Una città da amare - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023 Una città da amare di don Gianni Antoniazzi Il territorio non ha una “intelligenza propria”, nel senso che un quartie- re non vive da solo ma desidera un sogno d’insieme. Non è sufficiente che ciascuno faccia bene la propria vita perché una città prenda forma e non bastano neppure leggi sagge: certo, vietano il male e indirizza- no al bene ma non hanno i requisiti per accendere la bellezza. Non c’è niente da fare: perché la nostra città diventi viva in senso pieno occorre che molti abbia- no per lei un sentimento di cura. Chi sa “innamorarsi” della propria terra la sviluppa, la rende stimo- lante e sorridente. Perché i nostri giovani vogliono lasciare Mestre e andare a Barcellona? Perché quella città è stata amata da tanti suoi abitanti ed è diventata pulsante. Viceversa, se il nostro pensiero è desolato e manca ogni passione per il territorio, ebbene il deser- to interiore rende tutta la realtà intorno inospitale. È l’indifferenza dei cittadini a uccidere un quartie- re, a renderlo brutto. In effetti i problemi hanno gambe più lunghe delle nostre, prima o poi ci raggiungono. Il Covid inse- gna. Se non custodiamo la città, poco per volta le difficoltà la sof- focano. Perché il nostro quartiere possa acquistare la ricchezza che ancora gli manca è necessaria una responsabilità di tutti, soprattutto dei più generosi. L’anarchia non porta frutti buoni e meno ancora ne porta il disinteresse. Lo diceva M. L. King: «Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi ma l'indifferenza dei buoni».
Da sapere Fare centro di Matteo Riberto Da due anni Raffaele Pasqualetto è presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo Quali sono i progetti portati avanti e quali gli obiettivi e le sfide fissate per il 2023? Presidente, per chi non la conosces- "Dall’insediamento abbiamo com- re che daranno nuovo impulso alla se, ci racconta brevemente chi è? partecipato alla promozione e rea- vita cittadina: tra le altre il recupero "Ho 68 anni, sono un imprenditore e lizzazione di diversi progetti in vari della ex scuola De Amicis, l'inizio dei da ottobre 2020 sono presidente del- ambiti. Per quanto riguarda i giovani lavori per il nuovo Palazzetto dello la Municipalità di Mestre Carpenedo. mi vengono in mente gli interventi sport che sorgerà nell’ex campo Sinti Sono cresciuto nel territorio mestri- sulla biblioteca Vez, i biglietti age- di via del Granoturco e la definizione no: sono stato capo scout per diversi volati per spettacoli ai ragazzi under dell'area ex Umberto I". anni e per lungo tempo mi sono im- 30, il rilancio del progetto Hybrid pegnato nel mondo dell’associazio- music, il workshop Biennale musica Due temi sensibili sono la que- nismo legato alle scuole cattoliche. al Parco Albanese e la valorizzazio- stione dei parcheggi a Carpenedo Da diversi anni sono impegnato nella ne di Forte Marghera attraverso una (penso a piazza Carpenedo ma non politica cittadina locale". serie di eventi musicali e culturali. solo) e il decoro e la sicurezza di Sullo sport penso al Miglio di Mestre, via Piave. Come si può intervenire Per chi non lo sapesse, ci spie- all’organizzazione di diversi eventi su questi due fronti? ga cos’è una Municipalità e quali all’interno dell’iniziativa SaltaCori- "In Piazza Carpenedo la questione sono suoi compiti? Zoga messi in piedi insieme ad asso- parcheggi potrebbe trovare in parte "La Municipalità è istituita quale ar- ciazioni del territorio, alla maratoni- soluzione con la futura destinazio- ticolazione amministrativa del Co- na di Mestre, ai voucher per lo sport ne dell'ex convento. In ogni caso la mune, funzionale alle diverse spe- giovanili o al progetto del Palazzetto mobilità del posto necessita di scel- cificità del territorio. Dà concreta dello sport sui terreni dell’ex campo te veloci. La sicurezza in via Piave attuazione al principio di sussidia- sinti. Abbiamo poi partecipato alla è una priorità assoluta per tutti i rietà, disciplina il funzionamento realizzazione del nuovo mercato ri- soggetti coinvolti nell'amministra- degli organismi e degli strumenti di onale al parco Bissuola, alla costru- zione comunale. Secondo me ogni partecipazione dei cittadini, elabo- zione di nuove piste ciclabili e alla assessorato competente in materia ra proposte ed esprime pareri ob- messa in sicurezza statica di alcuni deve apportare interventi migliora- bligatori potendo contare su un’au- edifici scolastici". tivi. Iniziative significative devono tonomia organizzativa". riportare la vivibilità attraverso re- Le Municipalità hanno un loro por- gole forti nel commercio, eventi che Quali sono i principali progetti por- tafoglio? Dei soldi da spendere? A portino persone e un arredo urbano tati avanti dal suo insediamento? quanto ammontano quelli della funzionale al cittadino". Municipalità di Mestre-Centro per il 2023? Testamento a favore della "Le Municipalità non hanno un loro "Fondazione Carpinetum" portafoglio assegnato. Nella pro- o de "Il Prossimo" grammazione di giunta (comunale) La Fondazione Carpinetum offre allog- vengono portati i progetti dai vari gi protetti a persone anziane e biso- assessori; progetti che questi rac- gnose di Mestre. Ha creato per questo colgono dai territori delle sei Muni- i sette Centri don Vecchi di Carpene- cipalità di Venezia. I fondi vengono do, Marghera, Campalto e Arzeroni. Si sostiene solo con le offerte della buo- quindi divisi a seconda delle emer- na gente. L’Associazione Il Prossimo genze e delle esigenze legate ai vari che gestisce il Centro di Solidarietà capitoli di spesa". Cristiana Papa Francesco provvede ad alimenti, abbigliamento e mobili per chi si trova in difficoltà. Si può fare un Quali sono i progetti della Munici- lascito testamentario per l’una o l’al- palità di Mestre Carpenedo per il tra realtà del nostro territorio. Basta prossimo anno? Quali Gli obiettivi? chiamare i numeri 34949547970 oppu- re 3358243096. Il grande gesto di ge- "Nel 2023 la nostra Municipalità dovrà nerosità si tradurrà in carità concreta. iniziare a concretizzare alcune ope- 2 ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023
Il bello della vita Decentrare il potere di Plinio Borghi Il binomio decentramento e partecipazione è sempre stato oggetto di attenzione nella pubblica amministrazione, dove prevale la tendenza all’accentramento delle funzioni È bene chiarirsi subito: articolare un suddivisa in Frazioni, definite quasi consigli stessi, ridotti giustamente a servizio sul territorio non ha nulla a tutte sui confini dei soppressi comu- 18 (numero peraltro ottimale per un che vedere col decentramento, che ni, nelle quali erano articolati parec- serio esercizio di eventuali deleghe). invece è trasferimento di funzioni chi servizi e spiccava la presenza di Comincia a prendere corpo il vero e di potere a livello periferico, da un Delegato del Sindaco, che avreb- decentramento e, nei limiti del possi- impostare sulla base delle peculiari be dovuto essere latore di eventua- bile, vengono ricondotti alla gestione esigenze di quella fetta di territorio, li istanze. È chiaro che non bastava decentrata i servizi sparsi nel terri- sempre nel rispetto della strategia più e quindi si è fatta strada, secondi torio. Con una legge del 1986 scatta dell’Ente. Presupposto per un’effi- in Italia dopo Bologna, la scelta dei pure l’adeguamento giuridico degli cace operatività è, ovviamente, la Consigli di Quartiere. Il travaglio non Uffici di Stato Civile ai nuovi confini. partecipazione, che è fatta di aper- poteva essere che sofferto: odg del Anche il livello di partecipazione era tura, di dialogo, di presenza attiva Consiglio Comunale (ago 1963), Com- accettabile. dei cittadini. Non è facile procedere missione di studio (dic 1963), istitu- Purtroppo è durata poco, perché la su questo terreno, nemmeno laddo- zione dell’Ordinamento Comunitario tendenza accentratrice è sempre in ve la Costituzione lo impone: vedia- e approvazione regolamento (ott agguato, stavolta motivata da spe- mo la fatica dello Stato nell’espri- 1964), approvazione dei 31(!) Consigli ciose ragioni economiche e dalla pro- mersi attraverso le Regioni e come di Quartiere (ott 1965), nomina dei spettiva di una città metropolitana la burocrazia da un lato e il Potere consiglieri (Cc ott 1966), nomina degli che avrebbe trasformato in Munici- dall’altro siano agguerriti nel frenare Aggiunti del Sindaco, che presiedeva- palità tutte le realtà decentrate che certi processi. Per fortuna i Comuni no i nuovi organismi (nov 1966), so- sarebbero state inglobate. È chiaro c’erano già prima, altrimenti sarebbe lenne insediamento a Palazzo ducale che questa via di mezzo ha tarpato stata dura. il 18 dicembre 1966. gli aspetti di partecipazione che, in Negli anni ’60 e ’70, la ventata di Malgrado i buoni propositi, era chiaro condizioni ideali, probabilmente si movimenti in politica ha investito che nessun potere deliberativo era in sarebbero evoluti. Oggi dipende da anche i comuni più corposi con idee prospettiva e che l’azione sarebbe noi: o subire l’azione burocratica e e rivendicazioni che puntavano a un stata di promozione e raccolta di pe- di Potere accentratore, o aggrappar- vero decentramento: la gente voleva tizioni e pareri. Mentre l’esperienza si alle Municipalità con una presenza contare di più nella formazione delle prende piede in parecchie realtà ita- attiva, rivendicando almeno a questo scelte che la riguardava. La realtà ve- liane, si arriva finalmente alla legge livello un reale decentramento, fatto neziana, anche per la sua particolare 8.4.1976 che dà la stura all’elezione di controllo e di concorso effettivo conformazione territoriale, era già diretta e alla riforma strutturale dei alla formazione della volontà politica del vecchio e del nuovo Ente. Altri- menti saranno davvero soldi buttati via e un’altra occasione persa. Per chi ha un basso reddito Tutti i concittadini che hanno un reddito inferiore ai 6000 euro “an- nuali” possono prendere contatto con l’Associazione Il Prossimo pres- so il Centro di Solidarietà Cristiana Papa Francesco per ricevere ogni settimana una spesa di alimentari totalmente gratuita proporziona- ta al numero di componenti della famiglia. Giorni di apertura: mar- tedì e giovedì dalle 9:00 alle 12:00 e mercoledì dalle 15:00 alle 18:00. ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023 3
Sottovoce Disse l’Occhio di don Gianni Antoniazzi C’è un aneddoto splendido, scritto, se non sbaglio, da seguire una sola visione sociale, di destra o sinistra. C’è Paulo Coelho. infatti gente che guarda le vicende della città indossan- «Disse l'Occhio al suo corpo: “Guarda che bella monta- do sistematicamente gli occhiali di un partito. I problemi gna abbiamo all’orizzonte!”. L'Orecchio tentò di udirla, però sono più articolati e domandano sempre flessibilità ma non ci riuscì. Allora la Mano disse: “Sto cercando di mentale. toccarla, ma non la trovo”. E il Naso aggiunse: “Non c'è Vorrei fare un esempio concreto ma freno la mano per- nessuna montagna, perché non ne sento l'odore”. Così ché temo di tarpare le ali a gente che per lo meno con- tutti giunsero alla decisione democratica che l'Occhio si serva un po’ di entusiasmo. Pazienza. Io mi impegno sbagliava». a parlare di persona con queste persone ma ciascuno Ecco: non sempre l’opinione della maggioranza è quel- provi a vedere se si può far qualcosa per migliorarsi. la giusta. Talvolta capita che soltanto alcune persone sappiano guardare lontano e vedano distintamente una bella soluzione per il cammino di tutti. Credo allora che sia importante conservare una profonda onestà intellet- tuale. Nel racconto di Coelho l’orecchio, la mano e il naso sanno di non avere il dono della vista. Hanno al- tri “sensi”. Onestà intellettuale sarebbe riconoscere la competenza e seguire l’opinione di chi ha una prepara- zione specifica e ha dimostrato di ottenere un risultato. Per aumentare la crescita del nostro ambiente sento che ci sarebbe il bisogno di completare (non togliere!) la democrazia, armonizzandola in qualche modo con una sapienza maggiore. Così capisco che non sempre giova In punta di piedi Abbassare i prezzi Sono stato a tagliarmi i capelli. Il barbiere mi ha riferito Ora: dal barbiere non si possono certo spegnere le luci e le difficoltà della sua zona. Un forno stava chiudendo, una tagliare i capelli al buio. Così non si possono spegnere i rosticceria aveva già abbassato le serrande e un salone di forni che servono per far da mangiare. estetica, ufficialmente chiuso, provava a sopravvivere. Insomma: le attività chiudono perché i rincari sono marca- Il problema è veloce da spiegare. Il barbiere di solito rice- ti. Gli esercizi commerciali più solidi fanno sacrifici e pos- veva una bolletta di circa 120 euro ma l’ultima era stata di sono provare a continuare. Gli altri non riescono: a chi non 360. La rosticceria di solito pagava circa 1.200 e da qualche paga le bollette prima o poi staccano il gas e la corrente. tempo si trovava una spesa di oltre 3.000. E così via… Mi metto nei panni dei proprietari. È vero che il contratto d’affitto va rispettato. È vero che l’energia non riguarda le pareti ma le attrezzature. Tuttavia, se il mercante chiude la sua attività è un problema anche per il proprietario dei muri. Giusto? Perché allora non impariamo a venirci incon- tro? Per questi mesi (e solo per questi) non si potrebbe esigere un affitto inferiore? Magari si può sperare di recuperare in futuro… Chi ab- bassa i prezzi guadagna meno ma solo apparentemen- te: alla lunga ne esce vincitore. Insisto dunque perché a Mestre siano poste le condizioni per abbassare il valore degli immobili. Possibile che i centri don Vecchi riescano a stare a galla pur conservando un profilo molto basso? Proviamo a pensarci… 4 ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023
Camminare insieme Cittadini attivi di don Sandro Vigani Negli ultimi anni vediamo un crescente disinteresse verso la cosa pubblica e la politica percepita distante se non inutile. Cosa possono fare un cristiano comune e le parrocchie? “Sono un essere umano – scriveva se contagia anche il mondo catto- più o meno felice’ che può essere un antico scrittore - niente di ciò lico. Se per molto tempo il mondo costituita dalla parrocchia, dalla che riguarda l’uomo mi è estra- cattolico è stato legato (nel bene famiglia, dal lavoro, dal gruppo di neo”. Il concilio Vaticano II, rivol- e nel male) al partito politico della amici… e disinteressarsi della ‘cosa gendosi al mondo, annunciava: “Le Democrazia Cristiana e con esso ha pubblica’. Nella parrocchia - nelle gioie e le speranze, le tristezze e vissuto attivamente il cambiamento sue differenti articolazioni che van- le angosce degli uomini d'oggi, dei della vita sociale - intervenendo a no dal Consiglio pastorale, ai grup- poveri soprattutto e di tutti colo- livello politico, culturale e nel tes- pi di catechesi, alla Caritas, ai vari ro che soffrono, sono pure le gio- suto concreto della comunità civile comitati… - va promossa quella che ie e le speranze, le tristezze e le - il tramonto dei partiti tradiziona- da vent’anni viene definita ‘la citta- angosce dei discepoli di Cristo, e li, assieme al veloce cambiamento dinanza attiva’, cioè l’impegno con- nulla vi è di genuinamente umano dei paradigmi culturali che spinge il creto per il territorio nel quale si che non trovi eco nel loro cuore (…) cittadino a chiudersi nel privato, ha vive, per il bene comune dei propri Perciò la comunità dei cristiani si portato anche il cristiano ad avver- concittadini. Per chiare il senso di sente realmente e intimamente so- tire molto meno l’impegno civile. La quanto scrivo, propongo un esempio lidale con il genere umano e con la politica attrae poco perché “tanto i di cittadinanza attiva in parrocchia sua storia”. politici sono tutti uguali, fanno solo che ho conosciuto da vicino e con- Il cristiano è un uomo e come tale il proprio interesse…”, ma anche sidero per molti aspetti virtuoso. condivide totalmente la vita degli la corresponsabilità nei confronti Quando divenni parroco, trovai in altri, inserito in una società del- del proprio Paese, della città, del parrocchia un ‘comitato’ che si oc- la quale è corresponsabile, guida- quartiere ecc. - nonostante molte cupava della promozione del paese ta da una politica alla quale egli eccezioni virtuose – sembra poco dal punto di vista urbanistico (luci, partecipa attivamente. Come può attuale. L’espressione “Io mi faccio i strade, arredo urbano, piste cicla- il cristiano ‘prendersi cura della fatti miei!” viene spesso pronuncia- bili, scuola, parcheggi, fogne ecc.) città’, la parrocchia occuparsi del ta come una medaglia da appuntarsi cercando il confronto con la pubbli- territorio nel quale è inserita? Ne- sul petto, non, qual è invece, una ca amministrazione, ritenendo che, gli ultimi decenni assistiamo a un forma di egoismo. come ogni periferia, il paese fosse generale disinteresse della gente Eppure proprio perché fatto anche considerato sotto ogni punto di vista nei confronti della politica e della di ‘carne’, il cristiano non può de- ‘ultima ruota del carro’. Il comitato, ‘cosa pubblica’. Questo disinteres- filarsi nel privato, nella sua ‘isola animato da una persona intrapren- dente che divenne poi consigliere al comune di Venezia, era composto da una ventina di persone, di ap- partenenze politiche differenti, che si riunivano in parrocchia. Questa esperienza, che accolsi e promossi a mia volta, ci portò ad avere un ottimo rapporto con la pubblica amministrazione, tanto che per due volte la giunta comu- nale si riunì negli edifici della par- rocchia, ma soprattutto contribuì a far crescere il paese in modo con- creto, attraverso la progressiva ac- quisizione di quei servizi che erano necessari o utili, ma anche, almeno in quegli anni, nella coscienza civile e nella cittadinanza attiva. ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023 5
La voce del Centro Il bene comune di Edoardo Rivola Il nostro territorio è come una preso, sono le prime cose che un Note liete grande casa con all’interno una visitatore esterno coglie quando Spero che diventi un’abitudine grande famiglia: compito di chi lo arriva; ma la pulizia e l’ordine di quella di raccontare buone azio- amministra è far vivere i suoi com- una città la rendono più apprezza- ni in queste pagine anche perché ponenti al meglio. La prima cosa a bile in primis per chi vive. purtroppo la cronaca di giornali e cui deve mirare un Comune, inteso Tra i miei impegni passati c'è stata tv è per la maggior parte piena di come ente politico e amministrati- anche l'esperienza come ammini- cronaca nera. Voglio raccontarvi di vo, è infatti impegnarsi per rende- stratore comunale nel mio paese un biglietto che mi ha emozionato. re la “casa” il più vivibile possibile. d'origine. L’ho fatto dalla maggior Una persona aveva iniziato a darci Un compito che deve portare avan- età fino ai 33 anni. Un impegno una mano alla fine del 2021, spin- ti con gli altri enti che si occupano che definisco di volontariato, vi- ta dalle figlie a staccare un po’ dal della gestione del territorio. Se poi sto che i gettoni di presenza li lavoro che la assorbiva totalmente. anche i cittadini che fanno parte ho sempre donati. Quella è stata Un lavoro che aveva preso a cuore di questa famiglia ci mettono del per me un’esperienza molto im- soprattutto dalla morte improvvi- proprio con delle piccole azioni portante: ho cercato sempre di sa del marito che seguiva in prima quotidiane, anche l'impegno di chi ascoltare le persone, di capirne persona l'azienda. Come volonta- amministra diventa meno fatico- i problemi e di trovare soluzioni ria ci dedicava due-tre pomeriggi so. Ognuno di noi cerca di rende- per risolverli. In un piccolo centro alla settimana, in particolare in re la sua privata abitazione il più questo è più semplice che in una segreteria, e sin dai primi giorni ha accogliente e pulita possibile. Se grande città ma posso dire che ho dimostrato con la sua gentilezza i le stesse attenzione che abbiamo capito – e spezzo una lancia a fa- modi e i comportamenti signorili nella nostra casa le avessimo an- vore di politici e amministratori: la sua bontà d'animo. La sua pre- che nella nostra grande casa co- categorie non troppo amate ne- senza era una letizia per tutti noi. mune vivremmo tutti meglio. gli ultimi anni – che il loro ruolo Purtroppo nella primavera scorsa Nello scorso numero parlavo di pic- è molto complicato e che è molto ha fatto degli esami che le hanno coli gesti che possono far del bene, difficile, se non impossibile, mi- diagnosticato una malattia che l'ha gesti di educazione civica come gliorare un territorio se non c’è un costretta a lasciare tutto e curarsi. evitare di gettare le sigarette per contributo da parte dei cittadini. Ho cercato di mantenere sempre i terra che – se può sembrare di I quartieri, i paesi e le città si mi- contatti con messaggi e telefona- poco conto – in realtà imbruttisce gliorano infatti tutti insieme, non te per sapere della sua situazione. e inquina in maniera significativa è mai opera di un singolo o di una Nel periodo natalizio sono andato la nostra città. L’aspetto esteriore piccola cerchia. Il bene comune si a salutarla, con le dovute distan- di una città, arredo urbano com- costruisce insieme. ze, e pur nella sua situazione ho Centro di Solidarietà Cristiana Papa Francesco Vi invitiamo a visitare il Cen- tro di Solidarietà Cristiana Papa Francesco. È un ambiente acco- gliente, semplice, familiare, di- verso dai supermercati ai quali siamo abituati. Desidera essere un luogo di fraternità concreta: chi può dà una mano mentre chi ha bisogno trova un soccorso. Al momento il Centro si occupa di raccogliere e distribuire abi- ti, mobili usati, e alimenti an- che in prossimità di scadenza. 6 ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023
La voce del Centro ritrovata la stessa bellissima per- teciperemo con i nostri volontari vale e cuori in vista di San Valenti- sona, anche se provata dalla ma- che in questi giorni, per alcune ore, no) per renderlo il più accogliente lattia. Mi ha chiamato la scorsa saranno presenti in alcune farmacie e bello possibile. Devo purtroppo settimana per dirmi se potevo pas- per raccogliere i prodotti da desti- dire che fa eccezione il parcheg- sare perchè aveva una busta per nare ad alcuni residenti dei Centri gio: negli orari serali, quando il me (per il Centro Papa Francesco). don Vecchi e, in generale, a chi ne Centro è chiuso, è frequentato da La busta conteneva un’offerta e un ha bisogno. Saremo nelle seguenti alcune persone e risparmio di dirvi biglietto con queste parole: "È sta- farmacie. A Venezia alla Farmacia cosa ci capita di trovare la mattina to solo per breve tempo ma per me Chiaro dr. G. & C. al Re d’Italia a gettato a terra. è stato un onore e un privilegio es- Cannaregio 3823/a; a Mestre alla servi accanto nell’opera di volon- Farmacia alla Provvidenza, Via Te- Donazione inattesa tariato. Vi ringrazio di cuore e vi vere, 40d; a Marghera alla Farmacia Con grande stupore e felicità, la auguro di proseguire il vostro im- Medina srl Neoapotek, via B. Canal, scorsa settimana abbiamo ricevuto pegno con dedizione e amore ver- 2. Ringraziamo anticipatamente sul conto corrente dell'associazio- so il prossimo”. Vi posso assicurare tutti coloro che doneranno. ne Il Prossimo (Centro di solidarie- che mi sono emozionato. L'ho rilet- tà Papa Francesco) un bonifico di to più volte, comprendendo il suo Rispettare il bene comune euro 20.000 da parte della fami- momento delicato e, nuovamente, Le strutture pubbliche, qualunque glia Rubelli in memoria del proprio la bellezza della persona. Le sue esse siano, vanno rispettate ed uti- familiare. La famiglia ci e' sempre parole ci onorano e ci danno forza lizzate al meglio. Purtroppo spesso stata vicina in passato con dona- e speriamo che la malattia possa sembra che sia tutto dovuto e molti zione di tessuti e materiale, e oggi trovare una soluzione. Pertanto il utenti di edifici o strutture pubbli- continua ad esserlo. Ho comunica- grazie va a te cara. che si comportano al loro interno to anche a don Armando del fe- come mai farebbero a casa loro. lice del gesto: si unisce a noi nel Il banco farmaceutico Anche il Centro Papa Francesco, ringraziamento assicurando che – Per il terzo anno, come associazio- nonostante sia una struttura priva- come sempre - anche questa dona- ne Il Prossimo (Fondazione Carpi- ta, credo sia un bene comune: è zione troverà destinazione oppor- netum), partecipiamo alla Giornata aperto a tutti, cerca di rispondere tuna per il servizio ai bisognosi. di raccolta del farmaco. L’iniziativa ai bisogni di chiunque senza chie- Colgo l’occasione per ricorda- consente a chiunque di recarsi nei dere di che orientamento politico re che tutti coloro che donano o punti di raccolta, perlopiù farma- o religioso siano. Devo dire che il vorranno donare, e che lo faran- cie, per donare farmaci che andran- luogo, a oggi, è molto rispettato no con bonifico inserendo nella no a persone che ne hanno bisogno: e chi entra si comporta sempre causale della donazione il codice farmaci da banco, gastrointestinali, bene. Noi cerchiamo di renderlo il fiscale o la partita iva, riceveran- vitamine sali minerali, emollienti, più bello possibile e di recente lo no una ricevuta che potrà essere antinfiammatori, disinfettanti, gar- abbiamo decorato con gigantogra- utilizzata nella dichiarazione dei ze, cerotti, aspirine ecc. L’iniziativa fie in polistirolo donateci dal Casi- redditi per dedurre il 35% dell’im- dura dal 7 al 13 febbraio e noi par- nò di Venezia (maschere di carne- porto della stessa. Emergenza Ucraina: adotta un buono Noi accogliamo più di 60 mam- me e bambini che scappano dalla guerra nella vicina Ucrai- na. Chi desidera aiutare que- ste persone può farlo tramite una donazione con bonifico o in busta chiusa. Il bonifi- co va fatto al seguente IBAN: IT88O 05034 02072 000 000 000 809 (la quinta lettera è una “O” maiuscola); Intestazione “As- sociazione Il Prossimo O.d.V.”; causale “Emergenza Ucraina”. Vengono consegnati n° 3 buoni mensili ad ogni nucleo famigliare censito e con i requisiti previsti. ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023 7
Vivere la comunità Il mio quartiere di Daniela Bonaventura Quando qualcuno mi chiede: “Ma il mercoledì e il venerdì, incontro riempire ancora di bimbi e ragaz- vivi a Mestre? Ma come fai? La gruppi di signore non più giovanis- zi che giocano insieme e che non viabilità è pessima e in continua sime che si fermano a chiacchiera- si incontrano solo per catechismo, sistemazione, non c’è un centro re. Mi piace pensare che si siano attività scout o riunioni di gruppo. storico degno di questo nome, i date appuntamento per raccon- Mi piace pensare che potremo an- negozi ormai stanno chiudendo etc tarsi le ultime vicende familiari cora incontrarci e fermarci a chiac- etc”; io faccio spallucce e rispon- o per farsi un caffè ed una risata chierare senza dire: ”Scusa devo do che certamente non è la città in compagnia …e sorrido e penso andare, ho un impegno…”. Mi piace ideale ma è quella in cui sono nata a quand’ero bambina e giocavo in pensare che i quartieri possano ri- e cresciuta, in cui ci sono i miei cortile e le mamme stavano sui tornare ad essere luogo di incontro affetti, le mie amicizie ed in fin dei terrazzini o si sedevano davanti ad organizzando eventi che possano conti ,nel mio quartiere, sto pro- un garage: un po’ ci controllavano poi lasciare bei ricordi. prio bene. Carpenedo è un quar- e un po’ trascorrevano delle ore Ci sono dei timidi segnali che qual- tiere tranquillo, i miei figli, da una serene. Ora siamo tutti di corsa, cosa può cambiare. Un gruppo di certa età, hanno potuto muoversi anche i bimbi hanno mille impe- persone che fa pilates due volte in autonomia, in bicicletta, per gni ed i cortili sono spesso vuoti. alla settimana, sempre, alla fine raggiungere scuola, parrocchia, il Manca un po’ di quella spensie- dell’attività, va in bar o in pastic- parco della Bissuola, il centro. Ci si ratezza che ci ha fatto crescere. ceria e chiacchiera amabilmente conosce, magari di vista, quasi tut- Certo, il mondo è cambiato, nella per un po’. Il Ritrovo nato molti ti e il viale Garibaldi, per arrivare maggior parte delle famiglie si la- anni fa su idea di don Armando in centro, resta, per me, la via più vora in due ed i tempi lavorativi continua ad accogliere chiunque bella della nostra città. si sono notevolmente allungati. Il abbia voglia di passare qualche Certo quando si dice …ma una vol- quotidiano è una corsa continua, si ora in compagnia per sferruzzare ta era meglio… è vero. Anche qui arriva al fine settimana stanchi ed o giocare a tombola. Davanti al molti negozi sono ormai chiusi da esausti e si va a fare la spesa al bar Centrale, in piazza, vedo sem- tempo e il parcheggio selvaggio in centro commerciale perché è co- pre le stesse persone che stan- piazza e nelle vie limitrofe aumen- modo, trovi tutto. Per forza tanti no insieme per fare due parole, ta la rabbia dei residenti. Ma ciò negozi dei nostri quartieri hanno davanti ad un caffè o uno spritz che più manca, secondo me, e non chiuso: resistono pochi esercizi e sono nate delle belle amicizie. E solo a Carpenedo, è la lentezza: sono solo da ringraziare. allora crediamoci: cerchiamo tutti lo stare insieme senza guardare Mi piace pensare che si potrà ri- noi, tutti insieme di rivitalizzare i continuamente l’orologio. Spesso, tornare alla lentezza, mi piace nostri quartieri, basterebbe vera- quando vado al mercato in centro pensare che il patronato si possa mente poco. Camere disponibili ai Centri don Vecchi 6 e 7 Ai Centri don Vecchi 6 e 7 degli Arze- roni che si trovano in via Marsala, a non molta distanza dalla zona degli Ipermercati e dell’ospedale dell’An- gelo, può esserci la disponibilità di qualche stanza per chi dovesse tra- scorrere un certo periodo a Mestre per lavorare oppure, ad esempio, per assistere i propri parenti ricove- rati in città. Queste stanze sono a disposizione anche di chi abbia per qualsiasi motivo una necessità abi- tativa di carattere temporaneo. Per prenotare una stanza cosiddetta di “formula uno” è possibile chiamare lo 0413942214 oppure il 3285316849. 8 ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023
Salute Un nuovo sito dalla Redazione “Il nuovo sito dell’Ulss 3 è un passo del format con tutte le altre Aziende avanti importante nel rapporto tra sanitarie venete creando così una in- Questo è il periodo nel quale molti fra l’azienda sanitaria veneziana e i suoi terfaccia unica e semplice” noi fanno la dichiarazione dei redditi utenti”. Lo ha detto il Direttore dei “È una tappa fondamentale di un per- o pensano a documenti analoghi dal Servizi sociosanitari dell'Ulss 3 Massi- punto di vista fiscale. Ricordo allora corso che intende semplificare il rap- che ci sono alcune realtà della nostra mo Zuin presentando il progetto nel- porto tra cittadino e sanità – ha speci- comunità parrocchiale verso le quali la sede dell'A zienda sanitaria. ficato l’Assessore Lanzarin –. Infatti, in è possibile destinare il 5 per mille. Ri- “Il nostro nuovo portale è insieme questo progetto, fondamentale sarà la cordo anzitutto il nostro Centro Infan- un punto di arrivo e un punto di par- parte di co-design con i cittadini che zia. Accoglie gratuitamente pure tutti tenza – ha precisato - In primo luo- saranno invitati ad affiancare l’Ulss 3 i bambini scappati con le loro famiglie go rende concreto l’obiettivo che ci in un processo di confronto sulla per- dalla guerra. Merita di essere soste- eravamo dati, e cioè dimostrare che cezione della qualità dei servizi in- nuto anche per questa iniziativa. C’è è possibile realizzare il sito internet formativi a disposizione. I feedback poi la nostra antichissima Fondazione di un’Azienda Sanitaria utilizzan- raccolti ci consentiranno di adattare Piavento che da secoli accoglie don- ne del nostro territorio in difficoltà do la piattaforma tecnologica della l’online sulla base delle indicazioni abitativa, bisognose di un piccolo so- Regione Veneto, già proficuamente che riceveremo”. stegno. Formano una splendida comu- utilizzata in moltissimi Comuni”. Alla Il nuovo sito dell’Ulss 3 sarà messo on- nità. In terzo luogo merita di essere presentazione del sito, che promette line all'inizio di aprile: “Nei prossimi ricordata l’associazione “Il Prossimo” di semplificare i servizi e la comuni- due mesi – ha concluso il responsabile che guida il Centro di Solidarietà Cri- cazione tra utenti e sistema sanita- delle Relazioni con il Pubblico dell’Ulss stiana Papa Francesco. È la realtà che rio, erano presenti anche l’assessore 3 Antonio Baccan – apriremo un dialo- in prima linea sta combattendo per regionale al Bilancio Francesco Cal- go con i cittadini-utenti per recepire dare una mano alle persone più fra- zavara e quello alla Sanità Manuela le loro proposte e i loro suggerimen- gili del nostro territorio e, in modo del tutto gratuito, sostiene quelli che Lanzarin. ti: a tal fine è stato predisposto un fuggono dalla guerra dando cibo, ab- “La Regione, nell’ottica di semplifi- indirizzo email a cui tutti i cittadini bigliamento, medicinali e molti altri care il rapporto tra Pubblica Ammi- potranno scrivere (ilsitochevorrei@ generi di conforto. È possibile anche nistrazione e singolo cittadino – ha aulss3.veneto.it) e un modulo, un sostenere con il 5 per mille la Fon- ricordato Calzavara – da diversi anni form digitale, pubblicato sull'attuale dazione Carpinetum, nota a tutti per mette a disposizione degli enti locali sito internet della nostra Azienda sa- la sua intensa attività sociale. Non è veneti un’infrastruttura digitale inno- nitaria. Il dialogo è aperto anche con soltanto un luogo sereno nel quale vativa (MyPortal3) a titolo completa- le scuole, e in particolare con quel- trovare conforto in mezzo a tante dif- mente gratuito, che oggi è utilizzata le di grafica e di comunicazione, che ficoltà, ma è anche una struttura che favorisce l’aggregazione, l’autonomia da oltre 250 Amministrazioni comu- saranno invitate a dare i loro suggeri- e la responsabilità di chi decide di tra- nali. Partendo da questa esperienza menti: siamo certi infatti che possono scorrere da protagonista la sua terza abbiamo condiviso e creato su mi- arrivare preziosi suggerimenti anche giovinezza. Infine non va dimenticato sura questo progetto dell’Ulss 3 per dagli utenti, e anche dagli utenti più il Gruppo Missioni, Ente Filantropico aprire la strada ad una condivisione giovani con competenze digitali”. che tante iniziative promuove in fa- vore di comunità bisognose di aiuto in Kenya, India e Filippine. Di segui- to elenchiamo i loro codici fiscali da riportare nei moduli a seconda della struttura che si desidera sostenere. Il Germoglio: con denominazione “Associazione Germogliamo” codice fiscale 90178890274 Associazione Piavento: codice fiscale 90017970279 Il Prossimo: codice fiscale 94089700275. Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi: codice fiscale 94064080271 Gruppo Missioni Ente Filantropico: codice fiscale 90194910270 ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023 9
Viaggio nella mente Il capitano Nemo di Nelio Fonte L'affascinante personaggio del ca- e cominciano ad aggiustare il tiro non è sufficentemente sviluppato e pitano Nemo (dal libro "Ventimila sulle capacità dei grandi, perdendo non si ripone abbastanza fiducia in leghe sotto i mari") per il suo ta- l'ammirazione, anche se parziale, sé stessi probabilmente si avrà la lento e le sue notevoli capacità che avevano degli adulti e soprat- sensazione di non saper controllare si colloca su un piano superiore tutto dei genitori. Questo proces- ciò che ci accade. Una situazione rispetto a tutti i membri del suo so può risultare difficile e dolo- davvero oppressiva che intimidisce piccolo "esercito“ ponendosi nella roso per entrambe le parti. Molti e che di solito sfocia in rabbia e di- posizione di capo ed eroe del suo ragazzi risultano essere comunque sprezzo per tutti quelli che coman- mondo. Un mondo contro tutte le disposti ad accettare l'autorità e le dano. Anche quando si diventerà istituzioni, contro tutte le nazioni, sue regole. Più queste ultime sono adulti e si riuscirà a riconoscere i contro tutti quelli che detengono rigide, più grande sarà la delusione difetti dei superiori nell'ambito del il potere. Nemo, contestando e ri- dei giovani quando si dovessero ac- lavoro, si seguiterà tuttavia a te- bellandosi all'ordine costituito e, corgere che anche i genitori non le mere la loro disapprovazione o le in definitiva, all'autorità ufficiale, osservano alla lettera e, a volte, le loro lamentele e punizioni nei no- raduna un gruppo di persone fe- vìolano totalmente. stri confronti. Malgrado le paure, il deli che diventano l'equipaggio del Se poi non ci sono margini di acco- desiderio di sfuggire a situazioni in Nautilus (un sommergibile moder- modamento, il tutto viene diviso in cui si viene messi di fronte a una nissimo). Ne diviene il comandante giusto o sbagliato, in bene o male figura autoritaria non sarà però indiscusso, rappresentando così lui in modo assoluto. Ecco che, quando mai possibile farlo del tutto perché stesso la figura che incarna l'auto- l'ordine viene sconvolto, si verifica- ovunque si vada, qualsiasi profes- rità, cioè colui che definisce e det- no conseguenze alquanto spiacevo- sione si eserciti e qualsiasi vita si ta le regole. li: un odio profondo per tutto ciò conduca, ci troveremo, prima o È facile in ciò riscontrare dei pa- che è dovere e condiziona, ordina poi, a dover fare i conti con perso- rallelismi con quanto succede in e obbliga. Quest'odio generalizzato ne che occupano una posizione al adolescenza. Quando si è piccoli per l'autorità rappresenta spesso di sopra della nostra. l'autorità dei genitori viene di so- l'indice di un arresto nella crescita lito accettata di buon grado; ma personale, che può avvenire solita- Il nostro settimanale l'illusione dell'onniscenza e dell'on- mente in un determinato momento Ogni settimana L’incontro è di- nipotenza dei padri e delle madri dell'adolescenza sfociando in una stribuito gratuitamente in 5 mila si scontrerà un giorno inevitabil- reazione in stile capitano Nemo. copie in molte parrocchie e nei mente con la fase evolutiva dei In azioni, quindi, indirizzate con- posti più importanti della cit- tà. Inoltre è consultabile anche loro figli. Infatti, quando i bambi- tro l’autorità vigente. Tant'è che sul sito www.centrodonvecchi.org ni crescono, imparano molte cose se all'ingresso nella maturità l'ego Editrice L’incontro Il settimanale L’incontro è pubbli- cato in 5 mila copie in distribuzio- ne gratuita in tutta la città, ma può essere letto anche con la versione digitale scaricabile dal sito inter- net www.centrodonvecchi.org. La nostra editrice pubblica inoltre: Sole sul nuovo giorno, un quader- no mensile utile per la meditazio- ne quotidiana; Favole per adulti, quindicinale di racconti di fantasia con una finalità morale; Il libro delle preghiere, delle verità e del- le fondamentali regole morali per un cristiano, edito in 8 mila copie. 10 ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023
Racconti africani Un cattivo consigliere di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano C’erano una volta due giovani. Uno si causa del suo egoismo non raccolse del villaggio. Costui, dopo aver ascol- chiamava Maseke e l’altro Kibela. Ma- altro che vergogna e prigionia. tato il suo racconto e aver gustato seke disse al suo compagno: “Amico, Come dice il proverbio: “La parente- una parte di ciò che aveva raccolto, io constato che noi non possiamo re- la è come le canne da zucchero, nate disse: “Questo ragazzo, pur sapendo stare senza lavoro per tutta la nostra dal medesimo ceppo: esse si disputa- arrangiarsi, è molto rispettoso della vita. Siamo giovani e forti. Coltivia- no, ma non si lasciano mai”. Quando tradizione. Che gli sia dato un cam- mo un campo. Ciò ci permetterà di il vento soffia, le canne da zucchero po, un caprone e sei capre. Che possa vivere”. “No - rispose Kibela - io non possono urtarsi l’una con l’altra con abitare in mezzo a noi”. E così aven- vedo perché devo faticare per uno grande rumore, ma non si distrug- do i mezzi per vivere, il ragazzo co- scarso guadagno”. Il giorno dopo, Ma- gono. Al contrario, quando viene la struì una grande capanna e fece ve- seke se ne andò, tutto solo, a disso- tempesta, tutte le canne si fanno vi- nire la sua famiglia per viverci felici, dare un grande campo. Vi piantò del- cine e si sostengono l’una con l’altra… liberi ormai da ogni preoccupazione. la canna da zucchero che crebbe così Delle discussioni possono scuotere la Sarebbe stato così ma, disgraziata- bene che Kibela ne fu molto meravi- famiglia e il clan, ma i loro membri mente, cominciò a disprezzare gli gliato. Allora si disse: “Questa notte devono sempre restare solidali. altri, a passare davanti alle capanne vengo ad approfittarne”. Ed è quello vicine, più povere della sua, senza che fece. Ne tagliò un bel po’ e rien- Meglio gli uomini dei soldi salutare gli abitanti, a prendere in trò a casa sua per gustarle. Il giorno All’inizio del villaggio, al margine del- giro le persone vestite peggio di lui. dopo, quando Maseke venne a lavo- la foresta, abitava una famiglia così Qualcuno avvisò il capo del suo com- rare nella sua piantagione, si accorse povera che viveva giorno per giorno, portamento e questo gli tolse tutti i del furto, senza sapere però chi ac- come gli uccelli. Il padre, guardando beni, riducendo lui e i suoi fratelli a cusare. Qualche giorno dopo, avendo tristemente i suoi tre figli, disse una una miseria più pesante di quella da terminato le sue provviste e avendo sera a sua moglie: "Inostri figli sono cui erano stati tolti. preso gusto al sapore delle canne, talmente magri che assomigliano a Come dice il proverbio “la ricchezza Kibela se ne tornò a gironzolare in- delle formiche. Ah, se noi avessimo va davanti e la povertà segue dietro”. torno al campo del suo amico. Non di che nutrirli, come saremmo feli- Non immaginare che, quando sei po- vide nessuno, vi entrò e cominciò a ci”. Ora, il giorno dopo, il più grande vero, avere delle ricchezze sia la solu- utilizzare il suo coltellaccio. Maseke dei tre, andando al fiume per lavarsi, zione al problema; né, quando tu sei era là, curvo, occupato a dissodare, urtò inavvertitamente un grande al- ricco, che tu sia definitivamente fuori nascosto dalle foglie. Prese il ladro bero. Ruzzolarono a terra una grande pericolo perché anche le nuvole della e lo portò davanti agli anziani che lo quantità di noci gustose, molto ricer- pioggia sono sempre pronte a inter- misero in prigione. Quindi, invece del cate in tutta la regione. Il ragazzo cettare il sole più caldo. La miseria guadagno, che ci sarebbe stato met- le raccolse con molta cura, ne fece spia colui che si fida delle ricchezze: tendosi insieme con il suo amico, a un pacco e partì per offrirlo al capo meglio amare gli uomini che i soldi. Il nostro aiuto è rivolto a tutti Molti pensano che i generi alimen- tari, la frutta e la verdura, i mo- bili, gli indumenti e gli oggetti per la casa, distribuiti al Centro Papa Francesco, siano destinati soltan- to a chi si trova in una situazione di fragilità. In realtà quanto viene raccolto è a disposizione di tutti indistintamente e quanto viene raccolto si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica, destinata ai costi di gestione. Per fortuna di prodotti e materiali ne abbiamo spesso in abbondanza: chi ne aves- se bisogno non esiti a farsi avanti! ANNO 19 - N° 7 / Domenica 12 febbraio 2023 11
Punto di vista Agape di don Fausto Bonini Dieci anni fa, la mattina dell’11 feb- lettera indirizzata a tutti i fedeli, lai- l’amore che Dio ha per noi. Dio ama braio 2013, festa della Madonna di ci compresi, sull’Amore cristiano. tutti, buoni e cattivi, ama sempre, Lourdes, papa Benedetto XVI, con un Trascrivo l’inizio di questa lettera che ama gratuitamente, desidera il nostro discorso in latino, annunciava al mon- riporta le parole dell’apostolo Giovan- bene, non ci ama per quello che ab- do la sua decisione di ritirarsi a vita ni: “Dio è amore; chi sta nell’amore biamo, ma per quello che siamo. Ma privata. “Dopo aver ripetutamente dimora in Dio e Dio dimora in lui” (1 noi, ci ricorda papa Benedetto, siamo esaminato la mia coscienza davanti Gv 4,16) e continua dicendo: “Queste chiamati a vivere insieme le due di- a Dio, sono pervenuto alla certezza parole della Prima Lettera di Giovanni mensioni dell’amore perché l’agape che le mie forze, per l’età avanzata, esprimono con chiarezza il centro del- senza eros è come un’anima senza non sono più adatte per esercitare in la fede cristiana: l’immagine cristiana corpo e l’eros senza agape è come un modo adeguato il ministero petrino”. di Dio e anche la conseguente immagi- corpo senza anima. E le tragedie che Così dice la traduzione ufficiale del ne dell’uomo e del suo cammino”. tutti i giorni si verificano nel rapporto testo latino pronunciato da Benedet- Poi la lettera continua sottolineando fra le persone, soprattutto fra uomo e to XVI in modo molto solenne. Questa il fatto che il termine “amore” è una donna, ce lo dimostrano, purtroppo, decisione fu accolta da tutto il mon- delle parole più usate e anche abu- chiaramente. do con grande stupore, ma anche con sate nel mondo d’oggi. È una parola Ma sempre a proposito dell’amore, ci grande comprensione per l’onestà di portatrice di molti significati per cui ricorda ancora papa Benedetto, c’è riconoscere di non avere le forze per qualche approfondimento è utile alla un’altra parola per dirlo ed è “cari- continuare. comprensione. Papa Benedetto lo fa e tà”. Nel parlare cristiano è oggi la pa- In quei giorni, vissuti da tutti con ce lo propone, sollecitandoci ad anda- rola più usata e quella che esprime grande sconcerto, mi sono torna- re alle parole “primitive” che stanno meglio l’amore cristiano perché uni- te alla mente le tre grandi Lettere alla base di ogni riflessione sull’amore sce elementi dell’eros e dell’agape. encicliche sulla Carità, sulla Fede e per non compiere l’errore di applicare Non è né l’uno né l’altra, ma la sin- sulla Speranza che hanno segnato fin a Dio qualche significato troppo uma- tesi dei due. Deriva dalla parola lati- dall’inizio il suo pontificato. La prima, no del termine “amore”. La lingua na “carus”, che significa caro, amato. in particolare, del 25 gennaio 2006, italiana ha le sue radici nel greco e Noi diciamo spesso “fare la carità”, che ho letto allora con grande inte- nel latino, quindi è da lì che dobbia- ma questo non significa soltanto dare resse e riletto con lo stesso interes- mo partire. E così fa papa Benedetto. qualcosa a qualcuno per alleviare la se anche nei giorni immediatamen- “Amore” in greco si dice con due pa- sua sofferenza, ma soprattutto vi- te successivi alla sua morte. Vale la role: “eros” e “agape”. Eros è l’amore vere concretamente la dimensione pena di ripassare quel testo che por- passionale, l’attrazione erotica, il de- dell’amore nelle sue caratteristiche ta il titolo: “Deus caritas est”, è una siderio di possedere l’altro/a. Agape è di eros e di agape. CENTRI DON VECCHI Intrattenimenti Febbraio 2023 MARGHERA Domenica 12 febbraio ore 16:30 I FLAUTI DI SAN MARCO MARGHERA Domenica 19 febbraio ore 16:30 CHORUS M'AMA Concerto di Carnevale CAMPALTO Domenica 26 febbraio ore 16:30 CORO SERENISSIMA Ingressi liberi Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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