LA SCALA - Teatro alla Scala
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L a Scala ha ritrovato il suo pubblico in Direttore Musicale Claus Peter Flor e la giugno celebrando il centenario strehle- pianista Mariangela Vacatello, mentre il riano con la ripresa dello storico allesti- 15 Daniel Harding torna a dirigere la Fi- mento delle Nozze di Figaro diretto da larmonica e il 21 l’Orchestra dell’Acca- Daniel Harding e con alcune memorabili demia Nazionale di Santa Cecilia esegue serate di danza contemporanea, e in lu- Takemitsu e Mahler con Daniele Gatti. glio proponendo ai milanesi quattordici Ma nelle stesse settimane Milano Musica spettacoli gratuiti con i professori della presenta anche l’Orchestra Sinfonica Na- Filarmonica e gli artisti del Coro e del zionale della Rai che, diretta da Tito Cec- Ballo in luoghi diversi della città, che cherini, offre per la prima volta a un pub- raccontiamo in questo numero con una blico in presenza Tre quadri, il nuovo galleria fotografica. concerto per pianoforte di Francesco Fi- La programmazione d’autunno che si lidei, eseguito da Maurizio Baglini. Ales- apre a settembre offre un trittico di opere sandro Tommasi ha intervistato il com- buffe rossiniane annunciate e preparate nei positore. mesi scorsi ma ostacolate dalla pande- Negli ultimi mesi il Teatro alla Scala ha at- mia: il 10 settembre torna l’allestimento traversato una fase di consolidamento che dell’Italiana in Algeri firmato da Jean- ha interessato innanzitutto i corpi artistici: Pierre Ponnelle con cui Claudio Abbado all’arrivo di Manuel Legris alla direzione aveva aperto la Stagione 1973/1974, del Ballo ha fatto seguito quella di Alberto unico caso di 7 dicembre buffo della sto- Malazzi al Coro, e per entrambe le for- ria scaligera. Lo spettacolo, programmato mazioni sono stati indetti concorsi. Molte per lo streaming nel giugno 2021, ha po- novità soprattutto nel Ballo, tra ingressi e tuto essere aperto all’ultimo momento a promozioni tra cui spicca quella a Primo un pubblico di Under30 e torna ora per ballerino di Nicola Del Freo, intervistato tutti con un cast parzialmente rinnovato in da Giada Vailati. Nella rubrica “Scali- cui spicca il debutto del giovane mezzo- geri” parlano invece il percussionista soprano Gaëlle Arquez, che abbiamo fatto Francesco Muraca e il direttore di scena intervistare da Valentina Crosetto. Davide Battistelli. L’apertura tuttavia è dedicata alla nuova Il 2021 segna il centenario della scom- produzione del Barbiere di Siviglia, un ca- parsa di Enrico Caruso e della nascita di polavoro a cui ritornare per il Direttore Franco Corelli e Giuseppe Di Stefano, Musicale Riccardo Chailly, intervistato tre leggende tenorili cui il Teatro dedica da Franco Pulcini, acceso da una pas- una mostra virtuale - a cura di Mattia sione rossiniana che lo ha portato a spa- Palma che la presenta su queste pagine - ziare dall’opera alle cantate e alle pagine commissionata dal Ministero degli Affari strumentali e religiose del Pesarese in un Esteri e della Cooperazione Internazio- continuo lavoro di approfondimento, in nale. La mostra, che sarà promossa dagli questo caso sull’edizione Ricordi curata Istituti di Cultura Italiana all’estero, è la SOMMARIO da Alberto Zedda nel 2014. Sarà la prima prima esposizione interamente virtuale nuova produzione scaligera con il pub- realizzata dal Museo Teatrale. LARGO AL FACTOTUM! 2 blico in sala dopo Il turco in Italia del feb- Per la rubrica “Foyer”, dedicata agli spet- MA AL CENTRO DEL BARBIERE C’È ALMAVIVA braio 2020 – che sarà ripreso in ottobre a tatori, abbiamo intervistato Giovanni Mo- UN BARBIERE IN CERCA D’AUTORE 6 completamento del trittico – e si avvarrà rale, che coordina la sede milanese delle di un cast avvincente guidato dalla coppia Gallerie d’Italia in Piazza della Scala. Un QUA CI VUOL DISINVOLTURA 10 esplosiva formata da Mattia Olivieri e “vicino di casa” e interlocutore per tante CHAILLY E LA FILARMONICA 14 Cecilia Molinari. La regia è di Leo Mu- iniziative, che è anche un appassionato di PER MILANO scato, al debutto scaligero, che ci anticipa musica che da ragazzo faceva la coda in ROMANTICISMI A CONFRONTO 16 le linee guida della sua lettura sui passi loggione. della commedia di Beaumarchais. Infine, a settembre entra nel vivo la Cam- AGGREDIRE LA TRADIZIONE 18 Per la città ormai è l’occasione in cui ri- pagna Abbonamenti 2021~2022, con le LA SCALA IN CITTÀ: IMMAGINI 22 trovarsi dopo ogni estate: il Concerto per tradizionali formule Opera, Balletto e Sin- DA UNA TOURNÉE MILANESE Milano, che torna in Piazza del Duomo il fonica ma anche con nuove soluzioni per 12 settembre con Riccardo Chailly sul i cicli delle Orchestre internazionali ospiti, SULLE PUNTE 24 podio della Filarmonica, arriva alla nona dei Grandi pianisti e per chi vuole portare CON TENACIA E PASSIONE edizione. Abbiamo deciso di segnalarlo a teatro i ragazzi con “Un palco in famiglia”. TENORI SI NASCE 28 con un’immagine che precede la pande- Al termine della campagna di rinnovi, dal FOYER. GIOVANNI MORALE 30 mia, con la piazza gremita. Oltre alla fe- 27 settembre prende il via la vendita dei sta in Piazza del Duomo, l’attività sinfo- nuovi Carnet di biglietti, che permettono SCALIGERI. DAVIDE BATTISTELLI 31 nica riempie il Piermarini con una parata di scegliere 3, 4 o 5 spettacoli fra una rosa SCALIGERI. FRANCESCO MURACA 32 di compagini italiane: comincia l’Orche- di titoli. stra Verdi lo stesso 12 settembre con il suo Paolo Besana 1
Largo al factotum! Ma al centro del Barbiere c’è Almaviva Riccardo Chailly torna sul capolavoro comico di Rossini, un’opera di sorprendente classicismo in cui si intravede Mozart 2
Foto Brescia-Amisano Riccardo Chailly Nella sua lunga carriera rossiniana, sconsigliò di persistere nel serio? blico in sala ideata dalla direzione ar- Riccardo Chailly ha diretto opere ‘se- La mia esperienza rossiniana ha toc- tistica di Dominique Meyer, in questo rie’ come Ricciardo e Zoraide, cato credo tutti i generi, anche reli- caso con la regia di Leo Muscato. un’opera ‘semiseria’ come La gazza giosi e strumentali. Però, di fronte al- ladra, opere ‘comiche’ come il ‘me- l’universo musicale di un genio, non Non è certo il suo primo Barbiere… lodramma giocoso’ La Cenerentola mi sento di esprimere preferenze. Ci È un titolo che mi evoca ricordi lon- e il ‘dramma buffo’ Il turco in Italia sono forse alcune affinità elettive di tani, legati a Milano. Nel ‘91 lo incisi e persino le due versioni, italiana e difficile controllo razionale, ma si per la Fonit Cetra con i complessi francese, del Guglielmo Tell, che tratta di sfumature su cui non vale la della Scala, protagonisti principali guarda al grand-opéra e al romantici- pena soffermarsi. Leo Nucci e Marilyn Horne. Questa è smo. stata la mia prima esperienza col Bar- Ora c’è questo nuovo Barbiere di biere. Nel ‘99 ho diretto una nuova Ha delle preferenze in questa mul- Siviglia… produzione con regia dell’argentino tiformità, come si narra per Bee- … che – dopo la parziale chiusura Alfredo Arias: interpreti Frontali, Ga- thoven, che era a favore del ge- durante il biennio pandemico – è la nassi e Flórez, che debuttava in Scala. nere comico di Rossini e gli prima nuova produzione con il pub- Ora sono felice di poter studiare nuo- 3
vamente questo capolavoro, a esatta- problema avevo parlato anni fa con al posto della romanza “Se il mio mente trent’anni di distanza dalla re- Harnoncourt: lui sosteneva che la nome saper voi bramate”. E, se non è gistrazione discografica. scelta doveva tuttavia restare, per ra- andata perduta e distrutta, chissà che gioni di uniformità, una prerogativa non giaccia abbandonata in qualche Come può descrivere l’approfon- del maestro concertatore e non dei archivio. Ed è un peccato che, du- dimento certamente intervenuto? singoli cantanti o degli strumentisti. rante le ricerche della seconda edi- Allora c’era l’edizione critica di Al- Nella passione che nutro per le prime zione critica, non si sia riusciti a ri- berto Zedda, pubblicata nel 1969, versioni, mi spiace che non si sia mai trovarla. Non dobbiamo dimenticare un’impresa che ha segnato un pas- più ritrovata l’ouverture originale del che Rossini scrisse Il barbiere di Si- saggio storico nell’interpretazione di Barbiere, scritta su temi popolari spa- viglia, la commedia musicale per de- Rossini, da quel momento riconside- finizione, una delle opere più famose rato e ricostruito con scrupolo filolo- gico. Oggi ho studiato l’edizione do- Quello di Rossini della storia della musica, quando aveva ventiquattro anni! Era un uomo vuta allo stesso curatore e uscita per è un linguaggio molto giovane, con le incertezze che Casa Ricordi nel 2014, che offre nu- l’età può comportare. merose novità riguardo la fedeltà al riconoscibile, testo originale. fatto in apparenza Con Rossini non si può fare a meno di parlare del “crescendo”. Una Ricordo che Zedda lamentava di pochi elementi: leggenda diffusa fra i musicofili qualche incompletezza nelle indi- cazioni, spesso date per scontate da un ritmo vitale, narra che il direttore debba evitare di accelerare, tenere sempre lo Rossini, che concertò l’opera a un’armonia stesso tempo e se mai rallentare leg- Roma nel Carnevale del 1816, e germente. È vero? aveva ben presente quel che inten- sorprendente, Rallentare, direi proprio di no! Per deva come effetto musicale, anche un gioco di incastri quanto mi riguarda, è assolutamente se aveva dimenticato di anno- impensabile. Bisogna tenere il tempo tarlo… strumentali esattamente come è partito. Lavorare Se pensiamo che Rossini scrisse le seicento pagine di partitura del Bar- inserito in una forma piuttosto sulle dinamiche, incremen- tandole con gradualità senza lasciarsi biere in un paio di settimane, la mano di lindore classico. andare all’istinto di crescere anzi- e la fantasia correvano e qualche det- taglio gli sarà sfuggito. Staccati, o i Dopo quattro battute tempo, e con un’attenzione al limite del fanatismo. Sappiamo come deve cosiddetti “chiodi” rossiniani, o gli lo riconosci essere, ma richiede una forte volontà accenti con progressivo diminuendo, collettiva che parta dal nulla. Se Ros- potevano essere saltati nella foga del gnoli intonati alle prove dal tenore sini scrive due pp, con le orchestre completamento per la consegna. Ov- Manuel García, il primo conte di Al- moderne bisogna partire da quattro viamente, sapeva bene come doveva maviva, pagina poi accantonata e so- pppp, altrimenti non riesci a costruire essere eseguito. stituita con l’attuale. l’effetto progressivo del “crescendo rossiniano”. Zedda scrive anche di dubbi fra Philip Gossett riteneva che la sin- appoggiature e acciaccature. fonia spagnoleggiante fosse una Noi percepiamo Rossini come un Direi che questi vanno lasciati al gu- leggenda. classico, ma per l’epoca la sua ar- sto dell’interprete, come avviene an- Non penso. All’epoca se ne è parlato. monia aveva tratti di modernità. che in Mozart o in Haydn. Di questo Si sa che quei temi erano stati cantati Nel 1816 un accordo di settima di- 4
minuita aveva una sua forza dirom- della leggerezza brillante. In questa (a parte qualche taglio nei recitativi, pente. Anche nei concertati ci sor- sua classicità si intravede Mozart, alcuni dei quali non sono neppure di prende con trasposizioni tonali im- modello originario trasformato in Rossini), ci siamo resi conto di una provvise. modo originale, ma non del tutto centralità del tenore Almaviva, che scomparso. nei “Barbieri” tradizionali non si per- Mentre in passato Rossini poteva cepisce. Eseguendo integralmente il avere tratti farseschi, anche nel vir- Curioso che un’opera divenuta fa- rondò finale, Almaviva conferma di tuosismo improvvisato del canto, mosissima abbia avuto un esito di- stare al centro del racconto. mi sembra che negli ultimi decenni sastroso alla prima al Teatro Ar- anche il repertorio comico sia gentina. Il cast per questa nuova edizione orientato a un certo equilibrio clas- Un classico fiasco preparato, ordito dell’ “Almaviva di Siviglia”…? sico. Lei come lo vede? dalla lobby dei fan dell’anziano Pai- Sono felice che vi sia un formidabile Avevo studiato la genesi del Barbiere siello, che sarebbe morto di lì a qual- gruppo di virtuosi, tra l’altro con fi- fin da giovane: Rossini è intervenuto che mese. Il suo Barbiere di Siviglia sici adatti ai ruoli, ma con un forte sul libretto di Cesare Sterbini, tratto era del 1782, e prima ancora, nel senso collettivo, un vero ensemble di da Beaumarchais, eliminando versi 1776, a Lipsia c’era stato Der Barbier attori e profondi conoscitori del bel- mediocri, doppi sensi, battute rozze o von Sevilla di Friedrich Benda. Era canto rossiniano, che mirano a essere addirittura volgari, in favore dell’ele- normale rimettere in musica lo stesso innanzitutto interpreti dei personaggi. ganza e del buon gusto. Persino gli soggetto. È stato un caso sfortunato in A proposito di questo spettacolo, ri- eccessi buffi venivano addolciti. Il ri- cui il pubblico dell’opera sia stato cordo che Alberto Zedda diceva che schio della risata grassa doveva es- trascinato da un gruppo di facinorosi l’edizione critica è necessaria per sere evitato in favore del sorriso. Io in un incomprensibile insuccesso mo- staccarsi dalle edizioni “diplomati- mi attengo a questo tipo di scelta det- mentaneo, immediatamente corretto che”, con le quali intendeva le edi- tata dalla nascita dell’opera e trasfe- dalle masse del pubblico di tutti i tea- zioni autorizzate, ma piene di errori, rita nella musica. Credo che anche tri del mondo. Dalla seconda serata è abusi, che portavano, anche a livello Leo Muscato intenda lavorare sulla iniziato un trionfo ininterrotto, che vocale, a esagerazioni, distorsioni verve comica, ma entro i limiti sug- continua tutt’oggi. dello stile equilibrato prescritto in geriti dal libretto stesso. partitura. Un capolavoro unitario, ma, per al- Rossini era un raffinato uomo di cuni brani, scritto a partire da Il Barbiere è davvero una delle spirito e lo si capisce anche dalla spunti rielaborati da altre opere… opere più belle mai scritte! musica. La sua capacità di ralle- L’opera componibile… Notavo fin da ragazzo che, quando lo grarci all’ascolto resta un mistero, Il sistema dell’autocitazione. Lui tra- ascolti, perdi la cognizione del tempo. con questi strumenti scherzosi che sferiva con naturalezza la musica da La grandezza di Rossini ferma le lan- si fanno il verso gli uni con gli al- un’opera all’altra: il rondò finale di cette degli orologi. Dalla sinfonia a tri… Almaviva del Barbiere, pagina di quella meraviglia del concertato fi- È un linguaggio riconoscibile, fatto in grande virtuosismo vocale, è stato poi nale del primo atto, passano poco apparenza di pochi elementi: un ritmo spostato nella Cenerentola. A questo meno di due ore. Lo stesso accade vitale, un’armonia sorprendente, un proposito, con Muscato ci siamo col secondo atto. Non accorgersi della gioco di incastri strumentali inserito chiesti se non fosse meglio intitolare durata è la conferma di un capola- in una forma di lindore classico. questa produzione Almaviva, o sia voro, che è anche una delle opere più Dopo quattro battute lo riconosci e sei l’inutile precauzione, che era il titolo eseguite al mondo. subito dentro lo stile di un gigante originale alla prima assoluta. Questo della musica che ha spesso il pregio perché, facendo l’edizione integrale Franco Pulcini 5
Un Barbiere in cerca d’autore Al suo debutto alla Scala, Leo Muscato anticipa l’impostazione registica del Barbiere di Siviglia 6
Foto Thilo Beu Leo Muscato A parte la produzione di Alfredo più dal piacere che dallo studio. che fare con il teatro e con la musica. Arias del ʽ99, per più di cinquant’anni Penso che il vero pericolo quando si In particolare Figaro, che compare in Il barbiere della Scala è stato quello di affronta il grande repertorio sia ca- scena seduto in una piazza, tutto Jean-Pierre Ponnelle. Spettacolo nato dere nel didascalismo. Proprio per preso a riadattare i versi di un libretto. in effetti a Salisburgo nel ʽ68 con questo quando preparo una nuova Subito dirà al Conte che la sua ultima Claudio Abbado, che volle portarlo a produzione ho l’abitudine di rimuo- opera è caduta miseramente, nono- Milano l’anno successivo, con preve- vere dal libretto tutte le didascalie: stante la presenza della sua claque, a dibile trionfo e almeno dieci riprese preferisco immaginare tutto ciò che cui aveva addirittura chiesto di to- nel corso degli anni. A firmare una posso a partire dalla musica e dalle gliersi i guanti per applaudire in nuova edizione del capolavoro comico parole che vengono pronunciate sul modo da fare più baccano possibile. di Rossini sarà il regista Leo Muscato, palcoscenico. Così è dovuto scappare ritrovandosi che debutta alla Scala dopo aver rac- nel ruolo di tuttofare della città. Per colto successi nei teatri di prosa e E nel caso del Barbiere cosa ha im- noi, Figaro sarà il tuttofare di un tea- d’opera di tutta Italia, con tanto di Pre- maginato? tro. mio Abbiati alla regia nel 2012. Mi è stato utile tornare alla fonte del libretto: la commedia di Beaumar- E gli altri personaggi? È un vantaggio o uno svantaggio chais, un testo che conoscevo fin dai Nella prima scena ci sono dei suona- affrontare un titolo così noto? tempi della ʽPaolo Grassi’ a Milano, tori, il Conte suona e canta una sere- Dal mio punto di vista è sempre un perché lo avevo proposto come sag- nata, Rosina prepara l’aria di vantaggio, perché ogni volta che devo gio finale del mio corso di regia, un’opera intitolata L’inutile precau- mettere in scena un’opera, anche co- salvo poi dover rinunciare perché sa- zione, Don Basilio è il maestro di mu- nosciuta come Il barbiere di Siviglia, rebbe stata una produzione troppo sica. Poi c’è Bartolo, che mi ricorda ricomincio da capo. Sarà che non onerosa per una scuola. Rileggendo la Samràev, un personaggio del Gab- sono mai stato un melomane, e che i commedia ho subito notato che tutti i biano di Čechov che si lamenta sem- miei ascolti sono sempre stati guidati personaggi hanno in qualche modo a pre degli autori contemporanei, pro- 7
prio come Bartolo rimpiange Cafa- Che alla fine sarà Figaro? Non l’ho mai vista in teatro, ma co- riello. Nella nostra rilettura sarà l’im- In realtà non voglio esplicitarlo. Ci li- nosco bene il film e lo trovo geniale. presario di un immaginario Teatro Si- miteremo a suggerire al pubblico che C’è da impazzire non solo per la bel- viglia in cui tiene rinchiusa Rosina, l’autore potrebbe essere il Conte, che lezza dello spettacolo, ma per la ca- che sarà invece una ballerina. Infine fin dalla prima scena entra con gli pacità di seguire la musica di Rossini, Berta diventerà la coreografa. spartiti in mano. che porta inevitabilmente a una follia. Ad esempio nel finale del primo atto Quindi un Barbiere di Siviglia in Si vedrà anche il palcoscenico di ho immaginato un’entrata del coro cerca d’autore. questo teatro immaginario? che ricordi un esercito di soldatini di Sembra quasi che l’opera sia stata Non solo il palcoscenico ma la platea, piombo, con fili elastici attaccati a scritta per un’ambientazione metatea- che rievocheremo con una quaran- ognuno come se fossero delle mario- trale: è impressionante quanto questa tina di poltrone e un lampadario. Sarà nette. Vedremo se si riuscirà a fare, lettura torni senza dover modificare un teatro di fine Ottocento, con l’arco dato che le norme Covid rendono una sola sillaba del libretto. Tutto fun- scenico semicircolare come quelli tutto più complicato, ma è un fatto ziona in maniera estremamente pre- che si vedono in America o a Londra, che la musica conduca a questo tipo cisa. Il sipario – peraltro verde, molto perché volevamo qualcosa di com- di soluzioni. Inoltre l’impostazione diverso da quello della Scala – si pletamente diverso dalla struttura scenica di Ponnelle è tutta giocata su aprirà su una sala prove dell’orchestra. della Scala. Forse il pubblico non si un girevole che dà una circolarità alla Poi da lì gireremo attraverso tutti i accorgerà nemmeno di questo spo- messinscena. luoghi di questo teatro: i camerini, i stamento d’epoca, di questo nostro ballatoi, l’ufficio dell’impresario, i piccolo bluff. Anche i costumi non Con la sua ironia, Rossini riusciva magazzini con decine di bauli e così saranno storici, ma restituiranno a mascherare la cattiveria di questi via, arrivando a un totale di diciotto un’astrazione e un’asciuttezza sia nei personaggi, che sono tra i più amati ambienti diversi, in cui tutti saranno colori sia nelle fantasie. della storia dell’opera. Però in ef- presi nella preparazione di un’opera, fetti non se ne salva uno. L’inutile precauzione appunto, di cui Ha avuto modo di confrontarsi con Sono adorabili proprio perché sono però non si conosce l’autore. la storica produzione di Ponnelle? cattivissimi! Mi ricordano Cattivis- Bozzetto di Federica Parolini 8
simo me. Ma l’aspetto che vorrei sot- che si imposta uno spettacolo bisogna pletamente linguaggio, cosa assolu- tolineare è che ognuno di loro agisce stabilire con quale registro raccon- tamente lecita ma molto difficile da sentendosi nel giusto. Persino Don tare la storia. Ed è una scelta che con- realizzare, perché bisogna fare in Basilio è convinto che la calunnia sia dizionerà tutto: scenografia, costumi, modo che le scene non siano in con- la cosa migliore per tutti. relazioni tra i personaggi, qualità di traddizione tra loro: gli spettatori per- recitazione. Se si centra il registro cepiscono sempre le incoerenze C’è una componente surreale nella giusto e gli interpreti sono dotati, si quando si cambia registro. Nel caso comicità di Rossini? riesce a far ridere. Questo Barbiere di Ponnelle era una meraviglia. Direi un po’ alla Monty Python. O al- offrirà moltissime possibilità perché Quanto a noi, cercheremo di rima- meno è su questo che abbiamo deciso la regia sarà centrata più nel registro nere sul confine sottile tra comico e di puntare in alcuni momenti. Ad commedia. esempio nella scena dei bauli, da cui Sembra quasi i personaggi tireranno fuori un sacco Mattia Palma di cose, tra cui la sedia da barbiere di che l’opera sia stata Figaro e una lunghissima rella di co- scritta per stumi, e alla fine si muoveranno tutti come per magia. un’ambientazione 30 settembre; 2, 5, 9, 11, 15 ottobre 2021 metateatrale: Curioso come il più razionale dei Gioachino Rossini compositori possa suggerire anche è impressionante Il barbiere di Siviglia soluzioni sovrannaturali. Leo Muscato quanto questa lettura È stato puro istinto. Anche per quanto Riccardo Chailly, direttore riguarda la scenografia, insieme a Fe- torni senza dover Leo Muscato, regia derica Parolini abbiamo capito che modificare una sola Federica Parolini, scene in questo spettacolo dovevano esserci Silvia Aymonino, costumi trasparenze: bisognava far vedere più sillaba del libretto Alessandro Verazzi, luci luoghi contemporaneamente. Quindi Nicole Kehrberger, coreografia ogni volta l’oggetto di cui il cantante del comico che della commedia, per- Orchestra e Coro sta cantando comparirà al di là di una ché non siamo in un luogo totalmente del Teatro alla Scala parete come un’apparizione o un’al- naturalistico e Figaro è una sorta di lucinazione. Il Conte, Rosina, un am- folletto, di deus ex machina che Maxim Mironov/ biente, come a suggerire continui schiocca le dita e fa cambiare scena Antonino Siragusa, Conte di Almaviva cambi di prospettiva che renderanno in una frazione di secondo. Marco Filippo Romano, Bartolo lo spettacolo ipercinetico e, spero, Cecilia Molinari, Rosina ancora più divertente. E il Barbiere di Ponnelle quale re- Mattia Olivieri, Figaro gistro aveva? Mirco Palazzi, Basilio È difficile far ridere a teatro? Era ambientato in spazi molto reali- Costantino Finucci, Fiorello Da tanti anni porto avanti una ricerca stici, così come erano realistiche le Lavinia Bini, Berta sui registri interpretativi, che sono relazioni tra i personaggi, quindi ver- quattro: il tragico, il drammatico, la rebbe da rispondere commedia. Ma il Nuova produzione Teatro alla Scala commedia e il comico. Ogni volta finale del primo atto cambiava com- 9
Qua ci vuol disinvoltura Gaëlle Arquez debutta alla Scala come protagonista dello storico allestimento di Ponnelle dell’Italiana in Algeri 10
Foto Ben Dauchez Gaëlle Arquez “L a bella italiana venuta in Algeri / fa, nei panni di Rosina sotto la dire- Seduttrice senza scrupoli, ma anche insegna agli amanti gelosi ed alteri / zione del Maestro Zedda, e non vedo tenera innamorata, Isabella è che a tutti, se vuole, la donna la fa”. È l’ora di iniziare le prove con il Maestro un’eroina a due facce. Come intende questa la morale, celebrativa del- Dantone. Ci siamo incontrati spesso in coniugare virtuosismo ed emozione a l’eterno femminino, che corona il lieto vari festival barocchi, ma non abbiamo livello vocale? fine dell’Italiana in Algeri di Rossini, mai lavorato insieme. Esibirsi da pro- La voce di un mezzosoprano è uno capolavoro buffo che dal suo debutto strumento incredibile, ti consente di (1813) a oggi non ha mai perso attrat- prestare il volto a personaggi diffe- tiva, rimanendo costantemente in car- La tessitura renti, talvolta persino contrastanti: se- tellone. Dal 10 settembre alla Scala di Isabella, calda, duttrici, paggi, streghe, imperatori. Il torna nel classico allestimento firmato travestimento fa parte del nostro me- da Jean-Pierre Ponnelle (ripreso da tracotante, stiere: la voce non cambia, ma si im- Grischa Asagaroff) per l’Inaugurazione ma mai volgare, para a orientarla verso nuovi colori e del 7 dicembre 1973, affidato allora consistenze, così come ad acquisire alla direzione di Claudio Abbado e alla richiede una tavolozza una particolare gestualità nel corpo. La star del belcanto Teresa Berganza. A complessa tessitura di Isabella, calda, tracotante, raccogliere il testimone nel ruolo epo- ma mai volgare, richiede una tavolozza nimo sarà questa volta Gaëlle Arquez, di sfumature, complessa di sfumature, che la ren- giovane mezzosoprano francese in ra- che la rendono dono affascinante proprio grazie alla pidissima ascesa e in allargamento di loro ambivalenza. Spesso si muove su repertorio progressivo, apprezzata in affascinante registri bassi, quasi a sottolineare una tutto il mondo per la sua vocalità mor- proprio grazie certa forza maschile dentro la sua in- bida dal timbro di fuoco e l’allure da contenibile femminilità. diva di gran classe. alla loro ambivalenza In questo adorabile dramma giocoso Come si sente in vista di questo dop- Isabella tira anche le fila dell’azione. pio debutto? tagonista per la prima volta è sempre Grazie al suo coraggio e al suo inge- Debuttare in Italia con una parte si- un’esperienza vertiginosa, un viaggio gno riduce Mustafà, Lindoro e Tad- mile e in un teatro leggendario come la in terre sconosciute all’insegna del- deo a semplici burattini, pronti a es- Scala non è solo un onore, ma un mo- l’adrenalina che necessita però di molta sere manovrati a suo piacimento. mento unico nella carriera di una can- concentrazione. È tutto fresco nella Qual è il suo segreto? tante lirica. Ho avuto la fortuna di sco- memoria, ecco perché la musica è così Isabella è la donna desiderata da tutti, prire il repertorio rossiniano otto anni travolgente! ma anche una straordinaria domina- 11
trice che non esita a mettere in campo soprano. Quando ha capito che la sfogo per le emozioni più o meno se- le sue armi più infallibili per ottenere sua strada era un’altra? polte. Fortunatamente, esistono anche ciò che vuole. Tanto più forte è l’ur- Malgrado abbia mosso i primi passi le commedie, altrimenti chissà in quale genza del desiderio quanto maggiore è nel mondo dell’opera come soprano stato psicologico noi artisti daremmo il disorientamento che provoca in chi guadagnando consensi, sognavo le anima e corpo a personaggi torturati ne è ossessionato. Da questa ubriaca- vette inarrivabili degli acuti di Mimì e dalla tragedia, dalla morte, dalla soli- tura collettiva Rossini tira fuori una Violetta. Non senza rimpianto, fre- tudine, dall’ingiustizia! Bisogna man- moltitudine di emozioni che si amal- quentando il repertorio mozartiano e tenere sempre una certa leggerezza per gamano nello scrosciante vitalismo soprattutto quello barocco francese, non dimenticare che sul palco si può della risata finale come i tanti sapori di compresi che la mia voce era adatta al anche ridere. Quanto ai ruoli en trave- un piatto: invidia, gelosia, passione, registro più rotondo del mezzosoprano. sti, inizialmente non mi sentivo a mio tenerezza, gioia, malinconia e tal- Provo ancora una fitta al cuore quando agio in panni maschili; col tempo, ho volta… follia. guardo le partiture di Bohème o Tra- imparato a usare questa fisicità diversa viata sul mio scaffale, mi ricordano le come una maschera dietro cui trovare Che cosa ha contato di più nella guide turistiche che compriamo per vi- una nuova libertà per esprimermi. scelta della parte: la presenza in sitare luoghi da sogno dove non an- buca del Maestro Dantone o l’occa- dremo mai. Ma sorrido pure nel rive- Nella vita di tutti i giorni, com’è la sione di interpretare una storica re- dere i miei vecchi spartiti per soprano vera Gaëlle Arquez? gia di Ponnelle? di coloratura! Da poche settimane sono diventata I fattori in gioco sono tanti. Trovan- mamma. L’arrivo di un bambino cam- domi alle prese con un personaggio Dove si colloca Rossini nella sua car- bia tutto. Sono una cantante ma, ovun- mai affrontato prima, a cantare in ita- riera? que vada, resterò sempre una madre. È liano e in uno spettacolo tanto emble- Rossini rappresenta una logica evolu- un miracolo che ti mantiene ancorata matico, il direttore non poteva che co- zione nel mio curriculum. Il Maestro alla realtà per tutta la vita, che nutre la stituire un elemento rassicurante. Zedda mi aveva già incoraggiato a fre- voce e l’anima come mai avrei imma- Quando si scala l’Everest, è fonda- quentarlo nel 2013, poi dopo una lunga ginato prima d’ora! mentale scegliere chi ci guida. Per que- pausa l’ho ritrovato nel Comte Ory fir- sto, so che sarò in mani premurose al- mato da Denis Podalydès all’Opéra Valentina Crosetto l’alzata di sipario. Comique nel 2017. Da allora mi sono ripromessa di cantare Rossini con mag- Nonostante sia nata a Saintes da ma- giore frequenza. dre malgascia e da padre francese di 10, 13, 16, 18 settembre 2021 origine spagnola, ha vissuto l’infan- Fra le parti più applaudite del suo zia in Africa. Che ricordi ha della campionario spicca quella di Car- Gioachino Rossini sua prima educazione musicale? men, in cui si è esibita a Francoforte L’italiana in Algeri Quando eravamo in Costa d’Avorio, nel 2016 e, in seguito, a Bregenz, Ma- mia madre fece amicizia con una pia- drid, Londra e Monaco. Carmen e Ottavio Dantone, direttore nista francese che aveva accompa- Isabella hanno qualcosa in comune? Jean-Pierre Ponnelle, gnato suo marito in missione, portando Non amo comparare personaggi di regia, scene e costumi con sé il proprio strumento. Da amante opere diverse, preferisco ricostruire il Grischa Asagaroff, dell’opera e della classica in generale, loro passato da me, immaginarne l’in- ripresa della regia mi insegnò a incanalare l’attenzione e fanzia, l’adolescenza, scovarne i di- Marco Filibeck, luci a superare le distrazioni attraverso la fetti a seconda della regia. Carmen e musica. Tornata in Francia all’età di 10 Isabella sono ovviamente accomunate Orchestra e Coro anni, studiai pianoforte al conservato- da un potere seduttivo che conferisce del Teatro alla Scala rio della mia città natale. Il canto arrivò loro una certa superiorità, ma il con- solamente più tardi, quando ero già fronto finisce qui. Mirco Palazzi, Mustafà adolescente. È una disciplina che Enkeleda Kamani, Elvira educa al rigore e alla pazienza, per una Il prossimo inverno sarà Ruggiero Svetlina Stoyanova, Zulma giovane iperattiva come me fu quasi nell’Alcina di Händel all’Opéra Gar- Giulio Mastrototaro, Haly una terapia. nier. Si sente più vicina al dramma o Maxim Mironov / alla commedia? Preferisce i ruoli Antonino Siragusa, Lindoro Dopo un diploma in musicologia e femminili o en travesti? Gaëlle Arquez, Isabella gli studi al Conservatorio di Parigi, Prediligo senza dubbio il dramma, la Roberto De Candia, Taddeo sono arrivati i fortunati esordi da musica che mi fa commuovere è uno 12
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Concerto per Milano, 9 giugno 2019 Chailly e la Filarmonica per Milano Domenica 12 settembre alle 21 la Filarmonica della Scala e il suo Direttore Principale Riccardo Chailly tornano in Piazza del Duomo per la nona edizione del Concerto per Milano, la serata gratuita che ogni anno apre l’attività dell’Orchestra. Il Concerto è trasmesso in diretta in Italia da Rai Cultura, su Rai5, Raiplay e Radio3, in Europa da Arte. Per informazioni sulla distribuzione dei biglietti www.filarmonica.it Concerto per Milano 12 settembre 2021 Filarmonica della Scala Riccardo Chailly, direttore Felix Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 4 “Italiana” Pëtr Il’ič Čajkovskij Capriccio Italiano Sergej Sergeevič Prokof’ev Suite n. 1 da Romeo e Giulietta 14
15 Foto Giovanni Hänninen
Romanticismi a confronto La Scala ospita la Verdi, la Filarmonica e Santa Cecilia nel cartellone di settembre, con programmi dal grande repertorio romantico I nsieme alla programmazione ope- Liszt con l’eccellente solista Ma- L a prossima Stagione della Filarmo- ristica, dal 10 settembre con L’ita- riangela Vacatello, che a Liszt ha nica della Scala inizierà nel gennaio 2022, liana in Algeri diretta da Ottavio legato diversi momenti di svolta in corrispondenza del quarantesimo com- Dantone, riprende dopo la pausa della sua carriera, a partire dall’in- pleanno dell’Orchestra: il primo concerto, estiva anche l’attività concertistica, cisione degli Studi trascendentali un diretto dal fondatore Claudio Abbado, che vede accanto ai musicisti scali- decennio fa. ebbe luogo il 25 gennaio 1982, sui leggi geri una forte presenza di compa- la Terza di Mahler con il contralto Lucia gini ospiti. In attesa delle inaugura- Valentini Terrani e il Coro femminile di- zioni del ciclo di Orchestre Ospiti il Ospitalità Istituzioni musicali italiane retto da Romano Gandolfi. Nel frattempo 3 e 4 novembre con l’integrale delle 2020~2021 l’Orchestra è impegnata in una fitta attività Sinfonie di Brahms eseguita dalla www.laverdi.org che, inaugurata il 12 settembre dal Con- Staatskapelle Berlin diretta da Da- 12 settembre 2021 certo per Milano diretto da Riccardo niel Barenboim, e della Stagione Chailly in Piazza del Duomo, prosegue Sinfonica il 15 novembre con Esa- Orchestra Sinfonica di Milano nella sala del Piermarini con i Concerti Pekka Salonen e la Sesta di Bruck- G. Verdi d’Autunno: sei appuntamenti fuori abbo- ner, il Piermarini ospita domenica Claus Peter Flor, direttore namento che permettono agli abbonati e 12 settembre alle 19, come è ormai Mariangela Vacatello, pianoforte a tutti gli spettatori di acquistare ogni bi- tradizione, l’inaugurazione della glietto singolarmente. Apre il ciclo, il 15 Stagione di concerti dell’Orchestra Franz Liszt settembre, Daniel Harding, tornato alla Sinfonica di Milano Giuseppe Concerto n. 1 in mi bem. magg. S. 124 Scala nel giugno 2021 per la ripresa del- Verdi. Il Maestro Claus Peter Flor, per pianoforte e orchestra l’allestimento strehleriano de Le nozze di Direttore Musicale della Verdi, di- Figaro di Mozart e legato ai professori rigerà la Sinfonia n. 4 di Johannes Johannes Brahms dell’Orchestra e al pubblico milanese da Brahms preceduta dal Concerto per Sinfonia n. 4 in mi min. op. 98 un rapporto privilegiato che dura dal 2006 pianoforte e orchestra n.1 di Franz e si è consolidato in oltre 50 concerti. In Foto Peter Rigaud Claus Peter Flor Daniel Harding 16
programma due opere di Schubert, l’Ou- Il calendario degli appuntamenti sin- stersinger von Nürnberg oltre a due verture in re maggiore “Im italienischen fonici di settembre si chiude con inaugurazioni verdiane, Don Carlo e un’ospitalità prestigiosa, l’Accademia Stile” e la Sinfonia n. 3, pagina raffinata e La traviata. Il concerto è prezioso an- delicata dello Schubert classicista. Se- Nazionale di Santa Cecilia diretta da che per l’impaginato che accosta la guono la Sinfonia n. 5 “Riforma” e l’Ou- Daniele Gatti per un concerto straor- Sinfonia n. 5 di Mahler al Requiem verture “Le Ebridi” di Mendelssohn. Un dinario il 21 settembre, terza tappa che nel 1957 rivelò al mondo il ta- altro direttore “di famiglia”, Myung- dopo Stresa e Ascona di una tournée lento di Toru Takemitsu. Fu Igor Stra- Whun Chung, presenta un programma che si conclude il 23 e 24 al Festival vinskij, in tournée in Giappone, a ri- francese nel secondo concerto, il 3 ottobre.Enescu di Bucarest. Gli scambi di conoscere il valore di questo breve ospitalità tra le due orchestre sono stati pezzo per archi imbevuto di atmosfere Stagione d’autunno regolari nel corso degli ultimi anni e la tardoromantiche e promuoverne la della Filarmonica della Scala Filarmonica della Scala diretta da Ric- fama internazionale. www.filarmonica.it cardo Chailly ha suonato per l’ultima 15 settembre 2021 volta all’Auditorium Parco della Mu- Concerti straordinari 2020~2021 sica il 24 febbraio 2020, ultimo con- Filarmonica della Scala certo prima della pandemia. Daniele 21 settembre 2021 Daniel Harding, direttore Gatti, che dopo gli anni alla guida del- Orchestra dell’Accademia Franz Schubert l’Opera di Roma è stato designato Di- Nazionale di Santa Cecilia Ouverture in re magg. D.590 rettore Principale del Maggio Musi- Daniele Gatti, direttore “Im italienischen Stile” cale Fiorentino a partire dal marzo 2022, è stato ospite regolare del Teatro Toru Takemitsu Sinfonia n. 3 in re magg. D.200 alla Scala dal 1989, quando ha debut- Requiem per archi Felix Mendelssohn-Bartholdy tato con L’occasione fa il ladro cui Sinfonia n. 5 in re magg. op. 107 “Riforma” sono seguiti Tancredi, Lohengrin, Gustav Mahler Ouverture in si min. op. 26 “Le Ebridi” Sinfonia n. 5 in do diesis min. Wozzeck, Lulu, Falstaff e Die Mei- Foto Brescia-Amisano Foto Brescia-Amisano Daniele Gatti 17
Aggredire la tradizione Tre quadri di Francesco Filidei viene presentato per la prima volta davanti al pubblico alla Scala, nella rassegna di Milano Musica Il 22 settembre, nell’ambito del Fe- “massacrato” il primo movimento del movimento, mentre per il secondo, stival Milano Musica, Maurizio Ba- Quinto Concerto, che poi è diven- Berceuse, ho ripreso un altro brano glini e l’Orchestra Sinfonica Nazio- tato il terzo tempo di Tre quadri, scritto in passato per pianoforte solo. nale della Rai diretta da Tito Quasi una bagatella. Da subito però Ceccherini affronteranno Tre qua- Perché “Tre quadri”? dri, il concerto per pianoforte e or- Tempo addietro scrissi un brano, Il chestra scritto da Francesco Filidei. Dell’esecuzione quadro è la cornice, in cui per la Dato in prima assoluta nel novembre di novembre prima volta usai il termine “quadro”. 2020, Tre quadri è stato uno dei mo- Il quadro è la cornice è un brano fatto menti musicalmente più interessanti ricordo l’emozione, di suoni intorno al suono, di rumori e discussi di tutta la programma- il nodo in gola normalmente nascosti nel timbro de- zione in streaming dello scorso anno. gli strumenti. Insomma, è come se In vista di questa prima esecuzione di salire sul palco avessi messo al centro la cornice. Più con pubblico, ne parliamo con Fili- e ringraziare tardi scrissi un altro brano che utiliz- dei stesso. zava il termine “quadro”, Quadro per una sala vuota. autunno, dall’omonima poesia di Com’è nato questo concerto? Ma ora alla Scala Nanni Balestrini. Da qualche tempo In realtà Tre quadri non era stato nei miei brani con solista è sempre pensato come un concerto unico. sarà una cosa più presente il recupero del rapporto Tutto è cominciato con il terzo molto diversa immagine-sfondo. Molta arte con- tempo, commissionato dall’Orche- temporanea è soprattutto legata a stra di Colonia e Franz Xavier Roth, avevo pensato di trarne un concerto e esperienze materiche e di texture, che per l’anno beethoveniano mi l’occasione si è presentata quando mentre a me interessa recuperare hanno chiesto un brano che si le- Milano Musica, con la Casa da Mú- un’idea di belcanto, con una figura di gasse all’esecuzione di Pierre-Lau- sica di Porto e il Festival di Varsavia, accompagnamento chiaramente sullo rent Aimard dell’Imperatore di Bee- mi hanno offerto questa commis- sfondo. Il parallelismo pittorico dun- thoven. Quindi ho preso e ho sione. Così è nato November, il primo que funzionava. 18
@Più Luce - Orchestra Rai Prima esecuzione di Tre quadri con Maurizio Baglini, Tito Ceccherini e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, 22 novembre 2020 Tre movimenti nati in momenti di- stro del colore. A mio avviso, la sua rapporto tra improvvisazione e ma- versi e tra loro indipendenti, ma più grande abilità è proprio quella di crostruttura di cui parlavo. Questa riuniti in una grande forma figlia saper trarre dal pianoforte suoni, at- centralità della scala torna in No- della tradizione ottocentesca. Come mosfere, insomma, una tavolozza vember, ma anche nel mio Giordano si tiene insieme un brano così? timbrica impressionante. Maurizio è Bruno e nella Passione che ho ap- Beh, sapendo comporre! In realtà non cresciuto nel mio stesso quartiere, ab- pena finito di scrivere, in cui però la può che esserci un’organicità, fa parte biamo fatto le stesse scuole medie, scala sale perché è tratta dal Purga- del mio modo di scrivere musica. quando era piccolo era già un mito, torio di Dante. Anche in Berceuse Quando compongo parto e inizio a dunque la comprensione reciproca è tornano le scale, nelle varie tonalità, improvvisare. Se non è strettamente immediata. Ho pensato a lui scri- una dopo l’altra: si incastrano, gio- necessario, cerco di rimanere il più vendo la parte pianistica e da lì si è cano e se ne vanno. possibile intorno al nucleo del brano, sviluppata la parte orchestrale. che può essere l’idea di base, un’im- Il terzo movimento invece è stret- magine, una sensazione. Se improv- Ci sono anche degli elementi strut- tamente legato a Beethoven. Che visando sento la necessità di aggiun- turali che fanno da collante, come ruolo gioca la tradizione nella sua gere qualcosa o se mentre improvviso le scale. musica? non ho subito la risposta, devo fer- Sì esatto, è una caratteristica abba- Se sono compositore è perché sono marmi e riprendere da capo. Ciò che stanza tipica del mio modo di com- europeo, sono italiano e ho una me- ne esce è una rappresentazione del porre. La prima volta che le scale moria da rispettare e conservare. Que- mio personale respiro, per cui l’orga- hanno assunto un ruolo centrale è sto non significa seguire solo pedis- nicità non può che essere naturale. stata nel Concerto per violoncello e sequamente o filologicamente. A orchestra Ogni gesto d’amore, in cui volte per rispettare e conservare è ne- Che ruolo gioca il colore pianistico mi sono reso conto che tutto il ma- cessaria un’aggressione, un ripensa- e orchestrale nel concerto? teriale seguiva una scala discendente mento, che però parte sempre dalla Il rapporto con il colore pianistico e ho deciso di renderlo un elemento tradizione che porti dentro di te. Le nasce in primo luogo dal rapporto strutturale. In Ogni gesto d’amore forme del passato ti permettono uno con Maurizio Baglini, che è un mae- si può vedere in principio questo struggimento, una malinconia, con 19
quella “forza del passato” di cui par- è perfetto. Beethoven invece questa soprattutto quelli più grandi e impor- lava Pasolini, che nelle forme pensate rabbia ce l’ha già dentro, dunque non tanti. Anche perché quando si speri- da zero non si trova. Sempre che poi potevo mettercela io. Sa, in passato, menta non è detto che ci si becchi al si possa pensare qualcosa da zero. dopo aver a lungo scavato in me primo colpo! Prendiamo un impasto stesso, ho avuto la necessità di trovare orchestrale. Certo, puoi fare tutte le Tra gli elementi tipici della tradizione soluzioni in altri compositori. Ecco, simulazioni che vuoi, ma poi la prova ottocentesca c’è anche il confronto- quando in quell’occasione mi sono in sala, l’ascolto dal vivo è tutta scontro tra solista e orchestra. Come confrontato con Beethoven è stato un’altra cosa. È fondamentale conti- si sviluppa in Tre quadri? difficilissimo, mi irritava, mi distur- nuare a modificare, a perfezionare. E I diversi quadri hanno diversi modi bava addirittura. oggi è molto più facile che in passato: di rapportarsi. In November c’è una basta aggiornare il PDF. compenetrazione, anche un botta e Perché? risposta tra solista e orchestra. Se è Perché Beethoven era una persona Alessandro Tommasi vero che sono partito dalla parte del inquieta. E se uno comincia a entrarci pianoforte, l’ho fatto pensando al dentro e a scavare in profondità, pianoforte come un’orchestra e al- l’esperienza è forte, impegnativa, per- l’orchestra come un pianoforte. In sino dolorosa. Concerto Milano Musica Berceuse invece l’orchestra segue il www.milanomusica.org pianoforte, ne riprende i colori Ora ci troveremo ad assistere, fi- come a metterli su uno sfondo, con nalmente dal vivo, a Tre quadri. 22 settembre 2021 quell’idea di rapporto figura-sfondo Pensa che cambierà ora che verrà Orchestra Sinfonica Nazionale belcantistico di cui parlavo prima. eseguita di fronte al pubblico? della Rai In Quasi una bagatella, infine, c’è Dell’esecuzione di novembre ricordo una vera e propria alternanza solista- l’emozione, il nodo in gola di salire Tito Ceccherini, direttore orchestra, sul modello dell’Impera- sul palco e ringraziare una sala vuota. Maurizio Baglini, pianoforte tore di Beethoven. Ma ora alla Scala sarà una cosa molto diversa: dalla prima esecuzione ho Olivier Messiaen Parlavi della necessità di aggredire avuto modo di lavorare nuovamente Un sourire per orchestra la tradizione per rispettarla. C’è sul brano e correggere quello che non Francesco Filidei anche della rabbia nel tuo rapporto mi convinceva della prima versione, Tre quadri con il passato? soprattutto di November. Concerto per pianoforte e orchestra A dire il vero la rabbia c’è già nel pas- sato e soprattutto in Beethoven. Que- Anche questo si è un po’ perso: in Franco Donatoni sto ha reso lavorare sulla sua musica passato i compositori prima di dare In cauda III per orchestra molto complesso. In Killing Bach, ad alle stampe un brano potevano at- esempio, avevo massacrato alcune tendere anche anni. Igor Stravinskij delle cose più belle del Bach organi- Sì, ma è una cosa che sta tornando. Io Le chant du rossignol stico: ma quello è facile, perché Bach rimetto spesso le mani sui miei brani, 20
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La Scala in città: immagini da una tournée milanese Foto Gael Delpero Foto Brescia-Amisano Gli Archi della Filarmonica della Scala nel cortile I Percussionisti della Filarmonica della Scala della Pinacoteca di Brera allo Spirit de Milan Foto Brescia-Amisano Foto Brescia-Amisano Il Corpo di Ballo della Scala nel cortile Il Corpo di Ballo della Scala ai Bagni Misteriosi del Teatro degli Arcimboldi Foto Brescia-Amisano Foto Chiara Villa Bruno Casoni dirige il Coro Femminile della Scala Bruno Casoni dirige il Coro della Scala a Villa Simonetta all’Istituto Sant’Ambrogio Salesiani Don Bosco 22
Per tre giorni, dall’11 al 13 luglio scorsi, gli artisti scaligeri si sono dispersi nei luoghi della città per poi ritrovarsi il 14 in una giornata a porte aperte. Un racconto per immagini di 18 spettacoli gratuiti con cui i milanesi hanno ritrovato insieme la voglia di musica e danza Foto Cristina Mannella Foto Francesco Mirabile Gli Archi della Filarmonica della Scala Il Trio Jazz della Filarmonica della Scala al Teatro Martinitt allo Spazio 89 Foto Ginevra Piccinin Foto Eugenia Cesari Gli Strumentisti della Filarmonica della Scala Il Coro Femminile della Scala alla Certosa allo Spazio Asteria di Garegnano Foto Bereket Bellini Foto Claudia Bianco Gli Strumentisti della Filarmonica della Scala Gli Ottoni della Filarmonica della Scala al Mulino di Chiaravalle alla Casa di accoglienza “Enzo Jannacci” 23
Sulle punte con tenacia e passione Nicola Del Freo, neo Primo ballerino del Teatro alla Scala, racconta il percorso che l’ha portato fino al palcoscenico della Scala 24
Foto Brescia-Amisano Nicola Del Freo Settembre è il mese degli inizi: an- ventina sono i nuovi talenti che en- passione che ho nei confronti del mio che la Compagnia del Teatro alla trano nelle file del Corpo di Ballo. Il lavoro. Ora si apre una nuova fase, Scala ritorna all’opera con novità im- posto di primo ballerino spetta in- sono pronto a mettermi in gioco e a portanti. Lo scorso giugno si è in- vece all’italiano Nicola Del Freo, un non smettere mai di crescere”. fatti concluso il concorso internazio- talento giovane (trent’anni appena nale indetto per l’assegnazione dei compiuti) che vanta già una carriera Primo ballerino del Teatro alla posti di primo ballerino, ballerino so- florida, con una lunga serie di ruoli Scala: un traguardo molto impor- lista e ballerini di fila, occasione che importanti e collaborazioni presti- tante nella tua carriera e non rag- ha portato alcune novità nell’orga- giose, come quella con uno dei co- giungibile da tutti. Come hai af- nico della Compagnia, che può con- reografi contemporanei più rinomati, frontato il concorso internazionale tare oggi su ottanta elementi stabili. John Neumeier. “Sono soddisfatto di indetto dal Teatro alla Scala per I nuovi solisti sono Agnese Di Cle- quello che ho fatto fino a oggi” – ottenere questo posto? mente, Alice Mariani, Caterina Bian- dice Del Freo – “Se mi guardo in- Quando in compagnia si avvicinano chi, Mattia Semperboni, Navrin Tur- dietro non ho alcun tipo di rimpianto: le scadenze di contratti o il pensio- nbull e Domenico Di Cristo e una a muovermi è sempre stata la grande namento di alcuni artisti viene in- 25
detto un concorso al quale ci si can- percorso che mi hanno fatto crescere modo da possedere tutti gli elementi dida per una posizione precisa: in e fare dei salti artistici: ho lavorato per entrare a fondo in ciascuno spet- base al ruolo per il quale viene fatta con direttori diversi, ciascuno dei tacolo. Inoltre, da solista ti capita di domanda bisogna preparare una spe- quali mi ha arricchito tantissimo con andare in scena sia in solo che in- cifica variazione. Nel mio caso avevo insegnamenti e suggestioni preziose. sieme al corpo di ballo, pertanto la tre diverse possibilità fra le quali ho L’ultimo periodo di cui parlavo preparazione in sala è estremamente scelto La Bayadère di Rudolf Nure- prima è stato molto importante per versatile e stimolante. Non è stato yev: ho sentito questo pezzo affine e me, i maître qui in Scala sono gene- facile quel periodo, tante volte non adatto a me. Quando ho scoperto di rosissimi e attenti a ciascuno di noi, mi sono sentito preparato a suffi- aver passato la selezione e di aver ri- cienza: sono però sempre riuscito a cevuto la nomina è stata un’emo- trovare la strada giusta per andare in zione indescrivibile. In generale era Arrivai alla Scala scena pronto; quando si apre il sipa- da parecchio tempo che mi prepa- nel 2015, rio poi cambia tutto, in quell’istante ravo per questo concorso: i maître è come se avvenisse una trasforma- con i quali lavoriamo, fra cui Mas- è difficile spiegare zione, è come se vivessi davvero la simo Murru e il direttore Manuel Le- l’emozione che narrazione che sto interpretando, è gris, mi hanno affiancato cercando provavo: sentivo una sensazione fortissima. di spronarmi il più possibile, met- tendomi spesso in scena e aiutan- di aver completato Come cambia il tuo lavoro dopo domi a raggiungere livelli di esecu- un cerchio, questa nomina? Mi spiego meglio: zione e interpretazione sempre più alti. Sono estremamente felice di mi trovavo a casa si è aperta una nuova fase della tua carriera, sei il ballerino nu- questo traguardo. e in una delle mero uno di una delle compagnie compagnie più importanti del mondo. Che Vanti una carriera decisamente cosa ricerchi, ora, nel lavoro in sala importante, subito dopo gli studi più prestigiose e che cosa vorresti trasmettere al alla Hamburg Ballettschule John del mondo pubblico? Neumeier entri nel 2010 nello Sul lato pratico non prevedo stravol- Staatsballett di Berlino e nel 2015 in sala mi danno consigli mirati per gimenti, avrò probabilmente più nel Corpo di Ballo del Teatro alla migliorare le mie potenzialità perso- primi ruoli rispetto a prima: mi cam- Scala, diventando solista tre anni nali. Un altro passaggio fondamen- bia più a livello emotivo, sento una dopo: quale pensi che sia l’ele- tale è avvenuto quando, nel 2018, grande responsabilità che voglio vei- mento che ti ha permesso questo sono passato al ruolo di solista: lì ho colare nel lavoro. Per me è una nuova ulteriore salto in avanti verso la iniziato a interpretare tantissimi ruoli strada che si apre e una nuova occa- nomina a primo ballerino? diversi documentandomi ogni volta sione di crescita e miglioramento, ci Ci sono stati vari momenti nel mio sul personaggio e sulla storia in sono varie cose che voglio raggiun- 26
gere, quello che spero è di riuscire Il tuo ruolo preferito fra tutti? cavo attività extra come gyrokinesis sempre a esprimermi al massimo e di È veramente troppo difficile tro- e pesistica, ora non seguo più dei emozionare il pubblico in ogni spet- varne uno solo! Esperienza indub- corsi veri e propri, ho una mia rou- tacolo. biamente indimenticabile è stata in- tine di esercizi pre e post lavoro, in terpretare un paio di anni fa Désiré particolare mi esercito sull’allunga- Perché hai iniziato a danzare? ne La Bella addormentata di Nure- mento muscolare e sul potenzia- Avevo circa undici anni quando mia yev: per me quel balletto rappre- mento. All’alimentazione sono sem- madre mi portò a vedere uno spetta- senta l’eccellenza, ha all’interno pre attento, non seguo una dieta colo di Aterballetto: ne rimasi stupe- tantissimi elementi diversi che com- particolare ma diciamo che mi con- fatto, non avevo mai visto dei corpi pongono un’opera meravigliosa. Mi trollo molto - solo ogni tanto qualche danzare e la cosa mi riempì di emo- ha richiesto moltissimo impegno sgarro me lo concedo! zioni belle. Decisi quindi di iscri- prepararmi per quel ruolo che pre- vermi a un corso di danza classica a vede un grande numero di varia- Puoi descrivere tre aspetti del tuo Massa Carrara, la mia città: studiai tre zioni, ho dovuto superare difficoltà carattere? anni prima di fare audizioni per l’Ac- fisiche per sostenerlo. Un altro bal- Sono timido, molto tenace e ho una cademia, andarono tutte piuttosto letto che adoro è Le Jeune Homme grande passione per quello che fac- bene. Venni accettato in tre accade- et la Mort di Roland Petit, un’opera cio. mie diverse, ad Amburgo mi offri- brevissima ma dall’incredibile ca- rono anche una borsa di studio, infatti rica emotiva. Hai mai lavorato in creazioni al di andai lì. Furono cinque anni di studio fuori del balletto? In generale, ti meravigliosi, dopo il diploma mi spo- Solo o passo a due, in quale forma interessano altri generi di danza? stai a Berlino per altri cinque anni in preferisci danzare? Mi è capitato qualche volta, soprat- compagnia, prima nel corpo di ballo Le adoro entrambe, il massimo per tutto mentre lavoravo a Berlino, di e poi come semi-solista. Gli anni al- me è il connubio delle due: nel pas danzare in produzioni che mischia- l’estero sono stati bellissimi e fonda- de deux c’è un’energia bellissima vano più linguaggi come video e tea- mentali per la mia carriera, a un certo perché sei in continuo dialogo con un trodanza, nelle quali però la mia parte punto però sentii un doppio desiderio: partner con il quale crei una forte in- era comunque di balletto. Sono molto avevo bisogno di tornare in Italia e tesa, nel solo invece hai la massima curioso di approcciare nuovi lin- volevo confrontarmi con quello che libertà espressiva. guaggi, la danza contemporanea mi per me è sempre stato un obiettivo affascina molto: non credo avverrà enorme, lavorare al Teatro alla Scala. Una curiosità sulla preparazione subito perché ora sono concentrato Arrivai qui nel 2015, è difficile spie- del tuo corpo: per sostenere gli im- sul lavoro della prossima Stagione di gare l’emozione che provavo: sen- portanti ritmi richiesti da questo balletto, in futuro approfondirò sicu- tivo di aver completato un cerchio, mi lavoro, che tipo di attività affianchi ramente nuovi stili. trovavo a casa e in una delle compa- al balletto quotidiano? gnie più prestigiose del mondo. In passato in alcuni periodi affian- Giada Vailati 27
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