La parentesi dei Millennials - Primaonline
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MASTER DELLA SCUOLA DI GIORNALISMO “WALTER TOBAGI” DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO/IFG Quindicinale N. 4 12 Gennaio 2016 ( ) La parentesi dei Millennials
EDITORIALE Non è più la stampa, bellezza! di Irene Bonino @irebonnie e Daniele Manca @Daniele_Manca Thomas Pettitt, professore di finito “Unfriend”, cioè togliere È sempre pericoloso parlare di letteratura alla University of l’amicizia su Facebook: una cosa una generazione – dei giovani, Southern Denmark, sostiene che la ormai comune, nel 2009, ma ancora soprattutto – in termini assoluti. comunicazione scritta sia solo una sfavillante di novità. Avrà sorriso, Raccontare, con precisione, chi fase. Piuttosto lunga – 500 anni – il professor Pettitt, nel sapere che la sono, cosa vogliono e cosa fanno. ma pur sempre una fase, “la parentesi parola del 2015 non è una parola ma Anche restringendo il campo, ci di Gutenberg”: il predominio della un disegnino, l’emoji che piange di sono l’appassionato di tecnologia e comunicazione orale, dice, è stato gioia. il ragazzo che legge il giornale di interrotto dall’invenzione della Se c’è qualcuno impegnato, più degli carta, quello che non cerca notizie stampa, ma prima la radio e la altri, nella chiusura di quella parentesi, e quello che lo fa a modo suo. Qui, televisione, e ora Internet, stanno è la generazione dei Millennials, i però, proviamo a fare una fotografia, chiudendo quella parentesi. primi a essere stati rimproverati per pur sapendo che, appena apparirà Lo studio di Pettitt risale a qualche i messaggi mandati a tavola e i primi nitida, sarà già ora di metterla in anno prima, ma è piuttosto noto un a non avere un passato senza Internet, un cassetto e di farne un’altra: la intervento al MIT dell’aprile 2010, senza computer e senza cellulare (o ad prossima generazione è pronta in cui il professore discute della sua averne poco). per cambiare di nuovo abitudini e teoria. In quel momento Whatsapp In questo numero di MM proviamo tecnologie, o trovare modi nuovi era appena stato inventato, mancava a rispondere a una domanda che per usare quelle che esistono, per ancora qualche mese alla comparsa li riguarda: come si informano i informarsi e comunicare. E poi per di Instagram e l’Oxford Dictionary ragazzi nati tra la fine del vecchio chiudere, continuando l’evoluzione, aveva eletto parola dell’anno appena millennio e l’inizio di quello nuovo? anche la parentesi del Millennials. MASTER DELLA SCUOLA DI GIORNALISMO “WALTER TOBAGI” DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO/IFG Quindicinale N. 4 12 Gennaio 2016 Sommario 12 gennaio 2016 Quindicinale della Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” ( ) 10 VIDEONEWS, dell’Università degli Studi di Milano/Ifg COME TU MI VUOI a cura di Alberto Bellotto Piazza Indro Montanelli 14 articoli di: 20099 Sesto San Giovanni - Milano Nicola Grolla e Antonio Lusardi, Indirizzo e-mail Matteo Furcas e Federica Scutari, giornalismo@unimi.it Domenico Motisi e Angelica la parentesi dei millennials D’Errico direttore responsabile Venanzio Postiglione 14 MI FIDO DI TE, 3 BASTA GIORNALI E TV: ANKE SE NN SO KI 6 vicedirettore ADESSO SCELGO IO a cura di Cecilia Mussi Claudio Lindner a cura di Andrea De Cesco articoli di: direttore della Scuola articoli di: Livia Liberatore e Federica Villa, Marco Cuniberti Alessio Chiodi e Andrea De Cesco, Andrea Cominetti, Flavio Bianco e Gabriele Nicolussi, Diana Cavalcoli e MichelaRovelli, Carmela Adinolfi e Emiliano Simone Gorla e Cecilia Mussi Segreteria del Master Mariotti, Tel.+390250321731 Elisabetta Invernizzi e Chiara Baldi lunedi – venerdi dalle 9 alle 15 18 FABER NOTITIAE TUAE E-mail: elisa.sgorbani@unimi.it articoli di: 7 TOCCA, SCORRI, GUARDA Alberto Bellotto, a cura di Alessia Albertin Chiara Amodeo, Chiara Severgnini (registrazione Tribunale di Milano articoli di: N°321 del 9 – 05 – 2006) Roberto Bordi e Lara Martino, Tutte le foto ritraggono gli studenti STAMPA-Loreto Print Camilla Colombo e Marta Latini, Alessia Albertin e Chiara Piotto della Scuola di Giornalismo via Andrea Costa, 7 – 20131 e sono state realizzate da loro. Milano 2
BASTA GIORNALI E TV: ADESSO SCELGO IO a cura di Andrea de Cesco @AndreaFdeCesco Marta Latini, 28 anni Foto di Alessio Chiodi 3
Prova a prendermi, Podcast, editing, e pubblicazione di contenuti audio online, tutti possono crearsi una Parola d’ordine: newsletter le radio approfondire. propria trasmissione web. Gratis, nella maggior parte dei casi. I costi di re- alizzazione sono infatti relativamente “Unire i puntini” nel caos digitale: libere ridotti, e nulli in confronto ai budget milionari necessari per lanciare un Anche a pagamento adesso programma in una radio terrestre. questo lo scopo dei notiziari via e-mail Il podcast non ha orari, essendo sem- pre disponibile online e quindi fruibile Blendle e lavoce.info: la risposta di ALESSIO CHIODI @AlessioChiodi sono 2.0 ad ogni ora della giornata. Ti sei per- so la tua trasmissione preferita? Non c’è problema, basta un click e la puoi tutta digitale alla crisi dell’editoria di CARMELA ADINOLFI @carmelaadinolfi e ANDREA DE CESCO @AndreaFdeCesco Nati 11 anni fa, ascoltare anche a giorni di distanza. Non deve inoltre essere scaricato sul e EMILIANO MARIOTTI @MariottiEm permettono pc e non occupa prezioso spazio di G memoria, perché a tutti gli effetti è iù i muri, addio alle piattafor- del sito. La formula del successo? Un di creare in modo S e i lettori non vanno dalle noti- re della Sera dedicato a un pubblico uno streaming. È ascoltabile da ogni me. Stop alle sottoscrizioni. unico aggregatore per leggere tutte le zie, le notizie vanno dai lettori. Si potrebbe riassumere così il fe- specializzato di banchieri, bancari e promotori finanziari, che già di primo innovativo device ed utilizzato soprattutto trami- te gli smartphone. In metro, sull’auto- Basta con le registrazioni a mille siti d’informazione. Oggi il gior- testate nazionali. Attraverso un siste- ma di micropagamento (25 centesimi nomeno delle newsletter, comparso in- sieme a Internet e risorto con il boom mattino hanno bisogno di notizie ag- giornate. un programma bus, in camera, a casa come in vacan- za. Il podcast diventa una narrativa di nale si legge a spizzichi e bocconi: si strappa ciò che interessa e si appro- ad articolo) puoi leggere ciò che vuoi. E se non sei soddisfatto c’è anche il dell’informazione online. Non è un Un altro esempio di newsletter di radiofonico sottofondo. fondisce. I lettori si costruiscono da rimborso. Una formula che non preve- caso che questo tipo di servizio vada successo parte dagli Stati Uniti e si Ecco perché per i professionisti (e soli il proprio percorso informativo. de né login né registrazioni e che lascia alla grande tra i rappresentanti della chiama The Skimm, ad opera delle non) del settore dell’informazione è Non amano perdere tempo. Iscriversi il lettore libero di progettare la pro- cosiddetta Generazione Y, che nella due ventottenni Danielle Weisberg di FLAVIO BIANCO fondamentale scendere a patti con a un portale, abbonarsi o gestire un pria esperienza d’uso. Analisi e pez- Rete ci sguazzano. Contenuti chiari e e Carly Zakin. Nata nel luglio 2012, @flavius85 questo nuovo strumento: i cosiddetti paywall è ormai un passaggio super- zi di long form journalism i testi più sintetici e “consegna a domicilio” sono ha un bacino di utenza di un milione e GABRIELE NICOLUSSI Millennials sono ormai abituati a con- fluo. Vogliono news, di qualità e su- acquistati. Questo perché - secondo gli elementi che attraggono i giova- e mezzo di lettori e nel solo 2014 ha @GabNicolussi tenuti malleabili, facilmente fruibili, bito. Comporre il proprio quotidiano Klöpping - al lettore non interessa più ni tra i 18 e i 34 anni, due terzi dei fatturato otto milioni di dollari. «Le che si modellino sui loro orari e sulle è un’abitudine fra gli under 35, cui solo “cosa” è accaduto ma soprattutto quali -secondo un sondaggio condotto giovani donne spendono molto tempo loro esigenze. Il podcast è, in un certo piace l’approfondimento e l’analisi il “perché”. Dopo aver incassato il so- da Media Insight Project- si informa alla ricerca di notizie e novità nell’am- senso, un vestito su misura che va bene delle notizie. Non di sole hard news si stegno di testate come New York Times N almeno una volta al giorno su quanto bito della moda e della bellezza: per- el 2005 “podcasting” venne a tutti. I giornalisti non devono far al- vive. E gli esperimenti editoriali sulla e Wall Street Journal e del gruppo dei accade nel mondo. ché non creare un sistema da cui pos- scelta come parola dell’anno tro che diventare dei sarti provetti. tratta Utrecht-Milano sembrano aver tedeschi di Axel Springer, la redazio- Veri e propri notiziari via posta elet- sano attingere informazioni?», si sono dal New Oxford Dictionary. Negli Stati Uniti questo media è or- intercettato e dato ospitalità a questa ne (composta da giornalisti più circa tronica, le newsletter hanno saputo chieste le due fondatrici al momento Da allora questo termine viene as- mai realtà consolidata che riesce a richiesta: Blendle e lavoce.info sono 30 fra sviluppatori e programmatori) adeguarsi ai cambiamenti del mondo di dare inizio alla loro avventura. sociato all’informazione. Recuperare sostenersi anche grazie alle offerte due di queste “case”. Olandese una, è pronta allo sbarco oltreoceano da digitale. Se si parte dalla constatazio- Il ruolo principale svolto dalle new- notizie al giorno d’oggi può apparire degli utenti. E nel nostro Paese? Ci italiana l’altra, startup la prima, nata in inizio 2016. Intanto è già disponibile ne che quasi la totalità dei Millen- sletter è setacciare la Rete in cerca semplice e rapido. Sembrerebbe un sono tutte le condizioni per un au- ambienti accademici la seconda. Uno una versione internazionale in lingua nials (l’80 per cento, a detta della U.S. delle notizie migliori. «È unire i pun- gioco da ragazzi. Già, i ragazzi. O me- mento della fruizione di contenuti è un aggregatore di quotidiani e siti inglese. Blendle ruota attorno a una Chamber of Commerce Foundation) tini il lavoro sporco, la fatica vera. Pro- glio i “Millennials”, la generazione di on demand, a cominciare dal boom di di news, l’altro un portale specializza- community di 250mila utenti. Lettori dorme con lo smartphone accanto al durre senso», sostiene Pagliaro. Anche giovani nati tra gli anni Ottanta e il vendite di smartphone: i podcast sono to in economia, politica e finanza. In di qualità come quelli de lavoce.info letto, si capisce l’importanza di adat- grandi testate come il Financial Times Duemila. Vi siete mai chiesti come si infatti sempre più fruiti da mobile, e mezzo una dozzina d’anni e un paio di che oggi con oltre 60mila follower su tare il testo delle mail allo schermo del e il Washington Post hanno sviluppa- informano i nostri ragazzi, nella for- i suoi principali fruitori hanno un’età generazioni di Millennials che hanno Twitter e poco più di 20mila like su cellulare e di far sì che la ricezione av- to servizi di newsletter, anche se forse tunata ipotesi in cui lo facciano? Nella compresa tra i 18 e i 24 anni. Tra i Mil- mandato in fumo i piani degli edito- Facebook è una delle fonti più auto- venga nella prime ore del mattino. tutte queste piattaforme peccano di “selva oscura” dell’informazione, pro- lennials quindi c’è tanta voglia di in- ri di mezzo mondo. «Due terzi degli revoli in materie delicate come sanità, Un po’ come in un panificio, l’attività scarsa multimedialità (un’eccezione è prio il media del podcast si sta prepo- formarsi, di informare, e di fare intrat- utenti che accedono tramite Facebook pensioni, lavoro ed energia. La lettura si svolge soprattutto di notte, quan- la spagnola The Objective, che offre tentemente facendo largo tra le nuo- tenimento come dimostrano le tante hanno meno di 35 anni», dice Ale- è gratuita ma sono previste sottoscri- do tutti gli altri riposano. «Verso sera foto-notizie quotidiane corredate di ve generazioni. Per chi fosse vissuto radio universitarie. Tra le piattaforme xander Klöpping, giornalista, 27 anni, zioni e donazioni. E sono gli stessi facciamo una riunione (virtuale) per brevi commenti). lontano dal pianeta Terra negli ultimi specializzate del settore c’è Spreaker, cofondatore di quello che è già stato redattori - 32 quelli fissi, quasi tutti accordarci sui temi da proporre il gior- D’altro canto, rispetto al multimediale anni, i podcast possono essere definiti un prodotto tutto italiano. Bolognese ribattezzato “l’iTunes delle news”, «e professori, cui si aggiungono di volta no dopo», spiega Beniamino Pagliaro, Facebook le mail paiono essere quat- “radio libere 2.0”. La storia è avvolta per la precisione. Lanciato nel 2010, in decine di migliaia stanno pagan- in volta esperti vari - a devolvere parte fondatore di Good Morning Italia, tro volte più efficaci nel raggiungere la nella leggenda e si fa risalire al lontano ha all’attivo 25mila podcaster e quasi 5 do per il giornalismo come se fosse dei loro compensi per sostenere i costi che nel giro di tre anni si è guadagna- propria audience, che si sente destina- 2004 con Adam Curry, ex vj di MTV e milioni di utenti attivi ogni mese. Una la cosa più normale del mondo». Ep- di gestione del desk. Sforzi ripagati da ta più di tremila abbonati paganti. «Il taria di un prodotto più personalizzato inventore del software iPodder, ideato sorta di Netflix radiofonico che ha ri- pure quando ad aprile 2014 Klöpping una platea di lettori in costante cresci- responsabile dell’edizione porta avanti e meno confusionario. «Le newsletter per la gestione di podcast. cevuto anche il plauso della rivista di ha lanciato Blendle non avrebbe mai ta. Traino essenziale quel 60 per cento il lavoro fino all’alba, quando con un danno la sensazione di essere persona- Realizzare podcast oggi è sempre più economia e finanza Forbes e dal blog di immaginato questo successo fra i suoi di visualizzazioni che arriva dagli un- semplice click procede all’invio». I sa- li - sostiene un report del californiano semplice. Basta una connessione In- tecnologia TechCrunch. coetanei. Oggi invece la fascia dai 20 der 35. Un dato comune ai due modelli crifici del lavoro notturno li conoscono Nielsen Norman Group - perché arri- ternet, un client, un buon microfono La primavera digitale dell’audio sem- ai 35 anni rappresenta il 60 per cen- editoriali che a mille chilometri di di- bene anche la redazione di Ore 12, il vano nella posta degli utenti, con cui e il gioco è fatto. Utilizzando piatta- bra dunque essere arrivata e destinata to degli accessi totali. Ed è addirittura stanza cercano di dare una risposta alla progetto di Economia Pro del Corrie- si instaura una relazione continuativa» forme create apposta per registrazione, a durare ancora a lungo. quella tra i 20 e i 25 lo zoccolo duro crisi dell’editoria. 4 5
Newsgames: l’informazione? Un gioco da ragazzi TOCCA, Dal Brasile e dagli Usa arriva un nuovo modo di avvicinare i giovani alle news: Jogo da Mafia e Cutthroat Capitalism, SCORRI, il racconto di pirati e criminali in formato videogame di ELISABETTA INVERNIZZI @bettainvernizzi GUARDA e CHIARA BALDI @ChiaraBaldi86 a cura di Alessia Albertin @AlexAlbertin91 T uo figlio trascorre ore e ore im- na Superinteressante, merso nei videogames e ignora si ispira alla crimi- quello che succede nel mondo? nalità organizzata, Un gol a Pes dribbla ogni genere di Cutthroat Capitali- notizia? Tra la generazione Y e l’infor- sm è invece un pro- mazione, si sa, non c’è grande feeling. dotto del mensile Eppure c’è chi ha trovato il modo per Wired. In Jogo de sedurre e ammaliare, con il linguaggio Mafia il giocatore del gameplay, i millenials al giornali- indossa i panni di smo. La formula magica dei newsga- un poliziotto sotto mes – una forma di informazione in- copertura che indaga terattiva – la spiega Fred di Giacomo, sul traffico di droga. uno dei creatori di Jogo de Mafia, in Si cala perfettamente un’intervista a Niemanlab: ‹‹Il gioco nella parte dell’infil- informa? Se non lo fa, è solo un gioco. trato per ottenere le Il gioco diverte? Se non lo fa, è solo informazioni di cui giornalismo». ha bisogno, e risolve Selfie di Nicola Grolla, 27 anni. Nei laboratori di diversi quotidiani il caso. americani sono in fase di sperimenta- Casi che in Brasile zione ‹‹le magnifiche sorti e progressi- sono all’ordine del ve›› della gamification per avvicinare i giorno. In Cutthroat Capitalism, in- listi sono richieste competenze nuove, Millennials, ovvero i giovani nati tra la vece, il giocatore veste i panni del ca- come programmare un software e ave- fine degli anni Ottanta e i primi anni pitano di una nave di pirati che, dopo re doti di design. Duemila nel mondo occidentale, alle varie peripezie basate su scenari real- Per Fred Di Giacomo è fondamentale notizie. Il motto? Giocando s’impara. mente accaduti, deve riuscire a lasciare per una testata creare squadre multi- Si impara, ad esempio, a familiarizza- il porto di Eyl, in Somalia, con tutta la mediali integrate, capaci di offrire un re con i meccanismi della criminalità sua truppa, attaccare e quindi catturare prodotto, il newsgames, che funzio- organizzata o a esplorare lo scenario una nave nel Golfo di Aden. Oppu- ni su più dispositivi mobile. Cambia della pirateria a bordo di una barca re a trattare per il rilascio di qualche il modo in cui pensare alle notizie, si nelle acque della Somalia. Sempre da ostaggio. Notizie che quotidianamente inserisce con prepotenza l’elemento una prospettiva interna e coinvolgente. affollano i principali media del mondo. visuale e la meccanica del gioco, con Storie interattive per far rivivere fatti e Entrambi i videogiochi sono costruiti un’attenzione particolare alle illustra- storie in prima persona. sulla base di informazioni vere, tratte zioni per ricreare in modo realistico e Jogo de Mafia e Cutthroat Capitalism dalle notizie di cronaca nazionale e in- accattivante le scene. sono tra gli esempi più interessanti ternazionale. Perché? Perché la gamification – il della contaminazione tra videogiochi e Per i Millennials mettersi alla prova processo che mutua elementi tipici informazione. Nati entrambi nel 2009 con Jogo de Mafia o Cutthroat Ca- dei giochi e tecniche di game design come stimoli per coinvolgere i nativi pitalism è un modo rapido e intuitivo ad altri contesti – richiede un lavoro di Da sinistra a destra: digitali, hanno attirato le attenzioni per conoscere e vedere, più che leggere squadra molto più intenso di quello di Chiara Piotto, 22 anni,; Roberto Bordi, 25, di molte testate internazionali come un articolo di giornale. Alla creazione redazione. Ma che ha una grossa am- Marta Latini, 28, Camilla Colombo, 25. New York Times, El Pais e CNN. Jogo dei newsgames collaborano giornalisti, bizione: far sì che i ragazzi di oggi si Foto di Alessio Chiodi de Mafia, creato dalla rivista brasilia- designer e programmatori. Ai giorna- avvicinino alle notizie. 6 7
Il futuro scorre dall’alto al basso Notizie da assaggiare con lo sguardo Informarsi non è più solo questione di contenuti, ma di come li si legge Titoli e storie brevi da cliccare sul quadrante: la nuova di ALESSIA ALBERTIN @AlexAlbertin91 e CHIARA PIOTTO @ChiaraPiotto frontiera dell’informazione è targata Apple Watch T endinite da texting. menti unici, tutti immortalati con lo profondire senza sommergere di in- di ROBERTO BORDI @Robbordi89 È la patologia del smartphone, si intende. Se condivide- formazioni il lettore, AJ+ e Vox hanno e LARA MARTINO @martinolara nuovo millennio re gli scatti sui social non basta più, è trovato una soluzione nelle card news. dovuta all’uso intenso del arrivata StoreHouse: un’app che per- Una formula che permette di spac- S cordatevi i tweet di 140 caratteri, giornale, rielaborate come brevi storie della propria squadra del cuore. Un’al- cellulare. Con l’avvento de- mette di raccontare storie con foto e chettare le notizie secondo il contenu- sono troppo lunghi. In futuro, le e aggiornate nel corso della giorna- tra funzione innovativa è la “save for gli smartphone dagli scher- video, solo ed esclusivamente tramite to e di presentarle in modo interattivo notizie saranno ancora più brevi. ta. I lettori che scaricano l’app a loro later”. Se non si ha tempo per appro- mi sempre più grandi, usare iPhone o iPad. Basta caricarle, scrive- e intuitivo. A portata di quadrante (o di polso). È dedicata dal sito, ricevono ogni gior- fondire una notizia, è sufficiente clic- il telefono è diventato sem- re una breve descrizione qua e là e il Funzionano soprattutto per le storie proprio il caso di dirlo: con il lancio no una decina di “news alert” di una care a lungo sul link. In questo modo, pre più faticoso per le dita. gioco è fatto. Il tutto realizzato e pub- articolate e le notizie di attualità per- sul mercato dell’Apple Watch, l’orolo- sola riga sul loro orologio senza biso- Moments la mette da parte e qualche Ecco dunque il rimedio: blicato sul web senza staccare i pollici ché permettono a chi non ha seguito gio interattivo della Apple, il giorna- gno di iscriversi al portale. Alle notizie ora dopo segnala all’utente gli articoli scorrere dall’alto al basso dallo smartphone. l’evento fin dall’inizio di aggiornarsi lismo digitale ha cambiato faccia. La testuali si accompagnano, sempre in ancora da leggere. stanca meno, è un movi- La vertical-video syndrome velocemente. Mobile-friendly per na- parola d’ordine è inglese: “glance”, che dimensioni minuscole, foto, grafiche e Intanto le vendite dell’Apple Watch mento più fluido rispetto Prima di Periscope girare i video in tura, sono approdate anche sulle app significa “dare un’occhiata”. Il tempo illustrazioni di vario tipo, con la possi- continuano dentro e fuori gli Stati a quello da sinistra a de- verticale era un errore, un sintomo del- di informazione. per leggere le news é sempre più breve bilità di visualizzarle anche sull’iPho- Uniti. Dopo un boom iniziale, la casa stra. Perciò meglio adottare la “vertical-video syndrome” (malattia Anche le foto vanno in verticale e alcuni dei quotidiani più importanti ne, a cui l’Apple Watch è continua- di Cupertino ha registrato un calo che una prospettiva verticale: fittizia inventata per stigmatizzare Creare gallery fotografiche in scorri- del mondo provano ad adeguarsi. Su mente collegato. Basta un semplice l’ha costretta a rivedere le previsioni di mentre app, gallery, news e chi sbagliava verso). Ora è la regola: mento verticale, piuttosto che nel clas- tutti il New York Times e il Guardian, clic sullo schermo dell’orologio per far vendita elaborate al momento del lan- video sul mobile si stanno a cambiare le carte in tavola è stata la sico formato slideshow orizzontale, è che nella prima metà del 2015 hanno aprire sullo smartphone una finestra cio sul mercato. E in Italia? L’Apple modificando, l’aggregatore app gratuita per i video streaming di un costo per i giornali online perché fa sviluppato delle app per adattare i pro- dove leggere l’articolo per intero. Watch è arrivato il 26 giugno 2015, di contenuti multimediali Twitter, usata dalla metà dei Millen- perdere page view (numeri di pagine pri contenuti informativi alle dimen- Moments, l’app per l’Apple Watch ma i media nostrani non hanno an- StoreHouse, i video strea- nials americani contro il 25 per cento aperte), che a loro volta impattano sui sioni dell’ultimo nato in casa Apple. che il Guardian ha lanciato sul mer- cora elaborato applicazioni specifiche. ming di Periscope, le card della fascia 35-49. Questo perché te- rendimenti pubblicitari. Il quotidiano della “grande mela” è cato contemporaneamente al New Le nostre testate in genere incontrano news di AJ+ o di Vox sono nere il telefono in verticale permette Ma le foto in verticale sono più “mobi- stato il primo a introdurre questo York Times, funziona più o meno con qualche difficoltà nell’adeguarsi alle già nate in questo senso. di toccare più agilmente lo schermo, le friendly”, adatte allo schermo dello nuovo servizio di informazione. In lo stesso meccanismo, ma con qualche nuove tecnologie. E alcuni quotidiani, Lo storytelling per tutti rilasciando senza fatica cuoricini di smartphone e più veloci da caricare. pratica, il Nyt fornisce ai possessori particolarità. Gli appassionati di cal- come il Corriere, lamentano una len- Un viaggio all’estero, una like e commenti ai video degli altri. Perciò sempre più giornali si vedono di smartwatch un mix di notizie in cio, ad esempio, possono avere in tem- tezza da parte di Apple a rispondere vacanza, una gita. Molte le Giocare a carte con l’informazione costretti a “sacrificarsi” e cambiano il formato ridotto da ogni sezione del po reale gli aggiornamenti sui risultati alle proposte per sviluppare nuove app. occasioni che regalano mo- Se la sfida per i media on-line è ap- verso delle gallery. “supermercato delle news” in formato Mangiare e bere, Sviluppo, Persone), cativo» Va meglio, ma non troppo, al lotte Five, Circa e Now propongono Giornalismo mobile. Il sito Charlotte Five e le app Circa, Now, Watchup - tutte piatta- che sembrano rivolgersi piuttosto a giovani cresciuti nell’epoca del digitale. settore qualità. Now, la guida del New York Times alle notizie più importanti singolarmente. E forse grazie a questa sintesi l’app, secondo quanto riporta supermarket forme nate negli ultimi cinque anni Il reparto delle notizie internazionali della giornata, ha le spalle coperte da il fondatore, conta migliaia di iscritti, - si focalizzano ognuna su un reparto è riempito da Circa, un’applicazione una delle più autorevoli testate mon- aumentati del 60 per cento solo ne- specifico. Il locale, l’internazionale, il nata nel 2011 con lo scopo di fornire diali. Sceglie e propone gli articoli la gli Usa alla fine del 2014. Il “Tg fai marchio di qualità e il video. al lettore una rosa di news da digerire mattina e la sera, mentre la domenica da te” ruota intorno a questa formula: Tre app e un sito confezionano Charlotte Five ha puntato sul primo. in pochi minuti. Nel 2013 sembrava viene pubblicata una rassegna stampa un video accompagna le notizie. Tut- le notizie per i Millennials Figlio del quotidiano Charlotte Obser- ver, che dal 1886 copre l’informazione aver raggiunto il target perfetto. Un terzo degli utenti era compreso tra i del weekend. Lanciata nell’aprile 2014, a 7,99 dollari al mese, non ha avuto bi- tavia ad essere selezionate non sono le news – come negli altri tre casi – del North Carolina, dal 2014 presenta 25 e i 34 anni, mentre un quarto co- sogno nemmeno di un anno per pas- bensì le testate. Al Jazeera, Financial ogni giorno in versione online cinque priva gli under 18. Da aprile 2015 sare alla modalità gratuita. Segno che Times, CNN, Fox News, ad esempio. di CAMILLA COLOMBO @camillacolombo9 e MARTA LATINI @marta_latini storie locali della città americana. Il l’app è scomparsa dall’Apple Store. Il i circa 20 mila abbonati, per lo più tra Nel 2015 Watchup ha ampliato il pa- sito ha una media di 220mila visualiz- motivo? Il rosso dell’azienda ha messo i 20 e i 30 anni, non erano abbastanza nel informativo: nella versione italia- zazioni al mese, sostiene Jennifer Ro- in standby il progetto. «Il nostro piano per conquistare il pubblico prescelto. na, oltre alle testate nazionali come il P rendo questo o prendo quello? Media Insight Research l’85 per cento thacker, innovations editor, e le fasce di era monetizzare Circa costruendo una Quello dei Millennials, abituati a fare Fatto Quotidiano e La7, ora si possono Nei corridoi del giornalismo- dei giovani tra i 18 e i 34 anni segue età sono ripartite così: il 43 per cento strategia editoriale», ha precisato il co- del proprio smartphone la prima- e a trovare anche quelle locali. Con l’app supermarket il Millennial si le notizie che reputa importanti. Ov- di coloro che visitano quotidianamen- fondatore Matt Galligan nel suo post volte unica- fonte di informazione. di Farano tocca al Millennial decidere aggira con il suo carrello. Come in vero essenziali, utili e vicine ai propri te la pagina ha un’età compresa tra i 18 di congedo dello scorso giugno, «sfor- Gli scaffali di Watchup, il Tg inven- cosa mettere nel carrello. Scegliendo ogni supermercato però l’offerta è già interessi. Per attirarli, quattro realtà e i 34 anni. Un bilancio in linea con le tunatamente non siamo stati capaci di tato dall’italiano Adriano Farano nel anche argomenti non segnati sulla lista selezionata. Secondo uno studio del editoriali hanno messo in piedi un sezioni dell’homepage (Cose da fare, raggiungere un investimento signifi- 2010, offrono tutto quello che Char- della spesa originale. 8 9
VIDEONEWS, Youtuber, dal gaming al tutorial. Quanto rimane all’informazione? COME TU MI VUOI Favij, Frank Matano e CutiePieMarzia: stessa piattaforma, a cura di Alberto Bellotto @AlbertoBellotto modelli diversi, successo assicurato. Vale anche per le news? di NICOLA GROLLA @NicolaGrolla e ANTONIO LUSARDI @AntonioLusardi Come loro, nessuno mai. Almeno in ha reso celebre il fidanzato youtuber proprio canale. Altrimenti tutto resta Italia. 22 anni di media e (nonostan- PewDePie (che con oltre 40 milioni di un hobby, una passione. Ma è proprio te le differenze) oltre due milioni di affezionati guida la classifica mondia- qui che ogni ricetta per il successo vie- iscritti al proprio canale. Sono i primi le). Nei suoi video parla di quasi tutto: ne meno. tre youtuber italiani: Silvia Bisognin, ricette, esperienze personali e tutorial «Solamente parlando di qualcosa che Francesco Matano e Lorenzo Ostuni. sul trucco. Rigorosamente nella lingua piace davvero si possono motivare le A dieci anni dall’apertura del portale di Sua Maestà Elisabetta. persone alla condivisione e alla pro- video più famoso di Internet, i con- Francesco “Frank” Matano e Favij duzione regolare di video», rivela la tenuti generati e caricati dagli utenti (pseudonimo di Lorenzo Ostuni), 44enne romana Sara Mormino, re- sulla propria pagina personale hanno condividono la passione per i videoga- sponsabile mondiale delle partnership un successo superiore a quelli della me. Niente recensioni impostate, ma di YouTube. Come dimostrano le espe- maggior parte dei media tradizionali e esperienza di gioco diretta e reazioni rienze di CutiePieMarzia, Matano e dei network d’informazione. istantanee. Il tutto registrato, montato Favij, il successo degli User generated In confronto, il canale di “mamma” Rai e caricato secondo i canoni di un trend content su YouTube parte proprio da si ferma a 1,2 milioni di iscritti, men- di livello mondiale: oltre la metà dei questo: ciò che interessa maggiormen- tre i vari canali Sky superano a fatica primi 100 youtubers mondiali gestisce te l’autore, interessa anche i suoi fol- soglia 10 mila. un canale di gaming. lower, e viceversa (con tanto di vlog di Ma al di là del comune successo, i pri- Qual è il segreto di tanto successo? commento). mi tre youtubers italiani rappresenta- Secondo Luca Casadei, patron della Per quanto mescolato – o sommerso no modi diversi di utilizzare il mezzo. Web Star Channel che scova i talen- – da ironia e comicità, il servizio in- CutiePieMarzia (la vicentina Silvia ti di Internet attraverso un algorit- formativo che gli youtuber svolgono Bisognin), quasi sei milioni di iscritti mo matematico, sono tre i requisiti per gli iscritti al proprio canale supe- e 16 milioni di visualizzazioni al mese, fondamentali: «Il primo è avere una ra di gran lunga quello che gli utenti punta sull’inglese, la stessa mossa che linea editoriale, il secondo è leggere possono trovare sui media tradizionali. i commenti degli utenti per capire il Non solo dal punto di vita dei conte- gradimento e il terzo è la costanza. nuti, ma anche della forma: più diretta, L’audience aumenta solo se si posta rispettosa dei commenti e attenta alla almeno un contenuto alla settimana». promozione sui social. Nella pagina accanto: Aspetti che, assieme alla pubblicità Un modello che potrebbe benissi- da sinistra in alto, Andrea garantita da YouTube, possono tra- mo applicarsi anche alle news, per un Cominetti (26 anni) sformare questa attività in un vero e miglior uso e consumo da parte dei e Simone Gorla (27). proprio lavoro. Millennials. Qualche esperimento già Da sinistra al centro, Dal 2007, YouTube ha messo in campo c’è. Breaking Italy e Parliamone. Due Cecilia Mussi (27) il Partnership Programme, un mecca- canali, per un totale di quasi 250 mila e Lara Martino (26). nismo che consente a chi ha un canale iscritti, gestiti da Alessandro Masa- In basso, Angelica D’Errico e posta video originali di guadagnare la e che puntano sull’informazione, (25) e Antonio attraverso la pubblicità (solitamente parlando delle notizie più importanti Lusardi (28). un pre-roll a inizio video). Tuttavia, della giornata «cercando di renderle Foto di Matteo Furcas. per guadagnare veramente bisogna interessanti. Senza prendersi troppo andare oltre i 450-600 mila iscritti al sul serio». 10 11
Quanto tempo hai? Amazon Fire Tv e Xbox. Gli utenti possono scegliere tra una versione a ideati fuori dai nostri confini. Il target è per tutti lo stesso: i giovani, dai 16 ai vengono prodotte dal quartier gene- rale di San Francisco e da freelance senza attivare l’audio. Attualmente la BBC produce in media venti video L’app per il tg su misura pagamento senza pubblicità o una free 34 anni. sparsi in tutto il mondo. Gli argomenti ogni giorno. con i messaggi promozionali. Secondo 4newswall di Channel 4 News. Inau- sono scelti in base a quanto i giovani L’Italia è rimasta indietro rispetto a Isaac Showman, managing director di gurato ad aprile 2015, il sito è ospitato commentano e condividono una noti- questi cambiamenti. Sul web attual- Reuters, quest’ultima è la più diffusa da Tumblr. L’homepage è un collage zia. Non c’è alcun tipo di legame con mente non esistono siti che raccolgono Nello smartphone la tv che si adatta ai perché contiene solo il 5 per cento di di Gif (Graphic Interchange Format) nelle quali le parole del titolo si suc- la tv di Al Jazeera: «Abbiamo stravolto il modo convenzionale di fare notizia», esclusivamente video giornalistici. Le testate che sfruttano maggiormente tuoi interessi e impegni spot. L’utente può scaricare un noti- ziario video su misura in qualsiasi mo- cedono una dopo l’altra. Cliccando ha dichiarato Jigar Mehta, uno dei l’aumento del consumo di video sono mento. Il contenuto dipenderà dalle sulla Gif si accede a una breve notizia, fondatori dell’app. due. La Stampa, che ogni giorno pub- di MATTEO FURCAS @MatteoFurcas breaking news, dalla durata che si è che spiega il fatto in dieci righe circa. Instafax della BBC. Il canale di news blica su Facebook uno stream di foto e FEDERICA SCUTARI @fedemz89 scelto di impostare (la lunghezza può Esteri, politica, salute, sport, spettaco- inglese per eccellenza pubblica su In- con le principali notizie; e Repubblica, variare dai 5 ai 30 minuti) e dagli in- li e curiosità: i temi coperti sono i più stagram solo video-notizie, fruibili an- che il primo ottobre 2014 ha lanciato O re 7.00. Charlie spegne la teressi specifici caratterizzano questa teressi specifici che l’applicazione in- disparati. che in momenti e luoghi ufficialmente 3nz. Si tratta di un portale che racco- sveglia del suo iPhone e su- generazione di giovani nati tra gli anni tuisce e memorizza durante l’utilizzo. Aj+ di Al Jazeera. Parte da un’app, “vietati” come le lezioni o le riunioni glie video virali presi dal web che trat- bito controlla e-mail e noti- ’80 e il 2000. Sempre in movimento, Risultato: un telegiornale su misura, nata nel dicembre 2013, ma Aj+ ha di lavoro. Le immagini sono accom- tano temi più leggeri rispetto a 4new- fiche di Facebook e Twitter. Facendo mai davanti alla televisione. Come ri- sempre disponibile e da guardare an- anche un canale su Youtube, Facebo- pagnate da una breve didascalia che swall, Aj+ e Instafax. Su Facebook 3nz colazione scorre le principali notizie portato da Nielsen, l’età media degli che offline. Il tentativo di Reuters è co- ok, Twitter e Instagram. Le videonews rende la notizia comprensibile anche ha oltre 100 mila “mi piace”. della giornata, sempre sul telefono. ascoltatori dei network americani è struire un ibrido tra il vecchio formato Accendere la tv? Impossibile. Ci sono sempre più alta: 68 anni per Fox News, della tv e i nuovi modi di fruizione dei l’ufficio, il traffico, la fretta. Diane ha 60 per MSNBC e CNN e tra i 62 e i media, per riconquistare l’attenzione appena iniziato il college. Lo studio e i 64 anni per le reti locali. Grazie a Reu- dei più giovani grazie alla rapidità e nuovi amici riempiono le sue giornate. ters da febbraio 2015 la tv è approdata alla personalizzazione dei contenuti. Il suo smartphone contiene decine di sugli schermi degli smartphone. La Charlie e Diane non si conoscono ma applicazioni, ma nulla per informarsi. celebre agenzia ha lanciato Reuters Tv, Reuters Tv conosce loro. Charlie avrà Le è sufficiente scorrere le notizie con- app disponibile inizialmente solo su tempo di guardare le ultime notizie divise dai suoi amici. Il problema? Non iPhone e iPad in Gran Bretagna e negli sullo smartphone durante la colazio- lo scarso interesse, ma la confusione Usa. Da qualche settimana la diffusio- ne impostando la durata del proprio che regna nel marasma di Internet e ne anche su Apple Tv e sui dispositivi “telegiornale”. Diane potrà finalmente dei social network. della mela di tutto il mondo. All’ini- scegliere solo quello che vuole vedere Charlie ha 27 anni. Diane ne ha 18. zio del 2016 dovrebbe essere rilascia- e trovare nell’app di Reuters l’ordine Anche se forse non lo sanno sono dei ta la versione per Android e verso la che manca nell’oceano di contenuti dei Millennials. Mancanza di tempo e in- metà dell’anno quella per Chromecast, social. L’informazione non si legge più: Nel grafico sopra: Consumo di videonews per Paese in valori percentuali 2014 e 2015. Nella ta- bella sotto: Ostacoli alla fruizione dei video in sette Paesi (prezzo da pagare, difficoltà a caricare i si guarda. Tre modelli di videonews video, invadenza della pubblicità...). Fonte: “Digital news report 2015” di Reuters Institute. Nel 2019 l’80% dei contenuti online sarà video. Tre editori esplorano le nuove vie dell’informazione video. di DOMENICO MOTISI @DomenicoMotisi e ANGELICA D’ERRICO @AngelicaFaber S essanta milioni di anni. Nel re il quale sarebbero necessari alme- versi rispetto ai classici video televisivi. 2019, per guardare tutti i video no due anni. Il dato investe il mondo I Millennials in particolare, abitua- postati su Internet dalla sua na- dell’informazione e lo cambia, come ti alla connessione h24, sono i primi scita a quella data, ci vorrebbero ses- dimostra uno studio del Reuters Insti- fruitori di questi nuovi modelli di in- santa milioni di anni se non di più. tute sul giornalismo digitale. Accanto formazione. Live stream, clip brevi, re- Non c’è da stupirsi se si considera che, all’aumento del consumo di video si portage o interviste con esperti o po- secondo la ricerca di Cisco, un’azienda affianca una tendenza crescente: un litici sono i format privilegiati, mentre che si occupa di networking, entro il italiano su quattro clicca play con lo programmi monotematici più simili al 2019 i video rappresenteranno circa scopo di informarsi. modello tv stanno subendo un netto l’80 per cento dei contenuti online. Secondo il report, chi guarda video- calo di visualizzazioni. Ogni secondo sarà postato nel web un news su Internet cerca velocità, imme- I tre progetti più interessanti, che pun- quantitativo totale di video per vede- diatezza e, soprattutto, contenuti di- tano proprio sui nuovi video, sono stati 12 13
C’è chi scorre la bacheca MI FIDO DI TE, e ha smesso di sfogliare le pagine ANKE SE NN SO KI 6 Gli User Generated Content considerati più attendibili dei media tradizionali dal 35 per cento dei giovani a cura di Cecilia Mussi @CeciMussi di LIVIA LIBERATORE @livialib e FEDERICA VILLA @federicaVilla3 testimone diretto di un fatto spesso at- Al secondo posto nei blog più letti, tira più click di una fonte ufficiale, sia non un politico ma un giornalista che su Facebook che su Twitter. parla di innovazione, big data e start Foto di posti lontani, titoli colorati e se A questo è dovuto, per esempio, il suc- up. Luca De Biase, editor al Sole 24 possibile tanti link. Sono questi alcuni cesso di una piattaforma come YouRe- Ore, ha successo perché non si limita dei trucchi più usati per attirare i Mil- porter: dal tornado in Veneto ai filmati ad approfondire le notizie di tutti i lennials a cliccare e leggere le notizie di Piazza Syntagma, i video amatoriali giorni, ma racconta alcuni tra i temi sui social network. sono fra i più seguiti dai giovani. Me- più seguiti dalla Generazione Y, spa- Lo sanno bene gli ideatori del sito glio gli amici che i giornalisti come ziando dall’evoluzione dei media al Lercio che offre articoli falsi con sco- fonte di informazione: recensioni e design, alla net neutrality e al cambia- po umoristico. Basti pensare che la pareri valgono più dei contenuti pro- mento climatico. notizia “Fuberal, l’estensione di Uber fessionali. Terzo in classifica Finex, blog di infor- per le esequie dei nostri cari” raccoglie Di quattro Millennials, tre scorreranno matica, che, tra algoritmi per manipo- più di 2400 like in sole tre ore, mentre le loro bacheche Facebook e guarde- lare immagini e codici di programma- per i post sulla pagina del Corriere della ranno i link condivisi dagli amici. Uno zione, insegna ai Millennials i trucchi Sera, i numeri sono ben diversi: nello solo andrà in edicola a comprare il per gestire il perfetto sito Internet. stesso arco di tempo l’articolo “Usa, giornale. Altri ancora, invece, potran- Magari quello in cui verità e informa- migliaia di abiti da sposa all’asta” di no scegliere una piattaforma di blog, zione di qualità riusciranno ad attrarre like ne ha totalizzati 188. dove politici e opinion leaders usano la i giovani. È innegabile: i ragazzi nati fra l’Ot- loro influenza per tanta e il Duemila hanno abbandonato aiutare i giovani a la carta stampata, la loro fonte ora si leggere il mondo. trova nel mondo 2.0. Tra questi, secon- Il 46 per cento di loro preferisce infor- do la classifica marsi su Facebook, secondo le stime di di BlogItalia, nel Media Insight Project, ma il problema nostro Paese vin- qui è che le notizie sono troppe: è già ce Beppe Grillo tanto se i giovani ne leggono al massi- che per esempio mo cinque, per poi approfondirle sui ha spiegato il suo siti più accreditati. punto di vista sul- E come scelgono quelle degne di fidu- la Grecia con foto, cia? Basta che sia indicato un autore video e interviste. ben identificabile e che ci siano molti “Grecia Ipoteca- link, a garanzia di verità, perché i Mil- ta” ha più di 2350 lennials si lascino convincere. E se i siti condivisioni Fa- più autorevoli come il Corriere vedono cebook e 116 su i loro lettori rubati da Lercio, devono Twitter. Lo scorso fare i conti anche con gli User Gene- 11 luglio l’arti- rated Content (UGC), cioè con le in- colo “Gli orrori formazioni date non dai professionisti del Forteto”, sugli del settore, ma dalle persone comuni. abusi sui minori I giovani digitali per il 35 per cento in affido ad una Da sinistra in alto: Michela Rovelli (26 anni), Cecilia Mussi (27) e Andrea Cominetti (26). ritengono che gli UGC siano più me- comunità in To- In basso: Livia Liberatore (26) e Federica Villa (23). Foto di Camilla Colombo. morabili e per il 50 per cento più at- scana, ne ha rice- Alcuni blog degli studenti della scuola tendibili dei media tradizionali (fonte: vute 16 mila e 721 di Giornalismo Walter Tobagi. studio startup Crowdtop e Ipsos): un su Twitter. Elaborazione di Cecilia Mussi 14 15
Ironia vs informazione di ANDREA COMINETTI tsunami» quando si parla di televisio- ne e, in particolare, della messa in onda messa in onda (quasi otto volte di più rispetto al ritmo normale). Oltre alla sono in grado di attirare l’attenzione di migliaia di internauti. Comune deno- 1 – 0, palla al centro dei suoi programmi. Una tendenza che grande possibilità d’interagire con gli minatore non è tanto l’illustrazione di @a_cominetti alla tv stessa giova più di tutti. Come account ufficiali dei programmi, dei ogni avvenimento quanto l’ironia pun- testimoniato da una ricerca condot- canali e (soprattutto) delle star dello tuale e dissacrante che ne deriva. C’è «racconto in tempo reale» (che può ri- ta da Twitter (Discovering the Value spettacolo. Ma anche con nuove figure Fran Altomare con i suoi commenti al Boom del live tweeting, post al vetriolo guardare un concerto di Jovanotti così of Earned Audiences - How Twitter (più o meno) professionali che della social tv hanno fatto il loro mestiere. vetriolo, Maria De Filippy, concentra- per i «professionisti» della social tv come la cerimonia d’insediamento di Sergio Mattarella) è arrivata a coinvol- Expressions Activate Consumers) sui propri utenti americani. Lo studio si è E che proprio nel live tweeting danno ta soprattutto sulle trasmissioni dell’o- monima senza ipsilon. E poi Trashi- «F iumi di parole» cantavano fiumi sono diventati (piccole) onde. E gere un numero sempre maggiore di concentrato sugli show in prima sera- il meglio di sé. C’è chi utilizza il nome taliano, che alle parole preferisce le i Jalisse nel 1997 a Sanre- farsi sopraffare dai loro 140 caratteri è utenti, addetti ai lavori o meno. Che, ta e ha dimostrato il grande valore del di battesimo, chi ne ha creato uno Gif (Graphics Interchange Format), mo, prima di scomparire un rischio fin troppo facile da correre, tra una digitazione e l’altra, hanno al- live tweeting: volumi di conversazione ad hoc, chi ha parodiato quello di un immagini animate (e sprezzanti) rea- dall’orbita musicale e (forse) terrena. soprattutto quando si parla di live twe- zato di misura il livello di queste onde. aumentati del 64 per cento, follower personaggio televisivo. Comunque, si lizzate a tempo di record. I «fiumi di Adesso, nell’era del tweet facile, quei eting. Negli ultimi anni la tecnica del Fino a fargli raggiungere la «quota cresciuti del 15 per cento durante la tratta di account che con la cronaca tv parole» del nuovo millennio. Alla lotteria del click: Fanpage e Reported.ly e Storyful: Il Post staccano il biglietto vincente chi ha bisogno dei giornalisti? Il segreto del successo sul web? Puntare sui like Sono le nuove agenzie di stampa, lavorano soprattutto e l’infotainment, con un occhio alla qualità sui social e raggiungono un pubblico sempre più vasto di DIANA CAVALCOLI @DianaCavalcoli di SIMONE GORLA @simogorla e MICHELA ROVELLI @mirovelli e CECILIA MUSSI @CeciMussi I N ncuriosirsi, cliccare, condividere. colo rimbalza su Facebook. Like dopo rete. Dietro ci sono la mente diaboli- ews da tutto il mondo a por- cial, per poi diventare a loro volta fonti aver allontanato i possibili clienti, che Le frecce all’arco del giornalismo like, condivisione dopo condivisione, ca del direttore Luca Sofri e i finan- tata di click. Basta un’occhiata e generatori di contenuti. Carvin, che invece continuano a aumentare – sono online sono poche. E molte viag- si diventa il brand di riferimento per ziamenti di Banzai, primo operatore veloce a Twitter e Facebook dopo aver raccontato via Twitter il più di 50 mila gli abbonati nel 2014 giano sui social network. La genera- chi ha voltato pagina sull’informazio- italiano di e-commerce e vera palestra per trovare tutti gli avvenimenti più conflitto in Libia nel 2011 è diventato – e l’azienda riesce così a pagare chi zione Y pensa in verticale. Scorre la ne cartacea. Ecco allora moltiplicarsi i di sex-appeal “digital”. Il risultato: la interessanti del momento. Notizie uno dei giornalisti “social” più influenti fornisce i contributi, soprattutto video. sua bacheca Facebook verso il basso flash-video che intercettano i tre mi- botte piena e la moglie ubriaca. Qua- scelte e organizzate, raccontate in po- al mondo, ha lanciato Reported.ly nel La prima pagina del sito irlandese, alla ricerca di qualcosa che stuzzichi nuti di attenzione media dell’utente. lità di contenuti, chiarezza e strategie che righe, con un video o una fotogal- gennaio del 2015. In sei mesi è riuscito che oggi ha basi anche a New York, l’interesse. Ed è lì che l’informazione Ecco spiegata la nascita del construc- attira-click. Dalle vignette alla “frase lery. È l’idea alla base di Reported.ly e a farlo affermare a livello internazio- Hong Kong e Sidney è un aggregato deve colpire. Come? A colpi di click. tive journalism, “il giornalismo del del giorno”, dalle classifiche ai titoli Storyful, due siti di informazione “gio- nale grazie alle storie che ogni giorno di notizie che arrivano dai principa- Così Fanpage, testata digital clas- lato positivo”. Perché i Millennials al seducenti. Si passa dai soliti sensazio- vani”, pensati per svilupparsi soprat- i suoi giornalisti riescono a trovare. li social, da Twitter a Vkontakte, da se 2010, si è fatta strada nell’Olimpo problema preferiscono la soluzione e nalismi al protagonismo spiccato della tutto grazie alle condivisioni social. E Da maggio 2015 è stata aggiunta una Reddit a YouKu, insieme a video scelti 2.0 dei siti amati dai Millennials. Fre- Fanpage lo sa bene. La redazione la- redazione. Perché a Il Post piace essere per arrivare agli under 30, che secondo nuova parte al sito, Reported.ly now, perché potranno diventare virali grazie schezza, essenzialità, intrattenimen- vora su questo: l’interesse dei lettori è primadonna. Ciò che l’ha reso unico le ultime ricerche si informano prin- dove in tempo reale si possono avere i al passaparola 2.0 sulle bacheche dei to. È la formula del secondo giornale sempre in pole position. Troppe noti- sono infatti i suoi infallibili “spiegoni”. cipalmente attraverso i social network: tweet più significativi delle ultime no- Millennials. I giovani sotto i 30 anni online più visitato d’Italia (dati Da- zie di politica ed economia non fanno Cos’è uno spiegone spiegato bene? È un pubblico che vuole sapere tanto, e tizie, selezionati dalla redazione. guardano sempre di più le news dal taMediaHub). A precederlo solo Re- traffico, meglio puntare su storie vicine un genere sperimentale con cui Sofri e in poco tempo. Nessun problema, ba- Passando dall’America all’Irlanda, proprio cellulare, e sono soprattutto i pubblica, con una differenza: il target. ai giovani. Dulcis in fundo: intratte- gli altri giornalisti salgono in cattedra sta trovare i migliori User Generated dove è nato Storyful nel 2009, pos- video, brevi ma di qualità, i più clic- Mentre l’homepage del quotidiano ro- nere. Dalla pubblicazione di contenuti per facilitare la comprensione delle no- Content, i contenuti prodotti dagli siamo trovare delle somiglianze con il cati. Storyful cerca di arrivare a loro, mano mantiene una natura generalista, virali, ai test per capire “chi sei vera- tizie. È farsi un po’ saputelli per gioco, utenti, poi verificati da giornalisti e sito di Carvin: una redazione formata sempre puntando sulla verità delle no- Fanpage e il suo direttore Francesco mente”, fino all’articolo ammiccante: e il gioco sembra pagare. Nel 2014 Il collaboratori sparsi in ogni angolo del da giornalisti giovani ed esperti, che tizie e sull’equo compenso dei propri Piccinini puntano sulla generazione Y l’obiettivo è lasciare il segno. Che sia Post ha ottenuto più di due milioni di mondo prima di essere mandati online qui si affiancano a un gruppo di social “fornitori”. Pur con modelli differenti e sull’infotainment. E se più di 20 mi- con una risata o con una notizia conta condivisioni sui social, posizionandosi e il gioco è fatto. Reported.ly ha una media editor, e l’utilizzo di contenu- – uno gratuito e l’altro a pagamento – lioni di articoli condivisi nel 2014 non poco nella legge del click. al quarto posto tra le testate online e redazione fissa di sei giornalisti che vi- ti provenienti soprattutto dai social. Reported.ly e Storyful sono due real- sono un caso, c’è da chiedersi quale sia Se l’obiettivo non è la quantità ma al sedicesimo nella classifica genera- vono tra America ed Europa, oltre ad Storyful però cerca notizie dal web per tà simili. Entrambe si rivolgono a un il segreto dietro al click. L’asso nella l’approfondimento, c’è anche chi cala le (dati DataMediaHub). Sofri punta una serie di collaboratori che coprono il web, “le storie che vale la pena rac- pubblico che unisce i professionisti del manica è la rete social. Non importa il poker della quality press versione so- sulla semplicità: dal design del sito ai moltissimi altri Paesi. Tanti sono gio- contare”, come dice lo slogan sulla pri- settore e i giovani alla ricerca di notizie quante persone visitino la tua home- cial. È il caso de Il Post, il cui nobile contenuti. Il brand si deve riconoscere vanissimi, proprio perché l’obiettivo di ma pagina del sito. E in più chiede un condivisibili. Giornalisti e Millennials. page quando la chiave del successo sta scopo sin dalla sua nascita, nel 2010, è alla prima occhiata: come vuole la re- Andy Carvin, il fondatore, è di avere abbonamento ai propri lettori per ave- Il nuovo pubblico del giornalismo del nel numero di volte in cui il tuo arti- quello di portare l’intellettualismo in gola d’oro dell’e-commerce. lettori che arrivano alle news dai so- re video e notizie. Il costo non sembra presente, e del futuro. 16 17
Il giornale è mio e lo gestisco io FABER Si moltiplicano le app che permettono di crearsi una testata. NOTITIÆ E i colossi del web assumono giornalisti per migliorarle TUÆ P di ALBERTO BELLOTTO rendi in mano lo smartphone, degli aggiornamenti sulle news, invece @AlbertoBellotto lanci l’app di Facebook e inizi ora è possibile realizzare veri e propri a scorrere dal basso verso l’alto. quotidiani da condividere sui social. Apri il link postato da un amico, scrivi Ma l’app del valore di 800 milioni di zione: ‹‹I nostri target principali, i un post e scorri le foto al mare degli dollari non è la sola a permettere di cosiddetti Millennials, hanno poco amici. Navigare sul web ormai è diven- creare il proprio giornale. Nel 2010 è tempo per leggere le news ma hanno tata una questione di esercizio. La rete nato un altro servizio simile, Paper.li, svariati interessi e cercano la diversità ti spinge a cliccare, scorrere, saltare da che crea un prodotto editoriale perso- nelle notizie››. un sito all’altro. Ed è in quest’ambiente nalizzato attraverso le persone che si L’ultimo attore in ordine di tempo a che i nativi digitali hanno imparato a seguono su Twitter. comparire sulla scena è Apple News. muovere i primi passi. Il potere di sal- Il mondo degli aggregatori, però, non La casa della mela ha proposto un tare da un contenuto all’altro, accanto finisce con le app. Si estende anche alle nuovo modo di raccogliere le notizie. al grande volume di notizie, ha dato aziende come Newscase. Nata a Berli- La selezione non avverrebbe solo tra- una nuova possibilità ai Millennials: no, questa startup giornalistica pesca le mite algoritmo ma anche con il con- passare dal “punta e clicca” al “crea e news da un centinaio di testate partner tributo di giornalisti. Tanto da spin- condividi”. e fornisce ai lettori notizie in base a gere la Apple a mettere un annuncio Con gli aggregatori i nativi digitali interessi specifici. di lavoro per la ricerca di redattori che possono crearsi un proprio giornale. Ma chi sono gli utenti di Newsca- aiutino a selezionare le news. Che sia Come nel caso di Flipboard. Inizial- se? Loro, i nativi, come spiega Wanja nella collaborazione uomo-algoritmo mente l’app permetteva di ricevere Oberhof, co-fondatore dell’applica- il futuro dell’aggregazione? Studenti? (e privati) casi, presta poca attenzione alla loro formazione professionale. A to di scienze, sotto l’egida della cultura orientale. Ecco cosa Milano però la soluzione è giunta da- Vulcano è invece una delle riviste di gli studenti stessi: questi si sono infatti punta che ricevono la sovvenzione costituiti in testate giornalistiche, in dell’Università degli Studi di Milano. leggono alcuni casi sovvenzionate dall’univer- sità e in altri totalmente indipendenti, con l’obiettivo di realizzare un tipo di Nata nel 2003 come cartaceo, passa prima a blog nel 2004 e infine a sito nel 2012. Da sempre incentrato sulle Carta e online informazione che possa essere interes- sante per i propri coetanei. tematiche di politica internazionale, diritti civili, istruzione e cultura pop, la unite in una rete: La Tigre di carta è una rivista mensile cartacea nata a fine 2014 e fin da que- testata ha dimostrato nel tempo di es- sersi aggiudicata una posizione leader le riviste sto momento venduta in diverse libre- tra gli studenti, specialmente umanisti, dell’università rie e musei di Milano: i suoi redattori, un ventina, sono per la maggior parte e i dati parlano da sé: solo lo scorso mese sono state totalizzate 176.300 di CLARA AMODEO studenti di facoltà umanistiche. Pro- pageviews. Merito anche della scelta di @ClaraAmodeo prio da qui deriva il curioso modo con pubblicare, assieme agli articoli quoti- cui la redazione sceglie l’argomento diani, un podcast di approfondimento che verrà trattato, sotto vari aspetti, a settimana: si tratta di Magma, che nel numero successivo: l’interrogazio- ora va anche in onda su Radio Statale. D ottori in storia dell’arte, chi- ne dell’I Ching, il libro oracolare cine- Queste e molte altre testate si sono poi mica, matematica e lettere se, prevede infatti che dopo avere lan- unite in un’associazione, la Rete Gior- moderne con un’unica pas- ciato per sei volte tre monete vengano nalismo Informale, che ha la duplice sione: fare informazione, da studenti disegnate delle linee, rette o spezzate, funzione di permettere l’aiuto recipro- Federica Scutari (26 anni) e Alessio Chiodi (28). per altri studenti. È quello che succede mobili o immobili, che realizzino uno co delle redazioni e di creare una realtà Foto di Chiara Severginini. nell’università italiana, istituzione che dei 64 esagrammi di sviluppo conte- solida in un panorama di “sottobosco” offre ai suoi iscritti una formazione te- nuti nei 64 capitoli dell’I Ching. La che rischia di essere effimera se non è orica di alto livello ma che, tranne rari rivista si occupa tanto di cultura quan- unita. 18 19
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