IN ARMONIA CON IL CREATO - Un'attenzione che nasce nel cuore dell'uomo - Equipe Notre Dame
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EQUIPE NOTRE DAME ITALIA #216 - Dicembre Febbraio 2022 IN ARMONIA CON IL CREATO Un’attenzione che nasce nel cuore dell’uomo IL DON O D ELLA CREAZIONE UNA PRESENZA CHE ACCOMPAGNA ESSERE FES TA PER GLI ALTRI Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, LOM/VA/707 - nr. 216 anno 2021
EQUIP E NOT R E DAM E ITALIA IN CO MU #215 - Otto bre Nove costruir NI ON E mbre 2021 e legami sociali LETTERA DELLE ÉQUIPES NOTRE-DAME CH E FA PR EG AR TI CA E IN SI EM E Periodico bimestrale della “Associazione Équipes Notre-Dame” IO SO N I MI EI IN O CO NT RI lettera.end@equipes-notre-dame.it SA PE R SI AC CO GL Direttore responsabile: Alessandro Boriani IE RE Poste Italiane S.p.A. Spedizion Équipe di redazione: Patrizia e Valter Scalco, Fra Pier Angelo Manenti, Oriana e Antonio Andolfatto, e in abbonam ento postale D.L. 353/200 3 (conv. in L. 27/02/20 04 n. 46) art. 1, comma 2 e 3, LOM/VA /707 - nr. 215 anno 2021 Rosalba e Fabrizio Brazzorotto, Chiara e Paolo Consolaro, Silviana Paganini, Flavia e Piergiorgio Praderio Lettera 215: 4.551 inviate per posta 327 inviate per email Reg. SICID n. 1354/2018 del Trib. di Torino il 18/01/2018 Numero 216, dicembre 2021 - febbraio 2022 Chiusura redazionale Lettera 216: 20 ottobre 2021 Associazione Équipes Nôtre-Dame www.equipes-notre-dame.it - segritalia@equipes-notre-dame.it Stampa: Azienda Grafica Q-PRINT • Gallarate (VA) 2 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
sommario Editoriale # Il pensiero: un dono inestimabile 5 In Movimento 216 Cura prodigiosa Perché una causa di beatificazione e canonizzazione? 7 9 Eventi Ed eccoci di nuovo qui 10 Andare alla sessione? No... 12 Un nodo efficace 13 La grazia del pilotaggio 15 Formazione La compagnia dell’anello 18 La forza dell’amore 24 L’assetato diventa sorgente 26 La prima materia 29 Una Chiesa Maddalena 34 Risollevare il soffitto 36 Testimonianze Verrà la vita e avrà i suoi occhi 38 Caffé telogico di coppia 40 Crepe da covid 42 Il Cortile del santuario di Guanzate 44 Ripartire in bellezza 46 A lezione dal mondo vegetale 47 La sostenibilità di Dio 49 Le quattro R 51 L’alba 54 Preghiera degli intercessori 56 Sestante L’arte di ricominciare 58 Cinque pani e due pesci 58 4 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
editoriale Il pensiero: un dono inestimabile L a Carta della Terra (L’Aja 29 giugno 2000) ci chiamava tutti a lasciarci alle spalle una fase di autodistruzione e a co- Siamo cresciuti nella società del consumo, dell’accumulo, della competizione, del non limite, come se tutto fosse infinito. minciare di nuovo, ma non abbiamo ancora Economia, fenomeni ambientali e sociali sviluppato una coscienza universale che lo con cui tutti i giorni interagiamo, le pan- renda possibile. demie in corso, lo stesso spirito di questo Per questo oso proporre nuovamente quella tempo portano a vedere e sentire che il preziosa sfida: “Come mai prima d’ora nella nostro pianeta è al collasso. Ci sembra di storia, il destino comune ci obbliga a cerca- essere in un vicolo cieco. re un nuovo inizio. (...) Aprire gli occhi su tutto questo non è suf- Possa la nostra epoca essere ricordata per il ficiente, ma vedere “realmente” significa risveglio di una nuova riverenza per la vita, agire. per la risolutezza nel raggiungere la soste- Per questo è indispensabile la capacità del- nibilità, per l’accelerazione della lotta per la la prospettiva, avere il senso del cammino giustizia e la pace, e per la gioiosa celebra- da fare, ma anche della meta più adegua- zione della vita”. ta, prossima a cui aspiriamo. Questo è il (Papa Francesco, Laudato sì n° 207) tempo propizio per provare a pensare e Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 5
agire in un’ottica dove tutto è in relazio- A quali forze interiori possiamo attingere ne e tutto è in continua trasformazione, per provare a superare lo scetticismo e la provando a superare scetticismo, dubbi e disperazione che possono ostacolare il no- paure. stro desiderio di agire? Il pensiero è la capacità di mantenere lu- In primo luogo, abbiamo la forza dei nostri cidità di fronte alle cose e alle pressioni sentimenti di lungo respiro che danno si- delle situazioni intorno a noi in modo da gnificato alla nostra vita affettiva. A questi evitare di doverci adattare a tutto ciò che si legano in modo inscindibile la gratitudi- ci pressa. ne, la fiducia, la compassione, la tenerezza, Il pensiero, un dono inestimabile per in- la gioia, la meraviglia, la speranza, facen- dividuare strade che prima sembravano doci scoprire la bellezza del legame con gli inesistenti e impraticabili. altri e con tutte le creature della natura. Insieme al pensiero cammina la nostra La prima barca su cui siamo saliti è la no- immaginazione, che ci aiuta a individuare stra coppia, la nostra famiglia, luogo del semi di bene che possiamo e dobbiamo “qui e ora” dove possiamo inaugurare ogni coltivare. Immaginare ci aiuta ad intravve- giorno un nuovo modo di vivere e di agire dere il seme del futuro che abbiamo già a servizio di una giustizia più grande e par- qui, già ora. tecipare alla costruzione del Regno di Dio, Il futuro non sta avanti a noi chissà quan- dove ci sia felicità per tutti. to, ma ci sta di lato e si apre ogni volta che “Vivere incessantemente nell’atteggiamen- inauguriamo un altro modo di vivere e di to del per-te e mai nell’atteggiamento del agire, ogni volta che trasformiamo le si- per-me“, come diceva padre Caffarel nel tuazioni interiori ed esterne. suo discorso alle coppie regionali a Chan- Nella vita affettiva, nelle emozioni, nei tilly, è condizione per noi, per cui esiste- sentimenti, l’immaginazione è la forza re significa essere in-comunione, giacché dell’empatia, che ci consente di sentire ogni nostra esperienza felice non è fatta di quello che sente l’altro. Quando ciò acca- potere o di egoismo, è fatta di armonia con de, è come vedere una persona per la pri- sé, con gli altri, con la natura, con Dio, con ma volta entrando davvero in comunione la verità del vivere. con lei. Sorelle e fratelli tutti insieme sulla Mai la vita felice sarà frutto di una con- barca della vita. quista che vale solo per me ed esclude gli La trasformazione vera si riconosce perché altri. genera liberazione e consente di uscire dal- la rassegnazione, dalla credulità, dalla pau- ra e dalla remissività verso quanto ci oppri- me. Una liberazione interiore, di persone, di popoli. Così la nostra esistenza diventa capace di futuro perché possiamo imma- ginare una condizione migliore e agire per anticiparla. Se non la “vediamo” prima non sappiamo Gianni e realizzarla, perché non sappiamo verso Responsa b Clelia Passoni ili di Équipe dove andare. Italia 6 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
in movimento Cura prodigiosa I l primo fine settimana di ottobre (da ve- nerdì 1 a domenica 3 ottobre 2021) ha vi- sto in quel di Sassone la bellezza della par- dato vita e fecondità al mondo. Ci siamo così “Ri-uniti nel nome di Cri- sto” mettendoci in ascolto gli uni degli tecipazione di tante coppie responsabili di altri e del metodo, sfruttando il nostro settore (CRS) alla sessione loro dedicata. incontrarci come un’opportunità per ri- Proprio la presenza fisica di tanti amici è motivare il nostro sì a questo strumento stata la risposta più bella alla situazione essenziale che orienta il nostro cammino cui siamo da tempo confinati, che ci inter- di formazione permanente e di crescita pella e che chiede da parte nostra respon- spirituale. sabile impegno. Ed eccoci subito accolti il venerdì sera dalle Il luogo che ci ha ospitato è dedicato alla cure prodigiose e amorose della dottores- Madonna del Carmine. Ci piace associare sa Terapy e del dottor Metody, che, insie- a questo momento di ripartenza anche un me alla loro equipe infermieristica, gioio- messaggio mistico: dalla vetta del monte samente interpretata dalle coppie di E.I., ci Carmelo il servo del profeta Elia vide salire hanno teatralmente raffigurato i mali che dal mare una nuvoletta a forma di mano possono vivere le nostre equipes ma so- umana che in poco tempo portò la piog- prattutto i possibili rimedi in merito. gia per la terra e il popolo assetati. Alcuni Proprio l’ascolto del metodo è stato il filo esegeti, agli albori del cristianesimo, inter- conduttore della sessione e le varie coppie pretarono quella “nuvoletta” come l’im- regionali il sabato mattina hanno inge- magine profetica della Madonna che, con gnosamente ripreso tutti i punti concreti l’incarnazione e la nascita di Gesù, avrebbe di impegno rappresentando come il rispet- Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 7
to degli stessi sia condizione necessaria ta e Massimo Levati. Questi ultimi hanno per ottenere quel movimento che tanto anche assunto il ruolo di coppia respon- caratterizza il nostro fare équipe. sabile nazionale della comunicazione. La Tantissimo tempo è stato lasciato alle simbolica rottura di un vaso in terracotta coppie affinché potessero fare discerni- durante la celebrazione eucaristica ci ha mento circa quanto ascoltato e trarre le fatto ricordare che siamo tutti preziosi opportune idee e considerazioni da ripor- frammenti chiamati a ricomporre come tare nei propri settori a seguito di quanto nell’antica arte giapponese del kintsugi, affiorato nelle equipe di formazione del (riparare con l’oro), l’unità delle relazioni sabato mattina. in crisi in questo particolare momento Come sempre questo appuntamento as- storico. solve anche ad alcuni momenti formali, Un grazie all’accoglienza della casa che ci quali l’approvazione del bilancio dell’asso- ha ospitato. Il rispetto rigoroso delle nor- ciazione, l’informazione in merito alle pro- mative vigenti in materia di emergenza blematiche della privacy, la spiegazione sanitaria ci ha permesso di vivere questi dell’anagrafica del movimento. giorni in pienezza. Un grazie di cuore ad Andrea e Gabriella Il tempo passa veloce e come ci ricorda il Cerimele e a Patrizia e Gianluigi Serati che poeta…è subito sera. riescono a rendere questi momenti legati Il treno per Roma Termini arriva in orario ai numeri ed agli indirizzi, bocconi noto- nella sperduta stazione fantasma di Sas- riamente poco appetibili, in antipasti che sone ove tutti siamo chiamati a esercizi stimolano e invitano a porre domande e ginnici e salto a ostacoli per garantirci un osservazioni pertinenti mai scontate. posto a sedere per il ritorno verso casa. Gli amici della Lettera END hanno presen- Riportiamo quanto ci hanno detto Clelia tato il quinto e ultimo piano redazionale e Gianni Passoni nel loro discorso di aper- del loro servizio. Il filo rosso che guiderà le tura di questa Sessione, citando le paro- prossime cinque lettere sarà l’ascolto nelle le di Antonella Marinoni questa estate a sue più diverse sfaccettature, in perfetta Collevalenza: “Le crepe che ereditiamo sintonia con quanto Équipe Italia proporrà dobbiamo tenerle tra le mani, guardarle, per il prossimo anno. ascoltarle, vedere il loro significato, il loro Un ringraziamento anche a Tiziana e Giu- valore, perché esse sprigionano novità, seppe Cuofano che con entusiasmo han- sprigionano vita nuova”. no raccontato il ruolo degli “Intercessori” Come E.I., insieme a voi, vogliamo farci ca- all’interno del nostro movimento. rico di questa eredità che abbiamo tra le La sessione CRS è anche il momento in mani, né più né meno! cui avvengono i passaggi dei servizi. Così Ri-partire con voi insieme nella responsa- quest’anno dal treno sempre in corsa di bilità di ciascun servizio affinché si possa Équipe Italia sono scesi alla stazione di avverare quanto detto dal profeta Isaia, Sassone Laura e Ivano Malpangotti, re- che ci invita a vivere questo tempo con sponsabili della Regione NOA che hanno tanta speranza: lasciato il testimone a Daniela e Bruno “Allora la tua luce sarà come l’aurora, la Olivero. Ci hanno salutato anche gli amici tua ferita si rimarginerà presto”. Ketty e Nico Di Giesi, lasciando il ruolo di responsabili del sito web in Italia a Rober- Équipe Italia 8 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
Perché una causa di beatificazione e canonizzazione? La risposta può essere molto semplice: per viva la memoria di colui che è stato testi- dare gloria a Dio, riconoscendo che tutto il mone del Signore, ma è soprattutto quella bene procede da Lui e con Lui l’uomo re- di riconoscere e far risplendere attraverso dento lo può restituire a Dio, nell’imita- la Chiesa (il popolo di Dio radunato dal suo zione di Gesù Cristo e nel fare il bene agli Amore) la vivezza della Carità e lo splendore altri. Dove il “bene” è non solo l’aiuto o il dell’Amore a Dio e al prossimo. Alla santità, soccorso materiale, ma anche la propo- grandezza, onnipotenza e bontà di Dio una sta di uno stile di vita evangelico: il dono beatificazione o canonizzazione non ag- di sé, semplice e senza nessuna pretesa! In giunge nulla, tanto meno al Santo che nel altre parole significa riconoscere l’irruzione segreto del Mistero di Dio ha già raggiunto della santità di Dio nella storia, incarnata- la sua meta. Aggiunge molto a chi come si in una persona. Potremmo dare ulteriori noi, ancora pellegrini in terra verso il Regno risposte alla domanda iniziale. Se lo stile dei cieli, cerca una luce che lo guidi nell’o- di vita e la testimonianza di un uomo o di scurità e nel mistero della vita, nella fatica una donna hanno fatto bene a me (a noi), del credere. Il beato/santo è “un dono in mi hanno fatto crescere nell’amore, allora più” offerto dalla misericordia di Dio come dovrebbe essere immediato e spontaneo il intercessore sicuro; dono non solo da am- comunicare la propria esperienza agli altri, mirare ma da farsi compagno di percorso. a tutti gli altri, affinché questa possa essere La Chiesa, che è Madre e ha cura dei suoi utile, se e nella misura in cui voglio vera- figli, dichiarandoli beati o santi dona a noi mente bene ai miei fratelli, sorelle, amici, la certezza della loro santità di vita e li offre compagni di vita. Se così non fosse si po- alla nostra preghiera come intercessori ed trebbero dare due casi: o questi testimoni esempi di umanità e di grazia! della fede (sante/i) non mi hanno scalfito “La santità ci rende più umani, perché è l'in- più di tanto, non sono stati determinanti contro della nostra debolezza con la forza per il mio cammino di fede, oppure non della grazia” (Gaudete et exsultate 34). voglio veramente bene agli altri, ritenendo Chiediamo al Signore, con umiltà, che ci quindi esclusivamente per me/noi un teso- renda santi, come Lui vuole: “Io sono il Si- ro che mi ha arricchito. Una ulteriore con- gnore che vi vuole fare santi” (Lv 20,9) e, siderazione. Quando la Chiesa, la comunità con la stessa umiltà, diamo a Lui gloria per cristiana, proclama santo/a una persona, i santi che la Chiesa, nostra Madre, ci ha intende presentarla come modello di vita a donato e continuerà a donarci, senza per tutti i cristiani e alle donne/uomini dell’u- questo dimenticare “i santi della porta ac- manità, presente e futura! Il santo non è co- canto!”. lui-colei che è perfetto, ma chi ha permesso alla Grazia dello Spirito Santo di irrompere nella sua vita, per renderla sempre più si- mile a Cristo! Pertanto aprire una causa di beatificazione/canonizzazione, con tutta la fatica e l’impegno che comporta (perché bisogna considerare che la raccolta delle fra' Gianni prove non è priva di ostacoli o di dispendio Terruzz economico o, semplicemente, di tempo), è End Varese i Amici di p. 13 il segno più evidente non solo di rendere Caffarel Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 9
eventi Ed eccoci di nuovo qui E d eccoci di nuovo qui alla Sessione Na- zionale delle coppie responsabili di set- tore! essere accolto come in famiglia. Chissà cosa ci aspetta quest’anno... Equipe Italia è un vulcano di idee: ci fa di- Un’altra volta “Ri-uniti nel nome di Cristo”. vertire, ci fa commuovere, ci fa riflettere e Abbiamo il volto meno spaesato di quel- ci dà un sacco di spunti per la vita del no- lo di altre coppie che si trovano qui per la stro settore. prima volta, di coloro che si chiedono se Naturalmente anche quest’anno non si è veramente per arrivare all’Istituto Madon- smentita! Infatti, dopo la cena della pri- na del Carmine bisogna saltare il muretto ma giornata ci ha presentato quello di cui della ferrovia!!! Pochi abbracci, qualcuno avremmo parlato nella sessione attraver- per la verità c’è stato; tanti sorrisi. so una scenetta scritta da Valeria e Luigi, Ogni volta è un’emozione: è bello rivedere coppia responsabile della Regione Sud Est: gli amici con cui abbiamo scambiato rifles- il metodo. sioni ed esperienze nelle équipe di forma- Ogni punto del metodo è come la rotella zione. di un ingranaggio, se tutte le rotelle sono È bello ritrovare ogni volta la familiarità al loro posto e girano insieme, il metodo tipica delle Équipe Notre Dame, dove, an- funziona; tutti i punti concreti hanno lo che se non ci si conosce per nome, senti di stesso valore, non ce n’è uno più impor- 10 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
tante dell’altro, tutti valgono in egual mi- END sono UN cammino, non IL cammino. sura. Tante sono state le occasioni di riflessione Dopo un periodo come quello che abbia- che Équipe Italia ci ha offerto: dalla serata mo vissuto, e che ancora purtroppo non più ludica, passando per le testimonianze, è terminato, Équipe Italia ci propone di fino al dovere di sedersi. ripartire dalle fondamenta, di mettere Quello che abbiamo apprezzato di più al centro quello che è il cuore del nostro sono stati i momenti di incontro e ci por- cammino, l’ingranaggio che ci aiuta a cam- tiamo a casa una proposta importante da minare sulla strada del Vangelo. realizzare nel prossimo anno nei nostri Durante le équipes di formazione sono settori: ripartire dal metodo. emersi spunti di riflessione importanti, in Alla sessione nazionale CRS si arriva spa- particolare la presa di co- esati, con un punto di do- scienza che le relazioni, tutti i punti manda riguardo a ciò che e soprattutto la riunione vanno vissuti ci aspetta; si torna a casa d’équipe, sono ciò che più con costanza in coppia; col cuore pieno di gioia e ci è venuto a mancare e se un ingranaggio la coscienza che stiamo che tutti abbiamo cercato si fa più piccolo, condividendo una perla un metodo alternativo per gli altri si devono preziosa. continuare ad incontrarci. fare più forti per continuare Stiamo iniziando il no- Come abbiamo detto, tut- a spingere il motore. stro terzo anno di servizio, ti i punti del metodo sono quindi questa è stata per un elemento importante dell’ingranaggio noi l’ultima partecipazione alla Sessio- e la carenza di uno fa soffrire tutti gli altri. ne Nazionale CRS. Abbiamo iniziato con È stato però anche sottolineato che il me- tanto timore e senso di inadeguatezza e todo non è solo la riunione, ma che tut- siamo al nostro ultimo anno quasi senza ti i punti vanno vissuti con costanza in accorgerci, grati per tutto ciò che abbiamo coppia; se un ingranaggio si fa più piccolo, raccolto durante il nostro servizio. gli altri si devono fare più forti per conti- Non ci resta che ringraziare di cuore Équipe nuare a spingere il motore. Italia per tutta la passione che mette nello Non tutto quello che abbiamo vissuto, svolgere il proprio servizio, tanto prezioso però, va visto negativamente: il Signore per ognuno di noi. ci offre sempre delle opportunità, basta Buon cammino. riconoscerle e coglierle. Magnificat. Uno dei doni che ci ha fatto è stata la consapevolezza: tutti abbiamo compreso meglio quale importanza abbia il metodo e se veramente il cammino delle END sia il sentiero giusto per noi. Questa consa- pevolezza si è fatta presente non solo in chi è rimasto nel movimento, ma anche in chi ha deciso di intraprendere cammini Donatella e diversi, altrettanto validi, e più in linea con Ad elc CR S Settore h i Lan osa le sue esigenze. Come sempre diciamo, le Milan o B Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 11
Andare alla sessione? No... sempre poco tempo, in mano ad un gruppo di animazione che li fa divertire come dei matti. Ci manca solo che poi pretendano di ritornarci anche negli anni successivi... 3. Terzo no, per- ché non è opportuno ascoltare relazioni e testimonianze che ci sollecitano e ci spro- nano. A lla giornata dell’amicizia del nostro Settore, ci è stato chiesto di fare un breve intervento sulla sessione estiva a Potrebbe capitare di lasciarsi provocare e riuscire a fare qualche passettino in avanti nel nostro cammino spirituale, Collevalenza. personale e di coppia... Noi abbiamo partecipato già a molti in- 4. No, perché saremmo obbligati ad in- contri e forse già troppe volte abbiamo contrare altre coppie, a confrontarci parlato. e a condividere. Pensa poi se dovesse Quindi abbiamo deciso di partire da una nascere una di quelle belle amicizie che provocazione che abbiamo sentito ripe- devi portarti dietro per tutta la vita... tere anche in questa ultima sessione: se Ecco, per non farla troppo lunga, noi ab- vi viene fatta una proposta (un servizio biamo trovato questi motivi. o la partecipazione a qualcosa), pote- Se, però, non li ritenete troppo validi... al- te rifiutare... se trovate dei validi motivi lora vuol dire che la prossima volta, all’in- per dire no. vito a partecipare a una sessione, dovete Allora abbiamo pensato a una serie di vali- rispondere...sì!!! di motivi per non andare alla sessione! Andare alla sessione? No, perché... 1. Innanzitutto, perché abbiamo già poche ferie e tantissime cose da fare e non è proprio il caso di “buttare via” quattro giorni per ritagliarci uno spazio tutto per noi, come coppia, per riposarci, per ritrovarci, per tirare un po’ il respiro... per ascoltare il Signore e fare il pieno. Manu e Ma 2. E poi perché ci sentiremmo in colpa rco Colomb Équipe Lecc o a lasciare i figli, con cui trascorriamo o9 12 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
Un nodo efficace S iamo Greta e Daniele dell’équipe Vero- na38 settore B, domenica 19 settem- bre abbiamo partecipato alla sessione na- regalo, abbiamo ascoltato musica, canta- to, parlato dei nostri sogni, desideri... ci siamo resi conto che c’era stato fatto un zionale delle équipes di nuova formazione grande regalo: del tempo da condividere che si è tenuta a Seveso (Mb). insieme! Possibile che ce ne fossimo già Al termine dell’incontro ci è stato chiesto dimenticati del nostro dovere di sedersi? di scrivere qualche riga su come avessimo La mattinata è trascorsa tra momenti di vissuto questa esperienza, la prima in pre- preghiera, di canto, volti sorridenti e pieni senza dopo tanto tempo. Così, in vero spi- di gioia, non sono mancati tra noi anche rito END, dove è sempre una ricchezza dire momenti di vergogna ed imbarazzo nel di sì ad un servizio, abbiamo accolto con sentirci così umanamente fragili e picco- entusiasmo questa proposta. li, ma in questo clima di totale assenza di Questo compito che ci siamo presi ci ha giudizio abbiamo abbassato le nostre permesso di ripercorrere con cuore aperto armi e le nostre difese riscoprendoci più i momenti vissuti insieme durante la gior- vicini e più attenti ai bisogni dell’altro e i nata, gli sguardi incrociati, i canti proposti, nostri cuori si sono lentamente alleggeriti, il momento di équipe mista con Roberto il nostro respiro si è fatto più profondo così e Ida, i giochi nel pomeriggio, le preghie- come il nostro dialogo. re condivise, le essenziali e toccanti parole Talvolta dove non arrivano le parole ar- di padre Martino Bonazzetti, un personag- riva il silenzio; dove non arriva lo sguardo gio, nello spiegare che l’amore per l’altro è arriva il cuore... e proprio in un momento tale se passa attraverso una relazione nuo- di preghiera seduti uno davanti all’altro va che accoglie le necessità dell’altro e se con gli occhi chiusi, con le mani nelle mani ne prende cura! dell’altro, senza parole lasciando parlare le Ad essere sinceri ripercorrendo la giorna- nostre anime abbiamo riscoperto la bel- ta... eravamo partiti da casa al mattino lezza dell’essere coniugi “uniti con lo stes- presto uggiosi come lo era il tempo: pio- so giogo”. veva, il cielo era tutto nuvoloso, faceva L’immagine di due buoi (lo sposo e la freddo, c’era buio ed era pure domenica, sposa) che portano un carro pesante unico giorno della settimana in cui pote- (quello che potrebbe sembrare talvolta vamo dormire più a lungo. Insomma a dirla la vita insieme), fianco a fianco... è stata tutta non è che eravamo proprio invogliati illuminante. a partecipare, anche perché ci portavamo Eh sì, perché siamo in due a tirare e il giogo addosso una settimana pesante piena di non permette che uno sia più avanti o più impegni aggravata e appesantita dal far- indietro dell’altro ma soprattutto non sia- dello della quotidianità... mo soli, siamo lì insieme e andiamo verso Ma già dal viaggio in macchina ci siamo la stessa direzione, che è Dio! accorti che qualcosa stava cambiando; Con questa lettera vogliamo cogliere come quando ci si desta da un lungo son- l’occasione per ringraziare Henri Caffarel, no…come se qualcuno ci avesse fatto un che in quel lontano 1939 ha risposto a chi Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 13
chiedeva il suo aiuto con: “Cerchiamo in- lettera che abbiamo portato per la messa sieme, partiamo alla ricerca”; e ringrazia- che si è tenuta durante questo incontro. mo anche tutti coloro che hanno risposto così anche al nostro bisogno di ricerca: Lisa e Michele che ci hanno fatto scoprire questo movimento, Marco e Antonia no- stra coppia pilota e da ultima, ma non per questo meno importante, tutta la nostra équipe, con la quale ci siamo messi in cam- mino e con i quali camminiamo, don Ga- briele, Mattia e Giulia, Nicola e Francesca, Greta e Da Virginia e Matteo, Irene e Leonardo. Con- niele Begn Équipe Vero oni dividiamo con il movimento il simbolo e la na 38 Un nodo per essere efficace deve avere determinate caratteristiche: deve essere facile da fare. Non deve sciogliersi nel momento di tensione. Deve poter sciogliersi facilmente anche dopo essere stato sottoposto a forte tensione. Il nostro ruolo nell’équipe deve essere proprio come un nodo: tenere quando serve ed essere flessibile per assecondare i momenti di cambiamento e favorire la crescita. Ecco perché portiamo questa corda come simbolo dell’esperienza che attra- verso l’équipe e il movimento END risuona come un filo che ci lega; con 11 nodi a rappresentare i componenti di questa équipe. Ogni nodo con la sua caratteristica alimenta, rafforza e aiuta a proteggere la nostra corda. 14 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
La grazia del pilotaggio N el settembre 2019 siamo stati chia- mati dalla nostra coppia Responsabi- le di settore (settore Brescia A) al servizio (biblista) incuriosito sì, ma anche consa- pevole del valore dell’incontro tra i due sacramenti e desideroso di condividere. di pilotaggio. Finalmente nel nostro setto- Nessun problema: solo voglia di dialogare, re si respirava desiderio di ricerca da parte di mettersi in gioco, di pregare insieme, di di alcune coppie incuriosite dalla proposta capire... Sostanzialmente per gli sposi un delle équipes, ricevuta in un incontro d’in- desiderio di mettere in ordine i loro sforzi formazione avuto presso la parrocchia di seguendo l’esperienza di altre coppie che Ospitaletto. li avevano preceduti, per il sacerdote la Lì si sono incontrate coppie già inserite in ricerca di nuove forme di dialogo fra cre- servizi parrocchiali e coppie provenienti denti avendo come sfondo il sacramento dalla città e oltre che da tempo erano in ricevuto. attesa. E noi? Così, pieni di sano entusiasmo, cioè consa- Abbiamo sentito la grande responsabi- pevoli di dover affrontare un servizio par- lità di accompagnare queste coppie e il ticolarmente delicato, siamo partiti con sacerdote alla scoperta del carisma del queste cinque coppie e il giovane consi- movimento, ma abbiamo goduto del po- gliere a fine settembre 2019 con un primo ter rivivere in modo profondo e allo stesso incontro di pura conoscenza. In quell’occa- tempo gioioso i nostri inizi, partecipando sione abbiamo toccato con mano la “sete” della loro freschezza: una équipe che sen- e la passione di queste coppie, che pur così za difficoltà si è interrogata, dove ognuno diverse per età di matrimonio si sentivano si è messo a nudo, dove regna la fiducia. pronte a partire insieme per questa ricerca Abbiamo avuto in regalo la memoria del sul sacramento ricevuto. Bellissimo anche nostro cammino. Noi siamo in équipe da l’approccio del consigliere, don Alessandro 42 anni e abbiamo svolto diversi servizi per Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 15
le END, abbiamo sempre ottenuto dal ser- dopo passo). Il nostro accompagnamento vizio nuova vitalità, ma questa volta abbia- si è concluso in occasione della sessione mo ricevuto una grazia speciale vedendo Regionale per équipes di nuova formazio- la costanza, la coerenza e la caparbietà di ne a Seveso, il 19 settembre 2021...esatta- questa équipe che nonostante la pande- mente due anni dopo la partenza... mia non ha sospeso la sua ricerca, anzi, Possiamo però fare un bilancio decisamen- avvalendosi della tecnologia per mante- te positivo: con queste coppie e con il sa- nere i contatti, si è riunita ogni mese così cerdote abbiamo trovato altri compagni di da mantenere il passo del cammino intra- viaggio che reincontreremo nelle occasioni preso. Nel periodo faticoso della distanza comuni del nostro settore e speriamo an- molte situazioni, anche gravi, di salute e che oltre, ma soprattutto abbiamo rinno- lutto hanno attraversato l’esperienza, ep- vato all’interno della nostra esperienza di pure questo ha favorito ancor più l’unio- equipe BS8 il desiderio mai sconfessato di ne del gruppo, che ha subito esercitato una vita coniugale alla sequela di Cristo, spontaneamente l’aiuto reciproco, cardine vivificata dalla presenza dei nostri fratelli della mistica delle END. Ugualmente sono équipiers. state condivise le gioie, soprattutto per la nascita di tre bellissimi bambini. Data la difficoltà del non potersi incon- trare in presenza per la nuova Equipe 030, terminato il pilotaggio, per il quale ci siamo avvalsi della guida “Carta, Bussola e Se- stante” da tutti apprezzata perché chiara ed esaustiva nei suoi vari aspetti, abbiamo protratto il nostro accompagnamento per Mirco e Rit qualche mese per introdurre il metodo nel a Pizzo Equipe Bresc li tema di studio scelto come primo (Passo ia 8 16 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
Stefano e Arianna La dimensione “casalinga” dell'équipe ci ha fatto respirare l'autenticità delle prime comunità cristiane e ci ha permes- so di vivere un augurio che ci era stato rivolto il giorno del nostro matrimonio: quello di avere una casa “tenda” legge- ra e che sia in grado di allargarsi per accogliere. Andiamo avanti insieme: camminando si apre il cammino! Alessandro e Mara Si è creato un clima di reciproco ascolto e condivisione nel rispetto delle esperienze ed emozioni di ognuno. Riponiamo in questo cammino tanta speranza, e siamo certi che tutto ciò servirà a farci crescere come coppia. Marco e Valeria Camminando si apre il cammino! Ci sembra bello procedere passo dopo passo scoprendo, attraverso la preghiera e la condivisione, il progetto di Dio sulla nostra coppia e la nostra famiglia. Simone e Anna Un paio di anni fa abbiamo sentito l’esigenza di un percor- so che potesse provocarci in modo più profondo e così ab- biamo partecipato, incuriositi, ad un incontro informativo sull’esperienza dell’Equipe Notre Dame: è bastato davvero poco per farci “innamorare” di questo metodo che, con le sue regole, ci sta aiutando a dare costanza al nostro cam- mino. Paolo e Mariangela La fedeltà al metodo END non si è rivelata una gabbia ri- gida ma una grammatica comune che ci ha offerto la pos- sibilità di entrare in sintonia e comunione con altri nuovi équipiers. Eccoci allora nell’EQUIPE 030... Noi, una coppia di bergamaschi, in mezzo a quattro coppie bresciane! Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 17
formazione L’uomo non è il centro, è creatura la compagnia d ell’anello P apa Francesco prende spunto dal componimento di S. Fran- cesco per intitolare Laudato sì la sembra essere: l’oggi della crea- zione, analisi dei problemi, piste di soluzione. sua enciclica del 2015. In esso la La fotografia dello stato di salute terra è l’unica creatura a essere della terra non è confortante. chiamata con il duplice titolo di Accenna ad alcune delle molteplici Sorella e di Madre. cause dello stato di degrado, ov- In realtà questa tematica non è viamente non entrando nella pro- nuova nel magistero pontificio, fondità di analisi dettagliate. perché già i predecessori di Fran- Ciò che è importante cogliere è cesco - i pontefici Giovanni XXIII, però che esse hanno tutte un de- Paolo VI e Giovanni Paolo II - ave- nominatore comune: un compor- vano affrontato la questione am- tamento umano diametralmente bientale. opposto a quello del Poverello di Anche il Patriarca Ecumenico Bar- Assisi. tolomeo, che presiede alla Co- Scrive Papa Francesco: “La pover- munione delle Chiese Ortodosse, tà e l’austerità di san Francesco si è espresso più volte su questo non erano un ascetismo solamente tema. esteriore, ma qualcosa di più radi- Tornando alla Laudato sì, il tema cale: una rinuncia a fare della realtà
un mero oggetto di uso e di dominio” (n° frattura. Se infatti è grave lo stato di 11). inquinamento dei mari e dell’aria, il ri- Esattamente qui sta la questione. schio di estinzione di molte specie ani- Nel racconto biblico del libro della mali, le inondazioni e le desertificazioni, Genesi si dice che Dio crea ogni esse- ancora più grave è il degrado in cui mi- re vivente. Da ultimo crea l’uomo. Poi lioni di persone vivono. all’uomo dice di dare un nome a ogni Si è rotta la relazione tra essere umano essere vivente. Dare un nome per la Bib- e creazione, si è rotta la relazione tra bia significa cogliere l’essenza dell’esse- uomo e uomo. re e, dentro l’essenza, la missione. Poi A venir meno non è solo l’equilibrio all’uomo affida la creazione, perché la naturale. Si ha anche una perdita della custodisca. ricchezza derivante dalle diversità delle Ciò significa che l’uomo ha la capaci- culture, delle tradizioni, degli apporti tà di comprendere il senso di ciò che che ogni essere umano può dare. lo circonda e di vivere con la creazione Papa Francesco non esita a porre al cen- una relazione feconda. Nel capitolo 3 tro la questione morale ed etica, che di Genesi si parla della caduta dell’uo- sta alla base della legge naturale: ogni mo, le cui conseguenze non riguardano uomo è in grado di distinguere il bene soltanto la coppia umana, ma coinvol- dal male, di fare il bene e di respingere gono l’intera creazione. Non è questa il male! Tale legge naturale accomuna però l’ultima parola! Come ci sarà una tutti gli uomini, al di là del loro credo redenzione per l’essere umano, così religioso... o anche del loro non-credo! ci sarà anche per la creazione. Nel ca- Una esistenza autocentrata è male, polavoro teologico dell’apostolo Paolo, perché il mettere al centro se stessi e i al capitolo 8 della Lettera ai Romani, propri bisogni da gratificare porta a con- si dice infatti che anche “la creazione siderare ogni altra creatura come mero geme e soffre le doglie del parto”. oggetto. Le conseguenze sono evidenti La terra, data all’uomo come casa acco- a tutti. gliente per l’uomo e per ogni altra cre- Quale dunque la via d’uscita da questo atura, da madre è diventata quasi-ma- loop? trigna. Questo non per sua volontà, ma Occorre tornare all’essenza della que- quasi come grido di dolore conseguente stione antropologica: l’uomo non è il all’azione dell’uomo. centro, è creatura, cui è affidata la Invece che vivere una relazione di frater- creazione! nità e di sororità con ogni altra creatu- Come anche dice Caffarel: “Lo sguar- ra, infatti, l’uomo si è eretto a despota, do del Creatore è uno sguardo creatore. padrone, sfruttatore, utilizzatore delle Guardare e creare è un unico e medesi- risorse in maniera autocentrata. mo atto per Dio. Lo sguardo di Dio non Lo stato di grave sofferenza della natu- è quello di uno spettatore, non si fissa su ra dice in ultima analisi che si è rotta una creatura già vivente, ma inserisce e proprio la relazione di fraternità tra pone questa creatura nell’esistenza. Lo l’uomo e la creazione. sguardo di Dio “immagina” un uomo, un Questa purtroppo però non è l’unica santo unico, e quest’uomo è”.
Ma come poter ritornare a questa veri- tuo Creatore, di Figlio con tuo Padre, tà? ma poi lavora, cioè datti da fare perché In aiuto ci viene di nuovo il Poverello di la terra sia ciò che deve essere: la casa Assisi. accogliente dei figli di Dio! Nella scena della spogliazione, quando davanti al vescovo Francesco si toglie gli abiti, pronuncia delle parole importan- tissime: “D’ora innanzi non più padre Pie- tro di Bernardone, ma Padre NOSTRO che sei nei cieli”. Il gesto di Francesco dice proprio questo: la scoperta di es- sere creatura, dunque che esiste un Creatore, ma ancor più in profondità che il Creatore è Padre! Papa Francesco addita la tradizione mo- nastica benedettina come esempio di equilibrata antropologia: ora et labora. Prega, vivi la relazione di creatura col Fra della Lettera
Che Dio sia nelle vostre case il primo cercato il primo amato, il primo servito Henry Caffarel (25 dicembre 1945)
Sguardo d’amore, sguardo creatore I n una delle vostre lettere, trovo questa frase: “L’amore (vero) non è cieco. È la sua sorprendente lucidità che lo fa nascosto sotto la carne, che il nostro amore tirerà fuori come l’artista trae la statua dal blocco di pietra. sembrare cieco perché vede quello che È bastato il nostro sguardo per far nessuno vede, persino al di là di quanto fremere quest’anima. Essa si sveglia. l’amato rivela di se stesso”. Rompe la corazza. Appare radiosa. Il È vero. Lo sguardo d’amore raggiunge, al nostro sguardo umano è anch’esso uno di là dell’apparenza, il volto radioso del sguardo creatore quando è uno sguardo Santo che deve diventare, e che è già, d’amore. in embrione o potenzialmente. Questo Sposo, sposa, padri, madri, figli, chie- sguardo d’amore ritrova di fronte dete a Dio di darvi il suo sguardo, all’amato lo sguardo del Creatore su come ha promesso Ezechiele: “Porrò il di lui. mio spirito dentro di voi”; e la vita can- Lo sguardo del Creatore è uno sguardo terà nel cuore dei vostri amati come nel creatore. Guardare e creare è un unico cuore del personaggio di Mauriac: “Sot- e medesimo atto per Dio. to il tuo sguardo ricordo lo scioglimen- Lo sguardo di Dio non è quello di uno to di tutto il mio essere, le emozioni di- spettatore, non si fissa su una creatura rompenti, le sorgenti liberate”. già vivente, ma inserisce e pone questa L’uomo non è il centro, è creatura. creatura nell’esistenza. Lo sguardo di Dio “immagina” un uomo, un santo uni- co, e quest’uomo è. L’artista è un’immagine terrena del Cre- atore; la sua cattedrale è stata da prin- cipio uno sguardo interiore, creatore. La cattedrale è questo sguardo diventato pietra. La realizzazione può tradirlo, ma è sempre da quel primo sguardo che l’architetto contempla la sua opera. E grande è a volte il suo sconforto con- statando il divario tra lo sguardo e la realizzazione. Può accadere che Dio ci riveli il suo sguardo su una creatura; allora, noi ve- diamo con sorprendente lucidità il vero volto di un figlio di Dio, più o meno Henri Caffarel
La forza dell’amore “… perché forte come la morte è l’amore Vitebsk divisa in due dal fiume Dvina. Ad tenace come gli inferi la passione: unire le due sponde è un ponte dalle sem- le sue vampe sono vampe di fuoco, bianze umane, come se un braccio si spor- una fiamma del Signore! gesse per tenere unito con tutto lo sfor- Le grandi acque non possono spegnere zo possibile ciò che altrimenti rimarrebbe l’amore separato. Proseguendo lungo il corso del né i fiumi travolgerlo.” fiume ecco spiccare il bianco dello stra- Ct.8,6b-7a scico dell’abito da sposa che è quasi come se si impregnasse e raccogliesse tutta la Ecco l’ultima delle cinque tele dipinte da forza del fluttuare dell’acqua per poi sca- Chagall per raccontare l’amore di cui si turire in un’implacabile ascesa della don- narra nel libro del Cantico dei Cantici. È un na, così carica di passione e di forza che è quadro, come è nel suo stile, ricco di parti- capace di portare in alto anche l’amato, colari, di possibili interpretazioni, di spun- coinvolgendolo nello stesso deside- ti… più lo si guarda, più se ne colgono. rio di elevarsi. Sembra quasi che la forza Partendo dalla nostra destra, vediamo del corso d’acqua si concentri nella sacca rappresentata la città natale di Chagall bianca da cui si eleva la donna, che per la e di sua moglie Bella, un’autobiografica forma richiama una sacca amniotica, per 24 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
poi liberarsi nello slancio vitale di ascesi suoi angeli a festeggiare, a danzare nei cieli della coppia. L’uomo tiene tra le braccia come sulla terra, a portare mazzi di fiori e il grande libro della Torah, forse per lui è a dirigere cori di uomini e donne che can- più proprio fare riferimento alla Parola per tano la forza dell’amore. guardare a Dio e sentirsi più vicino a Lui in un cammino condiviso con l’amata. Men- tre per la donna è uno slancio più emotivo, Dal quadro all’interiorizzazione: istintivo. Ad entrambi viene offerto il libro - Contemplare la diversità dell’altro: del Cantico come fonte ispirativa da cui spesso si vive soprattutto come una fatica trarre frutto, proposto da un braccio che il constatare che l’altro è diverso da me, si inserisce nella linea sinuosa che percorre che ha sensibilità differenti, ha sguardi che tutto il quadro. non guardano dove vedo io, che è mos- È proprio la rappresentazione della diver- so da un sentire e cercare Dio che a volte sità, dell’essere uniti nella distinzione, che stento a capire. Provo a prendere in consi- domina tutto il quadro: è divisa la città derazione uno o al massimo due di queste dalle acque della Dvina così come sono differenze che ho avvertito. Le guardo sfor- distinti gli amanti sia nella loro ascesi sia zandomi di non giudicarle. nella vicinanza dei loro volti raffigurati proprio al centro, che si affiancano con- - La ricchezza della distinzione: guardo tinuando a conservare la loro differenza tutti gli elementi del quadro che dicono di sguardo e di colore. Sono distinti i due unità nella distinzione. Provo a mettere al uccelli che, volando dagli amanti verso il loro posto le diversità che ho considerato sole, è come se ne proseguissero il librarsi nel passaggio sopra. Chiedo a Dio che li il- nel cielo, portando a compimento il loro desiderio di avvicinarsi a Dio, rappresenta- lumini con il suo sole multicolore perché to appunto dal sole che irradia sulla scena io stesso/stessa li possa vedere avvolti da i suoi colori e la sua vitalità. A distinguerli una luce nuova che metta in evidenza le sono il colore, uno è rosso e l’altro è bian- loro potenzialità e non la fatica. co, e quindi ciò che li muove interiormente, la passione per quello rosso che vola verso gli amanti, e la sapienza e la purezza per quello bianco, che vola verso il sole. Anco- ra, distinti ma affiancati, sono in basso alla nostra destra i due amanti e un rabbino che suona lo shofar. L’uno rappresenta la legge, gli altri l’amore, ma entrambi sono espressione dell’incarnazione di una sola ed unica legge, la legge dell’amore che loro stessi hanno ricevuto in dono. Questo quadro ci dice che, quando le dif- ferenze diventano diversità complementa- Maria Grazi Centro di sp a e Umberto Bovani ri che dialogano tra loro in un creativo e Santuario d irit ualità i S. Antonio domestica voluto progetto di vita, il Signore manda i - Boves (Cn ) Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 25
L’assetato diventa sorgente S ulla croce, Gesù beve l’aceto: beve, Non soffrirono la sete dunque, l’asprezza e l’amarezza che mentre li conduceva nel deserto; gli uomini gli porgono. Ma, agli occhi dei acqua dalla roccia fece scaturire per loro padri della Chiesa, questa scena riman- spaccò la roccia e sgorgarono le acque derebbe per allusione ai giorni dell’esodo, (Is 48,21) quando Mosè con il suo bastone aveva trasformato le acque amare in acque dol- Nel contempo questa scena finale che ci e potabili: allo stesso modo il Crocifis- fa del Cristo morto la sorgente della vita so riesce a trasformare le acque imbevibili sembra compiere la profezia di Ezechiele, delle nostre paure, delle nostre delusioni, che aveva contemplato il tempio nuovo della nostra rassegnazio- da cui scaturiva una sor- ne e della nostra rabbia gente di acqua viva che, in fonte trasparente, che il Crocifisso riesce crescendo, diveniva un spegne la sete e l’arsura. a trasformare le acque fiume possente, le cui ac- Il Crocifisso, l’Assetato imbevibili delle que avevano il potere di d’acqua, l’Assetato degli nostre paure, delle nostre risanare e fecondare tutto uomini, l’Assetato dell’al- delusioni, della nostra ciò che toccavano al loro tro è divenuto il Cervo rassegnazione passaggio (Ez 47,1) Gesù (Sal 42,2), mentre sta per e della nostra rabbia aveva parlato del suo diventare lui stesso la Sor- in fonte trasparente, che corpo come del nuovo gente, che lascia sgorgare spegne la sete e l’arsura. tempio - tempio ultimo e vita dal suo fianco (Gv definitivo - distrutto dalla 19,34). La sete di Cristo è morte ma riedificato nella porta di accesso al mistero di Dio, che si è resurrezione, tempio dal quale fluisce l’ac- fatto assetato per dissetarci. qua nuova della vita e dello Spirito. Il racconto giovanneo della passione, in- Contemporaneamente, il sangue effuso, fatti, contempla il Crocifisso che, riarso di insieme all’acqua, nell’ora della morte rin- sete, diviene misteriosamente la fonte che via alla vita sacramentale della Chiesa, disseta l’uomo che volge lo sguardo al Tra- che si concentra nei sacramenti del bat- fitto (Gv 19,33-34). tesimo e dell’eucarestia, doni del Cro- Quell’acqua che fluisce dal fianco cifisso risorto. Dalla sua ferita, il Cristo, squarciato indica la vita, allude al dono nuovo Adamo, genera ormai un’umanità dello Spirito e reca con sé una simbolica nuova, perché rinnovata dal suo amore sacramentale che rimanda al battesimo, che si diffonde dalla croce, come acqua e in Cristo si rinnova quel dono che il Dio sangue, simboli reali dell’immersione bat- di Israele aveva fatto al suo popolo pelle- tesimale e del banchetto eucaristico, luo- grino nel deserto, simbolo della presenza go di nascita e vita. Ecco la fonte dalla qua- paterna e materna di Dio, della sua grazia le è generata la nostra vita! Ecco l’amore e della sua misericordia: che edifica la Chiesa, la nutre, la disseta, 26 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
la guarisce e la accompagna! D’altron- de, sangue e acqua non accompagna- no forse ogni parto di cucciolo di uomo, ogni esistenza che viene alla luce, quando si rinnova il dono della vita, trasmessa e ricevuta nella litania delle generazioni? Se Adamo è il simbolo di colui che deve venire (Rm 5,14), come dal fianco di Adamo addormentato fu tratta Eva (Gen 2,21-22), così dal fianco del Signore ad- dormentato, cioè morente nella sua pas- sione e colpito dalla lancia, scaturirono i sacramenti, mediante i quali viene for- mata la Chiesa (Gv 19,34). Eva fu tratta dal fianco di Adamo addormentato, la Chiesa dal fianco di Cristo sofferente. (S. Agostino). Dalla morte del Cristus patiens la Chiesa riceve vita, nel segno dell’acqua che lava, purifica e disseta, e nel segno del sangue, come sta scritto: “Perché la vita di ogni essere vivente è il suo san- gue in quanto è la sua vita” (Lv 17,14). Il crocefisso è divenuto ormai la fonte stessa dello Spirito. Nell’ora dell’aridità e dell’arsura che consuma la sua esistenza, mentre esa- la il suo ultimo respiro, il suo estremo alito di vita, il Cristo effonde lo spiri- to che dà la vita. Questo Spirito trova nell’acqua, unita al sangue, la visibilità del dono, profetizzato durante la festa delle capanne, quando Gesù ritto in pie- di gridava: “Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva”. Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non era ancora sta- to dato lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato (Gv 7,37-39). Quell’acqua, che è dono di vita, sgor- Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 27
gante dal fianco di Cristo, non solo giun- (Sal 23,2) che sgorgano dal lato destro del ge all’uomo per placare la sete della sua tempio (Ez 47,1), sangue e acqua di vita, ricerca, della sua inquie- che zampillano dal fianco Quell’acqua, che è dono tudine e del suo deside- trafitto. A ben guardare, di vita, sgorgante dal fianco rio, ma attraversa tutta di Cristo, non solo giunge però, l’Amato non placa, l’esistenza dell’uomo, i all’uomo per placare la sete ma scava in noi il cuore suoi terreni inariditi, i suoi della sua ricerca, profondo. Fa sgorgare corsi d’acqua prosciuga- della sua inquietudine le sorgenti della sete. Ci ti e finirà per debordare, e del suo desiderio, ma insegna la preghiera per dall’uomo stesso, perché attraversa tutta l’esistenza mantenerci nella men- in Cristo anche la nostra dell’uomo, i suoi terreni dicità, la solitudine per sete diviene, misteriosa- inariditi, i suoi corsi d’acqua incontrarlo, lui, l’Unico. mente, sorgente. Il Signo- prosciugati e finirà (G. Baudry) re, infatti, aveva promes- per debordare, dall’uomo so: chi berrà dell’acqua stesso, perché in Cristo che io gli darò, non avrà anche la nostra sete diviene, più sete in eterno. Anzi, misteriosamente, sorgente l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente che zampil- la per la vita eterna (Gv 4,13-14). Così, in Cristo il cerchio si chiude: la sete trova l’acqua; l’Assetato è “l’acqua viva”; la sete che Dio ha dell’uomo si disseta nell’obbe- dienza del Figlio; la sete che l’uomo ha di Emanuele B ors Comunità d otti Dio trova in Cristo quelle “acque di riposo” i Bose 28 Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022
La prima materia U n bel giorno una domanda anodina è giunta alle orecchie: saresti d’ac- cordo di prenderti cura di un piccolissi- detto di sì. Ma ecco che quel piccolissimo spazio di cui hai accettato di farti carico si è trasforma- mo spazio di questo mondo? Eri allora to. nell’orbita di un grande amore. Hai detto Esso non è più soltanto il piedistallo ricca- di sì. mente ornato sopra il quale stava in piedi “Poiché mi scaldo al sole, poiché mangio colei o colui che tu ami. i frutti e il pane della terra, è il meno che Ѐ già tutto un giardino, in cui i bambini possa fare aiutare ad apparecchiare e spa- corrono tra gli alberi da frutto e i raggi di recchiare la tavola!” luce vibranti di moscerini e polvere. E ti sei Sì, ma dal momento in cui hai detto que- appena riavuto(a) dalla sorpresa, che è già sto, ti sei accorto che non si tratta soltan- davanti a te tutto un regno con i suoi mini- to di apparecchiare e sparecchiare la tavo- stri, le regine-madri, i vegliardi, i giardinie- la, bensì anche d’aiutare la vite a mettere ri, gli sguatteri, gli accattoni... i germogli, di seminare il grano e incorag- In questo modo, vedi, tutto è già pronto giarlo a crescere, di tagliare il bosco e di per la tua caduta. fare il fuoco. La trappola è tesa. Non ti è chiesto un aiuto domenicale, ma Lo scatto della tagliola ha un meccanismo un aiuto del lunedì e del martedì e di tutti universale. i giorni dell’anno. Dietro il senso del sacrificio si è acquatta- Bene, sempre d’accordo! to il gusto del potere: tu crederai di dover Oseresti vivere da parassita, da scroc- dominare tutto - là fuori - e ti metterai al cone, da sfruttatore? Oseresti vivere alle lavoro. spalle della Vita? Ѐ fuori discussione! Hai E per anni lavorerai, sgobberai, ti affanne- Lettera End • Dicembre 2021 - Febbraio 2022 29
rai, ti accanirai a far regnare più ordine, a occuparsi di quelli che facevano baccano trasformare gli uni, gli altri. dentro di lui. A poco a poco, infatti, la tua ostinazio- Il prete che voleva inculcare negli altri la ne non ti lascerà più vedere che un solo devozione doveva imparare egli stesso a modo di risolvere il crescente disordine: diventare servitore della vita! cambiare l’altro! cambiare gli altri! Il fabbro che cercava con uno zelo forsen- Tuo marito (tua moglie), i tuoi bambini, i nato il ferro adatto per torcerlo, lavorarlo parenti acquisiti, tutti i refrattari! Possa il con le tenaglie, dargli forma a suo modo, cielo risparmiarti di riuscirci davvero! scopre che il pezzo di ferro da lavorare era Il mondo è pieno di tutti questi esseri di- lui! stolti da se stessi e manipolati da altri Shock! come motori di automobili rubate! Terribile shock! Che cosa è successo? L’efficienza forsennata dovrà cambiare Non c’è ragione di dubitarne: l’intenzione bersaglio! in partenza era buona. Ѐ nel centro del tuo cuore che l’arciere Semplicemente: si è verificato un terribile della metamorfosi si appresta a scoccare malinteso. Ѐ la natura del tuo ruolo che ti la freccia. è sfuggita. Tu gridi. Ti sei sbagliato sulla prima materia! Tu urli. L’opera che ti era stata affidata non era Non si tratta forse di uno spaventoso erro- l’altro, eri tu. Alla tua umanità, alla tua re di giudizio? Non era dunque l’altro che... lealtà eri stato chiamato a lavorare, non a Il cambiamento che ti attende è certa- quelle dell’altro! mente la più violenta delle avventure. Lo spazio che ti era stato affidato era sola- Bisogna aver visto una libellula tirarsi fuori mente il luogo nel quale tu stai in piedi - il dalla crisalide. luogo dove ogni giorno nuovamente la tua Bisogna averla vista bagnata, impaniata, affidabilità è messa alla prova. da far pietà, strapparsi dalla stretta guai- Il maestro di scuola, occupato a tormen- na, esserne vomitata con spasmi da stran- tare i suoi allievi di fuori, doveva in realtà golamento. Bisogna averla vista tremare 30 Lettera End • Ottobre - Novembre 2021
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