L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo

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L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
UNIVERSITA'                                  LUDOPATIA                                SPORT
Le migliori e le peggiori facoltà di Unibo   La storia di Adelmo, malato di slot,     I Bradipi, campioni italiani
secondo i questionari degli studenti         un inferno da cui si può uscire          di pallacanestro in carrozzina

                                             QUINDICI
                                                ANNO 2 N 9 | 4 MAGGIO 2018

                              L’ALTRA VISITA

                                 L'INDUSTRIA È DONNA
                 Supplemento quindicinale di “InCronaca” – giornale del Master in Giornalismo di Bologna
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SOMMARIO

          4       Bonfiglioli, l'industria è donna
                  di Silvia Luccianti

8
          8       UniBo, top e flop secondo gli studenti
                  di Rita Parrella
          11      Le famiglie arcobaleno di Bologna
                  di Irene Moretti

          14      Un viaggio nell'abisso della ludopatia
                  di Vittorio Russo
          16      Gli adolescenti a scuola di sesso
                  di Giulia Gotelli e Elena Puglisi

          19      Il meglio della settimana di InCronaca
                  di Redazione Quindici

          20      I Bradipi campioni di basket in carrozzina
                  di Immacolata Baccelliere

          22      "Magic the gathering" sotto le Due Torri
                  di Gianluca Cedolin

          24      Il Cartellone di Quindici

     14

22        Direttore Responsabile: Giampiero Moscato
          Edizione a cura di: Roberto Anselmi
          Desk: Giampaolo Cattaneo Sala e Irene Moretti

          Rivista informativa: Quindici
          ©Copyright 2017 - Supplemento quindicinale di “InCronaca”
          Giornale del Master in Giornalismo dell’Università di Bologna
          Pubblicazione registrata al Tribunale di Bologna in data
          15/12/2016 numero 8446
          via Azzo Gardino, 23 - 40122 Bologna
          Numero telefonico. 051 2092200
          E-mail: red.incronaca@gmail.com
          Sito Web: www.incronaca.unibo.it

          In copertina: Sonia Bonfiglioli, presidente e ad
          Bonfiglioli Riduttori
L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
La foto di QUINDICI

Primo maggio, piazza Galvani. I rider sono stati costretti scioperare per poter celebrare la loro prima
festa dei lavoratori. Insieme a tanti simpatizzanti e alla musica di Internazionale Trash Ribelle. La ma-
nifestazione dei ciclofattorini è cominciata con un pranzo conviviale nel parco 11 settembre. I ragazzi
e le ragazze di Riders Union Bologna si sono ritrovati per un picnic a base di pizze e bibite prima di
dare il via allo sciopero (FOTO di Marcello Caponigri)

                                                Quindici - 3
L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
(FOTO)

di Silvia Luccianti

SONIA BONFIGLIOLI
  «IO, UN CATERPILLAR»

         I
               ntervista a tutto campo alla donna al comando di una
               grande industria che investe 145 milioni sul futuro.
               L’università? «Assurdo che non permetta di studiare
               ingegneria ai ragazzi che lo vorrebbero». La Borsa? «Non
               fa per noi, scommette sui risultati a breve e non premia
           piani a lunga scadenza». I robot? «Impariamo a conoscerli
           e smetteranno di farci pura, la fabbrica non funzionerà mai
           senza la mano dell’uomo». La Fiom? «Ci siamo "bussati"
           anche pesantemente, ma senza di loro la nostra industria
           sarebbe molto più indietro». I grillini? «Sì al reddito di
           cittadinanza purché non diventi un sussidio». Priolo? «Ha
           tutte le qualità per fare il sindaco di Bologna».
L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
V
              olete sapere se come       Come avete affrontato la crisi del
              donna è stato difficile    2009?
              abbattere i pregiudizi     «È stata massacrante: un calo del
              in un mondo di             40% del fatturato, 40 milioni di per-
              uomini? Io sono un         dita. Nel 2010 mio padre è venuto
caterpillar: se anche hanno provato      a mancare e io ho dovuto scegliere
a ostacolarmi e a mettermi delle         se continuare o vendere. Abbiamo
“zeppe” non me ne sono accorta e         rivisto profondamente i processi
li ho spianati». Sonia Bonfiglioli,      produttivi, rivoluzionato i magaz-
presidente e ad dell'omonimo             zini, accorpato gli stabilimenti».
gruppo industriale, si racconta al
master di giornalismo. Bolognese,        È stata costretta a licenziare?
54 anni, una laurea in ingegneria        «Abbiamo fatto mobilità volontaria,
meccanica, un master Profingest e        prepensionamenti, cassa integrazio-
uno allo Iese di Barcellona appena       ne straordinaria. È calato soprattut-
un anno e mezzo fa. Parla in modo        to il settore del movimento terra,
schietto, passando con naturalezza       legato all'edilizia e l'industriale. Ma
dall’italiano all'inglese, senza         abbiamo tenuto grazie all'eolico e al
dimenticare il bolognese. Mentalità      fotovoltaico (ceduto poi nel 2016).
aperta, da imprenditrice che ama         Ci sono stati momenti di difficoltà
il suo lavoro e sa immaginare il         con le banche, però abbiamo stret-                        (FOTO)
futuro, ha solide radici e senso         to i denti. E anche quando gli utili
pratico. Nel 1992 entra nell’azienda     sono tornati, fino all’anno scorso,
di famiglia, fondata nel 1956 dal        abbiamo reinvestito tutto in azien-
padre, Clementino Bonfiglioli, e         da per ricapitalizzarla e mantenerla
nel 2010 ne prende le redini. Oggi       solida. Dall’anno scorso abbiamo
Bonfiglioli ha stabilimenti in           la regola che comunque non fac-
Slovacchia, Stati Uniti, India, Cina,    ciamo più del 10% dei dividendi. E        Nella pagina a fianco: Sonia Bonfiglioli
Vietnam e filiali nel resto del mondo.   ora siamo in piena fase di rilancio».     In questa pagina: l'imprenditrice
Conta 3700 dipendenti, di cui 1300                                                 con il presidente della Repubblica Sergio Mat-
                                                                                   tarella
in Italia, 600 tra Bologna e Modena.     Nella fase più difficile ha avuto
                                                                                   Nella pagina seguente: Alberto Vacchi, pre-
Un fatturato annuo che nel 2017 ha       scontri anche duri con il sindaca-        sidente di Confindustria Emilia-Romagna e
superato 800 milioni di euro e un        to.                                       Sonia Bonfiglioli
ricchissimo piano di investimenti        «Mi sono “bussata” più di tutti con la
da 145 milioni. Bonfiglioli lavora       Fiom, ma ora abbiamo un rapporto
nel mondo della trasmissione di          molto costruttivo. Devo ammettere
potenza, fabbrica cioè riduttori,        che se il nostro territorio non aves-
un componente fondamentale               se avuto una Fiom così battagliera
nel funzionamento dei motori             forse avrebbe avuto risultati infe-
elettrici: «Noi siamo ovunque ci
sia del movimento: dall’eolico alle
                                         riori. Ognuno fa il suo mestiere».           «La crisi del
macchine di movimento terra». Tra
i suoi clienti, grandi multinazionali
                                         Quali conseguenze avrà l'automa-
                                         zione sull'occupazione, l'econo-
                                                                                      2009 è stata
come General Electrics, Caterpillar,
Toyota.
                                         mia e la società nei prossimi anni?
                                         «C'è una grande trasformazione:
                                                                                      massacrante.
Dal 1992 a oggi, quanto è cambia-
                                         tanti lavori scompaiono, altri na-
                                         scono. Il 65% dei ragazzi che oggi
                                                                                      L'anno seguente
ta la sua azienda?
«Siamo cambiati molto perché è
                                         iniziano la scuola farà un lavoro che
                                         ancora non esiste. È necessario indi-        è morto mio
cambiato il mondo. Quando sono
entrata io c'erano i variatori mec-
                                         rizzare i giovani, portati e che han-
                                         no voglia, verso le specializzazioni         padre e ho
canici, poi siamo passati a quelli
elettronici, poi alla meccatronica e
                                         nell'ambito scientifico tecnologico
                                         e riqualificare chi oggi ha 50, 60           dovuto scegliere
all'integrazione con il digitale. Sono
profonde trasformazioni tuttora
                                         anni. A questo proposito noi stiamo
                                         investendo molto nel re-training».           se vendere o
in corso, perciò occorre guardare
lontano. Quello che conta è la tem-      Quanti operai avete per ogni mac-            continuare»
pestività: bisogna cambiare quan-        china alla Bonfiglioli?
do il mercato è pronto per il cam-       «Non c'è un indice preciso, dipende
biamento. Semmai anticiparlo».           dalla linea. Insisto molto sul con-

                                                      Quindici - 5
L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
cetto della “manofattura”. Dietro        ra, di questa trasformazione di-
                 una macchina deve esserci sempre         gitale, oltre alla defiscalizzazione
 «La Borsa       il controllo dell'uomo, ma per ave-
                 re il controllo servono le compe-
                                                          e al super ammortamento a tut-
                                                          te le aziende grandi e piccole
ti premia        tenze coerenti con lo strumento.
                 Vorrei sfatare il mito del robot che
                                                          che investono in tale direzione».

nel breve        sovrasta l'uomo. Questa paura na-
                 sce forse dalla consapevolezza di
                                                          E cosa si aspetta da quello nuovo?
                                                          «Vorrei che si spingesse su-
termine. Nella   non avere le competenze adeguate.
                 Se una cosa la conosci non la temi».
                                                          gli incentivi per la formazione.
                                                          In questo momento abbiamo
logica della     Avete mai pensato alla quotazione
                                                          una lacuna di competenze a tut-
                                                          ti i livelli, anche imprenditoriale».
finanza non      in Borsa?
                 «Abbiamo scelto di non farla per-        Per quale soluzione fa il tifo?
avrei potuto     ché parliamo due lingue diverse.
                 Se avessimo avuto in azienda dei
                                                          «Non sono affezionata ai parti-
                                                          ti, ma ai progetti. Mi piacerebbe
investire 145    fondi di venture capital sarebbero
                 stati abbastanza “ingastriti” (con-
                                                          vedere delle soluzioni concrete.
                                                          Uno dei grandi temi è la disoccu-
milioni in un    trariati ndr) perché abbiamo taglia-
                 to i dividendi. La Borsa ti premia a
                                                          pazione, però va affrontata agendo
                                                          sulla formazione. Per quanto ri-
                 tre mesi, ma i grandi progetti non       guarda il reddito di cittadinanza,
trienno»         danno un risultato in tempi brevi.       non credo che sia sbagliato in sé,
                 Nella logica della finanza non avrei     purché non diventi un sussidio».
                 potuto investire 145 milioni in un
                 triennio. E neppure andare in In-        Hai mai pensato di entrare in po-
                 dia e Vietnam dove ci sono voluti        litica?
                 sette anni per arrivare a degli utili,   «Mi è stato chiesto sia a livello na-
                 o aprire sette anni fa l'impianto di     zionale che locale, ma ho sempre
                 meccatronica di Rovereto che ha          rifiutato: non è il mio obiettivo.
                 dato risultati solidi quest'anno».       Poi sono una persona abituata a
                                                          dire quello che pensa e non cre-
                 Pensa che il precedente governo          do che in politica sia possibile».
                 abbia fatto abbastanza per le pic-
                 cole e medie imprese?                    Per quale parte politica?
                 «Ha fatto alcune cose positive come      «Anche se non sono mai sta-
                 il piano Industria 4.0 di Calenda.       ta legata a un partito, sono di
                 Ha avuto il merito di dare la con-       centrosinistra, quindi le propo-
                 sapevolezza, che prima non c'e-          ste sono venute da quella parte».

                                     Quindici - 6
L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
«Il mio cruccio più
grande è stato entrare
subito in azienda,
avrei dovuto fare
un'esperienza all'estero»

                                                                         L'imprenditrice e il direttore del Master in Giornalismo di Bologna,
                                                                         Fulvio Cammarano.
Irene Priolo potrebbe essere un buon sindaco di
Bologna?
«Conosco Irene per la sua attività di sinda-
co a Calderara, dove abbiamo il nostro stabili-
mento. Con i nostri politici mi sono “bussata"
di santa ragione e poi riappacificata, ed è suc-
cesso anche con Priolo. Irene è una perso-
                                                                          «Il lavoro deve essere
na brillante, capace, ha le idee chiare ed è ab-
bastanza coerente, dote rara in politica».                                fatto con passione,
Cosa consiglierebbe a un giovane che deve sce-
gliere la facoltà.
                                                                          altrimenti non ha senso
«Gli studenti che vogliono fare ingegneria devono
poterlo fare. Penso alla nostra facoltà di automazio-
                                                                          lasciare l'azienda in eredità
ne, ne ho parlato anche con il rettore. Quest'anno
sui 400, 500 ragazzi che volevano iscriversi ne sono                      ai figli. Serve capacità e
entrati solo 150 perché non ci sono abbastanza la-
boratori e docenti. Se avessimo avuto le aule sareb-
bero entrati in 350 e il posto di lavoro lo avrebbero
                                                                          amore per quello che fai»
avuto tutti una volta usciti. Noi dobbiamo dare a chi
ha voglia di laurearsi il diritto di pensare che un la-
voro ce l'avrà».

Se potesse tornare indietro seguirebbe ancora le
orme paterne?
«Rifarei quello che ho fatto, anche perché sono
scelte che ho fatto io. Il mio cruccio più grande è
stato entrare subito in azienda, avrei dovuto fare
un'esperienza fuori. Lì mio padre un po’ mi ha for-                      Uomini come Bill Gates e Gordon Ramsay detto
zato, me l’ero presa un po’ comoda. Se i miei figli                      che lasceranno in eredità poco o nulla ai loro figli.
decideranno mai (di entrare in azienda ndr) io li                        Cosa ne pensa? Lei farebbe una scelta del genere?
costringo a fare un’esperienza fuori perché dopo,                        «Dipende dal contesto familiare, sono scelte lungi-
quando sei entrato, non esci più. Io ho avuto la for-                    miranti. Guardo con interesse anche l'idea di Ar-
tuna di potermi auto regolamentare perché mio                            mani di creare una fondazione per dare continuità.
padre mi ha lasciato fare, quindi sono andata in                         Io ho due figli di 15 e 17 anni che devono fare le
India, ho fatto il Vietnam, l’acquisizione in Germa-                     loro scelte. Però l’azienda va amata, il lavoro deve
nia, ho spaziato. Ma avrei voluto spaziare da perso-                     essere fatto con passione, altrimenti non ha senso
na qualunque, hai molte più possibilità di sbaglia-                      lasciarlo ai figli. C'è un fatto di capacità, ma anche
re. Rifarei ingegneria, l’ho trovata bellissima, non                     di amore per quello che fai. Se non c'è, valuterò
avevo difficoltà nelle materie scientifiche, ma in-                      altre soluzioni come una fondazione. Non vor-
dubbiamente è una facoltà difficile e impegnativa».                      rei vendere agli stranieri, sarebbe l’ultima ratio».

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L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
Inchiesta

  In testa Lettere con 91,5 su 100. Ultima Ingegneria con sette punti in meno

                              Il pagellone dell'Alma Mater

Il voto degli studenti è in media molto alto. Ma non mancano osservazioni e
critiche su aule, docenti e orari. Eccole scuola per scuola

O
di Rita Parella
                 gni scuola ha i suoi bocciati e pro-           trend che premia in classifica, seppur di poco, tutte
                 mossi, anche l’Unibo. In questo                le materie umanistiche e che, invece, relega alle ul-
                 caso, però, alla prova dei voti non            time posizioni le scuole a indirizzo tecnico-scienti-
                 ci sono gli studenti, ma tutti i corsi         fico. Che ingegneria sia meno amata dagli studenti
                 di laurea dell’ateneo, professori in-          rispetto a lettere, sembra quasi un luogo comune.
                 clusi. Ogni anno, infatti, gli iscritti        Eppure sul confronto diretto tra scuole, il rettore
frequentanti dell’Alma Mater compilano dei que-                 Francesco Ubertini frena ed esprime le sue per-
stionari di gradimento sulla base delle aule, del-              plessità. «I dati hanno senso se li guardi per diffe-
la didattica e dell’organizzazione. InCronaca ha                renza tra un anno e quello dopo in serie storica. Ma
analizzato per tutte le undici scuole i voti espressi           già se frequentate triennali e magistrali vi accorge-
nell’anno 2016/2017, ultima rilevazione pubblicata              te che c'è una differenza strutturale del campione».
e disponibile al sito opinionistudenti.unibo.it/opi-            Volendo trovare, però, un’interpretazione, per il
nionistudenti/2016. In un quadro omogeneo con                   rettore: «Nelle materie di tipo scientifico-tecnolo-
percentuali di soddisfazione altissime, che vanno               gico le infrastrutture che supportano la didattica e
da 84.5% - il minimo- di ingegneria, al 91.5% - il              la ricerca sono i laboratori e da questo punto di vi-
massimo - di lettere, ci sono però alcune osserva-              sta siamo un po’ indietro, tant'è che stiamo facendo
zioni. L’analisi, inoltre, suggerisce con coerenza un           degli enormi investimenti. L'infrastruttura princi-

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L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
pale, invece, nella parte umanistica sono le biblio-             nel campus di Cesena e Rimini registrano in media
teche. E la nostra infrastruttura biblioteca è molto             un gradimento più alto. A convincere di più, non sono
buona». Ecco scuola per scuola, in un quadro che                 i corsi nuovi, come quelli tenuti in lingua inglese, ad
nel complesso promuove tutta l’Unibo, il focus sul-              esempio Work, Organizational and Personnel Psyco-
le valutazioni meno positive degli studenti.                     logy, ma i più tradizionali come Psicologia clinica.
Lettere e Beni Culturali.                                        Record negativo, invece, per la triennale in Scienze
È la facoltà senza dubbio più amata, pur con qualche             e tecniche psicologiche a Cesena, che registra i livelli
neo da evidenziare. La triennale in Comunicazione,               minimi di interesse e soddisfazione.
maglia nera un po’ su tutte le voci, arriva addirittura          Medicina e Chirugia
al 56.80% per quanto riguarda le aule. Forse non è un            Nonostante la fatica del test d'ingresso, i tomi di virus
caso che in via Azzo Gardino, siano in corso dei lavo-           e patologie da tener a mente e le ore in laboratorio, è la
ri per l'ampliamento del dipartimento. Avrà influito il          facoltà scientifica che resiste in posizione alta in clas-
voto degli studenti? A Ravenna al corso di laurea a ci-          sifica. Tanti i corsi di laurea triennale, poche invece le
clo unico Restaurazione dei beni culturali quasi il 42%          magistrali e tutte a Bologna. A farla da padrone nella
sottolinea come l'orario del corso non sia stato struttu-        Scuola di Medicina e chirurgia è proprio l'omonimo
rato in modo da consentire lo studio individuale. Per            corso della durata di sei anni. E non c'è veramente par-
il resto, il 100% pesa su molte risposte al punto che la         tita, neanche con l'altra laurea a ciclo unico. Medicina
facoltà è al primo posto con una media complessiva               batte Odontoiatria e protesi dentaria su tutti i fronti.
di 91.532.                                                       Quest'ultima si salva solo per strutture migliori e per
Lingue e Letterature, Traduzioni e Interpretazioni               un carico di studio più proporzionato ai crediti asse-
Secondo posto meritatissimo per Lingue, che                      gnati. Vuoi studiare, invece, Ostetricia? Meglio al cam-
avrebbe scalato addirittura la vetta se non fosse                pus di Rimini, che stacca Bologna di 7 punti. Peccato
stato per Language society and communication. La                 che sia in esaurimento.
magistrale bolognese che abbassa la media, racco-                Scienze Politiche
gliendo su 14 domande le 12 valutazioni più bas-                 A Forlì, gli studenti si trovano meglio. Ad esempio
se. Su quasi 700 questionari compilati, più del 30%              alla specialistica di Mass Media e Politica, conside-
non si dice soddisfatto per come sono stati condot-              rata la migliore, i docenti sono stimolanti e spiega-
ti gli insegnamenti e il 25% pensa che le spiegazioni            no in modo chiaro per 9 persone su 10. E soprattut-
dei docenti non siano chiaro. Va anche peggio per                to, per il 98.20% i loro insegnamenti sono coerenti
le aule, dove si sente, si vede e si trova posto solo            rispetto a quanto presentato sul sito web. Lo stesso,
per il 67% degli intervistati.                                   però, non si può dire per la triennale in Sociologia,
Psicologia e Scienze della formazione                            sempre a Forlì, dove il 18% lamenta difficoltà nel re-
Bologna battuta dalla Romagna, dove i corsi tenuti               perire materiale didattico. A Bologna, invece, molto

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L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
bene la specialistica di Comunicazione pubblica e            Agraria
d'impresa, a differenza della triennale in Sviluppo e        Studiare per il test d'ingresso sarà servito pure a qual-
Cooperazione, peggiore corso della facoltà in assolu-        cosa, avranno pensato gli studenti iscritti a Veterinaria
to anche per la carenza di conoscenze preliminari che        che, nell'88.4% dei casi hanno dichiarato di possedere
permettano la comprensione degli argomenti del corso.        adeguate conoscenze preliminari alle materie di stu-
Giurisprudenza                                               dio. All'estremo opposto, invece, si posizionano quelli
A volte il prestigio non conta, anche se si parla del-       di Scienze del territorio e dell'ambiente agroforestale,
la facoltà di Legge a Bologna. Checchè ne pensino            soltanto il 70.7% di loro si è considerato preparato per
i tanti signori del Foro, formatisi nei secoli in via        capire le lezioni in aula. Critiche alla docenza della
Zamboni, gli studenti oggi preferiscono Ravenna,             triennale in Produzioni animali. Grande successo, in-
che ha ottenuto percentuali più alte in tutte le voci        vece, per Viticoltura ed enologia a Cesena.
del questionario. Eccezion fatta per la disponibilità        Economia e Statistica
di aule e le conoscenze preliminari. In quest'ultimo         Le lauree magistrali in economia e statistica supera-
caso, a raccogliere ancor meno consensi è la trien-          no le triennali della stessa facoltà, in un quadro com-
nale Giurista per le imprese e per la pubblica ammi-         plessivamente grigio, che relega la scuola al penultimo
nistrazione a Ravenna, in cui quasi il 25% dichiara          posto in classifica. Equilibrio tra corsi in inglese e in
di non avere conoscenze preliminari a sufficienza.           italiano, lo stesso vale per quelli a Bologna o nelle altre
Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie                    città. Si segnala l'inadeguatezza delle aule di Scienze
Il corso di laurea meno interessante di tutta l'Uni-         statistiche, finanziarie e attuariali a Rimini, eviden-
bo? Si chiama Management delle attività motorie              ziata da ben il 45%. Il corso di laurea è poco gradito
e sportive ed è tenuto a Rimini da due anni. Qui, il         anche per un carico di studio eccessivo e per le poche
22.9% degli studenti, 60 in tutto, non si dichiara in-       conoscenze preliminari.
teressato agli insegnamenti e l'insoddisfazione gene-        Ingegneria
rale raggiunge il 31.8%. %. Problemi sulla gestione          A vincere il premio di facoltà meno gradita dell'U-
degli orari, invece, a Biotecnologie farmaceutiche.          nibo è Ingegneria e tra i tutti i corsi di laurea, il tro-
Per il 34.7% le lezioni e le attività di laboratorio,        feo va alla signora dell'ingegneria, quella meccanica,
così organizzate, non danno tregua e alla fine il            del campus di Forlì. Il carico di studio è eccessivo, lo
tempo per lo studio individuale è veramente poco.            dice il 66.7% degli studenti di aerospaziale, sempre
Scienze                                                      a Forlì. Capire le lezioni è difficile, a causa di deficit
Siti web da aggiornare al corso di laurea in Matema-         pregressi, per il 31.1% chi segue edile a Ravenna, a
tica. Gli studenti saranno forse troppo 'precisini', ma      causa invece delle spiegazioni poco chiare dei profes-
a sentire il parere del 17.6%, record record negativo        sori per il 28.4% di chi è iscritto a energetica. Brutti
d'ateneo, non c'è coerenza tra quanto insegnato in           voti ai prof soprattutto dagli studenti dalla triennale
aula e quanto invece viene presentato online. Altra          Design industriale. A salvarsi con una serie di voti
nota dolente è Informatica, peggiore triennale del-          massimi è solo Ingegneria dell'automazione. Che se
la Scuola di Scienze. Qui i prof non riescono a sti-         ne possa dire degli ingegneri, però, se la scelta è tra
molare la passione per i codici in quasi il 30% degli        il corso a ciclo unico in Architettura e quello misto
alunni, si spera comunque futuri programmatori.              tra Ingegneria edile e architettura, meglio il secondo!

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Reportage

                   L'appello al sindaco Merola dei bambini arcobaleno

               «Voglio le mie mamme (o i miei papà)!»

In Emilia-Romagna le famiglie con genitori dello stesso sesso superano la
trentina. Solo alla metà è stata riconosciuta la stepchild dal giudice. E lo Stato?
di Irene Moretti

P
          erché la mia mamma non è la mia                          Arcobaleno, altre no. E se in quindici hanno ottenuto
          mamma, signor giudice? Questa cosa mi                    dal tribunale dei minorenni il riconoscimento di
          fa arrabbiare!». Queste parole Lucio (nome               entrambi i genitori, altrettante aspettano. Un’attesa
          di fantasia), dodici anni, al tribunale dei              che è stata resa un po’ più dolce dalla sindaca di
          minorenni le ha dette davvero. È uno degli               Torino Chiara Appendino quando ha deciso di
aneddoti che Michele Giarratano, avvocato, attivista               trascrivere all’atto di nascita il nome di entrambe le
della comunità omosessuale e padre di due bambini                  madri di Niccolò Pietro. Appendino e non solo: anche
ricorda con un sorriso amaro, perchè emblematico                   i sindaci di Gabicce Mare, Roma, e Catania sembrano
della situazione che le famiglie omogenitoriali -                  intenzionati a seguire questa strada. E Bologna?
ovvero quelle composte da genitori dello stesso sesso              Il sindaco Merola non è nuovo a provvedimenti
- vivono ogni giorno: «A dodici anni si ha l’età per               apripista di questo genere: «Io non obbedisco», aveva
poter essere ascoltati dal giudice. E lui ha spiegato              risposto il primo cittadino nell’ottobre del 2014 alla
con la naturalezza di un bambino che la sua è una                  circolare dell’allora ministro degli Interni Alfano
famiglia. Checché ne dica lo Stato». Le famiglie come              che intimava la cancellazione delle trascrizioni dei
quella di Lucio, in Emilia Romagna sono almeno                     matrimoni gay contratti all’estero. La partita è aperta,
trenta, alcune affiliate all’associazione Famiglie                 e sia Michele Giarratano che suo marito, l’ex senatore

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dem Sergio Lo Giudice, annunciano battaglia politica              to un anno che, racconta Giarratano, «se per una
e nei tribunali: «Nel nostro caso la stepchild (adozione          famiglia sembra un tempo eterno, per la giustizia
del figlio biologico del compagno, ndr), seppure sia              italiana è brevissimo». La strada per poter arrivare
un ottimo strumento, sarebbe una forzatura, perché                alla stepchild non è solo lunga, me è anche onerosa
non rispecchia quella che è la nostra famiglia. Ma se             (circa cinquemila euro applicando il tariffario me-
dalla politica non arriveranno risposte, sarà una tappa           dio dell’ordine degli avvocati, senza contare i soldi
obbligata. Prima di essere un avvocato e un attivista,            necessari per poter usufruire della eterologa all’este-
sono un padre».                                                   ro) ed emotivamente pesante. Prima che il tribunale
Un fondamento giuridico alla decisione di Chiara                  possa pronunciarsi, infatti, psicologi e assistenti so-
Appendino esiste e sta proprio in quella legge 40                 ciali sono chiamati a vagliare ogni singolo aspetto
che nel 2004 fu soggetto di un disastroso referen-                della vita della coppia e della vita dei bambini. Per
dum. In particolare nel riformato articolo 8 che in-              questo l’avvocato Giarratano consiglia di non pre-
troduce la possibilità di ricorrere alla fecondazione             sentare istanza prima del compimento dei due anni:
eterologa. Anche se al momento si estende sola-                   «A quell’età iniziano a parlare, escono dalla dimen-
mente alle coppie etero, esclude la possibilità che               sione privata e si affacciano alla dimensione sociale:
il padre disconosca il figlio dopo aver autorizzato il            come andare all’asilo. E poi esiste un tempo minimo
trattamento, mettendo l’accento proprio su un nuo-                per cui la legge presume che si sia formato un lega-
vo concetto di genitorialità basato sulla volontà e               me tra bambino e genitore sociale, come per tutte le
sulla responsabilità e non sul dna come fino a qual-              adozioni».
che anno fa.                                                      E per i papà che ricorrono alla maternità surrogata?
La probabilità che le procure facciano ricorso con-               In quei casi entra in gioco anche il diritto interna-
tro queste trascrizioni è elevata, ma la strada della             zionale: in molti paesi esteri, come gli Stati Uniti
stepchild per ora resta la più percorribile. Soprat-              dove sono nati i figli di Michele Giarratano e Sergio
tutto per le mamme: al tribunale dei minorenni, in-               Lo Giudice, entrambi i genitori vengono ricono-
fatti, si sono appellate prevalentemente donne (solo              sciuti all’atto di nascita. Oltreoceano i loro bambini,
tre le coppie di papà). Cos’è la stepchild? Adozione              di quattro e quasi due anni, sono fratelli e figli di
del figlio affine, del configlio o adozione in caso               due papà. In Italia no, sono figli solo di Michele. Un
particolare. Un bambino deve poter essere adottato                paradosso che appare ancora più evidente in casi
dal partner del genitore biologico per poter godere               come quello di un’altra famiglia emiliana con tre fi-
di quegli stessi diritti che per i figli delle coppie ete-
ro sono dati per acquisiti, indipendentemente dal
matrimonio. InCronaca ha già raccontato la storia                 «Che cos'è la stepchild? Adozione
di Elisa Dal Molin, referente per l’Emilia-Romagna
di Famiglie Arcobaleno, della sua compagna e del                  del figlio affine, del configlio o
loro piccolo di sei anni, che solo dallo scorso au-
tunno si sono viste riconoscere dal giudice dei mi-
                                                                  adozione particolare»
norenni la stepchild dopo un percorso legale dura-

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L'appello a Merola
                                                          «Buongiorno Sindaco, sono Margareth, una donna Uni-
                                                          ta Civilmente con Arianna. Insieme abbiamo un bellis-
                                                          simo bambino, ma veramente bello! Non so Lei, ma io le
                                                          ho seguite le notizie di Torino e Gabicce, dove sono stati
                                                          registrati all’anagrafe dei bambini di Famiglie Arcoba-
                                                          leno dichiarando che hanno due mamme ed entrambe
                                                          hanno la patria potestà su esso. Allora mi chiedo: Torino
                                                          sì e Bologna no?! La città Gay Friendly per eccellenza?
                                                          La città che non ti giudica? La città dove è stato fonda-
                                                          to l’ArciGay? Proprio noi non facciamo un passo avan-
                                                          ti??? Io l’ho votata e lo farei ancora, perché credo in Lei!
                                                          Spero presto di poterLa incontrare per registrare anche
                                                          Arianna come mamma del nostro Gabriele, mamma
                                                          tanto quanto me! Un caro saluto».
gli, di cui due gemelli. Per lo Stato italiano, essendo   Appena saputo della decisione di Chiara Appendino
nati da madri diverse, non sono fratelli tra loro.        Margareth Angrisano e la sua compagna Arianna Benti-
Un percorso che abbiamo definito accidentato, ma
che in Emilia Romagna sembra esserlo un po’ meno.         vegna hanno scritto al sindaco Merola per chiedere che
Non solo per la particolare sensibilità che il tribu-     al loro Gabriele venisse trascritta all’atto di nascita anche
nale dei minorenni ha dimostrato nei confronti di         Arianna. Margareth e Arianna, che vivono a Bologna,
queste famiglie, «Anche e soprattutto nella figura        sono unite civilmente dall’autunno del 2016 e per poter
del suo presidente Giuseppe Spadaro», dice Giarra-        avere Gabriele sono volate in Spagna: «La cosa magica è
tano. «Così facendo, -aggiunge - ha operato nell’in-
teresse dei minori laddove legislatore e politica fino    che hanno dato ad Arianna l’opportunità di spingere la
ad oggi si sono dimostrati assenti».                      siringa: non importa per loro che tu sia etero o gay, ve-
Se la legge Cirinnà, approvata nel febbraio del 2016,     dono solo due persone che si amano e che vogliono fare
ha comunque segnato uno spartiacque per le lotte          la cosa più bella del mondo: fare un figlio».
dei diritti Lgbt+ in Italia, istituendo le unioni civi-   Un anno dopo, è nato Gabriele. Per lo Stato è solo figlio
li, è evidente però che al suo interno non si faccia
mai menzione a parole come “figli” o “famiglia”. Le       di Margareth, che per salvaguardare il suo futuro ha de-
unioni civili, infatti, non sono condizione indispen-     ciso di ufficializzare il proprio testamento nominando
sabile per poter accedere alla stepchild, e anche se      Arianna tutrice legale del piccolo. E la stepchild? «Ci
il tribunale di Bologna ha più volte posto l’accento      stiamo informando, abbiamo un legale che ci sta aiu-
sull’importanza di tali unioni, ciò non ha impedito       tando a raccogliere tutti materiali necessari», dice Mar-
che venisse riconosciuta anche a tre coppie che non
si sono unite civilmente. Come Elisa Dal Molin e la       gareth, «ma abbiamo scritto anche a Merola. Per ora ci
sua compagna, ad esempio.                                 ha risposto solo il suo staff: pare che sia fuori Bologna.
In un paese dove il riconoscimento della stepchild        Se non risponderà a fine anno andremo in tribunale».
e ai primi tentativi di trascrizione sia alla nascita
che di certificati esteri sono distribuiti a macchia di
leopardo, l’Emilia-Romagna si dimostra una specie
di isola felice e non solo per il numero di sentenze.
Già da qualche anno, infatti, il comune di Bologna
ha permesso a queste famiglie di autocertificarsi
come tali rendendo più semplice un gesto apparen-
temente banale come andare a prendere i bambini
a scuola: in altre parti di Italia serve una delega del
genitore biologico.
«In Emilia-Romagna, tutto sommato, le nostre fa-
miglie vivono bene», dice Giarratano, «ma la strada
è ancora lunga. Forse tra trent’anni riusciremo ad
allinearci al resto del mondo». Fino ad allora tribu-
nali e politica continueranno a disporre delle vite di
queste famiglie. Nel bene e nel male.

                                                    Quindici - 13
Ludopatia

Bologna, nel 2016 bruciati 717 milioni tra slot, gratta e vinci e videolottery

          «Ho perso la casa per fare l’amore con le slot»

La storia di un maestro di matematica che per 24 anni ha vissuto l’inferno
del gioco d’azzardo. Tra i centri di cura bolognesi, ora c’è anche FreeGap

I
di Vittorio Russo
       l giocatore d’azzardo patologico è bugiardo e un            neanche la famiglia. Pensa di potercela fare da solo a
       attore. Lo sono stato anch’io per 24 anni. Per tutto        superare quello che ritiene soltanto un momento sfor-
       quel tempo ho fatto l’amore con le macchinette,             tunato. «Ero una di quelle persone che sempre più
       mentre di notte mia moglie piangeva». A parlare             spesso si vedono di spalle dentro una tabaccheria o un
       è Adelmo (nome di fantasia, ndr), 60 anni e una             bar» racconta Adelmo; e proprio in uno di questi bar,
vita a metà. Di mattina, maestro di matematica in una              alla periferia di Bologna, l’abbiamo incontrato. «Poi,
scuola elementare di Bologna, dove vive tuttora; di                per fortuna, l’incubo è terminato, - continua Adelmo
pomeriggio, fino a tarda sera, giocatore patologico,               -, sono circa sei anni che non gioco, ma pago ancora
che buttava via il suo tempo nelle slot machine. Come              le conseguenze dei miei errori». Dietro gli occhiali da
lui, molte altre persone in Italia, dove ogni mese,                sole e nel movimento delle chiavi della macchina, che
proprio giocando alle slot, viene perso un miliardo                fa girare di continuo sulle dita della mano destra, si
di euro. A Bologna, che nel 2016 ha dilapidato 717                 percepisce il suo più grande dolore, quello di essere
milioni attraverso slot, gratta e vinci e videolottery, la         stato allontanato dalle figlie: «Mi accontento di spiarle
spesa pro-capite annuale nell’azzardo è di 2.042 euro,             da lontano, confidando in un loro perdono».
tra giocatori occasionali, abituali e patologici.                  Il gioco d’azzardo è un vortice pronto a sconvolgere
Il giocatore d’azzardo patologico ha una dipendenza                l’esistenza delle sue “vittime”. Si può iniziare per di-
anche se non c’ è alcun legame con una sostanza. Non è             vertimento, cavalcando l’onda di emozioni straordina-
un drogato né un ubriaco. Non sbanda per strada, non               rie legate alle vincite, per poi sfociare nella compul-
sbiascica e non farnetica. Sembra una persona come le              sione, quando subentra l’investimento di denaro e la
altre, ma non lo è. Il giocatore d’azzardo patologico è            possibilità di guadagno, o ancora quando si continua
un dissimulatore, finge che tutto sia a posto e allo stes-         a giocare per recuperare ciò che si è perso. È in que-
so tempo crea intorno a sé un mondo in cui non esiste              sto momento che l’azzardo sostituisce la dimensione
nient’altro che il gioco e in cui nessuno deve entrarci,           ludica e sociale del gioco. Passando dal piacere alla
                                                         Quindici - 14
necessità, nei giocatori s’innescano comportamen-
ti simili a quelli dei tossicodipendenti: si aumentano
le dosi di una sostanza così come si gioca sempre di
più, distruggendo l’idea e l’illusione di darsi un limi-
te. «Vincere alle slot mi faceva sentire potente, poi mi
sono ritrovato all’inferno. Finiti i miei risparmi, ho co-
minciato a indebitarmi; ero disperato ma continuavo
a essere concentrato solo sul gioco» dice l’ex giocatore.
Giocatori d’azzardo si diventa e non sempre ci sono
dei motivi scatenanti, dei rapporti di causa-effetto a
spiegare come dall’incontro con il gioco si arrivi all’at-
taccamento e alla dipendenza. «Altre volte, invece, ci
sono e questo è il mio caso - spiega Adelmo adesso
senza occhiali da sole -, mia madre mi ha abbandona-
to che frequentavo la seconda elementare. Un giorno
se n’ è andata, lasciando soli me e mio padre… Io ho
sempre sofferto per il suo abbandono». Chiede una
pausa Adelmo, si alza e va al bancone del bar. Quando               coglienza, consulenza e sostegno gratuiti ai giocatori
torna, ha in mano una bottiglia di tè verde, ne beve un             d’azzardo patologici e ai loro familiari. Un luogo non
po’ e ricomincia: «È un episodio che ha influenzato                 istituzionale e non stigmatizzante, al quale si sono
tutta la mia vita: quando è nata la mia seconda figlia,             rivolti circa una trentina di giocatori con estrazione
mia moglie era sempre con le bambine, lo stress era                 sociale ed età differenti. «Si va dai 30 ai 65 anni; di
troppo e io non ho saputo gestire l’idea di essere messo            recente siamo stati contattati anche per un supporto
da parte. Temevo di essere abbandonato di nuovo e                   a un minore, ma l’incontro ancora non è avvenuto –
una sera per distrarmi ho giocato il primo gettone. È               afferma Antonio Lamparelli, educatore di FreeGap –,
cominciato così il mio calvario».                                   pochi sono disoccupati, alcuni pensionati, altri ope-
Che nasca come azione libera e volontaria, oppure                   rai o magazzinieri. Abbiamo avuto in cura anche due
come la conseguenza di una fragilità, convivere con                 donne, una lavora nella mensa di una nota azienda
l’azzardo per il giocatore significa rinunciare a uno               bolognese, l’altra fa la badante. Ancora, un barista che,
stile di vita regolare. Le sue abitudini sono stravolte,            mentre era in terapia, ha perso il lavoro a causa dei de-
alla realtà subentra una dimensione in cui il tempo è               biti, un commesso e un ingegnere con la mania delle
sospeso, dove le inquietudini e le responsabilità quo-              scommesse sportive online».
tidiane spariscono. La famiglia, gli amici e le persone             FreeGap è attento alle storie dei singoli giocatori e,
che il giocatore ha intorno sono da evitare e manipola-             grazie alla collaborazione con altri attori sociali, per-
re, per nascondere il denaro investito e perso.                     sonalizza i loro percorsi terapeutici: «Lavoriamo non
«A causa del nervosismo e dell’aggressività, sono di-               solo per allontanare il giocatore dall’azzardo, ma an-
ventato un mostro. Mi isolavo, provavo fastidio ver-                che per ristrutturare il suo stile di vita – dice la psi-
so mia moglie ed ero insofferente con le mie figlie.                cologa e psicoterapeuta Claudia Bianchi -, innanzi a
Pensavo solo ai soldi da giocare e ai debiti da pagare».            un presente immobile, bisogna che il giocatore recu-
Adelmo è ora un fiume in piena, i sensi colpa sono an-              peri ritmi, obiettivi e una progettualità non più rista-
cora vivi in lui, che con le mani sul viso dice: «Mi sono           gnante. In questi termini noi parliamo di guarigio-
giocato tutto. Prima i soldi e l’oro, poi la macchina e             ne». Durante il trattamento, tra colloqui individuali
alla fine la casa. Mi sono giocato tutto, il matrimonio             e di gruppo, il ludopatico deve diventare consapevole
e le mie figlie». Uscire dal tunnel dell’azzardo richiede           delle alternative con le quali colmare il vuoto che il
volontà e forza d’animo; è difficile ma non impossibile.            gioco lascia. «Non è facile gestire un comportamento
Adelmo ne è la prova e come lui tutti gli altri giocato-            compulsivo – ribadisce la psicoterapeuta-, il distacco
ri che hanno sconfitto la ludopatia, grazie al suppor-              crea ansia e depressione nel giocatore, che va soste-
to dei familiari, ovvero alle associazioni dedicate alla            nuto». Funzionale alla terapia del giocatore è anche
causa. «Prima di tornare con le nostre figlie al paese              l’amministratore di sostegno, che decide come investi-
dei suoi, mia moglie mi ha affidato a un centro di cura.            re il denaro del ludopatico. Tra i pazienti di FreeGap
Attraverso la terapia di gruppo, ho capito che il gio-              ad averne avuto bisogno è stato uno dei pensionati,
catore patologico è un masochista e ho iniziato ad af-              che col gioco aveva compromesso tutta la sua vita fi-
frontare i miei problemi. Oggi so di essere una per-                nanziaria. Ma FreeGap offre cure anche ai familiari
sona migliore, con una sola vincita da rincorrere:                  dei giocatori, come accade alla moglie di un giovane
riconquistare le mie figlie». Adelmo è già in piedi, ma             filippino, uno degli ultimi pazienti arrivati. «È stata
prima di oltrepassare la porta del bar ha qualcosa da               la moglie a portarlo qui a sua insaputa. Attualmen-
dire ai giocatori: «Mettete da parte l’orgoglio e fatevi            te è il nostro caso più complesso – spiega l’educatore
aiutare. I centri di cura, gli spazi d’ascolto fanno mi-            -, lui gioca solo quando è sotto effetto di metanfeta-
racoli. Dall’azzardo si può guarire».Tra questi, da due             mina. È, quindi, un soggetto con una doppia dipen-
anni nel cuore di Bologna c’è FreeGap, che offre ac-                denza, che stiamo curando in sinergia con il Sert».
                                                        Quindici - 15
Società

     L'Emilia-Romagna promuove l'educazione all'affettività nelle scuole

                     «Ragazzi, oggi parliamo di sesso»

Dai primi baci alla perdita della verginità, psicoterapeuti e psicologi
aiutano gli insegnanti a rispondere alle domande degli adolescenti
di oggi. Centinaia le classi coinvolte, soprattutto le terze medie
di Giulia Gotelli e Elena Puglisi

C
            ome si supera l’imbarazzo del primo                  tento è quello di aiutarli a gestire e a capire il corpo che
            bacio?”, “Come faccio a farle capire che mi          cambia in questa fase delicata della crescita, in cui si
            piace?”, ”Fa bene masturbarsi?”.                     inizia a fare i conti con gli ormoni.
            Sono queste le domande che frullano nella            A loro volta, anche le scuole si sono mobilitate: molti
            testa dei quattordicenni bolognesi quando            istituti hanno deciso di ricorrere all’aiuto di psicote-
sentono parlare per la prima volta di sessualità e af-           rapeuti, ginecologi, psicologi e sessuologi esterni in
fettività. Una materia che non richiede ore di studio            modo da garantire ai propri studenti un approccio
e una verifica finale, ma la libertà di lasciarsi andare e       consapevole alla sessualità. Ogni dirigente scolastico
parlare liberamente dell’amore in tutte le sue forme.            può scegliere la tipologia di percorso educativo che
In Italia in media i ragazzi dichiarano di aver avuto            ritiene più adeguata: il servizio di educazione all'af-
il primo rapporto sessuale a 16 o 17 anni: affronta-             fettività e alla sessualità è infatti offerto da professio-
re questi temi alle scuole superiori è, quindi, troppo           nisti provenienti da consultori come lo Spazio Giova-
tardi. Da qualche anno, perciò, la regione Emilia-Ro-            ni (il principale consultorio bolognese specializzato
magna ha iniziato a promuovere progetti e attività               nell'accogliere tutti i minorenni in cerca di consiglio
riguardanti l'educazione alla sessualità e all’affettività       o supporto anche al di fuori delle mura scolastiche e a
per i ragazzi che frequentano la terza media e che si            cui fanno riferimento gli altri consultori territoriali),
trovano quindi fra i tredici e i quattordici anni. L’in-         dall'Ausl, dall'Avis territoriale o anche dal Cis, il Cen-
                                                       Quindici - 16
«Per i ragazzi fare l'amore
è qualcosa di misterioso
che arriva dopo il primo
bacio, per questo bisogna
andare per gradi»

tro italiano di sessuologia con sede a Bologna (che da
35 anni gestisce anche una Scuola di formazione spe-
cifica per terapeuti, counselor e insegnanti).
«Ci occupiamo di formazione a due livelli – spiega la
dottoressa Maria Cristina Florini, presidentessa del
Cis e psicoterapeuta, - attivando corsi di formazione
per educatori e insegnanti di ogni ordine e grado op-
pure attraverso progetti di educazione all’affettività,
alla sessualità e alla prevenzione delle malattie sessual-
mente trasmissibili rivolti alle istituzioni scolastiche,
                                                                   Il campione considerato si riferisce agli adolescenti di 13-14 anni
educative e socio-sanitarie rivolti a studenti e genito-
ri». I corsi ai ragazzi non vengono quindi offerti sol-            corretto». Senza dimenticare, ovviamente, un focus
tanto da esterni, ma anche da professori interni all'i-            sulla prevenzione della violenza di genere e dell’omo-
stituto. Ad inizio anno, alcuni di loro, in accordo con            fobia. I ragazzi, a questo punto, hanno gli strumenti
il dirigente scolastico, scelgono di aderire alle diverse          per iniziare a pensare a che tipo di individuo vorreb-
iniziative, si mettono in gioco, seguono i corsi di for-           bero diventare e a prendere coscienza dei sentimenti
mazione e sono loro stessi a parlare di educazione alla            che provano, a come dare piacere al proprio corpo o
sessualità e all’affettività ai propri alunni. Questo per-         ancora imparare a farsi amare anche quando hanno il
mette ai ragazzi di trovare come punto di riferimento              coraggio di dire di no.
qualcuno con cui hanno già sviluppato un rapporto                  Nonostante i ragazzi, secondo gli esperti, siano gene-
confidenziale e di sentirsi a proprio agio nel trattare            ralmente più informati delle generazioni che li hanno
un argomento così intimo e delicato.                               preceduti, si trovano ancora numerosi pregiudizi.
«In questa fase i ragazzi scoprono il proprio corpo e              Come quelli evidenziati dalla dottoressa Marmoc-
provano per la prima volta un sentimento forte - spie-             chi nell'ambito di “W l'amore”, il progetto di Spazio
ga la dottoressa Paola Marmocchi, psicologa respon-                Giovani, in collaborazione con la Regione e attivo dal
sabile di Spazio Giovani, - Per loro il sesso è qualcosa           2013, per educare i preadolescenti ad approcciarsi alla
di misterioso che arriva dopo il primo bacio ed è per              sessualità in modo consapevole. «Di solito i ragaz-
questo che bisogna andare per gradi».                              zi partecipano con entusiasmo e anche i genitori nel
Ma una volta che l’esperto, o il professore, si trovano di         90 per cento dei casi approvano- dice la Marmocchi-
fronte ai ragazzi, che cosa accade? Come funziona la               anche se ogni tanto c’è qualcuno che si lamenta, ad
lezione? Parlare agli adolescenti di sesso crea imbaraz-           esempio, non è mai semplice trovare l’illustrazione di
zo, quasi fosse un argomento tabù: quando la parola                un organo genitale femminile che vada bene a tutti».
“sesso” esce per la prima volta allo scoperto, la classe           Tra le ragazze i temi più discussi sono la masturbazio-
solitamente scoppia in una risata collettiva. È quando             ne e l’età del primo rapporto: pensano di non potersi
si arriva a trattare argomenti delicati come le malattie           masturbare perché è una cosa che solo i maschi fan-
sessualmente trasmissibili o le gravidanze indesidera-             no o che ci sia un’età giusta per sentirsi pronte a fare
te che i ragazzi iniziano a prendere sul serio la lezione.         sesso. Tra i ragazzi invece gli argomenti più delicati
Malattie sessualmente trasmissibili, anticoncezionali,             sono: l’importanza dell’uso del preservativo e scoprire
comportamenti a rischio, ma non solo.                              che ciò che si vede nei video erotici non sempre corri-
«Non si parla più di una lezione esclusivamente di ana-            sponde alla realtà.
tomia: si trattano anche i temi legati all'affettività, alle       Trattandosi della “generazione Z”, ovvero dei nati
emozioni e alle relazioni – asserisce la dottoressa Flo-           negli anni 2000, internet non poteva che giocare un
rini del Cis, - In una società in cui si registra un sem-          ruolo importante anche nell’ambito della sessualità. È
pre più alto livello di analfabetismo emotivo, sono fre-           tramite l’etere infatti che gli adolescenti apprendono
quenti le domande su come affrontare la relazione con              la maggior parte di informazioni, senza contare che
l'altro, come comportarsi, come potersi fidare, come               la maggior parte delle relazioni si svolgono trami-
esprimere i propri sentimenti e come accettarsi reci-              te chat di WhatsApp. Trattandosi di quattordicenni,
procamente. Si parte dalla consapevolezza di sé e del              inoltre, la maggior parte di loro ha già avuto l’oppor-
proprio corpo per poi approcciarsi all'altro in modo               tunità di approdare sui social network, il mezzo più
                                                         Quindici - 17
sicuro e quotato per tentare un approccio sentimentale.          «Le immagini provenienti
                                                                 da internet, soprattutto
Questo tipo di background culturale li mette in contat-
to con immagini erotiche o varie forme di pornografia
precocemente. «Una cosa che ho notato che forse sta
cambiando rispetto agli anni scorsi è che il tema della          dai social, portano
pornografia viene fuori spesso e già a partire dai ragazzi       conoscenza ma tolgono il
                                                                 piacere della scoperta»
di 13/14 anni – dichiara infatti la dottoressa Nicoletta
Landi, antropologa attiva a livello nazionale e collabora-
trice di Spazio Giovani - Per loro internet è un modo di
vivere, è qualcosa che è insito nei loro comportamenti.
Ti fanno spesso domande legate allo squirting (o eiacu-
lazione femminile ndr) e tu capisci che sono cose che
hanno visto nei video, quindi affrontare il discorso della
pornografia è fondamentale».
Internazionale aveva affrontato l’argomento sul n. 1244
del 23 febbraio/1 marzo, chiedendosi cosa imparino gli
adolescenti dalla pornografia. Ma si tratta solo di video?
«Più che la pornografia direi che possono contare su
una sovrabbondanza di immagine erotiche, provenienti
soprattutto dai social – ribatte la dottoressa Florini del
Cis, - Queste immagini, da un lato portano conoscenza,
dall'altro però tolgono il piacere della scoperta».
Riprendiamo una delle domande più in voga fra i quat-
tordicenni: «Come fanno le persone dello stesso sesso a
provare piacere quando hanno un rapporto?». Anche il
tema Lgbt+ è più sentito negli ultimi anni, grazie all’am-
pio riscontro che ha abitualmente a livello mediatico. Gli
adolescenti di oggi hanno quindi una maggiore consape-
volezza dell’esistenza di differenti orientamenti sessuali.
«Arrivano alle medie che spesso sanno già di cosa si tratti
ed è bello cercare di abbattere i loro pregiudizi – spiega
l’antropologa Landi, - A volte qualcuno ha fatto anche
coming-out durante qualche incontro ed è stato bello ve-
dere ragazzi e ragazze trovare il coraggio di parlarne».ni

                                                Il sesso in dieci scuole
“W l’amore” è un progetto promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del-
la prevenzione e la lotta all’Aids. Nasce dopo due anni di sperimentazione, dallo studio di “Long
live love”, un percorso analogo sulla sessualità in Olanda. I materiali sono a cura degli Spazi Giovani
regionali e consistono in opuscoli informativi su cinque temi affrontati, di cui quattro svolti in classe dal
docente e l’ultimo affrontato dentro Spazio Giovani dagli operatori socio-sanitari. Le tappe alla scoperta
della sessualità e dell’affettività comprendono: cosa mi succede?, che uomo, che donna stai diventando?, è amore?,
decidi tu?, sesso? Sicuro! A Bologna sono dieci le scuole medie che quest’anno hanno aderito al progetto rivolto alle
classi terze. Non si tratta però di una lezione con gli esperti, ma è il docente che si impegna a frequentare i corsi di
formazione ad inizio anno. Ogni modulo va dalle due alle sei ore di lezione, a discrezione dell’insegnante.
Il progetto viene presentato ai genitori tramite un’assemblea, in caso in cui ci siano genitori contrari la
scuola garantisce un’attività alternativa per lo studente che non partecipa. Il libretto informativo,
consegnato a ciascun ragazzo, contiene immagini, testimonianze, vignette, spazi di riflessione e quiz per
aiutarli a riflettere sul tema. L’ultima lezione è svolta dentro Spazio Giovani dove i ragazzi divisi in
maschi e femmine possono consultarsi con gli esperti. In questa occasione si risponde alle domande che
ciascun alunno in forma anonima ha messo in un’apposita scatola portata dal docente in classe: un modo
per far sì che ogni domanda diventi uno spunto di riflessione per tutti.

                                                        Quindici - 18
QUINDICI giorni
Cultura                        Cronaca                                                       Politica
Bologna Design Week            Il primo maggio dei rider                                     Tre domande a Elisabetta
Creativi di tutta la cit-      È partita da piazza Galvani la May Day Parade Riders          Guelmini, vicepresidente
tà, unitevi. Da martedì        Pride "per affermare che siamo a tutti gli effetti dei la-
25 settembre fino a sa-        voratori/trici - contrariamente a quanto vorrebbero le        della Regione
bato 29 torna la Bologna       aziende di food delivery - a cui spettano tutti i diritti:
Design Week, kermesse          una paga dignitosa, assicurazione sugli infortuni, ma-
internazionale      dedica-    lattia, monte ore garantito e trasparenza dei turni". I
ta alla cultura del design     rider hanno festeggiato, bevendo e ballando, armati
in Emilia-Romagna. E           di bandiere e cartelloni che recitavano slogan come:
chiunque può partecipa-        “Meno profitti per le piattaforme, più reddito per tut-       Fico ha ricevuto l’in-
re: da oggi infatti è aper-    ti”. Oppure: “Riders on the storm! Stanchi di false pro-      carico di testare un’al-
ta la call dedicata a tutti    messe: diritti, tutele e reddito subito!”. O ancora: “No      leanza che fino a pochi
quei designer, progettisti,    allo sfruttamento della gig economy”. Per loro non è          mesi fa appariva im-
showroom, gallerie d'arte      un giorno festivo, anzi. Tutti i rider hanno ricevuto un      pronosticabile. Qual è
e realtà creative desiderosi   messaggio dalle rispettive app, che chiedevano loro di        il suo punto di vista?
di proporre idee e allesti-    accettare le chiamate offrendo 1 o 2 euro in più a con-
menti. Questo il link cui                                                                    «Il mandato a Fico era
                               segna. Molto, se si calcola in percentuale alla loro paga     una mossa attesa da
rivolgere le proprie candi-
                               oraria. «È ironico che si debba scioperare per festeggia-     parte del presidente
dature, entro il 30 giugno:
                               re il 1° maggio. È come se fossimo tornati nell’800» ha       della Repubblica, che si
https://www.bolognade-
                               detto uno dei rappresentanti. È infatti ancora aperta la      sta muovendo in modo
signweek.com/partecipa/.
                               diatriba fra le aziende, che vogliono classificarli come      saggio e seguendo le
                               collaboratori, e il sindacato che lotta perché venga loro     regole della nostra Co-
                               riconosciuto lo status di lavoratori a tutti gli effetti.     stituzione. Mattarella sta
                                                                                             procedendo per “esclu-
                                                                                             sioni successive”».
                                                                                             Cosa dovrebbe fare il
                                                                                             Pd in questo momento?
                                                                                             «Aprirsi al dialogo in
Tecnologia
                                                                                             una fase di logiche
Whatsapp anti-crimine                                                                        proporzionali sarebbe
Il numero è stato atti-                                                                      la decisione più saggia
vato e presentato il 14        Sport                           man, che lo aveva messo       ed è ciò che Mattarella
aprile dal presidente          Di Vaio in Sudamerica           in campo già alla prima       chiede. Mi risulta però
di Quartiere Daniele                                           giornata, dove lui rispose    che la delegazione dem
Ara e dall’assessore alla      Dopo dieci giorni di viag-      con un bellissimo gol. Il     abbia eretto un muro
sicurezza e al commer-         gio tra Messico e Brasile, è    peruviano invece, viene       contro i pentastellati».
cio Alberto Aitini. Il         rientrato Marco Di Vaio.        soprannominato Aladino        Andrea De Maria ha
3248264509 è attivo tutti      Una ricognizione che ser-       , gioca trequartista e ha     ventilato l’ipotesi di
i giorni a tutte le ore.       virà a dare alcuni spunti       già giocato in Europa nel     sottoporre gli iscritti
Durante la presentazione       per le trattative estive. Sul   Rayo Vallecano. Il 26enne     del partito a un refe-
del 14 le istituzioni han-     taccuino del club mana-         è in rotta con il suo alle-   rendum per approvare
no chiarito alla stampa        ger ci sono già due nomi:       natore ma ha comunque         la scelta. Sarebbe la
che questo numero non          Nico Lopez dell’Inter-          un contratto che scade        strada giusta?
sostituisce i normali          nacional di Porto Ale-          nel 2021. Se preso prima      «A oggi l’intesa Pd-M5s
rapporti con le forze          gre e Christian Cueva,          del Mondiale potreb-          è soltanto un miraggio.
dell’ordine e non rende        fantasista del San Paolo        be essere un'occasione        Nel caso dovesse con-
i cittadini dei “poliziotti    e numero dieci del Perù.        a un prezzo bassissimo.       cretizzarsi, ogni scelta
fai da te”, ma solo del-       L'attaccante uruguayano         I tifosi rossoblù già so-     che passi dal voto degli
le antenne per le forze        era stato lanciato in A nel     gnano un nuovo attacco        iscritti è corretta e trova
dell’ordine.                   2012 d alla Roma e da Ze-       per la prossima stagione.     il mio appoggio».
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