Al Delle Arti "La magica storia della pizza" - Cronache ...

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Al Delle Arti “La                               magica
storia della pizza”
E il sogno realtà diverrà…Non poteva che ispirarsi alla
canzone delle favole per antonomasia la ripartenza della
Compagnia dell’Arte, pronta a riaprire il sipario alla
famiglia. La zona gialla splende come il sole anche sulla
città di Salerno e il team è pronto a tornare in scena per
cantare, recitare e ballare al cospetto di piccoli e grandi.
Si ricomincia domenica 2 maggio alle 11, 17 e 19.15: al Teatro
delle Arti tre repliche per “La magica storia della pizza”.
«Siamo tra i primi a spalancare le porte del teatro, in
sicurezza ovviamente – dice il regista Antonello Ronga – non
vediamo l’ora. Lo faremo con una leggenda. Chi ha inventato la
pizza? Tra mille versioni, noi ne proponiamo una
personalissima» La Storia. Napoli, in un fantasioso periodo
storico che si aggira intorno al 700, secolo più secolo meno,
un simpatico cuoco squattrinato si troverà a vivere
un’avventura straordinaria con il suo fidato amico Pulcinella.
Insieme come don Chisciotte e Sancio Panza si muoveranno per
la città cercando di salvare la popolazione dalla fame.
Incontreranno re e regine, personaggi della tradizione e
soprattutto il popolo, che soffre la fame ma che si rallegra
per una bella canzone. Acqua, farina, pomodoro, mozzarella e
tanta magia, saranno i veri protagonisti di questo spettacolo
da vivere con tutta la famiglia. Sul palco la compagnia
diretta dal regista Antonello Ronga, pronta a rialzarsi dopo
questo terribile momento di incertezza e di dolore che ha
colpito il mondo della cultura e del teatro. Gli attori,
Francesco Sommaripa (autore anche delle sorprendenti
scenografie), Francesca Canale, Rossella Cuccia, Mauto
Collina, Marco De Simone, Teresa Di Florio, Alessandro Musto,
il Professional Ballet coreografato da Fortuna Capasso (anche
nel cast degli attori), non vedono l’ora di condividere con il
pubblico aria di normalità. I costumi sono di Paolo Vitale,
service di Gfm. Già pronti gli altri titoli: Jesper il postino
di Santa Klaus (il 9), Anastasia tra storia e leggenda (il
23), Aurora: Bella Addormentata (il 30), Il Principe d’Egitto
(il 6 giugno). Il costo del biglietto 10 euro per il bambino,
12 per l’adulto. Per informazioni e prenotazioni: 388 3589548.

De    Cristofaro     e   “Sei
personaggi in cerca d’autore”
di Monica De Santis

Il 9 maggio 1921 al teatro Valle di Roma, va in scena per la
prima volta in assoluto il dramma più famoso di Luigi
Pirandello: “Sei personaggi in cerca d’autore”. L’esito che si
ottenne non fu di certo quello previsto. Fu infatti
tempestoso, gli spettatori contestarono la rappresentazione al
grido di “Manicomio! Manicomio!”. Per far si che quest’opera,
considerata la prima della trilogia del teatro nel teatro di
Pirandello, della quale fanno parte anche “Questa sera si
recita” a soggetto e “Ciascuno a suo modo”, potesse ottenere
il successo desiderato, nella sua terza edizione, quella del
1925 Pirandello, aggiunse una prefazione nella quale chiariva
la genesi, gli intenti e le tematiche fondamentali del dramma.
Il 9 maggio 2021 a 100 anni di distanza da quella prima, poco
felice, rappresentazione al Teatro Nuovo di Salerno, vi sarà
un evento corale a cura di “corpo novecento”. Un evento molto
articolato e diretto dall’attore e regista Pasquale De
Cristofaro. Un programma quello al quale il pubblico del
Teatro Nuovo potrà assistere, gratuitamente e previa
prenotazione, che prevede frammenti video di alcune scene dei
Sei personaggi in cerca d’autore (nella versione di De Lullo-
Valli, 1964). A seguire, coordinati Alfonso Amendola, le
relazioni di Francesco G. Forte e Rino Mele che riflettono
sulla centralità dell’opera di Pirandello e in particolare dei
suoi Sei personaggi (che assieme a “Ciascuno a suo modo” e
“Questa sera si recita a soggetto” completano la “trilogia del
teatro nel teatro”). La serata si conclude con due reading:
Monologo del Figlio di Paolo Puppa e Monologo della Figliastra
con Rosanna Di Palma per la regia di Pasquale De Cristofaro.
Un evento che ha lo scopodi far ritrovare la potenza
espressiva dei “Sei personaggi in cerca d’autore”, lavoro
cardine per tutta l’Avanguardia europea e statunitense, spazio
d’innovazione tra invenzione metateatrale, riflessione sulla
scrittura, innovazione tra intreccio e narrazione. Ma
soprattutto ingresso della vita che esplode in scena. Quel
desiderio di vita, oggi più che mai necessario, che ci
auguriamo possa nuovamente irrompere in tutti i teatri a
partire da questa domenica 9 maggio al Teatro Nuovo di
Salerno. L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la
prenotazione telefonica ai numeri 089 220886/3396510974.
Saranno rispettati tutti i protocolli di distanziamento e
prevenzione previsti dalla vigente normativa anti-covid. La
capienza della sala sarà notevolmente ridotta. Questa la
scaletta della serata: Teatro Nuovo Salerno 9 maggio 2021 (ore
17.30) “corponovecento” in collaborazione con Teatro Nuovo
Salerno presentano 9 maggio 1921 – 9 maggio 2021 Sei
personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello (a cento anni
dalla prima rappresentazione) Programma di sala: ore 17,30
Introduzione di Pasquale De Cristofaro video proiezione di
alcune scene dei Sei personaggi in cerca d’autore (nella
versione di De Lullo-Valli, 1964) ore 18,30 (pausa) ore 18,45
Interventi di Francesco G. Forte (Editore, Oèdipus Ed) e Rino
Mele (Presidente di “Ex Machina”, Fondazione di poesia e
storia). Coordina Alfonso Amendola (Università di Salerno) ore
19,30 (pausa) ore 19,45 Monologo del Figlio di Paolo Puppa e
Monologo della Figliastra con Rosanna Di Palma, di Pasquale De
Cristofaro.
Non si ferma il comitato 1°
maggio: sul palco virtuale i
Fiori di Cadillac
Il percorso del MayDay Festival, nato dalla sinergia tra Cgil,
Cisl e Uil e le associazioni che si riconoscono nel “Comitato
verso il Primo Maggio” di Salerno, con il patrocinio del
Comune di Salerno, continua nonostante le restrizioni imposte
per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Per il secondo anno
consecutivo, quindi, il MayDay Festival Concerto del Primo
Maggio, potrà tenersi solo in streaming con l’augurio di
ritrovarsi tutti in piazza l’anno prossimo. L’appuntamento è
per le 18.30 di sabato primo maggio per la trasmissione in
diretta dalla pagina facebook 1MayDay Festival – Salerno. Sarà
la musica dei Fiori di Cadillac – band salernitana dal
registro artistico elettronico e visionario – insieme agli
interventi dei Sindacati e delle Associazioni, a sottolineare
il momento particolarmente difficile che attraversa il mondo
del lavoro insieme a tutto il Paese. Nel corso della diretta
interverrà anche la giornalista e speaker radiofonica Barbara
Landi. Previsto l’intervento del sindaco Vincenzo Napoli.
“1MayDay è un progetto in cui crediamo tantissimo, nato dalla
fondazione del comitato verso il 1 Maggio che ha riunito oltre
40 associazioni sul territorio salernitano, in rete con le tre
sigle sindacali e con il patrocinio del Comune di Salerno che
ha dato vita proprio a questa realtà”, ha dichiarato Flavio
Giordano del comitato 1 Maggio. “Sull’arenile di Santa Teresa,
per due anni è stato possibile raccontare dal palco, in musica
e in parole, storie importanti che parlano di diritto e di
lavoro, di vertenze e temi importanti che siamo riusciti a
raccontare ad oltre 2mila presenti nelle due edizioni ma
purtroppo, per il secondo anno consecutivo, siamo costretti a
dover mettere in piedi uno spettacolo con una realtà che non
ci appartiene, da sempre legati a spazi reali, facciamo sempre
un po’ più fatica a raccontarci in una sede virtuale ma era
fondamentale mantenere la continuità. Speriamo che il prossimo
anno possiamo riappropriarci dei nostri spazi, riunire tante
persone sull’arenile di Santa Teresa”, ha aggiunto Giordano.
“Come da slogan nazionale, quest’anno il 1 maggio è
all’insegna dell’Italia sicura con il lavoro. Tutto il tema è
dedicato alla prospettiva di uscire dall’emergenza sanitaria
ed economica, attraverso il lavoro, gli investimenti,
l’occupazione. in particolar modo, come da progetto del
Recovey Plan, soprattutto per le donne e per i giovani. Questo
sarà il terreno di lavoro e che trova nel 1 maggio la sintesi
simbolica di questa idea”, ha dichiarato il segretario della
Cisl Gerardo Ceres. “La Pandemia non ci fermerà, osserveremo
le regole ma Cgil, Cisl e Uil, simbolicamente, manterranno
vivo il 1 Maggio. Con la parola d’ordine “l’Italia sicura con
il lavoro”, noi siamo certi che il Paese potrà ripartire in
sicurezza e che l’accelerazione delle vaccinazioni ci
consentirà di traguardare questo obiettivo prima e meglio. In
occasione del 1 maggio, fondamentale per il Paese e per il
Mondo del Lavoro, il binomio salute e lavoro. Fiduciosi
dobbiamo guardare ad una prospettiva che ci restituisca una
stabilità economica, una prospettiva di lavoro per i giovani e
le nuove professionalità e che finalmente riallinei il
Mezzogiorno al resto del Paese con un saggio ed intelligente
utilizzo dei fondi che l’Europa metterà a disposizione”, ha
invece dichiarato il segretario generale della Cgil Arturo
Sessa.” Il 1° Maggio, malgrado il condizionamento che ancora
la pandemia pone, resta la festa dei lavoratori e come tale va
onorata, nel segno dei valori costituzionali repubblicani e
nell’ottica di quella che è la matrice cultura, democratica,
laica, riformista degli ideali del sindacato e della Uil in
particolare. Onoreremo il 1 Maggio anche nelle piazze di
Nocera e Battipaglia, unitariamente; a Salerno abbiamo scelto
la piazza all’interno del Ruggi d’Aragona mentre nelle altre
due città dinanzi i Municipi. Come Uil, il sindacato ha
riaffermato con forza la propria presenza nella società, dando
lavoro ai lavoratori, ponendo prioritariamente la vita e la
sicurezza nei luoghi di lavoro e nella società”, ha aggiunto
Gerardo Pirone, segretario della Uil.

Al FraC Baronissi la mostra
di Eliana Petrizzi
Oggi alle ore 18, verrà inaugurata la mostra di Eliana
Petrizzi “Altri paesaggi della memoria”, sui canali digitali
del Museo FRaC, del Comune di Baronissi e della Gutenberg
Edizioni, la rassegna Luoghi del Paesaggio. “C’era da
aspettarselo – rileva Massimo Bignardi curatore della rassegna
– che Eliana Petrizzi, con il tempo, spostasse lo sguardo
verso i luoghi della vita, lasciando cadere, non saprei dire
se definitivamente, l’attenzione agli imperscrutabili
territori del volto e della figura umana. Ha, però, conservato
e aggiornato, con i linguaggi della contemporaneità, i valori
di una pittura che fa suo l’enigma della visione. I suoi
paesaggi sono luoghi dalla memoria e non hanno relazioni con
verità referenziali, se non per quei codici perenni che
rendono il paesaggio un mistero della natura. Scorci di
visioni aurorali, filtrate dai sentimenti dell’alba, di quando
il sonno cede all’insorgere di un nuovo giorno.” “A breve –
scrive Gianfranco Valiante sindaco di Baronissi – con
l’importante mostra dedicata a Daniel Spoerri, il Museo-FRaC
Baronissi riprenderà il programma espositivo in presenza. È un
momento significativo, perché segnale di una ripresa concreta,
un ritorno al dibattito e agli incontri con la cultura.
Parallelamente, alla luce dell’ampio consenso registrato in
quest’anno di chiusura, continua l’attività online con questa
rassegna dedicata al tema del paesaggio. Un tema che si lega
alle aspettative di una transizione ecologica, quindi con lo
sguardo rivolto al futuro del nostro pianeta.” Eliana
Petrizzi, è nata ad Avellino, ha studiato presso il Liceo
Artistico e, successivamente, si è laureata in Lettere e
Filosofia con indirizzo storico-artistico, presso l’Università
degli Studi di Salerno. Nelle sue opere, in particolare nelle
piccole tavolette cifrate da una tecnica controllatissima,
l’artista ha sperimentato una ricercata pittura che attinge,
almeno per gli aspetti formali, da una radice fiamminga
segnata da un’impronta ideista. Le gelide interferenze
visionarie dei volti, delle figure e ora anche del paesaggio,
ci spingono ai margini dello scarto, verso il crinale che
separa queste figure dalla loro vita spesa nei luoghi della
realtà, nel loro affermarsi quali presenze effettive. Dalla
metà degli anni novanta ha tenuto diverse mostre personali.
Tra le più recenti si segnalano quella allestita nel 2006 al
Museo FRaC di Baronissi, e alla Galleria Area24 di Napoli; nel
2007 allo Spazio Mediterraneo di Positano, presentata in
catalogo da un testo di Ada Patrizia Fiorillo. Nel 2011 espone
alla Galleria Il Catalogo di Salerno, presentata da Massimo
Bignardi. Nel 2014 alla Galleria Franco Senesi di Positano.
Nel 2015 al MARTE di Cava de’ Tirreni. Nel 2016 presso il
Convento di S. Maria degli Angeli di Montoro, nell’ambito
della rassegna Montoro Contemporanea. Tra le principali mostre
collettive e rassegne, oltre alle numerose presenze all’Expo
Arte di Bari e all’Arte Fiera di Padova, si segnalano: nel
2009 “Persistenze sul confine dell’immagine”, a cura di
Massimo Bignardi, Museo dell’Alto Tavoliere, San Severo
(Foggia); “Red – L’Opera al Rosso”, Galleria Cerruti Arte,
Genova. Nel 2011 espone alla 54a Biennale di Venezia,
Padiglione Italiano (Lo stato dell’Arte – la Campania), a cura
di Vittorio Sgarbi; nel 2013 “Iside Contemporanea”, Benevento,
Museo ARCOS, a cura di Ferdinando Creta; nel 2016 “Dalla terra
al cielo – Dal figurativo all’informale”, Gualdo Tadino (PG),
Chiesa monumentale di S. Francesco, a cura di Vittorio Sgarbi.
Questa sera “In Palcoscenico”
ricorda Gigino Esposito
di Monica De Santis

In Palcoscenico con le Cronache, il contenitore teatrale del
nostro quotidiano, questa sera alle ore 19 ospiterà tanti
attori e registi salernitani che insieme a chi scrive e ad
Olga Chieffi, ricorderanno ad un anno dalla scomparsa il
regista Gigino Esposito. In diretta sulle pagine Facebook e
Youtube del nostro quotidiano ci saranno il figlio Arturo, la
nuora Imma Caracciuolo, che ne hanno racolto l’eredità e
stanno portando avanti il Teatro Arbostella che presto al
termine dei lavori di ristrutturazione verrà rinominato e
dedicato proprio al caro Gigino. Gli altri ospiti saranno
Claudio Tortora con il quale Gigino ha condiviso la gestione
del Teatro Ridotto e l’organizzazione di tante manifestazioni,
Ugo Piastrella che ha diretto in tanti spettacoli e con il
quale aveva un rapporto di amici talmente profondo da
accettare di essere il suo compare di cresima, Antonio La
Monica che per anni è stato uno dei suoi principali attori
della comapagnia amatoriale che ha fondato nel 1976, Gaetano
Troiano che è stato diretto da Gigino in moltissimi spettacoli
e che negli ultimi anni era diventato il suo braccio destro,
Enzo Tota legato da un rapporto professionale e di amicizia
con Gigino, ed infine Claudio Lardo e Ciro Girardi, tra gli
ultimi, ma non di certo meno importanti degli altri, ad aver
lavorato con lui in diversi spettacoli portati in scena in
quella che Gigino ha sempre considerato la sua ultima (e
vinta) sfida, il teatro Arbostella. Al termine della puntata
si assistera alla messa in onda della commedia “L’ultimo
scugnizzo” di Raffaele Viviani per la regia, proprio di
Gigino Esposito, andato in scena nel 2014. La messinscena,
narra la storia dello scugnizzo ‘Ntonio Esposito (interpretato
da Giovanni Bonelli), che tenta di superare la propria
condizione di vita precaria e cercare di dare una prospettiva
di vita a Maria (Rita Cariello), la ragazza che ha messo
incinta. Riesce a sistemarsi come segretario dell’avv.
Razzulli (Vincenzo Galdo). Affidato a Titty Mangrella il ruolo
di Donna Rosa, moglie dell’avvocato, a Nicoletta Romano, il
ruolo di ‘Nnarella, Mariarosaria Milito è Donna Palmira,
“Peppe ‘o navigante” è nterpretato da Franco Montinaro.

Friends     for     Gospel:
l’invenzione della gioia
di Olga Chieffi

Il gospel è energia che unisce gioia e tristezza allo stesso
tempo, amore e odio, fede e disperazione di un popolo che,
nonostante la sua difficile condizione sociale di schiavitù,
ha avuto la forza di trovare nella musica e nella condivisione
del canto una via di fuga, seppur solo emotiva. E per mezzo
della voce, unico strumento concesso a chi fu privato di ogni
condizione di uomo libero, la fatica e lo stremo di giornate
interminabili venivano mitigati dallo scandire del tempo
ritmico degli strumenti di lavoro, amici e nemici che
accompagnavano i canti nei campi di cotone. Ogni cantore ha,
quindi, una responsabilità etica nei confronti di ogni brano:
restituire quell’emozione, quel sentimento di speranza, amore
e sinergia che fa da collante ad ogni esecuzione. Lo hanno
dimostrato ieri sera i Friends of Gospel, ospiti di “In prima
fila con…” il contenitore di approfondimento musicale del
quotidiano Le Cronache. Antonio Barra, Argentina Napoli,
Rosita Passaro, Stefania Di Florio, una rappresentanza
dell’ensemble, hanno dimostrato che il coro gospel non è
semplicemente un coro di insieme. È un coro in cui singole
voci, storie e realtà completamente diverse fra loro, si
intersecano per creare qualcosa di unico, magico e totalmente
coinvolgente: con la mente, con il corpo, con le espressioni
del volto, con il cuore e, infine, con la voce, espressione
ultima di tanti elementi imprescindibili. Un ensemble, questo,
alla ribalta da undici anni, stregato dalla possibilità di
poter divulgare un messaggio di pace, amore e speranza, di
raggiungere in questo modo numerose persone appartenenti a
culture differenti, superando, inoltre, le barriere
linguistiche e razziali. Otto voci, i Friends of Gospel, che
si fanno promotrici di valori religiosi e non solo, intrisi di
positività, preparato musicalmente da Gerardo “Jerry” Vitale
mentre la direzione artistica, è affidata al tenore Antonio
Barra, un vero e proprio folletto in palcoscenico. Diversi i
video che hanno impreziosito il dialogo, facendo toccare con
mano cosa mai possa significare quel semicerchio che viene
formato al centro del palco, in cui ognuno può diventare, a
turno, lead voice, e “dire la sua” elevando al Signore una
preghiera o alla platea, in una emotionally powerful
performance. I video hanno testimoniato anche il primo
decennale di attività, dal debutto sul palcoscenico del teatro
Augusteo, sino alle performance nella Salerno delle Luci
d’artista, rivelando, così, le scelte di un repertorio, ricco
anche di una qualche spensieratezza testuale, come in “Hai
Skipe?”, eseguito con sonorità caleidoscopiche e ritmi
intriganti, che stanno a marcare la natura multietnica di
questo genere capace di coinvolgere tutti, sino
all’esclamazione di gioia nella contagiosa Halleluljah!, dagli
equilibrati impasti vocali e dalle contrastanti dinamiche, che
giocano non solo potenza vocale ma anche con lirismo e poesia.
Il divertimento è il filo conduttore delle diverse
performance, cui abbiamo assistito, dove il pubblico stesso è
protagonista dello show, trascinato caldamente a cantare,
alzarsi dalle poltrone, ballare e battere le mani con
l’ensemble. Lo spettatore non rimane solo coinvolto
fisicamente, ma anche affascinato dalla profondità e
dall’energia dei canti, che solo la musica gospel sa
trasmettere con un calore così avvincente. Tante le domande
dei lettori a cominciare dal come si può diventare un nuovo
friend of gospel, o i consigli per tentare un approccio anche
a certo pop-rock, con l’aiuto di un arrangiatore, e della band
che già supporta la formazione, all’occorrenza. Un modo questo
da parte del pubblico e di tutti noi, che siamo già
catapultati, con la mente in una serata colorata e colorita
all’insegna del buonumore e della partecipazione, al fianco
dei Friends of Gospels. Il prossimo appuntamento, giovedì 6
maggio, all’abituale orario delle 19, saranno “In prima fila
con…” noi le Opera Ginger: tre cantanti liriche, i soprano
Anna Maria Sarra e Anna Corvino, il mezzosoprano Giuseppina
Bridelli e una regista Stefania Panighini, che hanno lanciato
un loro brand speciale di moda. Per rivedere la puntata:
https://youtu.be/KCtS6BXoeEw

Parte da Salerno una webserie
ambientata in lavanderia
di Monica De Santis

Diventa un set per una webserie salernitana, la lavanderia fai
da te “Onda Blu” di via San Giovanni Bosco. Da venerdì 7
maggi, infatti, partirà sul canale youtube la prima stagione
della webserie salernitana dal titolo “Onda Blu – La Serie”.
Sei puntate in programma per questa stagione di debutto che
andranno in onda, come detto il 7 maggio la prima, e poi
ancora nei giorni 11 maggio (seconda puntata), 14 maggio
(terza puntata), 18 maggio (quarta puntata), 21 maggio (quinta
puntata) e 25 maggio (sesta puntata). Protagonisti di questa
webserie saranno due attori partenopei Mauro Di Rosa e Ciro
Scherma. Ma non saranno i soli, ad ogni puntata si
alterneranno anche altri attori salernitani e partenoepi. In
pieno stile “Camera Cafè” il noto programma televisivo andato
in onda alcuni anni fa su Italia Uno, la serie è ambientata
nella lavanderia salernitana, dove la telecamera posizionata
all’interno di un oblò riprende gli incontri causali che i due
protagonisti avranno ad ogni puntata mentre attendono che i
loro vestiti vengano lavati ed asciugati. Incontri causali
proprio come il loro. Due amici di vecchia data che, dopo anni
di lontananza si ritrovano ad essere clienti della stessa
lavanderia fai da te. All’insegna del divertimento, ogni
puntata tratta scene di vita quotidiana, tante gag e comicità
all’interno di un luogo familiare, accogliente e utile.
Dall’idea della Nientedimeno Unconventional, con la regia di
Antonio Ruocco il progetto è del tutto nuovo nella provincia
di Salerno. Ogni puntata della webserie avrà una durata di
cinque minuti e ovviamente restarà visibile sul canale youtube
per sempre.

In streaming il concerto del
1° maggio di Salerno
Il percorso del “MayDay Festival”, nato dalla sinergia tra
Cgil, Cisl, Uil e le associazioni che si riconoscono nel
“Comitato verso il Primo Maggio” di Salerno, con il patrocinio
del Comune di Salerno, continua nonostante le restrizioni
imposte per fronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta al Covid
-19. Per il secondo anno consecutivo, quindi, il “MayDay
Festival” ovvero il Concerto del Primo Maggio, potrà tenersi
solo in streaming con l’augurio di ritrovarsi tutti in piazza
l’anno prossimo. L’appuntamento è per le 18.30 di sabato primo
maggio per la trasmissione in diretta dalla pagina facebook
1MayDay Festival – Salerno Sarà la musica dei Fiori di
Cadillac – band salernitana dal registro artistico elettronico
e visionario – insieme agli interventi dei Sindacati e delle
Associazioni, a sottolineare il momento particolarmente
difficile che attraversa il mondo del lavoro insieme a tutto
il Paese.

In Prima fila con…Friends for
Gospel
di Olga Chieffi

L’ appuntamento di questo giovedì sera con il contenitore
virtuale di Le Cronache, sarà dedicato ad una coralità
speciale, quella gospel. Alle ore 19, infatti, in collegamento
per “In prima Fila con…” sui canali social di Le Cronache
social Facebook, https://www.facebook.com/lecronachequotidiano
e                                                     YouTube
https://www.youtube.com/channel/UCJaOrPcGFKLxjQWMMDaiM4g. Il
coro diretto da Gerry Vitale, composto da Stefania Di Florio,
Nunzia Liuzzi, Rosita Passaro, Antonio Barra, Noemi Napoli,
Francesco Criscuoli e Simona Commarà, dedicherà al pubblico di
Le Cronache, i più amati temi del canto gospel e spirituals,
diretta conseguenza di quel processo di evangelizzazione delle
comunità nere, tentato dal Cristianesimo nei confronti di
popolazioni sradicate dalla loro terra e condannate a vivere
in condizioni di schiavitù. Persone letteralmente spogliate da
ogni diritto di essere umano che riversavano nel canto e nella
preghiera a Dio tutto il dolore per le umiliazioni subite e
allo stesso tempo la speranza che un giorno tutto quel dolore
cessasse. Cantavano per darsi il ritmo nelle dure e
interminabili giornate di lavoro nei campi, cantavano per
poter comunicare con i propri fratelli in un linguaggio in
codice per pianificare tentativi di fuga, o adunanze.
Cantavano per farsi forza e mantenere la loro dignità di
esseri umani che gli schiavisti bianchi facevano di tutto per
cancellare. Vedevano in Gesù un amico, un alleato, un’entità
alla quale aggrapparsi con tutte le loro forze per credere che
un giorno, presto o tardi, quella condizione al limite delle
possibilità umane sarebbe finalmente cessata, dando loro la
tanto sospirata libertà. “Gospel” voce dello spirito, ma anche
delle viscere, questo lavoro odora di solidità e sedimenti
profondi, la canzoni non sono improvvisazioni o riempitivi,
ogni pezzo compone il puzzle con una caratteristica unica, il
cui risultato sarà profondo e tenue, piacevolmente memorabile,
e che da quelle radici è giunto fino a noi andando a comporre
il più variegato e coinvolgente dei repertori. La formazione è
nata nel 2010 dalla volontà di sei amici e affonda le sue
radici proprio nella condivisione dei suoi componenti che,
attraverso la musica gospel, si amplifica e trova il suo
migliore canale espressivo. Durante la loro attività corale, i
FFG si sono fatti conoscere alle platee prendendo parte a
varie manifestazioni, sia dentro che fuori dai confini campani
e partecipando a vari contest. Lo studio con vocal coach
italiani e americani e l’aggiornamento del proprio repertorio
sono cardini dell’attività dei FFG, attraverso la quale
possono portare avanti la mission dell’associazione culturale
che porta lo stesso nome, “Friends For Gospel” con cui si
propongono di trasmettere i valori cristiani di inclusione,
fratellanza, condivisione e amore attraverso un’espressione
musicale proveniente da oltreoceano. Tra le esibizioni di
maggior rilievo si annovera la partecipazione alla cerimonia
di accensione dell’Albero a Piazza Portanova, fulcro delle
Luci d’Artista di Salerno, nel 2019, che ha segnato l’inizio
del loro Christmas Tour, durante il quale i FFG hanno
presentato in anteprima il loro primo inedito dal titolo “Over
You”. Il 2020, nonostante la battuta d’arresto causata dalla
pandemia mondiale, ha visto i Friends For Gospel impegnati su
vari fronti. Innanzitutto attraverso due “virtual choir”, uno
dei quali ha ottenuto piu’ di 8 mila visualizzazioni su
Facebook (Hai Skype – quarantena song) e contemporaneamente
lanciando online, durante il lockdown, una proposta di
concerto condiviso aperto a tutte le formazioni corali sul
territorio. Tale proposta, accolta con slancio da vari gruppi
e appoggiata successivamente dal comune di Salerno, ha visto i
FFG impegnati nell’organizzazione nel settembre del 2020 di un
bellissimo concerto presso l’Arena Barbuti: numerosi cori
venuti da varie città della Campania e una guest dalla
Calabria, uniti in musica con il comune obbiettivo di
raccogliere fondi per l’Ail Salerno, a favore di un progetto
di assistenza domiciliare, molto importante nel periodo di
pandemia. Sempre nel 2020, pur con le difficoltà dovute alle
restrizioni anti-covid, i FFG hanno registrato in studio il
loro primo brano dal titolo “Draw me close”, che doveva far
parte di un EP celebrativo dei loro dieci anni di attività
musicale. Progetto che, attualmente in stand by, rimane
comunque tra le priorità del gruppo, non appena le circostanze
consentiranno di portarlo a termine.

154 spettacoli candidati per
il Nid di Salerno
di Monica De Santis

Nel giorno in cui si celebra la danza in tutto il mondo viene
annunciata la chiusura definita delle iscrizioni alla Nid (New
Italian Dance) Platform 2021, che quest’anno si terrà, come
già abbondantemente anticipato in diverse occasioni, a
Salerno. In tutto sono 78 le compagnie che si sono iscritte
alla sesta edizione che avrà inizio il prossimo 16 settembre e
si concluderà il 19 settembre. Saranno, in tutto, 154 gli
spettacoli candidati, suddivisi in 102 nella sezione
Programmazione (con 30 debutti mancati) e 52 per la sezione
Open Studios, al vaglio della commissione artistica, composta
da giurati nazionali e internazionali quali Anna Cremonini,
Gemma Di Tullio, Elisabetta Riva (Argentina), Claire Verlet
(Francia), Mario Crasto De Stefano, Samme Raeymaekers
(Norvegia), Paolo Brancalion, Marina Dammacco, e coordinata da
Michele Mele per il Teatro Pubblico Campano. La selezione,
degli spettacoli che dovranno andare in scena a Salerno
terminerà il 16 maggio. La commissione individuerà 10
spettacoli per la sezione Programmazione, e massimo 12
progetti per Open Studios. “La partecipazione di così tanti
protagonisti della danza italiana alla call pubblica –
sottolinea Alfredo Balsamo, direttore del Teatro Pubblico
Campano – rappresenta un tangibile segnale di fermento
artistico e grande fiducia nella ripresa”. Il progetto NID
Platform è nato nel 2012 dalla collaborazione tra alcune
realtà della distribuzione della danza nazionale riunite sotto
la sigla RTO, la Direzione Generale Spettacolo del MiBACT e
gli enti locali. Ogni anno l’evento si tiene in una città
italiana diversa. La scelta della città di Salerno è stata
fatta sul finire del 2019. Grazie al sostegno della Regione
Campania, l’organizzazione della sesta edizione è affidata al
Teatro    Pubblico     Campano    –   Circuito    Regionale
Multidisciplinare, quale partner capofila nominato da RTO.
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