Sport, letizia e fatica - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022 Sport, letizia e fatica di don Gianni Antoniazzi In questi mesi il nostro sport pare in crisi. Pensate: è iniziato il mon- diale di calcio, il primo d’inverno e in oriente; i giornali brasiliani non parlano più delle tensioni fra Lula e Bolsonaro ma cantano le lodi di Tite, commissario della nazionale, tanto è alta l’attesa e la speranza. Qui in Italia, invece, molti neppure seguono l’evento che ci vede esclu- si per la seconda volta di seguito. Altri sport non stanno meglio: alla ribalta ci sono, per esempio, le far- falle azzurre, ragazze della ginna- stica ritmica che dopo tanta fatica denunciano ora violenze e umilia- zioni subite dagli allenatori. Ecco, il valore dello sport sembra rovinato. Bisogna però distinguere. In crisi, semmai, c’è l’agonismo che mostra il suo volto effimero: oggi raccoglie applausi e domani criti- che. Lo sport, ossia l’attenzione che punta a dare il meglio di sé, frutto di fatica e di lavoro costan- te, resta un valore fermo. Lo stesso Papa Francesco attesta che questa cura della persona contribuisce alla santità della vita, ci rende cioè ca- paci di seguire Cristo. Dispiace per l’agonismo che non sempre offre quel che promette. Da parte mia, per esempio, non ho an- cora capito se la competizione sia un valore. Certo, i bambini voglio- no cose chiare: sapere le regole del gioco, quando si comincia, quando si finisce e chi ha vinto. Per noi adulti, però, ha senso organizzare competizioni estreme, inficiate poi dai soldi, dalle scommesse, dalle tensioni e dal risultato ottenuto a tutti i costi? Quando il corpo è sano il resto davvero sembra superfluo.
Da sapere Strutture di valore di Matteo Riberto Lo sport è fondamentale per la crescita dei giovani. In città si sta investendo in nuove strutture e impianti. Necessari anche percorsi che educhino a veri valori dello sport Due esempi. Il primo riguarda Sadio quanto lo sport abbia di positivo in cercando di migliorare. Per tutti ci- Mané, calciatore che milita nel Ba- sé. E di quanto sia importante so- tiamo tre progetti. Il primo è il noto yern Monaco. Originario di Bambali, prattutto per la crescita dei più pic- “bosco dello sport”; la cittadella in Senegal, più volte è tornato nel coli e lo sviluppo degli adolescenti. nella zona di Tessera che ospiterà suo paese dove con i soldi guada- Ma quanti sono i ragazzi che pra- uno stadio, un palazzetto e altre gnati ha creato un ospedale e una ticano sport in Italia? Secondo una strutture (probabilmente piscina, scuola dove assicura, per il prose- ricerca di Openpolis, che si riferisce campi da basket e da tennis). Altro guo della carriera scolastica, borse al periodo pre-pandemico, il 18% dei progetto riguarda il polo nautico di di studio agli alunni più meritevoli. giovani tra i 6 e i 24 anni non fa nes- Punta San Giuliano dove sono stati In questi anni, durante le vacanze, è suna attività. Circa uno su cinque. investiti diversi milioni per ammo- rientrato spesso a Bambali ed è sta- Un dato in calo (almeno prima della dernare l’area. I lavori dovrebbero to ripreso mentre giocava in campi pandemia) e segno di una crescente concludersi a inizio 2023 consegnan- di terra (rischiando infortuni) con i consapevolezza di quanto lo sport do alla città un rinnovato centro de- ragazzi del luogo. L’altro esempio sia importante per la crescita fisica dicato agli “sport acquatici”. A bre- arriva dall’Inghilterra, precisamente e mentale. Secondo i dati di Open- ve dovranno poi iniziare quelli per da un “camp” di rugby a Sedbergh. polis è più frequente fare sport in la costruzione di una palestra poli- In un video si vede un bambino che contesti strutturati (impianti). Tra funzionale (un palazzetto) nell’ex si lamenta con l’allenatore: “Sono i 3 e i 10 anni il più praticato dal- campo nomadi di via Granoturco tra tutti più grandi di me, sono tutti più le bambine è il nuoto (48%) mentre Mestre e Favaro. grossi”, dice. Subito gli si avvicina un tra i bambini è il calcio (43,7 anche La città sta vedendo e vedrà quin- compagno che lo abbraccia sussur- se il nuoto è poco distaccato al 39). di sorgere nuove strutture per lo randogli: “Ascoltami, non importa se Le percentuali cambiano con l’età: sport che promettono di avvicinare sei piccolo, alto, basso o grasso. Sei tra gli adolescenti tra gli 11 e i 19 sempre più giovani all’attività fisica. un giocatore incredibile, lo capisci? anni che fanno attività fisica il cal- C’è e ci sarà però un altro tema da Abbracciami, dai andiamo”. I due cio primeggia con il 58%; mentre affrontare. A inizio articolo abbia- tornano poi insieme a giocare. tra le ragazze al primo posto c’è la mo dato due esempi positivi, ma in Il campione che aiuta il suo paese danza (28%) seguita dalla ginnastica queste settimane i giornali hanno ed è un esempio tangibile per i ra- (25). Sport, chi più e chi meno, che raccontato storie tutt’altro che edi- gazzi, e il bambino che sostiene il hanno bisogno di campi e strutture. ficanti. Risse in alcuni campi di ter- compagno in difficoltà, ci ricordano Su questo aspetto la nostra città sta za categoria del Veneziano: hanno fatto rumore - per fare un esempio ma ce ne sarebbero molti altri- le violenze durante Burano-Torre di Mosto. Ma anche tra giovanissimi, ancora una volta nei campi di calcio, ci sono stati diversi episodi, a volte fomentati dai genitori negli spalti. Se lo sport ha bisogno di impianti, ha anche bisogno di percorsi che educhino ai suoi veri valori. Percorsi che, a quanto pare, non devono in- teressare solo le scuole. C’è chi ha proposto multe per i genitori che adottano comportamenti o linguaggi violenti nei campetti. Difficile dire se sia una soluzione, ma sicuramen- te al tema delle strutture va affian- cato quello dell’educazione. 2 ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
Il bello della vita Amatoriale o professionale? di Plinio Borghi Tutti dicono che lo sport faccia bene sotto ogni punto di vista. Ma quale tipo di sport? Quello che mira all’equilibrio fisico, mentale, psicologico e sociale. L’eccesso stroppia Per quanto si cerchi di frenarla o mi- c’è più resa o c’è qualche altro “ca- nel film di don Camillo e Peppone. tigarla, la tendenza all’agonismo è vallo” fresco su cui puntare: la classi- Ora questi sono largamente superati innata e non solo nell’uomo. Con la ca politica del limone. Ci sono alcuni da forme di diseducazione che spesso crescita e la presa di coscienza dei sport più deputati di altri a incorrere e volentieri sfociano nel reato, come propri limiti, accompagnate da una in questo pericolo e la letteratura, quelle che stanno riempiendo la cro- buona educazione, la pulsione viene nonché la cinematografia, ha sempre naca anche nostrana (v/ gli episodi incanalata e governata e il più delle fornito un florilegio di episodi emble- odiosi occorsi di recente nel Veronese volte trova risposta a livello amato- matici (ricordo ancora con una certa e nel Vicentino). Ciò che preoccupa è riale, come è giusto che sia. Il settore apprensione il libro “Mandingo” edito che la fonte negativa siano proprio i che più di altri esprime questa gam- negli anni ’60). Ciò nonostante, l’istin- maggiori deputati alla garanzia sia ma di aspetti è ovviamente lo sport, to è duro da frenare e il pericolo di delle scelte dei pargoli che del loro più adeso alla fisicità, che per prima degenerare è sempre in agguato. Un comportamento. Io con i miei figli ho avverte l’esigenza di un confronto con settore che un tempo si era tenuto avuto a che fare nel settore del nuoto l’altro individuo. Che l’attività fisica abbastanza pulito, salvo alcuni ecla- e, sebbene abbia ricavato soddisfa- faccia bene non ci piove; che quella tanti episodi ad alto livello, è il calcio, zioni che potevano prefigurare buone sportiva riesca a fornire la gamma di il più diffuso e praticato per quanto ci prospettive, mai li ho spinti a esagera- risposte completa ai quattro aspetti riguarda, ma che si è talmente inner- re. Di contro mi sono trovato con al- dell’equilibrio: fisico, mentale, psico- vato nel tessuto sociale da strutturarsi tri miei coetanei che avrebbero fatto logico e sociale è altrettanto vero. sin dalle prime fasi promozionali: oggi carte false con soggetti che peraltro Il guaio è che nel mettere in pratica le non esiste realtà che non si esprima non valevano granché. Infine oggi di- varie discipline si tende troppe volte con la propria squadretta ben inserita sturbano anche certi ambienti sporti- a eccedere, magari solleticati e sol- in gironi di qualificazione, i cui incon- vo educativi, che dovrebbero invece lecitati dalla pletora di marpioni tra- tri hanno assunto proporzioni da serie essere propositivi e promozionali. È il vestiti da talent scout, i quali mirano A. Mi ricordo che una volta il clima caso di quelle povere “farfalle” rim- a ben altri interessi che non quello in campo era più distensivo, quasi da balzate alla cronaca per le vessazioni primario di valorizzare le potenziali- patronato, si diceva. subite perfino in campo alimentare, tà dei soggetti, per il perseguimento Il coinvolgimento dei parenti degli con grave nocumento psicologico, fi- di una loro crescita equilibrata. Anzi. atleti era pressoché nullo (forse la sico e morale. Spero che gli effetti fu- Spesso scatenano inopinatamente presenza di più figli era distraente), turi non siano gravi, ma qualcuno, che la corsa allo sfruttamento intensivo, anche se non mancavano sporadica- magari non appare, dovrebbe avere salvo scartare di brutto quando non mente episodi come quello riportato almeno un peso sulla coscienza. Testamento a favore della "Fondazione Carpinetum" o de "Il Prossimo" La Fondazione Carpinetum offre allog- gi protetti a persone anziane e biso- gnose di Mestre. Ha creato per questo i sette Centri don Vecchi di Carpene- do, Marghera, Campalto e Arzeroni. Si sostiene solo con le offerte della buo- na gente. L’Associazione Il Prossimo che gestisce il Centro di Solidarietà Cristiana Papa Francesco provvede ad alimenti, abbigliamento e mobili per chi si trova in difficoltà. Si può fare un lascito testamentario per l’una o l’al- tra realtà del nostro territorio. Basta chiamare i numeri 34949547970 oppu- re 3358243096. Il grande gesto di ge- nerosità si tradurrà in carità concreta. ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022 3
Sottovoce Camminare e pregare di don Gianni Antoniazzi Comincio con un fatto. Nella sua anzianità mia madre è quando anche la bici è di troppo una buona camminata stata in ospedale tre volte. È sempre tornata a casa al- e le scale di casa possono diventare importanti quanto le lettata. Con pazienza le ho spiegato quanto sarebbe stato medicine quotidiane. Certo: prima di tutto bisogna con- importante tornare a camminare. La signora che la se- frontarsi col medico che su questo ha autorità assoluta. guiva giorno e notte l’ha molto aiutata così che, in ogni Esorto però anche i residenti dei nostri centri don Vecchi occasione, è stato possibile riprendere la deambulazione. a mettere da parte ogni pigrizia. Il Covid ci ha costretti In effetti una buona camminata, fatta magari di matti- per molto tempo a restare fermi. Adesso si può profittare na, aiuta tanto ad affrontare la giornata. Stimola l’orga- dei lunghi corridoi dentro i nostri Centri per rigenerare le nismo, mantiene viva la muscolatura, rinsalda gli organi proprie capacità. Fondamentale sapere che che lo sport interni, purifica il sangue, offre anche all’intestino una non vale solo per i piccoli ma per ogni fase della vita. mano importante. Se poi, insieme a camminare, si riesce anche a recitare un mistero del rosario o ad ascoltare con gli auricolari un commento alla Sacra Scrittura, allo- ra la camminata diventa un momento importante anche per la crescita spirituale della persona. Qui sarebbe forse utile ricordare che nei primi decenni il cristianesimo era chiamato “la Via”. I due di Emmaus, per esempio, hanno incontrato il Risorto lungo “la strada” La seconda parte del Vangelo di Luca è un continuo iti- nerario verso Gerusalemme. Se posso, insisto un poco perché soprattutto i lettori meno giovani fra noi restino attivi in qualche esercizio fisico. Quando non si può più correre a piedi si può prendere in mano la bicicletta. E In punta di piedi In parrocchia Negli anni ’60 – ’70 molte nostre par- tonomia, anche dall’ambiente della partite il sabato e la domenica… In- rocchie hanno fondato polisportive vita parrocchiale. È successo così che somma: strade marcatamente divise con l’intento di tenere legati i ra- molti campioni degli anni ’80 e ’90 fra sport e fede. Qui le parrocchie gazzi alla vita della parrocchia. Poco sono usciti dalle fila del patronato. devono imparare a non voler rincor- per volta quelle iniziative lodevoli (!) Oggi forse lo sport è passato al fronte rere a tutti i costi le attività laiche hanno mostrato che l’obiettivo non opposto: se prima il cappellano era di questo mondo. Noi abbiamo il era propriamente Cristo Signore ma in patronato a giocare coi ragazzi e compito di dare l’incontro con Cristo gareggiare. lo sport era un mezzo per dialogare Signore. Le nostre porte sono aper- In questo modo le varie associazioni fra giovani, adesso l’attività agoni- te per tutti, anche per i ragazzi che sportive, con l’andar degli anni, han- stica ha un cammino a sé stante. Ci vogliono fare una partita a calcetto. no chiesto e ottenuto spazi propri, e sono tre o cinque allenamenti alla Ma l’importante è trasmettere la gio- hanno puntato ad una legittima au- settimana, più una o addirittura due ia del Vangelo. Lasciamo ad altri, più competenti di noi sulle cose di que- sto mondo, di costruire le strutture dello sport. E così pure altre associa- zioni che ancora ruotano intorno al clima parrocchiale devono dire dove vogliono orientare il cammino futuro: se dietro al Maestro o in altri sentie- ri. Perché col tempo non si ripeta di nuovo quel che già in passato è suc- cesso per le attività sportive. 4 ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
Camminare insieme Primo Carnera di don Sandro Vigani Coppi, Bartali, Mazzola, Rivera: simboli di uno sport che non c’è più e che oggi è quasi sempre un’industria per fare soldi. Un viaggio dai grandi miti del ‘900 ai giorni nostri Del pugile Primo Carnera mi parlava con le figurine Panini ci scambiava- campioni di allora e scuola di vita mio padre. Mi diceva che lo aveva mo i volti onesti di Sandro Mazzola, per tutti. Nell’Ottocento e nei pri- visto a Caorle, non ricordo in quale Gigi Riva, Albertosi, Rivera… il calcio mi decenni del Novecento solo le occasione: da come me lo racconta- allora era tutta un’altra cosa! Alle classi sociali ricche agiate svolge- va, lo immaginavo alto due metri e elementari le maestre un giorno ci vano attività sportive. Primeggiava mezzo e con due badili al posto del- portarono sull’argine del Piave, per la ginnastica. Così si legge in un li- le mani. Quando mio padre era gio- assistere al passaggio del giro d’Ita- bro dell’Ottocento: “Appena levati, vane, Carnera era un mito. Uno che lia. C’era, ricordo, Felice Gimondi. bere un gran bicchiere d’acqua pura si era fatto da sé e, anche con tutti Gli sportivi importanti erano, salvo e sottomettersi per una mezzora i suoi sbagli, rappresentava l’idea di qualche rara eccezione, gente per ad esercizi di ginnastica svedese. riscatto dalla povertà che i giovani bene, dai quali imparare alcuni va- Dopo una toilette esterna, nella di allora avevano. Della stessa pasta lori fondamentali per la vita. Diversi quale l'idroterapia e le frizioni de- erano fatti Bartali e Coppi, i ciclisti da quelli che verranno dopo, quan- vono prevalere, offrire all'organismo amici/nemici, che portavano lungo do lo sport, soprattutto il calcio, è una colazione sostanziosa, leggera le vie d’Italia l’idea di unità della diventato un’industria, un mercato, però e appropriata alla professione. nazione. Soprattutto Bartali che, lo nel quale i calciatori più bravi gua- Nel recarsi alle proprie occupazioni si seppe quand’era ormai vecchio, dagnano cifre iperboliche, il doping conviene il più possibile fare a meno era stato anche staffetta partigiana. impera e gli sportivi di grido, i divi, dei mezzi di locomozione artificia- Miti che, anche dopo essere diventa- spesso non sono certo modelli di li (trams, vetture, ascensori, ecc.). ti famosi, restavano accessibili alla vita. Ma anche diversi da quelli di Evitare sempre gli eccitanti - tabac- gente, perché restavano ‘gente del prima, quelli del ventennio fascista, co, caffè, tè - e tutti i tonici artifi- popolo’, coi quali, se c’era l’occasio- che diede grande impulso all’asso- ciali”. Sempre nell’Ottocento acqui- ne, potevi fermarti a parlare, a bere ciazionismo sportivo, alle gare, e stano importanza l’alpinismo, il ten- un bicchiere e addirittura a fare una creò il sabato fascista, e la falsa nis, il canottaggio, l’equitazione, il partita a carte. immagine del vero italiano che do- cricket, il rugby, l'hockey, il calcio… L’industria dello sport non si era an- veva essere coraggioso, muscoloso e Sport che richiedevano attrezzatu- cora sviluppata, la presenza della forte. re e denaro, perciò solo per i ricchi. pubblicità non era pervasiva come Noi delle figurine Panini, lo sport lo Nella società contadina non esiste- oggi, i grandi sportivi non diventa- praticavamo nei campetti dei patro- vano attività sportive: esse veniva- vano straricchi. Negli anni Settanta nati, che furono la fucina di molti no sostituite dal lavoro dei campi. Zappare la vigna, arare, mietere il grano… allenava il corpo molto più dello sport, anzi, spesso lo logorava e lo consumava anzitempo. Per i figli dei contadini le attività sportive si riducevano al calcio gio- cato con una palla pesante di pezza e in quei giochi che non necessita- vano di attrezzi e di denaro, ma solo del proprio corpo. Sono lontani quei tempi, dai nostri: i campionati del mondo di calcio si svolgono in Qa- tar, stato che non certo brilla per il rispetto dei diritti umani, dove uno stadio costruito per l’occasione gronda sangue di centinaia di mi- granti morti per costruirlo a causa delle condizioni di lavoro disumane. ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022 5
La voce del Centro Scuola di vita di Edoardo Rivola Affrontare il tema di questa setti- compagni, gli avversari, gli arbitri, mana – lo sport – mi mette in una chiunque svolga il proprio ruolo in posizione particolare: sono tanti gli un campo o in un palazzetto: figu- spunti che mi vengono in mente e re che spesso sono fondamentali quasi non saprei da dove iniziare. proprio per dar la possibilità a tut- Potrei partire dalla mia esperienza ti di giocare. Ogni sport ha le sue personale in ambito sportivo: chi mi regole, che sono fondamentali per conosce sa che sport e sociale sono poterlo praticare. E per poter an- stati due ambiti in cui da sempre mi che beneficiare di altri suoi aspetti impegno cercando di dare il mas- positivi. Lo sport è infatti una tra simo.Si potrebbe partire da alcuni le medicine migliori: ti fa sentire slogan, immagini o ricordi: chi non bene a aiuta a rimanere sani e in ha, alla fine, alcuni momenti legati forma. Non solo: è un’occasione per allo sport che gli portano alla men- stare in compagnia, tessere relazio- te esperienze felici o che sono sta- ni sociali e aiuta a stare lontani da te propedeutiche al proseguo della cattive abitudini e cattive compa- propria vita? Personalmente, nello gnie. Mantiene il cuore in forma, sport, ho provato ogni ruolo: atleta, previene molte malattie: insomma, allenatore, dirigente, accompagna- è una medicina miracolosa. tore, assessore, magazziniere, auti- no”. Lo sport è una scuola non solo sta. Tutte queste esperienze sono per i bambini e i giovani che lo pra- - Esempi però state caratterizzate da un ticano, ma può esserlo anche per i Purtroppo, anche nello sport, non unico denominatore: la passione. genitori che li accompagnano; an- mancano esempi negativi. A volte Passione che nasce dal fatto che lo che se spesso si vedono comporta- ci si sofferma però solo su questi, sport è una vera e propria scuola di menti che non sono proprio d’aiuto senza dare la giusta risonanza a vita: non ha età, richiede sacrificio, ai loro figli. quelli positivi; che sono tanti. Sono impegno. Ci sono sport più faticosi moltissimi i gesti di atleti che han- di altri, individuali o di squadra, li RISPETTO, REGOLE E BENESSERE no aiutato avversari in momenti di si può praticare da dilettanti o da Sono fondamentali: nella vita come difficoltà, che ne hanno riconosciu- professionisti, ma in qualsiasi forma nello sport. Il rispetto per i propri to il valore o che si sono dedicati sono in grado di abbattere le bar- riere e le differenze tra le persone: di sesso, etnia, età. INSEGNAMENTI PREZIOSI Lo sport insegna che per ottenere dei risultati non basta avere talen- to, ci vuole il lavoro e il sacrificio quotidiano. Per questo, in estrema sintesi, lo sport è una vera scuola di vita. Quando parlo di risultati non mi riferisco a vittorie o titoli. Per essere più chiaro prendo spunto da un allenatore molto conosciuto, Pep Guardiola, e da una sua celebre frase: "Sarei più contento che un mio giocatore mi venisse a ringra- ziare perché l'ho reso migliore, con le mie idee, piuttosto che vincere titoli. Le coppe finiscono in vetrina o in cantina, il giorno dopo passa tutto. Gli insegnamenti rimango- 6 ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
La voce del Centro Lente d'ingrandimento di don Gianni Antoniazzi Genitori e sport Cari amici di solito in questa co- lonna mi rivolgo ai residenti dei centri don Vecchi. Per loro ho spe- so già qualche parola a pagina 4. Qui vorrei parlare ai genitori che accompagnano i figli alle partite del sabato e della domenica. Una sola volta mi è capitato di essere presente. Ricordo ancora il mo- mento. Ero parroco alla Cipressi- na e, per un motivo che adesso in maniera continuativa, metten- gno, sapendo che si può vincere o mi sfugge, sono andato a vedere do a disposizione risorse e tempo, perdere, ed essere felici di potersi qualche istante di una partita a all’aiuto del prossimo. Molti sono esprimere. Zelarino. Forse non ero prepara- volti noti di campagne pubblicitarie to allo stile. Forse si è trattato che sostengono raccolte e fondi per AUGURI REYER! di un’eccezione. Di fatto, in po- scopi benefici. Ce ne sono poi tanti Mentre scrivo sono iniziati i festeg- chi minuti, ho sentito improperi che aiutano chi ne ha bisogno senza giamenti dei 150 anni della stori- e volgarità di ogni tipo. Parole, però farlo sapere. ca società che negli ultimi anni ha sia chiaro, pronunciate non dal- fatto felici tanti tifosi e portato il la bocca dei bambini che gioca- - Inclusione titolo nazionale nella nostra città. vano, ma dai genitori che stava- L'Olimpiade è il culmine dell'espres- Come non poter essere orgogliosi no a lato del campo. Si sentivano sione sportiva: ci si cimenta in tutti della Reyer! La ringraziamo anche offese contro gli avversari, inci- gli sport e sono presenti pratica- per la vicinanza e la donazione di tazioni alla violenza, aggressio- mente tutti i Paesi del Mondo. Da abbigliamento (di grande taglia) ni contro l’arbitro e più ancora… alcuni edizioni vi sono anche i Gio- che verrà esposto per le quantità A me sembra che se questo è chi Paralimpici: l'equivalente dei donate nella settimana prima di lo sport allora abbiamo anco- Giochi olimpici a cui partecipano ra molta strada da fare. Ma non Natale. Doveroso rinnovare anche atleti con disabilità in grado di fare coi bambini: loro non c’entrano. un grande ringraziamento al Vene- imprese memorabili e di essere ispi- Il percorso va compiuto con noi zia: la grande quantità di materia- razioni per moltissime persone. In adulti. Siamo noi che dobbiamo le donato, nuovo e usato, ha fatto Italia lo sport paralimpico sta pren- ancora imparare come si sta vi- felici le tante persone che l’hanno cino ai figli. La nobiltà della no- dendo sempre più piede e di questo trovato al Centro di Solidarietà. non possiamo che essere felici. stra presenza, la capacità di fil- trare i giusti sentimenti possono IMPIANTI Centro di diventare una molla educativa In molte zone d’Italia e anche nel Solidarietà Cristiana straordinaria per i giovanissimi. Papa Francesco Don Bosco amava ripetere che nostro territorio (anche se ci sono un ragazzo è davvero sé stesso progetti in corso: se ne parla in un Vi invitiamo a visitare il Cen- solo quando gioca. Diceva anche altro articolo del numero) la que- tro di Solidarietà Cristiana Papa che chi vuol incontrare un gio- stione impianti è un po’ una nota Francesco. È un ambiente acco- vane deve saper giocare con lui. dolente. Se ci sono infatti sport che gliente, semplice, familiare, di- Bene: se questo fosse vero, allo- si possono fare all’aria aperta sen- verso dai supermercati ai quali ra proprio quando i nostri ragazzi za bisogno di particolari strutture, siamo abituati. Desidera essere stanno giocando diventano delle molti necessitano invece di impian- spugne. In quel momento la loro un luogo di fraternità concreta: ti ed è dimostrato che dove ce ne vita si esprime senza filtri. Sono chi può dà una mano mentre chi sono di più, e all’avanguardia, è più spugne che imparano. Se proprio ha bisogno trova un soccorso. facile raggiungere risultati di eccel- Al momento il Centro si occupa in quei momenti dal bordo cam- lenza. Anche se, come già detto, va di raccogliere e distribuire abi- po piovono litanie di improperi, sempre ricordato che risultato non ti, mobili usati, e alimenti an- il loro stile sarà molto più incline significa vittoria: in primis significa che in prossimità di scadenza. alla rabbia e alla prevaricazione. gareggiare con il massimo impe- ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022 7
Pensieri a voce alta Il caso "farfalle" di Federica Causin Una settimana dopo che due ex gin- rimetta al centro il valore dell’atleta a dei giovani promettenti, a carriere naste hanno denunciato le vessazioni come persona, a prescindere dai ri- sempre più precoci, la stortura è non e le umiliazioni subite dalle loro alle- sultati che raggiunge. vedere più la persona ma la medaglia natrici, la piattaforma online “Chan- Purtroppo quelli che sembravano due che quell’atleta potrebbe vincere. E, ge the game”, che da anni si occupa gravissimi episodi isolati si sono rive- se lei/lui vale per quello che vince, di tutelare i bambini vittime di abusi lati essere una tragica consuetudine tutto diventa lecito, persino adopera- nel mondo dello sport, ha lanciato in alcune società sportive. Ho sem- re le umiliazioni come metodo edu- una petizione che, in due giorni, è pre ammirato l’eleganza, l’abilità, la cativo. La logica del campione viene stata firmata da una quarantina di leggiadria e l’armonia delle ginnaste, anteposta alla logica della persona, atlete provenienti da diverse regioni però avendo ascoltato la testimonian- quindi la vittoria significa “sei tut- d’Italia. za di alcune di queste ragazze, con- to” mentre la sconfitta vuol dire “sei L’intento, si legge, è “chiedere giu- fesso che quelle immagini sono state niente”. stizia nei confronti di tutte le gin- offuscate da un velo di amarezza e Ampliando il discorso al di là dello naste che hanno subito violenze ed d’indignazione. Nelle loro parole l’os- sport, Pellai si sofferma sull’incapa- umiliazioni. Giustizia nei confronti di sessione per il peso, il terrore di bere cità degli adulti di rispettare i tempi tutte le allenatrici che hanno inse- anche soltanto un bicchiere d’acqua, e i bisogni di chi sta crescendo. Le gnato con amore. Giustizia nei con- lo scherno subito davanti alle compa- dichiarazioni della ginnasta Simone fronti dei genitori di queste ginnaste gne, un corpo che non viene rispetta- Biles alle ultime Olimpiadi testimo- che sono state allontanate per non to e al quale si chiede una perfezione niano l’impossibilità di reggere il influire sulle loro prestazioni atleti- che non coincide con il benessere. Ma peso di dover essere una campiones- che. Giustizia nei confronti di tutte possono esistere perfezione e armo- sa a ogni costo. Prima di conclude- le atlete del presente e del futuro, nia, quando il corpo diventa un “ne- re, credo sia giusto mettere in luce perché possano crescere in un am- mico”?, mi domando. È triste, oltre anche tutte quelle esperienze di biente competitivo, ma sano. Quel- che profondamente ingiusto, che una sport sano, che permettono ai gio- lo che stiamo cercando di fare è di passione, un talento si trasformino in vani di esprimere il proprio talento cambiare il mondo della ginnastica un incubo che lascia cicatrici indele- e conservano la dimensione ludica ritmica in meglio, senza rinnegare bili. Mi ha colpito molto la riflessione e competitiva nel senso buono del il passato, ma imparando da esso. dello scrittore Alberto Pellai che vado termine. Con altrettanta forza però, Chiediamo a tutti voi di supportar- a riproporre per sommi capi. L’au- bisogna ribadire che la disciplina ci in questa missione, per uno sport tore parte dal presupposto che, per non può mai essere sopraffazione più giusto”. Bella e importantissima un/una minorenne lo sport dovrebbe o umiliazione e che il rispetto e la l’idea di un cambiamento che “impa- essere un’esperienza formativa e di- valorizzazione della persona devono ra” dal passato affinché la ginnastica vertente non un mestiere. Di fronte essere sempre una priorità. Emergenza Ucraina: adotta un buono Noi accogliamo più di 60 mam- me e bambini che scappano dalla guerra nella vicina Ucraina. Chi desidera aiutare queste persone può farlo tramite una donazione con bonifico o in busta chiusa. Il bonifico va fatto al seguente IBAN: IT88O 05034 02072 000 000 000 809 (la quinta lettera è una “O” maiuscola); Intestazione “As- sociazione Il Prossimo O.d.V.”; causale “Emergenza Ucraina”. Vengono consegnati n° 3 buoni mensili ad ogni nucleo famigliare censito e con i requisiti previsti. 8 ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
Vivere la comunità Sport e patronato di Daniela Bonaventura In questi giorni ho spesso ripensato dendo forma “dal basso”. Io stessa ciavano ad avere impegni importanti. all’esperienza vissuta da tantissimi di feci parte della squadra di pallavolo, Ad un certo punto le lamentele di al- noi, diversamente giovani, con la Poli- è stata un’esperienza che mi ha for- cuni genitori per il troppo impegno sportiva Carpenedo più di 40 anni fa. mato sia dal punto di vista sportivo sportivo a scapito di quello scolasti- Ho incontrato oggi Lanfranco uno de- che umano. Abbiamo condiviso gioie, co e i costi sempre più elevati fecero gli artefici di quella bellissima espe- lacrime, vittorie e sconfitte coinvol- scemare e chiudere questa esperien- rienza che non senza commozione ha gendo morosi e parenti e ancora oggi za forte, importante, che ha segnato ricordato gli anni in cui, secondo lui, a è bello incontrarsi con chi ha vissuto un periodo della storia di Carpenedo Carpenedo c’era la migliore gioventù. quel pezzo di strada. Era un impegno in modo indelebile. Sarebbe bello, Ho scoperto, così, che l’idea partì da a tutto tondo, frequentavamo la par- magari in futuro, ascoltare l’espe- Don Armando, don Gino, don Adriano rocchia e la palestra e senza saperlo rienza di chi c’era e farla conoscere. e da Carmela che seguiva la pastorale frequentavamo la scuola della vita. C’è chi da quell’esperienza ha preso dei giovani. Con la Polisportiva nacquero il giorna- il volo verso realtà più forti, c’è chi A quel tempo non tutti potevano fre- lino Polisport che dava le notizie del- ha continuato ad allenare e continua quentare campi di calcio, pallavolo o le competizioni e degli allenamenti e a farlo anche oggi, c’è chi ha amato lo pallacanestro per problemi di vario Radio Carpini cominciò a trasmettere sport che ha praticato e continua ad tipo, non solo economici. Il patronato sintesi delle partite e dare aggiorna- amarlo. Ho fatto solo alcuni nomi tra- era pieno di ragazzini che giocavano menti su risultati ed attività. lasciandone la maggior parte perché e il sogno era di organizzare l’attivi- Don Armando ebbe tanti aiuti econo- mi sarebbe dispiaciuto dimenticare tà sportiva dando loro la possibilità mici esterni e si inventò mille modi qualcuno; a dimostrazione che è stato di giocare e divertirsi confrontandosi per fare cassa e permettere a que- un impegno corale che ha visto coin- con gli altri. In questa maniera avreb- sta realtà di avere, ad esempio, bor- volti insieme laici e sacerdoti ognuno bero evitato i pericoli della strada che se o maglie. C’erano anche problemi per quello che poteva fare. a quel tempo erano legati al mondo di carattere organizzativo perché le Vorrei solo ricordare il Renato Mari- della droga e della piccola delinquen- partite di calcio o pallacanestro veni- otto, allora colonnello dell’esercito, za. Vennero così contattate alcune vano giocate in patronato e potevano che ha formato la squadra di pallavolo persone che si spesero in maniera disturbare le attività parrocchiali. Ma maschile seguendola con impegno e gratuita ed entusiasta per organizzare si riuscì a fare tutto bene, c’era un’at- tanto entusiasmo e la segretaria Iva- squadre di calcio, pallavolo, pallaca- mosfera frizzantina, gioiosa: tutti ci na Cardinale che ti accoglieva sempre nestro, rugby. Anche amici della mia credevamo. Poi, crescendo l’impe- con un sorriso ed una buona parola. E età, che avrebbero potuto fare gli al- gno, cresceva anche l’esigenza di aiuti poi due atleti: Francesco Pillon e Ti- lenatori e che accettarono con gioia economici. Si chiese, così, una piccola ziana Antonello. Non sono più tra noi di spendersi per gli altri. Questa idea quota alle famiglie che serviva poi ad ma vivono nei nostri cuori e li ricor- che era nata “dall’alto” stava pren- aiutare le squadre più forti che comin- diamo con immutato affetto. Camere disponibili ai Centri don Vecchi 6 e 7 Ai Centri don Vecchi 6 e 7 degli Arze- roni che si trovano in via Marsala, a non molta distanza dalla zona degli Ipermercati e dell’ospedale dell’An- gelo, può esserci la disponibilità di qualche stanza per chi dovesse tra- scorrere un certo periodo a Mestre per lavorare oppure, ad esempio, per assistere i propri parenti ricove- rati in città. Queste stanze sono a disposizione anche di chi abbia per qualsiasi motivo una necessità abi- tativa di carattere temporaneo. Per prenotare una stanza cosiddetta di “formula uno” è possibile chiamare lo 0413942214 oppure il 3285316849. ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022 9
Viaggio nella mente Educare e supportare di Nelio Fonte Simone, uno studente dell'ultimo anno mento con minacce di punizione? Chie- Quando gli studenti provano dei forti delle superiori, è spesso assente. Mar- dere di essere trasferiti in un altro Isti- sentimenti o attraversano delle crisi ta, un'alunna di 12 anni, guarda sem- tuto dove si spera ci siano allievi con emotive perché la propria sicurez- pre fuori dalla finestra invece di segui- meno problemi? Se ovviamente ci sono za è minacciata, quando non trovano re la lezione. Luca, un bambino della molti insegnati formati, preparati e in risposta alle loro esigenze psicologi- materna, si mette a piangere quando grado di gestire al meglio queste situa- che, o quando si sentono emarginati, sente parlare ad alta voce. Gianna, zioni interessandosi dei problemi dei la loro capacità di portare avanti gli un'alunna di quarta elementare non loro allievi; ci sono anche esempi in impegni scolastici viene notevolmen- si muove mai durante la ricreazione, senso opposto. Alcuni non sanno vera- te compromessa. In queste occasioni preferisce starsene seduta sotto un mente cosa fare quando i loro studenti i tentativi del docente di insegnare albero a guardare altri bambini che presentano certi atteggiamenti o par- qualcosa a ragazzi che presentano giocano. Marco va continuamente in ticolari problematiche. Alcuni sono ri- delle difficoltà esistenziali, sono desti- giro per la classe e ogni tanto minac- luttanti a dare dei consigli. Altri si sen- nati ad essere più o meno frustranti. cia, picchia e bullizza gli altri studenti. tono confusi, non condividono il fatto Una professoressa di Lettere con anni Anche il più mite rimprovero fa an- di dover dare dei consigli ai loro allie- di esperienza ricorda – con le seguenti dare Laura su tutte le furie. Davide vi, perché sono convinti che questo parole – cosa le era accaduto quando è è prepotente, polemico e abituato a non rientri nella sfera delle loro com- stata trasferita in una Scuola dove una chiamare i compagni con appellativi petenze. Oppure credono che avere a cospicua parte di studenti presentava volgari o con soprannomi offensivi. che fare con i problemi degli studenti problemi di comportamento: "Questi Sabrina, una studentessa molto cari- sia estraneo alle finalità della scuola. bambini emarginati mi fecero capi- na e sempre curata, improvvisamente Poi ci sono anche insegnanti che, nei re immediatamente che come prima comincia a venire al liceo con vestiti confronti delle diverse manifestazioni cosa bisognava intervenire sulle loro trasandati. Loredana inaspettatamen- di disagio dei loro giovani allievi, "con- paure, sulle loro frustrazioni e sulla te si mette in disparte, non comuni- sigliano" che di ciò se ne devono oc- loro rabbia." Questa "educatrice" ha in- ca con le sue compagne e dimagrisce cupare esclusivamente i loro genitori. tuito una cosa importante: gli studenti giorno per giorno sempre più. E la Questo tipo di ragionamento è del tut- hanno bisogno di essere aiutati dai loro lista potrebbe continuare all'infinito. to infondato in quanto i problemi non Insegnanti anche per tutte quelle cose Ma, cosa possono fare gli insegnanti possono essere così facilmente "lascia- che restano al di fuori della scuola. quando ricevono questi "messaggi"? ti a casa". Inevitabilmente invece gli Ignorarli e sperare che i problemi si ri- studenti se li portano a scuola e, una CENTRI DON VECCHI solvano in qualche modo? Dire a questi volta lì, questi interferiscono seria- bambini e ragazzi che le loro difficol- mente con il processo di acquisizione Intrattenimenti tà devono essere lasciate fuori dalla rendendo certe volte l'apprendimento Dicembre 2022 scuola? Sopprimere il loro comporta- alquanto difficile, se non impossibile. CARPENEDO Giovedì 8 dicembre ore 16:30 Trio “PAUSA IN SOL MAGGIORE” Concerto dell’Immacolata ARZERONI Domenica 11 dicembre ore 16:30 CHORUS M’AMA Canzoni anni ’50 e ’70 CAMPALTO Domenica 18 dicembre ore 16:30 Musica per il sociale SPECIAL STAGE Edizione natalizia CARPENEDO Domenica 18 dicembre ore 16:30 I FLAUTI DI SAN MARCO Concerto natalizio Ingressi liberi 10 ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022
Focus previdenza Pensioni più pesanti La castagnata di Federica Causin dalla Redazione Sulla scia dell’entusiasmo susci- Finalmente una buona notizia sul lordi (circa 75 euro netti) dato tato dal cioccolata party, un al- fronte pensioni. Per i veneti in che le loro pensioni corrispon- tro gruppo di residenti del don quiescenza, un bacino di circa un dono mediamente a 1.250 euro Vecchi di Carpenedo ha pen- milione e 300 mila persone, il 2023 lordi. Ovviamente anche a livel- sato di organizzare una casta- riserva infatti una boccata d’ossi- lo territoriale le differenze non gnata per continuare a gustare geno grazie al sistema di rivaluta- mancano: Venezia ha gli assegni i sapori dell’autunno. Una bel- zione degli assegni previdenziali previdenziali medi più alti della la idea che potrebbe diventa- che scontano l’inflazione record regione (1,582,66 euro lordi men- re una piacevole consuetudine! del 2022. Significa che da gennaio sili) e quindi i pensionati riceve- L’appuntamento stavolta era in la pensione mensile sarà più ricca, ranno 115,50 euro lordi in più al sala ristorante, dove il profumo con un aumento medio di circa 100 mese, poco più di 100 euro netti. delle caldarroste si è diffuso in euro netti su un assegno previden- A Rovigo, dove la pensione media un battibaleno. Due giovani del- ziale lordo che nella nostra regio- è di 1.435 euro, la più bassa del la parrocchia di San Gervasio e ne si aggira attorno ai 1.535 euro. Veneto, la rivalutazione porterà Non solo: l’indice di inflazione fis- in dote 104,80 euro in più sull’as- sato dal governo per l’anno in cor- segno mensile, poco meno di 90 so è infatti del 7,3% ma è probabile euro netti. che, a fine 2022, il caro-vita risulti «Grazie al meccanismo della riva- superiore e ciò determinerebbe lutazione - commenta Massimo Ce- un ulteriore conguaglio a partire staro della segretaria dello Spi Cgil dal 2024. Di fatto, la rivalutazione del Veneto - il potere d’acquisto porterà nelle tasche dei pensionati dei pensionati, piegato dalla bolla veneti una mensilità aggiuntiva. inflazionistica di quest’anno, verrà Lo ha reso noto la scorsa settima- in gran parte tutelato anche se il na lo Spi Cgil. Ancora una volta, caro-vita è stato davvero impat- però, Il divario di genere appare tante e le difficoltà permarranno Protasio, impegnati anche come evidente. Agli uomini, che porta- anche nel 2023. Fortunatamente, consiglieri, ci hanno prestato il no a casa in media 1.825 euro lor- dopo anni di mobilitazioni da par- bidone per arrostire le castagne di mensili, spetta un incremento te dei sindacati dei pensionati, ab- e, insieme ad alcuni amici, si di 133,30 euro lordi, che al netto biamo riconquistato lo scorso anno sono uniti a noi per un brindisi. corrispondono a circa 105 euro in con il governo Draghi quel mecca- La loro presenza è stata soltan- più. Per le donne, invece, il sur- nismo di ricalcolo minato da molti to la prima delle sorprese che plus rispetto al 2022 è di 91,85 esecutivi per fare cassa». quel pomeriggio ci ha riserva- to. Di lì a poco, infatti, è passa- to a salutarci don Gianni e poi, dulcis in fundo, ci ha raggiunto Federica, che per vent’anni, in- sieme a Jessica, ha lavorato in segreteria. Il suo arrivo è sta- to accolto con tanti sorrisi e calorosi abbracci, segno di un affetto profondo che il passa- re del tempo non ha scalfitto. È stato bello rievocare insieme aneddoti divertenti tratti dalla quotidianità che abbiamo con- diviso per tanti anni. Il tem- po è letteralmente volato tra chiacchiere e risate e ci siamo date appuntamento al prossi- mo pomeriggio in compagnia. ANNO 18 - N° 48 / Domenica 27 novembre 2022 11
Punto di vista Mestre racconta di don Fausto Bonini Il Centro Studi Storici di Mestre ha una famiglia numerosa. Mamma e vo sette anni. La guerra l’ho vissuta pubblicato di recente un volume in- papà, nonna materna e otto figli, sei tutta. Da bambino. Di quel periodo titolato “Mestre racconta”. Contiene fratelli e due sorelle. Io ero in mezzo, ricordo la paura. Tanta paura. Il suo- ventitré racconti, di cui cinque fuori come età. La casa era grande e ac- no delle sirene, quasi sempre nel concorso, che riportano storie di vita cogliente, ma soprattutto offriva una cuore della notte, il sonno interrotto, vissuta a Mestre nel passato e nel vista straordinaria verso le cupole e i la fuga da casa verso il rifugio. Sopra presente. Anche a me è stato chiesto campanili della chiesa della Madonna le nostre case arrivava un aereo. Lo di partecipare, fuori concorso ovvia- della Salute. Erano là, a due-trecento chiamavamo Pippo: lanciava dei raz- mente, e di raccontare episodi della metri di distanza in linea d’aria. Li zi che illuminavano la notte e poi si mia vita passata e presente. L’ho fat- vedevo dalle finestre della cucina, da vedevano tanti puntini luminosi. Era to e, attraverso “L’incontro”, inten- quelle del soggiorno e dalla finestra la contraerea che sparava ma non ri- do condividere queste mie riflessioni accanto alla quale studiavo, nella usciva mai a colpire quell’aereo che con voi. Ovviamente lo farò a punta- mia cameretta, che poi non era mia, poi tornava quasi tutte le notti e lan- te perché il mio racconto è piuttosto perché la condividevo con altri due ciava razzi che illuminavano a giorno lungo: parte dal mio passato vissuto tre fratelli. Vedevo anche la cupola la notte. Ci hanno spiegato che face- a Venezia e riflette sul futuro di Me- dell’osservatorio del Seminario e, va delle foto da consegnare ad altri stre, la città in cui vivo da ormai una un po’ più a sinistra, fra i tetti delle aerei carichi di bombe che sarebbero ventina di anni, e che, per forza di case, riuscivo a vedere anche la cu- passati a bombardare obiettivi preci- cose, è diventata la mia città. Vi au- spide del campanile di San Marco. A si. Per fortuna la mia città non rien- guro buona lettura. mezzanotte, quando spirava un po’ trava in quegli obiettivi. Di quel pe- di vento favorevole, sentivo distin- riodo, oltre agli allarmi notturni, ri- DUE CITTÀ CHE MI PORTO DENTRO tamente il suono del “campanon”, cordo la fame. Non c’era da mangiare La Venezia della mia infanzia il padrone di casa. Abitare in quel- a sufficienza. Era tutto razionato. Il Venezia è la mia città. La porto la casa l’ho sempre considerato un più delle volte c’era al centro della dentro di me. Ce l’ho nel sangue. Ci grande privilegio. tavola un grande tagliere con una sono nato e ci ho vissuto per quasi Sono nato nel mese di maggio del bella polenta fumante e al centro un settant’anni. Sono nato in Corte ve- 1938, l’anno delle Leggi razziali fa- buco dove la mamma metteva un po’ cia di Rio Terà San Vio al 467 in un sciste contro gli ebrei. L’anno dopo di strutto. Noi tutt’attorno a prende- appartamento al secondo piano. Ap- scoppiava la Seconda Guerra Mondia- re con le mani un pezzo di polenta e partamento grande perché eravamo le che finirà nel 1945, quando io ave- a ungerlo con un po’ di strutto pri- ma di mangiarlo. E la mamma stava a guardare e controllava che nessu- no di noi esagerasse (si fa per dire!) pronta a rimproverare con un sonoro: “Basta, ingordo!”. E bisognava tener- si la fame. (continua) Domenica 27 novembre 2022 alle ore 16:00 il Coro "LA SPINETA" offrirà un concerto presso il Centro don Vecchi 5, 6, 7 (località Arzeroni) Ingresso libero Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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