Parco Valentino 2017, un weekend al salone dell'auto di Torino
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Parco Valentino 2017, un weekend al salone dell’auto di Torino Il Parco Valentino 2017 è la terza edizione del salone dell’auto di Torino all’aperto, un’esposizione delle ultime novità da parte delle case automobilistiche in una cornice inconsueta, appunto il suddetto parco nel cuore del capoluogo piemontese. La formula che ha avuto un ottimo successo nelle due edizioni precedenti (superati 500.000 spettatori nel 2016) prevede l’ingresso gratuito nel parco e la registrazione online (chiamata biglietto elettronico), sempre gratuita, per accedere alle presentazioni nel Castello del Valentino. Oltre al salone vero e proprio è sempre suggestivo il Gran Premio Parco Valentino, una passerella nel centro cittadino fra auto storiche, supercar e nuovi modelli. Certamente un buon modo per trascorrere un weekend lungo. In alcuni casi sarà possibile anche effettuare dei test drive sui modelli nuovi, come se fosse un gigantesco “porte aperte”, aperte in tutti i sensi. PARCO VALENTINO 2017: DATE, ORARI E COME ARRIVARE
Il salone di Torino, cioè il Parco Valentino 2017, si tiene dal 7 all’11 giugno, sempre negli orari 10-24 (tranne mercoledì 7, dalle 14 alle 24). Il Parco del Valentino si trova a ridosso del centro storico e costeggia il Po. E’ molto esteso, la sua lunghezza è di circa 1,1 Km ed è largo poco più di 500 metri. E’ compreso tra corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo D’Azeglio e corso Dante. Vediamo come arrivare. Per chi sceglie l’auto è consigliabile parcheggiare al Lingotto (3.300 posti, stazione metropolitana Lingotto) o al Venchi Unica (449 posti, stazione metro Marche); da entrambi i parcheggi si deve poi scendere alla fermata Nizza della metro. Dalla stazione di Porta Nuova si può percorrere un chilometro a piedi oppure prendere l’autobus 67, si scende alla fermata Giuria. Dal Lingotto oltre alla metro c’è anche il tram 18, scendere alla fermata Valperga Caluso. Infine dalla stazione di Porta Susa c’è la metro, scendere alla fermata Marconi. IL PROGRAMMA E LE CASE PARTECIPANTI AL SALONE DI TORINO
L’esposizione delle vetture al Parco Valentino 2017, che saranno montate su un piedistallo come statue, è permanente per l’intera manifestazione. Ci sono poi altri eventi paralleli. Cominciamo con quelli previsti nel cortile del Castello del Valentino. Mercoledì 7 dalle 14, ci sarà la celebrazione ufficiale dei 70 anni della Ferrari. Venerdì 9 dalle 17 toccherà invece all’esposizione delle supercar di Cars&Coffee. Sabato 10, dalle 10, si festeggeranno i 90 anni della Volvo. Domenica 11, dalle 9 alle 11, il concorso di eleganza ASI con 30 auto classiche. Dalle 15 alle 19 l’arrivo del tour internazionale “La Classica”, 40 supercar classiche. Per assistere a tutti questi eventi è necessario il biglietto elettronico gratuito (unico per l’intera manifestazione).
Ci sono anche altri eventi di contorno in luoghi differenti. Il clou è naturalmente il Gran Premio, sabato 10 dalle 10 alle 15. Esposizione delle vetture in piazza Vittorio Veneto, poi la parata fino alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Apre la sfilata come al solito la favolosa Lancia D50 di Formula 1 con cui Alberto Ascari vinse l’antico Gran Premio del Valentino nel 1955. Sabato 10 e domenica 11, in piazza San Carlo dalle 10 alle 18, esposizione di vetture elettriche e ibride plug-in per dare un’occhiata alla mobilità di un futuro più vicino di quanto si pensi. Sempre il 10 e l’11 dalle 10 alle 19 in piazza Solferino un approfondimento sulle auto elettriche organizzato da Volkswagen Italia. Mercoledì 7 dalle 21 alle 24 in piazza Vittorio Veneto ci sarà la presentazione della nuova Mazda CX-5. Sabato 10 dalle 10 alle 24 al Parco Dora il raduno Turin Street Abarth con le vetture Abarth storiche e moderne. Sempre al Parco Dora il 10 e l’11 dalle 10 alle 24 ci sarà un’esposizione di automezzi e un campo di accoglienza della Protezione civile. Stesso luogo, domenica 11 dalle 10 alle 22, un meeting di auto storiche e moderne Made in USA. Domenica 11
dalle 10 alle 18 in piazza Vittorio Veneto ci sarà il raduno della Citroën 2CV. Stesso luogo, data e ore per il raduno JDM Torino, auto giapponesi di ogni genere. Tutte le informazioni, le mappe e i moduli per registrarsi al biglietto elettronico sono sul sito ufficiale: www.parcovalentino.com. Chiudiamo con le case partecipanti al Parco Valentino 2017. Sono una cinquantina di marchi, eccoli: Abarth, Alfa Romeo, Alpine, Aston Martin, Audi, Bentley, BMW, Cadillac, Chevrolet, Corvette, Dacia, Ferrari, Fiat, Fiat Professional, Ford, GFG Style, Honda, IED Torino, Italdesign, Jaguar, Jeep, Kia, Lamborghini, Lancia, Land Rover, Lexus, Lotus, Mazda, Mazzanti, McLaren, Mercedes-Benz, MINI, Mole Automobiles, Mopar, Noble, Pagani, Pininfarina, Porsche, Renault, SEAT, ŠKODA, Smart, Studiotorino, Suzuki, Tesla, Touring Superleggera, Toyota, Volkswagen, Volvo.
Concorso di eleganza Villa d’Este: l’Alfa Romeo è regina Come ogni anno l’ultimo weekend di maggio ha visto la suggestiva sfilata dei grandi capolavori del passato automobilistico in riva al lago di Como, a Cernobbio, nel Concorso di eleganza Villa d’Este, da diversi anni organizzato dal gruppo BMW Classic. Auto e moto d’epoca fra le più prestigiose e rare si sono messe in mostra per la gioia degli occhi del pubblico che ha scelto di partecipare. Hanno partecipato 51 automobili i cui proprietari provengono da 16 nazioni diverse. Le vetture rappresentano 30 marchi diversi, l’Italia ne conta la maggior parte, 12; la marca con il maggior numero di esemplari partecipanti è la Ferrari che aveva 7 auto nei giardini di Villa d’Este. Ma il premio più prestigioso, il Best of Show, è stato assegnato dalla giuria alla superlativa Alfa Romeo Giulietta SS Prototipo del 1957. Questa bellissima vettura ha ricevuto anche il premio BMW Italia, decretato da un referendum fra il pubblico. ALFA ROMEO GIULIETTA SS REGINA DEL CONCORSO DI ELEGANZA VILLA D’ESTE
Basta guardarla, la sua bellezza è mozzafiato. L’Alfa Romeo Giulietta SS Prototipo rappresentò uno studio per una versione speciale della Giulietta Sprint che la casa milanese voleva immettere sul mercato. Gli studi sul design della carrozzeria furono commissionati a Bertone. Fu messo al lavoro il suo principale disegnatore, cioè Franco Scaglione. Coupé a motore anteriore e trazione posteriore (la norma per l’epoca), doveva ospitare una versione potenziata del motore a quattro cilindri 1.2, portata a 100 cavalli per prestazioni superiori. E’ inutile usare parole superflue, il design parla da solo, è sufficiente osservare le foto.
Da questo prototipo di 60 anni fa, il 1957, derivò due anni più tardi il modello di serie, cioè la Giulietta Sprint Speciale (SS, appunto). Senza mezzi termini, una delle auto più belle di tutti i tempi. L’esemplare esposto a Villa d’Este è stato presentato dalla figlia di Scaglione, Giovanna. La grande festa della Mille Miglia 2017 Va in archivio anche la Mille Miglia 2017, edizione numero 90. In un lungo weekend, dal 18 al 21 maggio, ben 450 auto d’epoca hanno attraversato l’Italia nella rievocazione della più celebre corsa su strada del nostro Paese e una delle più famose al mondo. Come molti appassionati sapranno, la Mille
Miglia fu disputata per trent’anni, dal 1927 al 1957, l’epoca più eroica dell’automobilismo. Diverse marche guadagnarono proprio in quella corsa il loro prestigio, Alfa Romeo e Ferrari su tutte. Parteciparono e vinsero quasi tutti i piloti più forti di quel periodo, da Tazio Nuvolari ad Alberto Ascari, da Achille Varzi a Stirling Moss. La competizione venne cancellata nel 1957 dopo il tragico incidente del 12 maggio in cui il marchese Alfonso De Portago, per lo scoppio di una gomma della sua Ferrari 335 S lungo una statale a Guidizzolo, piombò sulla folla provocando la propria morte, quella del copilota Edmund Gurner Nelson e di 9 spettatori, fra cui 5 bambini. Nel 1977 la corsa venne ripescata dall’oblio e tornò ad essere disputata, trasformandola però in una gara di regolarità per auto storiche. La formula è rimasta invariata fino ad oggi. Possono partecipare solo auto prodotte negli anni in cui la corsa originale venne disputata. Gli equipaggi devono percorrere le varie tappe entro una finestra di tempo a loro assegnata, rispettando il codice della strada. Vince chi si allontana di meno dal tempo prestabilito. LA MILLE MIGLIA 2017, PRIMA DELLA FESTA UN INCIDENTE
Quest’anno non è andato tutto per il verso giusto. Infatti la seconda giornata, il 19 maggio, è stata guastata da un incidente. Una delle auto che partecipavano alla manifestazione parallela Ferrari Challenge, una Ferrari 458 Spider condotta da un equipaggio tedesco, ha urtato una Fiat 500L in modo abbastanza violento sulla statale Adriatica vicino a Ravenna. In ospedale i due partecipanti e la donna e il bambino sulla 500. Da quanto si è appreso, la 500 stava per svoltare verso una stazione di servizio. Il resto della dinamica è materia per gli accertamenti delle forze dell’ordine.
A parte questo spiacevole episodio, la carovana della Mille Miglia 2017 ha entusiasmato il pubblico che ha assiepato i bordi delle strade in cui è passata. E’ una grande festa, l’occasione per passare una giornata (e anche serata) diversa, ammirando autentici capolavori del passato nel modo in cui dovrebbero sempre essere osservati: in movimento, non statici in un museo. Perché il rombo di motori e l’odore (verrebbe quasi da dire il profumo, se non fosse tossico) della benzina bruciata dai carburatori sono totalmente differenti dagli ovattati veicoli moderni, perfetti e sicuri quanto freddi.
Gli equipaggi comprendevano diversi Vip, veri o presunti. Naturalmente auto come queste possono essere acquistate e curate solo da persone con cospicui mezzi economici. Per restare in tema automobilistico, noi segnaliamo fra tutti l’equipaggio composto dal capo della squadra Mercedes di Formula 1 Toto Wolff e dal responsabile tecnico Aldo Costa. I due hanno condotto al traguardo una Mercedes 300 SL W194 Prototype del 1952. Partecipava anche l’inossidabile pilota italiano Arturio Merzario, dal lungo passato in Formula 1 e campione mondiale endurance con l’Alfa Romeo. Si è dovuto ritirare nelle fasi finali della gara, spingendo sul palco di Brescia l’Alfa Romeo 6C 2300 del 1938 che ha condiviso con Jean-Pierre Jarier, altro pilota dal lungo passato in Formula 1. La Mille Miglia 2017 è stata vinta, come nel 2016, dai giovani bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini, i quali hanno portato in fondo la loro splendida Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport del 1931. L’esemplare in loro possesso partecipò alla Mille Miglia del 1933 e la vinse, pilotata da chi? Ma da Tazio Nuvolari, naturalmente.
GLI SCENARI DELLA MILLE MIGLIA La Mille Miglia 2017 ha attraversato gran parte dello storico percorso originario. Tradizionale partenza da Brescia, poi prima tappa verso Padova; nella seconda giornata si è andati giù fino a Roma. Terza tappa verso Parma, attraversando alcuni dei luoghi più suggestivi della Toscana, come il centro di Siena. Giornata conclusiva nella Pianura Padana, attraversando Mantova e Cremona per tornare a Brescia. Molte città d’arte sono state toccate dalla carovana. A parte Roma, c’erano anche Ferrara, Ravenna, Urbino, Gubbio, Perugia, Verona e Vicenza. Per l’occasione nel weekend sono rimasti aperti gran parte dei musei di quelle città. La Mille Miglia è un’occasione turistica da non perdere anche e soprattutto per gli spettatori.
Weekend green con la Hyundai Ioniq Hybrid in Val d’Intelvi Chi ha detto che le auto ibride vanno bene solo in città? Certo, nell’ambiente urbano il motore elettrico è di gran lunga più utilizzato, date le basse velocità e le continue fermate e ripartenze; quindi è in questa tipologia di utilizzo che magneti, bobine e batterie offrono i maggiori vantaggi. Tuttavia un’auto come la Hyundai Ioniq Hybrid è in grado di andare oltre. Non è una striminzita city car in cui i passeggeri non devono superare il limite dei pesi medi altrimenti non ci entrano; tutt’altro, questa coreana è una confortevole e spaziosa berlina di segmento C in cui pure viaggiare fuori porta diventa piacevole, un’auto adatta anche a weekend lontani dalle anguste mura cittadine. Per questo motivo l’abbiamo provata portandola intenzionalmente dove apparentemente non sarebbe logico condurla, almeno secondo il convenzionale modo di pensare: in autostrada e sui tornanti montani, proprio per vedere quanto un’auto ibrida oggi somigli ad una vettura tradizionale, inteso come un complimento. Abbiamo fatto nuovamente un giro in Val d’Intelvi, percorso ideale che alterna strade da prendere con tranquillità a tratti dove ci si può anche lasciar andare un po’ (con giudizio). LE TRE ANIME DELLA HYUNDAI IONIQ
Ripercorriamo il progetto di questo modello che ha lanciato la casa coreana a testa bassa nelle alimentazioni alternative, parallelamente agli esperimenti con l’idrogeno della iX35 Fuel Cell. La Hyundai Ioniq viene venduta in tre diversi stadi di elettrificazione. Si parte dal modello ibrido, quello da noi provato. E’ la versione più economica e semplice da gestire: la batteria ha capacità e peso ridotti, la ricarica avviene tramite il motore a benzina e le fasi di decelerazione e frenata; il motore elettrico assiste il propulsore termico ed è in grado di muovere il veicolo in modalità solo elettrica per brevi tratti, comunque già a questo livello consumi di benzina ed emissioni sono notevolmente ridotte. Fra poco arriverà il modello ibrido plug-in, dove la batteria molto più capiente e il motore elettrico di maggior potenza consentiranno di viaggiare a zero emissioni molto più a lungo. Per le zero emissioni totali c’è anche una Hyundai Ioniq elettrica.
IL WEEKEND IN VAL D’INTELVI Panorama dal Balcone d’Italia del Monte Sighignola La Val d’Intelvi si trova al confine tra la Svizzera e la provincia di Como. Qui la natura regna sovrana, in buona parte. Ci sono molti percorsi per escursionisti, pedoni o ciclisti che siano. Ma noi siamo automobilisti e ci concentriamo su come arrivarci. Esistono diversi approcci partendo da Milano. Abbiamo scelto il tratto classico dell’autostrada A9, arrivando fino all’uscita “Lago di Como”, l’ultima prima del confine. Statale 340 Regina fino ad Argegno, poi su nella provinciale 13 per i comuni della valle propriamente detta: Casasco, Castiglione, San Fedele, Pellio, Lanzo e ancora su fino a Sighignola per una strada costruita nel 1912 dal Touring Club Italiano. In cima c’è uno dei punti panoramici più belli del nostro Paese: viene infatti chiamato il “Balcone d’Italia“. Si dominano tutte le valli sottostanti e le catene montuose circostanti. Bisogna andarci, ne varrà la pena. Un ristorante nei dintorni? A Lanzo c’è il “Ranch Augusto”. Cucina locale, diversi tipi di carne, faraona di
allevamento proprio, ambiente tipico montano. Info – Ranch Augusto – Via Paraviso 6 – 22024 Lanzo d’Intelvi – Tel. 031.841369 DESIGN ACCATTIVANTE, AERODINAMICA DA PRIMATO E OTTIMI INTERNI I disegnatori della Hyundai ormai da diversi anni ci hanno abituati a vetture belle da vedere, decisamente interessanti sotto il profilo estetico. Il design della Ioniq conserva molti tratti delle cugine attuali, in particolare una certa idea di sportività. Ciò che però la distingue è una intensa ricerca aerodinamica che le ha regalato un look quasi da coupé. E’ una di quelle situazioni in cui la funzione definisce la forma. L’obiettivo dei progettisti era ottenere la minore resistenza all’avanzamento possibile, per mantenere bassi i consumi a velocità autostradali. Questo numero dice tutto: 0,24. E’ il Cx, coefficiente di penetrazione aerodinamica, della Ioniq. Un dato che perfino alcune supercar
faticano a raggiungere. Questo spiega anche il posteriore con quello spoiler che “spezza in due” il lunotto: sempre ragioni aerodinamiche. Come risultato abbiamo una macchina molto slanciata, lo dicono anche le sue dimensioni di 4.470 mm in lunghezza, 1.820 in larghezza e 1.450 in altezza. Il passo di 2.700 mm offre molto spazio per i passeggeri. Arriviamo così agli interni. La qualità è visibile e percepibile. L’esemplare della nostra prova era il top di gamma: allestimento Style con gli optional di alto livello come il tetto panoramico e il Leather Pack, cioè i rivestimenti in pelle. Considerando che parliamo di un’auto dal prezzo accessibile per una larga fascia di compratori, non è da dare per scontato. Dal climatizzatore bi-zona alla ricarica wireless per gli smartphone, dalla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, dalla retrocamera al navigatore su display touchscreen da 8 pollici e aggiornamento per 7 anni ai servizi TomTom Live. La comodità della Ioniq è quella che ormai ci attendiamo di
trovare in qualsiasi Hyundai, quindi elevata. La praticità offerta dai numerosi vani portaoggetti, la semplicità nei comandi, lo spazio abbondante anche dietro, tutto conferisce a questa vettura la capacità di accogliere i suoi occupanti come il più confortevole dei salotti. Senza dimenticare il bagagliaio decisamente ampio per una berlina di segmento C, una capacità da 443 a 1.505 litri. LA HYUNDAI IONIQ HYBRID SA ESSERE DOLCE MA ANCHE SCATTANTE Un’auto ibrida non è più difficile da guidare di una tradizionale. Richiede solo un minimo sforzo mentale per sfruttarne le potenzialità. Il senso di questa tecnologia è aiutare a consumare meno benzina, quindi lo stile di guida nella maggior parte dei percorsi deve essere logico: se si parte sempre come se si fosse in un gran premio, il motore a benzina entrerà subito in funzione, vanificando immediatamente i vantaggi dell’elettrico. Invece si deve partire leggeri sull’acceleratore e sfruttare al massimo la propulsione
elettrica, a maggior ragione quando ci si trova nella lenta marcia cittadina, tutta fermate e ripartenze; in queste situazioni il motore elettrico fa certamente la differenza. La ricarica della batteria avviene principalmente nelle frenate e nelle decelerazioni, quando l’energia meccanica di attrito viene in parte trasformata in corrente. Essenzialmente si tratta di elettricità gratis, ottenuta recuperando energia che altrimenti verrebbe trasformata in calore e quindi dispersa. Negli altri casi interviene il motore termico. Quindi rilasciando l’acceleratore quando non è realmente necessario premerlo (in discesa e lasciando scorrere la macchina prima di una frenata) avremo una rapida ricarica e potremo sfruttare di più il motore elettrico, riducendo ulteriormente consumi ed emissioni inquinanti. Realmente. La Hyundai Ioniq Hybrid va via dolcemente in silenzio. In città ci si può rilassare sul serio (almeno in confronto alle auto tradizionali) limitando in modo consistente le soste dal benzinaio. Poi c’è anche l’aspetto divertente, il secondo
grande plus dei motori elettrici. Impostando il cambio nella modalità sport la macchina si trasforma, anche visivamente: infatti il cruscotto digitale modifica la visualizzazione e appare il contagiri. Ma è l’intera risposta della “power unit” a cambiare. La risposta è più pronta, l’accelerazione sorprendente data una potenza tutto sommato contenuta. Tutto merito della coppia istantanea fornita dal motore elettrico. Diventano molto più rapidi anche i cambi di marcia (il sistema a doppia frizione è noto per questo) e, soprattutto, avvengono a giri più alti per sfruttare tutto quello che i motori possono dare. A velocità autostradale costante invece ci si deve ricordare che la potenza del solo motore a benzina non è proprio elevata, quindi non si possono pretendere spunti da sportiva, soprattutto se è attivata la modalità eco. D’altra parte bassi consumi e alte prestazioni sono una combinazione impossibile. La tenuta di strada è perfetta, l’inserimento in curva molto preciso, lo sterzo leggero. Ci si deve abituare ad un pedale del freno fin troppo morbido, però la frenata è eccellente. Nelle manovre si deve fare attenzione, perché gli ingombri ostacolano un po’ la visibilità, ma la retrocamera aiuta parecchio. LE CARATTERISTICHE TECNICHE E I PREZZI
Chiudiamo con alcuni numeri, pochi ma importanti. La Hyundai Ioniq Hybrid ha un motore a benzina a quattro cilindri 1.6 GDI a 16 valvole aspirato e ad iniezione diretta. Potenza 105 cavalli. Il motore elettrico da 32 kW, cioè 43,5 Cv, consente di arrivare ad una potenza combinata di 141 cavalli (non si sommano le potenze massime dei due motori ma le potenze erogate nel punto di coppia massima). La coppia massima complessiva è di 265 Newton metri. Il motore elettrico è alimentato da una batteria al litio da 8,9 kWh. L’auto è in grado di funzionare in modalità solo elettrica fino alla velocità di 120 Km/h. Velocità massima 185 Km/h, accelerazione 0-100 in 10,8 secondi. I consumi dichiarati sul misto nei test di omologazione sono di 3,4 litri per 100 Km, pari a 29,4 Km/l. Emissioni di 79 g/Km. La Hyundai Ioniq Hybrid è offerta negli allestimenti Classic, Comfort e Style. Già la versione base è molto ricca nell’equipaggiamento, compresi i sistemi di mantenimento della corsia e di cruise control intelligente. I prezzi di listino
sono rispettivamente di 24.900, 26.500 e 29.000 euro. Ma fino al 31 maggio c’è una promozione con lo sconto di 3.250 euro su tutti gli allestimenti. Il museo delle stazioni di servizio Fisogni per un weekend col pieno Vi trovate a passare nei dintorni di Varese e volete trascorrere un weekend diverso dal solito ma profondamente legato all’auto? Fate un giro a Tradate, al Museo Fisogni, il museo delle stazioni di servizio. Nella nostra civiltà esiste un luogo del quale l’automobile per molti anni ancora non potrà fare a meno: la stazione di servizio, appunto. Agli albori dell’auto con motore a scoppio, parliamo ancora del tardo XIX secolo, la benzina si comprava in farmacia.
Ma con la diffusione del mezzo che da lì a poco avrebbe trasformato la società umana, presto si resero necessarie strutture fisse di rifornimento. Col passare dei decenni la stazione di servizio si è trasformata in un vero e proprio centro di assistenza e ristoro per gli automobilisti: officina meccanica, gommista, autolavaggio, bar, ristorante e così via. C’è chi ha fatto di questo luogo e degli oggetti che gli appartengono la passione della propria vita, al punto da collezionarne a migliaia e metterli in un museo. Quindi il Museo Fisogni. IL MUSEO FISOGNI E IL LIBRO
Il museo delle stazioni di servizio Fisogni Si trova a Tradate, in via Bianchi. E’ stato fondato nel 1966 da Guido Fisogni. Dopo una lunga chiusura è stato riaperto nel 2015. Fa parte del circuito della Triennale di Milano in virtù dell’importanza della sua collezione: oltre 5.000 pezzi, dalle pompe di benzina alle targhe, dai compressori alle grafiche pubblicitarie, dai gadget ai giochi. Tutti in perfette condizioni e restaurati a regola d’arte, oggetti che coprono un periodo dal 1892 al 1990, rappresentando puntualmente e fedelmente l’evoluzione del settore. Al punto che nel 2001 il museo è entrato nei Guinness World Records per la collezione più estesa sul tema.
Nel corso degli anni la famiglia Fisogni ha messo a disposizione gli oggetti esposti per ricerche, studi, produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie. Oggi viene pubblicato un libro che ripercorre l’importante storia di questo museo e dell’intero settore. Il titolo è appunto: “Museo Fisogni”. Maggiori informazioni sul sito web del museo, all’indirizzo www.museo-fisogni.org. La DS 7 Crossback ha inaugurato in Francia la
presidenza di Macron Il neopresidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha scelto una DS 7 Crossback per la parata sugli Champs Elysées nel giorno dell’inaugurazione del suo mandato. Così il 14 maggio il nuovo capo dello Stato si è mostrato al pubblico a bordo del SUV francese che vedremo sulle strade il prossimo anno. La scelta non deve destare particolari sorprese. DS è sempre stata l’auto presidenziale per eccellenza, fin dai tempi in cui era l’ammiraglia della Citroën. Addirittura le sue leggendarie sospensioni idropneumatiche (che mantenevano l’assetto dell’auto anche senza una ruota) contribuirono in modo non secondario a salvare la vita a Charles De Gaulle nell’attentato del 1962. DS oggi è un marchio specifico di auto di lusso e soprattutto in Francia gode sempre di un alto prestigio. LA DS 7 CROSSBACK PRESIDENZIALE
La DS 7 Crossback è il primo SUV della casa francese; questo modello è stato recentemente presentato al salone di Ginevra 2017 e arriverà sul mercato a gennaio 2018. L’esemplare utilizzato per la parata di Macron è stato personalizzato per l’occasione. Il tetto apribile è stato costruito su misura per consentire al presidente di alzarsi a salutare la folla. La carrozzeria è verniciata in un particolare colore blu inchiostro. In varie parti sono stati applicati dei “badge” con la bandiera francese.
Sui parafanghi sono stati applicati dei supporti per le bandiere; i cerchi da 20 pollici sono verniciati in stile dorato. Gli interni sono in pelle nera, appositamente realizzata dall’Atelier Maury. Al termine della parata la DS 7 Crossback presidenziale è stata portata al DS World di Parigi, dove rimarrà esposta al pubblico.
La Citroën DS presidenziale nel 1963 con Charles De Gaulle La DS 7 Crossback ha un design molto originale e raffinato, oltre a interni di gran lusso. Il veicolo è un SUV di medie dimensioni, segmento C. Motori diesel da 180 cavalli e a benzina da 225 cavalli, entrambi abbinati ad un cambio automatico ad 8 rapporti. Tanta tecnologia di alto livello, in particolare le sospensioni attive, dove l’elettronica anticipa le asperità della strada adeguando di conseguenza l’assetto; degne eredi di quelle che fecero la fortuna della DS storica. DS 5 Prestige, serie speciale per weekend di lusso I super appassionati della casa da cui è recentemente nato il marchio DS avranno certamente impressa nella memoria la
Citroën DS 19 Prestige. Per il resto del mondo ricordiamo che si tratta di un’edizione molto speciale della celebre ammiraglia francese. Immessa sul mercato nel 1959, regalava ad un modello già di per sè raffinato comfort e accessori di lusso che la rendevano esclusiva. La Prestige era riservata ad industriali e capi di Stato. Oggi viene ripreso quel nome e troviamo in listino la DS 5 Prestige, un’auto per viaggi di lusso. INTERNI E DESIGN: IL LUSSO DELLA DS 5 PRESTIGE Cominciamo questa volta dagli interni. Per i rivestimenti della DS 5 Prestige sono state utilizzate pelli pregiate: sui sedili la pelle semi anilina, impreziosita dall’ormai classico disegno a cinturino di orologio, tipico delle DS; volante, pannelli portiere e plancia sono invece rivestiti in pelle Nappa. Naturalmente i sedili anteriori sono regolabili elettricamente e riscaldabili. Il sedile guida dispone anche della funzione massaggio lombare.
Dal lato tecnologico troviamo tutto ciò che oggi va per la maggiore: dallo schermo touch da 7 pollici alla duplicazione smartphone via Apple CarPlay o Android Auto, dal navigatore connesso all’apertura porte e avviamento senza chiave, dalla retrocamera al sistema Head Up Display; i dispositivi di sicurezza comprendono il monitoraggio dell’angolo cieco tra gli specchietti, l’avviso d’invasione corsia, la commutazione automatica tra luci abbaglianti e anabbaglianti, l’assistenza alla partenza in salita, il controllo di trazione intelligente. Arriviamo al design esterno. Notiamo i cerchi in lega da 19 pollici verniciati in nero brillante con coprimozzo dorato, la targhetta cromata Prestige, gli specchietti in nero perla. I fari sono allo xeno e le luci diurne a Led, così come gli indicatori di direzione e i fendinebbia. I fari hanno la funzione Cornering Light, cioè il fascio di luce viene spostato nelle curve.
Chiudiamo con motori e prezzi. La DS 5 Prestige è disponibile in due versioni. La prima monta il motore turbodiesel BlueHDi 180, potenza appunto di 180 cavalli, insieme al cambio automatico EAT6, del tipo a convertitore di coppia ma molto veloce. Viene poi offerta anche una motorizzazione ibrida diesel, ormai una rarità: trazione integrale e 200 cavalli di potenza complessiva. Il prezzo di listino chiavi in mano della DS 5 Prestige diesel è di 49.200 euro. L’ibrida costa 55.100 euro. Peugeot 308 al restyling,
largo alla tecnologia Un modello di successo non si deve toccare troppo ma ad un certo punto della sua vita commerciale va comunque aggiornato. Così il restyling della Peugeot 308 non stravolge quelle caratteristiche artefici del suo successo nelle vendite. Parliamo di una berlina media che fin dalla sua uscita nel 2013 ha conquistato parecchi clienti; per inciso, un’auto ottima sia per un uso quotidiano urbano che per weekend anche sulle lunghe distanze, particolarmente nella versione station wagon. Tuttavia, nel mondo frenetico in cui viviamo oggi, quattro anni sono considerati praticamente come la mezza età, anzi un po’ oltre. Da qui la necessità di aggiornare il modello. Infatti i dati del primo trimestre 2017 dicono che la 308 ha venduto in Europa 45.406 esemplari, un calo del 16,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. Ciò non toglie che continui ad occupare posizioni molto interessanti nelle classifiche: è al quinto posto nel segmento delle medie, dietro all’inattaccabile Volkswagen Golf, Opel Astra, Ford Focus e Skoda Octavia. Nella classifica europea assoluta si trova al 23° posto. Anche in Italia la Peugeot 308 occupa una posizione onorevole, 10° posto nel segmento con 6.783 immatricolazioni, qui riferite al periodo gennaio-aprile, nonché 28° nella graduatoria assoluta. Sono risultati importanti, perché ottenuti nel settore più competitivo in assoluto. Quindi lo confermano i numeri: la Peugeot 308 è un’auto di successo. Ora vediamo cosa cambierà col restyling. DESIGN, INTERNI E CONNETTIVITA’
Il restyling della Peugeot 308 nella versione station wagon Il design esterno è la componente su cui sono stati compiuti i minori interventi. In particolare si evidenzia la griglia frontale ampia con decorazioni ad effetto tridimensionale, sullo stile dei recenti SUV 2008 e 3008. Il paraurti ha un aspetto più sportiveggiante. Le luci diurne ora sono a Led di serie su tutte le versioni. Al posteriore sono stati leggermente modificati i gruppi ottici, appena appena. Per quanto riguarda gli interni, la 308 si allinea alla seconda versione dell’i-Cockpit, la postazione di guida altamente ergonomica concepita dal centro stile di Peugeot. Le novità principali risiedono nella tecnologia di comunicazione e intrattenimento, il cosiddetto infotainment. Viene introdotta la funzione Mirror Screen, cioè la compatibilità con i sistemi di duplicazione smartphone per Apple CarPlay e Android Auto. Il navigatore tridimensionale include i servizi d’informazione TomTom traffic Live con aggiornamenti in tempo reale. Dal lato dell’assistenza alla guida troviamo la frenata automatica d’emergenza, l’avviso attivo di superamento carreggiata, il regolatore adattivo di velocità, la retrocamera con visione a
180 gradi e l’assistenza al parcheggio. LA PEUGEOT 308 RINNOVA MOTORI E CAMBIO AUTOMATICO Nuovo i-Cockpit e leva del cambio automatico EAT8 Dal punto di vista della meccanica registriamo l’ingresso in gamma di due nuove motorizzazioni. Il diesel BlueHDi da 130 cavalli è una novità assoluta per il gruppo PSA e viene introdotto appunto per la prima volta sulla Peugeot 308. Si tratta di un 1.5 a quattro cilindri dotato di catalizzatore SCR, in cui un sistema ad iniezione di urea contribuisce ad abbattere in modo particolarmente efficiente i gas nocivi allo scarico prima del passaggio al filtro antiparticolato FAP. Unitamente ad un nuovo disegno della camera di combustione, queste caratteristiche permettono a tale motore di rispettare le ultime norme sulle emissioni Euro 6c, ancora più restrittive delle precedenti. Altrettanto sofisticato è il secondo nuovo motore per la gamma Peugeot 308 restyling, cioè il 1.2 a benzina Puretech 130 a tre cilindri. Stessa potenza di 130 cavalli del diesel, esso è
uno degli ancora rari propulsori a benzina a montare un filtro antiparticolato, sempre per ridurre le emissioni; una tecnologia che a breve dovrà essere adottata praticamente da tutti i costruttori. Infine, l’ultima novità meccanica sulla linea 308 riguarda il cambio automatico EAT8; nuova generazione, è del tipo a convertitore di coppia; al contrario dei cambi del passato che condividevano tale tecnologia, è rapido ed efficiente. Otto rapporti, l’integrazione col sistema Stop & Start è tale che il motore viene spento già sotto i 20 Km/h. E’ disponibile solo sul motore diesel BlueHDi 180 nell’allestimento GT. Mille Miglia 2017, weekend speciale con le auto storiche Appassionati di auto storiche? Allora si avvicina il weekend ideale, un fine settimana più lungo del solito. Infatti dal 18 al 21 maggio si disputerà la Mille Miglia 2017 che coincide con l’edizione numero 90. Da Brescia a Roma e ritorno, passando per molte città importanti fra cui Perugia, Siena, Parma, Reggio Emilia, Cremona, Mantova e Padova. Per inciso, alcune tra le città più belle da visitare, al di là del passaggio della gara. Riepiloghiamo le informazioni principali per chi volesse intraprendere un weekend automobilistico, turistico e culturale. LE AUTO PARTECIPANTI ALLA MILLE MIGLIA 2017
I vincitori 2016 Andrea Vesco e Andrea Guerini su Alfa 6C 1750 GS Zagato del 1931 La Mille Miglia oggi è una gara di regolarità, una splendida passerella che attraversa la nazione a velocità di codice. Possono partecipare vetture costruite prima del 1957 appartenenti ad un modello che abbia partecipato almeno una volta alla competizione di velocità, nata nel 1927. Questa corsa diventò presto la più importante corsa stradale italiana e una delle principali in Europa. Su quelle strade nacquero o si consolidarono autentiche leggende, da Nuvolari a Varzi, da Ascari a Fangio. L’albo d’oro vede primeggiare l’Alfa Romeo con 11 vittorie, seguita dalla Ferrari a quota 8; vinsero anche Mercedes, BMW e Lancia.
Un passaggio tra le colline toscane La Mille Miglia 2017 vedrà partire ben 440 vetture, selezionate fra le 705 domande pervenute. I partecipanti provengono da 36 nazioni sparse in tutto il mondo, naturalmente prima fra tutte è l’Italia col 26% di iscritti; seguono Olanda, Regno Unito e Germania. 92 fra queste vetture hanno effettivamente partecipato alla vera Mille Miglia. Diverse provengono dai musei storici delle varie case. Due manifestazioni collaterali sono il Ferrari Tribute e il Mercedes-Benz Challenge, per gli iscritti con vetture del Cavallino o della stella a tre punte. In totale sono rappresentate 82 marche automobilistiche. Chiaramente la parte del leone è recitata da Alfa Romeo, presente con 46 vetture, fra cui tre provenienti dal Museo storico di Arese: una 6C 1750 Gran Sport, una 6C 230 Coupé Mille Miglia e una 1900 Super Sprint. Fiat sarà rappresentata con 36 esemplari, Lancia e Mercedes 35, Bugatti 23, Jaguar e Porsche 21, Ferrari 15, Aston Martin 14, OM 13, BMW 12 e Maserati 11.
IL PROGRAMMA DELLA MILLE MIGLIA 2017 Un momento della punzonatura 2016 a Brescia in piazza Vittoria Come tradizione, la Mille Miglia si disputa la settimana precedente al Gran Premio di Monaco di Formula 1. Si parte sempre da Brescia, in piazza della Vittoria. Il pubblico potrà assistere alle operazioni di punzonatura mercoledì 17, dalle 15 alle 20. Giovedì 18 maggio ci sarà la partenza. Le vetture si trasferiranno in viale Venezia, da dove la prima iscritta partirà alle 14.30, mentre l’ultima partirà alle 17. La prima tappa passerà da Desenzano, Sirmione, Verona, Vicenza e condurrà a Padova, passerella in piazza Prato della Valle dalle 21.30. Venerdì 19 la seconda tappa porterà a Roma. Si partirà da Padova alle 6.30, percorrendo un tracciato interno che passerà da Ferrara, Ravenna, San Marino, Urbino, Gubbio, Perugia e Terni. Arrivo previsto a Roma dalle 21.30, passerella in via Veneto e nelle strade del centro storico. Sabato 20 la terza tappa partirà alle 7 verso la Toscana e l’Emilia. Tracciato classico: Ronciglione, Viterbo,
Radicofani, Siena in piazza del Campo; poi Montecatini, Pistoia, il passo dell’Abetone, Reggio Emilia, Modena e arrivo a Parma, dalle 21.15 con passerella in piazza Duomo. Si chiuderà domenica 21 maggio con l’ultima tappa, partenza dalle 7.30 con destinazione Brescia. Si attraverserà la Pianura Padana, passando da Busseto, Cremona, Mantova, poi Montichiari, Rovato e infine Brescia in viale Venezia, dove gli arrivi cominceranno dalle 14.30. LA NOTTE DEI MUSEI NELLE CITTA’ DELLA MILLE MIGLIA Scorcio del centro storico di Cremona Poiché la Mille Miglia attraversa mezza Italia toccando molte fra le città più belle, non basterebbe un’enciclopedia per elencare quali luoghi si potrebbero visitare in attesa del passaggio della carovana di auto storiche. Allora concentriamoci su un evento particolare. Sabato 20 maggio ci sarà la Notte dei musei 2017, un’iniziativa patrocinata dal ministero dei Beni culturali; i musei aderenti resteranno aperti fino a tarda sera offrendo l’ingresso gratuito o a
prezzo ridotto. Verranno aggiunte visite guidate e mostre, insieme a spettacoli vari. A Brescia ci sarà proprio una notte bianca in tutto il centro storico della città, dalle 20 alle 2. A Parma museo Giordano Ferrari, castello dei Burattini e pinacoteca Stuard saranno aperti e gratis fino alle 24. Idem a Modena, dove ci saranno anche diversi spettacoli di danza e teatro, oltre a musica e attività per i ragazzi. A Reggio Emilia il Palazzo dei musei, la galleria Parmeggiani, i musei del Tricolore e della Beata Vergine della Ghiara. A Cremona concerti al museo civico Ala Ponzone. A Piacenza una visita insolita: a Palazzo Farnese verranno esposti i testamenti dei grandi personaggi italiani, Cavour, Garibaldi, Verdi, Manzoni, Pirandello, Enzo Ferrari e papa Paolo VI. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Maggiori informazioni al sito www.circuitocittadarte.it. Peugeot 308 Racing Cup e Stefano Accorsi per weekend da corsa Sulle orme di Steve McQueen e Paul Newman, l’attore italiano Stefano Accorsi si lancia come pilota nella sua prima competizione ufficiale, al volante di una Peugeot 308 Racing Cup, di cui è stata appena presentata la vettura 2017 al circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (Pavia). L’appuntamento è per il 6 e 7 maggio sulla pista di Adria, nella gara d’esordio del campionato italiano turismo classe TCT. Assistere ad un weekend da corsa può essere un modo molto interessante per trascorrere qualche giorno senza pensieri; sarà piacevole per molti scoprire che le gare di turismo, dove partecipano auto non troppo lontane da quelle che circolano sulle strade,
spesso sono anche più divertenti da vedere della Formula 1, oltre che infinitamente più accessibili. STEFANO ACCORSI, GUIDATO DALLA PASSIONE Da sinistra, Massimo Arduini e Stefano Accorsi sulla Peugeot 308 Racing Cup I due leggendari attori di Hollywood citati all’inizio non sono stati nominati a caso. Infatti entrambi hanno affiancato alla loro carriera cinematografica una parallela attività di piloti. McQueen ottenne una vittoria nella classe 3.0 alla 12 ore di Sebring nel 1970. Newman addirittura arrivò secondo assoluto alla 24 ore di Le Mans del 1979, vincendo nella classe IMSA 2.5. Stefano Accorsi è un esordiente in campo automobilistico ma nella sua professione si è già affermato ad alto livello: in oltre vent’anni di carriera ha lavorato a parecchie produzioni nel cinema e in teatro; la sua performance nel film Veloce come il vento, diretto nel 2016 da Matteo Rovere, gli ha permesso di vincere il premio David di
Donatello come migliore attore protagonista. Accorsi interpreta un ex pilota rovinato dalla droga che aiuta la giovanissima sorella a muovere i primi passi nelle competizioni. L’attore bolognese e la Peugeot si sono incontrati qualche anno fa inizialmente per girare alcuni spot promozionali, successivamente è diventato un vero e proprio “ambassador” del marchio. Poi è arrivato quel film: “Io ho sempre avuto la passione per le macchine, ho respirato la meccanica molto presto” – ha spiegato Accorsi durante la presentazione della Peugeot 308 Racing Cup – “In occasione di Veloce come il vento ho avuto l’opportunità di guidare in pista. Prima delle riprese, durante le prove con Massimo Arduini, ho potuto respirare l’atmosfera delle corse. Da lì è nata l’idea di partecipare al campionato“. Massimo Arduini, ex campione italiano turismo, svolge il ruolo di coach di Accorsi in questa avventura e ne sarà il copilota nel campionato; in realtà sarà Accorsi ad essere il copilota di Arduini, il quale
è anche titolare del team, Arduini Corse, che prepara e assiste in gara la vettura. L’attore, compatibilmente con i suoi impegni cinematografici, dopo Adria correrà a Misano (3-4 giugno) e Vallelunga (23-24 settembre). PEUGEOT 308 RACING CUP, DALLA STRADA ALLA PISTA La Peugeot 308 Racing Cup è una vettura da competizione prodotta per i clienti sportivi che desiderano partecipare alle corse nelle categorie turismo. Deriva direttamente dal modello stradale Peugeot 308 GTi by Peugeot Sport. Il motore è lo stesso quattro cilindri 1.6 THP; la potenza è di 308 cavalli, 38 in più della versione di serie, grazie all’adozione del turbocompressore derivato dalla 208 T16 da rally. Esteticamente le differenze maggiori sono le carreggiate allargate per ospitare pneumatici da corsa e le appendici aerodinamiche, in particolare il grande alettone posteriore (da regolamento WTCC). Il cambio è sequenziale a 6
rapporti e l’impianto frenante specifico è della Brembo. Peso minimo della vettura 1.100 Kg. La Peugeot 308 Racing Cup viene venduta a 74.900 euro tasse escluse. Dal 2018 verrà prodotta anche la versione secondo specifiche TCR. Il campionato TCT, ufficialmente Trofeo nazionale turismo, è una categoria le cui gare vengono disputate contemporaneamente al TCR. Tutte le vetture rispondono al regolamento tecnico internazionale TCR; l’unica differenza è data dall’omologazione, infatti le TCT hanno la sola omologazione nazionale ACI Sport. Le gare sono composte da due sessioni di prove libere da 30 minuti (o un turno solo da 60), poi due turni di qualifiche da 15 minuti. La corsa è divisa in due gare con partenza da fermo. Per ogni vettura possono partecipare al massimo due piloti.
Arriva la DS 7 Crossback La Première, aperte le prenotazioni on line Dopo l’esordio di marzo al salone di Ginevra 2017, è il momento dell’arrivo sul mercato: ecco la DS 7 Crossback La Première, edizione speciale di lancio del primo SUV a portare sulla calandra il marchio francese di lusso del gruppo PSA. Sono aperte fino al 31 dicembre le prenotazioni on line sul sito web di DS Automobiles. La DS 7 Crossback La Première è disponibile nelle motorizzazioni a benzina da 225 cavalli e diesel da 180 cavalli e cambio automatico ad 8 rapporti. Prezzo massimo consigliato 52.200 euro Iva inclusa per il diesel e 52.600 per la versione a benzina. Consegna entro il 30 marzo 2018. DS 7 CROSSBACK, DESIGN RAFFINATO
Uno dei colori più vistosi di questo modello è una particolare sfumatura dorata, chiamata Gold Byzantin, oro bizantino. Cosa significhi esattamente, è oggetto di mistero. Fantasie terminologiche e cromatiche a parte, la DS 7 Crossback colpisce l’occhio. Il design è fondamentale per chiunque, in questa marca lo è ancora di più. Il frontale offre una certa originalità pur mostrando gli elementi caratteristici degli altri modelli di questo marchio, come le luci diurne verticali a simulare una specie di baffo. La calandra con le tradizionali DS Wings è adattata al tipo di veicolo che ora ospita, quindi risulta ingrandita. I fari full Led sono inclusi in un gruppo ottico sottile e lungo, separati in tre elementi di forma cubica; anche questo contribuisce a rendere la vettura chiaramente distinguibile. Il profilo è abbastanza dinamico e si nota la compattezza della vettura (dimensioni medie, lunghezza 457 cm). Le protezioni ai passaruota e le barre sul tetto ci ricordano visivamente che questo è un SUV. La coda è molto aggressiva, spiccano i fanali con quel disegno particolare e i due terminali di scarico a trapezio inclinato. Nell’insieme si tratta di un look che tende allo sportivo. INTERNI E TECNOLOGIA DELLA DS 7 CROSSBACK
Aprendo le portiere, gli interni della DS 7 Crossback offrono l’ambiente molto accogliente tipico della marca. Lo sguardo è immediatamente catturato dal particolare disegno dei rivestimenti ai sedili, quella trama al centro che ricorda il cinturino di un orologio, ormai diventato un marchio di fabbrica per le DS. La pelle nappa è lavorata in modo da presentare un effetto patinato tipico dei prodotti di lusso. Spicca inoltre l’orologio BRM R180, in tinta con i rivestimenti interni; il comando del display centrale è decorato con cristallo. Arriviamo alla tecnologia, che è di prim’ordine. La plancia evidenzia due display digitali da 12 pollici, cosa che di solito si trova in almeno un paio di segmenti superiori. L’impianto audio è di alta qualità, a cura della francese Focal: 14 altoparlanti e amplificazione da 515 watt. Per quanto riguarda l’assistenza alla guida, arriveranno il sistema DS Connected Pilot (mantiene automaticamente distanza e traiettoria in autostrada) e il DS Night Vision (sistema ad
infrarossi per rilevare al buio pedoni, ciclisti e altri ostacoli). Volvo XC60: nuova serie sempre più tecnologica e sicura La Volvo XC60 è arrivata alla seconda generazione, a nove anni di distanza dal suo esordio nel mercato. Il lussuoso SUV svedese dalle dimensioni medio-grandi è stato presentato al salone di Ginevra 2017. Comfort ulteriormente raffinato e tecnologie di assistenza alla guida e sicurezza all’avanguardia sono le sue caratteristiche principali. DESIGN, GRANDE ELEGANZA
La Volvo XC60 rappresenta da sola il 30% delle vendite totali della casa svedese, quindi nel progettare il nuovo modello è stata posta un’attenzione maniacale. Le sue concorrenti principali sono quelle del segmento D premium ben note: Mercedes GLC, BMW X3, Audi Q5, Alfa Romeo Stelvio, Jaguar F- Pace o Jeep Cherokee. Ma andavano mantenute quelle caratteristiche proprie che ogni cliente Volvo cerca in questi modelli: lusso negli interni, alto comfort di marcia, sicurezza al massimo livello.
Cominciamo però dal design. La nuova XC60 esprime eleganza di alta classe. All’anteriore spiccano come segno distintivo della marca i fari con la firma luminosa del martello di Thor, riprendendo lo stile introdotto dalle cugine maggiori XC90 ed S90/V90. Il profilo comunica imponenza, senza però diventare ingombrante (l’auto è lunga 4.688 mm). Le proporzioni della vettura le regalano un aspetto abbastanza longilineo, accentuato dalla linea di cintura (il punto in altezza dove cominciano le superfici vetrate) molto alta. La coda non è aggressiva e i Led dei fanali ci fanno capire immediatamente, anche da lontano e al buio, che siamo in presenza di una Volvo. INTERNI, LUSSO E PRATICITA’
Entriamo nell’abitacolo e troviamo interni molto vicini a quelli della più grande XC90. Le rifiniture in legno opaco sono estremamente piacevoli ed eleganti, l’ergonomia dei sedili è di livello eccellente, il grande tablet centrale incorpora le funzioni multimediali e di comunicazione che tutti cercano, non ne manca nessuna. C’è anche il tetto panoramico. Il bagagliaio è molto spazioso e notiamo la finezza del comando elettrico per abbattere i sedili posteriori direttamente sul bordo del vano bagagli. TECNOLOGIA, SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
La sicurezza è primaria nelle Volvo, fin dalla sua fondazione nel lontano 1929. La nuova XC60 incorpora tutti quei sistemi di assistenza di cui oggi si sente parlare sempre più spesso. Mettiamo in evidenza l’assistenza alla sterzata, per aiutare il conducente a scartare un ostacolo improvviso in situazioni di emergenza; inoltre il sistema di rientro in corsia aiuta ad evitare la collisione frontale, correggendo automaticamente la sterzata e riportando la vettura nella corsia; poi, come optional, c’è l’avanzato sistema di guida semi-autonoma Pilot Assist. Esso può gestire sterzo e freni fino alla velocità di 130 Km/h su strade dotate di segnaletica ben definita, quindi prevalentemente le autostrade. MECCANICA, MOTORI POTENTI
La Volvo XC60 è massiccia, il suo peso varia da 1.926 a 2.174 Kg. Servono quindi motori potenti. Sono tutti 2.0 a quattro cilindri sovralimentati. I due propulsori a benzina vanno da 254 a 320 cavalli, i due diesel da 190 a 253 cavalli. C’è poi l’ibrida plug-in da 407 cavalli. Il cambio è sempre automatico ad otto rapporti, la trazione è sempre integrale. La produzione della Volvo XC60 verrà avviata ad aprile. 70 anni Ferrari: la grande festa è cominciata I 70 anni Ferrari sono una ricorrenza molto speciale e buona parte del 2017 verrà dedicata a tali festeggiamenti da parte della casa di Maranello. A partire dal 12 marzo. Infatti fu in
quel giorno del lontano 1947 che Enzo Ferrari avviò per la prima volta il motore della 125 S, il primo modello costruito dalla fabbrica che porta il suo nome. 70 ANNI FERRARI, SI PARTE DA LONTANO Naturalmente tutti sanno che l’attività di Enzo Ferrari cominciò molto tempo prima. La Scuderia Ferrari entrò nel mondo delle competizioni nel 1929, correndo con vetture Alfa Romeo. Nel 1939, abbandonata l’Alfa, nacque l’Auto Avio Costruzioni, che fabbricava parti per aeroplani e costruì anche un paio di auto da corsa su meccanica Fiat, prima che la guerra pose fine alla produzione di veicoli civili. E’ quindi solo nel 1947 che l’azienda Ferrari recuperò il nome e divenne un costruttore in proprio. Il vero compleanno però va stabilito per l’11 maggio. In quella data infatti la Ferrari 125 S entrò per la prima volta in pista in una gara ufficiale. Fu a Piacenza, pilota Franco Cortese. La vettura riuscì a prendere il comando della gara ma si ritirò per un
guasto alla pompa dell’alimentazione. Però la prima vittoria arrivò presto, solo nove giorni dopo, il 20 maggio 1947, al Gran Premio di Roma. UNA LUNGA CELEBRAZIONE PER I 70 ANNI FERRARI Ferrari 125 S, la prima vettura costruita dalla casa di Maranello, nel 1947 I festeggiamenti per i 70 anni Ferrari coinvolgeranno buona parte del pianeta. Infatti oltre 60 nazioni ospiteranno eventi dedicati. In ciascuna tappa sarà presente una delle ultime creature del Cavallino, scelta come vettura simbolo, vale a dire la laFerrari Aperta. La prima tappa è in Asia, ad Hong Kong, il 18 marzo. La festa raggiungerà il suo culmine nel weekend del 9 e 10 settembre, ovviamente a Maranello. E’ stato aperto anche un sito web dedicato, www.ferrari70.com. FERRARI, LA PRIMA E L’ULTIMA
Ferrari LaFerrari Aperta Naturalmente non è questa la sede per ripercorrere l’intera storia della Ferrari. Innumerevoli libri sono stati scritti sull’argomento. Tracciamo solo uno stringatissimo parallelo tra la prima e l’ultima Ferrari, cioè tra la 125 S e la laFerrari Aperta. Solo un paio di numeri su due modelli separati da un’era geologica in senso ingegneristico. Entrambi hanno carrozzeria scoperta a due posti ed entrambe montano un motore V12. Le somiglianze finiscono qui. La 125 S aveva una carrozzeria di tipo “barchetta”, il motore era montato anteriormente; aveva una cilindrata 1.5, potenza di 118 cavalli a 6.800 giri (quindi 78,8 cavalli per litro); raggiungeva 170 Km/h. Invece la Ferrari laFerrari Aperta ha carrozzeria spider, il motore a benzina è posteriore centrale. Cilindrata 6.2, potenza 800 cavalli a 9.200 giri; come tutti sanno, ad esso si affianca un sistema elettrico Hy-Kers che aggiunge 123 cavalli, abbiamo quindi 963 cavalli e una potenza specifica di 163 cavalli per litro. La velocità massima è dichiarata
superiore a 350 Km/h. Dal passato ad un presente futuristico. Ma sempre nel rispetto della tradizione. Salone di Ginevra 2017: le nostre weekend cars Una giornata al salone di Ginevra 2017 per dare un’occhiata alle prossime auto da scegliere per i nostri weekend. La redazione di Weekend in Auto ha visitato l’importante manifestazione svizzera (apertura al pubblico dal 9 al 19 marzo), un’occasione per osservare come e quanto si muove il panorama automobilistico mondiale. SUV e supercar, compatte cittadine e limousine, sportive cariche di cavalli e tranquille elettriche, hypercar a batteria e auto ad idrogeno, familiari e berline. [pjc_slideshow slide_type=”salone-di-ginevra-2017″] Da Ferrari a Lamborghini, da Porsche ad Alfa Romeo, da Jeep a Subaru, da Citroën, Peugeot e DS a Renault e Nissan. Ce n’è per tutti i gusti, per un weekend in montagna o al mare o per un fine settimana cittadino svicolando nelle strade dello shopping o degli appuntamenti culturali. Andiamo a dare un’occhiata alle auto che più hanno catturato la nostra attenzione. FERRARI 812 SUPERFAST, L’APOTEOSI DEL CAVALLINO
Non poteva esserci modo migliore per festeggiare i 70 anni dalla nascita della leggendaria casa di Maranello, vicende della Formula 1 a parte. Vista da vicino la Ferrari 812 Superfast è ancora più bella e impressionante di quanto non lasciassero intravedere i comunicati stampa. Una linea estremamente moderna ma dalle suggestioni classiche (l’ispirazione proviene dalla 365 GTB4 Daytona). Lo capisci subito, anche a cofano chiuso, che sotto pulsa un cuore possente, tradotto in numeri negli 800 cavalli del favoloso V12 aspirato. Non una gran turismo, bensì “la” gran turismo. Per un weekend insuperabile. LAMBORGHINI HURACAN PERFORMANTE E PORSCHE PANAMERA SPORT TURISMO
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