Biodiversità, da strumenti di neuroscienze le analisi delle reazioni del cibo sul corpo - Cronache Salerno

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Biodiversità, da strumenti di
neuroscienze le analisi delle
reazioni del cibo sul corpo
Recuperare l’antico legame tra gli esseri umani e la “terra”
grazie all’innovazione tecnologica è una sfida che trova la
sua massima espressione nel Mediterranean Mind Lab, dove
grazie ad una serie di misurazione ambientali, dei processi
mentali ed emotivi, è possibile creare correlazioni altamente
predittive per fornire questi preziosi dati a chi oggi deve
prendere decisioni cruciali per il futuro di questo Paese. E
oggi, in occasione della giornata mondiale della biodiversità,
questo processo è stato applicato anche al cibo. A Pollica,
perla del Cilento, in provincia di Salerno, un test sul
Mediterranean Mind Lab è stato eseguito con la collaborazione
degli assessori della Regione Campania Felice Casucci e
Valeria Fascione nel corso di un evento promosso dal Future
Food Institute. “Oggi – ha raccontato alla Dire il
neuroscienziato Andrea Bariselli – abbiamo utilizzato un
elettroencefalogramma, strumento tipico delle neuroscienze
applicate che ci permette di comprendere reazioni, processi
mentali, cognitivi ed emotivi, durante un’esperienza svolta
nel nostro laboratorio per capire in che modo utenti e persone
reagiscono in modo differente rispetto a un prodotto. Abbiamo
effettuato un test utilizzato un olio, anzi due: uno tipico di
questa zona e uno della grande distribuzione. Volevamo andare
a vedere se davvero da parte nostra ci sono delle reazioni che
sono differenti tra un prodotto e l’altro. I due assessori
sono riusciti a identificare quale era il prodotto di qualità
e, ancora prima di aver analizzato i dati, abbiamo visto che
c’è stato uno spike, quindi una attivazione più intensa di
alcune aree, quando hanno provato il prodotto del territorio”.
“Attraverso un esperimento scientifico – ha detto l’assessora
all’Innovazione della Regione Campania Valeria Fascione –
abbiamo capito che anche una così semplice come assaggiare   un
sorso di olio puro può gratificare il nostro organismo. Ci   fa
capire che davvero siamo ciò che mangiamo e che se bevo      un
olio buono sto meglio. Avere consapevolezza del cibo          è
fondamentale”.

Cade e batte la testa, muore
all’Umberto I: donati gli
organi
In coma per dieci giorni dopo una caduta, muore in ospedale a
Nocera Inferiore e la famiglia dona gli organi. All’Umberto I
è stato effettuato il prelievo di organi su Bruno Mansi di 74
anni, ricoverato giorni fa in gravi condizioni per un
politrauma conseguente ad una caduta. Fatale l’emorragia
cerebrale seguita al forte trauma cranico provocato dalla
caduta accidentale la mattina dell’11 maggio scorso vicino al
Duomo. Era diretto all’edicola per acquistare il giornale:
all’improvviso la perdita di equilibrio sugli ultimi gradini e
la caduta col capo che ha battuto violentemente il suolo. L’ex
funzionario ministeriale è stato soccorso privo di sensi in
una pozza di sangue. Il disperato trasporto al Pronto Soccorso
di Castiglione, poi in eliambulanza a Nocera dove poi è
deceduto nella giornata di venerdì. Dopo aver ricevuto
l’assenso alla donazione da parte dei familiari, è iniziato il
periodo di osservazione da parte della commissione di
accertamento di morte cerebrale coordinata dal dottore Massimo
Petrosino e formata dai colleghi Gaetano Aprea, Aniello Erra e
Dario Coppeta. Ieri notte si sono svolte le operazioni di
prelievo degli organi, avvenute in constante contatto con la
centrale operativa del Centro Regionale Trapianti della
Campania. Sono stati prelevati il fegato, che è sarà
trapiantato in un ospedale di Napoli, i reni, andati ad un
ospedale di Palermo, e le cornee, che saranno custodite dalla
Banca degli occhi Campania per essere successivamente
trapiantate. Altri organi, dati i traumi, non sono risultati
idonei al prelievo. Determinante, per la buona riuscita delle
operazioni, è stata la perfetta sinergia fra le equipe
chirurgiche, i laboratori e le tante figure professionale
coinvolte nell’evento, che si è portato a termine nonostante
le difficoltà legate alla gestione dell’emergenza covid, del
centro vaccinale, dovendo assicurare, nel contempo, la
gestione dei pazienti acuti. La Direzione Generale ha
manifestato alla famiglia del donatore Mansi il proprio
cordoglio per la grave perdita, unitamente alla gratitudine
per la forza dimostrata in una circostanza così tragica,
compiendo tale gesto di amore e solidarietà, che regala una
speranza di vita ad altre persone in attesa di trapianto.

Ripetitore telefonico: Italia
Viva chiede incontro con il
sindaco
Installazione ripetitore telefonico a San Marzano sul Sarno,
la sezione locale di Italia Viva, dopo la petizione popolare
avviata qualche mese fa, chiede un incontro con il primo
cittadino di San Marzano sul Sarno Carmela Zuottolo. I
rappresentanti di Italia Viva San Marzano sottopongono
all’attenzione del primo cittadino l’annosa questione della
piccola città dell’Agro sarnese-nocerino. “L’idea di questa
petizione nasce da un’esigenza palese che riguarda tutti i
cittadini della comunità di San Marzano sul Sarno: la mancanza
di comunicazione attraverso i dispositivi mobili. – si legge
nella nota inviata da Italia Viva, al sindaco di San Marzano
sul Sarno Carmela Zuottolo – La rete mobile senza fili è il
mezzo di comunicazione più usato al mondo. La maggiore e più
frequente lamentela degli utenti è: avere “poco segnale”. La
presenza di un’antenna ripetitore per la telefonia mobile sul
territorio comunale risulterebbe di grande importanza per
garantire l’esigenza di assicurare l’ idonea irradiazione del
segnale di telefonia cellulare . Mai come in questo periodo
storico disporre di una rete mobile performante risulta
determinante soprattutto in ambito professionale. Smartphone e
tablet vengono impiegati quotidianamente per inviare mail,
scaricare documenti, effettuare video- conferenze e molte
altre attività. Una connessione veloce è fondamentale per
ottimizzare i tempi e non subire rallentamenti che potrebbero
avere conseguenze anche di un certo rilievo sulle attività
svolte”. Come sindaco della nostra città chiediamo di valutare
quanto sopra riportato e fissare un colloquio esplorativo su
quanto sopra riportato”, conclude la lettera.

Cava de’ Tirreni: Parte la
campagna antincendio boschivo
Presso la sala riunioni del Comando della Polizia Municipale
si è svolto ieri, l’incontro con le associazioni di
volontariato del territorio e l’Assessore alla Protezione
Civile, Germano Baldi per la programmazione della campagna
anti incendio boschivo 2021. Alla riunione per organizzare il
servizio di avvistamento oltre ai vertici della Polizia
Municipale hanno partecipato anche i Carabinieri Forestali per
coordinare al meglio le attività delle associazioni che hanno
dato la propria disponibilità quali sentinelle del territorio,
il Gruppo volontari della Protezione Civile, Gruppo Ispettori
Ambientali, Mani Amiche, Associazione 10 Metri, Amici di Monte
Finestra, Legambiente, Club Alpino Italiano, Associazione
Europea Operatori Polizia, Associazione Nazionale Carabinieri,
Genitori Insieme. Dal prossimo mese di giugno saranno
operative le squadre AIB (Anti Incendio Boschivo), che con il
supporto anche del personale della Provincia, veglieranno
sulla vallata, dotati di binocolo e radio ricetrasmittente,
per segnalare tempestivamente non solo eventuali incendi che
dovessero propagarsi sulle colline ma anche coloro che
bruciano sterpaglie causando enormi disagi alla popolazione.
Sarà in campo anche il drone in dotazione alla Protezione
Civile Comunale con il quale sarà possibile non solo un
controllo mirato dei punti di combustione ma anche per
l’identificazione delle persone che appiccano gli incendi.
“Saranno le nostre sentinelle contro i piromani e quanti non
rispettano le norme incendiando sterpaglie nei propri campi –
avverte l’Assessore Germano Baldi – un lavoro importate e
prezioso che, come sempre, svolgeranno i volontari delle
associazioni coinvolte, che non fanno mai mancare la loro
disponibilità ed ai quali va il ringraziamento
dell’Amministrazione comunale e di tutta la città. Sono
giovani e meno giovani che mettono a disposizione della
collettività il proprio tempo libero per tutta l’estate per
salvaguardare il grande patrimonio boschivo della vallata e
anche per segnalare la pessima abitudine di chi fa pulizia nei
propri fondi agricoli incendiando sterpaglie. Invito comunque
tutti ad essere parte attiva telefonando, senza indugio, alla
Polizia municipale, in caso i avvistamento di incendi, per un
rapido intervento delle squadre anti incendio, il tempo di
azione è fondamentale per evitare disastri.
Decesso Punzi: operaio sul
trattore denunciato
Dolore e sgomento, a Capaccio Paestum, per la morte di Valerio
Punzi , il 43enne deceduto ieri sera in un tragico incidente
stradale al Rettifilo in sella al suo scooter Yamaha T-Max.
Troppo gravi, infatti, le lesioni riportate all’addome ed alla
testa nel violentissimo impatto contro un trattore che
sopraggiungeva da una delle tante stradine laterali che si
immettono lungo Via Sandro Pertini, scenario purtroppo di
diversi incidenti gravi e mortali: un rettilineo lungo che
collega Capaccio Scalo al Pietrale, reso pericoloso da
imprudenti eccessi di velocità e numerose intersezioni a raso,
caratterizzate da scarsa visibilità. Uno scontro che non ha
lasciato scampo al centauro, originario di Brescia,
distruggendo la vita di due famiglie: quella che aveva creato
con una ragazza del Cafasso, madre di due bambini, e quella
dell’operaio capaccese 31enne che guidava il trattore.
Impiegato presso un allevamento bufalino della zona, è stato
identificato e denunciato per omicidio colposo dai carabinieri
della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal lgt. Giuseppe
D’Agostino, che hanno eseguito tutti i rilievi del caso sul
luogo del sinistro. Avvisato subito, il magistrato di turno
presso la Procura della Repubblica di Salerno ha disposto per
questa mattina l’esame esterno sulla salma, presso l’obitorio
dell’ospedale di Battipaglia. Sia il pesante mezzo meccanico
che lo scooter sono stati posti sotto sequestro, presso un
deposito giudiziario autorizzato, a disposizione dell’autorità
inquirente, che dovrà far luce sulle cause e sulle eventuali
responsabilità dell’incidente.
L’alberghiero nocerino alla
ribalta nazionale del Cooking
Quiz Digital
Si è conclusa venerdì la finale nazionale cooking quiz digital
2021. Dopo un tour “digitale” che ha raggiunto 91 Istituti
Alberghieri in tutta Italia, coinvolgendo oltre 24.000
studenti, le classi finaliste si sono sfidate in tre eventi
suddivisi in base agli indirizzi di studio: “Enogastronomia”
per poi passare all’indirizzo “Sala-Vendita” ed infine
“Pasticceria”. Ottimo piazzamento in classifica per l’Istituto
Alberghiero di Nocera Inferiore l’Ipsseoa “D. Rea”: si sono
distinti a livello nazionale gli studenti della 4C ind.
“Enogastronomia” ottenendo punteggi molto importanti. I podi
della Finale Nazionale: Campioni d’Italia per l’indirizzo
“Enogastronomia” i ragazzi della 4B dell’Istituto Alberghiero
“Buontalenti” di Firenze, al 2^ posto l’IIS “Paolo Frisi” di
Milano con la classe 4A e medaglia di bronzo all’IIS “Panzini”
di Senigallia (AN) con la 4B. Hanno ottenuto il gradino più
alto del podio per “Pasticceria” il “Crocetti-Cerulli” di
Giulianova (Te), argento per la 4AP del “Varnelli” di Cingoli
(Mc) e 3^ posto il “Piazza” di Palermo, classe 4AP. Per
l’indirizzo “Sala-Vendita” oro per i ragazzi dell’IIS “B.
Lotti” di Massa Marittima classe 4F, secondo posto per la 4D
del “Buontalenti” di Firenze e 3^ posto per il “Prever” di
Pinerolo (To) classe 4D. Lo staff del Cooking Quiz ha
riservato a tutti gli studenti finalisti molte sorprese
facendo intervenire, durante gli eventi, chef stellati e
personalità di spicco del mondo della Sala e della
Pasticceria. Molti di loro hanno posto direttamente le domande
ai ragazzi, creando forti ed inaspettate emozioni e facendo
salire ancora di più l’adrenalina a tutti gli studenti. Sono
intervenuti lo chef Matteo Berti Direttore Didattico di Alma,
gli chef stellati Antonia Klugmann, Diego Rossi, Philippe
Léveillé, il grande maestro pasticcere Ernst Knam, Mariella
Organi Maître del ristorante “La Madonnina del Pescatore” e
membro del Comitato Scientifico di Alma ed il famoso maître e
sommelier Vincenzo Donatiello. Gli eventi sono stati condotti
dal presentatore ufficiale del Cooking Quiz, Alvin Crescini,
bravissimo nel mantenere sempre alta l’attenzione dei ragazzi
e a trasferire loro tutto l’entusiasmo e tutte le emozioni
della gara e della sana competizione. Un grandissimo successo
la 5^ edizione del Cooking Quiz! Un tour iniziato con molte
incertezze per via della pandemia, ma che Plan Edizioni
insieme agli esperti formatori di Peaktime, agenzia
specializzata in progetti didattici e grazie alla
collaborazione di Alma, La Scuola Internazionale di Cucina
Italiana, hanno fortemente voluto per dare la possibilità agli
studenti, seppur in un momento difficile, di partecipare in
modo innovativo, formativo e soprattutto coinvolgente ad una
didattica originale, affiancandoli nella loro crescita
professionale. Ottimi i risultati ottenuti dai ragazzi per il
focus dedicato alle buone norme di Raccolta Differenziata
degli imballaggi in alluminio, plastica, vetro ed acciaio che
vengono utilizzati ogni giorno in cucina, grazie alla
collaborazione dei Consorzi Nazionali per la Raccolta, il
Recupero ed il Riciclo degli Imballaggi, Cial, Corepla, Coreve
e Ricrea. Cooking Quiz, per il suo valore didattico, formativo
ed etico è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri e dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari
e Forestali ed è il progetto didattico adottato dalla Rete
Nazionale degli Istituti Alberghieri di Italia Re.Na.I.A. Un
grande incoraggiamento ai ragazzi è arrivato anche da parte di
tutti i partners del progetto: cameo Professional, Cial
Consorzio Imballaggi Alluminio, Cna Agroalimentare, Coal,
Colli Euganei Docg, Confcooperative Fedagripesca Piemonte,
Consorzio del Prosciutto di Modena, Consorzio di Tutela della
Pasta di Gragnano IGP, Cooperlat, Corepla Consorzio Nazionale
per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in
plastica, Coreve Consorzio per il Riciclo del vetro, Gest
Cooper Società Agricola Cooperativa, Granarolo, Igor
Gorgonzola, Italia Zuccheri, Montasio – Consorzio per la
Tutela del Formaggio Montasio, Oleificio Zucchi, Qui da noi
Cooperative Agricole, Ricrea Consorzio Nazionale Riciclo e
Recupero Imballaggi Acciaio, Salumificio Ciriaci, Unicam. Lo
staff del Cooking Quiz ringrazia fortemente tutti i docenti
che hanno collaborato alla realizzazione del progetto
didattico: senza di loro non avremmo potuto raggiungere gli
ottimi risultati ottenuti.

Confermate le condanne per il
clan La Rocca
Clan La Rocca a Sarno, la Corte di Cassazione ha ritenuto
inammissibili i ricorsi presentati dagli esponenti della gang
criminale di Franco La Rocca e Carlo Albero . Il gruppo, nel
2018, voleva impadronirsi delle piazze di spaccio tra Sarno e
zone limitrofe. La Corte di Cassazione, terza sezione penale
presieduta dal magistrato Fausto Izzo, ha respinto le
richieste di annullamento della sentenza di secondo grado
emanata dalla Corte di Appello di Salerno il 18 giugno 2020.
La pronuncia della Corte salernitana, in parziale riforma
della condanna di primo grado, aveva condannato per spaccio di
droga e detenzione di armi da guerra, la banda con a capo
Francesco La Rocca e formata da Carlo Albero e formata da
Domenico Sirica e Giovanni Stellato. Ai primi due, esponenti
di spicco del clan ed entrambi recidivi, era stata applicata
una pena base di 7 anni di reclusione e 70 mila euro di multa,
con la riduzione in appello -per il solo Carlo Albero- a
quattro anni e sette mesi di carcere. A Sirica, la sezione
salernitana aveva inflitto la pena di 2 anni e 6 di reclusione
con 24mila euro di multa, mentre a Stellato sei mesi di
reclusione. I quattro hanno presentato ricorso per cassazione
chiedendo l’annullamento della pronuncia di secondo grado. I
giudici di legittimità, lette le conclusioni del Pubblico
Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Pasquale
Firmani, hanno dichiarato manifestamente infondati i ricorsi
perché generici. “Le doglianze relative alla quantificazione
della pena risultano prive di pregio, avendo i giudici
dell’appello adeguatamente indicato le ragioni per le quali
hanno ritenuto di determinare il trattamento sanzionatori nei
termini indicati”. Nel dettaglio, l’intera vicenda giudiziaria
è legata all’operazione eseguita con la collaborazione delle
squadre mobili di Salerno, Siracusa e Roma e il commissariato
di Sarno che, il 15 ottobre 2018, ha portato all’emissione di
undici misure cautelari in carcere, due domiciliari e
l’interdizione di un presunto poliziotto compiacente.

Cade in un dirupo,                                muore
bimba di 4 anni
di Pina Ferro

Si erano da poco iniziate a popolare, le spiagge di Palinuro,
quando una tragica notizia raggela tutti: una bimba tedesca di
soli quattro anni ha perso la vita durante una escursione a
Palinuro. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di
ieri. La piccola era insieme alla sua famiglia, padre, madre e
altri quattro fratellini, tutti in tenera età. La piccola
aveva iniziato a inerpicarsi lungo il sentiero che sale da
dietro il porto offrendo una vista magnifica. Pare che nessuna
guida accompagnasse la famiglia di turisti lungo il sentiero
di trekking. Forse per sporgersi a guardare di sotto, la bimba
potrebbe aver perso l’equilibrio ed essere rotolata lungo il
costone di roccia che fa un salto di 30 metri prima di
scendere nel mare. L’incidente è avvenuto intorno alle
tredici, lungo il sentiero dei Fortini, nel comune di Centola.
Un percorso di trekking noto per le sue bellezze e che i
genitori della piccola, venuti qui per un week end di relax ed
evasione, avevano immaginato di percorrere insieme ai loro
cinque figli, quattro femminucce e un maschietto, tutti molto
piccoli. La famiglia, partita in mattinata da Salerno, era
arrivata Palinuro poche ore prima. Inizialmente aveva fatto
tappa in un lido della zona dove aveva depositato le proprie
cose per essere senza pesi e incamminarsi più agevolmente. Poi
si era fatta accompagnare all’imbocco del sentiero per
iniziare l’escursione. Intorno all’ora di pranzo, però, la
passeggiata si è tramutata in tragedia. Per cause ancora in
corso di accertamento la bimba, terzogenita, è precipitata nel
dirupo senza che i genitori, sgomenti, abbiano avuto modo di
aiutarla. Tutto deve essere avvenuto in modo repentino. Padre
e madre hanno subito lanciato l’allarme ma all’arrivo dei
soccorritori, per la piccola non c’è stato nulla da fare. Il
corpo è stato recuperato in mare da una motovedetta della
Guardia Costiera di Palinuro ed è stato trasportato presso il
porto di Centola. Successivamente la salma è stata trasferita
nell’obitorio dell’ospedale di Vallo della Lucania dove, per
il momento, resta a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il
sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, informato
dell’accaduto, ha subito raggiunto il porto di Palinuro dove è
rimasto per diverse ore, anche per fornire supporto alla
famiglia di turisti, travolta dal dolore. “Esprimo vicinanza,
sono molto rammaricato per l’accaduto. E’ una tragedia che
sconvolge l’intera comunità”, ha detto il primo cittadino che
ha messo a disposizione un albergo nel quale verranno ospitati
i genitori ed i loro figli. La Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Vallo della Lucania ha aperto un fascicolo. Le
indagini sono state delegate alla Capitaneria di Porto di
Palinuro. I militari hanno ascoltato i familiari per provare a
ricostruire la dinamica dell’incidente e capire cosa sia
accaduto durante l’escursione. La vicenda ricorda quella di un
altro turista tragicamente morto durante una escursione in
Cilento, Simon Gautier, studente francese di 27 anni deceduto
in seguito a una caduta nel Golfo di Policastro nell’agosto
del 2019. Si era incamminato nel Parco Nazionale del Cilento,
deciso a raggiungere Napoli a piedi, ma poco dopo la partenza
era scivolato in una scarpata, il 9 agosto. Riusci’ a mettersi
in contatto brevemente con i soccorritori, ma non ad indicare
con precisione la sua posizione. Nove giorni dopo, il 18
agosto, il cadavere di Simon venne ritrovato nella scarpata
nella quale era precipitato: era morto 45 minuti dopo la
caduta, a causa delle ferite.

Business     dei    rifiuti:
annullate le 18 richieste di
rinvio a giudizio
Il colpo di scena arriva all’interno della Cittadella
Giudiziaria. Sul Business e rifiuti tutto da rifare: lo ha
stabilito il gup del Tribunale di Salerno Mariella Zambrano
che, accogliendo le eccezioni sollevate dalle difese, ha
annullato le richieste di rinvio a giudizio a carico di 18
indagati coinvolti nel blitz di febbraio sullo smaltimento dei
rifiuti denominato Gold business. Gli atti tornano al pm e si
riparte dalla conclusione delle indagini.I coinvolti sono
Antonio Romagnuolo di Battipaglia; Gaetano Romagnuolo, di
Serre; Dalmazia Di Masi, di Serre; Pedrag Milovanovic, detto
Pechi, di Serre; Giulio Ruscinito, di Altavilla Silentina;
Vito Arietta, di Altavilla Silentina; Barbara Capuano, di
Baronissi; Rocco Capuano, di Castel San Giorgio; Michele
Acampora di Agerola (Napoli); Riccardo Iervolino, di Angri;
Giuseppe Mainardi, di Angri; Francesco Visconte, di Pagani;
Michele Della Peruta, di Maddaloni (Caserta); Vincenzo Della
Peruta, di Maddaloni (Caserta), Gennaro Visiello, di Torre
Annunziata; Santo Visiello, di Torre Annunziata; Rosa
Battaglia, di Torre Annunziata; Giovanni Guariniello di Castel
San Giorgio. Tutti rispondono, a vario titolo, di associazione
a delinquere dedita al traffico e smaltimento illecito di
rifiuti tossici, speciali e pericolosi. L’operazione “Gold
Business” interessò le province di Salerno, Caserta e Napoli.
Nata da una segnalazione dei cittadini, è proseguita
attraverso un’imponente attività di intercettazione telefonica
e servizi di osservazione e controllo del territorio. Il blitz
dello scorso mese di febbraio portò anche al sequestro di tre
aziende ubicate in Sant’Egidio del Monte Albino, Castellammare
di Stabia e Scafati, 6 autocarri, 1 mezzo agricolo ed 1
escavatore utilizzato per il tombamento dei rifiuti ed oltre
25.000 metri quadri di terreni adibiti a discarica abusiva. Il
fatturato dell’illecita attività è stata quantificata in circa
un milione di euro. Il sodalizio criminale, con a capo i
Romagnuolo, padre, madre e figlio, era volto al trasporto e
allo smaltimento illecito di rifiuti per lo più speciali,
prelevati con mezzi di trasporto non autorizzati presso
imprese produttrici del settore “gestione rifiuti speciali”,
“spurgo pozzi neri”, “conserviero” e “conciario”a fronte di un
compenso tra i 1.000 ed i 3.000 euro a carico, con successivo
sversamento e tombamento nei terreni agricoli e in zone
sottoposte a vincoli e riserva naturale, che diventavano
discariche abusive, tossiche e pericolose. Il blitz scattato a
febbraio aveva portato all’arresto degli indagati e al
sequestro di numerose aziende operanti nel settore dei
rifiuti. Ieri il colpo di scena con l’annullamento della
richiesta di processo firmata da Giancarlo Russo della Dda
salernitana e annullata dal gup Mariella Zambrano. “Il
processo riparte dalla notifica dell’avviso conclusione delle
indagini preliminari avendo il Gip annullato la richiesta di
rinvio a giudizio- dice l’avvocato Giovanni Vitale-, va però
considerato che per i miei assistiti già in sede di
applicazione di misura interdittiva ex legge 231 l’organo
giudicante aveva rigettato le richieste della Procura di
Salerno ritenendo fondate le argomentazioni difensive”.

L’Astrophysical      Journal
dedica una pagina a Biagio De
Simone
Il fisico salernitano Biagio De Simone sulla prestigiosa
rivista scientifica americana “The Astrophysical Journal”.
Ventisette anni, dottore magistrale in Fisica presso
l’Università degli studi di Salerno (si è laureato a dicembre
2020, in piena pandemia), Biagio De Simone è impegnato già da
mesi in diversi progetti di ricerca, in collaborazione con
docenti e ricercatori da tutto il mondo. Uno di questi
progetti sta per diventare realtà: la pubblicazione di un
articolo a sua firma dal titolo “On the Hubble Constant
Tension in the SNe Ia Pantheon Sample”, in italiano “Sulla
tensione della costante di Hubble all’interno del campione
Pantheon di Supernovae Ia” sulla prestigiosa rivista
scientifica “The Astrophysical Journal”. Il tema
dell’articolo, ossia la tensione della costante di Hubble, è
relativo alla non concordanza tra i valori misurati localmente
della costante di Hubble e quelli misurati con la Radiazione
Cosmica di Fondo, l’eco del Big Bang, la grande esplosione che
ha dato vita all’Universo. “La costante di Hubble – spiega
Biagio De Simone – è un parametro che ci indica come si sta
espandendo l’Universo e da tale parametro possiamo ricavare
molte informazioni, tra le quali l’età dell’Universo stesso.
Secondo il modello cosmologico più accettato, questo parametro
deve essere costante in tutto l’Universo. Attraverso l’analisi
di un campione di circa mille Supernovae (una Supernova è lo
stadio finale della vita di una stella, che si manifesta con
spettacolari esplosioni) abbiamo osservato come tale costante
tenda in realtà ad avere un comportamento decrescente mano
mano che aumenta la distanza dalla Terra. Tale risultato
osservato apre ovviamente alle più diverse interpretazioni nel
campo della Fisica e dell’Astrofisica”. La pubblicazione è
frutto del lavoro congiunto di un team capitanato dalla
Dott.ssa Maria Dainotti, Assistant Professor presso il
National Astronomical Observatory of Japan, The Graduate
University for Advanced Studies, SOKENDAI (Giappone) e
Visiting Researcher presso lo Space Science Institute (USA);
il fisico Biagio De Simone; Tiziano Schiavone, dottorando
presso l’Università di Pisa (Italia); Dr. Giovanni Montani,
Ricercatore in ENEA (Italia) ed Adjunct Professor presso
l’Università la Sapienza di Roma (Italia); Enrico Rinaldi,
Ricercatore presso l’Università del Michigan (USA) e Visiting
Researcher presso RIKEN (Giappone); Gaetano Lambiase,
Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di
Salerno. Non nasconde l’emozione Biagio De Simone: “Sono
felicissimo per questo primo traguardo raggiunto. Voglio
ringraziare tutto il team e in primis la professoressa Maria
Dainotti, con la quale tra l’altro ho discusso la mia tesi
magistrale sulle Supernovae e con la quale abbiamo lavorato
alacremente, nonostante tutte le difficoltà dovute alla
pandemia. Un grazie sentito va anche ai miei amici del CANA”.
Biagio, infatti. tra i suoi mille impegni, è anche
coordinatore scientifico del CANA, Centro Astronomico Neal
Armstrong di Salerno. E il futuro è già presente: “Stiamo già
lavorando al prosieguo di questo articolo. Altri progetti di
ricerca prevedono lo studio dei Gamma-Ray Burst, ovvero
potentissimi lampi cosmici che provengono da punti molto
lontani dell’Universo, persino al di là delle Supernovae”.
re.cro.
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