MICHELANGELO LA LUNA IL POETA ARBËRËSHE DI HARVARD - Domenica - Calabria.Live

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N. 5 - ANNO VI
                                           DOMENICA 30 GENNAIO 2022
                                           MAGAZINE SETTIMANALE DI CALABRIA.LIVE
                                            IL QUOTIDIANO DEI CALABRESI NEL MONDO
                                                 FONDATO E DIRETTO DA SANTO STRATI

Domenica
  IL SETTIMANALE DEI CALABRESI NEL MONDO

MICHELANGELO
LA LUNA
IL POETA ARBËRËSHE
DI HARVARD
di PINO NANO
MICHELANGELO LA LUNA IL POETA ARBËRËSHE DI HARVARD - Domenica - Calabria.Live
COVER STORY

                            IL BIS DI SERGIO MATTARELLA                                  di Santo Strati

Michelangelo La Luna
Il poeta che ad Harvard
ha fatto conoscere la
                          In questo numero
cultura arbëreshë                                        UNICAL
di Pino Nano
                                                     Il bilancio
                                                    di due anni
NEXTELLING                                             da Leone
                                                     di Franco
                                                     Bartucci

La biodiversità del popolo calabrese
Chi resta, chi parte, chi ritorna
di Mauro Alvisi e Antonietta Malito            Green/blue economy di Antonio Errigo

                             5/2022
                                                Supplemento settimanale del quotidiano – Roc n. 33726 - ISSN 2611-8963

    Domenica
                                                     Reg. Trib. Cz 4/2016 direttore responsabile: Santo Strati
                                                          calabria.live.news@gmail.com
                             30 gennaio 2022                 whatsapp: +39 339 4954175

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Domenica
                                            30 gennaio 2022 • www.calabria.live
                                            il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

G
             li italiani ritrovano il loro
             amato Presidente Matta-
             rella, "costretto" al bis, e fi-
             nisce l'orrido teatrino della
politica che ha mostrato la sua faccia
peggiore. Una soluzione che sancisce
lo status quo (più volte – scusate la ci-
tazione – da noi auspicato e prevedi-
bilmente realizzabile) ma condanna
inesorabilmente l'attuale classe po-
litica a una vergognosa ammissione
di impotenza. Se ci fosse un minimo
di decenza ci si potrebbe aspettare
le dimissioni (di massa) di tutti i le-
ader politici (nessuno escluso) con-
segnando agli iscritti il responso sul
proprio futuro. Ma scordatevelo.

                                                 BIS DI MATTARELLA
Salvini ha fatto l'ennesimo autogol e
non gli basterà vantare di avere so-
stenuto la rielezione di Mattarella a

                                                     È la conferma
evitargli la gogna mediatica, ma so-
prattutto la sfiducia dei suoi elettori.
Lo stesso discorso vale per Enrico
Letta che ha mostrato tutta l'incapa-

                                                 del totale fallimento
cità di aggregare le forze migliori di
un partito (quello democratico) con
una gloriosa storia alle spalle, ridot-
to al traino di un inesistente Movi-

                                                 della politica italiana
mento 5 Stelle guidato da un altresì
impalpabile (in termini di potere)
Giuseppe Conte. Lo stesso discorso
vale per Giorgia Meloni e basterebbe

                                                  Ma gli italiani sono felici
la dichiarazione di Ignazio La Russa
("Quale centrodestra? Non c'è più il
centrodestra") a sancire la sconfitta
totale anche della strategia furbet-
ta (ma non "smart") della leader di
Fratelli d'Italia che non è riuscita
                                                                                   di SANTO STRATI
né a vincere né a essere sconfitta da
Salvini. Analoga la posizione di For-            mi giorni, quando gli elettori presen-          e stipulando alleanze inconfutabili.
za Italia, dove, con buona probabilità           teranno il conto ai leader che hanno            Senza improvvisazioni e senza dilet-
solo per ragioni di salute, sì è smarri-         mostrato tutta la propria debolezza,            tantismo. Così come, nessun elettore
ta la guida di Berlusconi e si è avuta           non solo nei confronti degli avversa-           di sinistra – crediamo – perdonerà a
la conferma che senza il Capo, Forza             ri ma anche della propria coalizione.           Letta l'incapacità di esprimere una
Italia non conta niente. Non si salva            A destra e a sinistra. Nessuno perdo-           personalità di area e sondare la com-
nemmeno Renzi che pure aveva ten-                nerà a Salvini lo scivolone impieto-            pattezza della maggioranza che reg-
tato di giocare in sedicesimo il ruolo           so imposto alla seconda carica dello            ge il Governo. Una maggioranza ete-
di king maker, senza però riuscire a             Stato, ma la presidente Casellati ha            rogenea (alla Ursula) che sta tenendo
capitalizzare la pur minima rappre-              peccato di una insospettabile inge-             in piedi un governo d' emergenza, ma
sentatività legata alla sua indiscutibi-         nuità politica cedendo alle lusinghe            che non ha saputo dialogare e trovare
le personalità politica. Quindi, a conti         del leader del Carroccio: la conta dei          un minimo punto d'intesa, salvo ritor-
fatti, la rielezione di Mattarella segna         voti non si fa a Montecitorio davanti           nare al Via, in un grottesco Monopoli
la fine, ingloriosa, di un certo modo di         alle ceste dove si depositano le sche-
fare politica. Lo vedremo nei prossi-            de, bensì prima, stringendo accordi                            ▶▶▶

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Domenica
                                             30 gennaio 2022 • www.calabria.live
                                             il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶ ▶ ▶		              Mattarella / Santo Strati    crisi che attanagliano il Paese. A co-          Aveva detto in più occasioni il presi-
                                                  minciare dalla più grave, quella della          dente Mattarella che non intendeva
della politica, e ripartire dallo status          pandemia, con il suo insopportabile             prolungare il mandato (ma anche se
quo che ognuno riteneva – sbaglian-               carico di morte e la paura del futuro,          ne avesse avuto voglia, mica poteva
do – di poter superare.                           ma senza trascurare la ripresa eco-             andare a raccontarlo in televisione...)
Da tutto ciò, con i 759 voti dell'assem-          nomica e il futuro da consegnare alle           e ieri mattina si è espresso con una
blea dei grandi elettori, emerge chia-            nuove generazioni.                              battuta secca: «Se servo, ci sono». E
ra l'incapacità dell'attuale classe po-           Ci sono, per fortuna, dei punti fermi           non poteva essere diversamente. La
litica italiana di fare "politica" come           costituiti dal premier Draghi e dalla           sua riconferma era l'opzione nume-
meritano gli italiani e come il popolo            riconferma di Mattarella: il settenna-          ro uno, ma in troppi hanno ricama-
(quello che va a votare e pretende il             to che si conclude il 3 febbraio e che          to sulla sua riluttanza per costruire
rispetto della politica nel suo senso             in realtà ritrova oggi il suo bis ci ha         ipotesi di supremazia che sono tutte
più nobile) ha diritto di avere. È dun-           consegnato un magnifico presidente              crollate miseramente. Bastava un po'
que un segnale inequivocabile che la              della Repubblica, attento alle esigen-          di buon senso: Draghi serve al Paese
rielezione di Mattarella può segnare              ze del Paese, vigile sulle preoccupa-           nel posto in cui si trova, per porta-
                                                                          zioni e i rischi        re a termine il suo programma fino
                                                                          che l'instabilità       alla fine della legislatura; ci voleva
                                                                          di governo può          un Presidente come Mattarella da
                                                                          provocare in            affiancargli. Non mancano persona-
                                                                          termini di cre-         lità di rilievo, bruciate dalla guerra
                                                                          dibilità del Pae-       dei veti che ha mostrato la pochezza
                                                                          se e a sostegno         di tanti presunti leader, che avreb-
                                                                          degli obiettivi         bero potuto eguagliare il Presidente
                                                                          di ripresa e svi-       uscente e promettere un settennato
                                                                          luppo. La cre-          di identico, se non superiore, impe-
                                                                          scita, ovvero la        gno: ma la "guerra" tra i nostri poli-
                                                                          ripresa, al di là       ticanti da strapazzo ha portato a un
                                                                          del pur sugge-          epilogo che, per quanto prestigioso,
                                                                          stivo termine           poteva compiersi già lo scorso lune-
                                                                          "resilienza"            dì. Abbiamo buttato via sei giorni con
                                                                          (che in realtà          una messinscena vergognosa di cui
l'anno zero della politica, con l'obiet-          non ci azzecca niente se non per puro           nessuno, oggi, vuole firmare la regia.
tivo di risparmiare al Paese ulteriori            colore giornalistico), è una tappa che          A qualcosa, però, sono serviti questi
mortificazioni e una campagna elet-               il Paese non può permettersi di salta-          sei giorni di nulla, a mostrare che,
torale senza fine, come piace alla Me-            re: lo deve ai suoi giovani, alle donne,        più che mai in politica, l'incapacità,
loni e a Salvini.                                 alle centinaia di migliaia di lavoratori        l'incompetenza e l'assenza di qualsia-
C'è indubbiamente un grande, insu-                che hanno già perso il lavoro e i tan-          si etica istituzionale non pagano. Che
perabile, problema perché da oggi                 tissimi altri che rischiano non solo di         parta davvero oggi l'anno zero della
si possa pensare all'anno zero della              perderlo ma di non trovare più alter-           politica, gli italiani ne hanno davvero
politica: mancano gli attori, i protago-          native occupazionali.                           bisogno. 
nisti, dell'auspicabile rinnovamento
e non è stata "allevata" alcuna classe
dirigente in grado di subentrare agli               LE PAROLE DI MATTARELLA NELL'ACCETTARE LA RIELEZIONE
avventizi delle elezioni del 2018 (ov-
vero i Cinque Stelle, la più eclatante
                                                    Dopo la comunicazione ufficiale dell'elezione da parte del presidente della Ca-
delusione politica per milioni di elet-             mera Fico, accompagnato al Quirinale dalla presidente del Senato Casellati, il
tori) e alla vecchia guardia che, me-               presidente Sergio Mattarella ha accettato il mandato-bis.
stamente, ha scelto la via del ritiro e             «I giorni difficili – ha detto il Presidente Mattarella – trascorsi nel corso della gra-
dell'abbandono della politica attiva.               ve emergenza sanitaria, economica e sociale richiamano al senso di responsa-
Non ci sono le "riserve" con cui sosti-             bilità: queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e
tuire i tanti incapaci della politica che           naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e prospettive personali
hanno dimostrato la totale impotenza                differenti. Accetto per rispetto delle decisioni assunte dal Parlamento: c’è l'im-
di avere una visione di futuro, in gra-
                                                    pegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini».
do di offrire una via d'uscita alle tante

                                                                  •     4•
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          L'OPINIONE / TRA L'ANNIVERSARIO DELLA PANDEMIA E LA RICONFERMA AL QUIRINALE

O
            ggi ricorre il più triste de-
            gli anniversari “buffi”, il
            più drammatico di stupidi-
            tà tragica. A poche ore da
questa in cui scrivo, nella sera di que-
sto giorno di due anni fa, due cittadini
cinesi, marito e moglie, provenienti
da Huan, vengono ricoverati, discesi
dall’aereo, allo Spallanzani, l’ospedale
più specializzato per le cure delle ma-
lattie infettive. E fu subito Covid del
tipo Sars 19, come venne immediata-
mente denominato. La tragedia ebbe
inizio in quel momento. Ma non per la
scoperta del maledetto virus. E neppu-
re per la impreparazione gravissima
cui si fece trovare un Paese avanzato
come il nostro. No, non per questo. E
neppure per avere tardato a capire la
gravità che stava, del suo male, diffon-
dendosi nel mondo. Ovvero, quella di
aver seguitato nell’ultimo ventennio
a risanare il debito pubblico tagliando
orizzontalmente le spese per la sanità
e il sociale propriamente detto.
La tragedia, ancora tutta italiana, al
pari di quella inglese e dell’America
maledettamente trumpiana, è data
dapprima dalla superficiale sottovalu-
tazione dello tsunami che si stava ab-
battendo su di noi, e successivamente
dall’aver pensato più all’economia, in

                                                 Nell'anniversario triste
particolare delle regioni forti, che alla
vita delle persone. Più alle attività da
tenere aperte che agli ospitali da ria-

                                                dell'inizio della pandemia
prire e adeguare alla situazione emer-
gente.
Da questa grave responsabilità del-

                                                la soluzione responsabile
la politica e dalle successive divisioni
scatenate, nel Parlamento e nella so-
cietà, da irresponsabili uomini politici
sempre a caccia di voti e di visibilità, è
nata forse la più grave emergenza ita-
liana dal dopoguerra ad oggi. Più, ad-
dirittura, di quella della doppia strage
                                                 della rielezione al Colle
                                                   di Sergio Mattarella
mafiosa nella Sicilia di Falcone e Bor-
sellino. Più grave, forse, di quella di via
Fani e della barbara uccisione di Aldo
Moro. Più grave, è questa emergenza,
                                                                               di FRANCO CIMINO
                 ▶▶▶

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                                              30 gennaio 2022 • www.calabria.live
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▶ ▶ ▶		             L'opinione di Franco Cimino    mazione e nel deserto del loro pensie-          aperta sul tema, dinnanzi alle nuove
                                                   ro, abbiano fatto perdere una settima-          responsabilità che il Parlamento, nella
perché nata da un nemico planetario                na tanto preziosa al Paese( anche tutte         sua massima espansione unitaria, gli“
invisibile, tragicamente intelligente,             le regioni sono ferme a consumare               comandasse” di salvare l’Italia e le sue
di cui non si conosceva un granché                 soldi pubblici a Roma). Come sia possi-         istituzioni nel contempo mantenendo
come di alcuna iniziale arma per fron-             bile ancora la manifestazione di quella         l’unità del Paese che proprio la Carta
teggiarlo. Più grave, perché nel solo              totale assenza di intelligenza che ha al-       Costituzionale pone in capo al mandato
nostro Paese ha causato due milioni e              largato il vuoto di quel giochetto “ vin-       presidenziale.
mezzo di ammalati, centinaia di miglia-            co io e perdi tu perché incapaci tutti di       Il Parlamento, libero come deve esse-
ia in modo grave e invalidante e, finora,          trovare una soluzione che non faccia            re, raccogliendo la richieda a gran voce
ben centoquarantacinquemila morti,                 perdere nessuno e, invece, faccia vin-          degli italiani, in qualche modo si è già
nella media di quattrocento al giorno.             cere la responsabilità verso il Paese           pronunciato, continuando a votare fino
Morti di ogni età, a farsi beffa di quella         ?” A emergenza, soluzione d’emergen-            a più di un terzo della suo plenum il
assai più tragica subcultura che chie-             za, questo il vecchio imperativo, già           presidente uscente. E questo a dispetto
deva di sacrificarli all’economia essen-           applicato con successo nell’ascesa di           dei diktat dei capi partito che si chiudo-
do tutti (??) vecchi inutili e costosi, in         Pertini e Scalfaro al Quirinale. Questa         no in summit inconcludenti. Eleggere
quanto improduttivi e consumatori di
pensione. Ce lo ricordiamo, questo, o
no? Oppure, ancora, con quella gom-
ma speciale che vorrebbe cancellare
tutti gli orrori compiuti dagli uomini,
olocausto e stragi del mare compresi,
si vorrebbero eliminare anche questi
numeri? Il dramma umano si è accre-
sciuto con le gravi conseguenze che il
Covid ha procurato a un’economia, la
nostra, già in crisi da tempo. Questa
guerra sanitaria ci è costata quanto
agli USA e alla Russia le loro guerre
nelle varie parti del modo. Centinaia di
miliardi sono volati via per i cosiddetti
sostegni a famiglie, imprese, persone,
per non contare quel centinaio di mi-              soluzione, non volendo praticare una            Mattarella con la quasi unanimità del
liardi di euro spesi per le cure dei con-          di quelle rese possibili dalle tecniche         Parlamento, è l’unico atto di respon-
tagiati. Siamo, pertanto, da due anni in           parlamentari che portano al nome di             sabilità rimasto alla politica che voglia
piena emergenza, della quale ancora                Draghi, il nuovo eroe tanto celebrato,          partire con nuova coscienza dalla sua
non si vede la via d’uscita, nonostante            della Casellati, la seconda carica dello        crisi per risanare se stessa e salvare l’I-
il salutare intervento dell’Europa con             Stato sempre onorata, e di Casini, il po-       talia restituendole, con l’attuale gover-
il suo Pnrr che concede tanti soldi, che           litico autentico e di riconosciute quali-       no, il posto di centralità che ha sempre
però in gran parte dobbiamo restituire             tà, c’era da sempre e andava praticata          avuto in Europa. Eleggerlo senza con-
allungando di molti anni la fatica dei             subito: rieleggere Mattarella.                  dizioni né aperte né surrettizie.
nostri figli e dei loro figli che verranno,        Trincerarsi dietro il suo chiaro pen-           Il Presidente accetterà come un sol-
per risanare quel debito che ci dan-               siero politico e costituzionale, la sua         dato in trincea obbedendo all’ordine
neggia sul piano interno e su quello               responsabilità e onorabilità persona-           democratico e alla sua coscienza. Il
del prestigio internazionale. Quel pre-            le, per giocare a chi vince e a chi per-        Presidente, questo Presidente, saprà
stigio che i nostri padri della nazione            de nell’imminente vigilia elettorale in         come utilizzare, con spirito costituzio-
conquistarono con una politica intelli-            danno dei cittadini, è uno dei fatti più        nale, sensibilità democratica, e in coe-
gente e dalle grandi visioni e un com-             gravi cui sia stato sottoposta la poli-         renza con il suo nutrito pensiero, que-
portamento personale esemplare. Ora                tica italiana e la situazione del Paese         sto momento drammatico e il tempo
io stesso, sempre più dolorosamente,               in cui essa negativamente opera. Un             difficile che lo accompagna. Un tempo
mi domando come sia possibile che di-              chiaro pensiero non corrisponde a un            comprensivo di quello che, secondo
nanzi a questa emergenza così rischio-             netto rifiuto se quella autorità, respon-       l’interesse esclusivo del Paese e delle
sa i partiti, ovvero quelli che si dicono          sabilizzata fino al più alto senso delle        istituzioni, Mattarella vorrà che sia il
tali nei quindici rivoli della loro frantu-        istituzioni, si trovasse, a Costituzione        suo personale tempo politico. 

                                                                   •     6•
  ▶▶▶      titolo
MICHELANGELO LA LUNA IL POETA ARBËRËSHE DI HARVARD - Domenica - Calabria.Live
Domenica
                                       30 gennaio 2022 • www.calabria.live
                                       il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

L
          'Italia ha delle originalità
          geografiche, orografiche e
          ambientali decisamente par-
          ticolari. Seguendo i rilievi
Alpini che delimitano politicamente
e geograficamente i circa 1200 km di
confine si avvertono delle sensazioni
di piacere veramente irripetibili: ver-
de diffuso, aria pura, bella gente cari-
ca di umanità, vita animale e vegetale
ricca di specie e mille varietà che ma-
dre natura ha voluto donarci.
Scendendo di gradi in latitudine ver-
so le regioni meridionali dello Stato e
percorrendo le vie litoranee costiere
dalla Liguria in direzione Calabria si
ha la possibilità non solo di conosce-
re le unicità dei territori regionali
marittimi bagnati dal Mar Ligure e
Tirreno, ma dopo aver vistato Mara-
tea, Scalea, Tropea, Palmi, Bagnara,
la magica Scilla e la Città dei Bronzi
di Riace, Reggio Calabria e gustato
un gelato ai mille profumi affacciati
sul mare lungo il c.d. “chilometro più
bello d'Italia”, si rimane incantati ad
ammirare la Sicilia vista dalla Cala-
bria. Una brevissima navigazione per
fare un salto nelle vicine e bellissime
Messina, Taormina e Catania, Augu-
sta, Agrigento e Palermo, ed il cer-
chio dell'immensità è perfetto. Con
la salutare calma e buona qualità del
vivere bene, si potranno scoprire bel-
lezze storiche, paesaggistiche costie-
re mozzafiato.
Credetemi che conoscere la storia
monumentale di Siracusa e le testi-
monianze lasciate da tutti i Popoli
conquistatori che hanno vissuto in

                                            Green e blue economy
Sicilia per secoli ne vale il tempo de-
dicato. Ritornando dal periplo della
Sicilia e prima di immettersi con la
necessaria attenzione sulla SS 106

                                            Il presente e il futuro
in direzione Crotone e Taranto, si ha
modo di ammirare le lunghe spiag-
ge bianche accarezzate dalle acque
blu intenso colore smeraldo dello

                                                della Calabria
Jonio. Attraversando i luoghi e le cit-
tà che furono la culla di civiltà del-
la Magna Grecia, Pentidattilo, Bova,
Palizzi, Capo Spartivento, Ferruz-
                                                                           di ANTONIO ERRIGO
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MICHELANGELO LA LUNA IL POETA ARBËRËSHE DI HARVARD - Domenica - Calabria.Live
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▶▶▶                Green economy / Antonio Errigo

zano, Brancaleone, Ardore, Gerace
e le Sue Basiliche, Locri, Siderno,
Gioiosa, Mammola, Grotteria e Mar-
tone, Riace, Monasterace, Stilo con
la Cattolica, Pazzano e Bivongi, gli
occhi brillano e il cuore ti ringrazia,
gratificandoti con un battito felice e
gioioso, prima di giungere nella Cit-
tà che fu di Pitagora. Seguendo lungo
le coste adriatiche, intrise di luoghi
importanti, magici e meravigliosi, si
arriva nella Serenissima una delle
belle città d'arte e di storia: Venezia,
che è stata la più grande e potente tra
le Antiche Repubbliche Marinare. Ho
volutamente allungare questa pre-
messa introduttiva per sintetizzare
quanto vado a partecipare ai lettori                 ne la Calabria la regione più Green             dustrie inquinanti. Si c'è tanta disoc-
di Calabria.Live al solo fine di poter               d'Italia. Inoltre, l'assenza di fabbri-         cupazione giovanile ma la tantissima
affermare con convinzione che tra                    che e una moderata urbanizzazione               aria pura e gli ambienti incontamina-
gli oltre 8000 chilometri di coste ita-              della fascia costiera litoranea, per-           ti dovrebbero in qualche modo non
liane - Isole comprese - la Regione                  mette di valorizzare le attività meno           solo aiutare a vivere bene e a lungo.
Calabria con i suoi oltre 630.000 et-                impattanti della poco sviluppata Blue           Occorrerebbe cogliere aspetti econo-
tari di verde e i circa 800 km lineari               Economy. La pesca rappresenta an-               mici positivi per proporre in Italia e
di coste marittime, sicuramente è la                 cora il patrimonio ittico disponibile           nel mondo quel turismo ambientale
Regione più Green e Blue non solo                    e le risorse biologiche marine più              e alimentare sui quali oggi si fonda-
dell'Italia ma anche di molte regioni                incontaminate d'Europa. Che “fortu-             no altre economie che hanno saputo
marittime d'Europa. La “fortuna”, da                 na” non avere in Calabria industrie             mettere a reddito i loro territori. In
questo punto di vista, è la mancata in-              chimiche, raffinerie petrolifere e in-          fondo, non tutti i mali vengono per
dustrializzazione dei territori espro-                                                               nuocere. È vero il contrario, la Green
priati della Calabria, lì dove dovevano                                                              e Blue Economy potrebbero essere
sorgere le promesse industrie e che                                                                  il futuro del benessere psicofisico,
poi solo in parte sono state costruite:                                                              economico, sociale della Calabria.
cattedrali non nel deserto ma nel bel                                                                Non cogliere questi venti favorevoli
mezzo del verde di migliaia di pian-                                                                 significherebbe trascurare i bene-
te di ulivi, agrumeti spiantati dalle                                                                fici occupazionali immensi che po-
radici, aranceti distrutti e bergamot-                                                               trebbero portare l’economia verde
teti abbattuti in grandi quantità per                                                                e blu. Significherebbe non aver letto
far posto al nulla di nulla. Tuttavia,                                                               mai almeno uno dei nove dettaglia-
se da una parte le promesse del c.d.                                                                 ti Rapporti Annuali Nazionali sulla
"Pacchetto Colombo" non sono state                                                                   crescita esponenziale dell'Economia
mantenute, per molti altri aspetti e                                                                 del Mare redatti da importanti isti-
per nostra grande “fortuna” almeno                                                                   tuzioni. Enormi potenziali di alcuni
l'ambiente è stato salvaguardato e                                                                   segmenti dell’economia sono ancora
protetto. Non essendoci nulla di in-                                                                 inespressi e sono da proporre a tota-
quinante si può ancora respirare aria                                                                le beneficio e benessere sociale della
pura e godere dei beni ambientali a                                                                  collettività calabrese. L’auspicio è che
tutto beneficio della Green Economy                                                                  chi è deputato a decidere le sorti della
che andrebbe favorita e stimolata. I                                                                 nostra terra, ricordi di avere tanti pri-
boschi del Pollino, delle Serre, della                                                               mati negativi, ma anche tanti primati
Sila, dell'Aspromonte, rappresentano                                                                 positivi. Serve buona volontà ed una
e permettono di considerare a ragio-                                                                 buona promozione. 

                                                                     •     8•
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        LA STORIA DI COPERTINA / UN PROTAGONISTA DELLA LINGUA ITALIANA NEGLI STATI UNITI

       “...Mi sento come un poeta
       poveretto/ che vuole scri-
       vere qualcosa di nuovo,
       /e che sa che le parole che
       dice/ sono soltanto gocce
       di lacrime/ per questa cul-
       tura/che sta morendo…”.
       “…Nascono i figli e impa-
       rano/la nostra bella lin-
       gua/ dispersa, /che oggi
       parliamo/ e non sappiamo
       il perché, /che per secoli/
       le nonne e i nonni/hanno
       insegnato ai nipoti, /per
       farci ricordare/ che siamo
       arbresh…”.

C
           ’è un libro che ha accompa-
           gnato la mia vita di giovane
           cronista in Calabria, o me-
           glio, un “libricino” di poesie
scritte in lingua arberesch dal titolo
Vjeshe Arbresh, che sta per Canti Italo
Albanesi e che nel 1999 mi regalò un
giovane intellettuale italoalbanese,
originario di San Demetrio Corone,
in provincia di Cosenza e ai piedi del
Pollino.
Bene, dopo 23 anni lo ritrovo quasi
per caso poco prima della fine dell’an-
no tra le mie vecchie carte di lavoro,
sepolto da fascicoli inutili e ormai
datati nel tempo, e d’improvviso mi

                                              Michelangelo La Luna
torna alla mente l’incontro con quel
giovane poeta di San Demetrio Coro-
ne, Michelangelo La Luna, che una
mattina era venuto a cercarmi in Rai
per portarmi personalmente “la cosa

                                              Il poeta che ha portato
a cui teneva di più”. Dentro questo
libro – edito da Studio Zeta – Miche-
langelo La Luna racconta in manie-

                                              ad Harvard la cultura
ra magistrale e dolcissima la grande
solitudine e la sofferenza struggente
del popolo italo albanese.
Mi viene allora voglia capire che fine

                                                  degli arbëreshë
avesse fatto quel giovane spilungone,
così allampanato magrissimo e con gli
occhi spiritati, e soprattutto dove fos-
se finito il suo estro e la sua genialità

                 ▶▶▶
                                                                                 di PINO NANO

                                                             •     9•
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▶▶▶         Il poeta arbëreshë negli Usa / Nano        – Si cantano ancora nel suo                      – Ma come nasce questa sua
                                                       paese di origine?                                poesia in lingua albanese?
letteraria. Avrà scritto altri libri? Mi           «Oggi purtroppo nel mio paese i vje-             «È una poesia molto semplice, che
aveva detto allora che gli sarebbe pia-            shë sono cantati solamente in occa-              si innesta però sul tronco antico
ciuto dedicare alla terra d’Arberia un             sioni sporadiche: ad esempio, la notte           della tradizione dei nostri canti, e
romanzo storico. Lo avrà mai fatto?                del sabato santo i membri delle singo-           che si nutre della linfa dei canti po-
Mi metto al telefono e lo cerco prima              le gjitonie vanno a “rubare l’acqua”,            polari.
di tutto in paese, a San Demetrio Co-              cioè vanno senza poter parlare a bere            Vede, noi albanesi d’Italia non abbia-
rone, e scopro tutto un mondo nuovo                l’acqua della fontanella del Collegio, e         mo una vera e propria koinéè, ed io
che non avrei mai immaginato di in-                poi intonano i vjershë sia sulla strada          per i componimenti in arbërisht ho
contrare                                           del ritorno, sia vicino al grande falò           scelto di usare il lessico del mio paese
Ventitré anni dopo quel nostro primo               accesso nei pressi della Chiesa Ma-              natale, San Demetrio Corone, e quel-
incontro, Michelangelo La Luna vive                dre di San Demetrio Megalomartire;               lo della parlata del paese che ha dato
oggi negli Stati Uniti, dove lavora e              un’altra tradizione è quella di cantare          i natali a De Rada, Macchia Albanese.
dove è considerato uno degli italia-               sotto la casa dei novelli sposi che nel          Sono luoghi stupendi che consiglio di
nisti più famosi d’America. Accade-                giorno del loro matrimonio, devono               visitare a tutti i poeti in cerca di ispi-
mico, professore universitario, sag-               affacciarsi al balcone e poi scendere            razione».
gista, poeta, antropologo, e scrittore
come pochi. Soprattutto, massimo
esperto di lingua e di storia albanese.
Una eccellenza tutta italiana.
    – Professore, è ancora appas-
    sionato di canti albanesi’?
«Come si fa a non esserlo? Lei non
dimentichi mai che i canti popolari
arbëreshë hanno costituito per se-
coli uno degli elementi fondamenta-
li per la conservazione della lingua,
della cultura e della memoria storica
delle comunità albanesi dell’Italia
meridionale. Il loro valore era stato
compreso dal nostro maggiore poeta,
Girolamo De Rada, il quale trovò pro-
prio nei “vjeshë” la materia e l’ispira-
zione necessaria alla composizione
delle sue prime opere. De Rada ar-
rivò addirittura a credere che i canti
popolari delle colonie arbëreshë fos-
sero i frammenti di un poema nazio-                 Michelangelo La Luna con Franco Azzinari (ritrattista di Gabriel Garcia Marquez) e il figlio
nale del XIV-XV secolo frantumatosi                  del grande scrittore Ernest Hemingway, Patrick, durante una escursione nel Montana
con l’occupazione turca dell’Albania
e la diaspora del popolo schipetaro».              per offrire da mangiare e da bere a                  – Professore, vogliamo partire
    – Canti e musica insieme?                      tutti gli amici.                                     dall’inizio?
«No, i vjeshë sono canti eseguiti esclu-           I vjeshë sono un prezioso materiale              «Cosa posso dirle? Che sono nato
sivamente senza l’accompagnamen-                   poetico-musicale custodito da pochis-            all’alba del 3 luglio nella mia casa pa-
to di strumenti musicali, da un grup-              simi “rimatori” ancora rimasti che               terna, a San Demetrio Corone, in pro-
po di due o più persone, tra cui si di-            a volte sono capaci di recitare a me-            vincia di Cosenza, paese di origine
stingue la figura di “colui che rima”,             moria o di inventare nuovi canti per             arbëreshe. Dove sono cresciuto, dove
cioè di colui che detta mano mano i                ore e ore. Tutto ciò rischia di andare           ho trascorso la mia infanzia, dove
versi da cantare. Pura poesia, solo                perduto per sempre, anche se ab-                 sono diventato uomo, dove ho sogna-
linguaggio parlato, perché è il canto              biamo dei bravissimi cantanti come               to il mio futuro e dove ho coltivato le
che sostituisce la musica. Il canto e              Anna Stratigò e dei gruppi folcloristi-          mie prime passioni. Il mio paese di
la parola da soli diventano la melodia             ci come Shkiponjavet che cercano di
d’insieme».                                        mantenere viva questa tradizione”.                                 ▶▶▶

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Domenica
                                              30 gennaio 2022 • www.calabria.live
                                              il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶         Il poeta arbëreshë negli Usa / Nano    Michelangelo si laurea nel 1991 in              pi, come la presenza di queste colline
                                                   Lettere Classiche presso l’Università           e di questi fiumi, che antichi saran ve-
origine e i mille ricordi legati al mio            della Calabria, e si trasferisce in quel-       duti, da coloro che nasceranno. Io mi
passato è certamente la cosa più bella             lo stesso anno negli Stati Uniti, dove          riposo, ma non vuò dormire”».
che porto gelosamente dentro di me.                studia ed insegna italiano. Prima                   – Che famiglia ha alle spalle?
Dovunque vada, in qualunque parte                  presso la University of Pittsburgh, e               Intendo dire fratelli? Sorelle?
del mondo. Non è solo senso dell’ap-               successivamente presso la Harvard                   Nonni...
partenenza, mi creda, o orgoglio                   University dove consegue il Master              «Provengo da una famiglia di umi-
dell’appartenenza. È molto di più. È               e il Ph.D. in Romance Languages and             li origini: i nonni erano contadini e
la consapevolezza che quello che hai               Literatures, con una tesi su La figura e        quello paterno per arrotondare fa-
vissuto da ragazzo dove sei nato è poi             la presenza di Girolamo De Rada nel-            ceva anche il calzolaio e il portiere al
irripetibile altrove, ma la cosa più tri-          la cultura letteraria italiana dell’Otto-       Collegio di Sant’Adriano; le nonne si
ste è che quando poi decidi di torna-              cento. Poi torna per un periodo a stu-          occupavano della famiglia, ma anche
re a casa per ritrovare il tuo passato,            diare di nuovo in Calabria, all’Unical,         dell’orto, dei polli, della raccolta delle
spesso e volentieri incontri solo om-              dove nel 1997 consegue il dottorato di          olive, delle conserve, degli insaccati,
bre e fantasmi di ciò che hai vissuto”.            ricerca in Albanologia, e dove svolge           e così via, tutte cose preziose che in

       Non lo so/ cos’è/ questo
       vjesche arbresch/ che mi
       esce/come sangue/ dal
       cuore, /ed è/ così bello/ e
       vero/ come l’amore che è/
       nei fiori a primavera…/
       Deve essere/ lo spirito an-
       tico/ dei nostri vecchi/ che
       per secoldi/ hanno canta-
       to/ vjeshe arbresh….

Classe 1967, 55 anni, ordinario di lin-
gua e letteratura italiana presso la
University of Rhode Island, e diret-
tore di Italian International Engine-
ering Business and Pharmaceutical
Sciences Programs, per studenti che
intendono effettuare sei mesi di stu-
dio e sei mesi di tirocinio in Italia.
Negli States oggi Michelangelo La                  prima l’attività di Post-Dottorato, e           parte ha continuato a fare mia madre
Luna è un’autorità accademica che                  successivamente quella di Giovane               e noi figli. Mio padre era un grande
riempie di orgoglio la grande tradi-               Ricercatore in Discipline Linguisti-            falegname che ha iniziato a lavora-
zione culturale italiana in America.               che. Ma è solo un passaggio molto ve-           re a 6 anni e a 12 aveva già una sua
Nel 2000 fonda il Centro Internazio-               loce della sua carriera, che Michelan-          falegnameria; ha avuto delle mire
nale di Studi Deradiani, e nel 2001 il             gelo torna presto a vivere con inten-           imprenditoriali, ma il sistema politi-
De Rada Italian Institute, istituti che            sità e grande successo oltre oceano.            co-bancario degli anni Settanta-No-
oltre a promuovere numerose ma-                        – Professore, De Rada e anco-               vanta gli hanno reso la vita impossi-
nifestazioni culturali in Italia e negli               ra De Rada per tutta la sua                 bile. A me piaceva molto il suo lavoro,
USA, gestiscono da vent’anni in Ca-                    vita?                                       amo ancora oggi scolpire il legno, ma
labria e in Puglia un programma di                 «Non so come dirglielo, ma la poesia            col tempo mi sono reso conto che gli
lingua e cultura italiana per studenti             di De Rada è come parte della nostra            artigiani al Sud non avevano un gran-
delle migliori università americane.               vita e costituisce la storia più bella          de futuro. I miei genitori hanno volu-
Nel 2002-2003 hanno persino ospi-                  e più intima del nostro popolo ar-              to che io e le mie sorelle studiassimo:
tato il primo programma storico del-               bëresh. In I Canti di Milosao De Rada           Carmela giurisprudenza alla Fede-
la Harvard University in Italia, e dal             scriveva questi versi che sono anche            rico II di Napoli, Francesca lettere
2005 quello della University of Rhode              la mia vita più intima: “Oh giorni miei
Island.                                            beati/ resterà di voi memoria nei tem-                           ▶▶▶

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Domenica
                                              30 gennaio 2022 • www.calabria.live
                                              il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶         Il poeta arbëreshë negli Usa / Nano    professoressa Castellano che nelle           Sorrento, Isola d’Elba. Per me è stato
                                                   lezioni di latino e greco parlava anche      un modo per dare qualcosa indietro
moderne e io lettere classiche all’U-              di letteratura italiana, storia, filosofia   al luogo dove sono cresciuto e che mi
niversità della Calabria».                         e religione».                                ha dato tanto, un modo per far cono-
    – Che infanzia è stata la sua                      – Ha ancora un rapporto con              scere le sue bellezze, la sua gente, le
    a San Demetrio Corone?                             la sua terra di origine?                 sue tradizioni. L’esperienza è stata
«Nonostante le difficoltà economi-                 «San Demetrio Corone è considera-            bellissima e oltre a favorire il mi-
che della mia famiglia, la mia è sta-              ta la culla dei paesi arbëreshë e per        glioramento della conoscenza della
ta un’infanzia felice, fatta di giochi,            me esiste un legame viscerale con il         lingua e della cultura italiana per gli
spensieratezza, avventure, sport, ma               paese natio, forse dovuto a tutto il te-     studenti americani, ha anche fatto na-
allo stesso tempo di studio, medita-               soro conservato nel nostro dialetto e        scere degli stretti rapporti di amici-
zione, letture, poesia e preghiera».               nella nostra cultura. Credo che dopo         zia con la gente del posto, perfino dei
    – Ha qualche ricordo persona-                  due anni di pandemia e di assenza,           matrimoni. Nick, un ex-studente che
    le di quella stagione?                         inizierò a scrivere altre poesie dedi-       è venuto da noi nel 2001, è diventato
«Amavo molto andare a meditare nel-                cate al mio luogo natio. Sto cercando        per me e per la mia famiglia un amico
la cosiddetta Grotta di San Nilo, un               anche di completare un racconto au-          fraterno con cui ci sentiamo spesso».
posto davvero speciale dove il santo                                                                                    – Posso dirle
di Rossano si ritirava a pregare. Più                                                                                   che una del-
che qualcosa di particolare mi piace                                                                                    le sue poesie
ricordare quel senso di gioia che ve-                                                                                   più belle è “Il
niva da cose semplici come giocare a                                                                                    sema della
biglie, a tappi di bottiglie, a nascondi-                                                                               vita”?
no, a fare le capanne in mezzo all’er-                                                                                  «È bello quel-
ba, a giocare a calcio senza fermarci                                                                                   lo che mi dice.
fino al record di 10 ore in un giorno».                                                                                 Con la forma
        “In silenzio la nonna e il                                                                                      poetica “sema”
        nonno/ guardano la stra-                                                                                        ho inteso rias-
        da/ e aspettano che arrivi                                                                                      sumere il si-
        qualcuno/. Il sole riscalda                                                                                     gnificato della
        le case vecchie, / che inver-                                                                                   parola greca
        no e estate/ non aspettano                                                                                      “sema”, con la
        più nessuno…”.                                                                                                  cediglia sulla
    – Professore mi racconta Mi-                                                                                        e, cioè segno,
    chelangelo da ragazzo?                                                                                              prodigio, mira-
«Cosa posso dirle? Che ho studiato al                                                                                   colo, e il senso
Liceo Classico di San Demetrio Coro-                                                                                    figurato della
ne, noto per quel Collegio di Sant’A-              Michelangelo insieme con la moglie Daniela, una raffinata pianista   parola     latina
driano istituito per la formazione dei                                                                                  “semen” e della
preti di rito greco-cattolico che ha               tobiografico che parla della mia vita        parola italiana “seme”, ossia origine,
avuto un grande ruolo nel Risorgi-                 negli Stati Uniti che sovente comparo        fonte, principio, fondamento. È la po-
mento e che ha sfornato molti intel-               a quella della mia terra di origine, alle    esia che ho dedicato a mia nonna Car-
lettuali di rilievo».                              sue tradizioni, alla sua gente. Voglio       mela, a cui volevo un mare di bene.
    – C’è qualche insegnante del-                  inoltre dire che per venti anni ho di-       “In te il sema della vita / figlia madre
    le medie che vale la pena di                   retto nel mio paese un programma             e nonna / dono e luce d’amore. / Gesù
    ricordare?                                     di studio estivo per studenti ameri-         pregavi e Lui / sentiva nel tuo cuore/
«Ricordo il professor Longo, a cui                 cani, prima per quelli di Harvard e          la fede viva nel dolore. / Per te prego,
piaceva molto la poesia e ci ha fatto              dal 2005 per quelli della University of      o nonna, / e il tuo corpo immobile/ è il
capire l’importanza di leggere ad alta             Rhode Island, dove ora insegno».             sema della vita.”. Con lei se ne andava
voce».                                                 – Un’esperienza importante               per sempre una parte di me».
    – E del liceo, quali insegnanti                    immagino?                                        “…Un grave silenzio vibra
    vale la pena di ricordare?                     «All’inizio non è stato per niente faci-             nell’aria/mentre le cam-
«Al ginnasio la professoressa Mo-                  le, ma nonostante le difficoltà ho vo-               pane don do la no a mor-
naco, che mi ha spronato a studiare                luto continuare, invece di accettare
anche 10 ore al giorno, e al liceo la              offerte provenienti da Roma, Firenze,                          ▶▶▶

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Domenica
                                              30 gennaio 2022 • www.calabria.live
                                              il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶         Il poeta arbëreshë negli Usa / Nano       – Come ricorda i suoi anni                   testimone del suo tempo, guida spi-
                                                      universitari?                                rituale dei suoi studenti, come tale
        te…/Al caldo meriggio di                   «Sono stati anni bellissimi, intensi,           amato coccolato e seguitissimo, ogni
        Macchia/ i vecchi pensano                  ricchi di incontri e di opportunità di          sua lezione sembra un concerto da
        all’anima passata…/e sen-                  crescita culturale, intellettuale e mo-         star, esperto di processi culturali in-
        tono l’ora triste che si avvi-             rale. La fine degli anni Ottanta era            ternazionali e divoratore instancabi-
        cina…”                                     un momento d’oro per l’Università               le di classici italiani, la sua casa è una
    – Professore Immagino che in                   della Calabria dove insegnavano, ma,            biblioteca di letteratura italiana come
    Calabria abbia lasciato vec-                   ahimè, solo per qualche anno, ottimi            poche in America.
    chi amici?                                     docenti provenienti da tutta l’Italia.          Michelangelo La luna, oltre a esse-
«C’è ancora qualche vecchio amico                  Mi piace ricordare, per esempio, il             re autore apprezzatissimo per i suoi
d’infanzia, ma quasi tutti sono emi-               professor Alessandro Ghisalberti che            saggi su Pier Paolo Pasolini, Dacia
grati al Nord o all’estero, e c’è qual-            ha poi diretto per molti anni il Dipar-         Maraini, Carmine Abate, Dante Ali-
che amico più grande di me che ho                  timento di Filosofia alla Cattolica di          ghieri, e Girolamo De Rada, è cura-
conosciuto negli anni. C’è soprattutto             Milano, il noto italianista professor           tore di alcuni volumi espressamente
tantissima malinconia».                            Giulio Ferroni, e il “mitico” Dante             dedicati proprio a De Rada. Parliamo
    – Rivede ancora qualcuno                       Della Terza che insegnava ad Har-               di Invito alla lettura di Girolamo De
    quando le capita di tornare a                  vard».                                          Rada, 2004; La corrispondenza ine-
    casa?
«Certo, li rivedo e li ritrovo ogni volta
che torno in Calabria. Sento spesso il
professore di albanologia Francesco
Altimari, Franco Azzinari famoso ri-
trattista di Gabriel Garcia Marquez,
il poeta e scrittore Gianni Mazzei,
il matematico Renato Guzzardi con
cui abbiamo girato il film Il ritorno
di Norman, il giornalista e storico
locale Adriano Mazziotti. Poi ancora,
Giuseppe Zangaro che è il Business
Advisor e CEO della conSenso publi-
shing.
Il volume sul Codice realizzato con
lui è per ora uscito solo in formato
digitale, mentre il cartaceo dovrebbe
uscire in primavera. Poi ci sono altri
amici che abitano fuori, ma che come
me sono ancora molto legati alla Ca-
labria, come il noto scrittore Carmine                 – Come è nata la scelta della               dita tra Girolamo De Rada e Niccolò
Abate, il professor Giovanni Morello                   sua prima facoltà universita-               Tommaseo (1860-1874), del 2006; Au-
che ha organizzato mostre di grande                    ria?                                        tobiografia, del 2008; Opere Lettera-
livello in tutto il mondo per il Vatica-           «La scelta non è stata facile, perché           rie in italiano, del 2009; La corrispon-
no, e come l’amico del cuore Adriano               mi sarebbe piaciuto studiare psicolo-           denza tra Girolamo De Rada e Angelo
Macrì che fa il tranviere a Milano.                gia o psichiatria, ma alla fine mi sono         De Gubernatis (1870-1900), del 2016.
Con altri amici ci scambiamo messag-               iscritto al corso di laurea in Filosofia.       Di tutto di più, insomma. Ma ancora,
gi su WhatsApp, o li rivedo nei mesi               Dopo due anni e dieci esami, ho deci-           in qualità di direttore della collana
estivi, soprattutto ad agosto quando               so di passare a lettere classiche, per-         Sophia, Michelangelo La Luna è cu-
tutti torniamo in paese per la festa di            ché offriva più opportunità di lavoro e         ratore di alcune opere fondamentali
Sant’Adriano».                                     di inserimento nel mondo del lavoro,            dedicate a Dacia Maraini, di cui ha cu-
    – Professore e invece con i                    ma garantiva anche l’opportunità di             rato e eseguito personalmente mol-
    suoi compagni di scuola ha                     specializzarsi in archeologia».                 te traduzioni: Taccuino americano
    ancora un rapporto?                            Poliglotta, intellettuale dinamico, so-         (1964-2016), 2016; Writing Like Bre-
«Sì, ma ognuno ha preso la sua strada              prattutto moderno, padrone assoluto
e non ci sentiamo molto spesso».                   delle dinamiche sociali e come tale                              ▶▶▶

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                                               il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶          Il poeta arbëreshë negli Usa / Nano        lare le ha trasmesso l’amore                sono ancora in contatto. La sera c’è
                                                        per ricerca scientifica?                    stata una festa bellissima alla Dudley
athing. An Homage to Dacia Maraini                  «Direi che i professori Roberto Mer-            House dove ho conosciuto molte al-
(include, Beloved Writing. Fifty Years              curi e Dante Della Terza sono stati             tre persone con cui poi ho condiviso
of Engagement, 2016; Mafia and Oth-                 fondamentali. Mi hanno trasmesso la             momenti indimenticabili, fatti di stu-
er Plays, 2017; USA 1964-2017, An Ital-             passione dello studio della letteratu-          dio, ma anche di incontri culturali, di
ian Reportage, 2018; Dacia Maraini                  ra italiana, in particolare della Divina        concerti, di feste e così via. Harvard,
and Her Literary Journey, 2020; A                   Commedia e della Gerusalemme libe-              mi creda, ha una magia tutta sua, dif-
Life Devoted to Writing: Festschrift in             rata. Mentre al professor Francesco             ficile da raccontare, con tutte le emo-
Honor of Dacia Maraini, 2021. Men-                  Altimari devo il metodo di ricerca per          zioni che il campus e in particolare la
tre per il Gruppo Albatros ha curato il             la stesura della mia tesi di laurea, in-        Widener Library ti lasciano dentro e
volume, Dacia Maraini, Writing Like                 titolata I canti di Milosao di Girolamo         per tutto il resto della tua vita».
Breathing. Racconti Romanzo Poesia.                 De Rada: genesi e struttura».                       – Harvard vuol dire il mondo
Sessant’anni di letteratura, 2021.                      – E la sua prima esperienza                     internazionale della cultura,
    – Professore, il suo incontro                       all’estero?                                     crocevia di incontri interna-
    con Dacia Maraini ha prodot-                    «Dopo essermi laureato a marzo del                  zionali di altissimo profilo.
    to vari lavori. Posso chiederle                                                                                     Quanti studiosi
    che rapporto è stato il vostro?                                                                                     interessanti ha
«Ho incontrato Dacia Maraini nel                                                                                        incontrato e co-
1997 quando è venuta a tenere una                                                                                       nosciuto?
serie di seminari sulla scrittura e sul-                                                                                «Nell’aprile del 1993
la letteratura italiana ad Harvard. Ho                                                                                  ho fatto la cono-
avuto la fortuna di farle da cicerone                                                                                   scenza del profes-
a Cambridge. Ricordo che le piaceva                                                                                     sor Umberto Eco.
molto visitare il cimitero che, a dif-                                                                                  Eco veniva ogni
ferenza di quelli italiani, le dava un                                                                                  due settimane ad
grande senso di pace. Una sera è ve-                                                                                    Harvard per tene-
nuta a vedere il Mistero Buffo di Da-                                                                                   re i suoi talks sulla
rio Fo, da me messo in scena insieme                                                                                    semiotica per The
ad altri otto attori, e mi ha fatto molto                                                                               Charles Eliot Norton
piacere ricevere i suoi complimenti                                                                                     Lectures. La sera
per lo spettacolo».                                                                                                     del 23 aprile, a casa
    – Dacia Maraini donna e                                                                                             del professor Fido,
    scrittrice. Colgo nelle cose                                                                                        mi avvicinai a lui e
    che mi dice un senso di im-                                                                                         gli dissi che avevo
    mensa ammirazione…                                                                                                  scritto un racconto
«Vede, da lei ho imparato ad amare la                                                                                   seguendo le trame
montagna e i suoi animali, a sciare, a                                                                                  narrative delle sue
fare lunghe escursioni nei boschi del-                                                                                  conferenze.       Lui
la Marsica. Di lei ammiro il coraggio,                                                                                  dopo averlo sfo-
la caparbietà, la difesa dei diritti delle                                                                              gliato, lo ha ripie-
donne e dei minori, la grande capaci-                                                                                   gato e lo ha infilato
tà di comunicare. Da lei ho capito che              1991, sono stato accettato al program-          nella tasca della giacca dicendomi:
cosa è il mestiere di scrivere, la gran-            ma di Master in Italian della Univer-           “lo leggerò questa sera prima di an-
de disciplina e la fatica che richiede,             sity of Pittsburgh che però non ho              dare a letto. Se riesco a dormire vuol
e a lei devo “il coraggio di scrivere”.             completato perché l’anno successivo             dire che il racconto era buono, se non
La nostra amicizia si è rafforzata con              mi sono trasferito ad Harvard».                 riesco a dormire significa che non mi
il passare del tempo, e dal 2012 ho                     – Ricorda ancora il suo primo               è piaciuto"».
iniziato a organizzare i suoi tour an-                  giorno ad Harvard?                          – Come andò a finire?
nuali presso le università americane                «Il mio primo giorno ad Harvard è               «Che qualche giorno dopo ci siamo
e a partecipare alla presentazione dei              stato bellissimo: ho preso possesso             rivisti al Casablanca a chiacchierare
suoi libri. Sì è vero ho nei suoi riguar-           della stanza al Perkins Hall e ho co-           insieme ad altri amici di MIT, e Um-
di un’ammirazione infinita».                        nosciuto un sacco di persone pro-
    – Da giovane, chi in partico-                   venienti da tutto il mondo e con cui                             ▶▶▶

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Domenica
                                              30 gennaio 2022 • www.calabria.live
                                              il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶         Il poeta arbëreshë negli Usa / Nano    mondo. Ovviamente, sarebbe diffici-             rito, l’instancabile voglia di organiz-
                                                   le mollare tutto ciò che ho costruito           zare eventi culturali, il gruppo folclo-
berto Eco mi dice platealmente che                 negli anni e lasciare le mie abitudini          ristico, la voglia e la cocciutaggine di
il mio racconto gli era piaciuto mol-              americane, i miei studenti, la mia uni-         stampare la rivista Zjarri, “Il Fuoco”,
to, illustrando l’idea del tempo con               versità, dove oltre a insegnare lingua          di comprare libri per la sua bibliote-
un giro delle sue mani su sé stesse e              e letteratura italiana, dirigo anche i          ca ricca di testi albanesi, ma anche la
dicendo “si può continuare all’infini-             programmi internazionali di italiano            sua capacità di saper dialogare con
to…” Il racconto fa ora parte del mio              e ingegneria, business e farmacia, un           studiosi e personaggi di vario livel-
romanzo autobiografico che spero di                puzzle complicato da sfasciare e da             lo. Tra questi pensi che c’era anche
terminare per questa estate».                      ricostruire».                                   Pier Paolo Pasolini che doveva venire
        “…Com’era bello quel tem-                      – Professore, ognuno di noi ha              in Calabria, a San Demetrio, proprio
        po/quando ci volevamo                          avuto nella vita un maestro: il             qualche giorno dopo che è stato ucci-
        bene io e te/ e andavamo                       suo vero maestro chi è stato?               so. Voleva venire da noi per studiare
        mano nella mano per la                     «Beh, forse nel mio caso, visto la mia          la poesia e cultura arbëreshe, una
        strada vecchia/ che era                    anima italo-albanese e i miei molte-            pagina di storia che non molti cono-
        senza gente e piena di sole.               plici interessi e luoghi di studio, devo        scono e che forse andrebbe invece
        / Ti ricordi quell’odore di
        fiori/ che aveva il vento a
        primavera, / e tutte quelle
        belle parole/ che dicevamo
        io e te piangendo. / Dov’è
        andato quel tempo bello/
        quando ci baciavamo e
        amavamo/ come due bam-
        bini che guardano /il sole
        rosso che scende / piano
        piano dietro i monti…”
Tra le sue opere di maggiore succes-
so Michelangelo La Luna vanta l’edi-
zione critica dell’autografo della Re-
ginotta di Luigi Capuana, conSenso
publishing, 2020; e Codex Purpureus
Rossanensis nella critica storica,
contributo inserito negli Atti del Con-
gresso Internazionale sul Codex Pur-
pureus Rossanensis, Rossano, mag-
gio 2016. Ma oggi sta lavorando alla                Michelangelo insieme con la scrittrice Dacia Maraini negli Stati Uniti durante un reading
traduzione in inglese del romanzo
di Carmine Abate, Il ballo tondo, che              dire di aver avuto più di un maestro.           riscritta e riletta per intero. Papàs
sarà pubblicato dalla Rutgers Uni-                 Da ragazzo il mio maestro è stato               Faraco andava ripetendo: “Ah se Pa-
versity Press nel 2023, e all’edizione             Giuseppe Faraco, un papàs sui ge-               solini non fosse stato ucciso, la nostra
critica di un manoscritto della Divina             neris, che mi ha insegnato ad amare             cultura sarebbe stata conosciuta e
Commedia custodito ad Harvard che                  la nostra cultura arbëreshe e a darle           apprezzata a livello nazionale”. I miei
conta di pubblicare il prossimo anno.              il valore e la collocazione che meri-           maestri all’Università della Calabria
    – Se oggi le offrissero una cat-               ta all’interno della cultura europea.           sono stati, come accennavo prima,
    tedra universitaria tornereb-                  Papàs Giuseppe Faraco ha dato tutta             Francesco Altimari, Alessandro Ghi-
    be in Calabria?                                la sua vita e tutti i suoi averi per la va-     salberti, Roberto Mercuri e Dante
«Ci tornerei molto volentieri, anche               lorizzazione della cultura arbëresh.            Della Terza che mi ha poi seguito ad
perché il mondo accademico e la cul-               Una perla rara del mio mondo e della            Harvard, insieme a due altri grandi
tura in genere in Calabria hanno fatto             mia storia personale. A lui ho dedica-          maestri, Franco Fido e Lino Pertile».
passi da gigante. L’uso di internet e la           to anche il vjeshë d’apertura del mio                  “…Dove sei, oj zo’, dove sei
globalizzazione, ci hanno fatto capire             libro, Ku je, oj zo’, ku vajte…».                      andato, /ci hai lasciati
che si può vivere e lavorare benissi-                  – È bello quello che mi dice…
mo anche nei posti più “remoti” del                «Vede, di lui ricordo le battute di spi-                         ▶▶▶

                                                                  •     15 •
Domenica
                                              30 gennaio 2022 • www.calabria.live
                                              il magazine del quotidiano dei calabresi nel mondo

▶▶▶         Il poeta arbëreshë negli Usa / Nano    de amico e compagno di liceo, che è             of Pittsburgh grazie alla fotocopia di
                                                   morto in giovane età per un tumore.             un fax che la libreria LUIM ha fatto
       soli, perduti, / senza più un               Ero ad Harvard quella notte, era il 9           pervenire al Dipartimento di Lin-
       padre, senza più una ter-                   novembre 1992. Dice così: “Gli amici            guistica. Mi sembrava un miracolo
       ra…/Quella notte tutto il                   muti tutti intorno/ mentre tocchi l’o-          averlo potuto fare. Oggi grazie all’uso
       sangue caldo/ del tuo cuo-                  recchio a Tonino…/il silenzio è eter-           di internet gli studenti possono facil-
       re si è sparso/ come stelle                 no/ e tutti cercano di fermarlo…/Poi            mente trovare i bandi e fare tutte le
       nel cielo nero/ di questo                   una campana sorda e triste, una bara            domanda online che hanno voglia di
       mondo arbresh. /Dove sei,                   che cammina sotto la pioggia/ tra il            compilare».
       oj zo’, dove sei andato, / tu               pianto di parenti e amici…”. È la vio-              – È vero che non sono moltis-
       che hai dato tutto                                                                                     sime le richieste che
       te stesso/ per que-                                                                                    arrivano da studenti
       sta cultura che                                                                                        italiani nelle grandi
       sta morendo. /                                                                                         università americane?
       Dall’altro mondo                                                                                       «Mi faccia rispondere in
       / la tua stella ci                                                                                     questo modo: io ho come
       fa strada / a noi                                                                                      l’impressione che molti
       che ti siamo stati                                                                                     giovani italiani non sappia-
       vicino, / soli, per-                                                                                   no realmente che esistano
       duti, / senza più                                                                                      molte borse di studio che ti
       un padre, senza                                                                                        permettono alla fine di stu-
       più una terra, /                                                                                       diare presso le università
       dove sei, oj zo’,                                                                                      americane, anche in quel-
       dove sei andato,                                                                                       le di massimo prestigio.
       / dove sei, oj zo’,                                                                                    Secondo me sono anche
       dove sei…”                                                                                             un po’ scoraggiati, hanno
    – Professore, le è mai                                                                                    una certa paura di lasciare
    capitato in giro per                                                                                      il sicuro. Forse sono que-
    il mondo di “vergo-                                                                                       ste alcune cause di questo
    gnarsi” di essere fi-                                                                                     distacco tra il mondo ac-
    glio della Calabria?                                                                                      cademico americano e gli
«Vergognarmi mai, ma                                                                                          studenti delle nostre uni-
devo ammettere che in al-                                                                                     versità in Italia. Preferisco
cune circostanze al Nord o                                                                                    pensare questo».
anche in America ho pro-                                                                                      – Professore qual è il la-
vato un certo imbarazzo                                                                                       voro di ricerca a cui lei
nel sentire qualche battuta sul mio                lenza della morte, la fine assoluta del-            tiene di più?
essere calabrese. Con il passare degli             la vita, la tristezza di chi rimane, la so-     «Mi piace molto studiare la Divina
anni ho capito che non bisogna ver-                litudine immensa di chi verrà dopo. Il          Commedia, anche se la materia è
gognarsi, ma anzi fare delle proprie               grande terribile mistero della morte»           molto ardua, e richiede molto tem-
radici un punto di forza, una specie di                – Che consiglio darebbe ad un               po ed energia. Non sempre è facile
fondamenta su cui costruire la pro-                    giovane che oggi volesse in-                trovare delle cose nuove da dire.
pria personalità fatta di tante culture                traprendere la sua strada?                  Dopo aver scritto due articoli per le
e identità diverse che si assommano                «Il mio consiglio è di credere in se            celebrazioni dantesche del 2021, sto
nel corso della vita. Io sono molto fie-           stessi. Vede, se ci sono riuscito io che        completando ora la trascrizione di un
ro delle mie origini, e anzi ci tengo a            provengo da un’umile famiglia di uno            manoscritto della Comedìa, con un
dire che non sono solo un calabrese,               sperduto paese della Calabria, molti            commento attribuito alla tradizione
ma un arbëresh, ovvero un membro                   giovani di oggi possono intrapren-              del cosiddetto Falso Boccaccio. Ov-
della comunità italo-albanese della                dere lo stesso percorso con lo stesso           viamente, una delle mie passioni più
Calabria».                                         successo. Ricordo un dettaglio singo-           grandi è continuare a fare ricerca su
    – C’è una poesia in particola-                 lare della mia vita e della mia carrie-         Girolamo De Rada (1814-1903), consi-
    re che più ricorda?                            ra iniziale che la dice lunga su come           derato il padre della letteratura alba-
«Certo che c’è. Pasquale, l’ho dedicata            si viveva allora in Calabria. Io ho fatto
al fratello di Tonino Piro, mio gran-              domanda di Master alla University                               ▶▶▶

                                                                  •     16 •
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