L'ECO DI DON BOSCO Buon Natale - Genova Sampierdarena
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
L’ECO DI DON BOSCO BOLLETTINO TRIMESTRALE - N. 4/2019 - Anno CII - TARIFFA REGIME LIBERO “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - C/RM/27/2018” CITTA’ DEI RAGAZZI Buon Natale
SOMMARIO Natale invito Natale invito ad amare.............................................. Lettera del Direttore 3 ad amare “Venne tra la sua gente 4 La caduta del muro di Berlino, il 9 novembre 1989, fu un e i suoi non l’hanno accolto!”.................................. evento fondamentale nella storia del mondo che segnò la caduta della cortina di ferro. Dal 1961 e per ben 28 anni quel Celebrazione della 150a Spedizione muro (di cemento armato alto quasi 4 metri e lungo 155 km) Missionaria Salesiana.............................................. 5 divise la città in due, separando fra di loro familiari e amici. Così le parole della cancelliera tedesca Angela Merkel, Sinodo speciale sull’Amazzonia............................. 6 parlando al Memoriale del Muro il 9 novembre scorso: “Nessun muro che emargini esseri umani e limiti la libertà è ADMA a Buenos Aires................................................. 8 così alto o largo da non poter essere abbattuto.” Trent’anni fa un solo Muro divideva una città, un continente, un mondo. Quanto dolore, quanta separazione ha portato Tutti i Santi in oratorio.............................................. 9 quel muro. Oggi invece, i Muri sono dappertutto. Tra le per- sone, i quartieri, i paesi e i popoli. I più vergognosi separano La vendemmia............................................................10 i ricchi dai poveri, i più nascosti si moltiplicano nelle menti e nei cuori delle persone, causando solitudine e tristezza. Stiamo affrontando problemi che non conoscono confini, Festival della Scienza............................................... 11 sfide complesse che richiedono la collaborazione di tut- ti, ma ci ritroviamo continuamente e quotidianamente a Passeggiata ai forti.................................................. 12 sbattere contro muri insormontabili. È il tempo di aprire gli occhi sulla realtà che viviamo. Oggi è il Muro lungo la frontiera con il Messico a rappresen- La banda di Sampierdarena....................................13 tare la divisione più grande, tra ricchi e poveri, così come in tanti altri luoghi del mondo, pensiamo alle periferie delle Il grande successo delle Giornate Ecologiche. 14 nostre città o alle baraccopoli nelle grandi città africane e asiatiche o alle favelas in Sudamerica ... da sempre i ricchi hanno innalzato i muri attorno alle loro case. Orientamenti 2019 edizione da record................15 Oggi gli studiosi ci dicono che nel mondo ci sono 71 muri. Guardiamo quelli più a noi vicino. Il più triste e dove migliaia di persone muoiono ogni anno è un muro di acqua, quello XXVIII Missing film festival.....................................16 costruito nel Mediterraneo. L’ultimo che tristemente si sta co- struendo è quello al confine tra la Turchia e la Siria.Uno dei muri più odiati è quello costruito dagli israeliani nella terra di Casa Don Bosco Diventare maggiorenni a “Casa Don Bosco” ...... 17 Palestina ... che attraversa Gerusalemme e Betlemme. Riflettiamo e preghiamo un momento in questo santo Na- “Il miracolo delle castagne”..................................18 tale su un bambino nato in una grotta di Betlemme lontano da tutti. Ancora oggi, Gesù sarà capace di abbattere i muri che abbiamo nel cuore se solo lo lasciassimo entrare, pia- Bomboniere Solidali.................................................19 no piano, stando attenti ai piccoli segni quotidiani che il Si- gnore ci far incontrare sulla nostra strada. Lasciamoci coin- volgere nei luoghi che abitiamo, nelle città in cui viviamo, è qui che i nostri diritti e responsabilità si mettono in gioco, è qui che possiamo ricostruire comunità dense di umanità. Concludo con le parole del premier tedesco Frank-Walter Steinneier, in un discorso tenuto davanti la Porta di Brande- burgo: “il muro di Berlino, non c’è più, ma oggi esistono altri muri, muri di odio, di frustrazione, muri che sono invisibili ma QUARTO TRIMESTRE dividono lo stesso.” “Il muro di Berlino è stato l’ultimo ma ci N° 4 - Ottobre - Dicembre 2019 sono nuovi muri che non sono fisici, sono stati creati da noi L’Eco di Don Bosco - Bollettino trimestrale Opera Salesiana - Sampierdarena e solo noi li possiamo buttare giù.” Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. Postale 70% - Anno CII - C/RM/27/2018 Non guardiamo dall’altra parte, ma andiamo oltre quei Direzione e amministrazione: Istituto Don Bosco muri una volte per tutte. Via C. Rolando, 15 - 16151 Genova-Sampierdarena - Tel. 010 640 26 01 Il cammino dell’uomo è ancora lungo su questa terra, ma C.C.P. 28142164 - Autorizzazione Tribunale di Genova - n. 327 del 16-2-1955 bisogna agire ora, o sarà troppo tardi. Redazione: Stefano Cartechini, Silvano Audano, Alberto Rinaldini, Recuperiamo il meglio di ciò che abbiamo nei nostri cuori: Commissione Comunicazione dell’Opera il dialogo e non lo scontro, la pace e non la guerra, la carità Stampa: Tipolitografia Istituto Salesiano Pio XI - Roma • tipolito@donbosco.it e non l’egoismo. La carità trasforma la vita, la rende bella, ci porta a gioi- re nel servire il Signore nei malati, nei poveri, nei bisognosi ATTENZIONE e nelle persone indigenti. La carità ci porta ad amare il Amico lettore dell’Eco di Don Bosco, stiamo aggiornando l’archivio prossimo come Gesù ci insegna. anagrafico. Stefano Cartechini Per facilitare il nostro lavoro, chiediamo cortesemente di inviare un’email di conferma, di avvenuta ricezione della rivista a Buon Natale silvano.audano@email.it o telefonare al n. 010 64 02 616
Lettera del “Venne fra la sua gente, ma i suoi non DIRETTORE l’hanno accolto” (Gv 1,11). La storia si ripete ogni anno e con la storia an- che il dramma della non accoglienza. I giornali e la rete web sono pieni di espressioni violente di rifiuti, di paure. Credere all’accoglienza “Venne tra la sua gente Nonostante il clima avverso sono tante le persone di buona volontà e i suoi non l’hanno accolto” che credono all’accoglienza incondi- zionata. Ne facciamo continuamente esperienza al don Bosco di Sampier- Un presepe da scolpire nel nostro cuore darena: quante persone volontarie sono disponibili a dare una mano, anche verso le ultime realtà educa- Gioia e commozione mo disorientati e perdiamo la direzio- tive nate: il Centro Diurno per adole- Mentre vi scrivo, ho nel cuore le im- ne; un amico fedele che ci sta sempre scenti autistici “La Società dell’Alle- magini dell’ultimo pellegrinaggio, di vicino; ci ha dato il suo Figlio che ci gria”; la Casa Don Bosco che accoglie domenica 1° dicembre 2019, fatto da perdona e ci risolleva dal peccato. minori stranieri non accompagnati. Papa Francesco alla grotta di Grec- Comporre il presepe nelle nostre case Ormai parliamo di un esercito di cio, Santuario Francescano, dove San ci aiuta a rivivere la storia che si è insegnanti, formatori, educatori e Francesco ha fatto il primo presepe. vissuta a Betlemme. Naturalmente, volontari, presenti al Don Bosco, La scena del Papa che firma la Lette- i Vangeli rimangono sempre la fonte impegnati a far crescere la cultura ra Apostolica “Admirabile signum”, che permette di conoscere e medita- dell’accoglienza e della pace. nella grotta del Santo Presepe, mi ha re quell’Avvenimento; tuttavia, la sua riempito di gioia e di commozione. rappresentazione nel presepe aiuta Festa di Don Bosco Tante volte sono andato a pregare in ad immaginare le scene, stimola gli Vi invitiamo tutti il prossimo 31 gen- quel santuario, dove era guardiano affetti, invita a sentirsi coinvolti nella naio 2020 a festeggiare con noi il un mio amico francescano. Il Papa storia della salvezza, contemporanei nostro Padre Don Bosco. Sarà l’occa- nella lettera, che vi invito a leggere, dell’evento che è vivo e attuale nei sione per raccontarvi il primo anno ci scrive: più diversi contesti storici e culturali. di vita della Casa Don Bosco, soprat- In modo particolare, fin dall’origine tutto le storie dei nostri ragazzi che “Perché il presepe suscita tanto stu- francescana il presepe è un invito a sono avviati verso l’autonomia. Con i pore e ci commuove? Anzitutto perché “sentire”, a “toccare” la povertà che ragazzi della comunità, con i ragazzi manifesta la tenerezza di Dio. Lui, il il Figlio di Dio ha scelto per sé nella dell’Oratorio, della Scuola e del Centro Creatore dell’universo, si abbassa alla sua Incarnazione. E così, implicita- di Formazione Professionale abbiamo nostra piccolezza. Il dono della vita, mente, è un appello a seguirlo sulla condiviso percorsi di educazione alla già misterioso ogni volta per noi, ci via dell’umiltà, della povertà, della cittadinanza attiva. Le due giornate affascina an- spogliazione, che dalla mangiatoia ecologiche che abbiamo vissuto con cora di più di Betlemme conduce alla Croce. È un più di 60 volontari tra giovani e adul- vedendo che appello a incontrarlo e servirlo con ti, ci hanno impegnato a rendere più Colui che è misericordia nei fratelli e nelle sorelle bello e accogliente il nostro quartiere. nato da Ma- più bisognosi (cfr Mt 25,31-46)”. Vi aspettiamo tutti alla Festa di ria è la fonte Don Bosco 2020 e il sostegno Il presepe simbolo d’amore di ogni vita. Il Presepe come ci ricorda il Santo Auguri In Gesù, il Padre, è il simbolo di un amore gran- Approfitto di quest’occasione per far- Padre ci ha de di un Dio onnipotente che si è vi gli auguri più sinceri per il Santo dato un fra- fatto piccolo per farsi vicino a tut- Natale e per il Nuovo Anno che è or- tello che vie- ti, soprattutto ai poveri. Questa è la mai alle porte. ne a cercarci storia appassionante e drammatica In don Bosco santo quando sia- del Santo Natale. Don Maurizio Verlezza 4 l’eco di don bosco
Celebrazione della 150ª Spedizione Missionaria Salesiana Il Rettor Maggiore dei Sale- sottolineato il fatto che oggi siani, Don Ángel Fernánd- è un giorno di grande festa ez Artime, ha presieduto per la Congregazione, l’Isti- il 29 settembre, la celebrazione tuto e per la Chiesa, in que- eucaristica della 150° Spedi- sta 150° Spedizione Mis- zione Missionaria, durante la sionaria, 144 anni dopo quale ha consegnato la croce la prima spedizione del missionaria a 36 salesiani e 13 1875, senza interruzioni, Figlie di Maria Ausiliatrice, anche durante i due terri- alla presenza del suo Vicario, bili conflitti mondiali. don Francesco Cereda, del Con- Don Á.F. Artime ha eviden- sigliere Generale per le Missioni, ziato un punto interessante. don Guillermo Basañes, la Ma- Nell’ufficio del Consigliere per dre Generale delle Figlie di Ma- le Missioni, si trova il Libro ria Ausiliatrice, Madre Yvonne dei Missionari, che registra Reungoat e suor Alaíde Deret- 9.542 missionari salesiani ti, Consigliera per le Missioni. inviati dai Rettori Maggiori, Il Rettor Maggiore di fronte alla da questa Basilica, nelle 150 statua di Don Bosco nel cortile Spedizioni... Pare che il nume- della Basilica di Maria Ausilia- ro reale totale degli inviati sia trice, insieme ai 36 neo-missio- più di 10.400. Le nostre Con- nari SDB della 150° Spedizione, gregazioni sono riconosciute ha iniziato a preparare il terre- per l’educazione e l’evangeliz- no per lanciare l’appello mis- zazione dei giovani... Però, con sionario per il 2019, che farà, tali numeri, siamo davvero un come ogni anno, per la festa Istituto ed una Congregazione dell’Immacolata, l’8 dicembre. missionari. Il fuoco d’amore Attorniato dai missionari sale- per Gesù non ci ha permesso siani della 150° Spedizione, il Rettor molto giovanile e mediatica delle 12 di restare chiusi tra quattro mura. Maggiore ha voluto lanciare un ap- neo-missionarie FMA, da parte di suor Il punto più importante è proprio che pello a tutti i salesiani del mondo, Alaíde Deretti, Consigliera per le Mis- Gesù si trova al centro della nostra da questo cortile che ha visto gli inizi sioni, e dei 36 neo-missionari SDB, vita: Dio ci chiama e ci invia... per della nostra famiglia ed il consolidarsi da parte di don Guillermo Basañes, condividere la vita, per donare... per del carisma salesiano. Consigliere Generale per le Missioni, testimoniare Gesù con la vita, con Il momento immediatamente prece- in tre gruppi di “12 apostoli”. l’esempio della carità, con un grande dente ha visto, nel teatro dell’Ora- Nella celebrazione eucaristica, du- rispetto per la diversità di ognuno... torio di Valdocco, la presentazione rante l’omelia, il Rettor Maggiore ha don Gianni Rolandi, sdb l’eco di don bosco 5
SINODO SPECIALE sull’ Chiesa per un’umanità alleata dell’Amazzonia AMAZZONIA Perché un Sinodo sull’Amazzonia? Lo ha spiegato direttamente il Papa, nel giorno in cui lo ha indetto, il 15 ottobre 2017. L’obiettivo principale è “trovare nuove vie per l’evangeliz- zazione di quella porzione del popolo di Dio, in particolare le persone indi- gene, spesso dimenticate e senza la prospettiva di un futuro sereno, an- che a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di fondamenta- le importanza per il nostro pianeta”. della cura, protezione, difesa dei po- di persone di cui oltre tre milioni poli sono le stesse comunità amazzo- Il Sinodo parla solo alle popolazio- di indigeni, appartenenti a più di niche. La Chiesa è loro alleata, cam- ni amazzoniche? 390 gruppi etnici. Si tratta di po- mina con loro, senza imporre un modo Anche se i lavori vertono sull’Amaz- poli dalle culture più diverse, alcuni particolare di agire, riconoscendo la zonia, i temi che vengono affrontati, di discendenza africana, ma anche saggezza dei popoli sulla biodiversità dall’annuncio del Vangelo all’atten- contadini, coloni, tutti comunque in contro ogni forma di biopirateria. zione verso gli ultimi, dalle nuove una relazione vitale con la foresta e La Chiesa ha assunto la piena consa- frontiere della pastorale al rispetto le acque dei fiumi. Secondo le ultime pevolezza che la sua dottrina sociale del Creato, riguardano la Chiesa uni- statistiche oggi tra il 70 e l’80% delle ha oggi a cuore la difesa del pia- versale. E l’intera famiglia umana. persone (circa 34 milioni) risiedano neta. Essa va in rotta di collisione Quando parliamo di Amazzonia nelle città, molte delle quali non di- con interessi politici ed economici, cosa intendiamo? spongono delle infrastrutture e delle i quali ordiscono attacchi contro la Un territorio che si estende per 7,8 risorse pubbliche necessarie per sod- Chiesa stessa e i suoi pastori. Il rap- milioni di kmq in Sud America. La disfare le necessità della vita urbana. porto chiesa e mondo, innervato da sua superficie occupa parte di ben un sano realismo, assume i tratti di Chi ha partecipato al Sinodo? nove Paesi: Brasile, Bolivia, Perù, un impegno deciso dal valore globa- I cosiddetti padri sinodali, cioè i par- Ecuador, Colombia, Venezuela, Guya- le, frutto dell’impulso evangelico che tecipanti ai lavori con diritto di voto na, Suriname e Guyana francese. Di chiede una “conversione ecologica”. sono 184 di cui 113 appartengono questa immensa distesa le foreste alle diocesi in cui sono suddivise le coprono circa 5,3 milioni di kmq, Il Sinodo visto da papa Francesco regioni amazzoniche. 13 sono invece pari a oltre un terzo di quelle pre- al termine dei lavori: i capi dicasteri della Curia Romana. senti sulla terra. Polmone verde per Partecipano ai lavori anche 6 dele- “Abbiamo parlato eccellenza del pianeta, serbatoio gati fraterni e 12 invitati speciali. di quattro dimensioni”. di ossigeno che fa respirare l’intera A completare l’elenco 25 esperti, 55 umanità. L’Amazzonia è anche una In primo luogo, la dimensione cul- tra uditori e uditrici e 17 rappresen- delle più grandi riserve di biodiversi- turale,abbiamo parlato d’incultura- tanti di popoli ed etnie indigene. tà e da sola contiene il 20% di acqua zione, di valorizzazione della cultura, dolce non congelata della Terra. Chiesa alleata delle comunità e tutto ciò con grande forza, e sono amazzoniche rimasto contento di quel che è stato Chi vi abita? Il Sinodo richiama la comune respon- detto al riguardo, che sta dentro la Si calcola che gli abitanti dell’Amaz- sabilità: tutti siamo chiamati alla cu- tradizione della Chiesa. L’inculturazio- zonia ammontino a circa 34 milioni stodia dell’opera di Dio. Protagonisti ne: già la Conferenza di Puebla, per 6 l’eco di don bosco
ricordare quella più vicina, viamente la donna: quello aveva aperto quella porta. che si dice nel documen- In secondo luogo la dimen- to “non è abbastanza”, che sione ecologica. Voglio qui cos’è la donna, giusto? Nel rendere omaggio a uno dei trasmettere la fede, nel pionieri di questa coscienza conservare la cultura. Vorrei dentro la Chiesa, il patriarca solo sottolineare questo: che Bartolomeo di Costantino- ancora non ci siamo resi con- poli. È stato uno dei primi to di cosa significa la donna ad aprire la via per creare nella Chiesa e ci limitiamo questa coscienza. E dopo di solo alla parte funzionale, che lui, tanti lo hanno seguito, è importante, ma deve essere e con quell’inquietudine, e sempre Accanto alla dimensione ecologica nei consigli... o in tutto ciò che è sta- con accelerazione di progressione c’è la dimensione sociale: si tratta to detto. Ma il ruolo della donna nella geometrica, dell’équipe di Parigi; e non solo di ciò che si sfrutta sel- Chiesa va molto al di là della fun- poi sono seguiti gli altri incontri. È vaggiamente, il creato, la creazione, zionalità. È su questo che bisogna nata così Laudato si’ con un’ispira- ma anche le persone. E in Amazzo- continuare a lavorare. Molto al di là.” zione a cui ha lavorato tanta gente, nia appare ogni sorta di ingiustizia, scienziati, teologi, pastoralisti. distruzione di persone, sfruttamento Conferenze episcopali amazzoniche Ebbene, questa coscienza ecologica di persone a ogni livello e distruzio- “Poi si è parlato di riorganizzazioni, che va avanti e che oggi denuncia un ne dell’identità culturale. è stato fatto nella parte finale del cammino di sfruttamento compulsi- La quarta dimensione, la principale, documento e ho visto, attraverso i vo, di distruzione, di cui l’Amazzonia include le altre, è quella pastorale. voti, che alcuni non erano convinti. è uno dei punti più importanti. Direi L’annuncio del Vangelo è urgente, è Organismo di servizio, seguendo la che è un simbolo. Questa dimensio- urgente. Ma che sia udito, che sia as- Repam, costruire una sorta di volto ne ecologica in cui si gioca il nostro similato, che sia compreso da quelle amazzonico. Non so, di fare progredi- futuro. Non è così? culture. Si è già parlato di laici, di re l’organizzazione nelle semi-Confe- Nelle manifestazioni fatte dai giovani, sacerdoti, di diaconi permanenti, di renze episcopali di zona e una Confe- nel movimento di Greta e in altri, alcu- religiosi e religiose, su cui contare in renza episcopale del paese. ni sorreggevano un cartello con scritto: questo campo. E si è parlato di ciò Qui in Italia c’è la Conferenza epi- «Il futuro è nostro», ossia, «non deci- che fanno e di rafforzarlo. scopale lombarda... Ossia, ci sono dete voi il nostro futuro». «È nostro!». Si è parlato di nuovi ministeri, paesi che hanno Conferenze episco- Già in questo c’è la coscienza del ispirati al Ministeria quaedam di Pa- pali settoriali, allora perché i paesi pericolo ecologico, ovviamente non olo VI, di creatività in questo. Cre- della regione amazzonica non posso- solo in Amazzonia, ma anche in altri atività nei nuovi ministeri, e vedere no fare piccole Conferenze episco- luoghi: il Congo è un altro punto, fino a dove si può arrivare. Si è par- pali amazzoniche, che appartengo- altri settori, nella mia patria c’è nel lato di seminari indigeni. (...) no a quella generale, ma che fanno Chaco, la zona dell’“Impenetrabile”, il loro lavoro. Organizzando questa che è piccola, ma, in qualche modo, L’ora della donna struttura tipo Repam, tipo Celam anche noi conosciamo il problema. “E un punto della amazzonico... Aprendo, aprendo. dimensione pa- Si è parlato di una riforma rituale, storale è stato di aprirsi ai riti. Questo è di com- quello della petenza della Congregazione per il donna. Ov- culto divino, e può farlo seguendo i criteri: proposte necessarie che l’inculturazione richiede. Ma bisogna sempre mirare ad andare oltre. Non solo organizzazione rituale, ma an- che di altro tipo, quello che ispira il Signore”. A cura di don Alberto Rinaldini l’eco di don bosco 7
A BUENOS AIRES In festa per i suoi 150 anni di vita, dal 7 al 10 novembre 2019, l’ADMA (Associazione dei devoti di Maria Ausiliatrice) partecipa all’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, a Buenos Aires in Argentina. Dal Don Bosco di Sampierdarena sono partiti in 19 con don Daniel Coronel. Perché la scelta di questa terra? Per ricordare la prima frontiera missionaria di Don Bosco, i 140 anni dall’inizio della missione FMA nel quartiere argenti- no di Almagro e insieme il particolare valore che rappresenta per Papa Francesco la devozione all’Ausiliatrice e la Basilica di Maria Ausiliatrice di quel quartiere nel quale Jorge Mario Bergoglio venne battezzato, ed espresse il suo amore a Maria Ausiliatrice fino a quando venne elevato alla cattedra di Pietro. Finalità dei congressi internazionali di Maria Ausiliatrice Sono eventi di rilevanza mondiale per la Famiglia Salesiana, che attraverso la promozione della devozione a Maria Ausilia- trice vuole far crescere la sua identità spirituale ed apostolica. Partecipanti da 33 nazioni Con il Rettor Maggiore e Madre Yvonnne circa 1.200 erano i partecipanti. Di 33 nazioni del mondo salesiano, ma la diver- sità di cultura, lingua, tradizioni non hanno ostacolato il vivere insieme l’esperienza forte di famiglia salesiana. Diversi in tutto e uniti come un solo uomo nel carisma salesiano. Tre giorni di intensa vita carismatica ... un ritorno agli inizi della spiritualità dell’ADMA che si fonda sulla devozione a Gesù Sa- cramentato e sulla devozione a Maria Ausiliatrice. Conclude il Congresso il Rettor Maggiore “La dimensione missionaria salesiana ci unisce a partire dal cuore stesso di Don Bosco e la storia di questa Nazione ci parla del suo amore per portare il Vangelo.” E aggiunge: “Prima di tutto, dobbiamo essere consapevoli di essere una Chiesa mis- sionaria” ... “Maria ci conosce, conosce i nostri sogni e i nostri progetti. Ci prende per mano e ci conduce poco a poco verso Gesù”. Infine invita tutti i partecipanti al Congresso a vivere in profondità la propria vita spirituale e a chiedersi in ogni mo- mento: “Che cosa vuoi da me, Signore? Questa è la domanda che tutti devono porsi per approfondire la vita e la missione in questo mondo”. Conclude il suo intervento: “Maria è nostra 8 madre e ci dice come nel Vangelo: ‘Fate quello che Dio vi dice!’” l’eco di don bosco
ti i Santi i ratorio Tut n o A fine ottobre abbiamo vissuto un momento impor- dedicare tempo al ritiro del catechismo, in un’atmosfera tante di vita cristiana e oratoriana in un clima di di gioia condivisa, ma anche di preghiera e riflessione. comunità fraterna. Il 31 ottobre con alcuni ragaz- La mattina del primo novembre si sono svolte le Sante zi del catechismo, del cortile e dei gruppi dell’oratorio, Messe per la ricorrenza dei Santi, seguite da un ricco insieme ad alcuni animatori e alcuni salesiani, abbiamo pranzo organizzato dalla comunità dei Latinos, con di- fatto una camminata fino al cimitero della Castagna con versi piatti tipici dell’America latina. Nel pomeriggio poi partenza dall’Oratorio, anticipando la festività dei morti intrattenimento doppio: per gli adulti il Bingo, con ricchi e ricordando i nostri cari defunti, sia quelli presenti nel premi, mentre per i bambini e i ragazzi grandi giochi suddetto cimitero, sia quelli sepolti in altri luoghi, ma all’aperto, ricordando alcuni celebri Santi e le loro vite. comunque vicini nel cuore. Abbiamo pregato per i nostri Sono stati giorni ricchi e festosi, dove i protagonisti cari e ci siamo dedicati del tempo per il ricordo di chi sono stati soprattutto i ragazzi di diverse fasce d’età, ma non è più su questa terra. che si sono svolte grazie anche all’aiuto di tanti adulti Nel rientro in Oratorio abbiamo potuto trovare una golo- che per il bene dei primi si sono saputi mettere in gioco. sa merenda: le caldarroste, oramai tradizione affermata Quel gioco tanto apprezzato dal nostro Don Bosco che, di questa ricorrenza autunnale. Il pomeriggio è prose- in un modo o nell’altro, riesce sempre a coinvolgere quel guito tra chiacchiere e giochi in cortile, mentre alla sera punto accessibile al bene che è presente in tutti noi! alcuni ragazzi si sono fermati per festeggiare Holyween e Martina Moretti l’eco di don bosco 9
“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” contribuendo nel riempimento di La vendemmia quelle grosse ceste rosse. Nel pomeriggio Gianfranco con il suo trattore ha portato le ceste in cantina. Qui abbiamo assistito alla La massima di Confucio ci ri- per l’esperienza della vendemmia. separazione dei chicchi dal raspo e corda l’importanza del fare Arrivati a Minceto di prima mattina, alla trasformazione di quei chicchi in esperienza per apprendere in ci siamo immersi in un paesaggio di un succo molto profumato. Uno per modo autentico. campagna, avvolti dalla nebbia e dal volta siamo saliti su una lunga sca- Il “fare” è ciò che realmente ci silenzio della Valle che ci hanno per- la per poter odorare il mosto appena permette di capire e dunque anche messo di allontanarci dal caos citta- fatto... ecco la magia! ricordare ed imparare. dino per comprendere che qualcosa Alla fine della giornata nessuno Per questi motivi è fondamentale che di magico stava per accadere. aveva voglia di tornare a casa… anche a scuola i bambini possano Gianfranco ci ha accolto con gioia nei saremmo rimasti volentieri a cor- apprendere attraverso un approccio suoi terreni, ci ha mostrato gli ani- rere sul prato! di tipo esperienziale. mali da cortile, le piante e gli alberi Tornati in classe poi, nelle settimane Il 10 Ottobre 2019 gli alunni di 2a che coltiva con cura e la sua cantina, successive, l’esperienza della ven- della Scuola Primaria “L’Albero Ge- per poi condurci nella vigna dove pro- demmia ci ha aiutato a parlare di neroso” si sono recati presso l’Azien- prio quel giorno molti dei suoi amici terra, di piante, di frutti, ma anche da Agricola di Antoniali Gianfranco, lo stavano aiutando a vendemmiare di tempo, di trasformazioni e tanto in località Minceto (Ronco Scrivia) l’uva con la quale si produce il vino altro, perché anzitutto ciascuno di Timorasso, frutto di un anti- noi aveva “fatto” e quindi “capito” co vigneto tipico delle Valli qualcosa di quell’ambiente in cui ci Scrivia e Borbera. siamo fisicamente immersi. I bambini sono stati coin- Melina volti attivamente: hanno potuto recide- re il grappolo dal tralcio, 10 l’eco di don bosco
Festival della Scienza Ciao a tutti, cari lettori siamo gli non poteva mancare la storia: alunni della classe quinta della con “A tavola con i romani“ ci scuola primaria Don Bosco e con siamo calati nel mondo dell’anti- questo articolo vogliamo raccon- ca Roma ed abbiamo preparato tarvi di un evento che abbiamo il “Libum” il pane dei romani e vissuto con tanta curiosità, inte- a seguire presso la cioccolateria resse e gioia nel cuore. Ma an- Viganotti ci siamo trasformai diamo con ordine, come sapete in pasticceri con il laboratorio ogni anno a Genova si svolge il “Dal cacao alla tavoletta”... Ma Festival della Scienza e noi come a proposito di cucina uno dei classe quinta, anche quest’anno laboratori che ci è piaciuto di abbiamo partecipato! EVVIVA! più è stato Cell’s kitchen nel La nostra maestra Monica ha quale ci siamo cimentati nel cu- intitolato questa settimana cinare cellule di diverso tipo in “Scuola fuori dalla scuola” e così modo divertente e accattivante ogni giorno, per una settimana, ... un laboratorio geniale che abbiamo partecipato a diversi ci ha permesso di conoscere le laboratori in giro per la nostra cellule e le loro caratteristiche. città. Tutto è iniziato al museo Che dire poi dell’Osservatorio Doria con il laboratorio “Siamo Astronomico di Righi dove all’in- figli delle stelle” dove, dopo terno del planetario abbiamo aver simulato una passeggiata visto le Stelle e in particolare il sulla Luna, ci siamo pesati sulla Sole ... insomma una miriade bilancia cosmica...che forza! Ab- di laboratori belli, divertenti e biamo proseguito con laboratori interessantissimi! Sì è vero, du- di ogni genere, ogni giorno c’era rante questa settimana i libri e i qualcosa di nuovo da scoprire: quaderni sono rimasti immobili dalla Plastisfera, al valore del rici- sotto i nostri banchi ... ma le no- clo, passando per la Protezione stre menti ... no ! Quelle non si Civile che ci ha insegnato che ad sono fermate neppure per un se- ogni Azione c’è una Reazione e condo: hanno osservato, hanno quindi occorre tutelare il nostro conosciuto, hanno sperimentato, territorio ... fino ai laboratori arti- hanno imparato cose nuove e stici come light painting e calei- sono tornate a scuola arricchite doscopi di luce oppure “A tavo- e con tanta voglia di apprendere la con i dodici” di Leonardo che ancora. Quelle menti sono le hanno messo in gioco la nostra nostre, quelle menti siamo NOI creatività. Al teatro della Tosse ... noi ragazzi di quinta che dopo abbiamo persino assistito ad un aver vissuto questa meravigliosa spettacolo di esperimenti sulla settimana, non possiamo far al- FISICA ...davvero eccezionale! tro che dire: CHE FESTIVAL! Cose da non credere ... e poi Gli alunni della classe quinta l’eco di don bosco 11
La Passeggiata scuola era iniziata da castagne ... sono arrivati al pochi giorni, le gior- Borgo di Granarolo che li ha nate ancora tiepide e accolti con le sue case colora- ai forti soleggiate ... erano le ore 8.30 te e le sue viuzze come i tipici del mattino quando la classe borghi della Liguria. quinta della scuola primaria Per scendere verso Principe, le e la classe prima della se- due classi si sono sfidate: gli condaria sono partite dal Don alunni della quinta hanno at- Bosco per una bellissima cam- teso l’antica funicolare mentre minata alla ricerca di fortifica- i ragazzi di prima media, ca- zioni di Genova sulle alture di pitanati da Giorgio, sono scesi Sampierdarena e Granarolo. I ra- a piedi... e indovinate chi è gazzi accompagnati da Giorgio arrivato prima?... Ebbene sì le guida del CAI, sempre con noi due classi sono arrivate nello in queste escursioni scolastiche, stesso momento... ma a quel dalle maestre Monica e Cristina punto i complimenti sono e dal prof. Laconi sono arrivati andati ai ragazzi della scuo- a Belvedere felici ed entusiasti. la media che essendo scesi a Prendendo la via Antica Roma- piedi, hanno meritato un ap- na sono giunti al forte Crocetta plauso da parte di tutti! e al forte Tenaglia da cui hanno Purtroppo era ora di rientrare ... potuto ammirare una vista mozza- passata la Stazione Marittima e il fiato sia sul levante che sul ponen- Palazzo del Principe, un autobus te genovese. Dopo una bella meren- ha riportato il gruppo a Sampier- da, due risate, quattro chiacchiere darena ... e mentre i rintocchi del- e tanta amicizia, hanno proseguito le campane suonavano le 13,30, i visitando la torretta di Granarolo ragazzi varcavano il cancello che permetteva l’accesso in cit- del Don Bosco ... affamati, tà e il controllo doganale. Tra stanchi, ma contenti di aver sentieri, qualche fungo e poche trascorso questa mattinata tra la natura, sulle alture della nostra meravigliosa città ... tutta da scoprire e da vivere! Monica Leopoldo 12 l’eco di don bosco
LA BANDA DI SAMPIERDARENA C he musica! Che ritmo! ... Che ban- stata davvero contagiosa ... i ragazzi da! È proprio vero che quando ar- si sono mostrati molto interessati e de- riva la banda, è festa! siderosi di voler imparare uno strumen- Nella nostra scuola è stato proprio to bandistico ed alcuni di loro si sono così! Quando venerdì 25 ottobre la subito recati, accompagnati dalle loro banda di Sampierdarena ha animato famiglie, presso la sede della banda di una mattinata di musica nelle nostre Sampierdarena per iscriversi…chissà se aule, facendo conoscere i diversi stru- da questo incontro, tra i ragazzi di Don menti musicali e suonando pezzi molto Bosco, nascerà qualche futuro musicista conosciuti dai bambini, le nostre aule ... di sicuro sarà stata un’esperienza da si sono trasformate in una piazza in fe- ricordare per tutti. Beh, che altro dire? sta! Ogni strumento è stato presentato Un grazie di cuore alla nostra maestra di dai diversi musicisti e successivamente musica Giulia che, in qualità di clarinet- i bambini hanno avuto l’opportunità di tista della banda, ha organizzato questa provarli. Dopo un bellissimo momento meravigliosa iniziativa e, un caloroso di intrattenimento ludico musicale, cia- grazie da parte degli alunni e delle in- scun musicista ha accolto, nelle diverse segnanti agli altri musicisti : Matteo, aule, i gruppi di alunni che, curiosi ed Rocco, Valeria, Cecilia, Antonio e Massi- entusiasti, si sono cimentati nei vari mo che hanno reso questa giornata sco- strumenti: clarinetto, flauto traverso, lastica davvero speciale! Ed ora ...dopo basso tuba, sax, tromba, trombone, tanta musica, ecco il coro delle nostre batteria... insomma un’esperienza uni- voci, pronte a gridare insieme: EVVIVA ca, vivace e significativa! La banda è LA BANDA DI SAMPIERDARENA!!! Monica Leopoldo l’eco di don bosco 13
Il grande successo delle Giornate Ecologiche N el numero precedente abbiamo nale. Punto di ritrovo l‘oratorio, alle Per fortuna però nel corso della mat- illustrato l‘interesse che il tema 8.30. All‘inizio i partecipanti hanno tinata è uscito il sole e tutti si sono dell‘ecologia sta riscuotendo ricevuto tuta, guanti, mascherine e dati da fare, in un luogo che molti nell‘opinione pubblica, tra le perso- attrezzi per la pulizia (badili, sco- non conoscevano: il cimitero della ne di qualunque età e nazionalità. In pe, sacchetti della spazzatura, ecc). Castagna. Sono state ripulite a fon- ambito cattolico la difesa della no- La collaborazione con l‘AMIU ha do le zone più trascurate, suscitando stra “casa comune” ha avuto grande riguardato non solo la fornitura di la sorpresa e l‘ammirazione di varie risonanza nell‘Enciclica “Laudato Si‘“ questi materiali, ma anche la scelta persone che andavano a trovare i loro di Papa Francesco. Anche il mondo dei luoghi da pulire: i giardini Pava- defunti. Anche i ragazzi che a scuola salesiano si sta muovendo in questa nello e la Salita Belvedere. sono più vivaci si sono impegnati al direzione, con la “Don Bosco Gre- Divisi in due gruppi e coordinati da massimo per dare il proprio contribu- en Alliance”, una rete globale che un responsabile, i giovani si sono to, in un‘atmosfera di collaborazione. unisce opere Don Bosco attive nella messi all‘opera con entusiasmo, In entrambe le occasioni è stata difesa dell‘ambiente. Da novembre “scoprendo” tanti rifiuti e indignan- forte e significativa la presenza anche l‘Istituto di Sampierdarena fa dosi, a tratti, per la maleducazione delle autorità cittadine (vice-sin- parte di questa alleanza verde. Per di alcune persone, che buttano via daco, due assessori, presidente del diventarne parte si è assunta tre tante cose (bottiglie di birra, latti- municipio), che hanno ringraziato impegni precisi: 1) ridurre la pro- ne, resti di cibo e molto di più) in pubblicamente l‘Istituto e suoi gio- duzione di rifiuti e migliorarne la luoghi pubblici che meriterebbe- vani per questa iniziativa meritevo- separazione e il riciclo; 2) sensibi- ro di essere tenuti meglio. Decine le. I ragazzi di Don Bosco, italiani lizzare i giovani che frequentano le di sacchi neri pieni di spazzatura o stranieri, residenti in zona oppure scuole e l‘oratorio; 3) “uscire” dall‘o- sono stati il “bottino” della matti- no, hanno mostrato in modo prati- pera con azioni concrete e visibili. nata, che si è conclusa allegramen- co e chiaro che si sentono legati a Dalle parole si è subito passati ai te in oratorio con focaccia e bibite. Sampierdarena e vogliono impegnar- fatti e il 12 ottobre, in una solare Il 16 novembre si è fatto il bis, si per migliorare la pulizia e la vita mattinata autunnale, si è svolta la con un numero ancora maggiore di nel quartiere. Questo è solo l‘inizio, prima giornata ecologica. Vi han- partecipanti, ben 60! La giornata le giornate ecologiche continueran- no partecipato volontariamente circa è iniziata male perché oltre al no nei prossimi mesi! 50 giovani: i ragazzi della Comunità freddo ha anche grandinato. Massimiliano Schilirò, per Minori e alcuni alunni e alunne Armando Vuksanaj del Centro di Formazione Professio- 14 l’eco di don bosco
EDIZIONE DA RECORD OLTRE 100 MILA PRESENZE Da martedì 12 fino a giovedì 14 Toscana e Lombardia, ma anche da Fame di lavoro novembre eventi e iniziati- regioni più lontane come l’Emilia, il Così si espresso l’assessore regionale ve legate alla formazione, Veneto, la Puglia, la Sardegna, il La- alla Formazione Ilaria Cavo al termi- alla scoperta dei propri talenti e di zio e la Campania. ne della manifestazione: nuove opportunità lavorative si sono Sono stati 67mila gli studenti tra ele- “Il Career Day ha dimostrato sicura- alternate nell’area del Porto antico e mentari, medie, superiori e universi- mente la fame di lavoro, come indi- in tutta la città per offrire ai giovani tari; 10.100 gli educatori, docenti e cano gli oltre 2000 iscritti e le 3000 occasioni concrete. Quest’anno, per i formatori; 13.300 i genitori che han- posizioni richieste da 100 aziende 500 anni dalla morte di Leonardo Da no visitato il Salone; 12mila i visita- che hanno incontrato i ragazzi e le Vinci il Salone era dedicato al “Saper tori dei servizi; i giovani in cerca di persone in cerca di un’occupazione. Fare, nella scuola, nel lavoro e nella lavoro 6mila. In totale 102 mila! Dal Career Day arriva la conferma che società”. Titolo attraente per i giova- abbiamo fatto bene a intitolare il Sa- ni del Cnosfap del Don Bosco di Sam- Validità di una scelta lone al saper fare, perché le profes- pierdarena e di Quarto ... i giovani Il ‘Saper Fare’, filo conduttore delle sioni richieste sono esattamente in dall’”intelligenza nelle mani”. Con il giornate, ha trasmesso un messaggio questi filoni che stiamo sostenendo al loro splendido stand hanno ben figu- ai 102mila visitatori: l’importanza villaggio degli Orientamenti: cioè la rato anche come visitatori del Salone. degli studi tecnici e professionali e blue economy, la green economy, le la scoperta di quali siano i settori professioni tecniche legate alla tec- La forza dei numeri dove le aziende faticano a coprire i nologia e al saper fare manuale.” Sul totale, ben 21mila (20mila stu- posti di lavoro, da qui ai prossimi Pierluigi Ciarlo denti e mille docenti ) sono arri- anni. vati da fuori regione: dal Piemonte, l’eco di don bosco 15
missing film XXVIII FESTIVAL dal 7 novembre al 18 dicembre 2019 Torna l’appuntamento annuale con il Missing Film Festival - Lo schermo perduto, progetto speciale dei C.G.S., Cinecircoli Giovanili Socioculturali realizzato dal Club Amici del Cinema con il patrocinio di MIBAC Dire- zione Generale per il Cinema, una iniziativa che si propone di coinvolgere un pubblico giovanile e di spettatori appassionati insieme per condividere una passione, quella per il cinema, che è esplorazione continua di nuovi mondi, nuove culture, immagini diverse. N ell’impianto del Festival tro- porta alla luce verità insospettate Ferrone, Michele Manzolini. vano spazio svariate sezioni e dolorose), IL GRANDE SALTO di Gli Omaggi “dovuti e necessari” nelle quali si rincorrono con- Giorgio Tirabassi (due rapinatori ai grandi film della storia del ci- tinui e talvolta inattesi rimandi maldestri progettano un colpo che nema, presentati in versione re- tematici all’attualità. potrebbe dare una svolta alle loro staurata: ENAMORADA di Emilio Prima fra tutte il Concorso, che esistenze). Fernandez, PANIQUE di Julien ormai è diventato un “marchio La sezione DOC, i documentari cui Duvivier, LADRI DI BICICLETTE di di fabbrica” dell’iniziativa: cin- come sempre il Festival ha riser- Vittorio De Sica. que opere prime o seconde del vato un meritato spazio, presenta Gli Extra, un contenitore ampio cinema italiano con titoli capaci DOVE BISOGNA STARE di Daniele e variegato in cui trovano spazio di cogliere lo spirito del tempo e Gaglianone, A FAB DAY’S NIGHT novità come TESNOTA di Kantemir nomi meno noti ma non meno im- - Le giornate genovesi dei Beat- Balagov che sarà il film d’apertura portanti. I film di questa edizione les di Elisabetta Ferrando, FANTA- del Festival e IL RITRATTO NEGATO sono BANGLA di Phaim Bhuiyan SMI A FERRANIA (teaser di Diego di Andrzej Wajda (in collaborazione (ovvero gli irresistibili “dolori del Scarponi), IL VARCO di Federico con La Strada dell’Arte), oltre a ti- giovane Phaim”, diviso tra l’ade- toli cinematograficamente più libe- sione alle norme dell’Islam e le ri come DILILI A PARIGI di Michel pulsioni della sua giovane età), Ocelot, TAKARA - LA NOTTE CHE L’OSPITE di Duccio Chiarini (una HO NUOTATO di Damien Manivel, crisi domestica diventa l’occasione Kohei Igarashi, YESTERDAY di Dan- per calarsi nelle vite sentimentali ny Boyle, MARTIN EDEN di Pietro degli altri), IL CAMPIONE di Leo- Marcello, IL MIO CAPOLAVORO di nardo D’Agostini (l’amicizia impro- Gaston Duprat. E infine I FRATEL- babile e preziosa tra un calciatore LI SISTERS di Jacques Audiard e straordinario quanto sregolato e STANLIO & OLLIO di Jon. S. Baird, un mite professore), IL MANGIA- omaggio a un attore intenso e po- TORE DI PIETRE di Nicola Bellucci liedrico come John C. Reilly. (in un territorio impervio tra l’Ita- Sono state previste serate Missing lia e la Francia un passeur indaga in varie sale di Genova e della sulla morte di un altro spallone, e provincia. 16 l’eco di don bosco
Diventare maggiorenni a “Casa Don Bosco” L‘ anno 2019 e le sue quattro sta- sticceria, forno, rosticceria, pastificio, dell‘Istituto Salesiano. Gli stiamo of- gioni: in inverno la comunità idraulico, ecc). Per loro è cominciata frendo l‘opportunità di completare gli per Minori Stranieri Non Accom- una sorta di conto alla rovescia: ogni studi (terzo anno da operatore elettri- pagnati ha finalmente aperto le sue giorno che passa segna l‘avvicinarsi co presso il CFP) e di inserirsi al lavo- porte; in primavera abbiamo mosso alla maggiore età. ro (ha un contratto presso una ditta i primi passi nell‘accoglienza e inte- Infine ci sono i ragazzi che maggio- di impianti elettrici). Per ripagare in grazione dei giovani a noi affidati; in renni lo sono già diventati. Nel corso parte il vitto e l‘alloggio da ottobre estate sono stati “catapultati“ in una del 2019 sei dei nostri hanno raggiun- Blerim la domenica e i festivi lavora marea di attività, dai campi estivi ai to questo traguardo. Fino a 17 anni nella portineria dell‘Istituto. In questo tirocini di orientamento lavorativo. e 364 giorni sono tutelati dai servizi modo lo stiamo accompagnando a una In questo autunno così piovoso è co- sociali, ma il giorno del compleanno piena autonomia, prevista per la se- minciata una nuova fase, caratterizza- cambia tutto: un minorenne bisognoso conda metà del 2020. ta soprattutto dall‘età anagrafica dei di protezione dovrebbe magicamente Una storia come la sua dà fiducia nostri ragazzi. Da una parte ci sono i trasformarsi in un adulto autonomo, non solo ai ragazzi di Casa Don Bosco, più piccoli (14-16 anni), che hanno in grado di gestirsi personalmente ed ma anche all‘intera opera, rendendolo ricominciato la scuola. Quattro sono economicamente. Ciò naturalmente consapevole di fare parte di una grande iscritti in terza media, tre al CFP. Per non è possibile e fin dall‘inizio abbia- famiglia. Ma non è possibile, al momen- loro la priorità è l‘educazione scolasti- mo creato dei progetti di semi-autono- to, aiutare tutti i neo-maggiorenni in ca, volta a ottenere un titolo che sarà mia. Il primo è stato Blerim, maggio- questa modalità. Mancano sia risorse molto utile in futuro. Avendo ancora renne da marzo e rimasto all‘interno economiche sia umane in quanto la fi- vari anni di vita in comunità gura di un educatore che li se- possono vivere l‘adolescenza gue è indispensabile. Per questo in modo sereno, pur essendo motivo siamo alla ricerca di do- chiaramente in una situa- nazioni o sponsorizzazioni per zione di difficoltà data dalla poter offrire maggiori opportu- lontananza dalla famiglia. nità anche agli altri neo-mag- A metà ci sono i ragazzi di giorenni di Casa Don Bosco. Il 17 anni che, anche se fre- 2019 sta per finire, ma siamo quentano la scuola o corsi di già orientati al 2020, a servizio italiano, sono già orientati al dei “nostri“ ragazzi: l‘età cam- mondo del lavoro, svolgendo bia, ma noi vogliamo esserci per tirocini in vari ambiti (pa- loro, prima e dopo i 18 anni! Equipe di Casa Don Bosco l’eco di don bosco 17
“Il miracolo delle castagne” (Memorie Biografiche vol. VIII, pag. 576-578) In quest’anno 1849 una Domenica che ai primi. Buzzetti crollava il capo parola. - Preso un grosso mestolo bu- dopo la festa d’Ognissanti, D. Bosco, guardando. D. Bosco, fintantochè nel cherato, lo colmò di castagne quanto fattosi in cappella l’esercizio della canestro non vi fu più altro che la por- ne poteva capire e riprese la distribu- buona morte, condusse tutti i gio- zione per due o tre. Parte dei giovani zione di quelle poche che restavano. vani interni ed esterni dell’Oratorio aveva ricevute le sue castagne, e il loro Qui incominciò la meraviglia. Buz- a visitare il campo santo e a pregare numero era di circa 600. Alle grida di zetti era come fuori di sè. D. Bosco pace per i poveri defunti. Aveva loro gioia successe un silenzio di ansietà, calava il mestolo nel canestro e lo promesse le castagne quando fossero poichè i più vicini si erano accorti che ritraeva pieno in modo che le casta- ritornati in Valdocco. Mamma Mar- il cesto era quasi vuoto. gne si riversavano; mentre la quanti- gherita ne aveva comperati tre sacchi, Allora D. Bosco, credendo che sua tà che rimaneva nel cesto sembrava ma pensando che il figlio non ne ab- madre per motivo di economia avesse non diminuisse. Nè due o tre, ma bisognasse che di piccola quantità per riposte le altre castagne, corse sopra circa 400 ne ebbero a sazietà. Quan- divertire i giovani, non ne fece cuoce- a prenderle; ma trovò, con sorpresa, do Buzzetti portò il canestro in cuci- re che due o tre coppi. Giuseppe Buz- che non erano state cotte, e che invece na vide che eravi ancora dentro una zetti, che aveva preceduto i compagni della pentola grossa se ne era posta al porzione, quella di D. Bosco, perchè nel ritorno, entrato in cucina vide che fuoco una più piccola che era desti- forse la Madonna SS. aveagli riserba- bolliva una pentola di poca capacità nata per i superiori. Che fare? Non si ta la sua parte. La voce del fatto dai e sì lamentò colla mamma che di ca- sgomentò, ma disse: - Le ho promes- giovani più vicini si propagò a quelli stagne non ce ne fossero a sufficienza se ai giovani e non voglio mancar di più lontani, tutti rattenevano perfino per tutti. Ma non potevasi rimediare il respiro, aspettandone la fine, e subito a quella mancanza. Ed ecco quando l’ultimo ebbe la sua par- sopraggiungere i giovani e accalcarsi te, un grido universale risuonò alla porta della Chiesa di S. France- D. Bosco è un santo, D. Bosco sco; D. Bosco medesimo si mise alla è un santo! - Il buon prete subito soglia per fare la distribuzione. Buz- impose loro silenzio, ma gli co- zetti versò la pentola dentro un ce- stò gran fatica far cessare i loro stello e lo teneva fra le sue braccia. D. schiamazzi, mentre da tutte parti Bosco credendo che sua madre avesse gli si stringevano attorno. fatto cuocere tutte le castagne com- In memoria di questo prodigio perate, ne riempiva il berretto che D. Bosco volle che si distribuis- ogni giovane gli sporgeva. Buzzetti, sero alla sera di Ognissanti, come vedendo che ne dava troppo asserisce il Canonico Cav. An- grande quantità a ciascuno, fossi, le castagne lessate a tut- - Che fa D. Bosco? grida. Non ti quelli dell’Oratorio. Noi ne abbiamo per tutti. Se ne dà abbiamo esposta fedelmente così, non andiamo alla metà. questa moltiplicazione delle - Ma sì, gli rispondeva D. Bo- castagne, secondo la narrazio- sco, ne abbiamo comperati ne che ascoltammo dal nostro tre sacchi, e mia madre le ha amico Giuseppe Buzzetti con- fatte cuocere tutte. - No, no; fermata per iscritto da Carlo queste sole, queste sole, ripe- Tomatis, e riconosciuta da teva Buzzetti. Tuttavia D. Bo- tutti gli antichi allievi di que- sco, rincrescendogli diminuire sti tempi come autentica. Quale le porzioni, gli disse tranquilla- spiegazione potrassi dare a tale mente: - Continuiamo a dare a meraviglia? Null’altro che questa. ciascuno la parte sua, fintanto La buona Madre Maria SS. ma- che ce ne sarà. - E continuava a nifestava il suo gradimento per dare agli altri la stessa quantità quanto facevasi nell’Oratorio! 18 l’eco di don bosco
Puoi anche leggere