Bollettino Autunno 2015 - Attività estive - atgabbes
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Pantone 2587 C Bollettino Autunno 2015 Attività estive
SOMMARIO Editoriale: di Michela Luraschi 1 Notizie dai regionali 2 Il Comitato Cantonale Informa: di René Derighetti e Monica Lupi 4 Temi d’attualità: • Giornata di riflessione in occasione del 40esimo dell’ufficio della pedagogia speciale 10 • Referendum contro la modifica della legge concernente la procreazione con assistenza medica (LPAM) 12 Dossier: Attività estive 13 Cultura e formazione: a cura di Michela Luraschi • Nuovo programma corsi 40 • Usciamo insieme over 30 41 Fondazione Diamante: di Patrizia Abbatiello • Laboratorio cabla: un progetto socio-educativo, una redazione, una rivista 43 atgabbes Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i rispet tivi loghi, delle Federazioni svizzere di cui l’Asso ASSOCIAZIONE TICINESE DI GENITORI ciazione fa parte: ED AMICI DEI BAMBINI BISOGNOSI DI EDUCAZIONE SPECIALE insieme Segretariato: Federazione Svizzera delle associazioni dei via Canevascini 4 - 6900 Lugano genitori di persone con handicap mentale Tel. 091 972 88 78 Aabergergasse 33, 3001 Berna ccp 69-5150-0 info@atgabbes.ch • www.atgabbes.ch Cerebral FONDAZIONE DIAMANTE Segretariato: Associazione Svizzera a favore dei Cerebrolesi via Violino 1 - C.P. 267 - 6928 Manno ASC - Zuchwilerstrasse 43 - 4501 Soletta Tel. 091 610 00 20 • www.f-diamante.ch Siamo lieti di mettere a disposizione uno spazio sul nostro Bollettino per chiunque volesse pubblicare osservazioni, opinioni, esperienze, legate alle tematiche dell’handicap. La scadenza per la consegna degli articoli, da inviare al nostro Segretariato, per il prossimo numero: «Inverno 2015», è entro il 16 novembre 2015.
Le colonie estive integrate1, così come sono E state definite al loro nascere, sono una realtà oggi conosciuta, condivisa. Non era così alla L fine degli anni 60, quando atgabbes ha dato av- A vio a questo nuovo strumento che permette di far vivere delle esperienze diverse a molte per- I sone, e allo stesso tempo di educare il nostro sguardo e quello della società alla reciproca R accoglienza. Queste prime proposte sono poi state seguite agli inizi degli anni 70 da Comu- O nità Famigliare. Questo modello di attività, rimasto invariato nella sua natura e forgiatosi T nel tempo con le esigenze in evoluzione della società, si inserisce, allora, in un contesto di I colonie tradizionali pensate ancora sulla base D di cura del bambino (le colonie climatiche). Un’innovazione nel settore: da un lato, la per- E sona con disabilità, giovane o meno che sia, aveva uno spazio e un tempo per vivere una situazione di socializzazione. Dall’altro, la fa- miglia aveva possibilità di vivere un momento di separazione dal proprio caro, disabile: una rarità. Ma non meno importante, anzi, il con- cetto di colonia integrata prevedeva che l’ac- compagnamento delle persone con disabilità e gli altri bambini, fosse garantita da volon- tari. Numerose persone che attraverso queste esperienze sono sensibilizzate e possono par- tecipare attivamente alla costruzione di quella società che tanto desideriamo: un luogo acco- gliente, attento a tutti. È per tutti questi motivi, ancora oggi presenti e validi, che ogni anno atgabbes dedica energie e attenzione all’orga- nizzazione di attività del tempo libero estive e vi dedica praticamente un intero Bollettino. Quest’edizione raccoglie infatti i racconti del- le esperienze vissute quest’estate da centinaia di persone. Buona lettura. Michela Luraschi 1 Riferiamo di un interessante lavoro di ricerca ela- borato dal signor Pietro Dionisio intitolato “La colonie intégrée dans le Canton du Tessin”, da cui prende spunto questo editoriale. 1
gruppo regionale N O T I Z I E D A I R E G I O N A L I bellinzonese Zumbathon® Charity Event: un gesto generoso a favore del Gruppo regionale atgabbes del Bellinzonese Lo scorso 18 giugno ha riscosso un succes- so strepitoso l’evento di beneficenza propo- sto in seno alla manifestazione BelliEstate. Promotrice è Sabina Valsangiacomo, istruttrice di Zumba presso il Gruppo Step & Dance, che collabora con la Sfg Bellinzona, che, accompagnata da diversi altri istruttori, hanno danzato per oltre tre ore a ritmi coin- volgenti assieme a numerosi partecipanti (ca. 170). La tassa di iscrizione versata dal singolo partecipante è stata devoluta al Gruppo regio- nale atgabbes del Bellinzonese, per un impor- to complessivo di CHF 2’640. Lo Zumbathon® Charity Event si inseri- sce nel percorso che atgabbes sostiene, ossia quello di una partecipazione attiva alla vita sociale e culturale delle persone con disabi- lità. Inoltre, il prezioso ricavato, è occasione per noi per organizzare momenti formativi e altre manifestazioni rivolte alle famiglie toc- cate dalla disabilità. Un ringraziamento gran- de e sentito a Sabina e al suo staff per l’orga- nizzazione, ma anche a tutte le quasi duecento persone che hanno preso parte alla serata. Sara Totti Bottoli Membro Gruppo regionale Bellinzonese 2
Special Cup&Special Art: 6° edizione impegnano ogni anno a favore di attività È tutto pronto per la 6° edizione del nell’ambito dello sport e dell’arte adattata. grande evento sportivo e artistico dedi- Nelle scorse edizioni sono stati devoluti cato all’inclusione in Ticino. La Special oltre CHF 25’000 ad opere ed associazioni Cup&Special Art è pronta a tornare con senza scopo di lucro nell’ambito della disa- grandi novità dal 9 al 11 ottobre 2015 a bilità e non solo. Bellinzona. Vi aspettiamo numerosi a tutte le attività Nata nel 2009 dalla visione di un gruppo e vi invitiamo a consultare on-line il pro- di amici dell’Associazione Amici di Bel- gramma completo su: linzona Channel, gode oggi del patrocinio e appoggio del dipartimento della Sanità e www.bellinzonachannel.ch. Socialità (DSS) e del Comune di Bellinzo- na e vanta numerose collaborazioni tra cui FTIA, Special Olympics, atgabbes, Grup- po Mamme d’aiuto-aiuto e Associazione New Ability, oltre a un grande numero di partecipanti dal Cantone Ticino, della Svizzera interna e dalla vicina Italia. L’evento ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione sulle possibilità d’inclusione che nascono attraverso lo sport e l’arte. In- fatti tutte le attività sono aperte e la parteci- pazione è libera per persone con disabilità e non. In particolare sabato 10 ottobre, il mat- tino, per il Kids Day, saranno organizzate attività d’introduzione allo sport e al movi- mento e di danza per bambini, nel pomerig- gio per la Special Art ci saranno workshop di arte, musica e di danza per tutte le età. Domenica 11 ottobre si svolgerà la Spe- cial Cup dove Società di élite e dello sport adattato si contenderanno la coppa cimen- tandosi in partite di basket, volley e calcio affiancati da intermezzi di musica, danza, ginnastica e molto altro… Tutte le attività si svolgeranno alle Scuole Medie 2 di Bellin- zona con personale qualificato e volontari. (Entrata libera) Quest’anno ci sono due grandi novità: la Special Friends e LaRisataCheUnisce, che permetteranno di sostenere l’altro sco- po principale della manifestazione: la be- neficienza a gruppi e associazioni che si 3
La legge del dono fatto da amico ad amico IL COMITATO CANTONALE INFORMA è che l’uno dimentichi presto di aver dato, e l’altro ricordi sempre di aver ricevuto. Seneca Come tradizione il dossier del Bollettino autunnale è dedicato alle attività del tem- po libero che, grazie all’aiuto di volontari, ogni estate riusciamo ad organizzare. Le attività dell’Associazione, infatti, d’esta- te si concentrano in questo ambito anche perché la pausa estiva raggiunge anche le altre questioni relative al settore handicap. Il CC Informa di questo bollettino, quindi, si concentra sulle attività interne ad atgab- bes: le attività di tempo libero alle quali si aggiunge la presentazione della nuova re- sponsabile delle attività. Annunceremo poi un nuovo avvicendamento in Segretariato e per ultimo, ma non certo per importanza, stenderemo qualche considerazione relati- va all’inizio dell’anno scolastico e all’at- tuale situazione finanziaria del Cantone con l’incertezza che inizia a tracimare in Associazione quanto ai servizi per le perso- ne con disabilità adulte. Attività di tempo libero estive I campi e le colonie estive quest’anno sono stati 25 e hanno contato circa 300 parteci- panti con o senza disabilità. La partecipa- zione di persone senza disabilità è data dal fatto che la maggior parte delle nostre colo- nie, quelle per bambini, adolescenti e gio- vani adulti, sono colonie inclusive: ad esse partecipano quindi non solo persone con di- sabilità di età cangianti, ma pure minorenni senza disabilità accomunati dal bisogno di possibilità di socializzazione in contesti ex- trafamiliari o extraistituzionali. Riteniamo importante sottolineare il bisogno al quale rispondono queste attività che qualche ge- nitore e, purtroppo, pure qualche operatore, 4
in modo improprio, considera vacanze, ri- lontari nella mente del genitore. Per questo fiutando perciò proposte perché la “meta” è necessario capire che il genitore, ogni non è di suo gradimento. Nelle proposte di genitore, all’annuncio della disabilità di un atgabbes non è la meta che conta, bensì la figlio o una figlia si chiede “Che ne sarà di possibilità d’un accompagnamento e d’at- lui o lei quando io non ci sarò più?”. Fin tività che consentano alla persona con disa- dalla più tenera età del figlio o della figlia bilità di acquisire o mantenere competenze cerca quindi possibilità educative che con- sociali utili ad un suo commisurato inseri- sentano al ragazzo o alla ragazza di svilup- mento nella società. Atgabbes, infatti, non è pare il più alto grado d’autonomia possibi- un’agenzia di viaggio per persone con disa- le e spera comunque che, se in età adulta bilità, bensì un Ente sussidiato dal Cantone necessiterà d’un aiuto per condurre una sua per fornire colonie a minorenni, come in vita dignitosa, trovi dei servizi adeguati Ticino si offrono a tutti i minorenni, e dalla con degli operatori che non solo lo cureran- Confederazione per offrire corsi del tempo no, ma se ne prenderanno cura come si fa libero volti a favorire la socializzazione con le persone che si stimano e si amano. della persona con disabilità. Ma soprattutto il genitore spera di lasciare Queste attività non sarebbero possibili questo figlio o questa figlia in una società senza una figura importante nella nostra globalmente accogliente, una società dove Associazione: quella dei volontari. In larga la persona con disabilità sia accolta come parte si tratta di giovani la cui età spazia dai amica in un mondo di amici. È questo che circa 18 ai circa 25 anni, che ringraziamo i nostri volontari rappresentano agli occhi qui per il loro mettersi a disposizione sfa- dei genitori: sono gli amici. La loro attività, tando pure la rappresentazione di una gio- quindi, non consente solo ai genitori un me- ventù attraversata dal profondo disagio ed ritato periodo di respiro quando la persona essa stessa bisognosa in generale di “cure” con disabilità è in campo o in colonia, ma che spesso ci raggiunge dai giornali. Sen- consente loro anche di veder concretizza- za voler negare l’esistenza di una fetta di ta la speranza che la persona con disabilità gioventù con problemi e senza voler nega- trovi degli amici e procura quindi un sol- re che la situazione sociale odierna – nella lievo psicologico. Da sottolineare che pure quale i valori non sono più certi e nella qua- dagli operatori sociali i genitori non cerca- le è difficile per un giovane prefigurarsi un no solo il sapere tecnico che li caratteriz- futuro – possa attivare, nei giovani, vissuti za, ma quel sapere a carattere umanistico, di disagio personale magari più profondi spesso espresso più con piccole attenzioni e che nelle generazioni giovanili precedenti, i toni di voce che con grandi interventi che l’adesione di un alto numero di giovani alla significa al genitore che il figlio o la figlia nostra richiesta di prestarsi come volonta- non sono considerati l’utente numero 40 ri per attività con persone con disabilità e o 324, bensì una persona stimata proprio il fatto che ogni anno queste attività sono perché persona. La questione “disabilità”, condotte da questi giovani senza che si ve- infatti, non è in primo luogo una questione rifichino problemi maggiori, ci conduce a scientifica, statistica, economica o tecnica, ritenere che, in generale, i nostri giovani ma è in primo luogo una questione umana. sono sani e generosi. Ma i volontari non potrebbero funzio- Crediamo sia necessario sottolineare in nare se non fossero sostenuti dal nostro modo particolare cosa rappresentano i vo- segretariato. Per gli aspetti amministrativi 5
legati allo svolgimento di campi e colonie proposte dall’Associazione, ma in poco dalle nostre segretarie Marilinda Sansossio tempo hai dovuto osservare, capire e agi- e Roberta Ghidossi Vanetta e, per gli aspetti re. Quale per te la prima impressione? sociali dalla Responsabile delle attività di Il primo impatto è stato sicuramente forte. tempo libero. Come preannunciato nel bol- Come ben detto, in quel periodo il settore lettino della primavera di quest’anno, su delle attività del tempo libero era in fer- questo fronte abbiamo registrato un avvi- mento, io avevo un’idea di quale fossero i cendamento, per cui nel prossimo paragra- miei compiti ma non immaginavo la quan- fo presentiamo l’attuale Responsabile delle tità di lavoro con cui poi mi sono confronta- attività di tempo libero, signora Sabrina ta. Le primissime sensazioni erano caratte- Astorino. rizzate dalla confusione e dal timore di non riuscire a portare avanti le mie mansioni Attività del tempo libero atgabbes: nuo- nei tempi previsti. Allo stesso tempo ero va responsabile consapevole di dover agire e così ho deciso Sabrina Astorino, dallo scorso mese di giu- di immergermi nel lavoro, ho iniziato ad as- gno, è la nuova responsabile delle Attività sumermi i primi compiti, e così, passo dopo del tempo libero della nostra Associazione. passo, ho iniziato a fare chiarezza nella mia Siamo contenti di presentarla a voi tutti, per mente e ad assumere un nuovo ruolo. chi non avesse avuto l’occasione di incon- Il tempo libero di atgabbes si caratteriz- trarla direttamente, proprio nell’edizione di za da dinamiche diverse tra loro, a vol- autunno del nostro Bollettino. Racchiudia- te intrecciate. Da un lato, il desiderio e mo in queste pagine dunque, i racconti di il bisogno di vacanza delle persone con chi ha vissuto in prima linea le attività esti- disabilità. Da un altro, i famigliari che ve, campi e colonie (racconti che troverete beneficiano anch’essi di un tempo libe- come d’abitudine nella rubrica Dossier), e ro, ma con la preoccupazione di affida- chi le ha coordinate, in modo egregio, so- re il proprio caro a dei terzi, volontari. stenuta come sempre dall’equipe del segre- Vi sono poi le relazioni con i volontari: il tariato. Attraverso alcune domande, pro- loro essere con i partecipanti alle attivi- viamo a scoprire alcuni aspetti della nuova tà sotto un contesto associativo non per collaboratrice. Sabrina ha 31 anni, si è di- forza ben conosciuto. Come giostrarsi in plomata in Lavoro sociale presso la SUPSI. questa rete? Ha lavorato come curatrice e come educa- Il mio intento è quello di rappresentare un trice in diverse strutture, principalmente a punto di riferimento per tutti gli attori coin- contatto con i giovani, ma pure con persone volti. Sicuramente la prima azione che cerco con disabilità. Inoltre ha svolto attività di di attivare è quella dell’ascolto. Accogliere volontariato in diversi ambiti, fra cui è ri- dunque i bisogni delle persone (che siano entrata anche atgabbes. Il resto, lo lasciamo partecipanti, volontari, genitori) e in seguito dire a lei. trovare il modo di coordinare le diverse esi- genze e offrire una soluzione che possa sod- Sabrina, hai iniziato a lavorare presso disfare tutte le parti. Certo non si tratta di atgabbes poco prima dell’inizio dell’esta- una negoziazione facile da gestire e bisogna te, quando il settore di tua responsabilità sempre confrontarsi con le risorse a dispo- era in fermento. Avevi un’idea forse vaga sizione. Quando però tutto ciò è possibile è di cosa fossero le attività del tempo libero sicuramente una grande soddisfazione. 6
Sabrina, hai lavorato con giovani, pres- quella di essere riusciti, ognuno mantenen- so una struttura importante del Men- do e rispettando il proprio ruolo, a portare drisiotto, la Fondazione Torriani. Ora il a termine le mansioni previste in armonia. tuo incontro con i giovani - sia volontari Credo che ogni persona coinvolta in che partecipanti - è di altra natura. Non un gruppo, rappresenti il proprio ruolo, le più con un ruolo educativo diretto, ma di proprie competenze e le proprie esperien- accompagnamento e “inquadramento”. ze personali. Di fronte a questo io cerco di Come hai affrontato questo cambiamen- attivare e “offrire” il mio bagaglio di espe- to nel tuo approccio? rienze professionali e non. Principalmente Gli anni in cui ho lavorato come educatrice però, cerco di riconoscere e di attingere presso l’Istituto Torriani o in altre strutture, dalle risorse ed esperienze delle altre per- oggi rappresentano sicuramente una risor- sone. Credo che in questo modo il gruppo sa importante per permettermi di affrontare prenda forza e i risultati ottenuti regalino diverse situazioni problematiche o dinami- soddisfazione non ad una singola persona che relazionali. Inoltre nel periodo in cui ma all’intero gruppo di lavoro. Quindi è in ero impiegata presso la struttura per mino- questo modo che cercherò di posizionarmi. ri, avevo assunto anche il ruolo di respon- (Grazie a voi per l’accoglienza!) sabile pratico per gli stagiaires, quindi ave- vo già avuto occasione di cimentarmi nel Sottolineiamo che la prima estate di Sabri- ruolo di “guida” nell’accompagnamento na, iniziata con auspici non dei più brillanti degli studenti in formazione. data la mancanza di volontari in svariate Oggi ciò che cerco di fare nel mio nuovo colonie, si è conclusa in modo positivo. Si ruolo, è di attingere alle diverse competen- tratta del segno certo che Sabrina sa affron- ze acquisite negli ultimi anni a seconda del- tare le difficoltà in modo positivo. la situazione o del compito da affrontare. Così come tento di coordinare il mio lavoro Nuovo avvicendamento in Segretariato e le diverse figure coinvolte, cerco di coor- Avevamo appena terminato di sostituire la dinare anche le competenze acquisite attra- Responsabile di tempo libero partente assu- verso le diverse esperienze professionali e mendo Sabrina Astorino, quando, come un attivarle in modo funzionale a seconda del- fulmine a ciel sereno, siamo stati colti dalle le esigenze. dimissioni di Michela Luraschi, la nostra Atgabbes è una realtà composta da mol- Segretaria d’organizzazione aggiunta re- teplici figure, tanti pezzetti impersonati sponsabile di Cultura e formazione e della da numerose persone diverse. Come ti redazione del Bollettino. posizioni all’interno di questa articolata La notizia ci ha colti, non solo di sorpresa, configurazione? (Benvenuta!) ma pure comunicandoci una profonda tri- Finora mi sono concentrata sulle attività stezza. Michela, infatti, lavora da noi da anni del tempo libero e non ho ancora avuto dopo che per anni è stata volontaria nelle occasione di interagire con tutte le figure nostre proposte di tempo libero. L’abbiamo che compongono e contribuiscono al buon quindi vista crescere e maturare, non solo funzionamento dell’Associazione. Posso come professionista, ma pure come persona. dire però che durante i primi mesi ho colla- Michela si era presentata giovanissima, era borato soprattutto con le figure presenti in allora il 2007, postulando il posto come Re- Segretariato e l’impressione che ho avuto è sponsabile delle attività del tempo libero. 7
Era fresca di laurea e si proponeva come ti che le ha portato la possibilità di una nuova persona molto interessata ed interessante sfida professionale presso Pro Infirmis. per il suo entusiasmo e la sua chiara intel- Come concludere? Riteniamo che la ligenza. Il momento dell’Associazione, conclusione più bella l’abbia scritta pro- però, portava a privilegiare l’assunzione di prio Michela nella sua lettera di dimissioni: una candidata con maggior esperienza. Nel “Una decisione difficile, poiché il legame è 2009, in occasione di un nuovo concorso, così intenso che mi sembra quasi di partire Michela recidivò: allora lavorava all’USI, da casa … (partire da casa a 19 anni, aveva ma si candidò di nuovo come Responsabile un senso chiaro, seguiva il desiderio deci- delle attività di tempo libero. Chi assistette so di crescere con altre esperienze. Partire al suo colloquio fu stupito dal cambiamento da atgabbes a 34, ha altri significati. Sotto avvenuto in due anni nel modo di porsi di un’altra forma, rimane comunque il desi- questa giovane persona: il contatto con il derio di crescere attraverso altre conoscen- mondo del lavoro, evidentemente, ne aveva ze, altre esperienze)”. promosso la crescita sia dal punto di vista Se, quindi, ci dispiace che Michela par- della profondità dei suoi ragionamenti, sia ta, siamo parimenti contenti che, grazie alle da quello del suo relazionarsi con l’altro. sue indubbie competenze, sia stata notata L’assumemmo e, con nostra grande sod- da qualcuno che le ha offerto l’opportunità disfazione, fu la nostra Responsabile delle di un nuovo passo di sviluppo professiona- attività di tempo libero per tre anni. Di quel le: se lo merita! tempo, c’è chi ricorda la sua presenza in Nel frattempo abbiamo provveduto ad qualche colonia da visitare nel corso della un’assunzione e ci raggiungerà il 1 di ot- quale non disdegnava certo di coadiuvare tobre Massimiliano Ruotolo, laureato i monitori nel servire a tavola o nel lavare SUPSI in lavoro sociale opzione consulen- i piatti, consapevole che la relazione con za sociale oggi alle dipendenze dell’Ufficio l’altro spesso la stabilisci non tanto veden- dell’aiuto e della protezione. Avremo modo dolo mille volte attorno ad un tavolo a di- di presentarlo nel prossimo bollettino. scutere, ma facendo qualcosa con lui. Ci preme segnalare, al termine di questo La maternità la condusse a comunicarci paragrafo, come la conduzione di un’Asso- la sua intenzione di lasciarci per incompati- ciazione che, da sempre, è caratterizzata da bilità fra la sua nuova condizione personale un avvicendamento importante nel persona- e la funzione di Responsabile delle attività le perché ha sempre privilegiato l’assunzio- di tempo libero. Per pura fortuna si aprì la ne di giovani, non sarebbe possibile senza possibilità di tenerla con noi cambiando la poter disporre di una Segretaria d’organiz- sua funzione. Nel 2012 divenne quindi la zazione volonterosa e che, sia per esperien- nostra segretaria aggiunta Responsabile di ze pregresse, sia per competenze attuali, è Cultura e Formazione, della redazione del del tutto in grado di inserire i neo assunti in Bollettino e con un tempo per partecipare a forme rapide fornendo loro il necessario af- progetti anche esterni ad atgabbes. Un tem- fiancamento. Ringraziamo quindi Dona- po doveroso dal momento che Michela si è tella Oggier-Fusi per tutto il suo operare, sempre distinta, oltre che per la sua pacata spesso poco visibile, in questi frangenti. operosità, per una spiccata propensione alla riflessività e al lavoro d’approfondimento. È d’altronde proprio uno di questi proget- 8
È iniziata la scuola sabilità, in particolare sui posti in strutture Quando questo bollettino andrà in stampa, per persone con disabilità. la scuola sarà iniziata. Per tutti? Speriamo Tutti i ragazzi che terminano le scuole per tutti coloro che, avendo compiuto i 4 speciali e non sono atti ad essere collocati anni entro il 31 luglio, saranno in obbligo nel mondo del lavoro troveranno posto in scolastico. Anche per i bambini con disabi- laboratorio o in centro diurno? Tutti coloro lità, quindi. che necessitano di un’abitazione al di fuori Se scriviamo queste righe è chiaramente della famiglia potranno trovarla? Speria- perché abbiamo un dubbio. Sappiamo in- mo di sì, ma, per passare dalla speranza ad fatti che l’Ufficio della Pedagogia Speciale una ragionevole certezza necessiteremmo ha trovato possibilità di collaborazioni per di conoscere la pianificazione posti 15-18 la costituzione di classi inclusive in talune che, per quanto ne sappiamo, dovrebbe regioni, mentre in altre regioni non solo essere stata approntata. Però, abbiamo cer- non ha potuto costruire questi progetti, ma cato nel sito internet del Cantone e, se tro- ha perfino trovato ostacoli importanti nel viamo la pianificazione 2009-2011 e quella reperire locali adeguati per poter offrire ai 2011-2014, quella attuale non la troviamo. bambini di 4 anni una scuola dell’infanzia Magari non la troviamo nel sito cantonale speciale. Non abbiamo capito come mai per semplici tempi tecnici legati alla sua l’Ufficio della Pedagogia Speciale abbia pubblicazione. Ma la sua assenza, nel con- trovato questi ostacoli quando pensiamo testo finanziario attuale suscita interrogati- che il compito di scolarizzare i bambini in vi. Che vi siano difficoltà nel procedere alla obbligo scolastico è dei Municipi e quindi, pianificazione posti per i problemi legati per bambini con difficoltà importanti, è cer- alle finanze dello Stato? Che, per le stesse tamente anche nell’interesse dei Municipi ragioni, non s’intenda procedere alla piani- stessi collaborare con l’Ufficio della Peda- ficazione posti attendendo la segnalazione gogia Speciale nel risolverli. di urgenze? Questi sono gli interrogativi Speriamo che i problemi abbiano trova- che ci poniamo in questo momento. È del to una loro soluzione, comunque, qualora tutto possibile che questi interrogativi non dei genitori si trovassero in difficoltà con la abbiano fondamento nella realtà della piani- scolarizzazione dei loro figlio con disabili- ficazione posti approntata, ma dal momento tà in età d’obbligo scolastico, consigliamo che non la conosciamo, riteniamo legittimo di rivolgersi al Municipio del luogo di re- porceli. Sarebbe davvero interessante per la sidenza. nostra Associazione poterla vedere in modo che, se interrogati da qualche genitore pos- Finanze cantonali e servizi per le persone siamo rispondere conoscendo la realtà. con disabilità Giornali e televisione ci informano che le fi- Per il Comitato Cantonale nanze cantonali non vanno bene e che il Con- siglio di Stato ha quindi stabilito una mano- René Derighetti Monica Lupi vra di rientro importante per quest’anno e Presidente Membro che altre, altrettanto se non più importanti, sono annunciate per i prossimi due anni. In questo contesto è naturale che c’inter- roghiamo sui servizi per le persone con di- 9
giornata di riflessione D ’ AT T U A L I T À in occasione del 40esimo dell’ufficio della pedagogia speciale Con piacere abbiamo partecipato a questa giornata principalmente rivolta ai collabo- ratori dell’Ufficio della pedagogia specia- le. Ritenendo questo appuntamento inte- ressante, vi riportiamo un breve riassunto – non esaustivo – realizzato da Donatella Oggier-Fusi con lo scopo principale di dif- fondere le varie ed interessanti pratiche in- clusive ed integrative presentate e dar loro la giusta visibilità. Dall’integrazione all’inclusione: la nuo- va frontiera della Scuola… speciale? Il 10 marzo del 1975 il Gran Consiglio tici- nese approvò all’unanimità alcune modifi- che della Legge della scuola negli articoli relativi all’educazione speciale, determi- nando così le basi legali per la creazione di un Ufficio dell’educazione speciale e con esso la “cantonalizzazione” sia della Scuo- la speciale sia del Servizio ortopedagogico itinerante, realtà queste già attive e funzio- nanti sul territorio negli anni precedenti. La giornata si proponeva di raccoglie- re riflessioni sul tema dell’integrazione e dell’inclusione attraverso contributi di relatori esterni e la conoscenza di prassi e progetti specifici in fase di realizzazione nel T E M I Canton Ticino. Una giornata quindi molto ricca che si rivolgeva in primis ai docenti di Scuola speciale e agli operatori del Servizio educazione precoce speciale, ma – in un’ot- tica inclusiva – anche a docenti, operatori di sostegno specializzato e responsabili scola- stici delle scuole dell’obbligo. Il Capo del Dipartimento dell’Educa- zione, Manuele Bertoli, nel suo saluto in- troduttivo, ricordando la positività ed il 10
fermento di quegli anni, ha osservato come nel 1967. La scelta dei genitori era chiara, oggi si parli soprattutto di uguaglianza dal l’accento è stato messo sull’intervento, punto di vista giuridico, con il concetto in sull’educazione speciale. voga di “pari opportunità”: rendendo però Il professor Lucio Cottini, dell’Univer- attenti che ciò implica il “trattare cose diffe- sità di Udine, nel suo interessante interven- renti in maniera differente” e non “trattare to dal titolo “Quale modello per una scuola in maniera uguale le cose differenti”. inclusiva che risponda ai bambini con biso- La sfida attuale è secondo Bertoli pro- gni di pedagogia speciale?” ha poi illustra- prio quella di trovare un equilibrio tra due to i quattro piani dell’inclusione: il piano tendenze: da una parte, mantenere e vivere dei principi, quello organizzativo, quello in contesti ordinari gli aspetti ordinari, e in- metodologico-didattico ed infine quello vece, dall’altra, differenziare i sostegni per dell’evidenza empirica, sviluppandone le tenere in considerazione le particolarità di specificità e soffermandosi sulla didattica ognuno. Vanno cercate soluzioni individua- inclusiva. Parlare d’inclusione e sposarne il li rispettose delle particolarità di ognuno. principio, non fa venir meno i bisogni spe- Ricorda pure che stiamo parlando di Scuo- cifici del bambino. Non basta cioè un conte- la, di una scuola Vera: dove si insegna e non sto includente per azzerare le difficoltà, ma solo dove si accudisce. serve un’organizzazione adeguata e delle Massimo Scarpa, attuale direttore UPS, modalità e metodologie facilitanti. ha dal canto suo esordito chiedendosi Cottini ha rimarcato che l’inclusione toc- “Dove siamo dopo 40 anni?” e sottoline- ca tre dimensioni interdipendenti tra loro e ando come il Canton Ticino, crocevia di cioè le politiche inclusive, la cultura inclu- correnti di pensiero molto diverse tra loro, siva e le pratiche inclusive. E proprio alle abbia saputo costruire la propria realtà, con pratiche è stato dato spazio durante il pome- le proprie sfumature, diverse ancora dal re- riggio, con la presentazione di vari progetti sto della Svizzera. ed esperienze integrative e/o inclusive rea- Mauro Martinoni, primo Direttore lizzate nei vari ordini di scuola: la nascita dell’Ufficio della pedagogia speciale – e sviluppo della sezione di Scuola dell’in- nonché primo segretario di atgabbes, ha poi fanzia inclusiva presso l’Istituto scolastico deliziato i presenti portando uno sguardo di Stabio, le settimane di porte aperte orga- storico sull’integrazione e sull’inclusione nizzate presso la Scuola media Locarno 1, le nel Canton Ticino, narrando degli esordi e esperienze di cooperazione tra una classe di del clima che regnava in quegli anni. Ricor- Scuola elementare e una di Scuola speciale dando come il processo che ha portato alla presso l’Istituto comunale di Lugano-Gerra, creazione dell’Ufficio nel 1975, è comin- la storica “Buvette” gestita da 20 anni dalle ciato ben prima, negli anni 50 con l’entrata Scuole speciali presente nell’Istituto Scuola in vigore della Legge sull’Assicurazione Media Giubiasco, l’attività “Il chiosco delle invalidità e poi nel ‘64 con il Regolamento idee” gestito da una classe di Scuola specia- Federale che regolamentava le varie tera- le ed aperta a tutti gli allievi della Scuola ele- pie, ha sottolineato pure l’importanza dei mentare del Palasio di Giubiasco o ancora, movimenti dei genitori, per esempio il Con- il progetto “ Ricette da favola” in collabora- vegno tenutosi a Gerusalemme nel ‘65 dal zione tra la classe di Scuola speciale e la 3a titolo “Dalla pietà al diritto” e poi – storia elementare di Loreto. del nostro territorio – la nascita di atgabbes L’invito dei relatori a fine giornata è sta- 11
to quello di non stupirci più della partecipa- embrioni in vitro e loro selezione». Il Con- zione e dell’entusiasmo che queste pratiche siglio federale intendeva ammettere questi sollevano, ma di dare loro sistematicità, esami e questa selezione soltanto «nel caso ricorrenza: l’inclusione è fatta di piccole in cui non fosse possibile limitare altrimenti cose, piccole esperienze che fanno cultura e il pericolo della trasmissione di una grave che portano ad un miglioramento della qua- malattia ereditaria», però il Parlamento ha lità della scuola tutta. deciso di permettere anche l’esame delle anomalie cromosomiche. Quest’ultime si manifestano spontaneamente e non sono Referendum contro la di origine ereditaria. Sulla base di tale stu- modifica della legge dio, gli embrioni portatori della sindrome concernente la di Down (trisomia 21) possono per esem- procreazione con assistenza pio essere scartati prima del loro impianto medica (LPAM) nell’utero della madre. Estensione a tutte le persone che ricorro- Le nostre associazioni mantello a livello no all’inseminazione artificiale federale, Insieme e Cerebral sostengono Il Consiglio federale voleva restringere la questo referendum. DPI alle coppie con il rischio di trasmettere ai bambini una malattia genetica (50-100 Atgabbes vista la sensibilità della tematica casi ogni anno), mentre il Parlamento ha che va a toccare aspetti molto personali le- esteso l’accesso alla DPI a tutte le coppie gati alle singole coppie e famiglie e non ri- che ricorrono all’inseminazione artificiale tenendo di poter rappresentare tutte le varie (per ora oltre 6000 casi ogni anno). sensibilità dei propri soci, ha deciso di non dare indicazioni di voto. Diversità piuttosto che selezione In qualità di organizzazioni impegnate so- Ma di cosa si tratta? cialmente, Insieme e Cerebral privilegiano La Costituzione consente ora analisi gene- una società del tutto priva di vincoli nor- tiche degli embrioni prima del loro impian- mativi. Auspicano vivere in una società in- to nell’utero (diagnosi preimpianto o DPI). clusiva e solidale: insieme e su un piano di Si parla del prossimo passo: la LPAM mo- parità tra persone malate e in buona salute, dificata autorizza le analisi in vitro a deter- con o senza disabilità. Sono favorevoli ad minate condizioni. Questa LPAM secondo una medicina d’avanguardia destinata ad il comitato referendario è tuttavia di portata aiutare la gente e non a limitarla. Per que- troppo ampia, andando ben oltre le inten- sto motivo, si oppongono a questa legge zioni del Consiglio Federale. concernente la procreazione con assi- stenza medica. In che cosa consiste la nuova LPAM? Campi di applicazione: gravi malattie Maggiori informazioni sul sito ereditarie e anomalie cromosomiche www.insieme.ch; La DPI è disciplinata dall’articolo 5a, com- Le liste per la raccolta delle firme sono sca- ma 1 a 3 della LPAM, dal titolo «Esame ricabili da del patrimonio genetico dei gameti o degli www.vielfalt-statt-selektion.ch 12
La stagione estiva atgabbes è passata più R velocemente di quanto immaginassi. Il mio pensiero torna ai primi passi mossi in Segretariato, passi incerti, quando anche solo i nomi delle nostre colonie sembrava- no impossibili da ricordare, immersa nella mole di documenti, formulari di iscrizione, date da ricordare, volontari da “arruolare” E … la mia mente diceva: AIUTO! Mi muo- vevo chiedendomi se ciò che stavo facendo fosse corretto e a volte si presentava la sen- sazione che il tempo per organizzare tutto non fosse mai abbastanza. Ma tra queste sensazioni mosse dall’insicurezza, era più forte la volontà di “far bene” e di prende- I re in mano la situazione. E così ho iniziato. Ho assunto il mio nuovo ruolo, e con l’aiuto delle colleghe, la mia mente ha cominciato a fare chiarezza, e più uscivo dalla confu- sione data dall’impatto iniziale, e più appa- riva chiaro quali fossero i miei compiti. S Da qui tutto ha avuto inizio. Le conoscenze con i monitori, i primi contatti con i parteci- panti delle nostre colonie e dei campi, la co- noscenza con i loro famigliari. Il confronto con questi, la volontà di comprendere e far- si comprendere. E così i giorni scorrevano S in fretta, tra la partenza di un gruppo e il rientro di un altro, le belle collaborazioni, gli imprevisti e qualche prima incompren- sione. Man mano che scorreva il tempo ac- quisivo maggiore sicurezza e davo forma alla mia nuova identità. Oggi guardo indietro, ricordo la partenza O della prima colonia e vivo il rientro dell’ul- tima. Sorrido. La sensazione che prevale non è più insicurezza, ma soddisfazione. Sensazione di benessere data dal prezioso lavoro con i volontari, la loro accoglienza, il sostegno delle nuove colleghe di lavoro, ogni imprevisto risolto, la partecipazione D dei nostri ospiti e le loro famiglie. Questo 13
nuovo sentimento si esprime nel momento to da grandi nuotate in mare e in piscina, in cui realizzo che il lavoro fatto e le energie unite una manciata di sabbia, partite a impiegate durante i mesi estivi da parte di pallone, aquagym e balli di gruppo. Con tutti, hanno preso forma e regalato settima- un’aggiunta di un pizzico di avventura ne di colonia e campi mare indimenticabili per arrivare al famoso faro ed esplorare le per tutti. spiagge incontaminate nei dintorni. Allietate le serate con un’abbondante Sabrina Astorino dose di canti e chitarre, scaldate l’atmosfe- Responsabile attività del tempo libero ra con concerti in piazza e passeggiate per i negozietti del lungo mare. Infine spolvera- te con un po’ di fortuna nei giochi a premi campo bibione e coraggio quanto basta per affrontare le 27 giugno - 4 luglio 2015 emozionanti attrazioni del lunapark. Assaporate il tutto in compagnia con un Ecco la nostra ricetta per una squisita buon bicchiere di simpatia! settimana: munitevi di tredici compagni di viaggio, partite da Lugano sul vostro I monitori furgoncino e dopo cinque ore di viaggio, Angelo, Golan, Ivan, Sara, Sevala sarete finalmente giunti nella magnifica località marittima di Bibione sulle coste friulane. A questo punto prendete sette CAMPO MONTESPERTOLI giorni di sole, lasciate cuocere a 30 gradi 27 giugno - 4 luglio 2015 e aggiungetevi gli ingredienti principali: tanto relax e divertimento. Il tutto condi- In questo splendido paradiso naturale ci sia- mo goduti una fantastica settimana di relax, imparando a rispettarci l’uno con l’altro e a divertirci insieme. Ogni giorno abbiamo fatto una scoperta, c’è chi ha scoperto qual- cosa in più riguardo all’altro, chi ha impa- 14
rato a non avere paura dell’acqua, chi ha B come Baratto: gioco che vede i grup- incontrato gli animali e chi si è scatenato pi vita in giro per Unteriberg. Lo scopo è, ballando a ritmo di musica. partendo ogni gruppo con un rocchetto di Tutti abbiamo trovato dei nuovi amici filo per aquiloni, portare a casa l’ogget- e con loro ci siamo divertiti a preparare la to più originale in una contesa all’ultimo pizza al ristorante. scambio. La popolazione con alcuni grup- Un’altra avventura è stata la visita pi si è rivelata molto generosa, mentre a un all’antica città medievale di Certaldo che gruppo vita ad un certo punto è stato fatto abbiamo raggiunto con la funicolare. dono di un… sasso! Ciononostante i prodi Per sfuggire al grande caldo siamo fug- hanno perseverato riuscendo a scambiare il giti in piscina a rinfrescarci. suppellettile geologico con un cappellino di Ogni giorno si è concluso con tramonti marca. VENDITORI DI FUMO meravigliosi. Quanto ci siamo divertiti a giocare in- C come Calcio: non manca mai il partitone sieme a tombola, la nostra è stata una ragazzi contro monitori e quest’anno (come tombolata speciale, chiamata “tombola gli altri del resto) non c’è stata storia. Netto degli amici” perché tutti rimangono sod- il dominio dei monitori che asfaltano ragaz- disfatti. zi. Il bilancio delle due sfide si chiude con Grazie al nostro comportamento impec- 12 reti fatte e una subita da parte dei mo- cabile siamo stati l’uno la forza dell’altro nitori. Come attenuante bisogna ammettere creando un gruppo coeso che supera ogni che nella seconda partita volavano aquiloni differenza. in campo… RIMANDATI Grazie di cuore a tutti. D come Denti: monitori acrobati + Alpa- mare x (scivoli + bordi della vasca che non Un saluto dai monitori attutiscono le facciate) = monitrice in cli- Giuseppina, Patricia, nica dentaria (con foto della bocca che non Maria Luisa e Cristiana allego nel caso vi fossero persone impres- sionabili alla lettura). IL COLLUTTORIO NON BASTA CODEMONDO, unteriberg (sz) 27 giugno - 11 luglio 2015 Alfabeto Codemondo 2015 A come Afa: caldo atroce anche nel Can- ton Svitto con temperature da Mondiali Brasileri. Noi però, a differenza dei fo- tomodelli del pallone, non chiediamo il time out per berci l’Evian o intrugli iso- tonici… basta un rubinetto per annaffia- re la testa e via, si riparte per ben più di 90 minuti (che poi effettivi son 45’…). IRON MAN 15
E come esalazioni: lasciamo perdere le gelato, il gruppo di valorosi si offre come camere al mattino. Le esalazioni principi bassa manovalanza ai custodi per pagarsi quest’anno erano di candeggina, utilizzata il cornetto. E nella giovane notte, racconti per fare le nostre magliette. Un caloroso di avvenimenti raccapriccianti fanno strin- ringraziamento alle 2 ragazze (L. & L.) gere vicini vicini. SO COSA HAI FATTO che l’ultima notte hanno terminato le ma- L’ESTATE SCORSA glie. EROICHE I come imbuire: verbo intransitivo che si- F come Famose: come le “ultime parole”, gnifica… non ve lo diciamo. Diciamo uni- pronunciate e ripetute per anni da un moni- camente che nella nostra mitica veglia “caro tore su come sia impossibile, con un mini- bugiardo” - gioco nel quale 4 personaggi mo di attenzione, fare danni ai furgoni. Il danno la definizione di una parola (solo una decano della colonia ha scoperto che anche è quella corretta) e i partecipanti, divisi in facendo attenzione è possibile (vedi colle- gruppi, debbono indovinarla - è anni che la gamento con “P”). NOSTRADAMUS somministriamo. E ancora oggi, dopo anni, c’è chi non si ricorda la definizione. E LA G come Guggen: la canzone della vaisselle DICONO TUTTI GLI ANNI 2015 è senz’altro “Animals” di Martin Gar- rix, ribattezzata “le Guggen” dal nostro gri- L come lido: visitato più e più volte per gliatore di fiducia, Mr. J. TRADUTTORE rinfrescare le membra – ma dai! – dall’a- fa (vedi “A”). Sulla zattera si sono svolte H come Hütte: ovvero capanna. Luogo delle rievocazioni dell’affondamento del bucolico per una nottata di bagordi e de- Titanic che hanno fatto breccia nel cuo- lirio sui monti svittesi. Una camminata re degli autoctoni. Abbiamo lanciato una estrema per la metà del gruppo spintasi moda e speriamo che nessuno la prenda in lassù dove solo gli stambecchi osano. Non testa (la moda? No la zattera). HABITAT paghi della scarpinata, e vogliosi di un PER GRANDI POLMONI 16
M come MA DAI! (con voce gutturale S come Svitto: abbiamo scoperto che non e roca): sing/plur, art., agg., def., check., è solo un lembo di terra da attraversare per Cod.: “esclamazione evocativa imperativa recarsi altrove, tutt’altro. CHOCK volta a sottolineare promiscuità e doppi sen- si gergali”. TORMENTONE T come terrazza: goduriosissime – ma dai! - le nottate passate a dormire in terraz- N come Noia: presente unicamente (e za sotto a un fresco cielo stellato. I LUPI SI saltuariamente per fortuna) nell’emerito SVEGLIANO Professor Elia J. K. La Noia Senior. La co- lonia sa che i tentativi di quest’individuo U come Unteriberg: È dal 2008 che cam- di istillare noia in gruppo possono essere biamo sempre casa e spesso Cantone. Ciò annegati da un oceano di applausi. META- ci permette di conoscere un sacco di luoghi COMUNICAZIONE che ci offrono innumerevoli attività, pane essenziale per questa colonia che per voca- O come Onta: quella dei monitori battuti zione non vuole ripetersi e desidera mante- dai ragazzi nella prima sfida a Dodgeball. nere alta la sorpresa nei suoi partecipanti. Inutile accampare scuse e dire che si era 20 La casa e il luogo che scegliamo per fare contro 8. Prestazione delle monitrici pessi- colonia sono proprio, per usare una meta- ma quest’anno; a Dodgeball come nei gio- fora calcistica, il nostro dodicesimo uomo. chi di lotta. SOLDATO JANE DOVE SEI? FUTURAMA P come Parkhaus: ovvero l’autosilo di cui V come Vinaigrette: dopo una lunga se- la Codemondo è quasi diventata dipenden- rie di esperimenti abbiamo creato la salsa te; luogo oramai divenuto meta di pellegri- dell’insalata perfetta. MASTERCHEF naggio: capace di accogliere ogni attività, è diventato un mito nelle sfide di PAC diurne Z come zoo: quello che alcuni hanno visi- e notturne! (Si vocifera che l’architettu- tato a Zurigo. Ma i Lemuri? Battuti da un ra dell’autosilo sia stata commissionata Hamburger. Non la capite? Non è essenzia- dall’azienda Speedyglass, o così pensa il le, l’essenziale (non quello di Marco Men- monitore citato alla lettera “F”). CATTE- goni) è stato mostrare, dalla A alla Z, che lo DRALE NEL DESERTO zoo Codemondo ha scombinato nuovamen- te il concetto di vacanza di una quarantina R come rito: di accoglienza e di saluto. di persone. MORALE DELLA FAVOLA Studi sociologici e antropologici sosten- gono l’importanza del rito nella vita di Ciao a tut……..ti gruppo. Ed è così che abbiamo concepi- to il nostro rituale per dare un delicato Per la Codemondo benvenuto alle nuove leve e salutare chi “quello delle ultime parole famose” (“F”) lascerà la Codemondo. I neofiti o parten- ti, uno alla volta, si siedono in mezzo a un cerchio formato dal resto della colo- nia e, a un segnale convenuto, vengono bersagliati da un considerevole numero di gavettoni. GENTILEZZA 17
effettoffolletto, primadengo 3-11 luglio 2015 È difficile cominciare a scrivere questo racconto. È difficile perché normalmente si prende spunto dal tema della colonia, ma nessuno ha saputo indicarmelo. Ma come, una colonia senza tema? Potrebbe sembrare proprio strana questa faccenda. Invece non è un gran mistero, perché il tema c’è, solo che nessuno se lo ricorda... Il fatto è che non Il nostro tema... cioè il nostro amico… si si trattava veramente di un «tema», o me- chiama… BOB!!!! Bob Marley ? Bob Dy- glio, ci siamo affezionati talmente tanto al lan ? Bob Sinclair ? No no no ! Lui è Bob il nostro «tema» che fin da subito è diventato Treno !!!! un nostro caro amico e lo consideravamo Una volta accettato dal gruppo Bob come uno di noi. si è dimostrato subito dolce, ma a dire il Mah, forse è meglio cominciare a essere vero anche un po’ invadente... Eh sì, per- un po’ più chiari al riguardo. Questo fur- ché in un batter d’occhio ha trasformato bacchione a dire il vero non si è presentato la casa Ida di Primadengo nella sua casa, subito di persona, siamo dovuti andare a nella casa di Bob il Treno. Ma che dico ?! pescarlo su dei video in rete. Siamo un po’ La casa stessa è diventata Bob il Treno ! contro la tecnologia in colonia, ma dobbia- La terrazza esterna è diventata un lungo mo sinceramente dire che nonostante que- vagone aperto (un po’ come quelli per i sto ce ne siamo subito innamorati. Lui inse- turisti), i refettori son divenuti dei vagoni gna. Fa cantare e ballare. Ti accompagna. Ti ristorante di prima e seconda classe, le ca- spiega. È positivo e sempre con il sorriso. A mere i vagoni letto e la mansarda il vago- dire il vero ha una voce stridente, ma ripen- ne-bar gestito da tanti piccoli e simpatici sandoci, quante risate ci ha fatto fare. Avete Folletti !!! E all’entrata della casa domi- scoperto di chi stiamo parlano? nava ormai una grande scritta: Benvenuti su Bob, L’Effettoffolletto Express. Tutti a bordo di Bob allora, si parte!!!!! Eh no… Mica subito. Bob si vergognava ad uscire così spoglio, voleva essere pittura- to (che vanitoso!) e voleva addirittura uno stemma ed un nome per ogni suo vagone. Bob allora dove andremo? Affronteremo mille avventure diceva, dunque ci servi- ranno molti vestiti. Così, prima di partire, siamo andati a recuperarne un po’ nelle case della vicina Faidolandia. Quindi, di nuovo pronti a partire, sco- priamo che Bob è proprio un bel furbac- 18
chione: con i vestiti ha organizzato una sfi- lebrare la vittoria sul Picconatore il settimo lata di moda binaria, che eleganza! Ma così, giorno siamo andati in Piumogna a fare una al secondo giorno eravamo ancora fermi in gara con dei modellini di Bob galleggian- carrozza. ti. Due feste finali hanno celebrato questo «Il terzo è quello giusto», pensavamo. magnifico incontro inaspettato con il nostro Ma ecco che una rivoluzione del popolo del- nuovo amico. Dopo un ballo intorno al falò, la 2a classe ha rinviato ancora la partenza. una serata-disco e una notte in tenda abbia- Lo scontro tra le classi ha lasciato il segno e mo però dovuto salutarlo. dunque ci siamo un po’ rassegnati: forse con Eh sì, perché se Bob aveva deciso di sta- questo treno sarebbe stato difficile partire… bilirsi a Primadengo, per noi era giunta la E come fare allora ad andare in giro per fine di questa ennesima splendida avventu- il mondo? Il quarto giorno abbiamo pro- ra. Perché anche se non siamo partiti a gira- vato in Pian Selva con i cavalli e persino a re il mondo a bordo di Bob il Treno abbiamo nuoto, ma è risultato davvero troppo, trop- vissuto una vera e propria avventura: fatta po faticoso. Alla sera eravamo stravolti, e di sguardi, gesti, risate, pianti, emozioni, Bob per farsi perdonare ci ha fatto scoprire giochi, balli, canti, danze, momenti belli e il vagone-SPA dove abbiamo potuto rilas- momenti brutti e chi più ne ha più ne metta. sarci un po’ tra musica soave e massaggi. Chissà se un giorno lo rincontreremo. Be’, Bob si era fatto perdonare ma i dubbi, al per il momento, sappiamo dove trovarlo! quinto giorno, rimanevano. Questo treno sarebbe mai partito? Ci eravamo ormai affezionati e ci siamo resi conto che a lui campo collesalvetti non avevamo nemmeno chiesto se voleva 4-11 luglio 2015 davvero partire. Per scusarci gli abbiamo organizzato una bella grigliata e due bei spettacoli teatrali in suo onore: Il caval- lo d’acciaio (ripercorrendo la storia degli antenati ottocenteschi di Bob) e il famoso Assalto al treno di letame. Che risate che ci siamo fatti tutti insieme. A questo punto era deciso, chi l’aveva det- to che un treno doveva per forza muoversi? Abbiamo deciso di rimanere fermi per una buona volta. Bob era eccezionale e ci avrebbe fatto sicuramente compagnia. Il sesto giorno l’abbiamo lasciato solo giusto per fare una bella passeggiata sul sentiero dell’arte ed ecco che durante la nostra assenza qualcuno ci ha messo davvero in pericolo. Si faceva chiama- re il Picconatore e faceva veramente paura. Per fortuna i nostri coraggiosissimi ragazzi non si sono fatti intimorire (forse solo un po’) e hanno difeso tutta la colonia. Ogni ragazzo si sentiva un eroe e per ce- 19
Ciao bbimbi (hosì ci hiamava il pisanaccio ed è trashorsa molto velocemente, fra olive, del merhato), questo hampo in Toshana honchiglie e zanzare. è stato strepitoso! Giungemmo all’agri- turismo al halar della sera e già, il nostro Ecco bbimbi hhe vi abbiamo spiegato gruppo sembrava in sintonia e fu hhiaro home ci siamo divertiti durante questo hhe potevamo aspettarci grandi hose. Ab- hampo. Se siete giovani e huriosi, la hosa biamo trascorso una settimana molto ricca migliore da fare è iscriversi e viverlo in- ed entusiasmanthe: le gite in città, le hom- tensamente home abbiamo fatto noi... pere nei grandi magazzini e nei merhatucci, eppoi ci mandate un bascio, perché l’era le gare di tuffi in piscina, il haffé di lusso proprio bbello! del «Paszkowski» di Firenze, le nuotathe al sentor di salsedine, i giri sulle giostre (da Un saluto dal colle, morrrì di paura e scoppiarsi dal ridere), Basito, 1 Dodi, LallaSciccosa, la visita all’acquhario e le abbuffate pan- Matte, L’Elia, Q tagrueliche. Durante il parco avventura, balsammo home dei felini fra gli alberi ed ammetthiamo di esserci sentiti un po’ home CAMPO PEP, EMILIA ROMAGNA delle scimmie. In questa settimana, la mu- 4-11 luglio 2015 siha non ci è proprio manhata: alle dolci note delle nostre hitarre abbiamo spesso hantato e suonatho tutti insieme aspettando Un anno è passato ed i PeP sono pronti per la luna. La settimana è stata piena di attività partire di nuovo e passare tutti assieme una 20
fantastica settimana al mare, al camping 3 nel bungalow mentre Raffaella ha prepara- Moschettieri a Comacchio. to uno spettacolo con la musica Bob Mar- Tante cose sono successe durante que- ley. Ale e Ale hanno sorpreso tutti con un sta settimana, ma soprattutto ci siamo di- fantastico dessert alla Nutella. Venerdì tutti vertiti. Siamo andati in piscina e al mare. insieme abbiamo pitturato delle bellissime Tutti i giorni pranzavamo al bar in spiaggia magliette ricordo. e cenavamo nel bungalow. Alcuni di noi È stata una settimana molto intensa ma abbia- hanno fatto il bagno nel mare in notturna: mo condiviso con Pier, Raffy, Marco, Edoar- Piermario in particolare ha gradito molto. do e Verena tanti bei momenti e tante risate. Mercoledì siamo andati a cena al ristorante Speriamo di ritrovarci anche l’anno prossimo. “Barbablu” al lido delle Nazioni dove c´era il mercato e abbiamo fatto spesucce. il gior- Per i PEP, no dopo abbiamo organizzato una grigliata Alessia Foletti CAMPO BELLARIA 5-12 luglio 2015 L’unico uomo davvero fortunato è stato Antonio, che per una settimana ci ha sop- portato. Le risate al ristorante hanno reso tutto emozionante. Oh che bello! Dice Daniela, cantare e ballare tutta la sera. E le gemelline, le più piccoline, con Se- rena hanno fatto le ballerine. Manuela che segretaria: sempre al telefo- no anche a Bellaria! Le passeggiate in riva al mare ci hanno fatto un po’ sognare… e ci spiace di dover questa vacanza terminare!! Le volontarie Tra risate e mangiate anche queste gior- nate velocemente sono passate. I massaggi di Concetta e le nuotate di Ombretta hanno reso questa vacanza dav- vero perfetta. All’acquario i pesciolini ci han fatto tor- nare bambini. La pizza in spiaggia fino al tramonto per passare un bel momento. 21
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