiono le bacheche. Ma, ficativa, tra i tanti valorosi colleghi di corso, c’era anche l’attuale come troppo spesso lo sport insegna, il talento da solo non basta. Comandante Generale, Gen. C.A. Giorgio Toschi, al quale va il mio La caparbietà e lo spirito di sacrificio sono qualità necessarie a so- deferente ed affettuoso saluto. stenere il talento. A volte vanno insegnate e, durante la carriera di Ma tornando ad oggi, a distanza di oltre quarant’anni, il cerchio ogni atleta, vanno alimentate. sembra chiudersi ed eccomi, da sportivo appassionato e -orgoglio- Perché questo accada, perché ci sia una vittoria di un singolo o samente- praticante (purtroppo di sport minori quali calcio e ten- di squadra, è fondamentale l’organizzazione. Un insieme di com- nis), a dirigere questo periodico che ha raccolto, come in un diario petenze e risorse che costituiscono il trampolino sicuro da cui personale, intimo, la storia dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle. far spiccare il salto vincente. Parimenti, se un’atleta non riesce ad Non voglio nascondervi l’emozione e nemmeno, questa invece esprimere in pieno il suo talento, bisogna chiedersi se si è stati in non me la sarei mai aspettata, una certa…apprensione! Lo sport, grado di trovare le soluzioni appropriate e intrapreso le azioni più pure portatore sano di emozioni nella gamma più ampia possibile, efficaci. Nello sport, come nella vita, le mancate vittorie sono solo dalla felicità alla frustrazione, segue le ineluttabili leggi del tempo: occasioni per riprovare a vincere! non aspetta. Raggiunto un “Traguardo” bisogna subito proiettarsi Ogni sportivo gareggia per rivivere, da protagonista, le sensazioni al successivo. che a suo volta un altro atleta gli aveva regalato. Che sia sotto gli Tutti gli “Olimpici” di Rio hanno riempito le pagine del “diario” a sguardi di un intero stadio o di un genitore trepidante, un atleta loro dedicate. Il viaggio ricomincia con l’avvio della stagione de- non è mai solo nel suo viaggio! gli sport invernali, che preparerà all’appuntamento dei Mondiali Cari Lettori e care Lettrici di Traguardo mi auguro vogliate conti- di Biathlon nel 2017, ma sarà in un’ottica generale già tarata sulle nuare ad accompagnare anche me, con il consueto straordinario Olimpiadi del 2018 che, secondo i tempi dello sport, sono dietro affetto, nel corso di questo nuovo viaggio che ho appena iniziato l’angolo. con le “fiamme gialle”. 1 Ottobre-Dicembre 2016
Sommario EDITORIALE di Raffaele Romano 1 VITA GIALLOVERDE 4 Il Gen.B. Raffaele Romano è il nuovo Comandante del Centro Sportivo Campriani atleta dell’anno, il Gen.B. ATLETICA di Margherita Magnani 6 Raffaele Romano nuovo Comandante del 6 Centro Sportivo Verso l’Europeo di corsa campestre di Chia Tuffi di Alessandra Giorgi 8 Passione e perfezionismo, dai suoi tuffi del cuore. Maria Marconi si racconta. Periodico del Centro Sportivo della Guardia di Judo di Salvatore Mendolia Finanza fondato nel 1975 11 Per Emanuele Bruno e Valeria Ferrari Reg. trib.di Roma n. 242/2008 del 12-06-2008 Anno IX n.4 ottobre-dicembre 2016 due bronzi che valgono oro 11 Direttore Editoriale Raffaele Romano Tiro di Salvatore Mendolia 18 Vice Direttore Editoriale La solidità del Marco Vincenzo Parrinello Direttore Responsabile Gianni Boninsegna Canoa di Andrea Tranquilli Consulente Editoriale 21 XXV edizione della Silver Skiff, Luigi Capasso brilla la stella di Valentina Rodini Redazione Via Croviana, 120 - 00124 Roma Fax: 06.51023569 EVENTI di Gianni Boninsegna email: ufficiostampa@fiammegialle.org 35 Premi alla carriera per Max Blardone Coordinamento Stampa e Daniela Merighetti 35 Roberto De Novellis, Alessandro Lancione Archivio e ricerche fotografiche Giuseppe Marchitto SEZIONI GIOVANILI di Gianni Boninsegna 37 Le Fiamme Gialle rafforzano il settore giovanile Fabrizio Morganti, Francesca Segat Fotografie dello sci di fondo Fabrizio Morganti, Filippo Olivo, Rasero Guberti, Giorgio Scala, Paco Lozano, Franco Di Capua, Emanuele Di Feliciantonio, Augusto Bizzi, Marco SEZIONI GIOVANILI di Orazio Romanzi 39 Massetti, onEdition, Fabio Taccola, Elvis, Andrea Fiamme Gialle G. Simoni Campioni d’Italia Allievi Zattoni, FISI, Giancarlo Colombo, Giuseppe Di Prima, Giuseppe Marchitto. di marcia su strada Hanno collaborato a questo numero Edoardo Viti, Alessandra Giorgi, Margherita EVENTI di Alessandra Giorgi 40 Magnani, Salvatore Mendolia, Flavio Erriu, Andrea Il Comandante Generale della Guardia di Finanza Tranquilli, Pierluigi Fornelli, Gianni Boninsegna, Giorgio Toschi premia i paralimpici di Rio 2016 40 Andrea Zattoni, Andrea Matarazzo, Orazio Romanzi Realizzato da EVENTI di Alessandra Giorgi 41 STEGIP 4Communication Srl XX Premio Internazionale Piazza Pio IX - 00167 Roma Tel: +39 06.6281799 - Fax: +39 06.6142670 “Fair Play Menarini 2016” email: mail@stegip.it - www.stegip.it Progetto grafico e impaginazione EVENTI di Alessandra Giorgi 46 Sezione Eventi Gruppo Polisportivo Daniele Garozzo a Catania incontra i colleghi Tipografia del Comando Provinciale Graffietti Stampati (Montefiascone 01027 Viterbo) Chiuso in redazione il 5 dicembre 2016 VELA di Alessandra Giorgi 47 1986-2016: la Vela Fiamme Gialle Le collaborazioni a Traguardo sono da considerarsi del tutto gratuite e non retribuite. festeggia i suoi 30 anni 47 La direzione si riserba il diritto di modificare la titolazione degli articoli e di fare gli opportuni tagli redazionali. Tutto il materiale, anche se non pubblicato, non verrà restituito.
INSIEME PER LO SPORT nell’organizzazione di eventi e grandi manifestazioni sportive www.gruppoitaltelo.it w w w.stegip.it
EVENTI Il Gen.B. Raffaele Romano è il nuovo Comandante del Centro Sportivo di Alessandra Giorgi (ph Fabrizio Morganti) H a un nuovo padrone di casa il incarichi operativi presso le città di Genova, nico Logistico Amministrativo per gli Istituti Centro Sportivo della Guardia Albenga, Milano, Gorizia, Napoli e Catanza- di Istruzione ed ultimamente è stato Vicedi- di Finanza di Castelporziano. Lo ro. Ha inoltre prestato servizio presso il Co- rettore della Scuola di Perfezionamento per scorso 10 ottobre, il Gen.B. Raffaele Roma- mando Generale, l’Accademia, l’Ispettorato le Forze di Polizia nell’ambito del Ministero no, durante la cerimonia del passaggio di per gli Istituti d’Istruzione ed il Reparto Tec- degli Interni. consegne, al cospetto del Generale Ispet- tore degli Istituti d’Istruzione, Generale di Corpo d’Armata Luciano Carta, è diventato il nuovo Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza. Un evento im- portante, per la storia del Gruppo Sportivo del Grifone, al quale hanno partecipato al completo tutti gli atleti gialloverdi, insieme a tecnici, dirigenti, personale di governo ed ospiti. Sono stati tanti i successi delle Fiamme Gialle durante il mandato del Gen. Bartoletti, che aveva assunto l’incarico il 13 luglio del 2014, tra di essi spiccano le 6 me- daglie conquistate ai Giochi Olimpici di Rio 2016 (3 ori, 1 argento e 2 bronzi), insieme ad una medaglia d’oro e una d’argento alle Pa- ralimpiadi di settembre. Il Gen.B. Romano ha ricoperto, nella sua carriera, prestigiosi 4 Ottobre-Dicembre 2016
#fratellidisport Un lungo percorso contro discriminazione ed emarginazione, guidati da campioni nello sport e nella vita, stimolati dalla fantasia di tanti giovani studenti, accompagnati da tante esperienze di integrazione attraverso lo sport. Percorso educativo Buone pratiche Cittadinanza sportiva
ATLETICA Gabriele De Nard e Patrick Nasti Verso l’Europeo di Corsa campestre di Chia Ultima gara per Gabriele De Nard dopo 21 anni di Fiamme Gialle di Margherita Magnani (ph Fiamme Gialle) L Patrick Nasti ’11 dicembre sono in programma in Sardegna, a Chia, i Campionati Europei di corsa campe- stre. Per definire i 18 atleti di sesso maschile che andranno a comporre la squadra assoluta, quella Under 23 e quella juniores (6 atleti per formazione), la Federazione Italiana di atletica leggera ha indetto quattro prove di selezione, distribuite tra fine ottobre e fine novembre. La prima gara si è svolta domenica 30 ottobre a Roma, in un percorso collocato nei pressi di Castel Romano. In questa prima prova di 9 Km si è messo in luce il ventenne Yassin Bouih che ha condotto una gara giu- diziosa che l’ha portato ad ottenere un ottimo terzo posto a livello assoluto (secondo tra gli Under 23), alle spalle dell’aviere Giuseppe Gerratana e dell’altro ven- tenne del C.S. Esercito Said Ettaqy. Domenica 6 novembre è andato in scena il Cross di Le- vico Terme, Trento, in cui la rappresentanza giallover- de è stata affidata all’esperto Gabriele De Nard. In una 6 Ottobre-Dicembre 2016
ATLETICA mattinata contraddistinta da forte piog- Questa competizione merita comunque gia e vento, il finanziere, quasi al termine di essere ricordata come l’ultima appa- della propria sfavillante carriera sportiva, rizione agonistica con la casacca delle si è rivelato ancora una volta molto com- Fiamme Gialle per il “senatore” Gabriele petitivo, terminando i 10 Km di percorso De Nard. L’appuntato scelto, 42 prima- in sesta posizione e dando ancora del filo vere sulle spalle, ha deciso di dare il suo da torcere a molti avversari più giovani. addio alla casacca gialloverde dopo ven- Il 13 novembre a Sgonico, provincia di tun anni di Gruppo Sportivo, in cui si è Trieste, si è svolta la 42^ Edizione dello distinto in particolar modo per l’attività storico “Carsolina Cross”, che ha visto la sui prati. Nella corsa campestre Gabriele partecipazione di tutti i migliori speciali- De Nard, originario di Sedico (provincia sti in campo nazionale. In quest’occasio- di Belluno), ha preso parte a ben sette ne, i gemelli livornesi Lorenzo e Samuele edizioni dei Campionati Mondiali e a di- Dini hanno fornito un’ottima prova di ef- ciassette dei Campionati Europei, in cui ficienza sui 9 Km di tracciato, tagliando il miglior risultato è stato il 4^ posto del il traguardo in quarta e quinta posizione 2001 a Thun, Svizzera. Tecnicamente è a livello assoluto e confermandosi come stato seguito per quasi tutta la carriera primo e secondo tra gli Under 23. Valu- dallo storico allenatore gialloverde An- tazione positiva anche per l’ottavo posto drea Bartoli, che l’ha condotto ad otte- ottenuto dall’atleta di casa Patrick Nasti, nere anche buoni riscontri cronometrici al rientro alle competizioni dopo alcuni in particolare in pista, nei 3000 (7’48”99) problemi fisici, e il nono (ma quarto tra e nei 5000 metri (13’34”19). È sposato gli Under 23) del giovane Yassin Bouih. con la mezzofondista trentina del C.S. La quarta e ultima prova di selezione ha Esercito, Federica Dal Ri, e dal 2013 è di- avuto luogo ad Osimo, in provincia di ventato padre della piccola Chiara. Ancona. Nel ‘’IV Cross Valmusone’’ sono Un grazie di cuore a Gabriele De Nard scesi in gara Patrick Nasti e Gabriele De da parte di tutto il Team delle Fiamme Nard, che sui 10 Km si sono classificati ri- Gialle e un forte in bocca al lupo per la spettivamente in settima e diciottesima prossima parentesi lavorativa. piazza. Yassin Bouih I gemelli Lorenzo e Samuele Dini (ph Filippo Olivo/trackarena.com 7 Ottobre-Dicembre 2016
TUFFI Passione e perfezionismo, dai suoi tuffi del cuore. Maria Marconi si racconta. di Alessandra Giorgi (ph Rasero Guberti) U na campionessa di grande caratte- performance. E’ importante reagire e Maria destinazione Giochi Olimpici. A 15 anni, a re, Maria. Una donna, che in car- lo ha fatto spesso, raggiungendo tanti allori. Sydney, lo ha fatto per la prima volta. Poi, 8 riera, mai ha mollato di un centi- In Coppa del Mondo, ha vinto 1 oro ed un anni dopo a Pechino, un po’ più matura, ha metro sul trampolino e non solo sportivo. argento, come negli Europei, sono arrivate potuto vivere meglio una manifestazione, Ha sempre saputo, cosa per lei, fosse giusto, 3 medaglie. 2 bronzi ed un argento. Le ha che in modo speciale, le è rimasta dentro. come la sua disciplina sportiva del cuore, che conseguite, in una Nazionale azzurra, dove E poi Rio, l’ultima della sua carriera, come le ha fruttato ben 15 medaglie internazio- ha ritrovato spesso, anche i due fratelli, Ni- lei racconta. E sempre dall’altezza dei 3 me- nali, 3 Olimpiadi disputate e 16 titoli italiani. cola e Tommaso, insieme al cugino Michele tri, la sua preferita, la Marconi ha lanciato E’ dal trampolino dei 3 metri, che la Marco- Benedetti. Una famiglia dal dna particolare, grandi sfide, non solo al destino, ma anche ni riesce ad esprimersi al meglio, appagando quella di Maria. Tutta votata ai tuffi. Negli a se stessa. E continua la sua strada, anco- quel bisogno sempre sentito di raggiunge- anni giovanili, ha conquistato 8 medaglie. Ai ra oggi. Lei intanto va e se arriveranno altri re la perfezione. Non ha modelli sportivi a Mondiali, 3 ed agli Europei, 5. 2 argenti ed podi importanti, saranno certamente frutti cui ispirarsi. L’unico esempio da seguire è lei un bronzo, nella prima competizione e 3 ori di un talento e di un carattere forte, che da stessa, se ogni volta, il dolore per un infor- e 2 argenti, nella seconda. Tre volte Maria sempre, l’ accompagnano. Anche le Fiamme tunio, le ha fatto spiccare il volo, verso alte ha provato la gioia di salire su di un aereo, Gialle hanno preso per mano, la sua vita e la 8 Ottobre-Dicembre 2016
TUFFI gli altri sport individuali, ci vuole la voglia cambino. Sono stata sempre una persona, di mettersi in gioco, tutti i giorni. Sapere che ha avuto bisogno di agire direttamente. che, anche la gara può andare male, come Non ho la concezione mentale, di aspettare, gli allenamenti, non sempre al top, deve che qualcosa cambi da sola. spronarti comunque, a non mollare. L’ulti- Hai partecipato a 3 Olimpiadi. Sydney, ma Coppa del Mondo svolta, per me, è stata Pechino e Rio. Qual è stata quella cosa, una delle gare più belle, sia come risultato, che maggiormente, ti è rimasta dentro, che per quello che prima, è accaduto. Non più delle altre? stavo per niente bene. Mi veniva da pian- Pechino è stata l’Olimpiade, che rispetto gere. Nel 2015, avevo deciso di smettere. alle altre, mi è piaciuta di più. Venivo da un Avevo mal di schiena ed ero stufa di dover- infortunio al piede accaduto a marzo. Sono ci combattere. In Nazionale, avevo deciso arrivata lì giungendo in semifinale. Me la di svolgere gare più tranquille, in modo da sono giocata. Tutto il contesto, è stato bello. non trovarmi troppo sotto pressione. Sono A Sydney avevo 15 anni, non riuscivo a dare arrivata in Brasile, per l’ultima qualificazio- il giusto peso alle cose che stavo facendo. ne olimpica, di febbraio. Mi sono detta, che A Pechino non ero all’apice, ma è stato un sua carriera e lei è ben felice, di poterlo rac- avrei provato a fare, il meglio che potevo. momento di riscossa della mia carriera. Mi contare. Ringraziando, la Guardia di Finanza Come andava, andava. Le cose che ho fatto, sono divertita, anche tanto. Ho trovato un per il suo affetto e prezioso aiuto. sono a tutti note. Non volevo altre pressio- sacco di persone interessanti, come le situa- Cara Maria, sei cresciuta in una famiglia, ni. Mi sono ritrovata invece a svolgere tre zioni che ho vissuto. A Rio, invece, è stata, votata alla pratica dei tuffi. I tuoi fratel- gare (eliminatorie, semifinale e finale), dove come annunciato sempre, la mia ultima li, Nicola e Tommaso, rappresentano la sono rimasta sempre, tra i primi 7 posti. Ar- Olimpiade. Ho un ricordo di essere andata storia di questo sport. Insieme a te. Come rivando quinta, in finale. Il mio allenatore è con un malanno alla schiena. Non ero stata hai iniziato a svolgere questa disciplina? rimasto piacevolmente colpito dal cambia- sicura, per questo, che sarei andata. Invece Quando ero piccola, ero talmente vivace, mento avuto, dall’allenamento, alla gara. Un anche lì ho portato in fondo la gara. Non che mia madre, per farmi stare calma, de- cambio psicologico che mi ha permesso di avevo totalmente i tuffi nelle gambe, ma me cise di farmi praticare lo sport. Ginnastica, fare il boom. Era molto felice. Come me. Du- la sono giocata. tennis, pattinaggio e nuoto. Il problema sta- rante gli allenamenti, ho mantenuto sempre Cosa significa per te far parte delle Fiam- va nel fatto, che non mi davano nulla. Non la calma, anche quando i tuffi non venivano me Gialle? mi piacevano. Tra l’altro, vedevo sempre i come desideravo. Questo, mi ha aiutato a Mi hanno dato la possibilità, come accade a miei fratelli che tornavano dai tuffi, molto svolgere una super gara. tanti atleti, di svolgere uno sport come lavo- felici. Un giorno decisi, di voler provare an- La tua emozione più bella, in carriera, ro. Mi sono sempre molto vicine. Se ci sono che io. Avevo 6 anni. E sin da quell’età, ero qual è stata? dei problemi, ti aiutano. Ti mettono sem- molto categorica, nelle mie scelte. E quindi, Nel 2012, ho avuto un problema fisico, che pre a tuo agio. Negli eventi sportivi, loro ti convinsi mia madre, che avrei voluto prova- mi ha fatto fermare. Per un anno intero, danno supporto. Ti danno, giornalmente, il re, a praticare i tuffi. Questo è il modo in cui, sono stata lontana dai tuffi. Mi ha fatto sal- 100% delle possibilità di allenarti e di espri- poi, mi sono avvicinata a questo sport. Per tare anche le Olimpiadi di Londra. Avevo merti, tranquillamente. Ringrazio sempre fortuna, tutti in famiglia, avevamo i geni per subìto un’operazione, nel 2010, che mi ave- tantissimo, le Fiamme Gialle. farlo. Non solo, i miei fratelli ed io, ma an- va fatto sentire parecchio avvilita. Nessuno che nostro cugino, Michele Benedetti. Tutti trovava il modo di curarmi. Avevo deciso di andati alle Olimpiadi. E’ proprio un fatto mollare, se non avessi trovato la strada per genetico. Alla fine, non sono mai riuscita a continuare. Ho avuto paura, che fosse qual- trovare, nessun’altra disciplina, che mi desse cosa di molto più serio. Invece, ho avuto le stesse sensazioni. accanto a me uno staff, che mi ha rimesso Quali sono le emozioni, che un tuffo ti a posto. Mi ha fatto tornare la passione per trasmesse, in particolar modo? i tuffi. E la mia emozione per questo, più Secondo il mio modo di essere, molto per- grande, è arrivata nel 2013, quando ho vinto fezionista e categorica, ho sempre trovato il Quattro Nazioni. Tutto il 2013, è stato un in questo sport, il modo di appagare una anno in cui mi sono emozionata e mi sono richiesta di perfezionismo. Non essere sem- piaciuta tanto. Mi sono presa delle rivinci- pre uguale e dover ogni giorno, affrontare te, sulle mie sofferenze. Ho avuto sempre situazioni differenti, mi stimola a concen- dei problemi fisici. Mi hanno fatto cresce- trarmi e a mettermi nella condizione di re, tanto. Non ho mai mollato. Ho sempre saper svolgere un allenamento o gara, nel sentito dentro di me, l’esigenza di dovermi miglior modo possibile. rimettere in piedi e fare le cose, fino alla Che cosa, di tuo personale, deve essere fine. Pormi obiettivi, senza mai arrendermi allora messo, per svolgere un buon alle- e senza mai, piangermi addosso. Trovare la namento o una buona gara? condizione, per giungere alla fine. Come ci Sono sempre stata una che, crescendo, ha si arriva, è un conto. Intanto, andare. Sen- sentito le pressioni delle gare. Nei tuffi e ne- za restare seduta ed aspettare che le cose, 9 Ottobre-Dicembre 2016
NUOTO Giacomo Carini convocato per i Mondiali di Windsor (CAN) di Salvatore Mendolia (ph G. Scala - Deep Blue Media) L Con il tempo realizzato a stagione post olimpica si aprirà, a per il futuro. Butini ha premiato il vicentino livello internazionale, con il grande inserendolo nella ristrettissima cerchia degli appuntamento dei mondiali in vasca appena 11 (l’Italia non iscriverà le staffette) a Massarosa la giovane corta (è la XIII edizione) che si disputeranno nuotatori convocati per i mondiali canadesi promessa delle Fiamme a Windsor, in Canada, dal 6 al 11 dicembre. e per il piacentino si tratterà della prima ras- Il D.T. azzurro, Cesare Butini, aveva da tem- segna iridata in carriera. Il suo tempo (di 23 Gialle si guadagna la po stabilito i criteri, piuttosto stringenti, per centesimi appena superiore al record italiano maglia azzurra per far parte della spedizione azzurra. Priorità di Nicolò Beni, realizzato però con i mitici, e agli assi finalisti olimpici (Paltrinieri, Pellegri- ormai accantonati, costumi performanti da la rassegna iridata ni e Detti), ai vincitori di gare individuali agli supereroe) rappresenta, ne siamo certi, solo canadese. europei londinesi in vasca lunga e, infine, ai il trampolino di lancio per una bella carrie- migliori riscontri cronometrici di inizio sta- ra. Windsor sarà solo una tappa, probabil- gione 2016/2017. Tra questi ultimi Giacomo mente di passaggio, nel percorso di questo Carini, che ha vinto i 200 farfalla al trofeo eccezionale atleta che promette meraviglie. di Massarosa in 1’53’’95, guadagnandosi sul In chiusura una nota doverosa sulle belle pre- campo il pass per i mondiali. Il giovanissimo stazioni al trofeo Massarosa di una ritrovata atleta delle Fiamme Gialle (19 anni appena) Lisa Fissneider, oro nei 200 rana in 2’23’’09 e di è il primatista italiano sulla distanza in vasca Alessia Polieri, parimenti oro nei 200 farfalla lunga (1’55’48, stabilito lo scorso 9 agosto ai in 2’07’’00, che hanno fatto da degna cornice categoria di Roma, tempo che gli avrebbe all’exploit di Carini. Tutta la squadra giallover- consentito di entrare addirittura in finale a de del resto, si è ben comportata in questo Rio) e l’eccellente tempo ora realizzato in va- attendibile test di inizio stagione, mettendo sca corta (13° del ranking mondiale stagiona- insieme il ragguardevole bottino di 11 meda- le) ne fanno il delfinista su cui scommettere glie (3 ori, 3 argenti e 5 bronzi). 10 Ottobre-Dicembre 2016
JUDO Per Emanuele Bruno e Valeria Ferrari due bronzi che valgono oro A Malaga i giovani delle Fiamme Gialle esprimono un buon judo e conquistano due medaglie pesanti. di Salvatore Mendolia (ph Paco Lozano) V incere in Europa è sempre diffici- leta formidabile che ha finalmente scelto la ma noi lo ricordiamo in uno splendido As- le. Per i giovani lo è ancor di più, categoria in cui esprimersi (i -78 kg) e può soluto disputato a Catania qualche anno perché nel judo l’esperienza conta finalmente concentrarsi sul resto. Il talento fa, dopo un periodo difficile, costellato da eccome. Colmare il gap determinato dall’e- non le manca e la voglia di spaccare il tanti infortuni, nel quale espresse un bellis- sperienza in campo internazionale è pro- mondo neppure. I primi frutti si sono visti simo judo e arrivò a un argento alla vigilia prio quello che si propongono le “Fiam- proprio a Malaga dove Valeria ha battuto impronosticabile che sembrava l’abbrivio me Gialle” facendo partecipare i propri la britannica Moon e, dopo aver subito di grandi stagioni. Dopo un po’ di grigio giovani judoka, non ancora titolarissimi l’unica sconfitta dalla tedesca Bande (poi la carriera di Emanuele può tendere nuo- in Nazionale ma in procinto di giocarsi le medaglia d’oro), è riuscita a risalire nel vamente al bello se le promesse (e le pre- proprie carte per la maglia azzurra, a com- tabellone superando l’altra tedesca Krause messe) di questa European Cup verranno petizioni internazionali di alto livello. La e, nella finale per il bronzo, l’esperta Tan- mantenute. A Malaga Bruno ha disputato gara di Malaga faceva parte del progetto gorre che frequenta la categoria da molto una gara eccellente e durissima, vincendo di “crescita” dei nostri giovani talenti per più tempo. Brava Valeria, per iniziare un 5 incontri su 6 e, considerato che non si far loro calcare tatami prestigiosi e con- nuovo percorso una medaglia importante vince (quasi) mai per caso, soprattutto a frontarsi con i migliori. Il rischio, calcola- è quel che ci vuole. Significa acquisire sicu- livello internazionale, questo significa che to, che qualcuno perda al primo turno fa rezza nei propri mezzi e morale. Altrettan- forse stiamo ritrovando un ottimo judoka parte del gioco. Di contro c’è la soddisfa- to bravo è stato Emanuele Bruno (catego- con delle prospettive. Si attendono con- zione di vedere alcuni di loro approcciare ria -73 kg), un atleta dalle enormi poten- ferme. Discreta, infine, la prova di un’altra la gara come si conviene e andare fino in zialità, sinora solo parzialmente espresse. giovane promessa gialloverde, il 100 chili fondo. A Malaga è successo con Valeria E’ una categoria difficile, la sua, affollata Giuliano Loporchio, fresco Campione d’I- Ferrari ed Emanuele Bruno. Valeria è un’at- da grandi atleti anche a livello nazionale, talia, classificatosi quinto. 11 Ottobre-Dicembre 2016
JUDO Batti il 5!!! G di Salvatore Mendolia randiose! Eccezionali! Superbe! Si timenti) significa partire sempre da meno 1 (ph Franco Di Capua) rischia di esaurire aggettivi e iper- e pedalare costantemente in salita. Il peso boli e di eccedere in esclamativi della responsabilità di ricondurre il match per descrivere come si conviene l’ennesi- nei binari giusti, cade inevitabilmente sulle ma impresa di Galeone e compagne che atlete che combattono a -57 kg. Sia Miriam Le judoka delle “Fiamme Gialle” a Monza hanno vinto il quinto scudetto Boi nella semifinale, che Martina Lo Giu- consecutivo. Un ciclo difficilmente replica- dice in finale, hanno assolto mirabilmente si laureano Campionesse d’Italia bile. L’impresa assume vieppiù valore ove si l’arduo compito, sopportandone con ben- per la quinta volta consecutiva, consideri che la vittoria è arrivata soppor- venuta nonchalance il fardello psicologico battendo in finale per 3 a 2 tando il pesante handicap dell’assenza di e permettendo alla squadra, in entrambe le l’Akiyama. Bronzo per i maschi, un “peso”, peraltro nella categoria con cui si occasioni, di “pedalare” nuovamente in pia- autori anch’essi di una prestazione iniziano gli incontri, quella dei -52 kg. Com- nura. Il pesante macigno, grazie a loro due, battere in quattro contro cinque (gli incon- è diventato un sopportabile peso. La nostra maiuscola tri si disputano al meglio di cinque combat- squadra, campione d’Italia in carica e per 12 Ottobre-Dicembre 2016
JUDO questo testa di serie, ha saltato i turni pre- un’ana judoka titola- liminari ed è approdata direttamente in se- ta, esperta e motivata mifinale contro la Dojo Equipe di Bologna. dalla responsabilità Incontro dominato con vittorie tutte prima di essere il rinforzo di del limite (spettacolare l’ippon dell’esor- qualità. Com’era pre- diente Alice Bellandi), tranne nei massimi, vedibile la Stam ha dove Susi Galeone regalava tanti chili alla fiaccato la resistenza Pinelli e si è dovuta “accontentare” di vince- di Alice vincendo per re per shido. 4 a 1 lo score, con l’unico punto immobilizzazione e per le bolognesi nella categoria “scoperta”. consegnando al quin- In finale, per quella che si può ormai consi- to incontro, oltre 70 derare una classica del judo italiano, ci toc- chili, i destini dello ca l’agguerrita compagine dell’Akiyama di scudetto. A questo Settimo Torinese, prestigiosa società che ha punto, però, solo la cresciuto il campione olimpico di Rio 2016 scaramanzia trat- Fabio Basile, forte di due prestiti stranieri. teneva l’ottimismo, Non per questo le nostre ragazze si sono ab- perché il nostro ca- battute. Partendo dal solito -1 si sono rim- pitano, Susi Galeone, boccate le maniche del judogi e hanno ini- era perfettamente ziato la scalata. L’input l’ha dato la ritrovata consapevole di esse- Martina Lo Giudice, gettata nella mischia in re più forte. Il “Co- un combattimento decisivo per lo scudetto bra” ha vinto alla sua dopo essere uscita dal lungo tunnel dell’in- maniera, bloccan- tervento al crociato del ginocchio (e qui una do l’incontro e non prece va al mitico Professor Attilio Rota e ai concedendo alcuna nostri fisioterapisti, che hanno rimesso in pi- chance alla pur brava sta l’atleta). Martina ha disputato un com- Rosetta. La vittoria battimento magnifico, vincendo per ippon è arrivata per dop- sulla Righetti e regalando alla squadra tante pio shido, ma solo certezze. Edwige Gwend, la nostra campio- perché Susi non ha nessa che studia da fuoriclasse, ha conti- voluto rischiare nul- Emanuele Bruno nuato l’opera demolendo la forte ungherese la. I grandi campioni, Szabo, uno dei punti di forza dell’Akiyama, quando i destini del- e costringendola a un’azione scorretta che lo sport assegnano rale Raffaele Romano, che assisteva per la ne ha decretato la sconfitta. Ad Alice Bel- loro la responsabilità di condurre in porto prima volta a una grande manifestazione landi, giovane promessa del judo italiano e la nave, si assumono il carico e non tradi- di judo. Miglior esordio non poteva esserci. allievo finanziere da appena 3 giorni (mai scono. Al suono del gong di fine incontro è Atleti, tecnici (Sulli e Scapin), fisioterapisti, arruolamento s’è rivelato più tempestivo), stata festa grande, alla quale ha partecipa- preparatore atletico e dirigenti hanno esul- è toccato l’improbo compito di contrasta- to, condividendo visibilmente l’emozione, tato per un successo meritatissimo ma per re l’olandese, naturalizzata georgiana, Stam, il Comandante del Centro Sportivo, Gene- nulla scontato. “Vendicati” anche i maschi, che poco prima, dopo aver vinto l’incontro eliminatorio, erano stati sconfitti di stretta Martina Lo Giudice misura (3 a 2) proprio dall’Akiyama. Bravi e sfortunati i nostri judoka, che meritavano di più del bronzo che alla fine è arrivato. I nostri ragazzi partivano anche loro con il pesante handicap di un peso mancante (il -81 kg), ma hanno saputo gettare il cuore ol- tre l’ostacolo rendendo la vita difficilissima all’Akyiama (poi argento, titolo alle Fiamme Oro), forte di due eccellenti prestiti stranie- ri che si sono rivelati decisivi per la vittoria. Non si può davvero fare una graduatoria di merito dei nostri ragazzi. Tutti egualmente bravi. Nella finale per il bronzo vittoria netta sul Nippon Napoli per 4 a 1. Un bronzo che vale oro per come è arrivato e che ha acco- munato i ragazzi nella festa generale. Monza 2016 resterà, nel ricordo dei nostri judoka, una bella tappa della loro carriera. 13 Ottobre-Dicembre 2016
KARATE Stefano Maniscalco Il Karate a Tokyo 2020. Il sogno olimpico di Stefano Maniscalco e Michele Giuliani di Alessandra Giorgi (ph Emanuele Di Feliciantonio) E rano le 21,45 del 3 agosto, quando la notizia si è diffu- di poter andare un giorno alle Olimpiadi. Stando dentro il sa in tutto il mondo. Finalmente, il karate era entrato programma olimpico posso finalmente sognare di parteci- nel programma olimpico del Cio. Nel 2016, alle por- pare. Già questo è importante, posso dire di essere un atleta te dei Giochi di Rio, si è spalancato un enorme cancello per olimpico”. la disciplina orientale, che vanta milioni di praticanti. Dopo la proposta, del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020, il Michele Giuliani : Comitato Esecutivo a Cinque Cerchi ha dato parere favore- “E’ un premio per tutti coloro che fanno del karate uno stile vole all’unanimità, all’entrata del karate, nella gold list, nei di vita e che, grazie alla sua pratica, vivono indimenticabi- prossimi Giochi, nel Paese del Sol Levante. E’ stato un grande li emozioni. Vincere i Giochi del Mediterraneo nel 2009 mi lavoro di promozione, quello fatto dalla Wkf e da Davide Be- fece capire solo in minima parte cosa significasse appartene- netello, ex campione mondiale di karate delle Fiamme Gialle, re a discipline olimpiche. Eravamo tutti insieme al Villaggio adesso presidente della Commissione Atleti Wkf e membro Atleti dove ci allenavamo gli uni con gli altri. Incontrare cam- della Commissione Tokyo 2020. E’ stato prezioso il frutto da pioni di altri sport, a Casa Italia, è stato qualcosa di unico. esso nato. E grande è stata la gioia dei campioni, soprattutto Condividere l’amore per quello che fai, con altri campioni delle Fiamme Gialle. Grandi amici di Davide. Un sogno avve- di diverse discipline, che sono lì come te, per vincere una rato ed una speranza nel cuore, di calcare un giorno, i tatami medaglia, è stato straordinario. E’ un atmosfera difficile da olimpici. Sogni nel cuore, sin da bambini. Stefano Maniscal- spiegare, va vissuta ! E’ la stessa magia, che si crea alle Olim- co e Michele Giuliani, lo hanno espresso, nelle loro parole. piadi. Secondo me, era inevitabile per noi del karate, entrare nella gold list del Cio. In ogni angolo del mondo, lo si pratica. Stefano Maniscalco: Il mio augurio più grande, è che la preparazione del kara- “Sono straordinarie, le mie emozioni. L’ho aspettato da una te, si possa basare sempre sui suoi veri principi, guidati da vita. Un momento importante. Il più bello, della mia carriera maestri competenti. Non possiamo dimenticare chi siamo da atleta. Dopo aver vinto tutto, questa è stata una sorpresa e da dove veniamo. La decisione del Cio potrebbe portare le fantastica. Si aprono degli scenari sia per le Fiamme Gialle Fiamme Gialle, a riaccendere un mitico gruppo, che ha scrit- che per la Nazionale. La sento come una grande opportunità to la storia del karate, a livello mondiale. Spero un giorno, per me, sia come atleta, che come tecnico. Il sogno è quello anche olimpico”. 14 Ottobre-Dicembre 2016
KARATE Michele Giuliani Venice Cup, Giuliani sul podio Nella prestigiosa L a Venice Cup, prestigiosa gara interna- ropa. Il bello è, peraltro, che tutti i Continenti manifestazione zionale organizzata a Caorle, festeggiava esprimono dei fuoriclasse, facendo del karate, internazionale, l’atleta quest’anno il quarto di secolo di vita. Cinque lustri per una manifestazione sportiva senza tema di smentita, una delle disciplina a più alto tasso di competitività al mondo (ai barese conquista uno sono un tempo lunghissimo, quello bastante recenti Mondiali, ad esempio, è stato l’Iran ad splendido bronzo. a farne una classica del circuito. A dirlo sono i numeri (1200 atleti in gara) e la qualità dei par- esprimere i migliori talenti). Per tornare alla Ve- nice Cup è bello che il suo 25ennale sia coinciso tecipanti (tanti i campioni, in rappresentanza di con la consacrazione del karate olimpico. Una di Salvatore Mendolia ben 32 paesi). La ricorrenza è stata festeggiata festa nella festa. Michele Giuliani ci ha messo (ph Emanuele Di Feliciantonio) come si conviene a un compleanno impor- del suo per ricordare il suo passaggio a Caorle tante, e, per l’occasione, era presente Antonio e si è reso autore di una prestazione maiuscola Espinòs, Presidente della WKF (World Karate nei 67 kg, “macchiata” solo dalla sconfitta in se- Federation) che di motivi per festeggiare ne mifinale contro il lussemburghese Philippe Bi- ha tantissimi, visto che il 2016 verrà ricordato sberich (poi medaglia d’oro). Prima due vittorie come l’anno in cui il karate è stato finalmen- piuttosto nette contro il finlandese Jonas Plaen te ammesso nel programma olimpico. Dopo (4 a 2 lo score) e l’italiano Marangi. Dopo l’im- anni di battaglie (e di mancanza di unità d’in- passe in semifinale Michele, con la grinta che lo tenti a livello mondiale, occorre dire), a Tokyo contraddistingue, si è rimboccato metaforica- 2020, nella patria delle arti marziali, sarà della mente le maniche del karategi ed è risalito dai partita anche questa nobile e antica disciplina ripescaggi, sconfiggendo prima Anthony Parisi che annovera un numero enorme di pratican- e poi, nella finale per il bronzo, Luca Scala con ti in tutto il mondo. Una delle caratteristiche un perentorio 4 a 0. Medaglia meritatissima, del karate, infatti, è quella di essere presente in che testimonia come l’ex campione d’Europa e tutti i Continenti, dalle Americhe all’Australia, argento mondiale sia sempre presente a se stes- dall’Asia all’Africa, oltre, naturalmente all’Eu- so, garantendo prestazioni di ottimo livello. 15 Ottobre-Dicembre 2016
SCHERMA I nostri sciabolatori si riprendono la scena di Salvatore Mendolia In Senegal una grande prova di Berrè, ARGENTO individuale e a (ph Augusto Bizzi) squadre. Per Alberto Pellegrini e Gigi Samele ARGENTO a squadre. A Orléans ORO a squadre per Irene vecchi e Loreta Gulotta. A Dakar senza passare per Parigi. I Curatoli delle Fiamme Oro. nostri tre sciabolatori, per l’occa- Grand’esordio stagionale anche per la pre- sione trasferiti, armi e maschera, miata ditta Irene Vecchi-Loreta Gulotta, sotto le insegne azzurre, hanno inaugura- che tanto bene ha fatto alle Olimpiadi pur to alla grande la stagione agonistica. Sugli rimanendo ai piedi del podio. Le due scia- scudi soprattutto Enrico Berrè che ha dato bolatrici gialloverdi hanno infatti vinto l’oro spettacolo e vinto cinque assalti, compreso nella prima prova di Coppa del Mondo che quello di semifinale contro l’argento olim- si è svolta qualche giorno fa a Orléans. La pico di Rio, lo statunitense Daryl Homer, vittoria in finale contro l’Ucraina, che aveva prima di arrendersi in finale al francese An- sconfitto l’Italia nella semifinale di Rio, ave- stett. Un gran bell’esordio quello di Berrè, va il sapore dolce della vendetta sportiva. che ha bissato l’argento a squadre, facendo Irene e Loreta, affiancate nella loro cavalca- ditta con altri due bucanieri gialloverdi, il ta verso l’oro da Rossella Gregorio e Marti- capitano di lungo corso Gigi Samele (bron- na Criscio, si sono presentate sulle pedane zo a Londra 2012, per chi non lo ricordasse) francesi in grande spolvero e a testimoniar- e il sempre più convincente Alberto Pelle- lo ci sono gli score degli incontri: 45 a 26 grini, uno schermidore che non finisce di all’Azerbaijan negli ottavi, 45 a 28 agli Stati stupire per tigna e applicazione. Se ci fosse Uniti nei quarti, 45 a 27 alla forte Ungheria l’oro per la costanza e la grinta, Alberto sa- in semifinale, per poi chiudere in bellezza rebbe sempre il favorito d’obbligo. Il quarto con il 45 a 33 alle rivali storiche dell’Ucraina. componente dello squadrone azzurro che Una bella iniezione di fiducia e di autostima, ha battuto Senegal (45 a 16), Germania (45 insomma, sulla strada che sembra condurre Enrico Berrè a 30) e Ungheria (45 a 35) nell’ordine, prima la squadra azzurra a diventare un team vin- di cedere in finale all’Iran (39 a 45), era Luca cente ai livelli più alti. 16 Ottobre-Dicembre 2016
SCHERMA Giorgio Avola In Giappone si parla siciliano Per Giorgio Avola medaglia d’argento nell’individuale di Salvatore Mendolia e bronzo a squadre. Il campione olimpico Daniele (ph Augusto Bizzi) Garozzo bronzo nella prova a squadre U n grande Giorgio Avola si è preso suo posto, quello, e per accomodarcisi ha la porta principale e con merito immenso), il proscenio e ha tirato da pro- mietuto il solito stuolo di vittime eccellen- ad Alessio Foconi e Lorenzo Nista. Lo squa- tagonista assoluto nel “Prince ti. Nei trentaduesimi Giorgio ha avuto la drone azzurro ha asfaltato nei quarti la pur Takamado Trophy 2016”, svoltosi a Tokyo meglio sul campione di casa, il giapponese quotata Corea del Sud con un mortificante e valevole quale seconda tappa, dopo Takuma Ito (15 a 8 lo score), nei sedicesimi 45 a 16, prima di cedere in semifinale (45 a quella egiziana (bronzo a squadre anche in dell’ostico ucraino Dmytro Chuchukalo (15 34) agli americani capitanati da un Cham- quell’occasione per i due fiorettisti giallo- a 12) e negli ottavi del rappresentante del- ley Watson in gran spolvero. Nella finale verdi), di Coppa del Mondo di fioretto. Il la grande scuola russa, Dmitry Rigine (15 a per il bronzo i nostri si sono imposti net- “Conte” era in giornata e si è verosimilmen- 11). Nei quarti è toccato al tedesco Benja- tamente sui padroni di casa del Giappone te tirato definitivamente fuori dalle secche min Kleibrink (ancora 15 a 12) saggiare la con un inequivocabile 45 a 29. A Tokyo ha in cui l’aveva trascinato quella maledetta lama di Avola che in semifinale ha sconfitto ben tirato anche Daniele Garozzo, per nulla sconfitta nei quarti contro l’americano il grande francese Erwan Le Pechoux per 15 appagato dal trionfo che vale una carriera, Massialas (numero 1 del ranking mondiale a 10. Tutti gli assalti, sino alla finale, persa fermato nell’individuale solo dall’imper- e poi medaglia d’argento olimpica) ai Gio- poi con lo statunitense (ancora le stelle e versare di Chamley-Watson (un tipino da chi di Rio 2016, per 15 a 14, dopo essere strisce) Miles Chamley-Watson, sono stati tenere d’occhio, che evidentemente, s’è ri- stato in vantaggio per 14 a 8. I campioni appannaggio di Giorgio in modo piuttosto cordato d’essere stato campione del mon- sanno accantonare le vittorie e riporre le netto a dimostrazione di una riconquistata do nel 2013) dopo un combattutissimo as- sconfitte, anche dolorose, nel cassetto dei freschezza atletica e mentale. L’argento a salto terminato 15 a 14 per lo statunitense. ricordi e guardare avanti. E che Giorgio Tokyo vale oro anche per quello. Un’altra I due siciliani (la scuola schermistica dell’I- Avola, già oro olimpico a squadre a Londra medaglia è poi arrivata nella gara a squa- sola è davvero un’eccellenza: tre medaglie 2012, sia un Campione con la C maiuscola dre, nella quale Giorgio ha tirato insieme olimpiche non arrivano certo per caso) nessuno lo può disconoscere. Ecco, quin- all’altro gialloverde, il Campione Olimpico delle “Fiamme Gialle”, insomma, dopo que- di, che dopo l’argento individuale agli Eu- Daniele Garozzo (mai abbastanza celebra- sta splendida prova, rappresentano sempre ropei preolimpici di Torun, il “Conte” sale to quel trionfo dello schermidore siciliano, più il presente e il futuro del fioretto azzur- nuovamente su un podio che conta. E’ il entrato nella storia dello sport italiano dal- ro. 17 Ottobre-Dicembre 2016
TIRO La solidità del Marco Nella carabina tre ori A gli Assoluti post olimpici, orfani prio fare. Ha cominciato a mettere tutti in di Nicolò Campriani che sta com- fila nella carabina libera a terra, quella che per De Nicolo. prensibilmente ricaricando le pile è la sua specialità per antonomasia. Primo Argento per Francesco dopo una stagione senza respiro, conclusa sia nei 60 colpi, davanti al redivivo e sempre con il doppio, storico oro olimpico di Rio, valido Paolino Montaguti, sia, ovviamente, Bruno nella pistola libera. l’ha fatta da padrone Marco De Nicolo nelle nella finale, giocata all’ultimo colpo con il tre specialità olimpiche di carabina. A Bolo- sorprendente Facheris. In questa specialità gna si è assistito a un autentico monologo De Nicolo ha disputato due finali olimpiche del legnanese delle “Fiamme Gialle” nell’ar- (5° ad Atene 2004 e 6° a Rio 2016) e con- ma lunga. Marco si è confermato un grande siderato che il tiro a segno è sport longevo campione, che a quarant’ anni suonati e con per eccellenza, prima o poi ci salirà su quel un grande “avvenire” dietro le spalle, per benedetto podio, siamo pronti a scommet- di Salvatore Mendolia terci. Non pago, Marco ha bissato il titolo dirla con Gassman, continua a stupire per (ph Marco Massetti) 2015 e ha vinto anche nella carabina ad aria la sua capacità di centrare sempre la presta- zione e non mollare di un centimetro. Tre compressa (206,6 i punti in finale contro i ori agli assoluti sono tanta roba. E’ sempre 205,8 dell’atleta delle Fiamme Oro, Lorenzo il primo degli “umani”, dietro all’extraterre- Bacci) e ha completato il suo splendido en stre fiorentino, suo amico e compagno di plein vincendo anche nella terza specialità squadra nelle Fiamme Gialle e in nazionale. olimpica, la carabina libera 3 posizioni. Sta- Tre gare disputate e tre ori. Come dire che volta Marco è entrato in finale da terzo ma meglio, il grande Marco, non poteva pro- nei 5 colpi finali ha fatto il vuoto, lasciando indietro di 4,4 punti la medaglia d’argento 18 Ottobre-Dicembre 2016
TIRO Pappalardo. Numeri d’altra classe, insom- ma, quelli del nostro Marco che occorrereb- be preservare come i panda. Trattasi, infatti, di un atleta affidabile ad altissimi livelli che garantisce rendimento e risultati in serie e si qualifica regolarmente per i Giochi dove, ripetiamo, prima o poi coronerà come si conviene una carriera già prestigiosa (quat- tro partecipazioni olimpiche con due finali disputate, una messe di medaglie ai mon- diali e agli europei, una pletora di primati e 31, dicasi 31, titoli italiani. Roba extralusso. Marco è uno di quegli atleti che non poten- do (ancora?) essere materia di leggenda si accontentano di scrivere la storia del loro sport. Il poligono di Bologna ha certificato anche Intervista alla specialista del Tiro a Volo una bella prestazione di Francesco Bruno nella pistola libera. Era oro sino al penulti- SILVANA STANCO: “Chiuso il capitolo di Rio mo colpo di finale, poi una leggera flessione riparto pensando in grande” ha consegnato il titolo a Giordano, ma rima- ne l’impressione netta che Francesco abbia D: Come pensi di affrontare il nuovo quadrienno olimpico? metabolizzato la delusione di non aver di- R: affronterò il nuovo quadriennio con una mente positiva, mi sento motivata, voglio sputato la sua quarta olimpiade, pur aven- lavorare e raggiungere quello che non sono riuscita ad ottenere fino adesso.Mi preparerò do conquistato la carta olimpica, e si sia la- con meticolosità con un occhio di riguardo alle gare più importanti e con lo sguardo sciato definitivamente alle spalle il magone. sempre rivolto a Tokyo 2020. Il tempo, però, è galantuomo e gli regalerà Cercherò, quindi, di ottimizzare la preparazione tecnica e voglio lavorare molto alla nuove chance. Forza Francesco, le Fiamme preparazione mentale, che nel nostro Sport è uno dei fattori determinanti per il risultato Gialle sono con te. agonistico. Sto facendo, infine, dei cambiamenti a livello tecnico che spero possano aiu- tarmi in futuro a migliorare le mie prestazioni. D: nel periodo invernale come gestisci la preparazione e che tipo di attività svolgi? Francesco Bruno R: al momento mi sto concentrando sulla preparazione fisica e sulla formazione mentale. Inizierò la preparazione tecnica a gennaio.Durante la stagione, quando ci sono le gare, mi alleno 5-7 giorni sul campo non tralasciando mai la preparazione fisica che è essenziale per l’equilibrio posturale, per una migliore fluidità del gesto e una maggiore sicurezza dei miei movimenti. D: chi è stato il tuo primo allenatore? attualmente chi ti segue? R: ho iniziato a tirare a inizio 2008 dopo aver seguito mio padre per qualche anno sul tiro. Anche lui è un tiratore di fossa e quindi è stato anche il mio primo allenatore. Nei momenti di difficoltà è anche lui che mi aiuta quando non so più come andare avanti. A livello federale ho la fortuna di essere seguita da Albano Pera, uno dei grandi tiratori italiani del passato. D: oltre al tiro coltivi degli hobby o passioni particolari? R: oltre al tiro il mio hobby principale è lo studio, l’università.Ho cominciato questo in- verno a studiare psicologia a Zurigo. In passato ho studiato linguistica per tanti anni, la mia grande passione, ma che, purtroppo, per i tanti impegni del tiro, non sono riuscita a coltivare a dovere. Spero che studiare psicologia possa aiutarmi anche nello Sport. Mi piace, inoltre, cantare e suonare e ho scoperto, da poco, la passione per lo yoga. D: agli europei “italiani” di Lonato del Garda un fantastico argento. Cosa ricordi di quei momenti ? R: i momenti più belli sono stati la semifinale, la prestazione senza errori, 15 su 15, e l’accesso alla finale per l’oro con Zuzana Stefecekova, per me, attualmente, la migliore interprete di questa difficile specialità olimpica. Ricordo anche il momento più difficile quando, in occasione della finale, ho cominciato a rendermi conto che quel giorno Zuzana era imbattibile. 19 Ottobre-Dicembre 2016
CANOA Beniamino Bonomi Da Rossi, Bonomi, Dreossi a Ripamonti Dressino e Ricchetti, verso Tokyo 2020. Sezione canoa Fiamme Gialle, mezzo secolo e oltre di successi di Andrea Tranquilli L a storia viene scritta dagli eventi, tro medaglie, due d’oro e due d’argento. An- Giovanile che per la Squadra Agonistica, ci dalle persone ma soprattutto dai tonio Rossi diventa il canoista più vincente portano alla soglia dell’Olimpiade di Pechi- successi raggiunti. La Sezione Canoa di tutti i tempi conquistando l’oro sia nel K2 no 2008. In questo periodo salgono alla ri- delle Fiamme Gialle è ricca di elementi che metri 1000 che nel K1 metri 500. Beniamino balda due nuovi campioni, Andrea Facchin raccontano un percorso glorioso sin dalla Bonomi non è da meno e acciuffa l’argento e Antonio Scaduto, che nel K2 metri 1000, sua nascita, nel lontano 1954, quando entrò nel K2 metri 500 e nel K1 metri 1000. Stimo- vincono la medaglia di bronzo. Antonio a far parte del Centro Nautico Sportivo di lata e trascinata dai risultati incredibili rag- Rossi ormai quarantenne, dopo essere stato Gaeta. La svolta si ebbe nel 1977 quando i giunti a livello assoluto, la Sezione Giovanile il Portabandiera per la spedizione Azzurra vertici delle Fiamme Gialle decisero di por- delle Fiamme Gialle, inizia a crescere e a di- a Pechino, partecipa nel K4 metri 1000 in- tare definitivamente la Canoa a Sabaudia. ventare una realtà sempre più vincente sul sieme ad altri due atleti gialloverdi, Alberto Bisogna aspettare solamente otto anni e panorama nazionale. Nel 2000, con le Olim- Ricchetti e Franco Benedini. Solamente un dopo vari podi mondiali sfiorati, arriva la piadi di Sydney, sembrava impossibile poter secondo lascia fuori dal podio l’equipag- tanto attesa medaglia ai Campionati del ripetere l’exploit di Atlanta. Antonio Rossi e gio azzurro. Il 2008 segna la fine di un era Mondo Assoluti di Hazewinkel (BEL). Il Beniamino Bonomi dopo aver vinto diverse dove mostri sacri della pagaia hanno vinto gialloverde Francesco Uberti, nel K2 10000, medaglie ai Mondiali, decidono di unirsi e l’impensabile. Il cambio generazionale dura conquista il bronzo, prima medaglia mon- partecipare ai XXVII Giochi Olimpici di Sy- otto anni, e dopo le delusioni del kayak az- diale per le Fiamme Gialle. Il cambio di mar- dney nel K2 metri 1000. Ancora una volta zurro di Londra 2012, arriva la rinascita a cia definitivo è segnato dall’ingresso nella non ce ne è per nessuno, i due gialloverdi Rio de Janeiro nel 2016. In occasione della squadra allenata da Giampaolo Tronchin di vincono l’oro olimpico, confermandosi gli XXXI Olimpiade ben tre Atleti delle Fiam- Antonio Rossi, Bruno Dreossi e Beniamino atleti più forti di tutti i tempi. Nel 2003 ar- me Gialle compongono la spedizione Az- Bonomi. Con loro sin da subito, vincere in riva la prima medaglia mondiale per la Se- zurra. Due giovanissimi, Giulio Dressino e campo internazionale non sembrò più così zione Giovanile. Cristian Savoia conquista Nicola Ripamonti, tornano a disputare una difficile e dopo alcune medaglie conquista- l’oro in C1 Km 22, ai Campionati del Mondo finale olimpica nel K2 metri 1000, specialità te ai Campionati del Mondo, nel 1992 ai Junior di Maratona a Valladolid (ESP). Nello che tanto ha regalato alle Fiamme Gialle. XXV Giochi Olimpici di Barcellona, arriva la stesso anno vince anche il Campionato Eu- Alberto Ricchetti, la punta di diamante del- prima medaglia olimpica conquistata dalle ropeo Junior di Maratona. Nel 2004 dopo la Sezione Canoa gialloverde, dopo Pechino Fiamme Gialle. Nel K2 metri 500, Antonio quattro anni di alti e bassi, alle Olimpiadi di 2008, ritorna sul palcoscenico olimpico, Rossi e Bruno Dreossi acciuffano uno stori- Atene, non più giovanissimi, Rossi e Bono- cimentandosi nel K2 metri 500, K1 metri co bronzo. E’ stato solo l’inizio perché dopo mi tornano a gareggiare nel K2 metri 500 1000 e K4 metri 1000. Le prestazioni fatte quattro anni, alle Olimpiadi di Atlanta e con una gara perfetta conquistano l’ar- registrare dai canoisti gialloverdi, lasciano 1996, accade l’impensabile, due atleti delle gento, ennesima medaglia olimpica. Dopo ben sperare per i futuri successi della Sezio- Fiamme Gialle conquistano in totale quat- Atene 2004, tante vittorie, sia per la Sezione ne Canoa. 20 Ottobre-Dicembre 2016
CANOTTAGGIO di Andrea Tranquilli XXV edizione della Silver Skiff, brilla la stella di Valentina Rodini I n una fredda Torino di metà novembre, davanti alla Reale Società Canottieri Cerea, nella giornata di domenica, un’altra eccel- sulle acque del fiume Po che divide in società organizzatrice dell’evento, vicino al lente prestazione è stata quella di Gabriele due la città, si è disputata la XXV edi- Parco del Valentino. Si risale il fiume Po per D’Alfonsi, atleta della Sezione Giovanile di zione della Silver Skiff, gara dedicata esclu- 5500 metri tra curve e ponti fino ad arriva- Sabaudia che, nella categoria Junior B (Ra- sivamente alla specialità del singolo. Una re “all’isolotto di Moncalieri” dove avviene gazzi), si è piazzato in quarta posizione con competizione unica nel suo genere in Italia, il giro di boa per l’ultima metà della gara. il tempo di 44:30.44, lontano dalla medaglia nata nel 1992 quando il socio del Cerea Vit- Un evento di livello internazionale che ogni di soli venticinque secondi. Ad aggiudicar- torio Soave, lanciò la sfida su undici chilo- anno annovera tra i partecipanti campioni si il Trofeo riservato agli Junior B, il tedesco metri ai singolisti della Cerea e delle altre provenienti da tutto il Mondo. Quest’anno Moritz Wolff con il tempo di 43:18.82. Sa- società torinesi. Da quel giorno, la Silver tra le stelle del remo che hanno partecipato bato è stato il giorno della Kinder Skiff nella Skiff, anno dopo anno, acquisì sempre più spiccano i fratelli Sinkovic, medaglia d’oro quale Matteo Sartori della Sezione Giovani- importanza e i numeri crebbero significati- nel doppio senior a Rio 2016. Insieme a loro, le gialloverde, si è posizionato, con il tempo vamente. La consacrazione arrivò nel 2002 a brillare, sono stati gli atleti delle Fiamme di 18:04.57, quarto nella categoria cadetti. quando la FISA (Fédération Internationale Gialle Matteo Lodo e Domenico Montrone, Il Trofeo Kinder è stato vinto dallo svizzero des Sports d’Aviron), la inserì nel Calenda- medaglia di bronzo nel quattro senza senior Luis Schulte con il tempo di 17:49.69. Mat- rio Internazionale, nel quale solo altre due a Rio de Janeiro e Romano Battisti, pluri me- teo, disputando una gara di ottimo livello, gare italiane sono presenti. La XXV edizione dagliato mondiale e medaglia d’argento nel ha mancato il podio per soli due secondi. del Trofeo si è svolta il week end del 12 e doppio senior a Londra 2012. Un’altra stella 13 novembre. Il primo giorno di gare è stato si è accesa a conclusione delle gare di dome- dedicato ai più piccoli, ai canottieri dai dieci nica ed è stata quella della giovane giallo- ai quattordici anni. La loro regata si è dispu- verde Valentina Rodini che, dopo una gara tata sulla distanza di quattro chilometri con perfetta, con il tempo di 45:26.59, ha vinto il un giro di boa a metà percorso e prende il Trofeo Silver Skiff nella categoria Pesi Legge- nome di Kinder Skiff. Nel secondo giorno ri. Oltre al risultato raggiunto, l’ottimo tem- sono scese in acqua le categorie maggiori, po fatto registrare da Valentina le è valso il dai Ragazzi fino ai Master passando per i Se- terzo posto nella classifica generale femmi- nior. Per loro una vera e propria gara di en- nile, dietro solamente alle senior Lisa Sche- durance, un percorso di undici chilometri, enaard, campionessa olandese che ha vinto tra curve e ostacoli da evitare. Si parte un con il tempo di 45:04.46 e all’ucraina Diana singolista per volta, distanziati venti secon- Dymchenko che beffa Valentina di un solo di l’uno dall’altro. La partenza e l’arrivo sono decimo con il tempo di 45:26.47. Sempre 21 Ottobre-Dicembre 2016
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