FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci

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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
OSCAR DI MONTIGNY

 VIAGGIO NEL
FUTURO
DIARIO FOTOGRAFICO DAL MONDO
      DELL’INNOVAZIONE

         CENTODIECI
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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
VIAGGIO NEL
                                        FUTURO
                                           DIARIO FOTOGRAFICO DAL MONDO
                                                 DELL’INNOVAZIONE

                OSCAR
                DI MONTIGNY

Direttore Marketing, Comunicazione e Innovazione di Banca Mediolanum
Ideatore e Fondatore di MCU - Mediolanum Corporate University
Amministratore Delegato di Mediolanum Comunicazione
Esperto di Innovative Marketing, Comunicazione relazionale e Corporate education, è ideatore e
divulgatore dei principi dell’”Economia 0.0” in cui coniuga business e management con filosofia,
arte e scienza. Keynote speaker appassionato e di forte impatto motivazionale è stato invitato
a partecipare a molti forum e manifestazioni sia nazionali che internazionali. Il suo obiettivo
è contribuire ad aiutare le giovani generazioni, ma non solo, ad essere in grado di affrontare le
imminenti sfide del futuro.

Marketing and Innovation
Dopo esperienze di marketing in vari gruppi                 Palo Alto (Milano).
internazionali, Oscar Di Montigny è oggi CMO di             Nell’ambito delle attività di MCU, propone e crea con
Banca Mediolanum; il suo carattere distintivo come          gli stessi valori Centodieci, un progetto di Mediolanum
manager è sicuramente quello di scoprire, condividere       Corporate University, ente di formazione che Banca
e responsabilizzare.                                        Mediolanum ha voluto per promuovere un approccio
Nel 2009 ha ideato e lanciato Mediolanum Corporate          pragmatico e costruttivo alla conoscenza, alla vita
University (MCU) che nel 2013 si è aggiudicata il           personale e alla società.
secondo posto al mondo ai prestigiosi “Corporate
Universities Awards” .                                      Centodieci lega insieme centinaia di eventi che si
                                                            tengono sull’intero territorio e uno spazio online di
A settembre 2014, la Corporate University si è anche        cultura del pensiero e del confronto, un laboratorio
classificata prima al Positive Business Training            di riflessione multidisciplinare aperto a tutti, convinti
Award; prestigioso premio conferito dalla Scuola di         che oggi più che mai la cultura sia condivisione.

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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
Economia 0.0
Ritorno al centro
“Epoca di cambiamenti o cambiamento d’epoca?                    umane sta portando con sé i geni di una dirompente
L’emergere veloce dei primi segnali di una neo-nascente         innovazione; bisognerà re-inventarsi per re-inventare,
Sharing Economy non deve trarci in inganno: lo shift            divenendo parte attiva nella determinazione di un
culturale non avverrà se andremo nella direzione                nuovo sistema economico e sociale.
sbagliata”.
                                                                La sfida per le aziende è così diventata soprattutto
Questa indagine ha portato alla definizione dei principi        ‘culturale’: vinceranno quelle che sapranno anticipare
base del concetto di “Economia 0.0”                             i nuovi mega-trend tecnologici, sociali e di mercato e
                                                                che sapranno ripensarsi come un eco-sistema fondato
«Siamo entrati nell’Epoca delle Relazioni e la                  sulla condivisione di un Sistema di Valori».
convergenza digitale tra tecnologia e relazioni

Web e Collaborazioni
Oscar di Montigny è autore del blog “Riflessioni per il         Inoltre collabora anche come “columnist” a numerosi
terzo millennio”, in cui indaga e analizza come i mega-         progetti editoriali fra i quali si segnala: il settimanale
trend del futuro determineranno nuovi scenari sociali           Panorama, il digital project EconomyUp e Radio 24,
e di mercato.                                                   tutti consultabili sul suo sito alla sezione Dicono di Me.

Alcune partecipazioni
come Keynote Speaker
Nell’ottobre del 2014 è stato uno dei 12 keynote speakers       del marketing e di creare nuovi approcci per risolvere
al World Business Forum di Milano. L’evento business            i temi più pressanti del mondo attraverso l’efficace ed
più importante in Europa intitolato (per questa                 efficiente strumento del marketing. Il tema del terzo
edizione) “Provocatori”, ha visto fra gli altri speaker         World Marketing Summit è stato: “Creare un mondo
anche: Steve Wozniak, Oliver Stone, Chris Gardner,              migliore attraverso il Marketing”.
Jacques Attali, Felix Baumgartner, Simon Sinek,
Marcus Buckingham.                                              - Alcuni momenti della giornata

- Video dello speech al World Business Forum                    Nel giugno 2014 è stato relatore, insieme a Jacques
                                                                Attali, al LH Forum - Movimento per una Economia
- Altri momenti della giornata                                  Positiva, un network internazionale di persone che
                                                                mettono l’interesse delle generazioni future al centro
Nel 2015 sarà uno degli speakers del World Business             del loro pensare e del loro agire; CEO e CMO di grandi
Forum che si terrà a Madrid, intitolato “I’m Story              aziende, imprenditori, artisti, tutti accomunati dal
Maker”.                                                         desiderio di implementare nuovi modelli, in campo
                                                                economico ma anche in altri settori della società,
Invitato nel settembre del 2014 dal Prof. Philip Kotler         che tengano conto degli interessi delle generazioni a
(massimo esponente a livello mondiale del Marketing             venire.
moderno) alla terza edizione del World Marketing
Summit a Tokyo, è stato uno dei due soli relatori               - Video dello speech della giornata intermezzato
europei presenti all’evento.                                    da alcune riflessioni fatte insieme a Jacques Attali,
Il   World      Marketing   Summit    è   un    meeting         Letizia Moratti e Renzo Rosso
internazionale che si prefigge di confrontarsi sul futuro

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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
Altre recenti partecipazioni
TEDxRoma, considerato fra i quindici TEDx più                        Digital Capri X Italia, evento di rilevanza nazionale nel
importanti al Mondo, dove è stato invitato come                      quale i protagonisti della filiera digitale, le istituzioni e
Speaker in insieme a Vinton Cerf (inventore del                      la finanza hanno dibattuto sulla capacità di sviluppare
protocollo di internet) e tanti altri ospiti di rilievo.             valore economico e culturale in Italia, attraverso
                                                                     l’innovazione digitale.

- Video integrale TEDxRoma                                           - Video integrale Digital Capri X Italia

Inoltre
Ha recentemente tenuto lectio magistralis nei più                    Università Bocconi, presso Confindustria e le maggiori
importanti atenei italiani, ai Club Alumnia di London                Associazioni di categoria, e in alcune delle aziende
Business School (sezione Italia), Politecnico di Milano e            italiane di maggior prestigio.

                CENTODIECI
     Centodieci, un progetto di Mediolanum Corporate University, lega
     insieme centinaia di eventi che si tengono sul territorio e un magazine
     online di cultura del pensiero e del confronto, un laboratorio di riflessione
     multidisciplinare aperto a tutti, perché siamo convinti che oggi più che
     mai la cultura sia condivisione.
     Su Centodieci.it trovate ogni giorno, nelle categorie Ispirazione,
     Innovazione, Formazione, Tecnologia e Creatività, idee e strumenti per
     innovare con lode.

                            Ebook pubblicato nel Maggio 2015 - Copyright © 2015 Banca Mediolanum S.p.A.

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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
LA MIA
                         ESPERIENZA
                         NEL FUTURO

Picasso diceva: “I geni copiano”.

Leonardo da Vinci sedeva e osservava per ore le piccole e grandi manifestazioni della natura
come i vortici d’acqua nei ruscelli, il movimento delle nuvole nel cielo, il movimento delle
piante accarezzate dal vento, poi traslava queste osservazioni e inventava meccanismi
complessi che ancora oggi sono alla base del funzionamento di molte di quelle macchine
che ci facilitano la vita di tutti i giorni, o ci concedono di fare esperienze altrimenti
impossibili perché contro la natura di noi umani o contro la fisica che governa questo
pianeta.
Ispirato da modelli di eccellenza quali Leonardo e Picasso, con spirito indagatore, e con
grande curiosità e umiltà, sono andato negli Stati Uniti, a San Francisco, nella Silicon
Valley e alla Singularity University, per un viaggio personale e professionale alla scoperta
del futuro.
Una delle speranze con cui sono partito era quella di poter rientrare in Italia più ricco di
stimoli e suggestioni, e più povero di convinzioni. È andata così e per questo motivo ho
voluto condividere la mia esperienza, non perché io sia diverso dagli altri, ma perché certe
possibilità vanno messe a disposizione di tutti coloro che hanno interesse a conoscere il
futuro.

Così nasce questo ebook, anzi photobook, una lunga serie di fotografie per raccontare
un viaggio che ci porta ben oltre quello che ho visto io con i miei occhi, e che con questo

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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
diario fotografico provo a condividere con voi. Questa lunga serie di fotografie ci
porta in un futuro che cambia nello stesso istante in cui lo si pensa, che è frutto di una
disruptive innovation senza soluzione di continuità, che è immaginazione e percezione,
tatto e volatilità, cambiamento e miglioramento. Questo diario di viaggio racconta la mia
esperienza diretta in Silicon Valley. Sono stato in Singularity University, un’organizzazione
che offre a manager d’azienda e imprenditori strumenti per predire e valutare quali nuove
tecnologie trasformeranno le loro industrie, carriere e vite. Qui ho indagato come la
tecnologia esponenziale può essere utilizzata per creare le condizioni migliori per le nostre
vite e i nostri Paesi, perché la vita che stiamo vivendo sarà dieci volte diversa da quella
vissuta dai nostri genitori. Questo perché la soluzione di qualsiasi problema non è oggi
possibile con logiche lineari, occorre puntare su logiche esponenziali, capaci di introdurre
un insieme di funzionalità completamente nuove, spesso lontane da quelle richieste e
valutate dal mercato esistente. Innovazioni di questo tipo portano a una ridefinizione del
prodotto, servizio o modello di business nella direzione di una maggior semplificazione e
democratizzazione dell’innovazione, in termini di aumento dell’accessibilità e riduzione
del costo.

Questo significa che serve, e questa è la sfida più grande, uno shift culturale profondo,
che sia il solco tra ciò che sarà e ciò che è stato. Con un valore imprescindibile: il futuro
appartiene all’economia del giusto profitto. Fare del bene rende felici. E per fare davvero
innovazione, è necessario essere felici.

                                                              - Oscar di Montigny

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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
TOPOREPORTER
Inizia così il mio viaggio verso il futuro.
Leggendo Topolino (ma anche Buddha)
che insegna a diventare Toporeporter e
Paperino alle prese con Twitter.
Una     carta    d’imbarco,    dell’ottimo
melograno e la testa concentrata sul
mondo che dobbiamo costruire insieme.

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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
SILICON
    FUTURE
    Il Golden Gate, le colline ripide, le belle
    case vittoriane a Haight-Ashbury,
    la storia del movimento hippie. San
    Francisco è da sempre nei nostri occhi,
    è un pezzo di anima di quella California
    sognata in un romanzo o al cinema. È
    ancora così, una città intrisa di tutto il
    suo fascino.
    Eppure, oltre il Bay Bridge, verso Sud,
    c’è molto di più. C’è quella che tutti
    chiamiamo Silicon Valley, un altro
    pezzo di anima racchiuso dentro la
    tecnologia che usiamo ogno giorno.
    Dentro un tablet, uno smatphone, un
    computer, un sistema operativo, una
    app, un software che organizza la nostra
    vita lavorativa o social.
    In questa enclave dell’high-tech ho
    incontrato soprattutto le persone che
    ogni giorno studiano, progettano,
    sviluppano il futuro che arriverà
    nelle nostre mani. Qui 60 anni fa si
    producevano microchip. Qui molti anni
    prima Bill Hewlett e David Packard, in un
    garage di Palo Alto, mossero i primi passi
    di quella che sarebbe diventata una delle
    maggiori aziende di personal computer:
    la HP. Qui i due Steve, Wozniak e Jobs,
    diedero vita alla Apple.
    In questa lingua d’America dove
    lavorano anche cinquemila italiani
    si respira una cultura che non ha
    paura del rischio d’impresa. Funziona
    così da quando il silicio impiegato nei
    semiconduttori ha dato il nome a questa
    valle, anche se oggi meriterebbe di essere
    chiamata Future Valley.

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FUTURO VIAGGIO NEL - OSCAR DI MONTIGNY - Centodieci
«L’evoluzione della scienza
e della tecnologia non
e un processo lineare,
ma esponenziale»
                              Ray Kurzweil
                  Inventore e informatico statunitense

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THE MAP OF
     INNOVATION
     Più che un’estensione territoriale,
     la Silicon Valley è uno spazio
     mentale. Quando pensi a un brand
     dell’information technology è probabile
     che il suo quartier generale sia nella Bay
     Area. Un passaggio spesso successivo alla
     data di fondazione: Facebook, che oggi
     ha il suo headquarter a Menlo Park, è
     nata a Harvard, nel Massachusetts. Da
     qui, spostandomi di qualche chilometro,
     sono arrivato a Palo Alto, alla porta
     d’entrata di HP e Tesla Motors, azienda
     che coniuga tecnologia ed energia
     producendo auto elettriche.
     Un dribbling dietro l’altro facendo tappa
     obbligata alla Singularity University, di
     nuovo sui banchi di scuola prima dello
     stop successivo. A Mountain View, sede
     di due colossi: Microsoft e Google.
     Poi ancora in viaggio, a Sunnyvale
     per una visita alla filiale di Nuance
     Communications,          software      house
     specializzata nella tecnologia vocale:
     tra le tante applicazioni sviluppa anche
     Siri, l’assistente virtuale dei device Apple.
     Già, la Mela, l’inquilina storica di questo
     grande condominio ha casa a Cupertino.
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1991-2015
     Ho vissuto a San Francisco nel 1991 e, da allora, ci
     sono tornato più volte, perché è la città più capace
     al mondo di connetterci con il nostro futuro, con
     ciò che sarà. E anche con ciò che, per me, è stato:
     in alto sono nella via in cui vivevo più di vent’anni
     fa. E sotto sono al Caffè Dignità, ottimo non solo
     per l’espresso, ma anche perché ci ricorda che
     prima di tutte le tecnologie vengono gli uomini, il
     rispetto, ciò che siamo, la nostra dignità.

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ECONOMIA 0.0
A STANFORD
Andare a Stanford, nel più importante luogo del
pensiero dell’innovazione, e poter scrivere sulla lavagna
un concetto per me fondamentale. Vitale. Economy 0.0.
Economia 0.0. Che significa fare del bene e farlo bene. Fare
della nostra vita un prodotto e fare di questo prodotto
qualcosa di significativo per l’insieme. È una nuova
idea: un’Economia sostenibile che esprime la capacità di
esistere insieme, nella relazione col tutto e non soltanto
come parte a sé stante. È un’economia basata sul capitale
creativo culturale, capace di riconoscere nell’Amore l’atto
economico per eccellenza.

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DREAM
TEAM
Università, centri di ricerca e sviluppo
del prodotto, big company high-tech,
venture capitalist. In Silicon Valley
l’unione fa la forza e crea un team
vincente. Un network che ogni giorno
condivide idee e progetti crescendo
insieme. Un Esempio? Tesla Motors,
finanziata inizialmente da Elon Musk
(cofounder di PayPal), in seguito ha
ricevuto fondi da VantagePoint Venture,
ma anche finanziamenti dai fondatori di
Google Sergey Brin e Larry Page e dall’ex
presidente di eBay Jeff Skoll. Tutti nomi
e società based in Silicon Valley. Come
dire: «Bella idea, te la finanzio io, Elon».

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SHARING
A VISION

                Fare innovazione qui significa attaccare
                la spina ed essere subito operativi.
                Vale soprattutto per le startup che si
                avvalgono di programmi di scambio
                internazionale, studiano nelle università
                locali, partecipano a eventi in cui dare
                visibilità alle loro visioni innovative.
                Per un giovane che arriva nella Silicon
                Valley c’è la certezza di accedere a un
                ecosistema che accelera il percorso
                di trasformazione di un’idea in
                un’impresa, grazie a tutor e mentor
                specializzati nell’attuazione di quella che
                si chiama go-to-market strategy.
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TECH
 PLEASE
Quali sono i cluster in cui investono
oggi nella Silicon Valley? Le idee da
sviluppare accedono a nove macroaree:
tecnologia, media, telecomunicazioni,
vendita retail, trasporti, salute,
finanza, educazione e device.
Sono idealmente le prese di corrente
per dare luce all’innovazione, per
concretizzarla in prodotti e servizi che
vanno sotto la voce mobile, per esempio
con le app che usiamo su smartphone
e tablet. Che carichiamo su un server
cloud. Sono i nostri big data, è la nostra
vita sui social media che cambia e cresce
grazie a un’dea coltivata in California.

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BILLION
DOLLARS

Le buone idee per crescere hanno
bisogno di essere finanziate. Ogni startup
vive un periodo iniziale di incubazione
da sei a 18 mesi e successivi step prima
di arrivare sul mercato. Tradotto: vari
round di investimenti che nel 2014 hanno
toccato la quota più alta dalla famosa
crisi del settore nel Duemila.
Parliamo di miliardi di dollari che, per
il 41 per cento, vengono investiti sulle
software company, per il 25 da imprese
internet based e per il 18 per cento da chi
si occupa di life science.

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LIFE IN A
      SENSOR
     Italiani made in California. Come, con me nelle
     foto qui a fianco, Francesco Mosconi: laurea e
     dottorato in Fisica, ambasciatore per l’Italia alla
     Singurality University e chief data officer a Spire.
     L’azienda si occupa di tecnologia indossabile: un
     piccolo e rivoluzionario sensore che dialoga con
     lo smartphone monitorando i nostri parametri
     energetici. A cosa serve? A controllare le nostre
     emozioni e affrontare la vita al meglio. spire.io

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ITALY
  GOES TO
FRISCO

San      Francisco,    Italia.    Training,
mentorship, seed financing: non potevo
non fermarmi a Mind The Bridge, la
fondazione costituita nel 2007 da
Marco Marinucci, una startup school e
quindi un incubatore (Mind The Bridge
Gym) che connette il talento dei giovani
italiani ed europei alla rete della Silicon
Valley.
Ne abbiamo bisogno, è un ponte
importante per l’Italia e per l’Europa.
Quando guardi gli occhi chi è passato
di qui (come quelli dell’Accelerator
Wall nella foto) capisci perché: i sogni
sorridono. mindthebridge.org

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ITALIAN
 STYLE
             IN A
LIST
Certi italiani li riconosci perché vanno in giro con
una cartellina con su scritto: «Italy is Italist.com».
È il caso di Raffaele Giovine, Ceo e cofounder della
piattaforma di ecommerce (dentro l’acceleratore
500 Startups, a Mountain View) che riunisce le
migliori boutique di moda maschile e femminile
insieme ai più bravi designer che rappresentano
lo stile italiano. italist.com e 500.co

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«L’unico motivo per cui
ha senso combattere e per
illuminare le menti»
                                             Elon Musk
                 Imprenditore sudafricano, Ceo di Tesla Motors,
                 ha costruito la prima vettura sportiva elettrica

            20
Il futuro è nel cloud, sulla nuvola. Lo testimonia

CLOUD IS     anche la Cloud Academy di cui Stefano Bellasio
             (in foto), un altro cervello italiano ormai stabilito
THE FUTURE   in Silicon Valley, è Ceo: il cloud computing,
             spiegano, sta cambiando totalmente il modo in
             cui le persone interagiscono con le informazioni
             e con la conoscenza, in cui gli sviluppatori creano
             applicazioni, in cui le aziende organizzano e
             raccolgono i dati sia online che offline.
             cloudacademy.com

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GOING
SHOPPING
Nella sede di Fluid, a San Francisco, l’ambiente è molto
informale: qui si implementano strategie, design e
tecnologia per gli ecommerce. Certo, ci sono le scrivanie
con i computer, ma di stanze chiuse ce ne sono poche.
Piuttosto si fa spazio a un tavolo da ping pong, a una bici,
ma soprattutto al prodotto su cui si deve lavorare. Molte
scarpe, come quelle ritratte in queste foto, perché tra i
vari clienti di Fluid ci sono diversi brand delle calzature
sportive come Puma, Vans e Reebok.
Perché il prodotto, per saperlo comunicare e farlo
acquistare online senza nemmeno una prova come
accade negli shop retail, lo devi conoscere. In questi
uffici si lavora sul concetto di esperienza e sentimento
che un’immagine, un font utilizzato in un testo, un colore
riescono a comunicare attraverso lo schermo di un Pc.
Funziona. Come dicono a Fluid: «Real people don’t go
commerce. They go shopping». fluid.com
                                                               22
HOUSE
      OF IDEAS
     Plug and Play è un concetto ricorrente
     in tutta la Silicon Valley, Il motivo?
     Comunica immediatezza, rapidità di
     pensiero e di applicazione. Si chiama
     così, Plug and Play Tech Center, anche
     uno dei tanti acceleratori d’impresa ad
     alto tasso tecnologico. È a Sunnyvale,
     tra Palo Alto e San Jose, raggruppa
     più trecento startup, quasi duecento
     investitori, comunità di studenti e
     docenti universitari insieme ad aziende
     partner.
     Non va però considerato solo come
     quattro mura (l’altra sede è a New York),
     ma come un hub per la connessione delle
     idee. Di più, qui metodo e progettualità
     fanno in modo che una buona intuizione
     acquisisca rapidità di esecuzione
     velocizzando il percorso dei vari attori
     in gioco: venture capitalist, imprenditori,
     aziende e governi.
     Stessa sensazione, ancora più informale,
     che ho vissuto alla SiliconHouse
     (seconda e terza foto a sinistra), dove ho
     incontrato alcuni degli startupper ospiti
     che arrivano da tutto il mondo. Un drink,
     due chiacchiere, una risata e poi un
     pitch: fa bene brindare alle nuove idee!
     plugandplaytechcenter.com
     siliconhouse.us

23
INTO THE
      CLOUD
     Delocalizzazione,      in     termini    di
     produzione e forza lavoro, è un
     argomento molto dibattuto e oggetto di
     critiche. Quando però si parla di web e
     cloud computing siamo tutti d’accordo.
     Significa avere accesso a software e
     applicazioni non archiviate direttamente
     su un server aziendale o sull’hard disk del
     nostro Pc. Significa accedere al servizio
     cloud di aziende come Salesforce, che ha
     il suo headquarter a San Mateo.
     A Salesforce si occupano di Customer
     Relationship Management, quindi della
     gestione delle relazioni con i nostri
     clienti potenziali o acquisiti, e lo fanno
     attraverso applicazioni in the cloud.
     È tecnologia che semplica il flusso di
     lavoro delle imprese e le fa risparmiare:
     meno spese per l’acquisto di hardware,
     basta l’abbonamento al servizio cloud.
     Con Salesforce, premiata per 4 anni
     consecutivi Azienda più Innovativa
     dell’anno dal magazine Forbes, è possibile
     avere accesso a una panoramica
     completa dello stato degli ordini e delle
     fatture in sospeso, organizzare i dati
     che arrivano dalle interazioni sui social
     network, la cronologia delle transazioni.
     Insomma,        parliamo       anche     di
     smartworking, di accedere a un software
     senza essere in ufficio, di wellness sul
     posto di lavoro perché tutto è più rapido,
     chiaro e a disposizione di tutti.
     È un altro esempio di futuro in diretta
     che si respira nella Silicon Valley.
     salesforce.com

24
SOCIAL BANKING
E le banche? Di strada ne hanno fatta        da sportello bancario classico: bonifco,
anche gli istituti di credito, un percorso   estratto conto, pagamento fornitori...
che da un ambiente fisico si è spostato      E oggi a che punto siamo? Ci stiamo
sempre di più online.                        spostando velocemente verso i servizi
Ve lo ricordate? Negli anni Ottanta, il      cloud based. Oggi possiamo operare dal
servizio che rendeva più autonomo            nostro conto anche in mobilità con una
il cliente era lo sportello Bancomat.        app sullo smartphone, senza avere un Pc
Anche allora si trattava di evoluzione       collegato alla Rete.
tecnologica che oggi, pur essendo ancora     Il domani? È già qui: grazie ai servizi
in funzione, iniziamo ad avvertire           “sulle nuvole” la banca diventerà smart
come della vecchia generazione. Perché       e comunicherà con noi in maniera più
la nuova è arrivata grazie a Internet,       informale, evolvendosi e seguendo il
all’accesso online di tutte le operazioni    cliente ovunque sia utile.

                                         25
SHOP FASTER
AND SMARTER
A volte basta solo una lettara, la P, che
sta per PayPal, società che offre servizi
di pagamento online e trasferimento
di denaro. Chi conosce eBay sa di che
cosa sto parlando, la maggior parte degli
acquisti sul noto marketplace viene
effettuata tramite PayPal, che dal 2002 fa
parte dello stesso gruppo.
È a Palo Alto che ho l’occasione di capire
qual è la novità più importante in campo
di payment online: si chiama PayPal
Check-in e si sta diffondendo anche in
Italia, per capire come funziona sono
andato da Burger Bistro e Mirabelli’s
Grocery, due locali che accettano questo
tipo di pagamento. Basta scaricare
l’app per lo smartphone, individuare il
negozio e il prodotto in vendita e pagare
tramite PayPal. Il titolare non deve far
altro che controllare nome, cognome e
foto del cliente che si trova di fronte.
Semplice, nessuna carta di credito, niente
Pos con un codice da digitare, nessuna
attesa di connessione o scontrini che
tardano a uscire. Perché? Perché la
ricevuta o l’eventuale fattura può essere
inviata via Sms o via email.
È la tecnologia, bellezza. A PayPal la
conoscono bene, rimane solo da mettersi
in testa il loro messaggio: Shop faster
and smarter. paypal.com

                                             26
IMAGES OF
     A SUCCESS
     Che differenza c’è tra una reflex e la fotocamera
     di uno smartphone? In termini di qualità
     vince ancora la prima, quanto alla velocità di
     condivisione sui social media non c’è gara.
     È stata questa l’intuizione di Kevin Systrom
     e Mike Krieger, gli sviluppatori di Instagram
     che hanno lanciato l’app sullo store Apple nel
     2010: la possibilità di scattare foto (in formato
     quadrato) dal telefono, ritoccarle con appositi
     flitri e postarle in pochi secondi su Instagram,
     condividendole su Facebook, Twitter e altri
     canali. A Menlo Park sono entrato negli uffici di
     una delle App più famose e utilizzate, per capire
     la storia che c’è dietro un successo diventato
     case history: un milione di utenti a tre mesi dal
     lancio, cinque a meno di un anno, 25 dopo 24
     mesi. Nel 2012, su Instagram ha messo gli occhi
     anche Mark Zuckerberg: proposta di acquisto e
     chiusura della trattativa per più di settecento
     milioni di dollari. instagram.com

27
THE EYES
OF TOMORROW
Facebook, più di altre aziende di successo,
è storia contemporanea, è la quotidianità
che ogni giorno pubblichiamo sui nostri
profili. Privati, pubblici, corporate. Con
Facebook comunichiamo, facciamo pubblicità,
accediamo alle news prima che su altre
piattaforme dedicate perché le notizie spesso
vengono comunicate sui social. E con Facebook
troviamo lavoro perché aziende e società di
recruitment pubblicano annunci mirati alle
nostre professionalità.
Ormai snocciolare numeri sulla diffusione
del social network numero uno non ha molto
senso, diamo quasi per scontata la presenza su
Facebook di un amico o di un brand.
Entrare negli uffici di Menlo Park di persona
e parlare con il release engineer Chuck Rossi
(foto in alto) fa capire molto di più: nuovi device
sulla realtà aumentata (a destra indosso gli
Oculus, immergendomi in una realtà più che
virtuale), metodologia di lavoro, innovazione
in fase di ottimizzazione che vedremo sulle
nostre teste, dentro ai nostri computer, tablet e
smartphone. Viene voglia di dire loro: abbiamo
bisogno di voi, fate presto, vogliamo continuare
a sognare. facebook.com
                                                      28
WE ARE
GOOGLE

Google, Mountain View. Nel 97 era solo
un motore di ricerca, ma era già il più
veloce. Oggi Big G offre una serie di
servizi di cui non possiamo fare a meno:
Gmail, Maps, Translate, Street View,
tanto per citare alcuni dei più utilizzati.
Sì, Google organizza la nostra vita dentro
e fuori dal lavoro tanto che i dizionari
sono stati aggiornati inserendo tra i
verbi to google, sintesi perfetta per
intendere: fare una ricerca sul web.
Serve altro? Riuscire a entrare nel
Google X Lab, la struttura segreta dove
le grandi innovazioni prendono forma
ogni giorno. research.google.com

                  29
DAY OFF
     Dal dinosauro dell’headquarter di
     Google a lunghi giri, in auto e a piedi,
     per San Francisco. Provo a staccare, a
     scollegare la mente da quello ho visto in
     questi giorni, ma la verità è che qua la
     disconnessione è realmente impossibile.
     Non è un male, non è uno stress, è il
     sentire che sei in un luogo in cui in
     futuro si costruisce ogni istante.
     In cui il futuro puoi costruirlo anche tu.

30
LIVING
education
Singularity University è un ente di formazione che
fornisce programmi educativi per aiutare le persone, le
aziende, le istituzioni, gli investitori, le ONG e i governi a
capire come utilizzare le tecnologie all’avanguardia
per avere un impatto positivo su miliardi di persone.
Fondata nel 2008, ha sede dentro la Nasa e vede la
collaborazione di aziende come Google, Cisco, Nokia,
Autodesk, Genentech, ePlanet Capital e della Kauffman
Foundation.
Ti aiuta a comprendere il cambiamento che accade
adesso, tra novità eccitanti e riflessioni sui pericoli che
corriamo, per diventare protagonista attivo di un futuro
che è ogni giorno più presente.

                                                                 31
MAKING
A CHANGE
«Educare, ispirare e dare la forza ai leader
di utilizzare le tecnologie esponenziali per
far fronte alle grandi sfide dell’umanità».
Sono queste le parole di presentazione
al corso della Singularity University che
ha sede in un’ex base della Nasa, vicino a
Google e all’Università di Stanford.
Energia, salute, neuroscienza, bio
e      nanotecnologia,        fabbricazione
digitale, robocars, diritti civili e
sicurezza, intelligenza artificiale, realtà
aumentata... Ecco di che cosa abbiamo
parlato, che cosa ho ascoltato, che cosa
ho portato a casa.
Ho capito che il ritmo del cambiamento
accelera,      che    l’evoluzione     della
scienza e della tecnologia non sono
un processo lineare, ma esponenziale.
Sta a noi decidere se far parte di questo
cambiamento, di questo potenziamento
dell’umanità che sarà capace di farci
superare la biologicità, i nostri limiti.
Ho compreso che dovremo affrontare le
sfide che si porranno davanti a noi con
quel ritmo prodotto nella Silicon Valley,
distaccandoci dallo stile che abbiamo
avuto fino a oggi. Il motivo? Non siamo
ancora pronti per la longevità. Insieme
a un’altra consapevolezza: questo è
sicuramente il momento migliore per
essere vivi, utilizzando la tecnologia al
servizio del bene comune.

                                               32
«La vera innovazione
arriva da un pensiero
perpendicolare»
                              Peter Diamandis
                                Ingegnere e imprenditore,
               è co-fondatore della Singularity University

          33
AI: 2 LETTERS
ONE GOAL
Siri e Google Now, gli assistenti personali per
le piattaforme iOS e Android, hanno aperto
il campo all’intelligenza artificiale. Quella
che conosciamo su larga scala in un mercato
di consumo globale. Facebook ha creato
tre laboratori specializzati nell’individuare,
descrivere ed etichettare le immagini
fotografiche. Nei prossimi 15, 20 anni il 47 per
cento del lavoro dei colletti bianchi potrebbe
essere portato avanti proprio dallo sviluppo
dell’intelligenza artificiale.
Neil Jacobstein, ex presidente della Singularity
University e docente della lezione sulla AI, è
convinto delle enormi potenzialità in gioco.
Si stanno compiendo passi enormi in avanti,
se pensiamo che il cervello umano non viene
aggiornato da milioni di anni. Ma non dobbiamo
spaventarci, le nuove forme di intelligenza
artificiale e gli esseri umani possono convivere
insieme sfruttando al meglio una grande
opportunità di progresso tecnologico.

                     34
EXPONENTIAL
SOCIETY
Nuove strategie, strutture, cultura, processi
e sistemi: una tecnologia esponenziale
implica esponenzialità nell’organizzazione
di un nuovo tipo di società. Anche le
imprese produttive ne trarranno vantaggio
prendendo ispirazione e idee dagli individui
che faranno parte di questo cambiamento.
È la lezione di Salim Ismail, che spiega come
non solo le startup possono ottenere una
crescita molto rapida: tale modello sarà il
futuro del commercio, del no profit e anche
dei governi.

                                                35
Robotica e neuroscienza: in campo medico e
THE POWER OF   scientifico ci aspettano anni ricchi di successi.

BRAIN          Nessuno può affermare che la tecnologia riuscirà
               a sconfiggere le malattie, ma certamente potrà
               migliorare la vita delle persone in cura, con
               tecniche meno invasive e dolorose, restituendo
               anche il dono più prezioso: il tempo.

               36
Energia, ne avremo sempre più bisogno. E a

ENERGY    costi molto più bassi. Dovremo sfruttare meglio
          l’energia naturale del sole, trovare soluzioni

NETWORK   per una fonte simile al nucleare ma sicura e
          non inquinante, migliorare l’efficienza degli
          accumulatori, creare un network globale di
          energia. Lo sappiamo fare, basta volerlo.

          37
ROBOT
A LOVE
STORY
Quella tra gli esseri umani e i robot sarà una
storia d’amore. Rob Nail (associate founder e
CEO alla Singularity University) mentre ne
parla durante la lezione è emozionato. Starà
a noi decidere il tipo di relazione. Oggi siamo
ancora a uno stadio embrionale, ma presto la
robotica arriverà sul mercato e non potremo
ignorarla. Saremo in grado di insegnare loro
compiti e lavoro quotidiano attraverso un
linguaggio di programmazione semplice. Ci
sostituiranno in quei lavori manuali che noi
umani non vogliamo fare.
La robotica e i relativi risultati troveranno
applicazioni nella nostra vita lavorativa
e privata producendo autonomamente
prodotti di design (le stampanti 3D sono
un esempio attuale). E negli anni, grazie al
supporto e allo sviluppo della tecnologia
in altri campi, saranno in grado di avere
delle interazioni sociali con gli umani
comprendendo le loro emozioni.

                     38
La riduzione dei costi nello sviluppo hardware
BIOLOGY IS   e software sta portando novità anche nella
             biologia sintetica. Dati e algoritmi, studiati in
DIGITAL      modalità open source, nei prossimi 20 anni
             porteranno a scoperte rivoluzionarie nel campo
             dell’ingegneria genetica. Ancora una volta il fine
             ultimo è il bene: più salute e meno malattie.

             39
Sul web lasciamo le nostre tracce, pezzi di vita

PRIVACY    che raccontano di noi e che non infrangono la
           legge. Ma online si commettono anche crimini,
   VS      si scambiano informazioni che possono portare

SECURITY   terrorismo e attentati. Sta a noi gestire un codice
           tecnologico ed etico per tracciare una linea tra
           privacy e sicurezza su Internet.

           40
WE CAN
DO IT!
Che cosa è emerso dalle lezioni alla
Singularity University? Che l’uomo è il
problema di ciò che sul Pianeta non funziona.
Sta a noi diventare la soluzione attraverso
un’evoluzione delle coscienze.
Abbiamo bisogno di trovare una convergenza
dei risultati che stiamo ottenendo in campo
tecnologico e di quelli (enormi) che potremo
utilizzare in un futuro prossimo.
Dobbiamo diventare promotori attivi di
valori importanti, primo fra tutti: perseguire
l’obiettivo di un Umanesimo Digitale.

                    41
TIME TO
LEARN

Quasi nessuno è a conoscenza di quanto
sta succedendo nella Silicon Valley,
eccetto i membri di questo piccolissimo
ecosistema in cui avviene il magico
incontro tra visionari (startupper),
ricercatori, accademici e finanziatori
di capitale. Cioè chi sogna, chi forma
ed educa, chi rende realizzabile
concretamente il sogno.
La Silicon Valley è a tutti gli effetti l’El
Dorado di chiunque oggi voglia fare
impresa. È questa la grande opportunità
che anche io ho percepito durante le
lezioni alla Singularity University.

                   42
Salim Ismail (prima foto)
Dopo aver fondato e ricoperto il ruolo
di direttore esecutivo alla Singularity
University, oggi viaggia in tutto il
mondo per diffondere il messaggio
sulla tecnologia esponenziale. Prima di
arrivare alla SU è stato vice presidente di
Yahoo! e capo di Brick House, la fabbrica
delle idee interna al noto motore di
ricerca. Fa anche parte di Breakthrough,
organizzazione per i diritti umani
impegnata contro la violenza sulle
donne e a sostegno dell’immigrazione.
salimismail.com

Nathaniel Calhoun (seconda e terza
foto)
È un pedagogista specializzato nella
progettazione di programmi di studio
per studenti svantaggiati. Sei anni fa ha
progettato CODE Innovation, società che
sfrutta le nuove tecnologie per rendere
disponibile     l’apprendimento       anche
nelle aree più remote dei Paesi africani.
Con la divisione CODE Green si occupa
di ecologia e cambiamenti climatici,
in particolare di quelle aree colpite da
alluvioni o siccità come il Sahel, il Medio
Oriente e i Paesi meridionali dell’Asia.
codeinnovation.com

                                              43
Neil Jacobstein (foto in alto)
Una laurea in Scienze Ambientali
all’università del Wisconsin e una in
Ecologia Umana conseguita in Texas, è a                     alitede-
capo della cattedra di Intelligenza Artificiale        signs.com
e Robotica e coordinatore dell’IMM, Institute
for Molecular Manufactoring. Dal 2010 al
2011 è stato il Presidente della Singularity,
ma Jacobstein ha fatto anche da consulente
per la Nasa, la Darpa (Defense Advanced
Research Projects Agency), la Nsf (National
Science Foundation) e altri enti governativi e
privati. imm.org

Rob Nail (a destra con i Google Glass)
È Ceo e socio fondatore della Singularity
University, forte sostenitore di programmi
di studio impartiti in una università non
tradizionale, con l’obiettivo di creare un
ecosistema globale per la diffusione delle
tecnologie esponenziali. Nel 99 è stato
cofondatore di Velocity 11, società di ricerca
e sviluppo di apparecchiature robotiche per
la lotta contro il cancro. È anche fondatore
di Alite Designs, consulente e angel investor.
alitedesigns.com

                                                  44
Daniel Kraft (foto in alto)
     Fisico, scienziato, inventore, imprenditore e
     innovatore che ha studiato a Stanford e Harvard.
     Kraft ha più di 20 anni di esperienza nella ricerca
     biomedica e clinica. Coordinatore del corso di
     medicina della Singularity University, ha fondato
     Exponentia I Medicine, programma che esplora
     il rapido sviluppo tecnologico e il suo grande
     potenziale nella biomedicina.
     danielkraftmd.com

     Gregg Maryniak (foto a centro pagina)
     Esperto di energia, spazio e aviazione a livello
     internazionale. Il lavoro di Maryniak è focalizzato
     principalmente sulle questioni energetiche:
     nuove tecniche per l’aumento delle energie
     rinnovabili, stoccaggio, network e trasmissioni
     energetiche wireless. È anche membro della X
     Prize Foundation, no profit che organizza contest
     per stimolare la ricerca e lo sviluppo.
     xprize.org

45
Raymond McCauley (prima foto)
     Scienziato, ingegnere e imprenditore
     in prima linea per lo sviluppo delle
     biotecnologie. McCauley è anche preside
     del corso di Biotech della Singularity
     University e cofondatore di Biocurious:
     punto di incontro no profit per
     scienziati, professionisti e appassionati
     di biologia do it yourself con l’obiettivo
     di trasformare un’idea nata dentro un
     garage della Silicon Valley in concrete
     innovazioni per la società.
     raymondmccauley.net e biocurious.org

     Brad Templeton (seconda foto)
     Sviluppatore software specializzato nella
     progettazione di trasporti automatizzati:
     auto senza driver. Templeton è membro
     della Electronic Frontier Foundation e
     del Foresight Nanotech Institute.
     templetons.com

46
Divya Chander
Neuroscienziata, Università di Stanford,
indaga il modo in cui il cervello umano
rimane       cosciente,    utilizzando     la
tecnologia optogenetica. I suoi studi sono
potenzialmente molto utili per monitorare le
funzioni degli astronauti durante le missioni
di breve e lunga durata nello spazio.
med.stanford.edu

                   47
Ralph Merkle (prima foto)
     Il suo interesse è rivolto alla
     nanotecnologia molecolare, per molti
     anni è stato redattore del magazine
     Nanotechnology e nel 98 ha vinto il
     Feyman Prize per le sue teorie.
     merkle.com

     Andre Wegner (seconda foto)
     È il cofondatore e Ceo di Authentise,
     società nata all’interno della Singularity
     University che consente lo streaming di
     file da remoto per le stampanti 3D. Prima
     di arrivare in California ha studiato alla
     St. Andrew University in Inghilterra, alla
     Essec in Francia e ha gestito un fondo di
     venture capital in Nigeria.
     authentise.com

     Paul Saffo (terza foto)
     Scrittore sul futuro dell’ingegneria e
     sui cambiamenti tecnologici, Saffo è
     un importante consulente di aziende e
     governi che chiedono analisi su larga
     scala sugli andamenti futuri della
     società.
     saffo.com

48
David Roberts
Ex agente speciale e ufficiale militare con
una carriera nell’esecutivo del governo
americano. Roberts, laureato a Harvard e al
MIT di Boston, è considerato un imprenditore
seriale per i numerosi investimenti in
importanti società di successo come Oracle,
Cisco e Accenture. Oltre a essere acclamato
dalla stampa come uno dei maggiori esperti
di innovazione e tecnologia.

                   49
Ramen Naam (prima foto)
Negli ultimi 13 anni ha lavorato alla
Microsoft ricoprendo ruoli di leadership
per lo sviluppo di Microsoft Outlook,
Internet Explorer e per il motore di
ricerca Bing. È l’autore del libro More
than human: embracing the promise of
biological enhancement.

Marc Goodman (seconda foto)
Esperto mondiale sull’impatto delle
nuove tecnologie nel campo della
sicurezza. Goodman negli ultimi 20 anni
si è occupato soprattutto di cyber crime,
cyber terrorism e traffico di informazioni
riservate collaborando con le Nazioni
Unite, la NATO, il dipartimento di Polizia
di Los Angeles e il governo americano.
marcgoodman.net

Ray Kurzweil (terza foto)
Il Wall Street Journal lo ha definito:
«L’ultima macchina pensante». Kurzweil
è uno dei più grandi inventori e pensatori
contemporanei. A lui si devono, tra le
molte invenzioni, il primo scanner piano
in grado di riconoscere i caratteri (OCR),
il software che permette a stampanti e
altri device di rendere i testi accessibili ai
ciechi (Kuzweil 1000) e il Kurzweil Music
System, precursore del piano elettronico
in grado di raggiungere la complessità
del piano tradizionale. A Google ricopre
il ruolo di director of engineering.
kurzweilai.net

                                                 50
Peter Diamandis (prima foto)
     Cofondatore e presidente esecutivo della
     Singularity University, Diamandis è
     conosciuto per la X Prize Foundation, da
     lui finanziata con dieci milioni di dollari
     e il cui scopo è sostenere chi sviluppa
     tecnologie esponenziali che impattano
     positivamente sull’umanità.
     diamandis.com

     Lajuanda Asemota (seconda foto)
     È direttore delle relazioni per la diversità
     e i giovani alla Singularity University.
     Asemota è esperta di costruzioni di
     comunità interculturali, ha lavorato al
     Black Recruitment Center di Berkley.

51
«L’unico modo di fare un
gran bel lavoro e amare
quello che fate»    Steve Jobs
                       Fondatore di Apple e Pixar

              52
CALIFORNIAN
FAB LAB
Al lavoro, toccando materiali tangibili che prima
nascono dall’intelletto e attraverso l’aiuto di attrezzature
specializzate si trasformano. Prendiamo per esempio
la stampa 3D, con campi di applicazione in educazione,
manifatturiero, trasporti, salute, edilizia... Presto
potremo stampare tutto in tre dimensioni con effetti
devastanti su processi produttivi e distributivi.
Gli esempi concreti non mancano: dieci case stampate in
24 ore in Cina, un motore a iniezione, oltre agli importanti
risultati già ottenuti nella medicina. Tra qualche anno
ognuno stamperà ciò che vorrà. Dove, come, quando
vorrà. E c’è già chi ci crede, e molto: General Electric ha
investito 3,5 miliardi di euro. Follia? No, nel 2027 il dieci
per cento del global manufacturing sarà 3D printed, come
si studia e sperimenta al TechShop, in Silicon Valley.

                                                                53
THE
SUMOBOT
Qui ci sono tre parole che diventano legge
per tutti: Can Do Attitude. Si può fare.
Stavolta la location è il TechShop di San
Jose, una struttura che fa pensare a un
fab lab dove i maker costruiscono la
propria tecnologia. Ma con più risorse e più
specializzazioni: macchine per il taglio laser,
per i materiali plastici e tessili, laboratori di
falegnameria, saldatura e lavorazione dei
metalli. Chiunque può accedere agli spazi
di TechShop pagando un canone mensile o
annuale per realizzare la propria idea.
Qui, utilizzando le attrazzature di TechShop,
divisi per squadre abbiamo progettato,
modificato e programmato i robot da
combattimento Sumobot.
È un primo approccio alla robotica per
insegnare ai non addetti a lavori che, se è
possibile costruire un piccolo robot (dotato
non solo di motricità), la tecnologia nei
prossimi anni riuscirà a farci convivere
in simbiosi e sicurezza con le nostre
realizzazioni. techshop.ws

                                                    54
THIS IS NOT
     WAR
     Dentro al ring, simulando un combattimento
     di Sumo che nella realtà storica ha radici molto
     antiche, ma che al TechShop viene riproposto in
     chiave moderna.
     L’obiettivo è far uscire fuori dall’area di gioco
     l’avversario, delimitata dal cerchio di colore
     bianco: questa tecnologia, anche quando
     combatte, produce solo sana competizione e
     divertimento.

55
Ogni gruppo con il suo gladiatore, risultato di

THIS IS
              quella progettualità che è anche sinonimo di
              concorrenza nel mercato.
              In queste immagini vedete vari robot assemblati
              in modo diverso, ognuno con le proprie
INNOVATION    caratteristiche di competitività che hanno
              origine dall’intelletto umano.

         56
WORKING
TOGETHER
Il    gruppo     produce    progettualità
condivisa. Alla Singularuty University
non si ascolta passivamente, ma si
espongono opinioni e proposte. E non
importa se ognuna di queste nasce da
esperienze completamente diverse.
Anzi, la diversità è un valore
fondamentale proprio perché aggiunge
un pensiero parallelo, un nuovo tassello
al percorso che può portare a una
soluzione, a un successo.
Si può sbagliare? Si deve sbagliare,
l’errore è uno step necessario per capire
qual è la strada giusta.

                 57
BECOMING
 A SEED
L’importante non è un certificato di diploma al corso
della Singularity University. È diventare un seme della
loro innovazione. Perché con la tecnologia possiamo
davvero migliorare le nostre vite.
Delegando il lavoro grazie all’intelligenza artificiale.
Esternalizzando e demonetizzando produzione e
servizi: cloud, stampa 3D, robocar, laboratori come il
TechShop.
Deregolarizzando il mercato: come fanno Uber e PayPal.
Dematerializzando: prima c’erano le Pagine Gialle,
oggi Google; oggi le banconote domani solo portafogli
elettronici. Sono azioni che hanno tutte una stessa radice,
il cambiamento. Ne servono altre due, molto importanti:
deresponsabilizzazione e determinazione, perché il
futuro del Pianetà è davvero nelle nostre mani.

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SELFIE E
      CORAGGIO
     La mia settimana in Singularity University, il mio
     primo drone, la voglia di sentirsi astronauta, col gelato
     liofilizzato al gusto di crema e cioccolato. Ma soprattutto la
     propensione ad ascoltare, immagazzinare informazioni,
     riflettere. E una parola che mi porto a casa, per il futuro e
     per il presente, per oggi: coraggio.
     Cos’è il coraggio? Non è l’assenza di paura, ma il saper
     comprendere che c’è qualcosa più importante della paura.

59
HO INCONTRATO
IL FUTURO
Non capita tutti i giorni di incontrare
persone uniche. Qui in Singularity
University è capitato ogni istante e
portarsi a casa fotografie, e soprattutto
dialoghi, con persone come Ray Kurzweil,
autore di How To Create a Mind, e Rob
Neil, fondatore della Singularity, è stato
straordinario.
A proposito, vi do qualche suggerimento
di lettura, per me i libri che vedete nella
foto qui a fianco sono testi insostituibili
per comprendere il futuro in cui vivremo.

                                              60
CREATIVITA, BELLEZZA E AMORE
 E L’ECONOMIA 0.0

Per immaginare e creare il futuro serve interpretare il presente conoscendo qual è la nostra vera
essenza di uomini: un enorme capitale creativo e culturale capace di produrre un’economia
sostenibile. Un’economia che definisco 0.0 ma che non va intesa allo stadio primitivo, primordiale,
bensì come quel livello economico necessario per un ritorno alla sua essenzialità in grado di produrre
ispirazione, bellezza e amore. Basta indagare l’etimologia di questa parola, ‘Economia’: «Arte di reggere
e amministrare le cose della famiglia e dello Stato». E poi la radice semantica di un altro termine
contenuto in questa descrizione, ‘Arte’: «Attività umana che porta a forme creative d’espressione».

Ecco il punto, la vita è un grande atto economico, dobbiamo quindi considerarla come un prodotto
che rappresenta un valore per la comunità. Perché siamo noi, esseri umani, il problema di tutto ciò
che non funziona sul Pianeta. Ma siamo anche l’unica vera possibile soluzione all’errore.
Nel nostro tempo stanno cadendo sicurezze e certezze plurisecolari, tanto da chiedersi se stiamo
vivendo un’epoca di cambiamenti o un vero e proprio cambiamento d’epoca. Siamo entrati negli anni
delle relazioni e la convergenza digitale tra tecnologie e relazioni umane sta portando con sé i geni di
una dirompente innovazione. Per le aziende e le istituzioni questa condizione rappresenta una sfida
soprattutto culturale: si affermeranno quelle che rimetteranno l’uomo al centro e sapranno ripensarsi
come un ecosistema fondato sulla condivisione di un sistema di valori.

La creatività e la tecnologia sono però solo il mezzo che ci sta proiettando verso una nuova
organizzazione esponenziale della società, verso un nuovo umanesimo digitale. Ma l’uomo resta
l’attore principale al centro di questi punti di svolta storici. Saremo noi, con la nostra motivazione,
la nostra volontà di condividere e contribuire insieme ai nostri simili a ridefinire un nuovo modello
capace di riconoscere nell’amore l’atto economico per eccellenza. Atto economico che sarà vincente
anche senza chiedere nulla in cambio.

                                                                      - Oscar di Montigny

                                                  61
TAKING IT
HOME

    62
1
CURIOSITY
    63
2
EMPATHY

   64
3
LISTENING

   65
4
EXPERIENCE

    66
5
DO IT NOW
    67
MY
     SILICON
     VALLEY
     Che cosa ha significato per me questo
     viaggio? Della Silicon Valley avevo spesso
     sentito parlare, guardato interviste, letto
     articoli e libri. Ma il messaggio di cui
     è portatrice, compresa la Singularity
     University e l’anima illuminata dei suoi
     speaker, l’ho capito solo andando lì.
     Ho capito che in questo luogo prima di
     fare innovazione tecnologica si getta
     un seme che germogliarà a lungo fuori
     dalla California. La conferma arriva
     dal fatto che la Silicon Valley è a tutti
     gli effetti un brand, perché altri centri
     di ricerca in Russia, in Israele o altrove
     sono sempre descritti come la Silicon
     Valley di quei Paesi. Allora dobbiamo
     farci una domanda: esiste una Silicon
     Valley italiana? Qualcuno sostiene che
     sia il Veneto e in parte è vero. Dobbiamo
     però sottolineare che, di fatto, una Valley
     tricolore ben definita e riconoscibile non
     esiste.
     Prima di crearne una che ricalchi davvero
     i principi e lo spirito californiano è
     necessario rispondere alla depressione in
     cui è caduto il nostro Paese. Ridestando
     quel sogno con una nuova proposta
     di sogno più realistico. Fare in modo di
     diventare artefici del nostro destino
     facendo impresa, proponendo un
     nuovo modello di persona di successo:
     chi si impegna per sé, per gli altri, per
     l’Italia. Diventando promotori attivi di
     una transizione verso la tecnologia. Solo
     così valorizzeremo le qualità del nostro
     popolo e delle nostre industries più
68   caratteristiche.
WEST COAST
LIFESTYLE
C’è una parte del monologo nel film
The Big Kahuna in cui la voce di Danny
De Vito dice: «Vivi anche in California
per un po’, ma lasciala prima che ti
rammollisca». Forse lo sceneggiatore
non ha mai vissuto dentro la Silicon
Valley, perché da queste parti non c’è mai
tempo per ammorbidirsi troppo.
I    giovani      studiano,       progettano,
lavorano. Sognano e si trovano
anche immersi in quell’immaginario
cinematrografico e narrativo scoprendo
che è reale. Le spiagge, il surf, l’iconografia
americana davanti a un ponte sospeso
color aragosta, i tram che a San Francisco
faticano sulle colline asfaltate, un livello
di internazionalizzazione tra i più alti al
mondo. E poi il sole, il vento, la cultura
biologica, la postura mentale di chi vive
qui da sempre.
E dico tutto questo perché ci ho vissuto e
pure surfato, in questa San Francisco, che
si apre sull’oceano e alla sua destra vede
Seattle, un’altra città proiettata nel futuro
con una qualità della vita che fa invidia
alle capitali nordeuropee. San Francisco
che lancia un’occhiata alla sua sinistra
e vede Los Angeles, la vera metropoli
americana che alimenta il sogno di chi
la guarda sul grande schermo. Anche
questo per me ha rappresentato il senso
del viaggio in un luogo non così ben
definito da un confine geografico, la
Silicon Valley, ma delimitato da valori e
principi che sono ispirazione. Anzi, che
sono un piccolo seme che ho piantato
dentro questo ebook. A voi, ora, tocca la
responsabilità di farlo germogliare per
diventare, a vostra volta, un nuovo seme.

                                                  69
IL VIAGGIO A
           SAN FRANCISCO
                                                         E IN
           SILICON VALLEY
                                Chi ha voglia di approfondire quanto scoperto in questo photobook,
                                che è nato per un’esigenza di condivisione di esperienza, può farlo
                                guardando i video che ho girato in Silicon Valley e a San Francisco.
                                Lo dico subito: non sono video professionali, ma riprese home made
                                nate per gioco, video girati con lo smartphone per raccogliere, a mo’
                                di appunti, impressioni e riflessioni di fine giornata. Ne trovate,
                                cliccando direttamente sulle miniature qui sotto, cinque, che se avrete
                                il tempo mi permetteranno di trasmettervi, anche a voce, il significato
                                profondo di questo viaggio.

Alla scoperta delle       Cloud ed ecommerce          Ho portato i concetti         Grandi corporation e       Come costruire il futuro
startup e del mondo dei   sono il futuro di           dell’Economia 0.0 alla        nuove aziende in Silicon   frutto di condivisione e
wearable device           tecnologia e relazioni      Stanford University           Valley lavorano insieme    innovazione

                                                                70
DENTRO LA
           SINGULARITY
                                  Seconda settimana di esperienza in Silicon Valley tutta dedicata
                                  alla Singularity University: ho partecipato, come si evince anche dal
                                  racconto fotografico delle pagine di questo ebook, a un programma
                                  dedicato a manager provenienti da tutto il mondo. Una settimana
                                  di ascolto e discussione, condivisione e azione, senza sosta. La sera,
                                  però, ho sempre trovato il tempo per appuntare, in video che giravo in
                                  qualche angolo prima di andare a dormire, ciò che avevo imparato. Se
                                  avrete voglia di cliccare qui sotto e guardarli, proverò a trasmettervi
                                  contenuti, emozioni e, soprattutto, quella sensazione di meraviglia
                                  che si prova, quasi come si tornasse bambini, davanti all’innovazione.

Una nuova generazione      Il futuro attraverso         L’informatica prenderà        La     criminalità    ha    Nulla sarà più come
di imprenditori ha un      neuroscienza, privacy e      il controllo delle auto e     raggiunto alti livelli di   prima: è il momento
nuovo obiettivo: il bene   sicurezza                    dei sistemi di viabilità      utilizzo delle tecnologie   migliore per essere vivi

                                                                  71
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