E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA - Intonate il canto SALMO 80,3 - Parrocchia Rovellasca
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
il BOLLETTINO ROVELLASCA SETTEMBRE JHS 2 0 1 9 I D E E , FAT T I E N O T I Z I E D E L L A C O M U N I TÀ PA R R O C C H I A L E D I R O V E L L A S C A Intonate il canto E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA [SALMO 80,3]
il BOLLETTINO ROVELLASCA SETTEMBRE JHS 2 0 1 9 SOMMARIO 4 SCRIVE IL PARROCO Dieci anni insieme 6 NOTE DI REDAZIONE: Un paese pieno di retorica e ipocrisia 8 VITA PARROCCHIALE: L’organo Mascioni rimesso a nuovo 10 Grest 2019: la nostra bella storia 12 Un campo per imparare ad amare 14 A Torino sulle orme di don Bosco 15 Assisi: Time out 2 16 Vivere il servizio... essere carità! Campo superiori - Ostia 2019 18 Quando gli occhi vedono e le mani toccano 20 Torneo di pallavolo: si fa la storia 22 56ˆ giornata mondiale di preghiera per le vocazioni: "Come se vedessero l'invisibile" 25 Emozioni di un alpino 26 La fatica e la gioia 28 La chiesa del Mambrugh 30 A pranzo con il... Marocco 31 STORIE E STORIELLE Il dialogo ecumenico in diocesi di Como 34 APPUNTI Se fin qui hai volato sappi che il tuo viaggio è solo iniziato 36 DALL'ARCHIVIO 38 RELIGIOCANDO
S C R I V E I L P A R R O C O DIECI ANNI INSIEME DON NATALINO Dieci anni fa, in questi giorni, ero a che non era mia proprietà e non Livigno e pensavo alla imminente lo doveva nemmeno diventare! “presa di possesso” – si dice così in LA COMUNITÀ È DI gergo canonico - della Parrocchia di Rovellasca affidatami dal Vescovo GESÙ, È LUI CHE L’HA Diego. COSTITUITA E FONDATA! Mi ricordo che guardavo più volte È LUI CHE LA GUIDA E LA al giorno il sito internet per carpire notizie ed informazioni. Avevo ansia CONDUCE! e timore, mi sembrava tutto troppo Io dovevo soltanto metterci la mia alto per le mie capacità… Venendo umanità e lasciare che Lui ispirasse da due esperienze valtellinesi non il cuore di ciascuno secondo la sua riuscivo ad immaginare volontà. come potessi gestire al Mi rendo conto che è meglio l’inserimento in proprio così! Spesso un contesto di pianura, accade di mettersi a con vissuti esistenziali conteggiare i risultati e lavorativi totalmente ottenuti, gli obiettivi diversi da quelli fino raggiunti, quasi che fosse ad allora incontrati. opera nostra… niente di Andavo a camminare più stolto! Ho la nitida sulle cime dei miei monti consapevolezza che non e pregavo… invocavo il c’è attività o esperienza dono dello Spirito perché che sia merito mio: è mi rendesse idoneo all’incarico che sempre la comunione delle persone mi accingevo ad assumere. che realizza i sogni di Dio, mai l’estro Avevo tanti pensieri ma il tempo o l’imprenditorialità del singolo! non si fermava e mi accorgevo che Nessun uomo da solo è fecondo… non potevo sottrarmi, buttarmi È così che mi trovo qui, dopo dieci nella mischia: alla fine si trattava di anni, a ripetermi che è esattamente mettersi al servizio di una comunità come all’inizio! Il compito è sempre 4
più grande delle mie capacità… senza neanche una conversione… un minimamente volermi paragonare piccolo seme in una terra arida… a chi l’ha pronunciata, davvero mi fiducioso solo dell’opera di Dio… sento “un umile lavoratore della Giudicato con criteri umani: un vigna del Signore”. Il prete non è prete totalmente fallimentare, che questo! Deve fare la sua parte senza alcun frutto… Giudicato con i ma non deve essere il centro della criteri di Gesù: “se il chicco di grano comunità! Guai se tutto gira attorno caduto in terra non muore, rimane alle sole sue iniziative personali! solo; se invece muore, produce Le comunità che crescono attorno molto frutto”. Questo prete è come al prete sono destinate a morire… la vedova del vangelo che non ha o Gesù è il fondamento o tutto è che due spiccioli e, nascostamente, precario e transeunte! Don Michele, li dona al Tempio… agli occhi degli gentilmente, mi ha chiesto come uomini non appare, ma a Gesù non muoversi per celebrare questo passa inosservata! Diversi sono quei anniversario: gli ho chiesto il preti sempre in prima pagina per le grosso favore di opere che compiono… non organizzare hanno già ricevuto assolutamente nulla. la loro ricompensa! Spero con tutto il cuore Devo ancora farne di che mi ascolti… Per strada per convertirmi! quale motivo? Perché Tanta! La tentazione quello che il prete è e fa, di emergere è sempre deve essere la cosa più latente… desidero che feriale e nascosta che mi aiutiate anche voi ci sia! Alla maniera di a ricordarmi questa Dio deve dare la vita e novità evangelica! Per sparire… nel momento quanto mi riguarda, in cui appare ha smesso io non posso che di essere secondo Dio! ringraziarvi per Mi ha colpito molto tutto l’amore e la nel pellegrinaggio che ho appena comunione che mi avete riservato in fatto in Terra Santa l’esperienza questi dieci anni! Il tempo è volato: della guida, un padre salesiano di significa che tutto è stato bellissimo! ottant’anni, da più di mezzo secolo Tante condivisioni, nella gioia e nel impegnato nel ministero in diversi dolore… che il Signore mi conceda paesi del Medio Oriente: ha vissuto di consumarmi fino alla fine solo e sempre la condizione di minoranza! soltanto per la sua volontà! Cristiano in mezzo a mussulmani ed ebrei. Migliaia di alunni incontrati, 5
N O T E D I REDAZIONE UN PAE SE PIENO DI RETORICA E IPOCRISIA ALESSANDRO MARANGONI Se ci fermiamo a riflettere un figlio di Dio. Dovremmo avere il momento non possiamo non notare coraggio di chiamare fratelli anche le palesi contraddizioni del nostro i mussulmani, gli atei e i senza Dio, Paese: ci definiamo cattolici e poi non per passare da santi ma per siamo contro i migranti, difendiamo aderenza al Vangelo. la vita e poi accettiamo la dolce Così come dovremmo avere morte, perché in fondo “ognuno l’ardire di affrontare seriamente il è libero di pensare come vuole”, discorso della fine della vita: senza passiamo sottotraccia allo scandalo demagogici discorsi e piagnistei di di Bibbiano, dove i più deboli sono le sorta. uniche vittime… Dovremmo avere il coraggio di difendere la vita per tutto il suo corso dal concepimento alla fine naturale della stessa, avendo ben presente che essa è un dono e non già un possesso. Per arrivare a parlare dati alla mano di Bibbiano, un paese italiano, come Rovellasca dove per anni si Eppure se parli con la gente, anche strappavano i figli ai genitori con qui a Rovellasca, è normale che i montature oscene per l’interesse di migranti siano un problema, che qualcuno. l’eutanasia dovrebbe essere un Vedete fratelli e sorelle a me sempre diritto, che in fondo, a Bibbiano è cari, siamo intrisi di ipocrisia, di successo qualcosa “ma non ho capito buoni sentimenti ma di cattive bene”. azioni, al punto che alla fine E allora sempre stando fermi riusciamo a giustificare quasi tutto, dovremmo avere il coraggio di dirci compreso quello che giustificato in faccia tutta la verità, che poi è una non può essere. sola, e cioè che non si può servire TORNIAMO CON due padroni, cioè dirsi di Cristo e poi applaudire ai porti chiusi e agli FORZA ALLA VERITÀ: sbarchi negati, perché quelli che TORNIAMO A CRISTO, non sbarcano sono uomini, donne e CON VIGORE E FIDUCIA bambini che, in estrema ratio, sono nostri fratelli. SUL SUO ESSERE VIA Dovremmo avere la forza di E LUCE AL NOSTRO spiegare ai nostri figli che non è il PENSARE. colore della pelle a fare un uomo Non sono d’accordo sul fatto che in ma ontologicamente il suo essere fondo ognuno ha la sua verità e come 6
tale vada rispettata: il cristiano non di un letto d’ospedale sarebbe è un democratico, il cristiano sa che da cullare con quella delicatezza deve sempre fare i conti con l’unica che solo l’uomo può donare al suo verità: cioè il Vangelo di Gesù, il simile, e Bibbiano un orrore da resto “sono balle”! denunciare senza se e senza ma. Smettiamola con il “secondo me”! Quanta strada da fare fratelli… E’ o non è Cristo il mio punto di Per fortuna Cristo ha pazienza partenza e di arrivo per vivere? sempre con noi e ci dona la Se ragionassimo così in modo possibilità di pentirci e di lineare, non solo saremmo coerenti convertirci ogni giorno. con noi stessi ma soprattutto E ALLORA saremo fedeli testimoni dell’unica Verità, e vivremmo in mondo “INCAMMINIAMOCI” migliore. INSIEME SULLA VIA Allora il migrante non sarebbe un DELLA VERITÀ CHE MAI nemico ma un fratello in difficoltà a cui donare tutto noi stessi, il dolore CI SARÀ NEGATA. 7
V I T A PARROCCHIALE L’ORGANO MASCIONI RIMESSO A NUOVO SEBASTIANO GALBUSERA Anche le orecchie meno tecniche o E proprio come nelle orchestre, sensibili avranno percepito che da anche nell’organaria (l’arte della agosto suoni nuovi echeggiano nella costruzione degli organi) ci sono nostra chiesa parrocchiale. varie tecniche e scuole: Sono i suoni del nostro organo la tedesca, la francese, l’italiana, parrocchiale restaurato con un che a loro volta si suddividono intervento completo e ampio che in altre centinaia di rivoli macro lo ha riportato allo splendore regionali e regionali. originale. La stessa composizione Non bisogna certo ed esecuzione organistica stupirsi nel sapere che ha poi dettato nei secoli uno strumento così l’evoluzione della tecnica ricco ma anche così di costruzione degli organi complesso abbia bisogno stessi. di accurata e programmata Non posso non pensare manutenzione. ad esempio come Come dicono in tanti, è nella costruzione del bello sentire risuonare nostro organo abbiano durante le celebrazioni contribuito notevolmente il suono del nostro il prevosto don Fasola e Mascioni, così imperioso il M° Peppino con i loro e impetuoso nei suoi personali gusti musicali. registri di ripieno, ma pure Ma da dove nasce il suono? estremamente dolce nelle Non è necessario essere ance e nei flauti, nel bordone o nella professori di musica o costruttori dulciana e nel diapason… di organi ma credo sia interessante L’organo è precisamente una conoscere i principi fondamentali vera e propria orchestra, che nei grazie ai quali possiamo gustare la secoli si è modellata e rimodellata nostra bella musica. secondo i gusti e le mode del Il tutto nasce da un motore che fa tempo e le richieste della liturgia. muovere due enormi mantici che 8
con il loro movimento alternato suonare; senza voler essere pompano in continuazione aria nel presuntuoso, non ci si inventa somiere, un grande tubo che corre organisti dalla sera alla mattina. all’interno dell’organo e sul quale Ci vogliono anni di studio e sono innestate tutte le canne, a conoscenza del funzionamento partire da quelle enormi dei pedali dello strumento che si ha sotto le fino alle minuscole del Nazardo. mani e sotto i piedi… è necessaria A questo punto la meraviglia: la tanta applicazione e fantasia nella pressione sui tasti fa scattare delle gestione dei registri attraverso elettrovalvole (movimento un tempo i quali la voce dell’organo si meccanico) che liberano l’aria può esprimere in molteplici all’interno delle canne e grazie alla sfumature: dall’accompagnamento vibrazione ecco il suono!! dell’assemblea a quello dei solisti, dal Pensate a che meraviglia tecnica sostegno al coro al pieno dei finali, e costruttiva si cela dietro a ogni passando dai preludi, interludi e singolo tasto suonato! postludi che precedono, intervallano Ecco perché è necessaria tanta cura o chiudono i canti... e tanta manutenzione; ecco perche’ Abbiamo bisogno di persone che dopo tanti anni, questo intervento vogliano dar voce ai suoi tasti…. di pulizia delle canne, di riparazione persone innamorate della musica e dei mantici e del somiere, di dell’organo, persone che vogliano sistemazione della parte elettrica, ha studiare e impegnarsi perche’ questo riportato al suo originario splendore nostro meraviglioso strumento possa questo nostro organo Mascioni risuonare ancora di più… dal carattere robusto e dal suono persone che quando si siedono allo cristallino. sgabello possano sentire di essere Non è uno strumento di facile al servizio di questa poderosa comprensione e che tutti possano meraviglia. 9
V I T A PARROCCHIALE GREST 2019: LA NOSTRA BELLA STORIA MAT TEO E MARTINA Forse un titolo migliore non merenda. Ma il vero traguardo era potrebbe esistere per un grest. vedere i ragazzi tornare a casa con Già, perché la vita di ognuno di noi il sorriso sulle labbra, felici per la è proprio una bella storia, ed è una giornata appena trascorsa. Questo è bella anzi bellissima storia anche il pensiero dei nostri animatori, che, quella del nostro grest, che anche quest’anno, si sono tutti i bambini, i ragazzi e gli impegnati nelle settimane animatori hanno contribuito di grest, riuscendo a scrivere, proprio come sempre a superare, con la le parole dell’inno di collaborazione, i numerosi quest’anno: “Adesso tocca a imprevisti, che anche te, la storia scrivere”. Questo quest’estate non sono è quello che i bambini, i mancati. ragazzi e gli stessi animatori Quest’anno, durante hanno imparato in queste 2 mattine, i ragazzi settimane. hanno vissuto un’esperienza Un’ottima recensione è, sicuramente, con l’Operazione Mato Grosso, quella dei veri protagonisti di questo organizzando una raccolta viveri grest, i nostri ragazzi che durante la che ha coinvolto tutti i ragazzi, giornata giocavano, si impegnavano e proponendo due attività diverse collaboravano tra di loro per portare in base all’età. I più piccoli sono la propria squadra alla vittoria. rimasti in oratorio e con l’aiuto dei Certo è che, non di sola competizione volontari si sono cimentati in alcune è fatto il grest, valgono anche i attività manuali; i più grandi, invece, semplici momenti in cui i ragazzi seguiti degli animatori, si sono potevano chiacchierare e giocare occupati di distribuire i volantini liberamente, come ad esempio la per la raccolta e, successivamente, 10
di ritirare i pacchi con i viveri un grande grazie, perché anche preparati dalle famiglie. Una quest’anno si sono impegnati ad raccolta viveri è servita proprio per animare con gioia i nostri ragazzi. far conoscere ai più piccoli che cosa Un ringraziamento speciale non sono la beneficenza e il volontariato, può, poi, non andare a don Natalino ingredienti fondamentali per e don Michele, i quali, collaborando, scrivere, ma, soprattutto, per vivere hanno contribuito alla buona una bella storia. riuscita del grest. Risultato migliore Scrivere una bella storia come non sarebbe stato possibile se non questa è stato possibile anche grazie grazie ai ragazzi stessi, quindi il all’aiuto di cuochi e volontari che si ringraziamento più grande non può sono sempre resi disponibili. che andare a loro! Anche ai nostri animatori va 11
V I T A PARROCCHIALE UN CAMPO PER IMPARARE AD AMARE CHIARA BRANCACCIO “Io non credo a Gesù perché ho capito che amarli veramente, nella che non serve a niente.” dimensione alta che hai proposto “Quando ho avuto dei momenti molto a loro per un’intera settimana di tristi nella mia famiglia la fede non mi riflessioni sul comandamento è servita a niente. Non mi interessa dell’amore, non è facile. più.” E che forse, chissà, questa tua Quando ti trovi ad ascoltare da due limitata capacità di amare, ragazzi queste parole proprio uno combinata con i miliardi di parole degli ultimi giorni di campo e cerchi che hai speso proprio sull’amore, di accoglierle realmente, lasciandoti questa larga forbice tra la parola e la interrogare da esse, alcuni diversi vita, potrebbe c’entrare qualcosa con pensieri possono attraversare la tua le loro perplessità sulla fede. mente. Fatto questo passo, nonostante le Potresti usare proprio le loro parole, immagini precedenti di perle e di “non serve a niente”. porci non abbandonino la tua mente, Pensare potrebbe che questa accadere che un settimana non altro pensiero sia servita a cominci a farsi niente. strada. Faresti Potrebbe riecheggiare allarmarti il le parole che fatto che non hanno usato, solo questi ascoltandole pochi giorni una ad una, e non sono tu capiresti che serviti a niente, ma neanche le non è un caso se hanno usato proprio testimonianze di fede dei genitori e queste: “non serve a niente”. degli adulti che questi due ragazzi Non hanno detto “non mi interessa”, hanno incontrato in più di dieci anni “non ho voglia”, “è difficile” o altro. “non sono servite a niente”. Ti accorgeresti allora, con stima Potresti arrabbiarti e pensare verso di loro, che a tredici anni sono che questi ragazzi e tutta questa riusciti ad andare al nocciolo del generazione è superficiale, limitata e grande dubbio su Dio che attraversa arrogante. l’utilitaristica civiltà occidentale. Che questi ragazzi sono i porci che Che la loro domanda è quella vera, non sanno ricevere le perle che sincera, di tutto il nostro mondo diamo loro. vuoto di senso, implorante. Oppure potresti provare ad amare Perché in tutti noi c’è sempre il questi ragazzi. Potresti accorgerti primitivo che disegna sulla sua vita 12
immagini di abbondanza, sperando Sappiamo che rendere sacro il loro che Dio le scorga e le realizzi. dubbio nella preghiera non sarà A questo pensiero potresti anche servito a niente, che quel “non serve fermarti, entrando in un pessimismo a niente” detto a noi e detto poi a Dio cosmico senza uscita e senza nella preghiera non è inutile. speranza. Eppure, proprio sul Il senso di questo campo estivo baratro del tuo personale “non serve e, forse, anche dell’anno di a niente”, un altro ricordo del campo catechismo che sta per iniziare, deve accorre in tuo aiuto. necessariamente ricostruirsi proprio Un paio di giorni dopo le parole a partire da quel “non serve a niente”. di questi due ragazzi, il campo sta Allora avrà senso la fatica delle finendo. Si prepara la Messa finale, camminate in montagna, la alla quale parteciperanno anche i preghiera del mattino e della sera, genitori, che chiuderà la settimana il gioco, stare insieme, conoscere le di campo estivo. Si provano i canti vite di chi ha incontrato l’amore di con le voci stanche, un po’ roche per Dio e lo ha accolto. le urla, i giochi dei giorni passati. Avrà senso parlare ai ragazzi del Dio, Si sistemano le panche e l’altare che, come scrive il filosofo Guitton: improvvisato rivolto a quelle “Per i cristiani è necessariamente montagne silenziose, che gridano discreto. Ha posto un’apparenza di bellezza. Un gruppetto prepara la probabilità nei dubbi che investono la preghiera dei fedeli. sua esistenza. Le facce sono svogliate: qualcuno sta Si è avvolto di ombre per rendere la zitto, i più zelanti, impietositi dalle fede più appassionata e, senza dubbio, richieste degli animatori, sciorinano anche per aver diritto di perdonare il qualche frase di circostanza con il nostro rifiuto. tono che si riserva alle interrogazioni Occorre che la soluzione scolastiche . I malati, la chiesa, la contraria alla fede conservi una pace nel mondo. Poi però nasce sua verosimiglianza per lasciare anche un ringraziamento: “per completa libertà di azione alla sua questo campo, per le amicizie, per le misericordia.” domande e per i dubbi”. 13
V I T A PARROCCHIALE A TORINO SULLE ORME DI DON BOSCO L AR A OLTOLINI,SAR A STR AMENTINOLI Subito dopo il campo estivo abbiamo visitato la sede del SERMIG dovuto rifare le valigie per poi (“Arsenale della Pace”), ovvero partire alla volta di Torino sulle un vecchio arsenale risalente orme di don Bosco. alla Seconda Guerra Mondiale Durante questo viaggio abbiamo ora trasformato in un luogo di visitato molti luoghi collegati alla accoglienza per persone bisognose. vita del Santo tra cui: colle Don L’ ultimo posto che abbiamo visitato Bosco, Chieri e Valdocco. è stata l’Abbazia di Vezzolano dove QUESTA ESPERIENZA CI i nostri animatori ci hanno fatto un discorso su cosa vuol dire veramente HA AIUTATI A CAPIRE essere animatori, quali vantaggi COME MIGLIORARE NEL e svantaggi comporta, e i sacrifici RUOLO DI ANIMATORI. che a volte si devono fare ma che Convivere per qualche alla fine portano comunque molta giorno ci ha anche soddisfazione. aiutati a rafforzare L’ultimo giorno di la nostra amicizia e questo piccolo campo nonostante fossimo in l’abbiamo trascorso a pochi il divertimento Ondaland, un parco non è mancato e acquatico vicino a abbiamo saputo fare a Torino, per divertirci meno dei cellulari. insieme prima di Oltre alle gite dedicate alla storia affrontare il viaggio di ritorno e di don Bosco, una mattina abbiamo doverci salutare. 14
ASSISI: TIME OUT 2 ANGELICA ,CHIAR A ,GIORGIA ,MARTA SUOR DANIEL A Carissimi, Tutto in stile francescano. siamo contenti di condividere con Ci spiace che sia già finita anche voi la ricca esperienza che abbiamo quest’anno… come tutte le belle vissuto in questi sei giorni a Santa esperienze, non vediamo l’ora che Maria degli Angeli insieme a tanti ritorni luglio per ritornare!! altri adolescenti come noi di tutta Ci farebbe molto piacere che anche Italia,accompagnati dalle nostre altri nostri amici di Rovellasca suore Francescane Angeline, da venissero con noi per gustare questi due sacerdoti e da alcuni animatori. giorni di vera Grazia e crescita! Quest’anno abbiamo “viaggiato” Con gioia vi salutiamo e siamo dentro di noi e ci siamo “imbattuti” disponibili a rispondere a qualsiasi con le nostre schiavitù e le nostre domanda in merito a quanto abbiamo libertà... abbiamo “visitato” 4 terre: vissuto. • AVERE Alla prossima! • ESSERE • FARE • DIVERTIMENTO Sono state giornate “ritmate” da momenti di preghiera, riflessione, confronto e divertimento!!! E come per magia siamo riuscite a fare amicizia con ben 116 ragazzi, perché più noi eravamo ben 120!!! 15
V I T A PARROCCHIALE VIVERE IL SERVIZIO... ESSERE CARITÀ! CAMPO SUPERIORI - OSTIA 2019 GABRIELE BANFI «Guardiamo a te che sei maestro e decimo comune romano abbiamo Signore: chinato a terra stai, ci mostri operato nell'orario di pranzo al che l'amore è cingersi il grembiule, Centro di accoglienza “Gabriele sapersi inginocchiare, ci insegni che Castiglion” gestito dalla Caritas di amare è servire». Roma. Alla base di questo grande E' la prima strofa di un canto dal progetto c'è l'idea che aprire le porte e titolo “Servire è regnare” e riassume ospitare coloro che domandano aiuto benissimo la nostra esperienza è rinnovare il gesto del Samaritano vissuta ad Ostia. Il centro, il nucleo, che si ferma per fare spazio nel il fulcro attorno al quale è ruotata suo tempo e nelle sue possibilità tutta la nostra settimana di campo è al volto dell’altro che fa appello stato il servizio verso i nostri fratelli alla responsabilità, che chiede una che vivono e muoiono nella povertà risposta personale di condivisione. e nella fame di tutto il mondo. Come Così facendo questi spazi dedicati il nostro maestro anche noi abbiamo all'accoglienza diventano un faro dovuto cingerci i fianchi, indossare sempre acceso che dà speranza, un grembiule, farci servitori e sostegno e futuro a tutte quelle donatori del nostro amore pieno di persone in difficoltà. comprensione, di pace e di gioia. Noi, anche se solo per una settimana, Il frutto di questo amore offerto è possiamo dire di aver visto, stato il servizio dal quale a sua volta è conosciuto e sperimentato questa germogliata la pace, poiché drammatica realtà. LA PREGHIERA ATTIVA È Il centro di accoglienza ci ha permesso di vedere un mondo AMORE, L'AMORE ATTIVO sconosciuto o spesso sottovalutato È SERVIZIO E LE OPERE o incompreso, fatto di gente povera, DELL'AMORE SONO ai margini della società, ultima tra gli ultimi, che vive nella miseria per SEMPRE OPERE DI PACE. svariati motivi personali. Passando In questi giorni di permanenza nel qualche giorno con loro, standogli 16
accanto, ascoltando le storie che ci quelle situazioni critiche, facendo raccontavano, prestando attenzione passare questi poveri uomini da a quei dolori, quelle tristezze, quelle vittime ad autolesionisti. malinconie e quei rimpianti che il La povertà che ci immaginiamo o loro cuore narrava, li abbiamo aiutati meglio crediamo di conoscere è spesso a portare quel peso straziante della solo frutto di stereotipi che nascono a croce che grava sulle loro spalle e che causa della scarsa e mala informazione faticano a condividere. Spesso non che ci viene data su una tematica così hanno nessuno che gli stia accanto e importate e delicata. Qui ad Ostia che li sostenga, così vengono logorati abbiamo trovato il vero volto della dal dolore arrivando a pensare povertà e ne siamo diventati testimoni addirittura al suicidio. Tante storie oculari e come tali abbiamo il compito abbiamo ascoltato, molte di queste di raccontare e far conoscere questo ci hanno commosso, fatto meditare mondo ancora troppo nascosto ed e aprire gli occhi verso un problema isolato dall'alto muro dell'indifferenza. sociale in continuo aumento, sempre NON POSSIAMO più difficile e faticoso da gestire e che oramai sta diventando impossibile da RIMANERE DISTANTI estirpare. DA UN PROBLEMA COSÌ Tutti i giorni nelle nostre case all'ora FORTE! di pranzo o cena la TV è spesso Vergence, una ragazzina del Congo accesa sui telegiornali che i vari canali racconta: trasmettono in qualunque orario. Ad “Andando a scuola, ero veramente aprire il programma informativo come affamata. Sulla strada, ho incontrato primi titoli è sempre la politica o in mio zio, che mi ha dato i soldi per casi eccezionali grandi avvenimenti comprare un panino, ma poco più cronistici, poi si passa a fatti di cronaca avanti ho visto un uomo molto povero. nera e giudiziaria e in chiusura a quelli Ho subito pensato di dare a lui questi di cronaca bianca e rosa, ma quante soldi. La mia amica, che era con me, mi volte sentiamo parlare di povertà? ha detto di non farlo, di pensare a me Se raramente se ne parla passa stessa! Ma io mi sono detta: io troverò spesso in secondo piano e noi da casa da mangiare domani, ma lui? Così ho sorvoliamo pienamente sul problema, dato a lui i soldi per il mio panino ed ho anzi il più delle volte accusiamo quelle provato una grande gioia nel cuore.” persone per essersi messe da sole in 17
V I T A PARROCCHIALE QUANDO GLI OCCHI VEDONO E LE MANI TOCCANO CRISTINA AMODEI Finalmente in Terra Santa! piccolo per abitare insieme a noi! Che Il pellegrinaggio tanto desiderato e stupore: nascita a nuova vita! sognato si è compiuto! Che sensazione calpestare i luoghi Ma è a Nazareth, nella semplicità, ove il nostro Gesù si è incarnato, è che Gesù trascorre la sua infanzia nato, vissuto, morto e risorto! seguendo il suo papà, il nostro San Giuseppe, sulla cui abitazione c’è la Prima tappa, dove tutto ha chiesa a Lui dedicata. Poco distante avuto inizio: Nazareth con la prima Sinagoga dove Gesù ha l’annunciazione dell’Angelo Gabriele cominciato a parlare la Parola del a Maria. La guida, Signore, portando il sorprendente “ai poveri il Padre Jacques, lieto annuncio, ci porta davanti a proclamare a un arco situato ai prigionieri la sulla fontana dove liberazione, ai Maria si fermava ad ciechi la vista, a attingere l'acqua, rimettere in libertà indicata, secondo gli oppressi”. una tradizione, Parole di libertà come il luogo del e di amore che primo annuncio. segnano il primo L’acqua si è ritirata, vero cambiamento ma il “sì” detto rispetto al vecchio da Maria rivive in ogni nostro “sì”, testamento. Come non rimanerne così come resta la sorgente che si affascinati. può ammirare nella piccola chiesa ortodossa dell’Annunciazione. Sulla Eccolo poi già trentenne a Cafarnao, grotta rimasta intatta nei secoli, dove vi abitò nella casa di San Pietro, abitazione di Maria ove è avvenuta sul cui luogo è stata costruita una l’annunciazione e l’incarnazione di chiesa. Poco distante ci sono i resti Gesù si erge invece l’altra sublime di un’altra sinagoga, più grande, chiesa cristiana dell’Annunciazione. dove Gesù ha insegnato di sabato la nuova legge dell’amore, con autorità A Betlemme nasce Gesù. Spettacolare e compiendo vari miracoli. Questa la chiesa della Natività, la cui cripta sinagoga è stata ricostruita in epoche custodisce il punto esatto in cui è successive mantenendo intatte e nato Gesù, raffigurato da una stella. intoccate le rovine esistenti della Trovarsi lì è qualcosa che ti toglie il precedente costruzione fatta erigere respiro, che ti incanta. Gesù si è fatto dal centurione romano pagano che 18
solo perché aveva creduto e non si Anche Lui nella sofferenza prega era considerato degno neanche di affidandosi al Padre. avvicinarsi a Gesù, per la sua grande fede Gesù aveva guarito il suo servo. Il tutto, la fine, la morte di Gesù, e la Che poche cose che ci chiede Gesù: chi Sua resurrezione, l’inizio, si compie a non si sente degno viene salvato. Gerusalemme, ove sorge la Basilica del Gesù insegna come vivere la felicità, la Santo Sepolcro. beatitudine, con il suo discorso della Mai vista chiesa più bella, articolata, montagna a Tabga, poco distante da grandiosa, ove si mescolano suoni di Cafarnao. Beati i poveri in Spirito: è culture diverse. questo che colpisce di più, sapere che Gerusalemme ti rapisce: fulcro del senza di Lui non siamo e non possiamo mondo che unisce le tre religioni niente. Che beatitudine insorge! monoteiste ma soprattutto centro della nostra nuova vita. Ma Gesù, umano, fragile, che prova Gesù è risorto per rimanere eterno tristezza e angoscia e che prega per sempre in noi, per dirci che non ci per non cadere in tentazione lo abbandonerà mai più. incontriamo al Getsemani, poco fuori Che ci amerà sempre. da Gerusalemme, ove si ritira dopo La resurrezione dei nostri cuori può l'Ultima Cena prima di essere tradito, sempre compiersi perché lui ama, a tal arrestato e ancora rinnegato da Pietro. punto da essere morto per noi. Nella sua fragilità prega: Che atto di amore più grande di «PADRE MIO, …PERÒ questo? NON COME VOGLIO IO, MA COME VUOI TU!». 19
V I T A PARROCCHIALE TORNEO DI PALLAVOLO: SI FA LA STORIA ALBERTO DISCACCIATI In assenza dei mondiali di calcio fresco di rifacimento. e non essendoci quest’anno le A contendersi la vittoria ben 17 Olimpiadi estive, nella pausa tra squadre che si sono sfidate nei Giro d’Italia e Tour de France era gironi e nelle fasi ad eliminazione, senza dubbio l’evento sportivo animando le serate della seconda più atteso dell’estate. Tutte le metà di giugno. A fare da cornice aspettative erano riposte nel alle “strabilianti” prestazioni tradizionale – sì, perché dopo sportive vi era sempre una folta ben sette edizioni bisogna e calorosa presenza di tifosi e necessariamente ritenerlo affezionati. Tra le compagini che appuntamento fisso – Torneo di si sono contese la vittoria finale Pallavolo degli Oratori. figuravano ben due squadre In concomitanza con l’inizio del rovellaschesi: la prima, Aziz & Grest infatti è qualche anno che Co., giovane, atletica, entusiasta, sul campo da pallavolo del nostro frizzante. Composta dagli animatori oratorio si affrontano squadre del nostro oratorio, fisici asciutti, provenienti dai paesi vicini. Tutto muscolosi, abbronzati. In loro erano è iniziato nell’estate del 2012 con riposte speranzose aspettative di l’idea di aggregare nelle serate di classifica. Certo, non ci si aspettava giugno e luglio i ragazzi che nel la vittoria finale del torneo, ma pomeriggio prestavano servizio nemmeno l’umiliante esclusione come animatori dopo un filotto al Grest. Con di brucianti il passare degli sconfitte. anni l’idea si è In questa via via ripetuta situazione e strutturata, umiliante e allargandosi non catastrofica più solo al nostro nessuno poteva oratorio. aspettarsi che Quest’anno l’altra squadra infatti hanno rovellaschese collaborato sarebbe stata la all’organizzazione anche alcuni vera sorpresa della competizione. oratori vicini, con le partite Les Garzons, età media intorno ai del torneo che si sono svolte 40 anni, la squadra più matura del alternandosi su ben tre campi torneo, tant’è che l’abbiamo sentita di gioco: quelli degli oratori di soprannominare da qualcuno, Cermenate, Cadorago e sul nostro senza alcun rispetto, la squadra storico “campetto rosso”, fresco dei “vecchi”. Un mix di esperienza, 20
chili di troppo, visione di gioco e estive. Vittoria dopo vittoria, dolori articolari. Atleticità poca, fino a risultare l’unica squadra senso della posizione elevato. Un imbattuta, fino alla finale del gruppo in cui la consapevolezza di torneo. Ebbene sì, la finale, l’epilogo essere forti era ben radicata, ma di tutto. Domenica 30 giugno, una la preoccupazione di non essere data che in tanti si erano segnati supportati a sufficienza dal fisico da sul calendario, un appuntamento “dopolavoro” di alcuni componenti immancabile. Striscioni, fumogeni, minava le ambizioni di successo. e un pubblico davvero agitato, con Un gruppo di “non più ragazzi” cori da stadio e urla frenetiche, composto da genitori, catechisti e ad accompagnare la partita dove volontari del nostro oratorio. Volti i nostri si giocavano il tutto per noti, capitanati dal leader spirituale tutto contro la giovane squadra di e celebrità dell’evento: Vertemate. Ancora una don Michele. volta i nostri vecchietti La cavalcata della hanno sfoderato squadra è stata una prestazione entusiasmante. Si magistrale, lasciando pensava che con solamente le briciole il passare delle ai poveri avversari partite la stanchezza e conquistando e l’affaticamento agevolmente i tre set. potessero prendere il Una cavalcata sopravvento su questi entusiasmante che diversamente giovani. ha visto la squadra E invece no, come il meno accreditata alla più classico dei motori vittoria finale trionfare diesel, gara dopo gara aumentava meritatamente, portando alla l’affiatamento e stranamente anche gloria il nome del nostro oratorio. la condizione fisica. Sono riusciti ad Un’impresa che di certo rimarrà affrontare ostacoli inimmaginabili, indelebile negli occhi dei tifosi ad abbattere i muri più tosti e nei cuori – a rischio infarto – pur contando sull’elevazione dei giocatori. Scherzi a parte… è imbarazzante di qualche giocatore. stato un momento davvero bello Hanno superato momenti di di comunità, di condivisione e di difficoltà, hanno perso un giocatore gioco, capace di unire in semplicità per un terribile infortunio, ma e amicizia, di cui dobbiamo essere non si sono mai arresi, neppure grati. al caldo torrido delle tarde serate 21
V I T A PARROCCHIALE 56^ GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI “COME SE VEDESSERO L'INVISIBILE” GABRIELE BANFI Come ogni anno, in occasione della IV testimonianze di giovani che, come domenica di Pasqua (12 maggio 2019), noi, sono in cammino, alcuni tra quelli si celebra la Giornata Mondiale di hanno già compiuto scelte definitive Preghiera per le Vocazioni. per la vita, altri sono prossimi a farle, Ci si raduna in preghiera per chiedere altri in cammino e in ricerca attraverso al Signore il dono di nuove e sante esperienze e proposte giovanili. vocazioni ma soprattutto preghiamo Un cammino quello verso il Santuario affinché il nostro cuore si allarghi alla molto emozionante e meditativo. misura di questo dono. Oggi e sempre, la preghiera ci faccia più attenti alla Testimonianza di Sr Maria voce che il Signore rivolge a tutti e a Enrica del Monastero della ciascuno di noi. Visitazione di Como DALL'ASCOLTO VENGA Suor Maria Enrica della parrocchia L'ACCOGLIENZA E di Maccio è da 15 anni monaca di clausura alla Visitazione di Como. E' DALL'ACCOGLIENZA entrata in monastero a 30 anni dopo LA FECONDITÀ DI UNA un percorso abbastanza lungo che ha NUOVA VITA. iniziato all'età di 22 anni con la sua La Diocesi di Como, in particolare noi conversione che, sottolinea lei, non è giovani, abbiamo compiuto l'11 maggio coincisa con la sua consacrazione. un pellegrinaggio al Santuario della E' maturata, nella sua umanità e Madonna del Soccorso ad Ossuccio, nella dimensione affettiva, in oratorio anche noi nel nostro piccolo abbiamo comprendendo che solo in Gesù voluto pregare per le nuove vocazioni. poteva dare pienezza alla sua vita. Chi più di Maria ci è modello in Il suo cammino di discernimento è questo? Per questo motivo lungo il stato in salita ma ha sperimentato nostro cammino abbiamo recitato che i momenti più bui e faticosi non insieme il Santo Rosario. Ci siamo sono incidenti di percorso, sono quei riuniti così alla preghiera delle nostre momenti in cui la fede vince, vince comunità in questo mese di maggio e le prove, vince le tentazioni e le abbiamo messo i nostri passi su quella resistenze, con la sua povera fede il strada percorsa nei secoli da tanta Signore ha vinto il suo cuore. gente. Le giornate in monastero sono molto In questo percorso spirituale ci ha semplici, al centro di tutto c'è sempre il accompagnato il nostro vescovo Signore e il rapporto con lui; perché la Oscar. Abbiamo meditato sui misteri preghiera è essenzialmente il rapporto della Luce, su alcune parole di personale che ciascuna monaca vive Papa Francesco che ci ha rivolto in con il Signore. La preghiera, dice occasione di questa giornata. Suor Maria Enrica, allarga il cuore Insieme abbiamo anche ascoltato per abbracciare l'umanità intera, 22
particolarmente quella che soffre, inevitabilmente comporta il lasciare assumendo così una dimensione di qualcosa... per qualcos'altro! La intercessione che trova la sua massima sua scelta è nata dalla quotidianità espressione nella Celebrazione della vita d'oratorio, dell'essere a Eucaristica. disposizione senza grandi qualità e pregi, ma soprattutto del fidarsi di Testimonianza di Fra chi ci sta accanto come chi vede oltre Alessandro dei Frati minori le apparenze, come chi scommette Per spiegarci la sua storia inizia con sull'invisibile. una frase del poeta inglese William Blake che scrisse: Il vescovo Oscar apre il momento di «Ho cercato la mia anima e non l'ho meditazione con questa domanda: trovata; ho cercato Dio e non l'ho COME DIVENTARE trovato; ho cercato mio fratello e li ho TESTIMONI trovati tutti e tre». Così è incominciata la sua avventura. DELL'INVISIBILE? In questo percorso non è mai stato La risposta è formulata su tre esentato dalle fatiche, dalle ribellioni importanti punti che diventeranno poi del cuore testardo, dalla volontà di spunto per una riflessione personale. continuare a guidare da solo la propria vita. L'ansia lo pervade sempre ed ora 1) La vita è come un mistero, bisogna che il momento della scelta definitiva imparare a vedere la realtà umana è vicino, si fa sentire di più, ma non profondamente imbevuta della spaventa più Fra Alessandro come presenza di Dio, bisogna scorgere prima, anzi gli fa sperimentare la l'invisibile nel visibile. Il vescovo ci Benedizione di vivere fragile tra fa notare che gli angeli sono amici i fragili, in cammino con altri in invisibili e discreti nel mistero reale cammino, fratello tra i fratelli. e che il male esiste e non va nascosto, piuttosto che nasconderlo e far finta che non esista bisogna combatterlo e Testimonianza di Don Andrea superarlo con l'amore di Dio. Giorgetta, ordinato prete l'8 giugno 2019 2) Chi crede vede, questa forte Lasciare tutto? La scelta di essere affermazione ci invita ad avere uno in cammino verso il sacerdozio 23
sguardo che va nel profondo, che ci fa anche voi a fare nel silenzio della riflettere e che trova risposta nella fede. propria intimità: • Per Fede Maria accolse l'annuncio • Da quali caratteristiche lasciano dell'angelo. Il suo è stato un “Sì” emergere – per il loro stile di vita, per sincero, mettendo tutta se stessa nelle le loro parole, per certi ben precisi gesti mani di Dio. di carità – la certezza di essere degli • Per Fede gli Apostoli scelsero di autentici testimoni dell'invisibile? unirsi a Gesù e portare la sua parola nel • Puoi dire che tu sei “almeno sulla mondo e sempre per fede fondarono le strada” per divenire, a tua volta, capace prime comunità cristiane. di trasmettere l'invisibile? • Per Fede i martiri hanno scelto di • Quali situazioni di vita ti hanno morire per Cristo. aiutato a definirti “uomo/donna di fede, testimone dell'invisibile? 3) Passare dal mistero alla storia, Trovo che questa giornata si possa per compiere questo fondamentale riassumere in una frase del grande passaggio dobbiamo guardare scrittore francese Antoine de Saint- all'incarnazione del Verbo nella storia, Exupery: “non si vede bene che col cuore. solo così potremo vedere l'invisibile. L’essenziale è invisibile agli occhi”. Dio si identifica nei nostri fratelli in particolare nel povero, nel prigioniero, nell'ammalato, nell'affamato. Il vescovo conclude lasciandoci alcune Domande per la riflessione che invito 24
EMOZIONI DI UN ALPINO SERGIO NEGRINI Sono trascorsi pochi giorni dal soleggiato pomeriggio. Un turbinio termine dell’Adunata per il 60° di ravvicinate emozioni mi avvolge Anniversario di Fondazione del nel varcare la soglia della Chiesa Gruppo Alpini di Rovellasca, attesa a Parrocchiale, non vi è mai raduno lungo e con trepidazione, ma i ricordi Alpino in cui non venga celebrata e le emozioni si susseguono nel cuore la Santa Messa in segno di e nella mente attuali ed impagabili. ringraziamento. Il Don ci ha accolti Rivedo come in un all’entrata in Chiesa film tutto l’accaduto. e nell’omelia ci Inizio da quei minuti ha ricordati come prima della partenza persone portatrici della sfilata sentendo di generosità e di in me l’eccitazione disponibilità, che nel crescere, come tempo sono diventati quando voltando lo elementi distintivi ed sguardo al campo di essenza dell’essere calcio dell’oratorio, Alpino, pronto a ripenso alle partite giocate la portare aiuto al prossimo qualunque domenica mattina di oltre 50anni fa. esso sia e che magari diventi per tutti Forti sensazioni mi pervadono ed un contagioso esempio da seguire. inizia la sfilata. Tutte le mie ansie In un profondo silenzio la Preghiera per la riuscita della manifestazione dell’Alpino, la “nostra preghiera” sembrano placarsi al sentire la precede il rituale scambio dei fanfara Alpina e svanire nel vedere doni. Con un riconoscimento a due la folla ai lati del percorso applaudire nostri Alpini concludiamo la nostra al nostro passaggio. Quanti sorrisi giornata di festa. Il Coro Alpino ci ha sui volti. Grazie! Il Gagliardetto, il accompagnato durante la funzione Gonfalone del Comune, i Tricolori ed religiosa, chiude la manifestazione i Vessilli delle diverse Associazioni intonando canti che hanno coinvolto intervenute, il Labaro della Sezione di i presenti ed in me provocano sempre Como luccicante di 7 medaglie d’Oro un nodo in gola e mi fanno inumidire al valore militare. Come non poter gli occhi di commozione. E’ il ricordare coloro che hanno sacrificato miracolo del nostro cappello. E’ gioia la loro vita per dare un futuro pura. Oltre la felicità! migliore a tutti noi. I Gagliardetti degli altri Gruppi e poi tanti Alpini. C’è proprio qualche cosa di diverso nell’aria che abbraccia tutti. Gli innumerevoli tricolori sventolano alla leggera brezza di un caldo 25
V I T A PARROCCHIALE LA FATICA E LA GIOIA ARMANDO TRAININI suddivisi tra soccorso 118 e servizi Nel 1980, quando 12 cittadini di accompagnamento, dedicati Rovellaschesi (Cattaneo Franco, principalmente alle persone più Parachini Silvano, Giani fragili. Umberto, Miazzolo Antonio, Cattaneo Francesco, Riva Nel 1994 Croce Azzurra dà il Cesarino, Fusetti Giancarlo, via ad un’altra importante realtà, Pasqual Mario, Carrara oggi ancora esistente: il progetto di Antonio, Guerra Ernesto, accoglienza dei bambini bielorussi Padova Felice, Quarti Luigia) provenienti da Cernobyl. fondarono la Croce Azzurra mai e poi mai avrebbero pensato che sarebbe diventata così grande. Nel 1996 potemmo sperimentare Sembra ieri quando la Parrocchia l’orgoglio di organizzare il servizio diede in uso la prima piccola sede, in di assistenza sanitaria e soccorso Via Carducci, e grazie al contributo per la storica visita di Papa Wojtyla di un benefattore si riuscì a comprare a Como. Che grande emozione, per con fatica il primo tutti noi e per tutta mezzo usato: un la cittadinanza. Opel capital 2500. Quanta strada, Per tanti e tanti quanti chilometri anni i volontari, percorsi e quante all’epoca in camice persone aiutate, bianco, che già quanta fatica donavano il loro di ogni singolo tempo libero volontario ancora per aiutare i concittadini fecero oggi, ogni giorno, per fare di più, la colletta tra di loro per mettere per fare meglio, per cercare di non benzina all’ambulanza perché, dire quell’amarissimo “mi dispiace altrimenti, non sarebbero riusciti a ma non possiamo essere d'aiuto”. E soccorrere nessuno! Si sorride oggi quanta gioia, quando ricevi un fiore tra i soccorritori pensando a quei da un paziente, un disegno dal bimbo tempi. disabile che accompagni tutte le mattine a scuola, o una lettera che ti fa sapere quanto le tue parole e i tuoi Nel 1986 si contavano 120 gesti sono stati importanti nei pochi servizi l’anno. Oggi, dopo quasi minuti in cui hai accompagnato un quarant’anni, Croce Azzurra paziente in ospedale. Tutto questo svolge ogni anno, nella sola Sezione rappresenta la gioia e la fatica di di Rovellasca, 4.600 servizi essere un volontario della Croce Azzurra. 26
si ferma, e continua nel suo ciclo E oggi, nel 2019, la realizzazione formando ogni anno nuovi di un grande sogno: una casa per soccorritori col Corso di Primo Croce Azzurra. Una vera sede, dove Soccorso che a Rovellasca poter accogliere adeguatamente i partirà il prossimo 24 ottobre. soccorritori e i pazienti, un luogo Un’occasione per tutti i cittadini di che diventerà un riferimento per imparare le manovre salva-vita e tutta la comunità di Rovellasca e conoscere lo straordinario mondo dei paesi limitrofi. Un progetto che del volontariato, donando un po’ del rappresenta il più grande sforzo proprio tempo per dare una mano in mai affrontato da Croce Azzurra, sede nelle mille incombenze di ogni sforzo che sta affrontando con il giorno, negli eventi in piazza dove si calore e l’affetto dei cittadini che propongono attività per i bambini o ogni giorno di più si stringono vicini prodotti solidali, sui nostri pulmini e all’associazione cercando di dare, sulle auto per accompagnare a scuola come possono, il loro supporto. i ragazzi disabili e le persone anziane in ospedale per visite o terapie, o Entro la fine dell’anno quindi ancora in ambulanza per i soccorsi sarà inaugurata “La Casa in urgenza.Per scoprire che dopo della Salute” in Via Monza 2 a “amare”, il verbo “aiutare” è il più Rovellasca, spazio che sarà in parte bello del vocabolario. la nuova sede della Croce Azzurra, con i dormitori, la cucina, e gli uffici amministrativi dell’associazione, e dall’altra troveranno posto numerosi ambulatori convenzionati e privati per prelievi del sangue e visite specialistiche di Ortopedia, Cardiologia, Dermatologia, Fisiatria, Ginecologia, Angiologia, Urologia. Rimarrà attivo chiaramente anche l’ambulatorio ostetrico e infermieristico gratuito di Croce Azzurra. E insieme ai preparativi per l’attesissima inaugurazione iniziano i lavori per un evento altrettanto importante: nel 2020 si festeggerà il 40° anniversario dalla fondazione. Un percorso lungo, ma che non 27
V I T A PARROCCHIALE LA CHIESA DEL MAMBRUGH DANILO BORELLA 15 MAGGIO 1796 - Napoleone personaggio di alto livello politico in entra trionfalmente in Milano accolto epoca napoleonica, basti pensare che come un liberatore, ha 27 anni. In un fu proprio Francesco Melzi d'Eril a mese ha battuto i piemontesi (i Savoia), consegnare la Corona Ferrea durante ha cacciato gli austriaci da Milano la cerimonia di incoronazione di (gli Asburgo), ha il comando integrale Napoleone in duomo a Milano. La dell'esercito, esalta gli ideali di libertà, storia che sembra lontana diventa eguaglianza e fratellanza propri della vicina. I Clerici hanno proprietà rivoluzione francese. Appare come anche in Rovellasca e nel territorio una ventata d’aria nuova da molto circostante. Il terreno sul quale tempo attesa sia dal popolo stremato sorge la cappella dell'Immacolata dalla povertà che dagli intellettuali appartiene alla loro famiglia come mantenuti sotto il giogo riporta un documento stilato dal del dominio austriaco. Vescovo Agostino Maria Neuroni Solo successivamente durante una visita a Rovellasca. Si si capirà come questi deve proprio a uno degli influenti ideali troveranno una fratelli Clerici l'edificazione, secondo reale non applicazione. la tradizione orale, della Chiesa della Ora il giovane Madonna Immacolata di Rovellasca Napoleone si come riportato nello scritto di Don attornia di giovani Giovanni Ambrosini, prevosto di ufficiali appartenenti Rovellasca tra il 1899 e il 1921, che all'establishment ne colloca la costruzione nei primi italiano, tra questi vi anni del 1800 per volontà di un sono Paolo Clerici, membro della nobile famiglia Clerici, distintosi nella battaglia generale dell'esercito napoleonico, di Saragozza e decorato come ex-voto per la guarigione da una Cavaliere della Corona grave malattia derivata dalle ferite Ferrea e Giorgio Clerici, (forse) riportate in guerra. Il Clerici, scudiero di Napoleone. contemporaneamente, fece edificare I Clerici sono la chiesa di San Mauro in Copreno, originari di Copreno, entro il parco della residenza familiare, figli di Francesco e la chiesa di S. Cristina a Fenegrò con e Gaetana Melzi l'intenzione di collegare gli edifici tra d'Eril, discendenti loro attraverso un viale alberato che da Giorgione Clerici mercante e non venne mai realizzato. banchiere del 1500. Attraverso la Occorre sottolineare che spesso madre sono nipoti diretti di Francesco la nobiltà usava costruire edifici Melzi d'Eril, primo vicepresidente devozionali in parte per fede in parte della neonata Repubblica Cisalpina, come dimostrazione verso il popolo 28
di potenza e presenza del casato sul del vicario Don Fabrizio Sala anno territorio. 1787, riportata nel documenti del Prof. Entrambi i fratelli Clerici sono sepolti Alberto Rovi (Como) lo descrive: con la madre ed il padre nella chiesina “Il cosi detto Brughé suddetto altro non di San Francesco Saverio di fronte al è che una gran piazza, all’intorno della cimitero di Copreno. L'informazione quale esistono in ogni lato case abitate: circa la costruzione non è però del forma essa la più bella vista, ed il miglior tutto coerente con i documenti storici. decoro della suddetta Terra. Infatti già nel Catasto Teresiano Stessa piazza trovasi interessata da anno 1722, la mappa locale riporta frequenti aje, e quasi l’una all’altra la presenza di un edificio religioso contigue, sopra le quali costumano que’ probabilmente appartenente ai coloni di triturare e stagionare ogni nobili Clerici denominato "Chiesa e sorta di granaglia, ove costruiscono in Cappelletta della B.V. Immacolata". tempo d’estate delle capanne, nella quali E' quindi plausibile pensare che la pernottano per la custodia de’ grani famiglia abbia riedificato o ampliato stessi, ed è una verità di fatto, che per una cappella devozionale locale ai tutta l’estate e susseguente autunno ella margini dell'abitato di Rovellasca, è in Rovellasca più abitata la piazza del in una frazione che secondo una Brughé che le case stesse”. dicitura corretta dovrebbe essere Successivamente il termine Brughè non Mambruck o Mambruch ma si è trasformato in Burghè termine Mambrugh come contrazione delle forse collegato alla parola borgo. Sul due parole: finire del 1700 si ipotizzò anche di • Madonna (contratto Mam - localizzarvi il cimitero comunale mamma in forma devozionale riferito ...ma questa è una storia ampia che alla Madonna) relativo alla nostra racconteremo più avanti. chiesa dell'Immacolata e • Brugh da brughiera (Brughè) In effetti la zona esterna al centro abitato di Rovellasca viene indicata in tutti i documenti storici come la "brughiera o brughè" cioè un pascolo di pubblica proprietà dove venivano fatti pascolare gli animali e dove i contadini riponevano i raccolti. Una descrizione 29
V I T A PARROCCHIALE A PRANZO CON… IL MAROCCO DONNE INSIEME 23 Luglio 2019 - Giornata di possibilità di farsi decorare le mani con festa all’Oratorio organizzata dal disegni ad Henne, usati solitamente in gruppo “Donne Insieme”, Marocco in occasione di importanti dall’Associazione “Il Pozzo” e festività. La manifestazione, proposta dalle donne della comunità anche come momento di integrazione, marocchina di Rovellasca. Si è si è conclusa positivamente e con voluto proporre una occasione di soddisfazione da parte di entrambe le scambio culturale, di conoscenza e comunità, per il successo dell’iniziativa di condivisione tra due realtà diverse dal punto di vista economico, ma che convivono nel nostro comune. soprattutto per una maggiore Le donne marocchine, guidate da conoscenza reciproca che getta le basi Zora (anche parte attiva del gruppo di una collaborazione di una futura CARITAS), da tempo desideravano attività insieme. “Progetto Donne far conoscere ed apprezzare alcuni Insieme” ringrazia tutte le donne sapori della loro cucina tradizionale che hanno partecipato attivamente, approfittando degli spazi messi a soprattutto le amiche marocchine per disposizione dall’Oratorio. La giornata il grande lavoro svolto con generosità, si è sviluppata in un Don Natalino per aver clima di convivialità, condiviso i valori di amicizia e spirito solidarietà mettendo di integrazione, a disposizione motivata dal l’Oratorio, Brunello comune desiderio per il supporto di raccogliere e l’aiuto, tutti i fondi a favore del partecipanti per Centro diurno per aver creato un Anziani promosso da Don Natalino. clima festoso e amichevole e reso La partecipazione al pranzo è stata possibile una donazione di 1700,00 superiore alle aspettative. I 160 euro per il futuro Centro Diurno, commensali hanno potuto apprezzare l’Amministrazione Comunale con il buffet a base di cous cous e Tagine, il Sindaco e gli assessori per la preparato nella funzionale cucina partecipazione all’evento. A Pranzo dell’Oratorio e servito in stoviglie e con il Marocco è un evento piatti tradizionali. Nel pomeriggio di musica e/è Solidarietà, numerose donne della comunità hanno rassegna di spettacoli, momenti dato manforte alle cuoche e hanno culturali e svago, che per cinque estati deliziato i presenti con numerosi tipi hanno animato il BURGHE’ e, allo di dolci, anche preparati al momento, stesso tempo, di raccolta fondi per serviti con il famoso thè alla menta. Un associazioni benefiche locali. momento piacevole ed esotico è stata la 30
Puoi anche leggere