La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici

Pagina creata da Matteo Mosca
 
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La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
2-2018

                                                                                                                                                                                                                                                                Trimestrale di formazione
                                                                                                                                                                                                                                                                e pastorale mariana

                                                                                                                                                                                                                             La vita come vocazione
Anno 103 n. 2 aprile - giugno 2018 - Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Rovigo - Centro mariano «Beata Vergine Addolorata» - Rovigo

                                                                                                                                                                                                              12                15                10
                                                                                                                                                                                                              Studi             Tessere mariane   Scheda pastorale
                                                                                                                                                                                                              Il fiat           Giuseppe          Chiamati
                                                                                                                                                                                                              responsabile      uomo giusto
                                                                                                                                                                                                                                         1        alla santità
                                                                                                                                                                                                              e fedele          Mt 1,18-21
                                                                                                                                                                                                              di Maria          Lectio divina
La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
Anno CIII Aprile - Giugno 2018
Sommario       n Editoriale
                                           2
               La vita come vocazione                             3
               La Redazione

               n Studi
               Chiamati a essere dono                             4
               Paolo Martinelli
               La Vergine di Nazaret: una vocazione in cammino    8    Riparazione
               M. Cristina Caracciolo                                  Mariana 2
               Il fiat responsabile e fedele di Maria             12   Anno CIII
               Alfredo Jacopozzi                                       aprile - giugno 2018
                                                                       Rivista trimestrale di formazione
                                                                       e di pastorale mariana.
               n Tessere mariane                                       Centro mariano «Beata Vergine
                                                                       Addolorata» - Rovigo.
                                                                       A cura delle Serve di Maria Riparatrici.
               La luce della fede                                 6
               Vincenzo Francia                                        In copertina:
                                                                       Madonna con Bambino benedicente
               Chiamati alla santità                                   e due angeli
               Solennità dell’Assunta. Scheda pastorale           10   Piero della Francesca
                                                                       Urbino (PU)
               M. Elena Zecchini                                       Galleria Nazionale delle Marche
               Giuseppe, uomo giusto. Mt 1,18-21: lectio divina   15   Direttore responsabile:
               Giovanni Grosso                                         Elena Zecchini.
                                                                       Consiglio di redazione:
                                                                       M. Cristina Caracciolo, Luca M. Di Gi-
               n Vita del santuario                                    rolamo, Giovanni Grosso, M. Michela
                                                                       Marinello.
               Vite fragili e luminose                            17   Redazione:
                                                                       M. Lisa Burani, M. Lucia Cittadin,
               a cura di M. Michela Marinello                          Maria Stella Miante.
               Lo sguardo della Madre sulla vita minacciata       19   Collaboratori:
                                                                       Maria Grazia Comparini, Antonio Escu-
               Comunità Centro mariano                                 dero Cabello, M. Giovanna Giordano,
                                                                       Corrado Maggioni.
                                                                       Progetto grafico:
               n Associazione «B.V. Addolorata»                        PROGETTYPESTUDIO Albignasego (PD).
                                                                       Direzione e Amministrazione:
               Gli occhi di Maria invitano al dono d’amore        20   Centro mariano
               Luisa Stoppa - Antonella Gelli                          «Beata Vergine Addolorata»
                                                                       Via dei Cappuccini, 17 - 45100 Rovigo
                                                                       Tel 0425/422455 - Fax 0425/28956
                                                                       e-mail: riparazione.mariana@smr.it
               n Finestre sulla vita                                   c.c.p. 00120451 - Offerta libera.

               In comunione per servire                           22   Autorizzazione Tribunale di
                                                                       Rovigo n. 158 del 18-1-1971.
               M. Elena Zecchini                                       Con approvazione ecclesiastica.
                                                                       Stampa CTO - Vicenza
               Un collaborazione che allarga gli orizzonti        25   Spedizione in abbonamento postale
               Enrico M. Rossi                                         Pubbl. inf. 45%.

               Vocazione: un itinerario con Maria                 26                Questo periodico è associato
                                                                                    all’Unione Stampa Periodica
               M. Sabina Figuccia - M. Giovanna Giordano                            Italiana.
               Come e con Maria per non sbagliare                 28    Legge sulla tutela dei dati personali. I dati personali
               Marie Claire Akoko Aziabli - Janice Tupig Deyta         dei lettori in possesso della rivista verranno trattati
                                                                       con la massima riservatezza e non potranno essere
                                                                       ceduti a terzi o utilizzati per finalità diverse senza il
               Un’eredità che interroga ed entusiasma             29   preventivo consenso degli interessati.
                                                                       In base al decreto legislativo D.LGS. n. 196/2003, in
               M. Lisa Burani                                          qualsiasi momento l’abbonato potrà decidere di modi-
                                                                       ficare o richiedere la cancellazione dei dati personali.

               Alla Madonna del “sì”                              32

                                                              2
La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
Edi toria le

                  La vita come vocazione

«O
«O                                                            Q
       Vergine, da’ presto la risposta. Apri il cuore              uesto numero di Riparazione mariana si è
       alla fede, le labbra all’assenso, il grembo al              posto un obiettivo che può sembrare semplice:
Creatore»: la celebre invocazione di san Bernardo             parlare di Maria in rapporto alla vocazione. Ma non
(Omelie sulla Madonna, 4,8), con la quale sollecita           è semplice parlarne in modo non scontato, parten-
alla Vergine annunciata «una parola di compassio-             do non da un’esemplarità morale della Vergine di
ne» per tutto il genere umano che attende la libe-            Nazaret, ma dalla sua presenza viva nel dinamismo
razione, non dovrebbe lasciarci indifferenti circa la         di domanda-risposta sul senso della vita e, ancor
resposabilità che ognuno di noi ha nel rispondere             più, nelle relazioni - e nella relazione con Dio - che
alla chiamata a farsi carico della salvezza di tutti,         possono attivare una risposta esauriente.
collaborando al progetto di Dio.                              Negli Studi, un primo articolo ci introduce al tema
La cultura contemporanea, certo, non sembra un                della vocazione inserendolo nel contesto culturale
terreno adatto a far sbocciare scelte di dono di              contemporaneo (P. Martinelli); una riflessione bi-
sé. Edonismo, diffidenza, superficialità, arrivismo           blica ci presenta la vita di Maria come vocazione
chiudono occhi e cuori. Ma su qualsiasi spiaggia si           (M. C. Caracciolo) e, infine, un terzo contributo
sia arenato il nostro cuore, l’onda dello Spirito può         propone Maria come testimone di un Dio che rinno-
sempre raggiungerlo e portarvi l’eco del mondo.               va la vita e sconvolge sterili clichè (A. Jacopozzi).
                                                              Nelle Tessere mariane, la Parola ci invita a confron-
                                                              tarci con la figura mite e sorprendente di san Giu-
                                                              seppe (G. Grosso), un’opera artistica ci coinvolge
                     Maria                                    nel dinamismo della vocazione-missione di Maria
                     insegna la bellezza                      (V. Francia), la Scheda pastorale sulla solennità
                     di fidarsi di Dio                        dell’Assunta ci guida a riflettere sulla universale
                     e la gioia                               chiamata alla santità (M. E. Zecchini).
                                                              La rubrica della Vita del santuario narra di inizia-
                     di servire i fratelli
                                                              tive di formazione e preghiera che ricordano la pre-
                                                              senza della Vergine presso le croci dei suoi figli e la
                                                              sua premurosa intercessione a favore di ogni vita.

N    ell’Omelia per la solennità del Santissimo Corpo
     e Sangue di Cristo, papa Francesco ha proprio
invitato «a lasciarsi trasportare dall’onda di Gesù,
                                                              Nelle pagine sull’Associazione «B. V. Addolorata»
                                                              sono riportati eventi lieti vissuti dai gruppi locali.
                                                              Dalle Finestre sulla vita emerge come la figura di
a non rimanere zavorrati sulla spiaggia in attesa             Santa Maria ispiri e sostenga cammini di generosa
che qualcosa arrivi, ma a salpare liberi, coraggiosi,         risposta vocazionale e di collaborazione a servizio
uniti» per «sciogliere quei nodi che ci legano agli           delle periferie e dei giovani. Una Scheda declina il
ormeggi della paura e dell’oppressione».                      cammino vocazionale in prospettiva mariana (M. S.
Maria ha saputo fare proprio questo: ha lasciato uno          Figuccia - M. G. Giordano). In preparazione al I
status quo culturale soffocante, si è assunta una re-         Centenario missionario delle Serve di Maria Ripa-
sponsabilità, lei, una donna!, è rimasta fedele alla          ratrici sono delineati i profili spirituali di due tra
sua scelta, contro ogni dolorosa disillusione.                le prime nostre sorelle missionarie (M. L. Burani).
Tutti noi, e in particolare i giovani, possiamo trovare
in lei una compagna e una maestra per «prendere il
largo nella vita», scoprire il senso dell’esistenza nel       N   ello Spirito che per prima l’ha pervasa, sia il
                                                                  nostro “sì” come quello di Santa Maria: libero,
                                                              consapevole e fedele.
non trattenerla per sé e assaporare la bellezza di
fidarsi di Dio e la gioia di servire i fratelli.                                                     La Redazione

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La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
Studi

Chiamati a essere dono

     Una riflessione                       nisteriale e la vita consacrata. Pen-      un uso in certi limiti lecito e anche
     sulla dimensione                      siamo all’espressione “quel ragazzo        opportuno, ma che deve essere com-
     vocazionale                           ha la vocazione”. Si tratta di un uso      preso come analogico rispetto ad un
                                           esclusivo di tale parola.                  significato più fondante.
     della vita umana                        Certamente il Vaticano II ha in-            Troviamo nella nostra cultura
                                           trodotto un uso più ampio, inclusi-        anche un uso secolarizzato del ter-
                                           vo. La Lumen gentium, al n. 42, ha         mine vocazione, che spesso viene
                                           parlato di vocazione universale alla       estrapolato dal contesto cristiano e

A
        l centro della spiritualità cri-   santità di tutti i fedeli, ossia alla      utilizzato per indicare una dedizione
        stiana troviamo la parola “vo-     perfezione dell’amore. Gaudium et          particolarmente generosa: ad esem-
        cazione”. Si tratta della paro-    spes, al n. 22, fa un uso universalisti-   pio l’infermiera che fa bene il suo
la chiave che istituisce il rapporto di    co della vocazione, quando afferma:        lavoro. C’è indubbiamente un aspet-
Dio con l’uomo, l’iniziativa gratuita      «Cristo, [...] svela anche pienamen-       to interessante in questo uso perché
di Dio verso ciascuno di noi. Purtrop-     te l’uomo a se stesso e gli manifesta      cerca di riferire la vocazione ad una
po questa parola è oggi drammatica-        la sua altissima vocazione [...]. E        esperienza antropologica comune,
mente fuori moda; non è compresa           ciò vale non solamente per i cristia-      tuttavia intende come vocazione solo
adeguatamente, anche per l’uso sba-        ni, ma anche per tutti gli uomini          le conseguenze (impegno e generosi-
gliato che ne facciamo. Spesso è sen-      di buona volontà». È da notare che         tà) e non il dato originario dell’esse-
tita come parola estranea alla vita        la parola vocazione qui è utilizzata       re chiamati.
quotidiana di tutti, mentre dovrebbe       rigorosamente al singolare: la voca-          Da qui si può arrivare ad un’ultima
essere quella più umana e umaniz-          zione è unica perché unica è la Pa-        osservazione che sancisce la perdi-
zante del vocabolario cristiano.           rola di Dio che chiama.                    ta grave di questa parola diventata
   È interessante notare che ad un                                                    ormai irrilevante: l’uomo senza vo-
ritorno del sacro e dello spirituale,                                                 cazione. L’uomo postmoderno, che
come accade nel nostro tempo, non                                                     pure vede il ritorno del sacro, è un
corrisponda una altrettanta vivacità                                                  uomo senza vocazione, ossia che non
vocazionale. Per questo è provviden-             Maria mostra                         sente pertinente all’umano l’essere
ziale che papa Francesco abbia volu-             che la vita si compie                chiamati. L’ipertrofia della libertà
to un Sinodo dei Vescovi su Giovani,             se si fa dono                        come continua e infinitamente rei-
fede e discernimento vocazionale.                come risposta all’amore              terabile possibilità di scelta fa sen-
                                                                                      tire con sospetto la parola vocazione
   La parola “vocazione”                                                              come idea di una vita predecisa che
                                                                                      viene calata dall’alto. Per questo è
   Può essere utile vedere come que-          Possiamo poi notare un uso con il       necessario, ora, parlare della vita
sto termine è utilizzato nei nostri        quale si attribuisce il carattere voca-    come vocazione.
linguaggi per poi vedere come esso         zionale ad ogni passaggio della vita
possa essere riportato al suo signi-       e ad ogni servizio che si presta nella        La vita come vocazione
ficato fondamentale. Innanzitutto          Chiesa o nella società: vocazione alla
constatiamo un uso molto diffuso           vita, all’amore, al lavoro, vocazione        Con ciò si intende innanzitutto la
che identifica la vocazione solo con       a fare il catechista, ai ministeri, alla   vocazione alla vita, soprattutto nel
alcuni stati di vita particolari nella     terza età, etc. Qui l’uso è radicalmen-    senso del mistero della nascita. La
Chiesa, ad esempio il sacerdozio mi-       te plurale: “vocazioni”. Si tratta di      parola vocazione indica una chia-

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La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
mata alla vita che non siamo noi a            Ciascuno di noi è voluto, ciascuno è         La chiamata a seguire Cristo apre
darci: il mistero dell’inizio, di questo      amato, ciascuno è necessario» (24         così ad un rapporto nuovo con tut-
misterioso passaggio all’esserci di           aprile 2005). Esserci è essere voluti.    te le cose. Nel seguire lui è svelato
ciò che non c’era. Nessuno potrà mai          A questo livello la parola vocazione      il senso ultimo della realtà e della
darsi l’inizio da solo; nessuna mani-         implica un mistero fontale irriduci-      vita: la vita si compie nel dono della
polazione potrà mai negare questo             bile. Solo la libertà di Dio fonda ul-    propria esistenza. Il senso della vita
fatto. Non sarà mai possibile che chi         timamente la libertà della creatura       è l’amore rivelatoci in Cristo, perché
non c’è possa darsi l’inizio da solo: ci      umana, il suo non essere un prodotto      solo l’amore compie.
vuole qualcuno che mi preceda e che           meccanico di ciò che lo precede.             Qui si radica il “per sempre” di ogni
accolga la mia vita.                             C’è inoltre un’ulteriore declinazio-   decisione vocazionale che è propria
  In tale senso la parola vocazione           ne dell’espressione vita come voca-       dell’amore. Papa Francesco ricorda
                                              zione: essa indica il fatto che la vita   che siamo nella «cultura del provvi-
                                              della persona, essendo sempre in re-      sorio che ci bastona tutti»; ma Dio,
                                              lazione, è costantemente sotto l’ap-      egli dice, «non ci ha amati provviso-
                                              pello dell’alterità. La parola vocazio-   riamente ma per sempre» (6 luglio
                                              ne nel suo senso etimologico indica       2013); il “per sempre” dell’amore di
                                              il chiamare, il vocare, potremmo per-     Dio fonda la possibilità del “per sem-
                                              sino ricorrere al termine “ex-citare”:    pre” che anche noi siamo chiamati a
                                              chiamare fuori. Che cosa ci chiama        pronunciare verso l’Amore, dentro la
                                              ogni giorno ad uscire da noi stessi?      storia di incontri che la Provvidenza
                                                 La vita è vocazione perché la vita     ci dona ed in cui riconosciamo il pas-
                                              è pro-vocazione. La vita, accadendo,      saggio di Dio che chiama.
                                              mette in moto il desiderio, desiderio
                                              dell’altro, di un compimento, di feli-           Guardare a Maria
                                              cità, amore, verità e bellezza, deside-
                                              rio che tuttavia nessuna cosa potrà          Al termine di questo breve percor-
                                              mai saziare. Strano paradosso: la re-     so possiamo guardare alla Vergine
                                              altà desta in noi desideri e domande      Maria, alla sua esistenza vissuta in
                                              più profonde della stessa realtà che      pienezza; un’esistenza vissuta istan-
                                              le ha destate.                            te per istante come vocazione. Lei è
                                                 Nella vita come vocazione, la real-    scelta, eletta, amata da Dio. È la vera
                                              tà è accolta come dato e promessa;        figlia di Sion, la sintesi della fede di
                                              è simbolo del Mistero. La vita come       Israele nelle promesse messianiche.
                                              vocazione è dunque la struttura fon-         La sua libertà, non contaminata
Annunciazione (part.) - Maestro di San Se-    damentale dell’uomo di fronte alla        dal peccato, è un “sì” pieno alla Pa-
bastiano (Josse Lieferinxe), fine XV-inizio   realtà, che mi interroga e mi chiama      rola che la chiama e la coinvolge, a
XVI sec., Musée du Petit Palais, Avignone     ad un compito.                            tal punto da diventare madre di Dio,
                                                                                        poiché in lei la Parola diventa carne.
indica il fatto che essere vuol dire          L’incontro con Gesù Cristo                La sua vita è plasmata dall’incontro
sempre essere in relazione (co-esse-                                                    con la Parola di Dio. È la donna to-
re): veniamo da qualcuno, siamo in-             Ed è in questo enigma che si inseri-    talmente disponibile, che trova il suo
sieme a qualcuno e dovremo lasciare           sce l’incontro con Cristo, quando Dio     compimento non nell’attuare un pro-
che altri siano dopo di noi.                  stesso prende la parola. Cristo inter-    prio progetto, ma nel rispondere alla
  La parola vocazione salva l’uma-            cetta il cuore desiderante dell’uomo.     chiamata di Dio.
no dalla pura casualità e ci afferma          C’è un’attrattiva di Cristo su di noi:       In lei, il rapporto con Gesù diviene
come voluti, amati. Benedetto XVI ha          egli è colui che si propone come il       modo di vivere tutti gli avvenimenti e
usato una espressione molto forte:            compimento della promessa di bene         di leggere la realtà. Maria ci mostra
«Solo laddove si vede Dio, comincia           iscritta nel nostro cuore. L’attrattiva   così, chiaramente, che la vita umana
veramente la vita. Solo quando in-            di Cristo chiarisce il senso di ogni      si compie se si fa dono e che la vita si
contriamo in Cristo il Dio vivente,           altra attrattiva, perché l’attrattiva     dona come risposta all’amore.
noi conosciamo che cosa è la vita.            di tutte le cose è segno e pedagogia
Non siamo il prodotto casuale e sen-          all’incontro con lui. Ogni attrattiva               Paolo Martinelli ofmcapp
za senso dell’evoluzione. Ciascuno di         di bene non è inganno, ma profezia                              vescovo ausiliare
noi è il frutto di un pensiero di Dio.        dell’attrattiva di Cristo.                             dell’Arcidiocesi di Milano

                                                                5
La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
Tessere mariane

La luce della fede
La Madonna di Senigallia di Piero della Francesca

     La luce                                                          no, e che oggi è accolto nel bellissimo Palazzo Ducale del-
     energia vitale                                                   la cittadina marchigiana, la “capitale” dei Montefeltro.
     di un’originale rappresentazione                                    La circostanza precisa non è nota, ma può essere ipo-
                                                                      tizzata: forse fu il matrimonio della figlia del duca, Gio-
     di Maria col Bambino                                             vanna, con Giovanni della Rovere, signore di Senigallia,
                                                                      avvenuto nel 1478. Fu dunque Senigallia la prima sede ad
                                                                      ospitare il dipinto; ma, dopo un bombardamento durante
                                                                      la Prima Guerra Mondiale, si decise di trasferirlo a Urbi-

C
        ome è noto, le Vite dei più eccellenti pittori, scul-         no, in un luogo più protetto. Tuttavia, i guai non finirono,
        tori e architetti di Giorgio Vasari, pubblicate nel           perché nel 1975 venne rubato per essere poi recuperato
        1550, sono il punto di riferimento fondamentale per           l’anno seguente.
la storia dell’arte italiana del medioevo e del rinascimento.            Torniamo al nostro quadro e alla cosa più importante:
   Quando, tuttavia, parla di Piero della Francesca, il Va-           la luce che vi risplende.
sari, pur essendo a sua volta un grande artista, appare                  L’impostazione del dipinto è insolita per l’epoca, men-
piuttosto sbrigativo. Dice, sì, che fu «eccellente nella              tre è molto frequente nel cinema di oggi: il cosiddetto
pittura», ma mette in risalto soprattutto la sua genialità            “piano americano”, nel quale, cioè, le figure non sono a
nell’aritmetica e nella geometria: «Fu Piero studiosissi-             grandezza intera né a mezzobusto, ma all’altezza delle
mo dell’arte e si esercitò assai nella prospettiva, ed ebbe           ginocchia. Perciò, anche solo per questo particolare, ci
buonissima cognizione d’Euclide, in tanto che tutti i mi-             troviamo in presenza di un’opera “moderna”. Inoltre i
gliori giri tirati ne’ corpi regolari egli meglio che altro ge-       quattro personaggi vengono molto avvicinati allo sguardo
ometra intese, ed i maggior lumi che di tal cosa ci siano             dell’osservatore.
sono di sua mano», per concludere definendolo «miglior                   Lo spazio realizzato da Piero è distinto in due zone:
geometra che fusse nei tempi suoi». Il Vasari sembra non              una camera interna a sinistra e una stanza sul davan-
aver colto quella che è la caratteristica principale delle            ti. Qui appare Maria con il Bambino, accompagnata da
opere del Maestro di Sansepolcro, cioè la luce.                       due angeli identificabili dalle ali. Gesù rivolge la sua
   Ed è proprio la luce a trionfare nella celebre Madonna             benedizione agli osservatori. E la sua benedizione è
di Senigallia, un quadro che Piero dipinse probabilmen-               resa feconda dalla Passione che un giorno dovrà sof-
te per incarico di Federico da Montefeltro, duca di Urbi-             frire: la collana di perle rosse con il corallo che pende
                                                                      dal collo è una chiara allusione al mistero della croce,
                                                                      quando il Figlio di Dio salverà il mondo versando il suo
                                                                      sangue prezioso.
                                                                         Nella manina sinistra stringe una rosa bianca, che
                 Papa Francesco ai giovani                            indica la Chiesa che ha raggiunto la salvezza definitiva,
                        dalla Lettera del 13.1.2017                   secondo i versi di Dante Alighieri: «In forma dunque di
                                                                      candida rosa / mi si mostrava la milizia santa / che nel suo

V   i affido a Maria di Nazaret,
    una giovane come voi
a cui Dio ha rivolto il suo sguardo amorevole,
                                                                      sangue Cristo fece sposa» (Paradiso XXXI, 1-3). È bello
                                                                      notare come Piero della Francesca, forse inconsciamen-
                                                                      te, colleghi il matrimonio al mistico sposalizio fra Cristo
perché vi prenda per mano                                             e la Chiesa: infatti, come si diceva, è proprio in occasione
e vi guidi alla gioia di un «Eccomi»                                  di un matrimonio che l’opera è stata realizzata.
pieno e generoso (cf. Lc 1,38)                                           La Vergine e Gesù sono accompagnati da due angeli. I
                                                                      loro abiti riecheggiano i colori tradizionali delle vesti di

                                                                  6
La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
Maria, cioè l’azzurro/celeste e il rosso/rosa. Anche queste ciso che permette di modellare delle figure robuste,
creature spirituali partecipano alla missione di Maria, solenni, severe, energiche, cariche di dignità, quasi
loro regina, e la seguono per mettersi a sua disposizione. monumentali.
Le loro braccia conserte e la loro posizione statuaria indi-       Il ritmo delle linee e del colore determina un impianto
cano l’atteggiamento di chi si è disposto ad ascoltare ed compositivo limpido e calmo, nel quale i volumi dei corpi
eseguire degli ordini.                                          ben si connettono con l’ambiente, in una inalterabile se-
   Splendido è il gioco della luce che penetra da una fine- renità. L’impressione complessiva è quella di un’assenza
stra sulla sinistra, in secondo piano, a sottolineare la pro- di movimento, come sinonimo di solidità e fermezza.
fondità dello spazio, illuminando il pulviscolo presente           Cosa ci racconta di Maria questo quadro?
nell’aria, creando ombra nella nicchia sulla destra e gio-         Come e prima di Michelangelo, le immagini mariane
cando con il colori-                                                                                     di Piero non sono
to dei personaggi:                                                                                       immagini “devote”,
con i loro capelli,                                                                                      banali, ripetitive e
con le decorazio-                                                                                        consolatorie. Sono
ni dei loro vestiti,                                                                                     immagini profon-
con i gioielli e con                                                                                     de, che invitano ad
il     delicatissimo                                                                                     entrare in un in-
velo sulla fronte di                                                                                     timo dialogo fatto
Maria. È ancora la                                                                                       di riflessione e di
luce che evoca con                                                                                       coinvolgimento.
forza la candelabra                                                                                         La giovane donna
sul pilastro della                                                                                       di Nazaret dona al
nicchia a destra, la                                                                                     mondo la presenza
scatola di avorio in                                                                                     di quel Bambino
alto e la cesta con                                                                                      venuto a portare la
il panno di lino:                                                                                        benedizione di Dio
un tocco perfetto                                                                                        sulla terra. Quella
di quella che sarà                                                                                       benedizione coste-
chiamata “natura                                                                                         rà il prezzo molto
morta”.                                                                                                  alto del sacrificio di
   Ma proprio per-                                                                                       Cristo sulla croce.
ché la luce è rile-                                                                                         La vocazione del-
vata nella stanza                                                                                        la Vergine, dunque,
interna, cioè la                                                                                         è quella di dare a
camera da letto,                                                                                         Gesù la possibilità
essa assume un ul-                                                                                       di pagare quel prez-
teriore simbolismo,                                                                                      zo, attraverso il cor-
quello cioè della                                                                                        po di carne ricevuto
verginità di Maria: Madonna con Bambino benedicente e due angeli (Madonna di Senigallia), 1478, dalla madre.
come la luce passa Piero della Francesca, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino (PU)                      Il volto di Maria
attraverso il vetro                                                                                      è tutto concentra-
senza infrangerlo, così il Figlio di Dio ha custodito intat- to nell’irrevocabile decisione di rispondere alla chia-
ta la verginità della madre formandosi nel suo grembo e mata. «Sì, eccomi!»: un volto e una risposta illuminati
nascendo da lei.                                                dalla fede.
   Maria gioca con i piedini di Gesù, ma il suo viso è molto       Nel suo impegno di accompagnarli, la Chiesa può indi-
serio, riflessivo, come convogliato verso un’idea, verso un care ai giovani l’esperienza di fede di Maria che, nella sua
progetto. I suoi occhi, infatti, non guardano né il divin “piccolezza”, ha sperimentato la debolezza e la fatica di
figlio né l’osservatore.                                        comprendere la misteriosa volontà di Dio, ma ha saputo
   Il Vasari, dicevamo, non attribuì la dovuta importan- uscire da se stessa e dai suoi progetti, imparando ad affi-
za agli effetti di luce nell’arte di Piero né alle sue om- darsi e a confidare in Dio (cf. Documento preparatorio al
bre e ai chiaroscuri, mentre riconobbe l’impianto ma- Sinodo dei Giovani, n. 5).
tematico dei suoi progetti. Infatti, anche i personaggi
del nostro dipinto si presentano come corpi regolari,                                                      Vincenzo Francia
quasi geometrici, misurati in base a un disegno pre-                                   Facoltà Teologica «Marianum» - Roma

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La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
Studi

La Vergine di Nazaret:
una vocazione in cammino
     La vita di Maria, feconda                Da notare però che l’angelo non          supporre che fossero colmi di gioia e
     nello Spirito e nella Parola:         la saluta con il suo nome anagrafico,       di gratitudine.
     una riflessione biblica               bensì con l’insolito appellativo: «Pie-        L’anziano Simeone e la profetessa
                                           na di grazia». Il verbo nell’originale      Anna, al vedere il bambino, si ralle-
                                           greco è un passivo. Ciò vuol dire che       grano, gioiscono, annunciano grandi
                                           Maria non è «piena di grazia» per vir-      cose. Anche in questo contesto il
                                           tù propria, ma è “da Dio” totalmente        clima è di gioia ma... all’orizzonte
                                           ricolmata di grazia.                        della vita della Vergine di Nazaret

M
          aria non riceve semplice-           Il saluto dell’angelo è al contempo      si addensano improvvisamente delle
          mente una vocazione, una         un invito: «Rallegrati!». La vita di        nubi oscure. Simeone le rivolge una
          chiamata a compiere una          Maria da questo momento in poi è            parola tagliente: «E anche a te una
determinata missione. La vita intera       un’esistenza interamente evangelica         spada trafiggerà l’anima» (Lc 2, 35).
della Vergine annunziata è essa stes-      e quindi gioiosa, perché vangelo si-           E questo perché Gesù sarà «segno
sa “vocazione”, poiché, dal momen-         gnifica «Buona Notizia», che produce        di contraddizione» (Lc 2,34) e Sime-
to in cui ella accoglie il messaggio       in chi lo riceve e in chi lo trasmette      one profetizza che «egli è qui per la
dell’angelo Gabriele, la sua esistenza     un’indicibile gioia.                        caduta e la risurrezione di molti in
sarà costellata da tutta una serie di         Maria è chiamata a gioire innanzi-       Israele». Fin dall’inizio del suo mini-
vocazioni che la forgeranno per di-        tutto perché il Signore è con lei. Ma       stero nella sinagoga di Nazaret, che
ventare Madre di Dio, discepola del        davanti alle parole dell’angelo ella si     Luca pone proprio come primo atto
Figlio e Madre della Chiesa.               turba, domandandosi che senso ab-           del ministero pubblico di Gesù, i suoi
  Scorrendo le pagine della Sacra          bia quel saluto. La giovane di Naza-        concittadini lo portano sul ciglio del
Scrittura, vedremo come Maria ha           ret passa poi dal turbamento agli in-       monte presso la loro città per buttar-
letto gli eventi della vita quali occa-    terrogativi. È una donna intelligente,      lo giù (cf. Lc 4,28-29).
sioni preziose in cui Dio la chiamava      che sa porsi domande di senso, sul              «... E anche a te una spada trafig-
a collaborare al suo progetto di sal-      senso della sua vita.                       gerà l’anima perché siano svelati i
vezza e nelle quali ella poteva matu-         L’angelo, allora, le annuncia qual è     pensieri di molti cuori»: sono parole
rare la sua vocazione a servizio del       il vero motivo dell’invito a rallegrarsi:   che Maria custodisce e medita, come
Figlio e della sua missione.               il Signore compirà in lei la promessa       aveva fatto quando era nato Gesù
                                           del Messia atteso da secoli, causa di       (cf. Lc 2,19.51), perché solo a poco a
     Vocazione alla gioia                  gioia per tutti gli uomini perché egli      poco riuscirà a capirne il senso.
    L’annunciazione (Lc 1,26-38)           è il Salvatore.                                Un giorno Gesù dirà: «Non cre-
                                                                                       diate che io sia venuto a portare la
  L’angelo Gabriele, inviato dal Si-       Una vita trafitta dalla Parola              pace sulla terra; sono venuto a por-
gnore alla vergine nazaretana «en-                 Anche a te una spada                tare non pace ma spada» (Mt 10,34)
trando da lei» esclama: «Rallegrati             trafiggerà l’anima (Lc 2,35)           e «D’ora in poi se in una famiglia ci
piena di grazia, il Signore è con te»                                                  sono cinque persone si metteranno
(Lc 1,28). Il messaggero celeste             La gioia ha caratterizzato l’an-          tre contro due e due contro tre» (Lc
«entra». Dove entra? Al di là dell’am-     nunciazione dell’angelo, la visita ad       12,52). Maria ha sperimentato tutto
biente fisico in cui fa irruzione, l’in-   Elisabetta, la nascita di Gesù. Anche       questo in anticipo.
viato «entra» nella vita quotidiana di     quando Giuseppe e Maria si recano              Un giorno i suoi familiari andran-
questa giovane che si chiamava My-         al tempio di Gerusalemme per pre-           no a prendere Gesù dicendo che è
riam, un nome molto comune.                sentare il bambino al Signore è da          fuori di sé (cf. Mc 3,21). Maria pren-

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La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
de atto della «spada» che ha diviso                                                  in cui il Signore avrebbe effuso il suo
la sua parentela. La metafora della                                                  Spirito su tutti i membri del popolo,
spada è probabilmente un implicito                                                   spiega quello che è avvenuto. Dopo la
richiamo al testo di Ezechiele 14,17:                                                citazione scritturistica Pietro passa,
«Una Spada attraversa questo                                                           infatti, ad annunciare il kerygma
paese». La spada che attraver-                                                           della fede cristiana: Gesù Cristo
sa Israele è la predicazione di                                                           morto sulla croce per i peccati e
Gesù, la parola di Dio, che «è                                                             risorto al terzo giorno.
viva, efficace e più tagliente                                                                 Tale annuncio coinvolge
di ogni spada a doppio taglio.                                                               drammaticamente gli uditori,
Essa penetra fino al punto di                                                                 perché Pietro dice chiara-
divisione dell’anima e dello                                                                  mente loro: «Sappia dunque
spirito, fino alle giunture e                                                                 con certezza tutta la casa di
alle midolla e discerne i sen-                                                                Israele che Dio ha costituito
timenti e i pensieri del cuo-                                                                 Signore e Cristo quel Gesù
re» (Eb 4,12).                                                                                che voi avete ucciso» (At
   Nel testo greco di Luca 2,35                                                              2,36). E Luca - autore degli
si trova la parola psyché, che                                                               Atti degli Apostoli - a questo
nel contesto semitico non in-                                                               punto dice che «a tali parole
dica l’anima quale essenza spi-                                                            si sentirono trafiggere il cuore
rituale distinta dal corpo, ma la                                                         e chiesero: “Che cosa dobbiamo
vita della persona nelle sue mol-                                                       fare fratelli?”» (At 2,37). Pietro ri-
teplici dimensioni: corporee, psi-                                                    sponde di convertirsi e farsi battez-
chiche e spirituali. Il corrispondente                                               zare, così che ricevano anch’essi lo
ebraico è nephesh, che di frequente                                                  Spirito Santo. E quel giorno tremila
si traduce con “vita”. Sarà dunque                                                   persone aderirono alla Parola e furo-
tutta la vita della Vergine ad essere                                                no battezzate (cf. At 2,41).
attraversata dalla spada, fino al mo-     Presentazione al Tempio (1628 ca) - Rem-      Ecco la nascita della Chiesa, frutto
mento culminante della croce. Nel         brandt van Rjin, Kunsthalle, Amburgo       di tre «trafitture»: quella del costato
suo pellegrinaggio di fede sarà chia-                                                di Gesù, quella di sua Madre sotto la
mata a seguire vie impervie, che la       ria al discepolo e lui a lei, dilatando    croce e quella degli uditori di Pietro
porteranno a “stare presso” il Figlio     la maternità di Maria a dimensioni         il giorno di Pentecoste. Si tratta di
in croce.                                 universali, perché nel discepolo ama-      un giorno in cui il Signore ha effu-
   La parola di Gesù sarà veramente       to possiamo riconoscerci tutti noi, di-    so lo Spirito sulla comunità riunita
la «spada» che trafiggerà la sua vita.    scepoli di Cristo.                         nel suo nome, una comunità dove il
Saranno proprio le stesse parole di         Questa è una nuova vocazione per         narratore aveva precedentemente
Gesù, prima davanti al sinedrio e poi     Maria. Ma non mi vorrei soffermare         segnalato la presenza della «madre
davanti a Pilato, che causeranno la       tanto sulle parole del Crocifisso alla     di Gesù» (At 1,14).
sua condanna a morte. Ma qui ci af-       madre e al discepolo, quanto piutto-          A questo punto la Vergine è chia-
facciamo sull’ultimo quadretto che        sto richiamare l’attenzione sulle pa-      mata, come Gerusalemme (cf. Is
vogliamo dipingere, in cui la vita di     role dell’evangelista, che testimonia      54,2), ad allargare lo spazio della
Maria si apre ulteriormente come          la trafittura del costato di Gesù dal      sua maternità per accogliere tutti i
una vocazione sempre feconda.             quale fuoriescono acqua e sangue. È        popoli della terra. In quel giorno in-
                                          qui che comincia quel «parto» che si       fatti a Gerusalemme erano convenuti
    Una nuova vocazione                   completerà il giorno di Pentecoste e       Israeliti da tutte le parti del mondo,
  Stavano presso la croce di Gesù         che segna la nascita della Chiesa.         pellegrini alla città santa.
      sua madre... (Gv 19,25)               Di fronte all’evento dell’effusione         Maria, dunque, è icona della Chie-
                                          dello Spirito, i Giudei presenti, pro-     sa, anch’essa trafitta dalle persecu-
   La Madre di Gesù «stava», ritta in     venienti da tutte le parti del mondo       zioni e dal male, ma che genera ed è
piedi presso la croce del Figlio. Ecco    per la festa di Pentecoste, rimangono      rigenerata continuamente nella Pen-
l’ultima e più atroce «trafittura» del-   perplessi e turbati (cf. At 2,12). Allo-   tecoste perenne della storia.
la spada che penetra nel profondo         ra Pietro prende la parola e, a parti-
del suo cuore di madre. Sappiamo          re dalla citazione del profeta Gioele,              M. Cristina Caracciolo smr
che Gesù dalla croce ha affidato Ma-      che aveva preannunziato un tempo                          ISSR «Onisto» - Vicenza

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La vita come vocazione - Serve di Maria Riparatrici
Scheda pastorale

Chiamati alla santità
Solennità dell’Assunta

               C
                       on l’Assunta (15 agosto) ci troviamo         dove viene glorificato quel corpo che ha dato
                       davanti a un caso evidente (un altro è       carne al Verbo di Dio.
                       l’Immacolata) in cui la lex orandi ha           Nella parte centrale, il Prefazio esplicita
               preceduto e favorito la lex credendi. Il dogma,      il risvolto ecclesiologico del mistero dell’As-
               infatti, fu solennemente proclamato da Pio XII       sunta, preannunciato dal titolo dell’orazione:
               solo il 1° novembre 1950 con la bolla Munifi-        Maria icona della Chiesa pellegrinante. Nella
               centissimus Deus, ma la devozione del popolo         Vergine, infatti, si contempla una creatura di
               di Dio ne esprimeva la fede fin dagli inizi del      questa terra che ha già raggiunto il traguardo
               culto mariano.                                       celeste verso il quale tutti siamo incamminati.
               n Una solenne festa in onore della Theotokos         Questa sua condizione non la allontana da noi
               si celebrava nel V sec. a Gerusalemme, il 15         perché, anzi, ella continua a far sentire l’attua-
               agosto. Tra il V e il VI sec. il racconto apocri-    lità della sua presenza nella storia, come segno
               fo sul Transito di Maria dalla vita terrena alla     di consolazione (nelle fatiche del cammino
               gioia eterna ebbe una straordinaria diffusione,      odierno) e di speranza (nella meta futura) per
               col conseguente aumento di pellegrini che            tutto il popolo fedele.
               affluivano a Gerusalemme sulla tomba della           n Nell’Assunta, la Chiesa contempla ciò che
               Vergine, nella basilica edificata nella valle del    ella stessa sarà quando, terminato il cammino
               Getsemani. Agli inizi del VI sec. la celebra-        terreno travagliato dalle insidie dell’Accusa-
               zione mariana del mese di agosto divenne la          tore (Prima lettura: Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab),
               solennità della Dormizione. Nel VII sec., col        si realizzerà in ogni suo membro quel Regno
               nome di Assunzione, fu accolta dalla Chiesa          di Dio che si è già pienamente manifestato in
               romana. Nel medioevo divenne la più impor-           Maria, dopo che anche lei ha percorso il suo
Nel cuore      tante festa mariana dell’anno e molte chiese         pellegrinaggio terreno, attraversato dalla spa-
dell’estate    e cattedrali furono a lei dedicate (compresa la      da del dolore e della prova di fede.
una popolare   cappella Sistina dove poi l’Assunta fu sostitui-        Maria appartiene a un popolo di risorti in cui
solennità      ta col Giudizio di Michelangelo).                    tutti ricevono la vita in Cristo (Seconda lettu-
mariana        n L’Assunta è la Pasqua della Vergine, il suo        ra: 1Cor 15,20-27a); non ci sono, dunque, due
ricorda        ingresso definitivo nel cielo - nel mondo di Dio     cammini, ma una medesima partecipazione
               -, il segno della sua perfetta configurazione a      alla risurrezione di Cristo.
la vocazione
               Cristo. In lei il compimento del mistero pa-            La gioia di questa consapevolezza risuona
alla santità                                                        nell’acclamazione al Vangelo. Il brano evan-
               squale è unico perché in modo del tutto unico
nella          ella ha collaborato al suo compiersi.                gelico riporta il saluto di Elisabetta e il canto
pienezza          Nella liturgia della Messa della solennità,       del Magnificat (Lc 1,39-56). Nella beatitudine
di vita        il Prefazio (testo nuovo che riprende Lumen          proclamata da Elisabetta, ogni fedele può co-
per tutta      gentium, n. 68) riassume il mistero celebrato:       gliere la chiave della propria felicità eterna:
l’umanità      la vittoria del Signore della vita sulla morte ri-   credere nella Parola. Nel Magnificat Maria
               splende nella persona di Maria. La radice e il       canta l’intervento redentore di Dio che innalza
               motivo del termine glorioso della vita terrena       ogni suo umile servo all’altezza dei cieli. L’As-
               di Maria è dunque in Cristo. Avendo condiviso        sunta è segno certo di un mondo rinnovato dal-
               sulla terra il destino di morte e di risurrezio-     la misericordia di Dio e invita a credere senza
               ne del Figlio, infatti, lo condivide ora in cielo,   esitazioni alla fedeltà dell’Onnipotente.

                                                     10
n Una festa a due dimensioni: una personale di Maria e una ecclesiale. Bisogna dunque educare
il popolo a non vivere questa ricorrenza come celebrazione di un privilegio esclusivo della Ver-
gine, bensì aiutarlo a passare da una verità mariana isolata a una verità che riguarda la salvezza
di tutti, dell’umanità e anche del cosmo. L’assunzione di Maria è il riverbero della risurrezione       INDICAZIONI
di Cristo-capo sul membro più eminente del suo corpo che è la Chiesa. La pre-redenta (l’Im-             PER LA
macolata) è anche la pre-risorta (l’Assunta) e questa non è solo la conclusione di una vicenda
personale, è un evento paradigmatico di salvezza: Maria è già ciò che ognuno di noi sarà.               CELEBRAZIONE
   Ci si può preparare alla festa con la «Quindicina dell’Assunta» (che può ispirare anche un
cammino processionale) attraverso percorsi ripresi dall’antica tradizione bizantina della “Picco-
la Quaresima della Vergine” o una veglia di preghiera con tropari della liturgia russa (disponibili
anche on line: http://www.celebrazionimariane.net).
   Nell’Omelia è bene presentare l’Assunzione nella totalità del mistero di Maria (l’Orazione
colletta mette in correlazione le tre verità dogmatiche riguardanti Maria: immacolata, vergine
Madre di Dio, assunta) e quindi come il compimento di un cammino di fede in cui ella ha risposto
alla sua vocazione-missione, così come ogni fedele è chiamato, nel Battesimo, a collaborare al
piano della salvezza. Per questo l’Assunta non è uno sguardo alienato verso il cielo che ci rende
passivi in questo mondo, ma un’iniezione di forze vitali che ci sostengono nell’impegno respon-
sabile e fattivo contro ogni prepotenza e a favore della giustizia e della pace.
   Al termine, l’omaggio floreale alla Vergine o l’incensazione della sua immagine può essere
concluso con la consegna di un fiore o di un’immagine mariana da portare a persone in difficoltà,
come gesto di consolazione e di premurosa presenza della comunità cristiana che, come Maria,
visita i fratelli e le sorelle portando il Cristo nostra speranza.
                                                       M. Elena Zecchini smr - Rovigo, Centro mariano

                                                                                                        SUSSIDI
         Donna assunta al Regno,                                                                        PER
                 santa Maria,
          noi ti riconosciamo oggi                                                                      APPROFONDIRE
        come segno fermo nel cielo,
                                                                                                        E PER
     irradiato dalla gloria dell’agnello.
              La meta luminosa                                                                          PREGARE
          del tuo destino terrestre
          rischiara anche il nostro,
perché tu sei soltanto la prima dei salvati.
     Contro ogni sconforto mondano,
noi continuiamo a guardare avanti e in alto,
   lungo la scia melodiosa lasciata da te
    nella storia spirituale dell’umanità.
        Creatura totalmente liberata
          dai lacci della corruzione
      e preservata dal disfacimento,
  aiutaci a rendere ragione, ogni giorno,
            della nostra speranza,
  sedotti dall’inguaribile e santa utopia
            che la tua sarà anche
       l’assunzione di ognuno di noi,
                 e già da ora.
         Alleluia, gloriosa Donna!
 (Da: Parole di lode e di impegno. Messaggio della
 Marcia della Famiglia servitana, Monte Berico - VI,
 10-11 maggio1986)

                                                                11
Studi

Il fiat
responsabile e fedele di Maria
     Una proposta                          attivo (2018), l’autore afferma che       scavalcarlo rimanendone intatta?
     per i giovani, oggi,                  le cose non sono cambiate granché,        Sarebbe una prospettiva illusoria. Il
     a partire dalla figura                fatta eccezione per una percentuale       nichilismo moderno, che rende del
                                           forse non piccola di giovani che sono     tutto irrilevante il discorso di Dio,
     evangelica di Maria                   passati dal nichilismo passivo della      può essere il punto di partenza per
                                           rassegnazione e dell’indifferenza, al     un avvicinamento più autentico al
                                           nichilismo attivo di chi, pur rima-       suo mistero, perché sta mettendo a
                                           nendo in questa atmosfera pesante         nudo le nostre false immagini e le no-

D
         a alcuni anni, Umberto Ga-        senza scopo e senza perché, non si        stre manipolazioni del divino.
         limberti, uno dei filosofi ita-   rassegna e cerca in tutti i modi di          Dunque, bisogna lasciarci inter-
         liani più conosciuti dal pub-     non spegnere i propri sogni.              pellare e lacerare da questo contesto
blico televisivo, ha posto attenzione         Non è possibile, dunque, prescin-      giovanile, non come qualcosa di nega-
al mondo giovanile attraverso una          dere dal nichilismo come condizione       tivo, ma come possibilità per una fede
serie di testi di notevole successo.       culturale profondamente depressiva,       più autentica, soprattutto se intendia-
   Ne L’ospite inquietante. Il ni-         in cui l’individuo è vittima di una       mo presentare la fede di Maria come
chilismo e i giovani (2007) ha mo-         mancanza di prospettive e di proget-      scelta responsabile e fedele a se stes-
strato come la condizione giovanile        ti, di legami affettivi profondi.         sa, alla sua realtà umana, al contesto
riproduca alla lettera i tratti che a                                                che la vede protagonista e, attraverso
parere di Nietzsche caratterizzano                                                   tutto ciò, come scelta per Dio.
il nichilismo, da lui così definito:
«Nichilismo: manca il fine, manca                                                        Lo sfondo dei Vangeli
la risposta al “perché?”. Che cosa
significa nichilismo? Che i valori              Maria,                                  È sempre problematico parlare di
supremi perdono ogni valore». So-               in sintonia profonda                 Maria, soprattutto da quando papa
prattutto nelle prime due notazioni             con Dio,                             Giovanni Paolo II impresse al culto
con cui Nietzsche definisce il nichi-           coglie un passaggio                  mariano un carattere devozionale,
lismo, Galimberti vede rispecchiarsi            radicalmente nuovo                   inquinato da successive ed esagerate
la condizione dei giovani: manca il             nella vita dell’umanità              pseudo-apparizioni, da cui il Concilio
fine, per cui il futuro non è una pro-                                               aveva preso le distanze con parole
messa, ma si dà come un paesaggio                                                    inequivocabili, raccomandando i teo-
imprevedibile che, oltre a non moti-                                                 logi e i predicatori «ad astenersi con
vare, paralizza l’iniziativa e spegne        Inutile ricorrere a facili denunce      ogni cura da ogni falsa esagerazione,
l’entusiasmo tipico della giovinezza.      con la solita litanie di “–ismi” insod-   come pure dalla grettezza di mente
E poi: manca la risposta al “perché”,      disfacienti. Il nichilismo è nell’aria    nel considerare la singolare dignità
per cui che ci sto a fare in un mon-       che si respira, nell’ambiente cul-        della Madre di Dio» (Lumen gen-
do che non mi considera, che non           turale in cui viviamo, in quel vuoto      tium, n. 67).
mi chiama per nome, che mi sente           temporale in cui niente si profila           Per riferirci a Maria è sempre cosa
non come una risorsa ma come un            all’orizzonte e tutto viene consumato     utile ricercare le fonti: i Vangeli ca-
problema?                                  all’istante per seppellire l’angoscia     nonici, affiancati anche dagli Apocri-
   Anche nel nuovo libro uscito di re-     che si specchia nel deserto di senso.     fi, i Padri della Chiesa, la letteratura
cente, La parola ai giovani. Dialogo         Come si pone la fede dentro que-        extra-testamentaria. Tutto ciò per
con la generazione del nichilismo          sto orizzonte? Può forse pensare di       rimanere ancorati alla Tradizione

                                                             12
autentica della Chiesa,                                                                           tata dai Vangeli in un
che ha bisogno di esse-                                                                           momento cruciale per
re continuamente in-                                                                              la vita di una ragazza
terpretata alla luce del                                                                          ebrea: la tappa del ma-
contesto odierno.                                                                                 trimonio.
   La prima predicazio-                                                                              «Una ragazza a cui
ne cristiana è incentra-                                                                          spuntano due peli non
ta sulla passione e risur-                                                                        può rifiutare di sposar-
rezione di Gesù, nucleo                                                                           si», comanda ancora il
dell’annuncio di fede. I                                                                          Talmud. Ciò significa
Vangeli sinottici ricupe-                                                                         che, attraverso un con-
rano successivamente                                                                              tratto privato tra due
la famiglia d’origine di                                                                          famiglie, spesso per mo-
Gesù e lo fanno con un                                                                            tivi economici, si combi-
genere letterario, tra il                                                                         nava una matrimonio di
panegirico e la tratta-                                                                           interesse e la sposa pas-
zione teologica, davvero                                                                          sava come un pacco dal
singolare e problemati-                                                                           padre al marito, con la
co che attraversa tutti                                                                           sola funzione di assicu-
i Vangeli dell’infanzia                                                                           rargli una discendenza
(Mt 1-2; Lc 1-2). Rima-                                                                           nella più totale e silen-
niamo sbalorditi dal                                                                              ziosa sottomissione.
modo in cui ci viene                                                                                 Forse non sarebbe
presentata Maria.                                                                                 stato tanto diverso il
   Innanzitutto, il villag-                                                                       matrimonio di Maria
gio di Nazaret e la regio- Annunciazione - Gennaro Maldarelli (1795/96-1858), chiesa «Mater Dei», con Giuseppe (cf. Mt
ne in cui si trova: la Ga- Napoli                                                                 13,55) che, nonostante
lilea. Mentre la Giudea                                                                           la discendenza davidi-
è la regione culturalmente qualifica- donne in Israele erano prive di qual- ca, apparteneva a un ramo decadu-
ta, che ha il privilegio di avere come siasi dignità.                                 to e per niente glorioso, se si segue
capitale la città santa di Gerusalem-      Come recita il Talmud: «Il mondo la lista accuratamente riportata da
me, con il suo Tempio restaurato con non può esistere senza maschi e sen- Matteo all’inizio del suo vangelo.
nuovo sfarzo da Erode e con i suoi za femmine, ma felice colui i cui figli              Dunque, quella di Maria non è una
dotti maestri della Legge, la Galilea sono maschi e guai a colui i cui figli situazione idilliaca, felice, spensiera-
è la Gelilha-goym, il distretto della sono femmine». Se un maschio era ta, ma si porta addosso la condizione
mescolanza e della contaminazione sempre una benedizione, perché era del suo essere donna dentro un quo-
di giudei e pagani, luogo di ribelli e forza lavoro produttiva, una femmina tidiano che non presenta vie di fuga
senza legge, incapaci - secondo i te- era invece una bocca da sfamare che, o facili ribellismi. Ma proprio dentro
sti rabbinici - di osservare i precetti secondo alcuni rabbini, il padre non questa situazione culturale, oppri-
religiosi. Maria è vissuta in questa era obbligato a nutrire in ogni caso. mente e scontata come il peso dei
regione malfamata, all’interno di Perciò la nascita di una femmina era giorni senza futuro, i Vangeli ci apro-
una delle nazioni più insignificanti sentita come una maledizione e la no una prospettiva sconvolgente.
dell’impero romano. Un inizio che partoriente era considerata infetta
non si può situare in continuità con il doppio del tempo rispetto ad un                       L’Annunciazione:
qualsiasi luogo, ma che privilegia i nato maschio. La donna era comple-                un messaggio dirompente
luoghi ibridi e plurali, in cui le dif- tamente emarginata dalla vita civile
ferenze hanno sempre convissuto, e aveva pochissimi riconoscimenti                      I Vangeli dell’infanzia non parla-
senza mai pretendere il controllo e religiosi, sempre condannata all’insi- no di Dio, ma di un suo messaggero,
la pacificazione.                       gnificanza per tutto ciò che il codice Gabriele, che già nella città santa
   Maria vive nella condizione più levitico stabiliva in materia di ses- aveva visitato Zaccaria, un sacerdote
bassa per un essere umano di quel sualità (cf. Lv 15,19ss).                           impegnato nella preghiera del Tem-
tempo, per il semplice fatto di essere     Maria, che quasi sicuramente non pio, annunciandogli la nascita di un
una donna. Con la riforma del giudai- ha vissuto una situazione diversa dal- figlio, evento non nuovo nella Bibbia.
smo rabbinico di Esdra e Neemia, le le donne del tempo, ci viene presen- Ma il sacerdote, pio e ligio al suo do-

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n St u d i
                                                                                         IN LIBRERIA
vere religioso, ha dubitato e non ha
raccolto il messaggio di Gabriele.
   La scena cambia radicalmente e il
messaggio dell’angelo diviene ancora
                                              I l testo di mariologia fondamentale «Maria, ragione
                                                credente del cristianesimo», di Luca Mantovani e
                                              Gianluigi Pasquale, pubblicato da Cittadella editrice
più profondo. Non deve andare più             nella collana Teologia. Strumenti, apre al lettore un
nella celebrata Giudea, ma nella Ga-          affascinante percorso biblico, patristico e spirituale.
lilea degli impuri; non più nella città          Scritto in occasione del XXX anniversario della
santa, ma nel villaggio malfamato di          Redemptoris Mater (1987-2017), affronta il tema del
Nazaret; non più dentro il Tempio tra         rapporto tra fede e ragione come approccio al mistero
preghiere e incensi, ma in una casa           della Madre di Dio per farne conoscere il vero volto. Il
anonima e quotidiana; non più da un           testo è suddiviso in tre capitoli: Il pensiero della beata
                                              Vergine Maria e la parola di Dio; Il pensiero cristologico
sacerdote della pura razza di Levi,
                                              della beata Vergine Maria; Il pensiero “ecclesioforme“
ma da una giovane donna promessa              della beata Vergine Maria.
a un carpentiere.                                L’intento, però, non è puramente accademico, o me-
   E il messaggio è di quelli che non         glio gli autori hanno verso la Vergine uno sguardo contemplativo che guida il
possono essere neanche uditi, perché          lettore ad un incontro con lei che, senza trattenerlo, lo spinge, ad imitazione
è assolutamente blasfemo, e non solo          dell’umile serva del Signore, al servizio di Dio, della Chiesa e di tutti coloro che
per quel mondo: diventare la madre            ancora attendono l’annuncio del Vangelo.
del figlio di Dio, l’Altissimo, colui il
cui Nome non può essere pronuncia-
to e che nessun uomo può vedere e          tutti i limiti e gli errori, alla ricerca   venga a proporre la propria esperien-
rimanere vivo (cf. Es 33, 19-20).          di verità, autenticità e vita dentro il     za, perché l’unica esperienza possibi-
   Mentre Zaccaria nel Tempio ri-          grembo di una storia che è sempre in        le e necessaria è quella che ciascuno
mane assorto nel suo gesto liturgico       germinazione.                               fa da sé. Le lezioni di morale, di re-
privo di vita, Maria, dopo un iniziale        In questo cammino alla ricerca           ligione, di sano realismo fatte dagli
turbamento, incomincia un dialogo          della verità e della vita non ci sono       adulti rischiano di parlare di niente,
intimo e profondo che vibra con quel-      i dottori della legge, i pii e gli os-      e se non parlano di niente parlano di
la Parola che crea e dà vita all’uni-      servanti, i ricchi e i potenti, bensì       denaro, di apparenza, di immagine
verso. Perciò la donna, che per la sua     i peccatori, i malati di ogni tipo, gli     costruita di sé, di violenza. Non va
impurità non può avvicinarsi al tem-       emarginati, gli impuri, i poveri, colo-     dimenticato che questa stagione ni-
pio di Dio né a nessuna realtà divina,     ro che sentono che Dio sta facendo          chilista gliel’abbiamo confezionata
custodirà nel suo grembo la parola di      cose grandi attraverso di loro, come        noi adulti.
Dio fatta carne.                           canta il Magnificat di Maria, perché           Maria ha uno sguardo diverso: par-
   Maria, in sintonia profonda con         il Magnificat è il canto di chi guarda      la e vibra con il Dio della vita che
Dio, coglie un passaggio radicalmen-       la storia con gli occhi di Dio.             percorre l’universo. Parla con il lin-
te nuovo nella vita dell’umanità: che                                                  guaggio dell’attenzione, dell’attesa,
Dio fa nuove tutte le cose e vuole         «Nulla è impossibile a Dio»                 della nascita, della cura, dell’interio-
nascere nell’umanità del Figlio e di                                                   rità, della tenerezza.
ogni essere umano. Per cogliere tale          La vicenda di Maria è iniziata              Generare significa aprirsi al futu-
novità bisogna abbandonare il passa-       in uno scenario desolante e cupo,           ro e non lasciarsi spezzare le ali dai
to, il vecchio, le tradizioni e le orto-   come poteva essere la situazione di         discorsi disfattisti di tanti adulti,
dossie rigide, i gesti e gli spazi sacri   una donna in quel mondo disumano            compresi uomini di Chiesa, che non
che rinchiudono Dio e aprirsi al nuo-      di sacralità maschile e bigotta. Una        sanno più sperare. Se è vero che
vo, soprattutto alla realtà che freme      Parola l’ha raggiunta nel cuore di un       non ci sono più valori, starà ai gio-
della vita di Dio e della sua bellezza.    passaggio di vita ed ella non è ricorsa     vani trovarne di nuovi. E quando li
   Maria ha detto il suo fermo e fede-     a nessuna mediazione sacra o adulta         troveranno e li difenderanno, forse
le “sì” a tutto questo ed è divenuta       per riconoscerla. Si è fidata e la sua      è bene che non si sentano dire che
la madre di Gesù, creatura solidale        vita ha preso le ali di un Dio nuovo,       sono utopie o ingenuità, ma si lascino
con tutti coloro che in ogni tempo         diverso da quello dei suoi padri.           raggiungere da una promessa: «Nulla
sentono Dio generato in loro stessi:          Che cosa può dire dunque Maria           è impossibile a Dio» (Lc 1,37).
uomini e donne che per desiderio di        ai giovani, che si definiscono “gene-
vita e ansia di libertà fuggono dalle      razione dei sogni infranti” e “gene-                             Alfredo Jacopozzi
prigioni di dottrine sterili, da morali    razione dei senza”? Che è del tutto           Facoltà Teologica dell’Italia Centrale
infarcite di paure, e si aprono, con       inutile che la generazione dei padri                                         Firenze

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Tessere mariane

Giuseppe, uomo giusto
Mt 1,18-21: lectio divina

C
        i sono persone che vivono nascoste, all’ombra di            do Matteo, dopo la genealogia di Gesù (Mt 1,1-17) e prima
        figure di primo piano. Anche Giuseppe è tra costo-          del racconto della visita dei Magi (Mt 2,1-12), della fuga
        ro: è lo «sposo di Maria» (Mt 1,16), il padre legale        in Egitto e del ritorno a Nazaret (Mt 2,13-23). Siamo nel
di Gesù (cf. Lc 4,22; Gv 1,45; 6,42); ci viene presentato           cuore del cosiddetto “Vangelo dell’infanzia” nella reda-
sempre in relazione ad altre persone, certamente più im-            zione di Matteo. Il testo, dunque, va compreso non soltan-
portanti. Di lui, però, Maria e Gesù hanno bisogno; con lui         to in chiave storica - il riferimento alla discendenza davi-
hanno sicurezza e consistenza legale e il Signore chiede            dica e quindi regale di Gesù (cf. Mt 1,1-17) - ma anche in
a Giuseppe di collaborare alla realizzazione del suo piano          prospettiva teologica. Attraverso la persona di Giuseppe
di salvezza. Questa chiamata è funzionale, dunque, al ser-          si realizzano le profezie. Il continuo riferimento che Mat-
vizio della vita dell’umanità.                                      teo fa ai testi scritturistici serve, infatti, a introdurre la
  Lasciamoci illuminare dalla Parola e confrontiamoci               figura di Gesù già riconosciuto come il Messia promesso
con il progetto di salvezza del Padre.                              (cf. Mt 1,23; 2,6.15.18).
                                                                       Giuseppe è al centro di questa storia, anche se dal
 Chiediamo la luce dello Spirito per poter ascoltare,
                                                                    testo appare chiaro che non è lui il padre biologico del
meditare e pregare la parola di Dio:
                                                                    bambino. Matteo, infatti, dice chiaramente «Giuseppe, lo
         Padre della misericordia, donaci lo Spirito                sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo»
       Santo, perché comprendiamo il mistero della                  (Mt 1,16). La madre di Gesù è Maria; Giuseppe è lo sposo
       chiamata alla santità e alla giustizia. Perché,              di questa donna e i versetti 18-21 illustrano la speciale
       come Giuseppe di Nazaret, siamo pronti a                     chiamata di Giuseppe, sollecitato a collaborare al compi-
       rinunciare ai nostri piani per scegliere il tuo              mento del progetto di salvezza. È lui, infatti, a dover dare
       progetto di amore. Amen.                                     il nome al bambino e il nome che gli viene suggerito dal
                                                                    Signore attraverso la voce dell’angelo è “Gesù”, interpre-
                I Momento: Lettura                                  tato correttamente come “YHWH salva”: è un nome che
                                                                    esprime la sua missione di salvatore universale.
  Apriamo il cuore e la mente al brano proposto.                       Il racconto ha lo svolgimento tipico delle narrazioni di
 «Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria,                    vocazione. Viene detto il motivo della particolare, difficile
 essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che an-                  situazione in cui si trova Giuseppe, chiamato a decidere
 dassero a vivere insieme si trovò incinta per opera                tra l’amore per la promessa sposa e il rispetto della legge.
 dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era                Le circostanze, infatti, lo portavano a pensare a un adul-
 uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente,                  terio e quindi a una denuncia che avrebbe comportato
                                                                    la condanna a morte di Maria (cf. Lv 20,10; Gv 8,1-11).
 pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava
                                                                    Giuseppe, però, riceve in sogno la chiamata a farsi parte
 considerando queste cose, ecco, gli apparve in so-
                                                                    attiva del progetto divino.
 gno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, fi-                 L’angelo lo aiuta a uscire dall’impasse, così come già
 glio di Davide, non temere di prendere con te Maria,               più volte era avvenuto agli antichi padri, per esempio a
 tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei                Giacobbe-Israele (cf. Gn 28,12; 31,10) o all’omonimo
 viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un fi-              patriarca “sognatore” (cf. Gn 37-50). Il sogno, oltre a ri-
 glio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo           velare la realtà nascosta allo sguardo umano, esprime la
 popolo dai suoi peccati”» (Mt 1,18-21).                            chiamata divina. Giuseppe è invitato a scegliere un per-
                                                                    corso differente, apparentemente illogico, ma del tutto
  Consideriamo il testo per comprenderlo in profondità.
                                                                    conforme al progetto di Dio. Attraverso il sogno, Giuseppe
  Il brano proposto si colloca all’inizio del vangelo secon-        viene messo a parte del progetto di salvezza universale e

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