L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare

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L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
piercarlo rolando

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                                                    È nata RINA
                                                 value services

                                                    emanuele
                                                      bellani
  21 settembre 2019
                                                  L’integrazione
                                                      Yard-REAAS

IL SETTIMANALE
         de il Quotidiano Immobiliare

       l’affitto breve
      rilancia la casa
Intervista ad alberto melgrati, Managing Director di Halldis
L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
LA CASA SALVERà l’italia
MERCATO RESIDENZIALE, TECNOLOGIA, MATERIALI E IMPIANTI

                            GIOVEDì 3 OTTOBRE
                     innovation campus milano

                                SCOPRI DI Più

progetto                                   Presenta

Copernico                                  Massimo Tarabusi
                                           COPERNICO
Martesana (Milano)
                                           Presenta

                                           Alessia Garibaldi
                                           DC10 ARCHITECTS

                                           Presenta
progettI
                                           Branko Zrnic
Co Housing Zero (Pisa)
                                           ATIPROJECT

Il prodotto residenziale:        Giuseppe Pizzuti            Massimo Dalla Via
tendenze del costruito e         BNP PARIBAS REAL ESTATE     ALPAC

nuovi bisogni del mercato
                                 Enrico Cestari              Gianfranco Sassi
                                 GABETTI PS                  GRANITIFIANDRE

                                 Massimo Sabbioneda          Milka Eskola
                                 alpiq ENERGIA ITALIA        BTICINO
L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
Il valore della casa          Marco Claudio Grillo       Roberto Martino
                              ABITARE IN                 GEWISS
e la filiera manifatturiera
                              Antonio Rainò              Davide Grimaldi
                              HALLDIS                    JOHNSON CONTROLS

                              Alessandro Roversi         Paolo Luciano Ronch
                              SCHINDLER                  CLIVET

Il futuro del Living tra      Mario Pellò                Mirko Tironi
locazione, compravendita      NUVEEN REAL ESTATE         VARDE PARTNERS
e nuovi modi di abitare
                              Andrea Mucchietto          Samuele Annibali
                              HINES ITALY                CAMPUS X

                              Gabriele Polito            Antonio Fuoco
                              INVESTIRE SGR              JLL

Caratteristiche               Davide Albertini Petroni   Luciano Ardingo
degli sviluppi residenziali   ULI ITALIA                 SPEE
ed esigenze abitative
                              Giuseppe Amitrano          Alberto Lunghini
                              GVA REDILCO                REDDY’S GROUP

                              Francesco Percassi         Michele Roveri
                              COSTIM                     MARIO CUCINELLA
                                                         ARCHITECTS

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sommario
      articoli
                                  rubriche
pagina 11
Il residenziale in affitto
diventa smart                     editoriale

pagina 17                         report
tourists go home!
                                  qitv
pagina 24
Una grande holding
oltre i confini del mercato

pagina 32
Un nuovo player nel settore
delle valutazioni per il RE

pagina 40
Un patrimonio da “Gestire”

   SOMMARIO                   S                4
L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
EDITORIALE         di Guglielmo Pelliccioli

Un quarto
trimestre
per gettare
le basi
Il mercato immobiliare entra nell’ultimo trimestre
dell’anno con la consapevolezza di essere tornato
centrale nell’economia del Paese. Le paure e le an-
sie che si sono accumulate nel corso del 2019 per le
vicissitudini politiche interne ed internazionali sono
state debellate anche se non risolte del tutto. Soprat-
tutto il mercato italiano ha preso consapevolezza del
futuro su cui puntare e questo futuro si chiama re-
sidenziale. L’Italia ha bisogno di crescere e la leva
giusta è quella immobiliare: di questo sono consa-
pevoli gli operatori del settore e anche le Pubbliche
amministrazioni locali. Bisognerà interpretare il pen-
siero in merito del nuovo Governo Conte per capire
qualcosa di più. Certo è che l’occasione è storica e
indifferibile e le prime a sostenerlo sono proprio le
due principali associazioni di categoria dell’ANCE e
di Assoimmobiliare. Vediamo, dunque, in questo ul-
timo scorcio d’anno cosa maturerà. Personalmente
crediamo che qualcosa si muoverà confidando sul
senso di responsabilità di tutti gli attori.

    EDITORIALE                                            S   6
L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
LA BANCA D’ITALIA AVVIA LA VENDITA
              DI IMMOBILI PER SINGOLI LOTTI SITI
            IN ASCOLI PICENO, SENZA BASE D’ASTA

LOTTO A - Corso G. Mazzini, 207 e Largo dei
Cataldi, 2 (ex Filiale e alloggi)
Il complesso immobiliare si trova nel centro storico,
tra Piazza del Popolo e Piazza Arringo ed è com-
posto da “Palazzo Cataldi” e da “Palazzo Imberti-
Morganti”.
La superficie commerciale complessiva è di circa
3400 mq.
Destinazioni d’uso: istituto di credito, residenziale
e cabina trasformazione elettrica. Il complesso
immobiliare è sottoposto a vincolo di interesse
storico–architettonico–archeologico ai sensi del D.
Lgs. n. 42/2004 e s.m.i.. La vendita è subordina-
ta al rilascio dell’autorizzazione del Ministero dei
Beni e della Attività Culturali e del Turismo. Il com-
plesso si vende libero salvo il locale con accesso
da Rua dei Tre Re, concesso in locazione all’ENEL come cabina di trasformazione elettrica.
Classe energetica: E – 18.611 KWh/m3 anno (non residenziale)
Classe energetica: G – da 118.215 KWh/m2 anno a 238.547 KWh/m2 anno (residenziale)

LOTTO B - Via Giudea, 30 (ex casermetta)
L’immobile è di proprietà della Banca d’Italia dal 1980 ed è stato adibito quale caserma dei Carabinieri
in servizio per l’Istituto.
L’edificio è disposto su due piani oltre al piano interrato (scantinato) e al piano terra e ha destinazione
d’uso “caserma”.
Ha una superficie commerciale di circa 400 mq e dispone di un terrazzo di circa 25 mq.
L’immobile si vende libero.
Classe energetica: F – 35.998 KWh/m3 anno

Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 16 ottobre 2019.

 Per maggiori informazioni e dettagli, www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili
L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
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report                                                                                              a cura di
                                                                                                 nomisma

 Case vacanze: in crescita le compravendite
      Nel 2018 le transazioni sono aumentate del 6,1% rispetto all’anno precedente
                  Prime 13 località per prezzi massimi di compravendita
                            di appartamenti top o nuovi (€/mq)
                                                                               Movimento rispetto alla
    Località                                      Prezzi (€/mq)
                                                                             posizione occupata nel 2018
    1. Capri                                          12.700                             +1
    2. Forte dei Marmi (LU)                           12.600                             +1
    3. Madonna di Campiglio (TN)                      12.400                             +1
    4. Santa Margherita Ligure (GE)                   12.300                             -3
    5. Courmayeur (AO)                                11.000                             0
    6. Cortina d’Ampezzo (BL)                         10.700                             0
    7. Selva di Val Gardena (BZ)                       9.900                             0
    8. Porto Cervo (SS)                                9.400                             0
    9. Anacapri (NA)                                   8.900                             0
    10. Ortisei (BZ)                                   8.900                             0
    11. Porto Rotondo (SS)                             8.500                             0
    12. Corvara (BZ)                                   8.400                             0
    13. Sirmione (BS)                                  8.100                             0
                                      Fonte: Nomisma e Fimaa-Confcommercio

In un contesto di crescita dei flussi turistici registrati nel 2018 e previsti per l’anno in
corso, il mercato delle case vacanze segna un ulteriore incremento delle compraven-
dite di abitazioni.
Le transazioni sono aumentate nel 2018 (+6,1% rispetto all’anno precedente), con in-
tensità maggiore rispetto alla variazione registrata nel 2017 (+3,5% su base annua).
A favorire la risalita del mercato ha contribuito l’ulteriore diminuzione dei valori di mer-
cato.
Il prezzo medio di un’abitazione turistica in Italia è 2.134 €/mq. Le località che rappre-
sentano gli estremi dell’ampio range dei prezzi nelle località turistiche sono Capri -
con quotazioni che arrivano fino a 12.700 €/mq - e Serra San Bruno (VV) e Porto Rosa
(ME) con valori minimi delle abitazioni periferiche usate nell’ordine di 400 €/mq.
Dal comparto locativo emergono segnali di maggiore stabilità in termini di valori. Il
dato medio, sintesi dei canoni richiesti in giugno, luglio e agosto nelle singole località
turistiche monitorate, evidenzia un +1,3% su base annua.
Con riferimento alle previsioni, il contesto congiunturale di fragilità e incertezza rende
difficile il contagio della ripresa dei valori di mercato ed espone i contesti territoriali
turistici ancora poco noti al rischio di perdurante debolezza e ricadute.

     report                                                                      S                9
L'affitto breve rilancia la casa - IL SETTIMANALE 29321 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
LA BANCA D’ITALIA AVVIA LA VENDITA
           DI UN IMMOBILE SITO IN CASERTA,
       PIAZZA VANVITELLI 1/3, SENZA BASE D’ASTA

La Banca d’Italia intende alienare l’immobile
sito in Caserta, Piazza Vanvitelli 1/3, con una
procedura di vendita senza base d’asta.
L’edificio si trova nel centro storico della cit-
tà di Caserta all’angolo fra Piazza Vanvitelli e
il Corso Pietro Giannone, a poche centinaia
di metri dalla Reggia settecentesca e il suo
parco.
L’immobile non è sottoposto a vincolo di in-
teresse storico-artistico ad eccezione delle
facciate su Piazza Vanvitelli e Corso Pietro
Giannone.
Il complesso immobiliare è stato totalmente
ristrutturato nel 1973, conservando solo le
facciate del preesistente corpo di fabbrica
che prospettava Piazza Vanvitelli.
Lo stabile ha forma in pianta a “L” ed è costituito da due corpi di fabbrica, in continuità
strutturale al piano interrato ed in aderenza al piano terra, aventi tipologie costruttive e ar-
chitettoniche diverse: il corpo principale, pluripiano, prospiciente Piazza Vanvitelli e quello
retrostante direttamente collegato che prospetta Via Giannone.
L’immobile ha una superficie commerciale di circa mq 4.800.
Le diverse unità poste all’interno dello stabile hanno le seguenti destinazioni d’uso: istituto
di credito, residenziale, magazzino e cabina enel.
L’edificio si vende libero.
Classe energetica uffici e assimilabili: F - 15,95 kWh/m³/anno.
Classe energetica abitazioni: da F a G - da 81,59 kWh/m²/anno a 237,83 kWh/m²/anno.

Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 16 ottobre 2019.

 Per maggiori informazioni e dettagli, www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili
Il residenziale
         in affitto diventa
                smart
                      Intervista ad Alberto Melgrati,
                       Managing Director di Halldis
                                    di Cristina Giua

alresdienziale
il cersaie si vede
                in affitto
                   l’industria
                           diventa
                               italiana
                                    smart
                                        del futuro      S   11
Un fenomeno di nicchia – che sempre meno di nicchia è
 – e che anzi dimostra, risultati alla mano, di saper aprire
 nuove strade e nuove formule per il residenziale italiano.
 Stiamo parlando degli affitti brevi e ne parliamo con Alberto
 Melgrati, Managing Director di Halldis.

Alberto, come sta cambiando il mercato delle co-
siddette locazioni short term, alla luce di quanto
emerso vostro Osservatorio (su Milano, Bologna,
Firenze e Roma) nei primi sei mesi di quest’anno?
È quasi banale dirlo, ma sta costantemente matu-
rando. Quindici anni di evoluzione spinta principal-
mente dal web hanno portato una sempre maggio-
re sofisticazione delle informazioni scambiate tra
proprietari e gestori immobiliari da un lato e ospiti
dall’altro lato. Sembra passato un secolo ma solo
10 anni fa – per distinguersi – bastava fare qualche               persona
foto fatta bene e un paio di campagne Adwords con
un minimo di logica! All’inizio, era il mercato delle so-
luzioni urgenti o di ripiego o la nicchia per esigenze
molto eccentriche, che il mercato dell’affitto “nor-
male” non poteva soddisfare. Adesso l’affitto breve è
una precisa forma di ricezione, servizio e ospitalità:
ne sono consapevoli sia i clienti delle case sia i forni-
tori immobiliari.
Soprattutto la maggiore consapevolezza degli utenti             alberto melgrati
sta portando a una crescente segmentazione inter-
na di questo mercato: gli utenti sanno cosa voglio-
no da un appartamento per un soggiorno breve ed è

    il resdienziale in affitto diventa smart                S           12
compito dei gestori intercettare questa esigenza, già
a partire dal layout e dal fit-out degli appartamenti                convegno
ma di questo avremo modo di parlarne in maniera
diffusa al prossimo convegno de ilQI sul mercato re-
sidenziale (“La casa salverà l’Italia”, giovedì 3 otto-
bre, Innovation Campus Milano; ndr).

Ci aiuti a capire meglio le differenze tra il mercato
degli affitti brevi e quello degli affitti tradizionali?
La mia ipotesi è che stiamo evolvendo rapidamente
verso uno scenario in cui le differenze tra affitto tra-          la casa salverà
dizionale e affitto breve si ridurranno e forse si an-                l’italia
nulleranno. Sta già succedendo.
Ci siamo sempre mossi per dicotomie: il contratto
ricettivo contro la locazione; l’unità arredata e corre-
data in contrapposizione all’appartamento vuoto; il
tutto incluso contro l’accollo delle utenze e così via.              società
Le cose non stanno più così: il mercato consente
flessibilità e gli utenti se ne servono. Il servizio attor-
no alla mera locazione è utile a tutti i tipi di perma-
nenza, sebbene con sfumature diverse. Soprattutto,
nei mercati più evoluti è oramai una realtà il palazzo
integralmente votato all’affitto – breve o lungo che
sia – con una piattaforma gestionale solida che ren-
de efficienti le utenze, fornisce servizi a valore ag-
giunto e d’altra parte assicura un tasso di rendimen-                halldis
to soddisfacente: una vera e propria asset class con
sue logiche proprie.

     il resdienziale in affitto diventa smart                 S          13
Per quanto riguarda invece il tema della redditivi-
tà da locazione, quali sono i parametri da tenere
d’occhio?
Il punto chiave che per così dire riguarda il mercato     Più che “short/long
è sicuramente quello della velocità. Più che “short/      rent”, parleremo
long rent”, parleremo di “smart rent”. Si affitta sem-
pre di più e con una certa crescente... Frenesia, ov-     di “smart rent”.
vero con meno tempi di pianificazione, perché il mer-     Si affitta sempre
cato è più sveglio e reattivo. Questo è un riflesso di
quel che dicevo prima, è l’effetto di una relazione tra   di più e con una
cliente e fornitore più competente e sofisticata, con     certa crescente
offerte e servizi più competitivi.
Il punto chiave che invece deve interessare gli opera-    frenesia, ovvero
tori è la conferma della crescita dei rendimenti annui    con meno tempi
in termini assoluti (il cosidetto RevPar), segno che a
mio avviso indica che il fenomeno generale della lo-
                                                          di pianificazione
cazione breve è sempre al galoppo, il suo valore per-
cepito è in salita, e – si badi bene – questo non è un
fenomeno legato solo alle città ‘di tendenza’ come la
Milano di questi ultimi anni.

    il resdienziale in affitto diventa smart              S          14
Anche l’ultimo Osservatorio di Halldis conferma que-
sta tendenza: rendimenti ancora in crescita in ben
3 città delle 4 indagate, a Milano, Bologna e Firen-
ze e con una lieve flessione solo a Roma. Ma il dato      Un soggiorno
che accomuna tutte le città è la diminuzione delle        più breve è sintomo
booking window, ovvero della finestra temporale
che separa il momento della prenotazione dall’ini-        di una fruizione
zio effettivo del soggiorno. Si prenota quindi sempre     della città molto
di più sotto data e per periodi sempre più brevi. Se
l’anno scorso il soggiorno medio a Milano per i sog-      più veloce
giorni era di 8,4 giorni, quest’anno siamo scesi a 7,8.
Idem per i soggiorni di media durata, che sono sce-
si da 103 giorni a 84. Un soggiorno più breve è sin-
tomo di una fruizione della città molto più veloce: si
riesce a concentrare tutto ciò che si vuole fare e si
deve fare in un periodo più breve.

    il resdienziale in affitto diventa smart              S            15
LA BANCA D’ITALIA AVVIA LA VENDITA
        DI UN IMMOBILE SITO IN GROSSETO, VIALE
        G. MATTEOTTI 35-37, SENZA BASE D’ASTA

La Banca d’Italia intende alienare l’immo-
bile sito in Grosseto, Viale G. Matteotti nn.
35-37 con una procedura di vendita senza
base d’asta.
L’immobile è ubicato nelle immediate vici-
nanze del centro della città. Nella mede-
sima zona sono presenti importanti edifici
pubblici.
L’edificio, realizzato nei primi anni ’70, è
caratterizzato da uno stile architettonico
essenziale ed è costituito da un corpo cen-
trale a forma di parallelepipedo rettango-
lo con ampie superfici vetrate protette da
frangisole di acciaio. Il prospetto principale
è su viale G. Matteotti. L’immobile presenta
ulteriori due accessi da Via Ronchi 14 e da Via Udine 5-7.

L’immobile non è sottoposto al vincolo di interesse storico-artistico.
Il complesso immobiliare ha una superficie commerciale di circa mq 2.875.
Le diverse unità poste all’interno dello stabile sono dotate delle seguenti destinazio-
ni d’uso: istituto di credito, residenziale e locali per esercizi sportivi senza fini di lucro
(dopolavoro).
L’immobile si vende libero ad eccezione di un alloggio locato fino al 31.01.2021.

Classe energetica: F – 24.0 kWh/m³/anno.

Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 16 ottobre 2019.

 Per maggiori informazioni e dettagli, www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili
Tourists go home!
      Affitti brevi e fuga dai centri città: il caso Milano
                          di Antonio Rainò

tourists go home!                                  S          17
Negli ultimi anni, sempre con maggiore frequenza,
i media italiani e stranieri parlano di una sorta di
“centricidio”, ovvero di uno spopolamento dei centri
delle città come effetto del boom degli affitti brevi
e in particolare della diffusione di Airbnb che con-
sente anche ai privati di cimentarsi in questo setto-
re. Su Google le ricerche di articoli a tema “airbnb
banned”, “airbnb illegal” o “against airbnb” sono
una infinità. L’accusa è sempre la stessa: affittare
un appartamento per affitti brevi, tramite Airbnb e
gli altri portali di annunci rende più che affittarli per         persona
lunghi periodi e questa circostanza sta cambiando i
connotati dei centri storici, con il rischio di trasfor-
marli in una sorta di hotel diffusi, senza più un radi-
camento con il territorio.
A livello mondiale le città maggiormente schierate
contro la piattaforma di affitti sono San Francisco
(paradossalmente, dove è nata e ha sede Airbnb),
Barcellona, Amsterdam, Madrid e Tokyo. Con toni
meno accesi, il contrasto alla piattaforma è perse-             antonio rainò
guito anche da Parigi, Lisbona, New York e Berlino.
In Italia, invece, il fenomeno dello spopolamento dei
centri storici e della responsabilità degli affitti brevi

    tourists go home!                                       S         18
e, conseguentemente, di Airbnb, viene per lo più
associato a Venezia e Firenze ma anche le grandi
città come Roma e Milano iniziano a essere sotto
osservazione per questo fenomeno. Vista l’ampia
disponibilità di dati ufficiali e la centralità di Mila-
no nel mercato immobiliare e turistico, vediamo da         Il centro di Milano
vicino cosa è successo nel capoluogo lombardo e            in questi 20
se è vero che gli affitti brevi possano aver avuto un
effetto sulla perdita di popolazione del centro.           anni ha seguito
Negli ultimi anni 20 anni il mercato immobiliare ita-      in parte quanto
liano ha conosciuto il più grande boom di sempre a
cui è seguito un clamoroso tonfo, dal quale abbia-         avveniva a livello
mo iniziato a riprenderci solo negli ultimi anni, pe-      generale, anche
raltro con numeri molto diversi tra le varie città e tra
le diverse zone del Paese (nord-sud e città-provinc-       se ha resistito
ia). Il centro di Milano in questi 20 anni ha seguito      sicuramente meglio
in parte quanto avveniva a livello generale, anche
se ha resistito sicuramente meglio di altre zone. Per      di altre zone
esempio, i prezzi sono continuati a crescere fino al
2010, quando invece nel resto della città (e d’Italia)
erano ormai in calo da un paio di anni.

    tourists go home!                                      S          19
In questa tabella sono riportati i prezzi medi del centro di Milano e la popolazio-
 ne residente nel periodo 1999-2018:

      ANNO           PREZZI MEDI IN CENTRO             POPOLAZIONE CENTRO
       1999                   € 6.295                          105.991
       2000                   € 6.400                          105.518
       2001                   € 6.621                          105.883
       2002                   € 7.066                          104.833
       2003                   € 7.976                          98.368
       2004                   € 9.153                          99.382
       2005                   € 9.149                          99.447
       2006                   € 8.750                          98.328
       2007                   € 9.175                          97.556
       2008                   € 9.200                          96.939
       2009                   € 8.950                          96.789
       2010                   € 9.450                          97.231
       2011                   € 9.000                          97.632
       2012                   € 8.650                          98.354
       2013                   € 8.350                          96.315
       2014                   € 8.250                          95.725
       2015                   € 8.100                          96.254
       2016                   € 8.150                          96.791
       2017                   € 8.100                          97.403
       2018                   € 8.150                          98.531

 Se incrociamo le due serie di dati, abbiamo questo risultato:

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
                                    PREZZO CENTRO      POPOLAZIONE

       tourists go home!                                                   S              20
Risultano subito evidenti due circostanze:

• Il centro di Milano ha iniziato a perdere popola-
  zione dal 2001 in concomitanza con l’impennata
  dei prezzi delle case. Si consideri anche che nel
  decennio 1999/2009 il centro ha perso ben l’8,5%
  della popolazione, a fronte di un calo della popo-
  lazione dell’intera città del 2,5%.

• La popolazione ha ripreso a crescere con un
  trend sempre positivo a partire dal 2014, ovvero
  in pieno boom di Airbnb ai tempi dell’Expo e con
  il conseguente affermarsi di Milano come meta
  turistica internazionale.

Alla luce quindi di questa analisi non sembra es-
serci una correlazione tra la perdita di abitanti del
centro e il boom dell’uso transitorio degli appar-
tamenti, soprattutto legato alla commercializza-
zione sulle piattaforme online. Il centro di Milano        il cosiddetto
ha iniziato a perdere popolazione per le stesse ra-        “rinascimento
gioni per le quali anche i centri di altre città italia-
ne e straniere hanno perso residenti: l’aumentare          milanese” di questo
dei prezzi ha impedito l’arrivo di nuovi residenti         decennio ha avuto
e il peggioramento della qualità della vita in cen-
tro (pochi negozi, scarsità di parcheggi, carenze          come effetto anche
nei servizi pubblici come i trasporti e le scuole)         un incremento della
ha portato i residenti a guardare ad altre zone
maggiormente servite. Non è un caso che il cosid-          popolazione in
detto “rinascimento milanese” di questo secondo            centro
decennio del millennio abbia avuto come effetto
anche un incremento della popolazione in centro.
Nonostante Airbnb e i turisti.

    tourists go home!                                      S          21
servizio
       e INTERVISTE QITV

                    IL SERVIZIO
                       di QITV

Alberto Melgrati
          Halldis
                                  Antonio Rainò
                                      Halldis

tourists go home!                     S         22
LA BANCA D’ITALIA AVVIA LA VENDITA
            DI UN IMMOBILE SITO IN LA SPEZIA,
         VIA SAN ANTONIO 19, SENZA BASE D’ASTA

La Banca d’Italia intende alienare l’immobile sito
in La Spezia, Via San Antonio n. 19 con una pro-
cedura di vendita senza base d’asta.
L’immobile è ubicato all’interno del quartiere
storico della Cittadella nella porzione sud ovest
del centro cittadino; la sede è posta tra l’arse-
nale Militare e gli insediamenti originari della cit-
tà costituenti il nucleo su cui si è sviluppato il
tessuto urbano della Spezia.
L’edificio è caratterizzato da una piccola corte
interna, il prospetto principale è su via S. Anto-
nio e presenta un corpo centrale leggermente
sporgente sulla via pubblica in corrispondenza
del portone principale di accesso. Il prospetto
su via Colombo presenta invece una rientranza ai piani superiori e forma, al piano rialzato un porti-
cato con un’aiuola delimitata da una cancellata. La porzione di via Gramsci è caratterizzata da una
leggera sporgenza con ampio balcone al piano primo e sopralzo nella zona centrale. Il prospetto
di via Biassa è estremamente lineare ed è caratterizzato dall’ampio portone dell’ex carico valori.
L’immobile è sottoposto a vincolo di interesse storico-artistico. La vendita è, pertanto, subordinata
al rilascio dell’autorizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Il complesso immobiliare ha una superficie commerciale di circa mq. 3.542.
Le diverse unità poste all’interno dello stabile hanno le seguenti destinazioni d’uso: istituto di cre-
dito, residenziale e fabbricati e locali per esercizi sportivi senza fini di lucro (dopolavoro).
L’immobile si vende libero.

Classe energetica: G – EPh = 31,99 kWh/m³/anno.

Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 16 ottobre 2019.

 Per maggiori informazioni e dettagli, www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili
Una grande holding
oltre i confini del mercato
               Emanuele Bellani di REAAS ci racconta
                 l’integrazione con il gruppo YARD
                                di Marco Luraschi

 una grande holding oltre I CONFINI DEL mercato     S   24
La notizia che ha creato certamente un grande in-
           teresse la scorsa settimana nel mondo dei servizi è
           stata quella dell’integrazione tra due “top player” del
           mercato, il gruppo YARD e REAAS. Durante la pre-
           sentazione alla stampa i protagonisti hanno parlato
           di ”affinità elettive” in questo percorso, chiarendo che
           si tratta di un’integrazione che va a creare una grande
           holding nel mondo dei servizi real estate nata sulla
           base di una visione comune del mercato e dello svi-
           luppo futuro: approccio da “boutique” nei confronti del
           cliente, forte specializzazione nelle varie anime dalla
           holding, capacità di integrare le competenze, oriz-
           zonti internazionali e transettoriali di espansione. Per
           REAAS, che nell’ultima decade ha avuto una crescita
           esponenziale, l’integrazione con un operatore come
           YARD, guidata da Alessandro Pasquarelli (vedi nota
           a pagina successiva, ndr) è un passo fondamentale,
           come ci racconta Emanuele Bellani, uno dei due fon-
           datori insieme a Paolo Datti.

                    persona                       società

              emanuele bellani                     reaas

una grande holding oltre I CONFINI DEL mercato              S         25
pasquarelli, yard:
            due realtà complementari
                                     “L’integrazione di YARD e
                persona              REAAS – commenta Ales-
                                     sandro Pasquarelli, CEO di
                                     YARD – rappresenta la pri-
                                     ma tappa di un percorso che
                                     il nostro Gruppo ha avvia-
                                     to per costituire un punto
              alessandro             di riferimento nel mercato
              pasquarelli            dei servizi del Real Estate.
                                     Le due società si sono inte-
           grate perché sono perfettamente complementari e
           consentono al Gruppo di soddisfare la domanda di
           clienti e stakeholder del mercato, ampliando ulte-
           riormente le attività rivolte alla clientela corporate
           e a industry che, pur non avendo nell’immobiliare il
           loro core business, possie-
                                                    società
           dono importanti patrimoni
           per la gestione delle loro at-
           tività. Con questa ultima in-
           tegrazione inoltre si amplia
           il piano di internazionaliz-
           zazione del Gruppo, già av-
           viato in territorio europeo”.          gruppo yard

una grande holding oltre I CONFINI DEL mercato           S          26
Dott. Bellani, con l’integrazione tra YARD e REAAS
           nasce un player da 40 mln di euro di fatturato e cir-
           ca 160 dipendenti. Qual è il significato di un’opera-
           zione così importante e quale perimetro di attività
           avrà?
           La scelta di avviare un processo d’integrazione così
           rilevante nasce da un approfondito studio legato
           alle prospettive di business e dalle richieste dei princi-
           pali stakeholders di mercato, come sempre più spes-
           so viene riportato dagli organi di stampa nel nostro
           paese. Non solo gli investitori istituzionali specializ-
           zati nel real estate, ma anche il settore del credito
           e il comparto assicurativo da tempo sottolineano la
           necessità di avvalersi di advisor di fiducia struttura-
           ti e capitalizzati, in grado di erogare servizi tecnico/
           gestionali integrati e correlati. Le motivazioni legate
           quindi all’integrazione dei due gruppi riteniamo che
           potranno consentire al mercato di operare in modo
           sicuro demandando a specialisti tutto ciò che non
           appartiene al core business. Nasce così un gruppo
           di primo livello in grado a livello dimensionale di co-
           prire una vasta gamma di servizi tecnici e gestionali
           in Italia e all’estero, nell’ambito della consulenza del
           real estate. Per noi offrire un’ampia gamma di servi-
           zi significa aumentare il grado di specializzazione e
           coordinare in modo efficace esperti diversi che han-
           no come unico obiettivo soddisfare le richieste del
           cliente. Il processo in atto, oltre a unire due attori del
           mercato, intende infatti potenziare sotto un’unica
           regia l’integrazione tra le diverse (e nuove) attività di
           consulenza.

una grande holding oltre I CONFINI DEL mercato             S            27
La nuova realtà avrà un nome nuovo o come sem-
           bra manterrà le due denominazioni?
           Il gruppo è deciso a mantenere le due denominazioni
           per evidenziare le specializzazioni delle aree di bu-
           siness, privilegiando quelle in cui i brand nella loro
           storia hanno costruito credibilità e per cui si sono
           distinti sul mercato.

           Lei e il suo socio in REAAS, Paolo Datti, avrete ruoli
           apicali nella nuova realtà. Quali obbiettivi vi ponete
           in termini di crescita?
           Avremo ruoli apicali e saremo soci della holding.
           Nello specifico continueremo a lavorare nei nostri
           ambiti di competenza con la mission di costituire un
           gruppo in grado di crescere in modo rilevante in Italia
           e all’estero. In questo senso proseguiremo l’espan-
           sione europea che REAAS ha già avviato in questi
           anni con Londra (2014) e Parigi (maggio 2019), con
           l’obiettivo di assistere i clienti stranieri che operano
           in Italia anche nei rispettivi paesi di origine. Non si
           escludono comunque ulteriori azioni sul mercato.

           Come già anticipato, il mercato dei servizi a livello
           internazionale è un vostro target?
           Sì, e di fatto il percorso iniziato all’estero subirà po-
           tenzialmente un‘accelerazione, perché la nuova
           compagine è sicuramente più esperta e abituata
           a operazioni di crescita attraversa linee interne ed
           esterne.

una grande holding oltre I CONFINI DEL mercato             S           28
Punterete in particolare su qualche settore del real
           estate o sarete partner degli investitori e sviluppa-
           tori in tutti i settori?
           Saremo trasversali, senza limiti. Teniamo presen-
           te che quella in atto è davvero un’integrazione di
           strutture con pochissime sovrapposizioni e molte
           opportunità di completamento. è evidente che già
           l’unione in sé consentirà l’accesso a nuove oppor-
           tunità di business, che a loro volta - sono convinto
           - genereranno nuove strutture e figure professionali.
           L’obiettivo è quindi seguire tutti i settori del real
           estate, oltre a quello finanziario e assicurativo, ma
           si stanno studiando nuovi prodotti legati al settore
           corporate.

           è un momento in cui sul mercato si vedono fusioni,
           joint venture, aggregazioni. Il real estate oggi ne-
           cessita per essere competitivo di operatori di di-
           mensioni maggiori in Italia?
           La necessità di aggregazione e crescita è una prero-
           gativa comune anche al settore immobiliare. Come
           anticipato la logica di creare strutture di dimensio-
           ni maggiori e in grado di offrire una vasta gamma
           di servizi specialistici asseconda le esigenze di un
           mercato “prime” caratterizzato da investitori isti-
           tuzionali, come banche, fondi, etc. Questi operatori
           necessitano di risorse, specializzazioni e garanzie di
           standing sempre più elevato, soprattutto in relazio-
           ne al forte afflusso e alla diversificazione dei grandi
           patrimoni NPL e corporate. Ritengo che ci si debba
           attendere uno sviluppo dicotomico del mercato, che
           vedrà un livello istituzionale di alto profili e estrema-
           mente demanding e un mercato secondario più fra-
           zionato.

una grande holding oltre I CONFINI DEL mercato             S           29
Questa integrazione arriva a coronare un percorso
           di forte crescita di REAAS sul mercato dei servizi
           in Italia e anche all’estero. Secondo voi qual è la
           prossima frontiera in Italia nel mondo dei servizi al
           real estate?
           Se vogliamo guardare davvero lontano la prossima
           sfida è oltrepassare la frontiera del settore real esta-
           te e offrire i nostri servizi anche in altri ambiti in cui
           la componente immobiliare non è “core” ma ha un
           peso importante.
           Il mercato immobiliare è per definizione ciclico e il
           suo andamento segue quello dell’economia. Sareb-
           be interessante esaminare anche settori con dina-
           miche diverse dal real estate, per ampliare gli ambiti
           di crescita e garantirla anche in quelle fasi di mer-
           cato immobiliare meno positive in cui il numero di
           operazioni immobiliari si riduce. Di fatto l’integrazio-
           ne in atto già consentirà di bilanciare le varie com-
           ponenti di servizi. Le attività gestionali (property e
           facilty) o gli ambiti molto specifici (environment) ri-
           sentono meno dall’andamento del mercato, REAAS
           è cresciuta negli anni più difficili della crisi proprio in
           virtù delle sue competenze specialistiche in ambito
           ambientale. In prospettiva vorremmo rafforzarci in-
           troducendo in azienda competenze sempre più spe-
           cialistiche nel campo tecnico, ambientale e valutati-
           vo a servizio del settore corporate.

una grande holding oltre I CONFINI DEL mercato              S            30
AVVISO DI VENDITA DELL’IMMOBILE
      SITO IN LATINA, PIAZZA DELLA LIBERTÀ 10-11,
                  SENZA BASE D’ASTA

La Banca d’Italia intende alienare l’immobile
sito in Latina, Piazza della Libertà nn. 10-11, con
una procedura di vendita senza base d’asta.
Il complesso immobiliare, già adibito a Filia-
le della Banca d’Italia, è ubicato nel Centro
Storico della Città capoluogo, a pochi isolati
dal Municipio, sul lato orientale di Piazza della
Libertà, in posizione opposta rispetto all’edifi-
cio che ospita la Prefettura.
L’edificio è costituito da un unico corpo di fab-
brica, di complessivi 4 piani fuori terra, oltre al
seminterrato, che vede un corpo centrale più
alto unito a due corpi laterali più bassi.
L’area pertinenziale dell’edificio è costituita da un cortile interno di forma allungata che corre
lungo tutto il lato posteriore del fabbricato.
Il complesso immobiliare ha una superficie commerciale di circa mq 3030.
Le diverse unità poste all’interno dello stabile hanno le seguenti destinazioni d’uso: istituto di
credito, residenziale, locali per esercizi sportivi senza fini di lucro (dopolavoro), cabina ENEL e
locali di deposito.
L’immobile è sottoposto a vincolo di interesse storico-artistico. La vendita è, pertanto, subor-
dinata al rilascio dell’autorizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
L’immobile si vende libero ad eccezione di una cabina di trasformazione elettrica locata fino al
2024.
Classe energetica: F 27.44 KwH /m3 anno.

Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 16 ottobre 2019.

 Per maggiori informazioni e dettagli, www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili
Un nuovo player
                nel settore delle
              valutazioni per il RE
                                             Intervista a Piercarlo Rolando
                                          CEO di RINA Prime Value Services
                                                                di Cristina Giua

Un nuovo player nel settore delle valutazioni per il RE   S       32
Il settore delle valutazioni in ambito Real Estate sta
vivendo, complice il rinnovato interesse del comparto
per i servizi tecnici, una fase di rinnovamento; diver-
se società stanno infatti compiendo operazioni di fu-
sione e integrazione, in grado di far crescere questo
mercato portandolo a competere con realtà interna-
zionali più strutturate. È il caso di RINA Prime, nata
dalla fusione tra AxiA.RE e RINA Prime Value Ser-
vices: in quest’intervista Piercarlo Rolando illustra il
perimetro di questa nuova società, di cui è CEO, atti-
va sul fronte delle valutazioni e delle certificazioni in
ambito Real Estate.

Dott. Rolando, ci racconta come è nata la nuova
realtà RINA Prime Value Services?                                  società
La nuova RINA Prime rappresenta la realizzazio-
ne di un grande sogno di integrazione, iniziato un
anno fa con l’avvio della prima collaborazione con
RINA e che è proseguito con successo nei mesi.
Dopo un anno di profonda e rinnovata stima, intenso
scambio professionale e proficua collaborazione con
i manager di RINA e con l’Ing. Salerno (Presidente e
CEO RINA), abbiamo condiviso l’esigenza di costituire
un player “Nuovo” ed “Unico” raggiungendo l’accor-                rina prime
do per realizzare una realtà societaria costituita da
tutte le società che fanno già parte del gruppo AxiA.
RE ed integrandole con il ramo d’azienda tecnico del
gruppo RINA che già opera nei servizi di certificazio-
ne in ambito Real Estate.

    Un nuovo player nel settore delle valutazioni per il RE   S        33
L’elemento di novità ed unicità è la ragione che ha
portato alla strada dell’integrazione, crediamo mol-
to nell’opportunità di unire le nostre esperienze e
pensiamo che questo costituisca un valore aggiun-
to importante per i nostri Clienti che continueranno                  persona
a beneficiare della forte specializzazione che con-
traddistingue i nostri servizi avendo alle spalle una
organizzazione corporate di tipo multinazionale.
La nuova realtà sarà il frutto della fusione in AxiA.RE
della RINA Prime Value Services, attualmente con-
trollata da AxiA.RE, e del conferimento in essa del
ramo d’azienda RINA Real Estate & Asset Inspections.
La nuova RINA Prime Value Services sarà partecipa-
ta pariteticamente al 50% da RINA ed al 50% dai soci              piercarlo rolando
fondatori di AxiA.RE. RINA Prime Value Services, inol-
tre, controllerà NPLs RE Solutions (attualmente del
Gruppo Gabetti) a seguito della fusione di quest’ulti-
ma con Astasy (società oggi controllata da AxiA.RE).
Il Gruppo Gabetti continuerà a detenere una quota
del 15% di NPLs RE Solutions.

                                               Guarda
                                               la trasmissione
                                               su qitv

               forum

    Un nuovo player nel settore delle valutazioni per il RE   S           34
Avete dichiarato che RINA Prime Value Services non
è un full service provider: in quali settori di servizi
siete operativi?
Focus della nuova RINA Prime Value Services saran-
no le attività di: Esperto Indipendente e di Valutazio-
ne Immobiliare attraverso la business unit AxiA.RE,
Certificazione Tecnico Immobiliare (due diligence,            La nuova RINA Prime
project monitoring, audit e asset inspections) con la         Value Services si
business unit Technical Services, Valutazione in fase
di Erogazione e di monitoraggio del Credito attraver-         distingue non solo
so la business unit Loan Appraisal; inoltre, complete-
                                                              per l’eccellenza dei
ranno l’offerta i servizi di Advisory e quelli a supporto
della gestione di portafogli NPL e UTP delle banche.          suoi servizi, ma
Ognuno di questi settori ha già un suo posiziona-
mento sul mercato, l’integrazione pensiamo porterà            anche per alcuni
ad una crescita sia a livello nazionale che internazio-       principi fondamentali
nale, dove il gruppo RINA è già presente, in quanto
saranno i nostri clienti a preferire il nostro approccio      sintetizzabili nelle
basato sull’innovazione tecnologica e sul digitale.
                                                              seguenti key words:
La nuova RINA Prime Value Services si distingue nel
panorama delle società presenti sul mercato non solo          affidabilità, serietà,
per l’eccellenza dei suoi servizi, ma anche per alcuni
principi fondamentali sintetizzabili nelle seguenti key       trasparenza e
words: affidabilità, serietà, trasparenza e sostenibili-      sostenibilità
tà. Tutto questo è stato possibile dalla lungimiranza
degli azionisti delle due realtà che hanno voluto l’in-
tegrazione societaria e dai successi fin qui raggiun-
ti, che sono il risultato dello straordinario gruppo di
persone che in questi anni hanno lavorato fianco a
fianco al management in un clima fortemente stimo-
lante.

    Un nuovo player nel settore delle valutazioni per il RE   S           35
Quali obiettivi di fatturato vi siete fissati?
Per l’anno in corso l’obiettivo è un fatturato compre-
so tra i 12 e i 13 milioni di euro in Italia con l’impie-
go di circa 70 risorse negli uffici di Milano, Genova e
Roma. Il fatturato dell’esercizio in corso è frutto della
somma dei fatturati delle realtà aggregate con le ri-
spettive pipeline.
RINA Prime Value Services, sia attraverso una coor-                persona
dinata azione di cross selling sui Clienti della Società
e del Gruppo, che per mezzo dello sviluppo interna-
zionale nei paesi dove il Gruppo è già presente, ha un
obiettivo di fatturato a cinque anni compreso tra i 25
ed i 30 milioni di euro.
Per raggiungere obiettivi così sfidanti stiamo inve-
stendo molto in ambito business development, a
livello corporate è stata istituita una business unit
strategica che, mettendo insieme le esperienze del
                                                                  ugo salerno
top management con le risorse che operano in am-
bito business development operativo sulle singole
business unit, dovrebbe favorire e creare le condizio-
ni per una crescita annuale “double digit” organica e
coordinata.

    Un nuovo player nel settore delle valutazioni per il RE   S        36
Oltre a Milano, Genova e Roma, dove siete già pre-
senti, pensate di crescere in altre piazze italiane?
Vi interessa anche il mercato europeo?
La nuova RINA Prime Value Services è operativa sul
mercato italiano, attraverso le sedi di Milano, Genova
e Roma e attraverso i focal point sul territorio (Tori-
                                                                     persona
no, Firenze, Napoli, Bari), ai quali si aggiungono le ol-
tre 40 sedi operative RINA su tutte le regioni italiane.
Completano il presidio del territorio la Rete dei Tec-
nici Professionisti, sia in ambito valutativo che due
diligence, e gli oltre 150 AstaSy point specializzati in
esecuzioni immobiliari e procedure concorsuali sul
territorio.
Il presidio del territorio nazionale è assicurato, inol-
tre, anche grazie ad un Network di oltre 600 profes-               ugo giordano
sionisti con esperienza decennale, uniformemente
distribuiti sulle province italiane.
Siamo già, quindi, completamente operativi in Italia,
ma abbiamo l’ambizione di crescere anche a livel-
lo internazionale anche grazie al network RINA che
vanta oltre 200 uffici in 70 paesi del mondo con oltre
3.800 professionisti. Il mercato europeo ci interessa
molto in quanto possiamo, almeno in prima fase, se-
guire i nostri clienti italiani che vogliono investire nei
paesi europei. La seconda fase sarà invece quella di
crescere nei paesi stranieri vendendo direttamente i
nostri servizi ai Clienti di ciascun paese.

     Un nuovo player nel settore delle valutazioni per il RE   S         37
Sul nostro mercato stanno debuttando nuovi player
risultato di fusioni, joint venture, aggregazioni: cosa
ne pensa di questo cambio di scenario? Si può par-
lare di un real estate italiano che si sta avviando
verso una fase più matura, più competitiva?
Non penso sia un caso, in effetti mai come in questi
mesi abbiamo assistito ad un numero così elevato
di operazioni straordinarie tra player di mercato. Le
società di servizi in ambito real estate services sono
entrate sul mercato italiano a partire dagli anni 90, in
quegli anni sono arrivate le società di matrice inter-
nazionale e sono nate le principali società di servizi
italiane che poi con gli anni sono cresciute numeri-          Il mercato è stato
camente.                                                      contraddistinto in
In questi anni è emersa una esigenza forte dettata
dal fabbisogno di crescita professionale del settore          questi 25-30 anni
stimolata anche dall’ingresso degli investitori inter-
                                                              da diversi cicli
nazionali. Il mercato è stato contraddistinto in questi
25-30 anni da diversi cicli immobiliari ma da un’uni-         immobiliari ma da
ca tendenza: la crescita e lo sviluppo del settore con
un forte orientamento all’industrializzazione.
                                                              un’unica tendenza: la
Oggi possiamo dire di aver raggiunto una fase di ma-          crescita e lo sviluppo
turità del settore e stiamo vivendo una ulteriore fase
di trasformazione e di rinnovamento. L’esigenza pri-          del settore con un
oritaria di confrontarsi sempre di più con realtà a di-       forte orientamento
mensione globale ha stimolato e promosso una fase
di concentrazione e di crescita per aggregazione tra          all’industrializzazione
operatori con l’obiettivo di raggiungere una maggio-
re dimensione e, quindi, portare le nostre aziende in
grado di operare e confrontarsi con i player a scala
internazionale.

    Un nuovo player nel settore delle valutazioni per il RE   S           38
LA BANCA D’ITALIA AVVIA LA VENDITA
          DI UN IMMOBILE SITO IN SIENA, VIA DELLA
            STUFA SECCA 34, SENZA BASE D’ASTA

Il complesso immobiliare di cui trattasi è stato sede
della Filiale di Siena della Banca d’Italia. è ubicato
all’interno del perimetro del Centro Storico tra Via
della Stufa Secca e Via Pian d’Ovile.
L’edificio, formato da tre corpi di fabbrica, è un uni-
cum architettonico in cui le parti nuove sono stret-
tamente collegate a quella preesistente che è stata
totalmente restaurata.
Il primo corpo presenta cinque piani verso valle
e due a monte e verso via della Stufa Secca ed è
completato da un volume a un piano con pianta a
“U” contenente un corridoio coperto che delimita un cortile interno sistemato a verde.
Il secondo corpo si innesta al precedente e il suo prospetto verso il piazzale risulta fortemente
caratterizzato dalla presenza, nell’angolo nord, di uno sperone triangolare.
Il terzo edificio, la Palazzina Nava, è costituito da un edificio ottocentesco sottoposto a vincolo
d’interesse storico-artistico. è stato completamente ristrutturato e inserito nel nuovo complesso
edilizio e si sviluppa su tre piani oltre la copertura a pianta pressoché rettangolare.
Il complesso ha una superficie commerciale di mq 4.408. Inoltre, completano il complesso un ed-
ificio accessorio, già adibito a dopolavoro, sul lato di Via Garibaldi di superficie commerciale pari
a circa mq 120 e un edificio adibito ad alloggio distribuito su due piani, avente superficie commer-
ciale di circa mq 200.
Parte del complesso immobiliare è sottoposto al vincolo di interesse storico-artistico. La vendita è,
pertanto, subordinata al rilascio dell’autorizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e
del turismo.
Le diverse unità poste all’interno del complesso immobiliare hanno le seguenti destinazioni d’uso:
istituto di credito, residenziale, caserma, opificio, locali di deposito, autorimesse.
L’immobile si vende libero. Classe energetica: E 12,9 kWh/m3a.
Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 16 ottobre 2019.

 Per maggiori informazioni e contatti, www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili
Un patrimonio
             da “Gestire”
            Michele Sorbara parla della nuova società
                di property service da lui fondata
                             di Kevin Massimino

un patrimonio da “gestire”                        S     40
persona                     società

               michele sorbara                 gestire
                                           property service

           Servizi e residenziale sono al momento due temi
           chiave del panorama immobiliare. Entrambi questi
           settori devono affrontare un mercato in forte tra-
           sformazione, dalle esigenze della clientela alle nuove
           sfide dettate dalla tecnologia. Per entrare nel detta-
           glio di questo tema abbiamo invitato nei nostri stu-
           di QITV Michele Sorbara, Amministratore Delegato
           e Fondatore di Gestire Srl, una nuova realtà che si
           occupa proprio di questi due ambiti.

           Dottor Sorbara, partiamo con il conoscere meglio
           Gestire. Ci può descrivere di cosa si occupa la sua
           società e come è nata?
           Gestire è una società di property service che è nata
           da un’idea che abbiamo in testa, quella di creare
           maggiore valore per la proprietà immobiliare.
           E quando dico valore, intendo maggior prezzo sul
           mercato, forte capacità reddituale, miglioramento
           degli standard di godibilità per chi le abita.
           Veda, le case non devono essere soltanto belle. Una
           volta costruite o acquistate, le case devono funzio-
           nare, sono delle macchine che vanno mantenute in
           perfetta efficienza. E quando le rivendiamo, devo es-
           sere in perfetto ordine da tutti i punti di vista.

un patrimonio da “gestire”                                S         41
Siete una realtà abbastanza giovane, circa un anno
           di esperienza, ma siete già molto attivi. Tra i vostri
           clienti ci sono nomi importanti come lo sviluppo di
           Porta Vittoria a Milano. Chi sono i clienti con cui
           lavorate e puntate solo a Milano o anche altrove?
           Attualmente operiamo a Milano dove eroghiamo ser-
           vizi di property e facility per circa 80 tra singoli edifici
           e complessi edilizi.
           I nostri clienti sono essenzialmente sviluppatori,
           SGR, banche e compagnie di assicurazioni.
           Ci auguriamo di essere presto a Roma dove abbia-
           mo già in corso interessanti acquisizioni.
           Siamo molto interessati a portare i nostri servizi
           all’interno di operazioni immobiliari di grandi dimen-
           sioni ma anche nell’ambito degli immobili plurifra-
           zionati come nel caso di supercondominii, perché è
           in queste condizioni che riusciamo ad ottenere i ri-
           sultati migliori.

           Parlando di servizi immobiliari, molte società si
           stanno unendo per creare un’offerta più completa e
           soddisfare una clientela più esigente e, forse meno
           votata al risparmio. Si parla di tecnologia, comu-
           nicazione, relazione col committente, creazione di
           valore aggiunto e molto altro. Quali sono le sfide
           che realtà come la vostra devono affrontare?
           Lo vediamo anche noi e questo conferma le nostre
           idee e le scelte che abbiamo fatto.
           Nel panorama delle società di gestione e dell’ammi-
           nistrazione degli immobili, si continua ad operare in

un patrimonio da “gestire”                                   S            42
modo tradizionale. È evidente che si sente la man-
           canza di una società di servizi di nuova generazione
           in grado di dare risposte concrete e innovative alle
           esigenze del real estate, agli investitori, alle famiglie.
           Gestire è stata creata proprio per occupare questo
           spazio. Il nostro compito è quello di far funzionare gli
           immobili sotto tutti gli aspetti e per questo abbiamo
           riunito in un’unica società indipendente le compe-
           tenze del property management, la praticità delle at-
           tività di natura tecnico manutentiva, di building ma-
           nagement, e di erogazione delle facility, operandole
           sotto un’unica direzione al fine di ottenere continuità
           gestionale ed un diretto ed efficace controllo. Unirsi
           non basta, oggi non è possibile inventarsi. Bisogna
           essere innanzitutto competenti, bisogna avere una
           profonda conoscenza degli immobili e lavorare sodo
           tutti i giorni.
           I nostri clienti sono esigenti e ci mettono alla prova
           tutti i giorni. Vogliono strumenti innovativi a suppor-
           to di soluzioni, rapidità e risposte certe.
           Tutto questo è molto impegnativo e richiede il lavoro
           di donne e uomini molto capaci e generosi ma anche
           tecnologia, software, controllo dei processi, capacità
           di relazionarsi con il cliente.

               Guarda la trasmissione
                       su qitv

un patrimonio da “gestire”                                 S            43
Gestione vuol dire innovazione, ma anche riquali-
           ficazione, soprattutto nel residenziale. Un settore
           che in questo momento chiede a gran voce rigene-
           razione e diversificazione, anche per dare un nuovo
           aspetto alle nostre città. Come affrontare le richie-
           ste di questo mercato?
           Il residenziale la fa ancora da padrone nel mercato
           immobiliare e il vero patrimonio è costituito dall’esi-
           stente gestito in condominio.
           Il nuovo edificato ha sempre appeal, ma in confronto
           i volumi sono molto ridotti. Io ritengo che non sia più
           sufficiente costruire case. Bisogna prima pensarle,
           progettarle ed essere capaci di renderle efficienti nel
           tempo. Bisogna pensare a chi le acquisterà e le abi-
           terà. Le case concorrono alla qualità della nostra vita
           dunque dobbiamo riservargli la massima attenzione.
           È una responsabilità che dobbiamo prenderci tutti,
           soprattutto quando pensiamo alle famiglie, ai giova-
           ni che richiedono nuovi modelli di abitare e di essere
           facilitati nell’accesso alla casa.
           Noi lavoriamo tutti i giorni tra la gente, conosciamo le
           loro domande e le loro esigenze. Tutto cambia molto
           rapidamente e noi abbiamo il compito non solo di
           stare al passo ma anche di prevedere e progettare.
           Questa è la vera sfida.

un patrimonio da “gestire”                                S           44
LA BANCA D’ITALIA AVVIA LA VENDITA
             DI UN IMMOBILE SITO IN TRAPANI,
         PIAZZA SCARLATTI 7, SENZA BASE D’ASTA

La Banca d’Italia intende alienare l’immobile sito
in Trapani, Piazza Scarlatti 7, con una procedura
di vendita senza base d’asta.
Il complesso immobiliare di cui trattasi è stato
sede della Filiale di Trapani della Banca d’Italia.
L’immobile è situato nelle immediate adiacenze
del centro cittadino ed è compreso tra la piazza
Scarlatti, il lungomare Ammiraglio Staiti e la via
Ruggero di Lauria.
L’edificio presenta quattro elevazioni di cui una
seminterrata, per una superficie commerciale to-
tale di mq 2943,67 destinata ad uffici e di 522,19
mq destinati a residenze.
L’unità immobiliare destinata ad uffici si sviluppa tra il piano seminterrato e il piano terzo; le
unità destinate a residenza sono collocate tra il piano primo e il piano terzo.
L’edificio fu costruito tra il 1950 ed il 1953 su un’area di proprietà del Comune in cui sorgeva
il teatro comunale “Garibaldi”. Successivamente alla costruzione avvenuta nel periodo 1950-
1953, il fabbricato non ha subito interventi di ristrutturazione di particolare rilievo.
L’immobile è sottoposto al vincolo di interesse storico-artistico. La vendita è, pertanto, sub-
ordinata al rilascio dell’autorizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del tu-
rismo. L’immobile è in buono stato di conservazione e si vende libero.

Classe energetica uffici e assimilabili: G - 14 kWh/m3anno.
Classe energetica abitazioni: G - 14 kWh/m3anno.

Il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 16 ottobre 2019.

 Per maggiori informazioni e dettagli, www.bancaditalia.it/chi-siamo/beni-immobili
forum scenari
             i video della seconda giornata
FORUM
                         Core o Value Added: il mercato
                         della valorizzazione
                         Dario Valentino InvestiRE SGR
                         Nicholas Garattini Generali RE
                         Elena Sessa Arcadis Italia
FORUM
                         Investimenti e opportunità
                         di mercato, mattone e finanza
                         Gabriele Bonfiglioli COIMA RES
                         Riccardo Serrini Prelios
                         Davide Albertini Petroni Risanamento
intervista
                         Giuseppe Roveda
                         Aedes SIIQ

intervista
                         Mario Breglia
                         Scenari Immobiliari

intervista
                         mario deaglio
                         Centro Ricerche Einaudi
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                        H-Campus: sorge il più grande polo d’innovazione
       treviso            europea, tra formazione, digitale e start-up

                        Sono iniziati oggi i lavori di ampliamento di H-Campus, il
                        campus di H-FARM che, con i suoi 51 ettari di superficie,
                        sarà in grado di ospitare fino a 3.000 persone, diventando
                        così il più grande polo di innovazione in Europa. H-CAM-
                        PUS è lo spazio dove cresce e si sviluppa H-FARM, un
                        luogo in cui imprenditoria, innovazione e formazione con-
                        vivono e si contaminano l’un l’altra. Alla posa della prima
 servizio               pietra dell’ampliamento erano presenti i sindaci dei co-
                        muni interessati dal progetto.

                             Sangiorgio, CDP: H-Campus è un progetto
       treviso                     dal forte valore aggiunto

                        Marco Sangiorgio, Direttore Generale di CDP Investimenti
                        SGR, ci racconta il ruolo di CDP nell’operazione di amplia-
                        mento di H-Campus a Roncade (TV). Un progetto, in cui
                        CDP partecipa con il 40% del fondo che lo gestisce, che
                        in un certo senso si “stacca” leggermente dagli altri pro-
                        getti finanziati dal gruppo in ambito immobiliare ma che
                        in realtà vuole avere un forte impatto sul territorio, sulla
intervista              formazione delle future classi generazioni italiane attive
                        in ambito di innovazione e digitale.

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