L'APE - Campagne di analisi miele - apicoltura.ch
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Gennaio - Febbraio 2020 I Anno 103 l’APE RIVISTA SVIZZERA DI APICOLTURA PAGINA 14 Campagne di analisi miele
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Gennaio - Febbraio 2020 I Anno 103 www.apicoltura.ch Editoriale 2 Organi della FTA Api e formiche 3 Rivista svizzera di apicoltura Organo ufficiale della Federazione Ticinese Apicoltori FTA Con una buona pianificazione Ragione sociale si è a metà dell’opera! 5 Federazione Ticinese Apicoltori Sede Fuoco batterico 8 Centro professionale del verde Casa dell’ape Via S. Gottardo 1, 6877 Coldrerio Come le api Presidente si difendono dal freddo 10 Davide Conconi Via al Pero 16d, 6852 Genestrerio Mobile +41 79 230 59 16 Campagne di analisi miele 14 davide.conconi@bluewin.ch Segretario-Cassiere Progetto microrganismi Michele Mozzetti Via S. Antonio 156, 6632 Vogorno effettivi in apicoltura 18 Tel. +41 91 745 05 05 Mobile +41 79 686 49 33 michele.mozzetti@gmail.com Incendi in Australia 19 Referente FTA e Svizzera italiana per apiservice Conferenza 20 Roberto Fischer Tel. +41 79 688 16 64 roberto.fischer@apiservice.ch Fiera Apimell a Piacenza 23 Redattore Livio Cortesi Via Retica 6, 6532 Castione Tel: +41 79 621 58 88 livio.cortesi@bluewin.ch I testi da pubblicare, compresa la piccola pubblicità per l’angolo delle occasioni, devono essere inoltrati alla redazione entro il giorno 10 dei mesi dispari. Nuovi abbonamenti, disdette e cambiamento d’indirizzo vanno comunicati per iscritto al redattore. Marchio miele apisuisse Adam Maretti Via Rascai 19, 6707 Iragna Mobile +41 79 839 48 29 marchio-miele@apicoltura.ch Marchio Ticino Grafica Stampa Unione Contadini Ticinesi Sara Albisetti Tipografia Torriani sa Via Gorelle, 6592 S. Antonino 6960 Odogno Via Pizzo di Claro 3 Tel. +41 91 851 90 90 6500 Bellinzona marchioticino@agriticino.ch Foto di copertina Davide Conconi Tel. +41 91 825 89 19 Il colore della regina Casa dell’ape, Mezzana info@tipografia-torriani.ch per il 2020: blu
Editoriale Davide Conconi, presidente FTA spopolamenti improvvisi di colonie in autunno che assomigliano molto a classici collassi delle colonie dovuti a un eccessivo carico di varroa. Per questa ragione, invito tutte le apicoltrici e apicoltori della Svizzera italiana a partecipare al sondaggio sulle perdite invernali che pros- simamente sarà diffuso da apiservice. Solo la raccolta di tanti dati permetterà di disegnare un quadro preciso della situazione e delle possibili cause. Intanto, si conclude il percorso di trasformazio- Care apicoltrici, ne della ragione giuridica, che ha portato alla cari apicoltori, trasformazione della cooperativa STA in asso- ciazione. La Federazione Ticinese Apicoltori è siamo entrati in un nuovo anno a tambur bat- già attiva a pieno titolo, mentre sul Foglio Uffi- tente. Le temperature sono generalmente so- ciale, in questo numero dell’Ape e sulla nostra pra la media, il nocciolo con qualche esotica, pagina internet (apicoltura.ch) sono pubblicati nelle situazioni planiziali e collinari, è in fiore (sia- l’annuncio di liquidazione della STA e la relati- mo al 13 di gennaio) e le api hanno incominciato va grida ai creditori, passi formali necessari per l’importazione di polline. Questo significa che le chiudere il capitolo STA e per continuare la sto- regine si mettono in moto (a dire il vero nella ria con la FTA. porzione più meridionale della Svizzera italiana lo sono già da tempo...). Per l’alveare vuol dire Buona lettura. un consumo nettamente superiore di scorte ri- spetto a un glomere “passivo”. Senza troppo di- sturbare la colonia è indispensabile controllare con attenzione le scorte a disposizione. A dire il vero, se l’apicoltore ha fatto bene le operazio- ni di invernamento e valutazione delle scorte in Comunicato ai soci e abbonati autunno, il fatto di dover sorvegliare attualmen- La polizza di versamento per il pagamento del te le colonie serve solo a placare l’ansia dell’a- contributo sociale 2020 alla FTA o dell’abbo- picoltore... namento alla rivista l’APE sarà allegata nella Alcune segnalazioni ci hanno messo in allar- prossima rivista di marzo/aprile. È infatti in me sulla situazione sanitaria delle nostre api. corso l’apertura di un nuovo conto intestato Alcuni apiari, come sempre distribuiti un po’ a alla FTA nel quale confluiranno gli attivi dopo macchia di leopardo sul territorio, hanno regi- l’operazione di liquidazione della STA. strato perdite importanti. Sono stati osservati 2
Api e formiche Cosa fare quando le formiche invadono l’apiario? quello che uccide le formiche è mortale anche Nell’ambito dei sospetti di intossicazione per le api. delle colonie di api, il Servizio sanitario apistico constata spesso che gli apicolto- Dei biocidi (insetticidi) nell’apiario? MAI! ri e le apicoltrici utilizzano nei loro apiari I biocidi non devono essere utilizzati in alcun delle trappole per formiche, ossia degli in- caso in prossimità delle api, poiché possono setticidi, per lottare contro questi insetti. venire introdotti nel corpo dell’arnia e causare L’anno scorso è stata causata un’intossi- gravi danni nella covata e nella colonia. Può cazione estremamente grave unicamente inoltre succedere che le sostanze attive siano a causa di questo biocida. trasportate dalle api nei melari e che contami- nino quindi il miele e/o che si accumulino nel Marianne Tschuy legno delle arnie, provocando un’intossicazione apiservice/Servizio sanitario apistico (SSA) cronica delle colonie. marianne.tschuy@apiservice.ch Come si può dunque gestire un’eccessiva presenza di formiche A metà maggio un apicoltore ha segnalato al nell’apiario? Servizio sanitario apistico un sospetto di intos- Di solito due gruppi di specie causano i prin- sicazione di una colonia di api. cipali problemi agli apicoltori e alle apicoltrici: Un campione di api è stato inviato al laboratorio in primavera, sono le formiche del genere La- competente per l’analisi. I risultati hanno mo- sius (piccole formiche nere o bicolori che si strato che le api contenevano 25 volte la dose muovono rapidamente e si trovano nei giardi- letale di un insetticida applicato dallo stesso ni), che sono alla ricerca di alimenti zuccherati apicoltore. e penetrano nelle arnie. Non appena riscontra la presenza di formiche, l’apicoltore o l’apicol- Che cosa è successo? trice può spargere il più rapidamente possibile Quando il sospetto è stato segnalato, l’apicolto- del burro rancido o della margarina rancida sui re ha menzionato che nel suo apiario lottava re- supporti delle arnie o della casa-apiario. L’odo- golarmente contro le formiche con un biocida. re rancido assomiglia a quello di un «cimitero Questi prodotti possono contenere degli ingre- di formiche» e le allontana. A tal fine possono dienti attivi naturali (piretro naturale o estratto essere utilizzate anche delle foglie di tuia, posi- di fiori di crisantemo) o delle sostanze chimiche zionandole al di sotto delle arnie o della casa-a- (ad esempio acetamiprid, cipermetrina, fipronil, piario. I piedi di cemento consentono talvolta di imidaclopride, lambda-cialotrina, permetrina). mettere dell’acqua, che impedisce alle formiche Questi insetticidi altamente efficaci sono anche di passare. Dopo un mese e con lo sviluppo molto tossici per le api. Sia le api che le for- primaverile della natura, troveranno altre fonti di miche sono degli imenotteri: ciò significa che cibo e non torneranno più. 3
Tuttavia, esistono anche delle formiche che a volte decidono di installarsi nell’arnia (in gene- re formiche di dimensioni più grandi del genere Camponotus). In tal caso, è meglio cambiare rapidamente l’arnia e, se possibile, anche l’u- bicazione, ma bisogna in ogni caso evitare di utilizzare gli insetticidi. Alcuni apicoltori raccomandano di mettere del- la polvere di zolfo* o del limone... ci sono tanti rimedi quanti sono gli apicoltori o le apicoltrici! A volte le formiche spariscono rapidamente, il che Formica di colore rosso. non è sempre dovuto ai prodotti utilizzati, ma è Fonte: April Nobile, CASENT0008642 Myrmica ruginodis, www.antweb.org semplicemente frutto del disturbo arrecato. Al momento del conteggio della caduta natu- rale della varroa, la carta assorbente imbevuta di olio da cucina posata sul fondo per la varroa evita che le formiche mangino gli acari morti. Conclusione In primavera bisogna essere attenti e sorve- gliare l’attività delle formiche ai piedi dell’arnia o della casa-apiario per agire rapidamente con del burro o della margarina. Quando invece ci sono solo poche formiche, non bisogna esitare a eliminarle a mano. Anche schiacciandone al- cune decine non si inciderà sulla comunità delle Piccola formica nera o bicolore. formiche locali. Fonte: April Nobile, CASENT0172762 Lasius emarginatus, www.antweb.org Il SSA desidera ringraziare Daniel Cherix, pro- fessore onorario dell’Università di Losanna, Più avanti nella stagione, al momento del nutri- per la sua assistenza nella preparazione di mento, sono delle formiche più lente, di colore quest’articolo rosso (del genere Myrmica), che vengono a cer- care di alimentarsi intorno al nutritore o al suo interno. Queste non sono mai molto numerose * In apicoltura, lo zolfo è autorizzato solo per e un’eliminazione a mano evita che il loro nu- uccidere le colonie malate e/o le colonie de- mero aumenti. boli, ma mai per eliminare le formiche. 4
Con una buona pianificazione si è a metà dell’opera! ne fredda dell’anno. Se un apicoltore o un’a- È inverno, le api si riposano. La nuova sta- picoltrice ha il proprio ciclo della cera ma non gione apistica si avvicina a grandi passi. produce personalmente i fogli cerei, adesso Le apicoltrici e gli apicoltori possono ap- (gennaio-febbraio) è l’ultimo momento buono profittare della pausa invernale per prepa- per contattare il ceraiolo e informarsi della sua rare il materiale di cui avranno ben presto disponibilità, della quantità minima necessaria e bisogno. Ciò consentirà loro di fronteg- del periodo di consegna dei blocchi di cera. È giare alle situazioni di stress, soprattutto bene armare i telaini prima dell’arrivo dei nuovi in primavera. A dipendenza delle regioni fogli cerei. In tal modo sarà possibile applicarli tutto può restringersi a poche settimane subito appena saranno consegnati e si eviterà piuttosto intense durante le quali gli api- di dover fare l’intero lavoro tutto in una volta. coltori dovranno allargare le colonie, po- Ogni anno si deve rinnovare almeno un terzo sare i melari, smielare e mettere nei vaset- dei telaini di covata. Se le colonie sono state ti il primo miele della stagione. Al tempo ristrette prima dell’invernamento, gli apicoltori stesso, dovranno cattur+are gli eventuali e le apicoltrici sanno in anticipo quanti telaini sciami e creare le prime giovani colonie. © apiservice Marianne Tschuy apiservice/Servizio sanitario apistico (SSA) marianne.tschuy@apiservice.ch In inverno, uno dei compiti più importanti degli apicoltori e delle apicoltrici è quello di control- lare regolarmente i telaini da miele e nutrimento stoccati. Un’infestazione di tarme della cera è facilmente identificabile tramite l’osservazione di feci nere che si possono ad esempio trovare sul fondo dell’armadio di stoccaggio dei telai- ni. Se la temperatura del locale di stoccaggio è inferiore a 12°C, le tarme della cera non fanno danni. I telaini con filature visibili devono essere fusi o eliminati immediatamente (cfr. il prontua- rio 2.6. Tarma della cera). La cera fusa, pulita e sterilizzata può essere tra- sformata in nuovi fogli cerei. Questa è un’attività da effettuare principalmente durante la stagio- Blocchi di cera pronti per essere trasformati. 5
© apiservice Inserire i fogli cerei. dovranno preparare per la nuova stagione. Sarà cera. Se questo lavoro non è ancora stato fatto, inoltre possibile pianificare e stimare il numero è il momento giusto per effettuarlo. Si posso- approssimativo di giovani colonie da formare e no preparare allo stesso tempo anche i nuovi i corrispondenti fogli cerei necessari. Una volta telaini per il miele. Se l’apicoltore o l’apicoltrice preparati e per evitare che i fogli cerei si incur- pensa di sostituire il primo trattamento estivo vino, è preferibile stoccare i telaini in verticale in all’acido formico con un blocco della covata casse di legno o nelle arnie. seguito da un trattamento con l’acido ossalico, I vecchi telaini devono essere smistati e fusi se si possono già introdurre le gabbie per le regi- possibile subito dopo l’ultima raccolta. In tal ne nei telaini da fuchi o nei telaini normali (cfr. il modo si evita che vi si sviluppino le tarme della prontuario 1.6.1. Blocco della covata). 6
© apiservice © apiservice Legname morto messo a seccare. Far seccare la lavanda. Le arnie vuote, le arniette da allevamento, i e i funghi esca del fuoco (Fomes fomentarius). pigliasciami ecc. devono essere controllati e I fiori di lavanda recisi in autunno sono altresì smistati. I vecchi materiali danneggiati vanno perfetti a tal fine (cfr. il prontuario 4.10. Calma- eliminati, mentre il materiale ancora utilizzabile re le api). Conservati in un ambiente caldo (ad va pulito e, se necessario, riparato. In 6 regioni esempio nel solaio), questi prodotti riusciranno della Svizzera il SSA mette a disposizione degli a seccare abbastanza prima del loro utilizzo. apicoltori gratuitamente delle vasche di lavag- gio manuale che si prestano perfettamente alla minuziosa pulizia di tutto il materiale apistico (nella Svizzera italiana a Mezzana). Maggiori Per la pianificazione della stagione apistica, informazioni sono disponibili all’indirizzo www. è disponibile online il modello del concetto apicoltura.ch alla voce Temi > Salute dell’ape > aziendale. Vasca per il lavaggio manuale. Utilizzatelo insieme ai prontuari del SSA per Delle belle passeggiate rigeneranti sono l’ideale elaborare il vostro concetto aziendale per- per raccogliere il combustibile per l’affumicato- sonale (www.apicoltura.ch/prontuario). re. Tra i materiali adatti vi sono il legname morto 7
Fuoco batterico Rimanere vigili per il bene della nostra biodiversità tutte le parti aeree della pianta e durante tutto Dopo i forti attacchi da Fuoco Batterico il ciclo vegetativo. Tipici sono gli imbrunimenti (FB) su Cotoneaster del 2004 nel Sottoce- e i disseccamenti dei giovani frutticini. Le foglie neri, è seguito un lungo periodo con una colpite avvizziscono e seccano, assumendo un presenza della malattia contenuta, carat- caratteristico colore bruno-rossastro (spesso terizzata da pochi casi isolati. Nel 2018, la macchia parte dal picciolo). Gli organi colpiti il FB si è rivelato estremamente virulento e disseccati tendono a rimanere a lungo sulla nella regione del Sopraceneri, in partico- pianta e i germogli restano piegati ad uncino. lare nel Bellinzonese, dove oltre alle orna- Nelle piante infette, il batterio sverna nel tessuto mentali, anche parecchie piante da frutta corticale e con l’arrivo della primavera, soprat- hanno subito considerevoli danni. Con la tutto in condizioni di elevata umidità (>60%) e nuova Ordinanza sulla salute dei vege- calore (15-32°C), i batteri iniziano la loro mol- tali questa malattia, causata dal battere tiplicazione. È proprio durante la fioritura che i Erwinia amylovora, non rientra più nella batteri infettano nuove piante ospiti, vengono categoria degli organismi di quarantena. infatti trasportati tramite pioggia, vento, uccelli, Ciononostante, la Sezione dell’agricoltura essere umano (ad esempio con gli attrezzi di cantonale ha deciso di definire una “zona potatura) e insetti. Poiché le api rappresentano a bassa prevalenza” all’interno della quale dei potenziali vettori di questa malattia e vista permangono delle misure preventive. la loro presenza massiccia nel nostro paese (apicoltura), per contenere la propagazione del fuoco batterico, il Servizio Fitosanitario della Il FB è una pericolosa batteriosi che colpisce i Sezione dell’Agricoltura aveva deciso, in accor- vegetali, in particolare le piante appartenenti al- do con l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), la famiglia delle Rosacee. Tra queste si trovano di regolamentare il trasferimento delle api tra il diverse specie usate in frutticoltura, come me- 1° aprile e il 30 giugno 2019, vietando lo spo- lo, pero o cotogno. La malattia colpisce anche stamento delle arnie dalle zone contaminate e delle piante ornamentali, le più sensibili sono focolaio alle zone indenni. senza dubbio i cotognastri (Cotoneaster) e la Lo scorso 1° gennaio è entrata in vigore la nuo- fotinia (Photinia dividiana, P. nussia), per le quali va Ordinanza sulla salute dei vegetali (OSalv) il commercio è vietato dal 2002. Dagli ultimi casi che prevede di rafforzare la protezione dei ve- segnalati sul nostro territorio, le specie più col- getali da organismi nocivi particolarmente peri- pite dalla malattia risultano essere: il cotogno colosi mediante prescrizioni più severe e un’in- (Cydonia oblonga), il pero (Pyrus communis), tensificazione delle misure di prevenzione. il melo (Malus domestica), il biancospino (Cra- Per quanto riguarda il FB, la categorizzazione taegus spp.) e il sorbo (Sorbus aucuparia, S. della malattia passa da organismo di quarante- domestica). na a organismo regolamentato non di quaran- I sintomi della malattia possono comparire su tena. In altre parole, dall’inizio del 2020 il FB non 8
Su pero, melo cotogno, biancospino e sorbo, in inverno le foglie e alcuni frutti anneritisi durante la stagione vegetativa rimangono ben attaccati ai rami. è più soggetto all’obbligo di notifica e di lotta. Di nerale di sorveglianza, di notifica e di lotta per conseguenza, dal 2020 cade la regolamenta- le persone che possiedono piante ospite e/o le zione riguardo al trasferimento delle api; le ar- utilizzano a scopo commerciale. Pertanto, solo nie potranno esser spostate nel territorio senza le parti infestate dei vegetali dovranno essere restrizioni. necessariamente rimosse (taglio netto, rottura), Nel 2019, grazie alla situazione climatica favore- mentre l’estirpo completo non è più obbligato- vole e agli estirpi mirati di piante infette, l’inoculo rio. Questo avrà l’obiettivo di contenere il FB e di della malattia è stato fortemente ridotto, limi- conseguenza di proteggere la flora e soprattut- tando così il rischio d’infezione di nuove piante to le piante fruttifere del nostro Cantone. ospiti. Per poter contenere la malattia anche Per ulteriori informazioni si rimanda ai link www. in futuro, il Servizio fitosanitario della Sezio- fuocobatterico.ch oppure www.ti.ch/fitosanita- ne dell’agricoltura, in accordo con l’UFAG, nel rio. La segnalazione di eventuali piante infette corso del mese di febbraio prossimo definirà sono da effettuare tempestivamente al Servizio ufficialmente delle “zone a bassa prevalenza”. fitosanitario cantonale (servizio.fitosanitario@ Su queste superfici, sarà in vigore l’obbligo ge- ti.ch, 091 814 35 57/85/87). 9
Come le api si difendono dal freddo in un unico grappolo o come viene chiamato in In quasi tutti gli insetti la temperatura cor- gergo “glomere“, costituito da un numero diver- porea si adegua a quella dell’ambiente in so di individui (5’000 - 30’000). cui vivono. Il glomere può essere considerato un super-or- Solo alcuni possono rendersi indipendenti ganismo, nel quale, contrariamente a quanto dalla temperatura ambientale. accadde per il singolo individuo, il rapporto tra superficie di dispersione calorica e volume Fonte: corporeo risulta favorevole alla conservazione “L’ape nostra amica”, Anno XXIV - N. 1 del calore. Infatti, mentre un’ape isolata non sopravvive per più di un’ora a -4°, diecimila api possono sopravvivere per circa 13 giorni a una L’ape si trova fra questi ultimi. I suoi meccani- temperatura di -15°. smi di termoregolazione le consentono di so- Alla formazione del glomere le api giungono pravvivere in condizioni climatiche che variano gradualmente attraverso una fase preparato- dai -45,5° delle zone polari a +49° dell’equa- ria, durante la quale in ogni operaia aumentano tore. le riserve adipose e il volume delle ghiandole L’unica esigenza per questa sopravvivenza è ipofaringee, mentre nella regina aumenta il che nella zona vi sia un periodo nel quale il cli- volume degli ovari. Contemporaneamente di- ma consenta la fioritura di piante pollinifere e minuiscono il normale contenuto acquoso nei nettarifere sulle quali bottinare normalmente. tessuti, per evaporazione dei liquidi attraverso Le api, pur essendo individui eterotermi, cioè le trachee, i cui spiracoli restano più aperti per con temperatura corporea soggetta a notevoli l’aumentata quantità di anidride carbonica con- escursioni, possiedono però un potere di ter- tenuta nell’aria del glomere, rispetto alle altre moregolazione capace di stabilizzare il calore zone dell’arnia. del corpo in funzione dell’ambiente e delle di- Il glomere si muove passando da un favo all’al- verse necessità. tro, per avvicinarsi alle riserve di miele, può sali- Esse percepiscono le variazioni della tempe- re verso la parte più alta dell’arnia, ma di norna ratura ambientale tramite termorecettori situati non scende. soprattutto nelle antenne e attuano la termo- Le api tendono a mantenere nel glomere una regolazione costituendo famiglie composte da temperatura che consenta loro di muoversi atti- numerosi individui, che vivono protetti in un vamente (25°/30°), infatti, esse devono spostar- nido, dove le costruzioni di cera e le stesse ri- si a intervalli più o meno regolari per approvvi- serve alimentari agiscono da coibenti o isolanti. gionarsi di miele dai favi di riserva. Quando la temperatura ambientale scende a La borsa melaria contiene al massimo 40-50 12°/14°, le api adulte, destinate a svernare, co- mg. di miele, che viene consumato in media nel minciano a riunirsi in piccoli gruppi, che conflu- corso di 25 giorni, trascorsi i quali l’ape torna a iscono poi, quando la temperatura tocca i 10°, rifornirsi. 10
Il glomere può considerarsi distinto in: perché fredde, dopo essersi riscaldate al cen- • uno strato esterno, formato di norma dalle tro del glomere possono andare alla ricerca del operaie più vecchie, che restano quasi im- cibo. mobili e molto ravvicinate fra di loro, con il Nella fascia periferica la temperatura che oscil- capo e il torace immersi nel grappolo, mentre la tra 9°-10°, può scendere, purché per breve all’esterno sporgono gli addomi; tempo, anche a 4,5°; se però la temperatura • una zona centrale dove le operaie sfarfallate si stabilizza sotto gli 8° per alcuni giorni, le api più recentemente hanno a disposizione uno dello stato esterno entrano prima in uno stato di spazio sufficiente a muoversi; coma e quindi muoiono. • una fascia intermedia nella quale si verifica il Il glomere si allarga quando la temperatura am- massimo dell’ attività vitale. biente aumenta, mentre quando diminuisce si contrae, assumendo contorni ben definiti, data Gli spostamenti delle api per i rifornimenti di la quasi immobilità delle api esterne. miele, comportano un’alternanza nelle api dei Nel glomere compatto diminuisce la superfi- vari strati, così che anche le esterne immobili cie di dispersione del calore, il movimento e la 11
quantità dell’aria nella zona centrale. Lo strato La produzione del calore è conseguenza del delle api esterne, divenuto più compatto, con- metabolismo degli zuccheri ingeriti, che du- sente, per un fenomeno di conducibilità termi- rante i processi digestivi vengono ossidati, con ca, che il calore della zona centrale si trasmetta conseguente produzione di energia calorica e a quella esterna, evitandone un eccessivo raf- acqua. È dunque il miele, immagazzinato come freddamento, mentre nello stesso tempo im- riserva, che fornisce la materia prima per la vita pedisce che la temperatura del centro superi il della famiglia e perché si creino le condizioni di livello ottimale. temperatura e umidità idonee alla sopravviven- In inverno, nelle ore soleggiate e nelle ore cen- za. trali della giornata, alcune api possono uscire È pertanto indispensabile che durante la sta- in volo o ispezionare la porticina, sono le api gione fredda le api possano disporre di miele che provengono sempre dal nucleo centrale del in quantità sufficiente a soddisfare esigenze ali- glomere dove la temperatura, più elevata, con- mentari e caloriche. In tale periodo esse non sente loro di restare più attive. possono liberarsi dalle feci, che si accumulano quindi nel retto, né possono eliminare con faci- lità un eventuale eccesso di umidità, attraverso la ventilazione. Le api dunque non hanno solo bisogno di ci- F.lli Generelli bo sufficiente a soddisfare bisogni alimentari e energetici, ma di cibo che abbia caratteristiche qualitative tali da compensare le perdite idriche che avvengono per evaporazione corporea, senza però provocare un eccessivo accumulo IMPIANTI SANITARI RISCALDAMENTI CENTRALI di umidità ambientale. PISCINE E VENTILAZIONI Tale delicato equilibrio si realizza se il miele di UFFICIO TECNICO riserva oltre che sufficiente è anche qualitativa- mente adatto e in particolare non contiene ac- qua oltre il 15-18%. L’apicoltore, fornendo alle api ibernanti scorte alimentari con tali requisiti, avrà famiglie che potranno, anche in caso di notevoli escursioni termiche, mantenere la temperatura del glome- 6604 LOCARNO re a un livello ottimale e controllare il tasso di Via D. Galli 34 - Casella postale 363 umidità. Sarà così assicurata la climatizzazione Tel. 091 751 54 26 più idonea al superamento della stagione fred- E-mail: fratelli.generelli@bluewin.ch da e alla preparazione della famiglia per la suc- cessiva primavera. 12
giugno Giornata svizzera delle api Dalle 8.30 fino alle 16.00 · Lyss, Bildungszentrum Wald, Hardernstrasse 20 apisuisse, Servizio sanitario apistico apiservice, Formazione svizzera d'apicoltore assieme alle associazioni regionali BienenSchweiz, Société Romande d’Apiculture e Società Ticinese di Apicoltura sono liete di invitarti alla prima Giornata svizzera delle api. Un programma variato ed entusiasmante attende le apicoltrici e gli apicoltori di tutta la Svizzera. Scopri le novità dalle postazioni pratiche, presentazioni e stand informativi e da uno scambio di idee. Non vediamo l'ora di vederti! Programma in italiano Altro 10.10 Ritrovo presso lo stand informativo Giornata introduttiva per l'attestato professionale federale in tedesco o francese (ore 14.15) 10.20 – 11.20 Tour nella foresta Biodiversità/Fioriture Filmati per il controllo e la valutazione delle colonie 11.40 – 12.15 Presentazione dei risultati del test pratico del (8.30 – 16.00) concetto aziendale Stand informativi (8.30 – 16.00) 13.15 – 13.30 Spostamento all'apiario Come arrivarci 13.30 – 14.00 Postazione pratica «Alternative al primo trattamento Trasferta di gruppo estivo con acido formico» La società Ticinese di Apicoltura organizza la trasferta 14.00 – 14.15 Ritorno al Bildungszentrum Wald Ticino – Lyss – Ticino con degli autobus. Chi desidera usufruire di questo servizio è pregato di Presentazioni in tedesco o francese annunciarsi all'indirizzo eMail info@apicoltura.ch Presentazione dell'organizzazione mantello apisuisse oppure al coordinatore per la FTA Sandro Paratore in tedesco (ore 9), in francese (ore 14.30) tel. 079 666 58 86 entro e non oltre il 31 marzo 2020. Sulla base delle iscrizioni pervenute decideremo i punti di Tolleranza e resistenza della Varroa (Centro di ricerca apistica) ritrovo e gli orari di partenza che saranno comunicati su l'APE in francese (ore 9), in tedesco (ore 14.30) e sul sito www.apicoltura.ch. Residui/Falsificazioni nella cera (Centro di ricerca apistica) Trasferta individuale in tedesco (ore 15.15) Trasporto pubblico: Si consiglia l'utilizzo dei trasporti pubblici. Dalla stazione ferroviaria di Lyss, il centro è raggiungibile a piedi (circa 10 minuti) oppure con il Bus Nr. 362 in direzione di Schnottwil (fermata Lyss Berufsschulhaus) Auto/Bus: Parcheggi disponibili L'evento si svolge con qualsiasi tempo. Sono disponibili semplici opzioni di vitto. imkerbildung schweiz société romande società ticinese 13 formation suisse d’apiculteur formazione svizzera di apicoltore d’apiculure di apicoltura
Campagne di analisi miele acqua era ottimale e conforme ai criteri di qua- Campagne 2018/2019 eseguite dal Labo- lità del miele. Come già osservato in passato, ratorio cantonale Ticino in collaborazione nel miele nostrano è possibile talvolta trovare con altri Laboratori cantonali (Zurigo, Lu- ancora delle concentrazioni “misurabili” di ra- cerna, Zugo, Uri, Svitto, Untervaldo) e l’Uf- dionuclidi artificiali. In 7 dei 21 mieli esaminati ficio federale della sicurezza alimentare e sono state rilevate tracce minime di cesio-137 di veterinaria (USAV). (da 2 a 15 Bq/kg). A questi livelli la rilevanza do- simetrica della contaminazione dovuta al con- sumo di miele è in ogni modo di scarsissima 1. Residui di antiparassitari, parametri di importanza. Per quanto riguarda la valutazione composizione e caratterizzazione dell’ori- delle etichette, in 3 casi è stata rilevata la desi- gine botanica e geografica del miele tici- gnazione “Miele di Montagna”, non ammessa nese. in quanto i prodotti erano privi della necessaria Sono stati prelevati 21 mieli di produzione ti- certificazione. cinese. L’indagine si è focalizzata sulla verifica Infine, l’origine botanica non è stata giudicata del tenore d’acqua che è il criterio di qualità plausibile con la designazione riportata sull’eti- più importante per la conservabilità del miele chetta per un miele “Rosa delle alpi” e uno “di e sulla ricerca dei residui di antiparassitari, so- Tiglio” per una conduttività elettrica troppo ele- stanze chimiche usate per la protezione delle vata, rispettivamente un profilo pollinico e sen- coltivazioni (antiparassitari), oppure contenuti soriale non corrispondenti alla varietà indicata, nei prodotti antivarroa più comunemente utiliz- zati. Sono state anche verificate le indicazioni 2. Verifica delle sostanze estranee nel presenti sulle etichette dei mieli. Sei mieli sono miele. stati inoltre sottoposti all’analisi pollinica e sen- Nell’ambito della campagna di monitoraggio soriale corroborata da due importanti parametri annuale sulle sostanze estranee, sono stati chimico fisici, il pH e la conducibilità elettrica. esaminati 5 mieli ticinesi, in particolare è stata Trattandosi di miele ticinese, come negli anni ricercata la presenza degli antibiotici tetracicli- scorsi è stata monitorata anche la contamina- ne, chinoloni e sulfamidici. Tutti i campioni ana- zione radiologica residua da Cesio-137 origina- lizzati sono risultati conformi. ta dall’incidente alla centrale nucleare di Cher- nobyl del 1986. 3. Requisiti di composizione e designazio- Tutti i campioni di miele sono stati sottoposti ne del miele. ad analisi per individuare residui di più di 400 L’indagine si è focalizzata sulla verifica della pesticidi fino a 0,01 mg per kg di prodotto e l’e- conformità del miele alla legislazione vigente sito dell’indagine è stato oltremodo positivo: in per i parametri del surriscaldamento (idrossi- nessuno dei barattoli testati, sono state rilevate metilfurfurale, diastasi), per la designazione in tracce rilevabili di pesticidi. Anche il tenore in base al profilo di composizione degli zuccheri 14
e per l’assenza di residui di antiparassitari e/o glucosio (somma dei due) di almeno 60 g/100 antibiotici. In tutto sono stati prelevati 30 mieli g, mentre per il miele di mielata puro o mischia- di produzione ticinese o svizzera (13) e d’impor- to al miele di fiori almeno 45 g/100 g. tazione (Europa, Messico, Cuba, Centro e Sud Il miele che è stato riscaldato eccessivamente America, Asia). deve essere designato come «miele per pastic- Il miele è prodotto dall’ape sulla base di sostan- ceria» oppure «miele per industria». In combi- ze zuccherine che essa raccoglie in natura. Il nazione con la denominazione specifica deve consumatore si aspetta che il miele sia di qua- figurare l’indicazione «solo per cottura». Il sur- lità, privo di contaminanti e genuino, cioè che riscaldamento è associato a un elevato tenore l’origine rispecchi la designazione apposta sul d’idrossimetilfurfurale (HMF) un elemento as- vasetto. Infatti, è permesso designare in modo sente nel miele appena smielato. Si forma, in- specifico il miele, se quest’ultimo proviene pre- fatti, con il tempo per effetto della degradazione valentemente da fiori o piante precise. degli zuccheri (e in particolare del fruttosio) in La designazione può essere approssimativa, un ambiente acido e il suo tenore aumenta gra- ad esempio ”miele di fiori“ oppure più puntuale, dualmente durante la conservazione, ma se il ad esempio “miele di acacia”, “miele di fiori di miele è sottoposto a trattamenti termici ecces- montagna”, “miele di castagno”, “miele di tiglio”, sivi, il HMF si forma più velocemente. Perciò il “miele di melata”, ecc. I requisiti specifici per il livello di HMF è un indice molto importante: ser- miele di fiori richiedono un tenore di fruttosio e ve, infatti, a valutare la freschezza del prodotto 15
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e l’Ordinanza sulle derrate alimentari di origine svizzeri (5.1 mg/kg) e in quelli esteri (17.7 mg/ animale tollera in generale, eccetto che per il kg), emerge chiaramente ancora una volta la miele per pasticceria, un limite massimo di 40 tendenza di questi ultimi a esibire valori signifi- mg/kg. Fa eccezione anche il miele di origine cativamente superiori, e quindi in generale es- dichiarata proveniente da regioni con un clima sere più esposti agli effetti del calore. tropicale e miscele di questi tipi di miele, che possono esibire fino a un massimo di 80 mg/kg. Basi legali In apicoltura, sono soprattutto tre gli antibiotici • Ordinanza del DFI sulle derrate alimentari di impiegati talvolta in passato e anche in Sviz- origine animale (ODOA). zera per il trattamento delle malattie da batteri • Ordinanza del DFI sui tenori massimi di conta- (peste americana ed europea): le tetracicline, minanti (Ordinanza sui contaminanti, OCont). la streptomicina e i sulfamidici. In diversi Paesi • Ordinanza del DFI concernente i limiti mas- extraeuropei tali trattamenti sono ancora anco- simi per i residui di sostanze farmacologica- ra consentiti. L’utilizzazione della streptomicina mente attive e di additivi per alimenti per ani- è anche stata autorizzata una decina d’anni fa mali nelle derrate alimentari di origine animale dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), in (ORDOA). zone circoscritte e per un periodo limitato, in • Ordinanza del DFI concernente i livelli massi- frutticoltura per combattere il fuoco batterico, mi per i residui di antiparassitari nei o sui pro- una tipica patologia vegetale. Non si può quindi dotti di origine vegetale e animale (OAOVA). escludere che tracce di questa sostanza pos- • Ordinanza del DFI concernente le informazio- sono essere rilevate. L’Ordinanza concernente i ni sulle derrate alimentari (OID). livelli massimi per i residui di antiparassitari nei o • Ordinanza sulle designazioni «montagna» e sui prodotti di origine vegetale e animale per la «alpe» (ODMA). streptomicina nel miele e altri prodotti dell’api- • Ordinanza dell’USAV concernente l’importa- coltura fissa un limite massimo di residuo (LRM) zione e l’immissione sul mercato di derrate di 0.01 mg/kg, che corrisponde al limite di de- alimentari che sono contaminate da cesio a terminazione analitico. seguito dell’incidente verificatosi nella cen- Tutti i mieli esaminati hanno soddisfatto i requi- trale nucleare di Chernobyl (Ordinanza Cher- siti di legge per composizione e designazione, nobyl). e sono risultati esenti da residui di streptomici- na. Un miele di produzione estera con parziale Per chi volesse approfondire gli aspetti legati origine tropicale ha esibito un tenore d’idrossi- alla caratterizzazione del miele, un esempio di metilfurfurale (HMF) tra 40 e 80 mg/kg. Vista etichettatura è scaricabile sul sito del Laboratori la sua provenienza, tale presenza non è stata cantonale www.ti.ch/laboratorio. considerata sintomo di un trattamento termico diretto e inadeguato del miele. Dal paragone dei Laboratorio cantonale livelli medi di HMF rilevati nei prodotti ticinesi e Bellinzona, 10 gennaio 2020 17
Progetto microrganismi effettivi in apicoltura Grazie alla preziosa collaborazione della sezio- tante che gli apicoltori provenienti da tutte le re- ne Malcantone & Mendrisio con la EM Schweiz, gioni del Canton Ticino aderiscano al progetto. dopo un anno di grande lavoro la commissio- Anche se in Canton Ticino sono ancora poco ne costituita per sviluppare questo progetto è conosciuti e impiegati, in altre zone della Sviz- pronta per affrontare le tappe future. zera sono già una realtà consolidata da anni. Questo progetto è una prima a livello nazionale Tuttavia il loro impiego in apicoltura è molto ed è seguito con notevole interesse al di fuori frammentato ciò fa sì che manchino dati e infor- dei confini cantonali. mazioni precise sul loro impiego. Dopo la positiva esperienza effettuata nel 2019 Come già detto per il 2020 si sono già iscrit- il progetto con lo scopo di testare l’impiego e ti una decina di nuovi apicoltori interessati ad gli effetti dei microrganismi effettivi in apicoltura aderire al progetto. Le iscrizioni chiudono il 1° prosegue a pieno regime. Agli apicoltori che so- marzo 2020, ci sono ancora posti disponibili, no già inseriti nel progetto se ne sono aggiunti pertanto se qualche apicoltore fosse interessa- una decina di nuovi e ciò non può che renderci to può contattarmi per e-mail: jonny.brazzola@ felici. Come ogni nuova cosa, dopo il primo an- gmail.com. no a seguito di una discussione molto positiva Auspicandomi di avere sempre nuove leve, a la commissione, preso atto dei consigli porta- nome della commissione progetto EM faccio a ti dai partecipanti ha provveduto a migliorare tutti voi i migliori auguri di una propizia stagione quegli aspetti che anno creato problemi. apistica. Allo scopo di avere una visione completa su tut- to il territorio cantonale sarebbe molto impor- Cordiali saluti, Jonathan Brazzola 18
Gli incendi in Australia e il cambiamento del clima, c’è una relazione? Il sei gennaio tra i 12 e i 14 milioni di acri di terra australiana sono stati colpiti dagli incendi. Al- meno 20 persone hanno perso la vita e quasi un milione di animali sono rimaste vittime delle fiamme tra cui una moltitudine di alveari. Se- condo le rilevazioni dell’agenzia nazionale Bu- reau of Meteorology, l’Australia ha registrato un anno record sotto il profilo delle temperature, con una variazione di 1,5 gradi Celsius sopra la media calcolata nell’intervallo di tempo tra il 1961 e il 1990. Tanto che il 18 dicembre dell’an- no scorso l’Australia ha vissuto il giorno più cal- do con la colonnina del mercurio che è schiz- zata a 41,9 gradi. Gli scienziati esperti di clima da tempo sosten- gono che il riscaldamento climatico avrebbe causato eventi catastrofici come incendi e vio- lenti fenomeni di siccità. È evidente che quando in selvicoltura e pianificazione forestale dell’U- l’aria è calda e secca piante e alberi perdono ac- niversità degli Studi di Milano su Facebook, è qua e sono più “vulnerabili” agli incendi. Tutta- stato quello legato “un evento di riscaldamento via, secondo alcuni esperti, la catastrofe che ha improvviso della stratosfera (oltre 40 gradi di colpito l’Australia sembra stata generata da una aumento) nella zona Antartica, anch’esso stra- combinazione di fattori climatici straordinari. ordinario, per cause “naturali”, che ha portato Il principale è stato un dipolo positivo dell’Oce- ulteriore aria calda e secca sull’Australia. ano Indiano (Iod), un evento in cui le tempera- A questo, si legge nel posto, si aggiunge un ter- ture della superficie del mare sono più alte nella zo fenomeno, “uno spostamento verso nord dei metà occidentale dell’oceano, e più basse a est. venti occidentali (o anti-alisei), i venti che soffia- Vuole dire aria umida sulle coste africane e aria no costantemente da ovest a est tra 30 e 60 secca su quelle australiane. Secondo Andrew gradi di latitudine sui mari dei due emisferi ter- Turner che insegna all’Università di Reading restri. Lo spostamento verso nord degli anti-ali- del Regno Unito quando si verifica un evento sei (Southern Annular Mode) porta aria secca e di dipolo nell’Oceano Indiano, la pioggia tende calda sull’Australia, e sembra venga favorito sia a spostarsi con le acque calde, quindi si otten- dal climate change che, pensate un po’, dal bu- gono più precipitazioni del normale nei paesi co dell’ozono”. Il riscaldamento climatico è un dell’Africa orientale e siccità nel sud-est asiati- moltiplicatore della frequenza di questi eventi. co e in Australia. Un altro evento straordinario, come ha scritto Giorgio Vacchiano, ricercatore Infodata Il sole 24ore 19
Conferenza Sabato 14 marzo 2020, dalle 14.30 alle 16.30 Cinema Teatro Blenio, Acquarossa la facoltà veterinaria di Berna (Svizzera). Con il La Federazione Ticinese Apicoltori - Se- suo progetto si occupa di popolazioni europee zione Tre Valli e la commissione della di Apis mellifera che, grazie alla selezione na- stazione di fecondazione Valle Pontirone turale, stanno sopravvivendo all’infestazione di (SDFVP) hanno il piacere di invitarvi alla Varroa destructor da più di 15 anni senza l’uso conferenza del di trattamenti acaricidi. Med. Vet. Arrigo Moro Tema della relazione Varroa destructor è ampiamente riconosciuta ricercatore della facoltà di medicina ve- come una delle più grandi minacce alla soprav- terinaria, università Berna e membro task vivenza delle colonie di api domestiche, Apis force dell’associazione COLOSS per lo mellifera. studio delle popolazioni che sopravvivono Per prevenire gli effetti indesiderati dovuti a senza trattamenti alla varroa. questo parassita, gli apicoltori di tutto il mondo sono costretti ad intervenire utilizzando diversi • Quali saranno le nuove strategie future metodi di controllo. Tuttavia, l’utilizzo di questi per combattere la varroa? mezzi può a sua volta presentare risvolti nega- • La selezione naturale aiuterà a risolvere tivi (i.e. lo sviluppo di resistenza da parte degli il problema della varroa? acari) o richiedere molto tempo ed esperienza • Che cosa si può imparare dalla strategia per poter essere implementati efficentemente di sopravvivenza di uno sciame selvati- (i.e. si pensi al difficile controllo della sciama- co? tura o dei blocchi di covata). Per tale motivo, Queste e altre domande saranno trattate gli attuali mezzi di controllo dell’infestazione di nella conferenza. Varroa destructor appaiono non sostenibili. Ciononostante, recenti studi hanno dimostrato che la selezione naturale può permettere a co- Biografia professionale lonie di Apis mellifera di sopravvivere per lunghi Medico Veterinario laureato presso l’Università periodi senza l’utilizzo di questi mezzi di con- degli studi di Padova ed apicoltore professio- trollo. nista con più di quindici anni di esperienza nel Popolazioni di alveari naturalmente resistenti si settore apistico. Collabora attivamente con ser- possono infatti trovare in diverse regioni d’Eu- vizi veterinari italiani nella formazione scientifica ropa quali Francia, Olanda, Svezia e Norvegia. del personale. Insegna in corsi di apicoltura te- Tali colonie sembrano aver evoluto adattamenti orica e pratica ed è relatore nel corso di qualità di resistenza in grado di limitare la crescita del degli alimenti presso il corso di Scienze e Tec- livello di infestazione di Varroa destructor e sop- nologie Alimentari dell’Università di Padova. At- primere la sua riproduzione. Questi adattamenti tualmente svolge un dottorato di ricerca presso si sono evoluti sia in maniera unicamente loca- 20
le, come il comportamento igienico tipico delle prendere meglio come alveari naturalmente re- colonie olandesi per esempio, che in parallelo, sistenti siano in grado di sopravvivere a Varroa come la riopercolatura selettiva delle cellette di destructor sarà l’argomento della relazione. covata, osservata in quattro popolazioni diver- se. Info FTA Purtroppo però, tali investigazioni non sembra- Formazione riconosciuta per gli aderenti al Mar- no riportare un quadro completo in grado di chio Miele Apisuisse. spiegare perché queste api sopravvivono. Molti di questi studi infatti hanno trascurato la pos- Ulteriori info sibilità che anche gli acari possano sviluppare www.api3valli.ch - info@api3valli.ch adattamenti che, in ultimo, permettano la so- pravvivenza di queste colonie. Vi aspettiamo numerosi Lo sviluppo di una visione che consenta di com- “per condividere una visione sostenibile”. 21
Il libro che mancava Ereditarietà nell’ape e nelle colonie di api di Bernard Sauvager Il libro “Ereditarietà nell’a- dria e l’imprescindibilità della selezione paterna, pe e nelle colonie di api” fino ad arrivare alla descrizione di alcuni accop- (Edizioni l’apis visio - Aspro- piamenti in consanguineità per fissare determi- miele, 130 pagine), uscito nati caratteri in una linea attraverso l’insemina- solo pochi mesi fa in Francia, zione strumentale o le stazioni di fecondazione è già disponibile in edizione controllate.Traduttrice del testo originale france- italiana. se e curatrice dell’edizione italiana dell’opera è Il testo, scritto dal bretone la redattrice di l’apis Chiara Concari. ernard Sauvager, apicoltore, selezionatore e formatore Anercea (Association Nationale des Edito da Aspromiele Éleveurs de Reines et des Centres d’Élevage Edizioni l’apis visio, 130 pagine Apicole), dopo un breve ripasso delle nozioni Il libro è acquistabile al prezzo di 25 Euro sullo base di genetica e un’introduzione all’epigene- store di l’apis all’indirizzo: tica per comprendere come si trasmettono e http://www.lapisonline.it si esprimono i caratteri di un individuo, illustra come pure disponibile allo stand di L’apis/ al lettore come i caratteri del Superorganismo Aspromiele al prossimo Apimell 2020 a Piacen- possono trasmettersi a un’altra colonia. za. In seguito, affronta il ruolo primario della polian- Sezione di Locarno La sezione di Locarno organizza anche Iscrizioni quest’anno la gita alla lella.marti@bluewin.ch 091 751 54 26 (ufficio) - 091 796 23 39 (casa) Fiera Apimell a Piacenza 079 176 44 84 (celulare) venerdì 6 marzo 2020 Si raccomanda per favore di non annunciarsi Resteremo tutto il giorno in fiera e avremo a no- all’ultimo minuto in quanto devo procurarmi bi- stra disposizione l’autista per mettere gli acqui- glietti d’entrata in anticipo, così da poter entrare sti nel bus. Partenza da Locarno con fermate a evitando la colonna. Cadenazzo, in cima al Monte Ceneri ed even- tualmente anche nel Sottoceneri. Lella Marti 22
Fiera Apimell a Piacenza Sabato 7 marzo 2020 Apimell è la più importante Mostra Mercato In- ternazionale specializzata nel settore apicoltu- ra. Nel 2013 Apimell ha ricevuto per la prima volta la Certificazione di Manifestazione Inter- nazionale dall’Ente Certificatore ISF CERT. Ap- puntamento annuale per chi, in concomitanza con l’inizio della stagione apistica, ricerca tutte le possibili soluzioni tecniche ed operative per l’allevamento e la cura delle api, la produzione, la trasformazione e il confezionamento dei pro- dotti dell’alveare. All’interno della fiera è pure presente Seminat, è una manifestazione indi- rizzata ai consumatori finali che offre loro l’op- Incluso nel prezzo portunità di approvvigionarsi ad inizio stagione • Viaggio andata e ritorno in comodo torpedo- di piante, prodotti ed attrezzature, scegliendo ne GT. in una gamma ampia e completa, consentendo • Biglietto d’Ingresso alla Fiera. agli espositori di sviluppare importanti contatti e volumi di vendita. Inoltre potrete assaggiare e Escluso dal prezzo acquistare prodotti tipici di qualità. • Quanto non indicato alla voce “incluso nel prezzo”. Programma Partenza dal Ticino in direzione Milano. Arrivo a Documenti Piacenza alle ore 10.00 circa e giornata a libera • Carta d’identità o passaporto validi. disposizione per la visita individuale della Fiera. Alle ore 17.00 ritrovo e partenza per il rientro in Il viaggio sarà effettuato con un minimo di 25 Ticino, previsto alle ore 20.00. persone. Partenze Iscrizioni presso i nostri uffici a Biasca • Biasca, piazzale Autolinee Bleniesi SA 7.00 entro il 20 febbraio 2020. • Castione FFS 7.20 • Giubiasco Fust 7.30 AUTOLINEE BLENIESI SA • Noranco Posta 7.50 Tel. 091 862 31 72 • Balerna www.autolinee.ch - info@autolinee.ch ex fermata Serfontana (Via Ponte) 8.00 Prezzo Federazione Ticinese Apicoltori CHF 75.– (fino ai 12 anni: gratis). Sezione Tre Valli 23
Diffida ai creditori alla liquidazione Società Cooperativa Ticinese di Apicoltura (STA) in liquidazione L’angolo degli affari Impresa sciolta Società Cooperativa Ticinese di Apicoltura • Vendo piccolo rimorchio adatto al (STA) in liquidazione trasporto melari m. 160 x m. 130 portata CHE-100.658.973 500 kg a Fr. 600.–. Via Mirasole 1, 6501 Bellinzona Livio Cortesi 079 621 58 88 Scioglimento da parte di • Cedo attività apicola nel Locarnese Deliberazione dell’assemblea generale. (arnie e importanti attrezzature). Per info 076 336 85 19 Data della decisione 7 dicembre 2019. Indicazioni giuridiche I creditori della società cooperativa sciolta sono invitati a far valere i propri diritti. Pubblicazione secondo l’art. 913 cpv. 1 con- carlo volponi sa giuntamente all’art. 742 cpv. 2 CO. 50 anni etichette autocollanti su rotoli 1963 -2013 Termine Etichette autocollanti per vasetti 30 giorni dall’ultima data di pubblicazione. di miele Scadenza del termine Stampa digitale per medie e 12 febbraio 2020. piccole quantità Stampa a caldo e rilievo Punto di contatto Società Cooperativa Ticinese di Apicoltura Qualità e precisione (STA) in liquidazione Tempi di consegna brevi c/o Michele Mozzetti Via Sant’Antonio 156, 6632 Vogorno. CHIEDETE UN’OFFERTA! carlo volponi sa - via della Posta - 6934 Bioggio tel 091 605 54 61 - fax 091 604 67 34 volponi@bluewin.ch - www.etichettevolponi.ch 24
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Ufficio Veterinario Cantonale Zone colpite da sequestro P.P. aggiornato il 13 gennaio 2020 Circondario Località apparizione Comune Località Peste Peste Foglio Data Nuovo ispezione malattia (vedi sequestro) sotto sequestro* amer. eur. uff. n caso Mendrisio esente CH-6500 Bellinzona 1 Zanatta C. - 077 428 22 42 Mutazioni: Livio Cortesi Via Retica 6, 6532 Castione Lugano Ovest esente Schärer N. - 091 683 93 47 Lugano Est esente Salvi F. - 079 681 34 18 Locarno esente e Valle Maggia Romerio P. - 079 669 26 15 Verzasca esente e Gambarogno Taminelli F. - 078 640 05 64 Bellinzona esente e Riviera Cortesi L. - 079 621 58 88 Blenio esente Oncelli E. - 079 421 81 80 Leventina esente Dazzi V. - 079 249 63 23 Moesano esente Randelli G. - 079 617 42 04 * La mappa con indicata l’esatta estensione dell’area di sequestro è consultabile sul sito internet dell’UVC all’indirizzo www.ti.ch/api
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