MENSILE DELL'ASILO DEI NONNI - Anno XI N 10
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Cooperativa Sociale a.r.l. - ONLUS in questo numero Benedetta Bianchi Porro L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ Sede: Coccolia (RA) Via Ravegnana 737 a cura di LUISA CORAZZA “Siamo servi inutili… 3 Presidente: Luisa Corazza Vice-Presidente: Francesco Bruni L’Effetà di Paolo VI 13 Consiglieri: Marina Cambiuzzi 1° Novembre 16 Mariasilvia Monterastelli 2 Novembre 18 Giuseppe Russo L’ANGOLO DELLE RIFLESSIONI La silenziosa vita delle piante 21 “LA VOCE DEI NONNI” L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI a cura di LAUBER Mensile dell’ UTOBAR 2019 | Ottobre 2019 22 Asilo dei Nonni - S. Giovanni Paolo II Racconti per grandi e piccini 23 Centro Diurno e Comunità Alloggio Il modo di dire del mese 25 Via Ravegnana, 737 | Coccolia (RA) Tel. 0544 569177 | Fax 0544 239947 L’ANGOLO DELLE NEWS N° 75190 …cosa è? 26 e-mail: info@asilodeinonni.com Nunzia Catalfo e Teresa Bellanova al tavolo… 28 web site: www.asilodeinonni.eu Notizia dell’ultima ora 30 Dalla parte degli ultimi… 32 Direttore Responsabile La notizia che non fa rumore 34 Giuseppe Russo Benvenuta “carta d’identità nuova”! 35 Redattori L’ANGOLO DELLE CURIOSITÀ Laura Bertoni Il latino non è lingua morta 36 13 ottobre.... 37 Luisa Corazza 31 ottobre 38 Daniela Elleri Clara Mughini L’ANGOLO DELLA MEDICINA Daniela Ronconi Arriva in Italia il farmaco che spegne la psoriasi 40 Giuseppe Russo Alessandro Abiuso L’ANGOLO DELLA SALUTE Don Paolo Szymusiak Il tempo passato davanti allo schermo modifica... 42 L’angolo degli aforismi 43 Pubbliche Relazioni Luciana Guardigli GALLERIA FOTOGRAFICA 2 Ottobre “Festa dei nonni” 44 Stampa e Grafica I compleanni 46 Tipografia GE.GRAF srl Nonne al centro benessere 50 V.le 2 Agosto, 583 - Bertinoro (FC) T. 0543 448038 - gegraf@gegraf.it L’angolo dell’umorismo 51 www.gegraf.it La posta del direttore 54 In copertina: I colori dell'autunno
Siamo servi inutili L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ “Siamo servi inutili… Abbiamo fatto quanto dovevamo fare…” (Lc. 17, 7 - 10) Espressione di Gesù di non facile comprensio- In breve: in Israele la scala sociale era costituita ne. Nella mia lunga vita di omileti da due gradini - liberi e schiavi. ne ho ascoltati e condiviso le loro interpreta- Se ben riflettiamo, secondo la vera natura del zioni sul significato della frase. popolo di Dio, Israele, tutti avrebbero dovuti Per digerire quei “servi” ho ripercorso la storia essere liberi. antica ed in particolare l’organizzazione politi- A causa di una istituzione assai antica, gli schia- ca di Israele, la sua scala sociale, la posizione vi, i servi, potevano essere o stranieri o Israeliti dei servi ed il conseguente loro ruolo. o dipendenti pubblici del tempio e dello Stato. La frase di Gesù tradotta dall’aramaico mi urta- Gli schiavi stranieri provenivano dalla guerra. va troppo, non trovavo “veramente Sue quelle Gli schiavi come in tutto l’Oriente facevano parole”, mi ripetevo che le traduzioni sono im- parte dell’attività commerciale per cui era nor- perfette ecc. ma ultimamente mi è stato richie- male trafficarli. sto di mettere nero su bianco da conoscenti La legge autorizzava gli Ebrei ad acquistare afflitti dal mio antico dubbio. Non ero la sola! schiavi stranieri. (Lv. 25, 44-45) Così riporto il mio percorso di ricerca alla verità. La stessa legge condannava a morte chiunque OTTOBRE | 2019 3
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ avesse rapito un suo connazionale israelita e Ma quali schiavi? Quelli asserviti al peccato che lo avesse reso schiavo o l’avesse venduto. (Dt. è la peggior schiavitù, perché porta la morte. 24,7) (Eb.2,14ss; Rm. 5,12ss) Altra norma ben definita riguardava il tratta- Cristo dunque è venuto a liberarci dalla tre- mento dello schiavo fuggito dal suo padrone menda schiavitù spirituale “Se il Figlio vi farà li- e che si fosse rifugiato nel territorio di Israele: beri, sarete liberi davvero” (Gv.8,36) “Non dovrete restituirlo al proprietario ….. Ri- Dunque fortunati gli Ebrei liberati dalla schia- marrà presso di voi, dove gli parrà meglio …. e vitù dell’Egitto, e molto più fortunati noi che voi non lo molesterete”. (Dt.23,16 ) Per quanto con il battesimo abbiamo acquistato la libertà riguarda gli Israeliti ridotti in schiavitù, la leg- di figli di Dio. (1Cor. 7,22ss; Rm. 6,16-22ss) ge prescriveva che lo schiavo riacquistasse la Ora, la libertà donataci da Cristo, va usata per libertà dopo sei anni di servizio. (Dt. 15,12-18; imitare l’esempio di Cristo, che ci ha detto “Se Lv. 25,39-54) uno tra voi vuole essere grande, si faccia servo, Nell’anno giubilare però tutti dovevano riac- e se uno vuole essere primo, si faccia nostro quistare la libertà. Nel caso in cui un debitore schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che era insolvente il suo creditore lo poteva vende- non è venuto per essere servito ma servire (Gv. re come schiavo. (1 Sam. 22,2; 2 Re 4,1) 13,1-17) e dare la sua vita in riscatto per molti. Gli schiavi del tempio erano prigionieri di guer- (Mt. 20, 26-28) ra come si legge nel libro 31 dei Numeri versetti Gesù è il liberatore e anche se la situazione so- 25-47 o in quello di Giosuè (Gs. 9,21-27) ciale degli schiavi rimase inalterata al suo tem- Gli schiavi dello stato erano i soldati vinti. po, portò la Buona Novella “tutti siamo uguali”. A tutto questo va aggiunto che un povero po- teva vendere anche se stesso e andare a servire Difficile cambiare una realtà politica sociale, piuttosto che lasciar morire di fame la propria ma il Cristianesimo è riuscito a portare umani- famiglia. tà, rispetto, misericordia e a far cadere il pote- Secondo la legge ebraica uno schiavo poteva re di Roma imperiale e di altri stati nei periodi lavorare non più di 10 ore al giorno e mai di storici che si sono susseguiti. notte. Al sabato non poteva essere obbligato Già al tempo di Gesù e dopo la sua venuta, i a lavorare, né essere sottoposto ad umiliazio- fermenti di libertà si fecero sentire. Riporto il ni, tantomeno svolgere lavori che rivelassero la brano di San Paolo “Lettera a Filemone” che sua condizione di schiavo, come quella del sar- ben racconta il motivo per il quale la schiavitù to o del barbiere o del servizio ai bagni pubblici. fu abolita: non con la lotta cruenta delle armi Qualora fosse stato maltrattato, o se gli si pro- ma con l’amore. curava qualche invalidità fisica, il tribunale si ri- Tuttavia esistono ancora forme di orribile schia- servava il diritto di restituirgli la libertà. vitù: prostituzione, la tratta degli stranieri e la Se uno schiavo veniva ucciso dal padrone, que- pedofilia ecc. sti veniva condannato a morte. Onesimo, è uno schiavo, il cui nome significa Le schiave godevano di minor privilegi rispetto utile, fuggito dal suo padrone dalla città di Co- ai maschi, ma erano protette dalla legge, per lossi, e forse era giunto o a Cesarea o a Roma, cui una schiava avvenente poteva essere man- metropoli, nelle quali i fuorilegge potevano na- tenuta concubina, e poteva sperare di diventa- scondersi. Non si sa quando Paolo e Onesimo re la moglie del padrone. si siano incontrati, però Paolo lo ha accolto, lo Del servo o schiavo della parabola non sappia- ha istruito nel Vangelo e gli si è affezionato. mo nulla perché fosse tale, ma sappiamo che Paolo sa che bisognava regolarizzare la situa- svolgeva i lavori dei campi e poi quelli dome- zione del fuggitivo perché il suo padrone pote- stici. va farlo ricercare e una volta trovato metterlo C’è voluto il Figlio di Dio per liberare gli schiavi. a morte; inoltre Paolo stesso avrebbe potuto 4 LA VOCE DEI NONNI | 10
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ essere accusato di complicità, grave colpa nel- devi fare, preferisco pregarti i nome della ca- la legislazione di allora. Saputo il nome del pa- rità, così qual io sono, Paolo, vecchio e ora an- drone di Onesimo, Filemone, ricco cristiano di che prigioniero per Cristo Gesù; ti prego dun- Colossi, rimanda lo schiavo con un biglietto di que per il mio figlio, che ho generato in catene, raccomandazione; spera che Filemone affran- Onesimo, lui che un giorno ti fu “inutile”, ma chi Onesimo e permetta allo schiavo di ieri di ora è “utile” a te e a me. Te l’ho rimandato, lui, il diventare suo collaboratore nell’apostolato. mio cuore….” Forse per questo è stato separato Un biglietto che ci rivela un Paolo cordiale e da te per un momento perché tu lo riavessi per con un profondo rispetto per l’uomo meno sempre, non più però come schiavo, ma molto considerato, ma riscattato dal sangue di Cri- di più che schiavo, come un fratello carissimo, sto. in primo luogo a me, ma quanto più a te, sia Paolo, è figlio del suo tempo, conosce le strut- come uomo, sia come fratello nel Signore. Se ture della società contemporanea che divide dunque tu mi consideri come amico, accogli- gli uomini in schiavi e liberi (1 Cor. 7,20-24; Col. lo come me stesso. E se in qualche cosa ti ha 3,22-41; Ef. 6,5-9) perciò non prende posizione. offeso o ti è debitore, metti tutto sul mio con- Per chi crede in Cristo Gesù non c’è divisione to….”(Paolo - lettera a Filemone 8-20). tra giudei e greci o tra schiavi e liberi: sa che Tutta questa ricostruzione mi faceva stare tran- tutti sono uguali davanti a Dio ed è per questo quilla per un po’ e poi la frase continuava a che scrive a Filemone: “Per questo, pur aven- martellarmi fino a quando non intervenne lo do in Cristo piena libertà di comandarti ciò che Spirito Santo. Nicolas Poussin (1594-1665) - Passaggio del Mar Rosso OTTOBRE | 2019 5
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ Rembrandt (1659) - Mosé e le tavole della legge Tiziano Vecellio (1546) - Discesa dello Spirito Santo È stato San Paolo, letto e riletto tante volte che dio, vano ecc… che non serve…” un giorno mi fece capire quello che per me era Ma non bastava a spiegare il vocabolo “inutile” un rebus per mezzo di un suoscritto: “Riguar- che in greco significa piccolo, inutile, oppure do ai doni dello Spirito Santo, fratelli non voglio povero, e vile nel senso di umile condizione. lasciarvi nell’ignoranza. Voi sapete infatti che, La CEI ha tradotto l’espressione di Gesù con quando eravate pagani, vi lasciavate trascina- “servi inutili”. Ma se hanno lavorato, pensavo io, re senza alcun controllo verso gli idoli umani. in quanto servi, inutili non sono! Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto Sarebbe stato meglio tradurre “siamo poveri l’azione dello Spirito di Dio può dire:”Gesù è servi” dando all’aggettivo “inutili” quello di “po- anatema”; e nessuno può dire: “Gesù è Signo- veri” a significare la loro condizione di umiltà re!”, se non sotto l’azione dello Spirito Santo”. e pochezza. Allora si potrebbe anche tradurre Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spi- “siamo semplicemente servi” dove l’aggettivo rito: vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il greco rafforza il sostantivo servi. Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Ora San Luca riferendo le parole di Gesù vuole Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data spiegare, che “il servire” per l’uomo non è un una manifestazione particolare dello Spirito per merito perché, essendo creatura, ne consegue il bene comune. la disponibilità e la normativa quando è chia- Ciò che mi metteva in crisi era l’aggettivo “inu- mato a servire. tili”. Aggettivo pesante, il cui significato è “su- Un uomo che non servisse verrebbe a vanificare perfluo, inefficace, che non reca alcun rime- la sua stessa identità, avrebbe perso la sua vita, 6 LA VOCE DEI NONNI | 10
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ Serva di Dio Annalena Tonelli Servo di Dio Don Luigi Giussani Beato Pier Luigi Frassati avrebbe perso se stesso. Invece chi vive come nostra colpa che Lui non può operare attraver- servitore non fa altro che attualizzare quel di- so noi la giustizia e la verità, la grazia e la san- segno divino iscritto nella sua stessa vita. Da tità a nostro vantaggio. ciò comprendiamo come il servire è normale, Questa riflessione azzera in noi qualsiasi non richiede ricompensa tanto meno rivendi- espressione di presunzione perché ci ricono- cazioni al sindacato dei lavoratori! sciamo servi (servitori) di Dio, semplici e umili, Questo per chi lavora nella vigna del Signore senza pretese, senza alcun diritto. però nel mondo del lavoro oggi i sindacati one- Siamo al servizio della divina volontà, Lui ordina sti difendono i lavoratori dai soprusi dei potenti. e noi obbediamo, cioè ascoltiamo. Ecco perché San Paolo scrive “Non è un van- La sua Parola è la sola e unica legge di vita. to per me, annunciare il Vangelo. È un dovere Nulla dobbiamo avere. Tutto è dono, è grazia per me. Guai a me se non predicassi il Vangelo” purissima, è elargizione gratuita di amore e di (1 Cor. 9,16). misericordia. “Siamo semplicemente servi, abbiamo fat- Ci sta un esempio. Paragoniamoci ad un sac- to quanto dovevamo” oppure “siamo servi co vuoto nel quale il Signore trasporta oro, ar- vili, umili, poveri” quindi “siamo poveri servi”. gento e cose preziose. È Lui il proprietario del Questa traduzione personalmente la preferisco contenuto e se a lui il sacco serve per traspor- e la trovo soprattutto corretta. Il perché è con- tare altro materiale, è sempre Lui che stabilisce tenuto nella spiegazione che San Paolo ci offre cosa fare per il meglio . ovvero che Dio Padre nella comunione del Suo Non per niente tutto è partorito dalla sapien- Santo Spirito e nella grazia del suo figlio Unige- za del Padre. La nostra intelligenza e saggezza nito, opera in tutti. non partoriscono nulla. Noi possiamo riempir- Da noi stessi riconosciamo di essere nullità, ci solo di peccato mentre è Dio che ci riem- tutto proviene da Dio. Lo stesso nostro respiro pie dei suoi doni preziosi, dei doni divini. È Lui ci è dato da Lui e allora di che vantarci? Di nulla. che esalta la nostra inutilità in utilità, il nostro Polvere siamo. Niente siamo e di niente pos- niente in tutto, la nostra miseria in ricchezza siamo esaltarci. Quello che facciamo, qualsiasi celeste e divina. cosa, è opera Sua. Se non facciamo nulla è per Tutto è opera del suo amore. Noi dobbiamo OTTOBRE | 2019 7
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ lasciarlo fare in noi come a Lui conviene. “Per Il servizio per un cristiano è totale, così come lo noi stessi, da noi stessi, siamo nullità”, e sa- è stato per Gesù. Il cristiano che non cammina rebbe ora la smettessimo di essere tutto “io”. sulla strada del servizio, diventa un cristiano Suggerisco di mettere una “D” davanti all’io in per se stesso e la sua vita diventa triste. modo di ottenere una parola nuova che dice Ha spiegato le cause che ci impediscono di se- tutto: “Dio”, Creatore, Padre, Amore. guire questa strada: la pigrizia che porta all’e- Interessante quanto spiegò Papa Francesco a goismo e la tentazione di considerarci padroni proposito dei Servi inutili nella omelia a San- della fede, padroni della Salvezza che induce a ta Marta l’8 novembre 2016. Ha spiegato che considerare la Chiesa “una struttura di potere”. l’identità del cristiano è quella del “servo ma li- Allora da figli obbedienti dobbiamo pregare per bero, di figlio e non di schiavo”. Ha proseguito, vincere le due tentazioni con citando la preghiera della colletta la quale dice a) l’umiltà del servizio; “Allontana, Signore nel nostro cammino verso b) la speranza nell’attesa del Signore. di te, ogni ostacolo, perché nella serenità del Sì Gesù con la sua vita e con le sue parole “Sia corpo e dello spirito possiamo dedicarci libe- fatta la Tua volontà” dichiara di essere venuto a ramente al tuo servizio” servire e non ad essere servito. Affresco di Maria SS. Annunziata (1341) -Madonna dipinta a Santa Maria di Cafaggio dall’ignoto pittore Bartolomeo OTTOBRE | 2019 9
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ Beata Benedetta Bianchi Porro Alcide De Gasperi Pertanto “il Signore fa sentire agli apostoli la che la pigrizia porta alla comodità: servizio a strada di quelli che hanno ricevuto la fede, metà; e l’impadronirsi della situazione, cioè da quella fede che fa miracoli. Sì questa fede farà servo diventare padrone, porta alla superbia, miracoli sulla strada del servizio”. all’orgoglio, a trattare male la gente, a sentirsi importanti “perché sono cristiano, ho la salvez- E qui non posso non citare la beata Benedetta za, e tante cose così”. Bianchi Porro, suor Serafina Farolfi, suor Cle- lia Merloni, Don Pippo, Don Giussani, Annalena “Il Signore ci dia queste due grazie grandi l’es- Tonelli, Pier Giorgio Frassati, Chiara luce Bada- sere umili nel servizio, ma servi, fino alla fine; no e tanti altri “servi” di Dio. Difatti nel percorso e la speranza nell’attesa della manifestazione, alla canonizzazione il primo gradino della scala quando venga il Signore a trovarci”. di ascesa agli onori degli altari, è proprio quello Alla spiegazione di Papa Francesco allego quel- di “servo/a di Dio”. la di San Paolo. Egli precisa ciò che viene dato a Ha continuato a spiegare che la pigrizia ci al- ciascuno perché diventi strumento per il bene lontana dal servizio e ci porta alla comodità, di tutti. all’egoismo. Tanti cristiani sono buoni e vanno Elenca i doni affermando che lo Spirito che alla Messa, ma il loro servizio è limitato perché concede è lo stesso per tutti: ad uno dà il lin- servizio significa: servizio a Dio nella adorazio- guaggio della sapienza, ad un altro il linguaggio ne, nella preghiera, nelle lodi, nel servizio al della scienza, ad un altro la fede, ad un altro prossimo quando lo si deve fare, e servizio fino il dono di far guarigioni, ad un altro il potere alla fine, perché Gesù in questo è parte: “Così dei miracoli, ad un altro il dono delle profezie, anche voi, quando avrete fatto tutto quello che ad un altro il dono di distinguere gli spiriti, ad vi è stato ordinato, adesso dite siamo servi inu- un altro la varietà delle lingue, ad un altro l’in- tili .Servizio gratuito, senza chiedere niente”. terpretazione delle lingue. Infine rimarca che Ha sottolineato che nella vita si deve lottare di tutte queste cose è l’unico e il medesimo contro le tentazioni che ci vogliono distoglie- spirito che lo opera, distribuendole a ciascuna re dall’atteggiamento di servizio. Ha spiegato come vuole. 10 LA VOCE DEI NONNI | 10
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ Ecco allora che noi servi “inutili” ovvero umili, come vuole per il bene della comunità: perciò poveri, sacchi vuoti, veniamo riempiti di tutti essi non devono essere causa di rivalità. questi doni che non servono a noi ma ai fra- telli. Siamo solo portatori dei frutti che proven- Poi, pur ricordandone alcuni, dichiara che la gono dallo stesso spirito e che sono distribuiti carità li sorpassa tutti difatti essa è il fine dei secondo una gerarchia. carismi. È più santo chi ama di più. Avere più San Paolo inoltre evidenzia la loro gerarchia ed carismi e non vivere nella carità, non serve a afferma che sono concessi da Dio quando e nulla. Giotto (1305) Gesù lava i piedi agli Apostoli OTTOBRE | 2019 11
L’ANGOLO DELLA SPIRITUALITÀ San Paolo spiega bene che la carità è l’unica riconosciuti come “coloro che servono Jahvè” cosa che vale per se stessa, ha ragione di fine (Num. 18; Gr. 33,21-22) e qualifica l’esistenza umana e da servi “inuti- Lo stesso fedele quando compiva un atto di li” diventiamo “utili”. culto, era considerato uno che “serviva Dio”. (2 Così il servo “inutile”riempito della forza dello Sam. 15,8) Spirito Santo, il carisma, nella sua debolezza unisce la buona volontà e si dispone a servire. Ma il servizio non consisteva solo negli atti di Questo comportamento deve caratterizzare culto esteriore; doveva comprendere tutta la ogni cristiano che docilmente affida le proprie vita, diventando un servizio di amore “Ama, possibilità umane con la preghiera allo Spirito Jahvè tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’a- Santo perché le permei, le illumini, le rafforzi. nima e con tutte le forze”. (Dt.6,5) E lo Spirito Santo, anche se siamo peccatori, Nel N.T. Gesù ricorda che il servizio a Dio quando vuole servirsi di noi subito gli basta la esclude ogni altro culto; deve venire dal cuore nostra disponibilità e la nostra obbedienza e e deve essere totale. ciò ci rende servi, che da Bisogna scegliere perché non si può servire incapaci e poveri, diventiamo utili. Più noi di- due padroni …. Non si può servire a Dio e al ventiamo piccoli, umili, semplici più lo Spirito denaro. (Mt. 6,24) Santo potrà usarci. Il che significa che chi serve il Signore deve ri- I carismi non si possono conquistare o in qual- nunciare alle ricchezze per avere il cuore libe- che modo “pagare”. Certo, dice San Paolo, pos- ro. (Mt. 19,21) siamo desiderare e chiedere ma ricordiamoci Gesù ha dato l’esempio del totale servizio a Dio che, proprio perché dati per il bene comune, difatti è venuto per servire e dare la vita a sal- sono una grande responsabilità. vezza degli uomini. (Mc. 10,45) Così Gesù servendo il Padre ci ha insegnato Una volta che riceviamo un dono dobbiamo come il Padre vuole essere servito “Io, infatti, usarlo e usarlo bene. Il dono può portare be- sono stato in mezzo a voi come colui che ser- nefici alle persone ma è veramente importan- ve”. (Lc. 22,27) te che sia “veicolo” per incontrare il Signore. Anche Maria SS. è l’eccellente serva di Jahvè Possiamo pensare che lo Spirito Santo non è tutta protesa a servirlo che sin dall’inizio della presente in noi se non manifestiamo qual- sua maternità divina, si unisce nel servizio mes- che dono spirituale. Non è così perché con il sianico di Gesù il quale, vero servo del Signore, battesimo nello Spirito tutti abbiamo ricevuto dimostrerà a tutti gli uomini la dignità regale del il dono delle lingue che può arrivare o subito servizio con la quale è collegata strettamente dopo qualche tempo. È un dono speciale di la vocazione di ogni uomo. (G.Paolo II, Mulieris preghiera e il Signore non ce lo fa mancare. dignitatem, 15/8/1988, 5) Siamo “servi inutili” che servono il Signore! E questo ci deve bastare. San Paolo stesso affermava di aver servito il Si- In più passi della Bibbia è rimarcato l’onore gnore con tutta umiltà (servo inutile), fra mol- del popolo eletto, chiamato a servire il Dio te lacrime e le prove da parte dei Giudei. (At. unico e vero, unitamente, al dovere di “Ado- 20,19) e lodava Timoteo, perché aveva servito il rerai il Signore Dio tuo e servirai Lui solo” (Dt. Vangelo insieme con Lui, “come un figlio serve 6,13; Mt. 4,10) un padre”. (Fil. 2,22) Il servizio consisteva nel seguire Jahvè, temer- A noi decidere cosa fare e chi seguire. lo, osservare i suoi comandamenti, obbedirlo, Luisa servirlo e restargli fedele. (Dt. 13,5) Il primo servizio era quello di offrire a Dio doni e sacrifici. Per questo i sacerdoti e i leviti erano 12 LA VOCE DEI NONNI | 10
L’Effetà di PAOLO VI Due anni fa, durante il Pellegrinaggio in Terra catrice mentre le altre potevano ricorrere ad Santa, una sera fummo portati in visita all’Isti- una religiosa della comunità la porta della cui tuto “Effetà” di Betlemme. stanza, accanto alla loro cameretta, era sempre Grosso modo si sapeva della sua esistenza da aperta di notte. articoli letti su più riviste, ma visitarlo fu pren- I bambini provengono dalle periferie di Bet- dere atto di un miracolo. Proprio un miracolo! lemme ed Hebron e negli ultimi anni anche dal Solo un miracolo può garantire un sostegno, Nord della Palestina e Gerusalemme. un aiuto costante, una educazione e soprat- Purtroppo il muro costruito da Israele a pochi tutto una riabilitazione psico-fisica a bambini centinaia di metri dalla scuola impedisce a chi sordi. Una scuola quindi “di rieducazione au- vive dall’altra parte di giungere lì. diofonetica”. Papa Paolo VI durante la sua visita in Palestina Lara Hijarin, suora direttrice dell’Istituto, ci ac- rimase sorpreso ed addolorato nell’apprende- colse e ci accompagnò a visitare le aule vuote. re l’alto numero di bambini sordi e ne chiese il Niente alunni perché alle 18,30 di sera alcuni motivo. erano ritornati a casa e gli altri si erano ritira- La risposta che gli fu data fu la stessa anche per ti nel convitto interno che in quel momento noi: gli studenti sono figli per la maggior parte ospitava 24 bambini dai tre anni in su, ma in di consanguinei. passato ci furono anche 70 allievi. Suor Lara ci Provengono da villaggi isolati fra Betlemme ed spiegò che con le più piccole dormiva un’edu- Hebron, dove perdura la tradizione di sposarsi OTTOBRE | 2019 13
L' EFFETTÀ DI PAOLO VI fra cugini anche di primo grado per mantenere volge tutta la persona, il patrimonio familiare. Addirittura ci sono co- Con orgoglio Suor Lara parlò di Ysrà, 24 anni, munità di 3000 abitanti che portano lo stesso che da studentessa dell’istituto è diventata cognome. un’insegnante nelle stesse classi in cui comin- Come se non bastasse questo limite sociale ne ciò a parlare. esiste un altro quello dell’handicap che viene Di Alì 23 anni, affetto da gravissimo difetto considerato “una punizione divina” e quello all’udito, che stava concludendo un corso di che colpevolizza la donna dei difetti del figlio. scienze infermieristiche all’Arab American Uni- Inoltre a lei viene affidato ogni computo edu- versity di Jenin. Poi di un altro dei primi alunni cativo del figlio. che lavora in una lavanderia, di un altro ancora È talmente vissuto male dai genitori l’handicap in un’officina ecc… del figlio che quando viene qualcuno a casa Questi ultimi più che quarantenni hanno mes- loro, il figlio o si toglie le protesi o deve stare so su famiglia. chiuso in camera. Proseguendo Suor Lara diventò pensierosa nel Una delle pellegrine a questo punto chiese:”I commentare il bilancio economico dell’Isti- genitori saranno ben collaborativi con voi?” tuto che per quanto sostenuto dalla Missione La risposta ci colse di sorpresa e ci amareggiò Pontificia per la Palestina Cnewa, legata all’e- perché Suor Lara rispose:”Padri e madri inve- piscopato nord-americano, e dalla Fondazione ce di essere di supporto alla nostra impresa Giovanni Paolo II, una onlus per lo sviluppo e la formativa, sono talvolta di ostacolo” e “pensa- cooperazione promossa dalle diocesi della To- re che i bambini all’uscita dalla scuola urlano, scana che a Betlemme ha la sua sede per il Me- chiacchierano, si fanno qualche scherzo… E chi dio Oriente, è sempre in rosso perché richiede non lo sa, penserebbe di essere davanti ad una la presenza di personale insegnante altamen- te qualificato che fa lievitare le spese in modo scuola normale e non di sordi”, alle sua ultime esponenziale. La suora ribatte con forza anche parole si aggiunse Suor Ginetta che commossa se il tono della voce rimase sommesso “tutta raccontò di una bambina che per due anni era questa schiera di esperti è la sola via possibile stata completamente muta, mai una parola in perché l’effetà si ripeta negli allievi”. classe. Ed ecco il miracolo di Effetà, commen- to io, è che quella bambina oggi è un’assistente LC sociale! Papa Paolo VI è stato un pastore non solo di eccelse profondità intellettuali ma anche di grandi gesti e ha traslato il Vangelo in promo- zione umana. Per questo volle l’Istituto quale dono di carità da lasciare alla Terra Santa dopo il suo viaggio nel 1964. Perché questo titolo? La risposta si trova nel Vangelo: Gesù percorrendo le strade di Palesti- na, si imbattè in un sordomuto e imponendogli le mani ordino “Effetà apriti!” Il miracolo avven- ne perché l’uomo riebbe l’udito e la parola. Sono 47 anni che questo miracolo si ripete in questo istituto dove sono passati più di 700 ragazzi. Suor Lara con gioia commentò che in quelle aule ”viene abbattuto il e muro del silenzio totale” e avviene quell’apertura agli altri e al mondo che, partendo dall’udito, coin- 14 LA VOCE DEI NONNI | 10
L' EFFETTÀ DI PAOLO VI SCUOLA PER ALLIEVI CRISTIANI? - Carta di credito o PayPa! Sul sito www.so- stienieffetà.org Qui è proprio l’ouverture al miracolo. Tutti sono accolti indifferentemente dal proprio credo di- NB: facendo una donazione si ha diritto alle fatti su 167 allievi, da 2 a 18 anni, solo 2 sono agevolazioni fiscali previsti dalla legge. cristiani. I dati saranno trattati ai sensi dell’art.13, Rego- Suor Ginetta, nativa di Verona lì presente da 40 lameno Europeo 679/2016 (c.d.”@DPR). anni, illustrò che su 167 allievi solo due erano cristiani. METODO USATO AD EFFETÀ In ogni aula spiegò era esposta un’immagine Suor Sara spiegò che i bambini quando arriva- della Madonna con il bambino fra le braccia. È no sono come “muri” Hanno sì, gli apparecchi un’icona condivisa anche dai mussulmani. acustici o l’”orecchio bionico” cioè l’impianto Suor Lara intervenne per precisare che “come collegato al nervo acustico nel cervello, sento- prevedono i piani di studio statali, c’è anche no parlare ma non sono in grado di distinguere l’ora di religione islamica”. suoni e vocaboli. La maggior parte dei genitori apprezza quan- A quattro anni già i bambini gridano in clas- to viene fatto nella scuola e spesso chiedono se quando si entra “marhobaan”, ossia ciao, in alle suore: “Ma quale Dio è il vostro che vi fa arabo. Nel tempo man mano che superano le fare tutto questo a famiglie di un’altra fede?” classi arrivano alle medie che parlano in ingle- E concludono abbracciandole perché il loro fi- se. Alle superiori parlano di storia e di letteratu- glio ha avuto la vita cambiata frequentando la ra ecc. Così a 5 anni un bambino può sostenere loro scuola. una conversazione e a 12 anni una interroga- Il sogno di San Paolo VI avere una scuola per zione. i piccoli della Palestina si è avverato, ora deve Come è possibile questo “effetà”? continuare a sollecitare dal cielo tutti gli aiuti finanziari perché “questa casa” attenta alla vita NO LINGUA DEI SEGNI debole nel segno dell’amicizia e della riconci- Ma metodo orale che parte dalla lettura labiale. liazione, continui a restare aperta. A queste letture ci si arriva tramite la compren- L.C. sione di chi ti parla e permette di comunicare a pieno con la parola. COME AIUTARE: Da qui la necessità di affrontare sedute di “Lo- AVANTI CON LE RISORSE gopedia”alle quali sono sottoposti gli alunni a turno e singolarmente per un’ora a tu per tu Perché la scuola continui la sua missione ha bi- con “la voce” della tutor. sogno di sostegno finanziario. Possiamo soste- All’allievo si fa toccare la gola per “sentire” con nere gli allievi di Effetà attraverso: il tatto le vibrazioni delle consonanti ad es. R, - bonifico bancario intestato a Fondazione che è tra le lettere più difficili da percepire. Giovanni Paolo II utilizzando il seguente IBAN: Poi ci sono anche le insegnanti di sostegno a IT0410539005458000000092116 rafforzare e completare l’opera delle colleghe. (inserire l’indirizzo nel campo causale); Quando il bambino comincia a capire, com- mentò Suor Lara gli si spalanca la porta sul oppure mondo. ”Comprende e comunica, torna vivo, acquista fiducia in sé stesso uscendo così dal- - bollettino postale 95695854 intestato a Fon- la campana di vetro in cui l’handicap lo aveva dazione Giovanni Paolo II via ROMA 3, 52015 relegato”. Pratovecchio Stia (AR) Causale:”Per bambini di Effetà Betlemme”; Ch.L.C. OTTOBRE | 2019 15
1° NOVEMBRE I Santi, questi conosciuti sconosciuti fratelli ….. “Siate perfetti come è perfetto il padre vostro Le vie della santità sono molteplici e adatte alla celeste” (Mt. 5,48): questo è il comando di Gesù, vita di ciascuno. Ogni santo ha avuto un suo divino Maestro. Già Dio nell’Antico Testamento personale percorso nella santità tanto è vero aveva ordinato al suo popolo: “Siate santi, per- che Papa Giovanni Paolo II nella lettere apo- ché io, il Signore Dio vostro, sono santo”. stolica Novo Millennio ineunte scrive: “….. i per- corsi della santità sono personali, ed esigono Noi cristiani poiché siamo figli di Dio che è san- una vera e propria pedagogia, conforme ai rit- to dobbiamo riflettere la santità di Dio. Come mi delle singole persone”. possiamo fare noi che siamo deboli, pieni di di- fetti e di passioni? Quanto su scritto non sminuisce l’azione cre- ativa dello Spirito Santo anzi gli si riconosce di Semplice: affidarsi a Maria e con lei fare un operare meraviglie, come ha cantato Maria, in cammino anzi condurre una battaglia senza quelle creature che con coraggio annunciano quartiere per essere migliori, per piacere a Dio e testimoniano il Vangelo nella quotidianità e sviluppare le virtù cristiane in modo eroico, della vita. Ricordiamo creature della porta ac- cioè al massimo, o estremo, limite delle pos- canto Chiara Corbella, Chiara Lubich, Chiara- sibilità umane. Vivere perciò le beatitudini che luce Badano, Annalena Tonelli ecc.. sono la Magna Charta del cristiano. 16 LA VOCE DEI NONNI | 10
1° NOVEMBRE I santi perciò sono anime sante e benedette Padre Kolbe scrisse: “La nostra potenza con- che “hanno lavato le loro vesti rendendole siste nel riconoscere la nostra stupidità, de- candide nel sangue dell’Agnello immolato”. bolezza, miseria e in una illimitata fiducia nella La vita dei santi, di ogni santo, riproduce la vita bontà e nella potenza dell’Immacolata (Scrit- di Cristo, perfetto Dio e Uomo perfetto, unico to Kolbe SK 301) e S.Teresina di Gesù Bambino modello di tutti cristiano e di tutti gli uomini. nella sua lettera LT226 afferma: ”La perfezione mi appare facile, vedo che basta riconoscere il Essere santi significa essere innamorati di Dio, e proprio niente ed abbandonarsi come un bam- quindi figli obbedienti del Padre. I santi erano e bino nelle braccia del Buon Dio”. Sì, sì, Teresina sono creature dotate di una singolare ricchez- ha ragione ma lo scoglio è il nostro “io”. za umana che li metteva e mette in contatto con gli altri fratelli per mezzo di parole, esempi La strada della nostra santità poggia su due molto concreti ed accattivanti. pilastri o atteggiamenti: umiltà e abbando- no. Essere umili come Maria che all’annuncio Nella stessa lettera apostolica il Papa esorta dell’angelo si dichiarò “la serva del Signore” e noi cristiani a prendere “il largo con Gesù” e a dopo aver ascoltato con attenzione somma la camminare seriamente per la strada della san- sua Parola, vi aderì e vi conformò la sua vita. tità: “Se il battesimo, scrive il Papa, è un vero ingresso nella santità di Dio attraverso l’inseri- Essere abbandonati al Signore significa avere mento in Cristo e l'inabitazione del suo Spirito, un cuore pieno di fede e di amore per il Padre. sarebbe un controsenso accontentarsi di una S.Teresina nella sua lettere LT9292 spiega che vita mediocre, vissuta all’insegna di un’etica “ciò che offende Dio e lo ferisce al cuore è la minimalista e di una religiosità artificiale”. mancanza di fiducia”. Gesù non chiede gran- di opere, ma solo abbandono e riconoscenza Il Papa nel Messaggio per le vocazioni scri- (LT 196). “L’amore può fare tutto, le cose più ve:”Compito primario della Chiesa è accompa- impossibili non gli sembrano difficili; Gesù non gnare i cristiani sulle vie della santità.. La Chiesa guarda tanto la grandezza delle azioni e ne- è “casa della santità” e la carità di Cristo, effu- anche la loro difficoltà, quanto l’amore che fa sa dallo Spirito Santo, ne costituisce l’anima. fare tali atti”. (LT 65) In essa tutti cristiani si aiutano reciprocamen- te a scoprire e realizzare la propria vocazione Allora mettiamoci in cammino e aiutati dai no- nell’ascolto della Parola di Dio, nella preghiera, stri fratelli maggiori, i santi, raggiungiamo quel- nell’assidua partecipazione ai sacramenti e nel- la santità a cui siamo chiamati tutti. la ricerca costante del volto di Cristo in ogni fratello. In tal modo … la Chiesa rivela l’infinita Ch.L. ricchezza del mistero di Gesù Cristo e fa che la santità di Dio entri in ogni stato e situazione della vita, perché tutti i cristiani diventino ope- rai nella vigna del Signore ed edifichino il corpo di Cristo.” Per spiegare ulteriormente il concetto di san- tità aggiungo che non consiste nel compiere grandi opere, estenuanti penitenze o lunghe preghiere, ma nell’esser vuoti cioè coscienti del nostro nulla. OTTOBRE | 2019 17
2 NOVEMBRE: “Perché cercate tra i morti colui che vive” (Gv. 24, 5-6) L’uomo di oggi da un punto di vista culturale è alla tomba del defunto, guardare le foto sulle particolarmente indifeso e senza risposte per- tombe passando tra i vialetti verdi vestiti a fe- ciò si trova spinto ad escludere la morte dall’o- sta dai vasi di crisantemi, dai sempreverdi, dai rizzonte dei suoi pensieri. È una parola proibita! mazzi di fiori. Una coreografia che suscita vol- La stessa organizzazione sociale che cura lo ti, ricordi, esperienze date che contempliamo svolgersi del funerale, dalla decorosa sistema- con riverenza, mentre nel cuore si rinnovano le zione del corpo alle fasi che includono quella emozioni e i sentimenti “di un passato sepolto finale del seppellimento, ne è la evidente di- negli anni” ma vivo di speranza proprio come i mostrazione. bulbi di alcune piante in attesa dell’arrivo di fata Alle agenzie di onoranze funebri i congiunti Primavera. delegano ogni incombenza e tutto ciò che li Percorrendo i vialetti si ricorda, si mormorano metterebbe in difficoltà psicologica, la stessa preghiere si incontrano altri fratelli che come atmosfera è ovattata e il dolore anestetizzato. noi vanno a trovare i propri cari, familiari e amici. Ciò che la Chiesa, per chi è credente, dice è Comunichiamo e ricordiamo, ricordiamo te- “la luce della fede sulla morte deve portare a nerezze donate e ricevute, momenti di scontro vivere con responsabilità questa vita”. e di rappacificazione…. Ecco l’importanza del rito religioso quanto vi- Si è accompagnati dalla eco di una preghiera di sitare il cimitero, sostare in preghiera davanti quando i nostri cari erano pellegrini sulle strade 18 LA VOCE DEI NONNI | 10
2 NOVEMBRE della vita e che, quando di sono addormentati, tutti siamo testimoni. Egli è stato innalzato ac- ci hanno passato il testimone per la nostra cor- canto a Dio e ha ricevuto lo spirito Santo che sa verso il cielo. era stato promesso”. Negli Atti 2,32-33 si leg- Cosa pregavano e noi cosa preghiamo? “Si- ge “Ora egli ci dona quello stesso Spirito come gnore, abbi pietà di chi dubita, dell’incredulo anche voi potete vedere e udire”. che vorrebbe credere, di noi prigionieri della Dunque la Resurrezione introduce ad una fe- vita, che precediamo da soli nella notte, sot- sta senza fine. È mistero di fede: non nasce to un cielo non più illuminato dalle fiaccole sotto i nostri sensi come un qualsiasi avveni- dell’antica speranza”. mento terrestre, si fonda per noi sulla parola Perché recitiamo così? Perché, tentando di dei testimoni del Risorto. evitare di usare la parola “morte” nelle nostre Queste riflessioni dovremmo pensarle quando conversazioni, abbiamo nullificato il futuro ed andiamo ad onorare un defunto alla camera abbiamo ridotto la immortalità ad una “tomba mortuaria, o al cimitero. Dovremmo ricorda- senza speranza”. re ciò che disse l’angelo alle donne accorse È chiaro allora il perché dello sfoggio di co- di buona ora al sepolcro ”Perché cercate tra i struzioni cimiteriali di famiglia costose quanto morti colui che vive? (Lc. 24, 5-6)”. Erano an- un appartamento. Non si vuole dimenticare ed date per completare le onoranze al corpo e essere dimenticati: il nulla che ci si prospetta, avevano con sé gli aromi da loro preparati. attende noi e i nostri cari …. allora costruiamoci La resurrezione di Cristo si chiama Pasqua, un qualcosa che impedisca l’oblio. passaggio. Questo però è il pensiero di chi non crede La Pasqua è pienezza della vita eterna e per nell’”oltre” che ci attende. questo i credenti dovrebbero sempre sorride- Eh, sì! Ignorando Dio, anzi allontanandolo dal- re perché siamo nell’eternità già da ora e con la nostra vita, abbiamo ucciso la speranza e le Cristo viviamo il tempo, anzi lo leggiamo con giustificazioni del nostro agire. consapevolezza, tra dolore e speranza, senza Il grande rischio a cui si va incontro è conside- pessimismo. Lui orienta la nostra vita, siamo rare solo due presupposti importanti nella no- sostenuti dalla sua presenza, possiamo vincere stra vita, l’immanente e il tempo storico. il male. L’”oltre” non esiste! Esiste solo per noi cristia- La morte è distrutta “O morte dov’è la tua vit- ni che crediamo nella vita eterna. toria? Dov’è la tua forza che uccide? Rendiamo Credere significa accogliere la testimonianza grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo di della Resurrezione di Gesù non un racconto Gesù Cristo nostro Signore”. (1 Cor. 15) di fantasia ma un racconto che nasce da una Nel nostro ed altrui dolore di fronte alla morte esperienza. ci sostiene la speranza che i nostri cari vivo- San Paolo nella prima lettera ai Corinzi (15) scri- no la felicità e l’amore che emana da Colui che ve che ha ricevuto l’insegnamento che Cristo è ci ha creato e che li rivedremo quando anche morto per i nostri peccati, è stato sepolto ed il noi avremo concluso la vita terrena. terzo giorno è resuscitato come è scritto nella Dobbiamo superare l’idea che essi ci guar- Bibbia ed è apparso a Pietro e quindi ai dodici, dino dall’alto e capire che la nostra vita si in- e alla fine anche a lui, che aveva perseguitato la treccia con la loro come le mani di due amici Chiesa di Cristo. congiunte per un sostegno vicendevole e che La fede nella vita eterna richiede il coraggio di continuano a vivere accanto a noi ma in modo dire “Cristo è risorto”. diverso, invisibile. “Questo Gesù Dio lo ha fatto risorgere e noi Perché non si parla della morte? OTTOBRE | 2019 19
2 NOVEMBRE La morte simboleggia ogni altra paura ed è la Dio non l’ha abbandonato e da quel giorno il conclusione di ciò che non vorremmo: malat- Padre è rimasto in attesa sulla porta di casa, tia, vecchiaia, solitudine e perdita del proprio scrutando l’orizzonte. Da quel giorno dentro ruolo conquistato con fatica. l’anima di ogni uomo si è radicata questa mol- Con il ragionamento è impossibile combattere teplice nostalgia di casa. la paura della morte e i nostri sforzi umani sono Noi ci fidiamo del certo e del conosciuto e l’i- vani ma, se lo facciamo stando con Gesù e Ma- gnoto fa paura a tutti. Lo stesso Gesù ha chie- ria, saremo già vincitori di ogni timore. sto al Padre di risparmiargli quel passaggio È Cristo la roccia, non ci fa affondare nella su- obbligato ma fidandosi del Padre ha detto “Sia perficialità della ricerca di una meta per cui fatta la tua volontà”. Così anche gli altri mortali valga la pena vivere. provano la sua stessa paura e la vittoria della Tutti ardiamo dal desiderio della vita e gli stessi vita sulla morte con la risurrezione di Gesù ci progressi scientifici hanno la finalità di scon- garantisce che lui ha vinto. figgere la morte. Il grande filosofo, scienzia- Allora chiediamo la grazia di fidarci della pa- to, matematico Blaise Pascal così si espresse a rola di verità che per mezzo della voce di San proposito della vita “Per quanto bella sia stata Paolo ci stimola a credere che il nostro corpo la commedia in tutto il resto, l’ultimo atto è corruttibile si rivestirà di incorruttibilità e di sempre sanguinoso”. immortalità e noi finalmente godremo di quel- Adamo avendo mangiato la mela, fu allontana- la pace divina che Gesù risorgendo ha riportato to dal Paradiso e come ha detto Papa France- per sempre sulla terra che attende “cieli nuovi sco, “ha intrapreso il suo cammino di cono- e terre nuove”. scenza di ciò che è bene e di ciò che è male”. LC 20 LA VOCE DEI NONNI | 10
L’ANGOLO DELLE RIFLESSIONI LA SILENZIOSA VITA DELLE PIANTE La silenziosa vita delle piante, il silenzioso e se- nuovi e lontani. Le siepi nel loro rigido, intrica- greto fluire della clorofilla che salendo dalle ra- to ed ombroso mondo nascondono segreti in- dici circondate dalla terra, lambite e solleticate sondabili. Lo sguardo si alza verso le cime alte, dal viavai di insetti e lombrichi, sale verso l'alto sussurranti una rassicurante lingua sconosciu- vincendo la viscosa autostrada verso le cime ta, creata dal vento e dalle foglie, dallo scric- frondose. li mistero dei tronchi, la cui essenza chiolio dei rami. Lentamente resto ipnotizzato, è protetta da corazza lignea. Le lente colate di resto vuoto, completamente assorbito, sul ci- resine dal futuro d'ambra. La grande varietà di glio di una conoscenza inafferrabile, al confine forme e colori delle foglie, aghiformi eterna- tra due mondi in una sorta di una verde subco- mente verdi, superfici lanceo late, simmetrie scienza vegetale, in un sentire/ non sentire. li ardite soggette a transienti variazioni croma- pensiero si perde tra frutti ed ortaggi, tra colori, tiche, destini di lente cadute, dal turgore alla sapori, forme e consistenze. La gioia sfronta- croccante stagnazione al suolo nel sottobosco ta di pomodori e peperoni, gli acuti festosi e cosi come lungo le strade o nei parchi. Il vento penetranti dei peperoncini, le sfumature dolci muto solleva e trasporta per invisibili rotte, ol- tre le aspettative del passato. e piccanti delle spezie, le mille gradazioni di Cespugli e prati, carezzati piano, dolcemen- dolce della frutta di infinite forme e dimensio- te ondeggianti, brulicanti di invisibili autostra- ni. D'improvviso il lieve amaro scuro della me- de di formiche, scarabei, sorvolati dal pigro e lanzana si fa strada nella mia bocca, in una in- indefesso volo delle api, lentamente intente a sensata rievocazione di gusto. Mi sorprendo a suggere nettari ed a compiere inconsapevoli pensare alla segreta e silenziosa vita dell'ovale impollinazioni romantiche. L'avanzare lento e ortaggio scuro ed improvviso ricomincia la cir- dolce di margherite, tarassaco, nontiscordar- colare esperienza tra linfa e sangue, tra legno dimé e violette conquista pacificamente nuove ed ossa, tra arti e rami, tra pelle e cortecce... e terre in una marcia inesorabile di lievi fragran- di nuovo, per sempre. ze, colmando dei loro colori confini sempre Alessandro Abiuso OTTOBRE | 2019 21
L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI UTOBAR 2019 Ottobre 2019 Dopo il grande caldo dell’estate, al mattino la ECCO L’AUTUNNO! luce tarda a venire e al calar del sole l’aria si fa fresca, di notte si fa amicizia con le prime leg- Quando la terra comincia a dormire gere e morbide copertine di lana. sotto una coperta di foglie leggere, Le foglie stanche colorano di giallo il bosco e i viali, dalle siepi si ergono altere e regali mar- quando gli uccelli non cantano niente, gherite gialle come l’oro, i rami del melograno quando di ombrelli fiorisce la gente, si inchinano sotto il dolce peso di frutti lucenti, quando si sente tossire qualcuno, le rose si affrettano a mettere gli ultimi tene- quando un bambino diventa un alunno: ri boccioli accanto ad allegre rosse bacche, i prati di un verde chiaro sono orfani di fiori, rare ECCO L’AUTUNNO! sono ormai le farfalle e le lucertole. R. Piumini L’aria odora di mosto, i camini inviano nei cieli strade di fumo leggero. Le rondini sono parti- te, ma sono arrivati i pettirossi che subito han- Quando viene ottobre bello leva il vino dal ma- no fatto visita al mio melograno, che, come stello. sempre, custodisce per loro i suoi magici frutti smaltati. A San Simone il ventaglio si ripone (il 28) e il È arrivato l’autunno. galletto si fa cappone. 22 LA VOCE DEI NONNI | 10
L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI Se t’vu che l’ai e vegna bon piantal e’ dé ad San completamente l’attuale modello di sviluppo, il Simon. nostro modo di vivere: bisognerebbe tornare a Se vuoi che l’aglio venga buono piantalo il gior- una vita più povera, più semplice, più lenta, più no di San Simone. “naturale” più “umana”. Sarà difficile, ma alme- no qualcosa si tenterà di fare. Per Santa Reparata (l’8) ogni oliva è oliata. A Milano si chiederà al Comune di ridurre il consumo del suolo, a Napoli ci si impegnerà Il 18 è San Luca e si raccolgono le castagne: per ridurre roghi e rifiuti, a Roma si parlerà di Par San Loca la castagna in boca. trasporto pubblico e piste ciclabili, ogni zona Per San Luca la castagna in bocca. cercherà di far qualcosa, ognuno di noi può fare qualcosa!! Ti dona funghi castagne e ghiande ottobre bello, Quando ero bambina nella mia casa contadi- ma tieni pronto ben l’ombrello, na non esisteva il problema dei rifiuti: non c’era ottobre è quasi matto, la plastica, gli avanzi della tavola venivano dati ma nessuno gli fa il ritratto. alle galline o ai maiali, la carta veniva bruciata nel camino, la frutta aveva spesso una qualche Ottobre gelato ogni insetto è debellato. macchiolina ma era buonissima ugualmente, se per caso capitavi dal fruttivendolo capivi su- Se di ottobre scroscia e tuona l’invernata sarà bito qual era la stagione, si illuminava la notte buona. con le candele o coi lumi a petrolio, le mac- chine erano rare, si girava in bicicletta e non Il 4 è San Francesco e… tutti l’avevano, la mia nonna distribuiva il latte Par San Franzesch l’ariva e’ tord e e’ fresch. appena munto in città trasportandolo con un Per san francesco arriva il tordo e il fresco. biroccino trainato da una cavalla. Lavorazione dell’erba palustre (foto d’epoca) RACCONTI PER GRANDI E PICCINI I temporali dell’estate sono stati molto violen- ti, trombe d’aria hanno distrutto pinete, sradi- cato alberi secolari, è evidente che il clima sta cambiando velocemente. In questi giorni ci sono enormi manifestazioni per “salvare il no- stro pianeta”. Si è rotto il patto fra gli uomini e la terra e, per fortuna, sembra che governanti e cittadini del mondo ne siano finalmente tutti consapevoli. Fa troppo caldo e addirittura fanno veglie fu- nebri per i ghiacciai che si stanno riducendo velocemente. Bisogna fare rimboschimento, pulire boschi e fiumi, limitare l’uso della plastica, usare prodot- ti naturali. Produrre meno rifiuti. Bisogna sal- vare la Terra e gli uomini che la abitano dall’in- quinamento. Per farlo bisognerebbe cambiare OTTOBRE | 2019 23
L’ANGOLO DEL DIALETTO E DELLE TRADIZIONI Poi è arrivato il progresso, tutto si è mecca- nizzato, tutto deve apparire perfetto, ma ora ci stiamo accorgendo che forse abbiamo esa- gerato ed ecco le manifestazioni per “salvare il nostro pianeta”. Di fronte alla frenesia del con- sumismo ecco una zirudella degli Smembri del 1975 che ricorda il tempo passato quando, per riempire lo stomaco bastavano: Una zvola, un ravanel, un pezz ad pan, un zizarnel, dl’insalê, una quelca arenga, e un pulastar… (sol la dmenga!). Mo la zenta adess i sguazza: j è pin ad machin, i va a caza, j ha la tenda, la rulott, is diverta e’ dé e la nott, j ha la cà pina ad mutur…. Nô a i avema e’ smulgadur, una secia, la mastela, la gratusa, la gardela, la garné, la ruscarola, una quelca cazarola, e’ tulir, e’ sac de’ gran par la mnestra e par e’ pan, dal patet e di fasul, mo in pateva i nostar fiul! Fonte: SMEMBAR (il Lunario della Romagna) FATTI MESSI IN FILA di Tomaso Piazza a cura della Banca popolare di Faenza Non ci crederete, ma abbiamo un nuovo Go- TRADUZIONE verno, prima era gialloverde, ora è giallorosso! Una cipolla, un ravanello, un pezzo di pane un cetriolo bello, Greta Thunberg, una ragazzina di 16 anni è riu- dell’insalata una qualche arringa e un pollastro… (solo la domenica!) scita a far capire al mondo che il nostro piane- Ma la gente adesso sguazza, ta è troppo inquinato e che bisogna cambiare pieni di macchine, vanno a caccia, metodo di vita. han la tenda, la rulotte, si divertono giorno e notte; È tornato Renzi: ha fondato un nuovo partito - hanno la casa piena di motori Italia Viva. (elettrodomestici). Noi avevamo l’asse per lavare, Continuano ad arrivare migranti, molti su pic- un secchio, la mastella, cole imbarcazioni, ma se ne parla molto meno la grattugia, la graticola, (Salvini, non è più al governo). la scopa, la pattumiera, qualche casseruola, Sono cominciate le scuole: anche quest’anno il tagliere, il sacco del grano mancano insegnanti. per fare la minestra e il pane, delle patate e dei fagioli, ma non soffrivano i nostri figlioli! 24 LA VOCE DEI NONNI | 10
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