E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA - Intonate il canto SALMO 80,3 - Parrocchia Rovellasca

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E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA - Intonate il canto SALMO 80,3 - Parrocchia Rovellasca
il BOLLETTINO
ROVELLASCA
SETTEMBRE                                         JHS
2  0  1  9

I D E E , FAT T I E N O T I Z I E D E L L A C O M U N I TÀ PA R R O C C H I A L E D I R O V E L L A S C A

Intonate il canto
E SUONATE IL TIMPANO,
LA CETRA MELODIOSA
CON L'ARPA
[SALMO 80,3]
E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA - Intonate il canto SALMO 80,3 - Parrocchia Rovellasca
E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA - Intonate il canto SALMO 80,3 - Parrocchia Rovellasca
il BOLLETTINO
ROVELLASCA
SETTEMBRE                                   JHS
2  0  1  9

                  SOMMARIO
              4   SCRIVE IL PARROCO
                  Dieci anni insieme
              6   NOTE DI REDAZIONE:
                  Un paese pieno di retorica e ipocrisia
              8   VITA PARROCCHIALE:
                  L’organo Mascioni rimesso a nuovo
             10   Grest 2019: la nostra bella storia
             12   Un campo per imparare ad amare
             14   A Torino sulle orme di don Bosco
             15   Assisi: Time out 2
             16   Vivere il servizio... essere carità! Campo superiori - Ostia 2019
             18   Quando gli occhi vedono e le mani toccano
             20   Torneo di pallavolo: si fa la storia
             22   56ˆ giornata mondiale di preghiera per le vocazioni: "Come se vedessero l'invisibile"
             25   Emozioni di un alpino
             26   La fatica e la gioia
             28   La chiesa del Mambrugh
             30   A pranzo con il... Marocco
             31   STORIE E STORIELLE
                  Il dialogo ecumenico in diocesi di Como
             34   APPUNTI
                  Se fin qui hai volato sappi che il tuo viaggio è solo iniziato

             36   DALL'ARCHIVIO

             38   RELIGIOCANDO
E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA - Intonate il canto SALMO 80,3 - Parrocchia Rovellasca
S C R I V E I L
P A R R O C O

                      DIECI ANNI INSIEME
                      DON NATALINO

                      Dieci anni fa, in questi giorni, ero a    che non era mia proprietà e non
                      Livigno e pensavo alla imminente          lo doveva nemmeno diventare!
                      “presa di possesso” – si dice così in     LA COMUNITÀ È DI
                      gergo canonico - della Parrocchia di
                      Rovellasca affidatami dal Vescovo         GESÙ, È LUI CHE L’HA
                      Diego.                                    COSTITUITA E FONDATA!
                      Mi ricordo che guardavo più volte         È LUI CHE LA GUIDA E LA
                      al giorno il sito internet per carpire
                      notizie ed informazioni. Avevo ansia      CONDUCE!
                      e timore, mi sembrava tutto troppo        Io dovevo soltanto metterci la mia
                      alto per le mie capacità… Venendo         umanità e lasciare che Lui ispirasse
                      da due esperienze valtellinesi non        il cuore di ciascuno secondo la sua
                      riuscivo ad immaginare                                  volontà.
                      come potessi gestire al                                 Mi rendo conto che è
                      meglio l’inserimento in                                 proprio così! Spesso
                      un contesto di pianura,                                 accade di mettersi a
                      con vissuti esistenziali                                conteggiare i risultati
                      e lavorativi totalmente                                 ottenuti, gli obiettivi
                      diversi da quelli fino                                  raggiunti, quasi che fosse
                      ad allora incontrati.                                   opera nostra… niente di
                      Andavo a camminare                                      più stolto! Ho la nitida
                      sulle cime dei miei monti                               consapevolezza che non
                      e pregavo… invocavo il                                  c’è attività o esperienza
                      dono dello Spirito perché                               che sia merito mio: è
                      mi rendesse idoneo all’incarico che       sempre la comunione delle persone
                      mi accingevo ad assumere.                 che realizza i sogni di Dio, mai l’estro
                      Avevo tanti pensieri ma il tempo          o l’imprenditorialità del singolo!
                      non si fermava e mi accorgevo che         Nessun uomo da solo è fecondo…
                      non potevo sottrarmi, buttarmi            È così che mi trovo qui, dopo dieci
                      nella mischia: alla fine si trattava di   anni, a ripetermi che è esattamente
                      mettersi al servizio di una comunità      come all’inizio! Il compito è sempre

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più grande delle mie capacità… senza    neanche una conversione… un
minimamente volermi paragonare          piccolo seme in una terra arida…
a chi l’ha pronunciata, davvero mi      fiducioso solo dell’opera di Dio…
sento “un umile lavoratore della        Giudicato con criteri umani: un
vigna del Signore”. Il prete non è      prete totalmente fallimentare,
che questo! Deve fare la sua parte      senza alcun frutto… Giudicato con i
ma non deve essere il centro della      criteri di Gesù: “se il chicco di grano
comunità! Guai se tutto gira attorno    caduto in terra non muore, rimane
alle sole sue iniziative personali!     solo; se invece muore, produce
Le comunità che crescono attorno        molto frutto”. Questo prete è come
al prete sono destinate a morire…       la vedova del vangelo che non ha
o Gesù è il fondamento o tutto è        che due spiccioli e, nascostamente,
precario e transeunte! Don Michele,     li dona al Tempio… agli occhi degli
gentilmente, mi ha chiesto come         uomini non appare, ma a Gesù non
muoversi per celebrare questo           passa inosservata! Diversi sono quei
anniversario: gli ho chiesto il         preti sempre in prima pagina per le
grosso favore di                                       opere che compiono…
non organizzare                                        hanno già ricevuto
assolutamente nulla.                                   la loro ricompensa!
Spero con tutto il cuore                               Devo ancora farne di
che mi ascolti… Per                                    strada per convertirmi!
quale motivo? Perché                                   Tanta! La tentazione
quello che il prete è e fa,                            di emergere è sempre
deve essere la cosa più                                latente… desidero che
feriale e nascosta che                                 mi aiutiate anche voi
ci sia! Alla maniera di                                a ricordarmi questa
Dio deve dare la vita e                                novità evangelica! Per
sparire… nel momento                                   quanto mi riguarda,
in cui appare ha smesso                                io non posso che
di essere secondo Dio!                                 ringraziarvi per
Mi ha colpito molto                                    tutto l’amore e la
nel pellegrinaggio che ho appena        comunione che mi avete riservato in
fatto in Terra Santa l’esperienza       questi dieci anni! Il tempo è volato:
della guida, un padre salesiano di      significa che tutto è stato bellissimo!
ottant’anni, da più di mezzo secolo     Tante condivisioni, nella gioia e nel
impegnato nel ministero in diversi      dolore… che il Signore mi conceda
paesi del Medio Oriente: ha vissuto     di consumarmi fino alla fine solo e
sempre la condizione di minoranza!      soltanto per la sua volontà!
Cristiano in mezzo a mussulmani ed
ebrei. Migliaia di alunni incontrati,

                                                                                  5
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N O T E D I
REDAZIONE

                  UN PAE SE PIENO DI RETORICA
                  E IPOCRISIA
                  ALESSANDRO MARANGONI

                  Se ci fermiamo a riflettere un             figlio di Dio. Dovremmo avere il
                  momento non possiamo non notare            coraggio di chiamare fratelli anche
                  le palesi contraddizioni del nostro        i mussulmani, gli atei e i senza Dio,
                  Paese: ci definiamo cattolici e poi        non per passare da santi ma per
                  siamo contro i migranti, difendiamo        aderenza al Vangelo.
                  la vita e poi accettiamo la dolce          Così come dovremmo avere
                  morte, perché in fondo “ognuno             l’ardire di affrontare seriamente il
                  è libero di pensare come vuole”,           discorso della fine della vita: senza
                  passiamo sottotraccia allo scandalo        demagogici discorsi e piagnistei di
                  di Bibbiano, dove i più deboli sono le     sorta.
                  uniche vittime…                            Dovremmo avere il coraggio di
                                                             difendere la vita per tutto il suo
                                                             corso dal concepimento alla fine
                                                             naturale della stessa, avendo ben
                                                             presente che essa è un dono e non
                                                             già un possesso.
                                                             Per arrivare a parlare dati alla mano
                                                             di Bibbiano, un paese italiano,
                                                             come Rovellasca dove per anni si
                  Eppure se parli con la gente, anche        strappavano i figli ai genitori con
                  qui a Rovellasca, è normale che i          montature oscene per l’interesse di
                  migranti siano un problema, che            qualcuno.
                  l’eutanasia dovrebbe essere un             Vedete fratelli e sorelle a me sempre
                  diritto, che in fondo, a Bibbiano è        cari, siamo intrisi di ipocrisia, di
                  successo qualcosa “ma non ho capito        buoni sentimenti ma di cattive
                  bene”.                                     azioni, al punto che alla fine
                  E allora sempre stando fermi               riusciamo a giustificare quasi tutto,
                  dovremmo avere il coraggio di dirci        compreso quello che giustificato
                  in faccia tutta la verità, che poi è una   non può essere.
                  sola, e cioè che non si può servire        TORNIAMO CON
                  due padroni, cioè dirsi di Cristo e
                  poi applaudire ai porti chiusi e agli      FORZA ALLA VERITÀ:
                  sbarchi negati, perché quelli che          TORNIAMO A CRISTO,
                  non sbarcano sono uomini, donne e          CON VIGORE E FIDUCIA
                  bambini che, in estrema ratio, sono
                  nostri fratelli.                           SUL SUO ESSERE VIA
                  Dovremmo avere la forza di                 E LUCE AL NOSTRO
                  spiegare ai nostri figli che non è il      PENSARE.
                  colore della pelle a fare un uomo          Non sono d’accordo sul fatto che in
                  ma ontologicamente il suo essere           fondo ognuno ha la sua verità e come

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tale vada rispettata: il cristiano non   di un letto d’ospedale sarebbe
è un democratico, il cristiano sa che    da cullare con quella delicatezza
deve sempre fare i conti con l’unica     che solo l’uomo può donare al suo
verità: cioè il Vangelo di Gesù, il      simile, e Bibbiano un orrore da
resto “sono balle”!                      denunciare senza se e senza ma.
Smettiamola con il “secondo me”!         Quanta strada da fare fratelli…
E’ o non è Cristo il mio punto di        Per fortuna Cristo ha pazienza
partenza e di arrivo per vivere?         sempre con noi e ci dona la
Se ragionassimo così in modo             possibilità di pentirci e di
lineare, non solo saremmo coerenti       convertirci ogni giorno.
con noi stessi ma soprattutto            E ALLORA
saremo fedeli testimoni dell’unica
Verità, e vivremmo in mondo              “INCAMMINIAMOCI”
migliore.                                INSIEME SULLA VIA
Allora il migrante non sarebbe un        DELLA VERITÀ CHE MAI
nemico ma un fratello in difficoltà a
cui donare tutto noi stessi, il dolore   CI SARÀ NEGATA.

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V I T A
PARROCCHIALE

                   L’ORGANO MASCIONI RIMESSO A
                   NUOVO
                   SEBASTIANO GALBUSERA

                   Anche le orecchie meno tecniche o        E proprio come nelle orchestre,
                   sensibili avranno percepito che da       anche nell’organaria (l’arte della
                   agosto suoni nuovi echeggiano nella      costruzione degli organi) ci sono
                   nostra chiesa parrocchiale.              varie tecniche e scuole:
                   Sono i suoni del nostro organo           la tedesca, la francese, l’italiana,
                   parrocchiale restaurato con un           che a loro volta si suddividono
                   intervento completo e ampio che          in altre centinaia di rivoli macro
                   lo ha riportato allo splendore           regionali e regionali.
                   originale.                                         La stessa composizione
                   Non bisogna certo                                  ed esecuzione organistica
                   stupirsi nel sapere che                            ha poi dettato nei secoli
                   uno strumento così                                 l’evoluzione della tecnica
                   ricco ma anche così                                di costruzione degli organi
                   complesso abbia bisogno                            stessi.
                   di accurata e programmata                          Non posso non pensare
                   manutenzione.                                      ad esempio come
                   Come dicono in tanti, è                            nella costruzione del
                   bello sentire risuonare                            nostro organo abbiano
                   durante le celebrazioni                            contribuito notevolmente
                   il suono del nostro                                il prevosto don Fasola e
                   Mascioni, così imperioso                           il M° Peppino con i loro
                   e impetuoso nei suoi                               personali gusti musicali.
                   registri di ripieno, ma pure                       Ma da dove nasce il suono?
                   estremamente dolce nelle                           Non è necessario essere
                   ance e nei flauti, nel bordone o nella   professori di musica o costruttori
                   dulciana e nel diapason…                 di organi ma credo sia interessante
                   L’organo è precisamente una              conoscere i principi fondamentali
                   vera e propria orchestra, che nei        grazie ai quali possiamo gustare la
                   secoli si è modellata e rimodellata      nostra bella musica.
                   secondo i gusti e le mode del            Il tutto nasce da un motore che fa
                   tempo e le richieste della liturgia.     muovere due enormi mantici che

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E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA - Intonate il canto SALMO 80,3 - Parrocchia Rovellasca
con il loro movimento alternato          suonare; senza voler essere
pompano in continuazione aria nel        presuntuoso, non ci si inventa
somiere, un grande tubo che corre        organisti dalla sera alla mattina.
all’interno dell’organo e sul quale      Ci vogliono anni di studio e
sono innestate tutte le canne, a         conoscenza del funzionamento
partire da quelle enormi dei pedali      dello strumento che si ha sotto le
fino alle minuscole del Nazardo.         mani e sotto i piedi… è necessaria
A questo punto la meraviglia: la         tanta applicazione e fantasia nella
pressione sui tasti fa scattare delle    gestione dei registri attraverso
elettrovalvole (movimento un tempo       i quali la voce dell’organo si
meccanico) che liberano l’aria           può esprimere in molteplici
all’interno delle canne e grazie alla    sfumature: dall’accompagnamento
vibrazione ecco il suono!!               dell’assemblea a quello dei solisti, dal
Pensate a che meraviglia tecnica         sostegno al coro al pieno dei finali,
e costruttiva si cela dietro a ogni      passando dai preludi, interludi e
singolo tasto suonato!                   postludi che precedono, intervallano
Ecco perché è necessaria tanta cura      o chiudono i canti...
e tanta manutenzione; ecco perche’       Abbiamo bisogno di persone che
dopo tanti anni, questo intervento       vogliano dar voce ai suoi tasti….
di pulizia delle canne, di riparazione   persone innamorate della musica e
dei mantici e del somiere, di            dell’organo, persone che vogliano
sistemazione della parte elettrica, ha   studiare e impegnarsi perche’ questo
riportato al suo originario splendore    nostro meraviglioso strumento possa
questo nostro organo Mascioni            risuonare ancora di più…
dal carattere robusto e dal suono        persone che quando si siedono allo
cristallino.                             sgabello possano sentire di essere
Non è uno strumento di facile            al servizio di questa poderosa
comprensione e che tutti possano         meraviglia.

                                                                                    9
E SUONATE IL TIMPANO, LA CETRA MELODIOSA CON L'ARPA - Intonate il canto SALMO 80,3 - Parrocchia Rovellasca
V I T A
PARROCCHIALE

                    GREST 2019:
                    LA NOSTRA BELLA STORIA
                    MAT TEO E MARTINA

                    Forse un titolo migliore non             merenda. Ma il vero traguardo era
                    potrebbe esistere per un grest.          vedere i ragazzi tornare a casa con
                    Già, perché la vita di ognuno di noi     il sorriso sulle labbra, felici per la
                    è proprio una bella storia, ed è una     giornata appena trascorsa. Questo è
                    bella anzi bellissima storia anche       il pensiero dei nostri animatori, che,
                    quella del nostro grest, che                       anche quest’anno, si sono
                    tutti i bambini, i ragazzi e gli                   impegnati nelle settimane
                    animatori hanno contribuito                        di grest, riuscendo
                    a scrivere, proprio come                           sempre a superare, con la
                    le parole dell’inno di                             collaborazione, i numerosi
                    quest’anno: “Adesso tocca a                        imprevisti, che anche
                    te, la storia scrivere”. Questo                    quest’estate non sono
                    è quello che i bambini, i                          mancati.
                    ragazzi e gli stessi animatori                     Quest’anno, durante
                    hanno imparato in queste                           2 mattine, i ragazzi
                    settimane.                               hanno vissuto un’esperienza
                    Un’ottima recensione è, sicuramente,     con l’Operazione Mato Grosso,
                    quella dei veri protagonisti di questo   organizzando una raccolta viveri
                    grest, i nostri ragazzi che durante la   che ha coinvolto tutti i ragazzi,
                    giornata giocavano, si impegnavano e     proponendo due attività diverse
                    collaboravano tra di loro per portare    in base all’età. I più piccoli sono
                    la propria squadra alla vittoria.        rimasti in oratorio e con l’aiuto dei
                    Certo è che, non di sola competizione    volontari si sono cimentati in alcune
                    è fatto il grest, valgono anche i        attività manuali; i più grandi, invece,
                    semplici momenti in cui i ragazzi        seguiti degli animatori, si sono
                    potevano chiacchierare e giocare         occupati di distribuire i volantini
                    liberamente, come ad esempio la          per la raccolta e, successivamente,

               10
di ritirare i pacchi con i viveri        un grande grazie, perché anche
preparati dalle famiglie. Una            quest’anno si sono impegnati ad
raccolta viveri è servita proprio per    animare con gioia i nostri ragazzi.
far conoscere ai più piccoli che cosa    Un ringraziamento speciale non
sono la beneficenza e il volontariato,   può, poi, non andare a don Natalino
ingredienti fondamentali per             e don Michele, i quali, collaborando,
scrivere, ma, soprattutto, per vivere    hanno contribuito alla buona
una bella storia.                        riuscita del grest. Risultato migliore
Scrivere una bella storia come           non sarebbe stato possibile se non
questa è stato possibile anche grazie    grazie ai ragazzi stessi, quindi il
all’aiuto di cuochi e volontari che si   ringraziamento più grande non può
sono sempre resi disponibili.            che andare a loro!
Anche ai nostri animatori va

                                                                                  11
V I T A
PARROCCHIALE

                    UN CAMPO PER IMPARARE AD AMARE
                    CHIARA BRANCACCIO

                    “Io non credo a Gesù perché ho capito      che amarli veramente, nella
                    che non serve a niente.”                   dimensione alta che hai proposto
                    “Quando ho avuto dei momenti molto         a loro per un’intera settimana di
                    tristi nella mia famiglia la fede non mi   riflessioni sul comandamento
                    è servita a niente. Non mi interessa       dell’amore, non è facile.
                    più.”                                      E che forse, chissà, questa tua
                    Quando ti trovi ad ascoltare da due        limitata capacità di amare,
                    ragazzi queste parole proprio uno          combinata con i miliardi di parole
                    degli ultimi giorni di campo e cerchi      che hai speso proprio sull’amore,
                    di accoglierle realmente, lasciandoti      questa larga forbice tra la parola e la
                    interrogare da esse, alcuni diversi        vita, potrebbe c’entrare qualcosa con
                    pensieri possono attraversare la tua       le loro perplessità sulla fede.
                    mente.                                     Fatto questo passo, nonostante le
                    Potresti usare proprio le loro parole,     immagini precedenti di perle e di
                    “non serve a niente”.                      porci non abbandonino la tua mente,
                    Pensare                                                             potrebbe
                    che questa                                                          accadere che un
                    settimana non                                                       altro pensiero
                    sia servita a                                                       cominci a farsi
                    niente.                                                             strada. Faresti
                    Potrebbe                                                            riecheggiare
                    allarmarti il                                                       le parole che
                    fatto che non                                                       hanno usato,
                    solo questi                                                         ascoltandole
                    pochi giorni                                                        una ad una, e
                    non sono                                                            tu capiresti che
                    serviti a niente, ma neanche le            non è un caso se hanno usato proprio
                    testimonianze di fede dei genitori e       queste: “non serve a niente”.
                    degli adulti che questi due ragazzi        Non hanno detto “non mi interessa”,
                    hanno incontrato in più di dieci anni      “non ho voglia”, “è difficile” o altro.
                    “non sono servite a niente”.               Ti accorgeresti allora, con stima
                    Potresti arrabbiarti e pensare             verso di loro, che a tredici anni sono
                    che questi ragazzi e tutta questa          riusciti ad andare al nocciolo del
                    generazione è superficiale, limitata e     grande dubbio su Dio che attraversa
                    arrogante.                                 l’utilitaristica civiltà occidentale.
                    Che questi ragazzi sono i porci che        Che la loro domanda è quella vera,
                    non sanno ricevere le perle che            sincera, di tutto il nostro mondo
                    diamo loro.                                vuoto di senso, implorante.
                    Oppure potresti provare ad amare           Perché in tutti noi c’è sempre il
                    questi ragazzi. Potresti accorgerti        primitivo che disegna sulla sua vita

               12
immagini di abbondanza, sperando          Sappiamo che rendere sacro il loro
che Dio le scorga e le realizzi.          dubbio nella preghiera non sarà
A questo pensiero potresti anche          servito a niente, che quel “non serve
fermarti, entrando in un pessimismo       a niente” detto a noi e detto poi a Dio
cosmico senza uscita e senza              nella preghiera non è inutile.
speranza. Eppure, proprio sul             Il senso di questo campo estivo
baratro del tuo personale “non serve      e, forse, anche dell’anno di
a niente”, un altro ricordo del campo     catechismo che sta per iniziare, deve
accorre in tuo aiuto.                     necessariamente ricostruirsi proprio
Un paio di giorni dopo le parole          a partire da quel “non serve a niente”.
di questi due ragazzi, il campo sta       Allora avrà senso la fatica delle
finendo. Si prepara la Messa finale,      camminate in montagna, la
alla quale parteciperanno anche i         preghiera del mattino e della sera,
genitori, che chiuderà la settimana       il gioco, stare insieme, conoscere le
di campo estivo. Si provano i canti       vite di chi ha incontrato l’amore di
con le voci stanche, un po’ roche per     Dio e lo ha accolto.
le urla, i giochi dei giorni passati.     Avrà senso parlare ai ragazzi del Dio,
Si sistemano le panche e l’altare         che, come scrive il filosofo Guitton:
improvvisato rivolto a quelle             “Per i cristiani è necessariamente
montagne silenziose, che gridano          discreto. Ha posto un’apparenza di
bellezza. Un gruppetto prepara la         probabilità nei dubbi che investono la
preghiera dei fedeli.                     sua esistenza.
Le facce sono svogliate: qualcuno sta     Si è avvolto di ombre per rendere la
zitto, i più zelanti, impietositi dalle   fede più appassionata e, senza dubbio,
richieste degli animatori, sciorinano     anche per aver diritto di perdonare il
qualche frase di circostanza con il       nostro rifiuto.
tono che si riserva alle interrogazioni   Occorre che la soluzione
scolastiche . I malati, la chiesa, la     contraria alla fede conservi una
pace nel mondo. Poi però nasce            sua verosimiglianza per lasciare
anche un ringraziamento: “per             completa libertà di azione alla sua
questo campo, per le amicizie, per le     misericordia.”
domande e per i dubbi”.

                                                                                    13
V I T A
PARROCCHIALE

                    A TORINO SULLE ORME DI DON BOSCO
                    L AR A OLTOLINI,SAR A STR AMENTINOLI

                    Subito dopo il campo estivo abbiamo    visitato la sede del SERMIG
                    dovuto rifare le valigie per poi       (“Arsenale della Pace”), ovvero
                    partire alla volta di Torino sulle     un vecchio arsenale risalente
                    orme di don Bosco.                     alla Seconda Guerra Mondiale
                    Durante questo viaggio abbiamo         ora trasformato in un luogo di
                    visitato molti luoghi collegati alla   accoglienza per persone bisognose.
                    vita del Santo tra cui: colle Don      L’ ultimo posto che abbiamo visitato
                    Bosco, Chieri e Valdocco.              è stata l’Abbazia di Vezzolano dove
                    QUESTA ESPERIENZA CI                   i nostri animatori ci hanno fatto un
                                                           discorso su cosa vuol dire veramente
                    HA AIUTATI A CAPIRE                    essere animatori, quali vantaggi
                    COME MIGLIORARE NEL                    e svantaggi comporta, e i sacrifici
                    RUOLO DI ANIMATORI.                    che a volte si devono fare ma che
                    Convivere per qualche                  alla fine portano comunque molta
                    giorno ci ha anche                                     soddisfazione.
                    aiutati a rafforzare                                   L’ultimo giorno di
                    la nostra amicizia e                                   questo piccolo campo
                    nonostante fossimo in                                  l’abbiamo trascorso a
                    pochi il divertimento                                  Ondaland, un parco
                    non è mancato e                                        acquatico vicino a
                    abbiamo saputo fare a                                  Torino, per divertirci
                    meno dei cellulari.                                    insieme prima di
                    Oltre alle gite dedicate alla storia   affrontare il viaggio di ritorno e
                    di don Bosco, una mattina abbiamo      doverci salutare.

               14
ASSISI: TIME OUT 2
ANGELICA ,CHIAR A ,GIORGIA ,MARTA SUOR DANIEL A

Carissimi,                               Tutto in stile francescano.
siamo contenti di condividere con        Ci spiace che sia già finita anche
voi la ricca esperienza che abbiamo      quest’anno… come tutte le belle
vissuto in questi sei giorni a Santa     esperienze, non vediamo l’ora che
Maria degli Angeli insieme a tanti       ritorni luglio per ritornare!!
altri adolescenti come noi di tutta      Ci farebbe molto piacere che anche
Italia,accompagnati dalle nostre         altri nostri amici di Rovellasca
suore Francescane Angeline, da           venissero con noi per gustare questi
due sacerdoti e da alcuni animatori.     giorni di vera Grazia e crescita!
Quest’anno abbiamo “viaggiato”           Con gioia vi salutiamo e siamo
dentro di noi e ci siamo “imbattuti”     disponibili a rispondere a qualsiasi
con le nostre schiavitù e le nostre      domanda in merito a quanto abbiamo
libertà... abbiamo “visitato” 4 terre:   vissuto.
•   AVERE                                Alla prossima!

•   ESSERE
•   FARE
•   DIVERTIMENTO
Sono state giornate “ritmate” da
momenti di preghiera, riflessione,
confronto e divertimento!!!
E come per magia siamo riuscite a
fare amicizia con ben 116 ragazzi,
perché più noi eravamo ben 120!!!

                                                                                15
V I T A
PARROCCHIALE

                    VIVERE IL SERVIZIO... ESSERE CARITÀ!
                    CAMPO SUPERIORI - OSTIA 2019
                    GABRIELE BANFI

                    «Guardiamo a te che sei maestro e           decimo comune romano abbiamo
                    Signore: chinato a terra stai, ci mostri    operato nell'orario di pranzo al
                    che l'amore è cingersi il grembiule,        Centro di accoglienza “Gabriele
                    sapersi inginocchiare, ci insegni che       Castiglion” gestito dalla Caritas di
                    amare è servire».                           Roma. Alla base di questo grande
                    E' la prima strofa di un canto dal          progetto c'è l'idea che aprire le porte e
                    titolo “Servire è regnare” e riassume       ospitare coloro che domandano aiuto
                    benissimo la nostra esperienza              è rinnovare il gesto del Samaritano
                    vissuta ad Ostia. Il centro, il nucleo,     che si ferma per fare spazio nel
                    il fulcro attorno al quale è ruotata        suo tempo e nelle sue possibilità
                    tutta la nostra settimana di campo è        al volto dell’altro che fa appello
                    stato il servizio verso i nostri fratelli   alla responsabilità, che chiede una
                    che vivono e muoiono nella povertà          risposta personale di condivisione.
                    e nella fame di tutto il mondo. Come        Così facendo questi spazi dedicati
                    il nostro maestro anche noi abbiamo         all'accoglienza diventano un faro
                    dovuto cingerci i fianchi, indossare        sempre acceso che dà speranza,
                    un grembiule, farci servitori e             sostegno e futuro a tutte quelle
                    donatori del nostro amore pieno di          persone in difficoltà.
                    comprensione, di pace e di gioia.           Noi, anche se solo per una settimana,
                    Il frutto di questo amore offerto è         possiamo dire di aver visto,
                    stato il servizio dal quale a sua volta è   conosciuto e sperimentato questa
                    germogliata la pace, poiché                 drammatica realtà.
                    LA PREGHIERA ATTIVA È                       Il centro di accoglienza ci ha
                                                                permesso di vedere un mondo
                    AMORE, L'AMORE ATTIVO                       sconosciuto o spesso sottovalutato
                    È SERVIZIO E LE OPERE                       o incompreso, fatto di gente povera,
                    DELL'AMORE SONO                             ai margini della società, ultima tra
                                                                gli ultimi, che vive nella miseria per
                    SEMPRE OPERE DI PACE.                       svariati motivi personali. Passando
                    In questi giorni di permanenza nel          qualche giorno con loro, standogli

               16
accanto, ascoltando le storie che ci          quelle situazioni critiche, facendo
raccontavano, prestando attenzione            passare questi poveri uomini da
a quei dolori, quelle tristezze, quelle       vittime ad autolesionisti.
malinconie e quei rimpianti che il            La povertà che ci immaginiamo o
loro cuore narrava, li abbiamo aiutati        meglio crediamo di conoscere è spesso
a portare quel peso straziante della          solo frutto di stereotipi che nascono a
croce che grava sulle loro spalle e che       causa della scarsa e mala informazione
faticano a condividere. Spesso non            che ci viene data su una tematica così
hanno nessuno che gli stia accanto e          importate e delicata. Qui ad Ostia
che li sostenga, così vengono logorati        abbiamo trovato il vero volto della
dal dolore arrivando a pensare                povertà e ne siamo diventati testimoni
addirittura al suicidio. Tante storie         oculari e come tali abbiamo il compito
abbiamo ascoltato, molte di queste            di raccontare e far conoscere questo
ci hanno commosso, fatto meditare             mondo ancora troppo nascosto ed
e aprire gli occhi verso un problema          isolato dall'alto muro dell'indifferenza.
sociale in continuo aumento, sempre           NON POSSIAMO
più difficile e faticoso da gestire e che
oramai sta diventando impossibile da          RIMANERE DISTANTI
estirpare.                                    DA UN PROBLEMA COSÌ
Tutti i giorni nelle nostre case all'ora      FORTE!
di pranzo o cena la TV è spesso               Vergence, una ragazzina del Congo
accesa sui telegiornali che i vari canali     racconta:
trasmettono in qualunque orario. Ad           “Andando a scuola, ero veramente
aprire il programma informativo come          affamata. Sulla strada, ho incontrato
primi titoli è sempre la politica o in        mio zio, che mi ha dato i soldi per
casi eccezionali grandi avvenimenti           comprare un panino, ma poco più
cronistici, poi si passa a fatti di cronaca   avanti ho visto un uomo molto povero.
nera e giudiziaria e in chiusura a quelli     Ho subito pensato di dare a lui questi
di cronaca bianca e rosa, ma quante           soldi. La mia amica, che era con me, mi
volte sentiamo parlare di povertà?            ha detto di non farlo, di pensare a me
Se raramente se ne parla passa                stessa! Ma io mi sono detta: io troverò
spesso in secondo piano e noi da casa         da mangiare domani, ma lui? Così ho
sorvoliamo pienamente sul problema,           dato a lui i soldi per il mio panino ed ho
anzi il più delle volte accusiamo quelle      provato una grande gioia nel cuore.”
persone per essersi messe da sole in

                                                                                           17
V I T A
PARROCCHIALE

                    QUANDO GLI OCCHI VEDONO E LE
                    MANI TOCCANO
                    CRISTINA AMODEI

                    Finalmente in Terra Santa!                 piccolo per abitare insieme a noi! Che
                    Il pellegrinaggio tanto desiderato e       stupore: nascita a nuova vita!
                    sognato si è compiuto!
                    Che sensazione calpestare i luoghi         Ma è a Nazareth, nella semplicità,
                    ove il nostro Gesù si è incarnato, è       che Gesù trascorre la sua infanzia
                    nato, vissuto, morto e risorto!            seguendo il suo papà, il nostro San
                                                               Giuseppe, sulla cui abitazione c’è la
                    Prima tappa, dove tutto ha                 chiesa a Lui dedicata. Poco distante
                    avuto inizio: Nazareth con                 la prima Sinagoga dove Gesù ha
                    l’annunciazione dell’Angelo Gabriele       cominciato a parlare la Parola del
                    a Maria. La guida,                                           Signore, portando
                    il sorprendente                                              “ai poveri il
                    Padre Jacques,                                               lieto annuncio,
                    ci porta davanti                                             a proclamare
                    a un arco situato                                            ai prigionieri la
                    sulla fontana dove                                           liberazione, ai
                    Maria si fermava ad                                          ciechi la vista, a
                    attingere l'acqua,                                           rimettere in libertà
                    indicata, secondo                                            gli oppressi”.
                    una tradizione,                                              Parole di libertà
                    come il luogo del                                            e di amore che
                    primo annuncio.                                              segnano il primo
                    L’acqua si è ritirata,                                       vero cambiamento
                    ma il “sì” detto                                             rispetto al vecchio
                    da Maria rivive in ogni nostro “sì”,       testamento. Come non rimanerne
                    così come resta la sorgente che si         affascinati.
                    può ammirare nella piccola chiesa
                    ortodossa dell’Annunciazione. Sulla        Eccolo poi già trentenne a Cafarnao,
                    grotta rimasta intatta nei secoli,         dove vi abitò nella casa di San Pietro,
                    abitazione di Maria ove è avvenuta         sul cui luogo è stata costruita una
                    l’annunciazione e l’incarnazione di        chiesa. Poco distante ci sono i resti
                    Gesù si erge invece l’altra sublime        di un’altra sinagoga, più grande,
                    chiesa cristiana dell’Annunciazione.       dove Gesù ha insegnato di sabato la
                                                               nuova legge dell’amore, con autorità
                    A Betlemme nasce Gesù. Spettacolare        e compiendo vari miracoli. Questa
                    la chiesa della Natività, la cui cripta    sinagoga è stata ricostruita in epoche
                    custodisce il punto esatto in cui è        successive mantenendo intatte e
                    nato Gesù, raffigurato da una stella.      intoccate le rovine esistenti della
                    Trovarsi lì è qualcosa che ti toglie il    precedente costruzione fatta erigere
                    respiro, che ti incanta. Gesù si è fatto   dal centurione romano pagano che

               18
solo perché aveva creduto e non si         Anche Lui nella sofferenza prega
era considerato degno neanche di           affidandosi al Padre.
avvicinarsi a Gesù, per la sua grande
fede Gesù aveva guarito il suo servo.      Il tutto, la fine, la morte di Gesù, e la
Che poche cose che ci chiede Gesù: chi     Sua resurrezione, l’inizio, si compie a
non si sente degno viene salvato.          Gerusalemme, ove sorge la Basilica del
Gesù insegna come vivere la felicità, la   Santo Sepolcro.
beatitudine, con il suo discorso della     Mai vista chiesa più bella, articolata,
montagna a Tabga, poco distante da         grandiosa, ove si mescolano suoni di
Cafarnao. Beati i poveri in Spirito: è     culture diverse.
questo che colpisce di più, sapere che     Gerusalemme ti rapisce: fulcro del
senza di Lui non siamo e non possiamo      mondo che unisce le tre religioni
niente. Che beatitudine insorge!           monoteiste ma soprattutto centro
                                           della nostra nuova vita.
Ma Gesù, umano, fragile, che prova         Gesù è risorto per rimanere eterno
tristezza e angoscia e che prega           per sempre in noi, per dirci che non ci
per non cadere in tentazione lo            abbandonerà mai più.
incontriamo al Getsemani, poco fuori       Che ci amerà sempre.
da Gerusalemme, ove si ritira dopo         La resurrezione dei nostri cuori può
l'Ultima Cena prima di essere tradito,     sempre compiersi perché lui ama, a tal
arrestato e ancora rinnegato da Pietro.    punto da essere morto per noi.
Nella sua fragilità prega:                 Che atto di amore più grande di
«PADRE MIO, …PERÒ                          questo?

NON COME VOGLIO IO,
MA COME VUOI TU!».

                                                                                       19
V I T A
PARROCCHIALE

                    TORNEO DI PALLAVOLO:
                    SI FA LA STORIA
                    ALBERTO DISCACCIATI

                    In assenza dei mondiali di calcio     fresco di rifacimento.
                    e non essendoci quest’anno le         A contendersi la vittoria ben 17
                    Olimpiadi estive, nella pausa tra     squadre che si sono sfidate nei
                    Giro d’Italia e Tour de France era    gironi e nelle fasi ad eliminazione,
                    senza dubbio l’evento sportivo        animando le serate della seconda
                    più atteso dell’estate. Tutte le      metà di giugno. A fare da cornice
                    aspettative erano riposte nel         alle “strabilianti” prestazioni
                    tradizionale – sì, perché dopo        sportive vi era sempre una folta
                    ben sette edizioni bisogna            e calorosa presenza di tifosi e
                    necessariamente ritenerlo             affezionati. Tra le compagini che
                    appuntamento fisso – Torneo di        si sono contese la vittoria finale
                    Pallavolo degli Oratori.              figuravano ben due squadre
                    In concomitanza con l’inizio del      rovellaschesi: la prima, Aziz &
                    Grest infatti è qualche anno che      Co., giovane, atletica, entusiasta,
                    sul campo da pallavolo del nostro     frizzante. Composta dagli animatori
                    oratorio si affrontano squadre        del nostro oratorio, fisici asciutti,
                    provenienti dai paesi vicini. Tutto   muscolosi, abbronzati. In loro erano
                    è iniziato nell’estate del 2012 con   riposte speranzose aspettative di
                    l’idea di aggregare nelle serate di   classifica. Certo, non ci si aspettava
                    giugno e luglio i ragazzi che nel     la vittoria finale del torneo, ma
                    pomeriggio prestavano servizio        nemmeno l’umiliante esclusione
                    come animatori                                              dopo un filotto
                    al Grest. Con                                               di brucianti
                    il passare degli                                            sconfitte.
                    anni l’idea si è                                            In questa
                    via via ripetuta                                            situazione
                    e strutturata,                                              umiliante e
                    allargandosi non                                            catastrofica
                    più solo al nostro                                          nessuno poteva
                    oratorio.                                                   aspettarsi che
                    Quest’anno                                                  l’altra squadra
                    infatti hanno                                               rovellaschese
                    collaborato                                                 sarebbe stata la
                    all’organizzazione anche alcuni       vera sorpresa della competizione.
                    oratori vicini, con le partite        Les Garzons, età media intorno ai
                    del torneo che si sono svolte         40 anni, la squadra più matura del
                    alternandosi su ben tre campi         torneo, tant’è che l’abbiamo sentita
                    di gioco: quelli degli oratori di     soprannominare da qualcuno,
                    Cermenate, Cadorago e sul nostro      senza alcun rispetto, la squadra
                    storico “campetto rosso”, fresco      dei “vecchi”. Un mix di esperienza,

               20
chili di troppo, visione di gioco e      estive. Vittoria dopo vittoria,
dolori articolari. Atleticità poca,      fino a risultare l’unica squadra
senso della posizione elevato. Un        imbattuta, fino alla finale del
gruppo in cui la consapevolezza di       torneo. Ebbene sì, la finale, l’epilogo
essere forti era ben radicata, ma        di tutto. Domenica 30 giugno, una
la preoccupazione di non essere          data che in tanti si erano segnati
supportati a sufficienza dal fisico da   sul calendario, un appuntamento
“dopolavoro” di alcuni componenti        immancabile. Striscioni, fumogeni,
minava le ambizioni di successo.         e un pubblico davvero agitato, con
Un gruppo di “non più ragazzi”           cori da stadio e urla frenetiche,
composto da genitori, catechisti e       ad accompagnare la partita dove
volontari del nostro oratorio. Volti     i nostri si giocavano il tutto per
noti, capitanati dal leader spirituale   tutto contro la giovane squadra di
e celebrità dell’evento:                               Vertemate. Ancora una
don Michele.                                           volta i nostri vecchietti
La cavalcata della                                     hanno sfoderato
squadra è stata                                        una prestazione
entusiasmante. Si                                      magistrale, lasciando
pensava che con                                        solamente le briciole
il passare delle                                       ai poveri avversari
partite la stanchezza                                  e conquistando
e l’affaticamento                                      agevolmente i tre set.
potessero prendere il                                  Una cavalcata
sopravvento su questi                                  entusiasmante che
diversamente giovani.                                  ha visto la squadra
E invece no, come il                                   meno accreditata alla
più classico dei motori                                vittoria finale trionfare
diesel, gara dopo gara aumentava         meritatamente, portando alla
l’affiatamento e stranamente anche       gloria il nome del nostro oratorio.
la condizione fisica. Sono riusciti ad   Un’impresa che di certo rimarrà
affrontare ostacoli inimmaginabili,      indelebile negli occhi dei tifosi
ad abbattere i muri più tosti            e nei cuori – a rischio infarto –
pur contando sull’elevazione             dei giocatori. Scherzi a parte… è
imbarazzante di qualche giocatore.       stato un momento davvero bello
Hanno superato momenti di                di comunità, di condivisione e di
difficoltà, hanno perso un giocatore     gioco, capace di unire in semplicità
per un terribile infortunio, ma          e amicizia, di cui dobbiamo essere
non si sono mai arresi, neppure          grati.
al caldo torrido delle tarde serate
                                                                                   21
V I T A
PARROCCHIALE
                    56^ GIORNATA MONDIALE DI
                    PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
                    “COME SE VEDESSERO L'INVISIBILE”
                    GABRIELE BANFI

                    Come ogni anno, in occasione della IV       testimonianze di giovani che, come
                    domenica di Pasqua (12 maggio 2019),        noi, sono in cammino, alcuni tra quelli
                    si celebra la Giornata Mondiale di          hanno già compiuto scelte definitive
                    Preghiera per le Vocazioni.                 per la vita, altri sono prossimi a farle,
                    Ci si raduna in preghiera per chiedere      altri in cammino e in ricerca attraverso
                    al Signore il dono di nuove e sante         esperienze e proposte giovanili.
                    vocazioni ma soprattutto preghiamo          Un cammino quello verso il Santuario
                    affinché il nostro cuore si allarghi alla   molto emozionante e meditativo.
                    misura di questo dono. Oggi e sempre,
                    la preghiera ci faccia più attenti alla     Testimonianza di Sr Maria
                    voce che il Signore rivolge a tutti e a     Enrica del Monastero della
                    ciascuno di noi.                            Visitazione di Como
                    DALL'ASCOLTO VENGA                          Suor Maria Enrica della parrocchia
                    L'ACCOGLIENZA E                             di Maccio è da 15 anni monaca di
                                                                clausura alla Visitazione di Como. E'
                    DALL'ACCOGLIENZA                            entrata in monastero a 30 anni dopo
                    LA FECONDITÀ DI UNA                         un percorso abbastanza lungo che ha
                    NUOVA VITA.                                 iniziato all'età di 22 anni con la sua
                    La Diocesi di Como, in particolare noi      conversione che, sottolinea lei, non è
                    giovani, abbiamo compiuto l'11 maggio       coincisa con la sua consacrazione.
                    un pellegrinaggio al Santuario della        E' maturata, nella sua umanità e
                    Madonna del Soccorso ad Ossuccio,           nella dimensione affettiva, in oratorio
                    anche noi nel nostro piccolo abbiamo        comprendendo che solo in Gesù
                    voluto pregare per le nuove vocazioni.      poteva dare pienezza alla sua vita.
                    Chi più di Maria ci è modello in            Il suo cammino di discernimento è
                    questo? Per questo motivo lungo il          stato in salita ma ha sperimentato
                    nostro cammino abbiamo recitato             che i momenti più bui e faticosi non
                    insieme il Santo Rosario. Ci siamo          sono incidenti di percorso, sono quei
                    riuniti così alla preghiera delle nostre    momenti in cui la fede vince, vince
                    comunità in questo mese di maggio e         le prove, vince le tentazioni e le
                    abbiamo messo i nostri passi su quella      resistenze, con la sua povera fede il
                    strada percorsa nei secoli da tanta         Signore ha vinto il suo cuore.
                    gente.                                      Le giornate in monastero sono molto
                    In questo percorso spirituale ci ha         semplici, al centro di tutto c'è sempre il
                    accompagnato il nostro vescovo              Signore e il rapporto con lui; perché la
                    Oscar. Abbiamo meditato sui misteri         preghiera è essenzialmente il rapporto
                    della Luce, su alcune parole di             personale che ciascuna monaca vive
                    Papa Francesco che ci ha rivolto in         con il Signore. La preghiera, dice
                    occasione di questa giornata.               Suor Maria Enrica, allarga il cuore
                    Insieme abbiamo anche ascoltato             per abbracciare l'umanità intera,

               22
particolarmente quella che soffre,         inevitabilmente comporta il lasciare
assumendo così una dimensione di           qualcosa... per qualcos'altro! La
intercessione che trova la sua massima     sua scelta è nata dalla quotidianità
espressione nella Celebrazione             della vita d'oratorio, dell'essere a
Eucaristica.                               disposizione senza grandi qualità e
                                           pregi, ma soprattutto del fidarsi di
Testimonianza di Fra                       chi ci sta accanto come chi vede oltre
Alessandro dei Frati minori                le apparenze, come chi scommette
Per spiegarci la sua storia inizia con     sull'invisibile.
una frase del poeta inglese William
Blake che scrisse:                         Il vescovo Oscar apre il momento di
«Ho cercato la mia anima e non l'ho        meditazione con questa domanda:
trovata; ho cercato Dio e non l'ho         COME DIVENTARE
trovato; ho cercato mio fratello e li ho   TESTIMONI
trovati tutti e tre».
Così è incominciata la sua avventura.      DELL'INVISIBILE?
In questo percorso non è mai stato         La risposta è formulata su tre
esentato dalle fatiche, dalle ribellioni   importanti punti che diventeranno poi
del cuore testardo, dalla volontà di       spunto per una riflessione personale.
continuare a guidare da solo la propria
vita. L'ansia lo pervade sempre ed ora     1) La vita è come un mistero, bisogna
che il momento della scelta definitiva     imparare a vedere la realtà umana
è vicino, si fa sentire di più, ma non     profondamente imbevuta della
spaventa più Fra Alessandro come           presenza di Dio, bisogna scorgere
prima, anzi gli fa sperimentare la         l'invisibile nel visibile. Il vescovo ci
Benedizione di vivere fragile tra          fa notare che gli angeli sono amici
i fragili, in cammino con altri in         invisibili e discreti nel mistero reale
cammino, fratello tra i fratelli.          e che il male esiste e non va nascosto,
                                           piuttosto che nasconderlo e far finta
                                           che non esista bisogna combatterlo e
Testimonianza di Don Andrea                superarlo con l'amore di Dio.
Giorgetta, ordinato prete l'8
giugno 2019                                2) Chi crede vede, questa forte
Lasciare tutto? La scelta di essere        affermazione ci invita ad avere uno
in cammino verso il sacerdozio

                                                                                      23
sguardo che va nel profondo, che ci fa        anche voi a fare nel silenzio della
     riflettere e che trova risposta nella fede.   propria intimità:
     • Per Fede Maria accolse l'annuncio           • Da quali caratteristiche lasciano
     dell'angelo. Il suo è stato un “Sì”           emergere – per il loro stile di vita, per
     sincero, mettendo tutta se stessa nelle       le loro parole, per certi ben precisi gesti
     mani di Dio.                                  di carità – la certezza di essere degli
     • Per Fede gli Apostoli scelsero di           autentici testimoni dell'invisibile?
     unirsi a Gesù e portare la sua parola nel     • Puoi dire che tu sei “almeno sulla
     mondo e sempre per fede fondarono le          strada” per divenire, a tua volta, capace
     prime comunità cristiane.                     di trasmettere l'invisibile?
     • Per Fede i martiri hanno scelto di          • Quali situazioni di vita ti hanno
     morire per Cristo.                            aiutato a definirti “uomo/donna di fede,
                                                   testimone dell'invisibile?
     3) Passare dal mistero alla storia,           Trovo che questa giornata si possa
     per compiere questo fondamentale              riassumere in una frase del grande
     passaggio dobbiamo guardare                   scrittore francese Antoine de Saint-
     all'incarnazione del Verbo nella storia,      Exupery: “non si vede bene che col cuore.
     solo così potremo vedere l'invisibile.        L’essenziale è invisibile agli occhi”.
     Dio si identifica nei nostri fratelli in
     particolare nel povero, nel prigioniero,
     nell'ammalato, nell'affamato.

     Il vescovo conclude lasciandoci alcune
     Domande per la riflessione che invito

24
EMOZIONI DI UN ALPINO
SERGIO NEGRINI

Sono trascorsi pochi giorni dal            soleggiato pomeriggio. Un turbinio
termine dell’Adunata per il 60°            di ravvicinate emozioni mi avvolge
Anniversario di Fondazione del             nel varcare la soglia della Chiesa
Gruppo Alpini di Rovellasca, attesa a      Parrocchiale, non vi è mai raduno
lungo e con trepidazione, ma i ricordi     Alpino in cui non venga celebrata
e le emozioni si susseguono nel cuore      la Santa Messa in segno di
e nella mente attuali ed impagabili.       ringraziamento. Il Don ci ha accolti
Rivedo come in un                                             all’entrata in Chiesa
film tutto l’accaduto.                                        e nell’omelia ci
Inizio da quei minuti                                         ha ricordati come
prima della partenza                                          persone portatrici
della sfilata sentendo                                        di generosità e di
in me l’eccitazione                                           disponibilità, che nel
crescere, come                                                tempo sono diventati
quando voltando lo                                            elementi distintivi ed
sguardo al campo di                                           essenza dell’essere
calcio dell’oratorio,                                         Alpino, pronto a
ripenso alle partite giocate la            portare aiuto al prossimo qualunque
domenica mattina di oltre 50anni fa.       esso sia e che magari diventi per tutti
Forti sensazioni mi pervadono ed           un contagioso esempio da seguire.
inizia la sfilata. Tutte le mie ansie      In un profondo silenzio la Preghiera
per la riuscita della manifestazione       dell’Alpino, la “nostra preghiera”
sembrano placarsi al sentire la            precede il rituale scambio dei
fanfara Alpina e svanire nel vedere        doni. Con un riconoscimento a due
la folla ai lati del percorso applaudire   nostri Alpini concludiamo la nostra
al nostro passaggio. Quanti sorrisi        giornata di festa. Il Coro Alpino ci ha
sui volti. Grazie! Il Gagliardetto, il     accompagnato durante la funzione
Gonfalone del Comune, i Tricolori ed       religiosa, chiude la manifestazione
i Vessilli delle diverse Associazioni      intonando canti che hanno coinvolto
intervenute, il Labaro della Sezione di    i presenti ed in me provocano sempre
Como luccicante di 7 medaglie d’Oro        un nodo in gola e mi fanno inumidire
al valore militare. Come non poter         gli occhi di commozione. E’ il
ricordare coloro che hanno sacrificato     miracolo del nostro cappello. E’ gioia
la loro vita per dare un futuro            pura. Oltre la felicità!
migliore a tutti noi. I Gagliardetti
degli altri Gruppi e poi tanti Alpini.
C’è proprio qualche cosa di diverso
nell’aria che abbraccia tutti. Gli
innumerevoli tricolori sventolano
alla leggera brezza di un caldo

                                                                                       25
V I T A
PARROCCHIALE

                    LA FATICA E LA GIOIA
                    ARMANDO TRAININI

                                                             suddivisi tra soccorso 118 e servizi
                    Nel 1980, quando 12 cittadini            di accompagnamento, dedicati
                    Rovellaschesi (Cattaneo Franco,          principalmente alle persone più
                    Parachini Silvano, Giani                 fragili.
                    Umberto, Miazzolo Antonio,
                    Cattaneo Francesco, Riva                 Nel 1994 Croce Azzurra dà il
                    Cesarino, Fusetti Giancarlo,             via ad un’altra importante realtà,
                    Pasqual Mario, Carrara                   oggi ancora esistente: il progetto di
                    Antonio, Guerra Ernesto,                 accoglienza dei bambini bielorussi
                    Padova Felice, Quarti Luigia)            provenienti da Cernobyl.
                    fondarono la Croce Azzurra mai
                    e poi mai avrebbero pensato che
                    sarebbe diventata così grande.           Nel 1996 potemmo sperimentare
                    Sembra ieri quando la Parrocchia         l’orgoglio di organizzare il servizio
                    diede in uso la prima piccola sede, in   di assistenza sanitaria e soccorso
                    Via Carducci, e grazie al contributo     per la storica visita di Papa Wojtyla
                    di un benefattore si riuscì a comprare   a Como. Che grande emozione, per
                    con fatica il primo                                           tutti noi e per tutta
                    mezzo usato: un                                               la cittadinanza.
                    Opel capital 2500.                                            Quanta strada,
                    Per tanti e tanti                                             quanti chilometri
                    anni i volontari,                                             percorsi e quante
                    all’epoca in camice                                           persone aiutate,
                    bianco, che già                                               quanta fatica
                    donavano il loro                                              di ogni singolo
                    tempo libero                                                  volontario ancora
                    per aiutare i concittadini fecero        oggi, ogni giorno, per fare di più,
                    la colletta tra di loro per mettere      per fare meglio, per cercare di non
                    benzina all’ambulanza perché,            dire quell’amarissimo “mi dispiace
                    altrimenti, non sarebbero riusciti a     ma non possiamo essere d'aiuto”. E
                    soccorrere nessuno! Si sorride oggi      quanta gioia, quando ricevi un fiore
                    tra i soccorritori pensando a quei       da un paziente, un disegno dal bimbo
                    tempi.                                   disabile che accompagni tutte le
                                                             mattine a scuola, o una lettera che ti
                                                             fa sapere quanto le tue parole e i tuoi
                    Nel 1986 si contavano 120                gesti sono stati importanti nei pochi
                    servizi l’anno. Oggi, dopo quasi         minuti in cui hai accompagnato un
                    quarant’anni, Croce Azzurra              paziente in ospedale. Tutto questo
                    svolge ogni anno, nella sola Sezione     rappresenta la gioia e la fatica di
                    di Rovellasca, 4.600 servizi             essere un volontario della Croce Azzurra.

               26
si ferma, e continua nel suo ciclo
E oggi, nel 2019, la realizzazione         formando ogni anno nuovi
di un grande sogno: una casa per           soccorritori col Corso di Primo
Croce Azzurra. Una vera sede, dove         Soccorso che a Rovellasca
poter accogliere adeguatamente i           partirà il prossimo 24 ottobre.
soccorritori e i pazienti, un luogo        Un’occasione per tutti i cittadini di
che diventerà un riferimento per           imparare le manovre salva-vita e
tutta la comunità di Rovellasca e          conoscere lo straordinario mondo
dei paesi limitrofi. Un progetto che       del volontariato, donando un po’ del
rappresenta il più grande sforzo           proprio tempo per dare una mano in
mai affrontato da Croce Azzurra,           sede nelle mille incombenze di ogni
sforzo che sta affrontando con il          giorno, negli eventi in piazza dove si
calore e l’affetto dei cittadini che       propongono attività per i bambini o
ogni giorno di più si stringono vicini     prodotti solidali, sui nostri pulmini e
all’associazione cercando di dare,         sulle auto per accompagnare a scuola
come possono, il loro supporto.            i ragazzi disabili e le persone anziane
                                           in ospedale per visite o terapie, o
Entro la fine dell’anno quindi             ancora in ambulanza per i soccorsi
sarà inaugurata “La Casa                   in urgenza.Per scoprire che dopo
della Salute” in Via Monza 2 a             “amare”, il verbo “aiutare” è il più
Rovellasca, spazio che sarà in parte       bello del vocabolario.
la nuova sede della Croce Azzurra,
con i dormitori, la cucina, e gli uffici
amministrativi dell’associazione,
e dall’altra troveranno posto
numerosi ambulatori convenzionati
e privati per prelievi del sangue e
visite specialistiche di Ortopedia,
Cardiologia, Dermatologia, Fisiatria,
Ginecologia, Angiologia, Urologia.
Rimarrà attivo chiaramente
anche l’ambulatorio ostetrico e
infermieristico gratuito di Croce
Azzurra. E insieme ai preparativi
per l’attesissima inaugurazione
iniziano i lavori per un evento
altrettanto importante: nel 2020 si
festeggerà il 40° anniversario
dalla fondazione.
Un percorso lungo, ma che non

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V I T A
PARROCCHIALE

                    LA CHIESA DEL MAMBRUGH
                    DANILO BORELLA

                    15 MAGGIO 1796 - Napoleone                     personaggio di alto livello politico in
                    entra trionfalmente in Milano accolto          epoca napoleonica, basti pensare che
                    come un liberatore, ha 27 anni. In un          fu proprio Francesco Melzi d'Eril a
                    mese ha battuto i piemontesi (i Savoia),       consegnare la Corona Ferrea durante
                    ha cacciato gli austriaci da Milano            la cerimonia di incoronazione di
                    (gli Asburgo), ha il comando integrale         Napoleone in duomo a Milano. La
                    dell'esercito, esalta gli ideali di libertà,   storia che sembra lontana diventa
                    eguaglianza e fratellanza propri della         vicina. I Clerici hanno proprietà
                    rivoluzione francese. Appare come              anche in Rovellasca e nel territorio
                    una ventata d’aria nuova da molto              circostante. Il terreno sul quale
                    tempo attesa sia dal popolo stremato           sorge la cappella dell'Immacolata
                    dalla povertà che dagli intellettuali          appartiene alla loro famiglia come
                                     mantenuti sotto il giogo      riporta un documento stilato dal
                                     del dominio austriaco.        Vescovo Agostino Maria Neuroni
                                     Solo successivamente          durante una visita a Rovellasca. Si
                                     si capirà come questi         deve proprio a uno degli influenti
                                     ideali troveranno una         fratelli Clerici l'edificazione, secondo
                                     reale non applicazione.       la tradizione orale, della Chiesa della
                                     Ora il giovane                Madonna Immacolata di Rovellasca
                                     Napoleone si                  come riportato nello scritto di Don
                                     attornia di giovani           Giovanni Ambrosini, prevosto di
                                     ufficiali appartenenti        Rovellasca tra il 1899 e il 1921, che
                                     all'establishment             ne colloca la costruzione nei primi
                                     italiano, tra questi vi       anni del 1800 per volontà di un
                                     sono Paolo Clerici,           membro della nobile famiglia Clerici,
                                     distintosi nella battaglia    generale dell'esercito napoleonico,
                                     di Saragozza e decorato       come ex-voto per la guarigione da una
                                     Cavaliere della Corona        grave malattia derivata dalle ferite
                                     Ferrea e Giorgio Clerici,     (forse) riportate in guerra. Il Clerici,
                                     scudiero di Napoleone.        contemporaneamente, fece edificare
                                     I Clerici sono                la chiesa di San Mauro in Copreno,
                                     originari di Copreno,         entro il parco della residenza familiare,
                                     figli di Francesco            e la chiesa di S. Cristina a Fenegrò con
                                     e Gaetana Melzi               l'intenzione di collegare gli edifici tra
                                     d'Eril, discendenti           loro attraverso un viale alberato che
                    da Giorgione Clerici mercante e                non venne mai realizzato.
                    banchiere del 1500. Attraverso la              Occorre sottolineare che spesso
                    madre sono nipoti diretti di Francesco         la nobiltà usava costruire edifici
                    Melzi d'Eril, primo vicepresidente             devozionali in parte per fede in parte
                    della neonata Repubblica Cisalpina,            come dimostrazione verso il popolo

               28
di potenza e presenza del casato sul        del vicario Don Fabrizio Sala anno
territorio.                                 1787, riportata nel documenti del Prof.
 Entrambi i fratelli Clerici sono sepolti   Alberto Rovi (Como) lo descrive:
con la madre ed il padre nella chiesina     “Il cosi detto Brughé suddetto altro non
di San Francesco Saverio di fronte al       è che una gran piazza, all’intorno della
cimitero di Copreno. L'informazione         quale esistono in ogni lato case abitate:
circa la costruzione non è però del         forma essa la più bella vista, ed il miglior
tutto coerente con i documenti storici.     decoro della suddetta Terra.
Infatti già nel Catasto Teresiano           Stessa piazza trovasi interessata da
anno 1722, la mappa locale riporta          frequenti aje, e quasi l’una all’altra
la presenza di un edificio religioso        contigue, sopra le quali costumano que’
probabilmente appartenente ai               coloni di triturare e stagionare ogni
nobili Clerici denominato "Chiesa e         sorta di granaglia, ove costruiscono in
Cappelletta della B.V. Immacolata".         tempo d’estate delle capanne, nella quali
E' quindi plausibile pensare che la         pernottano per la custodia de’ grani
famiglia abbia riedificato o ampliato       stessi, ed è una verità di fatto, che per
una cappella devozionale locale ai          tutta l’estate e susseguente autunno ella
margini dell'abitato di Rovellasca,         è in Rovellasca più abitata la piazza del
in una frazione che secondo una             Brughé che le case stesse”.
dicitura corretta dovrebbe essere           Successivamente il termine Brughè
non Mambruck o Mambruch ma                  si è trasformato in Burghè termine
Mambrugh come contrazione delle             forse collegato alla parola borgo. Sul
due parole:                                 finire del 1700 si ipotizzò anche di
• Madonna (contratto Mam -                  localizzarvi il cimitero comunale
mamma in forma devozionale riferito         ...ma questa è una storia ampia che
alla Madonna) relativo alla nostra          racconteremo più avanti.
chiesa dell'Immacolata e
• Brugh da brughiera (Brughè)
In effetti la zona esterna al centro
abitato di Rovellasca viene indicata
in tutti i documenti storici come la
"brughiera o brughè" cioè un pascolo di
pubblica proprietà dove venivano fatti
pascolare gli animali e dove i contadini
riponevano i raccolti. Una descrizione

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V I T A
PARROCCHIALE

                    A PRANZO CON… IL MAROCCO
                    DONNE INSIEME

                    23 Luglio 2019 - Giornata di               possibilità di farsi decorare le mani con
                    festa all’Oratorio organizzata dal         disegni ad Henne, usati solitamente in
                    gruppo “Donne Insieme”,                    Marocco in occasione di importanti
                    dall’Associazione “Il Pozzo” e             festività. La manifestazione, proposta
                    dalle donne della comunità                 anche come momento di integrazione,
                    marocchina di Rovellasca. Si è             si è conclusa positivamente e con
                    voluto proporre una occasione di           soddisfazione da parte di entrambe le
                    scambio culturale, di conoscenza e         comunità, per il successo dell’iniziativa
                    di condivisione tra due realtà diverse     dal punto di vista economico, ma
                    che convivono nel nostro comune.           soprattutto per una maggiore
                    Le donne marocchine, guidate da            conoscenza reciproca che getta le basi
                    Zora (anche parte attiva del gruppo        di una collaborazione di una futura
                    CARITAS), da tempo desideravano            attività insieme. “Progetto Donne
                    far conoscere ed apprezzare alcuni         Insieme” ringrazia tutte le donne
                    sapori della loro cucina tradizionale      che hanno partecipato attivamente,
                    approfittando degli spazi messi a          soprattutto le amiche marocchine per
                    disposizione dall’Oratorio. La giornata    il grande lavoro svolto con generosità,
                    si è sviluppata in un                                         Don Natalino per aver
                    clima di convivialità,                                        condiviso i valori di
                    amicizia e spirito                                            solidarietà mettendo
                    di integrazione,                                              a disposizione
                    motivata dal                                                  l’Oratorio, Brunello
                    comune desiderio                                              per il supporto
                    di raccogliere                                                e l’aiuto, tutti i
                    fondi a favore del                                            partecipanti per
                    Centro diurno per                                             aver creato un
                    Anziani promosso da Don Natalino.          clima festoso e amichevole e reso
                    La partecipazione al pranzo è stata        possibile una donazione di 1700,00
                    superiore alle aspettative. I 160          euro per il futuro Centro Diurno,
                    commensali hanno potuto apprezzare         l’Amministrazione Comunale con
                    il buffet a base di cous cous e Tagine,    il Sindaco e gli assessori per la
                    preparato nella funzionale cucina          partecipazione all’evento. A Pranzo
                    dell’Oratorio e servito in stoviglie e     con il Marocco è un evento
                    piatti tradizionali. Nel pomeriggio        di musica e/è Solidarietà,
                    numerose donne della comunità hanno        rassegna di spettacoli, momenti
                    dato manforte alle cuoche e hanno          culturali e svago, che per cinque estati
                    deliziato i presenti con numerosi tipi     hanno animato il BURGHE’ e, allo
                    di dolci, anche preparati al momento,      stesso tempo, di raccolta fondi per
                    serviti con il famoso thè alla menta. Un   associazioni benefiche locali.
                    momento piacevole ed esotico è stata la

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