Al Delle Arti "La magica storia della pizza" - Cronache ...
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Al Delle Arti “La magica storia della pizza” E il sogno realtà diverrà…Non poteva che ispirarsi alla canzone delle favole per antonomasia la ripartenza della Compagnia dell’Arte, pronta a riaprire il sipario alla famiglia. La zona gialla splende come il sole anche sulla città di Salerno e il team è pronto a tornare in scena per cantare, recitare e ballare al cospetto di piccoli e grandi. Si ricomincia domenica 2 maggio alle 11, 17 e 19.15: al Teatro delle Arti tre repliche per “La magica storia della pizza”. «Siamo tra i primi a spalancare le porte del teatro, in sicurezza ovviamente – dice il regista Antonello Ronga – non vediamo l’ora. Lo faremo con una leggenda. Chi ha inventato la pizza? Tra mille versioni, noi ne proponiamo una personalissima» La Storia. Napoli, in un fantasioso periodo storico che si aggira intorno al 700, secolo più secolo meno, un simpatico cuoco squattrinato si troverà a vivere un’avventura straordinaria con il suo fidato amico Pulcinella. Insieme come don Chisciotte e Sancio Panza si muoveranno per la città cercando di salvare la popolazione dalla fame. Incontreranno re e regine, personaggi della tradizione e soprattutto il popolo, che soffre la fame ma che si rallegra per una bella canzone. Acqua, farina, pomodoro, mozzarella e tanta magia, saranno i veri protagonisti di questo spettacolo da vivere con tutta la famiglia. Sul palco la compagnia diretta dal regista Antonello Ronga, pronta a rialzarsi dopo questo terribile momento di incertezza e di dolore che ha colpito il mondo della cultura e del teatro. Gli attori, Francesco Sommaripa (autore anche delle sorprendenti scenografie), Francesca Canale, Rossella Cuccia, Mauto Collina, Marco De Simone, Teresa Di Florio, Alessandro Musto, il Professional Ballet coreografato da Fortuna Capasso (anche nel cast degli attori), non vedono l’ora di condividere con il pubblico aria di normalità. I costumi sono di Paolo Vitale,
service di Gfm. Già pronti gli altri titoli: Jesper il postino di Santa Klaus (il 9), Anastasia tra storia e leggenda (il 23), Aurora: Bella Addormentata (il 30), Il Principe d’Egitto (il 6 giugno). Il costo del biglietto 10 euro per il bambino, 12 per l’adulto. Per informazioni e prenotazioni: 388 3589548. De Cristofaro e “Sei personaggi in cerca d’autore” di Monica De Santis Il 9 maggio 1921 al teatro Valle di Roma, va in scena per la prima volta in assoluto il dramma più famoso di Luigi Pirandello: “Sei personaggi in cerca d’autore”. L’esito che si ottenne non fu di certo quello previsto. Fu infatti tempestoso, gli spettatori contestarono la rappresentazione al grido di “Manicomio! Manicomio!”. Per far si che quest’opera, considerata la prima della trilogia del teatro nel teatro di Pirandello, della quale fanno parte anche “Questa sera si recita” a soggetto e “Ciascuno a suo modo”, potesse ottenere il successo desiderato, nella sua terza edizione, quella del 1925 Pirandello, aggiunse una prefazione nella quale chiariva la genesi, gli intenti e le tematiche fondamentali del dramma. Il 9 maggio 2021 a 100 anni di distanza da quella prima, poco felice, rappresentazione al Teatro Nuovo di Salerno, vi sarà un evento corale a cura di “corpo novecento”. Un evento molto articolato e diretto dall’attore e regista Pasquale De Cristofaro. Un programma quello al quale il pubblico del Teatro Nuovo potrà assistere, gratuitamente e previa prenotazione, che prevede frammenti video di alcune scene dei Sei personaggi in cerca d’autore (nella versione di De Lullo- Valli, 1964). A seguire, coordinati Alfonso Amendola, le
relazioni di Francesco G. Forte e Rino Mele che riflettono sulla centralità dell’opera di Pirandello e in particolare dei suoi Sei personaggi (che assieme a “Ciascuno a suo modo” e “Questa sera si recita a soggetto” completano la “trilogia del teatro nel teatro”). La serata si conclude con due reading: Monologo del Figlio di Paolo Puppa e Monologo della Figliastra con Rosanna Di Palma per la regia di Pasquale De Cristofaro. Un evento che ha lo scopodi far ritrovare la potenza espressiva dei “Sei personaggi in cerca d’autore”, lavoro cardine per tutta l’Avanguardia europea e statunitense, spazio d’innovazione tra invenzione metateatrale, riflessione sulla scrittura, innovazione tra intreccio e narrazione. Ma soprattutto ingresso della vita che esplode in scena. Quel desiderio di vita, oggi più che mai necessario, che ci auguriamo possa nuovamente irrompere in tutti i teatri a partire da questa domenica 9 maggio al Teatro Nuovo di Salerno. L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione telefonica ai numeri 089 220886/3396510974. Saranno rispettati tutti i protocolli di distanziamento e prevenzione previsti dalla vigente normativa anti-covid. La capienza della sala sarà notevolmente ridotta. Questa la scaletta della serata: Teatro Nuovo Salerno 9 maggio 2021 (ore 17.30) “corponovecento” in collaborazione con Teatro Nuovo Salerno presentano 9 maggio 1921 – 9 maggio 2021 Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello (a cento anni dalla prima rappresentazione) Programma di sala: ore 17,30 Introduzione di Pasquale De Cristofaro video proiezione di alcune scene dei Sei personaggi in cerca d’autore (nella versione di De Lullo-Valli, 1964) ore 18,30 (pausa) ore 18,45 Interventi di Francesco G. Forte (Editore, Oèdipus Ed) e Rino Mele (Presidente di “Ex Machina”, Fondazione di poesia e storia). Coordina Alfonso Amendola (Università di Salerno) ore 19,30 (pausa) ore 19,45 Monologo del Figlio di Paolo Puppa e Monologo della Figliastra con Rosanna Di Palma, di Pasquale De Cristofaro.
Non si ferma il comitato 1° maggio: sul palco virtuale i Fiori di Cadillac Il percorso del MayDay Festival, nato dalla sinergia tra Cgil, Cisl e Uil e le associazioni che si riconoscono nel “Comitato verso il Primo Maggio” di Salerno, con il patrocinio del Comune di Salerno, continua nonostante le restrizioni imposte per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Per il secondo anno consecutivo, quindi, il MayDay Festival Concerto del Primo Maggio, potrà tenersi solo in streaming con l’augurio di ritrovarsi tutti in piazza l’anno prossimo. L’appuntamento è per le 18.30 di sabato primo maggio per la trasmissione in diretta dalla pagina facebook 1MayDay Festival – Salerno. Sarà la musica dei Fiori di Cadillac – band salernitana dal registro artistico elettronico e visionario – insieme agli interventi dei Sindacati e delle Associazioni, a sottolineare il momento particolarmente difficile che attraversa il mondo del lavoro insieme a tutto il Paese. Nel corso della diretta interverrà anche la giornalista e speaker radiofonica Barbara Landi. Previsto l’intervento del sindaco Vincenzo Napoli. “1MayDay è un progetto in cui crediamo tantissimo, nato dalla fondazione del comitato verso il 1 Maggio che ha riunito oltre 40 associazioni sul territorio salernitano, in rete con le tre sigle sindacali e con il patrocinio del Comune di Salerno che ha dato vita proprio a questa realtà”, ha dichiarato Flavio Giordano del comitato 1 Maggio. “Sull’arenile di Santa Teresa, per due anni è stato possibile raccontare dal palco, in musica e in parole, storie importanti che parlano di diritto e di lavoro, di vertenze e temi importanti che siamo riusciti a raccontare ad oltre 2mila presenti nelle due edizioni ma
purtroppo, per il secondo anno consecutivo, siamo costretti a dover mettere in piedi uno spettacolo con una realtà che non ci appartiene, da sempre legati a spazi reali, facciamo sempre un po’ più fatica a raccontarci in una sede virtuale ma era fondamentale mantenere la continuità. Speriamo che il prossimo anno possiamo riappropriarci dei nostri spazi, riunire tante persone sull’arenile di Santa Teresa”, ha aggiunto Giordano. “Come da slogan nazionale, quest’anno il 1 maggio è all’insegna dell’Italia sicura con il lavoro. Tutto il tema è dedicato alla prospettiva di uscire dall’emergenza sanitaria ed economica, attraverso il lavoro, gli investimenti, l’occupazione. in particolar modo, come da progetto del Recovey Plan, soprattutto per le donne e per i giovani. Questo sarà il terreno di lavoro e che trova nel 1 maggio la sintesi simbolica di questa idea”, ha dichiarato il segretario della Cisl Gerardo Ceres. “La Pandemia non ci fermerà, osserveremo le regole ma Cgil, Cisl e Uil, simbolicamente, manterranno vivo il 1 Maggio. Con la parola d’ordine “l’Italia sicura con il lavoro”, noi siamo certi che il Paese potrà ripartire in sicurezza e che l’accelerazione delle vaccinazioni ci consentirà di traguardare questo obiettivo prima e meglio. In occasione del 1 maggio, fondamentale per il Paese e per il Mondo del Lavoro, il binomio salute e lavoro. Fiduciosi dobbiamo guardare ad una prospettiva che ci restituisca una stabilità economica, una prospettiva di lavoro per i giovani e le nuove professionalità e che finalmente riallinei il Mezzogiorno al resto del Paese con un saggio ed intelligente utilizzo dei fondi che l’Europa metterà a disposizione”, ha invece dichiarato il segretario generale della Cgil Arturo Sessa.” Il 1° Maggio, malgrado il condizionamento che ancora la pandemia pone, resta la festa dei lavoratori e come tale va onorata, nel segno dei valori costituzionali repubblicani e nell’ottica di quella che è la matrice cultura, democratica, laica, riformista degli ideali del sindacato e della Uil in particolare. Onoreremo il 1 Maggio anche nelle piazze di Nocera e Battipaglia, unitariamente; a Salerno abbiamo scelto la piazza all’interno del Ruggi d’Aragona mentre nelle altre
due città dinanzi i Municipi. Come Uil, il sindacato ha riaffermato con forza la propria presenza nella società, dando lavoro ai lavoratori, ponendo prioritariamente la vita e la sicurezza nei luoghi di lavoro e nella società”, ha aggiunto Gerardo Pirone, segretario della Uil. Al FraC Baronissi la mostra di Eliana Petrizzi Oggi alle ore 18, verrà inaugurata la mostra di Eliana Petrizzi “Altri paesaggi della memoria”, sui canali digitali del Museo FRaC, del Comune di Baronissi e della Gutenberg Edizioni, la rassegna Luoghi del Paesaggio. “C’era da aspettarselo – rileva Massimo Bignardi curatore della rassegna – che Eliana Petrizzi, con il tempo, spostasse lo sguardo verso i luoghi della vita, lasciando cadere, non saprei dire se definitivamente, l’attenzione agli imperscrutabili territori del volto e della figura umana. Ha, però, conservato e aggiornato, con i linguaggi della contemporaneità, i valori di una pittura che fa suo l’enigma della visione. I suoi paesaggi sono luoghi dalla memoria e non hanno relazioni con verità referenziali, se non per quei codici perenni che rendono il paesaggio un mistero della natura. Scorci di visioni aurorali, filtrate dai sentimenti dell’alba, di quando il sonno cede all’insorgere di un nuovo giorno.” “A breve – scrive Gianfranco Valiante sindaco di Baronissi – con l’importante mostra dedicata a Daniel Spoerri, il Museo-FRaC Baronissi riprenderà il programma espositivo in presenza. È un momento significativo, perché segnale di una ripresa concreta, un ritorno al dibattito e agli incontri con la cultura. Parallelamente, alla luce dell’ampio consenso registrato in quest’anno di chiusura, continua l’attività online con questa
rassegna dedicata al tema del paesaggio. Un tema che si lega alle aspettative di una transizione ecologica, quindi con lo sguardo rivolto al futuro del nostro pianeta.” Eliana Petrizzi, è nata ad Avellino, ha studiato presso il Liceo Artistico e, successivamente, si è laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo storico-artistico, presso l’Università degli Studi di Salerno. Nelle sue opere, in particolare nelle piccole tavolette cifrate da una tecnica controllatissima, l’artista ha sperimentato una ricercata pittura che attinge, almeno per gli aspetti formali, da una radice fiamminga segnata da un’impronta ideista. Le gelide interferenze visionarie dei volti, delle figure e ora anche del paesaggio, ci spingono ai margini dello scarto, verso il crinale che separa queste figure dalla loro vita spesa nei luoghi della realtà, nel loro affermarsi quali presenze effettive. Dalla metà degli anni novanta ha tenuto diverse mostre personali. Tra le più recenti si segnalano quella allestita nel 2006 al Museo FRaC di Baronissi, e alla Galleria Area24 di Napoli; nel 2007 allo Spazio Mediterraneo di Positano, presentata in catalogo da un testo di Ada Patrizia Fiorillo. Nel 2011 espone alla Galleria Il Catalogo di Salerno, presentata da Massimo Bignardi. Nel 2014 alla Galleria Franco Senesi di Positano. Nel 2015 al MARTE di Cava de’ Tirreni. Nel 2016 presso il Convento di S. Maria degli Angeli di Montoro, nell’ambito della rassegna Montoro Contemporanea. Tra le principali mostre collettive e rassegne, oltre alle numerose presenze all’Expo Arte di Bari e all’Arte Fiera di Padova, si segnalano: nel 2009 “Persistenze sul confine dell’immagine”, a cura di Massimo Bignardi, Museo dell’Alto Tavoliere, San Severo (Foggia); “Red – L’Opera al Rosso”, Galleria Cerruti Arte, Genova. Nel 2011 espone alla 54a Biennale di Venezia, Padiglione Italiano (Lo stato dell’Arte – la Campania), a cura di Vittorio Sgarbi; nel 2013 “Iside Contemporanea”, Benevento, Museo ARCOS, a cura di Ferdinando Creta; nel 2016 “Dalla terra al cielo – Dal figurativo all’informale”, Gualdo Tadino (PG), Chiesa monumentale di S. Francesco, a cura di Vittorio Sgarbi.
Questa sera “In Palcoscenico” ricorda Gigino Esposito di Monica De Santis In Palcoscenico con le Cronache, il contenitore teatrale del nostro quotidiano, questa sera alle ore 19 ospiterà tanti attori e registi salernitani che insieme a chi scrive e ad Olga Chieffi, ricorderanno ad un anno dalla scomparsa il regista Gigino Esposito. In diretta sulle pagine Facebook e Youtube del nostro quotidiano ci saranno il figlio Arturo, la nuora Imma Caracciuolo, che ne hanno racolto l’eredità e stanno portando avanti il Teatro Arbostella che presto al termine dei lavori di ristrutturazione verrà rinominato e dedicato proprio al caro Gigino. Gli altri ospiti saranno Claudio Tortora con il quale Gigino ha condiviso la gestione del Teatro Ridotto e l’organizzazione di tante manifestazioni, Ugo Piastrella che ha diretto in tanti spettacoli e con il quale aveva un rapporto di amici talmente profondo da accettare di essere il suo compare di cresima, Antonio La Monica che per anni è stato uno dei suoi principali attori della comapagnia amatoriale che ha fondato nel 1976, Gaetano Troiano che è stato diretto da Gigino in moltissimi spettacoli e che negli ultimi anni era diventato il suo braccio destro, Enzo Tota legato da un rapporto professionale e di amicizia con Gigino, ed infine Claudio Lardo e Ciro Girardi, tra gli ultimi, ma non di certo meno importanti degli altri, ad aver lavorato con lui in diversi spettacoli portati in scena in quella che Gigino ha sempre considerato la sua ultima (e vinta) sfida, il teatro Arbostella. Al termine della puntata si assistera alla messa in onda della commedia “L’ultimo scugnizzo” di Raffaele Viviani per la regia, proprio di Gigino Esposito, andato in scena nel 2014. La messinscena,
narra la storia dello scugnizzo ‘Ntonio Esposito (interpretato da Giovanni Bonelli), che tenta di superare la propria condizione di vita precaria e cercare di dare una prospettiva di vita a Maria (Rita Cariello), la ragazza che ha messo incinta. Riesce a sistemarsi come segretario dell’avv. Razzulli (Vincenzo Galdo). Affidato a Titty Mangrella il ruolo di Donna Rosa, moglie dell’avvocato, a Nicoletta Romano, il ruolo di ‘Nnarella, Mariarosaria Milito è Donna Palmira, “Peppe ‘o navigante” è nterpretato da Franco Montinaro. Friends for Gospel: l’invenzione della gioia di Olga Chieffi Il gospel è energia che unisce gioia e tristezza allo stesso tempo, amore e odio, fede e disperazione di un popolo che, nonostante la sua difficile condizione sociale di schiavitù, ha avuto la forza di trovare nella musica e nella condivisione del canto una via di fuga, seppur solo emotiva. E per mezzo della voce, unico strumento concesso a chi fu privato di ogni condizione di uomo libero, la fatica e lo stremo di giornate interminabili venivano mitigati dallo scandire del tempo ritmico degli strumenti di lavoro, amici e nemici che accompagnavano i canti nei campi di cotone. Ogni cantore ha, quindi, una responsabilità etica nei confronti di ogni brano: restituire quell’emozione, quel sentimento di speranza, amore e sinergia che fa da collante ad ogni esecuzione. Lo hanno dimostrato ieri sera i Friends of Gospel, ospiti di “In prima fila con…” il contenitore di approfondimento musicale del quotidiano Le Cronache. Antonio Barra, Argentina Napoli, Rosita Passaro, Stefania Di Florio, una rappresentanza
dell’ensemble, hanno dimostrato che il coro gospel non è semplicemente un coro di insieme. È un coro in cui singole voci, storie e realtà completamente diverse fra loro, si intersecano per creare qualcosa di unico, magico e totalmente coinvolgente: con la mente, con il corpo, con le espressioni del volto, con il cuore e, infine, con la voce, espressione ultima di tanti elementi imprescindibili. Un ensemble, questo, alla ribalta da undici anni, stregato dalla possibilità di poter divulgare un messaggio di pace, amore e speranza, di raggiungere in questo modo numerose persone appartenenti a culture differenti, superando, inoltre, le barriere linguistiche e razziali. Otto voci, i Friends of Gospel, che si fanno promotrici di valori religiosi e non solo, intrisi di positività, preparato musicalmente da Gerardo “Jerry” Vitale mentre la direzione artistica, è affidata al tenore Antonio Barra, un vero e proprio folletto in palcoscenico. Diversi i video che hanno impreziosito il dialogo, facendo toccare con mano cosa mai possa significare quel semicerchio che viene formato al centro del palco, in cui ognuno può diventare, a turno, lead voice, e “dire la sua” elevando al Signore una preghiera o alla platea, in una emotionally powerful performance. I video hanno testimoniato anche il primo decennale di attività, dal debutto sul palcoscenico del teatro Augusteo, sino alle performance nella Salerno delle Luci d’artista, rivelando, così, le scelte di un repertorio, ricco anche di una qualche spensieratezza testuale, come in “Hai Skipe?”, eseguito con sonorità caleidoscopiche e ritmi intriganti, che stanno a marcare la natura multietnica di questo genere capace di coinvolgere tutti, sino all’esclamazione di gioia nella contagiosa Halleluljah!, dagli equilibrati impasti vocali e dalle contrastanti dinamiche, che giocano non solo potenza vocale ma anche con lirismo e poesia. Il divertimento è il filo conduttore delle diverse performance, cui abbiamo assistito, dove il pubblico stesso è protagonista dello show, trascinato caldamente a cantare, alzarsi dalle poltrone, ballare e battere le mani con l’ensemble. Lo spettatore non rimane solo coinvolto
fisicamente, ma anche affascinato dalla profondità e dall’energia dei canti, che solo la musica gospel sa trasmettere con un calore così avvincente. Tante le domande dei lettori a cominciare dal come si può diventare un nuovo friend of gospel, o i consigli per tentare un approccio anche a certo pop-rock, con l’aiuto di un arrangiatore, e della band che già supporta la formazione, all’occorrenza. Un modo questo da parte del pubblico e di tutti noi, che siamo già catapultati, con la mente in una serata colorata e colorita all’insegna del buonumore e della partecipazione, al fianco dei Friends of Gospels. Il prossimo appuntamento, giovedì 6 maggio, all’abituale orario delle 19, saranno “In prima fila con…” noi le Opera Ginger: tre cantanti liriche, i soprano Anna Maria Sarra e Anna Corvino, il mezzosoprano Giuseppina Bridelli e una regista Stefania Panighini, che hanno lanciato un loro brand speciale di moda. Per rivedere la puntata: https://youtu.be/KCtS6BXoeEw Parte da Salerno una webserie ambientata in lavanderia di Monica De Santis Diventa un set per una webserie salernitana, la lavanderia fai da te “Onda Blu” di via San Giovanni Bosco. Da venerdì 7 maggi, infatti, partirà sul canale youtube la prima stagione della webserie salernitana dal titolo “Onda Blu – La Serie”. Sei puntate in programma per questa stagione di debutto che andranno in onda, come detto il 7 maggio la prima, e poi ancora nei giorni 11 maggio (seconda puntata), 14 maggio (terza puntata), 18 maggio (quarta puntata), 21 maggio (quinta puntata) e 25 maggio (sesta puntata). Protagonisti di questa
webserie saranno due attori partenopei Mauro Di Rosa e Ciro Scherma. Ma non saranno i soli, ad ogni puntata si alterneranno anche altri attori salernitani e partenoepi. In pieno stile “Camera Cafè” il noto programma televisivo andato in onda alcuni anni fa su Italia Uno, la serie è ambientata nella lavanderia salernitana, dove la telecamera posizionata all’interno di un oblò riprende gli incontri causali che i due protagonisti avranno ad ogni puntata mentre attendono che i loro vestiti vengano lavati ed asciugati. Incontri causali proprio come il loro. Due amici di vecchia data che, dopo anni di lontananza si ritrovano ad essere clienti della stessa lavanderia fai da te. All’insegna del divertimento, ogni puntata tratta scene di vita quotidiana, tante gag e comicità all’interno di un luogo familiare, accogliente e utile. Dall’idea della Nientedimeno Unconventional, con la regia di Antonio Ruocco il progetto è del tutto nuovo nella provincia di Salerno. Ogni puntata della webserie avrà una durata di cinque minuti e ovviamente restarà visibile sul canale youtube per sempre. In streaming il concerto del 1° maggio di Salerno Il percorso del “MayDay Festival”, nato dalla sinergia tra Cgil, Cisl, Uil e le associazioni che si riconoscono nel “Comitato verso il Primo Maggio” di Salerno, con il patrocinio del Comune di Salerno, continua nonostante le restrizioni imposte per fronteggiare l’emergenza sanitaria dovuta al Covid -19. Per il secondo anno consecutivo, quindi, il “MayDay Festival” ovvero il Concerto del Primo Maggio, potrà tenersi solo in streaming con l’augurio di ritrovarsi tutti in piazza l’anno prossimo. L’appuntamento è per le 18.30 di sabato primo
maggio per la trasmissione in diretta dalla pagina facebook 1MayDay Festival – Salerno Sarà la musica dei Fiori di Cadillac – band salernitana dal registro artistico elettronico e visionario – insieme agli interventi dei Sindacati e delle Associazioni, a sottolineare il momento particolarmente difficile che attraversa il mondo del lavoro insieme a tutto il Paese. In Prima fila con…Friends for Gospel di Olga Chieffi L’ appuntamento di questo giovedì sera con il contenitore virtuale di Le Cronache, sarà dedicato ad una coralità speciale, quella gospel. Alle ore 19, infatti, in collegamento per “In prima Fila con…” sui canali social di Le Cronache social Facebook, https://www.facebook.com/lecronachequotidiano e YouTube https://www.youtube.com/channel/UCJaOrPcGFKLxjQWMMDaiM4g. Il coro diretto da Gerry Vitale, composto da Stefania Di Florio, Nunzia Liuzzi, Rosita Passaro, Antonio Barra, Noemi Napoli, Francesco Criscuoli e Simona Commarà, dedicherà al pubblico di Le Cronache, i più amati temi del canto gospel e spirituals, diretta conseguenza di quel processo di evangelizzazione delle comunità nere, tentato dal Cristianesimo nei confronti di popolazioni sradicate dalla loro terra e condannate a vivere in condizioni di schiavitù. Persone letteralmente spogliate da ogni diritto di essere umano che riversavano nel canto e nella preghiera a Dio tutto il dolore per le umiliazioni subite e allo stesso tempo la speranza che un giorno tutto quel dolore cessasse. Cantavano per darsi il ritmo nelle dure e
interminabili giornate di lavoro nei campi, cantavano per poter comunicare con i propri fratelli in un linguaggio in codice per pianificare tentativi di fuga, o adunanze. Cantavano per farsi forza e mantenere la loro dignità di esseri umani che gli schiavisti bianchi facevano di tutto per cancellare. Vedevano in Gesù un amico, un alleato, un’entità alla quale aggrapparsi con tutte le loro forze per credere che un giorno, presto o tardi, quella condizione al limite delle possibilità umane sarebbe finalmente cessata, dando loro la tanto sospirata libertà. “Gospel” voce dello spirito, ma anche delle viscere, questo lavoro odora di solidità e sedimenti profondi, la canzoni non sono improvvisazioni o riempitivi, ogni pezzo compone il puzzle con una caratteristica unica, il cui risultato sarà profondo e tenue, piacevolmente memorabile, e che da quelle radici è giunto fino a noi andando a comporre il più variegato e coinvolgente dei repertori. La formazione è nata nel 2010 dalla volontà di sei amici e affonda le sue radici proprio nella condivisione dei suoi componenti che, attraverso la musica gospel, si amplifica e trova il suo migliore canale espressivo. Durante la loro attività corale, i FFG si sono fatti conoscere alle platee prendendo parte a varie manifestazioni, sia dentro che fuori dai confini campani e partecipando a vari contest. Lo studio con vocal coach italiani e americani e l’aggiornamento del proprio repertorio sono cardini dell’attività dei FFG, attraverso la quale possono portare avanti la mission dell’associazione culturale che porta lo stesso nome, “Friends For Gospel” con cui si propongono di trasmettere i valori cristiani di inclusione, fratellanza, condivisione e amore attraverso un’espressione musicale proveniente da oltreoceano. Tra le esibizioni di maggior rilievo si annovera la partecipazione alla cerimonia di accensione dell’Albero a Piazza Portanova, fulcro delle Luci d’Artista di Salerno, nel 2019, che ha segnato l’inizio del loro Christmas Tour, durante il quale i FFG hanno presentato in anteprima il loro primo inedito dal titolo “Over You”. Il 2020, nonostante la battuta d’arresto causata dalla pandemia mondiale, ha visto i Friends For Gospel impegnati su
vari fronti. Innanzitutto attraverso due “virtual choir”, uno dei quali ha ottenuto piu’ di 8 mila visualizzazioni su Facebook (Hai Skype – quarantena song) e contemporaneamente lanciando online, durante il lockdown, una proposta di concerto condiviso aperto a tutte le formazioni corali sul territorio. Tale proposta, accolta con slancio da vari gruppi e appoggiata successivamente dal comune di Salerno, ha visto i FFG impegnati nell’organizzazione nel settembre del 2020 di un bellissimo concerto presso l’Arena Barbuti: numerosi cori venuti da varie città della Campania e una guest dalla Calabria, uniti in musica con il comune obbiettivo di raccogliere fondi per l’Ail Salerno, a favore di un progetto di assistenza domiciliare, molto importante nel periodo di pandemia. Sempre nel 2020, pur con le difficoltà dovute alle restrizioni anti-covid, i FFG hanno registrato in studio il loro primo brano dal titolo “Draw me close”, che doveva far parte di un EP celebrativo dei loro dieci anni di attività musicale. Progetto che, attualmente in stand by, rimane comunque tra le priorità del gruppo, non appena le circostanze consentiranno di portarlo a termine. 154 spettacoli candidati per il Nid di Salerno di Monica De Santis Nel giorno in cui si celebra la danza in tutto il mondo viene annunciata la chiusura definita delle iscrizioni alla Nid (New Italian Dance) Platform 2021, che quest’anno si terrà, come già abbondantemente anticipato in diverse occasioni, a Salerno. In tutto sono 78 le compagnie che si sono iscritte alla sesta edizione che avrà inizio il prossimo 16 settembre e
si concluderà il 19 settembre. Saranno, in tutto, 154 gli spettacoli candidati, suddivisi in 102 nella sezione Programmazione (con 30 debutti mancati) e 52 per la sezione Open Studios, al vaglio della commissione artistica, composta da giurati nazionali e internazionali quali Anna Cremonini, Gemma Di Tullio, Elisabetta Riva (Argentina), Claire Verlet (Francia), Mario Crasto De Stefano, Samme Raeymaekers (Norvegia), Paolo Brancalion, Marina Dammacco, e coordinata da Michele Mele per il Teatro Pubblico Campano. La selezione, degli spettacoli che dovranno andare in scena a Salerno terminerà il 16 maggio. La commissione individuerà 10 spettacoli per la sezione Programmazione, e massimo 12 progetti per Open Studios. “La partecipazione di così tanti protagonisti della danza italiana alla call pubblica – sottolinea Alfredo Balsamo, direttore del Teatro Pubblico Campano – rappresenta un tangibile segnale di fermento artistico e grande fiducia nella ripresa”. Il progetto NID Platform è nato nel 2012 dalla collaborazione tra alcune realtà della distribuzione della danza nazionale riunite sotto la sigla RTO, la Direzione Generale Spettacolo del MiBACT e gli enti locali. Ogni anno l’evento si tiene in una città italiana diversa. La scelta della città di Salerno è stata fatta sul finire del 2019. Grazie al sostegno della Regione Campania, l’organizzazione della sesta edizione è affidata al Teatro Pubblico Campano – Circuito Regionale Multidisciplinare, quale partner capofila nominato da RTO.
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