LASCIATECI LIBERI DI EDUCARE - PERCHÉ È URGENTE RIFORMARE LA SCUOLA - Missionari del ...
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RIVISTA BIMESTRALE DELLA UNIONE SANGUIS CHRISTI E DEI MISSIONARI DEL PREZIOSISSIMO SANGUE ANNO 70 - N° 3 - MAGGIO/GIUGNO 2021 missionaria primavera Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/2012 Editore: Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue LASCIATECI LIBERI DI EDUCARE PERCHÉ È URGENTE RIFORMARE LA SCUOLA L’analisi forte e coraggiosa di sr. Anna Monia Alfieri LA LIBERTÀ EDUCATIVA: L’IMPORTANZA DELLE SCUOLE LA SFIDA DAL DI DENTRO PUBBLICHE PARITARIE La testimonianza di sr. Francesca Palamà L’intervento di p. Luigi Gaetani
primavera missionaria ANNO LXX - N° 3 - MAGGIO/GIUGNO 2021 Autorizzazione Trib. Roma n. 229/84 in data 8-6-1984. Iscriz. Registro Naz. della Stampa (Legge 8-8-1981, n. 416, art. 11) al n. 2704, vol. 28, foglio 25, in data 27-11-1989. DIRETTORE RESPONSABILE: DON GIACOMO MANZO, CPPS REDATTORI: G. Manzo, M. Colagiovanni, G. Piepoli, F. Pellegrino ARTICOLISTI: T. Pastore, P. Gulisano, F. Cardarelli, E. Strollo, P. Battista, G. Piepoli, N.A. Perone, E.C., E. Ruggiero, G. Pandolfo, E. Napoli, A. Celani, L. Bugnola, M. Giacometti, F.M. Rossi, P. Ndigi, V. Giannuzzi PROGETTO GRAFICO: L. Cristantielli MATERIALE GRAFICO: Archivio USC, Collezione Privata, Web STAMPA: Stilgraf S.R.L - Cesena Quest’anno scegli di donare il tuo REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Narni, 25 - 00181 Roma Tel. 06 92110936 5X1000 W.App. 377 0868853 E-mail. primaveramissionaria@sangaspare.it ad Amici delle Missioni del Preziosis- simo Sangue onlus, e potrai dare il tuo www.sangaspare.it PER CONFORTO RELIGIOSO Tel. 06 932911 contributo in questa grande missione! SOSTIENI I NOSTRI MISSIONARI... ... E LE LORO MISSIONI IN ITALIA E ALL’ESTERO MESSE ORDINARIE, PERPETUE E GREGORIANE MISSIONI POPOLARI MISSIONI ESTERE PRIMAVERA MISSIONARIA (PUBBLICAZIONI) UNIONE SANGUIS CHRISTI SEMINARIO CPPS C.C.P. N. 766006 INTESTATO A: MISSIONARI DEL PREZIOSISSIMO SANGUE BONIFICO POSTALE IT 51 D 076 0103 2000 0000 0766 006 BONIFICO BANCARIO MONTE DEI PASCHI DI SIENA, AG. 7 DI VIA TUSCOLANA - 00181 ROMA https://www.admonlus.it/cosa-puoi-fare-tu/5-x-1000/ IT06 I010 3003 2070 0000 2750 205 ... PER I PROGETTI DELLA NOSTRA ONLUS* PROGETTI OSPEDALE “SAN GASPARE” BOMBONIERE SOLIDALI OGGETTI SOLIDALI LA NOSTRA RIVISTA *OFFERTE DEDUCIBILI/DETRAIBILI AI FINI FISCALI C.C.P. N. 1010137204 INTESTATO A: AMICI DELLE MISSIONI DEL PREZIOSISSIMO SANGUE ONLUS BONIFICO POSTALE IT50 J076 0103 2000 0101 0137 204 BONIFICO BANCARIO In copertina: sr. Anna Monia Alfieri, una delle persona- MONTE DEI PASCHI DI SIENA, lità più importanti che si battono per il diritto all’istru- AG. 7 DI VIA TUSCOLANA - 00181 ROMA IT 90 O 01030 03207 000002767555 zione. In questo numero scopriamo chi è. QUESTA RIVISTA È BIMESTRALE. SE NON VUOI RICEVERLA E AVERE SOLO IL FOGLIO DI PRIMAVERA MISSIONARIA, CONTATTACI w 06 92110936 - e primaveramissionaria@sangaspare.it È possibile fare donazioni, richiedere preghiere e Sante Messe anche sul nostro sito www.sangaspare.it
Password Custode di don Terenzio Pastore, CPPS Direttore Provinciale donterenziopastore@gmail.com «Sono forse io il custode di mio fratel- distruggere ciò che è suo. Nessuno è pro- della Chiesa, come custode delle vocazioni. lo?» (Gen 4,9). prietario di un’altra persona, né del cre- Dalla sua disponibilità a servire deriva in- ato: sempre custode! Chissà quanti ge- fatti la sua cura nel custodire». Il custode, La controdomanda di Caino fa parte nitori e nonni, quanti insegnanti, quanti quindi, è un contemplativo che assume di uno dei primi dialoghi tra Dio e l’uo- educatori, quanti sacerdoti, religiosi e un atteggiamento di servizio. Il custo- mo che la Bibbia ci riporta. Dio gli aveva religiose, cercano di comunicare ogni de non deturpa il creato, ma lo rispetta chiesto: «Dov’è tuo fratello, Abele?» (Gen giorno questo messaggio, con la loro vita e lo valorizza. Il custode si prende cura 4,9). Conosciamo l’accaduto: Abele era e le loro parole. dell’altro facendo dono della sua vita. già morto, ucciso proprio da Caino che, con quella controdomanda, cercava di Il custode è un contemplativo. Non solo: il custode è una sentinella, nascondere il primo delitto nella sto- pronto a intuire e segnalare il pericolo. ria dell’umanità. Nei capitoli precedenti il Libro della Genesi narra l’inizio della Il custode è un cittadino attento e re- creazione. I due racconti, in modo diver- sponsabile. Il custode è un compagno di so, offrono un messaggio inequivocabi- viaggio premuroso e vigilante. Quanti, le: Dio affida alla cura dell’uomo tutto purtroppo, vengono meno all’essere cu- il creato. In un contesto diverso, Dio stodi, magari per il timore delle conse- avrebbe potuto rispondere a Caino: guenze di parole o gesti di verità. Si tratta certo che sei custode di tuo fratello, cia- di coloro che sanno, si ritengono vicini, scuno dovrebbe essere custode dell’al- possono considerarsi addirittura amici, tro. Non solo, ma tu e ogni altro essere Papa Francesco ha dato questa defi- ma in certe situazioni non muovono un umano siete anche custodi del creato, nizione nell’Udienza Generale del 16 dito: restano inerti, diventando persino che ho messo totalmente a vostra di- settembre scorso, in cui ha evidenziato complici di scelte dissennate. Un esem- sposizione. Oggi si parla tanto di custo- dapprima l’atteggiamento opposto: «Sen- pio sono le dipendenze, un fenomeno dia del creato perché mai come in questo za contemplazione, è facile cadere in un drammaticamente in aumento: quante tempo storico sono evidenti gli effetti di antropocentrismo squilibrato e superbo, vite spezzate o segnate per sempre! Nel- uno sfruttamento sregolato della natura, l’“io” al centro di tutto, che sovradimensio- le dipendenze, però, non si cade all’im- causato da interessi economici, che ne sta na il nostro ruolo di esseri umani, posizio- provviso; ci sono degli inizi, dei passi, provocando la rovina. nandoci come dominatori assoluti di tutte che fanno comprendere che una perso- le altre creature». Insomma, senza con- na si sta incamminando verso un vero e templazione si rischia lo stravolgimento proprio burrone. Ovviamente, la scelta del progetto di Dio. Poi, ha aggiunto: «è dipenderà sempre dal diretto interessa- importante recuperare la dimensione con- to, ma la presenza e l’intervento di un templativa, cioè guardare la terra, il crea- custode possono risultare determinanti, to come un dono, non come una cosa da provvidenziali. sfruttare per il profitto. Quando contem- pliamo, scopriamo negli altri e nella natu- Una volta un uomo mi rivelò un par- ra qualcosa di molto più grande della loro ticolare della sua storia personale che utilità». Nel Messaggio per la Giornata neppure immaginavo. Lo avevo rivisto Il custode, al contrario, si prende cura Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, dopo molti anni e mi stava parlando del di ciò che gli viene affidato. Il custode che quest’anno si è ispirata alla figura di suo lavoro e della sua famiglia. A un cer- sa di non essere un proprietario che, al San Giuseppe, il Papa scrive: «Mi piace to punto, in lontananza, scorgiamo una limite, può anche ritenersi in diritto di pensare a San Giuseppe, custode di Gesù e suora. Vedendola, lui esclama: “Chissà Maggio/Giugno - n° 3 3 primavera missionaria
SOMMARIO cosa avrei combinato, nella mia vita, sen- za di lei!”. Poi aggiunge che, da ragazzo, aveva iniziato con dei piccoli furti e con l’assunzione di droghe. Qualcuno, un po’ 8 16 più grande di lui, lo aveva trascinato; e lui ci stava, un po’ per sentirsi grande, un po’ per dimostrare di essere coraggioso, un po’ per vivere emozioni forti, un po’ per non essere estromesso dal gruppo. Ma, anche senza rendersene pienamen- te conto, stava per essere risucchiato, come in un vortice, da questo mix letale. Quella suora aveva intuito che qualcosa non andava: con la sua presenza e le sue 24 34 parole, all’inizio rifiutate, lo aveva prima portato a interrogarsi sulla validità delle sue scelte, poi a cambiare strada. Quella suora era stata il suo custode. Dall’esempio di S. Giuseppe Papa Fran- cesco trae una certezza: «Questa cura at- tenta e premurosa è il segno di una voca- zione riuscita. È la testimonianza di una vita toccata dall’amore di Dio… Che bell’e- 3 Password 37 Post It - Gocce di Scrittura sempio di vita cristiana offriamo quando di don Terenzio Pastore, cpps di don Giuseppe Pandolfo, cpps non inseguiamo ostinatamente le nostre 5 Editoriale 37 Post It - L’angolo dei Padri ambizioni e non ci lasciamo paralizzare di don Giacomo Manzo, cpps di don Enzo Napoli, cpps dalle nostre nostalgie, ma ci prendiamo 8 Primo Piano 38 Cinemascopio cura di quello che il Signore, mediante la di sr. Anna Monia Alfieri di don Alberto Celani, cpps Chiesa, ci affida!». 14 Primo Piano 39 Post it - Sangue di Cristo e Salvezza di p. Luigi Gaetani di don Luciano Bugnola, cpps Come custodi del creato, della casa co- 16 Primo Piano 39 Post it - Silenzio e Preghiera mune, usufruiamo di ciò che abbiamo a di sr. Francesca Palamà di don Mario Giacometti, cpps disposizione senza distruggerlo e desi- 18 Cultura 40 Libri deriamo garantire vita alle generazioni di Paolo Gulisano di Pierino Montini future. 20 Vita delle USC 41 Echi dell'Anima di don Francesco Cardarelli, cpps di Federico Maria Rossi L’essere custodi, a servizio di ogni 22 Catechesi 42 Così parlò il Missionario persona, qualifica il nostro percorrere I riti di conclusione di don Paul Ndigi, cpps quotidianamente le vie di Dio. Rima- 24 Tic Toc 43 Colloqui con il Padre nendo su questa strada, scopriamo, con di Eric Strollo di don Vincenzo Giannuzzi, cpps stupore e gratitudine, che il Signore ci 26 Il santuario di San Gaspare ha messo accanto tanti custodi. E ce ne di don Pietro Battista, cpps donerà altri, non ci mancheranno mai. 28 Speciale Eucarestia Essere reciprocamente custodi permet- di don Giulio Martelli, cpps te di accogliere e apprezzare l’inestima- 30 Teatro e non solo... bile valore di ogni persona. di Daniele Sansone 32 Profilo del Missionario di don Giandomenico Piepoli, cpps 34 Verso l’altare di Nicola Antonio Perone 35 Il 12 del Merlini di Nicola Antonio Perone 36 Post It - Cucina di E.C. 36 Post It - Fa buon sangue di Emanuele Ruggiero puoi leggere i precedenti numeri su primaveramissionaria.it 4 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Editoriale IL MOTTO DI DON GIUSSANI È VALIDO OGGI PIÙ CHE MAI «MANDATECI IN GIRO NUDI, MA LASCIATECI LIBERI DI EDUCARE» di don Giacomo Manzo, CPPS Direttore Editoriale direttoreusc@sangaspare.it Carissimi lettori e lettrici, in questo nu- sr. Francesca Palamà e p. Luigi Gaetani, Personalmente mi soffermo soltanto su mero parliamo di scuola! Non possiamo impegnate direttamente sul campo della un punto fondamentale che è uno degli non farlo, perché la situazione già molto scuola, tre paladini della libertà educati- elementi-cardine della dottrina sociale grave dell’istruzione e dell’educazione in va, che hanno avanzato anche proposte della Chiesa: la libertà educativa e la Italia è stata ancora di più appesantita molto concrete per aiutare la stessa scuo- libera scelta della scuola. dalle chiusure che si sono prolungate in la italiana a ripartire cogliendo l’occasio- Il primo cattolico che sottolineò quest’ultimo anno e mezzo a tal punto ne del momento presente per attuare quest’aspetto con grande forza, con- che in molti hanno parlato di blackout una riforma del sistema dell’istruzione testando duramente le scelte della po- educativo, di collasso del sistema scuola, di secondo criteri e valori che in Italia da litica italiana, fu proprio don Luigi pandemia educativa e così via. In questa tempo avrebbero dovuto essere tenuti Sturzo, che spesso citiamo. Egli già nel rivista potrete trovare, quindi, i contribu- presenti e che invece sono stati conti- 1947 metteva in guardia con un lungo ti di tre persone: sr. Anna Monia Alfieri, nuamente e colpevolmente trascurati. articolo intitolato La libertà della scuola Maggio/Giugno - n° 3 5 primavera missionaria
Editoriale zione è la vera, acuta, pervasiva malat- tia della scuola italiana. Il monopolio statale nella gestione dell’istruzione è negazione di libertà; è in contrasto con la giustizia sociale; devasta l’efficienza della scuola, favorendo l’irresponsa- bilità di studenti ed insegnanti. Il mo- nopolio statale dell’istruzione è nega- zione di libertà: unicamente l’esistenza della scuola libera garantisce alle fami- glie delle reali alternative sia sul piano dell’indirizzo culturale e dei valori che sul piano della qualità e del contenuto dell’insegnamento. Il monopolio stata- le dell’istruzione viola le più basilari regole della giustizia sociale: le fami- Il sacerdote e teologo don Luigi Giussani La pedagogista Maria Montessori glie che iscrivono il proprio figlio alla scuola non statale pagano due volte; la prima volta con le imposte – per un battuta del sacerdote e grande educatore scrivendo: «Finché la scuola in Italia servizio di cui non usufruiscono – e don Luigi Giussani: “Toglieteci non sarà libera, nemmeno gli italiani una seconda volta con la retta da cor- tutto. Mandateci in giro nudi, ma saranno liberi». Il sacerdote siciliano, rispondere alla scuola non statale». lasciateci liberi di educare!”. Libertà poi, era un grande amico della pedago- di educazione ed educazione alla libertà gista Maria Montessori e, quindi, am- sono necessariamente legate. Il suo pliava la sua critica al sistema scrivendo libro Il rischio educativo è ancora oggi nel 1952: «Mi son più volte domandato da considerare una pietra miliare nel perché da quarantacinque anni ad oggi, campo dell’educazione. il metodo Montessori non sia stato dif- Il quinto capitolo di questo testo fuso nelle scuole italiane. Allora come si intitola Il rischio necessario alla oggi, debbo dare la stessa risposta: si libertà e inizia proprio con queste tratta di vizio organico del nostro inse- parole memorabili e da tenere sempre gnamento: manca la libertà, si vuole l’u- presenti, oggi più che mai: «Scopo niformità; quella imposta dai burocrati della educazione è quello di formare e sanzionata da politici. Manca anche un uomo nuovo; perciò i fattori attivi l’interessamento pubblico ai problemi della educazione debbono tendere a scolastici: alla loro tecnica, all’adatta- far sì che l’educando agisca sempre mento dei metodi, alle moderne esigen- più da sé, e sempre più da sé affronti ze. Forse c’è di più: una diffidenza ver- l’ambiente. Occorrerà quindi da un so lo spirito di libertà e di autonomia lato metterlo sempre più a contatto con della persona umana, che è alla base tutti i fattori dell’ambiente, dall’altro del metodo Montessori. Si parla tanto lasciargli sempre più la responsabilità di libertà e difesa della libertà; ma si è Il filosofo Dario Antiseri della scelta, seguendo una linea addirittura soffocati dallo spirito vin- evolutiva determinata dalla coscienza colistico di ogni attività associata dove che il ragazzo dovrà essere capace mette mano lo Stato; dall’economia che Ci vorrebbe, insomma, un regola chiara, di «far da sé» di fronte a tutto. […] precipita nel dirigismo, alla politica che per cui le famiglie devono essere poste L’equilibrio dell’educatore svela qui la sua marcia verso la partitocrazia, alla scuo- nelle condizioni di scegliere la scuola, definitiva importanza. L’evolversi infatti la che è monopolizzata dallo Stato e di come ad esempio avviene con il sistema dell’autonomia del ragazzo rappresenta conseguenza burocratizzata». Verrebbe del buono-scuola, per cui i fondi statali, per l’intelligenza e il cuore – e anche da chiedersi perché in Italia la scuola sotto forma di “buoni” non negoziabili per l’amor proprio – dell’educatore un pubblica è stata concepita sempre e solo (vouchers), andrebbero non alle scuole, “rischio”. D’altra parte è proprio dal come scuola statale. Questa visione non ma ai genitori o comunque agli studenti rischio del confronto che si genera è solo dannosa, ma anche profonda- aventi diritto, i quali sarebbero liberi di nel giovane una sua personalità nel mente iniqua, come ha spesso spiegato scegliere la scuola presso cui spendere rapporto con tutte le cose; la sua libertà con grande chiarezza il prof. Dario An- il loro “buono”. cioè “diviene”.». Perché, dunque, avere tiseri: «Il monopolio statale dell’istru- Diventò celebre negli anni Settanta la paura della libertà? 6 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
COMINCIATE A ISCRIVERVI! USC@SANGASPARE.IT - 0692110936 ANCHE QUEST'ANNO IL RADUNO NAZIONALE DELLA FAMIGLIA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE 4A KOINÈ DEL PREZIOSISSIMO SANGUE 3 - 4 LUGLIO 2021 CENTRO GIOVANNI XIII - FRASCATI (RM) NASCE LA COMUNITÀ 7 SEGNI SAN GIACOMO DI SAN FELICE DI GIANO COME È BELLO STARE CON I FRATELLI! Il 24 aprile 2021 la Comunità Sette Segni “San Giacomo” della Parrocchia di San Francesco di Bastardo (Giano dell’Umbria) è ufficialmente entrata a far parte della grande famiglia USC (Unione Sanguis Christi) di Benedetta Ottaviani Com. San Giacomo – San Felice di Giano Nonostante le numerose difficoltà cau- Secondo Segno, non c’è gioia più grande sate dal COVID-19, il nostro gruppo ha di stare con i fratelli! Il rito di inizio della Comunità è avve- proseguito in maniera costante il cammi- Questo cammino è sicuramente un nuto durante il “Ritiro della Visitazione” no, adattandosi alla situazione e sfruttan- tempo di Grazia, in cui poter crescere del Secondo Segno, dove, con grande do i nuovi mezzi tecnologici. insieme come Fratelli e come Figli, emozione e letizia nel cuore, abbiamo Passo dopo passo, si sta creando un le- uniti nel grande Amore di Dio Padre. detto il nostro “SÌ” al Signore, impeg- game reciproco molto profondo che, vis- Che il Signore accompagni ogni nostro nandoci a vivere con serietà, persever- suto alla luce della Parola di Dio, gioisce passo, aiutandoci a vivere con impeg- anza e fiducia, secondo la Spiritualità della Gratitudine del Suo Amore. no e responsabilità questo importante del Preziosissimo Sangue. Il Percorso Con lo sguardo fisso sulla Vergine Percorso Spirituale, affinché possiamo dei Sette Segni del Vangelo di Giovan- Maria, modello di Obbedienza e Vita seminare con Sapienza e raccogliere ni ha preso forma nel novembre del consacrata, la nostra Comunità cresce frutti di Vita Eterna. 2019, come naturale proseguimento del nella Fede, in un clima di profonda in- cammino delle “Dieci Parole”. Da quel timità e condivisione fraterna. Stiamo giorno, con la preziosa guida di don esperendo in modo sempre più concre- Ernesto, don Giacomo e dei didascali, to che la Felicità di una Vita in Cristo è la “Comunità San Giacomo” cammina autentica quando è condivisa: infatti, insieme, sulla scia del profumo di una come recita il Salmo 132, che ha dolce- Vita Nuova in Cristo. mente accompagnato tutto il ritiro del Maggio/Giugno - n° 3 7 primavera missionaria
Primo Piano Sr. Monia Alfieri ricevuta dal Presidente del Senato Casellati Perché sostenere libertà di scelta educativa e autonom LIBERA SCUOLA IN LIB 8 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Primo Piano RIFORMA DELLA SCUOLA AVANTI TUTTA! La riforma sistemica dell’offerta scolastica è indifferibile e può essere realizzata solo garantendo, è bene ripeterlo, autonomia organizzativa alla scuola statale e libertà alla scuola paritaria di sr. Anna Monia Alfieri S ovraffollamento delle aule, mancanza di mezzi di trasporto e di personale: ecco le ragioni della chiusura della scuola che, in queste condizioni, non può certamente ripar- tire. Problemi, questi, presenti da più di 15 anni: glissarli alla meglio, prima della pandemia, era possibile, perché bastava mascherare la discriminazione di un sistema scolastico iniquo con alcuni effetti speciali, come assunzioni a casaccio dei docenti, promesse per tutti di lavorare per la propria cattedra e vicino a casa, taglia e cuci degli investimenti rigorosamente in campagna elettorale, soldi a pioggia senza controlli, il tutto per legittimare lo spreco di 8.500 euro annui di tasse dei cittadini. Tanto costa un allievo della scuola statale ai contribuenti. Il Covid ha solo reso evidente lo spreco e ha accelerato alcuni processi, già in atto da tempo, portandone a galla, impietosamente, tutti i limiti. Basti pensare che, anche prima del Covid, dovevamo misurarci con l’alto tasso di dispersione scolastica (13,5% il tasso di abbandono scolastico in Italia, ben al di sopra della media UE del 10,2%), con il divario sempre più crescente fra il Nord e il Sud. La dispersione scolastica, tra l’altro, è più consistente nel Mezzogiorno. Tra le regioni i tassi variano in modo considerevole, dal 9,6%, nel nord-est, al 16,7%, nel sud, mia scolastica con una scuola che non era più un ascensore sociale. Risultato? Genitori e docenti BERO STATO delegittimati: i primi impediti nell’agire liberamente (e quindi consapevolmente) la propria responsabilità educativa, a causa di una discriminazione economica, i secondi sottopagati e bistrattati nell’esercizio della loro funzione all’interno della società. Maggio/Giugno - n° 3 9 primavera missionaria
Primo Piano accreditate sui problemi dell’organizza- Dal 2020 Senior Fellow dell’Istituto Bruno zione dei sistemi formativi, collabora con Leoni. Ha alle spalle una lotta ormai la Divisione Enti non Profit di Altis (Alta decennale in favore delle scuole paritarie Scuola Impresa e Società) dell’Università che lei considera essere rivolta verso la Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per libertà educativa e per la scuola nel suo l’organizzazione dei corsi di Alta Forma- senso più generale. Insignita a Milano zione (in management e alta dirigenza il 7 Dicembre 2020 dell’Ambrogino scolastica) per gli Istituti Religiosi e per d’oro, Medaglia di Benemerenza Civica, la docenza negli stessi. per il suo impegno civile a favore Numerosi sono i suoi contributi scien- della libertà di scelta educativa e del tifici su Riviste specializzate e in volumi pluralismo scolastico. Oggi collabora al collettanei. Segnaliamo i saggi La buona ministero come consigliere del Ministro Scuola Pubblica per tutti Statale e Parita- dell’Istruzione. ria (in collaborazione con (M. C. Parola e M. Moltedo, Laterza, Bari 2010); Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato (in collaborazio- ne con M. Grumo e M. C. Parola, Giap- Anna Monia Alfieri, religiosa delle pichelli, Torino 2015); Lettera ai politici Marcelline, si è laureata in Giurispru- sulla libertà di scuola (in collaborazione Contatti denza nel 2001, in Economia nel 2007, con Dario Antiseri, Rubbettino 2018). conseguendo anche il Diploma Superio- Numerosi nel 2020 i Dossier e Focus di sito: www.ildirittodiapprendere.it re di Scienze Religiose. È legale rappre- Approfondimenti pubblicati con IBL e Facebook: fb.me/Dirittodiapprendere sentante delle scuole Marcelline italiane Università Cattolica (Cattolica News) Messenger: m.me/AnnaMoniaAlfieri e dal 2016 è membro della Consulta di sui temi di autonomia, parità, libertà di Twitter: @AnnaMonia_A Pastorale scolastica e del Consiglio Na- scelta educativa, sistema integrato e disa- Linkedin: @annamoniaalfieri zionale Scuola della CEI. Tra le voci più bilità. alfieriannamonia@ildirittodisapere.it Suor Anna Monia Alfieri riceve dalle mani del Sindaco di Milano Sala l’Ambrogino d’oro per il suo impegno civile per la libertà educativa e il pluralismo scolastico 10 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Primo Piano Nella più assoluta indifferenza verso è bene ripeterlo, autonomia da declinare nelle leve fiscali esistenti, queste vittime del sistema, la scuola organizzativa alla scuola statale e come convenzioni, deducibilità, statale veniva privata dell’autonomia libertà alla scuola paritaria. Un sistema detrazione, voucher, non farebbe una organizzativa, la scuola paritaria della libero, non arbitrario, sotto lo sguardo piega né in punta di diritto (d’altronde libertà. Ecco il tragico epilogo di una garante dello Stato: questa è l’unica via in tutta Europa è un sistema ormai scuola preda di campagne elettorali, che potrà condurre all’innalzamento consolidato), né in punta di economia: tesseramenti dei sindacati, spreco della del livello di qualità del sistema-scuola. affrancando il tutto da letture di parte burocrazia. Un sistema avvitato su Solo così si potranno selezionare i del c.d. “senza oneri per lo Stato” (art. se stesso ed incapace di risolvere le migliori docenti abilitati, pagati e 33, co. 3, Cost.). incalzanti emergenze educative. valorizzati, sia che insegnino nella I dati alla mano dimostrano come scuola statale sia che insegnino nella un allievo non costa 8.500,00 euro, Così, negli anni, siamo passati di scuola paritaria (un po’ come avviene cifra che lo Stato spende in tasse dei emergenza in emergenza, umiliando la nella laica Francia). Allo stesso tempo cittadini, bensì circa 5.500,00 euro: ciò scuola nella sua massima espressione occorrerebbe liberare il sistema scuola vorrebbe dire miliardi di euro liberati di “agenzia educativa”. È chiaro: ora da interessi terzi che, si presume, se ne alla morsa dello spreco. più che mai è necessaria una idea di servono per i propri scopi: elettorali, scuola (in quanto elemento di sviluppo di tesseramento, di guadagno, ecc. Chiaramente una riforma di sistema del sistema-Paese) nettamente diversa. In questo modo alla famiglia sarebbe come quella prospettata, sicuramente Occorre intervenire con soluzioni riconosciuta la responsabilità educativa, scomoda, necessita della più ampia tra- semplici e chiare, senza giri di parole senza alcun vincolo economico, avendo sversalità politica, al fine di non impa- e senza glissare. La riforma sistemica già pagato le tasse. E questo grazie al ludarsi fra gli interessi dei partiti, dei dell’offerta scolastica è indifferibile e riconoscimento di una quota capitaria sindacati, dei burocrati. Ecco perché può essere realizzata solo garantendo, da spendere per l’istruzione dei figli, con il prof. Mario Draghi, Capo di un Maggio/Giugno - n° 3 11 primavera missionaria
Primo Piano Governo tendente all’Unità Nazionale, complessive dell’intero sistema. D’al- le) per sé e per gli altri, con l’effetto si può guardare con fiducia al futuro tronde il ruolo dello Stato dovrebbe es- di rinsaldare una sussidiarietà che da della scuola. Serve un Governo di unità sere sussidiario a quello che i cittadini, orizzontale diventerebbe circolare. Un nazionale per liberare la scuola dalla normalmente, compiono con la propria ruolo sussidiario alla capacità del sin- politica che ne fa il bacino elettorale, azione libera e il tutto si tradurrebbe in golo che vede lo Stato abbandonare la dai sindacati che fanno della scuola capacità, di riflesso, a produrre reddi- logica dei sussidi - Draghi lo affermava la fonte del tesseramento, dalla buro- to (non solo economico e patrimonia- già nell’agosto scorso -, logica che, nel crazia che fa della scuola il guadagno, grazie allo spreco che sfugge al control- lo. Ovviamente è necessario realizzare il censimento dei docenti e delle cat- tedre, con nuove modalità di recluta- mento, perché la scuola non può essere considerata un ammortizzatore sociale. In questa chiave di lettura lo Stato po- trebbe recuperare e valorizzare il ruolo di garante del buon funzionamento delle scuole statali e paritarie: quindi non più gestore unico (con la conseguente elar- gizione di posti di lavoro, ecc., tipica del mal costume politico, un po’ come la sportula degli antichi Romani). Ne va, in primis, del livello di competenze 12 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Primo Piano lungo periodo, diventa un problema, poiché favorisce improduttività econo- mica, inefficienza e mancato sviluppo della competenza. Mi sembra giusto riportare interamente un passo dell’intervento tenuto dal prof. Draghi lo scorso agosto: «I sussidi servono a sopravvivere, a ripartire. Ai giovani bisogna però dare di più: i sussidi finiranno e, se non si è fatto niente, resterà la mancanza di una qualificazione professionale, che potrà sacrificare la loro libertà di scelta e il loro reddito futuri. La società nel suo complesso non può accettare un mondo senza speranza; ma deve, raccolte tutte le proprie energie, e ritrovato un comune sentire, cercare la strada della ricostruzione… Ma c’è anche una ragione morale che deve spingerci a questa scelta e a farlo bene: il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i giovani. È nostro dovere far sì che abbiano tutti gli strumenti per farlo pur vivendo in società migliori delle nostre. Per anni una forma di egoismo collettivo ha indotto i governi a distrarre capacità umane e altre risorse in favore di obiettivi con più certo e immediato ritorno politico: ciò non è più accettabile oggi. Privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza». Riportare la scuola al centro del Pa- ese, quindi, è l’obiettivo del Premier Draghi, contrastare la povertà educati- va quello del Ministro Bianchi. A tutto questo si aggiunge l’invito del Papa a sottoscrivere un patto educativo globa- le che scongiuri una catastrofe educati- va. Questo importante risultato sembra sempre più realizzabile, ricostruendo la scuola proprio sulle macerie di anni di occasioni perse. Patti educativi territo- riali, i mesi estivi come ponte fra i due anni scolastici ’20/21 e ’ 21/22, obietti- vi di breve periodo ma propedeutici ad un sistema scolastico integrato fondato su autonomia, parità e libertà di scel- ta educativa. Il processo è avviato e, se restiamo insieme, nessuno potrà arre- stare questa rete che concorre al bene delle future generazioni. Avanti tutta! Maggio/Giugno - n° 3 13 primavera missionaria
Primo Piano LA SCUOLA ESIGE UN GRANDE PATTO EDUCATIVO Le scuole pubbliche paritarie sono co-essenziali alla scuola pubblica statale di p. Luigi Gaetani Presidente nazionale Cism L e Conferenze dei Religiosi (CISM) colloca alle periferie geografiche ed e delle Religiose (USMI) in Italia esistenziali della vita delle famiglie hanno ribadito in questi ultimi e della società, completando l’offerta due anni, in maniera forte, che la formativa delle scuole statali. Certo, scuola pubblica paritaria non è sus- le scuole pubbliche paritarie paga- sidiaria ma co-essenziale alla scuo- no il prezzo del pregiudizio, perché la pubblica statale, con un progetto permane ancora un’ideologia che va educativo specifico ed una dispo- sanata: le scuole pubbliche parita- nibilità al dialogo istituzionale che rie non sono scuole d'élite, di chi ha può risultare utile al nostro Paese, soldi; spesso abitano territori di pe- alle famiglie e al pluralismo educa- riferia e sono a favore della povera tivo, soprattutto in un tempo diffi- gente, garanzia di qualità e di istru- cile come quello che viviamo. zione attenta a quei ragazzi che, La rete delle scuole pubbliche parita- probabilmente, andrebbero incon- rie attraversa da Nord a Sud il nostro tro alla malavita e alla dispersione Paese e, in non poche circostanze, si scolastica. Oggi, più che mai, emerge la sof- ferenza di molte di queste scuole: il 30% delle scuole paritarie, soprat- tutto quelle cattoliche, ha rette mol- to basse, abbassate ulteriormente in questo periodo di pandemia per veni- re incontro alle famiglie perché, non dimentichiamolo, la scuola pubblica paritaria è un altro modo di servire lo Stato, garantendo ai ragazzi e ai 14 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Primo Piano giovani del nostro Paese una scelta educativa e, possibilmente, una sana e qualificata competizione che innal- za il livello dell’offerta. In un recente passato ci siamo resi presenti gridando lo slogan #noisia- moinvisibili. Abbiamo deciso di far Su richiesta celebriamo rumore per dire che anche noi ci sia- mo e siamo parte integrante di questo Sante Messe Paese Italia, che non siamo scuola di serie "B", sia per i fondi destinati ma anche per il trattamento che ricevo- no i nostri docenti. È importante che il Governo prenda atto di questo e per i vivi e per i defunti. riconosca che la scuola pubblica pa- ritaria non è solo sussidiaria, ma co- essenziale, come fa emergere la legge È possibile iscrivere 62/2000. È importante, infatti, che lo vivi e defunti all’Opera delle Stato riconosca il diritto a una dif- ferenza culturale che è principio di integrazione. La bellezza del nostro Paese deriva proprio dalla molte- plicità culturale, dalla sintesi della 4000 Messe perpetue. multi-culturalità. Infine, lo Stato deve intervenire a favore delle fami- glie. Le famiglie non ce la fanno a È possibile anche pagare due volte la libertà di istru- zione: la prima, devolvendo le tasse la celebrazione per l’istruzione allo Stato; la secon- di Messe gregoriane (30 giorni). da, pagando le rette. La scuola statale ha bisogno del- la scuola paritaria, ha bisogno di un patto educativo globale e condiviso. • Utilizza il conto corrente allegato Se quest’ultima chiude c'è un collas- so della scuola, cosa che economica- • O scrivi email a: mente non conviene allo Stato e che primaveramissionaria@sangaspare.it aprirebbe al mercato incontrollato della scuola privata, quella riserva- • O vai sul sito internet: ta a pochi, lasciando un proletariato www.sangaspare.it culturale che non farebbe bene a nes- suno, soprattutto ai nostri figli. C'è convenienza economica a sostenere la scuola pubblica paritaria e, inoltre, non possiamo condannare all’euta- nasia questo avamposto culturale che ha fatto la differenza nel nostro Paese. La base del futuro della società è l’educazione, lo affermiamo mentre viviamo questo tempo complesso, ma che può divenire un’opportunità per- ché risveglia l’attenzione e la ricerca di nuove soluzioni, magari la sinergia e larga condivisione tra tutti i partner sociali: la famiglia, la scuola e la so- cietà civile. Maggio/Giugno - n° 3 15 primavera missionaria
Primo Piano LIBERTÀ EDUCATICA LA SFIDA DAL DI DENTRO La testimonianza di sr. Francesca Palamà, preside dell'Istituto del Preziosissimo Sangue di Bari di sr. Francesca Palamà L e parole che posso spendere sulla futuro a vantaggio del singolo e dell’in- Quello che mi amareggia veramente tematica della scuola sono dettate tero Paese. Desidero evidenziare che è constatare che quell’antica locuzione dall’esperienza di chi come me, Pre- scoraggiamento e stanchezza stanno latina “historia magistra vitae”, nell’a- side di una Scuola Pubblica Paritaria, contaminando il mondo dell'istruzione, vanzatissimo e attuale anno 2021, non vive “dal di dentro” le problematiche e e forse su questa pagina buia del nostro scalfisca minimamente la coscienza di la bellezza dell’educare, in un territo- presente è necessario scrivere avveni- chi, governando un paese ed una regio- rio come il Sud d’Italia, precisamente a menti carichi di colore ed unità, per ri- ne, continua a fare scelte dettate dall’op- Bari, dove la cultura è stata letteralmen- accendere la speranza. portunismo, dalla testardaggine, dalla te svuotata della propria dignità e auto- Innumerevoli sono le concrete proble- propria visione, dai propri tornaconti revolezza. matiche che la scuola italiana, e in modo senza pensare al bene comune, alla li- Innumerevoli personaggi importanti particolare la Scuola Pubblica Paritaria, bertà di scelte educativa, all’ autonomia nel campo della ricerca, della politica, sta cercando di affrontare cercando di e alla parità scolastica. della letteratura… hanno proprio radici cogliere da ognuna l’occasione per sal- Volendo fissare su una istantanea la meridionali, dove per anni la scuola ha vare veramente “la cultura” e il diritto situazione attuale desidero evidenziare rappresentato un attivo “ascensore so- allo studio, quest’ultimo trattato nell’art. solo tre criticità, rimandando le altre ad ciale” di riscatto e di opportunità per il 34 della Costituzione Italiana. un secondo appuntamento: 16 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Primo Piano gratificante e redditizio. Gli insegnanti di tutto un mondo da non poter gestire e sono “fra gli operai più malpagati. Cosa privo di punti di riferimento. Se la scuo- vuol dire? Semplicemente che lo Stato la è relazione, contatto, testimonianza non ha interesse. Se l’avesse le cose non come può tutto questo essere valido tra- 1. Il tentativo di “barattare” l’obbliga- andrebbero così”. Sono queste le parole mite uno schermo? torietà della scuola. che nel novembre 2015 Papa Francesco Accanto ad altre realtà educative, come ha pronunciato al Congresso Mondiale È necessaria una rete di collaborazioni e la famiglia, l’oratorio, il circolo sportivo, promosso dalla Congregazione dell'E- di intenti per costruire il “villaggio dell’e- la scuola non rappresenta più un luogo ducazione Cattolica. Ancora oggi la ducazione”, luogo di scambio e di crescita di recupero, per ridurre le diseguaglian- figura dell’educatore continua ad esse- dove affrontare l’attuale sfida educativa, ze e garantire il reinserimento sociale. Il re posta in secondo piano, sminuita di e dove si può vincere ma anche si può per- crescente fenomeno, soprattutto al sud, autorevolezza e messa in discussione dere. In questa affascinante sfida bisogna dell’abbandono scolastico causato dal- nella professionalità. aver chiaro sempre che «non c'è nulla che le chiusure, dalla DaD e dalla facoltà di La scuola entrando nella casa degli stu- sia più ingiusto quanto far parti uguali fra scelta da parte delle famiglie di far fre- denti, grazie alla DaD, si è contaminata disuguali» (don Lorenzo Milani). quentare i propri figli in presenza oppure da casa utilizzando la DDI sta segnando sempre più gravi disuguaglianze, sempre meno possibilità per formare cittadini liberi e indipendenti e una crescente ma- novalanza destinata alla malavita. 2. Nuove patologie tra i bambini e gli adolescenti. La situazione pandemica e la fragilità dell’Istituzione scolastica, oltre a quella famigliare, hanno portato negli alun- ni ad accentuare patologie psichiche, comportamentali, condotte autolesive, attacchi di panico, aggressività, bulli- smo… Ci troviamo dinanzi a delle vere e proprie conseguenze di questo tem- po in cui tutti gli equilibri sono venuti meno, causando problematiche impor- tanti. 3. Demotivazione diffusa. Serpeggia tra i docenti, presidi, per- sonale ATA la tentazione di lasciare la scuola alla ricerca di un lavoro più Maggio/Giugno - n° 3 17 primavera missionaria
Cultura PRIMA DI PADRE BROWN di Paolo Gulisano C hesterton era arrivato ad inventare i dell’umorismo, grazie al buon senso che quelli dotati di cultura, che il furfante racconti “Gialli” di Padre Brown pas- dissipa le nubi delle più oscure prospetti- più temibile è il filosofo moderno as- sando prima da una sorta di esperi- ve. Un romanzo originale, fantastico, che solutamente privo di principi. Al suo mento narrativo. Un romanzo che doveva sembra esordire ancora una volta con uno confronto, bigami e tagliaborse sono es- rappresentare la Letteratura dell’enigma. scenario di fantapolitica, immaginando seri essenzialmente morali e il mio cuo- L’uomo che fu giovedì è un lavoro stra- un serio complotto anarchico che minac- re palpita per loro. Essi non rinnegano il ordinario, nel quale il grande scrittore cia l’Inghilterra, e finendo con un’appas- vero ideale dell’uomo, lo cercano in modo Clive Staples Lewis, l’autore delle Lettere sionante disputa teologica. sbagliato, ecco tutto. I ladri rispettano la di Berlicche, vide caratteristiche kafkia- La storia inizialmente contrappone due proprietà: desiderano solo che essa diven- ne, un potente quadro della solitudine e poeti, Lucian Gregory, ardente anarchico, ti loro proprietà per poterla rispettare più dello smarrimento ai quali ciascuno di poeta della rivoluzione, e Gabriel Syme, esemplarmente. Ma i filosofi disprezzano noi va incontro nella propria lotta, appa- dall’aspetto mite, poeta della rispettabilità, la proprietà in quanto tale; essi voglio- rentemente isolata, contro l’universo. A innamorato della sorella di Gregory, una no distruggere l’idea stessa del possesso differenza di Kafka però, sempre secon- dolce ragazza dai capelli rossi, caratteristi- personale. I bigami rispettano il matri- do Lewis, Chesterton è più equilibrato, e ca somatica questa che sarebbe diventata monio, altrimenti non osserverebbero il l’angoscia non è destinata a prevalere. Tra pressoché costante degli eroi e delle eroine cerimoniale e perfino le formalità rituali coloro che ammirarono questo libro ci di Gilbert. della bigamia. Ma i filosofi disprezzano il furono scrittori celebrati come Eliot e Un giorno Syme si imbatte in uno strano matrimonio, in sé e per sé. Gli assassini Borges, nonché l’autore de Il Signore de- tipo di poliziotto, facente parte di un’uni- rispettano la vita umana; essi desiderano gli Anelli, John Ronald Tolkien, che fu tà segreta che deve affrontare strani tipi semplicemente conseguire una maggiore affascinato dall’uso dell’elemento fanta- di crimine: «Noi sosteniamo che i de- pienezza di vita sacrificando quelle che stico in Chesterton, e dalla funzione ri- linquenti più pericolosi sono proprio essi ritengono vite inferiori. Ma i filosofi storatrice della fantasia. Il sottotitolo del romanzo, “un incubo”, potrebbe far pensa- re ad una storia cupa e gotica, ma in realtà si tratta di un romanzo poliziesco, dove gli incubi alla Kafka o alla Edgar Allan Poe hanno un esito benigno, grazie al senso 18 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Cultura odiano la vita stessa, la propria come quel- la degli altri». Syme resta affascinato da questo tipo di combattimento, riconoscendo di averlo presentito fin dalla infanzia, senza mai es- sere riuscito a formularlo con tanta colori- ta dialettica. Il banale assassino è certo un malvagio, ma almeno, se non altro, è un buono potenziale. È convinto che se solo un certo ostacolo fosse rimosso egli sareb- be disposto a riconciliarsi con l’universo e a lodare Iddio. «È un riformatore, non un anarchico. Vuole disinfestare l’edificio, non distrug- gerlo. Ma il cattivo filosofo non intende modificare le cose, le vuole annientare. Sì, il mondo moderno ha conservato una macchina poliziesca che è realmente op- pressiva e ignominiosa, che non dà pace ai poveri e perseguita i diseredati. E per contro ha rinunciato alla sua più degna at- tività, alla repressione degli alti tradimenti nello Stato e delle grandi eresie nella Chie- sa. I nostri contemporanei dicono che gli eretici non vanno puniti: il mio dubbio è, invece, se abbiamo davvero il diritto di punire tutti gli altri». Syme dunque si arruola, e abilmente si infiltra nel più pericoloso gruppo anarchi- co di Londra, addirittura entra con astuzia a far parte della cupola organizzativa. Non vogliamo certo svelare al lettore il resto della trama e soprattutto il finale - che è ricco di colpi di scena - ma di que- sto romanzo vogliamo sottolineare che apre una prospettiva inquietante ma re- alistica sui drammatici conflitti umani: essi hanno un precedente in una guerra in cielo combattuta alle origini del tem- po e che ancora si combatte senza pace. Maggio/Giugno - n° 3 19 primavera missionaria
Vita delle USC SANGUE AL CUORE Insieme a Gaspare, fino alla Fonte dell’Amore di don Francesco Cardarelli, CPPS L a spiritualità orientale vede il cuore si attribuisce quando, in Mt 11,29 dice: ad un posto che non sia la vita di tutti come luogo privilegiato: centro del- «Imparate da me, che sono mite ed coloro a cui potrà darsi, non conoscerà le decisioni, sede della libertà e delle umile di cuore». E com’è che si impara possessi né vincoli di sorta. Leggendo scelte, esso è ciò che determina la vita di una roba di questo tipo? queste parole, sanno un po’ di utopia, relazione. La Sacra Scrittura, in effetti, Se consideriamo l’umiltà in relazione eppure ciò che rende possibile formarsi considera spesso il cuore come la totalità alla mitezza, un cuore umile sarà sgan- un cuore umile sarà la seconda verità: della persona. ciato da attese e pretese, non ambirà l’amore. Esso insegna ogni cosa. Possiamo dedurre come tutto si giochi in questo luogo: perché l’uomo possa rapportarsi bene con Dio e con la vita, dovrà saper purificare il proprio cuore e tenerlo libero da idolatrie e vincoli di dipendenza… ma il cuore di Dio, come si pone in questa relazione? Pensiamo ad un fatto: una volta feriti, noi siamo soliti chiudere il cuore, bar- ricarlo per paura di nuovi colpi; quello di Dio, invece, quando lo si trafigge, ri- sponde con l’Amore. Gesù ama letteral- mente a cuore aperto. Giovanni, infatti, ci parla di una vera e propria apertura nel petto di Cristo: «uno dei soldati gli aprì il costato con la lancia» (Gv 19,34); da quella crepa sgor- ga la fonte della vita di tutta la Chiesa: Sangue ed Acqua, lo Spirito e la Vita di Dio. La spiritualità del Sangue di Cristo scaturisce, perciò, dal Suo stesso Cuore: «Riconcentriamoci tutti nel Cuore di Gesù Cristo e qui imploriamo la cresci- ta del fervore per la devozione al Divin Sangue, conforto e tenerezza per i nostri cuori». (San Gaspare Del Bufalo, Circolare per gli esercizi spirituali, n. 61, 1832) Ora, il Fondatore ci invita ad impara- re dal Cuore di Cristo due verità fonda- mentali: l’umiltà e l’amore. La prima è quel tratto distintivo che Gesù stesso 20 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Vita delle USC La stragrande maggioranza dei nostri cortocircuiti affettivi nasce dal fatto che, nel fondo di noi stessi, pretendiamo di essere amati dagli altri in un modo in cui solo Dio può. Ciò può risolversi solo nel momento in cui si impara a lasciarsi rag- giungere ed amare da Gesù. San Gaspare ci ricorda che l’amore del cuore di Cri- sto è figurato dalle fiamme che gli artisti sono soliti dipingergli attorno: perché si propaga, ti raggiunge, ti squaglia e rias- setta tutti gli equilibri. Lì il cuore umano viene abilitato all’umiltà: sarà una casa spalancata, che saprà perfino gioire nelle umiliazioni, ma si gioisce solo nell’espe- rienza dell’amore di Gesù; per amarlo, bisogna prima lasciarsi amare. Il cuore della fede è proprio questo: lasciarsi amare da Dio; a partire da ciò, sarà tutto possibile. San Gaspare ci aiuta a comprendere come essere devoti al Sa- cro Cuore non sia una bigotteria da pae- sani attempati, ma parte integrante della spiritualità del Sangue di Cristo, che tro- va in quel Petto aperto la sua Fonte, il suo motore, il suo diffusore eterno! FUORI ORA! ORA CHE SEI QUI il nuovo brano di Unione Sanguis Christi Music, è disponibile su Youtube, Spotify, Deezer, Amazon e lo puoi acquistare su Apple Music/iTunes per sostenere le nostre attività. Continuiamo a ringraziare il Signore per questo cammino, la possibilità di pregare con la musica è un dono prezioso! Seguici su Spotify per ascoltare tutte le canzoni della Unione Sanguis Christi Music gratuitamente scansionando il seguente codice QR o visitando il link sottostante: https://open.spotify.com/artist/31rpArMXq85CVS3aLH6vqU Maggio/Giugno - n° 3 21 primavera missionaria
CATECHESI Proposta di cammino di catechesi e di preghiera lungo il corso dell’anno sull’Eucaristia e le parti della S. Messa /7. GIUGNO GIUGNO 7° INCONTRO: CATECHESI E PREGHIERA SULLE PARTI DELLA SANTA MESSA I RITI DI CONCLUSIONE INVIO IN MISSIONE Canto iniziale: Scendi su di noi viaggio, né due tuniche, né sandali, né ba- la nostra vita ha un fine: essere donata da stone, perché chi lavora ha diritto al suo Cristo agli altri. Cioè che noi siamo un Esposizione eucaristica nutrimento”». regalo per gli altri. Questo brano del Vangelo ci parla del- Dal Vangelo secondo Matteo (10,1-10): GRATUITAMENTE la costituzione del corpo dei discepoli, «1Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, AVETE RICEVUTO, i quali poi vengono inviati in missione diede loro potere sugli spiriti impuri per GRATUITAMENTE DATE secondo questo criterio: “gratuitamente scacciarli e guarire ogni malattia e ogni avete ricevuto, gratuitamente date”. Lo infermità. Abbiamo visto i gesti eucaristici del stesso verbo “dare” che caratterizza l'ulti- 2I nomi dei dodici apostoli sono: primo, prendere il pane, poi benedirlo, quindi mo gesto eucaristico. Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo spezzarlo. Ma poi c'è l'ultimo gesto che Questo verbo “dare” in primo luogo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Gio- è quello proprio di darlo. Tutti i passag- ha proprio un significato di regalo, di vanni suo fratello; 3Filippo e Bartolomeo; gi sono ovviamente legati: Gesù questo dono. Una volta che si è ricevuta una pa- Tommaso e Matteo il pubblicano; Giaco- pane lo può dare solo dopo che lo ha rola nel cuore e ci si è lasciati ristruttura- mo, figlio di Alfeo, e Taddeo; 4Simone il preso, perché Dio non può trasformare re da questa parola, ecco che si diventa Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi qualcosa se prima non lo può prendere. un regalo. Finché noi abbiamo il nostro lo tradì. 5Questi sono i Dodici che Gesù in- Quindi, è anche necessario che prima lo ego come fine dei nostri atti, non com- viò, ordinando loro: deve riempire di una Parola nuova con piamo veri atti umani. L’egoismo prima “Non andate fra i pagani e non entra- la benedizione perché sia trasformato. ancora che un atto brutto, è un atto in- te nelle città dei Samaritani; 6rivolgetevi Quindi, ancora, questo pane deve essere completo, perché non dà ragione delle piuttosto alle pecore perdute della casa d’I- spezzato. Infine ci rendiamo conto della cose. La nostra vita non è fatta per la sraele. 7Strada facendo, predicate, dicendo fine, ma ancor meglio del fine per cui tut- solitudine, non è fatta per essere posse- che il regno dei cieli è vicino. 8Guarite to questo è stato fatto. Perché, appunto, duta da noi stessi e basta, ma è fatta per gli infermi, risuscitate i morti, purifica- questo pane sia dato. essere donata, regalata. te i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratu- Tutto ciò che Cristo ha preso, ha bene- Alla fine della nostra vita, la domanda itamente avete ricevuto, gratuitamente detto, ha spezzato alla fin fine è per noi, decisiva sarà se veramente ci siamo dati date. 9Non procuratevi oro né argento, né per la nostra vita. Quindi, riferendoci più a qualcuno, se veramente abbiamo ser- denaro nelle vostre cinture, 10né sacca da direttamente a noi stessi, ecco che anche vito qualcuno, se alla fine Dio ha vinto 22 Maggio/Giugno - n° 3 primavera missionaria
Catechesi la nostra resistenza, ci ha spezzato, ci ha apostoli hanno uno speciale incarico di messo nel cuore una benedizione, se ci governo, ma l’invio è per tutti. Non spet- PREGHIAMO COL SALMO ha potuto prendere e, quindi, ci ha po- ta solo ai presbiteri. tuto donare. Noi dobbiamo considerare È il battesimo che ci abilita a essere por- Salmo 23 questo come il fine del nostro processo: tatori e testimoni del Vangelo. Il messag- diventare un regalo. Senza questa logica gio del Vangelo è secco: “il regno dei I cieli narrano la gloria di Dio, non capiamo più tante cose che faccia- cieli è vicino”, anzi letteralmente è un e l’opera delle sue mani annunzia il fir- mo. verbo: “si avvicina”. Il Regno dei Cieli è mamento. Cos’è l'amicizia se non un regalo reci- Gesù, che abbiamo sperimentato essere Il giorno al giorno ne affida il messaggio proco? Cos’è la paternità se non un dono l’unico Salvatore. Soltanto in Lui c’è sal- e la notte alla notte ne trasmette notizia. di sé? Cos’è la vita se non un essere-per? vezza. Noi come uomini non salviamo Che cos’è il lavoro se non un servizio? proprio nessuno, per questo l’invio in Non è linguaggio e non sono parole missione è una chiamata soltanto a te- di cui non si oda il suono. Canto: Beati voi stimoniare, non a salvare. Il che è anche Per tutta la terra si diffonde la loro voce meno complicato! e ai confini del mondo la loro parola. IL REGNO DEI CIELI Il Regno dei Cieli è Gesù, che unendoci SI AVVICINA a Lui, ci dona la vita dei figli di Dio. Con Là pose una tenda per il sole Lui la nostra esistenza cambia totalmen- che esce come sposo dalla stanza nuziale, La Chiesa è missionaria perché ha la te. Questo non possiamo non annun- esulta come prode che percorre la via. sua origine e il suo termine nella Trini- ciarlo a tutti. Lui è l’Uno Necessario. tà, che è Dio in missione. E se io e te sia- Se abbiamo quest’Uno messo prima, il Egli sorge da un estremo del cielo mo stati pensati e siamo venuti al mondo matrimonio è lo zero che diventa dieci; e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: è perché Dio non è stato immobile nella i figli un altro zero che fa 100; il lavoro nulla si sottrae al suo calore. propria perfezione. Essendo Amore, Dio uno zero ancora che fa 1000… e via di se- si muove e genera, inventa e crea, si dà da guito. Quando manca l’Uno Necessario, fare. Facciamo così anche noi che siamo tutto alla fine diventa zero, cioè incon- sua immagine: più amiamo e più siamo sistente, non durevole, incapace di sa- Padre Nostro dinamici e creativi. Gesù viene mandato ziarci e di strapparci dalla solitudine. È dal Padre per noi: è il Figlio che è venuto solo questione di tempo. Spesso noi cer- Preghiamo. per trasformarci in figli. Pure lo Spirito chiamo di esistere, di dare pienezza alla O Dio, che in questo sacramento della Santo è inviato a noi come testimone vita alimentandoci di ciò che non è Dio. nostra redenzione ci comunichi la dol- e consolatore. Ma adesso abbiamo Gesù accanto. Gesù cezza del tuo amore, ravviva in noi l’ar- Quindi anche i discepoli sono “aposto- che si avvicina, che è a un passo da noi. dente desiderio di partecipare al convito li”, cioè tradotto dal greco: “inviati”. Se la Egli vuole creare una comunione con noi, eterno del tuo regno. Per Cristo nostro Trinità è in missione, la Chiesa, raccolta perché è venuto affinché avessimo la vita e Signore. intorno a Gesù dagli Apostoli, è anch'es- l’avessimo piena, eterna. Gesù è il Tu che il sa missionaria e lo è sempre stata nella nostro io cerca da sempre, anche inconsa- Benedizione eucaristica. sua storia. Dove c’è un cristiano auten- pevolmente. Egli non ci sottrae nulla. Non tico c’è una missione. Gesù invia tutti entra in competizione con quanto abbiamo Canto finale: L’arma di ogni tempo i suoi discepoli, vale a dire tutti i bat- e amiamo. Solo vuole dare una consistenza tezzati. Dunque anche noi. Poi, certo, gli d’eternità a noi stessi e a tutto. Maggio/Giugno - n° 3 23 primavera missionaria
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