Le Muse - Il Centro Servizi Culturali Santa Chiara
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Le Muse Giornale numero 1 | anno 16 | gennaio 2012 € 0,50 [copia omaggio] NE/TN0174/2008 Provincia autonoma di Trento Comune di Trento Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo 2> CENTRO S. CHIARA | LE PRODUZIONI DEL CENTRO 3> CREDITI PRODUZIONI 4> STAGIONE DI PROSA 5> STAGIONE DI PROSA | TRENTOOLTRE 6> STAGIONE INDANZA | CIRCUITO TRENTINO INDANZA 7> STAGIONE DI MUSICA D’AUTORE 8> TEATRO RAGAZZI | A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ 9> TEATRO RAGAZZI | SCAPPO A TEATRO 10 > EVENTI OSPITI | NEW PROJECT ORCHESTRA | CAFFÈ SINAN PASCIÀ 11 > EVENTI OSPITI | CABARET AMORE MIO | J.FUTURA ORCHESTRA STAGIONE 2012 12 > EVENTI OSPITI | AM GROSSEN WANNSEE | PROCESSO ALLA BANALITÀ DEL MALE Roméo etJuliette - foto Olivier Houeix 13 > EVENTI OSPITI | ORCHESTRA HAYDN | CO.F.AS.: PALCOSCENICO TRENTINO PREMIO MARIO ROAT 14 > ALTRI EVENTI | CO.F.AS.: TEATRO AMATORIALE PER RAGAZZI | STAGIONE TEATRALE DI ROVERETO 15 > CALENDARIO UN GRAZIE SPECIALE A
Centro S. Chiara Il Direttore è Francesco Nardelli Nato a Bolzano nel novembre 1972 Nella seduta del 2 dicembre scorso il Consi- da famiglia di origini trentine, France- glio d’Amministrazione del Centro Servizi Cultu- sco Nardelli si è laureato in Scienze rali S. Chiara di Trento, su proposta del Presidente politiche all’Università Cattolica di Mi- Ivo Gabrielli, ha deliberato, all’unanimità e con lano e ha svolto il praticantato presso la condivisione delle Pubbliche Amministrazioni la Bayerische Landesbank di Monaco interessate, l’assunzione del nuovo Direttore nel- di Baviera. la persona del dottor Francesco Nardelli. Tale at- Ha conseguito Master in “Business to ha concluso il complesso iter procedurale, Administration dell’impresa dello spet- attivato ancora nei mesi scorsi, per provvedere tacolo - Tecniche di direzione teatrale” alla sostituzione del Direttore del Centro S. presso la Direzione Scuole, formazione Chiara, dopo la conclusione del rapporto, per e sviluppo del Teatro alla Scala di Mi- raggiunti limiti di età, con il precedente Diretto- lano e in “Management artistico-mu- re, Franco Oss Noser. sicale” presso la Scuola Superiore di Nell’augurare al dottor Nardelli un proficuo Amministrazione Pubblica di Roma. inserimento nella struttura dell’Ente, il Consi- Dal 2005 ricopre l’incarico di Vice- glio di Amministrazione si avvia ora a definire direttore e responsabile amministrativo ulteriormente gli assetti interni e i nuovi obietti- presso la Fondazione Teatro Comunale vi culturali del Centro S. Chiara, per fare del me- e Auditorium di Bolzano, nata nel mag- desimo, anche in sinergia con altri importanti gio del 2000 su iniziativa del Comune e della Provincia di Bolzano allo scopo di gestire le protagonisti della cultura trentina, quel sogget- due strutture teatrali. La Fondazione, che nel 2007 è stata riconosciuta Teatro di tradi- to centrale della progettazione e della program- zione dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è anche responsabile della program- mazione culturale sul territorio che la legge già mazione artistica del Teatro Comunale nell’ambito del teatro musicale (opera lirica) e prevede. della danza. Le produzioni del Centro S. Chiara Un Re pupazzo ed Elettra in versione techno Il Centro Servizi Culturali S. Chiara, dopo “La ballata del re silenzioso”. Si tratta di un pro- sta Carmen Giordano ha rivisitato in chiave aver concluso il 2011 con l’ospitalità di alcuni getto educativo che il Centro Servizi Culturali S. contemporanea. La musica originale è stata eventi di grande richiamo che hanno attirato Chiara rivolge a insegnanti e alunni della scuola composta da Chiarastella Calconi, conosciuta all’Auditorium e al Teatro Sociale il pubblico del- d’infanzia con l’obiettivo di avvicinare gli spetta- dal pubblico televisivo per la sua partecipazione le grandi occasioni, aprirà l’anno nuovo con un tori di domani al mondo del teatro musicale at- a X Factor nell’edizione che vide fra i protagoni- doppio impegno di carattere produttivo. Si trat- traverso un lavoro basato sull’ascolto dei suoni. sti i Bastard Sons of Dioniso. In scena, Woody ta della ripresa di uno spettacolo per i più pic- Lo spettacolo costituirà l’atto finale di un percor- Neri nei panni di Oreste e, in quelli di Elektra, coli e di un nuovo allestimento che si rivolge so didattico che ha visto impegnati gli insegnanti Maura Pettorruso, fondatrice di Spazio Off e co- invece a quella parte di pubblico che guarda ad acquisire dalle docenti Camilla Da Vico, Gio- nosciuta dal pubblico trentino per le numerose con particolare attenzione alle proposte innova- vanna Palmieri e Cristina Pietrantonio le informa- apparizioni sui palcoscenici regionali. (F. L.) tive di carattere multimediale. zioni necessarie a fornire ai bambini gli strumenti È questo un impegno che va nel segno di per interagire con i protagonisti dell’azione sceni- quanto suggeriscono le Linee guida per le poli- ca. “La ballata del re silenzioso”, piccola opera tiche culturali della Provincia, che identificano di teatro musicale, prevede una costante intera- nel Centro S. Chiara la realtà organizzativa in zione tra pubblico e attori, con brevi momenti di grado di stimolare e rafforzare l’attività di pro- narrazione, molte immagini e soprattutto molti duzione, operando in sinergia con le compagnie suoni. Direttamente prodotto dal Centro Servizi locali nella realizzazione di spettacoli professio- Culturali S. Chiara, è destinato a essere proposto nali e, parallelamente, attivando coproduzioni a primavera in varie località della provincia, ac- con soggetti extraprovinciali. compagnato da un libro-gioco illustrato. Va in questa direzione, del resto, anche il Giovedì 12 gennaio andrà in scena invece in protocollo d’intesa siglato con il Teatro Stabile Prima Nazionale al Teatro Cuminetti “Elektri- di Bolzano (ne parliamo in altra parte del nostro ka_un’opera techno”, il nuovo allestimento del- giornale) che prevede una collaborazione pro- la Compagnia milanese “Macelleria Ettore”, duttiva e organizzativa destinata a valorizzare co-prodotto da TrentoSpettacoli e dal Centro le peculiarità, le risorse e le potenzialità espres- Servizi Culturali S. Chiara con il sostegno dello se di entrambi gli Enti. Spazio Off di Trento. Ad aprire la programmazione del 2012 sarà, Lo spettacolo, definito un’opera techno, dal 6 all’8 gennaio, uno spettacolo per bambini: prende le mosse dal mito di Elettra, che la regi- | 2 | LE MUSE | ANNO 16 N. 1 | GENNAIO 2012 |
TEATRO Biglietti: Posto unico non numerato € 4,00. STAGIONE RAGAZZI Per i possessori di Carta In Coperazione € 3,50 Anch’io a teatro COMUNE DI TRENTO DI con mamma e papà PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Ridotto del Teatro Sociale - ingresso riservato alle scuole - ore 9.30 e 10.30 Anch’io a Teatro con mamma e papà Lunedì 9 gennaio 2012 Venerdì 13 gennaio 2012 Giovedì 19 gennaio 2012 Martedì 10 gennaio 2012 Lunedì 16 gennaio 2012 Venerdì 20 gennaio 2012 Scappo a teatro | Scappo a danza 2011- 2012 Mercoledì 11 gennaio 2012 Martedì 17 gennaio 2012 Giovedì 12 gennaio 2012 Mercoledì 18 gennaio 2012 Natale a Teatro - Ridotto del Teatro Sociale Il pubblico è limitato a un massimo Venerdì 6 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 di 70 persone per spettacolo. Sabato 7 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 Si consiglia l’acquisto Domenica 8 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 anticipato del biglietto. Centro Servizi Culturali S. Chiara Progetto Il teatro dei suoni Centro Servizi Culturali S.Chiara Area Formazione LA BALLATA DEL RE SILENZIOSO racconto in musica per cuori in ascolto di Camilla da Vico tratto da La Ballata del Re Silenzioso spettacolo teatrale prodotto dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento con Camilla da Vico e Giovanna Palmieri regia Cristina Pietrantonio colonna sonora Giuseppe Aceto canzoni Camilla da Vico pupazzi e oggetti scenici Nadia Simeonova luci, videoproiezioni e fonica Marco Comuzzi età consigliata: dai 3 anni TRENTO O LT R E Info e prenotazioni: Portland - scuola di teatro Via Papiria, 8 - 38122 Trento tel./fax 0461.924470 dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.30 info@teatroportland.it - www.teatroportland.it TrentoSpettacoli in coproduzione con Centro Servizi Culturali S. Chiara e con il sostegno di Spazio Off Trento ELEKTRIKA foto M. Pettorruso un’opera techno uno spettacolo di Macelleria Ettore Teatro Cuminetti - Trento con Woody Neri (Oreste), Maura Pettorruso (Elektra) Giovedì 12 gennaio 2012 coro, live electronics, musiche originali Chiarastella Calconi scene e costumi Maria Paola Di Francesco Conservatorio - Riva del Garda assistente alla scenografia Stefano Zullo Sabato 14 gennaio 2012 realizzazione scenotecnica Gianluca Bosio Teatro Argot - Roma disegno luci William Trentini Da martedì 17 organizzazione Daniele Filosi a domenica 22 gennaio 2012 testo e regia Carmen Giordano Teatro Don Bosco - Pergine Valsugana Macelleria Ettore ricerca il proprio linguaggio nel- Mercoledì 1 febbraio 2012 l’Opera, nella Tragedia, nel Mito. Elektra è la protagoni- Teatro Filippini - Verona sta di un’opera techno. Elektrika. La musica è Giovedì 2 febbraio 2012 atmosfera e sostanza dell’opera. La musica è Elek- trika. Elettronica. Techno. Live. Chiarastella Calconi Teatro alla Cartiera - Rovereto – autrice delle musiche – è coro, live orchestra e dj Biglietti Venerdì 10 febbraio 2012 intero € 13,00 | ridotto generico e Carta in scena. La musica è nella testa di Elektra. Ascol- In Cooperazione € 11,00 | ridotto newsletter Teatri della Seconda - Bergamo € 10,00 | ridotto studenti universitari e allievi di tiamo la sua musica. La sua tragedia. La sua veri- Domenica 12 febbraio 2012 scuole di teatro € 9,00 | allievi scuola di teatro tà. Maura Pettorruso è Elektra. Woody Neri è Portland € 5,00 Oreste. Lo spettatore è immerso in un’atmosfera Tutti gli spettacoli inizieranno solida. La musica elettronica è dissociante. Elektrika alle ore 21.00 è una ricerca tra l’arcaico e il futuribile. Un linguaggio nuovo di secoli fa. | GENNAIO 2012 | ANNO 16 N. 1 | LE MUSE | 3 |
STAGIONE DI PROSA Teatro Auditorium Giovedì 12 gennaio 2012 - ore 20.30 Venerdì 13 gennaio 2012 - ore 20.30 A B 2011- 2012 Sabato 14 gennaio 2012 - ore 20.30 C Domenica 15 gennaio 2012 - ore 16.00 D Osservatorio Teatrale “Theatrum Philosophicum” Compagnia Il Rossetti Teatro Sociale Teatro Quirino Vittorio Gassman Venerdì 13 gennaio - ore 16.30 Incontro sullo spettacolo Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Teatro Stabile di Calabria Geppy Glejieses e Marianella Bargilli Una “commedia umana” di Honoré de Balzac con Paila Pavese e Osvaldo Ruggieri in È davvero una “commedia umana” questo testo teatrale di Honoré de Balzac, e non solo per il riferimento letterario al corposo insieme dell’opera del grande scrittore francese. Scritta alla metà dell’Ottocento, ma attualissima anche ai L’AFFARISTA nostri giorni, indaga sui pochi pregi e sui molti difetti di una società che ha smarrito il senso della famiglia, che ha posto (Mercadet l’affarista) i sentimenti in secondo piano rispetto al denaro. Ed ecco che, a regolare la vita delle persone, entrano in campo la fre- nesia e l’immoralità delle speculazioni economiche, lo spietato gioco delle Borse, il mondo spesso losco e cinico degli di Honoré de Balzac affari. Quella dell’astuto affarista Mercadet è una storia di oltre 160 anni fa, ma del tutto simile alle tante storie che in- traduzione e adattamento Alberto Bassetti vadono ogni giorno i nostri telegiornali e le pagine dei quotidiani. regia Antonio Calenda scene Pier Paolo Bisleri Abile e attivissimo, dotato di una straordinaria capacità di inventare sempre nuove trovate e di andare alla ricerca di costumi Carla Teti musiche Germano Mazzocchetti nuovi espedienti, Mercadet vive nel perseguire la sua unica fondamentale idea fissa, quella di arricchire, speculare. È mos- luci Nino Napoletano so da una sorta di libido del denaro, che vive come una nevrosi esistenziale. Ma, come succede anche ai moderni “furbetti” dell’economia, gioca in Borsa con denari che, in realtà, non gli appartengono e trova sempre il modo di “truccare” il mer- cato in proprio favore. Può così tenere in pugno i creditori, ancor più sensibili di lui al miraggio del facile guadagno. L’allestimento, firmato da Antonio Calenda, porta in palcoscenico una compagnia efficace e numerosa (sono ben do- dici in personaggi), chiamata a dar vita alle variopinte e sfuggenti figure che attorniano il protagonista, al quale Geppy Glejieses offre tutta la sua versatilità e le sue risorse interpretative. Si tratta di un personaggio monomaniaco, vigoroso, geniale e cialtrone: un carattere eccezionale, degno della miglior produzione di questo grande maestro della letteratura realista. Marianella Bargilli disegna con gusto la figura della figlia bruttina di Mercadet e anche i tipi dei creditori risul- tano tratteggiati magistralmente, ognuno con caratteri propri e ben distinti. Le trovate, le frottole, i discorsi con cui Mercadet li mena per il naso sono di una genialità mirabile, disinvolta e briosa. È uno spettacolo che può farci vivere per un paio d’ore nell’illusione che speculatori, affaristi e imbroglioni facciano parte della finzione del palcoscenico. Salvo poi renderci conto, al calare del sipario, che le magagne di cui erano afflitti i personaggi di Honoré de Balzac sono esattamente le stesse che ammorbano anche la società di oggi. Fabio Lucchi L’Avaro di Molière ha volto e voce di donna Compagnia del Teatro delle Albe - Ravenna Teatro AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali) Basterebbe la scelta registica di affidare a un’interprete femminile il ruolo di Arpagone ERT (Emilia Romagna Teatro Fondazione) per dare la misura dell’originalità di questo “Avaro” diretto da Marco Martinelli. In questa commedia dura e cattiva in cui Molière, sotto il velo della forma comica, sferza a sangue i difetti, i vizi, le cattiverie e gli errori che possono rendere ridicola la famiglia, odiosa la vec- L’AVARO chiaia e indebita l’autorità paterna, il vero protagonista è il denaro: un fantasma che circola di Molière traduzione Cesare Garbali ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari tra esseri umani che cercano di nascondersi, gli uni agli occhi degli regia Marco Martinelli in scena Loredana Antonelli, Alessandro Argnani, Luigi Dadina, altri, in un mondo dove pubblico e privato sono inesorabilmente Laura Dondoli, Luca Fagioli, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Marco Martinelli, confusi. Ermanna Montanari, Alice Protto, Massimiliano Rassu, Laura Redaelli Un allestimento, quello della Compagnia delle Albe, che spazio Edoardo Sanchi costumi Paola Giorgi luci Francesco Catacchio e Enrico Isola ha raccolto consensi unanimi da critici ed esperti di teatro. musiche originali Davide Sacco direzione tecnica Enrico Isola Fra questi la professoressa Sandra Pietrini, docente di Sto- ria del Teatro e dello Spettacolo presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. «Martinelli – commenta la Teatro Auditorium docente – propone un’originale riscrittura sceni- Giovedì 26 gennaio 2012 - ore 20.30 A ca de “l’Avaro” di Molière, in cui la monoma- Venerdì 27 gennaio 2012 - ore 20.30 B nia del protagonista diventa metafora di Sabato 28 gennaio 2012 - ore 20.30 C una società senza scrupoli, gretta e priva di valori. Una commedia nera, Domenica 29 gennaio 2012 - ore 16.00 D dunque, giocata sui toni algidi di un Arpagone-femmina dalla voce rau- ca, che giunge come dalle profondi- tà inferiche di un’avidità cupa, senza gioia. Sovrano circondato da corti- giani ipocriti e furbi, il protagonista regge il microfono come uno scettro foto Claire Pasquier che rappresenta il suo potere, con il volto raggelato in una fissità disperata. Ritmi ossessivi e ripetitivi tra- sformano i personaggi in fan- Osservatorio Teatrale tocci disarticolati, vittime “Theatrum Philosophicum” della loro stessa ipocrisia e Teatro Sociale Venerdì 27 gennaio - ore 16.30 vanità, mentre l’intervento finale Incontro sullo spettacolo del regista come deus ex machi- foto Claire Pasquier na sottolinea l’artificiosità del lieto fine». (F. L.) | 4 | LE MUSE | ANNO 16 N. 1 | GENNAIO 2012 |
STAGIONE DI PROSA A Turno del giovedì | B Turno del venerdì | C Turno del sabato | D Turno della domenica | FA Fuori abbonamento Teatro Auditorium 2011- 2012 Giovedì 2 febbraio 2012 - ore 20.30 A Il “Sogno” di Shakespeare Venerdì 3 febbraio 2012 - ore 20.30 B a ritmo di “Zelig” Sabato 4 febbraio 2012 - ore 20.30 C Domenica 5 febbraio 2012 - ore 16.00 D Se vi piace Shakespeare e vi affascina il suo genio creativo, ma trovate anche divertenti e spassosi i personaggi dello “Zelig” televi- sivo, questo Sogno di una notte di mezza estate non ve lo potete Compagnia del Teatro Stabile di Verona perdere. Bananas s.r.l. Convinto che proprio un testo classico possa essere il terre- no ideale per artisti che, come i cabarettisti, sono abituati a dare SOGNO DI UNA NOTTE un corpo del tutto singolare e inimitabile alle parole e ai suoni che si trovano a interpretare, il regista Gioele Dix ne ha reinven- DI MEZZA ESTATE tato il linguaggio, smarcandolo dal rischio della convenzione, ma garantendo al tempo stesso di William Shakespeare – attraverso la traduzione di Nicola Fano – traduzione e adattamento Gioele Dix e Nicola Fano una sostanziale fedeltà all’originale shakespea- con Alessandro Betti, Maria Di Biase, riano. Katia Follesa, Maurizio Lastrico, Ed ecco che, nella magia notturna del Corrado Nuzzo, Marco Silvestri, Marta Zoboli, “Sogno”, irrompono i “volti noti” della comici- Petra Magoni e Ferruccio Spinetti Osservatorio Teatrale tà televisiva: Corrado Nuzzo è Teseo, principe scene Francesca Pedrotti “Theatrum Philosophicum” di Atene, in procinto di sposare Ippolita, inter- trucchi e costumi Stefano Anselmo Teatro Sociale Venerdì 3 febbraio - ore 16.30 pretata da Maria De Biase, sua fedele e affia- disegno luci Daniele Savi tata compagna di scena (“Mortality Show”, Incontro sullo spettacolo musiche Petra Magoni e Ferruccio Spinetti “Tua Sorella”). Marco Silvestri del duo “Pali e coreografie Marta Ottolenghi dispari” è Bottom; Katia (Katiana) Follesa è regia Gioele Dix Ermia e Maurizio Lastrico abbandona il verso dantesco per dare vita a Lisandro. Dall’area di “Zelig” arrivano anche Marta Zoboli e Alessandro Betti mentre Pe- tra Magoni (che sarà anche Puck) e Ferruccio Spinetti garantiscono allo spettacolo una raffinata colonna sonora. (F.L.) TRENTO O LT R E Info e prenotazioni: Portland - scuola di teatro Biglietti Via Papiria, 8 - 38122 Trento intero € 13,00 | ridotto generico e Carta tel./fax 0461.924470 In Cooperazione € 11,00 | ridotto newsletter € 10,00 | dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.30 ridotto studenti universitari e allievi di scuole di info@teatroportland.it - www.teatroportland.it teatro € 9,00 | allievi scuola di teatro Portland € 5,00 TrentoSpettacoli in coproduzione con Centro Servizi Culturali S. Chiara Teatro Cuminetti - Trento Giovedì 12 gennaio 2012 e con il sostegno di Spazio Off Trento Conservatorio - Riva del Garda Sabato 14 gennaio 2012 Teatro Argot - Roma Da martedì 17 a domenica 22 gennaio 2012 ELEKTRIKA Teatro Don Bosco - Pergine Valsugana Mercoledì 1 febbraio 2012 Teatro Filippini - Verona Giovedì 2 febbraio 2012 Teatro alla Cartiera - Rovereto Venerdì 10 febbraio 20 12 Teatri della Seconda - Bergamo Domenica 12 febbraio 2012 foto Laura Arlotti Teatro Cuminetti Mercoledì 1 febbraio 2012 - ore 21.00 Fies Factory One - Centrale FIES - Teatro della Limonaia - Teatro Studio di Scandicci - Scandicci Cultura - Teatro Sotterraneo POST-IT creazione collettiva Teatro Sotterraneo con Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Matteo Ceccarelli, Claudio Cirri drammaturgo Daniele Villa assistenza tecnica Cleto Matteotti, Alessandro Ricciardelli, Marco Santambrogio realizzazione scene Camilla Garofano, Giovanna Moroni vincitore di Nuove Creatività, progetto sostenuto da ETI Ente Teatrale Italiano Post-it si apre su un cubo nero composto da una guaina di teli che si aprono al pas- saggio dei corpi accogliendo una serie di azioni e oggetti, una ritmica di pieni e vuoti che porta in sé il senso stesso del fatto e del suo passaggio, del corpo e del suo deperi- mento, delle cose e del loro consumo. Tutto riempie ma il tutto finisce per esaurirsi ed essere svuotato. Ciclicamente. Post-it tocca la Fine in un cumulo di frattaglie, in una coreografia eseguita intera- mente al buio e in un funerale che fallisce i propri rituali. Post-it è un lavoro sulla Fine, intesa come momento di esaurimento e scomparsa cui sono destinate le cose tutte, esseri viventi inclusi. | GENNAIO 2012 | ANNO 16 N. 1 | LE MUSE | 5 |
S TA G I O N E Teatro Sociale INDANZA Martedì 31 gennaio 2012 - ore 20.30 Malandain Ballet Biarritz ROMÉO ET JULIETTE 2011- 2012 direzione artistica e coreografia Thierry Malandain musica Hector Berlioz costumi Jorge Gallardo concezione luci/direttore di produzione Jean-Claude Asquié realizzazione costumi Véronique Murat interpreti Aurélien Alberge, Raphaël Canet, Giuseppe Chiavaro, Mickaël Conte, Frederik Deberdt, Michaël Garcia, Jacob Hernandez Martin, Fábio Lopes, foto Galetto Arnaud Mahouy, Daniel Vizcayo Ione Miren Aguirre, Ellyce Daniele, Aureline Guillot, Miyuki Kanéi, Mathilde Labé, Claire Lonchampt, Silvia Magalhaes, Nuria Lopez Cortés, Nathalie Verspecht, Laurine Viel coproduzione Grand Théâtre de Luxembourg, Teatro Victoria Eugenia de San Sebastián, Fonds européens Interreg IV A, Opéra de Reims, Centre Chorégraphique National d’Aquitaine en Pyrénées - Atlantiques Malandain Ballet Biarritz in collaborazione con Teatro Romano di Verona, Festival Le Temps d’Aimer de Biarritz, Théâtre Olympia d’Arcachon Più che mai vitale, il Malandain Ballet Biarritz si presenta a InDanza con l’ultima creazione dal suo mento- re. Coreografo lirico e di stampo neo- classico, Thierry Malandain con Roméo et Juliette dà vita a un’avvincente versione della tragica vicenda degli amanti shakespeariani giocata sull’intreccio tra passio- ne e morte. Il dramma qui è corale: non più una sola Giulietta e un solo Romeo, ma tutta la compagnia veste i panni degli sfortunati amanti. In collaborazione con Biglietti d’ingresso Comune di Trento salvo diversa segnala- Provincia autonoma di Trento Comune di Cimego zione: € 12 intero, € 10 Ministero per i Beni e le Attività Culturali Comune di Rovereto ridotto, € 8,50 ridotto Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo Comune di Riva del Garda scuole di danza Coordinamento Teatrale Trentino Comune di Mezzolombardo Da sempre affascinati dalle forme e dal multiforme, ini- Ho conosciuto Patrizia Birolo in una serie di incontri la- ziamo una collaborazione con un’interprete straordinaria boratorio tenuti per la compagnia teatrale La Girandola di (“fuori dall’ordinario”): lei portatrice sana di una diversa abi- Torino. Guardandola lavorare ho colto con intensità quanto lità, noi portatori malati della nostra salute. Proveremo un corpo e una persona potessero esprimere un umore a scambiarci le rispettive portate. (M.A.) “ballerino”. Mi è parso di intravedere la sua vita essere una mancanza della sua vita, e questo ha causato in me un diso- rientamento. Da qui il desiderio di scrivere una partitura con lei. Un viaggio tra le immagini è sempre un incantamen- foto Sante Castignani to, dove il cammino tra un essere e l’altro si fa più corto. Le sequenze coreografiche, le brevi storie di relazione, saran- Teatro Cuminetti no occasioni preziose per riscrivere altre più vecchie storie. Senza descrivere né commentare, registreremo gli accadi- Lunedì 16 gennaio 2012 - ore 21.00 menti come specchi puliti, pellicole vergini, superfici vuote senza perdere l’incertezza, cosa preziosa della vita. (A.B.) Compagnia Abbondanza/Bertoni Nello spettacolo che io faccio ci sono molte azioni, ad LE FUMATRICI esempio la Ninna Nanna e quando abbraccio Antonella e il testo cantato e la danza col tutù e l’Ipoop e le Grazie eccete- DI PECORE ra (io ho bisogno di ricordare tutto!). Le mie opinioni sul pal- coscenico sono molto interessanti, anche la lezione che un progetto di Antonella Bertoni insegna Antonella e le mie azioni che io faccio come balleri- regia Michele Abbondanza na e come attrice, poi io ho trovato molto interessanti le mie coreografie, scene e costumi Antonella Bertoni attenzioni verso il lavoro che sto svolgendo e imparando a con Patrizia Birolo e Antonella Bertoni stare dritta con la schiena e giù con le spalle e mento davan- luci Andrea Gentili ti camminare lentamente e piano e cantare ad alta voce sen- organizzazione e ufficio stampa Dalia Macii nò non si sente un tubo al microfono il pavimento è spazioso e Francesca Leonelli e grande abbastanza per muovermi nello spazio e quando coproduzione Provincia autonoma di Trento parlo uso la voce normale e le persone mi capiscono la dan- con il sostegno di Ministero per i Beni za deve essere lenta e non tremare ma resistere a stare non e le Attività Culturali - Dip. Spettacolo - ferma ma a muovermi nello spazio senza avere timore di Comune di Rovereto - Assessorato alla Cultura nessuno devo essere orgogliosa del lavoro che ho imparato un ringraziamento speciale a Mimma Villari qui in teatro. (P.B.) | 6 | LE MUSE | ANNO 16 N. 1 | GENNAIO 2012 |
STAGIONE DI STAGIONE DI MUSICA MUSICA D’AUTORE 2011- 2012 D’AUTORE Teatro Auditorium Martedì 24 gennaio 2012 - ore 21.00 2011- 2012 RAPHAEL GUALAZZI REALITY AND FANTASY Raphael Gualazzi tornerà a esibirsi nei principali teatri d’Italia a partire dal 9 gennaio prossimo. A inaugurare que- sta nuova serie di appuntamenti di prestigio due “antepri- me”: l’11 dicembre a Roma, nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica e il 12 dicembre a Mila- no al Teatro degli Arcimboldi. L’eclettico compositore e pianista reduce dai successi palco si avvale della collaborazione di validissimi musicisti Il 18 ottobre scorso è stato pubblicato, su etichetta del tour estivo – che lo ha visto impegnato in ben quaranta come: Christian Chicco Marini (batteria e percussioni), Sugar, “Reality and Fantasy Special Edition”. Anticipato in date nelle più belle arene e anfiteatri d’Italia e che hanno Alex Gorbi (contrabbasso), Luigi Faggi Grigioni (tromba e radio dal brano “Love goes down slow”, il progetto in cd + fatto registrare il tutto esaurito con oltre 35.000 spettato- flicorno), Max Valentini (sax baritono e contralto), Enrico dvd raccoglie: tutta la track list di “Reality and Fantasy”, il ri e dai successi replicati anche nelle date del recente tour Benvenuti (sax tenore) e Giuseppe Conte (chitarra). sorprendente album d’esordio di Raphael, arricchita da europeo (nelle scorse settimane ha fatto tappa in città co- Il tour teatrale “Reality and Fantasy” prenderà il via il cinque nuovi brani, il Live Documentary contenente il con- me Innsbruck, Zurigo, Berlino, Brema, Amburgo, Basilea, 9 gennaio dal Teatro Politeama Greco di Lecce, poi il 10 al certo all’Auditorium Parco della Musica di Roma e un’inter- Francoforte, Parigi e Nimes) – tornerà a suonare in Italia Teatro Duni di Matera, l’11 al Teatro Orfeo di Taranto, il 13 al vista in cui l’artista si racconta, a compimento di un anno nei prossimi mesi. Politeama di Catanzaro, il 14 al Teatro Metropolitan di Ca- che l’ha visto trionfare al Festival di Sanremo, conquistare Raphael Gualazzi – giovane realtà della scena jazzisti- tania, il 15 al Teatro Dante di Palermo, il 19 al Politeama di il secondo gradino del podio dell’Eurovision Song Contest ca attuale che ha saputo fondere le tecniche pianistiche Viareggio, il 23 al Teatro Filarmonico di Verona e il 24 gen- e dominare classifiche e platee di mezza Europa. I brani americane dei primi decenni del Novecento alle altrettante naio all’Auditorium S. Chiara di Trento; a seguire nel mese contenuti in “Reality and Fantasy Special Edition” sono di- tecniche di stampo prettamente europeo, riadattandole in di febbraio suonerà il 4 al Teatro Petruzzelli di Bari, il 6 al sponibili anche su iTunes con due bonus tracks in esclusi- chiave moderna con uno stile tutto personale – proporrà Teatro Rossini di Civitanova Marche, il 7 al Teatro Ventidio va: “Madness of Love Gilles Peterson remix”, remissaggio una selezione di brani contenuti nel suo album (“Reality Basso di Ascoli Piceno, il 9 al Politeama di Prato, il 10 al- ad opera del noto dj e produttore della versione in inglese and Fantasy”), alcuni inediti e covers. l’Europa Auditorium di Bologna, l’11 al Teatro Accademia di del brano trionfatore a Sanremo “Follia d’amore” e “Reality Il cantante, pianista e compositore di Urbino è un mu- Conegliano Veneto, il 12 al Teatro Grande di Brescia, il 13 al and Fantasy Alex G. Mix”, riarrangiata con le sonorità del dj sicista eclettico definito dalla critica musicale un “parente Teatro Regio di Torino e il 15 febbraio al Teatro Politeama di di Dublino. alieno” di Fred Buscaglione, Paolo Conte e Tom Waits; sul Genova (altre date sono in via di definizione). INFO E PREVENDITA PROMOEVENT SERVICE s.a.s. BIGLIETTI Biglietteria circuiti GETICKET - PRIMI ALLA PRIMA - VIVATICKET Raphael Gualazzi € 40,00 + prev. € 6,00 e € 32,00 + prev. € 4,80 Il diritto di prevendita è del 15% | GENNAIO 2012 | ANNO 16 N. 1 | LE MUSE | 7 |
TEATRO Biglietti: Posto unico non numerato € 4,00. RAGAZZI Per i possessori di Carta In Coperazione € 3,50 Anch’io a teatro COMUNE DI TRENTO con mamma e papà PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Centro Servizi Culturali S. Chiara Natale a Teatro - Ridotto del Teatro Sociale Anch’io a Teatro con mamma e papà Progetto Il teatro dei suoni Venerdì 6 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 Scappo a teatro | Scappo a danza LA BALLATA Sabato 7 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 2011- 2012 Domenica 8 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 DEL RE SILENZIOSO Lasorsa/Soriato LA CREAZIONE DELLE STORIE Teatro Cuminetti teatro d’attore e oggetti di e con Daniele Lasorsa e Bruno Soriato Chi le racconta? E quando sono nate? Ma come mai so- Sabato 14 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 co-regia Daria Anfelli, Daniele Lasorsa e Bruno Soriato no nate le storie? Domenica 15 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 musiche originali Mirko Lodedo e Attilio Turrisi Una famiglia di viaggiatori, da sempre con l’orizzonte foto V. Cangialosi luci Tea Primiterra costumi Raffaella Giancipoli negli occhi e una valigia in mano. foto di scena Viviana Cangialosi Ognuno di loro si prende cura di una valigia, chi si cura età consigliata: dai 5 anni dei ricordi, chi delle ricette, chi dei dolci e chi come il nonno dei semi... G’hera na olta na olta g’hera… I due protagonisti hanno il compito più importante, Un tempo, quando veniva la sera, si era soliti accendere quello di prendersi cura della valigia delle storie. il fuoco e raccontare storie. Una valigia che di viaggio in viaggio diventa sempre più Alla penombra del fuoco si suonavano ricordi come pesante ascoltando con l’orecchio e con il cuore le storie strumenti. dei vecchi. Il mantice della memoria prendeva lentamente fiato e Ricorda un vecchio detto “chiunque sia ancora sveglio le labbra scorrevano leggere sui tasti del tempo, per dar vi- alla fine di una notte di storie, sicuramente diventerà la per- ta alle storie. sona più saggia del mondo”. LABORATORIO SULLA NARRAZIONE DELLE STORIE ad Arte Sella Per bambini dai 6 anni e genitori Un tempo, quando veniva la sera, si era soliti accendere il fuoco e raccontare storie... Progetto di formazione a cura del Centro Da sempre l’uomo ha compreso il mondo, la vita e i segreti del mondo attraverso il racconto. Servizi Culturali S. Chiara in collaborazione Evocare mondi mai visti, condurre nel luogo della memoria, anda- con Arte Sella e cooperativa La Coccinella re a ritroso fino alle origini è il compito del racconto. Questo progetto si rivolge a bambini dai 6 ai 12 anni ed ai loro geni- 24 marzo ore 16.30 - 18.30 tori, un lungo weekend dal venerdì pomeriggio alla domenica po- incontro informativo sala prove meriggio. Condotto da Daniele Lasorsa e Daria Anfelli, e promosso Centro Servizi Culturali S. Chiara dal Centro Servizi Culturali S. Chiara come progetto di formazione del pubblico, ad Arte Sella si potrà plasmare un tempo e ritagliare 29 - 30 giugno e 1 luglio uno spazio che renda possibile il recupero del rito del raccontare le storie, in un luogo protetto dalla frenesia del mondo, dove i ritmi laboratorio residenziale del nostro respiro sono quelli più naturali. Dove genitori e figli at- ad Arte Sella traverso pratiche teatrali singole e corali, percorsi guidati spaziali e musicali, giochi e improvvisazioni teatrali, l’evoca- zione del contatto con la natura (il bosco, l’orizzonte, il cielo, la notte, il tramonto), potranno riscoprire il piacere e il senso del raccon- Per info 0461.213815 tare storie. Teatro Kismet OperA LA PRINCIPESSA SUL PISELLO Storia di una falsa Principessa e di un Principe rockettaro teatro d’attore e canto testo e regia Lucia Zotti con Monica Contini, Deianira Dragone, Nico Masciullo oggetti di scena e maschere Lisa Serio musiche originali Nico Masciullo età consigliata: dai 4 anni Il principe, protetto, nutrito e coccolato, è cresciuto in un castello, lontano dalla realtà. Non conosce ri- nunce e privazioni, tutto gli è dato senza desiderio. L’unico suo passatempo, suonare la chitarra, gli allon- tana la noia, padrona della sua vita. Sogna una donna molto diversa da quelle che la regina madre gli propone. La regina madre spingerà il figlio a intraprendere un viaggio per conoscere mondi più vicini alla realtà. Nel viaggio, avventure, a volte pe- Teatro Cuminetti ricolose, compiranno la sua trasformazione favorendo l’incontro con la donna dei suoi sogni. Sabato 21 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 Il principe troverà la sposa ideale che, però, non è una principessa di casa reale come vorrebbe sua ma- Domenica 22 gennaio 2012 - ore 15.30 e 17.30 dre. Presentandola comunque alla regina madre come tale, verrà sottoposta alla fatidica prova del pisello… | 8 | LE MUSE | ANNO 16 N. 1 | GENNAIO 2012 |
TEATRO CENTRO SERVIZI Il Teatro Stabile di Bolzano STABILE BOLZANO & CULTURALI S. CHIARA e il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento per lo spettacolo dal vivo hanno siglato un protocollo d’intesa una nuova che prelude alla nascita di un Sistema Teatrale Regionale dimensione a cura di Fabio Lucchi regionale opo un lungo ed articolato dibattito tecnico c’è progetto, il Consiglio d’Amministrazione ha anche per l’apertura che il progetto offre ad altre D e politico, la recente firma della convenzio- ne corrente fra il Centro Servizi Culturali S. Chiara quindi incrociato le sue riflessioni con gli Organi- smi dirigenziali del Teatro Stabile di Bolzano, ri- realtà produttive e distributive locali come, a puro titolo di esempio, il Coordinamento Teatrale Tren- di Trento e il Teatro Stabile di Bolzano ha suggel- scontrando un “idem sentire” che, forse, attendeva tino che non potrà non essere uno dei protagoni- lato il definirsi di un nuovo disegno regionale della solo di essere messo a regime. Ne è così scaturita sti del futuro che questa convenzione disegna in cultura e dello spettacolo dal vivo. Si tratta di una visione complessiva del produrre e dell’orga- modo evidente. un’idea partita da lontano e giunta al suo approdo nizzare lo spettacolo dal vivo nelle nostre realtà, Non sappiamo ancora se la rotta intrapresa naturale, grazie all’impegno di molti e anche in con lo scopo primario di favorire crescite culturali porterà alla scoperta di “terre nuove”, anche se ne virtù di non secondarie attenzioni istituzionali ampie e non solo settoriali; di interscambiare lin- siamo intimamente convinti, ma siamo comunque delle rispettive Province autonome e dei Comuni guaggi, esperienze formative e prospettive; di certi che dietro questo primo passo si può intra- di Trento e Bolzano. creare e ricreare condizioni favorevoli all’espres- vedere già il profilo di una sorta di modello parti- Il Consiglio d’Amministrazione del Centro sione artistica dei territori e, infine, di valorizzare colare di “Landestheater”, capace di interagire con S. Chiara ha sposato, fin dal suo insediamento, i rispettivi patrimoni e le culture identitarie che il nord come con il sud, nel quadro di un effettivo e questa strategica ipotesi di allargamento degli più segnano e hanno segnato di sé il cammino moderno ponte culturale europeo, restituendo co- orizzonti, nella convinzione anzitutto del fonda- storico e il formarsi delle diverse culture regiona- sì anche alle specialità autonomistiche di confine mentale ruolo della cultura dentro la definizione li, dentro un contesto di pari dignità, di nuove quella vocazione a essere laboratorio di un rinno- di una più moderna e condivisa identità regionale economie di scala e di ottimizzazione dei costi. vamento costante, quale componente non irrile- e, al contempo, nella certezza dell’urgenza di fare Ecco perché questo accordo è quanto di più lon- vante dell’essenza storica del Trentino e dell’Alto sistema, in un settore e in un tempo che chiama- tano vi sia dalla superficiale concezione del mero Adige/Südtirol. no, come mai prima d’ ora, alla necessità coalizio- scambio o della fagocitazione di un soggetto nale fra i territori e le aspirazioni culturali degli sull’altro e, allo stesso tempo, è quanto di mag- stessi. giormente innovativo si sia profilato in questi ulti- Centro Servizi Culturali S. Chiara Nella consapevolezza che senza coraggio non mi anni nelle geografie alpine dove viviamo, Il Consiglio d’Amministrazione SPECIALE | GENNAIO 2012 | ANNO 16 N. 1 | LE MUSE | I |
Nuova produzione drammaturgica legata al territorio, razionalizzazione del sistema distributivo, formazione del pubblico, valorizzazione delle potenzialità artistiche locali, coinvolgimento indicati dal protocollo d’intesa di scuola e università, attenzione alla tradizione del teatro sei obiettivi dialettale di eccellenza da realizzare l Protocollo d’Intesa che sancisce la nascita di un “Sistema teatrale regionale” ve- I de coinvolti in un progetto di collaborazione il Centro Servizi Centro Servizi Cultu- rali S. Chiara di Trento e il Teatro Stabile di Bolzano. È stato siglato il 7 dicembre scorso nella sala Stampa di Palazzo Widmann a Bolzano, sede della Provincia autonoma dell’Al- to Adige/Südtirol. dai presidenti delle due Istituzioni culturali, Giovanni Salghetti Drioli e Ivo Gabrielli. Si sono fatti garanti, a livello politico, dello storico accordo gli assessori alla Cultura delle due Province autonome, Christian Tommasini e Franco Panizza, e dei due comuni capoluogo, Patrizia Trincanato e Lucia Maestri. Accanto al direttore del Teatro Stabile di Bolzano, Marco Bernardi, ha presenziato alla firma del Protocol- lo d’Intesa il neo direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Francesco Nardelli, la cui nomina era stata deliberata nei giorni immediatamente precedenti dal C.d.A. dell’Ente. Erano presenti all’incontro anche i Consiglieri di Amministrazione del S. Chiara Gianluigi Bozza, Renzo Fracalossi ed Emanuele Montibeller; la direttrice ad interim Marisa Detassis; il dirigente del Servizio Cultura della Provincia di Trento, Claudio Martinelli. Si è così concluso con un atto formale il lavoro portato avanti negli ultimi tre anni dal- le governance del Teatro Stabile di Bolzano e del Centro Servizi Culturali S. Chiara che, con il convinto sostegno delle Amministrazioni provinciali e comunali di Trento e Bolzano, hanno lavorato a un nuovo progetto teso ad attivare una forma di collabora- zione che consenta alle due Istituzioni culturali di operare ancora meglio dal punto di vista qualitativo, senza trascurare obbiettivi di razionalizzazione nell’utilizzo delle ri- sorse in linea con i cambiamenti in atto in questi anni difficili per la finanza pubblica. Questa esigenza di “fare rete” rappresenta certamente la nuova frontiera delle politi- che di settore al passo con l’Europa, anche in vista della candidatura del Nord-Est a Capitale Europea della Cultura 2019. Le linee guida della nuova collaborazione a carattere regionale puntano a realizzare un’azione sinergica fra i due Enti culturali, finalizzata al raggiungimento di alcuni spe- cifici obiettivi. • Sviluppare la produzione di spettacolo dal vivo in funzione delle esigenze specifi- che del sistema teatrale del Trentino e dell’Alto Adige attraverso una piena e co- stante collaborazione progettuale, programmatica e tecnica. Questo anche al fine di dare spazio produttivo e distributivo al repertorio teatrale dedicato ad una “drammaturgia del territorio”. • Razionalizzare il sistema distributivo dell’offerta teatrale delle due Istituzioni sul territorio regionale, nella comune consapevolezza della centralità delle politiche distributive, per realizzare economie di scala e per sostenere la qualità dell’offerta e l’ottimizzazione della fruizione teatrale nel bacino di utenza. • Favorire progetti innovativi di formazione del pubblico, con particolare attenzione a quello giovanile, attraverso percorsi che stimolino la crescita di nuovi spettatori più competenti e consapevoli. • Promuovere la crescita delle potenzialità artistiche a forte vocazione professionale attive sul territorio, anche attraverso l’organizzazione di rassegne a carattere re- gionale e concorsi aperti a nuovi gruppi teatrali e a nuovi autori, oltre che di per- corsi mirati al perfezionamento artistico e tecnico. • Focalizzare nuovi progetti di avvicinamento e di reciproco scambio culturale con i sistemi scolastici e con il mondo universitario. • Dare vita a nuove collaborazioni drammaturgiche, produttive e formative volte a fa- vorire la crescita di una tradizione di teatro popolare dialettale di eccellenza. L’avvio della nuova collaborazione è stata a più voci definita di portata storica, in quanto apre nuove prospettive di crescita della cultura teatrale su tutto il territorio regionale, pur in presenza di un contesto politico ed economico di grande difficoltà che rischia di mettere in discussione l’esistenza stessa di molte istituzioni culturali del nostro Paese. | II | LE MUSE | ANNO 16 N. 1 | GENNAIO 2012 | SPECIALE
Nasce un teatro a dimensione regionale non solo sotto il profilo organizzativo, ma anche e soprattutto in termini di contenuti Da qui a la ci vuole 30 giorni una produzione del TSB sull’emigrazione trentina in Brasile. Foto F. Boldrin. il Trentino si fa protagonista di una drammaturgia del territorio ttivare un processo di crescita fa parte delle legittime aspirazioni di un territorio e, conseguente- A mente, di ogni singola realtà che lo compone, sia essa di carattere politico, economico o culturale. Era dunque evidente che nel momento in cui il Centro Servizi Culturali S. Chiara, per convinzione propria oltre che in ragione del ruolo che la legislazione provinciale gli assegna, avesse deciso di arricchire la propria offerta rafforzando l’attività produttiva, si sarebbe posta una questione di metodo. Si sarebbero potute riprodurre, col rischio di sconfinare in rapporti di conflittualità, competenze già ampia- mente presenti nei territori vicini (in particolare nella provincia di Bolzano), oppure avviare una collaborazio- ne capace di allargare l’offerta culturale di ciascuno, pur nel rispetto delle singole identità e delle singole esperienze. La scelta – e non poteva certo essere diversamente – è stata per la seconda opzione e l’accordo siglato il 7 dicembre scorso a Bolzano fra Centro Servizi Culturali Santa Chiara e Teatro Stabile di Bolzano consen- tirà ora alle due realtà culturali di convogliare capacità, idee e patrimoni diversi in un progetto comune. Da questo accordo potrà nascere un teatro a dimensione regionale non solo sotto il profilo organizzativo, ma anche e soprattutto in termini di contenuti. E la cultura trentina avrà così la possibilità di uscire, per quanto riguarda la produzione di spettacolo dal vivo, dai ristretti ambiti connessi alla dimensione provincia- le per assumere una dimensione plurilingue, transfrontaliera, compiutamente europea e affacciarsi così al panorama nazionale e internazionale. Anche il Trentino potrà essere dunque protagonista della scena tea- trale, collaborando a produzioni capaci di interpretare e leggere la storia in una dimensione più ampia e, ra- zionalizzando il sistema, potrà offrirle a un bacino d’utenza allargato. Il Centro S. Chiara può ora allargare i propri orizzonti, proponendosi come soggetto privilegiato per agire, in sinergia con la realtà artisticamente consolidata del Teatro Stabile di Bolzano, all’interno di un sistema cul- turale che ha come spazio di riferimento non solo la Regione Trentino Alto Adige, ma anche l’Euroregione. Per le nostre giovani compagnie professionali e per i nostri attori e musicisti si apre un orizzonte più ampio che, in ragione della candidatura del Nord Est a capitale europea della cultura, potrà ulteriormente allargar- si. E la direttrice di prospettiva mitteleuropea, potrà essere così completata da un collegamento sull’asse che porta verso i Balcani. Mettendo in sinergia la capacità produttiva del Teatro Stabile di Bolzano con l’organizzazione del Centro S. Chiara nella circuitazione degli spettacoli e nella gestione del rapporto con il territorio trentino, potrà essere perseguito l’obiettivo concreto della realizzazione di una “drammaturgia del territorio”. A questo accordo sottende sia una logica di rete, avendo esso come riferimento uno spazio più ampio di quello provinciale, che una logica delle competenze. Il Centro S. Chiara, in particolare, passando da un’orga- nizzazione rivolta prevalentemente all’ospitalità a un impegno produttivo, potrà attivare un rapporto vero con il territorio e valorizzare quelle realtà professionali nel campo dello spettacolo dal vivo che, da sempre, in Trentino faticano ad emergere. In questa prospettiva, insomma, si alza il livello di strutturazione del siste- ma. Anche per questo l’accordo siglato fra Centro Santa Chiara e Teatro Stabile di Bolzano rappresenta, per la Provincia autonoma di Trento, un passaggio importante dal punto di vista culturale, ma anche dal punto di vista politico. Nel ringraziare i Consigli d’Amministrazione delle due realtà culturali per aver capito l’importanza di questa collaborazione, mi preme sottolineare che l’accordo siglato a Bolzano è stato fortemente voluto e realizzato dai due Enti in una logica di piena autonomia, con un approccio rispettoso, ma politicamente rilevante, da parte delle Istituzioni pubbliche di riferimento che hanno giocato, semmai, un ruolo di accelerazione, ma non certo di imposizione. Sottoscritto il protocollo d’intesa, è ora necessario mettersi al lavoro per renderne concreti i contenuti. Il ruolo degli Enti pubblici, in questa fase, ritengo debba essere quello di vigilare perché gli obiettivi che l’accordo si pone possano essere compiutamente raggiunti. Sarà nostro impegno garantire, pur in un momento non facile per l’economia delle due Provincie e dell’intero Paese, una linea di continuità fra gli indirizzi di politica culturale e gli strumenti finanziari necessari per metterli in atto. Franco Panizza Assessore alla Cultura, Rapporti europei e Cooperazione La ballata del Re silenzioso: una produzione del Centro S. Chiara della Provincia autonoma di Trento rivolta ai bambini della scuola d’infanzia. Foto MoniQue SPECIALE | GENNAIO 2012 | ANNO 16 N. 1 | LE MUSE | III |
TEATRO CENTRO SERVIZI STABILE BOLZANO & CULTURALI S. CHIARA alle spalle di questo accordo sessant’anni di esperienze comuni Gli attori trentini Antonio Caldonazzi e Andrea Castelli. Angela Demattè in Avevo un bel pallone rosso. Foto F. Boldrin. Foto F. Boldrin. S ono nato fisicamente al Cen- tro S. Chiara (quando era l’ospedale di Trento) e teatralmente teatro disponibile per gli allestimenti e cioè lo “Zan- donai” di Rovereto, perché la sala di Gries a Bolzano aveva un palcoscenico troppo piccolo e il “Sociale” In questi anni a Bolzano ho cercato di supplire all’as- senza di un sistema teatrale regionale dando vita a spettacoli che trovassero il loro fondamento in una al Sociale, quando era il Teatro della era un cinema/teatro privato, con le sue esigenze di drammaturgia del territorio trentino: per esempio nostra città, luogo magico, almeno programmazione. Quindi, “prima nazionale” a Rove- “Il racconto del Cermis” di Pino Loperfido,“Di buona per me bambino e adolescente, reto, poi repliche a Trento, successivamente a Bolza- famiglia” di Isabella Bossi Fedrigotti nell’adattamen- quindi non posso che guardare con no e negli altri centri della regione. In quegli anni to di Leonardo Franchini, “Da qui a là ci vuole 30 emozione ed entusiasmo alle nuove prospettive di sono nate, o si sono consolidate, le stagioni teatrali giorni… Storie di emigrazione” di Andrea Castelli e collaborazione che si aprono con la firma del proto- del Trentino così come le conosciamo oggi: frutto Antonio Caldonazzi, “Avevo un bel pallone rosso” di collo d’intesa tra il Centro S. Chiara e il Teatro Sta- della proficua collaborazione tra i Comuni del Trenti- Angela Demattè, Premio Riccione per il Teatro 2009. bile di Bolzano, ossia tra le due più importanti no e il Teatro Stabile di Bolzano. Tanto è vero che gli Ho voluto ripercorrere questo tratto di storia per istituzioni teatrali della nostra regione. assessori alla cultura dei Comuni di Trento e Rovere- mettere in luce come l’accordo appena siglato, frut- Per il Teatro Stabile, fondato nel 1950 dal regista mi- to facevano parte del Consiglio di Amministrazione to di tre anni di lavoro politico e tecnico, poggi su lanese Fantasio Piccoli e dall’allora sindaco di Bolza- del Teatro Stabile. sessant’anni di storia del teatro nella nostra regione, no Lino Ziller (“noneso” doc), questa tematica non è Poi cos’è successo? C’è stato un triennio (1977- durante i quali artisti e amministratori non hanno nuova, anzi ha fatto sempre parte del suo DNA nel 1980) di crisi profonda del Teatro Stabile, sia sul pia- mai smesso di tessere la tela di questa rete di colla- corso della sua storia ormai sessantennale. Lo stes- no finanziario che politico/istituzionale e artistico. borazione, con passione, convinzione civile, senso so Piccoli, nei sedici anni della sua direzione, aveva Questo stato di crisi ha messo in discussione il rap- di appartenenza a radici comuni e coerenza di pro- lavorato generosamente per la promozione del tea- porto di fiducia reciproca tra sistema teatrale trenti- gettualità istituzionale. Lo scenario che si prospetta tro nel Trentino, tanto che nella prima metà degli an- no e altoatesino, vanificando il lavoro fatto per quasi “qui e ora” è il più favorevole, da 35 anni a questa ni ‘60 l’istituzione che mi onoro di dirigere era trent’anni. Da quando sono stato chiamato a dirige- parte, per dare vita ad un sistema teatrale al passo diventata per un paio di stagioni “Teatro Stabile di re lo Stabile di Bolzano nel 1980, ho lavorato alla ri- con i tempi, con i mutamenti che ci incalzano con Trento e Bolzano”. Ma è nel decennio successivo, costruzione di quella rete teatrale regionale, anche rapidità impensabile fino a pochi anni fa, un sistema con la prestigiosa direzione di Maurizio Scaparro da direttore artistico di Pergine Spettacolo Aperto che affronti le problematiche della congiuntura eco- (1969-1975), che il Teatro Stabile diventa di fatto un (1980-1993) e membro del Consiglio di Amministra- nomica negativa rovesciandole in occasione positiva teatro regionale. Lo so bene perché sono gli anni del zione del Centro S. Chiara (1995-1998). Mi fa piacere per un confronto più ampio sul piano dell’eccellenza mio apprendistato teatrale, iniziato come aiuto regi- ricordare a questo proposito momenti emozionanti creativa, del senso di responsabilità di appartenere sta di Scaparro nell’autunno del 1973. Frequentavo come le prime assolute di tre miei spettacoli di suc- ad un territorio con forti radici storiche e culturali l’ultimo anno del Liceo al Galilei: dovetti chiedere un cesso andati in scena grazie a collaborazioni trenti- comuni, della necessità di formare nuovi pubblici permesso speciale all’amato preside Carmeni… Si ne come “La rigenerazione” di Italo Svevo con più consapevoli e competenti. trattava dello spettacolo inaugurale dei cartelloni Gianrico Tedeschi al Centro S. Chiara, “Anni di piom- della regione: “Stefano Pelloni detto il Passatore” di bo” di Margarethe von Trotta con Patrizia Milani allo Massimo Dursi, protagonista Pino Micol. Pensate, le Zandonai e “Il teatrante” di Thomas Bernhard con Marco Bernardi prove avvenivano in quello che allora era l’unico vero Tino Schirinzi al Teatro Tenda di Pergine. Direttore del Teatro Stabile di Bolzano | IV | LE MUSE | ANNO 16 N. 1 | GENNAIO 2012 | SPECIALE SPECIALE | GENNAIO 2012 | ANNO 16 N. 1 | LE MUSE | IV |
TEATRO RAGAZZI Anch’io a Teatro con mamma e papà Scappo a teatro | Scappo a danza 2011- 2012 Teatro Cuminetti Sabato 4 febbraio 2012 - ore 15.30 e 17.30 Domenica 5 febbraio 2012 - ore 15.30 e 17.30 Cà luogo d’arte PIK BADALUK Una favola in musica teatro di figura testo Marina Allegri regia Maurizio Bercini con Ilaria Commisso, Francesca Grisenti, Paolo Codognola scene e pupazzi Maurizio Bercini, Donatello Galloni, Ilaria Commisso costumi Giuseppina Fabbi musiche originali suonate dal vivo di Paolo Codognola foto C. Campana video di Giacomo Agnetti e Ilaria Commisso voce fuori campo Alberto Branca età consigliata: dai 3 anni Nel libro “La storia di Pik Badaluk” (Grete Meu- che - Lipsia - 1922) si racconta una storia molto semplice, la storia del bambino Pik che apre il cancello del recinto, scappa dall’orto di casa e si trova in mezzo ai pericoli della foresta. Viene inseguito dal leone e si rifugia… sopra un albero di mele! Si tratta quindi di un’Africa di fantasia, molto inge- nua, più immaginata che conosciuta. Il racconto ha il fascino delle piccole storie che aprono grandi orizzonti: sembra tutto giocato tra l’or- to e la casa, ma ecco che improvvisamente dalla fine- stra della cucina lo sguardo si allarga verso i profumi e i misteri delle foreste africane. È uno sguardo ingenuo sull’Africa per riscoprire lo stupore verso un popolo e un paese lontano e assai differente, ma in realtà pron- to a essere esplorato e conosciuto dietro le finestre delle nostre cucine. Biglietti: Posto unico ragazzi € 4,00 COMUNE DI TRENTO | PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Posto unico adulti € 6,00 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Per i possessori di Carta In Cooperazione: DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO Scappo a teatro Posto unico ragazzi € 3,50 - Posto unico adulti € 5,50 CONSULENZA ARTISTICA GIOVANNA PALMIERI MoniQue foto Compagnia Quinta Parete E MANTENNE LA PAROLA Teatro Cuminetti foto Marco Caselli Nirmal spettacolo tratto da “Il Barone Rampante” Martedì 24 gennaio 2012 - ore 14.30 di Italo Calvino drammaturgia e regia Flavio D’Andrea con Enrico Lombardi, Silvia Di Landro Giallo Mare Minimal Teatro con il contributo di Regione Toscana e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Flavio D’Andrea costumi Francesca Novati illustrazioni e grafica Sara Colautti DEDICATO A GIULIETTA E ROMEO e Serena Federici finalista premio Scenario d’Infanzia 2010 di Renzo Boldrini con Renzo Boldrini e Giovanna Palmieri regia Renzo Boldrini, Vania Pucci con menzione speciale collaborazione drammaturgica Giovanna Palmieri immagini elettroniche Roberto Bonfanti età consigliata: dai 10 anni si ringrazia per la collaborazione il Centro Servizi Culturali S. Chiara Teatro Cuminetti età consigliata: dai 14 anni Giovedì 19 gennaio 2012 - ore 14.30 Un’originale pièce condotta da Renzo Boldrini e Giovanna Palmieri, sospesa tra lettura a vo- ce alta e messa in scena di Giulietta e Romeo. I due lettori, ognuno schierato su un particolare L’obiettivo è quello di portare in scena la parola di Calvino, di “farla sentire” nella sua punto di vista della vicenda (Montecchi e Capuleti), non solo leggono la riduzione del testo sha- musicalità, nella sua leggerezza. Questo ci porta a mettere in discussione le possibilità kespeariano, ma costruiscono un ulteriore testo di relazione e scontro sul modo di leggere e tra- della parola letta in teatro: che cosa significa leggere un libro sulla scena? Quali sono i smettere la memoria della storia. Lo spettacolo nasce da un progetto di formazione per modi in cui un testo può essere letto? In quante dimensioni? Quante possibilità dà l’ave- insegnanti denominato “scene leggere” a cura del Centro Servizi Culturali S. Chiara sulla lettura re a che fare in scena con l’oggetto-testo? ad alta voce e di come tale attività s’intreccia con i linguaggi del teatro e della multimedialità ed Abbiamo voluto trasportare la lettura nello spazio, giocando con la musicalità e le è stato proposto a molti ragazzi delle scuole medie e superiori in Italia e all’estero. Questa pro- parole, attraverso variazioni ritmiche del corpo e della voce. Inoltre in scena ci sarà un posta permette ai ragazzi di avvicinarsi all’opera in modo nuovo stimolandoli a leggere succes- palo cinese, una linea verticale che consente l’amplificazione dei piani di gioco. sivamente il testo integrale. | GENNAIO 2012 | ANNO 16 N. 1 | LE MUSE | 9 |
Puoi anche leggere