PET THERAPY E AUTOSTIMA A SCUOLA - di Giovanni Bucci, Franca Cicognani
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175 PET THERAPY E AUTOSTIMA A SCUOLA di Giovanni Bucci, Franca Cicognani Parole come autostima, ottimismo, pensare po- Noi riteniamo che un utilizzo consapevole, at- sitivo, autoefficacia sono diventate, al momento, tento e finalizzato della relazione bambino-anima- anche in Italia, parole d’ordine che rappresentano le e della referenza animale debba essere conside- la chiave per accedere alla felicità, al benessere e rato un “mezzo privilegiato” per agire sull’autosti- al successo. Non è quindi da meravigliarsi se, an- ma in ambito scolastico. che in ambiente scolastico, nonostante alcuni con- Anche se qualunque progetto educativo, che cetti fossero noti da tempo, viene oggi riservata preveda la presenza di un animale a scuola, può a sempre maggiore attenzione a questi aspetti della volte produrre degli effetti sull’autostima degli stu- personalità e alla loro ricaduta sulla vita scolastica denti sfruttando l’aspetto emozionale della relazio- degli alunni. ne bambino-animale ai fini dell’apprendimento, Si riconosce che l’autostima può influire in ma- deve essere chiaro, e non essere sottovalutato, che niera determinante sul successo scolastico del interventi condotti con superficialità o improvvisa- bambino e dell’adolescente e con sempre maggio- zione, senza tenere conto degli aspetti fondanti del- re frequenza si assiste alla realizzazione di inter- la zooantropologia e della didattica, pur potendo, venti volti a migliorare l’autostima di singoli alun- in maniera del tutto casuale, produrre comunque ni, individuati come elementi bisognosi di soste- effetti positivi sugli alunni più equilibrati e motiva- gno e/o di intere classi o della scuola, per produr- ti, possono esporre i soggetti più deboli al rischio re un positivo senso di appartenenza a un gruppo di un danno psicologico o fisico, arrivando non so- privilegiato. lo a vanificare l’intervento ma anche a danneggia- Con questo lavoro desideriamo esporre il no- re il progetto educativo globale della scuola. stro punto di vista sui legami fra pet therapy e au- Dopo avere esaminato il termine autostima nei tostima scolastica, maturato attraverso un lavoro suoi aspetti principali e nel contesto scolastico, decennale di progettazione e realizzazione di corsi esporremo le nostre osservazioni sul legame tra di zooantropologia applicata alla didattica, nelle pet therapy e autostima scolastica illustrando nel classi del primo e secondo ciclo della provincia di contempo il nostro modo di progettare gli inter- Trento, e attività assistite da animali laddove si venti nella scuola. rendono indispensabili specifici interventi di ordi- ne assistenziale. Da queste esperienze abbiamo tratto la convin- IL CONCETTO DI AUTOSTIMA zione che l’autostima è uno degli obiettivi educati- vi scolastici che maggiormente può essere influen- Lo studio psicologico del concetto di Sé e del- zato dalla presenza di un animale a scuola. l’autostima ha una lunga storia di elaborazioni teoriche. Tra le prime definizioni di autostima ri- troviamo quella elaborata da W. James: Autosti- ma = Successo/Aspettative. L’autostima di una “……………… …………………… persona sarebbe quindi il risultato del confronto …………………………… fra successi concretamente ottenuti e corrispon-
176 Nuove prospettive nelle attività e terapie assistite dagli animali In questo contesto abbiamo cercato di utilizza- Tabella 1 re ed evidenziare le definizioni che a noi sono Definizioni di autostima sembrate più adatte a questo lavoro (indirizzato Rapporto fra successo e aspettative di una persona prevalentemente a veterinari e quindi a non ad- detti ai lavori), considerando che approfondire Rapporto fra i risultati reali e le aspettative ideali di questo argomento non rientrava comunque nei una persona o anche fra i successi ottenuti e le cor- nostri scopi. rispondenti aspettative L’autostima può anche essere definita come “la capacità di confrontarsi con gli stress ambientali Insieme di convincimenti circa i propri valori, la competenza e le capacità confrontate con quelle di senza perdere l’integrità personale e di assumersi altri la responsabilità delle proprie azioni”. La stima di sé comprende quindi: l’intima con- Abilità dell’individuo di affrancarsi dalle avversità sapevolezza del proprio valore, la soddisfazione di Sé e la fiducia nella propria capacità di eseguire Autoefficacia: far fronte alle avversità indipendente- un determinato lavoro e può originare dal posses- mente o ottenendo l’assistenza di persone compati- bili, resilienza so di capacità personali innate o acquisite oppure dal possesso di caratteristiche più o meno apprez- Capacità di confrontarsi con gli stress ambientali zabili e/o apprezzate da altri (vedi tabella 2). senza perdere l’integrità personale e assumersi le Se identifichiamo l’autostima con il giudizio di proprie responsabilità stima di Sé, cioè il fatto di apprezzarsi, piacersi, pen- sare di valere, la conseguenza probabilmente più Istintiva consapevolezza del proprio valore, soddi- importante della buona o della cattiva autostima ri- sfazione di sé, fiducia nella propria capacità di eseguire un determinato lavoro guarda l’umore: giudizi negativi severi, frequenti e generalizzati su di Sé portano a sentimenti di tipo Esperienza emozionale suscitata dalla realizzazio- negativo (sconforto, vergogna, colpa, ansia), mentre ne di azioni, da eventi, da comportamenti sostenuti giudizi positivi frequenti e generalizzati su di Sé por- e dettati dal sistema di valori che l’individuo si è tano a sentimenti di entusiasmo, vitalità e serenità. dato e che la sua appartenenza culturale e la sua esperienza hanno contribuito a definire Quando il livello di autostima è esageratamen- te alto il soggetto ha un’immagine di Sé grandiosa Corretta autopercezione o pieno riconoscimento e onnipotente, mentre nel caso contrario ci trovia- dei propri valori o difetti mo di fronte alla più completa disistima. Un adeguato livello di autostima implica una Giudizio relativo a uno specifico ambito di vita personalità forte e ben strutturata, una sicurezza (scolastico, sociale, lavorativo…) di base e un’autonomia psicologica. Schema comportamentale e cognitivo appreso, mul- In termini generali si può dire che è estremamente diffi- tidimensionale, riferito a vari contesti, che si basa cile godere di una buona salute psicologica se si è privi di sulla valutazione espressa dall’individuo delle espe- una buona autostima e il benessere, da essa derivato, è as- rienze e dei comportamenti passati, influenza i suoi sociato spesso con la disponibilità a raffigurarsi realistiche comportamenti attuali e predice quelli futuri prospettive positive. L’autostima non va però intesa come un giu- dizio generale che riguarda il Sé globalmente, ma è piuttosto un giudizio relativo a uno specifico denti aspettative. Tale definizione trascurava però ambito di vita. di prendere in considerazione l’effetto dei fattori Gli individui misurano il loro valore personale ambientali che contribuiscono a migliorare o a dal lavoro, dalla vita familiare, dalla vita sociale e di peggiorare le prestazioni di ogni individuo. comunità e dalle attività del tempo libero. Un atleta Nel lungo dibattito fra comportamentisti e psi- può essere orgoglioso dei suoi risultati sportivi ma cologi cognitivi, nel tentativo di descrivere l’essen- insoddisfatto delle sue capacità sociali; un professio- za profonda dell’individuo, sono state formulate nista molto impegnato può avere un’alta stima di Sé moltissime definizioni del concetto di Sé e di auto- per quanto riguarda il lavoro, non apprezzandosi stima (vedi tabella 1). nel contempo come genitore o come marito.
Pet therapy e autostima a scuola 177 Tabella 2 Fonti di autostima Possesso capacità personali innate o acquisite (competenze personali) Giudizio personale Giudizio altrui La persona si sente orgogliosa quando raggiunge risul- La persona si sente approvata per i risultati raggiunti. tati che considera pregevoli. Spesso gli individui sono oggetto di critiche e disap- Un individuo è soddisfatto di Sé quando fa bene ciò provazione perché non riescono a essere all’altezza che per lui è importante saper fare e, viceversa, è degli ideali o degli standard di aspirazione imposti da scontento di Sé quando non riesce a essere all’altezza altri. del suo standard di merito. Se una persona fa propri degli standard troppo eleva- Un modo per mantenere alta l’autostima che deriva ti, proposti o imposti da altri, condanna se stessa a dalla competenza consiste nel coltivare le proprie ca- una bassa autostima, poiché non riuscirà mai a essere pacità negli ambiti di vita a cui si dà personalmente abbastanza competente importanza Possesso di caratteristiche più o meno apprezzabili e/o apprezzate da altri Giudizio personale Giudizio altrui L’autostima deriva dal giudizio che la persona esprime Il senso di valore personale di ognuno di noi tende a su caratteristiche personali che ritiene importanti quali: riflettere le valutazioni ricevute da altri, in quanto per- l’aspetto fisico, lo status sociale, ecc. sone ritenute importanti o in generale per giudizi basa- L’ambiente sociale e culturale in cui il soggetto si for- ti su stereotipi culturali e/o sociali. ma e vive è estremamente importante nella determina- Spesso le persone vengono classificate in gruppi ap- zione dei parametri attraverso cui l’individuo giudica prezzati o disprezzati sulla base della loro etnia, della se stesso. razza, dell’orientamento sessuale o delle loro caratteri- Il confronto continuo, per esempio, con modelli corpo- stiche fisiche e vengono trattate di conseguenza con rei proposti dalla pubblicità può condurre a giudizi ne- l’atteggiamento dettato dallo stereotipo sociale e non gativi sul proprio aspetto, sulla propria statura o pre- da quello che meriterebbe la loro individualità. stanza fisica, del tutto ingiustificati seguendo parametri Nelle situazioni in cui viene dato rilievo allo stereoti- basati sulla media degli individui po, le persone che possiedono attributi denigrati dalla società, e che accettano le valutazioni negative, avran- no una bassa stima di sé indipendentemente dal loro talento L’analisi dei giudizi sul valore personale di un ve cresce. Una volta adulto, il cervello umano ri- individuo relativi ad ambiti di vita specifici per- sulterà essere il più conforme possibile all’ambien- mette di evidenziare e differenziare le aree di auto- te dove è cresciuto, cioè massimamente adattato a stima e quelle di vulnerabilità e denigrazione di Sé. quell’ambiente. Si presume che l’autostima si sviluppi in un modo strutturato secondo i principi dell’apprendi- mento. I bambini agiscono entro il proprio am- AUTOSTIMA NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI biente familiare, scolastico e sociale andando in- contro a una progressiva modificazione del com- Durante gli anni evolutivi, dalla nascita al di- portamento. L’evoluzione del comportamento av- ciottesimo anno circa, il sistema nervoso centrale viene sulla base dei successi e fallimenti, del modo viene modellato dall’ambiente, in quanto natural- in cui le persone che li circondano reagiscono alla mente il cervello tende a formarsi in conformità loro presenza e al loro modo di agire, e in base al con gli stimoli che gli giungono dall’ambiente do- modo con cui queste persone condizionano i loro
178 Nuove prospettive nelle attività e terapie assistite dagli animali comportamenti e manifestano loro aspettative di- - la vita familiare: la famiglia, intesa nel senso di verse. individui da cui il ragazzo dipende per assi- Attraverso continui feedback ambientali, diretti stenza, educazione e sicurezza, costituisce il e indiretti, i bambini apprendono schemi di rispo- centro della vita del ragazzo; sta sia specifici sia generalizzati, che incorporano - il vissuto corporeo: poiché quello che gli altri ve- le loro passate esperienze e sono coerenti con es- dono di noi è, per prima cosa, il nostro cor- se. Possiamo quindi definire l’autostima come un po. Il ragazzo, che è in continuo mutamento comportamento appreso che si evolve nei contesti fisico, riceve sempre feedback diretti e indiret- ambientali in cui i bambini e gli adolescenti si tro- ti sulla sua condizione corporea e fa continui vano ad agire. confronti tra le sue caratteristiche fisiche e Gli studi teorici che hanno, tra l’altro, portato quelle altrui, costruendosi così l’autostima alla formulazione del Test di valutazione Multidi- corporea. mensionale dell’Autostima (TMA), evidenziano Benché l’autostima legata a questi ambiti speci- sei contesti con cui i bambini si confrontano per la fici venga acquisita in ciascuno dei contesti in cui maggior parte del tempo in cui interagiscono con l’individuo opera, queste autostime specifiche so- l’ambiente (stato di veglia): no moderatamente intercorrelate. In sintesi le sin- - le relazioni interpersonali: relazioni con “altre gole autostime che si sovrappongono rappresenta- persone” che possono essere a loro volta di- no l’autostima globale. stinte in due gruppi: abituali, cioè persone Il bambino descrive le sue esperienze emozio- che costituiscono l’ambito usuale di relazione nali positive, identificabili con l’autostima, con pa- del bambino (familiari, compagni di scuola, role quali: essere fiero di sé, orgoglioso, sicuro, insegnanti, ecc.) e occasionali, cioè persone soddisfatto, sentirsi migliore, più serio, più co- che attraverso una breve o inaspettata relazio- sciente, “diverso”, “se stesso”. ne riescono comunque a modificare lo sche- Il bambino riconosce la fonte di questa autosti- ma comportamentale del bambino. L’autosti- ma sia in situazioni sociali, quali: il successo spor- ma interpersonale dei ragazzi è influenzata tivo, l’aiuto offerto ad altri, il successo negli scam- dalle reazioni delle altre persone, dal grado in bi e nelle interazioni sociali, nell’esibizione di abi- cui tali contatti avvengono in modo positivo lità in pubblico (social skills); sia nella possibilità au- e dalla loro capacità di raggiungere obiettivi toriflessiva: compiacimento per il buon esito nel attraverso interazioni sociali riuscite; compito, per l’affermazione di sé in termini di au- - la competenza di controllo dell’ambiente: man mano tonomia di giudizio e di comportamento, per fe- che i ragazzi riescono o falliscono nei loro deltà ai valori etici che ispirano la condotta di cia- tentativi di risolvere problemi, raggiungere scuno. obiettivi, migliorare la loro qualità di vita, ca- Sembra inoltre che nei maschi l’autostima ven- piscono come gli altri reagiscono ai loro sfor- ga elicitata soprattutto dal successo conseguito in zi, valutano l’efficacia delle loro azioni e ac- situazioni pubbliche, confermato in termini di ap- quisiscono informazioni sulla loro competen- provazione sociale, mentre nelle femmine da situa- za nei vari ambiti; zioni più intime e personali connesse alla propria - l’emotività: gli schemi di reazione emotiva, di- autonoma autorealizzazione. versificati a seconda che i comportamenti pre- cedenti siano stati apprezzati o disprezzati, di- ventano stabili con l’età e i ragazzi diventano PET RELATIONSHIP E AUTOSTIMA capaci di conoscere, valutare, descrivere e controllare le proprie reazioni emotive; L’autostima, in quanto comportamento appre- - il successo scolastico: la scuola occupa gran parte so, risente di tutte le variabili ambientali con cui il della giornata del ragazzo. Seguire le lezioni, soggetto si trova a interagire. fare i compiti, organizzare il lavoro, operare I rapporti con gli animali, siano essi occasionali delle scelte riguardo alle attività scolastiche e (casuali o finalizzati) o stabili (animali di pro- sportive future, sono ambiti in cui il ragazzo prietà), rappresentano senza dubbio una variabile acquisisce continuamente stimoli e valuta i ambientale importante per i risvolti emotivi e cul- suoi successi reali; turali che comportano.
Pet therapy e autostima a scuola 179 L’interazione con un animale può agire in cia- rali o dovuti per esempio a trasferimenti o se- scuno degli ambiti specifici, visti in precedenza, in parazioni. Con l’animale il bambino può spe- cui l’autostima si costruisce e ciò è particolarmen- rimentare sia il ruolo genitoriale che quello di te evidente nei bambini e adolescenti. educatore migliorando le proprie competenze Riferendosi a questi ambiti specifici l’interazio- di controllo dell’ambiente e delle emozioni. ne con l’animale, purché corretta, riesce a influire L’animale fornisce al bambino un protettore e positivamente su: un protetto contemporaneamente, lo educa - relazioni interpersonali: la presenza di un anima- alla diversità quotidianamente, lo fa sentire le aumenta le occasioni di socializzazione for- amato indipendentemente dalle proprie pre- nendo un immediato pretesto e un buon ar- stazioni; gomento di conversazione; chiunque è in gra- - vissuto corporeo: l’abitudine alla diversità, anche do di riferire un’esperienza con un animale fisica, indotta dalla relazione con l’animale, ri- nel suo vissuto. Diminuisce inoltre lo stress duce il confronto e la ricerca di omologazione da “estraneo”, infatti da studi condotti attra- anche per le caratteristiche fisiche. verso test di percezione tematica, è stato evi- Per dovere di sintesi, ci siamo limitati a tratteg- denziato che le persone accompagnate da ani- giare alcune delle più evidenti correlazioni fra pet mali sono percepite come più amichevoli, me- relationship e autostima, peraltro sufficienti a giu- no indisponenti, più felici. Di riflesso anche stificare la convinzione che la relazione bambino- chi accompagna l’animale si sente all’interno animale abbia effetti positivi sull’autostima. di queste categorie. L’animale, spostando l’ac- cento comunicativo sulla comunicazione non verbale, facilita i rapporti interpersonali an- AUTOSTIMA E SCUOLA che in quei soggetti per cui l’espressione ver- bale è difficoltosa o problematica; L’autostima può essere letta come capacità del- - competenza di controllo dell’ambiente: l’introduzio- l’individuo di pensare di valere, di raffigurarsi rea- ne di un animale in un ambiente, anche noto, listiche prospettive positive, di affrontare in modo comporta la necessità di modificare gli schemi adeguato le difficoltà e quindi ottenere risultati ap- motori che l’individuo utilizza abitualmente. prezzabili in qualsiasi attività decida di intrapren- L’interazione con l’animale determina un au- dere. Se si riflette su questo fatto, si può compren- mento delle attività di esplorazione fornendo dere come una adeguata autostima consenta all’a- motivazioni e criteri di valutazione dell’am- lunno di affrontare la scuola in modo sereno e ot- biente diversi da quelli umani, consentendo tenere risultati corrispondenti alle proprie aspetta- una conoscenza migliore e una gestione più tive. Un eccesso di autostima può generare fru- efficace dell’ambiente stesso; strazioni, mentre una carenza di autostima può - emotività: poiché l’animale non giudica e non condurre a evitare gli impegni e a rinforzare ulte- valuta, anche la risposta emotiva è più libera. riormente un “cattivo” concetto di sé. Notevolmente diversi sono i parametri per L’autostima scolastica, sviluppata attraverso i cui l’animale apprezza o disprezza i comporta- propri successi e fallimenti negli ambienti e nelle menti umani; opportunità e convenienza la- attività scolastiche, pur non coincidendo con le ca- sciano spesso il posto a spontaneità e imme- pacità e le modalità di apprendimento, è altamen- diatezza anche nell’accettazione o nel rifiuto te predittiva della performance scolastica futura; dell’interazione stessa; questo modo di “vedersi” nella scuola finisce con - successo scolastico: vedremo successivamente co- l’essere una misura verosimile di come effettiva- me la presenza di un animale a scuola possa mente si “sarà” a scuola. favorire il successo scolastico; Bloom (1976) affermava che ai fini pratici il - vita familiare: in questo contesto la presenza di concetto di Sé scolastico è la più valida delle misu- un animale, ben integrato, favorisce le rela- re psicologiche nel predire il successo scolastico zioni tra familiari e costituisce per il ragazzo per il fatto che incide per almeno il 25% sulla va- un ulteriore quanto diverso punto di riferi- riazione del rendimento scolastico. mento emotivo. L’animale può aiutare a supe- Poiché il bambino trascorre a scuola molte ore rare più facilmente eventuali distacchi, natu- della sua giornata attiva, nell’autostima scolastica
180 Nuove prospettive nelle attività e terapie assistite dagli animali vengono coinvolti vari aspetti dell’autostima glo- singolo individuo, legate a interventi individua- bale dell’individuo, come le competenze di con- lizzati, e strategie collettive rivolte al gruppo clas- trollo dell’ambiente, la capacità di gestire relazioni se. L’intervento collettivo può mirare a interveni- interpersonali, il vissuto corporeo. Ognuno di re su aree di autostima individuali o a migliorare questi aspetti può contribuire in modo significati- l’autostima globale del gruppo intesa come patri- vo a decidere del futuro scolastico dell’alunno. monio collettivo. Un bambino che non si sente apprezzato da inse- Gli interventi individualizzati sull’autostima gnanti e compagni, per una sua caratteristica fisica agiscono in due direzioni: una personale, ade- o per una sua incapacità relazionale, percepirà la guando le aspettative non realistiche e/o aumen- scuola in maniera fortemente negativa, al di là tando il livello delle prestazioni, e una ambienta- delle sue reali capacità e andrà incontro a espe- le, rendendo accettate o accettabili le inevitabili rienze scolastiche fallimentari. differenze e quindi anche le prestazioni di livello È dimostrato che queste esperienze possono li- inferiore. mitare le possibilità di sopravvivenza economica e Per mutare le percezioni di inadeguatezza può di sicurezza nel mondo del lavoro di questi stu- essere utile chiarire e riformulare le aspettative denti. personali, soprattutto quando queste sono basate Esiste infatti un forte legame fra la storia dei non sulle proprie capacità ma sul confronto con successi e degli insuccessi scolastici di un indivi- gli altri, oppure su standard ideali realmente trop- duo e lo sviluppo globale della sua personalità. po elevati. Gli studenti che si autodenigrano per- In ambito scolastico sono stati fatti molti tenta- ché si giudicano sulla base di standard troppo ele- tivi di migliorare le prestazioni migliorando prima vati possono essere aiutati ad adottare standard l’autostima, ma con risultati abbastanza deludenti. più modesti. Migliori risultati si sono ottenuti cercando di mo- Il valore dell’intervento sull’autostima deriva non solo dificare e migliorare ogni singola prestazione, per dal miglioramento del rendimento scolastico ma dall’aver fornire al ragazzo una valida e tangibile ragione portato lo studente a scoprire le sue capacità e caratteristi- per aumentare la propria autostima. che e ad accettarle, poiché un’autoaccettazione positiva è un orientamento salutare per l’adattamento sociale ed emotivo dell’individuo. COME FAVORIRE L’AUTOSTIMA Nella scuola, nel corso degli anni, si è svilup- IN AMBITO SCOLASTICO pato un complesso discorso pedagogico e cultura- le diretto soprattutto a risolvere il problema del Poiché l’autostima deriva da fonti diverse, i recupero delle diversità inteso come minorità. Il metodi per favorirla sono molteplici. problema è far sì che lo studente non aggravi il In accordo con quanto detto, per agire sull’au- suo ruolo di debole con comportamenti di passi- tostima scolastica sarà conveniente agire sulle pre- vità, atti a difendersi dalla continua verifica di stazioni in ambito scolastico, tenendo presente che non riuscire ad apprendere, che producono col sul giudizio di positività di una prestazione posso- tempo difficoltà relazionali e affettive estremamen- no influire diversi fattori: personali, ambientali e te significative. oggettivi. Un risultato ottimo per alcuni, è buono Molta meno attenzione è riservata ai soggetti per altri, scadente per altri ancora a seconda degli scolastici ad alta abilità in una o più aree discipli- standard fissati dal docente e dalla scuola, dalle nari che spesso finiscono con il trovarsi anch’essi aspettative dell’alunno, da come si viene giudicati in carenza educativa, producendo problemi e per quel livello di prestazione. conflitti all’interno delle classi (per esempio oppo- È evidente che esistono differenze individuali e sizione all’autorità, difficoltà nei rapporti inse- che esistono studenti con capacità limitate, ma è gnanti-alunni). fondamentale ritenere, operando di conseguenza, Le strategie collettive per il recupero dell’auto- che per aiutare uno studente a valutarsi più positi- stima sono in genere più mirate a questo secondo vamente bisogna portarlo a conseguire maggiori aspetto, ma di più difficile utilizzo. successi. Nella tabella 3 riportiamo alcuni esempi di Per incentivare l’autostima in ambito scolasti- strategie individuali e collettive per il migliora- co possono essere utilizzate strategie rivolte al mento dell’autostima a scuola.
Pet therapy e autostima a scuola 181 Tabella 3 Tecniche di miglioramento dell’autostima nella scuola Istruzione Consiste nel trovare e utilizzare correttivi adatti a potenziare le capacità che possono favorire risultati positivi e, con essi, la soddisfazione di sé quando l’autosvalutazione trae origine dall’incompetenza didattica e/o di- sciplinare e/o relazionale. Dal punto di vista sia educativo che didattico/disciplinare è possibile insegnare a qualsiasi bambino o adolescente modi di agire più efficaci Modeling (modellamento di comportamenti appropriati) Il modellamento consiste nel far apprendere un comportamento attraverso l’osservazione di un esempio ap- propriato. È una procedura molto efficace quando il modello gode di grande valore agli occhi degli osser- STRATEGIE INDIVIDUALI vatori. I comportamenti modellati possono essere mostrati con diverse metodologie sia dal vivo che con fil- mati ad hoc Shaping (modellaggio o rinforzamento di approssimazioni successive al comportamento adeguato) In questo processo le azioni del soggetto sono considerate su un continuum che presenta a un estremo il com- portamento desiderato e all’altro il comportamento antitetico a quello desiderato; l’operatore determina in quale punto del continuum si situa il comportamento tipico del ragazzo. Viene rinforzato ogni comportamento che risulti essere di avvicinamento a quello desiderato. Il processo di rinforzamento procede fino a che il comportamento del ragazzo non arriva quasi a coincidere con quello desiderato. L’attenzione in questo caso è tutta centrata sulla scelta e sulla gestione dei vari rinforzi Modificazione dell’ambiente Presenta una vasta gamma di possibilità, dal modificare l’ambiente fisico, al modificare il comportamento de- gli altri che in quell’ambiente agiscono, fino all’estrema ratio di allontanare il ragazzo da quell’ambiente. L’autosvalutazione che dipende da giudizi sociali svilenti richiede un trattamento che riaffermi il valore della persona. Se l’autosvalutazione è la conseguenza di uno svilimento discriminatorio di attributi personali, può essere utile coltivare e incentivare un senso di orgoglio per tali attributi Giochi scolastici Si attuano coinvolgendo il gruppo in attività che lo identificano distinguendolo da altri (organizzazione di spettacoli, mostre, conferenze, avvenimenti sportivi, ecc.) STRATEGIE COLLETTIVE Esercizi collettivi basati sull’affettività Si tratta di strutturare situazioni dove non emerga la grinta individuale ma l’autoconsapevolezza che gli ele- menti per “vincere” non sono patrimonio della testa di qualcuno ma diffusi nel gruppo. In questa situazione deve emergere l’intelligenza emotiva che consente di percepire le emozioni nostre e altrui Sessioni di studio a piccoli gruppi In gruppi ben strutturati ogni individuo può far valere le sue specificità, l’ascolto deve essere più importante dell’intervento, i contrasti devono essere fonti di cambiamento. Le relazioni che si stabiliscono devono essere produttive per tutti
182 Nuove prospettive nelle attività e terapie assistite dagli animali PET THERAPY alunni la consapevolezza del legame motiva- E AUTOSTIMA A SCUOLA zione-attenzione; - è un’esperienza che coinvolge l’alunno in Le strategie volte a incentivare l’autostima in am- modo personale: la situazione di novità, di bito scolastico, come abbiamo già visto, possono esperienza da trasmettere o di paura da vin- essere suddivise in individuali e collettive. cere, la rende una situazione emozional- Interventi rivolti al singolo individuo, realizzati mente forte e quindi favorente l’apprendi- attraverso la pet therapy, sono frequenti e relativa- mento e la memorizzazione delle nozioni mente semplici da realizzare in ambito familiare o trasmesse; in situazioni operative in cui sia possibile lavorare - gli stimoli sono integrabili con la situazione a livello individuale. Interventi individuali di pet conoscitiva degli alunni: nei test sommini- therapy, condotti esclusivamente all’interno della strati agli alunni durante i nostri corsi il struttura scolastica, sono però di difficile e onero- 93% di essi afferma di aver letto almeno un sa realizzazione. libro sugli animali e il 100% dichiara co- Per incentivare l’autostima attraverso strategie munque di aver avuto informazioni sugli collettive, la referenza animale, ben utilizzata, può animali da varie fonti. Non mancano quin- offrire evidenti vantaggi rispetto ad altre forme di di numerosi legami con la matrice cognitiva intervento che finiscono spesso per utilizzare con- dell’alunno; tenuti che si avvicinano o identificano con alcune - gli stimoli vengono percepiti come “significa- materie scolastiche. Musicoterapia e danzaterapia tivi”: gli alunni che hanno una organizzazione per esempio possono indurre una reazione di evi- cognitiva a livello di schemi sensorio-motori tamento con diminuzione dell’autostima in quei non percepiscono come “stimolante” uno sti- soggetti convinti di possedere capacità limitate in molo puramente verbale. La presenza in aula quegli ambiti specifici. di un animale stimola la gestualità e la comu- Abbiamo già sottolineato che l’autostima deri- nicazione consentendo a tutti di esprimersi e va anche dalle competenze personali e dal succes- di registrare l’esperienza; so che consegue dal loro utilizzo e dunque fra gli - gli stimoli si dimostrano funzionali a bisogni obiettivi degli interventi scolastici mirati ad au- profondi: per i bambini e per gli adolescenti mentare l’autostima deve essere incluso il miglio- è semplice considerare l’animale come esten- ramento dei processi che favoriscono l’apprendi- sione di loro stessi e usarlo per esprimere mento. sentimenti o dubbi che non oserebbero fare Vi sono aspetti dell’apprendimento che posso- in linea diretta: per esempio tutto quello che no essere favoriti dalla sola presenza fisica di un riguarda la sfera affettiva e sessuale (sono animale in classe, indipendentemente dal contenu- frequenti le domande del tipo: i cani fanno to disciplinare del progetto educativo svolto, ri- amicizia fra loro?, i cani sentono dolore per spetto a una normale lezione. la perdita di un amico?, può un cane di una Dalle nostre esperienze è emerso che la presen- razza mettere incinta una cagna di un’altra za di un animale in classe: razza ?, ecc.); - è una esperienza motivante: la curiosità de- - la situazione ambientale è percepita come “ri- stata dalla presenza dell’animale, la familia- lassante”: la presenza dell’animale colora l’at- rità legata a una situazione a molti nota ma mosfera dell’aula di allegria e tranquillità. Nei anche così diversa e imprevedibile, riesce ad test somministrati agli alunni durante i nostri agire su attenzione e motivazione. Gli inse- corsi il 100% degli alunni afferma che agli gnanti evidenziano che nelle attività svolte animali piace giocare e che con loro è possibi- con animali in classe si riduce drasticamente le scherzare e ridere, non si offendono mai; il numero di richieste per uscire dall’aula e - la situazione è percepita come positivamente che la capacità di attenzione degli alunni su- operativa: l’animale fa sentire gli alunni più pera abbondantemente quella delle normali sicuri e più fiduciosi di poter capire e riusci- situazioni di insegnamento. La presenza del- re. Non è il caso di aver paura di sbagliare, l’animale aiuta a incanalare l’attenzione e l’animale non sarà mai critico verso difficoltà può essere utilizzata per far acquisire agli ed errori.
Pet therapy e autostima a scuola 183 Tutte le osservazioni elencate, se lette secon- to, canonico, “scolastico“ dal quale si attinge do Frabboni e la sua teoria dei “saperi caldi e solo per il “maestro/professore”, ma che non è freddi”, ci possono aiutare a comprendere anche funzionale al vivere quotidiano. Il sapere come la presenza fisica dell’animale in classe “spontaneo” e il sapere “formale” possono tro- possa migliorare la memorizzazione e l’utilizzo vare un luogo di incontro ricco di elementi di delle nozioni offerte durante le lezioni, con un continuità nelle esperienze condotte con ani- conseguente aumento delle aree di autostima mali. correlate. Quanto sopra espresso, se da una lato evi- Frabboni chiama: denzia quanto possa essere preziosa la presenza - saperi freddi: i saperi indiretti, separati dalla di un animale in classe da un punto di vista di- concretezza della realtà, non correlati con le dattico, ci aiuta anche a capire perché, a livello conoscenze precedenti (per esempio ai bam- scolastico ed educativo, vengano spesso confusi bini vengono spiegate le funzioni dei vari con la pet therapy interventi, più o meno im- apparati del corpo e poi viene loro chiesto provvisati, in cui in aula gli animali vengono uti- di descrivere il percorso dell’acqua nell’or- lizzati da un mero punto di vista performativo, ganismo. La domanda ha lo scopo di “leg- affidando al caso e alla “bontà” dell’animale il gere” la rappresentazione che essi hanno del raggiungimento di un qualsivoglia obiettivo in- loro corpo e come questa venga influenzata dividuato poi a posteriori. dalle nozioni somministrate. Molti alunni Le esperienze con gli animali possono rivelarsi tendono a rappresentare l’organismo come anche disastrose se affrontate da persone senza la un tubo rispondendo che l’acqua entra dalla necessaria preparazione ed esperienza. Evoluzioni bocca, va nello stomaco…, ed esce dal sede- spesso impreviste o tragiche, dal punto di vista re (Questa conclusione mostra chiaramente emozionale-educativo, possono essere diretta con- un divario tra conoscenze scolastiche ed seguenza: esperienza quotidiana); - della leggerezza con cui alcuni libri di testo - saperi caldi: le conoscenze dirette, proble- propongono esperienze che coinvolgono gli matiche, mobili, colte in tempo reale con animali, senza specificare con precisione linguaggi familiari, corporei, a contatto con obiettivi, condizioni ambientali e strumenta- la realtà e che vanno quindi a costruire un zione necessari per un esito positivo; bagaglio culturale integrandosi perfetta- - della inadeguatezza della preparazione in mente con le conoscenze pregresse dei ra- campo igienico-sanitario, zooantropologico ed gazzi. etologico di maestri e insegnanti; In un processo di apprendimento, l’infor- - della scarsa considerazione rivolta alle sensi- mazione viene assunta e utilizzata per operare; bilità e reattività di animali posti in condizioni se si rivela funzionale al cambiamento (permet- ambientali a loro sconosciute. te di attuarlo, lo facilita, lo rende meno gravo- Esempi diseducativi che possono essere ripor- so) essa viene memorizzata ed entra a far parte tati sono: allestimento di un acquario o di un ter- delle competenze della persona con un preciso rario e successiva morte di tutti gli animali, nasci- riferimento operativo. Se non si rivela funzio- ta da un’incubatrice di pulcini senza che ne sia nale viene accantonata e col tempo dimentica- stata prevista una successiva destinazione; morso ta e rimossa. o graffio da animale domestico non adeguatamen- Si ha apprendimento quando la nuova te addestrato. informazione-esperienza, inizialmente estranea Se vogliamo che i nostri interventi non si li- al soggetto, si inserisce organicamente nel suo mitino a cogliere solo alcune delle possibilità of- pensiero personale e, verificata sul piano del- ferte dalla referenza animale, che tutto si svolga l’efficacia, diventa capacità. Se la conoscenza in un clima sereno e sicuro con il fine di rag- rimane a livello di informazione resta estranea giungere obiettivi educativi, didattici e discipli- al pensiero personale (o lo deforma o ne resta nari certi e stabili nel tempo, occorre fondare il deformata) e non si ha apprendimento. Il sa- lavoro su una attenta progettazione. Riportiamo pere sugli animali trasmesso dalla scuola sem- in tabella 4 i criteri di progettazione da noi rite- bra frequentemente relegato in un settore col- nuti essenziali.
184 Nuove prospettive nelle attività e terapie assistite dagli animali ché: siano chiare e condivise le motivazioni della Tabella 4 richiesta del corso e gli insegnanti siano in posses- Criteri di progettazione dei corsi so delle conoscenze necessarie e disponibili a conti- Precisa individuazione degli obiettivi educativi, di- nuare il lavoro sui temi del corso anche in altri dattici e disciplinari e attenta formulazione delle contesti. Gli insegnanti devono impegnarsi a valo- unità didattiche rizzare le esperienze individuali degli alunni con gli animali, precedenti e successive al corso, e ad aiu- Attenta e adeguata collocazione nel contesto didat- tare a trasferire l’attenzione e la considerazione che tico che preveda il consolidamento, a lungo termi- gli alunni mostrano spontaneamente all’animale ne, degli apprendimenti nel rapporto con gli altri. Nel curricolo scolastico Equipe formata da professionisti muniti di una co- mune piattaforma di conoscenze in campo zooan- dovranno essere anche inserite e affrontate le te- tropologico matiche riguardanti la protezione e tutela degli ani- mali, in quanto anelli più deboli della catena socia- Scelta di animali dotati di caratteristiche fisiologi- le, con il fine di stimolare i ragazzi a trasferire tali che e comportamentali compatibili con gli obiettivi concetti nel rapporto inter-umano. È essenziale an- del progetto, in buono stato di salute psicofisico-fun- che che la scuola provveda a comunicare per iscrit- zionale e opportunamente addestrati to ai genitori degli alunni l’effettuazione del corso, Strutturazione dell’intervento in modo da prevede- le sue finalità e il periodo di svolgimento, fornisca re, a fronte di una breve durata, un forte impatto numeri e recapiti delle figure professionali coinvol- emotivo te e richieda l’autorizzazione firmata alla partecipa- zione al corso e soprattutto all’utilizzo da parte sia Garanzia per ogni alunno di poter godere di un della scuola che dell’équipe degli elaborati degli corretta relazione con l’animale sotto la guida e la alunni. Il materiale raccolto può essere utilizzato in sorveglianza di una persona esperta modi e contesti diversi a seconda del professionista che lo valuta e dello scopo per il quale si effettua la Valutazione a breve e lungo termine dei risultati del corso e degli elaborati prodotti valutazione (per esempio ricerca statistica, valuta- zione psicologica del soggetto, ecc.); in particolare l’utilizzo a scopo clinico degli elaborati da parte dello psicologo e/o del medico pediatra devono sottostare a quanto previsto dalla Legge sulla tute- LA PROGETTAZIONE la dei minori, dalla Legge sulla privacy e dalla DEGLI INTERVENTI Legge sul segreto professionale; 2) individuazione dei soggetti cui il progetto è destina- I nostri interventi nella scuola sono progettati to, durata del corso, tempi e modi di attuazione. Potran- per alunni normodotati e strutturati seguendo un no essere scelte classi intere o gruppi di alunni di preciso schema di progettazione articolato in 7 diverse classi. Agli incontri caratterizzati dalla pre- punti: senza di animali riteniamo essenziale prevedere 1) incontro con l’insegnante responsabile dei progetti di dei gruppi costituiti al massimo da 12 bambini per educazione alla salute della scuola e gli insegnanti che se- poter assicurare a tutti la possibilità di interagire e guiranno gli alunni durante il corso. Riteniamo che intervenire. Il corso dovrà essere collocato nel pe- qualsiasi progetto, per essere produttivo, non pos- riodo dell’anno più consono agli obiettivi e ai col- sa essere inserito con leggerezza in un qualunque legamenti con lo svolgimento del programma sco- curricolo, ma debba avere una adeguata colloca- lastico. L’esperienza ci ha insegnato che lo svolgi- zione in un contesto didattico che preveda il con- mento nel periodo iniziale dell’anno scolastico ri- solidamento, a lungo termine, degli apprendimenti sulta più proficuo quando fra gli obiettivi del pro- avvenuti negli incontri con i membri dell’équipe di getto sono inseriti l’accoglienza e l’affezione alla lavoro. La scuola deve assicurare il coinvolgimen- struttura scolastica e la formazione di un reale to e la collaborazione degli insegnanti della classe e gruppo classe, mentre lo svolgimento nel periodo dei membri dei consigli di classe interessati. Ven- intermedio-finale risulta particolarmente indicato gono sempre suggeriti degli incontri di preparazio- per migliorare eventuali situazioni di socializzazio- ne per predisporre le necessarie condizioni affin- ne difficile e di autosvalutazione;
Pet therapy e autostima a scuola 185 3) individuazione degli obiettivi del progetto. Rite- ze specifiche di ciascun componente dell’équipe niamo utile distinguere obiettivi educativi (per di lavoro. Ogni aspetto deve essere attentamen- esempio rinforzare nei ragazzi sentimenti positi- te valutato al fine di cogliere tutte le valenze of- vi di sé, sviluppare atteggiamenti positivi nei ferte dalla referenza animale (Marchesini, confronti dell’apprendimento, prevenire lo svi- 2000); luppo di comportamenti antisociali e a rischio, 6) progettazione dei test di ingresso e di uscita. I no- ecc.), obiettivi didattici (per esempio favorire stri test di ingresso sono costituiti per la maggior l’attivazione di processi di scelta consapevoli e parte da quesiti a scelta multipla, aperta, in modo autonomi, migliorare la capacità di osservazio- da privilegiare semplicità e immediatezza nella ne, ecc.), obiettivi emendativi-assistenziali con compilazione e la facile tabulazione delle risposte. interventi specifici su situazioni con deficit di au- Ogni domanda è elaborata con lo scopo di racco- tostima e obiettivi disciplinari (per esempio ar- gliere gli elementi necessari a tarare il livello e i ricchimento delle nozioni di anatomia e fisiolo- contenuti degli incontri e a valutare eventuali di- gia comparate); sagi dell’alunno riguardo all’argomento trattato. 4) individuazione dell’équipe di lavoro. In genere Alla fine del test l’alunno viene invitato a realizza- abbiamo sempre previsto la presenza di un inse- re un disegno sull’argomento del corso e a scri- gnante esperto in zooantropologia ed educazio- verne il titolo. Il test viene somministrato dall’in- ne alla salute, di un veterinario e di uno psicolo- segnante responsabile per la classe in modo da go, e, in qualche caso, di un pediatra. Un inse- salvaguardare il più possibile spontaneità e indivi- gnante con una buona conoscenza della zooan- dualità nella esecuzione. Il test dovrà anche per- tropologia applicata è indispensabile, con funzio- mettere di individuare eventuali alunni allergici ni di consulenza nella progettazione degli inter- agli animali utilizzati nel corso per poter adottare venti e di coordinatore per assicurare coerenza le opportune precauzioni o soluzioni (cambio di con il Piano dell’Offerta Formativa della scuola animale quando possibile, mascherina con filtro e una adeguata collocazione nel contesto didatti- adatto, cambio di aula, ecc.). Il test di uscita è co. Un veterinario, che non solo conosca la strutturato in forma aperta (mappa) e realizzato zooantropologia applicata ma che sia anche in con i seguenti obiettivi: far riflettere gli alunni possesso di un’adeguata sensibilità e preparazio- sulle lezioni svolte, evidenziare gli aspetti positivi ne in campo didattico, cui saranno affidati, sin- e quindi l’accoglienza riservata dagli alunni al golarmente o in copresenza, gli incontri che pre- corso, segnalare gli aspetti negativi o di disagio vedono la presenza in aula di animali. Egli do- del corso al fine di migliorarlo, scoprire eventuali vrà essere garante anche della correttezza del ulteriori bisogni di qualche alunno, fare emergere rapporto bambino-animale che si svilupperà du- atteggiamenti o convinzioni individuali particola- rante le lezioni, dell’efficacia educativa di questo ri e raccogliere eventuali curiosità e/o interrogati- rapporto, della sicurezza igienico-sanitaria, del- vi rimasti ancora senza risposta. Viene inoltre l’opportuno addestramento degli animali coin- chiesto a ogni alunno di fare un altro disegno con volti e della tutela del loro benessere. Uno psi- titolo, a piacere, sulle cose imparate durante il cologo in quanto figura essenziale per affrontare corso. Sia il test di ingresso che il test d’uscita ri- al meglio tutte le problematiche emotive e psico- portano, in calce al foglio, i ringraziamenti per logiche legate allo sviluppo del bambino e del- aver lavorato con l’équipe e i saluti con un arrive- l’adolescente. A questo professionista viene affi- derci a presto; data anche la valutazione dell’efficacia del corso 7) valutazione dei risultati del corso e degli elabora- riguardo agli obiettivi non disciplinari del corso. ti. Distinguiamo una valutazione degli elaborati Un pediatra in quanto rappresenta il professio- individuale, immediata e congiunta fra equipe di nista più adatto ad affrontare i quesiti inerenti le lavoro e insegnanti con particolare riguardo al tematiche in ambito medico e igienico-sanitario confronto fra i disegni effettuati all’inizio e alla legate all’età dello sviluppo; fine del corso e dell’impatto emotivo del corso, 5) progettazione delle unità didattiche. La proget- ritenendolo un possibile valido indicatore del- tazione delle UD avviene sulla base degli obiet- l’apprendimento. Altre forme di verifica indivi- tivi, educativi, didattici e disciplinari stabiliti, duale, sia orali che scritte (prove oggettive, in- del numero di ore di lezione e delle competen- terrogazioni o altro), possono essere effettuate
186 Nuove prospettive nelle attività e terapie assistite dagli animali le scuole per ambiti educativi diversi e anche de- Tabella 5 licati come l’educazione sessuale e l’educazione Esempi di altri corsi che hanno evidenziato effetto alimentare, la necessità di altre competenze/figu- nell’incrementare l’autostima re professionali è risultata evidente. I buoni ri- “E adesso? Resto o scappo?…” sultati ottenuti con l’équipe allargata hanno avu- Dal ruolo di osservatore passivo verso la to come conseguenza un arricchimento e una capacità: di essere d’aiuto, di agire in pri- riformulazione dei corsi iniziali. ma persona e di assumersi delle responsa- Anche in altri corsi da noi svolti in cui l’au- bilità tostima non era un obiettivo educativo esplicito Corso basato sulla didattica zooantropologica fina- lizzato a incentivare l’iniziativa personale e la coo- (vedi per esempio tabella 5), risultava comun- perazione responsabile que sempre evidente, secondo quanto comuni- catoci dai docenti, un incremento di essa, in L’educazione sessuale del bambino attra- particolare per quegli alunni i cui “risultati”, verso lo studio degli animali nell’attività didattica quotidiana, erano scarsi Corso basato sulla didattica zooantropologica fina- e/o discontinui in assenza di specifici deficit di lizzato all’educazione sessuale nelle scuole apprendimento. DIRE, FARE, MANGIARE Il progetto attuale del corso finalizzato al mi- L’educazione alimentare del bambino at- glioramento dell’autostima dal titolo: “Meglio traverso lo studio degli animali: un ap- dire… io oppure… io ?” viene presentato nella proccio zooantropologico tabella 6. Le unità didattiche di questo corso affidate al Un mondo di Amici veterinario prevedono in aula di volta in volta: 2 Corso basato sulla didattica zooantropologica fina- cani, 1 gatto e dei piccoli animali da voliera, gab- lizzato a incentivare la curiosità e l’amore verso il prossimo, gli animali e la natura bia e acquario e sono così strutturate: - conoscenza dell’animale: attraverso una carrel- lata di diapositive su cani e gatti di razze di- verse e meticci, vengono affrontati i concet- ti di specie, razza, selezione naturale e sele- dagli insegnanti riguardo agli obiettivi didattici e zione operata dall’uomo, significato dell’ad- disciplinari del corso. La valutazione a lungo domesticamento, intelligenza e sensibilità termine degli obiettivi educativi viene demanda- degli animali. Ogni diapositiva, opportuna- ta agli insegnanti della classe. Nella nostra espe- mente scelta, viene accompagnata dal rac- rienza tale valutazione è sempre risultata positi- conto della storia della razza dell’animale e va, infatti i progetti continuano a essere richiesti da un commento sulle caratteristiche e attivati nelle scuole in cui sono stati proposti. morfologiche e comportamentali che la con- Poiché i nostri progetti sono sempre stati attivati traddistinguono, specificando i motivi che in una zona che, per caratteristiche geografiche hanno guidato l’uomo nella sua selezione e sociali, presenta scuole “piccole” in cui la pre- (sono incluse anche diapositive dei 2 cani senza di classi parallele è rara, non è mai stato presenti in aula); possibile creare le condizioni per trasformare gli - conoscenza del cane: attraverso la simulazione interventi in protocolli di ricerca e validare i dati di una visita veterinaria vengono illustrati il raccolti con criteri riconosciuti nelle scienze corretto approccio con il cane e alcune no- comportamentali applicate o biomediche o psi- zioni sul suo linguaggio, dando a ogni alun- cosociali. no la possibilità di interagire personalmente Nelle nostre prime esperienze (1991-92) alcu- con l’animale e di compiere, per imitazione, ni di questi punti non erano ancora ben definiti una visita. Nell’animale la morfologia, per e in particolare non era prevista una équipe di selezione, è strettamente correlata alla fun- lavoro allargata oltre la coppia veterinario-inse- zione e questo permette di affrontare, nel gnante. Con il diversificarsi delle esperienze, tra percorso di conoscenza anatomica, anche il cui l’organizzazione di un corso di aggiornamen- significato delle differenze individuali di to per insegnanti (1998-99), e delle richieste del- ogni alunno;
Pet therapy e autostima a scuola 187 Tabella 6 Progetto del corso: “Meglio dire… io oppure… io ?” Corso basato sulla didattica zooantropologica finalizzato a incentivare l’autoidentificazione, l’autovalutazione e l’autostima Autori ed équipe: Giovanni Bucci, Medico Veterinario Massimiliano Deflorian, Psicologo Franca Cicognani, Insegnante Destinatari del corso Il corso è rivolto agli alunni del primo anno del secondo ciclo della scuola media inferiore; la scelta degli obiettivi sarà fatta in coerenza ai curricula formativi già svolti in ogni classe. Obiettivi educativi 1. Condurre l’alunno a riscoprire la propria individualità fisica come ricchezza cui attingere per l’affermazione di sé 2. Affermare e migliorare negli alunni la consapevolezza di avere, a differenza degli animali, capacità intellet- tive tali da superare, con una adeguata progettualità, i limiti imposti dalle caratteristiche fisiche individuali 3. Riconoscere l’individualità come risorsa basilare del gruppo che vive ed evolve sulla ricchezza data dalla co- munione delle doti di ognuno 4. Rinforzare nei ragazzi sentimenti positivi di sé 5. Prevenire lo sviluppo di comportamenti antisociali e a rischio 6. Favorire la nascita di sentimenti positivi e rispettosi verso gli animali e in genere verso ogni essere vivente e attenuare la diffidenza verso la diversità Obiettivi didattici 1. Sviluppare atteggiamenti positivi nei confronti dell’apprendimento 2. Migliorare la capacità di osservazione e descrizione 3. Favorire l’attivazione di processi di scelta consapevoli e autonomi Obiettivi disciplinari 1. Ripasso e arricchimento delle nozioni di anatomia del corpo umano e introduzione all’anatomia comparata 2. Arricchimento del vocabolario scientifico 3. Introduzione e spiegazione dei concetti di genere, specie, razza, meticcio e ibrido 4. Introduzione e spiegazione dei concetti di evoluzione e di selezione naturale e artificiale Competenze veterinario + 2 cani, 1 gatto e piccoli animali da voliera, gabbia e acquario - Conoscenza dell’animale (con diapositive); concetti di specie, razza, selezione naturale e selezione operata dall’uomo, significato dell’addomesticamento, intelligenza e sensibilità degli animali - Conoscenza del cane attraverso la simulazione di una visita veterinaria (anatomia e fisiologia comparate, cor- retto approccio con il cane e alcune nozioni sul suo linguaggio) - Conoscenza del gatto attraverso la simulazione di una visita veterinaria (anatomia e fisiologia comparate, cor- retto approccio con il gatto e alcune nozioni sul suo linguaggio) - La convivenza e la comunicazione fra specie e razze diverse; i segnali universali (pericolo, paura, cibo, ecc.). L’amicizia e la cooperazione fra specie diverse - Conoscenza con altri piccoli animali portati dagli alunni e durante la lezione l’alunno proprietario veste, assie- me al veterinario, i panni dell’esperto per rispondere alle domande dei compagni - Autovisita e autoaiuto Competenze Psicologo - I livelli della motivazione (i riflessi, gli istinti e le pulsioni) - La personalità e le influenze esercitate dall’ambiente (il carattere e il temperamento) - Il branco-il gruppo (le reazioni, le relazioni e l’influenza del gruppo), mobbing e bullismo - Autoefficacia e fiducia nelle proprie capacità (il ruolo delle esperienze positive) - La percezione di controllo e il concetto di sé - Autoefficacia e comportamenti a rischio: il ruolo delle convinzioni ottimistiche su di sé nella scelta di comporta- menti a rischio (fumo, alcool, cibo, droga, comportamenti sessuali, ecc.)
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