Media Monitoring per 17-09-2018 - Rassegna stampa del 15-09-2018 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 Salerno: riorganizzazione attività chirurgiche al “Ruggi d’Aragona”, direzione generale ascolta proposte sindacali e rivede Piano ...................................................................... 1 «7 mesi per un elettroencefalogramma» .............................................................................. 2 Ddl del Governo su impronte digitali. Bongiorno ‘Tutela chi va a lavorare’ ................... 3 Assenteisti, processo per calunnia ......................................................................................... 5 «Costretto a timbrare per i miei superiori» A giudizio per calunnia ................................. 7 Diffamazione in tv, Giletti citato come teste ........................................................................ 9 L'Asl 2 licenzia i «suoi» precari e ne assume altri ............................................................. 10 Lettere al Direttore ................................................................................................................. 11 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 12 Assistenza pediatrica: rassicurazioni dall'Asl per le mamme preoccupate ................... 12 Autismo, battaglia legale contro l' Asl ................................................................................. 13 Donati i televisori all' ospedale ............................................................................................. 15 L'Asl sull'emergenza pediatri «Ne arriverà uno entro 3 mesi» ........................................ 16 Medicina e comunicazione, poteri e rischi .......................................................................... 17 Truffa incidenti, 25 ricoveri in un giorno ............................................................................. 18 Sanità Campania ............................................................................................................................. 20 «Ospedale del Mare un miracolo aprire il pronto soccorso» ............................................ 20 Blitz della Finanza all' Asl Na1 .............................................................................................. 22 Colto da malore nel cantiere Soccorsi vani muore operaio .............................................. 24 Ecco «ER», la prima linea dell' Ospedale del Mare ............................................................ 25 Ospedale del Mare, apre il pronto soccorso ....................................................................... 27 Pronto soccorso, appello a Mastella per discutere dei presìdi in provincia .................. 28 Ruba i medicinali dall' ospedale Moscati denunciato infermiere .................................... 30 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 32 Allarme turbercolosi, la ministra Grillo smentisce il leghista .......................................... 32 Contro le dipendenze la terapia è la montagna ................................................................. 33 Il pm Fusco: «Sanità permeabile alla corruzione ma la Regione è sulla via giusta» .............................................................................................................................................. 34 Tbc, la ministra Grillo smentisce Salvini: «Nessun allarme» ............................................ 36
13/09/2018 dentrosalerno.it EAV: € 292 Lettori: 433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno: riorganizzazione attività chirurgiche al “Ruggi d’Aragona”, direzione generale ascolta proposte sindacali e rivede Piano Riorganizzazione delle attività chirurgiche all’azienda “Ruggi d’Aragona” di Salerno, la direzione generale ascolta le proposte dei sindacati dopo la denuncia della Fials Salerno e avvia un dialogo con le parti sociali. E’ quanto emerso ieri nell’incontro tra il manager Giuseppe Longo e le sigle di categoria, a cui ha preso parte anche Mario Polichetti della Fials provinciale. Proprio sul punto sollevato da quest’ultimo, infatti, Longo ha deciso di riaggiornare le parti al prossimo 27 settembre per sottoporre ai sindacati una nuova rimodulazione sull’integrazione tra parte sanitaria e mondo universitario. “A nome della Fials, che rappresento a livello provinciale, non posso che essere soddisfatto dell’apertura del manager Longo. Da lui abbiamo ricevuto un segnale di grande maturità e professionalità, che conferma la linea che in questi anni ha portato avanti. Come lui, anche noi abbiamo a cuore la salute dei pazienti e la salvaguardia dei livelli occupazionali che si lega agli standard essenziali di assistenza. Ben vengano gli incontri programmati dal direttore generale. Noi faremo la nostra parte”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/09/2018 cronachesalerno.it EAV: € 384 Lettori: 900 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web «7 mesi per un elettroencefalogramma» Ancora disagi e disservizi presso l’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. A denunciare ancora una volta i tempi di attesa del nosocomio locale è il signor Giuseppe De Martino che ha più volte tentato, seppur invano, di prenotare un elettroencefalogramma. Sette mesi è infatti il tempo necessario che l’azienda ospedaliera salernitana ha comunicato a Giuseppe De Martino per poter effettuare il suo esame. Il suo medico gli ha richiesto i risultati entro ottobre, ma le attese del Ruggi non possono soddisfare tale data: «Ho prenotato presso il Cup, il 27 luglio di quest’anno, un elettroencefalogramma. La prima data disponibile è il 21 febbraio 2019 alle 9:30. A me sembra una follia». E’ rimasto infatti senza parole De Martino, per i tempi giurassici della struttura di via San Leonardo. «Sette mesi di attesa per un esame sono un’enormità. Al Ruggi c’è davvero un’organizzazione assurda. Non è normale» Quando la data riportata sulla prenotazione era di sette mesi successiva alla richiesta, De Martino ha chiesto spiegazioni: «Mi è stato detto che posti non ce ne sono, questa è la disponibilità attualmente. Ci tengo a portare all’attenzione il fatto che ci siano liste di attesa così lunghe». Ovviamente l’uomo si è già mosso, per ovvi motivi, verso altre strutture. «Devo consegnare i risultati degli esami al mio medico entro ottobre. Adesso ho prenotato privatamente per il 18 del prossimo mese». Insomma, una situazione che non accenna a migliorare nonostante le tante denunce da parte dei cittadini che in più occasioni lamentano i lunghissimi tempi d’attesa per prenotare una visita presso il Ruggi d’Aragona. Intanto, nella giornata di mercoledì il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato che a breve potrebbero partire i progetti per il nuovo ospedale che, come denunciato dal gruppo demA, dovrebbe sorgere in un’area inizialmente destinata alla costruzione di case popolari. Il nuovo nosocomio dovrebbe costare all’incirca 400 milioni di euro e già da lunedì dovrebbe partire il bando di gara per la ditta a cui sarà affidato il delicato compito di realizzare un progetto esecutivo entro 7 mesi, perchè – come dichiarato dal numero uno di Palazzo Santa Lucia – «fra poco meno di 4 anni il Ruggi non sarà più a norma», ragion per cui è necessario accelerare con i tempi per la realizzazione del nuovo nosocomio che punterà ad essere il migliore a livello nazionale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/09/2018 key4biz.it EAV: € 697 Lettori: 3.767 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ddl del Governo su impronte digitali. Bongiorno ‘Tutela chi va a lavorare’ Tornelli 4.0 per i dipendenti della pubblica amministrazione. Oltre al badge, identificazione con le impronte digitali. La misura anti-furbetti del cartellino è contenuta del disegno di legge ‘Concretezza’ delle azioni della pubblica amministrazione e la prevenzione dell’assenteismo approvato ieri dal Consiglio dei ministri, in via preliminare. Una innovazione, ha assicurato la ministra Giulia Bongiorno nella conferenza stampa, che “non è punitiva, ma tutela i dipendenti che lavorano, quelli che non sono fannulloni, ossia la maggioranza”. La novità è prevista nell’articolo 2 del Ddl: l’introduzione di “misure per contrastare l’assenteismo dei dipendenti pubblici, attraverso l’utilizzo generalizzato di sistemi di identificazione biometrica e di videosorveglianza per rilevare presenze e il rispetto dell’orario di lavoro”. “Nel caso di specie ci siamo orientati tramite impronta digitale”, ha precisato Bongiorno. Nella scuola, la misura sarà regolata da un decreto del Miur in accordo con il ministero della Pa e il Garante della Privacy, a cui sarà trasmesso il testo del disegno di legge per il previsto parere prima di approdare in Parlamento. Una misura a prova di privacy? Farà sicuramente discutere la scelta della ministra leghista e del Governo, ma l’assenteismo costituisce sicuramente un ostacolo al buon funzionamento della Pubblica amministrazione, incrina il rapporto di fiducia che deve sussistere con il cittadino e getta discredito sulla Pa, a danno dei dipendenti che regolarmente vanno a lavoro. Per questo motivo è positiva l’iniziativa del Governo di contrastare questo fenomeno anche attraverso l’applicazione di più efficaci misure di rilevazione delle presenze e controllo del rispetto dell’orario di lavoro. Bongiorno già in Parlamento, il 19 luglio scorso , fatto presente che “sono compatibili con la legge sulla Privacy”, perché, come il caso dell’ospedale in provincia di Salerno, scovato da Key4biz, il Garante Privacy ha dato il suo ok, anche se vincolato a una serie di condizioni. Ecco il primo ospedale statale che utilizza, da due anni, con successo le impronte digitali anti-furbetti: è l’Azienda Ospedaliero- Universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. Noi abbiamo intervistato il DG Giuseppe Longo: “Le impronte digitali anti-furbetti, nel nostro ospedale funzionano” . Il Ddl per semplificare la Pa, in un’epoca di trasformazione digitale “Il provvedimento Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
nasce con l’esigenza di dare una effettiva semplificazione alla Pa in un’epoca di trasformazione digitale. Da anni se ne parla, ma restano sempre sulla carta”, ha detto Bongiorno, secondo cui l’obiettivo “è quello di lavorare sulle procedure concrete per rendere più efficiente la pubblica amministrazione”. Dunque, per la ministra il provvedimento “Concretezza” è propedeutico alla trasformazione digitale: prima si semplificano le procedure, poi si può digitalizzare la Pa. “Basta con le liste di attesa di mesi per fare la nuova carta d’identità digitale, o alle amministrazioni che non utilizzano alcune innovazioni come l’autocertificazione”, ha aggiunto la numero uno della Funzione Pubblica. Per cercare di fare da “tutor” alle amministrazioni pubbliche arriverà il ‘Nucleo della concretezza’ che, in collaborazione con l’Ispettorato della funzione pubblica, farà sopralluoghi, affiancherà le amministrazioni e proporrà eventuali misure correttive con l’indicazione dei tempi di realizzazione, delle quali risponderanno di dirigenti della P.a. Prevista anche la pubblicazione delle Pa che resteranno inadempienti dopo l’intervento del ‘Nucleo della concretezza’. A questo si affiancherà anche un “piano triennale” delle azioni concrete da mettere in campo per l’efficienza della macchina pubblica, nel quale sarà coinvolto anche il ministero dell’Interno. Al via assunzioni nella Pa per il triennio 2019-2021 La titolare del dicastero della Funzione Pubblica ha annunciato il via libera “alla scia delle assunzioni nella Pa” per un “numero pari all’80% di quelle previste e poi verranno fatte verifiche puntuali. Questo consentirà di avere nell’immediatezza un ricambio generazionale ma saranno assunzioni mirate”. Le assunzioni, da completare nel corso del triennio 2019-2021, si legge nel provvedimento messo a punto dal governo, privilegeranno, in via prioritaria, figure professionali con elevate competenze in materia di digitalizzazione, di razionalizzazione e semplificazione dei processi amministrativi, di qualità dei servizi pubblici, di gestione dei fondi strutturali (e della capacità di investimento, di contrattualistica pubblica e di controllo di gestione e attività ispettiva. Il governo, tra l’altro, garantisce velocità di azione. Le assunzioni, infatti, saranno realizzate “mediante scorrimento delle graduatorie, ovvero tramite apposite procedure concorsuali indette in deroga alla normativa vigente in materia di mobilità del personale e senza la necessità della preventiva autorizzazione, da svolgersi secondo procedure semplificate e più celeri”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 8 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Assenteisti, processo per calunnia A giudizio il dipendente ospedaliero che accusò due colleghi di averlo ricattato Sarà processato con le imputazioni di calunnia e diffamazione il dipendente ospedaliero che aveva accusato due colleghi (ora sotto processo con l'accusa di assenteismo) di averlo costretto col ricatto a timbrare anche per loro. La vicenda nasce dell'ambito della prima tranche dell'inchiesta just in time sull'assenteismo al Ruggi d'Aragona. Enrico Severino , per il quale è stato disposto il rinvio a giudizio, è già imputato con l'accusa di avere contribuito alle presunte condotte truffaldine timbrando anche i badge dei colleghi. Ascoltato dalla Guardia di Finanza e dalla commissione di disciplina dell'azienda ospedaliera ha però sostenuto di averlo fatto sotto costrizione, ritenendo che se non avesse acconsentito ne avrebbe pagato le conseguenze con l'estromissione dai turni straordinari e la relativa decurtazione dello stipendio. Agli inquirenti ha spiegato che autrice dell'avvertimento sarebbe stata Carmela Di Paolo , all'epoca dei fatti caposala del reparto Otorinolaringoiatria, e che lo stesso avrebbe fatto anche un ex caposala, il sindacalista Carmine De Chiaro , che in questo modo avrebbe anche ottenuto la sua iscrizione al sindacato Sapmi di cui era il referente. Sia De Chiaro la collega Di Paolo presentarono querela, sostenendo che Severino avesse inventato tutto e accusandolo sia di calunnia (per le dichiarazioni a finanzieri e commissione disciplinare) che del reato di diffamazione, perché quelle stesse affermazioni il dipendente ospedaliero le rese in pubblico e con clamore mediatico, nel corso di una delle puntate della trasmissione televisiva L'Arena che andava in onda sulla Rai. Il programma di Giletti dedicò più servizi all'inchiesta dell'ospedale salernitano, ascoltando anche le testimonianze di alcuni indagati, tra cui sia De Chiaro che Severino. Ora anche una parte di quelle trasmissioni finirà nel fascicolo di un dibattimento penale , che inizierà il prossimo maggio davanti al giudice monocratico Cristina De Luca, della terza sezione. De Chiaro e Di Paolo (difesi rispettivamente dagli avvocati Gino Bove e Michele Sarno ) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
si sono già costituiti parte civile nell'udienza preliminare, conclusasi con il rinvio a giudizio firmato dal gup Giovanna Pacifico . Il processo principale, quello li vede imputati con Severino per il passaggio dei badge, ha subìto invece pochi giorni fa una battuta d'arresto. L'udienza era fissata per mercoledì scorso, ma il cambio del giudice (dovuto al recente turn over di magistrati) ha determinato un rinvio. Altri due processi per oltre cento dipendenti del Ruggi sono ancora alle battute iniziali, mentre si attende per ottobre la pronuncia della Corte d'Appello sulle archiviazioni. (c.d.m.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.229 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Costretto a timbrare per i miei superiori» A giudizio per calunnia Viviana De Vita Il processo `Nuovi risvolti nell' inchiesta sull' assenteismo al Ruggi Infermiere accusa caposala e collega. Il gup: menzogne Aveva dichiarato alla guardia di Finanza e alla commissione del Ruggi, di essere stato minacciato e costretto dall' allora caposala Carmela Di Paolo e dal sindacalista Carmine De Chiaro, a timbrare i loro badge: in caso contrario, non avrebbe avuto il riconoscimento degli straordinari. Dichiarazioni gravissime, ribadite anche nel corso della trasmissione televisiva di Raiuno l' Arena, che sono costate il rinvio a giudizio del dipendente ospedaliero Enrico Severino trascinato davanti al giudice proprio dall' ex caposala e dal sindacalista rappresentati dall' avvocato Gino Bove. Tutti già rinviati a giudizio nell' inchiesta sull' assenteismo Di Paolo e De Chiaro sono stati anche licenziati al termine di un procedimento disciplinare in cui gli sono state contestate assenze reiterate sono tutti protagonisti di una delle tante costole investigative scaturite dalla mega inchiesta giudiziaria condotta dal sostituto procuratore Francesco Rotondo che, come una bufera, nel settembre 2015 travolse l' ospedale cittadino portando a galla un sistema truffaldino nell' utilizzo dei badge. IL PROCESSO Il rinvio a giudizio del dipendente è stato disposto ieri dal gup del tribunale di Salerno, dottoressa Pacifico: Severino dovrà presentarsi il prossimo 9 maggio davanti al giudice della terza sezione penale di Salerno. LE ACCUSE La vicenda nasce da alcune dichiarazioni rese dal dipendente agli inquirenti e agli organismi disciplinari: Enrico Severino affermò di essere stato costretto nella sua qualità di infermiere a timbrare per Carmela Di Paolo il badge marcatempo e di essere stato costretto a iscriversi al sindacato al quale apparteneva la stessa Di Paolo in ragione del rapporto gerarchico e perché la stessa lo minacciava di impedirgli o ostacolargli l' effettuazione dello straordinario presso altri reparti del Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Ruggi». Da qui l' accusa di calunnia a cui si lega quella di diffamazione perché quelle stesse accuse furono rese nel corso della trasmissione televisiva andata in onda su Raiuno. Secondo la tesi portata avanti dal legale della Di Paolo e di De Chiara, il dipendente ospedaliero, per discolparsi aveva accusato i due di aver commesso il reato di minaccia. Una vera e propria menzogna, secondo la tesi dell' avvocato Bove, anche perché la «Di Paolo non avrebbe potuto influire o meno sugli straordinari fatti da un dipendente». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 6 EAV: € 607 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Diffamazione in tv, Giletti citato come teste RUGGI / Il 9 maggio partirà il processo a carico di Severino, tra gli assenteisti del nosocomio Diffamazione in tv nei confronti dei colleghi poi licenziati dal Ruggi per assenteismo. «Costretto a timbrare il badge», disse il dipendente del nosocomio in tv. Quelle frasi però sono state considerate diffamazione. Nel processo a carico di Enrico Severino che si terrà il 9 maggio 2019 a Salerno, le parti civili (Carmine De Chiaro e Carmela Di Paolo, ex caposala del reparto di otoralingoiatria del Ruggi e difesi dall' avvocato Gino Bove) hanno citato come testimone proprio il conduttore della trasmissione incriminata Massimo Giletti che allora conduceva l' Arena su Rai 1. Ma non basta: il 9 maggio il dipendente dell' ospedale dovrà rispondere anche di calunnia nei confronti dei due ex dipendenti dell' ospedale: infatti aveva dichiarato sia alla guardia di finanza che alla commissione del Ruggi di essere di essere stato minacciato dall' allora caposala e costretto a timbrare il badge di quest' ultima: in caso contrario, lei non gli avrebbe riconosciuto gli straordinario. E inoltre dichiarà di essere stato costretto ad iscriversi al sindacato il cui responsabile eera proprio Carmine De Chiaro. Ieri l' udienza preliminare e il Gup Pacifico ha disposto il processo per la doppia imputazione davanti alla terza sezione penale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 42 Il Mattino (ed. Circondario Nord) EAV: € 8.416 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L'Asl 2 licenzia i «suoi» precari e ne assume altri GIULIANA COVELLA LA VERTENZA Giuliana Covella Da quindici mesi hanno rinforzato l' organico di strutture ospedaliere come la Rsa (residenza sanitaria assistenziale) di Cardito, l' ospedale San Giovanni Di Dio di Frattamaggiore, il Rizzoli di Ischia e il San Giuliano di Giugliano. Ma tra due settimane vedranno concretizzarsi l' ombra del licenziamento. Sono i 20 precari dell' asl Napoli 2 nord, per i quali lunedì alle 12 sarà decisivo l' incontro tra direzione generale e sindacati. Gli operatori socio sanitari hanno un contratto a tempo determinato con avviso pubblico, che scade il prossimo 30 settembre. Ma il paradosso è che il direttore generale Antonio D' Amore ha emanato un nuovo avviso pubblico per l' assunzione di 300 dipendenti. IL CAVILLO «Perché - si domandano i 20 Oss ancora in servizio - non usufruire delle risorse in scadenza di contratto, piuttosto che assumere nuovo personale? Se le nostre richieste rimarranno inascoltate, martedì insceneremo una protesta davanti alla sede dell' Asl a Frattamaggiore» annunciano. Alla base della protesta c' è in realtà quello che potrebbe sembrare un cavillo: una nota regionale inviata lo scorso 2 febbraio ai direttori generali di tutte le aziende ospedaliere e alle asl in cui - facendo riferimento «alla durata dei contratti a tempo determinato con ogni tipologia» - si invita alla «procedibilità di rinnovare quelli in scadenza almeno fino al 31 dicembre 2018». «Con queste decisioni - rimarcano i lavoratori - si va contro la legge Madia, che prevede il superamento del precariato». «Come Oss, provenienti dalla graduatoria dell' ospedale Ruggi d' Aragona di Salerno, abbiamo segnalato alle autorità preposte la grave situazione nella quale versiamo - proseguono i dipendenti - abbiamo sostenuto l' azienda consentendole di garantire i LEA (Livelli essenziali di assistenza), prestando il nostro lavoro con abnegazione, serietà e professionalità. Accettare di lavorare in convenzione - insistono - significa che, in caso di termine di contratto, non ci sarà la possibilità di ritornare nella graduatoria di origine perdendo così ogni altra possibilità di lavoro». I SINDACATI A scendere in campo al fianco dei lavoratori le sigle sindacali. «La miopia amministrativa e l' irresponsabilità politica del management dell' asl Napoli 2 nord sta per scatenare l' ennesima guerra dei poveri - si legge in una nota della Fials - il 30 settembre scadranno i contratti di proroga di 20 Oss. Ma l' intendimento del management sembra essere di sostituire questi precari con i vincitori dell' avviso pubblico conclusosi ultimamente. Quindi avvisisti che sostituiscono avvisisti?». Una decisione che il sindacato definisce «illegittima in quanto non è chiaro quali diritti maggiori avrebbero i vincitori di un avviso pubblico espletato presso l' asl Napoli 2 nord rispetto ai lavoratori che la stessa selezione l' hanno superata presso un' altra amministrazione pubblica e in contrapposizione con l' ordine del giorno del 10 luglio scorso approvato dal consiglio regionale e con le disposizioni degli ultimi mesi del direttore generale per la tutela della salute Antonino Postiglione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 14 EAV: € 438 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Lettere al Direttore In merito alla notizia di stampa inerente l' attesa di 7 mesi per poter effettuare un elettroencefalogramma presso il plesso Ruggi dell' AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona ad un paziente il cui medico curante aveva, invece, chiesto di poter ricevere il referto entro fine ottobre, si specifica che l' Azienda non ha alcuna responsabilità in merito e non risulta inadempiente sulle tempistiche. Infatti ad essere sbagliata è stata la valutazione del medico curante che, nel compilare l' impegnativa, non ha inserito il codice U, corrispondente all' urgenza con esecuzione entro le 72 ore, oppure codice B, che consente l' accertamento entro dieci 10 giorni o, ancora codice D che prevede l' erogazione della prestazione entro i 30 giorni; di contro, è stato inserito un codice che prevede l' erogazione programmata nel tempo della prestazione (codice P). L' utilizzo dei codici, infatti, evita proprio il verificarsi di tali incresciose situazioni e permette ai pazienti che necessitano di prestazioni urgenti di ricevere la giusta e adeguata risposta sanitaria. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 18 EAV: € 856 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Assistenza pediatrica: rassicurazioni dall'Asl per le mamme preoccupate SANITÀ / La struttura commissariale ha inviato una nota con le procedure in atto Assistenza pediatrica: rassicurazioni EBOLI - Il trasferimento in un altro distretto di una pediatra, che nei gionri sscorsi ha fatto montare preoccupazione nel comitato per la Salute Pubblica del Sele, sarà afrontato con provvedimenti che non oncideranno sull' assistenza specifica. L' Asl Salerno, infatti, stando ad una comunicazione ufficiale della struttura commissariale, ha attivato una procedura straordinaria per sostituire la pediatra, previa verifica di analoghe problematiche in altri Distretti, secondo il seguente iter: ricognizione, comunicazione agli uffici regionali, pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, assegnazione. I tempi tecnici per la conclusione sarebbero quantificabili in circa tre mesi dalla data di pubblicazione sul Burc. Il trasferimento era stato richiesto dalla pediatra, che si era avvalsa della possibilità contemplata dell' Accordo Collettivo Nazionale della pediatria di libera scelta. In ogni caso, specifica ancora la nota dell' Asl, la riduzione da 8 a 7 pediatri presenti nell' Ambito non determina la carenza sulla base dei criteri ordinari fissati dall' Accordo Collettivo Nazionale e l' Asl Sa lerno ha ritenuto di provvedere alla sostituzione in ragione delle peculiarità del territorio interessato. «Non si può pertanto parlare di abbassamento del livello e della qualità dell' assistenza pediatrica, anche alla luce della presenza dell' Acap, l' Ambulatorio di Continuità Assistenziale Pediatrica, ubicato presso il presidio ospedaliero "Maria SS. Addolorata" di Eboli. Una struttura che ha permesso a tantissimi genitori di poter contare su un' assistenza appropriata ed efficace, evitando il ricorso improprio al pronto soccorso, con i connessi rischi di infezione e attese». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 5 EAV: € 1.477 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Autismo, battaglia legale contro l' Asl VINCENZO SENATORE LA STORIA / Vincenzo Lustrino denuncia: "Costretto a ricorrere in tribunale per vedere riconosciuti i diritti di mio figlio. L' assistenza? E' solo a carico mio" Il 25 settembre la causa intentata da una famiglia. "Vi racconto cosa succede nei centri" Il 25 settembre Vincenzo Lustrino sarà in aula, al Tribunale di Salerno, per reclamare un diritto che la legge riconosce al figlio autistico ma il sistema della cosiddetta assistenza, nei fatti, disattende. "Siamo qui a continuare una battaglia che ci ha visto soccombere quando abbiamo proposto il ricorso d' urgenza - spiega a Cronache - e che porteremo avanti al fine di ottenere semplicemente il rispetto della legge". Lustrino chiede il riconoscimento dell' assistenza indiretta (garanzia di continuità e presenza di figure specialistiche di riferimento). In pratica l' Asl, che contrariamente a quanto stabilisce la normativa vigente (legge 134 del 2015) non attua il progetto globale per gli autistici e non esercita la presa in carico diretta, dovrebbe provvedere alla copertura delle spese che la famiglia sostiene per sopperire alle inefficienze del sistema. In prima istanza il giudice, dopo aver deciso di non ascoltare la famiglia ma solo un dirigente dell' Asl e il direttore sanitario del centro in cui andava il figlio di Vincenzo, ha rigettato la richiesta. "Quindi lo psicologo che redige il programma globale per mio figlio e i tecnici del comportamento che lo attuano devo pagarli io - spiega il genitore - e vi posso dire che per ogni operatore siamo nell' ordine delle 20 euro l' ora mentre per il supervisore se ne vanno 700 euro ogni 40 giorni circa. In media 1.3001.400 euro al mese". Da sola la famiglia non riesce a coprire l' intervento globale, casa scuola famiglia. "La spesa che sostengo io è comunque la metà di quella che si accolla l' Asl per mandare i bambini in centri che di specialistico non hanno nulla, come ho scoperto io sulla mia pelle". Sarebbe a dire? "Il centro in cui portavo mio figlio rivela - sosteneva di effettuare il metodo Aba invece faceva solo logopedia e psicomotricità realizzando di fatto una vera e propria truffa che ho inutilmente denunciato all' Asl, perché nessun controllo è stato fatto". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
C' è anche da dire che il metodo Aba vuole un intervento coordinato in tutti gli aspetti di vita dell' autistico mentre i centri possono intervenire solo in ambito ambulatoriale o domiciliare. Non solo. I centri possono assumere solo figure sanitarie quindi non i tecnici del comportamento che sono esclusi da questa categoria. Succede, allora, che si prenda una delle figure sanitarie in organico (esempio: un podo logo) e la si mandi a fare il corso di formazione per tecnico del comportamento con il risultato di avere, al fianco del bambino, una figura che comunque non è altamente specializzata perché svolge un' attività non inerente la sua qualifica. "Io ho anche portato il personale pagato da me al centro per farlo coordinare con i loro esperti ma non ne hanno voluto sapere - accusa Lustrino - forse perché un programma non lo avevano proprio o perche la burocrazia del loro intervento non e' funzionale all' intervento comportamtnale (Aba) previsto dalla letteratura sciantifica". Il 25 settembre al fianco di questo papà, e della moglie Rosanna, ci saranno alcune associazioni che si occupano di autismo e che hanno deciso di costituirsi parte civile. "Ma ne volete sapere un' altra? La diagnosi di mio figlio è stata fatta solo madiante dei parametri comparativi standard, senza alcuno screening o risonanza o qualsiasi altro esame clinico che, per fare un esempio, all' ospedale Gemelli di Roma è prassi consolidata". Una situazione deprimente. "Per non parlare delle liste di attesa dei centri, mio figlio quando aveva due anni e con una diagnosi precoce di autismo doveva aspettare un turno, una cosa folle di cui qualcuno, quando questa prima battaglia legale sarà conclusa, dovrà rispondere anche in sede penale". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 19 EAV: € 422 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Donati i televisori all' ospedale POLLA/ Due inziative di beneficenza a vantaggio dei pazienti. Gli apparecchi regalati dalla farmacia La Regina e dalla Banca Monte Pruno Gli apparecchi nei reparti di cardiologia ed urologia per la degenza dei pazienti cordino sempre che incontrano persone che chiedono o necessitano di un aiuto che spesso non è solo la cura di un sintomo: chiedono cura, nel senso più nobile e completo del prendersi cura, della loro esperienza emotiva nelle diverse fasi dell' esperienza di malattia, nel momento della diagnosi, nei momenti in cui una diagnosi è impossibile, nei momenti delle decisioni, e nei momenti in cui non c' è più nessuna decisione da prendere». L' altra beneficenza è stata sempre di 7 televisori nel reparto di Urologia. Sette nuovi televisori sono stati il frutto di una donazione da parte della Banca Monte Pruno che sono stati installati in altrettante stanze del reparto di Urologia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 18 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia L'Asl sull'emergenza pediatri «Ne arriverà uno entro 3 mesi» Antonio Elia Sulle preoccupazioni rappresentate anche dal Comitato per la Salute Pubblica del Sele, relative al trasferimento ad altro distretto di una pediatra di libera scelta, la struttura commissariale fornisce rassicurazioni sulla rapida risoluzione della problematica. L'Asl Salerno, infatti, ha attivato la procedura straordinaria per sostituire la pediatra. Previa verifica di analoghe problematiche in altri distretti. I tempi tecnici per la conclusione sono quantificabili in circa tre mesi dalla data di pubblicazione sul Burc. Il trasferimento è stato richiesto dalla pediatra, la riduzione da 8 a 7 pediatri presenti nell'ambito in argomento non determina la carenza sulla base dei criteri ordinari fissati dall'accordo collettivo nazionale; in ogni caso l'Asl Salerno ha ritenuto di provvedere alla sostituzione in ragione delle peculiarità del territorio interessato; non si può pertanto parlare di abbassamento del livello e della qualità dell'assistenza pediatrica, anche alla luce della presenza dell'Acap, presso il presidio ospedaliero di Eboli. La struttura, aperta ad aprile, ha permesso a tantissimi genitori di poter contare su un'assistenza appropriata ed efficace, evitando il ricorso improprio al pronto soccorso, con i connessi rischi di infezione e le lunghe attese. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.905 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Medicina e comunicazione, poteri e rischi «Il potere e i rischi della comunicazione», se ne parla stamattina (ore 8.30) presso la sala conferenze dell' Ordione dei medici di Salerno. Dopo i saluti del presidente Giovanni D' Angelo, le relazioni di Filippo Maria Boscia, presidente nazionale Associazione Medici Cattolici (Grembo Materno giardino di vita: la comunicazione psicosensoriale feto materno); Giuseppe Battimelli, vicepresidente Associazione Medici Cattolici e vicepresidente della Società Italiana per la Bioetica (Comunicazione, Consenso informato, DAT); Mario Capunzo, direttore Dipartimento di Medicina e Chirurgia Università di Salerno (La comunicazione nell' attività formativa); Giuseppe Acocella, ordinario di filosofia del diritto Università Federico II (Etica della comunicazione nell' era digitale); Bruno Ravera, past president Ordine dei medici (Comunicazione e deontologia medica). Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 35 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.443 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Truffa incidenti, 25 ricoveri in un giorno FRANCESCO FAENZA EBOLI Francesco Faenza Venticinque accessi al pronto soccorso, venticinque feriti in un solo giorno. Tutti di Eboli, tutti feriti e ricoverati all' ospedale di Battipaglia. Scelta atipica che si spiega con un solo motivo: la crociata contro gli incidenti falsi iniziata da Rino Pauciulo. Il primario del pronto soccorso di Eboli ha costretto i feriti fasulli ad emigrare. Da nove mesi la battaglia del medico di Corbara prosegue in una ostinata solitudine. L' ospedale di Eboli è diventato un campo minato per i furbi. Chi dichiara il falso rischia una denuncia ai carabinieri. Da qui l' idea di andare altrove, all' ospedale più vicino. LA REAZIONE La notizia dei venticinque accessi al pronto soccorso è stata comunicata dai medici di Battipaglia ai colleghi di Eboli. Una task force si è impegnata a condividere la battaglia del primario minacciato. La voglia truffaldina di avvocati, faccendieri e senza reddito è alla ricerca di nuove complicità. Se l' ospedale di Eboli è un ostacolo, si cambia. Si va a Battipaglia, ma non solo. Altri hanno preferito farsi medicare e refertare a Oliveto Citra e Roccadaspide. Basta conoscere un medico compiacente, ottenere l' accesso in ospedale e il cerchio si chiude. Il girovagare tra i quattro ospedali della piana del Sele non è una novità. Già altri protagonisti di incidenti falsi avevano lasciato Eboli per non destare sospetti. Venticinque pazienti sospetti, in un solo giorno, non si erano mai trasferiti da un nosocomio all' altro. L' esodo dei falsari così massiccio non era mai accaduto. L' episodio nel fine settimana scorso. Il dato è balzato agli occhi di medici e radiologi onesti. L' indignazione non è sfociata ancora in un' indagine penale. Nel vorticoso mondo dei sinistri falsi le complicità si comprano. La corruzione è dietro l' angolo. Un certificato può costare dai 50 ai 200 euro. Si paga sull' unghia, si incassa subito, appena il certificato è pronto. Cambiano gli ospedali e i protagonisti. Tra i faccendieri sono comparse anche tre donne. Italiane o straniere, la differenza non conta. Sono loro ad avere i rapporti con le banche, a chiedere favori al direttore. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Creano una copertura per alcuni avvocati già compromessi. LE DENUNCE Ai carabinieri e ai vigili urbani arrivano segnalazioni di incidenti sospetti ogni settimana. Molte partono dall' ufficio del primario Pauciulo. Altre balzano agli occhi: il classico tamponamento con otto o dieci feriti. Pochi giorni fa, a Pauciulo è giunta la solidarietà di Mario Iervolino, manager dell' Asl. La Cgil, con Arturo Sessa, attende una risposta da Iervolino per l' istituzione di una Commissione di inchiesta. Basterebbe coinvolgere i primari dei pronto soccorso, delle radiologie e delle ortopedie nei quattro ospedali della Piana del Sele per frenare il fenomeno dei sinistri fasulli. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 34 EAV: € 10.187 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Ospedale del Mare un miracolo aprire il pronto soccorso» FULVIO SCARLATA «L' apertura del pronto soccorso dell' ospedale del Mare è un miracolo dall' alto valore simbolico. Siamo stati più forti di chi remava contro e organizzava sabotaggi»: Vincenzo De Luca si dice «orgoglioso». Perché quella struttura nel cuore di Ponticelli sembrava dover diventare una delle tante opere destinate più a essere vandalizzate che a diventare operative. Da stamattina, invece, possono arrivare i primi pazienti. Per avere un ospedale pienamente efficiente, come il Cardarelli, bisogna invece aspettare il metà dicembre. «Non ci credeva nessuno» dice il presidente della Regione. E obiettivamente è difficile dargli torto. L' ospedale del Mare, progettato e realizzato per diventare l' indispensabile contrappeso al Cardarelli, offrendo un' alternativa nella parte orientale di Napoli al presidio collinare, benché costruito e dotato di moderni macchinari, nel 2015 era vuoto. Il 30 marzo di quell' anno erano stati aperti solo i poliambulatori, con i lavori non finiti e neanche collaudati. «Era una struttura vuota - ricorda Enrico Coscioni, consulente per la sanità di De Luca - senza dipendenti e senza neanche le procedure per avviare i concorsi per le assunzioni». LE ESERCITAZIONI In questi ultimi giorni sono state fatte le prove generali in vista dell' apertura del pronto soccorso. Medici e infermieri coinvolti in esercitazioni per provare concretamente cosa succederà da stamattina con l' arrivo dei primi pazienti in emergenza, con la verifica di tutti i percorsi per lo smistamento verso i vari reparti. Sull' ospedale del Mare Vincenzo De Luca ha puntato dal momento della sua elezione, a giugno 2015. Solo a febbraio 2017 la consegna definitiva dell' intero complesso ospedaliero, nel marzo successivo la sua acquisizione al patrimonio immobiliare. Poi un percorso a tappe forzate sotto la supervisione del commissario Ciro Verdoliva: a giugno i primi 91 posti letto, a settembre dell' anno scorso si è arrivati a 189 posti letto, per salire ai 236 attuali nel gennaio scorso. L' apertura del pronto soccorso era stata annunciata per aprile scorso, poi per giugno, arriva oggi. Il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
percorso, tuttavia, va avanti: per fine ottobre l' emergenza sarà di un Dea di primo livello, per metà dicembre l' obiettivo di un Dea di secondo livello, come il Cardarelli. «Abbiamo visto di tutto - ricorda De Luca - finte foto, campagne di disinformazione, c' è chi ha lavorato contro fino ad arrivare ai sabotaggi. Ma nessuno ci ha fermato e nessuno ci fermerà. Oggi lavorano nell' ospedale del Mare 900 dipendenti e la metà sono nuovi posti di lavoro». LE AREE Oltre ai pazienti di Napoli da ottobre il 118 della Asl Napoli 3 indirizzerà i malati di San Giorgio a Cremano, Portici, Sant' Anastasia, Pollena Trocchia e parte di Pomigliano verso il presidio di Ponticelli. «Sono emozionato - dice il manager dell' Asl Mario Forlenza - L' intenso lavoro effettuato dall' intera dirigenza dell' Asl per raggiungere questo obiettivo viene premiato. Questa è una svolta per la sanità napoletana e campana perché l' ospedale del Mare si candida ad essere polo di riferimento dell' intero sistema dell' emergenza, di grande rilievo anche per le altre discipline mediche tenuto conto delle apparecchiature sanitarie di ultima generazione acquistate e dell' alto profilo di professionalità di quanti vi lavorano». «La cosa importante - spiega ancora Enrico Coscioni - è che si tratta di una crescita costante nel tempo. Già oggi i numeri dell' ospedale sono importanti, basti pensare alle 170 angioplastiche per gli infartuati che ormai arrivano anche dalla penisola sorrentina. Da dicembre Napoli avrà una rete dell' emergenza completa con tre Dea di secondo livello: il Cardarelli, il Cto con il Monaldi e il Cotugno, l' ospedale del Mare. Poi ci sono i due policlinici e gli ospedali in città: il territorio è pienamente presidiato». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 2 EAV: € 971 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Blitz della Finanza all' Asl Na1 Raf. Nes. Controlli antiassenteismo, ispezionata la direzione generale Al vaglio presenze, piani-ferie e malattie di tutti i dipendenti NAPOLI Un vero e proprio blitz antiassenteismo ha creato scompiglio negli uffici dell' Asl Napoli 1 Centro nella giornata di giovedì. Di buon mattino gli uomini della Guardia di Finanza e alcuni funzionari del ministero della Salute hanno bussato alle porte della direzione generale dell' Azienda sanitaria locale più grande d' Europa. Il motivo? Acquisire notizie su presenze, ferie e malattie di tutti i dipendenti, sia per la giornata in corso, sia per i mesi precedenti. Gli uomini delle Fiamme gialle, inviati dal ministero della Salute, hanno anche fatto dei controlli a campione in due degli uffici della direzione generale. Un' ispezione meticolosa durata sino al tardo pomeriggio, della quale al momento non si conoscono ancora i risultati. Dal canto il direttore generale Mario Forlenza ha approfittato dell' occasione per ribadire le difficoltà incontrate dai suoi uffici sul tema dell' installazione di marcatempo con impronte digitali. Difficoltà delle quali il Corriere del Mezzogiorno si è occupato in esclusiva la scorsa settimana, rivelando lo stop arrivato dal Garante a causa del nuovo regolamento europeo sulla privacy. Va detto che la battaglia dell' Asl per l' installazione dei nuovi marcatempo è tutt' altro che finita, Forlenza ha infatti annunciato di voler sollecitare il Garante affinché arrivi una pronuncia definitiva e chiara. Una richiesta legittima, anche perché in Campania sono diverse le strutture che hanno già ottenuto parere favorevole e sono dunque passate al nuovo sistema. Alla base della decisione di usare le impronte, due dei principali scandali per la sanità campana degli ultimi 10 anni. La cricca dei furbetti del cartellino al Loreto Mare, prima, gli arresti al Capilupi di Capri, poi, hanno convinto i vertici Asl a imprimere una svolta. Ben più complessa sarà la partita che il direttore generale Forlenza dovrà giocare per poter procedere, come annunciato prima dell' estate, sul tema delle body e delle dash cam riservate al personale e ai mezzi del 118. In Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
questo caso l' esigenza è quella di limitare i fenomeni di aggressione e riuscire ad identificare i trasgressori, ma è evidente che nel mezzo c' è la privacy dei pazienti. Su quest' ultima iniziativa pare che anche in Asl ci sia scetticismo, del resto già in molte altre realtà si è cercato di realizzare questo sistema sbattendo inesorabilmente contro leggi e regolamenti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 5.747 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Colto da malore nel cantiere Soccorsi vani muore operaio SANT' AGATA DE' GOTI Si è sentito male e si è accasciato a terra, ma l' arrivo dei soccorsi e la corsa in ambulanza sono stati inutili. È morto lungo il tragitto per Benevento. Un destino tragico quello di un operaio 56enne originario di Afragola ma residente a Casoria che ieri mattina era giunto a Sant' Agata de' Goti per lavorare in un cantiere in località Capellino. Quando si è sentito male sono stati i colleghi a chiamare i soccorsi. Intanto alcuni passanti si erano fermati per prestare soccorso. Sono stati loro a raccontare l' accaduto sui social, scatenando fin da subito un grande dibattito. L' argomento: quello della chiusura del Pronto Soccorso del «Sant' Alfonso Maria de' Liguori». Intorno alle 8 di ieri mattina alcuni operai stavano iniziando la giornata di lavoro in un cantiere di Sant' Agata, in località Capellino, all' ingresso del centro urbano. Quando uno di loro si è sentito male, accasciandosi a terra a causa di un malore, hanno subito chiamato l' ambulanza. Mentre il mezzo di soccorso giungeva da Limatola, alcuni passanti si sono fermati per prestare soccorso. Una volta intervenuti i sanitari è stato disposto il trasferimento all' ospedale «Rummo» di Benevento. Ma l' uomo nel capoluogo non è mai arrivato. È deceduto in ambulanza, mentre il mezzo di soccorso attraversava il territorio di San Salvatore Telesino. A quel punto la salma, dopo l' intervento dei Carabinieri della locale stazione, è stato portata presso la camera mortuaria del cimitero del comune telesino. Vi resterà fino a quando, nella giornata di oggi, dovrebbe essere disposto il trasferimento a Casoria, dove viveva l' uomo originario di Afragola. La notizia si è diffusa con grande rapidità sfruttando il tam tam di Facebook tra gli utenti santagatesi. Reazioni negative, con i commenti che hanno riacceso la discussione sul futuro dell' ospedale e del pronto soccorso, da pochi giorni diventato punto di primo intervento. v.d.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 3 EAV: € 1.264 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ecco «ER», la prima linea dell' Ospedale del Mare Raffaele Nespoli NAPOLI Una superficie operativa di oltre 1.000 metri quadrati, 15 medici, 45 infermieri, 20 operatori socio sanitari. Ben 8 box dedicati al trattamento dei pazienti in codice verde e codice giallo, due riservati ai casi di massima emergenza, quelli in codice rosso. Sono questi i numeri del pronto soccorso dell' Ospedale del Mare di Ponticelli che oggi, dopo anni di attesa e un fiume di polemiche, apre finalmente i battenti. Per la direzione sanitaria, in questa prima fase, il pronto soccorso potrà reggere all' impatto di circa 150 accessi al giorno. Nessun taglio del nastro, ma Vincenzo De Luca porta comunque a casa un risultato pesante per l' obiettivo finale di tirare fuori la Campania dal commissariamento. L' apertura di oggi, tra difficoltà e sabotaggi, non era assolutamente scontata. Di pochissimo, infatti, l' allagamento dell' area del triage - pochi giorni di prima dell' ispezione Asl per l' autorizzazione sanitaria del Comune di Napoli - non ha fatto saltare il banco. Quell' ultimo "incidente", tuttavia, sembra aver smosso l' orgoglio di una squadra (quella dei medici, degli infermieri e degli operatori socio sanitari) che ancora non aveva trovato la giusta coesione. Di fronte allo scetticismo dell' opinione pubblica e al coro dei «ci risiamo», il personale di quel pronto soccorso sembra aver trovato la spinta in più che mancava. Ha ritrovato l' orgoglio di voler dimostrare che da oggi la città metropolitana di Napoli ha un punto di riferimento in più per l' emergenza.Stamane (alle 8 in punto) porte aperte, tutti in allerta per assistere i primi pazienti sotto la direzione del primario Vittorio Helzel. D' ora in poi sarà sua la responsabilità di ciò che accadrà in pronto soccorso. Dietro le quinte, con la giusta tensione ma anche con la soddisfazione di aver portato a casa un obiettivo che pareva impossibile, il commissario ad acta Ciro Verdoliva. E' lui che ha tirato fuori dal pantano - ormai più di 10 anni fa - una struttura destinata all' abbandono, trasformandola in un gioiello che la Asl Napoli 1 dovrà valorizzare. O quantomeno, non dovrà sciupare. Lo sforzo per arrivare all' apertura di stamane Verdoliva lo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
definisce «mostruoso». Uno degli obiettivi, ammette, «più difficili che io abbia mai affrontato, ma anche la testimonianza di un grande lavoro di squadra. Risultati come questo non sono mai di un uomo solo». Che di lavoro di squadra si tratti lo ripete anche il direttore generale dell' Asl Mario Forlenza «orgoglioso ed emozionato» per un momento che quella che definisce una «data di svolta e di rilancio». Parole sottoscritte anche dal direttore sanitario Giuseppe Russo. «Medici e infermieri di istanza a Ponticelli - sottolinea - sono pronti. Contiamo, in rete con tutti i pronto soccorso di Napoli, di poter alleggerire alcune situazioni storicamente critiche». E' bene ricordare che al principio il pronto soccorso dell' Ospedale del Mare non tratterà casi di politrauma e di trauma maggiore, che continueranno ad arrivare al Cardarelli. Tuttavia, la speranza è che proprio l' ospedale del Vomero possa giovarsi di questa nuova apertura, tornando così a spostare il baricentro dell' assistenza verso gli interventi di elezione. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/09/2018 Pagina 2 EAV: € 19.319 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania Ospedale del Mare, apre il pronto soccorso L' inaugurazione Count down per il pronto soccorso generale. Alle 8 di stamane l' Ospedale del Mare apre i battenti ai pazienti che arriveranno in urgenza. È il terzultimo step, come annunciato dal governatore-commissario Vincenzo De Luca, in attesa di attivare definitivamente tutto il presidio come Dea di II livello. Presumibilmente e secondo l' ultimo cronoprogramma, il 15 dicembre prossimo. Ovviamente, il via libera definitivo è subordinato all' autorizzazione che dovrà concedere il sindaco, sentito il parere del dipartimento di Prevenzione della Asl Napoli 1. Intanto, ad accogliere il "paziente zero" ci saranno il manager Mario Forlenza, il commissario ad acta Ciro Verdoliva e il direttore sanitario aziendale Giuseppe Russo. Come partirà l' attività? Pronto soccorso e accettazione saranno presieduti in tre turni da cinque camici bianchi: chirurgo, ortopedico e tre medici. Alle 10,30 invece, il presidente De Luca incontrerà la stampa. - g. d. b. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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