Jodorowsky's Dune di Frank Pavic: un omaggio a un film mai fatto che ha cambiato l'immaginario visivo del cinema di fantascienza - Il ...
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Jodorowsky’s Dune di Frank Pavic: un omaggio a un film mai fatto che ha cambiato l’immaginario visivo del cinema di fantascienza Diretto da Frank Pavic, questo piacevole documentario apre una finestra su un film che Alejandro Jodorowsky avrebbe dovuto girare negli anni settanta. Stiamo parlando di Dune, tratto dall’omonimo lavoro di Frank Herbert. La figura di Jodorowsky è avvolta nella leggenda, analogamente a questo film da lui concepito e mai realizzato. Artista eclettico, polimorfo e difficilmente etichettabile, nella sua lunga vita ha fatto di tutto: il regista (cinematografico e
teatrale), l’attore, il pittore, lo scultore, il filosofo, il guru, il poeta, lo scrittore, lo sceneggiatore, il mimo, il marionettista e chi più ne ha più ne metta. Genio assoluto per alcuni, pazzo totale per altri (gli estremi si toccano, e spesso distinguerli è un’operazione aleatoria), senz’altro un creativo incredibile, capace di muoversi disinvoltamente in molteplici discipline artistiche. Buona parte del documentario di Pavic è occupato dai monologhi di Alejandro, nei quali illustra il percorso creativo che lo ha portato ad assemblare un team di lavoro eccezionale per realizzare il suo Dune. Fino al fallimento finale, quando tutto sembrava essere pronto. Per Jodorowsky questa pellicola non doveva essere un semplice film di intrattenimento, ma al contrario avrebbe dovuto essere un opera destinata a modificare la coscienza di chi la guardava, con un occhio di riguardo per le giovani generazioni. Un’affermazione che oggi forse può fare sorridere qualcuno, ma per raggiungere il suo obiettivo aveva raccolto la disponibilità di personalità artistiche di altissimo livello: H.R. Giger, Dan O’Bannon, Jean “Moebius” Giraud, i Pink Floyd, i Magma, Mick Jagger, Orson Wells, Salvador Dalì, David Carradine. Dune, di Jodorowsky: un fallimento commerciale ma un successo artistico Jodorowsky negli anni settanta interpretò e diresse due pellicole surrealiste (ammesso che sia possibile categorizzarle in questo modo), che al tempo riscossero notevole successo: il western El Topo, nel 1970, e La Montagna Sacra, nel 1973. L’anno successivo un consorzio francese diretto da Jean-Paul Gibon acquistò i diritti del libro di fantascienza Dune, di
Frank Herbert, chiedendo a Jodorowsky di dirigere la sua versione cinematografica. Alejandro accettò con entusiasmo, riuscendo a reclutare per la sua realizzazione gli artisti che a suo modo di vedere le cose avrebbero potuto fare del suo film un opera altamente innovativa, che avrebbe dovuto veicolare contenuti spirituali, capaci di cambiare la visione del mondo degli spettatori. Una concezione del cinema diametralmente opposta a quella di Alfred Hitchcock, per il quale un film deve semplicemente “tenere lo spettatore incollato alla poltrona”. Elevazione spirituale contro puro intrattenimento. Per questo motivo il film avrebbe dovuto farsi portatore un immaginario visivo rivoluzionario. E avere una lunghezza al tempo (e anche oggi) inconcepibile: oltre dieci ore di narrazione. Un progetto rivoluzionario. Probabilmente anche troppo. Anche se secondo Alejandro le sfide tecniche che le sue ardite scelte artistiche imponevano sarebbero già state risolte, nessuno studio si dimostrò disponibile a sostenere i rischi di una produzione così innovativa e dai costi difficilmente quantificabili, ma sicuramente stratosferici. I diritti per la produzione del film vennero quindi venduti a Dino de Laurentis, che affidò a David Linch la direzione del film Dune, che vide la luce nel 1984. Un opera agli occhi di Jodorowsky del tutto mediocre, come ci fa sapere nel documentario di Pavic. Tuttavia molte delle idee innovative nate dal lavoro di Alejandro sopravvissero al suo fallimento, e vennero utilizzate in numerose produzioni degli anni settanta e ottanta.
Jodorowsky’s Dune di Frank Pavic: un documentario imperdibile per gli amanti della fantascienza, e non solo Lo storyboard disegnato da Moebius, del quale rimangono pochissime copie in circolazione, continuò a girare nelle major di Hollywood per anni, influenzando l’immaginario visivo di innumerevoli film. Parliamo di pellicole ormai cult, come Alien, Blade Runner, Flash Gordon, Star Wars, tra le altre. Che a loro volta ispirarono innumerevoli altri film. In altre parole, il Dune di Jodorowsky, pur non essendo mai stato girato, ha avuto un influenza notevole sul cinema di fantascienza, e forse ne avrebbe avuta ancora di più se fosse stato prodotto. Jodorowsky’s Dune, di Frank Pavic, ha l’indubbio merito di ricordarcelo, in modo peraltro molto godibile. Incredibilmente, questo documentario è stato presentato a Cannes nel 2013, ma è stato distribuito al pubblico in Italia solo quest’anno. Meglio tardi che mai, comunque. Un’ottima occasione per conoscere la storia di un film importante nella storia del cinema di fantascienza (e non solo), e per ascoltare Alejandro Jodorowsky, un incredibile visionario purtroppo ancora sconosciuto al grande pubblico. E anche a molti cinefili, probabilmente. Aspettando il Dune di Denis Villeneuve, appena presentato al Festival del Cinema di Venezia e in uscita il 16 settembre…
Emancip(h)ate della compagnia Teatro al Femminile vince l’edizione 2021 del concorso “La giovane scena delle donne” Questa mattina, 12 settembre, si è svolta nell’Ex Convento San Francesco a Pordenone la cerimonia di premiazione della terza edizione del concorso “La giovane scena delle donne”, l’importante vetrina nel panorama teatrale nazionale dedicata a giovani attrici e attori professionisti che tra il 9 e il 12 settembre ha portato sul palco sei spettacoli sulla situazione culturale e sociale delle donne nella contemporaneità, scelti tra le circa settanta proposte pervenute da tutta Italia, nell’ambito della XVII edizione del festival internazionale “La scena delle donne” diretto da Bruna Braidotti e organizzato dalla Compagnia di Arti e Mestieri, realizzato con il contributo del MiC, il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli. Premiato lo spettacolo “Emancip(h)ate” scritto e diretto da Virginia Risso e prodotto da Teatro al Femminile. La giuria ha voluto inoltre attribuire una menzione speciale a “Corpi al
vento – Arianna, Fedra, Pasifae: le donne di creta” Premiato lo spettacolo “Emancip(h)ate” scritto e diretto da Virginia Risso e prodotto da Teatro al Femminile, alla terza edizione de “La giovane scena delle donne”, l’importante vetrina nel panorama teatrale nazionale dedicata a giovani attrici e attori professionisti che tra il 9 e il 12 settembre ha portato sul palco sei spettacoli sulla situazione culturale e sociale delle donne nella contemporaneità, scelti tra le circa settanta proposte pervenute da tutta Italia, nell’ambito della XVII edizione del festival internazionale “La scena delle donne” diretto da Bruna Braidotti e organizzato dalla Compagnia di Arti e Mestieri, realizzato con il contributo del MiC, il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli. La giuria composta da Alina Narciso (regista e direttrice italo/cubana del Festival La Escritura de la/s Diferencia/s di Cuba), Patrizia Monaco (drammaturga e rappresentante del Centro nazionale di drammaturgia italiana contemporanea), Marcela Serli (rappresentante dell’Associazione Amleta), Laura Caparrotti (attrice e direttrice artistica italoamericana della compagnia Kairos Italy Theater), Valentina Rapetti (docente di Letterature angloamericane, traduttrice e promotrice teatrale) e da 7 giovani spettatori e spettatrici del Friuli Venezia Giulia – Agnese Del Zotto, Alex Battiston, Davide Bigoni, Lory
Marion, Sofia Guarnera, Emma Gaspardo e Lorena Graziano – ha premiato lo spettacolo con interpreti Sabrina Biagioli, Giulia Capuzzimato, Jessica Di Bernardi, Sara Morassut, Virginia Risso, Lorenza Sacchetto assegnando la seguente motivazione: «Uno spettacolo corale e fortemente femminile che a partire da materiale autentico riesce a veicolare, anche ad un pubblico giovane, temi complessi come l’obiezione di coscienza, la discriminazione di genere e i processi per stupro attraverso una scrittura drammaturgica ben congeniata e una regia che ricorre con efficacia alla tecnica della clownerie per raccontare forme di violenza simbolica e epistemica che spesso acquisiscono un carattere tragicomico e paradossale». Lo spettacolo, primo classificato, vince un premio in denaro e sarà ospitato nella prossima Stagione promossa da “La scena delle donne”. La giuria ha voluto inoltre attribuire una menzione speciale a “Corpi al vento – Arianna, Fedra, Pasifae: le donne di creta” di e con Ilaria Gelmi e Antonella Ruggero, per «l’originale approccio al mito, raccontato con una tecnica attoriale che denota una mirabile capacità di ascolto e consapevolezza della scena e che lo rende godibile a tutte e a tutti e soprattutto fruibile dalle giovani generazioni. Attraverso una regia completamente a nudo ci restituisce una visione d’insieme in cui tutti gli eventi sono collegati evidenziandone la tragica ciclicità e suggerendoci il superamento di un destino da cui anche le donne possono liberarsi».
Teatro Nuovo Giovanni da Udine – 25ma stagione 2021/22 L’emergenza pandemica detta ancora prudenza per le limitazioni imposte al pubblico e alle Compagnie di attori e musicisti, ma non frena la voglia di guardare avanti: per la sua 25ma stagione il Teatro Nuovo Giovanni da Udine proporrà come tradizione il meglio delle produzioni artistiche nazionali, i grandi protagonisti della scena, le orchestre e i solisti più applauditi del nostro continente e non solo. 37 le proposte attualmente in cartellone, cui si aggiungono le tante attività collaterali, ma altri importanti appuntamenti saranno annunciati a breve. L’inaugurazione della stagione sarà nel segno della prosa l’8 ottobre, con l’anteprima de La bottega del caffè di Carlo Goldoni nella nuova messinscena con Michele Placido e la regia di Paolo Valerio. Fra gli attori e le attrici che calcheranno il nostro palcoscenico troveremo Franco Branciaroli, Nancy Brilli, Federico Buffa, Gennaro Cannavacciuolo, Massimo Dapporto, Elio, Anna Maria Guarnieri, Gianfelice Imparato, Giampiero Ingrassia, Giulia Lazzarini, Marina Massironi, Glauco Mauri, Giuliana Musso, Chiara Noschese, Umberto Orsini, Eros Pagni, Carolina Rosi. Fra i registi si segnala il ritorno di Andrea Baracco, Luca De Fusco, Leo Muscato e Alessandro Serra, nomi legati a spettacoli di grande successo molto apprezzati dal nostro pubblico nelle scorse stagioni. Per quanto attiene alla musica classica, nove i concerti sinfonici in programma, con particolare attenzione dedicata all’Ottocento e Novecento storico, ma la traiettoria dell’offerta musicale incrocerà anche capolavori settecenteschi e barocchi, affidati alle cure di straordinari interpreti e specialisti. Apertura il 31 ottobre con l’Orchestra della Svizzera Italiana e Baiba Skride, una delle violiniste più acclamate della scena internazionale. Grande attesa per l’arrivo della star russa del pianoforte Daniil Trifonov, che si esibirà con la Budapest
Festival Orchestra, nonché per la prima assoluta dell’opera lirica Le nozze di Figaro, una produzione della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine che ritorna in calendario dopo lo stop forzato della scorsa stagione. Dal 14 settembre via alle prime prevendite. Udine, 11 settembre 2021 – Una stagione “normale” di prosa, musica e danza è quanto di meglio ci si possa augurare, di questi tempi. Una stagione che guardi avanti, che ci aiuti a riaccendere il contatto con noi stessi e ci riporti alla dimensione della bellezza, delle emozioni e dello stupore di cui, forse, ci siamo un po’ dimenticati. Parte da qui il percorso di spettacoli e concerti che il Teatro Nuovo Giovanni da Udine propone al suo affezionato pubblico in una ricorrenza particolarmente speciale com’è quella della 25ma stagione. “Tutti noi abbiamo lavorato sodo per poterla presentare nella sua integrità – sottolinea il presidente della Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Giovanni Nistri -. Anche se certamente con la dovuta prudenza, vogliamo festeggiare questo traguardo importante avendo vicino il nostro pubblico, che è il vero motore di tutte le nostre azioni. C’è stato un lungo momento in cui ci siamo disconnessi dalla parola “normalità”. Per quanto avessimo fatto il possibile per renderla parte del nostro presente, avevamo l’impressione che ci stesse portando in una zona grigia priva di contorni definiti. Nonostante ciò, il Teatro non ha mai smesso di inseguire la propria vocazione, direi missione, di dare al pubblico la possibilità, sia pur in condizioni difficili, di stare assieme e interagire con quel mondo meraviglioso che si manifesta ogni qualvolta si apre il sipario.” Prosa Ricco e variegato il programma presentato dal responsabile
direzione artistica prosa, Giuseppe Bevilacqua. La Michele Placido stagione prenderà il via l’8 ottobre con l’anteprima de La bottega del caffè di Carlo Goldoni, la nuova brillante coproduzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Goldenart, Teatro della Toscana – Teatro Nazionale per la regia di Paolo Valerio con Michele Placido, che gli spettatori potranno apprezzare in un momento “speciale”, prima del suo debutto a Trieste sul palcoscenico del Teatro Rossetti. 26 i titoli in programma, fra grandi spettacoli e produzioni di qualità, alcuni dei quali al loro debutto nazionale o regionale e tutti nel nome di un teatro popolare d’arte. Spazio ai grandi classici – oltre al capolavoro goldoniano ritroveremo il Re Lear di Shakespeare con un re del palcoscenico, Glauco Mauri e la regia chiaroscurale di Andrea Baracco, l’Enrico IV di Pirandello con il grandissimo Eros Pagni e la regia di Luca De Fusco, Il giardino dei ciliegi di Čechov proposto da Alessandro Serra regista, scenografo e costumista pluripremiato per le sue originalissime produzioni teatrali. Non mancherà la commedia moderna – la deliziosa Arsenico e vecchi merletti con le irresistibili Giulia Lazzarini e Anna Maria Guarnieri dirette
da Geppy Gleijeses, Pour un oui ou pour un non con altri due giganti della scena, Umberto Orsini e Franco Branciaroli e la regia di un maestro indiscusso dello spettacolo, Pier Luigi Pizzi, ritornato al suo antico amore per la prosa dopo una vita di successi nei più famosi teatri lirici del mondo. E che dire del musical? I tanti appassionati potranno contare su due appuntamenti irrinunciabili – Casanova Operapop che porterà in scena le travolgenti avventure del personaggio più iconico della Venezia settecentesca con le musiche originali di Red Canzian dei Pooh, e la dirompente, elettrizzante Piccola Bottega degli orrori con Giampiero Ingrassia e una compagnia affiatatissima di attori e cantanti da… brivido. Un focus particolare sul presente sarà rappresentato dalla rassegna Tempi Unici: fra gli ospiti l’esilarante Elio, con uno spettacolo giocoso e profondo dedicato a Enzo Jannacci, Giuliana Musso autrice e performer fra le più intense della scena italiana, Federico Buffa, storyteller che ci ha appassionato con i suoi memorabili racconti di sport, musica e sfide impossibili e Matteo Bevilacqua, ideatore e performer di Mezzocielo 2.0. Divertimento e ancora tanta, tantissima musica e canto dal vivo saranno assicurati con le immancabili Operette e altri incanti – in programma un’effervescente Vedova allegra con e per la regia di Umberto Scida e Cyrano – il Musical con Gennaro Cannavacciuolo, rivisitazione della storica commedia musicale degli anni Settanta con protagonista un indimenticato Domenico Modugno. Per tutta la famiglia, ritorna la fortunata serie di spettacoli Teatro Insieme, mente i piccoli potranno contare sui tre spettacoli d’avventura e divertimento di Teatro Bambino. Musica e Danza Per quanto attiene alla musica, il nuovo cartellone che sarà presentato dal direttore artistico Marco Feruglio propone in totale nove concerti sinfonici, tre dei quali monografici e dedicati ad altrettanti geni della musica di tutti i
tempi: Bach, Mozart e Schumann. Alcuni appuntamenti sono ancora in via di definizione e verranno resi noti nei prossimi giorni. L’apertura di stagione è affidata, il 31 ottobre, all’Orchestra della Svizzera italiana, una delle più quotate a livello europeo e non solo, grazie anche, negli anni recenti, al carisma di Markus Poschner che ne è direttore principale dal 2015. Con lei la violinista lettone Baiba Skride, vincitrice di prestigiosi concorsi e premi internazionali e particolarmente apprezzata per la freschezza, la maestria, l’eleganza naturale del suo gesto. Da segnalare in particolare anche il ritorno di compagini già note applaudite dal nostro pubblico come l’EUYO, l’Orchestra giovanile dell’unione europea voluta da Claudio Abbado, e la Budapest Festival Orchestra, entrambe dirette da Iván Fischer. Fra i solisti di fama internazionale che saranno presenti nel corso della stagione sul nostro palcoscenico merita senz’altro menzione particolare Daniil Trifonov, considerato unanimemente dalla critica fra i migliori pianisti viventi. Spazio anche alla musica barocca e settecentesca, interpretata rispettivamente dall’Akamus (Akademie für Alte Musik Berlin) con la violinista Isabelle Faust – il cui concerto ritorna nella nostra programmazione dopo lo stop della scorsa stagione – e dall’originale complesso francese Pygmalion, che debutta sul nostro palcoscenico con il suo fondatore, Raphaël Pichon e un programma tutto dedicato a sinfonie mozartiane. Il 31 dicembre, appuntamento irrinunciabile di San Silvestro con la Strauss Festival Orchester Wien, protagonista di una tradizione musicale gioiosa e spensierata che non ha uguali al mondo. Infine, ritorna in calendario l’opera lirica prodotta dalla Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Le nozze di Figaro. Il magnifico capolavoro mozartiano sarà proposto al pubblico dopo il blocco dovuto alla pandemia con un sorprendente cast di livello internazionale che verrà presto
rivelato. Per la danza, l’appuntamento in calendario della stagione porterà sul nostro palcoscenico il Ballet Jazz Montréal con Dance me, un omaggio a Leonard Cohen che coniuga l’estetica del balletto classico ad un approccio molto contemporaneo. Trame ricucite La rassegna Trame ricucite, proposta nel 2019 dal Teatro Nuovo tra le attività “Casa Teatro”, si è rafforzata in questa seconda edizione – che trova finalmente la realizzazione dal vivo dopo i lunghi mesi di sospensione del progetto – grazie alla felice collaborazione produttiva tra Giovanni da Udine e Teatri Stabil Furlan. Le letture sceniche di tre testi esemplari della drammaturgia friulana –Tra parinçh di Luigi (Luis) Merlo, In Germanie! di Giuseppe Edgardo Lazzarini e Presons di Alberto Luchin – godranno della cura drammaturgica e critica di Paolo Patui, mentre un folto gruppo di ottimi attori si alternerà sulle tavole del palcoscenico sotto la guida di Paolo Sartori. Attività collaterali I fantasiosi Laboratori per bambini a cura di Margherita Mattotti ed Eloisa Gozzi, le sorprendenti Visite guidate teatralizzate condotte dalla compagnia Anà-Thema Teatro, gli appuntamenti di Casa Teatro e Prima del Concerto sempre attesi con grande partecipazione, faranno il loro ritorno a margine della programmazione proponendo come di consueto momenti di approfondimento, divertimento e condivisione per e con il pubblico negli accoglienti spazi del teatro, davanti e dietro le quinte. Informazioni importanti per il pubblico A causa del perdurare delle limitazioni al pubblico e il conseguente minor numero di posti disponibili in sala (solo
500 anziché i 1200 di capienza effettiva), nella prima parte di stagione (ottobre – dicembre 2021) non saranno attivati abbonamenti a posto fisso ma solo abbonamenti a posto libero. Le prevendite per i primi spettacoli inizieranno il 14 settembre. Per l’accesso in sala rimangono inoltre obbligatori il green pass, l’utilizzo della mascherina (ffp2 o chirurgica), il rilevamento della temperatura corporea tramite termoscanner all’ingresso e il distanziamento fra le persone di almeno 1 metro. I posti sono singoli e distanziati. UN GRAZIE SPECIALE A… Un ringraziamento speciale va a tutte le aziende ed enti che a diverso titolo hanno deciso di sostenere il Teatro Nuovo, fra i quali in particolare Fondazione Friuli, Amga Energia & Servizi – Gruppo Hera, Associazione gli Ergonauti, Banca di Udine, British School FVG, Calzavara SpA, Civibank, Camera di Commercio di Udine e Pordenone, Confartigianato FVG, Confindustria Udine, Credifriuli, Danieli Officine SpA, Lavanderie Adriatiche, Piaval, Prontoauto. A Trieste arrivano i fantastici viaggi di Audiobus I posti sui bus urbani saranno limitati e sarà obbligatoria l’iscrizione online TRIESTE – Indossate le cuffie, sarà sufficiente ascoltare la voce narrante e lasciarsi accompagnare in un viaggio fantastico, in bilico fra reale e surreale. A bordo di un bus
urbano gli spettatori saranno condotti in un percorso straordinario, onirico, in cui arte e spazio pubblico si contaminano. Un viaggio capace di mostrare la città sotto un’altra luce. Insomma, a Trieste, l’11 settembre, torna la magia di Audiobus! La tappa triestina è stata realizzata in collaborazione con associazione ProgettiAmoTrieste grazie al sostegno della Regione Fvg, PromoTurismo FVG e con il supporto di Trieste Trasporti. IL VIAGGIO – Audiobus – un format di Zeroidee sviluppato in collaborazione con Giovanni Chiarot e Renato Rinaldi e la partecipazione di Natalie Norma Fella – dà quindi appuntamento per la sua nuova edizione a Trieste e lo fa con un programma ormai collaudato! I posti sui bus urbani saranno limitati (massimo 40 per corsa) e sarà obbligatoria l’iscrizione online tramite mail info@progettiamotrieste.it . Protranno accedere solo le persone munite di Green pass. AUDIOBUS – Audiobus (di Renato Rinaldi e Giovanni Chiarot, la voce di Natalie Fella e gli autisti di Trieste Trasporti) sarà un omaggio a Georges Perec. A Trieste a esibirsi saranno gli astisti del CUT e del Circo all’InCirca. Un tragitto letterario, un percorso inatteso, gremito di suggestioni visive e sonore, di acrobazie, di storie che ci interrogano: Cos’è che fa di una città, una città? Lo spazio attorno allo spettatore-viaggiatore si animerà, si popolerà, si deformerà al punto che non saprà più dire cosa è finzione e cosa realtà. Il ritrovo di Audiobus è fissato in largo della Barriera Vecchia venti minuti prima delle partenze, che sono previste le ore 14, 15, 16, 17. È indispensabile arrivare muniti di mascherina. All’infopoint saranno consegnate le cuffie a tutti gli iscritti. Coloro che non si presenteranno all’orario indicato non avranno più diritto di prelazione sul posto prenotato. Audiobus è un format di Zeroidee sviluppato in collaborazione con Giovanni Chiarot e Renato Rinaldi e la partecipazione di Natalie Fella. La tappa di Trieste è in partenariato con
l’associazione ProgettiAmoTrieste e realizzata grazie al sostegno della Regione Fvg, PromoTurismo FVG e con il supporto di Trieste Trasporti. COS’ È AUDIOBUS, NEL DETTAGLIO? – Audiobus è un progetto di spettacoli e residenze artistiche che si sviluppa sugli autobus urbani. È come andare a teatro, ma al posto del palcoscenico ci si trova di fronte l’intera città. Artisti performativi, visivi e sonori rileggono gli spazi pubblici in modo inedito e guidano i cittadini, anche coloro che non sanno di essere spettatori, in un viaggio a dir poco sorprendente. Ogni spettatore riceve un paio di cuffie e una voce narrante lo accompagna, immergendolo nella città e nelle sue storie. L’approccio e il metodo utilizzato è quello della contaminazione tra diverse discipline artistiche quali per esempio la poesia, la musica, le arti sonore, visive e performative. Festival della Danza A Monfalcone, venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 settembre. Visto il grande successo delle ultime edizioni e l’analoga positiva ricaduta sulle attività commerciali e di servizio, il Comune di Monfalcone organizza la settima edizione del Festival della Danza da venerdì 17 a domenica 19 settembre (un giorno in più rispetto alle passate edizioni) nelle piazze e nei luoghi caratteristici della città, appositamente attrezzati con palchi e altre strutture, nel pieno rispetto
delle prescrizioni anti Covid e della sicurezza. Il Festival della Danza è un evento molto atteso per le esibizioni di grande prestigio e rilevanza nazionale, organizzato dall’Assessorato alla Cultura, insieme alla Consulta Cultura, alle trenta Scuole di Danza del territorio regionale, alle Associazioni di categoria Ascom, Viva Centro, Confartigianato e CNA e ai professionisti del settore. Il ricco programma del Festival della Danza è stato presentato, durante una conferenza stampa alla Rocca di Monfalcone, dal Sindaco Anna Maria Cisint, dall’Assessore al Rilancio del commercio, marketing territoriale e sviluppo turistico, eventi, cultura Luca Fasan, presente l’Assessore allo sport, associazionismo e relazione con i rioni, Francesco Volante, e dalla Coordinatrice delle scuole di danza Eleonora Violin. E’ seguita una breve ma suggestiva performance di danza “Twenty/TwentyOne” a cura del Club Diamante. “Il fabbisogno di danza, di ballo, che si sente così forte in questa città è cresciuto ulteriormente – ha affermato il Sindaco, Anna Maria Cisint – “quindi abbiamo voluto accompagnare questo entusiasmo aggiungendo una giornata alla settima edizione del Festival. Senza la grandissima collaborazione di un gruppo di lavoro così coeso – dagli uffici del Comune alle tante scuole di danza di tutta la regione – e la partecipazione, ancora una volta, dei commercianti e dei ristoratori della città non sarebbe possibile offrire un Festival così ricco di eventi e di opportunità”. “Continua anche a settembre, dopo il grande successo estivo, il programma monfalconese degli eventi. Come sempre molto attesa – ha affermato l’Assessore alla cultura Luca Fasan – “la settima edizione del Festival della Danza trasformerà la città in un grande palcoscenico ove, dall’alba al tramonto, oltre 30 scuole si esibiranno nelle location più esclusive e coinvolgenti di Monfalcone. Classico, contemporaneo, moderno e molti altri, saranno gli stili che potremo ammirare unitamente
alle Masterclass in una kermesse artistica di grande levatura. Tra la festa di colori e movenze anche bar, ristoranti e negozi si stanno preparando all’evento con vetrine a tema e piatti pensati per l’occasione. Ancora una volta arte, danza ed eventi non rappresentano solo un importante messaggio culturale, ma un grande supporto a sostegno delle imprese e della nostra economia”. La settima edizione del Festival della Danza desidera ricordare una delle più grandi ballerine del XX secolo, Carla Fracci, una grande donna che ha fatto dell’arte e della danza classica la sua vita. Per le ballerine e i ballerini italiani, e non solo, rappresenta la passione, la disciplina, la costanza, l’arte personificata. Un esempio di grandezza non solo nel mondo della danza. Importante novità di questa edizione la durata del festival, che prevede tre giorni di manifestazione, e la musica dal vivo che accompagnerà alcune esibizioni dei ballerini, venerdì pomeriggio e sabato pomeriggio. Ospiti speciali saranno Marcello Sacchetta, Martina Miliddi, Vincenzo Durevole e Giovanna D’Anna, che si esibiranno in pubblico sabato 18 e domenica 19 settembre sul palco in piazza della Repubblica. Grazie alla collaborazione delle Associazioni di categoria Ascom, Viva Centro, Confartigianato e CNA, a Monfalcone si potrà assaporare l’atmosfera della danza: saranno allestite delle vetrine a tema, ideati cocktail e menù dedicati all’evento dalle attività di somministrazione. Il Festival della Danza si aprirà venerdì 17 settembre alle ore 18.00, in piazza della Repubblica, con uno spettacolo carico di emozioni, riflessioni e suggestioni, grazie alla musica dal vivo. Dopo i saluti istituzionali e l’inaugurazione, alle 19.30, i danzatori di Viento Flamenco si esibiranno nella danza di Flamenco “Mujeres que Luchan” con
l’accompagnamento di chitarra, percussioni e voce. Seguirà l’esibizione di Street Dance, “The Orion” a cura della Ilydance Studio. Sabato 18 settembre, alle ore 12.00 in piazza Unità d’Italia, “Human dance technique” con Giorgio Rivari e dalle 15.45 le esibizioni delle Scuole di danza in piazza Falcone Borsellino, in piazza Unità d’Italia e piazza della Repubblica. Nel tardo pomeriggio, durante l’esibizione della scuola ADS Ballet Club di Ronchi dei Legionari, suonerà l’Orchestra d’archi dell’Associazione Culturale e Musicale di Farra d’Isonzo: una ventina di musicisti, diretti da Annalisa Clemente, eseguiranno musiche di Antonio Vivaldi e Leroy Anderson. In particolare Simone Valente e Barbara Masseni al violino e Francesco Milanese al violoncello suoneranno l’opera 3 n. 11 di Antonio Vivaldi. Alle 18, in parrocchia del S.S. Redentore si esibirà Coppelia Danza di Monfalcone, mentre sulla Rocca, due saranno gli spettacoli dal vivo: “The Indian Garden” a cura di ASCD Salammbò, dedicato alle danze orientali, e “Ethnika” eseguito da Moonflower Tribal Dance, con la direzione artistica di Patrizia Pin. Sarà attivo il servizio Rocca bus gratuito. La serata si concluderà alle 20 in piazza della Repubblica con il Gala di Danza, che prevede l’esibizione di Axis Danza di Udine e Gradisca d’Isonzo, le premiazioni dei giovani talenti e l’esibizione del ballerino Marcello Sacchetta. Domenica 19 settembre, proseguiranno dalle 15.45 le esibizioni delle piazze delle Scuole di Danza e alle 19.30, in piazza della Repubblica, la conclusione del Festival con spettacoli dal vivo: latino “One Hundred Years” a cura del Club Diamante, esibizioni di Vincenzo Durevole e Giovanna D’Anna, di Martina Miliddi e di The Lab Collettivo Contemporaneo con “Grapes”. Come da tradizione, nelle tre giornate saranno organizzate le Masterclass, al Palazzetto dello Sport e nella Sala Polifunzionale don Foschian in Largo Isonzo, la cui partecipazione è riservata agli allievi delle scuole
partecipanti al Festival (prenotazione obbligatoria alla mail info@ele-dance.com). Venerdì 17 settembre Sala Polifunzionale Largo Isonzo 17.00 – 19.00 – Contemporaneo con The Lab Collettivo contemporaneo 20.00 – 21.30 – Afrocontemporaneo con Elisa Cecchini, Nuovo Centro Danza Sabato 18 settembre Palazzetto dello Sport 10.00 – 12.00 – Modern fusion con Marcello Sacchetta Sala Polifunzionale Largo Isonzo 10.00 – 12.00 – Hip Hop con Ilydance Studio Domenica 19 settembre Palazzetto dello Sport 09.00 – 10.30 – Classico con Farida Faggi dal Balletto di Toscana 11.00 – 12.30 – Latin Pop con Vincenzo Durevole e Giovanna D’Anna Il programma nel dettaglio delle esibizioni delle scuole di danza aperte al pubblico Sabato 18 settembre, dalle 15.45, esibizioni di 13 Scuole di danza della durata di 15/20 minuti l’una, nelle postazioni di piazza Falcone e Borsellino, piazza Unità d’Italia e piazza della Repubblica
PIAZZA FALCONE E BORSELLINO ore 15.45 – 19.30 1. NOI Monfalcone APS, Monfalcone 2. Club Diamante, Fogliano Redipuglia 3. ASD Movartex Tango, Gorizia 4. ASD Dance Academy Nueva Clave, Gradisca d’Isonzo PIAZZA UNITA’ D’ITALIA ore 15.45 – 19.30 1. ASD Cenacolo Arabesque, Ronchi dei legionari 2. ASD Èlever contatto danza, Cormons 3. Elisa Cecchini, Nuovo Centro Danza, Monfalcone 4. ACSD Nuovo Centro Danza, Monfalcone PIAZZA DELLA REPUBBLICA ore 15.45 – 19. 1. Ass. Regionale Tersicorea, Gorizia 2. ACSD Movimento Espressivo, Pieris 3. ASD ArteDanza, Monfalcone 4. ASD The Lab Formazione Danza, Staranzano 5. ASD Ballet Club, Ronchi dei Legionari Domenica 19 settembre, dalle 15.45, si esibiranno altre 15 scuole di danze di tutta la Regione: PIAZZA FALCONE E BORSELLINO ore 15.45 – 19.30 1. ASD Dance & Fit Academy, Gorizia 2. ASD Ilydance Studio, Monfalcone 3. ASD Viento Flamenco, Monfalcone 4. Country Dance Iron Boot, Cervignano del Friuli 5. Country Kete Passa, Aiello del Friuli PIAZZA UNITA’ D’ITALIA ore 15.45 – 19.30 1. ASD Superfly, Turriaco 2. ASCD Salice Verde, Trieste 3. ASD Ventaglio, Trieste 4. Scuola di Danza Ceron, Udine 5. Axis Danza, Udine e Gradisca d’Isonzo
PIAZZA DELLA REPUBBLICA ore 15.45 – 19 1. Ele Dance, Trieste 2. ACSD Progetto Danza e Spettacolo, Spilimbergo 3. ASD Vitality Dance & Fitness, San Vito di Fagagna 4. ASD Movartex, Monfalcone 5. Circolo San Giuseppe – Amici di Alice, Monfalcone OSPITI SPECIALI Marcello Sacchetta Nato a Napoli il 25 agosto 1983, Marcello Sacchetta è un famoso ballerino e coreografo del talent show Amici. Sin da piccolo coltiva la passione per la danza, condividendola con il fratello Raimondo, in arte Momo, anch’egli famoso coreografo e ballerino professionista. Prima di diventare un membro dei Professionisti di Amici, Marcello tentò di entrare nella scuola come allievo. Nel 2000, a 17 anni, provò l’audizione, ma ad un passo dal banco non venne ammesso. Dopo aver lavorato sodo al fianco di importanti coreografi, nel 2013 Marcello Sacchetta è entrato a far parte del corpo professionisti della scuola. Per diverse edizioni, Marcello è anche il volto della fascia del daytime del programma in onda su Real Time. a anche ballato in diversi tour nazionali e internazionali. Artisti del calibro di Elisa, Justin Bieber, Marco Mengoni, Mika, Renato Zero, infatti, che lo hanno ingaggiato per i loro concerti.L in qualità non solo di ballerino ma anche di coreografo. Marcello ha lavorato sia nelle vesti di ballerino sia in quelle di coreografo anche al programma talent musicale a X-Factor. Vincenzo Durevole Vincenzo Durevole è un ballerino professionista celebre per essere stato uno degli allievi della scuola più ambita d’Italia. Si tratta della scuola di Amici di Maria De
Filippi, il talent show televisivo di Canale 5 che ogni anno sforna personaggi più o meno bravi nell’ambito artistico. Vincenzo è stato un finalista dell’edizione 2014 del talent, vincitore della categoria danza. Il suo nome è molto famoso perché è stato il primo ballerino latinista entrato nel talent dopo l’inserimento della nuova categoria di Danza. Classe 1992, Vincenzo nasce a Napoli. Vive in un piccolo paese della provincia di Napoli con la famiglia e fin da piccolo nutre una grandissima passione per la danza. Si descrive come un ragazzo diretto e sincero, anche se spesso a primo impatto potrebbe sembrare presuntuoso. Non ama la falsità e il suo più grande sogno è realizzarsi a livello professionale come ballerino. Proprio per questo motivo trascorre la maggior parte del tempo libero in palestra per studiare e perfezionarsi nella danza. Il suo sogno nel cassetto? Diventare un professionista affermato e aprirsi una propria scuola di danza. A trasmettergli la passione per il ballo latinoamericano è stato suo nonno: quando Vincenzo era piccolo, insegnandoli a muovere i primi passi. Nel 2009 vice campione italiano nella sua categoria, ma nello stesso anno ahimè la sua carriera subisce una battuta d’arresto a causa di un grave problema agli occhi; dopo tre anni di stop, torna in pista anche grazie all’aiuto della sua fidanzata Giovanna. Nel 2014 dopo una serie di provini entra nella scuola di Amici di Maria de Filippi. Un percorso pieno di difficoltà che Vincenzo dimostra di affrontare con determinazione e passione. Il ballerino, infatti, arriva al serale del talent show tv vincendo il Premio categoria danza consegnatogli dal maestro Giuliano Peparini. Con il montepremi apre una scuola di danza a Napoli dove insegnare a bambini e ragazzi, portandolo via dalle strade, con un progetto ambizioso a di diffondere l’arte e la cultura della danza latino-americana. Durante il percorso di Amici si fa accompagnare da Giovanna d’Anna, ballerina
professionista, partner anche nella vita, che lo accompagna da sempre come ballerina, partner e compagna di vita. Giovanna D’Anna Giovanna D’Anna è stata una delle concorrenti di Amici 13, una bellissima e giovane ballerina napoletana entrata nella scuola più famosa d’Italia insieme al suo fidanzato Vincenzo Durevole. I due bravi ballerini sono entrati in coppia e hanno subito dimostrato il loro talento, soprattutto nel ballo latino americano. La loro bravura ha conquistato sia i professori della scuola di Maria De Filippi che il pubblico a casa che ha portato Vincenzo e la sua fidanzata sino alla vittoria della categoria ballo di quell’edizione. Insieme hanno realizzato il progetto di aprire una scuola di danza a Napoli aperta ai ragazzi di ogni Età e classe sociale per allontanarli dalla strada. Martina Miliddi Martina Miliddi, è un nome che potrebbe non risultare noto, ma, soprattutto i giovani conosceranno sicuramente “Martina di Amici“, la ballerina di latino americano, tanto criticata dalla maestra Celentano, che ha partecipato all’ultima edizione del talent show, andato in onda su canale 5, condotto da Maria De Filippi. Martina Miliddi entra nella scuola di Amici perché fortemente voluta dalla maestra Lorella Cuccarini. Martina Miliddi è nata a Cagliari nel 2000. Appassionata di ballo sin da bambina, è stato proprio suo padre ad accorgersi della sua passione e del suo talento, tanto da iscriverla a una scuola di danza all’età di 5 anni e a seguirla in ogni suo allenamento e competizione. Martina ha perso il papà quando aveva appena 10 anni, Un evento tragico che ancora la fa soffrire molto e ad oggi nonostante siano passati 10 anni dalla scomparsa del suo caro papa, Martina, continua da sola la sua strada per inseguire il suo sogno, continuando a
studiare danza, specializzandosi nel ballo latino americano. Nel frattempo prosegue in maniera incessante le lezioni di latino americano insieme all’insegnante Alessandra Secci, a cui deve la chiamata al campionato mondiale della Synchro Dance, dove gareggia nella categoria Adults all’età di soli 17 anni. Ad Atene, sede della rassegna iridata, Martina ha ottenuto il primo posto insieme all’altra italiana Maura Mameli, raccogliendo così un’immensa soddisfazione dopo le tante fatiche fatte per raggiungere l’obiettivo. La vittoria ai Mondiali di Atena nella Synchro Dance non era però la prima per la ballerina di Amici, che nel proprio palmares contava già un titolo di campionessa del mondo ed europea nei due anni precedenti: nel mese di settembre del 2015 Martina aveva ottenuto il primo posto nella disciplina di danza latino americana, successo bissato agli Europei di maggio dell’anno seguente insieme a Maura Mameli ed Eleonora Garau. In questi anni, la giovane ballerina di Assemini ha continuato gli allenamenti senza sosta, fino alla chiamata forse più importante di questi suoi primi 20 anni, quella del talent condotto da Maria De Filippi. La farmacia Al Redentore in Via IX Giugno, 36, a Monfalcone, dal 17 settembre, offre la possibilità di tamponi per coloro i quali parteciperanno al Festival della Danza, sia come pubblico sia come danzatori. I tamponi avranno il costo di e 15,00 per gli adulti, ed € 8,00 per i minorenni. Non serve la prenotazione. Anche la Farmacia comunale n. 2 di Monfalcone, in via della Crociera, 14, tel: 0481-494950, offre questa possibilità, con lo stesso importo. In questo caso bisogna prenotare.
NEI SUONI DEI LUOGHI – Al Verdi di Gorizia BERINSKAYA, DANELON eSEROVA celebrano il genio Bach Venerdì 10 settembre, ore 20.30 – GORIZIA, Teatro Giuseppe Verdi Biglietti in vendita su 2Tickets.it Il calendario completo è consultabile sul nuovo sito www.neisuonideiluoghi.it Tre straordinarie musiciste per uno degli eventi di punta della seconda parte del calendario del festival di musica e territori Nei Suoni dei Luoghi. Venerdì 10 settembre al Teatro Verdi di Gorizia (inizio alle 20.30) Yulia Berinskaya, Valentina Danelon e Anna Serova presenteranno il progetto “Inventio — Per i 300 anni delle Invenzioni di J. S. Bach”. I biglietti per il concerto sono in vendita sul circuito 2Tickets e lo saranno anche la sera dell’evento alla biglietteria del teatro. Tutte le info e il calendario completo su www.neisuonideiluoghi.it .
Yulia Berinskaya Valentina Danelon Yulia Berinskaya è considerata una delle più attive violiniste del panorama musicale italiano ed internazionale, impegnata in una brillante carriera in qualità di solista, camerista e didatta, apprezzatissima in Italia e all’estero grazie al suo straordinario talento e alla sua eccezionale. Valentina Danelon, violinista di grande spessore, in formazioni cameristiche e orchestrali ha tenuto concerti in Argentina, Russia, Spagna, Bosnia, Serbia, Romania, Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Svizzera. Collabora con numerose orchestre e svolge attività di insegnamento, è direttrice artistica del Festival Nei Suoni dei Luoghi. Figura unica nel panorama internazionale, solistico e della musica da camera,
la violista russa Anna Serova ha ricevuto negli ultimi anni Anna Serova dediche da alcuni dei più importanti compositori contemporanei, esibendosi come solista nelle più prestigiose sale concertistiche del mondo Tre grandi musiciste per un programma speciale, cha ha come anima la celebrazione dei 300 anni delle Invenzioni a 2 e a 3 voci del genio assoluto Johann Sebastian Bach (scritte tra il 1720 e il 1723). Per questa particolare ricorrenza viene proposta l’esecuzione a 2 violini per le 15 invenzioni a due voci, e a 2 violini e viola per una selezione delle 15 invenzioni a 3 voci. Questo organico dona alle composizioni una nuova luce e restituisce un dialogo vivo e dai toni cangianti attraverso la ricca tavolozza di colori e timbri propria degli strumenti ad arco. In chiusura il Trio di Taneyev, soprannominato The Russian Bach, una composizione originale per questo organico, ricca di contrappuntismo neobarocco e grande creatività.
TU DOV’ERI? – Il debutto al Rossetti, sabato 11 settembre alle 14.46 In una suggestione di immagini e parole, al Rossetti, un momento per ascoltare il richiamo della Storia e delle nostre storie. TRIESTE- Ci sono istanti che cambiano la storia del mondo intero, in cui ogni singolo sa che ciò a cui sta assistendo è un pezzo di Storia che si sta compiendo davanti ai suoi occhi. È così oggi ed è stato così vent’anni fa, quando il mondo intero è rimasto con il fiato sospeso di fronte alle notizie che arrivavano da New York. Nasce da questa consapevolezza “Tu dov’eri?”, pronto al debutto proprio l’11 settembre alle 14.46 al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Un testo che debutta a vent’anni esatti dagli eventi di quel 11 settembre 2001 a cui è ispirato. Uno spettacolo scritto da Francesco Godina e Fabio Vagnarelli, prodotto da SUOMI Produzioni, per la regia di Marco M. Casazza e con il video design curato da Den Baruca. Erano le 14.46 del 11 settembre 2001, in Italia, quando un aereo si è schiantato sulla torre nord del Word Trade Center di New York in un giorno che tutti ricordano. “Tu dov’eri?”, non è un monologo convenzionale ma tre personaggi per un attore, Francesco Godina, tre diversi punti di vista su un evento che ha cambiato irreversibilmente il mondo intero. Un appassionato professore analizzerà dal punto di vista accademico il valore del passato, della memoria, del ricordo.
Dall’altro lato sarà uno stand-up comedian a porsi in modo cinico e distaccato di fronte alle conseguenze della tragedia e alle loro ripercussioni nella vita delle persone di tutto il mondo, non solo degli abitanti della Grande Mela. E poi c’è la storia di Jack, nato l’11 settembre, che nel 2001 ha compiuto vent’anni e che oggi abita ancora a New York. Un testo che parla della perdita sullo sfondo della tragedia avvenuta al World Trade Center. “Lavoriamo a uno spettacolo sul lutto come esperienza squisitamente privata e sul bisogno contrastante di condivisione con una comunità. Compito del teatro è parlare delle esperienze umane. La forza di questo progetto è universale: nominando l’11 settembre, tutti abbiamo una storia da raccontare su come quell’episodio si sia “incastrato” nella nostra vita. Per Jack questo assume una valenza molto personale” spiega Casazza. È come se un frammento di storia si fosse inserito nella memoria collettiva lasciando un segno importante che ognuno porta con sé, con un forte desiderio di condivisione. “Abbiamo iniziato questo lavoro chiedendo a molte persone dove fossero e la cosa sbalorditiva è che dopo vent’anni tutti hanno chiaro in mente quello che stavano facendo e ricordano una miriade di dettagli. Ecco da dove è nata la necessità di scrivere questo testo: da quel “Tu dov’eri?” che apre una carrellata di racconti legati a un’immagine che abbiamo ancora tutti davanti agli occhi”, spiega Godina. A vent’anni dalla tragedia sono due giovani autori e attori a pensare a uno spettacolo che indaga le esperienze e le emozioni legate a un ricordo che è diventato un compagno di vita per ognuno di noi. Ogni volta che rivediamo quelle immagini riviviamo quasi con la stessa intensità le sensazioni di quel giorno. Più che una commemorazione celebrativa, con la complicità di un regista in grado di bilanciare la componente narrativa con quella emozionale, “Tu dov’eri?” si presenta come uno sguardo in soggettiva sulla trasformazione del mondo a partire da quel giorno.
Lo spettacolo andrà in scena l’11 settembre alle 14.46 e alle 21.00 nella Sala Bartoli del Politeama Rossetti e domenica 12 settembre alle ore 17. I biglietti, del costo di 15 euro interi e 12 ridotti, in prevendita presso la biglietteria e sul sito del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia www.ilrossetti.it. Per informazioni tel. 040.3593511.[/dropcap] Si ricorda che dal 6 agosto 2021 l’accesso agli spettacoli aperti al pubblico è consentito in zona bianca esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19 (Green Pass). La certificazione dovrà dunque essere esibita all’ingresso assieme a un documento di identità. E. L. A Siena la mostra COVER STORY: l’arte nelle copertine dei dischi DAL 10 AL 18 SETT. 39 copertine per dischi per raccontare i tanti linguaggi dell’arte: è un viaggio originale che attraversa oltre sessant’anni di bellezza e creatività, quello che a Siena propone la mostra “COVER STORY- L’arte nelle copertine dei dischi”. L’esposizione, che sarà inaugurata venerdì 10 settembre (ore 18.30) alla galleria Beaux Arts di via Cecco Angiolieri, 13 a Siena nasce da un’idea del giornalista Massimo Biliorsi, esperto di musica e collezionista di vinile che qui presenta
parte della sua collezione. Una selezione di vere e proprie opere d’arte che hanno segnato generazioni, attraverso intuizioni che hanno fatto la storia, non solo del mondo musicale. È il 1939 quando Alex Steinweiss, direttore artistico della Columbia Records, dà avvio ad una vera e propria rivoluzione in campo discografico proponendo all’etichetta l’introduzione delle ormai famosissime copertine illustrate che da allora diventano sempre più popolari e, alcune di esse, addirittura leggendarie. Appassionati e collezionisti, conoscono bene la carica emotiva racchiusa in questi piccoli capolavori della grafica, della pittura, della fotografia. La mostra invita il visitatore a riflettere e sognare, attraverso una serie di temi differenti. Dalle copertine dei momenti “rivoluzionari” della nostra storia, ai disegnatori di fama, come Guido Crepax e Andrea Pazienza, che hanno prestato la loro arte al mondo della musica, fino allo stile di fotografi di rango come Cesare Monti, il cui nome è legato alla etichetta discografica Numero 1, quella di Lucio Battisti. Immancabile la psichedelia inglese ed americana, così come i “casi” delle copertine
colpite dalla censura. Si scoprono poi musicisti che si sono cimentati nella pittura delle loro “cover” con uno sentito omaggio a Gordon Faggetter, batterista del gruppo rock dei Cyan ma soprattutto valido pittore, recentemente scomparso. In un epoca segnata dalla grande riscoperta del vinile, nella celebrazione della bellezza al servizio della musica, la mostra “COVER STORY” accompagna il lavoro editoriale che lo stesso Massimo Biliorsi sta portando avanti. Sono infatti in uscita i volumi della raccolta “Subway” (Edizioni Il Leccio), sette pubblicazioni curate da Biliorsi e dedicate alla storia della musica a Siena dal 1960 al 2012. Un viaggio divertente che oltre all’universo musicale racconta stili, costumi e moda di quegli anni. In occasione del vernissage di venerdì 10 settembre (ore 18.30) Matteo Tomei (chitarra e voce) farà rivivere alcuni brani tratti dai dischi in esposizione. COVER STORY resterà aperta fino a sabato 18 settembre. Ingresso libero. Orario: lunedì dalle ore 16 alle ore 19.30; dal martedì al sabato dalle ore 9.30 alle ore 13 e dalle 16 alle 19.30; domenica chiuso; Info: tel 0577 280759; www.artsiena.com
LA GRANDE MUSICA DELL’ARTE anteprima nazionale:domenica 19 settembre a Lignano Sabbiadoro Remo Anzovino in concerto con l’Orchestra Sinfonica Naonis per il gran finale di Nottinarena 2021 FVG Music Live e Vigna PR in collaborazione con l’Accademia Musicale Naonis e la Fondazione Friuli nell’ambito di “Nottinarena 2021” presentano DA VINCENT VAN GOGH A FRIDA KAHLO, PASSANDO PER MONET, GAUGUIN, PICASSO E POMPEI LA GRANDE MUSICA DELL’ARTE “Anteprima Nazionale” REMO ANZOVINO IN CONCERTO CON L’ORCHESTRA SINFONICA ACCADEMIA MUSICALE NAONIS DIRETTA DA VALTER SIVILOTTI LE COLONNE SONORE DEI FILM DEDICATI ALL’ARTE CHE GLI SONO VALSE LA FAMA MONDIALE E IL NASTRO D’ARGENTO LE OPERE DI VAN GOGH, PICASSO, FRIDA KAHLO, MONET, GAUGUIN E QUELLE RITROVATE A POMPEI PRENDERANNO VITA
ANIMATE DALLA SUA STESSA MUSICA IN UNO STRAORDINARIO SHOW MULTIMEDIALE È L’ULTIMO GRANDE APPUNTAMENTO DI “NOTTINARENA 2021”, LA RASSEGNA CHE IN ESTATE HA PORTATO A LIGNANO SABBIADORO ALCUNI TRA I PIÙ IMPORTANTI NOMI ITALIANI E INTERNAZIONALI “ANTEPRIMA NAZIONALE” LIGNANO SABBIADORO, Arena Alpe Adria DOMENICA 19 SETTEMBRE 2021 INIZIO CONCERTO ore 19:30 BIGLIETTI IN VENDITA DALLE ORE 10:00 DI MARTEDÌ 7 SETTEMBRE ONLINE SU TICKETONE.IT E NEI PUNTI VENDITA AUTORIZZATI TICKETONE TUTTE LE INFO SU WWW.FVGMUSICLIVE.IT “La magia è riuscire a tradurre in suono l’Arte” Remo Anzovino
Da Vincent Van Gogh a Frida Kahlo, le opere di alcuni tra i più importanti pittori al mondo rivivranno sul palco di Nottinarena grazie alle note di Remo Anzovino, uno dei compositori e pianisti più innovativi in circolazione, che domenica 19 settembre al tramonto (inizio concerto ore 19:30) presenterà in anteprima nazionale all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro il suo nuovo ambizioso progetto live “La Grande Musica dell’Arte”. I biglietti saranno in vendita a partire dalle ore 10:00 di martedì 7 settembre online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati. Accompagnato dall’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis diretta da Valter Sivilotti, voce solista Franca Drioli, Anzovino eseguirà dal vivo “La Grande Musica dell’Arte”, ovvero il percorso che lo ha portato ad affermarsi a livello mondiale componendo le colonne sonore originali dei film per “La Grande Arte al Cinema”, da Vincent Van Gogh a Frida Kahlo, passando per Monet, Picasso e Gauguin, che nel 2019 sono state premiate con il Nastro D’Argento – Menzione Speciale Musica dell’Arte e sono diventate anche uno speciale cofanetto discografico, Art Film Music, pubblicato in tutto il mondo da Sony Masterworks/Sony Classical. Verranno inoltre eseguite anche alcune delle musiche scritte per il film “Pompei. Tra Eros e Mito”, diretto da Pappi Corsicato, con Isabella Rossellini, in uscita in tutti i cinema italiani il 29 novembre. Il filo conduttore di questo straordinario progetto multimediale sarà come l’Arte diventa suono e come la Musica traduce l’Arte. Dopo aver unito con la sua musica la grandiosità del cinema, l’accessibilità a dettagli di opere inestimabili, aver dato vita a un quadro, ma anche allo schermo bidimensionale, ora Remo Anzovino porta dal vivo la sua Musica dell’Arte assieme ad una delle orchestre più rappresentative della regione Friuli Venezia Giulia. Il compositore svelerà al pubblico per la prima volta il legame tra suoni, arte e immagini, ovvero gli elementi fondamentali di questo speciale nuovo live: “La Grande Musica dell’Arte” è infatti un grande show arricchito da un sistema tecnologico di proiezione visual – ideato da Sacha Saffretti –che agisce in tempo reale seguendo la
dinamica della musica e da un elegante disegno luci – firmato da Music Team – che faranno vivere, in un viaggio multisensoriale unico, le opere immortali di questi grandi Artisti, le loro storie e le emozioni universali che suscitano in ogni angolo del globo. Un progetto imponente – prodotto da VignaPR – che conferma Anzovino come nuovo vero erede della grande tradizione italiana nella musica da film grazie ad uno stile musicale contemporaneo che incanta e ci collega con il mondo attuale, un compositore che è artista sia quando scrive per sé stesso sia quando mette la sua musica al servizio di altre discipline. NOTTINARENA A LIGNANO La Grande Musica dell’Arte, il concerto di Remo con l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Musicale Naonis, sarà l’ultimo grande show proposto da “Nottinarena 2021”, la rassegna – realizzata da Fvg Music Live e VignaPR in collaborazione con il Comune di Lignano e PromoTurismoFVG – che questa estate si è confermata come una delle principali dell’intero Nordest ospitando alcuni tra i principali nomi della scena italiana tradizionale e contemporanea e due grandi star internazionali: da Max Pezzali a Patti Smith, passando per i Subsonica, Frah Quintale, Margherita Vicario, Emma Marrone, Gaia, Franco126 e Manu Chao che si esibirà domenica 12 settembre (inizio concerto ore 20:30). L’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro è una location Covid free, dove si può assistere agli spettacoli in massima tranquillità, dove è garantito il rispetto di tutte le normative vigenti in termini di distanziamento, controllo della temperatura corporea, gestione dei flussi delle persone in entrata e in uscita, sanificazione delle aree, etc. SOCIAL NOTTINARENA: FB https://www.facebook.com/nottinarena IG https://www.instagram.com/nottinarena/
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