Con Una spinta per ripartire - Coop

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Con Una spinta per ripartire - Coop
con
                                  consumatori e responsabilità. Il mensile dei soci
Coop LIGURIA | n°8 OTTOBRE 2020

                                  Una spinta
                                  per ripartire
                                  Il paese vive ancora una fase
                                  difficile e incerta. La strategia
                                  Coop per sostenere le famiglie
                                  e combattere le diseguaglianze

                                             TEMPO LIBERO             CULTURA
                                             COOP INCONTRI            IL FESTIVAL
                                             SI SDOPPIA E RIPARTE     DELLA SCIENZA
                                             IN SICUREZZA             È ANCHE DIGITALE
                                             A PAGINA 44              A PAGINA 46
Con Una spinta per ripartire - Coop
300        MINUTI

                                                                                                                                                                       300               SMS

                                                                                                                                                                         GIGA IN 4G
                                                                                                                                                                                         3
Promozione valida
dal 15 Ottobre
                                                                                                                                                                          4,50€
                                                                                                                                                                               al mese
al 18 Novembre 2020                                                                                                                                                           per sempre

L’offerta “EASY” è valida per chi attiva CoopVoce dal 15 Ottobre al 18 Novembre 2020 e prevede ogni mese, in territorio nazionale e in territorio UE, 3 GIGA di traffico internet in 4G,
300 minuti e 300 SMS verso numeri fissi e mobili. I minuti sono tariffati sugli effettivi secondi di conversazione, senza scatto alla risposta e le connessioni internet a singolo kbyte. Al
superamento dei minuti e SMS compresi nel mese si applicano le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. La promozione ha un costo di 4,50€ al mese e si rinnova
automaticamente ogni mese. Se il credito residuo non è sufficiente, l’offerta è sospesa per 30 giorni. Per riattivarla è necessario ricaricare entro 30 giorni, altrimenti verrà disattivata. In
caso di sospensione il traffico voce e SMS è tariffato secondo le condizioni del piano tariffario, mentre il traffico internet è inibito. La promozione nello stesso periodo è attivabile anche
dai già clienti a 9€, che verranno scalati dal credito residuo della SIM insieme al canone del primo mese. L’Uso del servizio è personale, secondo quanto previsto dall’art.4 delle CONDIZIONI
GENERALI DI CONTRATTO. Per maggiori dettagli sull’offerta, policy di corretto utilizzo e limitazioni, condizioni generali di contratto, visita il sito www.coopvoce.it.
Con Una spinta per ripartire - Coop
sommario consumatori 8 | ottobre 2020

Primo piano                           Consumare                             Vivere bene                          Rubriche                              Coop Liguria
                                      informati

  4     Coop in campo                22      Colazione sana                28      L'autunno                      9     Il paese che                  41      Coop Liguria
        per la ripartenza                    e conveniente                         ha un lato dolce                     invecchia                             adotta la stazione
        Dario Guidi                                                                                                     Luca Mercalli                         di Dinegro
                                     24      Tappeti e cyclette,           34      Piccoli viaggi                                                             Agatha borsalino
10      Giovani cercansi                     la palestra in casa                   d'autunno                     15 Dove sono
        Claudio Strano                       Claudio Strano                        Paola Minoliti                   i bambini?                        42      Al via la Festa
                                                                                                                    Simona Vinci                              del Giusto:
16      Se gli integratori                                                 36      Le mostre:                                                                 sconti del 25%
        diventano                                                                  Van Gogh e...                 19 L'uva americana
        scorciatoie                                                                		                               e i sapori                        43      Il 17 ottobre
        Silvia Fabbri                                                      37      I libri del mese                 Michele Sculati                           ritorna "Dona
                                                                                                                                                              la spesa"
                                                                           39      Parla Margherita             29      Mais e polenta
                                                                                   Vicario                              Massimo Montanari             51      Camminatori
                                                                                   Pierfrancesco                                                              Coop di nuovo
                                     27      Il futuro visto                       Pacoda                       36      Su una grande                         in marcia
                                             dalla Cina                                                                 panchina
                                             Alessandra                                                                 Massimo Cirri
                                             Farabegoli
                                                                                                                                                               Coop Liguria
                                                                                                                                                              Numero verde
                                                                                                                                                               800 011 761

10                                                                                                                                          41

Mensile della                        Direttore responsabile               Progetto grafico                      Coop Editrice Consumatori
Cooperazione                         Dario Guidi                          Kitchen
di Consumatori                                                                                                  40127 Bologna, Viale Aldo Moro, 16
                                     Redazione                            Impaginazione e grafica               Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908
Viale Aldo Moro 16,                  Monica Di Martino,                   Ilde Ianigro                          C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna
40127 Bologna                        Silvia Fabbri, Alice                                                       n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative
Tel. 051.6316911
                                     Munerato, Andrea                     Responsabile della pubblicità         a mutualità prevalente n. A108296
Fax 051.6316908
redazione@consumatori.coop.it
                                     Pertegato, Silvia Pizzorno,          Paolo Ortolani
                                     Lina Sini, Claudio Strano                                                  Consiglio di amministrazione
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005                                          Stampa                                Presidente Andrea Mascherini
Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040                                            Rotopress International srl           Vice Presidente Silvio Ambrogio
Copia singola euro 0,34                                                   (Loreto- Bologna)                     Tiziana Cattani, Alessandro Medici, Marisa Pecere,
Abbonamento annuo euro 3,10                                                                                     Andrea Pertegato, Enrico Quarello

Associato USPI, Unione stampa periodica italiana
Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale

                                                                                                                                       www.consumatori.e-coop.it
Con Una spinta per ripartire - Coop
primo piano economia e società

IL RAPPORTO COOP 2020 SULL’ITALIA DEL COVID-19

Coop in campo
per sostenere
la ripartenza
— Dario Guidi

La pandemia ci consegna un paese in grande difficoltà e col rischio che
le diseguaglianze aumentino ancora. Coop rilancia la sua strategia per
garantire a tutti una spesa sana e di qualità a prezzi convenienti e giusti

                                           n presente faticoso e sofferto,              drammatici di questa fase storica.

                              U
                                           segnato dalla crisi economica più               «Il momento che stiamo attraversando – spiega
                                           forte del dopoguerra, un futuro più          il presidente di Coop Italia, Marco Pedroni – è
                                           che mai incerto e difficile da decifra-      sicuramente complicato e presenta segni contra-
                                           re. La pandemia causata dal                  stanti. Spetta non solo alla politica, ma anche alle
                          Covid-19 condiziona ancora totalmente la scena,               imprese, una grande responsabilità per costruire
                          sia quella della vita quotidiana delle persone e              risposte che aiutino le famiglie nell’affrontare i
                          delle famiglie, che quella pubblica della politica e          problemi e ricostruire fiducia nel futuro. E noi di
                          dell’attività dei governi, più che mai impegnati a            Coop dobbiamo essere in prima fila».
    MARCO PEDRONI         definire le misure di contrasto alla diffusione del
                          virus e per favorire il rilancio economico.                   Coop contro le diseguaglianze
      PRESIDENTE            Inevitabilmente questo complesso scenario è al              «Se devo indicare un punto chiave, però - prose-
     DI COOP ITALIA       centro anche del Rapporto Coop 2020 che, come                 gue Pedroni – è che le spinte diverse che abbiamo
                          tutti gli anni, con dati, cifre e tabelle (vedi il servizio   di fronte rischiano di accentuare la polarizzazione
                          più dettagliato in queste pagine), tenta di fotogra-          della nostra società, cioè le distanze tra la parte
                          fare lo stato reale e l’umore della società italiana.         più debole (che purtroppo cresce) e quella che sta
                            La fotografia che ne esce, inevitabilmente,                 meglio. Come Coop riteniamo che il nostro obiet-
                          mescola punti di crisi, ancora ben lungi dall’es-             tivo di fondo nel prossimo futuro debba essere
                          sere risolti, e novità in parte già presenti, la cui          proprio quello di contrastare questo fenomeno
                          diffusione è stata accelerata dal lockdown (basta             e combattere le diseguaglianze. Dall’inizio della
                          pensare all’uso del digitale o allo smart working).           pandemia, con diverse misure a cominciare dal
                            Quel che è certo è che siamo comunque ancora                blocco dei prezzi, abbiamo fatto un investimen-
                          spaventati e preoccupati, anche perchè la crisi               to di 100 milioni di euro. Con l’offerta commer-
    MAURA LATINI          che stiamo vivendo rischia di colpire più dura-               ciale dei nostri negozi vogliamo fare in modo che
                          mente quella parte di popolazione che già era più             anche chi ha meno risorse possa avere accesso
   AMMINISTRATORE
                          in difficoltà, con un effetto di amplificazione               a prodotti buoni, sani e sostenibili ad un
DELEGATO DI COOP ITALIA
                          delle diseguaglianze, che è uno dei problemi più              prezzo giusto. Già da tempo siamo impegnati in

4                                                                                                                  Consumatori ottobre 2020
Con Una spinta per ripartire - Coop
Percentuale di chi pensa di avere prospettive finanziarie                                                                   Quali dovranno essere, secondo lei, gli
personali non buone nei prossimi 12 mesi                                                                                    ambiti verso cui il Governo italiano dovrà
Fonte Nielsen                                                                                                               prioritariamente indirizzare gli sforzi?
                    +12%                                                                                                    Fonte Uffico Studi Ancc

                                                                 +3%                                                        Istruzione                                                   43%
 +8%                                     +16%
                                                                                                                            Lavoro                                                36%
                                                                                   +8%              +4%
                                                                                                                            Tecnologia/                                           36%
                                                                                                                            digitalizzazione
                                                                                                                            Infrastrutture                                      34%

                                                                                                                            Sanità/Salute                                 28%
 49% 57%              62% 74%                 49% 65%            56% 53%           40% 48%           40% 44%                                                            26%
                                                                                                                            Imprese
    EUROPA                    Italia             Spagna            Francia         Regno Unito         Germania
                                                                                                                            Welfare e famiglia                          25%
          4° Trimestre 2019                  2° Trimestre 2020
                                                                                                                            Innovazione                           18%
                                                                                                                            Pubblica
La sua famiglia è in grado di fronteggiare una spesa imprevista?                                                            amministrazione                  16%
Fonte Uffico Studi Coop
                                                                                                                            Ambiente                        14%
                                                                                                                            Consumi                   11%
        spesa                                                                                                               delle famiglie
                                       51%                       36%         13%             Sì senza difficoltà
   di 800 euro                                                                                                              Turismo                   10%
                                                                                             Sì ma con qualche difficoltà
       spesa                                                                                 No
                                27%                38%                 34%                                                  Arte e cultura       3%
di 2.O00 euro

                                                questa direzione; chiediamo che anche la politica                           Obiettivo prezzo giusto
                                                sostenga queste scelte, visto che col recovery plan                         Se per le famiglie più ricche risolvere l’equazione
                                                europeo avremo risorse importanti da spendere.                              tra prezzi e qualità è semplice, per gli altri le cose
                                                Quindi sostenere il potere d’acquisto delle fami-                           si complicano non poco. «La nostra risposta –
                                                glie, ma anche incentivare con una fiscalità di                             prosegue Maura Latini – in linea con lo slogan che
                                                vantaggio chi fa scelte sostenibili ed ecologiche,                          abbiamo lanciato lo scorso anno, “Una buona
                                                così che i prodotti green siano accessibili a tutti.                        spesa può cambiare il mondo”, non è quella di
                                                Su questo chiediamo al governo di riprendere in                             proporre linee di prodotti, come si dice, di primo
                                                mano proposte di riduzione dell’Iva su cui lo stesso                        prezzo, che magari rinunciano a qualcosa su pia-
                                                premier Conte, nei mesi scorsi, aveva fatto apertu-                         no della qualità per costare meno. Qualcuno ha
                                                re positive».                                                               imboccato questa strada. Noi invece diciamo che
                                                   Come il tema diseguaglianze si incroci con molte                         occorre lavorare, e la cosa chiama in causa tutti
                                                delle novità (che sono anche portatrici di aspetti                          gli operatori delle filiere legate al cibo, per ridurre
                                                positivi) “figlie” del Covid-19 è presto detto. Ci sono                     le inefficienze, per eliminare difetti e storture
                                                elementi concreti come il boom della spesa on-line                          che ci sono e pesano. Noi per questo ci batteremo:
                                                (destinato a continuare), che però ovviamente                               lo faremo al nostro interno e nelle relazioni con
                                                costa di più che quella fatta a negozio. Poi, non                           chi lavora con noi. Il nostro obiettivo è quello di
                                                solo sulla spinta delle paure legate al Covid-19, è                         riuscire a proporre il prezzo giusto, miglioran-
                                                aumentata fortemente la ricerca di prodotti gre-                            do anche la relazione informativa con le persone,
                                                en, sostenibili, biologici, in grado di tutelare il                         per far capire che prezzo giusto vuol dire anche
                                                benessere e l'ambiente.                                                     garantire sì la convenienza, ma anche la giusta
                                                   Esiste cioè, come spiega l’amministratore dele-                          remunerazione per chi coltiva e per chi lavora nei
                                                gato di Coop Italia, Maura Latini «una relazione                            campi».
                                                diretta, un filo che lega l’idea del cibo al benesse-                          Una filosofia, quella Coop, che è all’opposto
                                                re, alla salute e anche alla felicità. La gente non                         rispetto ad altre catene, come quella che la scorsa
                                                vuole rinunciare alla qualità, anche se pure vuole                          estate ha proposto angurie in vendita a 1 cente-
                                                spendere meno».                                                             simo al chilo: «Quella è una presa in giro – com-
                                                                                                                                                                        continua a pagina 6

Consumatori ottobre 2020                                                                                                                                                                      5
Con Una spinta per ripartire - Coop
primo piano economia e società

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                                menta Pedroni – un modo per svilire i prodotti e               successo: queste 10 referenze in 3 mesi hanno
                                non riconoscere il lavoro di tante persone nella               registrato vendite di 9,5 milioni di euro”.

        100ML                   filiera. La spesa giusta non è sempre e solo il
                                prezzo più basso».
                                   Dunque dando seguito al già citato slogan “Una
                                                                                                  Ma l’incerto presente che viviamo consegna
                                                                                               anche altri aspetti su cui Coop (ma non solo Coop)
                                                                                               sarà chiamata a svolgere valutazioni importanti.
                                buona spesa può cambiare il mondo”, il solco                      «I mesi del lockdown – spiega ancora Maura
            di euro             dell’impegno Coop è tracciato. E avrà il prodotto              Latini – hanno cambiato lo scenario e modificato i
     investiti da Coop          a marchio come elemento centrale, perché                       comportamenti dei consumatori: in particolare è
    durante la pandemia         punto di sintesi naturale tra i valori, le cure e le           diminuita la frequentazione dei punti ven-
    tra blocco dei prezzi e     attenzioni che Coop mette nella produzione e il                dita. Si va meno a fare la spesa, si cercano negozi
        altre iniziative        prezzo finale.                                                 più vicini. Dunque i grandi centri commerciali
                                   Una conferma in questo senso viene dai dati                 escono penalizzati. Poi sono cambiati i contenu-
                                di vendita di questa fase: la linea di prodotti bio-           ti del carrello. Si privilegiano i prodotti a lunga
                                logici vivi verde è il primo brand bio venduto                 conservazione e confezionati rispetto ai freschi.

         +9%                    nella grande distribuzione in Italia, con oltre 150
                                milioni di fatturato nel 2019 e non ha cessato
                                di crescere durante e dopo il lockdown, con un
                                                                                               Dunque sia sugli spazi che sull’offerta commer-
                                                                                               ciale occorre cambiare, in un contesto che non
                                                                                               sappiamo quanto durerà e che potrà cambiare
                                trend a valore del +9%.                                        ancora, a seconda di come riusciremo a fronteg-
         la crescita                                                                           giare la pandemia».
    dei prodotti biologici      Una spesa sostenibile e di qualità                                Infine, come spiega il curatore del Rapporto
          della linea           «Ma è più in generale tutto quanto attiene al                  Coop, Albino Russo, dopo i due mesi di lock-
          vivi verde            tema sostenibilità e cibo su cui il nostro prodotto            down più stretto, che hanno visto i consumi
                                a marchio non teme rivali – aggiunge Latini -                  aumentare nella grande distribuzione, nel terzo
                                Voglio ricordare l’impegno che ci siamo presi con              trimestre i dati dicono che i consumi sono fermi.
                                i nostri soci e consumatori, sia bloccando i prezzi            Ad oggi la previsione di Coop è di chiudere il 2020

         9,5ML
                                dei nostri prodotti nel periodo di lockdown fino               con un aumento di fatturato intorno all’1%.
                                alla fine del mese di settembre, e l’offerta di 10             «Pesa un’incognita legata al fatto – spiega Russo
                                dei prodotti a marchio al prezzo di 10 euro (“Ope-             – che sono ancora in essere le misure di sostegno
                                razione Forza 10”). Il prezzo molto conveniente                pubblico all’occupazione, come la Cassa integra-
                                (sconto medio del 37% rispetto al prezzo norma-                zione e il blocco dei licenziamenti. Solo quando
  di euro di vendite            le), unito al valore dei singoli prodotti che hanno            questa fase sarà esaurita potremo capire cosa è
     per l'offerta              tutti la garanzia Coop, la tracciabilità e l’aggiunta          rimasto nelle tasche degli italiani e che anda-
10 prodotti a 10 euro           di caratteristiche uniche, ha avuto un grande                  mento potranno avere i consumi».

"Ad alta voce" porta la lettura in tante città
                           Compie 20 anni "Ad       coinvolgendo nove città lungo tutta la penisola,      Lo svolgimento sia in presenza che online coglie
                           alta voce", la mani-     in una formula che unisce eventi in presenza con      e ripropone il significato della manifestazione:
                           festazione culturale     i contributi online. Bologna sarà la città perno,     quello di unire le piazze, abbattere i confini,
                           promossa da Coop         nella quale, il 20 ottobre, si svolgerà l’evento      favorire l’evoluzione della società, far cooperare
                           Alleanza 3.0: era il     inaugurale e il 25 l’evento finale. I collegamenti    le persone. "Ad alta voce" è nata per rendere la
                           2001 quando le letture   in streaming con le altre otto città saranno tra-     cultura accessibile a tutti, portando il piacere
                           in luoghi insoliti si    smessi con dirette Facebook, dal 21 al 24 ottobre,    della lettura nelle strade, nelle piazze, nelle
                           svolsero per la prima    nella pagina della manifestazione, sulla quale        mense dei poveri e nei supermercati, perché una
volta a Bologna. E in quest’anno particola-         potranno anche essere viste successivamente. Le       comunità pensante è un incubatore di idee, che
re, segnato dall’emergenza coronavirus, la          puntate si svolgeranno nelle altre due città stori-   e arricchisce una società in continua evoluzione.
cooperativa vuole promuovere la cultura come        che della manifestazione - Venezia e Cesena - e       Dalla prima edizione ad oggi, "Ad alta voce" ha
veicolo di coesione sociale, un bisogno dal quale   in altre importanti realtà: Modena, Palermo,          coinvolto circa 800 autori e testimoni dell’impe-
non possiamo prescindere nemmeno in epoca di        Pesaro, Pordenone, Reggio Emilia e Taranto.           gno civile in tante città italiane.
distanziamento fisico                               Diversi e interessanti gli ospiti, tra i quali gli    Le dirette dalle 8 città si svolgeranno sul profilo
L’edizione 2020, pur dovendo ripensare le           attori Michele Riondino e Isabella Ragonese, lo       Facebook Ad alta voce. Per info e programma
modalità di partecipazione a causa del Covid,       scrittore Luigi Garlando, il regista Pupi Avati e     segui www.adaltavoce.it e i profili social della
propone un ricco calendario di appuntamenti,        la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi.            manifestazione.

6                                                                                                                             Consumatori ottobre 2020
Con Una spinta per ripartire - Coop
IL RAPPORTO COOP 2020 SULL’ITALIA DEL COVID-19
Famiglie che navigano nella crisi
Scuola e sanità priorità per ripartire
                                         ieni di paure e prigionieri della più    l’appartenenza all’Europa che viene considerata

                               P
                                         grave crisi economica dal dopo-          imprescindibile).

      73%                                guerra, gli italiani vivono nella
                                         bolla della pandemia da Covid-19,
                                         dimostrandosi più preoccupati
                                                                                  Ripartire da istruizione e sanità
                                                                                  Ebbene, come capitolo cui dedicare risorse e
                           rispetto ad altri paesi europei. È quanto emerge       investimenti, al primo posto c’è l’istruzione
                           dal Rapporto Coop 2020 che quest’anno ha               (pubblica) col 43%, seguita dal lavoro e dalla
     degli italiani
                           cercato di costruire, assieme a una foto del           tecnologia (col 36%).
   ha operato scelte
                           presente, anche indicazioni sul futuro possibile.         «L’indicazione che emerge dalla nostra indagi-
       per ridurre
                              Sul presente, come detto, il clima è ancora pe-     ne – spiega il curatore del Rapporto Coop, Albino
    le proprie spese
                           sante. Un 74% vede prospettive economiche non          Russo – è che occorre investire sul capitale umano
                           buone per i prossimi 12 mesi, contro il 57% della      per recuperare il gap rispetto ad altri paesi. In una
                           media europea (in Spagna sono il 65%, in Francia       fase di crisi come questa è significativo che si dica
                           il 56%, in Germania il 48%). Se si guarda poi all’e-   al governo di puntare sulla formazione e sul livello
                           redità del Covid sulle finanze delle famiglie, un      di istruzione, prima ancora che su altri ambiti».
                           50% prevede un impatto negativo, un 33% dice           Persone con un livello di istruzione più alto sono

      83%                  che non subirà impatti, contro un 17 che invece
                           vede positivo e si aspetta miglioramenti. Dunque
                           una conferma che la forbice tra pochi “vincenti”
                                                                                  considerati la benzina con cui nei vari settori di
                                                                                  intervento sarà possibile operare facendo quel
                                                                                  salto di qualità che tutti auspicano.
                           a tanti “perdenti” si allargherà. Del resto solo un       Accanto all’istruzione un altro capitolo su cui si
  degli intervistati       51% di intervistati dice di poter far fronte a una     chiedono investimenti e attenzione è quello della
   ritiene prioritario     spesa imprevista di 800 euro. Se poi la spesa fos-     sanità. Per l’82% degli intervistati la priorità è
       potenziare          se di 2.000 euro allora solo un 27% ce la farebbe.     potenziare la sanità pubblica. Un dato netto
   la sanità pubblica                                                             che non lascia dubbi, dopo che nei mesi più duri
                           Tagli di spesa e scelte rinviate                       dell’emergenza Covid si è visto come ospedali e
                           Chiaro dunque che le famiglie tricolori siano più      rete di servizi siano stati argine fondamentale che
                           che mai impegnate a navigare nella crisi, con          ora occorre comunque rinforzare.
                           prudenza e attenzione, operando una spendig               Tornando al capitolo istruzione, è interessante

      74%
                           review a 360 gradi sui costi da sostenere: così si     notare come, dopo il boom forzato della didattica
                           sono ridotti i pasti fuori casa (54%), si comprano     a distanza, dall’indagine emerga come il 64%

       sì
                           meno vestiti (51%) e si sono ridotti viaggi e vacan-   ritenga che i docenti non siano sufficientemente
                           ze (63%). Molte scelte sono invece state rinviate,     formati su questo versante. Se questo dato forse
                           dall’apertura di una nuova attività economica al       non sorprende più di tanto, fa riflettere il fatto
                           celebrare un matrimonio, dall’acquistare un’auto       che per il 52% degli intervistati anche gli studen-

      26%                  al cambiare casa. E tanti (la stima è di circa 280
                           mila) hanno anche rinunciato per ora a far figli,
                                                                                  ti, cioè la generazione presunta nativa digitale,
                                                                                  non sono ritenuti con una adeguata formazione

       no
                           con un impatto pesante sulla natalità (tema a          per affrontare questa sfida.
                           cui dedichiamo un ampio servizio nelle pagine             Se le indicazioni sulla ripartenza possibile ap-
                           successive).                                           paiono abbastanza chiare e definite, a conferma-
                              Se queste note negative sono nel solco di quanto    re come il frullatore mediatico vissuto in questi
         genitori          le cronache hanno raccontato in questi mesi,           mesi, tra strumentalizzazioni irresponsabili di
  che vaccinerebbero       interessante è vedere quale strada gli italiani (in    qualcuno e parole dette con troppa leggerezza da
     il proprio figlio     particolare è stata sentita la comunità di manager     qualcun altro, abbia lasciato tracce pesanti c’è il
  se fosse disponibile     e dirigenti d’azienda) pensano sia da imboccare        fatto che il vaccino contro il Covid-19 è sì at-
  un vaccino contro il     per uscire dalla crisi in corso, anche alla luce dei   teso con grande ansia, ma un 26% di genitori con
         Covid-19          fondi che verranno dal recovery plan europeo (con      figli minorenni dice che non li farebbe vaccinare.
                                                                                                                  continua a pagina 9

Consumatori ottobre 2020                                                                                                                7
Con Una spinta per ripartire - Coop
Con Una spinta per ripartire - Coop
primo piano                                                          Terra, uomini e clima

  continua da pagina 7                                                                      Luca Mercalli
   Gli italiani cercano poi certezze nelle mura                                             Presidente società
domestiche, in famiglia e con gli amici. E se                                               meteorologica italiana
dovessero scarseggiare affetti umani, si riempirà
il vuoto con un animale da compagnia: 3,5 milioni
di italiani durante il lockdown o subito dopo

                                                          L'impronta ecologica e
hanno acquistato un animale da compagnia e 4.3
milioni pensano di farlo prossimamente.

                                                          il paese che invecchia
Italiani di nuovo ai fornelli
Venendo ad altri aspetti, il Rapporto Coop 2020
segnala una inversione di tendenza. Se lo scorso
anno eravamo di fronte alla conferma di una

                                                          S
fuga dai fornelli (in 20 anni il tempo passa-
to dagli italiani a cucinare si era dimezzato,                    ul numero di dicembre 2019 di questa rivista avevamo parlato di sovrappo-
riducendosi a 37 minuti al giorno), ora, complice                 polazione mondiale e di come sia saggio contenere la crescita demografica
il lockdown, e gli italiani hanno letteralmente                   con mezzi culturali: educazione ed emancipazione delle donne nei paesi po-
rimesso le mani in pasta, come spiega la forte            veri. Ma quando si guarda all’Italia, paese che invecchia sempre più, l’atteggia-
crescita nelle vendite degli ingredienti base             mento è opposto: si sente dire che bisognerebbe fare più figli e tornare a crescere,
(+28.5% in Gdo su base annua) a fronte della              per ringiovanire la cittadinanza, per avere nuove braccia che paghino le pensioni,
contrazione dei piatti pronti (-2,2%). Supportati         per salvaguardare la cultura nazionale dall’avanzata dell’immigrazione straniera.
o meno da aiuti tecnologici (la vendita dei robot         Sono visioni che hanno senso in termini economici e sociali, ma che non tengono
da cucina ha fatto registrare a giugno +111% sul          conto della realtà ambientale e delle risorse fisiche nazionali, della nostra “bioca-
2019), il 30% di intervistati dedicherà ancora            pacità”.
più tempo alla preparazione del cibo e il 33%                L’Italia è già ora un Paese sovrappopolato che vive al di sopra delle proprie risor-
sperimenterà per “mangiare cose salutari”. La             se interne. L’impronta ecologica degli oltre 60 milioni di italiani è l’insieme dei
preparazione domestica dei cibi è probabilmente           prelievi di materie prime, dall’agricoltura ai pesci, dal legname ai minerali, e della
anche la nuova strategia degli italiani per non           produzione di rifiuti, incluse le emissioni di gas serra. Ebbene, i dati elaborati dal
rinunciare alla qualità e contemporaneamente              Global Footprint Network ci dicono che nel 2019 gli Italiani hanno utilizzato risor-
alleggerire il proprio budget familiare.                  se naturali 4,5 volte al di sopra delle proprie possibilità, ovvero occorrerebbero più
                                                          di quattro Italie per soddisfare il nostro tenore di vita. Le tre Italie virtuali che ci
Il cibo? Italiano e sostenibile                           mancano sono prelevate dalle importazioni di energia fossile, di materie prime e di
Nella bolla si accorcia anche la filiera del cibo e per   cibo. In queste condizioni di profondo debito ecologico, far crescere ulteriormen-
un italiano su due l’italianità e la provenienza dal      te la popolazione significherebbe aumentare la nostra vulnerabilità e peggiorare
proprio territorio acquistano ancora più impor-           la nostra condizione fisica: più consumi di risorse, più cementificazione, più rifiuti,
tanza di quanta ne avessero in periodo pre-Covid,         più gas a effetto serra, con conseguenze sempre più pesanti proprio per le giovani
dove già godevano di ampia popolarità. E sempre           generazioni che le subiranno! Si pone dunque la delicata questione di mitigare la
per questioni di sicurezza, nell’estate appena            fragilità ambientale del nostro Paese diminuendo l’esposizione al debito ecolo-
trascorsa, abbiamo assistito a una vera e propria         gico: da un lato questo si può fare con soluzioni tecnologiche, energie rinnovabili,
rivincita del cibo confezionato, che cresce ad            riduzione degli sprechi, riciclo rifiuti, ma dall’altro sarebbe importante considerare
un ritmo più che doppio rispetto all’intero compar-       anche una riduzione della popolazione, così se fossimo meno numerosi avremmo a
to alimentare se paragonato a un anno fa: +2,3%           disposizione più risorse, mentre più siamo più la fetta di torta per persona si riduce
contro +0,5% (giugno-metà agosto 2020).                   e si diviene sempre più deboli rispetto alle forniture esterne.
   E tra le costanti che il Covid non ha spazzato via        Infatti, poiché la popolazione globalmente continua a crescere, potrebbe
riemerge con forza l’attenzione prestata dagli            arrivare il momento in cui le risorse che acquistiamo aumenteranno di prezzo o
italiani ai temi della sostenibilità. Nel confronto       potrebbero perfino scarseggiare, ecco perché dipendere dall’estero per tre quarti
internazionale non c’è gara. Il 27% degli abitanti        del proprio benessere non è una buona strategia e sarebbe opportuno diminuire
del Bel Paese acquista prodotti sostenibili/              la nostra dipendenza da beni che non abbiamo. E come rimediare a una società di
ecofriendly di più rispetto a prima (i francesi e gli     anziani e alle pensioni da pagare? Sono questioni difficili da affrontare, ma meno
spagnoli seguono distanziati con un 18%); il 21%          rispetto ai limiti fisici invalicabili. Le pensioni si possono riformare, l’ambiente
ha aumentato gli acquisti in punti vendita che            no. Assecondando l’attuale condizione di decrescita della natalità, superata una
promuovono prodotti sostenibili (contro un 17%            fase transitoria di invecchiamento della società, nei prossimi decenni potremmo
degli americani e un 15% dei tedeschi) e il 20%           stabilizzarci per esempio a 50 milioni di abitanti, quanti eravamo nel 1960, e lì
acquista di più da aziende che operano nel rispetto       rimanere stabilmente, mantenendo il tasso di fertilità di sostituzione, pari a circa
dei lavoratori.                                           due figli per donna. E vissero felici e resilienti.

Consumatori ottobre 2020                                                                                                                             9
Con Una spinta per ripartire - Coop
primo piano economia e società

SECONDO I DATI ISTAT PROCEDIAMO VERSO UN INVERNO DEMOGRAFICO

Giovani cercansi, senza
di loro non c'è futuro
— Claudio Strano

Nel 2019 abbiamo toccato
il livello più basso, da oltre
un secolo, nel saldo tra nati
e morti: 67 contro 100.
E intanto la fascia di età più
produttiva, quella dei trentenni
e quarantenni, si è assottigliata
ed è un problema per la
ripartenza. Il professor Rosina:
                                                                                               Figli per famiglia
«Attenti a sottovalutare
la questione demografica»                                                             1,3                1,6                 1,9
                                                                                      Italia           Germania             Francia

L'assegno unico                                                                   l'ora del telegiornale. Quale sarà l'apertura di oggi? Proviamo a

familiare                                                             È
                                                                                  immaginare che ci appaiano, come ogni sera, non il coronavirus
                                                                                  o i migranti, ma la famiglia come prima notizia. La famiglia
                                                                                  italiana che invecchia e continua a perdere colpi. «Nel 2021
Con un voto bipartisan, la Camera ha approvato all'una-                           nuovi minimi per le nascite: scenderemo sotto le 400mila
nimità in luglio, l’assegno unico familiare chiamato anche        unità», scrive Carlo Blangiardo, presidente dell'Istat. È il dato più basso da
"universale" in quanto per la prima volta le famiglie italiane    oltre un secolo, peggiore degli anni della guerra. La famiglia è in crisi e senza
avranno a disposizi0ne un assegno unico che riordina,             più i giovani che sarebbero, poi, quelli che dovrebbero far ripartire il paese
semplifica e potenzia le misure a sostegno dei figli a carico.    dopo l'emergenza sanitaria, prendersi i posti di lavoro che alcuni dicono
È il primo pilastro del Family act voluto dal governo. Si parla   "occupati" dagli extracomunitari, trasferire idee fresche e nuove alla società.
attualmente di un assegno mensile dagli 80 fino a 240 euro,          Il punto è che i giovani italiani – cioè la base di ogni serio e concreto ragi-
progressivo in base all'Isee, erogato dal settimo mese di         onamento sul futuro nostro e di questo nostro paese – stanno sparendo. Se
gravidanza al compimento del 21esimo anno d’età, a partire        ne parla, se va bene, in coda ai servizi del Tg o nei convegni tra demografi ed
dal gennaio 2021. L'assegno familiare e universale soppianta      economisti, ma intanto si assottiglia la schiera degli under 44 (crollo delle
e integra alcuni dei bonus per le famiglie ad oggi vigenti        nascite e fughe all'estero più numerose dei rientri), facendo aumentare gli
(assegni per il nucleo familiare, bonus mamme domani,             squilibri demografici e le diseguaglianze intergenerazionali, ossia la ricchez-
bonus bebè e detrazioni figli a carico) e verrà esteso, dopo      za (e gli oneri) in capo ai giovani e ai loro genitori e nonni. La questione è
l'approvazione del Senato, anche ad autonomi e partite Iva.       rilevante per l''economia su cui già pesa un Pil in caduta libera (- 12,8% nel

10                                                                                                                       Consumatori ottobre 2020
trimestre del lockdown) e per l'intera fase che                    Il debito intergenerazionale...
si apre che sarà probabilmente di "depressione",
più che di "recessione", per dirla con il giornalista              Con il Covid-19 è aumentato il carico
finanziario Francesco Guerrera.
   Il dato statistico che più colpisce è che, oggi,                La crescita del debito pubblico, il riscaldamento globale, l'esaurimento delle risorse e, in una
sono oltre un milione in meno coloro che hanno                     certa misura, anche la pandemia sono tutti fenomeni intergenerazionali. Originano cioè da
fra i 30 e i 34 anni e raggiungeranno nel corso del                scelte compiute dalle generazioni passate che producono i loro effetti negativi soltanto a
decennio la fascia d'età 40-44, che è considerata                  distanza di tempo. Le generazioni presenti, intanto, stanno caricando su quelle future un
la più produttiva. «È la più consistene riduzione in               pesante fardello fatto di shock di natura ambientale, sanitaria, economica. Limitandoci a
Europa di quello che può essere considerato l'asse                 quest'ultimo, l'accumulazione del debito pubblico e privato, a livello globale – generata
portante dell'economia di un paese», osserva                       dallo sforzo gigantesco fatto da governi e banche centrali in questo periodo difficile di
Alessandro Rosina, docente universitario,                          pandemia – viene stimata in 11 triliardi di dollari. Prima o poi qualcuno dovrà ripagare
saggista e demografo che di seguito intervistia-                   questo enorme debito e questo qualcuno sono le nuove generazioni che, come sostiene
mo. Rosina denuncia la «sottovalutazione della                     Greta Thunberg, devono scendere in campo prima che sia troppo tardi, chiedendo un patto
questione demografica nei piani di ripartenza                      intergenerazionale. «Poiché saranno i giovani a dover ripagare il debito che stiamo creando
del paese», e ricorda che il tasso di occupazione                  – dice Mario Draghi –, è nostro dovere far sì che abbiano tutti gli strumenti per farlo».
dei quarantenni è già quasi di dieci punti sotto la

                                                                   ... e la giustizia intergenerazionale
media europea (74%), ma quel che è più grave è
che i trentenni di oggi partono già da una soglia di
cinque punti più bassa (68%). Sono pochi, dunque,
e pure sottoccupati.                                               Belgio e Francia l'hanno già in Costituzione
Una pianta che non germoglia più                                   Alcuni paesi, come Belgio e Francia, hanno già introdotto nella Costituzione il principio della
Se i trentenni e i quarantenni appaiono l'anello de-               giustizia intergenerazionale che è strettamente legato a quello dello sviluppo sostenibile.
bole della ripartenza, l'apertura del "nostro" tele-               Non è un passaggio di poco conto perché, ad esempio, è cambiato l’oggetto della società per
giornale potrebbe essere che purtroppo la società                  azioni. Si è valorizzata cioè l’idea del profitto di medio periodo e non più di breve termine
italiana non solo invecchia, ma continua a non                     che è stata al centro del capitalismo degli ultimi 40 anni. E ricadute fiscali premiano, ad
germogliare più. Nel 2019 –informa l'Istat – abbia-                esempio, il lavoro piuttosto che i diritti di successione. In Italia siamo alla proposta di legge
no toccato il livello più basso di ricambio naturale               di iniziativa popolare depositata nel 2019 dall'ASviS e alcune forza politiche. «Quando furo-
a partire dal 1918, dunque da oltre un secolo. La                  no scritte le Costituzioni – spiega il portavoce, il professor Enrico Giovannini –, nel secondo
differenza tra nati e morti è stata di 212mila unità:              dopoguerra, il concetto di giustizia tra generazioni era assente, perché l’ipotesi di base era
per ogni 100 persone che muoiono, oggi ne nasco-                   che il mondo sarebbe evoluto sempre verso il meglio, anche se con delle crisi temporanee,
no 67, mentre dieci anni fa ne nascevano 96. In                    e quindi non c’era bisogno di proteggere le giovani generazioni, perché sarebbero state per
questo modo la popolazione residente si è ridotta                  definizione in una situazione migliore di quella delle precedenti. Oggi sappiamo che non
di 116mila unità in un anno. Siamo 60 milioni e                    è più così». Giovannini fa anche un'altra considerazione interessante: «Quella che oggi ci
317mila, un calo di popolazione dovuto, come det-                  sembra un'anomalia rispetto all'adeguata remunerazione del capitale degli azionisti, cioè la
to, soprattutto al crollo delle nascite: 435mila                   trasmissione intergenerazionale del capitale, è in realtà un elemento costitutivo dell’eco-
contro 647mila decessi, il che ha fatto alzare l'età               nomia cooperativa. Questo dimostra che abbiamo dimenticato che prima della rivoluzione
                                  continua a pagina 12             neoliberale questi principi erano alla base del capitalismo».

Dal dopoguerra ad oggi gli under45 ridotti di un terzo: dal 72 al 47%
               0-11 anni     12-19 anni 20-24 anni                            25-60 anni                                                    Over 60 anni
ANNI 50        bambini       adolescenti giovani                                adulti                                                        anziani

              0-10 anni     11-20 anni    20-25 anni    26-34 anni                  35-54 anni          55-64 anni       65-75 anni                   75-84 anni    over 85 anni
   OGGI
               bambini      adolescenti    giovani     giovani adulti                 adulti            tardo adulti   giovani anziani                 anziani     grandi anziani
                                                                                                                                         Tratto da www.alessandrorosina.it

Consumatori ottobre 2020                                                                                                                                                     11
primo piano economia e società

L'ESPERTO: «SERVONO POLITICHE ADEGUATE E UN SALTO CULTURALE»
«I nostri giovani sono
i più colpiti dalla pandemia»
                                                              rofessore, cosa può dirci                    I nostri ragazzi infatti sono quelli che vivono più

                                                 P
                                                              dell'impatto della pandemia                  a lungo in casa con i genitori, che hanno maggiori
                                                              sui progetti di vita dei giovani?            problemi d'inserimento nel mondo lavorativo, che fin
                                                              I giovani italiani tra i 18 e i 34 anni      oltre i 30 anni non studiano e non lavorano, che non
                                                              sono i più preoccupati per l'impatto         godono di una continuità di reddito per cui continua-
                                             della pandemia sul loro futuro: oltre il 60% vede i           no a dipendere dai genitori. La pandemia li ha colpiti
                                             propri progetti di vita a rischio, più le donne (67%)         maggiormente proprio per la loro vulnerabilità e il
                                             che gli uomini (55%). E il 36,5% di coloro che aveva-         clima di sfiducia che respirano. Molti intorno ai 20
                                             no intenzione di concepire un figlio entro l'anno ha          anni, cioè all'ingresso nella vita adulta, avevano
                                             finito per accantonare l'idea a causa del coronavirus.        già incrociato un'altra crisi pesante, la recessione
        ALESSANDRO
                                             A dircelo è una fresca indagine dell'istituto Toniolo,        economica del 2008-2013. Da allora si sono acuite le
          ROSINA                             realizzata all'apice del lockdown assieme al mini-            distanze rispetto alla condizione media dei coetanei
        PROFESSORE                           stero per le Pari opportunità e la famiglia. La ricerca       europei. E loro non capiscono il perché. Il divario
       DI DEMOGRAFIA                         ha confrontato i ventenni e trentenni francesi, spa-          è forte soprattutto con la Germania, con la quale
    E STATISTICA SOCIALE                     gnoli, inglesi e tedeschi con i nostri. Gli italiani, più     c'è uno scarto che supera i 20 punti percentuali. I
       ALL’UNIVERSITÀ                        di tutti, temono che l'emergenza sanitaria li porti           giovani tedeschi sono i più ottimisti sulla possibilità
    CATTOLICA DI MILANO                      non a congelare, ma a rinviare sine die o a cancellare        di lasciare pressoché immutati o solo posticipare i
                                             progetti importanti come la conquista dell'autono-            propri piani di vita. Non a caso prima della pandemia
                                             mia, la formazione di una famiglia, la scelta di un           molti nostri giovani migravano nel Nord Italia e poi
                                             figlio. Questo va ad inserirsi in una realtà già difficile.   all’estero, con maggiore destinazione la Germania.

Under 34 che pensano
che il Covid avrà                              continua da pagina 11
un impatto negativo                          media a 45,7 anni. È il quinto anno consecutivo che           Mamma mia la pandemia!
sui loro piani familari                      la popolazione residente diminuisce, nonostante               Sui numeri negativi del 2019 si è abbattuto poi lo
                                             un saldo migratorio con l'estero ancora positivo              tsunami del coronavirus che ha inasprito tutti i
Uomini                                       (8,9% gli stranieri sul totale degli abitanti). E dimi-       fattori. L'ultima relazione di Bankitalia li sintetizza:
                               36,1          nuisce soprattutto al Centro e al Meridione dove ci           una più fragile posizione lavorativa delle nuove ge-
                         29                  sono alcune aree in totale abbandono e si registra            nerazioni, complicazioni nella gestione dei tempi di
                  19,8                       una emorragia di giovani (nonostante se ne contino            vita e di lavoro, una peggiore condizione economica
                  19,7                       mediamente di più) che migrano dove c'è più lavoro,           delle giovani famiglie. A ciò si aggiunge la chiusura
                         30,1                cioè nelle regioni del Nord nelle quali l'equilibrio è        degli orizzonti di speranza: oltre 3 "neet" su 4 (i
Donne                                        garantito anche da una maggiore fecondità (1,36               "neet" sono i ragazzi che non studiano e non hanno
                                      43,2   figli per donna, con un primato di 1,69 a Bolzano).           un impiego) hanno smesso di cercare lavoro durante
                              34,1              I dati, tuttavia, dicono anche che il numero dei           il lockdown, con il rischio di scoraggiarsi definitiva-
                  22,2                       figli per donna (1,29) rimane costante, tra i più bassi       mente. A sottolinearlo è il settimo Rapporto giovani,
                   23,3                      d'Europa, anche se il desiderio sarebbe di averne di          curato dall'Istituto Toniolo, che è la principale inda-
                     28,3                    più, mediamente 2,cioè in linea con gli altri paesi.          gine italiana sulle nuove generazioni.
                                             A diminuire (di 180mila) sono però le donne in                    L'equilibrio demografico della società non c'è
        Italia                   Germania    età fertile. Per varie ragioni, si decide di fare figli       anche perché i giovani, come detto, che sono la base
        Spagna                   Regno       sempre molto tardi, con un'età media che per il               trasversale di ogni ragionamento, il motore di una
        Francia                  Unito       primo parto è cresciuta a 32,1 anni, e più madri              nazione, non fanno da traino né da contrappeso
                                             ultraquarantenni. Insomma, si vorrebbero ma non               nello scenario post-Covid. L'effetto del virus sarà
Dati percentuali. Fonte: Istituto Toniolo.   si fanno, vuoi perché mancano le condizioni, vuoi             piuttosto di "anticipare di quasi un decennio il ritmo
Il report completo della ricerca
                                             per altre ragioni spiegate nell'intervista e nei box in       della denatalità", si legge mel Rapporto Coop 2020,
è su www.osservatoriogiovani.it
                                             queste pagine.                                                che calcola che 280mila italiani hanno rinunciato
                                                                                                                                            continua a pagina 15

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La Germania che fino a 10-15 anni fa aveva                 familiare: da noi l'affetto e la vicinanza emotiva         Noi ne
una denatalità come la nostra e oggi ha                    sono estese a tutte le fasi della vita. Ne deriva che è
indici di fecondità assai più alti. Qual è il              più facile e "normale" che nei paesi del Nord ci sia il    vorremmo
suo segreto?                                               tempo pieno nelle scuole e che gli anziani vengano
Per invertire il trend della denatalità servono politi-    ospitati nelle case di riposo, mentre in Italia il wel-    avere ma...
che per la famiglia che spazino dai servizi all'in-        fare familiare compensa la carenza degli asili nido e
fanzia ai tempi di conciliazione con il lavoro, e che      i figli, che spesso abitano vicino ai genitori, si pren-   Un punto importante che
devono essere soprattutto solide e continuative nel        dono cura dei genitori anziani dai quali sono stati a      emerge dalle ricerche
tempo, Serve cioè creare precisi strumenti su cui le       loro volta aiutati a trovare un lavoro. Il nostro paese    dell'istituto Toniolo è che
famiglie sanno di poter contare al di là dei governi e     si è organizzato su questo grande welfare informale        i desideri e le intenzioni
delle contingenze. L'esempio della Germania, che da        risparmiando su asili, scuole, politiche di concilia-      dei giovani italiani non
1,3 è cresciuta a 1,6 figli per coppia in pochi anni, ci   zione lavoro-famiglia, e dando per scontato che i          differiscono molto da quelli
fa capire che anche chi è caduto molto in basso può        figli siano sempre un bene a carico. La combinazio-        dei giovani europei: tra
recuperare grazie a politiche attive efficaci, che tra     ne tra il fattore culturale e la mancanza di politiche     questi avere un numero di
l'altro vanno continuamente rimesse in discussione         adeguate per la famiglia rende i giovani più fragili,      figli intorno a 2, una soglia
e adeguate ai cambiamenti del mondo del lavoro e           più a lungo dipendenti e restii a reclamare ciò che        che eviterebbe squilibri
ai fabbisogni delle famiglie giovani. Serve dimostra-      negli altri paesi è un diritto già prima dei 25 anni: e    demografici. Francia e
re un'attenzione continua nei loro confronti in modo       cioè l'autonomia e l'autosufficienza, che sono alla        Paesi scandinavi riescono
che percepiscano che il paese investe su di di loro.       base di una famiglia. È un meccanismo perverso             più o meno a raggiungerla,
Avere figli oggi non è più una scelta scontata, viene      che va ad alimentare le diseguaglianze, perché chi         in parte anche la Gran
fatta solo da chi trova un terreno fertile e un clima      nasce in una famiglia giusta può raggiungere i suoi        Bretagna. Quando si è più
di fiducia intorno a sé, altrimenti rimane una scelta      obiettivi, chi nasce in quella sbagliata no.               vicini a 1 che a 2, come in
minoritaria di quei pochi che sono fortemente con-                                                                    Italia (1,29 figli), la piramide
vinti o dei gruppi sociali più benestanti.                 Che giudizio dà dell'assegno unico e univer-               demografica si inverte
                                                           sale e del Family act? È ottimista o pessimi-              e si riduce la possibilità
Sulla diminuzione delle nascite incide                     sta sull'efficacia di queste misure integrate              di finanziare welfare e
anche un fattore culturale? C'è una peculia-               concepite sul modello tedesco?                             pensioni. È evidente che
rità tutta italiana in questo senso?                       L'assegno unico familiare non è l'unica misura del         servono politiche adeguate
Sì, da noi è radicata l'idea che i figli siano un costo    Family act, che è un pacchetto di misure che               di sostegno nella transizione
privato più che un valore sociale condiviso. Chi non       prevede aiuti economici, un fisco favorevole nei           alla vita adulta e, una volta
ha figli non capisce nemmeno perché investire              confronti delle famiglie, ecc. Mi pare che sia stia        arrivato il primo figlio,
su chi ne ha. A livello collettivo siamo quelli che        dando il giusto segnale su come si possa scardinare        servizi e meccanismi di
investono meno sulla risorsa famiglia. E poi c'è un        il meccanismo dei figli come costo sociale e non           conciliazione tra vita
altro dato: il valore principale che i genitori pensano    come bene collettivo. Credo ci sia bisogno di un           lavorativa e familiare.
di dover trasmettere ai propri figli non è, come nei       paese che riparta creando opportunità per le nuove         Senza queste misure si
paesi del nord Europa, quello di cavarsela da soli         generazioni e in questa chiave la green economy,           creano povertà e la rinuncia
prima possibile. A un diciottenne che progetta la          che ha bisogno delle competenze dei più giovani,           a un secondo o più figli è
propria vita la società inglese o scandinava attri-        rappresenta una grande occasione. Vedremo se le            pressoché inevitabile.
buiscono valore investendo in alloggi e politiche di       scelte politiche saranno fatte fino in fondo aprendo
reddito. Nei paesi mediterranei, invece, il focus è        una nuova fase di crescita con al centro non
sull'importanza dell'aiuto reciproco, sulla solidarietà    l'austerity, ma i giovani.

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Consumatori ottobre 2020                                                                                                                          13
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                                                            photo Angelo Palombini
"a mettere al mondo un figlo a causa dell’emergenza                                                                       Simona Vinci
sanitaria". La prospettiva più lontana è addirittura di                                                                   scrittrice
una riduzione di 8 milioni di italiani in età lavorativa
nel 2050 rispetto al 2015, il che gioverebbe all'ecosi-
stema, non certo al sistema pensionistico appesan-
tito dal Covid che ha accelerato uno storico sorpasso:

                                                                                      Dove sono i bambini?
erano 22,77 milioni gli occupati in maggio a fronte di
22,78 milioni di pensioni erogate in gennaio. Dunque
più assegni pensionistici (non ancora più pensionati)
che produttori di reddito. Lo stesso Covid, secondo le

                                                                              C
previsioni, causerà 60mila morti in più, non 600mila
come con la spagnola. La domanda chiave, allora,                                              'è uno splendido, straziante film del regista di origine armena Atom Egoyan che
suggerita da Mario Draghi al meeting di Rimini, è:                                            si intitola “Il dolce domani”. È del 1997 ed è tratto da un altrettanto splendido
chi si prenderà sulle spalle l'Italia deprivata di giova-                                     e straziante romanzo di Russel Banks. In una cittadina dello stato di New York,
ni? Chi pagherà i debiti contratti e le pensioni?                                    la comunità subisce una tragedia inconcepibile: lo scuolabus che trasporta i bambini
                                                                                     del paese ha un incidente e sprofonda in un lago ghiacciato. Tutti i bambini, tranne una,
Bonus, pacchetti e proposte                                                          perdono la vita. Cosa succede a una comunità nella quale non ci sono più bambini? È
Sul piano delle politiche attive, c'è da segnalare il                                una domanda alla quale dare risposta è difficile e può accadere anche non ci sia bisogno
Family act, un insieme di misure che dal 2021                                        di una tragedia per provare a porsela.
alzerà l'asticella dell'impegno su questo fronte (vedi                                   Mi perdonerete per questo attacco angosciante, e per il parallello azzardatissimo
box). Già mesi fa era arrivata dal Forum per le                                      che sto per fare, ma se guardiamo i dati Istat relativi al 2019 sulla natalità nel nostro
Disuguaglianze e Diversità un'altra proposta, quella                                 Paese, ci accorgeremo che il bilancio demografico (come si racconta nei servizi in
di dare 15mila euro a ogni diciottenne e di tassare le                               queste pagine) è in caduta libera e lo è da anni. Dall’inizio degli anni ‘80 a oggi il
eredità per colmare il divario tra le generazioni.                                   numero di minori residenti sul territorio è sceso di oltre 10 punti. Per chiaririci: i minori
Grazie al Recovery fund dell'Europa abbiamo ora                                      in Italia rappresentano il 16% circa della popolazione, quasi un niente. Il numero di
un'occasione straordinaria per impostare riforme di                                  bambini iscritti all’anagrafe al 31 dicembre 2019 ammonta a 420.170: “il numero più
medio-lungo periodo. Con i 209 miliardi di euro                                      basso dall’unità d’Italia.” Se avevamo pensato che gli stranieri in arrivo nel nostro
assegnati all'Italia (di cui 82 di sovvenzioni e 127 di                              Paese lo avrebbero compensato non è così, anche loro si stanno adeguando.
prestiti) si può fare molto per impedire la fuga dei                                     In una società che sembra proprio non avere al centro della propria idea di sviluppo
giovani all'estero (+8%) e attuare riforme struttura-                                famiglie e diritti d’infanzia e adolescenza non è che la gente abbia tutta questa voglia
li. Tante voci sostengono questa linea, tra cui quella                               di mettersi in gioco con la riproduzione. Paura del futuro, insicurezza economica e
dell'associazione "M&M - Idee per un paese                                           lavorativa, disparità di genere. Tutte questioni pesanti che durante questi duris-
migliore", che individua i più giovani come il filo                                  simi mesi del 2020 si sono fatte ancora più evidenti. Ma la questione resta: com’è e
conduttore del piano europeo che, non a caso, è                                      soprattutto come sarà una società dove la gran parte della popolazione è composta
chiamato Next Generation Eu. Tra le proposte,                                        da anziani? Non è un quadro entusiasmante e fa riflettere: questo dato demografi-
l'ampliamento del tempo di permanenza scolastica e                                   co sembra quasi legittimare il fatto che i più giovani hanno poca voce in capitolo
la riduzione (per sempre) del 15% del cuneo fiscale                                  riguardo a tutto, nelle agende politiche vengono sempre per ultimi, a parte quando li
per chi entra nel mondo del lavoro. Una proposta                                     si prende in considerazione come “fruitori-consumatori di qualcosa”, qualcosa per il
dirompente per ridurre le diseguaglianze, a scapito                                  quale vengono poi puntualmente sgridati o accusati.
dei profitti, è quella del sociologo Domenico De                                         Potrebbe sembrare la trama di un romanzo distopico: un mondo popolato
Masi, che avanza l''idea di commisurare i contributi                                 di anziani, dominato da assilli di salute che riducono il quotidiano ad estenuanti
che oggi alimentano l’Inps, «anziché sul lavoro che                                  conversazioni riguardanti acciacchi vari. Non ho nulla contro le persone anziane,
diminuisce, sul prodotto che invece incrementa».                                     sia chiaro, porto loro rispetto e penso siano degne di tutte le cure e le attenzioni - io
L'immigrazione stessa è indicata da "M&M" come                                       stessa, incredibilmente, come passa il tempo signora mia, non posso certo conside-
uno dei canali di entrata di lavoratori giovani,                                     rarmi giovane - ma questo scenario, anche pensando a mio figlio di otto anni, un po’
necessari all'economia italiana, nell'ordine di circa                                di paura me la mette. Il film di Egoyan si ispirava alla fiaba “Il Pifferaio di Hamelin”: il
200mila all'anno. Del resto sembrano finiti i tempi                                  Pifferaio Magico che per una vendetta contro il villaggio, con la sua musica incanta
delle crisi economiche che passano come un                                           tutti i bambini e se li porta via con sé, per sempre, in una caverna. Il finale ha parecchie
normale raffreddore. L'Italia post-Covid raffrontata                                 varianti, alcune più tragiche, altre di speranza. Non so, la mia sensazione è che anche
con quella post-bellica che portò al boom economico                                  se sono pochi, i bambini e i ragazzi dovrebbero venire prima di tutti gli altri. Russel
è profondamente diversa. Nel 1951 gli under 45                                       Banks in un’intervista aveva dichiarato: «L’America è in uno stato di crisi profonda,
erano infatti di gran lunga preponderanti sulla                                      antropologica, in cui le istituzioni di base (famiglia, scuola, chiesa, villaggio, comunità)
popolazione (pari al 72%), oggi sono una parte                                       sono crollate le une dopo le altre. Con la perdita dei nostri bambini, l’avvenire passa
minoritaria (47% circa) destinata a scendere,                                        dietro di noi, e ci lascia di fronte al dolce domani illusorio». Forse conviene cominciare
secondo l'Istat, a fine decennio, al 43,7%: cioè ben                                 a pensarci seriamente.
2,3 milioni di giovani in meno!

Consumatori ottobre 2020                                                                                                                                                         15
primo piano salute
IL BOOM DEI CONSUMI

              Se gli integratori
          diventano scorciatoie
— Silvia Fabbri                                lzi la mano chi non ha mai avuto voglia di affidarsi alla pillola

                                  A
                                               miracolosa… Perchè, diciamocelo, che fatica dimagrire, che
Ne consumiamo più                              fatica consumare cinque porzioni di frutta e di verdura al
                                               giorno. Che noia fare ginnastica e che stress dover interrompe-
di ogni altro popolo europeo                   re certe brutte abitudini così consolanti! Meglio una pillola e
                               via, via le responsabilità, via la fatica, lo stress e anche la paura del Covid-19.
e durante la pandemia             Sarà per questo, per la voglia matta di credere alla formula magica che ci
                               toglie i problemi, che il mercato degli integratori alimentari ha rag-
abbiamo fatto scorte anche     giunto in Italia a fine 2019 un valore di circa 3,6 miliardi di euro, cresciuto
                               del 3,6% nel 2018. In farmacia, principale canale di vendita, gli integratori
di vitamina C e prodotti       si confermano la seconda categoria dopo il farmaco su prescrizione. Nessu-
                               no come gli italiani consuma più integratori: il mercato del nostro Paese è il
per rafforzare il sistema      primo mercato in Europa. L’utilizzo degli integratori coinvolge 32 milioni di
                               italiani (il 65% della popolazione italiana adulta) e anche i medici li consi-
immunitario. Ma non sempre     gliano: sempre nel 2019 ci sono state 28,6 milioni di prescrizioni mediche di
                               integratori alimentari. Tutti questi dati sono contenuti nella V indagine di
questi preparati sono          settore “La filiera italiana dell’integratore alimentare”, elaborata dal Centro
                               Studi FederSalus.
davvero utili                     In Europa, la normativa di riferimento è la Direttiva 2002/46/CE, attuata in
                               Italia con un decreto legislativo. In questa normativa, gli integratori alimen-
                               tari sono definiti precisamente così: "Prodotti alimentari destinati ad inte-
                               grare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze
                               nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto
                               nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi,
                               acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti
                                                                                           continua a pagina 18

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