L'ALTRA VISITA QUINDICI - Unibo
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UNIVERSITA' LUDOPATIA SPORT Le migliori e le peggiori facoltà di Unibo La storia di Adelmo, malato di slot, I Bradipi, campioni italiani secondo i questionari degli studenti un inferno da cui si può uscire di pallacanestro in carrozzina QUINDICI ANNO 2 N 9 | 4 MAGGIO 2018 L’ALTRA VISITA L'INDUSTRIA È DONNA Supplemento quindicinale di “InCronaca” – giornale del Master in Giornalismo di Bologna
SOMMARIO 4 Bonfiglioli, l'industria è donna di Silvia Luccianti 8 8 UniBo, top e flop secondo gli studenti di Rita Parrella 11 Le famiglie arcobaleno di Bologna di Irene Moretti 14 Un viaggio nell'abisso della ludopatia di Vittorio Russo 16 Gli adolescenti a scuola di sesso di Giulia Gotelli e Elena Puglisi 19 Il meglio della settimana di InCronaca di Redazione Quindici 20 I Bradipi campioni di basket in carrozzina di Immacolata Baccelliere 22 "Magic the gathering" sotto le Due Torri di Gianluca Cedolin 24 Il Cartellone di Quindici 14 22 Direttore Responsabile: Giampiero Moscato Edizione a cura di: Roberto Anselmi Desk: Giampaolo Cattaneo Sala e Irene Moretti Rivista informativa: Quindici ©Copyright 2017 - Supplemento quindicinale di “InCronaca” Giornale del Master in Giornalismo dell’Università di Bologna Pubblicazione registrata al Tribunale di Bologna in data 15/12/2016 numero 8446 via Azzo Gardino, 23 - 40122 Bologna Numero telefonico. 051 2092200 E-mail: red.incronaca@gmail.com Sito Web: www.incronaca.unibo.it In copertina: Sonia Bonfiglioli, presidente e ad Bonfiglioli Riduttori
La foto di QUINDICI Primo maggio, piazza Galvani. I rider sono stati costretti scioperare per poter celebrare la loro prima festa dei lavoratori. Insieme a tanti simpatizzanti e alla musica di Internazionale Trash Ribelle. La ma- nifestazione dei ciclofattorini è cominciata con un pranzo conviviale nel parco 11 settembre. I ragazzi e le ragazze di Riders Union Bologna si sono ritrovati per un picnic a base di pizze e bibite prima di dare il via allo sciopero (FOTO di Marcello Caponigri) Quindici - 3
(FOTO) di Silvia Luccianti SONIA BONFIGLIOLI «IO, UN CATERPILLAR» I ntervista a tutto campo alla donna al comando di una grande industria che investe 145 milioni sul futuro. L’università? «Assurdo che non permetta di studiare ingegneria ai ragazzi che lo vorrebbero». La Borsa? «Non fa per noi, scommette sui risultati a breve e non premia piani a lunga scadenza». I robot? «Impariamo a conoscerli e smetteranno di farci pura, la fabbrica non funzionerà mai senza la mano dell’uomo». La Fiom? «Ci siamo "bussati" anche pesantemente, ma senza di loro la nostra industria sarebbe molto più indietro». I grillini? «Sì al reddito di cittadinanza purché non diventi un sussidio». Priolo? «Ha tutte le qualità per fare il sindaco di Bologna».
V olete sapere se come Come avete affrontato la crisi del donna è stato difficile 2009? abbattere i pregiudizi «È stata massacrante: un calo del in un mondo di 40% del fatturato, 40 milioni di per- uomini? Io sono un dita. Nel 2010 mio padre è venuto caterpillar: se anche hanno provato a mancare e io ho dovuto scegliere a ostacolarmi e a mettermi delle se continuare o vendere. Abbiamo “zeppe” non me ne sono accorta e rivisto profondamente i processi li ho spianati». Sonia Bonfiglioli, produttivi, rivoluzionato i magaz- presidente e ad dell'omonimo zini, accorpato gli stabilimenti». gruppo industriale, si racconta al master di giornalismo. Bolognese, È stata costretta a licenziare? 54 anni, una laurea in ingegneria «Abbiamo fatto mobilità volontaria, meccanica, un master Profingest e prepensionamenti, cassa integrazio- uno allo Iese di Barcellona appena ne straordinaria. È calato soprattut- un anno e mezzo fa. Parla in modo to il settore del movimento terra, schietto, passando con naturalezza legato all'edilizia e l'industriale. Ma dall’italiano all'inglese, senza abbiamo tenuto grazie all'eolico e al dimenticare il bolognese. Mentalità fotovoltaico (ceduto poi nel 2016). aperta, da imprenditrice che ama Ci sono stati momenti di difficoltà il suo lavoro e sa immaginare il con le banche, però abbiamo stret- (FOTO) futuro, ha solide radici e senso to i denti. E anche quando gli utili pratico. Nel 1992 entra nell’azienda sono tornati, fino all’anno scorso, di famiglia, fondata nel 1956 dal abbiamo reinvestito tutto in azien- padre, Clementino Bonfiglioli, e da per ricapitalizzarla e mantenerla nel 2010 ne prende le redini. Oggi solida. Dall’anno scorso abbiamo Bonfiglioli ha stabilimenti in la regola che comunque non fac- Slovacchia, Stati Uniti, India, Cina, ciamo più del 10% dei dividendi. E Nella pagina a fianco: Sonia Bonfiglioli Vietnam e filiali nel resto del mondo. ora siamo in piena fase di rilancio». In questa pagina: l'imprenditrice Conta 3700 dipendenti, di cui 1300 con il presidente della Repubblica Sergio Mat- tarella in Italia, 600 tra Bologna e Modena. Nella fase più difficile ha avuto Nella pagina seguente: Alberto Vacchi, pre- Un fatturato annuo che nel 2017 ha scontri anche duri con il sindaca- sidente di Confindustria Emilia-Romagna e superato 800 milioni di euro e un to. Sonia Bonfiglioli ricchissimo piano di investimenti «Mi sono “bussata” più di tutti con la da 145 milioni. Bonfiglioli lavora Fiom, ma ora abbiamo un rapporto nel mondo della trasmissione di molto costruttivo. Devo ammettere potenza, fabbrica cioè riduttori, che se il nostro territorio non aves- un componente fondamentale se avuto una Fiom così battagliera nel funzionamento dei motori forse avrebbe avuto risultati infe- elettrici: «Noi siamo ovunque ci sia del movimento: dall’eolico alle riori. Ognuno fa il suo mestiere». «La crisi del macchine di movimento terra». Tra i suoi clienti, grandi multinazionali Quali conseguenze avrà l'automa- zione sull'occupazione, l'econo- 2009 è stata come General Electrics, Caterpillar, Toyota. mia e la società nei prossimi anni? «C'è una grande trasformazione: massacrante. Dal 1992 a oggi, quanto è cambia- tanti lavori scompaiono, altri na- scono. Il 65% dei ragazzi che oggi L'anno seguente ta la sua azienda? «Siamo cambiati molto perché è iniziano la scuola farà un lavoro che ancora non esiste. È necessario indi- è morto mio cambiato il mondo. Quando sono entrata io c'erano i variatori mec- rizzare i giovani, portati e che han- no voglia, verso le specializzazioni padre e ho canici, poi siamo passati a quelli elettronici, poi alla meccatronica e nell'ambito scientifico tecnologico e riqualificare chi oggi ha 50, 60 dovuto scegliere all'integrazione con il digitale. Sono profonde trasformazioni tuttora anni. A questo proposito noi stiamo investendo molto nel re-training». se vendere o in corso, perciò occorre guardare lontano. Quello che conta è la tem- Quanti operai avete per ogni mac- continuare» pestività: bisogna cambiare quan- china alla Bonfiglioli? do il mercato è pronto per il cam- «Non c'è un indice preciso, dipende biamento. Semmai anticiparlo». dalla linea. Insisto molto sul con- Quindici - 5
cetto della “manofattura”. Dietro ra, di questa trasformazione di- una macchina deve esserci sempre gitale, oltre alla defiscalizzazione «La Borsa il controllo dell'uomo, ma per ave- re il controllo servono le compe- e al super ammortamento a tut- te le aziende grandi e piccole ti premia tenze coerenti con lo strumento. Vorrei sfatare il mito del robot che che investono in tale direzione». nel breve sovrasta l'uomo. Questa paura na- sce forse dalla consapevolezza di E cosa si aspetta da quello nuovo? «Vorrei che si spingesse su- termine. Nella non avere le competenze adeguate. Se una cosa la conosci non la temi». gli incentivi per la formazione. In questo momento abbiamo logica della Avete mai pensato alla quotazione una lacuna di competenze a tut- ti i livelli, anche imprenditoriale». finanza non in Borsa? «Abbiamo scelto di non farla per- Per quale soluzione fa il tifo? avrei potuto ché parliamo due lingue diverse. Se avessimo avuto in azienda dei «Non sono affezionata ai parti- ti, ma ai progetti. Mi piacerebbe investire 145 fondi di venture capital sarebbero stati abbastanza “ingastriti” (con- vedere delle soluzioni concrete. Uno dei grandi temi è la disoccu- milioni in un trariati ndr) perché abbiamo taglia- to i dividendi. La Borsa ti premia a pazione, però va affrontata agendo sulla formazione. Per quanto ri- tre mesi, ma i grandi progetti non guarda il reddito di cittadinanza, trienno» danno un risultato in tempi brevi. non credo che sia sbagliato in sé, Nella logica della finanza non avrei purché non diventi un sussidio». potuto investire 145 milioni in un triennio. E neppure andare in In- Hai mai pensato di entrare in po- dia e Vietnam dove ci sono voluti litica? sette anni per arrivare a degli utili, «Mi è stato chiesto sia a livello na- o aprire sette anni fa l'impianto di zionale che locale, ma ho sempre meccatronica di Rovereto che ha rifiutato: non è il mio obiettivo. dato risultati solidi quest'anno». Poi sono una persona abituata a dire quello che pensa e non cre- Pensa che il precedente governo do che in politica sia possibile». abbia fatto abbastanza per le pic- cole e medie imprese? Per quale parte politica? «Ha fatto alcune cose positive come «Anche se non sono mai sta- il piano Industria 4.0 di Calenda. ta legata a un partito, sono di Ha avuto il merito di dare la con- centrosinistra, quindi le propo- sapevolezza, che prima non c'e- ste sono venute da quella parte». Quindici - 6
«Il mio cruccio più grande è stato entrare subito in azienda, avrei dovuto fare un'esperienza all'estero» L'imprenditrice e il direttore del Master in Giornalismo di Bologna, Fulvio Cammarano. Irene Priolo potrebbe essere un buon sindaco di Bologna? «Conosco Irene per la sua attività di sinda- co a Calderara, dove abbiamo il nostro stabili- mento. Con i nostri politici mi sono “bussata" di santa ragione e poi riappacificata, ed è suc- cesso anche con Priolo. Irene è una perso- «Il lavoro deve essere na brillante, capace, ha le idee chiare ed è ab- bastanza coerente, dote rara in politica». fatto con passione, Cosa consiglierebbe a un giovane che deve sce- gliere la facoltà. altrimenti non ha senso «Gli studenti che vogliono fare ingegneria devono poterlo fare. Penso alla nostra facoltà di automazio- lasciare l'azienda in eredità ne, ne ho parlato anche con il rettore. Quest'anno sui 400, 500 ragazzi che volevano iscriversi ne sono ai figli. Serve capacità e entrati solo 150 perché non ci sono abbastanza la- boratori e docenti. Se avessimo avuto le aule sareb- bero entrati in 350 e il posto di lavoro lo avrebbero amore per quello che fai» avuto tutti una volta usciti. Noi dobbiamo dare a chi ha voglia di laurearsi il diritto di pensare che un la- voro ce l'avrà». Se potesse tornare indietro seguirebbe ancora le orme paterne? «Rifarei quello che ho fatto, anche perché sono scelte che ho fatto io. Il mio cruccio più grande è stato entrare subito in azienda, avrei dovuto fare un'esperienza fuori. Lì mio padre un po’ mi ha for- Uomini come Bill Gates e Gordon Ramsay detto zato, me l’ero presa un po’ comoda. Se i miei figli che lasceranno in eredità poco o nulla ai loro figli. decideranno mai (di entrare in azienda ndr) io li Cosa ne pensa? Lei farebbe una scelta del genere? costringo a fare un’esperienza fuori perché dopo, «Dipende dal contesto familiare, sono scelte lungi- quando sei entrato, non esci più. Io ho avuto la for- miranti. Guardo con interesse anche l'idea di Ar- tuna di potermi auto regolamentare perché mio mani di creare una fondazione per dare continuità. padre mi ha lasciato fare, quindi sono andata in Io ho due figli di 15 e 17 anni che devono fare le India, ho fatto il Vietnam, l’acquisizione in Germa- loro scelte. Però l’azienda va amata, il lavoro deve nia, ho spaziato. Ma avrei voluto spaziare da perso- essere fatto con passione, altrimenti non ha senso na qualunque, hai molte più possibilità di sbaglia- lasciarlo ai figli. C'è un fatto di capacità, ma anche re. Rifarei ingegneria, l’ho trovata bellissima, non di amore per quello che fai. Se non c'è, valuterò avevo difficoltà nelle materie scientifiche, ma in- altre soluzioni come una fondazione. Non vor- dubbiamente è una facoltà difficile e impegnativa». rei vendere agli stranieri, sarebbe l’ultima ratio». Quindici - 7
Inchiesta In testa Lettere con 91,5 su 100. Ultima Ingegneria con sette punti in meno Il pagellone dell'Alma Mater Il voto degli studenti è in media molto alto. Ma non mancano osservazioni e critiche su aule, docenti e orari. Eccole scuola per scuola O di Rita Parella gni scuola ha i suoi bocciati e pro- trend che premia in classifica, seppur di poco, tutte mossi, anche l’Unibo. In questo le materie umanistiche e che, invece, relega alle ul- caso, però, alla prova dei voti non time posizioni le scuole a indirizzo tecnico-scienti- ci sono gli studenti, ma tutti i corsi fico. Che ingegneria sia meno amata dagli studenti di laurea dell’ateneo, professori in- rispetto a lettere, sembra quasi un luogo comune. clusi. Ogni anno, infatti, gli iscritti Eppure sul confronto diretto tra scuole, il rettore frequentanti dell’Alma Mater compilano dei que- Francesco Ubertini frena ed esprime le sue per- stionari di gradimento sulla base delle aule, del- plessità. «I dati hanno senso se li guardi per diffe- la didattica e dell’organizzazione. InCronaca ha renza tra un anno e quello dopo in serie storica. Ma analizzato per tutte le undici scuole i voti espressi già se frequentate triennali e magistrali vi accorge- nell’anno 2016/2017, ultima rilevazione pubblicata te che c'è una differenza strutturale del campione». e disponibile al sito opinionistudenti.unibo.it/opi- Volendo trovare, però, un’interpretazione, per il nionistudenti/2016. In un quadro omogeneo con rettore: «Nelle materie di tipo scientifico-tecnolo- percentuali di soddisfazione altissime, che vanno gico le infrastrutture che supportano la didattica e da 84.5% - il minimo- di ingegneria, al 91.5% - il la ricerca sono i laboratori e da questo punto di vi- massimo - di lettere, ci sono però alcune osserva- sta siamo un po’ indietro, tant'è che stiamo facendo zioni. L’analisi, inoltre, suggerisce con coerenza un degli enormi investimenti. L'infrastruttura princi- Quindici - 8
pale, invece, nella parte umanistica sono le biblio- nel campus di Cesena e Rimini registrano in media teche. E la nostra infrastruttura biblioteca è molto un gradimento più alto. A convincere di più, non sono buona». Ecco scuola per scuola, in un quadro che i corsi nuovi, come quelli tenuti in lingua inglese, ad nel complesso promuove tutta l’Unibo, il focus sul- esempio Work, Organizational and Personnel Psyco- le valutazioni meno positive degli studenti. logy, ma i più tradizionali come Psicologia clinica. Lettere e Beni Culturali. Record negativo, invece, per la triennale in Scienze È la facoltà senza dubbio più amata, pur con qualche e tecniche psicologiche a Cesena, che registra i livelli neo da evidenziare. La triennale in Comunicazione, minimi di interesse e soddisfazione. maglia nera un po’ su tutte le voci, arriva addirittura Medicina e Chirugia al 56.80% per quanto riguarda le aule. Forse non è un Nonostante la fatica del test d'ingresso, i tomi di virus caso che in via Azzo Gardino, siano in corso dei lavo- e patologie da tener a mente e le ore in laboratorio, è la ri per l'ampliamento del dipartimento. Avrà influito il facoltà scientifica che resiste in posizione alta in clas- voto degli studenti? A Ravenna al corso di laurea a ci- sifica. Tanti i corsi di laurea triennale, poche invece le clo unico Restaurazione dei beni culturali quasi il 42% magistrali e tutte a Bologna. A farla da padrone nella sottolinea come l'orario del corso non sia stato struttu- Scuola di Medicina e chirurgia è proprio l'omonimo rato in modo da consentire lo studio individuale. Per corso della durata di sei anni. E non c'è veramente par- il resto, il 100% pesa su molte risposte al punto che la tita, neanche con l'altra laurea a ciclo unico. Medicina facoltà è al primo posto con una media complessiva batte Odontoiatria e protesi dentaria su tutti i fronti. di 91.532. Quest'ultima si salva solo per strutture migliori e per Lingue e Letterature, Traduzioni e Interpretazioni un carico di studio più proporzionato ai crediti asse- Secondo posto meritatissimo per Lingue, che gnati. Vuoi studiare, invece, Ostetricia? Meglio al cam- avrebbe scalato addirittura la vetta se non fosse pus di Rimini, che stacca Bologna di 7 punti. Peccato stato per Language society and communication. La che sia in esaurimento. magistrale bolognese che abbassa la media, racco- Scienze Politiche gliendo su 14 domande le 12 valutazioni più bas- A Forlì, gli studenti si trovano meglio. Ad esempio se. Su quasi 700 questionari compilati, più del 30% alla specialistica di Mass Media e Politica, conside- non si dice soddisfatto per come sono stati condot- rata la migliore, i docenti sono stimolanti e spiega- ti gli insegnamenti e il 25% pensa che le spiegazioni no in modo chiaro per 9 persone su 10. E soprattut- dei docenti non siano chiaro. Va anche peggio per to, per il 98.20% i loro insegnamenti sono coerenti le aule, dove si sente, si vede e si trova posto solo rispetto a quanto presentato sul sito web. Lo stesso, per il 67% degli intervistati. però, non si può dire per la triennale in Sociologia, Psicologia e Scienze della formazione sempre a Forlì, dove il 18% lamenta difficoltà nel re- Bologna battuta dalla Romagna, dove i corsi tenuti perire materiale didattico. A Bologna, invece, molto Quindici - 9
bene la specialistica di Comunicazione pubblica e Agraria d'impresa, a differenza della triennale in Sviluppo e Studiare per il test d'ingresso sarà servito pure a qual- Cooperazione, peggiore corso della facoltà in assolu- cosa, avranno pensato gli studenti iscritti a Veterinaria to anche per la carenza di conoscenze preliminari che che, nell'88.4% dei casi hanno dichiarato di possedere permettano la comprensione degli argomenti del corso. adeguate conoscenze preliminari alle materie di stu- Giurisprudenza dio. All'estremo opposto, invece, si posizionano quelli A volte il prestigio non conta, anche se si parla del- di Scienze del territorio e dell'ambiente agroforestale, la facoltà di Legge a Bologna. Checchè ne pensino soltanto il 70.7% di loro si è considerato preparato per i tanti signori del Foro, formatisi nei secoli in via capire le lezioni in aula. Critiche alla docenza della Zamboni, gli studenti oggi preferiscono Ravenna, triennale in Produzioni animali. Grande successo, in- che ha ottenuto percentuali più alte in tutte le voci vece, per Viticoltura ed enologia a Cesena. del questionario. Eccezion fatta per la disponibilità Economia e Statistica di aule e le conoscenze preliminari. In quest'ultimo Le lauree magistrali in economia e statistica supera- caso, a raccogliere ancor meno consensi è la trien- no le triennali della stessa facoltà, in un quadro com- nale Giurista per le imprese e per la pubblica ammi- plessivamente grigio, che relega la scuola al penultimo nistrazione a Ravenna, in cui quasi il 25% dichiara posto in classifica. Equilibrio tra corsi in inglese e in di non avere conoscenze preliminari a sufficienza. italiano, lo stesso vale per quelli a Bologna o nelle altre Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie città. Si segnala l'inadeguatezza delle aule di Scienze Il corso di laurea meno interessante di tutta l'Uni- statistiche, finanziarie e attuariali a Rimini, eviden- bo? Si chiama Management delle attività motorie ziata da ben il 45%. Il corso di laurea è poco gradito e sportive ed è tenuto a Rimini da due anni. Qui, il anche per un carico di studio eccessivo e per le poche 22.9% degli studenti, 60 in tutto, non si dichiara in- conoscenze preliminari. teressato agli insegnamenti e l'insoddisfazione gene- Ingegneria rale raggiunge il 31.8%. %. Problemi sulla gestione A vincere il premio di facoltà meno gradita dell'U- degli orari, invece, a Biotecnologie farmaceutiche. nibo è Ingegneria e tra i tutti i corsi di laurea, il tro- Per il 34.7% le lezioni e le attività di laboratorio, feo va alla signora dell'ingegneria, quella meccanica, così organizzate, non danno tregua e alla fine il del campus di Forlì. Il carico di studio è eccessivo, lo tempo per lo studio individuale è veramente poco. dice il 66.7% degli studenti di aerospaziale, sempre Scienze a Forlì. Capire le lezioni è difficile, a causa di deficit Siti web da aggiornare al corso di laurea in Matema- pregressi, per il 31.1% chi segue edile a Ravenna, a tica. Gli studenti saranno forse troppo 'precisini', ma causa invece delle spiegazioni poco chiare dei profes- a sentire il parere del 17.6%, record record negativo sori per il 28.4% di chi è iscritto a energetica. Brutti d'ateneo, non c'è coerenza tra quanto insegnato in voti ai prof soprattutto dagli studenti dalla triennale aula e quanto invece viene presentato online. Altra Design industriale. A salvarsi con una serie di voti nota dolente è Informatica, peggiore triennale del- massimi è solo Ingegneria dell'automazione. Che se la Scuola di Scienze. Qui i prof non riescono a sti- ne possa dire degli ingegneri, però, se la scelta è tra molare la passione per i codici in quasi il 30% degli il corso a ciclo unico in Architettura e quello misto alunni, si spera comunque futuri programmatori. tra Ingegneria edile e architettura, meglio il secondo! Quindici - 10
Reportage L'appello al sindaco Merola dei bambini arcobaleno «Voglio le mie mamme (o i miei papà)!» In Emilia-Romagna le famiglie con genitori dello stesso sesso superano la trentina. Solo alla metà è stata riconosciuta la stepchild dal giudice. E lo Stato? di Irene Moretti P erché la mia mamma non è la mia Arcobaleno, altre no. E se in quindici hanno ottenuto mamma, signor giudice? Questa cosa mi dal tribunale dei minorenni il riconoscimento di fa arrabbiare!». Queste parole Lucio (nome entrambi i genitori, altrettante aspettano. Un’attesa di fantasia), dodici anni, al tribunale dei che è stata resa un po’ più dolce dalla sindaca di minorenni le ha dette davvero. È uno degli Torino Chiara Appendino quando ha deciso di aneddoti che Michele Giarratano, avvocato, attivista trascrivere all’atto di nascita il nome di entrambe le della comunità omosessuale e padre di due bambini madri di Niccolò Pietro. Appendino e non solo: anche ricorda con un sorriso amaro, perchè emblematico i sindaci di Gabicce Mare, Roma, e Catania sembrano della situazione che le famiglie omogenitoriali - intenzionati a seguire questa strada. E Bologna? ovvero quelle composte da genitori dello stesso sesso Il sindaco Merola non è nuovo a provvedimenti - vivono ogni giorno: «A dodici anni si ha l’età per apripista di questo genere: «Io non obbedisco», aveva poter essere ascoltati dal giudice. E lui ha spiegato risposto il primo cittadino nell’ottobre del 2014 alla con la naturalezza di un bambino che la sua è una circolare dell’allora ministro degli Interni Alfano famiglia. Checché ne dica lo Stato». Le famiglie come che intimava la cancellazione delle trascrizioni dei quella di Lucio, in Emilia Romagna sono almeno matrimoni gay contratti all’estero. La partita è aperta, trenta, alcune affiliate all’associazione Famiglie e sia Michele Giarratano che suo marito, l’ex senatore Quindici - 11
dem Sergio Lo Giudice, annunciano battaglia politica to un anno che, racconta Giarratano, «se per una e nei tribunali: «Nel nostro caso la stepchild (adozione famiglia sembra un tempo eterno, per la giustizia del figlio biologico del compagno, ndr), seppure sia italiana è brevissimo». La strada per poter arrivare un ottimo strumento, sarebbe una forzatura, perché alla stepchild non è solo lunga, me è anche onerosa non rispecchia quella che è la nostra famiglia. Ma se (circa cinquemila euro applicando il tariffario me- dalla politica non arriveranno risposte, sarà una tappa dio dell’ordine degli avvocati, senza contare i soldi obbligata. Prima di essere un avvocato e un attivista, necessari per poter usufruire della eterologa all’este- sono un padre». ro) ed emotivamente pesante. Prima che il tribunale Un fondamento giuridico alla decisione di Chiara possa pronunciarsi, infatti, psicologi e assistenti so- Appendino esiste e sta proprio in quella legge 40 ciali sono chiamati a vagliare ogni singolo aspetto che nel 2004 fu soggetto di un disastroso referen- della vita della coppia e della vita dei bambini. Per dum. In particolare nel riformato articolo 8 che in- questo l’avvocato Giarratano consiglia di non pre- troduce la possibilità di ricorrere alla fecondazione sentare istanza prima del compimento dei due anni: eterologa. Anche se al momento si estende sola- «A quell’età iniziano a parlare, escono dalla dimen- mente alle coppie etero, esclude la possibilità che sione privata e si affacciano alla dimensione sociale: il padre disconosca il figlio dopo aver autorizzato il come andare all’asilo. E poi esiste un tempo minimo trattamento, mettendo l’accento proprio su un nuo- per cui la legge presume che si sia formato un lega- vo concetto di genitorialità basato sulla volontà e me tra bambino e genitore sociale, come per tutte le sulla responsabilità e non sul dna come fino a qual- adozioni». che anno fa. E per i papà che ricorrono alla maternità surrogata? La probabilità che le procure facciano ricorso con- In quei casi entra in gioco anche il diritto interna- tro queste trascrizioni è elevata, ma la strada della zionale: in molti paesi esteri, come gli Stati Uniti stepchild per ora resta la più percorribile. Soprat- dove sono nati i figli di Michele Giarratano e Sergio tutto per le mamme: al tribunale dei minorenni, in- Lo Giudice, entrambi i genitori vengono ricono- fatti, si sono appellate prevalentemente donne (solo sciuti all’atto di nascita. Oltreoceano i loro bambini, tre le coppie di papà). Cos’è la stepchild? Adozione di quattro e quasi due anni, sono fratelli e figli di del figlio affine, del configlio o adozione in caso due papà. In Italia no, sono figli solo di Michele. Un particolare. Un bambino deve poter essere adottato paradosso che appare ancora più evidente in casi dal partner del genitore biologico per poter godere come quello di un’altra famiglia emiliana con tre fi- di quegli stessi diritti che per i figli delle coppie ete- ro sono dati per acquisiti, indipendentemente dal matrimonio. InCronaca ha già raccontato la storia «Che cos'è la stepchild? Adozione di Elisa Dal Molin, referente per l’Emilia-Romagna di Famiglie Arcobaleno, della sua compagna e del del figlio affine, del configlio o loro piccolo di sei anni, che solo dallo scorso au- tunno si sono viste riconoscere dal giudice dei mi- adozione particolare» norenni la stepchild dopo un percorso legale dura- Quindici - 12
L'appello a Merola «Buongiorno Sindaco, sono Margareth, una donna Uni- ta Civilmente con Arianna. Insieme abbiamo un bellis- simo bambino, ma veramente bello! Non so Lei, ma io le ho seguite le notizie di Torino e Gabicce, dove sono stati registrati all’anagrafe dei bambini di Famiglie Arcoba- leno dichiarando che hanno due mamme ed entrambe hanno la patria potestà su esso. Allora mi chiedo: Torino sì e Bologna no?! La città Gay Friendly per eccellenza? La città che non ti giudica? La città dove è stato fonda- to l’ArciGay? Proprio noi non facciamo un passo avan- ti??? Io l’ho votata e lo farei ancora, perché credo in Lei! Spero presto di poterLa incontrare per registrare anche Arianna come mamma del nostro Gabriele, mamma tanto quanto me! Un caro saluto». gli, di cui due gemelli. Per lo Stato italiano, essendo Appena saputo della decisione di Chiara Appendino nati da madri diverse, non sono fratelli tra loro. Margareth Angrisano e la sua compagna Arianna Benti- Un percorso che abbiamo definito accidentato, ma che in Emilia Romagna sembra esserlo un po’ meno. vegna hanno scritto al sindaco Merola per chiedere che Non solo per la particolare sensibilità che il tribu- al loro Gabriele venisse trascritta all’atto di nascita anche nale dei minorenni ha dimostrato nei confronti di Arianna. Margareth e Arianna, che vivono a Bologna, queste famiglie, «Anche e soprattutto nella figura sono unite civilmente dall’autunno del 2016 e per poter del suo presidente Giuseppe Spadaro», dice Giarra- avere Gabriele sono volate in Spagna: «La cosa magica è tano. «Così facendo, -aggiunge - ha operato nell’in- teresse dei minori laddove legislatore e politica fino che hanno dato ad Arianna l’opportunità di spingere la ad oggi si sono dimostrati assenti». siringa: non importa per loro che tu sia etero o gay, ve- Se la legge Cirinnà, approvata nel febbraio del 2016, dono solo due persone che si amano e che vogliono fare ha comunque segnato uno spartiacque per le lotte la cosa più bella del mondo: fare un figlio». dei diritti Lgbt+ in Italia, istituendo le unioni civi- Un anno dopo, è nato Gabriele. Per lo Stato è solo figlio li, è evidente però che al suo interno non si faccia mai menzione a parole come “figli” o “famiglia”. Le di Margareth, che per salvaguardare il suo futuro ha de- unioni civili, infatti, non sono condizione indispen- ciso di ufficializzare il proprio testamento nominando sabile per poter accedere alla stepchild, e anche se Arianna tutrice legale del piccolo. E la stepchild? «Ci il tribunale di Bologna ha più volte posto l’accento stiamo informando, abbiamo un legale che ci sta aiu- sull’importanza di tali unioni, ciò non ha impedito tando a raccogliere tutti materiali necessari», dice Mar- che venisse riconosciuta anche a tre coppie che non si sono unite civilmente. Come Elisa Dal Molin e la gareth, «ma abbiamo scritto anche a Merola. Per ora ci sua compagna, ad esempio. ha risposto solo il suo staff: pare che sia fuori Bologna. In un paese dove il riconoscimento della stepchild Se non risponderà a fine anno andremo in tribunale». e ai primi tentativi di trascrizione sia alla nascita che di certificati esteri sono distribuiti a macchia di leopardo, l’Emilia-Romagna si dimostra una specie di isola felice e non solo per il numero di sentenze. Già da qualche anno, infatti, il comune di Bologna ha permesso a queste famiglie di autocertificarsi come tali rendendo più semplice un gesto apparen- temente banale come andare a prendere i bambini a scuola: in altre parti di Italia serve una delega del genitore biologico. «In Emilia-Romagna, tutto sommato, le nostre fa- miglie vivono bene», dice Giarratano, «ma la strada è ancora lunga. Forse tra trent’anni riusciremo ad allinearci al resto del mondo». Fino ad allora tribu- nali e politica continueranno a disporre delle vite di queste famiglie. Nel bene e nel male. Quindici - 13
Ludopatia Bologna, nel 2016 bruciati 717 milioni tra slot, gratta e vinci e videolottery «Ho perso la casa per fare l’amore con le slot» La storia di un maestro di matematica che per 24 anni ha vissuto l’inferno del gioco d’azzardo. Tra i centri di cura bolognesi, ora c’è anche FreeGap I di Vittorio Russo l giocatore d’azzardo patologico è bugiardo e un neanche la famiglia. Pensa di potercela fare da solo a attore. Lo sono stato anch’io per 24 anni. Per tutto superare quello che ritiene soltanto un momento sfor- quel tempo ho fatto l’amore con le macchinette, tunato. «Ero una di quelle persone che sempre più mentre di notte mia moglie piangeva». A parlare spesso si vedono di spalle dentro una tabaccheria o un è Adelmo (nome di fantasia, ndr), 60 anni e una bar» racconta Adelmo; e proprio in uno di questi bar, vita a metà. Di mattina, maestro di matematica in una alla periferia di Bologna, l’abbiamo incontrato. «Poi, scuola elementare di Bologna, dove vive tuttora; di per fortuna, l’incubo è terminato, - continua Adelmo pomeriggio, fino a tarda sera, giocatore patologico, -, sono circa sei anni che non gioco, ma pago ancora che buttava via il suo tempo nelle slot machine. Come le conseguenze dei miei errori». Dietro gli occhiali da lui, molte altre persone in Italia, dove ogni mese, sole e nel movimento delle chiavi della macchina, che proprio giocando alle slot, viene perso un miliardo fa girare di continuo sulle dita della mano destra, si di euro. A Bologna, che nel 2016 ha dilapidato 717 percepisce il suo più grande dolore, quello di essere milioni attraverso slot, gratta e vinci e videolottery, la stato allontanato dalle figlie: «Mi accontento di spiarle spesa pro-capite annuale nell’azzardo è di 2.042 euro, da lontano, confidando in un loro perdono». tra giocatori occasionali, abituali e patologici. Il gioco d’azzardo è un vortice pronto a sconvolgere Il giocatore d’azzardo patologico ha una dipendenza l’esistenza delle sue “vittime”. Si può iniziare per di- anche se non c’ è alcun legame con una sostanza. Non è vertimento, cavalcando l’onda di emozioni straordina- un drogato né un ubriaco. Non sbanda per strada, non rie legate alle vincite, per poi sfociare nella compul- sbiascica e non farnetica. Sembra una persona come le sione, quando subentra l’investimento di denaro e la altre, ma non lo è. Il giocatore d’azzardo patologico è possibilità di guadagno, o ancora quando si continua un dissimulatore, finge che tutto sia a posto e allo stes- a giocare per recuperare ciò che si è perso. È in que- so tempo crea intorno a sé un mondo in cui non esiste sto momento che l’azzardo sostituisce la dimensione nient’altro che il gioco e in cui nessuno deve entrarci, ludica e sociale del gioco. Passando dal piacere alla Quindici - 14
necessità, nei giocatori s’innescano comportamen- ti simili a quelli dei tossicodipendenti: si aumentano le dosi di una sostanza così come si gioca sempre di più, distruggendo l’idea e l’illusione di darsi un limi- te. «Vincere alle slot mi faceva sentire potente, poi mi sono ritrovato all’inferno. Finiti i miei risparmi, ho co- minciato a indebitarmi; ero disperato ma continuavo a essere concentrato solo sul gioco» dice l’ex giocatore. Giocatori d’azzardo si diventa e non sempre ci sono dei motivi scatenanti, dei rapporti di causa-effetto a spiegare come dall’incontro con il gioco si arrivi all’at- taccamento e alla dipendenza. «Altre volte, invece, ci sono e questo è il mio caso - spiega Adelmo adesso senza occhiali da sole -, mia madre mi ha abbandona- to che frequentavo la seconda elementare. Un giorno se n’ è andata, lasciando soli me e mio padre… Io ho sempre sofferto per il suo abbandono». Chiede una pausa Adelmo, si alza e va al bancone del bar. Quando coglienza, consulenza e sostegno gratuiti ai giocatori torna, ha in mano una bottiglia di tè verde, ne beve un d’azzardo patologici e ai loro familiari. Un luogo non po’ e ricomincia: «È un episodio che ha influenzato istituzionale e non stigmatizzante, al quale si sono tutta la mia vita: quando è nata la mia seconda figlia, rivolti circa una trentina di giocatori con estrazione mia moglie era sempre con le bambine, lo stress era sociale ed età differenti. «Si va dai 30 ai 65 anni; di troppo e io non ho saputo gestire l’idea di essere messo recente siamo stati contattati anche per un supporto da parte. Temevo di essere abbandonato di nuovo e a un minore, ma l’incontro ancora non è avvenuto – una sera per distrarmi ho giocato il primo gettone. È afferma Antonio Lamparelli, educatore di FreeGap –, cominciato così il mio calvario». pochi sono disoccupati, alcuni pensionati, altri ope- Che nasca come azione libera e volontaria, oppure rai o magazzinieri. Abbiamo avuto in cura anche due come la conseguenza di una fragilità, convivere con donne, una lavora nella mensa di una nota azienda l’azzardo per il giocatore significa rinunciare a uno bolognese, l’altra fa la badante. Ancora, un barista che, stile di vita regolare. Le sue abitudini sono stravolte, mentre era in terapia, ha perso il lavoro a causa dei de- alla realtà subentra una dimensione in cui il tempo è biti, un commesso e un ingegnere con la mania delle sospeso, dove le inquietudini e le responsabilità quo- scommesse sportive online». tidiane spariscono. La famiglia, gli amici e le persone FreeGap è attento alle storie dei singoli giocatori e, che il giocatore ha intorno sono da evitare e manipola- grazie alla collaborazione con altri attori sociali, per- re, per nascondere il denaro investito e perso. sonalizza i loro percorsi terapeutici: «Lavoriamo non «A causa del nervosismo e dell’aggressività, sono di- solo per allontanare il giocatore dall’azzardo, ma an- ventato un mostro. Mi isolavo, provavo fastidio ver- che per ristrutturare il suo stile di vita – dice la psi- so mia moglie ed ero insofferente con le mie figlie. cologa e psicoterapeuta Claudia Bianchi -, innanzi a Pensavo solo ai soldi da giocare e ai debiti da pagare». un presente immobile, bisogna che il giocatore recu- Adelmo è ora un fiume in piena, i sensi colpa sono an- peri ritmi, obiettivi e una progettualità non più rista- cora vivi in lui, che con le mani sul viso dice: «Mi sono gnante. In questi termini noi parliamo di guarigio- giocato tutto. Prima i soldi e l’oro, poi la macchina e ne». Durante il trattamento, tra colloqui individuali alla fine la casa. Mi sono giocato tutto, il matrimonio e di gruppo, il ludopatico deve diventare consapevole e le mie figlie». Uscire dal tunnel dell’azzardo richiede delle alternative con le quali colmare il vuoto che il volontà e forza d’animo; è difficile ma non impossibile. gioco lascia. «Non è facile gestire un comportamento Adelmo ne è la prova e come lui tutti gli altri giocato- compulsivo – ribadisce la psicoterapeuta-, il distacco ri che hanno sconfitto la ludopatia, grazie al suppor- crea ansia e depressione nel giocatore, che va soste- to dei familiari, ovvero alle associazioni dedicate alla nuto». Funzionale alla terapia del giocatore è anche causa. «Prima di tornare con le nostre figlie al paese l’amministratore di sostegno, che decide come investi- dei suoi, mia moglie mi ha affidato a un centro di cura. re il denaro del ludopatico. Tra i pazienti di FreeGap Attraverso la terapia di gruppo, ho capito che il gio- ad averne avuto bisogno è stato uno dei pensionati, catore patologico è un masochista e ho iniziato ad af- che col gioco aveva compromesso tutta la sua vita fi- frontare i miei problemi. Oggi so di essere una per- nanziaria. Ma FreeGap offre cure anche ai familiari sona migliore, con una sola vincita da rincorrere: dei giocatori, come accade alla moglie di un giovane riconquistare le mie figlie». Adelmo è già in piedi, ma filippino, uno degli ultimi pazienti arrivati. «È stata prima di oltrepassare la porta del bar ha qualcosa da la moglie a portarlo qui a sua insaputa. Attualmen- dire ai giocatori: «Mettete da parte l’orgoglio e fatevi te è il nostro caso più complesso – spiega l’educatore aiutare. I centri di cura, gli spazi d’ascolto fanno mi- -, lui gioca solo quando è sotto effetto di metanfeta- racoli. Dall’azzardo si può guarire».Tra questi, da due mina. È, quindi, un soggetto con una doppia dipen- anni nel cuore di Bologna c’è FreeGap, che offre ac- denza, che stiamo curando in sinergia con il Sert». Quindici - 15
Società L'Emilia-Romagna promuove l'educazione all'affettività nelle scuole «Ragazzi, oggi parliamo di sesso» Dai primi baci alla perdita della verginità, psicoterapeuti e psicologi aiutano gli insegnanti a rispondere alle domande degli adolescenti di oggi. Centinaia le classi coinvolte, soprattutto le terze medie di Giulia Gotelli e Elena Puglisi C ome si supera l’imbarazzo del primo tento è quello di aiutarli a gestire e a capire il corpo che bacio?”, “Come faccio a farle capire che mi cambia in questa fase delicata della crescita, in cui si piace?”, ”Fa bene masturbarsi?”. inizia a fare i conti con gli ormoni. Sono queste le domande che frullano nella A loro volta, anche le scuole si sono mobilitate: molti testa dei quattordicenni bolognesi quando istituti hanno deciso di ricorrere all’aiuto di psicote- sentono parlare per la prima volta di sessualità e af- rapeuti, ginecologi, psicologi e sessuologi esterni in fettività. Una materia che non richiede ore di studio modo da garantire ai propri studenti un approccio e una verifica finale, ma la libertà di lasciarsi andare e consapevole alla sessualità. Ogni dirigente scolastico parlare liberamente dell’amore in tutte le sue forme. può scegliere la tipologia di percorso educativo che In Italia in media i ragazzi dichiarano di aver avuto ritiene più adeguata: il servizio di educazione all'af- il primo rapporto sessuale a 16 o 17 anni: affronta- fettività e alla sessualità è infatti offerto da professio- re questi temi alle scuole superiori è, quindi, troppo nisti provenienti da consultori come lo Spazio Giova- tardi. Da qualche anno, perciò, la regione Emilia-Ro- ni (il principale consultorio bolognese specializzato magna ha iniziato a promuovere progetti e attività nell'accogliere tutti i minorenni in cerca di consiglio riguardanti l'educazione alla sessualità e all’affettività o supporto anche al di fuori delle mura scolastiche e a per i ragazzi che frequentano la terza media e che si cui fanno riferimento gli altri consultori territoriali), trovano quindi fra i tredici e i quattordici anni. L’in- dall'Ausl, dall'Avis territoriale o anche dal Cis, il Cen- Quindici - 16
«Per i ragazzi fare l'amore è qualcosa di misterioso che arriva dopo il primo bacio, per questo bisogna andare per gradi» tro italiano di sessuologia con sede a Bologna (che da 35 anni gestisce anche una Scuola di formazione spe- cifica per terapeuti, counselor e insegnanti). «Ci occupiamo di formazione a due livelli – spiega la dottoressa Maria Cristina Florini, presidentessa del Cis e psicoterapeuta, - attivando corsi di formazione per educatori e insegnanti di ogni ordine e grado op- pure attraverso progetti di educazione all’affettività, alla sessualità e alla prevenzione delle malattie sessual- mente trasmissibili rivolti alle istituzioni scolastiche, Il campione considerato si riferisce agli adolescenti di 13-14 anni educative e socio-sanitarie rivolti a studenti e genito- ri». I corsi ai ragazzi non vengono quindi offerti sol- corretto». Senza dimenticare, ovviamente, un focus tanto da esterni, ma anche da professori interni all'i- sulla prevenzione della violenza di genere e dell’omo- stituto. Ad inizio anno, alcuni di loro, in accordo con fobia. I ragazzi, a questo punto, hanno gli strumenti il dirigente scolastico, scelgono di aderire alle diverse per iniziare a pensare a che tipo di individuo vorreb- iniziative, si mettono in gioco, seguono i corsi di for- bero diventare e a prendere coscienza dei sentimenti mazione e sono loro stessi a parlare di educazione alla che provano, a come dare piacere al proprio corpo o sessualità e all’affettività ai propri alunni. Questo per- ancora imparare a farsi amare anche quando hanno il mette ai ragazzi di trovare come punto di riferimento coraggio di dire di no. qualcuno con cui hanno già sviluppato un rapporto Nonostante i ragazzi, secondo gli esperti, siano gene- confidenziale e di sentirsi a proprio agio nel trattare ralmente più informati delle generazioni che li hanno un argomento così intimo e delicato. preceduti, si trovano ancora numerosi pregiudizi. «In questa fase i ragazzi scoprono il proprio corpo e Come quelli evidenziati dalla dottoressa Marmoc- provano per la prima volta un sentimento forte - spie- chi nell'ambito di “W l'amore”, il progetto di Spazio ga la dottoressa Paola Marmocchi, psicologa respon- Giovani, in collaborazione con la Regione e attivo dal sabile di Spazio Giovani, - Per loro il sesso è qualcosa 2013, per educare i preadolescenti ad approcciarsi alla di misterioso che arriva dopo il primo bacio ed è per sessualità in modo consapevole. «Di solito i ragaz- questo che bisogna andare per gradi». zi partecipano con entusiasmo e anche i genitori nel Ma una volta che l’esperto, o il professore, si trovano di 90 per cento dei casi approvano- dice la Marmocchi- fronte ai ragazzi, che cosa accade? Come funziona la anche se ogni tanto c’è qualcuno che si lamenta, ad lezione? Parlare agli adolescenti di sesso crea imbaraz- esempio, non è mai semplice trovare l’illustrazione di zo, quasi fosse un argomento tabù: quando la parola un organo genitale femminile che vada bene a tutti». “sesso” esce per la prima volta allo scoperto, la classe Tra le ragazze i temi più discussi sono la masturbazio- solitamente scoppia in una risata collettiva. È quando ne e l’età del primo rapporto: pensano di non potersi si arriva a trattare argomenti delicati come le malattie masturbare perché è una cosa che solo i maschi fan- sessualmente trasmissibili o le gravidanze indesidera- no o che ci sia un’età giusta per sentirsi pronte a fare te che i ragazzi iniziano a prendere sul serio la lezione. sesso. Tra i ragazzi invece gli argomenti più delicati Malattie sessualmente trasmissibili, anticoncezionali, sono: l’importanza dell’uso del preservativo e scoprire comportamenti a rischio, ma non solo. che ciò che si vede nei video erotici non sempre corri- «Non si parla più di una lezione esclusivamente di ana- sponde alla realtà. tomia: si trattano anche i temi legati all'affettività, alle Trattandosi della “generazione Z”, ovvero dei nati emozioni e alle relazioni – asserisce la dottoressa Flo- negli anni 2000, internet non poteva che giocare un rini del Cis, - In una società in cui si registra un sem- ruolo importante anche nell’ambito della sessualità. È pre più alto livello di analfabetismo emotivo, sono fre- tramite l’etere infatti che gli adolescenti apprendono quenti le domande su come affrontare la relazione con la maggior parte di informazioni, senza contare che l'altro, come comportarsi, come potersi fidare, come la maggior parte delle relazioni si svolgono trami- esprimere i propri sentimenti e come accettarsi reci- te chat di WhatsApp. Trattandosi di quattordicenni, procamente. Si parte dalla consapevolezza di sé e del inoltre, la maggior parte di loro ha già avuto l’oppor- proprio corpo per poi approcciarsi all'altro in modo tunità di approdare sui social network, il mezzo più Quindici - 17
sicuro e quotato per tentare un approccio sentimentale. «Le immagini provenienti da internet, soprattutto Questo tipo di background culturale li mette in contat- to con immagini erotiche o varie forme di pornografia precocemente. «Una cosa che ho notato che forse sta cambiando rispetto agli anni scorsi è che il tema della dai social, portano pornografia viene fuori spesso e già a partire dai ragazzi conoscenza ma tolgono il piacere della scoperta» di 13/14 anni – dichiara infatti la dottoressa Nicoletta Landi, antropologa attiva a livello nazionale e collabora- trice di Spazio Giovani - Per loro internet è un modo di vivere, è qualcosa che è insito nei loro comportamenti. Ti fanno spesso domande legate allo squirting (o eiacu- lazione femminile ndr) e tu capisci che sono cose che hanno visto nei video, quindi affrontare il discorso della pornografia è fondamentale». Internazionale aveva affrontato l’argomento sul n. 1244 del 23 febbraio/1 marzo, chiedendosi cosa imparino gli adolescenti dalla pornografia. Ma si tratta solo di video? «Più che la pornografia direi che possono contare su una sovrabbondanza di immagine erotiche, provenienti soprattutto dai social – ribatte la dottoressa Florini del Cis, - Queste immagini, da un lato portano conoscenza, dall'altro però tolgono il piacere della scoperta». Riprendiamo una delle domande più in voga fra i quat- tordicenni: «Come fanno le persone dello stesso sesso a provare piacere quando hanno un rapporto?». Anche il tema Lgbt+ è più sentito negli ultimi anni, grazie all’am- pio riscontro che ha abitualmente a livello mediatico. Gli adolescenti di oggi hanno quindi una maggiore consape- volezza dell’esistenza di differenti orientamenti sessuali. «Arrivano alle medie che spesso sanno già di cosa si tratti ed è bello cercare di abbattere i loro pregiudizi – spiega l’antropologa Landi, - A volte qualcuno ha fatto anche coming-out durante qualche incontro ed è stato bello ve- dere ragazzi e ragazze trovare il coraggio di parlarne».ni Il sesso in dieci scuole “W l’amore” è un progetto promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del- la prevenzione e la lotta all’Aids. Nasce dopo due anni di sperimentazione, dallo studio di “Long live love”, un percorso analogo sulla sessualità in Olanda. I materiali sono a cura degli Spazi Giovani regionali e consistono in opuscoli informativi su cinque temi affrontati, di cui quattro svolti in classe dal docente e l’ultimo affrontato dentro Spazio Giovani dagli operatori socio-sanitari. Le tappe alla scoperta della sessualità e dell’affettività comprendono: cosa mi succede?, che uomo, che donna stai diventando?, è amore?, decidi tu?, sesso? Sicuro! A Bologna sono dieci le scuole medie che quest’anno hanno aderito al progetto rivolto alle classi terze. Non si tratta però di una lezione con gli esperti, ma è il docente che si impegna a frequentare i corsi di formazione ad inizio anno. Ogni modulo va dalle due alle sei ore di lezione, a discrezione dell’insegnante. Il progetto viene presentato ai genitori tramite un’assemblea, in caso in cui ci siano genitori contrari la scuola garantisce un’attività alternativa per lo studente che non partecipa. Il libretto informativo, consegnato a ciascun ragazzo, contiene immagini, testimonianze, vignette, spazi di riflessione e quiz per aiutarli a riflettere sul tema. L’ultima lezione è svolta dentro Spazio Giovani dove i ragazzi divisi in maschi e femmine possono consultarsi con gli esperti. In questa occasione si risponde alle domande che ciascun alunno in forma anonima ha messo in un’apposita scatola portata dal docente in classe: un modo per far sì che ogni domanda diventi uno spunto di riflessione per tutti. Quindici - 18
QUINDICI giorni Cultura Cronaca Politica Bologna Design Week Il primo maggio dei rider Tre domande a Elisabetta Creativi di tutta la cit- È partita da piazza Galvani la May Day Parade Riders Guelmini, vicepresidente tà, unitevi. Da martedì Pride "per affermare che siamo a tutti gli effetti dei la- 25 settembre fino a sa- voratori/trici - contrariamente a quanto vorrebbero le della Regione bato 29 torna la Bologna aziende di food delivery - a cui spettano tutti i diritti: Design Week, kermesse una paga dignitosa, assicurazione sugli infortuni, ma- internazionale dedica- lattia, monte ore garantito e trasparenza dei turni". I ta alla cultura del design rider hanno festeggiato, bevendo e ballando, armati in Emilia-Romagna. E di bandiere e cartelloni che recitavano slogan come: chiunque può partecipa- “Meno profitti per le piattaforme, più reddito per tut- Fico ha ricevuto l’in- re: da oggi infatti è aper- ti”. Oppure: “Riders on the storm! Stanchi di false pro- carico di testare un’al- ta la call dedicata a tutti messe: diritti, tutele e reddito subito!”. O ancora: “No leanza che fino a pochi quei designer, progettisti, allo sfruttamento della gig economy”. Per loro non è mesi fa appariva im- showroom, gallerie d'arte un giorno festivo, anzi. Tutti i rider hanno ricevuto un pronosticabile. Qual è e realtà creative desiderosi messaggio dalle rispettive app, che chiedevano loro di il suo punto di vista? di proporre idee e allesti- accettare le chiamate offrendo 1 o 2 euro in più a con- menti. Questo il link cui «Il mandato a Fico era segna. Molto, se si calcola in percentuale alla loro paga una mossa attesa da rivolgere le proprie candi- oraria. «È ironico che si debba scioperare per festeggia- parte del presidente dature, entro il 30 giugno: re il 1° maggio. È come se fossimo tornati nell’800» ha della Repubblica, che si https://www.bolognade- detto uno dei rappresentanti. È infatti ancora aperta la sta muovendo in modo signweek.com/partecipa/. diatriba fra le aziende, che vogliono classificarli come saggio e seguendo le collaboratori, e il sindacato che lotta perché venga loro regole della nostra Co- riconosciuto lo status di lavoratori a tutti gli effetti. stituzione. Mattarella sta procedendo per “esclu- sioni successive”». Cosa dovrebbe fare il Pd in questo momento? «Aprirsi al dialogo in Tecnologia una fase di logiche Whatsapp anti-crimine proporzionali sarebbe Il numero è stato atti- la decisione più saggia vato e presentato il 14 Sport man, che lo aveva messo ed è ciò che Mattarella aprile dal presidente Di Vaio in Sudamerica in campo già alla prima chiede. Mi risulta però di Quartiere Daniele giornata, dove lui rispose che la delegazione dem Ara e dall’assessore alla Dopo dieci giorni di viag- con un bellissimo gol. Il abbia eretto un muro sicurezza e al commer- gio tra Messico e Brasile, è peruviano invece, viene contro i pentastellati». cio Alberto Aitini. Il rientrato Marco Di Vaio. soprannominato Aladino Andrea De Maria ha 3248264509 è attivo tutti Una ricognizione che ser- , gioca trequartista e ha ventilato l’ipotesi di i giorni a tutte le ore. virà a dare alcuni spunti già giocato in Europa nel sottoporre gli iscritti Durante la presentazione per le trattative estive. Sul Rayo Vallecano. Il 26enne del partito a un refe- del 14 le istituzioni han- taccuino del club mana- è in rotta con il suo alle- rendum per approvare no chiarito alla stampa ger ci sono già due nomi: natore ma ha comunque la scelta. Sarebbe la che questo numero non Nico Lopez dell’Inter- un contratto che scade strada giusta? sostituisce i normali nacional di Porto Ale- nel 2021. Se preso prima «A oggi l’intesa Pd-M5s rapporti con le forze gre e Christian Cueva, del Mondiale potreb- è soltanto un miraggio. dell’ordine e non rende fantasista del San Paolo be essere un'occasione Nel caso dovesse con- i cittadini dei “poliziotti e numero dieci del Perù. a un prezzo bassissimo. cretizzarsi, ogni scelta fai da te”, ma solo del- L'attaccante uruguayano I tifosi rossoblù già so- che passi dal voto degli le antenne per le forze era stato lanciato in A nel gnano un nuovo attacco iscritti è corretta e trova dell’ordine. 2012 d alla Roma e da Ze- per la prossima stagione. il mio appoggio».
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