Sport, letizia e fatica - Il Centro Don Vecchi

Pagina creata da Alessandra D'Amico
 
CONTINUA A LEGGERE
SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022

Sport, letizia
e fatica
di don Gianni Antoniazzi

In questi mesi il nostro sport pare
in crisi. Pensate: è iniziato il mon-
diale di calcio, il primo d’inverno e
in oriente; i giornali brasiliani non
parlano più delle tensioni fra Lula
e Bolsonaro ma cantano le lodi di
Tite, commissario della nazionale,
tanto è alta l’attesa e la speranza.
Qui in Italia, invece, molti neppure
seguono l’evento che ci vede esclu-
si per la seconda volta di seguito.
Altri sport non stanno meglio: alla
ribalta ci sono, per esempio, le far-
falle azzurre, ragazze della ginna-
stica ritmica che dopo tanta fatica
denunciano ora violenze e umilia-
zioni subite dagli allenatori.
Ecco, il valore dello sport sembra
rovinato. Bisogna però distinguere.
In crisi, semmai, c’è l’agonismo che
mostra il suo volto effimero: oggi
raccoglie applausi e domani criti-
che. Lo sport, ossia l’attenzione
che punta a dare il meglio di sé,
frutto di fatica e di lavoro costan-
te, resta un valore fermo. Lo stesso
Papa Francesco attesta che questa
cura della persona contribuisce alla
santità della vita, ci rende cioè ca-
paci di seguire Cristo.
Dispiace per l’agonismo che non
sempre offre quel che promette. Da
parte mia, per esempio, non ho an-
cora capito se la competizione sia
un valore. Certo, i bambini voglio-
no cose chiare: sapere le regole del
gioco, quando si comincia, quando
si finisce e chi ha vinto. Per noi
adulti, però, ha senso organizzare
competizioni estreme, inficiate poi
dai soldi, dalle scommesse, dalle
tensioni e dal risultato ottenuto a
tutti i costi? Quando il corpo è sano
il resto davvero sembra superfluo.
Da sapere

                        Strutture di valore
                        di Matteo Riberto

Lo sport è fondamentale per la crescita dei giovani. In città si sta investendo in nuove
strutture e impianti. Necessari anche percorsi che educhino a veri valori dello sport
Due esempi. Il primo riguarda Sadio         quanto lo sport abbia di positivo in      cercando di migliorare. Per tutti ci-
Mané, calciatore che milita nel Ba-         sé. E di quanto sia importante so-        tiamo tre progetti. Il primo è il noto
yern Monaco. Originario di Bambali,         prattutto per la crescita dei più pic-    “bosco dello sport”; la cittadella
in Senegal, più volte è tornato nel         coli e lo sviluppo degli adolescenti.     nella zona di Tessera che ospiterà
suo paese dove con i soldi guada-           Ma quanti sono i ragazzi che pra-         uno stadio, un palazzetto e altre
gnati ha creato un ospedale e una           ticano sport in Italia? Secondo una       strutture (probabilmente piscina,
scuola dove assicura, per il prose-         ricerca di Openpolis, che si riferisce    campi da basket e da tennis). Altro
guo della carriera scolastica, borse        al periodo pre-pandemico, il 18% dei      progetto riguarda il polo nautico di
di studio agli alunni più meritevoli.       giovani tra i 6 e i 24 anni non fa nes-   Punta San Giuliano dove sono stati
In questi anni, durante le vacanze, è       suna attività. Circa uno su cinque.       investiti diversi milioni per ammo-
rientrato spesso a Bambali ed è sta-        Un dato in calo (almeno prima della       dernare l’area. I lavori dovrebbero
to ripreso mentre giocava in campi          pandemia) e segno di una crescente        concludersi a inizio 2023 consegnan-
di terra (rischiando infortuni) con i       consapevolezza di quanto lo sport         do alla città un rinnovato centro de-
ragazzi del luogo. L’altro esempio          sia importante per la crescita fisica      dicato agli “sport acquatici”. A bre-
arriva dall’Inghilterra, precisamente       e mentale. Secondo i dati di Open-        ve dovranno poi iniziare quelli per
da un “camp” di rugby a Sedbergh.           polis è più frequente fare sport in       la costruzione di una palestra poli-
In un video si vede un bambino che          contesti strutturati (impianti). Tra      funzionale (un palazzetto) nell’ex
si lamenta con l’allenatore: “Sono          i 3 e i 10 anni il più praticato dal-     campo nomadi di via Granoturco tra
tutti più grandi di me, sono tutti più      le bambine è il nuoto (48%) mentre        Mestre e Favaro.
grossi”, dice. Subito gli si avvicina un    tra i bambini è il calcio (43,7 anche     La città sta vedendo e vedrà quin-
compagno che lo abbraccia sussur-           se il nuoto è poco distaccato al 39).     di sorgere nuove strutture per lo
randogli: “Ascoltami, non importa se        Le percentuali cambiano con l’età:        sport che promettono di avvicinare
sei piccolo, alto, basso o grasso. Sei      tra gli adolescenti tra gli 11 e i 19     sempre più giovani all’attività fisica.
un giocatore incredibile, lo capisci?       anni che fanno attività fisica il cal-     C’è e ci sarà però un altro tema da
Abbracciami, dai andiamo”. I due            cio primeggia con il 58%; mentre          affrontare. A inizio articolo abbia-
tornano poi insieme a giocare.              tra le ragazze al primo posto c’è la      mo dato due esempi positivi, ma in
Il campione che aiuta il suo paese          danza (28%) seguita dalla ginnastica      queste settimane i giornali hanno
ed è un esempio tangibile per i ra-         (25). Sport, chi più e chi meno, che      raccontato storie tutt’altro che edi-
gazzi, e il bambino che sostiene il         hanno bisogno di campi e strutture.       ficanti. Risse in alcuni campi di ter-
compagno in difficoltà, ci ricordano          Su questo aspetto la nostra città sta     za categoria del Veneziano: hanno
                                                                                      fatto rumore - per fare un esempio
                                                                                      ma ce ne sarebbero molti altri- le
                                                                                      violenze durante Burano-Torre di
                                                                                      Mosto. Ma anche tra giovanissimi,
                                                                                      ancora una volta nei campi di calcio,
                                                                                      ci sono stati diversi episodi, a volte
                                                                                      fomentati dai genitori negli spalti.
                                                                                      Se lo sport ha bisogno di impianti,
                                                                                      ha anche bisogno di percorsi che
                                                                                      educhino ai suoi veri valori. Percorsi
                                                                                      che, a quanto pare, non devono in-
                                                                                      teressare solo le scuole. C’è chi ha
                                                                                      proposto multe per i genitori che
                                                                                      adottano comportamenti o linguaggi
                                                                                      violenti nei campetti. Difficile dire
                                                                                      se sia una soluzione, ma sicuramen-
                                                                                      te al tema delle strutture va affian-
                                                                                      cato quello dell’educazione.

2                                                                                        ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
Il bello della vita

                             Amatoriale o professionale?
                             di Plinio Borghi

Tutti dicono che lo sport faccia bene sotto ogni punto di vista. Ma quale tipo di sport?
Quello che mira all’equilibrio fisico, mentale, psicologico e sociale. L’eccesso stroppia
Per quanto si cerchi di frenarla o mi-          c’è più resa o c’è qualche altro “ca-         nel film di don Camillo e Peppone.
tigarla, la tendenza all’agonismo è             vallo” fresco su cui puntare: la classi-      Ora questi sono largamente superati
innata e non solo nell’uomo. Con la             ca politica del limone. Ci sono alcuni        da forme di diseducazione che spesso
crescita e la presa di coscienza dei            sport più deputati di altri a incorrere       e volentieri sfociano nel reato, come
propri limiti, accompagnate da una              in questo pericolo e la letteratura,          quelle che stanno riempiendo la cro-
buona educazione, la pulsione viene             nonché la cinematografia, ha sempre            naca anche nostrana (v/ gli episodi
incanalata e governata e il più delle           fornito un florilegio di episodi emble-        odiosi occorsi di recente nel Veronese
volte trova risposta a livello amato-           matici (ricordo ancora con una certa          e nel Vicentino). Ciò che preoccupa è
riale, come è giusto che sia. Il settore        apprensione il libro “Mandingo” edito         che la fonte negativa siano proprio i
che più di altri esprime questa gam-            negli anni ’60). Ciò nonostante, l’istin-     maggiori deputati alla garanzia sia
ma di aspetti è ovviamente lo sport,            to è duro da frenare e il pericolo di         delle scelte dei pargoli che del loro
più adeso alla fisicità, che per prima           degenerare è sempre in agguato. Un            comportamento. Io con i miei figli ho
avverte l’esigenza di un confronto con          settore che un tempo si era tenuto            avuto a che fare nel settore del nuoto
l’altro individuo. Che l’attività fisica         abbastanza pulito, salvo alcuni ecla-         e, sebbene abbia ricavato soddisfa-
faccia bene non ci piove; che quella            tanti episodi ad alto livello, è il calcio,   zioni che potevano prefigurare buone
sportiva riesca a fornire la gamma di           il più diffuso e praticato per quanto ci       prospettive, mai li ho spinti a esagera-
risposte completa ai quattro aspetti            riguarda, ma che si è talmente inner-         re. Di contro mi sono trovato con al-
dell’equilibrio: fisico, mentale, psico-         vato nel tessuto sociale da strutturarsi      tri miei coetanei che avrebbero fatto
logico e sociale è altrettanto vero.            sin dalle prime fasi promozionali: oggi       carte false con soggetti che peraltro
Il guaio è che nel mettere in pratica le        non esiste realtà che non si esprima          non valevano granché. Infine oggi di-
varie discipline si tende troppe volte          con la propria squadretta ben inserita        sturbano anche certi ambienti sporti-
a eccedere, magari solleticati e sol-           in gironi di qualificazione, i cui incon-      vo educativi, che dovrebbero invece
lecitati dalla pletora di marpioni tra-         tri hanno assunto proporzioni da serie        essere propositivi e promozionali. È il
vestiti da talent scout, i quali mirano         A. Mi ricordo che una volta il clima          caso di quelle povere “farfalle” rim-
a ben altri interessi che non quello            in campo era più distensivo, quasi da         balzate alla cronaca per le vessazioni
primario di valorizzare le potenziali-          patronato, si diceva.                         subite perfino in campo alimentare,
tà dei soggetti, per il perseguimento           Il coinvolgimento dei parenti degli           con grave nocumento psicologico, fi-
di una loro crescita equilibrata. Anzi.         atleti era pressoché nullo (forse la          sico e morale. Spero che gli effetti fu-
Spesso scatenano inopinatamente                 presenza di più figli era distraente),         turi non siano gravi, ma qualcuno, che
la corsa allo sfruttamento intensivo,           anche se non mancavano sporadica-             magari non appare, dovrebbe avere
salvo scartare di brutto quando non             mente episodi come quello riportato           almeno un peso sulla coscienza.

                                                                                                Testamento a favore della
                                                                                                "Fondazione Carpinetum"
                                                                                                    o de "Il Prossimo"
                                                                                               La Fondazione Carpinetum offre allog-
                                                                                               gi protetti a persone anziane e biso-
                                                                                               gnose di Mestre. Ha creato per questo
                                                                                               i sette Centri don Vecchi di Carpene-
                                                                                               do, Marghera, Campalto e Arzeroni. Si
                                                                                               sostiene solo con le offerte della buo-
                                                                                               na gente. L’Associazione Il Prossimo
                                                                                               che gestisce il Centro di Solidarietà
                                                                                               Cristiana Papa Francesco provvede ad
                                                                                               alimenti, abbigliamento e mobili per
                                                                                               chi si trova in difficoltà. Si può fare un
                                                                                               lascito testamentario per l’una o l’al-
                                                                                               tra realtà del nostro territorio. Basta
                                                                                               chiamare i numeri 34949547970 oppu-
                                                                                               re 3358243096. Il grande gesto di ge-
                                                                                               nerosità si tradurrà in carità concreta.

ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022                                                                                               3
Sottovoce

                        Camminare e pregare
                        di don Gianni Antoniazzi

Comincio con un fatto. Nella sua anzianità mia madre è          quando anche la bici è di troppo una buona camminata
stata in ospedale tre volte. È sempre tornata a casa al-        e le scale di casa possono diventare importanti quanto le
lettata. Con pazienza le ho spiegato quanto sarebbe stato       medicine quotidiane. Certo: prima di tutto bisogna con-
importante tornare a camminare. La signora che la se-           frontarsi col medico che su questo ha autorità assoluta.
guiva giorno e notte l’ha molto aiutata così che, in ogni       Esorto però anche i residenti dei nostri centri don Vecchi
occasione, è stato possibile riprendere la deambulazione.       a mettere da parte ogni pigrizia. Il Covid ci ha costretti
In effetti una buona camminata, fatta magari di matti-           per molto tempo a restare fermi. Adesso si può profittare
na, aiuta tanto ad affrontare la giornata. Stimola l’orga-       dei lunghi corridoi dentro i nostri Centri per rigenerare le
nismo, mantiene viva la muscolatura, rinsalda gli organi        proprie capacità. Fondamentale sapere che che lo sport
interni, purifica il sangue, offre anche all’intestino una        non vale solo per i piccoli ma per ogni fase della vita.
mano importante. Se poi, insieme a camminare, si riesce
anche a recitare un mistero del rosario o ad ascoltare
con gli auricolari un commento alla Sacra Scrittura, allo-
ra la camminata diventa un momento importante anche
per la crescita spirituale della persona. Qui sarebbe forse
utile ricordare che nei primi decenni il cristianesimo era
chiamato “la Via”. I due di Emmaus, per esempio, hanno
incontrato il Risorto lungo “la strada”
La seconda parte del Vangelo di Luca è un continuo iti-
nerario verso Gerusalemme. Se posso, insisto un poco
perché soprattutto i lettori meno giovani fra noi restino
attivi in qualche esercizio fisico. Quando non si può più
correre a piedi si può prendere in mano la bicicletta. E

In punta di piedi

In parrocchia
Negli anni ’60 – ’70 molte nostre par-     tonomia, anche dall’ambiente della        partite il sabato e la domenica… In-
rocchie hanno fondato polisportive         vita parrocchiale. È successo così che    somma: strade marcatamente divise
con l’intento di tenere legati i ra-       molti campioni degli anni ’80 e ’90       fra sport e fede. Qui le parrocchie
gazzi alla vita della parrocchia. Poco     sono usciti dalle fila del patronato.      devono imparare a non voler rincor-
per volta quelle iniziative lodevoli (!)   Oggi forse lo sport è passato al fronte   rere a tutti i costi le attività laiche
hanno mostrato che l’obiettivo non         opposto: se prima il cappellano era       di questo mondo. Noi abbiamo il
era propriamente Cristo Signore ma         in patronato a giocare coi ragazzi e      compito di dare l’incontro con Cristo
gareggiare.                                lo sport era un mezzo per dialogare       Signore. Le nostre porte sono aper-
In questo modo le varie associazioni       fra giovani, adesso l’attività agoni-     te per tutti, anche per i ragazzi che
sportive, con l’andar degli anni, han-     stica ha un cammino a sé stante. Ci       vogliono fare una partita a calcetto.
no chiesto e ottenuto spazi propri, e      sono tre o cinque allenamenti alla        Ma l’importante è trasmettere la gio-
hanno puntato ad una legittima au-         settimana, più una o addirittura due      ia del Vangelo. Lasciamo ad altri, più
                                                                                     competenti di noi sulle cose di que-
                                                                                     sto mondo, di costruire le strutture
                                                                                     dello sport. E così pure altre associa-
                                                                                     zioni che ancora ruotano intorno al
                                                                                     clima parrocchiale devono dire dove
                                                                                     vogliono orientare il cammino futuro:
                                                                                     se dietro al Maestro o in altri sentie-
                                                                                     ri. Perché col tempo non si ripeta di
                                                                                     nuovo quel che già in passato è suc-
                                                                                     cesso per le attività sportive.

4                                                                                       ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
Camminare insieme

                             Primo Carnera
                             di don Sandro Vigani

Coppi, Bartali, Mazzola, Rivera: simboli di uno sport che non c’è più e che oggi è quasi
sempre un’industria per fare soldi. Un viaggio dai grandi miti del ‘900 ai giorni nostri
Del pugile Primo Carnera mi parlava           con le figurine Panini ci scambiava-       campioni di allora e scuola di vita
mio padre. Mi diceva che lo aveva             mo i volti onesti di Sandro Mazzola,      per tutti. Nell’Ottocento e nei pri-
visto a Caorle, non ricordo in quale          Gigi Riva, Albertosi, Rivera… il calcio   mi decenni del Novecento solo le
occasione: da come me lo racconta-            allora era tutta un’altra cosa! Alle      classi sociali ricche agiate svolge-
va, lo immaginavo alto due metri e            elementari le maestre un giorno ci        vano attività sportive. Primeggiava
mezzo e con due badili al posto del-          portarono sull’argine del Piave, per      la ginnastica. Così si legge in un li-
le mani. Quando mio padre era gio-            assistere al passaggio del giro d’Ita-    bro dell’Ottocento: “Appena levati,
vane, Carnera era un mito. Uno che            lia. C’era, ricordo, Felice Gimondi.      bere un gran bicchiere d’acqua pura
si era fatto da sé e, anche con tutti         Gli sportivi importanti erano, salvo      e sottomettersi per una mezzora
i suoi sbagli, rappresentava l’idea di        qualche rara eccezione, gente per         ad esercizi di ginnastica svedese.
riscatto dalla povertà che i giovani          bene, dai quali imparare alcuni va-       Dopo una toilette esterna, nella
di allora avevano. Della stessa pasta         lori fondamentali per la vita. Diversi    quale l'idroterapia e le frizioni de-
erano fatti Bartali e Coppi, i ciclisti       da quelli che verranno dopo, quan-        vono prevalere, offrire all'organismo
amici/nemici, che portavano lungo             do lo sport, soprattutto il calcio, è     una colazione sostanziosa, leggera
le vie d’Italia l’idea di unità della         diventato un’industria, un mercato,       però e appropriata alla professione.
nazione. Soprattutto Bartali che, lo          nel quale i calciatori più bravi gua-     Nel recarsi alle proprie occupazioni
si seppe quand’era ormai vecchio,             dagnano cifre iperboliche, il doping      conviene il più possibile fare a meno
era stato anche staffetta partigiana.          impera e gli sportivi di grido, i divi,   dei mezzi di locomozione artificia-
Miti che, anche dopo essere diventa-          spesso non sono certo modelli di          li (trams, vetture, ascensori, ecc.).
ti famosi, restavano accessibili alla         vita. Ma anche diversi da quelli di       Evitare sempre gli eccitanti - tabac-
gente, perché restavano ‘gente del            prima, quelli del ventennio fascista,     co, caffè, tè - e tutti i tonici artifi-
popolo’, coi quali, se c’era l’occasio-       che diede grande impulso all’asso-        ciali”. Sempre nell’Ottocento acqui-
ne, potevi fermarti a parlare, a bere         ciazionismo sportivo, alle gare, e        stano importanza l’alpinismo, il ten-
un bicchiere e addirittura a fare una         creò il sabato fascista, e la falsa       nis, il canottaggio, l’equitazione, il
partita a carte.                              immagine del vero italiano che do-        cricket, il rugby, l'hockey, il calcio…
L’industria dello sport non si era an-        veva essere coraggioso, muscoloso e       Sport che richiedevano attrezzatu-
cora sviluppata, la presenza della            forte.                                    re e denaro, perciò solo per i ricchi.
pubblicità non era pervasiva come             Noi delle figurine Panini, lo sport lo     Nella società contadina non esiste-
oggi, i grandi sportivi non diventa-          praticavamo nei campetti dei patro-       vano attività sportive: esse veniva-
vano straricchi. Negli anni Settanta          nati, che furono la fucina di molti       no sostituite dal lavoro dei campi.
                                                                                        Zappare la vigna, arare, mietere il
                                                                                        grano… allenava il corpo molto più
                                                                                        dello sport, anzi, spesso lo logorava
                                                                                        e lo consumava anzitempo.
                                                                                        Per i figli dei contadini le attività
                                                                                        sportive si riducevano al calcio gio-
                                                                                        cato con una palla pesante di pezza
                                                                                        e in quei giochi che non necessita-
                                                                                        vano di attrezzi e di denaro, ma solo
                                                                                        del proprio corpo. Sono lontani quei
                                                                                        tempi, dai nostri: i campionati del
                                                                                        mondo di calcio si svolgono in Qa-
                                                                                        tar, stato che non certo brilla per
                                                                                        il rispetto dei diritti umani, dove
                                                                                        uno stadio costruito per l’occasione
                                                                                        gronda sangue di centinaia di mi-
                                                                                        granti morti per costruirlo a causa
                                                                                        delle condizioni di lavoro disumane.

ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022                                                                                  5
La voce del Centro

                       Scuola di vita
                       di Edoardo Rivola

Affrontare il tema di questa setti-                                                 compagni, gli avversari, gli arbitri,
mana – lo sport – mi mette in una                                                  chiunque svolga il proprio ruolo in
posizione particolare: sono tanti gli                                              un campo o in un palazzetto: figu-
spunti che mi vengono in mente e                                                   re che spesso sono fondamentali
quasi non saprei da dove iniziare.                                                 proprio per dar la possibilità a tut-
Potrei partire dalla mia esperienza                                                ti di giocare. Ogni sport ha le sue
personale in ambito sportivo: chi mi                                               regole, che sono fondamentali per
conosce sa che sport e sociale sono                                                poterlo praticare. E per poter an-
stati due ambiti in cui da sempre mi                                               che beneficiare di altri suoi aspetti
impegno cercando di dare il mas-                                                   positivi. Lo sport è infatti una tra
simo.Si potrebbe partire da alcuni                                                 le medicine migliori: ti fa sentire
slogan, immagini o ricordi: chi non                                                bene a aiuta a rimanere sani e in
ha, alla fine, alcuni momenti legati                                                forma. Non solo: è un’occasione per
allo sport che gli portano alla men-                                               stare in compagnia, tessere relazio-
te esperienze felici o che sono sta-                                               ni sociali e aiuta a stare lontani da
te propedeutiche al proseguo della                                                 cattive abitudini e cattive compa-
propria vita? Personalmente, nello                                                 gnie. Mantiene il cuore in forma,
sport, ho provato ogni ruolo: atleta,                                              previene molte malattie: insomma,
allenatore, dirigente, accompagna-                                                 è una medicina miracolosa.
tore, assessore, magazziniere, auti-       no”. Lo sport è una scuola non solo
sta. Tutte queste esperienze sono          per i bambini e i giovani che lo pra-   - Esempi
però state caratterizzate da un            ticano, ma può esserlo anche per i      Purtroppo, anche nello sport, non
unico denominatore: la passione.           genitori che li accompagnano; an-       mancano esempi negativi. A volte
Passione che nasce dal fatto che lo        che se spesso si vedono comporta-       ci si sofferma però solo su questi,
sport è una vera e propria scuola di       menti che non sono proprio d’aiuto      senza dare la giusta risonanza a
vita: non ha età, richiede sacrificio,      ai loro figli.                           quelli positivi; che sono tanti. Sono
impegno. Ci sono sport più faticosi                                                moltissimi i gesti di atleti che han-
di altri, individuali o di squadra, li     RISPETTO, REGOLE E BENESSERE            no aiutato avversari in momenti di
si può praticare da dilettanti o da        Sono fondamentali: nella vita come      difficoltà, che ne hanno riconosciu-
professionisti, ma in qualsiasi forma      nello sport. Il rispetto per i propri   to il valore o che si sono dedicati
sono in grado di abbattere le bar-
riere e le differenze tra le persone:
di sesso, etnia, età.

INSEGNAMENTI PREZIOSI
Lo sport insegna che per ottenere
dei risultati non basta avere talen-
to, ci vuole il lavoro e il sacrificio
quotidiano. Per questo, in estrema
sintesi, lo sport è una vera scuola
di vita. Quando parlo di risultati
non mi riferisco a vittorie o titoli.
Per essere più chiaro prendo spunto
da un allenatore molto conosciuto,
Pep Guardiola, e da una sua celebre
frase: "Sarei più contento che un
mio giocatore mi venisse a ringra-
ziare perché l'ho reso migliore, con
le mie idee, piuttosto che vincere
titoli. Le coppe finiscono in vetrina
o in cantina, il giorno dopo passa
tutto. Gli insegnamenti rimango-

6                                                                                     ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
La voce del Centro

                                                                                        Lente d'ingrandimento
                                                                                            di don Gianni Antoniazzi

                                                                                               Genitori e sport
                                                                                       Cari amici di solito in questa co-
                                                                                       lonna mi rivolgo ai residenti dei
                                                                                       centri don Vecchi. Per loro ho spe-
                                                                                       so già qualche parola a pagina 4.
                                                                                       Qui vorrei parlare ai genitori che
                                                                                       accompagnano i figli alle partite
                                                                                       del sabato e della domenica. Una
                                                                                       sola volta mi è capitato di essere
                                                                                       presente. Ricordo ancora il mo-
                                                                                       mento. Ero parroco alla Cipressi-
                                                                                       na e, per un motivo che adesso
in maniera continuativa, metten-              gno, sapendo che si può vincere o        mi sfugge, sono andato a vedere
do a disposizione risorse e tempo,            perdere, ed essere felici di potersi     qualche istante di una partita a
all’aiuto del prossimo. Molti sono            esprimere.                               Zelarino. Forse non ero prepara-
volti noti di campagne pubblicitarie                                                   to allo stile. Forse si è trattato
che sostengono raccolte e fondi per           AUGURI REYER!                            di un’eccezione. Di fatto, in po-
scopi benefici. Ce ne sono poi tanti           Mentre scrivo sono iniziati i festeg-    chi minuti, ho sentito improperi
che aiutano chi ne ha bisogno senza           giamenti dei 150 anni della stori-       e volgarità di ogni tipo. Parole,
però farlo sapere.                            ca società che negli ultimi anni ha      sia chiaro, pronunciate non dal-
                                              fatto felici tanti tifosi e portato il   la bocca dei bambini che gioca-
- Inclusione                                  titolo nazionale nella nostra città.     vano, ma dai genitori che stava-
L'Olimpiade è il culmine dell'espres-         Come non poter essere orgogliosi         no a lato del campo. Si sentivano
sione sportiva: ci si cimenta in tutti        della Reyer! La ringraziamo anche        offese contro gli avversari, inci-
gli sport e sono presenti pratica-            per la vicinanza e la donazione di       tazioni alla violenza, aggressio-
mente tutti i Paesi del Mondo. Da             abbigliamento (di grande taglia)         ni contro l’arbitro e più ancora…
alcuni edizioni vi sono anche i Gio-          che verrà esposto per le quantità        A me sembra che se questo è
chi Paralimpici: l'equivalente dei            donate nella settimana prima di          lo sport allora abbiamo anco-
Giochi olimpici a cui partecipano                                                      ra molta strada da fare. Ma non
                                              Natale. Doveroso rinnovare anche
atleti con disabilità in grado di fare                                                 coi bambini: loro non c’entrano.
                                              un grande ringraziamento al Vene-
imprese memorabili e di essere ispi-                                                   Il percorso va compiuto con noi
                                              zia: la grande quantità di materia-
razioni per moltissime persone. In                                                     adulti. Siamo noi che dobbiamo
                                              le donato, nuovo e usato, ha fatto
Italia lo sport paralimpico sta pren-                                                  ancora imparare come si sta vi-
                                              felici le tante persone che l’hanno      cino ai figli. La nobiltà della no-
dendo sempre più piede e di questo            trovato al Centro di Solidarietà.
non possiamo che essere felici.                                                        stra presenza, la capacità di fil-
                                                                                       trare i giusti sentimenti possono
IMPIANTI                                                  Centro di                    diventare una molla educativa
In molte zone d’Italia e anche nel                  Solidarietà Cristiana              straordinaria per i giovanissimi.
                                                      Papa Francesco                   Don Bosco amava ripetere che
nostro territorio (anche se ci sono
                                                                                       un ragazzo è davvero sé stesso
progetti in corso: se ne parla in un
                                               Vi invitiamo a visitare il Cen-         solo quando gioca. Diceva anche
altro articolo del numero) la que-
                                               tro di Solidarietà Cristiana Papa       che chi vuol incontrare un gio-
stione impianti è un po’ una nota
                                               Francesco. È un ambiente acco-          vane deve saper giocare con lui.
dolente. Se ci sono infatti sport che
                                               gliente, semplice, familiare, di-       Bene: se questo fosse vero, allo-
si possono fare all’aria aperta sen-
                                               verso dai supermercati ai quali         ra proprio quando i nostri ragazzi
za bisogno di particolari strutture,
                                               siamo abituati. Desidera essere         stanno giocando diventano delle
molti necessitano invece di impian-                                                    spugne. In quel momento la loro
                                               un luogo di fraternità concreta:
ti ed è dimostrato che dove ce ne                                                      vita si esprime senza filtri. Sono
                                               chi può dà una mano mentre chi
sono di più, e all’avanguardia, è più                                                  spugne che imparano. Se proprio
                                               ha bisogno trova un soccorso.
facile raggiungere risultati di eccel-         Al momento il Centro si occupa          in quei momenti dal bordo cam-
lenza. Anche se, come già detto, va            di raccogliere e distribuire abi-       po piovono litanie di improperi,
sempre ricordato che risultato non             ti, mobili usati, e alimenti an-        il loro stile sarà molto più incline
significa vittoria: in primis significa          che in prossimità di scadenza.          alla rabbia e alla prevaricazione.
gareggiare con il massimo impe-

ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022                                                                                   7
Pensieri a voce alta

                        Il caso "farfalle"
                        di Federica Causin

Una settimana dopo che due ex gin-         rimetta al centro il valore dell’atleta    a dei giovani promettenti, a carriere
naste hanno denunciato le vessazioni       come persona, a prescindere dai ri-        sempre più precoci, la stortura è non
e le umiliazioni subite dalle loro alle-   sultati che raggiunge.                     vedere più la persona ma la medaglia
natrici, la piattaforma online “Chan-      Purtroppo quelli che sembravano due        che quell’atleta potrebbe vincere. E,
ge the game”, che da anni si occupa        gravissimi episodi isolati si sono rive-   se lei/lui vale per quello che vince,
di tutelare i bambini vittime di abusi     lati essere una tragica consuetudine       tutto diventa lecito, persino adopera-
nel mondo dello sport, ha lanciato         in alcune società sportive. Ho sem-        re le umiliazioni come metodo edu-
una petizione che, in due giorni, è        pre ammirato l’eleganza, l’abilità, la     cativo. La logica del campione viene
stata firmata da una quarantina di          leggiadria e l’armonia delle ginnaste,     anteposta alla logica della persona,
atlete provenienti da diverse regioni      però avendo ascoltato la testimonian-      quindi la vittoria significa “sei tut-
d’Italia.                                  za di alcune di queste ragazze, con-       to” mentre la sconfitta vuol dire “sei
L’intento, si legge, è “chiedere giu-      fesso che quelle immagini sono state       niente”.
stizia nei confronti di tutte le gin-      offuscate da un velo di amarezza e          Ampliando il discorso al di là dello
naste che hanno subito violenze ed         d’indignazione. Nelle loro parole l’os-    sport, Pellai si sofferma sull’incapa-
umiliazioni. Giustizia nei confronti di    sessione per il peso, il terrore di bere   cità degli adulti di rispettare i tempi
tutte le allenatrici che hanno inse-       anche soltanto un bicchiere d’acqua,       e i bisogni di chi sta crescendo. Le
gnato con amore. Giustizia nei con-        lo scherno subito davanti alle compa-      dichiarazioni della ginnasta Simone
fronti dei genitori di queste ginnaste     gne, un corpo che non viene rispetta-      Biles alle ultime Olimpiadi testimo-
che sono state allontanate per non         to e al quale si chiede una perfezione     niano l’impossibilità di reggere il
influire sulle loro prestazioni atleti-     che non coincide con il benessere. Ma      peso di dover essere una campiones-
che. Giustizia nei confronti di tutte      possono esistere perfezione e armo-        sa a ogni costo. Prima di conclude-
le atlete del presente e del futuro,       nia, quando il corpo diventa un “ne-       re, credo sia giusto mettere in luce
perché possano crescere in un am-          mico”?, mi domando. È triste, oltre        anche tutte quelle esperienze di
biente competitivo, ma sano. Quel-         che profondamente ingiusto, che una        sport sano, che permettono ai gio-
lo che stiamo cercando di fare è di        passione, un talento si trasformino in     vani di esprimere il proprio talento
cambiare il mondo della ginnastica         un incubo che lascia cicatrici indele-     e conservano la dimensione ludica
ritmica in meglio, senza rinnegare         bili. Mi ha colpito molto la riflessione    e competitiva nel senso buono del
il passato, ma imparando da esso.          dello scrittore Alberto Pellai che vado    termine. Con altrettanta forza però,
Chiediamo a tutti voi di supportar-        a riproporre per sommi capi. L’au-         bisogna ribadire che la disciplina
ci in questa missione, per uno sport       tore parte dal presupposto che, per        non può mai essere sopraffazione
più giusto”. Bella e importantissima       un/una minorenne lo sport dovrebbe         o umiliazione e che il rispetto e la
l’idea di un cambiamento che “impa-        essere un’esperienza formativa e di-       valorizzazione della persona devono
ra” dal passato affinché la ginnastica       vertente non un mestiere. Di fronte        essere sempre una priorità.

                                                                                            Emergenza Ucraina:
                                                                                             adotta un buono
                                                                                       Noi accogliamo più di 60 mam-
                                                                                       me e bambini che scappano dalla
                                                                                       guerra nella vicina Ucraina. Chi
                                                                                       desidera aiutare queste persone
                                                                                       può farlo tramite una donazione
                                                                                       con bonifico o in busta chiusa. Il
                                                                                       bonifico va fatto al seguente IBAN:
                                                                                       IT88O 05034 02072 000 000 000 809
                                                                                       (la quinta lettera è una “O”
                                                                                       maiuscola); Intestazione “As-
                                                                                       sociazione Il Prossimo O.d.V.”;
                                                                                       causale “Emergenza Ucraina”.
                                                                                       Vengono consegnati n° 3 buoni
                                                                                       mensili ad ogni nucleo famigliare
                                                                                       censito e con i requisiti previsti.

8                                                                                        ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
Vivere la comunità

                             Sport e patronato
                             di Daniela Bonaventura

In questi giorni ho spesso ripensato          dendo forma “dal basso”. Io stessa          ciavano ad avere impegni importanti.
all’esperienza vissuta da tantissimi di       feci parte della squadra di pallavolo,      Ad un certo punto le lamentele di al-
noi, diversamente giovani, con la Poli-       è stata un’esperienza che mi ha for-        cuni genitori per il troppo impegno
sportiva Carpenedo più di 40 anni fa.         mato sia dal punto di vista sportivo        sportivo a scapito di quello scolasti-
Ho incontrato oggi Lanfranco uno de-          che umano. Abbiamo condiviso gioie,         co e i costi sempre più elevati fecero
gli artefici di quella bellissima espe-        lacrime, vittorie e sconfitte coinvol-       scemare e chiudere questa esperien-
rienza che non senza commozione ha            gendo morosi e parenti e ancora oggi        za forte, importante, che ha segnato
ricordato gli anni in cui, secondo lui, a     è bello incontrarsi con chi ha vissuto      un periodo della storia di Carpenedo
Carpenedo c’era la migliore gioventù.         quel pezzo di strada. Era un impegno        in modo indelebile. Sarebbe bello,
Ho scoperto, così, che l’idea partì da        a tutto tondo, frequentavamo la par-        magari in futuro, ascoltare l’espe-
Don Armando, don Gino, don Adriano            rocchia e la palestra e senza saperlo       rienza di chi c’era e farla conoscere.
e da Carmela che seguiva la pastorale         frequentavamo la scuola della vita.         C’è chi da quell’esperienza ha preso
dei giovani.                                  Con la Polisportiva nacquero il giorna-     il volo verso realtà più forti, c’è chi
A quel tempo non tutti potevano fre-          lino Polisport che dava le notizie del-     ha continuato ad allenare e continua
quentare campi di calcio, pallavolo o         le competizioni e degli allenamenti e       a farlo anche oggi, c’è chi ha amato lo
pallacanestro per problemi di vario           Radio Carpini cominciò a trasmettere        sport che ha praticato e continua ad
tipo, non solo economici. Il patronato        sintesi delle partite e dare aggiorna-      amarlo. Ho fatto solo alcuni nomi tra-
era pieno di ragazzini che giocavano          menti su risultati ed attività.             lasciandone la maggior parte perché
e il sogno era di organizzare l’attivi-       Don Armando ebbe tanti aiuti econo-         mi sarebbe dispiaciuto dimenticare
tà sportiva dando loro la possibilità         mici esterni e si inventò mille modi        qualcuno; a dimostrazione che è stato
di giocare e divertirsi confrontandosi        per fare cassa e permettere a que-          un impegno corale che ha visto coin-
con gli altri. In questa maniera avreb-       sta realtà di avere, ad esempio, bor-       volti insieme laici e sacerdoti ognuno
bero evitato i pericoli della strada che      se o maglie. C’erano anche problemi         per quello che poteva fare.
a quel tempo erano legati al mondo            di carattere organizzativo perché le        Vorrei solo ricordare il Renato Mari-
della droga e della piccola delinquen-        partite di calcio o pallacanestro veni-     otto, allora colonnello dell’esercito,
za. Vennero così contattate alcune            vano giocate in patronato e potevano        che ha formato la squadra di pallavolo
persone che si spesero in maniera             disturbare le attività parrocchiali. Ma     maschile seguendola con impegno e
gratuita ed entusiasta per organizzare        si riuscì a fare tutto bene, c’era un’at-   tanto entusiasmo e la segretaria Iva-
squadre di calcio, pallavolo, pallaca-        mosfera frizzantina, gioiosa: tutti ci      na Cardinale che ti accoglieva sempre
nestro, rugby. Anche amici della mia          credevamo. Poi, crescendo l’impe-           con un sorriso ed una buona parola. E
età, che avrebbero potuto fare gli al-        gno, cresceva anche l’esigenza di aiuti     poi due atleti: Francesco Pillon e Ti-
lenatori e che accettarono con gioia          economici. Si chiese, così, una piccola     ziana Antonello. Non sono più tra noi
di spendersi per gli altri. Questa idea       quota alle famiglie che serviva poi ad      ma vivono nei nostri cuori e li ricor-
che era nata “dall’alto” stava pren-          aiutare le squadre più forti che comin-     diamo con immutato affetto.

                                                                                                Camere disponibili
                                                                                            ai Centri don Vecchi 6 e 7
                                                                                           Ai Centri don Vecchi 6 e 7 degli Arze-
                                                                                           roni che si trovano in via Marsala, a
                                                                                           non molta distanza dalla zona degli
                                                                                           Ipermercati e dell’ospedale dell’An-
                                                                                           gelo, può esserci la disponibilità di
                                                                                           qualche stanza per chi dovesse tra-
                                                                                           scorrere un certo periodo a Mestre
                                                                                           per lavorare oppure, ad esempio,
                                                                                           per assistere i propri parenti ricove-
                                                                                           rati in città. Queste stanze sono a
                                                                                           disposizione anche di chi abbia per
                                                                                           qualsiasi motivo una necessità abi-
                                                                                           tativa di carattere temporaneo. Per
                                                                                           prenotare una stanza cosiddetta di
                                                                                           “formula uno” è possibile chiamare
                                                                                           lo 0413942214 oppure il 3285316849.

ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022                                                                                         9
Viaggio nella mente

                          Educare e supportare
                          di Nelio Fonte

Simone, uno studente dell'ultimo anno         mento con minacce di punizione? Chie-         Quando gli studenti provano dei forti
delle superiori, è spesso assente. Mar-       dere di essere trasferiti in un altro Isti-   sentimenti o attraversano delle crisi
ta, un'alunna di 12 anni, guarda sem-         tuto dove si spera ci siano allievi con       emotive perché la propria sicurez-
pre fuori dalla finestra invece di segui-      meno problemi? Se ovviamente ci sono          za è minacciata, quando non trovano
re la lezione. Luca, un bambino della         molti insegnati formati, preparati e in       risposta alle loro esigenze psicologi-
materna, si mette a piangere quando           grado di gestire al meglio queste situa-      che, o quando si sentono emarginati,
sente parlare ad alta voce. Gianna,           zioni interessandosi dei problemi dei         la loro capacità di portare avanti gli
un'alunna di quarta elementare non            loro allievi; ci sono anche esempi in         impegni scolastici viene notevolmen-
si muove mai durante la ricreazione,          senso opposto. Alcuni non sanno vera-         te compromessa. In queste occasioni
preferisce starsene seduta sotto un           mente cosa fare quando i loro studenti        i tentativi del docente di insegnare
albero a guardare altri bambini che           presentano certi atteggiamenti o par-         qualcosa a ragazzi che presentano
giocano. Marco va continuamente in            ticolari problematiche. Alcuni sono ri-       delle difficoltà esistenziali, sono desti-
giro per la classe e ogni tanto minac-        luttanti a dare dei consigli. Altri si sen-   nati ad essere più o meno frustranti.
cia, picchia e bullizza gli altri studenti.   tono confusi, non condividono il fatto        Una professoressa di Lettere con anni
Anche il più mite rimprovero fa an-           di dover dare dei consigli ai loro allie-     di esperienza ricorda – con le seguenti
dare Laura su tutte le furie. Davide          vi, perché sono convinti che questo           parole – cosa le era accaduto quando è
è prepotente, polemico e abituato a           non rientri nella sfera delle loro com-       stata trasferita in una Scuola dove una
chiamare i compagni con appellativi           petenze. Oppure credono che avere a           cospicua parte di studenti presentava
volgari o con soprannomi offensivi.            che fare con i problemi degli studenti        problemi di comportamento: "Questi
Sabrina, una studentessa molto cari-          sia estraneo alle finalità della scuola.       bambini emarginati mi fecero capi-
na e sempre curata, improvvisamente           Poi ci sono anche insegnanti che, nei         re immediatamente che come prima
comincia a venire al liceo con vestiti        confronti delle diverse manifestazioni        cosa bisognava intervenire sulle loro
trasandati. Loredana inaspettatamen-          di disagio dei loro giovani allievi, "con-    paure, sulle loro frustrazioni e sulla
te si mette in disparte, non comuni-          sigliano" che di ciò se ne devono oc-         loro rabbia." Questa "educatrice" ha in-
ca con le sue compagne e dimagrisce           cupare esclusivamente i loro genitori.        tuito una cosa importante: gli studenti
giorno per giorno sempre più. E la            Questo tipo di ragionamento è del tut-        hanno bisogno di essere aiutati dai loro
lista potrebbe continuare all'infinito.        to infondato in quanto i problemi non         Insegnanti anche per tutte quelle cose
Ma, cosa possono fare gli insegnanti          possono essere così facilmente "lascia-       che restano al di fuori della scuola.
quando ricevono questi "messaggi"?            ti a casa". Inevitabilmente invece gli
Ignorarli e sperare che i problemi si ri-     studenti se li portano a scuola e, una                 CENTRI DON VECCHI
solvano in qualche modo? Dire a questi        volta lì, questi interferiscono seria-
bambini e ragazzi che le loro difficol-         mente con il processo di acquisizione                  Intrattenimenti
tà devono essere lasciate fuori dalla         rendendo certe volte l'apprendimento                   Dicembre 2022
scuola? Sopprimere il loro comporta-          alquanto difficile, se non impossibile.
                                                                                                        CARPENEDO
                                                                                                Giovedì 8 dicembre ore 16:30
                                                                                              Trio “PAUSA IN SOL MAGGIORE”
                                                                                                  Concerto dell’Immacolata
                                                                                                        ARZERONI
                                                                                              Domenica 11 dicembre ore 16:30
                                                                                                     CHORUS M’AMA
                                                                                                  Canzoni anni ’50 e ’70
                                                                                                       CAMPALTO
                                                                                              Domenica 18 dicembre ore 16:30
                                                                                                  Musica per il sociale
                                                                                                     SPECIAL STAGE
                                                                                                    Edizione natalizia
                                                                                                       CARPENEDO
                                                                                              Domenica 18 dicembre ore 16:30
                                                                                                 I FLAUTI DI SAN MARCO
                                                                                                    Concerto natalizio
                                                                                                        Ingressi liberi

10                                                                                             ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
Focus previdenza

Pensioni più pesanti                                                                          La castagnata
                                                                                              di Federica Causin
dalla Redazione
                                                                                      Sulla scia dell’entusiasmo susci-
Finalmente una buona notizia sul              lordi (circa 75 euro netti) dato        tato dal cioccolata party, un al-
fronte pensioni. Per i veneti in              che le loro pensioni corrispon-         tro gruppo di residenti del don
quiescenza, un bacino di circa un             dono mediamente a 1.250 euro            Vecchi di Carpenedo ha pen-
milione e 300 mila persone, il 2023           lordi. Ovviamente anche a livel-        sato di organizzare una casta-
riserva infatti una boccata d’ossi-           lo territoriale le differenze non        gnata per continuare a gustare
geno grazie al sistema di rivaluta-           mancano: Venezia ha gli assegni         i sapori dell’autunno. Una bel-
zione degli assegni previdenziali             previdenziali medi più alti della       la idea che potrebbe diventa-
che scontano l’inflazione record               regione (1,582,66 euro lordi men-       re una piacevole consuetudine!
del 2022. Significa che da gennaio             sili) e quindi i pensionati riceve-     L’appuntamento stavolta era in
la pensione mensile sarà più ricca,           ranno 115,50 euro lordi in più al       sala ristorante, dove il profumo
con un aumento medio di circa 100             mese, poco più di 100 euro netti.       delle caldarroste si è diffuso in
euro netti su un assegno previden-            A Rovigo, dove la pensione media        un battibaleno. Due giovani del-
ziale lordo che nella nostra regio-           è di 1.435 euro, la più bassa del       la parrocchia di San Gervasio e
ne si aggira attorno ai 1.535 euro.           Veneto, la rivalutazione porterà
Non solo: l’indice di inflazione fis-           in dote 104,80 euro in più sull’as-
sato dal governo per l’anno in cor-           segno mensile, poco meno di 90
so è infatti del 7,3% ma è probabile          euro netti.
che, a fine 2022, il caro-vita risulti         «Grazie al meccanismo della riva-
superiore e ciò determinerebbe                lutazione - commenta Massimo Ce-
un ulteriore conguaglio a partire             staro della segretaria dello Spi Cgil
dal 2024. Di fatto, la rivalutazione          del Veneto - il potere d’acquisto
porterà nelle tasche dei pensionati           dei pensionati, piegato dalla bolla
veneti una mensilità aggiuntiva.              inflazionistica di quest’anno, verrà
Lo ha reso noto la scorsa settima-            in gran parte tutelato anche se il
na lo Spi Cgil. Ancora una volta,             caro-vita è stato davvero impat-
però, Il divario di genere appare             tante e le difficoltà permarranno         Protasio, impegnati anche come
evidente. Agli uomini, che porta-             anche nel 2023. Fortunatamente,         consiglieri, ci hanno prestato il
no a casa in media 1.825 euro lor-            dopo anni di mobilitazioni da par-      bidone per arrostire le castagne
di mensili, spetta un incremento              te dei sindacati dei pensionati, ab-    e, insieme ad alcuni amici, si
di 133,30 euro lordi, che al netto            biamo riconquistato lo scorso anno      sono uniti a noi per un brindisi.
corrispondono a circa 105 euro in             con il governo Draghi quel mecca-       La loro presenza è stata soltan-
più. Per le donne, invece, il sur-            nismo di ricalcolo minato da molti      to la prima delle sorprese che
plus rispetto al 2022 è di 91,85              esecutivi per fare cassa».              quel pomeriggio ci ha riserva-
                                                                                      to. Di lì a poco, infatti, è passa-
                                                                                      to a salutarci don Gianni e poi,
                                                                                      dulcis in fundo, ci ha raggiunto
                                                                                      Federica, che per vent’anni, in-
                                                                                      sieme a Jessica, ha lavorato in
                                                                                      segreteria. Il suo arrivo è sta-
                                                                                      to accolto con tanti sorrisi e
                                                                                      calorosi abbracci, segno di un
                                                                                      affetto profondo che il passa-
                                                                                      re del tempo non ha scalfitto.
                                                                                      È stato bello rievocare insieme
                                                                                      aneddoti divertenti tratti dalla
                                                                                      quotidianità che abbiamo con-
                                                                                      diviso per tanti anni. Il tem-
                                                                                      po è letteralmente volato tra
                                                                                      chiacchiere e risate e ci siamo
                                                                                      date appuntamento al prossi-
                                                                                      mo pomeriggio in compagnia.

ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022                                                                             11
Punto di vista

                       Mestre racconta
                       di don Fausto Bonini

Il Centro Studi Storici di Mestre ha      una famiglia numerosa. Mamma e                  vo sette anni. La guerra l’ho vissuta
pubblicato di recente un volume in-       papà, nonna materna e otto figli, sei            tutta. Da bambino. Di quel periodo
titolato “Mestre racconta”. Contiene      fratelli e due sorelle. Io ero in mezzo,        ricordo la paura. Tanta paura. Il suo-
ventitré racconti, di cui cinque fuori    come età. La casa era grande e ac-              no delle sirene, quasi sempre nel
concorso, che riportano storie di vita    cogliente, ma soprattutto offriva una            cuore della notte, il sonno interrotto,
vissuta a Mestre nel passato e nel        vista straordinaria verso le cupole e i         la fuga da casa verso il rifugio. Sopra
presente. Anche a me è stato chiesto      campanili della chiesa della Madonna            le nostre case arrivava un aereo. Lo
di partecipare, fuori concorso ovvia-     della Salute. Erano là, a due-trecento          chiamavamo Pippo: lanciava dei raz-
mente, e di raccontare episodi della      metri di distanza in linea d’aria. Li           zi che illuminavano la notte e poi si
mia vita passata e presente. L’ho fat-    vedevo dalle finestre della cucina, da           vedevano tanti puntini luminosi. Era
to e, attraverso “L’incontro”, inten-     quelle del soggiorno e dalla finestra            la contraerea che sparava ma non ri-
do condividere queste mie riflessioni      accanto alla quale studiavo, nella              usciva mai a colpire quell’aereo che
con voi. Ovviamente lo farò a punta-      mia cameretta, che poi non era mia,             poi tornava quasi tutte le notti e lan-
te perché il mio racconto è piuttosto     perché la condividevo con altri due             ciava razzi che illuminavano a giorno
lungo: parte dal mio passato vissuto      tre fratelli. Vedevo anche la cupola            la notte. Ci hanno spiegato che face-
a Venezia e riflette sul futuro di Me-     dell’osservatorio del Seminario e,              va delle foto da consegnare ad altri
stre, la città in cui vivo da ormai una   un po’ più a sinistra, fra i tetti delle        aerei carichi di bombe che sarebbero
ventina di anni, e che, per forza di      case, riuscivo a vedere anche la cu-            passati a bombardare obiettivi preci-
cose, è diventata la mia città. Vi au-    spide del campanile di San Marco. A             si. Per fortuna la mia città non rien-
guro buona lettura.                       mezzanotte, quando spirava un po’               trava in quegli obiettivi. Di quel pe-
                                          di vento favorevole, sentivo distin-            riodo, oltre agli allarmi notturni, ri-
DUE CITTÀ CHE MI PORTO DENTRO             tamente il suono del “campanon”,                cordo la fame. Non c’era da mangiare
La Venezia della mia infanzia             il padrone di casa. Abitare in quel-            a sufficienza. Era tutto razionato. Il
Venezia è la mia città. La porto          la casa l’ho sempre considerato un              più delle volte c’era al centro della
dentro di me. Ce l’ho nel sangue. Ci      grande privilegio.                              tavola un grande tagliere con una
sono nato e ci ho vissuto per quasi       Sono nato nel mese di maggio del                bella polenta fumante e al centro un
settant’anni. Sono nato in Corte ve-      1938, l’anno delle Leggi razziali fa-           buco dove la mamma metteva un po’
cia di Rio Terà San Vio al 467 in un      sciste contro gli ebrei. L’anno dopo            di strutto. Noi tutt’attorno a prende-
appartamento al secondo piano. Ap-        scoppiava la Seconda Guerra Mondia-             re con le mani un pezzo di polenta e
partamento grande perché eravamo          le che finirà nel 1945, quando io ave-           a ungerlo con un po’ di strutto pri-
                                                                                          ma di mangiarlo. E la mamma stava
                                                                                          a guardare e controllava che nessu-
                                                                                          no di noi esagerasse (si fa per dire!)
                                                                                          pronta a rimproverare con un sonoro:
                                                                                          “Basta, ingordo!”. E bisognava tener-
                                                                                          si la fame. (continua)

                                                                                             Domenica 27 novembre 2022
                                                                                                   alle ore 16:00
                                                                                                         il Coro
                                                                                                      "LA SPINETA"
                                                                                                    offrirà un concerto
                                                                                                         presso il
                                                                                                 Centro don Vecchi 5, 6, 7
                                                                                                    (località Arzeroni)
                                                                                                       Ingresso libero

                                          Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti
                                          a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del
                                          5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei
                                          Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
Puoi anche leggere