"Camminiamo insieme" Comunione - Partecipazione - Missione - Insieme Ragusa
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Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (cov. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCBRagusa Pubbl. inf. 45% CAMPIONE GRATUITO PERIODICO D’INFORMAZIONE OTTOBRE 2021 DELLA DIOCESI DI RAGUSA ANNO XXXVII - N. 665 17 ottobre 2021 - Inizio del cammino Sinodale «Camminiamo insieme» Comunione - Partecipazione - Missione
Sinodo “Camminiamo insieme” 3 Messaggio del Vescovo Giuseppe per l’apertura del Sinodo 6 Una Chiesa sinodale che vuol mettersi al servizio di tutti Mario Cascone 8 La Cei scrive alle donne e agli uomini di buona volontà 9 Tre fasi di ascolto e discernimento 10 Nel logo c’è l’umanità in movimento Ottobre missionario 11 Giornata missionaria mondiale 12 Dove batte il cuore dei nostri missionari Alessandro Bongiorno 13 Ragusa ricorda padre Giovanni Tumino Reg. Trib. RG n.71 del 6.12.1977 ROC n. 1954 In Diocesi 14 «Diventate fantasia dello Spirito Santo» Direttore Responsabile Emanuele Occhipinti Mario Cascone 15 Il vescovo incontra il consiglio di A.C. Rosanna Massari Condirettore 16 «Artigiani “addincati” da Dio» Alessandro Bongiorno Marco Diara e l’equipe 18 L’organo della basilica di San Giovanni a Vittoria Giuseppe Di Corrado In redazione, segreteria e 19 A Santa Croce i nuovi locali pastorali amministrazione Luisella Lorefice Gabriella Chessari 20 Il vescovo in udienza dal Papa Via Roma, 109 Ragusa Tel. 0932646419 Chiesa e Società insieme@diocesidiragusa.it 22 Tutti più sicuri con il Green Pass 23 Le visioni comuni di Chiesa e Università Stampa Giuseppe Di Mauro Non solo libri srl 24 La politica «maledetta» in un mondo liquido e pandemico nonsololibrisrl@gmail.com Luciano Nicastro Impaginazione a cura di 25 La famiglia, i viaggi, uno stile di vita Gabriella Chessari Cettina Divita 26 Il Vo.Cri. esempio di carità evangelica Mariella Faraone 21 ottobre 2021 Attualità 28 Il partito del non voto è maggioranza Vito Piruzza 29 L’aeroporto di Comiso rimane zoppo Francesca Cabibbo 30 Prevenzione e accompagnamento rieducativo Francesca Macca 31 A Casuzze ambiente ancora violentato Saro Distefano In libreria 32 e 33 “La Feccia” di Luca Farruggio e “La scomparsa misteriosa e unica di Franco Battiato”di Vincenzo La Monica e Giuseppe Piccinno 34 L’intervista al sottosegretario all’Editoria Giuseppe Moles Chiara Genisio
«Camminiamo insieme» in 3 dietro Gesù in un percorso di ascolto e dialogo Pubblichiamo il messaggio del vescovo, monsignor Giuseppe La Placa, letto in tutte le parrocchie in occasione «Camminiamo insieme» dell’apertura della fase diocesana del Sinodo «C oncedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua de- stra e uno alla tua sinistra». Proprio rare il Sinodo dei Vescovi, che si terrà a Roma nel 2023, realizzando un percorso di ascolto e di dialogo, mento comunitario che riguarderà «le decisioni da prendere non solo nei confronti della società e del con gli apostoli, i suoi più intimi che ci vedrà tutti coinvolti in una mondo, ma anche, contemporanea- “parrocchiani”, Gesù si è trovato consultazione capillare che coinvol- mente, nei confronti della vita stessa spesso ad affrontare non poche dif- gerà parrocchie, operatori pastorali, della Comunità» (Messaggio della ficoltà e incomprensioni. Il vangelo associazioni e movimenti laicali, CEI del 29.09.2021). ne è un esempio: il Cristo parla del scuole e università, congregazioni dono totale della vita, mentre essi religiose, gruppi di prossimità e diSotto la guida dello Spirito e nel- desiderano e progettano la loro volontariato, ambienti di lavoro, luo- l’ascolto della Parola, nei prossimi ascesa al potere. La severa reazione ghi di assistenza e di cura, attraverso anni la Chiesa sarà chiamata a rinno- di Gesù li riporta con i piedi per la costituzione di gruppi sinodali dif- varsi entrando «con coraggio e li- terra: «Chi vuole diventare grande fusi sul territorio: non solo nelle bertà in un processo di conversione» tra voi sarà vostro servitore, e chi strutture parrocchiali, ma anche per poter essere all’altezza della mis- vuole essere il primo tra voi sarà nelle case e dovunque sia possibile sione ricevuta da Cristo. L’avvio di schiavo di tutti». Di fronte alla sma- incontrarsi e ascoltarsi reciproca- processi di ascolto, di dialogo e di di- nia per il potere, alla competizione mente. scernimento favoriranno la parteci- per occupare i primi posti, al tenta- pazione attiva di tutti e di ciascuno, tivo di sfaldare l’unità del gruppo e Quello che ci prepariamo a vivere valorizzando il carisma che ogni bat- distruggere quel “noi” a cui gli apo- è, dunque, un tempo di grazia che tezzato ha ricevuto dallo Spirito stoli e i credenti sono chiamati, Gesùpotrà rivelarsi assai fecondo nella Santo e attivando quel sensus fidei di indica il suo progetto di comunità, misura in cui, accogliendo la sfida di cui ogni cristiano è dotato. La cre- dove ognuno è servitore di tutti e Papa Francesco, sapremo coraggio- scita di una mentalità e l’assunzione tutti camminano insieme, cammi- samente metterci insieme per cam- di uno stile veramente sinodale con- nano sulla stessa strada, camminano minare insieme. Il cammino sinodale tribuirà a fare della Chiesa una casa sempre e solo dietro a Gesù. promosso dal Papa per la Chiesa uni- «di comunione e di fraternità, di par- versale e quello delle Chiese che tecipazione e sussidiarietà, nella fe- Per realizzare nell’oggi della sono in Italia avviato dalla Confe- deltà a ciò che annuncia», Chiesa il progetto di Gesù sulla co- renza Episcopale Italiana sono, in- rimanendo a fianco dei poveri e degli munità dei suoi discepoli, Papa fatti, due eventi provvidenziali di ultimi, ai quali prestare la voce. Francesco ha invitato tutte le Chiese grazia che mirano a coinvolgere le del mondo a collaborare nel prepa- nostre comunità in un discerni- Continua a pag. 4 e 5
in 4 «Camminiamo insieme» Già il Concilio Vaticano II aveva contesto, nelle sue tensioni e con- ma in una società secolarizzata e plu- invitato la comunità ecclesiale a met- traddizioni, che siamo chiamati a ralista, dove la fede è qualcosa da cui tersi convintamente in cammino in- “scrutare i segni dei tempi ed inter- si può prescindere e la religione ap- sieme agli uomini e alle donne del pretarli alla luce del Vangelo” (GS, pare lontana ed estranea alle esi- nostro tempo, perchè «le gioie e le n. 4). La pandemia ha fatto esplo- genze e ai valori della cultura e della speranze, le tristezze e le angosce dere le disuguaglianze e le inequità vita, va da se che si rende necessario degli uomini d’oggi, dei poveri so- già esistenti: l’umanità appare sem- un cambiamento di mentalità pasto- prattutto e di tutti coloro che sof- pre più scossa da processi di massi- rale, che superando una prassi tradi- frono, sono pure le gioie e le ficazione e di frammentazione; la zionale consolidata e di speranze, le tristezze e le angosce tragica condizione che i migranti vi- conservazione, si orienti decisa- dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di vono in tutte le regioni del mondo mente verso una pastorale in chiave genuinamente umano che non trovi testimonia quanto alte e robuste missionaria, ripensando «gli obiet- eco nel loro cuore» (GS 1). La comu- siano ancora le barriere che dividono tivi, le strutture, lo stile e i metodi nità dei cristiani, pertanto, dovrà re- l’unica famiglia umana (…). Questa evangelizzatori delle proprie comu- almente e intimamente sentirsi situazione, che, pur tra grandi diffe- nità» (EV 33). Si tratta, insomma, di solidale con tutto il genere umano e renze, accomuna l’intera famiglia avviare “una conversione dell’agire con la sua storia, poiché a tutti è de- umana, sfida la capacità della Chiesa ecclesiale”, un processo questo che stinato il messaggio di salvezza rice- di accompagnare le persone e le co- non può prescindere dalla partecipa- vuto da Cristo. munità a rileggere esperienze di zione attiva di tutte le componenti lutto e sofferenza, che hanno sma- del Popolo di Dio. Proprio il contesto storico in cui scherato molte false sicurezze, e a viviamo, scrivono i Vescovi nel Do- coltivare la speranza e la fede nella Il Cammino sinodale che oggi ini- cumento preparatorio al Sinodo, bontà del Creatore e della sua crea- ziamo, è un processo che si protrarrà oggi «è segnato da cambiamenti zione…». fino al Giubileo del 2025 e si conclu- epocali della società e da un passag- derà, in provvidenziale coincidenza, gio cruciale della vita della Chiesa, Se a questo, poi, si aggiunge il con la celebrazione del 75. anniver- che non è possibile ignorare: è nelle fatto che non viviamo più, come nel sario di fondazione della nostra pieghe della complessità di questo passato, in un contesto di cristianità, Chiesa locale. Il grande protagonista di questo “tempo di Grazia” sarà lo Spirito Santo dal quale dobbiamo lasciarci guidare
Chiamati a realizzare nell’oggi della Chiesa il progetto di Gesù sulla comunità dei suoi discepoli in 5 Durerà cinque anni e si articolerà la bussola del cammino ecclesiale oggi inizia, vi saranno fornite dal- in tre fasi: una fase narrativa, che rac- fino al 2030. l’Equipe Sinodale Diocesana che nei coglierà i racconti, i desideri, le sof- giorni scorsi ho provveduto a costi- ferenze e le risorse di tutti coloro Carissimi fratelli e sorelle, in piena tuire e che già si è messa al lavoro. che vorranno coinvolgersi e parteci- comunione con il Santo Padre, uni- Intanto predisponiamoci ad intra- pare; una fase sapienziale, nella tamente a tutte le Chiese locali, ac- prendere con gioia ed entusiasmo il quale, con il supporto dei teologi e cogliamo con gioia e gratitudine nostro camminare insieme, metten- dei pastori, il Popolo di Dio leggerà l’invito a “camminare insieme”, doci in ascolto gli uni degli altri e, in profondità quanto emerso nelle coinvolgendo il più possibile anche soprattutto, ascoltando la voce dello consultazioni; una fase profetica, co- quelle persone che non si sentono Spirito per discernere la volontà di stituita da un momento assembleare, parte attiva della comunità cristiana. Dio e incamminarci sulle strade che che cercherà di assumere alcuni Il “cammino sinodale” dovrà essere ci chiama a percorrere. «Camminiamo insieme» orientamenti profetici e coraggiosi, un tempo di grande ascolto, di au- da riconsegnare alle Chiese che tentico discernimento sapienziale e Mente tutti e ciascuno benedico sono in Italia, perché costituiscano di concrete proposte che profumano nel Signore, con Papa Francesco au- della novità e della radicalità della guro a tutti «buon cammino in- profezia. Il grande protagonista di sieme! Che possiamo essere Il Cammino che iniziamo questo “tempo di Grazia” sarà lo pellegrini innamorati del Vangelo, è un processo Spirito Santo dal quale dobbiamo la- aperti alle sorprese dello Spirito che si protrarrà sciarci guidare affinché le nostre co-Santo. Non perdiamo le occasioni di fino al Giubileo del 2025 munità ecclesiali siano veramente grazia dell’incontro, dell’ascolto re- e si concluderà luoghi di “comunione, partecipa- ciproco, del discernimento. Con la con la celebrazione zione e missione”. gioia di sapere che, mentre cer- del 75. anniversario chiamo il Signore, è Lui per primo a Le indicazioni più dettagliate per venirci incontro con il suo amore». di fondazione facilitare la partecipazione attiva e E così sia! della nostra Chiesa locale responsabile di tutti al cammino che Giuseppe La Placa , + Vescovo
in Una Chiesa sinodale che vuol mettersi 6 al servizio di tutti e del nostro tempo P apa Francesco ha voluto fortemente il Sinodo delle nostre Chiese locali, al fine di spronarci ad un di- scernimento comunitario di quelle che sono le emer- Chiesa. Da questo modello ecclesiale emerge, dunque, una corresponsabilità di tutti i battezzati, i quali, met- tendo al servizio della comunità cristiana i loro carismi, genze e le sfide che il nostro tempo ci pone, ma anche contribuiscono a realizzare il fine della Chiesa, che è quali sono le possibili risposte che le nostre Chiese pos- l’evangelizzazione e la santificazione degli uomini. sono formulare per fronteggiarle. Lo stile sinodale, così delineato, si traduce di fatto in Il cammino sinodale prima che la celebrazione di una Chiesa che si pone prima di tutto in ascolto dei bi- un’assise è uno stile del nostro essere Chiesa; uno stile sogni e delle povertà, ma anche dei “segni dei tempi” che dopo il Concilio Vaticano II si è imposto come or- che lo Spirito Santo pone nella realtà sociale e che noi dinaria modalità della vita ecclesiale. Prova ne sia il fatto siamo chiamati a capire e a valorizzare. Dall’ascolto e che ormai è ampiamente assodata la presenza nelle no- dalla lettura profetica della realtà si passa poi alla rifles- «Camminiamo insieme» stre parrocchie dei consigli pastorali e dei consigli per sione comunitaria, nella quale si cerca di trovare, con gli affari economici, così come in quasi tutte le diocesi l’apporto di tutti, le vie da seguire per meglio servire gli sono presenti le consulte delle aggregazioni laicali, che uomini del nostro tempo. La parola finale e decisionale intendono spingere le associazioni e i movimenti a cam- spetta ovviamente ai Pastori, i quali, tenendo conto di minare insieme per il bene comune di tutta la Chiesa. quanto è emerso nel cammino sinodale, formulano gli La radice teologica di questa modalità sinodale con indirizzi da seguire. In questo modo le decisioni dei Pa- cui le nostre comunità devono impostare la propria stori non vengono calate dall’alto, ma proposte sulla azione pastorale deriva dalla concezione ecclesiologica base di un discernimento comunitario, che vede impe- emersa dal Concilio Vaticano II. Il modello di Chiesa gnate tutte le componenti della comunità ecclesiale. proposto dalla “Lumen gentium” non è quello “pirami- Auspichiamo che il Sinodo apertosi in questi giorni dale” avente al vertice la Gerarchia, formulato nel Vati- sia anche per la nostra Chiesa Ragusana un’occasione cano I, ma quello “circolare” di una Chiesa concepita preziosa di ascolto, confronto, preghiera, al fine di in- come “popolo di Dio”, avente al centro i Pastori, ma dividuare anche nel nostro territorio le emergenze che formato da tutti i “Christifideles”, siano essi laici o chie- siamo chiamati ad affrontare e le soluzioni pastorali più rici o religiosi, i quali sono chiamati a dare il proprio idonee per metterci al servizio di tutti. contributo di riflessione e di azione alla vita della Mario Cascone
Con l’accensione in 7 della lampada aperta in tutte le parrocchie la fase diocesana «Camminiamo insieme» S i è aperto domenica 17 ottobre anche nella nostra Diocesi il Sinodo indetto da Papa Francesco. Un cammino che accompagnerà la Chiesa sino al 2025, Il vescovo ha celebrato nella cattedrale di San Giovanni Battista, accendendo la lampada del Sinodo ai piedi del- l’icona raffigurante i due discepoli di Emmaus in cam- anno nel quale la Diocesi di Ragusa celebrerà il 75. an- mino con Gesù. niversario della sua fondazione. La stessa icona è stata nei giorni successivi consegnata Il vescovo monsignor Giuseppe La Placa ha scelto di a tutte le parrocchie. Sarà posta nel presbiterio con ac- non celebrare un unico momento liturgico l’apertura del canto una lampada e accompagnerà le singole comunità Sinodo, preferendo solennizzare questo momento in per tutta la durata del Sinodo. ogni parrocchia durante tutte le celebrazioni eucaristi- Si è aperta quindi anche nella nostra Diocesi quella che che in programma. la Conferenza episcopale italiana ha definito nel docu- La scelta è nata dalla volontà di coinvolgere in misura mento preparatorio del Sinodo, dal titolo “Per una maggiore tutti i fedeli nella preghiera per la buona riu- Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e scita del cammino sinodale. In ogni celebrazione euca- missione”, la fase di ascolto e consultazione del Popolo ristica è stata letta una monizione introduttiva, sono state di Dio nelle Chiese particolari, «nella speranza di con- proposte delle preghiere dei fedeli adatte alla circo- tribuire a mettere in moto le idee, le energie e la stanza, e letto il messaggio di monsignor La Placa e, creatività di tutti coloro che prenderanno parte all’itine- dopo la distribuzione della Santa Comunione, è stata re- rario, e facilitare la condivisione dei frutti del loro citata la preghiera Adsumus Sancte Spiritus. impegno». Un’icona dei discepoli di Emmuas accompagnerà il cammino in tutte le comunità della nostra Chiesa
in «Desideriamo incontrarti»: la Cei scrive 8 alle donne e agli uomini di buona volontà «D esideriamo incontrarti!»: questo l’invito della Conferenza episcopale italiana nella “Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà” diffusa in oc- chi si impone e si fa largo», l’appello della Cei: «Oggi ap- pare particolarmente urgente, nel nostro contesto eccle- siale, ascoltare le donne, i giovani e i poveri, che non casione dell’apertura del Sinodo. «Sogniamo una Chiesa sempre nelle nostre comunità cristiane hanno la possi- aperta, in dialogo. Non più “di tutti” ma sempre “per bilità di offrire i loro pareri e le loro esperienze». No, tutti”», rivelano i vescovi. «Questo è il senso del nostro dunque, alle «tentazioni conservatrici e restauratrici», si Cammino sinodale: ascoltare e condividere per portare invece ad un «discernimento comunitario» di tutto l’as- a tutti la gioia del Vangelo. Una nuova società e una setto pastorale, nell’ottica della riforma, «cioè del recu- Chiesa rinnovata. Una Chiesa rinnovata per una nuova pero di una forma più evangelica; se la riforma è compito società». continuo della Chiesa, diventa compito strutturale, come Il Consiglio permanente della Cei invita i fedeli a in- insegna la storia, ad ogni mutamento d’epoca». La pa- «Camminiamo insieme» camminarsi seguendo il passo di Gesù, compagno di storale in chiave missionaria auspicata da Francesco viaggio capace di ascoltare e accogliere senza giudicare. esige, infatti, di abbandonare il comodo criterio pasto- “Ascoltare” è l’imperativo biblico da imparare nei con- rale del “si è fatto sempre così’”. fronti della Parola di Dio, dei segni dei tempi, del grido «Bisogna essere audaci e creativi in questo compito di della terra e dei poveri, del cuore di ogni persona e di ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi ogni generazione. Il senso del cammino sinodale è pro- evangelizzatori delle proprie comunità». Il discerni- prio dare ascolto e condividere le bellezze dei talenti di mento comunitario, nel dettaglio, «riguarda le decisioni ciascuno e anche le sue fragilità, mirando a delineare una da prendere non solo nei confronti della società e del Chiesa rinnovata per una nuova società. Per questo è im- mondo, ma anche, contemporaneamente, nei confronti portante il contributo di tutti. della vita stessa della comunità»: di qui la necessità di «un «L’esperienza sinodale non potrà rinunciare al privi- ripensamento a tutto tondo» di obiettivi, strutture, stile legio dell’ascolto degli ultimi, spesso privi di voce in un e metodi, «perché la parola di Dio possa correre più li- contesto sociale nel quale prevale chi è potente e ricco, bera, senza inutili zavorre». Una nuova società e una Chiesa rinnovata. Una Chiesa rinnovata per una nuova società»
Tre fasi di ascolto e discernimento in 9 con al centro l’intero Popolo di Dio I l Sinodo che si è aperto anche nella nostra Diocesi è scandito da tempi di ascolto e discernimento e si arti- colerà in linea di massima in tre fasi. Nel complesso du- rerà cinque anni. Il biennio iniziale del Sinodo (2021-2023) sarà com- pletamente dedicato alla consultazione di tutti coloro che vorranno partecipare. «Sarà un evento – assicurano i ve- scovi italiani – nel quale le nostre comunità cercheranno di porsi "in uscita", favorendo la formazione di gruppi sinodali non solo nelle strutture ecclesiali e negli orga- nismi di partecipazione (consigli presbiterali e pastorali), «Camminiamo insieme» ma anche nelle case, negli ambienti di ritrovo, lavoro, formazione, cura, assistenza, recupero, cultura e comu- nicazione». Gli operatori pastorali «sono invitati a porsi al servizio di questa grande opera di raccolta delle narrazioni delle persone: di tutte le persone, perché in ciascuno opera in qualche misura lo Spirito; anche in coloro che noi riter- remmo lontani e distratti, indifferenti e persino ostili». «Nel primo anno (2021-22) – si legge nel messaggio indirizzato dalla Cei – vivremo un confronto a tutto campo sulla Chiesa, percorrendo le tracce proposte dal Sinodo dei Vescovi; nel secondo anno (2022-23), come già chiese il Papa a Firenze, ci concentreremo sulle prio- nerale come quelle più urgenti per le Chiese in Italia». rità pastorali che saranno emerse dalla consultazione ge- La fase successiva sarà quella sapienziale, «per ritornare sulle narrazioni ed esperienze raccolte, riflettervi in- sieme anche con l’aiuto degli esperti, e giungere nel 2025 ad alcune decisioni finali» da consegnare al Santo Padre. Nella seconda metà del decennio, infine, è previta“la restituzione degli orientamenti sinodali alle nostre Chiese, dalle quali provengono, per una approfondita re- cezione, che dovrà essere ugualmente capillare e richie- derà dei momenti di verifica”. «Vivremo così un decennio (2021-30) che vorrebbe es- sere interamente sinodale», la conclusione del Messag- gio: «Per questo i vescovi italiani, su impulso di Papa Francesco, hanno deciso, anziché redigere gli orienta- menti pastorali da studiare e tradurre in pratica nelle co- munità cristiane, di affidarne la costruzione all’intero popolo di Dio, mantenendo al centro del decennio – in corrispondenza del probabile Giubileo del 2025 – la con- vocazione nazionale». Il cammino sinodale si protrarrà nel complesso per cinque anni
in L’albero della vita che raggiunge il cielo 10 Nel logo c’è l’umanità in movimento I l logo del Sinodo non è uno schizzo venuto bene. Racconta, nell’immagine e nei colori, uno stile segni di gioia. Non c’è gerarchia tra queste persone che sono tutte sullo stesso piano: giovani, vecchi, uo- e racchiude significati degni anche di mini, donne, adolescenti, bambini, un trattato di teologia. A realizzarlo laici, religiosi, genitori, coppie, sin- una giovane francese, Isabelle de Se- gle; il vescovo e la suora non sono da- nilhes, grafico freelance e addetta vanti a loro, ma tra di loro. Molto alla comunicazione, componente e naturalmente, i bambini e poi gli animatrice della CVX – Comunità di adolescenti aprono loro il cammino, Vita Cristiana. in riferimento a queste parole di Cosa c’è e cosa ci racconta questo Gesù nel Vangelo: “Ti rendo lode, logo? l’etimologia della parola sinodo, che Padre, Signore del cielo e della terra, «Camminiamo insieme» Colpisce subito la presenza di un significa “camminare insieme”. Le perché hai nascosto queste cose ai grande albero maestoso, pieno di persone sono unite dalla stessa dina- sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai saggezza e di luce che raggiunge il mica comune che questo Albero piccoli”. (Mt 11,25) cielo. Segno di profonda vitalità e della Vita respira in loro, da cui ini- La linea di base orizzontale: “Per speranza, esprime la croce di Cristo. ziano il loro cammino. una Chiesa sinodale: comunione, Porta l’Eucaristia, che brilla come il Queste 15 sagome riassumono partecipazione e missione” corre da sole. I rami orizzontali aperti come tutta la nostra umanità nella sua di- sinistra a destra nella direzione di mani o ali suggeriscono, allo stesso versità di situazioni di vita, di gene- questa marcia, sottolineandola e raf- tempo, lo Spirito Santo. razioni e origini. Questo aspetto è forzandola, per finire con il titolo Il popolo di Dio non è statico: è in rafforzato dalla molteplicità dei co- “Sinodo 2021 - 2023”: il punto più movimento, in riferimento diretto al- lori brillanti che sono essi stessi alto che sintetizza il tutto.
Tanti appuntamenti di preghiera e animazione anche nella nostra Diocesi OTTOBRE MISSIONARIO 11 in Giornata missionaria mondiale Testimoni e profeti dell’Amore di Dio T estimoni e profeti è lo slogan ideato dalla direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie per conoscere perché sia una speranza ri- generatrice per tutti. «Ogni anno – affermano don Santo diamo che ci sono periferie che si tro- vano vicino a noi, nel centro di una città, o nella propria famiglia. la Giornata missionaria mondiale 2021 Vitale e l’equipe del Centro missiona- e viene a completare un percorso trien- rio diocesano – questo appuntamento Tanti gli appuntamenti di preghiera e nale di formazione missionaria. Giunge vuole alimentare la fraternità universale di animazione missionaria che sono infatti dopo i percorsi di preghiera, ri- della Chiesa, ossia la comunione con stati programmati nella nostra Diocesi. flessione e impegno sui temi “Battez- tutte le Comunità Cristiane sparse nel Domenica 24 ottobre sarà celebrata in zati e inviati” e “Tessitori di fraternità” mondo, oltre all’impegno di solidarietà tutte le parrocchie la Giornata missio- attraverso i quali siamo stati chiamati a con le Chiese di più recente forma- naria mondiale. Giovedì 28 si terrà, alle riscoprire la vocazione missionaria che zione, con quelle che vivono nei paesi 19, un momento di animazione nella è di tutti i battezzati e a vivere il pro- più poveri e con quelle che soffrono cattedrale di San Giovanni Battista. Nel getto di Gesù come discepoli. Ora con persecuzione». corso della celebrazione eucaristica “Testimoni e Profeti” il cerchio si sarà letto il messaggio del Papa per chiude con l’invito ad annunciare il Oggi, ci ricorda ancora il Papa, Gesù l’Ottobre missionario. Altri appunta- Regno di Dio, che verrà e che è già ger- ha bisogno di cuori che siano capaci di menti sono in programma il 3 dicembre mogliato in mezzo a noi. vivere la vocazione come una vera storia (Giornata missionaria dei sacerdoti e «Quando sperimentiamo la forza d’amore, che li faccia andare alle peri- dei religiosi), il 6 gennaio (Giornata dell’amore di Dio, quando ricono- ferie del mondo e diventare messaggeri missionaria dei ragazzi sul tema “Sii il sciamo la sua presenza di Padre nella e strumenti di compassione. Ed è una sogno di Dio”), il 3 aprile (Giornata di nostra vita personale e comunitaria, chiamata che Egli rivolge a tutti, sep- preghiera e di solidarietà per i missio- non possiamo fare a meno – scrive il pure non nello stesso modo. Ricor- nari iblei”. Papa nel messaggio per Giornata mis- sionaria mondiale – di annunciare e condividere ciò che abbiamo visto e ascoltato». Oggi siamo chiamati a guardare que- sto tempo che viviamo e la realtà che ci circonda con occhi di fiducia e di spe- ranza. Siamo certi che, anche nel mezzo della pandemia e delle crisi conseguenti che ci accompagneranno per molto tempo ancora, il Signore non ci ha mai abbandonato e continua ad accompa- gnarci. Il Regno di Dio non è solo una pro- messa per un futuro che sentiamo an- cora troppo lontano. Il suo Regno è già inaugurato, è già presente: ne sappiamo leggere i segni e, da autentici missionari, lo facciamo
in12 OTTOBRE MISSIONARIO Impegnati nell’annuncio del Vangelo in tutte le latitudini Dal Sud America all’Africa, dalla Cina agli Stati Uniti Non solo un punto sul mappamondo Dove batte il cuore dei nostri missionari N on c’è una vera e propria anagrafe dei missionari ragusani impegnati ad annunciare il Vangelo in tutte le la- che oggi vivono in comunità a Greccio. Restando in Sud America e spostan- doci in Perù, ricordiamo padre Paolo titudini. Dalla nostra terra però conti- Giandinoto dei Missionari Servi dei Po- nuano a partire sacerdoti, religiosi, veri che è originario di Vittoria; Gio- religiose, laici che annullano le distanze vanni (originario di Comiso) e Nancy mettendo radici in tanti punti del map- Vaccaro che hanno fissato la residenza pamondo. della loro famiglia nei sobborghi di Padre Daniele Criscione saremo lieti di pubblicare, comple- tando questo già ricco elenco. E allora ricordiamo padre Giovanni Giglio, fidei donum, originario di Vit- toria che oggi opera a Canitar in Bra- sile; padre Salvatore Gurrieri, originario di Ragusa, ormai incardinato Padre Giovanni Giglio nella Diocesi Ourhinos, in Brasile, Alberto Salerno Con le loro storie si può imparare la dove guida la parrocchia di Espirito geografia e riscrivere pagine di storia Santo do Turvo. Lima; in Perù è stata anche in missione antica, recente e contemporanea di po- suor Lucia Cipresso di Giarratana, poli che, per motivi diversi, hanno bi- delle Suore francescane dell’Immaco- sogno del calore, della luce, della lata, che ora vive a Roma. Nello stesso presenza di una Chiesa missionaria. emisfero, opera padre Salvatore Dimo- Dall’Africa al Sud America, dalle Filip- dica , nato a Vittoria, che è il fondatore pine all’Egitto, dalla Cina agli Stati dell’Istituto religioso dei Discepoli Uniti ci sono uomini e donne della no- dello Spirito Santo a Loja. A Detroit, stra Diocesi che stanno vivendo l’espe- negli Stati Uniti, c’è padre Daniele Cri- rienza della missione. Il tentativo di scione del Pime, originario di Ragusa. ricordarli tutti è destinato a essere inte- Suor Monica Muccio In Africa operano il saveriano padre grato con altre segnalazioni e storie che Sebastiano Amato che è partito da Nella Diocesi di Ourhinos, che è la stessa dove opera padre Giglio, per tanti anni ha anche fissato le sue tende padre Giovanni Bruno Battaglia, attuale parroco dell’Ecce Homo a Ragusa. Per tanti anni, il Brasile è stata anche la casa di suor Teresa Dieli e suor Giovanna Dieli, due sorelle di Vittoria, consa- crate alle Suore missionarie france- scane del Cuore Immacolato di Maria Padre Paolo Giandinoto Padre Sebastiano Amato
Una vita spesa per i poveri del Congo Ragusa ricorda padre Giovanni Tumino Suor Carmelita Terranova S ono trascorsi 25 anni da quando, il 5 ottobre 1996, padre Giovanni Tumino trovò la morte nella foresta tra Kampene e Bukavu, in una zona tra le più povere del Congo. Ragusa, sua città natale, negli anni scorsi gli ha dedicato una strada. Come ogni anno, nell’anniversario Monterosso Almo per arrivare sino a Bu- della sua scomparsa, la parrocchia Ecce Homo di Ragusa, durante le kavu, in Congo; suor Monica Muccio delle Suore carmelitane missionarie di celebrazioni della festa del Santissimo Rosario, ha voluto ricordarlo Santa Teresa di Gesù Bambino, origina- nel corso della santa messa dedicata a tutti i missionari che ci hanno ria di Ragusa, che divide la sua opera tra lasciato. Una preghiera e un ricordo sono andati anche al salesiano Roma e la Tanzania; suor Osvalda Bel- padre Gaetano Castello, morto nello scorso mese di giugno, a suor fiore, Carmelitana, originaria di Acate, Lucia Iannizzotto, scomparsa nel 2020, a frate Silvestre Castilletti e che ha la sua missione in Egitto; Alberto al medico Antonio Salafia che ci hanno lasciati rispettivamente nel Salerno, laico di Comiso, che opera in 2017 e nel 2014. Madagascar. La figura, la vocazione missionaria, la spiritualità eucaristica di In Asia incontriamo suor Carmelita padre Tumino sono un punto di riferimento per tutta la Chiesa ragu- Terranova, delle Suore del Sacro Cuore, sana. Quel 5 ottobre fu tradito dal piccolo bimotore a bordo del quale nata a Pozzallo ma cresciuta a Ragusa, stava sorvolando una delle zone più impervie del Congo, tornando a che oggi opera a Cabusao nelle Filippine; Bukavu da Kampene dove collaborava con l’organizzazione diocesana suor Giovanna Minardi, Missionaria Comité Antibwaki, creata per favorire il progresso e la lotta contro la dell’Immacolata (Pime), originaria di malnutrizione. Il piccolo aereo, nel corso di una violenta tempesta, si Giarratana, che dopo 17 anni a Hong schiantò contro una montagna a Kalete. Fu ritrovato dopo 15 giorni Kong ora è impegnata a Canton in una casa che accoglie persone con disabilità. di ricerche. Con padre Tumino viaggiavano un altro sacerdote l’Abbé In Romania ha invece vissuto la sua Cimanuka, il pilota e altra persona. Da allora padre Giovanni Tumino esperienza missionaria suor Dorotea Az- riposa nel cimitero diocesano di Katana (Bukavu) accolto per sempre zara di Chiaramonte Gulfi, delle Suore in una terra che ha amato e servito sino all’ultimo istante della sua vita. del Sacro Cuore, e che ora è rientrata in Nato a Ragusa il 14 agosto 1945, si è formato nel Seminario diocesano Diocesi. prima di entrare, alla seconda liceo, nel Noviziato Saveriano di San Alessandro Bongiorno Pietro in Vincoli, completando gli studi al liceo di Tavernerio e all’isti- Hanno collaborato padre Santo tuto teologico di Parma. Il 3 ottobre 1964 emise la Prima Professione Vitale e padre Giovanni Bruno Battaglia e il 27 settembre 1970 fu ordinato sacerdote. Terminati gli studi teo- logici fu, per un anno, a Parigi per lo studio del francese e nel 1972 raggiunse lo Zaire, la missione che aveva tanto desiderato. Ma l’anno successivo chiese ed ottenne dai Superiori di tornare a Parigi (1974): vi rimase fino al 1981 vivendo una sua particolare esperienza tra i “preti operai”, a contatto con alcuni gruppi giovanili molto impegnati e frequentando un corso per infermieri pro- fessionali, conseguendo anche, ad Anversa, una specia- lizzazione in malattie tropicali. Con questo bagaglio di esperienze e conoscenze, nel 1981 ritornò in Zaire e la- vorò a Cimpunda come vicario cooperatore e impegnato nel campo sanitario. Nel 1991 passò a Kampene (Diocesi di Kasongo) sempre come vicario cooperatore e come re- sponsabile del Bureau des Oeuvres medicals.
«Diventate ciò che siete: fantasia dello Spirito Santo» F econdo, comunicativo, emozio- nante. In tre aggettivi – estrapolati dagli interventi dei responsabili dei Il Maestro chiede anche a noi – ha detto il vescovo – di essere pescatori di uo- mini, riportando in vita i moribondi di Ed ha coniato un aforisma che rias- sume la sua esortazione all’unità ed all’ecclesialità: «Meglio fare qualunque gruppi, associazioni e movimenti laicali oggi, chi è senza speranza o nella soli- cosa meno perfetta ma insieme che intervenuti – può sintetizzarsi l’incon- tudine, chi è nella malattia o nel dolore, cose meravigliose da soli». tro del vescovo monsignor Giuseppe La chi è nelle difficoltà economiche ed esi- Dalle Comunità Incontro Matrimo- Placa con la Consulta delle Aggrega- stenziali. Accogliete la Parola e portate niale al Rinnovamento nello Spirito, zioni Laicali, presieduta da Rina e Vit- frutto». dall’Azione Cattolica all’Unitalsi, dal torio Schininà e con don Tonino Vittorio Schininà ha così ricalibrato Cammino Neocatecumenale al- Puglisi delegato vescovile. il ruolo della Consulta. Essa fa sintesi l’UCIIM, dagli Scout agli Oratori È la prima volta che il nuovo vescovo della realtà dei gruppi, associazioni e Anspi: per tutti i responsabili presenti incontra la Consulta ed i suoi membri; movimenti presenti nella Chiesa dioce- l’invito pressante a mettere insieme la ed è la prima volta che la Consulta si sana, anche in termini di temi ed argo- bellezza del proprio carisma. «Un cari- riunisce di presenza dopo la lunga pa- menti per la comune missione. Il sma da solo abbaglia – ha concluso rentesi della pandemia. co-presidente ha auspicato che si passi mons. La Placa – insieme agli altri fa Circostanza questa sottolineata dal dal carisma della diversità al carisma luce ed illumina il cammino». vescovo che ha invitato a rimettere ben- dell’unità. Vittorio Schininà ha comunicato che zina nella vita delle nostre associazioni, Un assist, semmai il vescovo ne l’immediata prospettiva della Consulta carburante costituito dalla preghiera, avesse avuto bisogno, che monsignor sarà il Sinodo e a tal proposito il ve- dall’adorazione e dall’intimità spiri- La Placa ha subito amplificato. «Diven- scovo, accogliendo la proposta di Giu- tuale. tate ciò che già siete: fantasia dello Spi- liano Ottaviano, ha dato mandato di Dopo l’articolata presentazione di rito Santo che suscita carismi». Tutti recuperare le Costituzioni del primo e Rina Schininà, monsignor La Placa, siamo nati dalla stessa fonte, ha sottoli- finora unico Sinodo Diocesano della commentando il brano del Vangelo di neato il vescovo, e tutti siamo chiamati Chiesa di Ragusa, promulgate dal ve- Luca (5,1-11) “pescatori di uomini” ha ad essere una cosa sola. «L’unità – ha scovo Angelo Rizzo il 5 gennaio 2001. indicato una precisa direzione per tutti precisato –fa parte della natura della i presenti: rimettersi in cammino per ri- Chiesa, dove la diversità è dono». Emanuele Occhipinti dare la vita e la speranza. «Pescatori di uomini erano coloro che, dopo le bat- Il vescovo La Placa ha spronato la Consulta taglie, raccoglievano i feriti ed i mori- bondi per curarli e strapparli alla morte. a ritrovare le vie dell’unità e dell’ecclesialità
Il benvenuto a monsignor La Placa da parte dell’associazione DIOCESI 15 in Il vescovo incontra il consiglio di A.C. «La vostra santità, il faro della Chiesa» G iorno 8 ottobre il Consiglio diocesano di A.C. si è ri- trovato per dare ufficialmente il benvenuto a monsignor Giuseppe La Placa. Il presidente diocesano, Rosario Schi- Nel suo intervento, il vescovo ha manifestato la sua vici- nanza all’AC esprimendo parole di sostegno per l’attività pa- storale che ci si accinge a intraprendere, sottolineando la ninà, ha proceduto ad una presentazione dell’Associazione, necessità dell’ascolto della Parola mettendosi con Essa in che «nella nostra Diocesi ha radici robuste (come i carrubi sintonia. «La pandemia ha rappresentato un momento diffi- del nostro territorio)» e continua il suo cammino sempre cile, ma è necessario sanare la ferita facendola diventare una sulla base di quelli che sono i principi fondamentali dello Sta- feritoia di luce – ha sottolineato monsignor La Placa – per tuto a partire dall’articolo 1in cui si sottolinea l’importanza trasmettere un atteggiamento di speranza, accogliere la sfida dell’impegno a collaborare con la gerarchia. di questo tempo rilanciando la “passione” per la Chiesa, per Il triennio di questa Presidenza ha avuto inizio proprio nel chi abita la Chiesa e ha sposato le sue finalità. Si può far ri- momento in cui è esploso il triste fenomeno della pandemia nascere l’AC con la nostra testimonianza, facendo con amore da Covid-19, che ha condizionato notevolmente il normale tutto ciò che siamo chiamati a fare nella vita di tutti i giorni. decorso della vita associativa. Il presidente ha comunicato Per questo l’AC deve continuare ad essere faro nella Chiesa, che il Consiglio ha avviato un percorso per recuperare i con- nelle realtà parrocchiali in cui il fulcro deve sempre essere la tatti con le associazioni parrocchiali, in cui si avrà modo di chiamata alla santità, in forza del Battesimo che abbiamo ri- ascoltare le testimonianze dei soci e le esigenze emerse in cevuto». questo difficile momento storico. Contestualmente sarà il Come segno di gratitudine e comunione, in conclusione momento anche di riprendere i contenuti del Documento si è ritenuto opportuno consegnare al vescovo lo Statuto e il conclusivo dell’ultima Assemblea diocesana, che mette in Progetto formativo di AC, unitamente alle pubblicazioni evidenza alcuni temi fondamentali quali missione, prossi- sulle figure di santità redatte sia a livello regionale che dio- mità, sinodalità, essere a misura di tutti, attorno a cui il Con- cesano in occasione dei 150 anni dell’AC. siglio cercherà di favorire la riflessione di tutti i soci, senza È stata una vera gioia accogliere nella sede diocesana il no- trascurare le 4 parole chiave su cui si fonda l’AC: preghiera, stro amato vescovo monsignor Giuseppe La Placa, certi che azione, studio, sacrificio. Per cercare di rendere visibile la si è trattato solo di un primo momento di comunione e fra- realtà concreta dell’associazione, la segretaria diocesana Va- ternità a cui farà seguito un percorso ricco di collaborazione. leria Tidona, ha poi presentato i dati relativi all’adesione as- sociativa per l’anno 2020/2021. Rosanna Massari
in16 DIOCESI Condivisione, fraternità, testimonianza parole chiave del nuovo anno pastorale Catechisti, educatori Acr e Scout «Artigiani “addincati” da Dio» S abato 18 settembre a Ragusa nella chiesa di San Giuseppe Artigiano, i responsabili dei catechisti e degli edu- cristiani, infatti, devono sempre ragio- nare ed agire in termini di “noi” e non di “io” e questo essere “insieme” in formazione deve essere una priorità. Il catechista non trasmette ciò che ha solo “appiccicato”, ma ciò che vive: gli catori A.C.R. e Scout, giunti da quasi maniera dinamica e creativa deve essere incontri di formazione, (diocesani, par- tutte le parrocchie della Diocesi, hanno il modello del rapportarsi reciproco, rocchiali e interparrocchiali), non de- incontrato il vescovo Giuseppe per modello che coinvolge tutta la realtà vono avere come obiettivo solo condividere la fase di avvio del nuovo della Chiesa perché si fonda sulla l’apprendere ma soprattutto il creare anno pastorale nel servizio della cate- Trinità, sui “Tre” che si amano donan- fraternità e comunione, perché solo chesi. dosi l’un l’altro. nella comunione si può trasmettere Evidente è stata, durante l’incontro, Non c’è, paradossalmente, una cosa l’esperienza di Dio. la gioia del ritrovarsi insieme dopo un più semplice da vivere! «Il Papa vi definisce artigiani e lo lungo tempo, anche se con il volto Sulla traccia del documento “Arti- siete» ha continuato il vescovo, ricor- nascosto dalla mascherina ma con il giani di comunità”, contenente le linee dando le difficoltà di questo tempo e la sorriso negli occhi. guida dell’Ufficio Catechistico Nazio- necessità di saper riformulare e adattare Dopo i saluti e la preghiera iniziale il nale per l’anno pastorale 2021/22, in le proposte e i modi di comunicare: «La vescovo Giuseppe, sottolineando il cui sono proposti diverse piste da per- comunità esige, oggi più che mai, l'in- clima gioioso e familiare, ha affermato correre e spunti di riflessione, il contro fra persone, il dare importanza che il modo migliore di presentare agli vescovo ha sottolineato che per ogni ca- alla relazione, agli sguardi e al sorriso altri la gioia dell’essere catechisti è il techista/educatore è fondamentale es- dentro di essi. Sentiamoci ancora più camminare insieme, il vivere in frater- sere un autentico testimone visto che il impegnati su questo fronte e il mio au- nità e condivisione l’esperienza della “ministero del catechista” – proprio gurio è che ciascuno di coloro che in- vita cristiana, fraternità che può e deve come Papa Francesco ha recentemente contriamo possa avvertire, attraverso la diventare nuova profezia. ribadito – non è un “insegnamento” nostra persona, che è amato da Dio». La fede è un patrimonio che si è rice- qualsiasi ma una vera e propria Il vescovo ha poi fatto notare come la vuto e che si deve trasmettere, concetto missione per la comunità e, come tale, catechesi che si continua a fare non dà su cui si fonda la logica del “noi”: i prevede un cammino di fede dove la risultati soddisfacenti perché il mondo è cambiato: radicali processi di cambia- mento hanno trasformato le famiglie, la cultura, l’educazione, la comunica- zione e ciò che viene proposto non fa cogliere ai ragazzi l’esigenza di un cam- mino di fede costante, ma sembra esau- rirsi con il raggiungimento dei sacramenti. Occorre quindi una conversione ec- clesiale che deve, anzitutto, adattarsi ad ogni singola realtà territoriale ed umana, abbandonando le nostre “rigi- dità” per rendere agile ed accogliente il servizio ed efficace l’azione catechi- stica: «È necessario fare riscoprire la fa- miglia come Chiesa domestica, formare
DIOCESI 17 in La comunità di Acate ha accolto il vescovo D omenica 10 ottobre, giorno in cui si è celebrata la festa del pa- trono San Biagio, il vescovo monsi- cure pastorali. Ha poi visitato l’interno della chiesa di San Vincenzo, e quindi si è recato a gnor Giuseppe La Placa è venuto per piedi nella vicina chiesa madre, dove la prima volta ad Acate. ha presieduto la santa messa solenne Accolto davanti alla chiesa di san in onore di San Biagio. Vincenzo da un nutrito gruppo di Durante l’omelia il Vescovo si è sof- bambini e di adulti, al suono festoso fermato sulle letture bibliche, sottoli- della banda musicale diretta dal mae- neando l’importanza del dono della stro Ottavio Baglio, il vescovo ha rice- sapienza, che dobbiamo chiedere a vuto il saluto del parroco, don Mario Dio per poter gustare le delizie del giovani che sappiano dialogare con il Cascone, e del sindaco Giovanni Di suo amore. mondo, formare coscienze, raggiun- Natale, i quali hanno espresso la gioia Al termine della celebrazione il Pre- gere, sfruttando tutte le occasioni pos- dell’intera comunità acatese nel rice- sule ha ringraziato i tre sacerdoti che sibili, coloro che si trovano “nelle terre vere la visita del nuovo Pastore della operano ad Acate, le autorità presenti, di mezzo” per entrare in contatto con diocesi di Ragusa. il coro parrocchiale e i ministranti che loro e condividerne il vissuto. Il nostro Monsignor La Placa ha salutato hanno animato molto bene la messa. compito è di preparare i ragazzi alla affettuosamente i bambini, intratte- Il vescovo si è detto molto contento Fede. Ciò è possibile solamente se ci nendosi con alcuni di essi, e si è detto di questa sua prima visita ad Acate, apriamo ed usciamo dai nostri confini, felice di poter conoscere anche questa promettendo che essa sarà la prima di dai nostri “muri a secco”». porzione del gregge affidato alle sue una lunga serie di altre visite. Questo è il tempo, come dice Papa Francesco, per essere artigiani di co- munità aperte che sanno valorizzare i talenti di ciascuno. Solamente così questa sfida vissuta nella quotidianità si potrà tradurre in profezia: la profezia della Comunità! Il vescovo ha concluso il suo inter- vento augurando a tutti di essere co- scienti del grande dono ricevuto con la chiamata ad esercitare il ministero della catechesi e a ringraziare per questo il Signore e, facendo questo augurio, ha utilizzato un termine dialettale che rende, meglio di qualunque altro, il grande privilegio di cui godono i cate- chisti nell’essere stati chiamati a colla- borare con Dio: «Ma chi sono io per essere stato “addincatu” dal Signore»? Marco Diara e l'equipe
in18 DIOCESI Una ricerca del maestro Claudio Palacino sulla realizzazione dello strumento nel 1748 Attribuito a Donato Del Piano l’organo della basilica di San Giovanni a Vittoria L’ organista della chiesa madre di Comiso, Claudio Pa- lacino, dopo un impegnativo percorso accademico alla Scuola di organo dell’Istituto superiore di studi musicali “V. partita in tre campate, debitamente tenute insieme da festoni di legatura a motivi palmari”. Al di là di questa dettagliata descrizione, Donato Del Piano Bellini” in Caltanissetta, ha discusso una tesi di laurea dal ti- diede prova della sua grande abilità costruttiva di diverse ti- tolo “Una nuova attribuzione a Donato Del Piano: L’organo pologie di canne, sia in metallo e sia in legno, eccellendo spe- della Basilica di San Giovanni Battista in Vittoria”; relatore cialmente nella costruzione delle canne di flauto. Questa e ne è stato il maestro Diego Cannizzaro, direttore del dipar- tante altre caratteristiche tipiche, che si ritrovano nell’or- timento di musica liturgica dell’Istituto universitario Tisia e gano della chiesa madre in Vittoria, oltre alla nota spese di docente di organo e tastiere storiche al “V. Bellini” di Cal- cui sopra, lasciano presupporre con pertinente evidenza che tanissetta. la paternità dell’organo è attribuibile proprio a Donato Del Il lavoro di indagine sui carteggi che si riferiscono al pre- Piano. gevole strumento risalente al 1748 ha fatto emergere una Giuseppe Di Corrado nuova ipotesi circa la sua attribuzione. La minuziosa ricerca di Claudio Palacino presso l’archivio storico della chiesa madre di Vittoria, ha fatto riaffiorare la nota spese dalla quale si evince la paternità dell’organo a Donato Del Piano. Nato nel 1704 nel contesto geografico napoletano e figlio di una famiglia nel cui ambito erano cresciuti già altri maestri organari, Donato nel 1725 si trasferisce insieme col fratello Giuseppe a Siracusa con l’incarico di costruire alcuni organi, oggi non più esistenti. Tra il 1729 e il 1730, i fratelli Del Piano sono documentati di nuovo in Sicilia, prima a Noto (cattedrale S. Nicolò) e poi a Modica (chiesa S. Pietro), per fabbricare gli organi di quelle chiese. Nel 1733 ritroviamo Donato a Licodia Eubea per un probabile ritiro a vita monastica. Negli anni successivi, co- munque prima del 1747, Donato riceve l’ordinazione sacer- dotale e si trasferisce a Catania. Essendo nota la sua fama in tale città, viene chiamato per riparare l’organo della chiesa del monastero benedettino di S. Giuliano. Finalmente, tra la primavera e l’autunno del 1748 « Elemo- synis populi pulchrae civitatis Victoriae » (con le offerte del popolo della splendida città di Vittoria) – come si legge nel- l’iscrizione posta sul retro della cassa armonica – Donato Del Piano realizza l’organo della chiesa matrice di Vittoria, il quale viene inaugurato la sera dell’8 dicembre 1748, in occa- sione della festività liturgica dell’Immacolata Concezione. Così la tesi del maestro Claudio Palacino descrive il pre- gevole manufatto: “Collocato nella cantoria lignea ubicata nell’ultimo intercolumnio a sinistra della navata centrale, l’organo si compone di quarantacinque canne con bocche al- lineate e labbri superiori a mitria, allineate in una cassa ri-
Grazie alla donazione di Rosina Scillieri e ai fondi concessi dall’Otto per mille DIOCESI 19 in Inaugurata casa “Maria Immacolata” A Santa Croce i nuovi locali pastorali F inalmente Casa “Maria Immaco- lata” è stata inaugurata. Un pro- getto ambizioso della parrocchia San gurazione dei locali, davanti ai familiari della scomparsa donatrice e ad un pub- blico composto da autorità militari, ci- saggio a tutti gli operatori di pastorali. In particolare don Salvatore Puglisi si è soffermato sul versetto che così recita: Giovanni Battista di Santa Croce Came- vili e religiose nonché dalla comunità “Voi invece siete stirpe eletta, sacerdo- rina, nato dall’idea dell’allora parroco santacrocese. zio regale, nazione santa, popolo che don Salvatore Bertino e continuato dai L’ingegnere Giovanna Scionti, diret- Dio si è acquistato perché proclami le suoi successori. Motivati dalla necessità tore dei lavori, ha sottolineato sempli- opere ammirabili di lui, che vi ha chia- di spazi per le varie attività pastorali cemente che i lavori sono stati realizzati mato dalle tenebre alla sua luce meravi- parrocchiali, i presbiteri decisero di ac- in economia e che le modifiche sono gliosa”. quistare nel 2006 e nel 2008 le restanti state apportate nel rispetto della strut- «Questo versetto – ha precisato - co- parti della casa, donata nel 2005 da Ro- tura storica dell’abitazione, al fine di stituisce il programma della nostra vita sina Scillieri, sita in via Bagni, per de- rendere gli spazi agibili ed abitabili. cristiana: noi, in quanto eletti dal Si- stinarle a tal fine. Ed è stato così che lo Un breve momento di preghiera ha gnore dobbiamo proclamare il Regno scorso anno, dopo aver sentito il Con- preceduto poi il taglio del nastro da di Dio e la luce della salvezza. Acco- siglio Affari Economici e il Consiglio parte del sindaco Giovanni Barone. glienza, servizio fraterno e proclama- Pastorale Parrocchiale, il parroco don La parrocchia ha assegnato i locali zione della Parola». Salvatore Puglisi, ha fatto richiesta alla agli Scout con la consegna simbolica L’immancabile agape fraterna ha con- Cei per ottenere un contributo dai delle chiavi al capo Scout Giuseppe Ca- cluso la cerimonia inaugurale con l’al- fondi dell’8x1000 destinato alla ristrut- scone. La proclamazione di un brano trettanto immancabile augurio di turazione dei locali da adibire ad uso tratto dalla Prima Lettera di San Pietro “Buon cammino” alla comunità parroc- pastorale. apostolo, proclamato da Maria Valeria chiale santacrocese. Ne ha ripercorso la storia il parroco Dipasquale, capo Scout, ha dato occa- Salvatore Puglisi in occasione dell’inau- sione al Parroco di destinare un mes- Luisella Lorefice
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