Il nuovo album di Giovanni Russo ALIVE - ilSottosopra

Pagina creata da Michele Liguori
 
CONTINUA A LEGGERE
Il nuovo album di Giovanni
Russo ALIVE
Accompagnato dall’evocativo videoclip di “Acqua Tersa”, esce
per Digressione Music, “Alive“, il nuovo album firmato
da Giovanni Russo, musicista dal lungo ed articolato percorso
musicale nel corso del quale ha pubblicato diversi album come
solista (“Don pepp’ u pacce”, “Prima matina”) e composto
musiche per documentari e pubblicità.
Nel titolo sono racchiuse le ispirazioni di questo nuovo disco
con il quale l’artista pugliese fa ritorno a casa, alle sue
origini e alla sua giovinezza, come scrive nelle note di
copertina: “L’ulivo è il simbolo della mia terra natìa, delle
mie origini, della mia giovinezza. È il simbolo dei miei
ricordi. L’ulivo simboleggia il ritorno a casa, e il suo
profumo è simile ad un abbraccio che mi stringe ogni volta che
torno in Puglia. Il dialetto è la lingua che respiro e che
parlo ogni giorno, e sebbene io abbia passato la maggior parte
della mia vita altrove, posso dire con certezza di non averlo
mai dimenticato. In questo disco completo un discorso iniziato
tanti anni fa, arricchito di tanti anni di esperienza
musicale”.
Composto da tredici brani in cui vengono evocati i suoni, i
sapori, i colori e gli odori della Puglia, il disco
rappresenta un ideale ponte tra presente, passato e futuro.
Dal punto di vista musicale, questo lavoro vede Giovanni Russo
alle prese con un suono dal tratto tipicamente world nel quale
convergono tra incroci ed attraversamenti sonori, elementi di
jazz, funky e pop.
Fondamentali nella costruzione di un così vario coté sonoro è
il folto gruppo di strumentisti che si alternano al fianco di
Giovanni Russo nei vari brani: Livio Gianola (chitarra 8
corde), Teo Ciavarella e Umberto Sangiovanni (piano), Michele
Carrabba (clarinetto basso), Flaviano Braga (fisarmonica e
bandoneon), Sergio Picucci (basso elettrico), Michele
Telera (contrabasso), Stefano Pesante (flauto e sax
soprano), Mauro del Grosso (arciliuto), Cesare Rizzi, Eugenio
Ambrosino e Corrado Niglio (chitarre elettriche), Alfredo
Ricciardi e Gennaro Calabrese (percussioni), Antonio
Cicoria (batteria) e le voci di Luana Croella, Annamaria
Mirasole e Piernicola Dalla Zeta.
Sin dalle prime battute di “Dhauno”, brano che apre il disco
con i suoi echi mediorientali, incontriamo storie di gente
comune, frammenti di ricordi, storie e riflessioni sociali, il
tutto impreziosito da un uso raffinatamente lirico del
dialetto pugliese. Così, “Giostrantica” rimanda alle feste di
paese ed all’infanzia felice, “Storie” propone una serie di
personaggi e storie legati alla vita di un piccolo centro e
“File” ci regala una perla del repertorio di Silvano
Spadaccino. Si prosegue con il tema dell’emigrazione in “Acqua
tersa” e l’acquerello sonoro di un paesaggio pugliese della
title-track che ci accompagnano all’inno alla natura “Parla cu
sole”. Non è tutto, perché a seguire arriva il canto dedicato
alla natura “Prima matina” e la bella rilettura di “Sempre
poveri” di Matteo Salvatore. “Arrivurè”, “Nind cagne” e la
splendida ninna nanna “Aria” concludono un disco di rara
bellezza che rende omaggio alla Puglia e alla sua gente,
conservando intatta la fiaccola della tradizione. Insomma,
“Alive” conferma l’impegno profuso, in questi anni,
dall’etichetta molfettese nella valorizzazione e nella
diffusione della musica popolare pugliese, attraverso
pubblicazioni di grande spessore culturale.
“Da Fellini a Tarantino – Le
colonne sonore italiane di
successo nel mondo”
Domenica 21 luglio in Piazza Cesare Battisti a Foggia continua
l’estate di “Non soli, ma ben accompagnati”Davanti al Teatro
Giordano in scena lo spettacolo di immagini, parole e musica.
“Da Fellini a Tarantino – Le colonne sonore italiane di
successo nel mondo” di e con Vince Tempera

Continuano gli imperdibili eventi della rassegna “Non soli, ma
ben accompagnati – Festival D’Arte Apuliae 2019”. Domenica 21
luglio alle ore 21:00 davanti al teatro U. Giordano è la volta
dello spettacolo “Da Fellini a Tarantino – Le colonne sonore
italiane di successo nel mondo”, che vede la presenza a Foggia
di Vince Tempera, il musicista dei record con le sue 43
partecipazioni al Festival di Sanremo come direttore
d’orchestra, 20 edizioni del Festivalbar, 6 edizioni
dell’Eurofestival, le 650.000 copie vendute del singolo del
cartone animato “Ufo Robot” di cui è autore, i 5 milioni di
dischi venduti con le sigle del seguitissimo telefilm “Mork &
Mindy” (“Nano – Nano”), “Remi”, “Anna dai capelli rossi”,
“Hello! Spank” e moltissimi altri.

Lo spettacolo è un viaggio nel mondo della grande musica da
film scritta da compositori italiani; d’altro canto, dopo gli
americani, gli italiani sono i compositori che nel mondo hanno
ricevuto più Oscar nella musica.

Proiezioni di film-cult che hanno fatto la storia del cinema,
come La dolce vita, La strada, Il padrino, C’era una volta il
west, Metti una sera a cena, Profondo rosso, curiosità e
aneddoti sul mondo cinematografico raccontati da Vince
Tempera, musiche di compositori grandissimi come Rota,
Morricone, Piccioni, Ortolani, Bacalov interpretate dallo
stesso Tempera al pianoforte e dal quartetto d’archi
dell’Ensemble “U. Giordano” composto da Marcello De Francesco
e Pantaleo Gadaleta (violini), Dino De Palma (viola) e Luciano
Tarantino (violoncello).

Immagini, parole e musica; ecco i tre ingredienti di uno
spettacolo che vede come protagonista assoluto Vince – nome
d’arte da Vincenzo –, in veste sia di narratore e pianista che
di compositore, considerato che si ascolteranno alcuni dei
suoi temi più noti, come “Sette note in nero”, poi utilizzato
anche da Quentin Tarantino nel film Kill Bill.

La storia di questo artista è nota a tutti. Chi non ricorda la
frase di tanti grandi presentatori del Festival di Sanremo
“Dirige l’orchestra il Maestro Vince Tempera“? Sì, perché lui,
dopo il diploma in pianoforte e composizione al Conservatorio
di Milano, inizia a suonare nelle orchestre di Gorni Kramer,
Franck Pourcel, per poi debuttare al festival di Sanremo con
la canzone “Zingara” cantata da Iva Zanicchi. Collabora con
numerosi artisti di rilievo nazionale quali Lucio Dalla,
Loredana Bertè, Iva Zanicchi, i Nomadi, Claudio Baglioni,
Antonello Venditti, e internazionale come Arthur Conley,
Wilson Pickett, Natalie Cole, Dee Dee Bridgewater e molti
altri. Negli anni ’70 e ’80 scrive e produce numerose sigle di
cartoni animati (tra le altre, “Capitan Harlock”, “Remi”,
“Anna dai capelli rossi”, “Goldrake”, “L’ape Maia”, “Daitan
3”, “Hello! Spank”, “Ufo Robot”) e realizza oltre 80 colonne
sonore tra cui “Fantozzi”, “Febbre da cavallo”, “Sette note in
nero”. Negli ultimi anni lavora quasi in esclusiva per la RAI,
componendo le musiche di diverse fiction di successo. Intensa
anche la sua attività di talent scout: tra le sue scoperte
Fabio Concato, Zucchero, Biagio Antonacci, Fiorello, Gianluca
Grignani, Negramaro, Andrea Guerra.

Spicca la presenza sul palco, accanto a Vince Tempera, di Dino
De Palma, direttore artistico della rassegna e solista
internazionale, che si mostra particolarmente soddisfatto di
questo concerto. «La rassegna Non soli, ma ben accompagnati –
dichiara – è un fiore all’occhiello della programmazione
estiva della città di Foggia, essendo parte del progetto
regionale triennale D.A.M.A. (Daunia, Arte, Musica, Anima),
rete territoriale con capofila il Comune di Foggia e il Teatro
“U. Giordano”. Un grande progetto artistico nato in Capitanata
e ideato dalle più rappresentative realtà culturali del
territorio con la finalità di allargare la proposta culturale
cittadina in un’ottica di sempre maggiore apertura e qualità
dell’offerta artistica».

Il concerto inizia alle ore 21.00. La cittadinanza è invitata
a partecipare. L’ingresso è libero.

Il nuovo singolo dei Maneskin
fa impazzire i fan
L’altra dimensione è il
nuovo singolo del gruppo musicale dei Maneskin, pubblicato
l’11 aprile 2019
come quarto estratto dell’album “Il Ballo della Vita”. Il
brano, con
oltre 50 milioni di stream su Spotify, è accompagnato dal
videoclip che ad oggi
conta più di 70 milioni di visualizzazioni su YouTube. L’altra
dimensione è
un pezzo molto importante perché nel ritornello è citato il
nome dell’album. Il
videoclip rappresenta la Spagna andalusa, con la presenza di
violini acuti,
tipici della zona. Damiano, frontman del gruppo, dice: “Il
testo credo sia
uno dei più profondi del disco.”

Domenica al Chiostro Santa
Chiara di Foggia l’ensemble
di percussioni
Continuano gli eventi dell’estate foggiana di “Non soli, ma
ben accompagnati” – edizione 2019

Domenica 14 luglio alle ore 21.00 al Chiostro Santa Chiara di
Foggia l’ensemble di percussioni guidato da Filippo
Lattanzi propone

“Suoni dai mondi”

Special guest: Giovanni Astorino, violoncello
Dopo il grande successo del concerto di apertura della
rassegna “Non soli, ma ben accompagnati”, che ha ospitato i
New Trolls e l’Orchestra della Magna Grecia, continuano gli
appuntamenti musicali domenicali dell’estate foggiana.

Domenica prossima 14 luglio alle ore 21.00 nell’incantevole
cornice del Chiostro Santa Chiara è la volta di “Suoni dal
mondo”, il concerto che vedrà in scena il virtuosistico gruppo
di percussioni guidato da Filippo Lattanzi, talento tra i più
interessanti e completi della sua generazione, apprezzatissimo
dalla critica e dal pubblico per la sua capacità di
comprendere nel suo repertorio brani di culture molto diverse
tra loro.

Spettacolare l’impatto visivo e acustico del concerto, che
riunisce tradizioni e musiche del vasto repertorio del mondo
degli strumenti a percussione e che propone melodie
provenienti da varie culture.

Sul palco, insieme a Filippo Lattanzi, i musicisti Francesco
D’Aniello, Andrea Saracino, eccellenza foggiana, la nota
percussionista macedone Mojca Sedeu, la statunitense Sara
Simonovska e allievi del Liceo Musicale “Carolina Poerio” di
Foggia.

Un viaggio musicale che ci condurrà dai brani di tradizione
popolare macedone a note melodie italiane e, perché no, anche
a quelle della nostra terra garganica.

Si ascolteranno brani per set up, come Rebounds B di Iannis
Xenakis, e non mancherà la musica del compositore per
eccellenza, J.S. Bach, del quale verrà proposto un corale a
quattro voci in una versione originalissima per marimba.

Ospite della serata, insieme al gruppo di percussionisti, il
violoncellista Giovanni Astorino per un incontro-scontro molto
suggestivo con il mondo delle percussioni.

Un programma per tutti i gusti musicali con un organico
originalissimo e un sound unico.

L’ingresso sarà consentito dalle ore 20.30 fino ad esaurimento
dei posti.

La rassegna “Non soli, ma ben accompagnati” è parte del
progetto regionale triennale D.A.M.A. (Daunia, Arte, Musica,
Anima), rete territoriale che ha come capofila il Comune di
Foggia e il Teatro “U. Giordano” e come partner quattro
associazioni della città. Un grande progetto artistico nato in
Capitanata e ideato dalle più rappresentative realtà culturali
del territorio con la finalità di allargare la proposta
culturale cittadina in un’ottica di sempre maggiore apertura e
qualità dell’offerta artistica.

La cittadinanza è invitata a partecipare. L’ingresso è libero.
Apre con il rock la rassegna
a Foggia. Grandi artisti come
i Neri per Caso, Andrea
Rivera, i Radiodervish, Vince
Tempera, Filippo Lattanzi e
tanti altri.
Domenica 7 luglio alle 21 il primo grande evento dell’estate
foggiana di “Non soli, ma ben accompagnati” – edizione 2019.
In Piazza Cesare Battisti i New Trolls e l’Orchestra Sinfonica
della Magna Grecia

in”Concerto grosso per i New Trolls. Omaggio a Luis Bacalov”

Apre con il rock sinfonico dello storico gruppo di Vittorio De
Scalzi la rassegna che ogni domenica di luglio e agosto porta
a Foggia grandi artisti come i Neri per Caso, Andrea Rivera, i
Radiodervish,

Vince Tempera, Filippo Lattanzi e tanti altri.

Torna “Non soli, ma ben accompagnati”, la rassegna del
Festival d’arte Apuliae che da qualche anno arricchisce la
proposta culturale estiva della città di Foggia, portando
spettacoli e concerti nella suggestiva Piazza Cesare Battisti
e nel prezioso Chiostro Santa Chiara.
Otto gli appuntamenti domenicali, dal 7 luglio al 25 agosto,
con una programmazione che spazia dalla musica pop al rock,
dalla classica al jazz, dall’etnica alle colonne sonore,
dall’intrattenimento al teatro.

Si inizia domenica 7 luglio in Piazza Cesare Battisti (davanti
al Teatro Giordano) con i New Trolls e l’Orchestra della Magna
Grecia in “Concerto grosso per i New Trolls – Omaggio a Luis
Bacalov”.

Al centro della scena, insieme alla grande orchestra sinfonica
tarantina diretta da Maurizio Lomartire, Vittorio De Scalzi,
cantante, polistrumentista, compositore e fondatore di uno dei
gruppi più amati in Italia. Nella loro lunga carriera i New
Trolls hanno sperimentato e attraversato diversi generi: beat,
psichedelia, progressive, hard rock e pop melodico.

Concerto grosso per i New Trolls (1971) è considerato un
capolavoro, oltre che un disco di grande successo, con oltre
800.000 copie vendute.

Il lato A dell’album era un’opera originale con musica scritta
dal compositore Luis Enriquez Bacalov e arrangiamenti
orchestrali e testi di Sergio Bardotti. Nella seconda facciata
dell’album i New Trolls proponevano l’incisione di una
improvvisazione musicale.

Domenica gusteremo ancora una volta, in una versione
originalissima, lo straordinario “rock sinfonico” dei New
Trolls e la perfetta fusione della musica barocca del ‘700 con
il rock progressive italiano.
A seguire, ogni domenica di luglio e agosto, gli spettacoli
porteranno in scena i grandi nomi del panorama artistico
nazionale: il 14 luglio sarà la volta del virtuosistico gruppo
di percussioni guidato da Filippo Lattanzi, il 21 luglio
toccherà a Vince Tempera con lo spettacolo “Da Fellini a
Tarantino, le colonne sonore italiane di successo nel mondo”,
quindi il 28 luglio con l’esilarante Andrea Rivera in “Che
razza di spettacolo!”, il 4 agosto i Neri per Caso in
concerto, l’11 agosto i Radiodervish e l’Orchestra Sinfonica
di Lecce e del Salento, il 18 agosto sarà la volta di “Stasera
Cinema!” e il 25 agosto si chiude con il Brass ensemble del
conservatorio “U. Giordano” diretto da Antonio Falcone.

Gli eventi del 7 luglio (New Trolls) e del 4 agosto (Neri per
caso) si svolgeranno in Piazza Cesare Battisti (inizio ore
21.00), gli altri nel Chiostro Santa Chiara (ingresso ore
20.30 – inizio ore 21.00).

L’ingresso a tutti gli eventi è libero fino ad esaurimento dei
posti.

La rassegna è parte del progetto regionale triennale D.A.M.A.
(Daunia, Arte, Musica, Anima), rete territoriale che ha come
capofila il Comune di Foggia e il Teatro “U. Giordano” e come
partner quattro associazioni della città. Un grande progetto
artistico nato in Capitanata e ideato dalle più
rappresentative realtà culturali del territorio con la
finalità di allargare la proposta culturale cittadina in
un’ottica di sempre maggiore apertura e qualità dell’offerta
artistica.

La cittadinanza è invitata a partecipare.
Alla Città del Cinema la
finale regionale di Sanremo
Rock & Trend 2019
Il 32° Sanremo Rock & Trend Festival, il più longevo e ambito
contest nazionale per rock band emergenti, arriva in Puglia
per la finale regionale del Live Tour 2019. Sabato 18 maggio
alle 19 sul palco de La Città del Cinema di Foggia arriveranno
le band pronte a sfidarsi a “colpi” di riff incendiari. In
palio c’è l’accesso alle fasi finali dell’edizione numero 32
del Sanremo Rock & Trend Festival dal 4 al 6 giugno al Teatro
Ariston di Sanremo, ultimo “scoglio” prima della finalissima
del 7 giugno.
GLI ARTISTI. Tredici gli artisti in gara, tutti rigorosamente
live: Nova Fluo da Bari, Sonic Crush da Manfredonia, Walter
Celi da Bari, No Bra Club da Bari, Anaconda Rock Band da
Conversano, Loy da Mesagne (BR), Valerya & Band da Lecce,
Walkman da Santeramo in Colle (BA), Vito Solfrizzo da
Conversano, mArte da Foggia, Midihands da Bari, Anteros da
Altamura (BA) e “0” dalla vicina Basilicata (provincia di
Potenza).
VALERIO ZELLI DEGLI ORO. La giuria che valuterà tutte le
esibizioni sarà presieduta da Valerio Zelli, produttore e
autore, voce della band O.R.O., e sarà composta da
professionisti del settore musicale fra cui il produttore
discografico e procuratore artistico Andrea Lybra; il
batterista e talent scoutMax Mattiolo; il neuropsichiatra-
psicoterapeuta esperto delle dinamiche musica/mente Antonello
Dell’Era in rappresentanza di Radio Irene; l’autore,
musicista, compositore ed esperto di concorsi e festival Fabio
Silvis e l’attrice e doppiatrice, esperta di comunicazione
inconsapevole e presenza scenica Roberta Paolini.
I PARTNER. Sono partner istituzionali del 32° Sanremo Rock&
Trend Festival: Assomusica (Associazione italiana degli
organizzatori e dei produttori di spettacoli di musica dal
vivo), F.I.P.I. Italia (Federazione Internazionale Proprietà
Intellettuale) e NUOVOIMAIE (Nuovo Istituto Mutualistico per
la tutela dei diritti degli Artisti Interpreti Esecutori).
LA FINALE. La serata, ad ingresso libero, è organizzata da
Radio Irene e verrà ripresa e trasmessa su YouTube Official
channel Sanremo Rock e sul canale On Music del circuito Vision
Tv. Info su www.sanremorock.it

“HYPNOS”. Il nuovo                                album
dell’artista                                         di
handpan Maurizio Ran
“HYPNOS” è un viaggio alla ricerca dell’equilibrio
interiore. Hypnos è un album di 15 brani presentato in
anteprima il 7 maggio al Palazzetto dell’Arte di Foggia, con
la sinergia di artisti e musicisti che hanno condiviso il
percorso ideato da Maurizio Rana.

Dopo un anno di pausa, l’etichetta RadioSpia records pubblica
un nuovo album, di circa 73 minuti, che vuole essere un
viaggio ideale alla ricerca dell’equilibrio fra mente, anima e
spazio circostante. “Grazie al talento di Maurizio, abbiamo
potuto realizzare un percorso musicale di grande energia e
lontano dal caos. Un lavoro di quasi due anni che documenta la
fine di una ricerca sonora e l’inizio di una nuova fase
artistica“, ha dichiarato Marco Maffei, responsabile
dell’etichetta RadioSpia.

Il titolo del disco deriva da una frase del celebre regista
giapponese Akira Kurosawa “L’uomo è un genio quando sogna“,
parallelismo ideale con il Dio greco Hypnos (figlio della
Notte e gemello di Tanatos), che aveva il potere di agire sui
sogni di uomini e Dei.
Durante la presentazione, moderata dalla cantante Giovanna
Russo e dalla giornalista Mariangela Mariani, i presenti hanno
potuto ascoltare gli interventi di Maurizio Rana (handpan),
di Donatella Damato (insegnante di Yoga), di OrEx Dance
Tribe (compagnia di danzatrici presente in uno dei video e in
copertina).

A sorpresa, è stata eseguita anche una performance musicale
immersiva con i musicisti Torindo Colangione (basso
fretless), Mickael Brest(handpan e percussioni) e Giovanna
Russo (campane tibetane e altri suoni), che insieme a Maurizio
Rana hanno regalato ai presenti un live davvero avvolgente.

La presentazione ha anche svelato in anteprima il videoclip
del brano “Asa Crime“, filmato a New York, Parigi e Foggia da
Sara Sabatino e Marco Elia Morea.
L’album Hypnos verrà distribuito in tutto il mondo dal 9
maggio.

Un breve nota sull’handpan: Considerato lo strumento del terzo
millennio, esso è una percussione armonica fatta di leghe
metalliche nata nel 1999, con enormi potenzialità ritmiche e
melodiche e riconoscibile per la sua forma che ricorda un
disco volante.

Sul palco dell’Auditorium
Santa    Chiara  con   il
flautista DAN LAURIN,  la
clavicembalista ANNA PARADISO
e il TRIO X OF SWEDEN.
Otto appuntamenti di musica, teatro, conversazioni,
approfondimenti culturali. Venerdì 26 aprile ultimo
appuntamento della rassegna Musica felix con il grande
concerto “HERE AND NOW!”, che unisce musica barocca a jazz.

Si chiude la rassegna Musica felix 2019 con uno spettacolo
internazionale che spazia da arrangiamenti in chiave jazz a
brani originali, da capolavori del folk svedese al barocco. Un
programma, quello dello spettacolo “Here and now!”, nel quale
trionfa sempre l’improvvisazione e la gioia contagiosa di
creare musica insieme qui ed ora.
Protagonisti sul palco dell’Auditorium Santa Chiara di Foggia
il 26 aprile 2019 alle ore 20.00 Dan Laurin, definito dalla
critica americana il “Charlie Parker del flauto dolce” e
conosciuto in tutto il mondo come uno dei più grandi virtuosi
del suo strumento, insieme a musicisti internazionali della
scena barocca e jazz: la clavicembalista Anna Paradiso e
il Trio X of Sweden, composto da Lennart Simonsson
(pianoforte), Per V. Johansson (basso) e Joakim Ekberg
(batteria).

Dan Laurin è considerato dalla critica mondiale uno dei più
interessanti interpreti del flauto dolce. I suoi sforzi per
riscoprire le possibilità sonore del flauto lo hanno portato
alla costruzione di una solida struttura tecnica e uno stile
di gioco che lo ha portato a vincere numerosi premi tra cui
un Grammy e il Premio del Performer dalla Royal Swedish
Academy of Music.

Oltre a lavorare con la musica antica, Dan Laurin ha anche
presentato in anteprima numerose opere di compositori svedesi;
è anche professore di flauto dolce presso il Trinity College e
il Royal College of Music di Stoccolma.
La clavicembalista Anna Paradiso, oltre al suo impegno come
solista, è molto attiva come musicista da camera, con una
varietà di gruppi, sia barocchi che moderni. Nel 2008 Anna ha
iniziato a suonare con suo marito, Dan Laurin, tenendo
concerti negli Stati Uniti, in Giappone, Taiwan, Svezia,
Italia, Regno Unito, Germania, Finlandia, Slovenia, Francia.
Il duo clavicembalo-flauto è impegnato in una vasta gamma di
stili, dal primo barocco all’alto-barocco, dalla musica
britannica alla musica contemporanea.

Il Trio X of Sweden è uno dei principali gruppi di
improvvisazione della Svezia. Tratto distintivo del trio è una
musica esplorativa e transnazionale ispirata a molti
generi. Il gruppo ha iniziato a collaborare nel 2002 e da
allora ha registrato diversi dischi, collaborando con molti
artisti ed organizzando numerose tournée. Il Trio X è un
ensemble versatile tanto che ha realizzato anche una serie di
apprezzate produzioni rivolte a bambini e giovani.

A Musica felix i cinque artisti propongono un programma
estremamente eterogeneo, messo a punto in collaborazione con
la direzione artistica di Gianna Fratta e Dino e Palma,
artisti che riescono sempre a stupire il pubblico con proposte
seducenti e molto innovative. Da Bach ai nostri giorni, nulla
mancherà nel programma del 26 aprile, che sarà connotato da un
sound nuovo e inaspettato, contaminato e fortemente
imprevedibile, grazie all’accattivante abbinamento di
strumenti barocchi a trio jazz.

La stagione Musica felix, ideata e organizzata
dalla Fondazione Apulia felix, gode del sostegno della Regione
Puglia e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia.

Ingresso con abbonamento o con biglietto in vendita
nell’Auditorium Santa Chiara dalle ore 19.00 di venerdì 26
aprile al costo di 10 euro. Il biglietto può essere anche
prenotato chiamando il numero 3929892331.
Ingresso ore 19.30 – inizio ore 20.00.

Per ulteriori info: tel. 3929892331 – sito www.apuliafelix.org

Un   viaggio    alla   nostra
riscoperta: Figli di nessuno
“Questo è un album benedetto perché è stato scritto e prodotto
in un momento in cui non avevo più energie e forza. Avevo
fatto due Festival di seguito, l’Eurovision (2018, ndr), il
tour, il live all’Olimpico e una serie di impegni che mi
avevano debilitato fisicamente. Ogni volta che mi avvicinavo
alla fine della stagione e pensavo a un album nuovo, mi dicevo
che non ce l’avrei mai fatta. Succedeva però che appena mi
avvicinavo alla chitarra o al piano avveniva qualcosa di
magico. Le undici canzoni sono state scritte tutte di seguito,
una dopo l’altra. Ogni volta che riposavo un poco, arrivavano
le idee ed era tutto molto semplice, non mi era mai capitato”.

Così si racconta Fabrizio Moro davanti alle telecamere.

Il suo ultimo lavoro discografico, Figli di nessuno,
disponibile dal 12 aprile in tutti gli store fisici e
digitali, è il decimo album del cantautore romano.

Un viaggio introspettivo attraverso il passato e il presente
dell’artista che si racconta senza filtri e maschere di alcun
tipo.
Le sue paure, insicurezze, fragilità si mutano nei suoi punti
di forza verso la “pace” tanto cercata.

Quest’album si può definire la vera e propria attesa di tutti
i fan ma, in fondo, anche dello stesso Fabrizio Moro che, due
anni dopo Pace, lascia penetrare        la    sua   aggressività
filtrandola con la poesia.

Il viaggio inizia con il brano che dà il titolo all’album:
Figli di nessuno.
È il grido di chi, ricolmo di rabbia repressa, è fiero dei
traguardi raggiunti con le sole proprie forze, contro tutti
quelli che non ci avevano mai creduto.
“Noi siamo in mezzo
Fra la purezza e l’inquietudine di un santo
Noi siamo corpi nell’amianto
Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
E tu non sei opportuno
Noi siamo figli di nessuno”
La melodia di un pianoforte attutisce l’impatto della voce
dirompente e schietta, contro coloro che tentano in tutti i
modi di mandare in frantumi i sogni altrui.

Il ritmo dirompente, come di chi scaraventa i propri punti
contro il vento, si attenua con Filo d’erba, che il cantautore
dedica al proprio figlio.
Il senso paterno prende il sopravvento ed è proprio al figlio
che Fabrizio Moro augura di poter avere la forza di combattere
sempre, nonostante la sua tenera età faccia sembrare il mondo
così grande.
“Crescere non è facile però
Tante cose ancora non le so
Ma non devi avere mai paura”

Il ritmo rock di Fabrizio Moro ritorna a farsi sentire in
Quasi.
Una chitarra accompagna una cassa che viaggia al doppio della
velocità: il tutto esplode in un sound davvero stupefacente.
“Quasi è l’unità di misura
Per capire la distanza fra le bolle di speranza
E il prezzo della resistenza per sopprimere
La parte debole fragile”
Tutti ci siamo ritrovati quasi ad un passo dal riuscire nel
nostro intento per poi veder andare tutto in frantumi,
crollare nelle nostre stesse mani.
Fabrizio Moro racconta qualcosa che solo il coraggio ci
permette di vedere.

Ho bisogno di credere intermezza l’album.
“Ho fede in te e ho fede nell’amore
Per descrivere la fede poi non servono parole
La fede è un conduttore
Fra un dubbio e questo immenso
Quando il resto perde il senso”
La fede diventa essenziale nel momento in cui bisogna
rimboccarsi le maniche ed affrontare la vita. Che sia la fede
in un Dio, o in una qualsiasi altra entità, diventa l’unico
motivo di conforto.

Arresto cardiaco risulta essere il giusto compromesso tra il
funk e il rock.
L’ascoltatore non può non essere travolto nello stato di ansia
tipico di ogni attacco di panico.
Tieni il tempo e respira!
Questo risulta essere l’atteggiamento in cui l’ascoltatore
viene travolto.
“Respiro piano
Qualcuno chiede è ancora vivo è ancora vivo
I battiti sono lontani
Respiro ancora”
Anche questo testo non manca di messaggi importanti:
“Che strano
La vita è un vestito perfetto
Che spesso però non sappiamo indossare
Ma calza a pennello se impari
Che a un tratto puoi smettere di respirare”
Il sound elettronico sarà la vera sorpresa dei live.

Il ritmo torna dolce con Come te, una carezza sulla guancia.
“L’amore è frutto della costanza
Perché è una meta senza distanza
E’ una carezza ispirata dall’alba
Mentre nel freddo il tuo sangue si scalda”
Il vero amore si vede nei piccoli gesti quotidiani.

Il ritmo ritorna incalzante con Non mi sta bene niente.
Spesso la vita ci fa sentire inadeguati e questo Fabrizio Moro
lo esprime bene.
“Non mi stava bene niente

Non mi sta bene niente

Non mi sta per niente bene

Non mi sta più niente bene

Non mi sta mai niente bene”
L’assolo di chitarra e il simpatico gioco di parole
nell’inciso si inchiodano come un tatuaggio nella mente sin
dal primo ascolto. Impossible dire il contrario.

In Me’ nnamoravo de te ritorna il Fabrizio politico, quello
stesso uomo che si affaccia alla finestra ed osserva la sua
Italia “desta fra soldi e assassini A fare cattiva, ladra e
fallita Ma è solo stuprata, confusa e impaurita”.
Sì passa tra gli anni ‘70, dal compromesso di Berlinguer e
dalla morte di Pasolini, per gli anni ‘80 di Sandro Pertini,
fino agli anni ‘90, macchiati dagli attentati di Cosa
Nostra a Falcone e Borsellino, dallo scandalo Tangentopoli per
giungere, infine, alla caduta del Muro di Berlino.
Il finale dal brano lascia sospesi: una registrazione di uno
spaccato di Radio Aut, la radio libera fondata da Peppino
Impastato nel 1977, fa da cerniera conclusiva.

Uno specchio occupa la scena.
È giunto il momento della resa dei conti per Fabrizio Moro:
una profonda autoanalisi è ricoperta dal brano Per me.
“E la vita che va
Un minuto un’età
Per me”
Tutti i forse, le fosse, le forze sono davvero serviti
all’artista per non far mai cadere le piume dalle ali dei
propri sogni che gli permettono oggi di poter giungere più
rinnovato che mai.
Il letterario suono del sax, completa l’opera.

Ci troviamo alla penultima traccia dell’album, #A.
I momenti di spensierata felicità meritano un loro inno, ed
eccolo qui.
Fabrizio Moro ricalca un testo ricolmo di positività, alla
faccia di chi l’ha disprezzato.
“Amore mi fa impazzire questa gioia

Amore mi fa impazzire questa voglia

Di credere che tutto vada
Per il verso giusto”
Il # – diesis della musica greca -, l’intervallo di un tono, e
la prima lettera dell’alfabeto, A, sottolineano il marcato
accento di spensieratezza.

L’album si chiude con Quando ti stringo forte, un
ringraziamento al grande amore del cantautore che raccoglie i
pezzi della sua vita, contro le paure che si infrangono ad un
passo dal dolore.
“Ma tu sei sempre qui
A salvarmi da me stesso
E mi sembra che la vita sia bellissima
Quanto ti stringo forte”
Un intimo e personale senso di sincera gratitudine.

Di sicuro Figli di nessuno è un album tutto da ascoltare e da
scoprire.
Intanto non ci resta che aspettare i primi live del tour nei
Palazzetti.
“Zapoj World One Way”, ultimo
live in rassegna
Ciclo di concerti live, a ingresso libero, con sonorità
italiane e straniere. Mephitis: Piccola Raccolta di Brani
Mortali

Venerdì 19 aprile, ore 22.30, in via Grecia 36. Il concerto di
chiusura della kermesse. Tra worldmusic e jazz, in anteprima,
il progetto-album ispirato alla Dea Mefite

Sax, percussioni, basso, contrabbasso e chitarre: quattro
musicisti e una “messa musicale” di gusto squisitamente pagano
per raccontare, celebrare e suonare la Dea Mefite. Sembra un
invito a una setta segreta, invece è un progetto sonoro
straordinariamente vivo e innovativo: Mephitis – Piccola
Raccolta di Brani Mortali. Ispirato alla leggenda che aleggia
attorno alla Valle d’Ansanto, in Irpinia, sede della malefica
Dea nonché “bocca dell’inferno” secondo il poeta Virgilio, il
progetto accoglie brani originali a metà strada tra worldmusic
e jazz, esito di un progetto discografico frutto di una
campagna crowdfunding di successo: venerdì 19 aprile, alle ore
22.30, i Mephitis Ensemble suoneranno, in anteprima, le tracce
del loro album allo Zapoj Risto-pub di via Grecia 36, a
Foggia, tappa finale della rassegna Zapoj World One Way. Si
chiude così un ciclo di concerti che ha unito sonorità e
sapori birrari provenienti da varie parti del mondo, tutti ad
ingresso libero: ben sette live da febbraio ad aprile che
hanno fatto il pieno di pubblico e apprezzamenti, ritagliando
nella periferia del capoluogo dauno un avamposto dedicato
all’arte della musica dal vivo.

“Abbiamo immaginato di raccontare il mito e la leggenda
attraverso la musica e le parole, la formula, infatti, sarà
quella di una vera e propria messa in onore della Dea – hanno
raccontato i quattro musicisti in una recente intervista – i
brani saranno le preghiere e la loro voce saranno loro, i
musicisti, nelle vesti di adepti estranei da qualsiasi forma
di giudizio”. I membri della band, ciascuno proveniente da
varie esperienze sonore, sono: Andrea Marchesino alle
chitarre: Matteo Marseglia al sax tenore; Giovanni Scamardella
al basso/contrabbasso; Davide Roberto alle percussioni.
Quattro artisti provenienti da quattro parti d’Italia
differenti, rispettivamente: Foggia, Anzio, Napoli e Andria.
L’EP “Piccola Raccolta di Brani Mortali” è stato registrato di
recente, presso il Combo Studios – produzioni audiovisive di
Lucera, ed è in fase di pubblicazione. La band, ultimata la
fase di lavorazione discografica, ha dato vita, di recente, ad
alcune performance live: a Roma, e negli stessi studi di
registrazione lucerini, esibendosi davanti ad un pubblico su
invito. Quella allo Zapoj di Foggia è la prima, vera
presentazione dei brani contenuti nell’album.
Puoi anche leggere