Kazushi Ono Alena Baeva - violino - Orchestra della Toscana

Pagina creata da Gabriele Cosentino
 
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Kazushi Ono Alena Baeva - violino - Orchestra della Toscana
CITTÀ METROPOLITANA
                                                              DI FIRENZE

                                         violino
                                         Alena Baeva

                                                   direttore

                                               Kazushi
                                                  Ono

41a Stagione Concertistica 2021 / 2022
Kazushi Ono Alena Baeva - violino - Orchestra della Toscana
Firenze, Teatro Verdi
                                                                                      mercoledì 12 gennaio 2022
                                                                                      ore 21:00
                                                                                                                           Kazushi Ono
                                                                                                                           direttore

                                                                                                                           Alena Baeva
                                                                                                                           violino

       Cosa            Kazushi Ono è una punta di diamante tra le bacchette
                       nipponiche, perciò nel 2015 è stato premiato in patria con
                                                                                      Stagione
  ascoltiamo           il prestigioso premio Asahi in virtù del contributo portato    Concertistica
  questa sera          al progresso della società giapponese. La sua visione          2021 / 2022
                       a largo raggio della musica si pone la missione di unire
                       continenti e culture, tradizioni storiche e contemporaneità.
                       Perciò lavora con identico slancio su partiture fresche
                       di inchiostro (che commissiona lui stesso anche a suoi
                                                                                      Piombino, Teatro Metropolitan
                                                                                      martedì 11 gennaio 2022
                                                                                                                           Richard Wagner
                       connazionali), sul Novecento storico, sul repertorio
                                                                                      ore 21:00                            Idillio di Sigfrido
                       classico-romantico.
                                                                                      Empoli, Palazzo delle
                       Classe 1960, formatosi all’Opera di Stato Bavarese come        Esposizioni
                       assistente di Wolfgang Sawallisch e Giuseppe Patanè,           venerdì 14 gennaio 2022
                                                                                                                           Robert Schumann
                       già direttore principale della Filarmonica di Zagabria,        ore 21:00
                       dell’Opera di Karlsruhe, del Teatro Reale de la Monnaie
                                                                                                                           Concerto in re minore
                       a Bruxelles, dell’Opéra di Lione, oggi si divide fra Tokyo                                          per violino e orchestra
                       e la Orquestra Simfònica de Barcelona i Nacional de                                                 ln kräftigem, nicht zu schnellem Tempo
                       Catalunya.                                                                                          Langsam
con il contributo di                                                                                                       Lebhaft, doch nicht schnell
                       Al debutto con l’ORT punta su due periodi storici che          concerto fiorentino in abbonamento
                       molto gli si addicono: il romanticismo tedesco e la musica     Le Vie della Musica
                       francese tra decadentismo e neoclassicismo. E dunque,
                       su quel gioiellino cameristico dell’Idillio di Sigfrido che                                         Gabriel Fauré
                       Richard Wagner offrì come dono di compleanno per
                       la moglie Cosima Liszt, e sull’enigmatico Concerto per         concerto fiorentino                  Pavane op.50
                       violino, ancora sostanzialmente incompreso, vergato da         trasmesso in differita
                                                                                      da Rai Radio 3
                       Robert Schumann poco prima di finire in manicomio
                       (la solista è la russa Alena Baeva, che tra i suoi maestri     Rai Radio                            Maurice Ravel
                       vanta Rostropovich e Seiji Ozawa).
                                                                                      registrazione audio                  Le tombeau de Couperin
                       E, per il settore francese, ecco la Pavane di Gabriel Fauré,   a cura di                            Preludio (Vif)
                                                                                      SoundStudioService
                       arcaizzante, elusiva, e Le tombeau de Couperin di Maurice                                           Forlane (Allegretto)
                       Ravel, una Spoon River di amici caduti durante la Grande                                            Minuetto (Allegro moderato)
                       Guerra.                                                                                             Rigaudon (Assenz Vif)
Kazushi Ono Alena Baeva - violino - Orchestra della Toscana
La musica                  Il concerto di oggi si apre, sotto la direzione del maestro
                           Kazushi Ono, con l’Idillio di Sigfrido  di Richard Wagner, e
e oltre ...                prosegue con il Concerto per violino e orchestra  di Robert
                           Schumann, per la tecnica affascinante di Alena Baeva, che
                           affronta quest’opera sul prezioso violino Guarnieri del Gesù «ex-
                           William Kroll» del 1738, messole a disposizione da un anonimo
                           benefattore. Dopo la pausa ci attende Gabriel Fauré con la
                           Pavane op.50 , che prelude a Le tombeau de Couperin  di                                                                     Gabriel Deluc, Daphnis et Chloé
                           Maurice Ravel. Proprio quest’ultimo brano ci suggerisce una                                                                   1913, Montfort-l'Amaury, Musée Ravel
                           storia che gira intorno alla Grande guerra delle trincee e della
                           «carne da cannone».
                           Ha inizio a Parigi, che agli inizi del Novecento è un posto davvero
                           entusiasmante: pittura, musica, danza, teatro, tutte le arti si
                           guardano, e si influenzano a vicenda. Un giovane e promettente

        *Gabriel           Sono finalmente tornato dall'inferno                                      fra questi c’è proprio Daphnis et Chloé, un dipinto che raffigura i
                                                                                                     due innamorati in abiti ellenistici, con Chloé adagiata sul prato, e
          Deluc            per fortuna sano e salvo.                                                 Daphnis, inginocchiato, nell’atto di baciarla. Questo quadro era
                                                                                                     di Ravel, ed è ancora visibile nello studio della villetta Le Belvédère
                                                                                                     a Montfort-l’Amaury, dove il compositore ha vissuto gli ultimi anni,
   * Lettera alla madre    artista, Gabriel Deluc, arriva nella capitale dalle province basche,      e che oggi è un piccolo museo. Deluc e Ravel, infatti, erano amici.
         6 ottobre 1915    dopo aver fatto incetta di tutti i premi di pittura locali, e in          Tutti e due prendono parte alla Grande guerra, ma Deluc cade a
                           quest’atmosfera parigina, si trova a dipingere opere che hanno            metà settembre del 1916, durante una ricognizione dietro le linee
                           legami sempre più stretti con il mondo della danza e della                nemiche nei pressi di Souain, vicino alla Marna. Siamo nel bel
                           musica. Al Salon des Artistes Français del 1910, uno dei suoi             mezzo della Battaglia della Somme, un massacro che in cinque
                           quadri attrae l’attenzione del ricchissimo barone von Rothschild,         mesi farà più di un milione di morti fra inglesi, francesi e tedeschi.
                           re dei filantropi dell’epoca, che glielo compra: è il quadro Danse,
                           dove una giovane donna in abito bianco, simile al peplo                   Il secondo movimento di Le tombeau de Couperin, "Forlane",
                           dell’antica Grecia, balla sinuosamente nella radura di un boschetto       che ascoltate oggi, è dedicato proprio a lui, a Deluc. Lo abbiamo
                           con un velo, in perfetto stile Isadora Duncan (la ballerina che           scelto fra gli amici di Ravel caduti nella Grande guerra e raccontati
                           buttò via le scarpette da punta e inventò la danza moderna a              attraverso questi ritratti musicali (Jacques Charlot, "Preludio";
                           piedi nudi).                                                              Jean Dreyfus, "Minuetto"; Pierre e Pascal Gaudin, "Rigaudon"),                             Gabriel Deluc
                                                                                                     perché lo si può conoscere anche attraverso le sue opere,                                   Autoritratto
  Gabriel Deluc, Danse     Due anni dopo, Deluc assiste alla prima del balletto Daphnis et           immaginando le conversazioni fra i due artisti, i motivi della loro                        1902-1904, s.l.
                   1910    Chloé: la musica è di Maurice Ravel, la scenografia di Léon               amicizia, passeggiate, risate, chissà…
               Bayonne,
   Collection numicipale   Bakst, e a volare sul palco c’è Nijinsky, la stella dei Balletti Russi.   E del resto, la furlana (traduzione italiana del termine «forlane») è
   Musée Bonnat-Helleu     Deluc crea subito una serie di quadri ispirati allo spettacolo, e         una danza.

 Timeline | La vita | Le opere

 1700                                                             1800                                       1900                                                              2000
Kazushi Ono Alena Baeva - violino - Orchestra della Toscana
Alena
                                                                                        Baeva
                                                                                        La stampa internazionale parla per lei di
                                                                                        "presenza magnetica", "tecnica affascinante",
                                                                                        "brillante istinto interpretativo". Nome di

Kazushi                                                                                 punta fra le giovani violiniste, arriva per la
                                                                                        prima volta sul palco dell'ORT. Kazaka di

Ono                                                                                     nascita, classe 1985, è cresciuta in una
                                                                                        famiglia di musicisti, imbracciando il violino
                                                                                        all'età di cinque anni. Dopo gli studi a
                                                                                        Mosca, si è perfezionata in Francia con
                                                                                        Mstislav Rostropovich, in Svizzera con Seiji
                                                                                        Ozawa, in Israele con Shlomo Mintz e a
                                                                                        Parigi con Boris Garlitsky aggiudicandosi,
                                                                                        a 16 anni, il Grand Prix al 12° Concorso
Nato a Tokyo nel 1960, allievo tra gli altri di Leonard Bernstein, Wolfgang Sawallish   Internazionale Henryk Wieniawski. La sua
e Giuseppe Patané, vince nel 1987 la terza edizione del Concorso Internazionale         carriera, in forte ascesa, gode di importanti
“Arturo Toscanini” e da lì a poco si afferma in tutto il mondo tra i più promettenti    collaborazioni come la partnership lavorativa
direttori della sua generazione in un repertorio vasto che comprende la musica della    con Paavo Järvi, con Vladimir Jurowski, e
seconda metà dell’Ottocento e tutto il Novecento, con un particolare interesse per      ancora con Teodor Currentzis e Valery
i compositori contemporanei, tanto che gli sono stati commissionati molti lavori e      Gergiev. Stessa cosa in ambito cameristico
progetti (Hibiki di Mark-Anthony Turnage). La sua discografia comprende dischi e        con Martha Argerich, Yuri Bashmet, Steven
dvd dedicati alle opere di Benjamin, Rihm, Mozart, Sciarrino e Čajkovskij, Verdi e      Isserlis, Misha Maisky, Julian Steckel e con
Stravinskij. La sua visione musicale abbraccia e connette continenti e culture.         il pianista ucraino Vadym Kholodenko, suo
È direttore artistico del New National Theatre Tokyo, direttore musicale della Tokyo    partner abituale della sonata da oltre un
Metropolitan Symphony Orchestra (con la quale nel 2015 è stato in tournée in            decennio. Abbraccia un repertorio già
Europa visitando sei città in undici giorni), della Barcelona Symphony Orchestra        vasto e in rapida espansione, tra cui oltre
e, recente di nomina per la Brussels Philharmonic, dove entrerà in carica dal           quaranta concerti per violino, opere meno
settembre 2022. Dal 2008 al 2017 è stato direttore principale dell'Opéra National       conosciute, lavorando anche su strumenti
de Lyon, dopo il ruolo da direttore musicale per il Theatre Royal de la Monnaie,        d'epoca, e la letteratura violinista più
prendendo il testimone da Antonio Pappano. Si è affermato a livello internazionale      tradizionale. Suona un Guarneri del Gesù
con orchestre come la London Symphony Orchestra, la BBC Symphony Orchestra,             “ex William Kroll” del 1738, su generoso
l'Orchestre de Paris, la Seoul Philharmonic e la Houston Symphony Orchestra, e          prestito di un mecenate anonimo, con la
oggi debutta sul palco della nostra orchestra.                                          gentile assistenza di J&A Beares.
Kazushi Ono Alena Baeva - violino - Orchestra della Toscana
/ Lipsia 1813 / Vienna 1883

   Richard                                              1870". Dove "Fidi" è il nomignolo di Siegfried e        la partitura a Düsseldorf, dove era direttore          fedele all'autografo si dovette aspettare il 1951.
   Wagner                                               "Aurora d'Arancio" sta per la luce del sole che
                                                        all'alba del 6 giugno 1869, nel momento esatto
                                                                                                                musicale, nel settembre-ottobre 1853, pochi
                                                                                                                mesi prima della crisi di follia che lo avrebbe
                                                                                                                                                                       In una lettera inviata al suo biografo Moser, nel
                                                                                                                                                                       1898, Joachim aveva dichiarato che il concerto
                                                        in cui il bimbo nasceva, illuminò nella stanza di       afflitto negli ultimi anni di vita: a stimolare la     "non è di livello uguale a così tante delle gloriose
                                                        Wagner la parete color arancio con appeso il            composizione erano stati due fra i più importanti      creazioni di Schumann"; la quale considerazione
   Idillio di Sigfrido                                  ritratto di Cosima. Quindi il titolo e la musica di     violinisti dell'epoca, Ferdinand David - il            non deve preoccupare i posteri, che hanno modo
                                                        questo originale dono natalizio rimandano               dedicatario del Concerto di Mendelssohn - e            di vedere, nel Concerto per violino di Schumann,
                                                        soprattutto a un simbolismo familiare                   Joseph Joachim, amico e consigliere di Brahms,         una partitura che rivela a ogni momento la mano
                                                        difficilmente decifrabile fuori dal clan wagneriano     nonché dedicatario a sua volta del Concerto            del suo autore. Schumann vi impiega la stessa
   durata: 15 minuti circa                              (come il tema pastorale dell'oboe, in origine una       del compositore amburghese. Proprio Joachim            organizzazione formale e la medesima concezione
                                                        ninna-nanna scritta per Eva), piuttosto che             aveva presentato in quell'anno Brahms a                del concerto per violoncello: tre movimenti, gli
   nota di Gregorio Moppi
                                                        direttamente alla seconda giornata della                Schumann, e sarebbe dovuto essere il primo             ultimi due più brevi e legati fra loro, e un rapporto
                                                        Tetralogia, al Siegfried quasi compiuto - con cui       interprete della partitura; e sempre Joachim fu        fra solista e orchestra che vede di netto prevalere
                                                        nondimeno condivide molto materiale motivico:           all'origine dell'oblio del concerto. Aveva provato     il solista, continuamente impegnato in un canto
Richard Wagner compose in gran segreto il               per esempio la cosiddetta 'melodia della pace',         una prima volta il concerto nel gennaio 1854           lirico e interiorizzato; anche se certamente è
Siegfried-Idyll (Idillio di Sigfrido) per festeggiare   schizzata già nel 1864 per un quartetto d'archi         ad Hannover in presenza di Schumann,                   singolare che una espressività antiesibizionistica
contemporaneamente il natale del 1870, il               mai composto, che dopo la prima enunciazione            riportandone una forte impressione: "Ti ricordi        si sposi a una scrittura violinistica di altissimo
trentatreesimo compleanno della moglie che un           al principio circola poi attraverso l'intero pezzo; o   quanto abbiamo riso - scrisse all'autore - quando      impegno.
anno e mezzo prima gli aveva dato un erede              il tema della 'decisione d'amore' al corno.             dicemmo che il finale suona come una grandiosa         L'introduzione orchestrale del primo movimento
maschio e il quarto mese di matrimonio. Wagner          Ecco perché la partitura non avrebbe mai dovuto         polonaise suonata da Kociusko e Sobiesky?".            ("In kräftigern, nicht zu schnellem Tempo")
si era sposato con Cosima Liszt, di ventiquattro        essere pubblicata (anche se lo fu nel 1878 per          In seguito però Joachim doveva manifestare a           stabilisce subito un dualismo fra toni drammatici
anni più giovane di lui, il 25 agosto precedente,       motivi economici); infatti, come scriveva Richard       Clara Schumann, vedova del compositore, il             affini a quelli dell'ouverture del "Manfred", e una
dopo una relazione adulterina durata alcuni anni        a Cosima, "soltanto noi due sappiamo bene               proprio disappunto per le soverchie difficoltà         seconda idea più serena: in seguito in tutto tempo
da cui erano nati tre figli, tutti battezzati con       quale sia la sua origine".                              della scrittura violinistica; nel 1858 il violinista   gli interventi orchestrali sono sobri e misurati, e
nomi di suoi personaggio operistici: Isolde, Eva                                                                fece alcune prove di esecuzione presso il              lasciano venire in primo piano il solista; questi
e appunto Siegfried. Cosima, che alla morte del                                                                 Gewandhaus di Lipsia, ma il risultato sembrò           palesa subito la cifra espressiva della propria
marito sarebbe diventata la sacerdotessa del                                                                    così poco soddisfacente da indurre Clara a non         scrittura, meditativa e introversa; e tutto il
suo culto a Bayreuth, era figlia di Franz Liszt e          / Zwickau 1810 / Endenich, Bonn 1856                 includere la partitura nell'opera omnia di             movimento si sviluppa come una sorta di lungo
della bellissima Marie d'Agoult, e prima moglie                                                                 Schumann, che Brahms andava curando per                monologo interiore del violino, anche se atteggiato
del pianista e direttore d'orchestra Hans von                                                                   l'editore Breitkopf. L'autografo rimase in             a soluzioni espressive molto variegate. Notevoli
Bülow, un wagneriano di ferro. Nella loro dimora
svizzera di Triebschen, sul lago di Lucerna,
                                                           Robert                                               possesso di Joachim e, dopo la morte di questi,
                                                                                                                venne ceduto alla bibltoteca di stato prussiana,
                                                                                                                                                                       in particolare la lunga e dubbiosa parentesi dello
                                                                                                                                                                       sviluppo, costruita sull'iterazione di brevi frasi,
quella mattina del 25 dicembre il compositore              Schumann                                             con la clausola che non sarebbe stato suonato          e la coda che imprime una svolta verso una
aveva radunato una piccola orchestra che, non                                                                   prima di un secolo dalla morte dell'autore.            chiara affermazione ottimistica. Assai breve è il
appena Cosima si affacciò dalla sua camera,                                                                     Ciò nonostante la pronipote di Joachim Jelly           movimento centrale ("Langsam"), aperto dal
cominciò a suonare questo poema sinfonico                                                                       D'Aranyi (1895-1966), violinista anch'essa, si         suono del violoncello che dialoga poi con il
dall'organico in miniatura (13 strumenti: flauto,
                                                           Concerto per violino e                               mise negli anni Trenta sulle tracce del concerto,      solista; una soluzione di cui Brahms si ricorderà
oboe, due clarinetti, fagotto, due corni, tromba,          orchestra                                            in seguito a presunte rivelazioni spiritistiche;       nel Secondo concerto per pianoforte: è
archi), testimonianza di un'ispirazione domestica,                                                              trovò terreno fertile nella propaganda nazista,        certamente questo il momento più intimistico
'reservata', placidamente confidenziale e                                                                       che, dopo la proibizione della musica di               della partitura, dove prevale la cifra linea ed
intimistica del tutto inconsueta per Wagner.               durata: 32 minuti circa                              Mendelssohn per motivi razziali, poteva rimettere      elegiaca del solista. Senza soluzione di continuità
La scena della sveglia di Cosima e dell'offerta            nota di Arrigo Quattrocchi                           in repertono una partitura violinistica di un autore   succede il finale ("Lebhaft, doch nicht schnell"),
musicale dell'Idillio è stata meticolosamente                                                                   tedesco. La prima esecuzione avvenne quindi il         il tempo che mostra più chiaramente le difficoltà
ricostruita da Luchino Visconti nel film Ludwig.                                                                26 Novembre 1937 con Georg Kulenkampff e               tecniche del concerto, tanto che Clara Schumann
Il manoscritto originale porta questa dicitura          Curioso destino quello del Concerto per violino         i Berliner Philharmoniker diretti da Karl Böhm,        aveva suggerito a Joachim di riscriverlo; è qui
criptica: "Idillio di Triebschen, con il canto          in re minore di Robert Schumann: rimanere               in una versione riveduta e abbreviata. Jelly           che si compie una improvvisa conversione verso
dell'Uccello di Fidi e l'Aurora d'Arancio,              ineseguito durante la vita dell'autore, e poi           D'Aranyi suonò a sua volta la pagina il 16             un tema brillante di polacca; ma questo non
presentato come omaggio sinfonico per                   sepolto in una biblioteca fino a ottantaquattro         febbraio 1938 con la BBC Symphony Orchestra            impedisce al movimento di accogliere diversi
l'anniversario della sua Cosima dal suo Richard,        anni dalla sua stesura. Schumann aveva scritto          diretta da Adnan Boult. Per una esecuzione             episodi che si riallacciano al clima prevalente
Kazushi Ono Alena Baeva - violino - Orchestra della Toscana
della partitura, dando pieno sostegno alla               per il teatro musicale scrisse malvolentieri l'opera   tastiera ("La valse", compo­sta subito dopo, fu         e caratteristica di Ravel, quasi implicita nella
definizione che l'autore offrì della sua creatura:       kolossal Prométhée (1900) e il dramma lirico           pensata contemporaneamente nel­la versione              ricchezza dei colori della scrittura pianistica del
"una riflessione di consapevole serietà, dal fondo       Pénélope (1913). Al teatro di parola dedicò            pianistica e in quella orchestrale). Ravel attese       compositore, e realizzata sempre con una cura
della quale emergono spesso sprazzi di felicità".        invece qualche energia in più. Vanno almeno            alla stesura del brano negli anni della prima           meticolosa, grazie a uno straordinario domi­nio
                                                         ricordate le musiche di scena per il dramma            guerra mondiale, e la gestazione si rivelò              del mezzo orchestrale.
                                                         Pelléas et Mélisande di Maurice Maeterlinck            estrema­mente travagliata; sia per le vicende           A questo proposito sono illuminanti le parole
                                                         (1898), poi interamente rivestito di note da           belliche, che vide­ro il compositore arruolarsi         dell'a­mico Roland-Manuel: "Questa metamorfosi
   / Pamiers 1845 / Parigi 1924                          Claude Debussy.                                        volontario nell'esercito francese, sia per le           dei pezzi pianistici in lavori sinfonici era un gioco
                                                         La Pavane op.50 è una delle opere più note             vicende private, incentrate sulla perdita della         per Ravel, un gioco giocato alla perfezione,
                                                         di Fauré. Anche chi non frequenta il repertorio        madre, fonte di una grave crisi depres­siva. Così,      cosicché la trascrizione superava il fascino
   Gabriel                                               classico ce l'ha nelle orecchie, poiché è stata
                                                         sfruttata dalla danza (nel 1917 entrò nel repertorio
                                                                                                                sebbene lo spartito pianistico venisse ini­ziato
                                                                                                                nel 1914 e costituisse il principale impegno di
                                                                                                                                                                        dell'originale. L'abilità ha raggiunto il suo
                                                                                                                                                                        vertice in "Le tombeau de Couperin". Questa
   Fauré                                                 dei Balletti Russi), dal pop e dal cinema – nella      quegli anni, la sua definitiva conclusione si poté      trascrizione sortisce un effetto che è virtualmente
                                                         colonna sonora del Divo di Paolo Sorrentino.           rea­lizzare solamente nel novembre 1917.                mozar­tiano. Una severa necessità governa ogni
                                                         Composta nel 1887 per orchestra e coro (che            Si trattava, secondo le parole dell'autore a un         movimento; con estrema semplicità ed
                                                         può anche venir omesso come avviene nella              amico, di una "suite francese" composta di sei          economia Ravel ottiene bril­lantezza e varietà di
   Pavane op.50                                          presente esecuzione), presenta tratti eleganti e       movimenti, cia­scuno dei quali dedicato alla            colori nel corso di tutto il lavoro, una precisione,
                                                         sfumati, il corrispettivo in musica di una pittura     memoria di un amico scomparso in guerra:                infatti, che eguaglia e forse sorpassa i più brillanti
                                                         preraffaellita. Il pezzo, che riecheggia nel nome e    Prélude, Fugue, Forlane, Rigau­don, Menuet,             successi del suo virtuosismo orchestrale".
                                                         nella struttura una danza d'origine rinascimentale,    Toccata. L'omaggio ai defunti si realiz­za non          Nella versione pianistica, ad esempio, Ravel
   durata: 6 minuti circa                                sta tutto nella melodia semplice ed elusiva,           attraverso pagine di intonazione luttuosa, ma           ricorre spesso all'intreccio fra le due mani per
   nota di Gregorio Moppi                                dapprima enunciata dal flauto sul pizzicato degli      attraverso forme consacrate della tradizione            evocare, con una modificazione timbrica, le due
                                                         archi e poi replicata tante e tante volte quasi        france­se. Il titolo chiarisce il secondo intento del   tastiere del cem­balo. Questo gioco viene
                                                         invariata sopra un basso armonico altrettanto          brano. Il ter­mine "tombeau", che non ha diretta        tradotto, nella versione orche­strale, con
Caratteri distintivi di Gabriel Fauré sono il lirismo,   ripetitivo.                                            allusione funebre, è inteso nella antica accezione      l'alternanza continua degli strumenti a fia­to, che
la pudicizia dell'ispirazione, una scrittura sottile e                                                          di "omaggio a". Dun­que anche un omaggio alla           è uno dei principi che innerva da cima a fon­do la
sofisticata, la vibratilità dei colori, il senso di                                                             civiltà strumentale del barocco francese,               ricchissima partitura.
sospensione armonica e melodica, il rifiuto di                                                                  identificata nella persona di François Couperin le      La successione dei vari movimenti, nell'ultima
ogni magniloquenza. I suoi lavori, rimasti ai               / Ciboure, Bassi Pirenei 1875 / Parigi 1937         Grand, il sommo clavicembalista presso la corte         versio­ne, non si richiama ai principi barocchi,
margini del repertorio corrente, sembrano                                                                       di Luigi XIV. A scanso di equivoci è bene precisare     quanto piut­tosto alla sinfonia classica, con un
sostare in un limbo atemporale in cui modernità                                                                 che l'omaggio a Couperin è puramente                    primo movimento bitematico, un tempo lento,
e passato anche assai remoto si dissolvono entro
uno stile misurato e personalissimo, al limite
                                                            Maurice                                             nominale, senza alcuna citazione testuale di
                                                                                                                musiche del cembalista. Ravel si inserisce,
                                                                                                                                                                        un minuetto e un tempo brillante. Il Prélude
                                                                                                                                                                        (Vif) è interamente percorso da un incessante
dell'austerità sentimentale. Perciò Fauré preferì           Ravel                                               insomma, in modo per­sonale nella corrente              scorrere di sestine, soprattutto fra i legni, con un
esercitarsi prevalentemente nella dimensione                                                                    "neoclassica" - che si affermerà compiutamente          ruolo preminente dell'oboe. Segue una Forla­ne
intima della musica da camera, della lirica vocale,                                                             e vivrà la sua grande stagione fra le due guerre        (Allegretto) dalle movenze eleganti, con una
del pianoforte. Scelte che riflettono l'estraneità,                                                             - e insieme si contrappone all'avanguardia              sezio­ne centrale contrastante ma legata
per una parte consistente della sua vita, alle
                                                            Le tombeau de Couperin                              francese, capeggiata da Cocteau e Satie, che            tematicamente e affidata ancora ai legni, guidati
istituzioni musicali francesi che contavano (non                                                                teoriz­zava polemicamente il ricorso a una "musica      dalla coppia di flau­ti. Il Menuet (Allegro moderato),
era stato allievo del Conservatorio, non aveva                                                                  d'uso". Due anni più tardi Ravel accolse l'invito       fra i più raffinati esem­pi consimili di Ravel, viene
vinto il prestigioso Prix de Rome, non era                                                                      dei Concerts Pasdeloup di curare una versione           seguito da una Musette (così definita nella
rappresentato all'Opéra: ecco perché nel 1905               durata: 17 minuti circa                             orchestrale del lavo­ro (che venne poi eseguita il      versione pianistica) e da una ripresa che coniuga
la sua nomina a direttore del Conservatorio di              nota di Arrigo Quattrocchi                          20 febbraio 1920 sotto la direzione di Rhené-           elementi di entrambe le danze. Il Rigaudon
Parigi destò le proteste del corpo docente) e di                                                                Baton). Espulse il secondo e il sesto brano dalla       (Assez vif), infine, interrotto da una malinconica
conseguenza all'accademismo compositivo e a                                                                     suite e mutò la disposizione dei rima­nenti             sezio­ne centrale affidata a oboe e corno inglese,
certa retorica espressiva a esso correlata. Solo         La versione originale di Le tombeau de Couperin        (Prélude, Forlane, Menuet, Rigaudon). Lungi             conclude l'omaggio alla civiltà francese con una
una volta infatti si sperimentò nella Sinfonia           fu destinata da Maurice Ravel al pianoforte;           dall'es­sere un caso isolato nel catalogo del           impostazione brillante e ritmicamente incisiva.
(1884) per poi, comunque, distruggerne presto            e si trattò dell'ultima pagina concepita dal           compositore, il passaggio dalla versione pianistica
il manoscritto che non lo soddisfaceva, mentre           compositore diretta­mente per lo strumento a           a quella orchestrale è invece una prassi peculiare
rubrica di Silvia Venturi

Violini Primi                   Violoncelli          Corni
                                                                             Cari spettatori ...
Daniele Giorgi *                Luca Provenzani *    Paolo Faggi *
William Chiquito *              Augusto Gasbarri *   Matteo Leone *          "È passato un altro Natale.
Paolo Gaiani **                 Andrea Landi **                              A noi "discai" diversamente giovani piace ricordare come
Patrizia Bettotti               Simone Centauro      Trombe                  andavano i "dicembri" di qualche tempo fa, quando, nelle
                                                                             ultime due settimane prima di Natale, avevi fisse in negozio
Fiammetta Casalini              Giovanni Simeone     Luca Betti *
                                                                             tre o quattro file di persone in attesa del proprio turno.
Clarice Curradi                                      Donato De Sena *
                                                                             Non c'era famiglia che non facesse almeno un regalo
Marcello D'Angelo               Contrabbassi
                                                                             a tema musicale, vuoi l'opera per il nonno, vuoi l'ultimo
Chiara Foletto                  Amerigo Bernardi *   Timpani
                                                                             gruppo rock per il figlio.
Alessandro Giani                Luigi Giannoni **    Matteo Modolo *         Purtroppo ormai la musica non si ascolta quasi mai da
                                Giovanni Ludovisi                            un supporto fisico, ma a noi piace comunque offrirvi quel
Violini Secondi                                      Arpa                    qualcosa in più che la musica liquida e gli acquisti online
Clara Franziska Schötensack *   Flauti               Cinzia Conte *          non possono dare. Buon 2022 a tutti."
So Yeon Kim *                   Fabio Fabbrizzi *
Stefano Bianchi **              Silvia Marini                                I consigli di ascolto sono interamente dedicati al
Gabriella Colombo                                                            programma di questa sera. La Pavane di Gabriel Fauré
Francesco Di Cuonzo             Oboi                                         in un cd firmato Decca, nell'esecuzione dell'Academy of
Susanna Pasquariello            Alessio Galiazzo *                           Saint Martin in the Fields diretta da Sir Neville Marriner
Marco Pistelli                  Flavio Giuliani *                            (Decca, 1 cd. €7,00). Segue la bellissima registrazione
                                                                             de l'Idillio di Sigfrido di Richard Wagner qui curata dal
Viole                           Clarinetti           * prime parti
                                                                             grande direttore austriaco Herbert von Karajan sul podio
Stefano Zanobini *              Emilio Checchini *   ** concertino
                                                                             dei Wiener Philharmoniker (Deutsche Grammophon, 1
Caterina Cioli **               Marco Ortolani *                             cd €10,00). In ultimo il Concerto per violino di Robert
Valentina Gasperetti                                                         Schumann in una registrazione dal vivo del 1994 di Gidon
Sabrina Giuliani                Fagotti              Ispettore d’orchestra   Kremer (Warner Music, 1 cd €7,00).
Pierpaolo Ricci                 Paolo Carlini *      e archivista            Questi e altri titoli disponibili presso la sede di Dischi
                                Umberto Codecà *     Alfredo Vignoli         Fenice in via Santa Reparata 8/B a Firenze dal lunedì al
                                                                             sabato10-14 e 15.30-19.30.
                                                                             Info e prenotazioni tel. 055 3928712 (anche whatsapp)
                                                                             email: info@dischifenice.it
41a Stagione Concertistica
2021 / 2022                                                      FONDAZIONE                        Consiglio di                    Amministrazione
                                                                 ORCHESTRA                         Amministrazione                 Simone Grifagni
                                                                                                   Maurizio Frittelli presidente   Cristina Ottanelli
                                                                 REGIONALE                         Nazzareno Carusi vice
                                                                 TOSCANA                           Elisabetta Bardelli             Servizi tecnici
                                                                                                   Antonella Centra                Angelo Del Rosso
                                                                 Via Verdi, 5 - 50122 Firenze      Maria Luisa Chiofalo            Ospitalità e sala
                                                                 tel. (+39) 055 2340710
                                                                                                                                   Teatro Verdi
                                             concertatore        tel. (+39) 055 2342722            Revisore unico
                                                                                                                                   Fulvio Palmieri

                                    William
                                                                 fax (+39) 055 2008035             Vittorio Quarta
                                                                                                                                   Paolo Malvini
                                                                                                   Direttore generale
                                                                 info@orchestradellatoscana.it                                     Francesco Bazzani
                                                                                                   Marco Parri

                                   Chiquito
                                                                 orchestradellatoscana.it                                          Tommaso Cellini
                                                                                                   Direttore artistico             Mattia Conti
                                                                                                   Daniele Rustioni                Gaia Cugini
                                                                                                                                   Ginevra De Donato
                                                                                                   Direttore onorario              Elena Fabbrucci
                                                                                                   James Conlon

                                                                  CO
                                                                     Istituzioni
                                                                           oncertistiche
                                                                                   rchestrali
                                                                                                                                   Leone Fossati
                                                                                                                                   Vittoria Frassinelli
                                                                                                   Direttore ospite principale
                                                                                                   Nil Venditti                    Enrico Guerrini
                                                                                                   Beatrice Venezi                 Caterina Lupi
                                                                                                                                   Giulia Marinacci
                                                                                                   Direzione artistica             Chiara Marrucelli
                                                                                                   Cristian Carrara                Giulia Mazzone
                                                                                                   Paolo Frassinelli               Irene Modica Amore
                                                                                                   Tiziana Goretti                 Elisa Paterna
                                       musiche di MOZART         Progetto grafico e                Giulia Nuti                     Gaia Pucci
                                                                 impaginazione                                                     Francesca Rigutini
                             BACH/CASTELNUOVO-TEDESCO            Ambra Greco
                                                                                                   Direzione generale,             Alice Zanobini
                                                                                                   sviluppo e personale
                                      SCHUBERT/MAHLER                                              Elisa Bonini                    Palcoscenico
                                                                 Crediti Foto                      Stefania Tombelli               Teatro Verdi
                                                                 Vladimir Shirokov (cop, 7)        Arianna Morganti                Walter Sica
                                                                 Miyoshi Eisuke (cop)              Andrea Gianfaldoni              Carmelo Meli
                                                                 Herbie Yamaguchi (6)                                              Sandro Russo
                                                                 Marco Borrelli (18)               Comunicazione                   Alessandro Goretti
                                                                                                   Riccardo Basile
                                                                                                   Ambra Greco
                                                                                                   Sara Bertolozzi

                                                  27
                                                                 Contributi                        TEATRO VERDI                    Orari di apertura
                                                                 Gregorio Moppi (2, 8, 10)         Via Ghibellina, 99 - Firenze    / Da martedì a venerdì
                                                                 Rosaria Parretti (4-5)            teatroverdifirenze.it           ore 10-13 e 15-19;
                                                                 Arrigo Quattrocchi (8-9, 10-11)                                   sabato ore 16-19
                                                                 Silvia Venturi (13)               BIGLIETTERIA                    / Nei giorni di spettacolo
                                               GENNAIO                                             Via Ghibellina, 97 - Firenze    anche 20-21
                                                                                                   tel. (+39) 055 212320
                                             giovedì ore 21:00
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