BOOK of ABSTRACTS - Frattesina convegno 2018
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CONVEGNO INTERNAZIONALE / INTERNATIONAL CONFERENCE Il Delta del Po tra Europa e Mediterraneo nei secoli attorno al 1000 a.C. The Po Delta between Europe and the Mediterranean in the centuries around 1000 BC 13-15 aprile / 13th-15th April 2018 Museo dei Grandi Fiumi, Piazzale S. Bartolomeo, 18 Rovigo (Italia) BOOK of ABSTRACTS A cura di / Editors: Paolo Bellintani, Massimo Saracino
COMITATO D’ONORE / HONORARY COMMITTEE PRESIDENTE CRISTIANO CORAZZARI (Assessore al Territorio, Cultura e Sicurezza della Regione del Veneto) 2 Pagina MEMBRI MARCO TROMBINI (Presidente della Provincia di Rovigo) MASSIMO BERGAMIN (Sindaco di Rovigo) GIUSEPPE TASSO (Sindaco di Fratta Polesine) DANIELE FERRARA (Direttore del Polo Museale del Veneto) FABRIZIO MAGANI (Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza) GAETANO PRISCO (Presidente della Fondazione Cultura Rovigo) ANTONIO FINOTTI (Presidente Fondazione Cariparo) LUIGI COSTATO (Presidente della Fondazione Banca del Monte di Rovigo) MARIA BERNABÒ BREA (Presidente dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria) GIOVANNI BONIOLO (Presidente dell’Accademia dei Concordi di Rovigo) RAFFAELE PERETTO (Presidente del C.P.S.S.A.E. Rovigo) COMITATO SCIENTIFICO / SCIENTIFIC COMMITTEE PAOLO BELLINTANI (C.P.S.S.A.E. Rovigo – Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento) ANNA MARIA BIETTI SESTIERI (Accademia Nazionale dei Lincei) ANDREA CARDARELLI (Università di Roma “La Sapienza”) JACOPO DE GROSSI MAZZORIN (Università del Salento – Lecce) CLAUDIO GIARDINO (Università del Salento – Lecce) FEDERICA GONZATO (Polo Museale del Veneto) GIOVANNI LEONARDI (già Università di Padova) MARK PEARCE (University of Nottingham) LUCIANO SALZANI (già Soprintendenza Archeologia del Veneto) URSULA THUN HOHENSTEIN (Università di Ferrara) MARIA CRISTINA VALLICELLI (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza) COMITATO ORGANIZZATORE / ORGANISER COMMITTEE SANDRA BEDETTI, PAOLO BELLINTANI, RAFFAELE PERETTO, MASSIMO SARACINO, URSULA THUN HOHENSTEIN SEGRETERIA / SECRETARY MICHELE BALDO, SANDRA BEDETTI, PIER GIORGIO PADOVAN, ALESSANDRA PAPUZZI, MASSIMO SARACINO, SIMONETTA VARAGNOLO COORDINAMENTO / COORDINATION PAOLO BELLINTANI IDEAZIONE LOGO / LOGO CONCEPTION MASSIMO SARACINO IMMAGINE DI COPERTINA / COVER IMAGE LIVIA STEFAN
CON IL PATROCINIO DI / UNDER THE PATRONAGE OF Regione del Veneto, Provincia di Rovigo, Città di Fratta Polesine, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Accademia dei Concordi 3 Pagina IN COLLABORAZIONE CON / IN COLLABORATION WITH Polo Museale del Veneto, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza CON IL CONTRIBUTO DI / WITH THE CONTRIBUTION OF Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Rovigo Cultura, Fondazione Banca del Monte di Rovigo RINGRAZIAMENTI / ACKNOWLEDGEMENTS Istituto di Istruzione Superiore “Edmondo De Amicis” di Rovigo, Liceo Statale “Celio-Roccati” di Rovigo, AQUA – Servizi Turistici e Ambientali
Presentazione La scoperta di Frattesina avvenne nel 1967 tale e l’Europa transalpina. Sono pertanto 4 Pagina ad opera dei soci del Centro Polesano di previsti sia relazioni di ampio respiro sul Studi Storici Archeologici ed Etnografici di quadro storico europeo e mediterraneo a ca- Rovigo e già nel 1968 lo stesso Centro ese- vallo tra II e I millennio a.C., sia specifici in- guì i primi sondaggi di scavo, in accordo con terventi su ambiti regionali contermini o co- l’allora Soprintendenza archeologica per il munque strettamente connessi al territorio Veneto e il Friuli Venezia Giulia. deltizio, come ad esempio le Valli Grandi Ve- Cinquant’anni dopo, Frattesina e le sue ac- ronesi, la regione alpina centro-orientale, il certate attività “proto-industriali” (lavorazione Caput Adriae e l’Italia centrale. dei metalli, del vetro, dell’ambra, del palco di L’incontro si propone, infine, anche come cervo, dell’avorio e dell’uovo di struzzo) sono momento di comunicazione scientifica dei uno dei più interessanti esempi di quella primi risultati del “progetto Frattesina”, pro- complessa rete di relazioni di sociali e com- mosso nel 2013 dall’allora Soprintendenza merciali che, al passaggio tra II e I millennio Archeologia e finanziato dalla Fondazione a.C., collegavano l’Egeo, il Vicino Oriente e CARIPARO e dal CPSSAE. Tale progetto, l’Europa “barbarica” alle soglie della svolta diretto da Anna Maria Bietti Sestieri e Paolo proto-urbana nel Mediterraneo centrale. Bellintani, ha permesso il completamento Il Convegno si prefigge di tracciare il bilancio delle indagini di caratterizzazione delle mate- di mezzo secolo di ricerche: dagli scavi rie prime utilizzate nelle attività proto-indu- nell’abitato diretti da Anna Maria Bietti Se- striali del sito e nuove ricerche sull’abitato, stieri che per prima intuì la dimensione inter- guidate dalle moderne tecnologie della tele- nazionale del “fenomeno Frattesina”, alle in- osservazione, che danno un’immagine inedi- dagini conseguenti all’attività di tutela dell’al- ta e per molti aspetti singolare dell’in- lora Soprintendenza per i Beni Archeologici sediamento. Detti studi sono in corso di pub- del Veneto che permisero il recupero di im- blicazione nel prossimo numero della rivista portanti testimonianze delle attività artigianali PADUSA e nel volume “Frattesina: un centro del sito e gli scavi nelle necropoli di Fondo internazionale di produzione e di scambio Zanotto, diretti da Maurizia De Min, e di Nar- nella tarda Età del Bronzo del Veneto” a cura de I e II, ad opera di Luciano Salzani, coa- di Anna Maria Bietti Sestieri, Paolo Bellintani diuvato dalla compianta Cecilia Colonna. Da e Claudio Giardino (Atti dell’Accademia Na- ultimi gli scavi e le ricerche archeometriche zionale dei Lincei – Memorie di Scienze Mo- relative all’abitato di Campestrin di Grignano rali) che saranno presentati in sede di con- Polesine, sito prossimo e coevo a Frattesina, vegno. dove nel 2007 sono venute alla luce le più Il Convegno si articolerà in tre giornate e su antiche testimonianze di lavorazione dell’am- tre diverse linee di interesse, con relazioni su bra baltica in area mediterranea. invito e poster a partecipazione libera: L’incontro internazionale vuole essere anche - i Musei archeologici in Polesine a quat- l’occasione di una più ampia riflessione sul tro anni dalla riforma Franceschini, ruolo del Polesine e del Delta del Po nell’am- - il territorio tra Adige e Po nella tarda età bito degli scambi e delle trasformazioni so- del Bronzo, ciali e culturali che alla fine dell’età del Bron- - il “fenomeno Frattesina” tra Europa e zo coinvolsero il Mediterraneo centro-orien- Mediterraneo.
Presentation The discovery of Frattesina was made in eastern Mediterranean and transalpine Eu- 5 1967 by the members of the Centro rope. Pagina Polesano di Studi Storici Archeologici e Therefore, there will be both wide-ranging re- Etnografici di Rovigo and as early as 1968 lations on the European and Mediterranean they carried out the first excavation investiga- historical framework between the 2nd and tions, in agreement with the former Archaeo- 1st millennium BC, as well as specific reports logical Superintendence for Veneto and Friuli on bordering territories, i.e. Valli Grandi Venezia Giulia. Veronesi, central-eastern Alpine region, Ca- Fifty years later, Frattesina and its proved put Adriae and central Italy. "proto-industrial" activities (working of met- The conference will also be a moment of sci- als, glass, amber, deer stage, ivory and os- entific communication of the first results of trich egg) are one of the most interesting ex- the “Frattesina project”, supported in 2013 by amples of that complex network of social and the Soprintendenza Archeologia del Veneto commercial relations which, on the transition and funded by the CARIPARO Foundation between the 2nd and 1st millennium BC, and the C.P.S.S.A.E. This project, directed connected the Aegean, Near East and "bar- by Anna Maria Bietti Sestieri and Paolo Bel- barian" Europe on the threshold of the proto- lintani, on the one hand, it has allowed the urban breakthrough in the central Mediterra- achievement of the characterization studies nean. of the main raw materials found in the set- The Conference aims to take a look at the tlement and, on the other hand, new re- results of half a century of research: from the search on the area with the help of modern excavations in the settlement area directed technologies of remote observation. These by Anna Maria Bietti Sestieri, who first un- studies are currently being published in the derstood the international dimension of the next issue of the revue PADUSA and in the "Frattesina phenomenon", to the investiga- volume “Frattesina: un centro internazionale tions of the former Soprintendenza per i Beni di produzione e di scambio nella tarda Età Archeologici del Veneto, which led to the del Bronzo del Veneto” edited by Anna Maria rescue of important evidence of the site's Bietti Sestieri, Paolo Bellintani and Claudio craft activities and excavations in the ne- Giardino (Atti dell’Accademia Nazionale dei cropolises of Fondo Zanotto, directed by Lincei – Memorie di Scienze Morali) which Maurizia De Min, and Narde I and II, by Luci- will be presented at the conference. ano Salzani helped by the beloved Cecilia The conference will last three days and will Colonna. Lastly, excavations and archaeo- be divided into three different lines of inter- metric research have been carried out in est, with invited speech and a free poster Campestrin di Grignano Polesine, a nearby session: and contemporary site, where in 2007 the - the archaeological museum system in oldest evidence of processing Baltic amber in Polesine, four years after the national cul- the Mediterranean area came to light. tural heritage reform; The meeting aims to be an occasion for a - the area between Adige and Po rivers in wider reflection on the role of the Polesine the late Bronze Age; and Po delta areas as regards exchanges - the "Frattesina phenomenon" between and socio-cultural transformations that at the Europe and the Mediterranean. end of the Bronze Age involved the central-
PROGRAMMA I giornata SESSIONE POMERIDIANA 6 Pagina 13 aprile 2018 14.30 Tavola rotonda con dibattito al termin Cinquant’anni dopo … dei lavori Giornata di studi sulla valorizzazione del Musei e territorio: l’archeologia tra tutela, patrimonio culturale del territorio valorizzazione e ricerca a quattro anni lingua italiano dalla riforma Franceschini 9.30 Registrazione PRESIEDE: SESSIONE MATTINALE PIERO PRUNETI (Direttore Archeologia Viva e tourismA) 10.00 Saluti delle Autorità e apertura dei lavori Intervengono: Chair SIMONETTA BONOMI (Soprintendente PIERLUIGI CELLAROSI (Presidente Centro di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Ricerche CIVIA) province di Barletta-Andria-Trani e Foggia) MARIA TERESA DE GREGORIO (Direttore Beni 10.30 RAFFAELE PERETTO Attività Culturali e Sport della Regione del (Presidente C.P.S.S.A.E., Rovigo) Veneto) La scoperta di Frattesina, il C.P.S.S.A.E. e la ALBERTA FACCHI (Direttore Museo Archeolo- nascita del Museo Archeologico di Rovigo gico Nazionale di Adria), 10.50 MASSIMO BERGAMIN DANIELE FERRARA (Direttore Polo Museale (Sindaco di Rovigo) del Veneto) Rovigo capitale europea della cultura 2021: FEDERICA GONZATO (Direttore del Museo Na- la grande sfida zionale Atestino e Museo Archeologico Na- zionale di Verona) 11.10 CRISTIANO CORAZZARI (Assessore al Territorio, Cultura e Sicurezza FABRIZIO MAGANI (Soprintendente Archeolo- - Regione del Veneto) gia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Musei e valorizzazione del territorio Veneto Verona, Rovigo e Vicenza) FRANCO NICOLIS (Direttore Ufficio Beni Ar- 11.30 DANIELE FERRARA cheologici della provincia autonoma di Tren- (Direttore del Polo Museale del Veneto) to) Patrimonio culturale e progetti di sviluppo lo- cale: la gestione integrata del sistema muse- CARLO PERETTO (Eminente studioso, Univer- ale nazionale sità di Ferrara) CRISTINA REGAZZO (Rovigo Convention & Vi- 12.00 Visita guidata al Museo dei Grandi sitors Bureau), Fiumi di Rovigo a cura di Raffaele Peretto, già direttore del Museo CHIARA VALLINI (Conservatore Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo) 13.00 Pausa pranzo
11.20 LUCIANO SALZANI, PAOLO BELLINTANI, II giornata / 2nd day MCHELE BALDO, MIRKA DISARÒ, URSULA THUN 14 aprile / 14th April 2018 HOHENSTEIN Campestrin di Grignano Polesine: le ricerche 7 La bassa pianura tra Adige e Po dalla Pagina sul campo tarda età del Bronzo all’inizio dell’età del Ferro 11.45 ELODIA BIANCHIN CITTON L'abitato protostorico di Montagnana-Borgo The low plain between Adige and Po from the S. Zeno: aspetti topografici e infrastrutturali late Bronze Age to the beginning of the Iron Age 12.10 ARMANDO DE GUIO, CLAUDIO BALISTA, ANDREA BETTO, LAURA BURIGANA, Lingua / Language LUIGI MAGNINI Italiano e Inglese / Italian and English Le Valli Grandi Veronesi e il Progetto AMPBV: 9.00 Registrazione / Registration linee di una rotta interpretativa bottom-up “controcorrente” in un'area nodale di forma- SESSIONE MATTINALE / zione della complessità sociale europea MORNING SESSION 12.35 Dibattito / Discussion Chairs MARIA BERNABÒ BREA, ANNA MARIA BIETTI SESTIERI 13.00 Pausa pranzo / Lunch break 9.30 PAOLO BELLINTANI SESSIONE POMERIDIANA / Presentazione del numero LI di PADUSA, ri- AFTERNOON SESSION vista del C.P.S.S.A.E. La Nuova Serie / Pre- sentation of the LI issue of Padusa journal Chairs ANDREA CARDARELLI, MARK PEARCE (New Series) 14.30 URSULA THUN HOHENSTEIN, IVANA ANGELINI, 9.45 GIOVANNA GAMBACURTA, CLAUDIO BALISTA, PAOLO BELLINTANI MARCO BERTOLINI, FIORENZA BORTOLAMI, FIORENZO Aspetti tecnologici e archeometrici delle am- FUOLEGA, MARCO MARCHESINI, SILVIA MARVELLI, bre di Campestrin di Grignano Polesine ELISABETTA RIZZOLI, URSULA THUN HOHENSTEIN, 14.55 PAOLO BELLINTANI ERIKA VALLI Le perle d’ambra tipo Tirinto. Per una revi- L’insediamento dell’età del Bronzo medio- sione della problematica recente di Adria (località Amolara) avampo- sto orientale della polity delle Valli Grandi 15.20 JANUSZ CZEBRESZUK, MATEUSZ CWALIŃSKI Veronesi? Circulation of amber in the Western Balkans during the Bronze Age and its significance 10.10 CLAUDIO BALISTA, MAURIZIO CATTANI, for tracing trans-Adriatic contacts LISA GUERRA, ELENA MAINI, PAOLO MARCASSA, MARCO MARCHESINI, SILVIA MARVELLI, LUCA RINALDI, 15.45 Pausa caffè / Coffee break STEFANIA ZUFFI L'abitato di Cà Spadolino di Coccanile (Cop- SESSIONE POSTER / POSTER SESSION paro - FE) e il popolamento lungo i rami me- Coordinamento scientifico / Scientific coordi- ridionali del delta del Po nell'età del Bronzo nation: MASSIMO SARACINO 10.35 MICHELE BALDO, CLAUDIO BALISTA, 16.00 Visita dei poster alla presenza degli PAOLO BELLINTANI autori / Display of posters in the presence of Frattesina di Fratta Polesine: estensione, in- authors frastrutture, definizione di aree funzionali ed evoluzione paleo-idrografia del territorio. Me- 16.30 Dibattito su relazioni e poster / todologie “a basso impatto” e risultati delle Discussion on reports and posters indagini sul campo - anni 2014-2016 17.15 Partenza con autobus per Fratta Po- 11.00 Pausa caffè / Coffee break lesine / Departure to Fratta Polesine by bus
18.00 Visita guidata al Museo Archeologico 11.25 MARCO BETTELLI, SARA T. LEVI Nazionale di Fratta Polesine, a cura di Fede- Cinquanta sfumature di ceramica italo- rica Gonzato / Guided tour to the National micenea: Frattesina e altre nuances dal Me- Archaeological Museum of Fratta Polesine diterraneo centrale 8 Pagina by Federica Gonzato 11.50 FRANCO MARZATICO Le Alpi centro-orientali. Barriera e ponte 12.15 Dibattito / Discussion rd III giornata / 3 day 13.15 Pausa pranzo / Lunch break 15 aprile / 15th April 2018 SESSIONE POMERIDIANA / Frattesina: una pagina di AFTERNOON SESSION Storia europea Chairs ARMANDO DE GUIO, CLAUDIO GIARDINO Frattesina: a page in European History 14.45 ELISABETTA BORGNA Il Caput Adriae tra Alpi e Adriatico durante la Lingua / Language tarda età del Bronzo: apporti transalpini, re- Italiano e Inglese / Italian and English lazioni pensinsulari, dinamiche di trasforma- 8.30 Registrazione / Registration zione SESSIONE MATTINALE / 15.10 ANDREA CARDARELLI MORNING SESSION Frattesina e la tarda età del Bronzo fra Po e Tevere Chairs GIOVANNI LEONARDI, FEDERICA GONZATO 15.35 Pausa caffè / Coffee break 09.00 Presentazione del volume / Presenta- tion of the volume: 15.55 MARK PEARCE Frattesina: un centro internazionale di produ- Frattesina: il significato storico zione e di scambio nella Tarda Età del Bron- 16.20 ANTHONY F. HARDING zo del Veneto (a cura di / edited by Anna Ma- The role of Frattesina in European prehistory ria Bietti Sestieri, Paolo Bellintani e Claudio Giardino) 16.45 REINHARD JUNG Interverranno / Speakers: Frattesina fra Europa e Mediterraneo orienta- ANNA MARIA BIETTI SESTIERI, PAOLO BELLINTANI, le CLAUDIO GIARDINO, JACOPO DE GROSSI MAZZORIN 17.20 Dibattito / Discussion 09.45 ANDREA CARDARELLI, CLAUDIO CAVAZZUTI, 18.20 Chiusura dei lavori / Conclusions FRANCESCO QUONDAM, LUCIANO SALZANI Oltre il fiume, oltre la vita. Recenti sviluppi delle ricerche sulla necropoli delle Narde a Fratta Polesine 10.15 PAOLO BELLINTANI, IVANA ANGELINI Frattesina e le origini del vetro europeo 10.40 Pausa caffè / Coffee break 11.00 MICHELE CUPITÒ, GIOVANNI LEONARDI, ELISA DALLA LONGA, CLAUDIO BALISTA, LAURA PAU, CLAUDIO BOVOLATO Pianura veronese e Polesine tra Bronzo re- cente e Primo Ferro iniziale. Dinamiche di popolamento, organizzazione del territorio e modelli di scambio
SESSIONE POSTER / POSTER SESSION TEMATICA 1 / TOPIC 1 TEMATICA 2 / TOPIC 2 9 Pagina Il territorio tra Adige e Po nella tarda età Il “fenomeno Frattesina” tra Europa e Me- del Bronzo / The area between Adige and diterraneo / The "Frattesina phenomenon" Po rivers in the late Bronze Age between Europe and the Mediterranean MICHELE PIRRO LEO, RAFFAELE RIZZO JEANETTE VARBERG Computer Vision su reperti metallici di Frat- The Glass road tesina: un contributo allo studio e alla docu- LORENZA ENDRIZZI, NICOLA DEGASPERI mentazione di manufatti di forma complessa Nuove indagini archeologiche ai Campi Neri SILVIA PIOVAN, PAOLO MOZZI di Cles (Val di Non, Trentino) Palaeohydrography of the Southern Venetian PAOLO BELLINTANI, ELENA SILVESTRI, Plain in the Bronze and Iron ages ELISABETTA MOTTES, FRANCO NICOLIS MARA MIGLIAVACCA, DIEGO PIZZEGHELLO, Prehistoric exploitation of copper ore depos- SERENELLA NARDI its in Trentino. Recent investigations of the Una strada armentaria dell’età del Bronzo Archaeological Heritage Office of Trento nelle Valli Grandi Veronesi: il contributo delle ELISABETTA MOTTES, MICHELE BASSETTI, PA- analisi chimiche dei suoli OLO BELLINTANI, ELENA SILVESTRI FEDERICA GONZATO Una necropoli della Cultura di Luco/Laugen a Costruire con il legno. Il tracciato viario di Gardolo di Mezzo (Trento, Italia settentriona- Vallese di Oppeano le). Rapporti con l'area padana centro- orientale nelle fasi finali dell'età del Bronzo GIANNI DE ZUCCATO, MARIA CRISTINA VALLICELLI L'età del Bronzo nel medio Polesine: nuovi GIOVANNI TASCA, DAVID VINCEZUTTO dati Il Friuli e la Romagna: interlocutori nodali nel- le traiettorie di scambio di Frattesina FIORENZA BORTOLAMI Nuovi dati dal territorio atestino: il sito dell’e- BRINA ŠKVOR JERNEJČIČ tà del Bronzo recente di Este – Via Comuna Olle – ovaloid vessels with a short everted rim from Frattesina and Ljubljana/Lubiana. MARCO BERTOLINI, URSULA THUN HOHENSTEIN The same shape but different meaning? L’artigianato in materie dure animali prima di Frattesina: le evidenze provenienti dagli abi- FEDERICA GONZATO, ALESSANDRO CUPAIUOLO tati di Larda I, II e Campestrin La vita quotidiana a Frattesina fra gioco e simbolismo. Un confronto con il mediterraneo MARCO BERTOLINI, URSULA THUN HOHENSTEIN orientale L’artigianato in materie dure animali di Frat- tesina: le evidenze provenienti dalle necropo- ISABELLE MARTELLI li delle Narde Lipari - Frattesina - Micene. Possibili connessioni? URSULA THUN HOHENSTEIN, ALESSANDRA TARTER, MARCO BERTOLINI MARIA KOHLE Sfruttamento delle risorse ittiche nel Polesi- From the Mediterranean to the Baltic sea. ne durante l'età del Bronzo recente: i casi di How the dressing of urns links Europe in the Campestrin, Larda I e II late bronze / early iron age MARCO CALÒ, SERENA D'ALFONSO MAURIZIO HARARI, PAOLO RONDINI, LORENZO ZAMBONI Il simbolo solare a Frattesina L'eredità di Frattesina. Verucchio dopo il 1000 a.C. alla luce dei nuovi scavi in abitato TIZIANA ZAPPATORE La pesca in area padana fra Bronzo Finale e età del Ferro. Le evidenze da Frattesina e da Bologna
BOOK OF ABSTRACTS A cura di / Editors Paolo Bellintani, Massimo Saracino
II giornata / 2nd day 11 14 aprile / 14th April 2018 Pagina La bassa pianura tra Adige e Po dalla tarda età del Bronzo all’inizio dell’età del Ferro The low plain between Adige and Po from the late Bronze Age to the beginning of the Iron Age GIOVANNA GAMBACURTA1, CLAUDIO BALISTA2, circoscritto tra il BM3 e il BR2, con la contro- MARCO BERTOLINI3, FIORENZA BORTOLAMI1, prova delle analisi radiocarboniche. FIORENZO FUOLEGA4, MARCO MARCHESINI3, Sono state condotte ricerche geoarcheologi- SILVIA MARVELLI5, ELISABETTA RIZZOLI5, che per la correlazione fra la successione ar- URSULA THUN HOHENSTEIN3, ERIKA VALLI6 cheologica dei depositi locali e quella dei cir- 1 Università Ca’ Foscari Venezia costanti depositi alluvionali, a loro volta stret- 2 Geoarcheologi Associati (Padova) tamente dipendenti dalla situazione paleoi- 3 Università degli Studi di Ferrara drografica dell’area. Dalla documentazione 4 SABAP Area Metropolitana di VE e le Province paleogeografica nota, é stata ipotizzata una di BL, PD e TV possibile connessione in antico con il percor- 5 Laboratorio di Palinologia e Archeobotanica so di una diramazione del Po di Adria. Le va- C.A.A. Giorgio Nicoli s.r.l. riazioni riscontrate nelle facies sedimentarie 6 Tecne s.r.l. (Riccione) e bioarcheologiche delle unità della colonna L’insediamento dell’età del Bronzo medio- stratigrafica locale, scandite tramite datazioni recente di Adria (località Amolara) avam- relative ed assolute, hanno evidenziato posto orientale della polity delle Valli l’alternarsi di situazioni connesse dapprima Grandi Veronesi? con una lanca fluviale con ambiti quasi sta- gnali (Bronzo medio), quindi la scomparsa di Una indagine condotta tra il 2010 e il 2011 a un attivo drenaggio in area, probabilmente nord-est del centro di Adria (loc. Amolaretta), mediato dalla presenza di un fossato che cir- ha portato in luce un tratto di necropoli di e- condava il sito (Bronzo Recente). In un se- poca ellenistica e romana, situata al margine condo momento, si riscontrano evidenze le- della necropoli orientale già nota in località gate ad un energico incremento delle portate Ca’ Cima, ma una perforazione profonda ha fluviali, per una divagazione del locale pale- evidenziato anche l’esistenza di un sito se- oalveo padano (Paleoalveo di Fienile Albe- polto di rilevanti dimensioni riferibile all’età rello). Tramite riscontri derivati da una serie del bronzo medio-recente. Si presentano i di analisi petrografiche sui sedimenti della dati relativi alla fase più antica, la cui esi- colonna litostratigrafica del sito e dei sedi- stenza era già stata ipotizzata ad Adria sulla menti alluvionali incassanti è stata identifica- base di alcuni pochi frammenti fittili della col- ta la derivazione petrografica da sedimenti lezione Bocchi, conservati al Museo Archeo- del Po di Adria per il tratto basale e per quel- logico Nazionale. All’inquadramento geomor- lo sommitale in erosione-deposizione sul si- fologico segue la relazione dello scavo, to. Collateralmente è stata verificata una fa- l’analisi dei reperti faunistici e archeobotanici, cies petrografica di copertura ascrivibile a oltre che la presentazione di tutti i reperti si- deposizioni del fiume Tartaro entro cui erano gnificativi per l’inquadramento cronologico, incluse superfici di frequentazione di età el- lenistico-romana. In tal modo è stato possibi-
le formalizzare inferenze circa la sostituzione cinghiale, riveste un ruolo secondario degli scorrimenti del fiume Tartaro all’interno nell’economia mentre appare più frequente la della cintura paleofluviale del Po di Adria, caccia agli uccelli e la pesca. che a partire dall’VIII-VII sec. a.C. perde il Durante le fasi di scavo è stato effettuato un 12 suo primato quale direttrice di drenaggio esaustivo campionamento botanico per ana- Pagina principale per il Polesine, per cedere il posto lisi polliniche, carpologiche e xilo / antracolo- al Po di Spina, asse portante nella costruzio- giche, oltre ad un campionamento finalizzato ne del delta padano. alle datazioni al radiocarbonio, in coinciden- Lo scasso che ha consentito di individuare il za con le macrofasi individuate stratigrafica- sito è stato seguito da uno sbancamento a- mente. Sono stati prelevati 55 campioni pol- reale (circa 264 mq) oggetto di uno scavo linici e 28 campioni di sedimento per isolare stratigrafico cui si sono accostati sondaggi e rilevare la presenza di macroresti vegetali. condotti fino alla quota del substrato sterile, Sono stati studiati 11 campioni pollinici e 5 per verificare la potenza della stratificazione, campionature di macroresti; sono inoltre sta- pari a m 1,70 circa. Sono stati identificati tre te effettuate 4 datazioni radiometriche. Nel complessi stratigrafici pluristratificati: i due complesso la ricchezza e varietà floristica ri- più profondi sono stati indagati solo in un ap- sulta ricca e variegata, il paesaggio vegetale profondimento, mentre quelli del complesso risulta mediamente aperto, solamente nella più recente in modo estensivo. Il complesso fase pre-insediamento l’ambiente è caratte- più antico fa riferimento ad un contesto sta- rizzato da estesi boschi planiziari mesoigrofili gnale con strutture insediative aeree su im- e da aree umide più o meno espanse. Con la palcato ligneo, quello intermedio, in uno sce- costruzione dell’abitato il tasso di afforesta- nario ormai privo di apporto idrico, vede la mento scende sotto il 20%. Discreta è la pre- stesura di un riporto di limi-sabbiosi con po- senza di piante tipiche di aree umide, con- tenza variabile da 20 a 30cm sul quale si im- fermando la presenza nelle vicinanze del sito postano attività anche con strutture da fuoco di aree umide più o meno espanse. L’attività (forni) riconducibili all’ambito domestico, per antropica si intensifica con l’impostazione la cottura di alimenti. Il complesso più recen- dell’abitato, soprattutto con la coltivazione di te ha consentito l’indagine estensiva di una cereali, che mostrano una progressiva con- struttura abitativa denominata capanna al- trazione nelle fasi successive. Sono testimo- pha, che mostra due fasi di vita, descritte niate numerose piante che producono frutti analiticamente. La sequenza stratigrafica ri- eduli spontanei, evidentemente parte rilevan- feribile all’Età del Bronzo si conclude con te della dieta. Inoltre, l’identificazione di alcu- una consistente serie di sedimenti di natura ni granuli pollinici di bietola, cicoria, lattuga, alluvionale. pastinaca, ecc. potrebbe segnalare la pre- In questo contributo vengono anche analiz- senza nei pressi dell’abitato di piccoli orti. zati i reperti faunistici. Sono stati recuperati Sono disponibili quattro datazioni radiometri- complessivamente 6122 frammenti osteolo- che AMS, effettuate dal Laboratorio CEDAD gici, che provengono dalle diverse fasi di oc- di Lecce. Per il Complesso I, le due datazio- cupazione del villaggio protostorico. L’insie- ni, effettuate su campioni prelevati da due me più numeroso, oltre 5500 frammenti, è pali pertinenti alle strutture su impalcato, so- riferibile all’ultima fase dell’abitato. Le prati- no interpretabili in un intervallo compreso tra che di allevamento sembrano indicare un il 1530 e il 1380 cal. BC, con una maggiore maggiore sfruttamento nei confronti di maiali probabilità per il (pieno) XV sec. a.C. Per e caprovini. I primi erano sfruttati come fonte quanto riguarda i Complessi II e III, sono di- primaria di carne, poiché la maggioranza del- sponibili datazioni effettuate su carbone, en- la popolazione suina è stata abbattuta prima trambe affette da elevata deviazione stan- del raggiungimento del secondo anno di età. dard; per il Complesso III si ritiene plausibile I caprovini venivano mantenuti in vita a lun- un inquadramento al XIII sec. a.C., mentre go, probabilmente per sfruttarne i prodotti per il Complesso II, si ipotizza una datazione secondari, così come il bue che era impiega- al XIV secolo a.C., probabilmente in un mo- to nelle attività agricole e nel trasporto. La mento centrale. caccia ai grandi mammiferi, come cervo e
L’analisi dei materiali ceramici consente di with the ancient path of a branch of the Po di determinare l’arco cronologico del sito tra un Adria. The variations observed in the sedi- momento finale del BM (BM 3) e un fase a- mentary facies and bioarchaeological mate- vanzata del BR (BR 2). Si è verificata la pre- rials contents of the surviving units in the lo- 13 senza di caratteri e modelli tipici di diversi cal stratigraphic column, marked by relative Pagina ambiti culturali; con riferimento soprattutto and absolute dating, highlighted the succes- agli elementi da presa sono identificate ana- sion of situations connected first with a river logie con forme e caratteri ben documentati oxbow areas with almost stagnant habitat in tutta l’Italia nord – orientale e elementi ca- (Middle Bronze Age), and then the disap- ratteristici di produzioni più circoscritte e lo- pearance of an active drainage in the area, cali. Il sito è interessato da un substrato cul- probably mediated by the presence of a moat turale vicino a modelli ampiamente diffusi in that surrounded the site (Recent Bronze area padana, soprattutto veronese, a cui si Age). Later we found evidence related to a associano fin dalle fasi iniziali chiari influssi strong increase in river flows related to a lo- dall’area terramaricola ed adriatica. A fronte cal riverbed digression (Fienile Alberello pa- di una grande quantità di ceramica, i manu- leochannel). Through feedback derived from fatti in bronzo sono molto esigui, ma risultano a series of petrographic analysis carried out coerenti con le indicazioni cronologiche de- on sediments of the site lithostratigraphic sunte dall’analisi della ceramica. Lo scavo ha column and alluvial sediments cashing could restituito anche un’ingente quantità di resti be identified by petrographic analysis the architettonici in terra, generalmente definiti derivation of Po di Adria sediments to the concotti e intonaco; questi materiali sono basal tract and to the summit in erosion- particolarmente significativi per lo studio e deposition on the site. It has also identified a l’interpretazione delle tecniche costruttive sia petrographic facies coverage due to deposi- degli edifici che degli elementi infrastrutturali. tion of river Tartaro within which were in- cluded in the Hellenistic-Roman necropolis The Middle-Recent Bronze Age settlement surfaces. In this way it was possible to for- of Adria (Amolara) eastern outpost of the malize inferences about the replacement of Valli Grandi Veronese polity? river Tartaro channel within the ancient Po di Between 2010 and 2011, north-east from the Adria channel-belt, which from the eighth- city of Adria, a research brought out evi- seventh century b.C. loses its primacy as the dences of an Hellenistic and roman necropo- axis of the main drainage for the Polesine, to lis, on the edge of the well-known Ca’ Cima give way to the Po di Spina as a cornerstone necropolis. A deep drilling also brought out a in the construction of the Delta Padano. Medium-Recent Bronze age large site. In this The deep drilling brought out the bronze age paper we show the bronze age data; until site and then has been made a large excava- now we had only few bronze age fragments tion (anbout 264 mq) in a stratigraphic way, from the Bocchi Collection in the Museum. with two insights to verify the thickness of the We present the geomorphologic framework, archaeological depot (about 1,70 m), over the excavation report, the paleozoologic and the substrate. We saw three stratigrapihc archaeobotanic analisys and the pottery and pluristratified complex: we saw the two low- bronze finds. Finds and radiocarbon data est only in a deep insight, the highest in an show that the site was alive between BM3 extensive way. The oldest complex showed and BR2. the features of a pile-dwelling settlement, the We set a new series of geoarchaeological middle one is a settlement in a dry land- research about the correlation between the scape, with ovens for cooking foods. In the sequence of deposition of the archaeological most recent context we found a hole struc- site and that of the surrounding alluvial de- ture showing two different phases. The hut posits, in turn, highly dependent on the an- had a rectangular shape, and was about 47 cient palaeohydrographic situation of the mq large; it was bordered by a ditch and, in area. From the paleogeographic documenta- the first phase, had three rooms, the largest tion known in the literature, it has been pos- one was in the middle, where was the hearth tulated a situation of a possible connection too; the two others were for storing and
cookig; in the folowing phase the hut hand part of the diet, are testified. Moreover, the only one large room for specialized hand- identification of some pollen grains of chard, craft. When the house was abandoned, the chicory, lettuce, parsnips, etc., could report soil was useful for agricultural activities and, the presence of small gardens near the vil- 14 in the end, a relevant flood covered all the lage. Pagina bronze age settlement. Four radiocarbon dates are available for the In this paper, the results of the analysis of Amolara excavations, all of them produced faunal remains coming from the Middle and by the CEDAD Laboratory (Lecce). Two Late Bronze Age of Amolara (Adria, RO) are dated samples come from the timber struc- discussed too. A total of 6122 osteological tures pertaining to Complex I, which can be fragments were recovered from the three thus dated back to a period between 1530 phases of the proto-historic village. The larg- and 1380 cal BC (more probably to the cen- est collection, over 5500 fragments, comes tral part of XV cent. BC). Two further dates, from the last phase of the village occupation. obtained from charcoal samples and affected Husbandry practices seem to indicate by high standard deviations, refer to Com- greater use of pigs and sheep/goat. The for- plex II and Complex III respectively. The lat- mer were exploited as a primary source of ter can be dated back to the XIII cent. BC, meat since the vast majority of this popula- while the former can be probably referred to tion was culled before reaching two years the XIV cent. BC, most likely to its central old. The caprines were kept alive longer, part. probably to take advantage and to exploit The study of ceramics materials from Amo- their secondary products, and so was the ox, lara allowed to determine the chronological which was employed in farming activities and and cultural characters of the settlement. transport. Large mammals hunting, such as Chronologically, the site was created and red deer and wild boar, played a secondary developed within a period extended by Mid- role in the economy, while birds hunting and dle Bronze Age III (BM 3) to Late Bronze Age fishing seemed to be more important. Re- II (BR 2), while culturally it has been possible sults of archaeobotanical investigations Dur- to determine the presence of characters and ing excavation phases it was carried out an typcal patterns of different cultural back- exhaustive sampling for palynological, carpo- grounds. The study of some specific indica- logical and xilo/ anthracological analysis. 11 tors as the grip elements of pottery allowed pollen samples and 5 macroremains samples to determine that the site was interested by a were studied; there were also carried out 4 cultural common background in the Po Val- radiometric datings. Floristic richness is defi- ley, particularly the Veronese area, at which nitely abundant and variegated. Samples combine elements from the Terramare, Adri- were divided into 3 complexes, coinciding atic area and Romagna. Despite the large with the stratigraphically identified macro- amount of ceramics, bronze materials from phases. Plant landscape appears medium Amolara are very small: the data from their spread in most of the analyzed samples; only study coincides with the chronological indica- in pre-settlement phase the environment is tions derived from the analysis of pottery. characterized by extensive lowland meso- The research on Amolara site has also hygrophile forests and more or less ex- yielded a large amount of building material; panded wetlands. With the construction of the study of this material has instead allowed the settlement, the rate of forestation drops to observe some characteristics regarding under 20%. A discreet presence of typical the construction techniques of the hut and its wetland plants confirms the presence of infrastructural elements such as combustion more or less expanded wetlands nearby site. structures and cooking plates. The human activity, already well-documented before the settlement, significantly intensified with the setting of the village especially with cereal cultivation, that show a gradual de- cline in the later stages. Many plants that produce edible wild fruits, evidently important
CLAUDIO BALISTA1, MAURIZIO CATTANI2, ing the Bronze Age. The opportunity of a de- LISA GUERRA2, ELENA MAINI2, PAOLO MARCASSA3, tailed stratigraphic excavation and the geo- MARCO MARCHESINI4, SILVIA MARVELLI5, morphological evaluation of the ancient land- LUCA RINALDI1, STEFANIA ZUFFI scape suggest the premise of a larger occu- 15 1 Geoarcheologi Associati (Padova) pation and direct future investigations in this Pagina 2 Alma Mater Studiorum Università di Bologna region, moreover confirmed by another re- 3 P.E T.R.A. Società Cooperativa cent discovery at Ambrogio site. The ar- 4 Università degli Studi di Ferrara chaeological deposit included several an- 5 Laboratorio di Palinologia e Archeobotanica thropic layers alternated with alluvial sedi- C.A.A. Giorgio Nicoli s.r.l. ments. An enlarged excavation of 20 x 6 m L'abitato di Cà Spadolino di Coccanile allowed to locate the oldest archaeological (Copparo - FE) e il popolamento lungo i level (US 821) above natural sediments rami meridionali del delta del Po nell'età composed of an organic silty-sand lateral del Bronzo bar. This was covered by alluvial deposit that could have also weared the upper part of the Durante i lavori di scavo per la posa di un earlier anthropic occupation. The sequence metanodotto sono state messe in luce le followed with another archaeological layer tracce di un abitato dell’Età del Bronzo Re- (US 896) with posts structure (USS cente a Coccanile di Copparo (FE) connesso 1049/1052/-1050) suggesting a wooden fea- con un antico tracciato del fiume Po. Lo sca- ture bounding the settled area. A third layer vo stratigrafico ed una dettagliata lettura ge- linked to human activities (US 892), was very oarcheologica del deposito archeologico thick (up to 60 cm ca.) and excavated in two hanno permesso di delineare la presenza di levels, the lower connected to several fea- un abitato posto su un’antica ansa del Po di tures (post holes and an hypothetical em- Copparo con una sovrapposizione di fasi di bankment, the higher corresponding to the occupazione alternati a depositi naturali. I phase of abandonment. The Bronze Age oc- materiali rinvenuti permettono di datare cupation was covered by alluvial sediments l’abitato tra il momento di passaggio BM/BR up to the complete filling of paleochannel. On e le fasi non troppo avanzate del BR. Inte- the top the evidence of the land exploitation grano l’analisi dell’insediamento i dati arche- during the roman period and the final aban- obotanici e archeozoologici utili a ricostruire donment in the late antiquity testified by the l’ambiente e le attività antropiche nel territo- formation of turfy layer. The water course at- rio interessato dal tracciato terminale del Po. tested in the archaeological sections can be L’analisi del popolamento dell’Età del Bronzo related to one of the southern branch of Po suggerisce infine ampie prospettiva di ricerca river in the Bronze Age, splitting itself in two tra fascia costiera e percorsi fluviali nella par- secondary routes near Copparo. This te meridionale del delta. branch, being added to the most docu- mented courses of Adria (in the north) and The settlement of Cà Spadolino di Primaro (more on the south) seems of sig- Coccanile (Copparo – Ferrara) and the nificant flow probably fed by confluence of population along the southern branches river Panaro and Reno south of Ferrara. of the Po delta in the Bronze Age The geomorphological analysis based on Recent excavations for laying a pipeline at geomorphological data and on the stratigra- Coccanile, near Copparo (Ferrara) allowed to phy led to recognize dynamics of alluvial ag- discover a Bronze Age settlement at a depth gradation inter with anthropic layers along an of -1,5 and -2,5/-3 m under the ground level. earlier fluvial loop of Po river. The area was This paper presents the results of the ar- previously characterized by fluvial and marsh chaeological investigation, particularly sig- deposits related to an oxbow of a paleo- nificative because of the paleoenvironmental channel in abandonment phase, while during context related to an ancient branch of Po the settlement activity developed several bar- river close to the ancient delta. It represents platform between new meander channels in effect the unique evidence of ancient set- and wide natural river levees. This new con- tlement in southern branches of the river dur- figuration includes a wider availability of land
mass, suitable for the anthropic development comparisons addressing both north to the (agriculture and breeding), confirmed by ar- Friuli and south to the coast of Romagna and chaeobotanical and archaeozoological data. Marche. Rivers must be therefore interpreted The landscape was mostly cleared, as pollen as elements of interaction and linking instead 16 analysis can testify, similarly to other con- of boundaries, and the area around the Pagina temporary sites of the region and only after mouth of the Po with sites like Coccanile the abandonment of the site forestation in- could represent one of the most important creased reaching the 42,6% with a massive nodes of the settlement in the Recent Bronze supply of Conifers. The high percentage of Age. The analysis of settlement pattern, still higro/hydro/helophitic plants is related to a poor and scarcely documented is neverthe- river and marsh area, extending in more re- less suitable of wider outlook in the future re- cent layers, due to several local alluvial phe- search. Coastal area and ancient rivers could nomena. The river vegetation is caracterized shape a larger archaeological evidence by herbs and some trees (Alder, Poplar and stressed by analysis of resources exploita- Willow). Anthropic evidence is well attested tion and goods production. in the complete series of samples, already from earliest phases with cultivated species connected to feeding: cereals (barley, wheat, emmer, spelt, millet and rye), legumes (pea MICHELE BALDO1, CLAUDIO BALISTA2, and broad bean), and fruits (Walnut, Fig and PAOLO BELLINTANI3 Grapevine). The presence of some specific 1 taxa specifici like lettuce, chicory, parnship, Archeologo C.P.S.S.A.E. Rovigo 2 Geoarcheologi Associati (Padova) could be referred to gardens, while the high 3 Soprintendenza per i Beni Culturali della Provin- amount of spontaneous Poaceae, cia Autonoma di Trento – C.P.S.S.A.E. Rovigo Cichorioideae and Asteraceae together with Fabaceae, represented in all phases of the Frattesina di Fratta Polesine: estensione, settlement by mean values of 50%, suggests infrastrutture, definizione di aree funzio- wide pasture lands designed for breeding of nali ed evoluzione paleo-idrografia del ter- cattle. Breeding at the site is in fact organ- ritorio. Metodologie “a basso impatto” e ized mainly on the exploitation of bovines, at- risultati delle indagini sul campo - anni tested in a greater number (45,9 % among 2014-2016 domesticated), differently from other con- L’abitato di Frattesina di Fratta Polesine (Ita- temporary sites of the region that prefer lia NE), databile tra l’età del Bronzo finale e sheeps and goats, presumably advantaged l’inizio dell’età del Ferro (XII-IX sec.a.C. cir- by a larger availability of water. At Coccanile ca) è noto nella letteratura protostorica euro- pigs are documented with 22,4% and sheeps pea per le molteplici attività artigianali spe- and goats with 24,5% with values similar to cializzate, alcune delle quali impiegavano other sites of Veneto (Sabbionara, Bovo- materie prime provenienti da migliaia di chi- lone). Also the presence of horse with 6% of lometri di distanza come l’ambra (succinite) remains is similar to the Recent Bronze Age dall’area baltica e l’avorio e l’uovo di struzzo sites of Veneto, as well as in some contem- dal Mediterraneo orientale. Grande sviluppo porary sites in Romagna (Case Missiroli and ebbero soprattutto la lavorazione del palco di Cesena - Foro Annonario) attesting the in- cervo, la metallurgia, in gran parte dipenden- creasing importance of this animal. Findings te dal rame delle Alpi centro-orientali, e la la- from the excavated area allow to date the vorazione del vetro, prodotto da materie pri- settlement from the turn between Middle me prevalentemente locali. Bronze and Recent Bronze Age to a mature Nel 2013 Vincenzo Tiné, allora Soprinten- Recent Bronze Age, even if not the last dente per i beni archeologici del Veneto, phase, confirmed by radiocarbon datings. promosse una nuova serie di indagini, affi- Most of ceramic types, especially handles, dandone la direzione ad Anna Maria Bietti allow to establish shared models with other Sestieri e Paolo Bellintani, per giungere a sites located in the eastern plain and along un’edizione sistematica e completa di tutte le the adriatic coast with a particular density of ricerche condotte sull’abitato, in particolare
gli scavi diretti da Anna Maria Bietti Sestieri di. L’area di distribuzione dei materiali in su- tra il 1974 e il 1989. La ripresa delle ricerche perficie (circa 10 ha) coincide approssimati- sul sito (2014-2016), coordinata da Paolo vamente a quella che qui è stata definita co- Bellintani, è stata pianificata a partire da un me “nucleo centrale”, una sorta di “cittadella” 17 lavoro di tesi di laurea di M. Baldo e dalla re- rilevata che si estendeva lungo il “fossato Pagina lativa pubblicazione basata sull’uso sistema- centrale”, l’elemento principale di una rete di tico del telerilevamento dell’area dell’abitato; fossati scavati sul basamento naturale. Qui principale obiettivo delle ricerche è stata la erano ubicate strutture dedicate sia a funzio- verifica a terra dell’interpretazione prelimina- ni abitative che produttive (piattaforme pavi- re attribuita alle tracce archeologiche e geo- mentali, strutture pirotecnologiche, focolari archeologiche più significative. ecc.). Le tracce relative alle attività artigianali A tale scopo, sono stati distinti alcuni settori sembrano concentrarsi in prossimità delle di indagine: definizione dell’estensione dell’a- sponde del fossato centrale e a nord dello bitato, verifica della presenza di una rete di stesso e, attualmente, interessano soprattut- fossati/canali interni all’abitato, verifica della to il settore centrale dell’abitato, ossia quello presenza di un sistema argine-fossato a de- maggiormente danneggiato dalle imponenti limitazione dell’abitato, ricostruzione delle re- opere di sbancamento effettuate nel 1970. Si lazioni tra l’abitato e il corso d’acqua che tratta in particolare dei 4 “ripostigli da fondito- scorreva immediatamente a nord di esso, il re”, di 2 o forse 3 aree con particolari con- cosiddetto “Po di Adria”. Tali obiettivi sono centrazioni di indicatori di lavorazione del ve- stati perseguiti tramite: georeferenziazione e tro, due aree con indicatori di lavorazione inserimento in GIS delle indagini pregresse, dell’avorio e una dell’uovo di struzzo. Sem- ricognizione di superficie mirata alla defini- pre dal settore centrale provengono tre zione dei limiti dell’abitato, pulitura e analisi frammenti di ceramica tornita (di “tipo egeo”) di finestre stratigrafiche (scoline agrarie), ca- e il cosiddetto “tesoretto”, insieme di elementi rotaggi manuali e meccanici. da parure femminile in bronzo, vetro, avorio, Di seguito si propone una sintesi dei princi- uovo di struzzo e ambra, probabilmente in pali risultati ad oggi raggiunti. origine contenuti in una situla tipo Kurd. La bassa pianura alluvionale in cui sorse Attorno al nucleo centrale, a una quota infe- l’abitato di Frattesina è destinata ad uso a- riore, si collocano le “fasce periferiche”, ge- gricolo almeno dal XV secolo dell’era moder- neralmente caratterizzate dalla presenza di na, ossia in seguito alle prime sistematiche depositi fortemente organici, di rari frammenti bonifiche idrauliche della zona. Nel 1970 il ceramici di piccole dimensioni e dall’assenza settore centrale dell’abitato è stato sottopo- degli elementi strutturali rilevati nel nucleo sta ad interventi di movimento terra partico- centrale del sito. Tali fasce potrebbero per- larmente invasivi che hanno distrutto i livelli tanto essere interpretate come spazi dedicati superiori del sito, portando alla luce moltis- ad attività produttive primarie (agricoltura, or- simo materiale archeologico. ticoltura, stabulazione). Non sono state ac- Uno dei principali elementi che sembra avere certate eventuali strutture di delimitazione o fatto da attrattore per l’ubicazione dell’abitato difensive (palizzate, argini ecc.) tra nucleo è quello di un basamento naturale di origine centrale e fasce periferiche o tra queste ulti- alluvionale, elevato di circa 1 m sull’antico me e l’esterno del sito, come in un primo piano di campagna, disposto parallelamente momento ipotizzato. alla riva destra dell’antico Po di Adria, a una E’ stata invece verificata la presenza di un distanza compresa tra 100 e 300 m. Il sito si sistema di grandi fossati interni al sito (larghi estendeva in senso ovest-est per una lun- circa 10 m) a maglia quasi ortogonale, il cui ghezza di circa 1,1-1,2 km e per una lar- elemento principale è il cosiddetto “fossato ghezza variabile da 100 a 200 m in senso N- centrale, che si sviluppa in senso ovest-est S. L’area interessata da stratigrafia archeo- per quasi 1 km lungo l’asse longitudinale del logica indisturbata è estesa per circa 20 ha, sito e a cui si collegano alcuni fossati orienta- di cui circa la metà (10 ha) sepolti al di sotto ti in senso nord-sud. Tutti gli interventi svolti dei livelli interessati dai lavori agricoli e inter- tra il 2015 e il 2016 hanno fornito elementi di cettati solo con carotaggi o sondaggi profon- giudizio contrari o comunque non coerenti
con l’originaria ipotesi di una rete di canali coli del II millennio a.C. e talvolta perduranti connessi e alimentati dal Po di Adria. I livelli anche all’inizio del I (BF-IFe1). Anche a sabbie grossolane presenti in alcuni fossati l’articolazione interna in zone residenziali- possono essere riferiti a episodi di esonda- artigianali e aree near site (ad uso agrario, 18 zione del fiume ma non connotano funzio- orticolo, di cava ecc.) è stata riscontrata o Pagina nalmente tali infrastrutture al solo smaltimen- desunta da specifici rinvenimenti in altri siti to sistematico delle piene, come indicato da coevi di area veneta, in particolare a Monta- Palmieri a proposito dei livelli sabbiosi indivi- gnana. Inoltre la presenza di reti di canali o duati all’interno del fossato messo in luce fossati di varie dimensioni all’interno degli a- nello scavo Bietti Sestieri, che ora sappiamo bitati è ben documentata nei siti protourbani coincidere con il fossato centrale. veneti datati al passaggio tra l’età del Bronzo Il sistema dei fossati va probabilmente mes- e l’età Ferro, come Montagnana, o all’inizio so in relazione ad un’originaria pianificazione dell’età del Ferro, come nel caso di Padova. dello spazio insediativo. La presenza preva- Tali caratteristiche non sono invece riscon- lente di scarichi domestici e artigianali al loro trabili negli insediamenti arginati (Terramare) interno sembra documentare una possibile del Bronzo recente della Pianura Padana. funzione di smaltimento primario dei residui Qui i grandi fossati perimetrali sono elementi di dette attività. Data la morfologia della rete di delimitazione del sito che captavano le ac- dei fossati, che vede l’elemento principale (il que di drenaggi naturali minori; in taluni casi fossato centrale) disposto in senso ovest-est appaiono connessi a reti di canali e canalette e i fossati nord-sud in pendenza verso l’area di supposta infrastrutturazione del near site a periferica del sito, è logico pensare anche ad scopo irriguo. una funzione di scarico di acque reflue (e re- In sintesi, Frattesina, per molti versi erede sidui facilmente trasportabili) verso l’esterno della tradizione terramaricola, soprattutto per del sito. quel che concerne le attività artigianali, sem- Di fondamentale importanza per la ricostru- bra essere, attualmente, il più antico esem- zione della vita del sito sono state anche le pio di un modello insediativo diverso da quel- analisi geomorfologiche e sedimentologiche lo dei siti arginati dell’età del Bronzo padana condotte sul paleoalveo del Po di Adria, di- e che troverà pieno sviluppo nei siti protour- stinto ora in più fasi di vita. Precede bani della prima età del Ferro della Pianura l’impianto di Frattesina il “Po di Adria 1”, os- Padano-Veneta. sia un alveo attivo all’interno di un bacino flu- vio-lacustre connotato da una morfologia in Frattesina di Fratta Polesine: extent, in- incisione. L’episodio di rotta fluviale che dà frastructure, definition of functional areas origine al basamento tabulare limo-sabbioso and paleo-hydrographic evolution of the su cui si imposta il sito, segnerebbe il pas- territory. "Low Impact" methodologies saggio ad un assetto in debole aggradazione and outcomes of field Investigations - (Po di Adria 1/2) che rimane relativamente 2014-2016 stabile fino all’inizio dell’età del Ferro (IX The late Bronze Age (c. 12th – 9th cent. BC) sec.a.C.). Successivamente il fiume fu carat- settlement of Frattesina di Fratta Polesine terizzato da cicli di piena più elevati e fre- (northeast Italy) is well known in the literature quenti, talvolta conclusi con fenomeni di rot- on later prehistoric Europe for its wide range tura degli argini naturali (Po di Adria 2). La of specialised crafts, some of which used raw fine del Po di Adria, ossia lo spostamento materials sourced thousands of kilometres dell’asse principale del fiume più a sud, coin- away, like Baltic amber (succinite), and ivory cide anche con l’abbandono dei siti della po- and ostrich eggshell from the east Mediterra- lity del Medio Polesine: prima Frattesina e nean. The most important industries were poi Villamarzana. deer antler working, metallurgy and glass- La collocazione topografica di Frattesina su working, which mostly used materials alto morfologico di origine fluviale e la stretta sourced locally. relazione con un fiume attivo di lunga percor- In 2013, Vincenzo Tiné, then Superintendent renza sono elementi riscontrati in diversi siti for the Archaeological Heritage of the Ve- planiziari padano-veneti sorti negli ultimi se- neto, promoted a new programme of re-
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