XXII EDIZIONE 2018 - Turismo Marche
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Nota al programma Se lo scorso anno fu la figura di David Lazzaretti a ispirare il programma, per questa edizione è partito tutto da Thomas Sankara. Nato in un villaggio ai bordi del Sahara, invece di farsi prete o medico, nel 1968 andò in Madagascar in una accademia militare, e lì cominciò la sua storia e il suo sogno. Due mesi fa, nel nostro trekking sahariano, Paolo ed io ci siamo detti: “Il cinquantenario del ’68 va bene, ma allarghiamolo anche ad altri sognatori e anticonformisti.” Ecco trovato il tema per il 2018. Le conferenze. Sulla figura di Thomas Sankara - e del riscatto africano strozzato dall’abbraccio occidentale - ci racconterà Daniele Bellocchio, che quella terra disgraziata conosce bene. Marco Boato il ’68 l’ha fatto davvero, e ce lo narra ricordando la figura di un altro sognatore, Alex Langer. Una terza figura eccentrica, che ha vissuto in maniera contrastata la sua visione, è quella di Ettore Majorana: Roberta Rio e Francesco Alessandrini hanno scoperto su di lui qualcosa di sconcertante. Non neghiamolo: il ’68 nell’immaginario è soprattutto la musica rock. Ne parleremo partendo da Jimi Hendrix, con Enzo Gentile e Roberto Crema. Anche le arti figurative e la libera creatività hanno caratterizzato quegli anni. A ciò dedichiamo una tavola rotonda, tra le istallazioni di land art alla Casa degli Artisti del Furlo. Anna Maria Crispino, da giornalista, rivolge lo sguardo al femminismo italiano che è uscito proprio dai cortei studenteschi. Edoardo Bressan ha studiato a fondo il mondo cattolico che in quelli anni è stato costretto ad interrogarsi, tra la figura di Don Milani e la pubblicazione, nel luglio 1968, della enciclica “Humanae Vitae”. Ma non è forse il Vangelo la vera rivoluzione radicale degli ultimi duemila anni? A parlarcene sarà uno dei teologi più appassionati e appassionanti: Padre Alberto Maggi. Sempre dal ‘68 deriva quella curiosità verso le tecniche arcaiche dell’estasi e il mondo delle droghe: Tania Re ci relaziona sulle recenti scoperte medico-scientifiche. E rimanendo in campo medico diamo spazio a ipotesi curative frutto di nuovi approcci metodologici, proposti da un gruppo internazionale di medici. Con noi avremo il dott. Franco Canestrari, coautore dello studio. Sankara è stato una delle tante vittime delle politiche globalizzanti che generano le migrazioni del terzo millennio. Vincenzo Passerini in Italia è in prima fila nel confrontarsi con questo fenomeno. Questa mobilità globale implica la comunicazione, premessa indispensabile per la comprensione, e quindi la compassione. Che ne è dell’Esperanto? Cos’è il multilinguismo? Quali scenari preparano i traduttori digitali? Il linguista Federico Gobbo ne sa molto al proposito. Ma la digitalizzazione della scrittura pare avere anche delle controindicazioni intellettive, soprattutto nell’età evolutiva, come ci dimostrerà la grafologa Irene Bertoglio. Al di là dei prodigi dell’era digitale permane una dimensione istintuale umana che merita sempre la necessaria attenzione. Olfatto e sessualità sono sfere ancestrali che possono avere delle sorprendenti connessioni. Questo ci faranno scoprire con una conferenza/laboratorio il profumiere Mauro Malatini e la sessuologa Alessandra Battistelli. Infine l’ultimo rifugio e sollievo, per l’animo moderno disorientato, resta la natura. Andrea Fazi, col suo felice narrare, ci farà guardare agli alberi come non abbiamo mai fatto prima. Alla forte componente visual del ‘68 tributiamo una copertina dai colori pop, ma anche molte visioni. Oltre ai tanti film/documentari in cartellone (sulle migrazioni umane, Sankara, Ceronetti, gli appennini di Rumiz, le tematiche ecologiste) anche alcuni concerti si avvarranno di proiezioni video: gli Psincopatici con la visione integrale di Powaqqatsi, i Winstons con le loro psichedelie. Questo ultimo power trio lisergico è in buona compagni con altri 2 terzetti ad alto voltaggio: i Gluten Free (virtuosistico young jazz-prog) e i Savana Funk (funky
meticciato con l’etno-rock e una spruzzata di psic). In 3 sono anche i Fase Hobart (energico etno-jazz acustico), i Mezcal (arabic-rock elettro-acustico) e i Trioness (jazz sedotto dalle sperimentazioni colte del 900). Il giovanissimo Alessio Lowenthal sarà da solo a confrontarsi con un mezzacoda, mentre i Willos’ saranno in 5 sul palco e due in platea, con l’obiettivo di chiudere il festival aprendo le danze. L’alba è affidata ad un duo lunare, gli OoopopoiooO, la cui musica fluttua come i sogni del risveglio. L’acustica sacra di S.M. delle Stelle ospiterà per due sere un artista-mito per il festival: Stephan Micus e il suo immenso minimalismo etnico. Al teatro dedichiamo un monologo di Paola Contini sulla santa follia di Filippo Neri, una commovente lettura di Lucia Ferrati sugli alberi tra gli alberi, un reading poetico di Azzurra D’Agostino sui luoghi abbandonati e uno spettacolo tragicomico sui testi di Ceronetti. Insomma, la nostra consueta curiosità trasversale e anarchica. Ai castelli già frequentati (Barchi, Fratte Rosa, Mondavio, Mondolfo, Saltara) abbiamo aggiunto Piagge e Pozzuolo, uno vitale e dinamico protagonista roveresco, l’altro silenzioso e sperduto sulle alte colline verso la Mattera. Tra le ville private, trovano conferma Casa Armonia, Borgo la Rovere e Casa degli Artisti, a cui si affiancano – novità assolute – Ca’Lu.Ca. col suo grande parco e Casa Tognini col suo grande panorama. Questa della ville è la parte organizzativa di cui andiamo più fieri: dalla legittima gelosia e riservatezza del privato al piacere della condivisione culturale col pubblico. Grazie. Al convento di S.Pasquale torniamo sempre volentieri, dal monastero di Montebello e dalla Locanda Girolomoni non ce ne siamo mai andati, del santuario di Monte Martello non riusciamo a fare a meno, come dei prati del Monte Acuto all’alba. Dopo anni di assenza, riproponiamo gli appuntamenti del Cerquone, all’ombra delle chiome più imponenti della provincia. Questa è l’occasione che attendiamo sempre per obbligare il pubblico a parcheggiare lontano e camminare a piedi tra greppi e fossi, respirando con gli occhi la bellezza della campagna nostrana. A tutti voi, ostinatamente giovani, anticonformisti dolci e diversamente creativi buona estate!
Sabato 16 giugno Piagge (Terre Roveresche) 18.30 Conversazione Tania Re (antropologa, psicologa) “Dagli uomini-medicina alla medicina per gli uomini: moderne connessioni tra scienza, sciamanesimo e sostanze psicoattive” 20.30 Cena servita da Piadineria Dietro Le Mura 21.45 Concerto Trio Mezcal Giuseppe Dimonte (contrabbasso), Lorenzo Viale (percussioni), Alessandro De Lorenzi (chitarra) Quando una chitarra dalle sonorità western incontra le percussioni arabe e un contrabbasso jazz, si genera…una sostanza nuova, che è più della somma delle parti. Un po’ Nordafrica, un po’ rock, un po’ eleganza. Il bolognese trio Mezcal (mescalina?) è al suo primo disco ma le idee sono chiare. Musica strumentale inedita che viaggia veloce verso visioni d’oriente sulle corde grosse suonate con l’archetto e gli arpeggi distorti della chitarra vintage. Dai deserti americani dei Sacri Cuori ai deserti magrebini dei Mezcal, i miraggi sono sempre a portata di orizzonte.
Domenica 17 giugno Pozzuolo (Colli al Metauro) 18.30 Conversazione Franco Canestrari (medico), Nerio Cariaggi (filosofo) ”Parlare al cancro: nuove sensibilità mediche, nuovi approcci curativi” 20.30 Cena servita da Agriturismo Pozzuolo 21.45 Reading “Canti di un luogo abbandonato” Azzurra D’Agostino (testi, voce), Andrea Biagioli (live electronics) Di luoghi abbandonati noi di Ville e Castella ne sappiamo qualcosa. E’ dal 1992 che li frequentiamo, facendo impolverare le auto di un pubblico incredulo su e giù per il preappennino pesarese. Azzurra viene dall’Appennino pistoiese e alle crepe dei muri, ai crinali rustici, ai borghi sparuti come asini spelacchiati, all’umanità verace e malinconica di questi luoghi ha dedicato un canto, in 50 poesie, che ne registra il respiro odoroso e l’affanno tenace. E’ stato amore a prima lettura, e ora è qui con noi a leggere le sue parole, accudite dai suoni live di Andrea Biagioli, che con lei condivide la sensibilità verso i luoghi e i tempi dimenticati.
Giovedì 21 giugno Ca’Lu.Ca (Carrara di Fano) 18.30 Conversazione esperienziale Alessandra Battistelli (psicologa, sessuologa) Mauro Malatini (maestro profumiere) “La seduzione dei profumi. Sessualità e attrazioni olfattive” 20.30 Cena servita da Emporio Campo Base Cena con prenotazione obbligatoria, 20€ comprensivi di conferenza e concerto tel. 389 177 1037 Ingresso solo conferenza e/o concerto, 5€ (non è richiesta prenotazione) La villa dista 700m dal parcheggio lungo la provinciale per Mombaroccio. Strada bianca buia; portarsi una torcia 21.45 Concerto - Alessio Lowenthal (piano) Già nato con il nome d’arte e il talento prodigioso dei bambini speciali, Alessio oggi, dopo un’infanzia passata sui tasti bianchi e neri, con impegno ma senza fatica, ha già raggiunto, a soli 16 anni, la maturità tecnica per presentarsi al pubblico. Il confronto sarà anche con il repertorio più classico del pianismo romantico: Beethoven, Chopin, ma anche Debussy e il suo Clair de lune, ideale commento sonoro a una bella serata di solstizio con mezza luna crescente. Ville e Castella è fiera di tenere a battesimo l’inizio di carriera concertistica di un nuovo musicista pesarese, di cui sentiremo ancora parlare in futuro.
VENERDI 22 giugno MONDOLFO 18.30 Conversazione Enzo Gentile (critico musicale, giornalista) Roberto Crema (scrittore) “L’esperienza italiana di Jimi Hendrix e le nuove sonorità del ‘68” 20.30 Cena servita da Associazione Tre Colli 21.45 Concerto - The Winstons Enrico Gabrielli (tastiere, fiati, percussioni), Roberto Dell’Era (basso), Lino Gitto (batteria) Questo terzetto di eccezionali musicisti è molto più di un power trio. Enrico Gabrielli, (virtuoso polistrumentista, compositore, Afterhours, Calibro 35 ecc…), Roberto Dell’Era (Afterhours) e Lino Gitto (Ufo) creano una navicella spaziale capace di trasportarci sul pianeta della psichedelia, del prog-rock e delle contaminazioni jazz tipiche della scuola di Canterbury. Dediti al culto dell’anarchia ancestrale, con i due dischi già prodotti, tra spiccata personalità e modernità, i tre sono stati capaci di ricreare le atmosfere lisergiche e progressive degli anni 60/70. Ce n’era bisogno? Chiedetelo agli orfani di Gentle Giant, Gong, King Crimson, Soft Machine… Un live dai contorni mitici, per cuori forti.
sabato 23 giugno FRATTE ROSA 18.30 Conversazione Marco Boato (sociologo) “Non tutte le rivoluzioni sono uguali, non tutti i politici sono uguali: il 68 e Alexander Langer” 20.30 Cena servita da Pro Loco Fratte Rosa 21.45 Concerto - Fase Hobart Marco Pisi (chitarra, bouzouki, oud), Virginia Sutera (violino, viola) Daniele Cortese (basso fretless). Ospite dalla Banda Osiris, Gianluigi Carlone (sax, flauto) Iniziamo dal curioso nome di questa band milanese. Nel romanzo “In tempo inverso” di Philip Dick, l’effetto siderale “Hobart” inverte la direzione dello scorrere del tempo e di tutti i meccanismi naturali che regolano l'Universo, vita umana compresa. Tutto chiaro: il loro etno-jazz attraversa le avanguardie occidentali e le musiche antiche mediorientali, invertendo tempi e flussi sonori. Il loro recente quarto lavoro discografico, Pangea, del 2018, nel titolo ribadisce il concetto: tutte le terre emerse in contatto, niente confini, musica totale, un cantiere sonoro e compositivo in continua evoluzione. Musica free, musica còlta, colta al volo.
Domenica 24 giugno Convento di S.Pasquale (Terre Roveresche) 18.30 Conversazione Daniele Bellocchio (giornalista) “L’Africa è pronta alle rivoluzioni, l’occidente no. Il sogno di Thomas Sankara” 20.30 Cena servita con prodotti forniti da Emporio AE 21.45 Proiezione film “Thomas Sankara, il Che Guevara africano” Come non innamorarsi di una figura come quella di Thomas Sankara? Giovane, simpatico, sognatore, rivoluzionario, onesto, coraggioso, spregiudicato, sensibile, ironico. Suonava anche la chitarra. E diventa presidente di uno dei paesi più poveri al mondo, nella polverosa regione sud-sahariana. Inizia la fiaba, sarebbe dovuta diventare realtà e poi mito, ma… Il documentario mostra per l’ennesima volta le colpe dirette (oltre a tutte quelle indirette) da imputarsi all’occidente circa la condanna al sottosviluppo dell’Africa nera. Una macchinazione che non può non indignare, che meriterebbe una nostra rivoluzione, ma, direbbe Sankara, non si è mai vista una rivoluzione con la pancia piena.
venerdi 29 giugno Borgo la Rovere (Mondavio) 18.30 Conversazione Federico Gobbo (linguista) “Multilinguismo, esperanto, traduttori digitali e altre strategie di comunicazione internazionale” 20.30 Cena servita con prodotti forniti da Emporio AE Cena con prenotazione obbligatoria, 20€ comprensivi di conferenza e concerto tel. 389 177 1037 Ingresso solo conferenza e/o concerto, 5€ (non è richiesta prenotazione) 21.45 Concerto – Psincopatici Tommaso Pompei (tastiere), Alessandro Dini (batteria) Proiezione video “Powaqqatsi” di Geoffrey Reggio Devono essere pazzi questi due batteristi - uno dei quali trasformatosi in tastierista – a voler riscrivere e suonare in diretta la colonna sonora di “Powaqqatsi” sostituendosi a Philip Glass. E invece sono serissimi, tutt’altro che psicopatici, sanno il fatto loro, e gestiscono benissimo la pochezza dei mezzi dando vita a dinamiche ritmiche e armonie timbriche e sonore sorprendenti. Una psichedelia ora rock, ora minimale, ora post-industriale perfettamente in linea con le immagini alienate e ossessive del film. La scelta del capolavoro di Geoffrey Reggio è dovuta anche alla volontà dei due musicisti di ribadirne il forte messaggio sociale. Il film non fa sconti a nessuno e la loro musica ne rende manifesta la terribile bellezza.
Sabato 30 giugno Saltara (Colli al Metauro) 18.30 Conversazione Irene Bertoglio (grafologa) “Crescere con la penna in mano: corsivo contro tastiera” 20.30 Cena servita da Pro Loco Saltara 21.45 Concerto – Gluten Free Davide Di Camillo (basso), Christian Mascetta (chitarra), Andrea Giovannoli (batteria) Il 20 marzo scorso è uscito “Farina del mio sacco” loro album d'esordio. E’ chiaro che questi tre giovani musicisti sono dotati di ironia. Ma ascoltando le tracce si capisce che sono anche dotati di tecnica prodigiosa e la scelta della formazione power trio è proprio quella giusta per esaltare i singoli strumentisti e l’interplay. Il connubio tra funky, jazz, blues e rock genera situazioni incredibilmente differenti: da melodie cantabili e dondolanti, con chitarra arpeggiata sul giusto mood, si accelera quando il piede pesta sul distorsore e allora esplode l’energia, parte la doppia cassa, il basso in tapping e l’animo più indiavolato dei Gluten Free raggiunge il paradiso del jazz-prog.
Domenica 1 luglio Cerquone del Molino del Duca (monti delle cesane) 18.30 Conversazione Andrea Fazi (naturalista) “Quercia Grande parla: leggende, segreti e meraviglie del mondo vegetale” La quercia è raggiungibile con un sentiero campestre di 500m. Portarsi una torcia 20.30 Cena servita con prodotti forniti da Emporio AE (versione street food, a 500m dalla quercia) 21.45 Reading “L’uomo che piantava gli alberi” Lucia Ferrati (voce narrante). Testo di Jean Giono. Perché siamo affezionati al testo di Jean Giono? Perché è la riprova che l’azione individuale, quando sincera, disinteressata, altruista, poetica, può essere letteralmente feconda e produrre grandi cambiamenti, quei cambiamenti che non arriveranno mai, se pretesi solo dalla politica senza l’adesione di ciascuno. Lucia Ferrati ci porta con delicatezza nel mondo del protagonista del libro, ci accompagna sulle sue montagne, ce ne svela i pensieri solitari, le delusioni, la tenacia, e ci racconta della meraviglia del miracolo finale. Raccontare di tutto questo sotto fronde che trascendono il senso del tempo umano, vicino ad un tronco che ha messo radici ai tempi del Duca Federico, sarà commovente, c’è da giurarci.
giovedi 5 - venerdi 6 luglio Santa Maria delle Stelle - Monte Martello (Cagli) Cena e pernottamento consigiliati presso agriturismo Ca’ Pierello (800 m dalla chiesa) tel. +39 333 33 15 904 - 328 30 74 009 Appuntamento con prenotazione obbligatoria. Posti limitati. Ingresso 20€ - prevendite liveticket.it Portarsi cuscini, stuoie o coperte per sedersi sul pavimento della chiesa. Info biglietti tel. 389 177 1037 I direttori durante la verifica acustica della chiesa Street food con prodotti forniti da Emporio AE 21.45 Concerto - Anthology for St. Mary of the stars Stephan Micus (fiati, legni, pelli, corde, voci) Chi più di Micus ha il diritto di riempire l’aria veneranda di questo santuario e accarezzarne gli affreschi! Nei suoi 24 dischi c’è il sacro e la natura, i pellegrini, gli uomini errabondi, la solitudine, la notte, il mistero della vita. C’è il mondo intero con tutte le sue lingue e i versi d’animale, tutti i venti di tutti i deserti e le nevi di tutti gli altopiani, i canti di tutti i pastori e le nenie di tutte le balie. Non c’è litania che non sia passata tra le sue dita. Non c’è sentiero che non abbia impolverato i suoi piedi. Non c’è ancoraggio mediterraneo le cui acque non siano state increspate dalle vibrazioni della sua musica. Facciamo una facile previsione: sarà uno dei concerti più emozionanti di tutta la storia ventennale del festival. Imperdibile, e non è un modo di dire.
Sabato 7 luglio mondavio 18.30 Conversazione Anna Maria Crispino (giornalista) “Accordi e disaccordi: sguardi sul femminismo italiano dal ’68 al #metoo” 20.30 Cena servita da Pro Loco Mondavio 21.45 Concerto - Federica Michisanti “Trioness” Federica Michisanti (contrabbasso), Simone Maggio (piano) Gianluca Vigliar (sax) Certo, è insolito vedere una giovane musicista alle prese con un grande contrabbasso, più alto di lei, ma la statura per dominarlo Federica ce l’ha tutta. Romana, di solida formazione classica, è già al suo secondo disco come autrice. La sua musica è “un moderno post-cool elegante e per nulla derivativo, pregno di pathos, di geometrie circolari, di girotondi a canone, di momenti fugati in cui i tre strumenti si inseguono senza acciuffarsi, generando magnetiche, piacevoli sensazioni di incompiutezza e imponderabilità…”Così scrive Enzo Pavoni su Audioreview. E aggiunge Stefano Dentice di Sound Contest dopo l’ascolto dell’ultimo cd: “Una sensazione surreale di trovarsi in uno spazio-tempo indefinito, immersi in un universo parallelo che lascia l’ascoltatore con il fiato sospeso. Un disco che accende la lampadina della mente.” Chiaro? Questo jazz è pane per le orecchie di Ville e Castella.
domenica 8 luglio barchi (Terre Roveresche) 18.30 Conversazione Alberto Maggi (teologo) “Il vangelo è rivoluzione” 20.30 Cena servita da Pro Loco Barchi 21.45 Concerto - Savana Funk Aldo Betto (chitarra), Blake Franchetto (basso) Youssef Ait Bouazza (batteria) Quando un navigato chitarrista bolognese incontra un bassista londinese e un batterista berbero, cosa vi aspettate? Esatto! Su un substrato funky ci ritrovate una esplosione di rock, Africa, elettronica, western e psichedelia, in un viaggio per immagini sonore che vi prende le gambe e ve le porta sulla sabbia. Il loro terzo disco è in mixaggio, ma già ne immaginiamo i colori. Musica divertita e divertente, suonata con tecnica ma soprattutto con energia e sorriso. Si può ascoltare con gratificazione comodamente seduti, certo, ma che peccato non approfittarne per scatenare il giovane cappellone che è dentro di voi.
Venerdì 13 luglio Casa Armonia (S.Costanzo) 18.30 Conversazione Vincenzo Passerini (coord.naz. comunità d’accoglienza) “Italiani e immigrazioni. Si è stranieri solo quando si è poveri” 20.30 Cena servita con prodotti forniti da Emporio AE Cena con prenotazione obbligatoria, 20€ comprensivi di conferenza e concerto tel. 389 177 1037 21.45 Proiezione film - “Human flow” regia Ai Weiwei, 2017 Per un anno Ai Weiwei, l’artista dissidente cinese, ha girato tre continenti, 23 paesi, 40 campi profughi, con la volontà di constatare di persona e raccontare cosa sta succedendo in questo inizio millennio. E’ una fiumana umana che si sposta, fugge, scappa, spera e si dispera. Sono tanti, ovunque, per le cause più diverse, dalla guerra al genocidio, dalla fame ai cambiamenti climatici. Sono tutti poveri, ovviamente, altrimenti avrebbero passaporto, visto e biglietto aereo. Il regista applica la propria sensibilità pittorica ai grandi scenari del fenomeno, descritto attraverso inquadrature gigantesche, spesso filmate dall'alto, in cui i campi profughi e le colonne di migranti appaiono in tutta la loro immensità, ed allo stesso tempo in tutta la loro dimensione entomologica.
Sabato 14/Domenica 15 luglio Monte Acuto – Catria (Frontone) Il luogo sarà raggiungibile solo con mezzi propri poichè la funivia è in manutenzione. Parcheggio a 1 km dal luogo del concerto. 20.00 Cena (menù a scelta) presso Rifugio M.Catria Cotaline 1400 dalle 20.30 Nemesis Planetarium: dalla Terra all’Universo. Voce narrante, Molisella Lattanzi (astronoma). Durata 30 min. 5€ adulti 4€ bambini 21.30 Proiezione film “Trashed : verso rifiuti zero” di Jeremy Irons 22.00 Escursione notturna alla vetta del Catria, 8€. Non è necessaria la prenotazione. Per sole info guide 328 333 9285 (Michele) 5.00 Concerto dell’Alba Dorata - OoopopoiooO Vincenzo Vasi (teremin, basso, tastiere, elettronica, voce) Valeria Sturba (teremin, violino, elettronica, voce) Già il theremin è uno strumento raro, ma un duo di theremin dove si è mai visto? E alle 5 del mattino a 1400 metri di altezza, poi? Sogno o son desto? Lui, Vincenzo, alieno con 25 anni di carriera nella sperimentazione italiana, lei, Valeria, con 25 anni di vita sul pianeta terra. Ecclettici polistrumentisti amanti dei multiversi fluttuanti, di atmosfere new dada, oniriche, visionarie, come reagiranno alle foschie aurorali che li circonderanno da tutti i lati? Mmmh, si intravede un’altra alba memorabile!
Sabato 21 luglio Locanda Girolomoni (Isola del Piano) 18.30 Conversazione Matthias Canapini (reporter) “Il passo dell’acero rosso: alberi, pecore e macerie. Racconti di un viaggio a piedi nel terremoto appenninico” 20.30 Cena servita da Locanda Girolomoni Gradita prenotazione al 0721 720126 21.45 Proiezione film “Ritorno sui monti naviganti” con intervento dei curatori Alessandro Scillitani ed Elisa Brivio Nel 2006 Paolo Rumiz percorreva a piedi la catena appenninica, descrivendo l’esperienza ne “La leggenda dei monti naviganti”. Dopo 10 anni torna a ripercorrere l’Appennino, trovandolo ferito dal terremoto ma tutt’altro che morto. Molti saranno gli incontri e intatta la sua natura paesaggistica, sempre aspra e isolata, bella per chi la sa vedere, dolce per chi la sa amare. Con lui in cammino c’era anche Alessandro Scillitani, che da quella esperienza ha tratto un appassionato documentario di viaggio, attraverso il quale riflettere sui luoghi, sulle vite, sulla montagna, sugli uomini, sugli animali e su un’agricoltura che si ostina a voler essere naturale. Un documentario che inizia dove finisce l’asfalto.
domenica 22 luglio Monastero di Montebello (Isola del Piano) 16.30 Proiezione film “Ceronetti, il filosofo ignoto” di Francesco Fogliotti. A seguire, colloquio con il regista 18.30 Conversazione Roberta Rio (storica) Francesco Alessandrini (ingegnere) “Perchè Ettore Majorana si è sottratto al mondo? La fisica del terzo millennio e la sfida climatica” 20.30 Cena servita da Locanda Girolomoni 21.45 Teatro “Le ballate dell’angelo ferito” di Guido Ceronetti con Luca Mauceri “Barùk” (pianoforte, canto, voce recitante) Marlon Joubert (chitarra, voce recitante), Donato Cedrone (violoncello) Gli amici del Teatro dei Sensibili gli accogliamo sempre volentieri, perché hanno bandito da tempo la banalità. D’altra parte quando si ha a che fare con Ceronetti è inevitabile. Il novantenne filosofo, scrittore, drammaturgo e marionettista non tollera i luoghi comuni e il fraseggio di circostanza, e ogni suo dire confonde, disarma, fustiga o consola. I testi scelti di Ceronetti raccontano le ferite del mondo; le musiche scritte da Luca Mauceri costruiscono ballate dal sapore antico, alla maniera dei cantastorie. Concerto teatrale o teatro musicale?
Mercoledì 25 luglio Casa Tognini – Orciano (Terre Roveresche) 18.30 Conversazione Edoardo Bressan (storico) “Il 68 e il cattolicesimo italiano, tra contestazione e dissenso” 20.30 Cena servita con prodotti forniti da Emporio AE Cena con prenotazione obbligatoria, 20€ comprensivi di conferenza e concerto tel. 389 177 1037 21.45 Teatro “Filippo Neri, il buffone di dio” con Paola Contini. Testo di Mauro Casadei Turroni Monti, con la partecipazione del coro Musica Enchiriadis diretto da Pia Zanca Straordinario questo santo. Con una innata simpatia istrionica, rifiutando più volte titoli, agi e privilegi, si muoveva per i rioni romani come un prete di strada, convertendo con l’esempio e la parola bonaria. Nel suo Oratorio accoglieva ragazzi difficili, bulli di quartiere, ma anche figli di principi, e conquistava tutti con i suoi modi da guitto e commediante a braccio. Attraverso il talento attoriale, da una parte svolgeva il proprio catechismo cristiano, dall’altra si esercitava in umiltà, vestendo panni poverissimi onde allontanare la superbia. Ora Paola Contini, come cronista/ narratrice, s’avventura nelle giornate di Pippo Buono, restituendoci la bella persona di questo folle di Dio.
Venerdì 27 luglio Casa degli artisti – Sant’Anna del Furlo (Fossombrone) 18.30 Tavola rotonda Elvio Moretti(docente di restauro contemporaneo), Andrea Baffoni (storico d’arte), Antonio Sorace (scultore) Andreina De Tomassi (giornalista) “Il ‘68 e la creatività libera: neoavanguardie e antimercificazione dell’arte” 20.30 Cena servita da Ristorante Oasi 21.45 Concerto - Willos’ Stephanie Martin (violino), Nadia Bredice (voce), Luca Mercurio (chitarra, bouzouki), Lorenzo Del Grande (flauti), Giulio Putti (bodhràn, cajon) Dopo un mese e mezzo di festival, si ha voglia di finire in festa, magari saltando in girotondo, quindi chi meglio di un gruppo di musica e danze. Una violinista irlandese, una voce argentina, un terzetto di strumentisti italiani, per andare dal Mediterraneo al Mare del Nord in un salto. La musica è di quelle contagiose, semplici nella struttura, gioiose nei timbri e travolgenti nel ritmo, spesso in crescendo. Domina il due/quarti, abbiamo due gambe, due ballerini esperti in danze tradizionali daranno il buon esempio, per trasformare il verde prato in una kermesse verde Irlanda. Evviva!
Nota bene • Il festival ha una sua complessità, quindi il programma potrebbe subire variazioni. Prima di mettersi in viaggio verificare eventuali aggiornamenti su facebook. • In caso di maltempo gli appuntamenti si terranno in luoghi alternativi, segnalati tempestivamente su facebook • Non tutti i luoghi saranno raggiungibili con strade comode e i parcheggi a volte potranno essere lontani. Nonostante la nostra buona volontà, la segnaletica potrebbe risultare lacunosa. Siate previdenti e adattabili. • In alcuni casi specificati la partecipazione è solo su prenotazione obbligatoria, in quanto attività a numero chiuso. Diversamente la partecipazione è sempre a offerta libera. • Quando gli spettacoli sono a libero accesso, non è in alcun modo garantito il posto seduto, e spesso il pubblico sarà invitato a sedere sul prato Il festival ringrazia • Paolo Tognini e Iris perché ci hanno cercato e accolto come vecchi amici • Cinzia Giangolini e Francesca Morosini, dall’entusiasmo contagioso (e siamo vecchi amici) • Tutti gli amministratori, perché con loro non parliamo di politica, ma facciamo la politica • Tutti i proprietari di case, ville, monasteri e querce, perché non sia, lo spazio privato, privato dell’apprezzamento del pubblico • Tutti gli sponsor, che compiono atti di generosità privata in luogo pubblico • Tutti i catering, perché la cultura si mangia, eccome • Il festival ringrazia anche per la collaborazione tecnica i seguenti sponsor: Agriturismo Ca’ Pierello
Direzione artistica: Nino Finauri e Paolo Frigerio Organizzazione: Paolo Frigerio Foto e testi: Nino Finauri Segreteria e accoglienza: Francesca Principi Vice-segretario: Thomas Alessandrini Grafica: Michela Pascucci Web: Francesca R. Fortuni www.villecastella.it / Aggiornamenti su Info e prenotazioni +39 389 177 1037 Con il patrocinio della provincia di Pesaro e Urbino Con il contributo dei comuni di: Cagli Colli al Metauro Fossombrone Fratte Rosa Frontone Isola del Piano Mondavio Mondolfo San Costanzo Terre Roveresche
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