Biodiversità, da strumenti di neuroscienze le analisi delle reazioni del cibo sul corpo - Cronache Salerno
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Biodiversità, da strumenti di neuroscienze le analisi delle reazioni del cibo sul corpo Recuperare l’antico legame tra gli esseri umani e la “terra” grazie all’innovazione tecnologica è una sfida che trova la sua massima espressione nel Mediterranean Mind Lab, dove grazie ad una serie di misurazione ambientali, dei processi mentali ed emotivi, è possibile creare correlazioni altamente predittive per fornire questi preziosi dati a chi oggi deve prendere decisioni cruciali per il futuro di questo Paese. E oggi, in occasione della giornata mondiale della biodiversità, questo processo è stato applicato anche al cibo. A Pollica, perla del Cilento, in provincia di Salerno, un test sul Mediterranean Mind Lab è stato eseguito con la collaborazione degli assessori della Regione Campania Felice Casucci e Valeria Fascione nel corso di un evento promosso dal Future Food Institute. “Oggi – ha raccontato alla Dire il neuroscienziato Andrea Bariselli – abbiamo utilizzato un elettroencefalogramma, strumento tipico delle neuroscienze applicate che ci permette di comprendere reazioni, processi mentali, cognitivi ed emotivi, durante un’esperienza svolta nel nostro laboratorio per capire in che modo utenti e persone reagiscono in modo differente rispetto a un prodotto. Abbiamo effettuato un test utilizzato un olio, anzi due: uno tipico di questa zona e uno della grande distribuzione. Volevamo andare a vedere se davvero da parte nostra ci sono delle reazioni che sono differenti tra un prodotto e l’altro. I due assessori sono riusciti a identificare quale era il prodotto di qualità e, ancora prima di aver analizzato i dati, abbiamo visto che c’è stato uno spike, quindi una attivazione più intensa di alcune aree, quando hanno provato il prodotto del territorio”. “Attraverso un esperimento scientifico – ha detto l’assessora all’Innovazione della Regione Campania Valeria Fascione –
abbiamo capito che anche una così semplice come assaggiare un sorso di olio puro può gratificare il nostro organismo. Ci fa capire che davvero siamo ciò che mangiamo e che se bevo un olio buono sto meglio. Avere consapevolezza del cibo è fondamentale”. Cade e batte la testa, muore all’Umberto I: donati gli organi In coma per dieci giorni dopo una caduta, muore in ospedale a Nocera Inferiore e la famiglia dona gli organi. All’Umberto I è stato effettuato il prelievo di organi su Bruno Mansi di 74 anni, ricoverato giorni fa in gravi condizioni per un politrauma conseguente ad una caduta. Fatale l’emorragia cerebrale seguita al forte trauma cranico provocato dalla caduta accidentale la mattina dell’11 maggio scorso vicino al Duomo. Era diretto all’edicola per acquistare il giornale: all’improvviso la perdita di equilibrio sugli ultimi gradini e la caduta col capo che ha battuto violentemente il suolo. L’ex funzionario ministeriale è stato soccorso privo di sensi in una pozza di sangue. Il disperato trasporto al Pronto Soccorso di Castiglione, poi in eliambulanza a Nocera dove poi è deceduto nella giornata di venerdì. Dopo aver ricevuto l’assenso alla donazione da parte dei familiari, è iniziato il periodo di osservazione da parte della commissione di accertamento di morte cerebrale coordinata dal dottore Massimo Petrosino e formata dai colleghi Gaetano Aprea, Aniello Erra e Dario Coppeta. Ieri notte si sono svolte le operazioni di prelievo degli organi, avvenute in constante contatto con la centrale operativa del Centro Regionale Trapianti della
Campania. Sono stati prelevati il fegato, che è sarà trapiantato in un ospedale di Napoli, i reni, andati ad un ospedale di Palermo, e le cornee, che saranno custodite dalla Banca degli occhi Campania per essere successivamente trapiantate. Altri organi, dati i traumi, non sono risultati idonei al prelievo. Determinante, per la buona riuscita delle operazioni, è stata la perfetta sinergia fra le equipe chirurgiche, i laboratori e le tante figure professionale coinvolte nell’evento, che si è portato a termine nonostante le difficoltà legate alla gestione dell’emergenza covid, del centro vaccinale, dovendo assicurare, nel contempo, la gestione dei pazienti acuti. La Direzione Generale ha manifestato alla famiglia del donatore Mansi il proprio cordoglio per la grave perdita, unitamente alla gratitudine per la forza dimostrata in una circostanza così tragica, compiendo tale gesto di amore e solidarietà, che regala una speranza di vita ad altre persone in attesa di trapianto. Ripetitore telefonico: Italia Viva chiede incontro con il sindaco Installazione ripetitore telefonico a San Marzano sul Sarno, la sezione locale di Italia Viva, dopo la petizione popolare avviata qualche mese fa, chiede un incontro con il primo cittadino di San Marzano sul Sarno Carmela Zuottolo. I rappresentanti di Italia Viva San Marzano sottopongono all’attenzione del primo cittadino l’annosa questione della piccola città dell’Agro sarnese-nocerino. “L’idea di questa petizione nasce da un’esigenza palese che riguarda tutti i cittadini della comunità di San Marzano sul Sarno: la mancanza
di comunicazione attraverso i dispositivi mobili. – si legge nella nota inviata da Italia Viva, al sindaco di San Marzano sul Sarno Carmela Zuottolo – La rete mobile senza fili è il mezzo di comunicazione più usato al mondo. La maggiore e più frequente lamentela degli utenti è: avere “poco segnale”. La presenza di un’antenna ripetitore per la telefonia mobile sul territorio comunale risulterebbe di grande importanza per garantire l’esigenza di assicurare l’ idonea irradiazione del segnale di telefonia cellulare . Mai come in questo periodo storico disporre di una rete mobile performante risulta determinante soprattutto in ambito professionale. Smartphone e tablet vengono impiegati quotidianamente per inviare mail, scaricare documenti, effettuare video- conferenze e molte altre attività. Una connessione veloce è fondamentale per ottimizzare i tempi e non subire rallentamenti che potrebbero avere conseguenze anche di un certo rilievo sulle attività svolte”. Come sindaco della nostra città chiediamo di valutare quanto sopra riportato e fissare un colloquio esplorativo su quanto sopra riportato”, conclude la lettera. Cava de’ Tirreni: Parte la campagna antincendio boschivo Presso la sala riunioni del Comando della Polizia Municipale si è svolto ieri, l’incontro con le associazioni di volontariato del territorio e l’Assessore alla Protezione Civile, Germano Baldi per la programmazione della campagna anti incendio boschivo 2021. Alla riunione per organizzare il servizio di avvistamento oltre ai vertici della Polizia Municipale hanno partecipato anche i Carabinieri Forestali per coordinare al meglio le attività delle associazioni che hanno dato la propria disponibilità quali sentinelle del territorio,
il Gruppo volontari della Protezione Civile, Gruppo Ispettori Ambientali, Mani Amiche, Associazione 10 Metri, Amici di Monte Finestra, Legambiente, Club Alpino Italiano, Associazione Europea Operatori Polizia, Associazione Nazionale Carabinieri, Genitori Insieme. Dal prossimo mese di giugno saranno operative le squadre AIB (Anti Incendio Boschivo), che con il supporto anche del personale della Provincia, veglieranno sulla vallata, dotati di binocolo e radio ricetrasmittente, per segnalare tempestivamente non solo eventuali incendi che dovessero propagarsi sulle colline ma anche coloro che bruciano sterpaglie causando enormi disagi alla popolazione. Sarà in campo anche il drone in dotazione alla Protezione Civile Comunale con il quale sarà possibile non solo un controllo mirato dei punti di combustione ma anche per l’identificazione delle persone che appiccano gli incendi. “Saranno le nostre sentinelle contro i piromani e quanti non rispettano le norme incendiando sterpaglie nei propri campi – avverte l’Assessore Germano Baldi – un lavoro importate e prezioso che, come sempre, svolgeranno i volontari delle associazioni coinvolte, che non fanno mai mancare la loro disponibilità ed ai quali va il ringraziamento dell’Amministrazione comunale e di tutta la città. Sono giovani e meno giovani che mettono a disposizione della collettività il proprio tempo libero per tutta l’estate per salvaguardare il grande patrimonio boschivo della vallata e anche per segnalare la pessima abitudine di chi fa pulizia nei propri fondi agricoli incendiando sterpaglie. Invito comunque tutti ad essere parte attiva telefonando, senza indugio, alla Polizia municipale, in caso i avvistamento di incendi, per un rapido intervento delle squadre anti incendio, il tempo di azione è fondamentale per evitare disastri.
Decesso Punzi: operaio sul trattore denunciato Dolore e sgomento, a Capaccio Paestum, per la morte di Valerio Punzi , il 43enne deceduto ieri sera in un tragico incidente stradale al Rettifilo in sella al suo scooter Yamaha T-Max. Troppo gravi, infatti, le lesioni riportate all’addome ed alla testa nel violentissimo impatto contro un trattore che sopraggiungeva da una delle tante stradine laterali che si immettono lungo Via Sandro Pertini, scenario purtroppo di diversi incidenti gravi e mortali: un rettilineo lungo che collega Capaccio Scalo al Pietrale, reso pericoloso da imprudenti eccessi di velocità e numerose intersezioni a raso, caratterizzate da scarsa visibilità. Uno scontro che non ha lasciato scampo al centauro, originario di Brescia, distruggendo la vita di due famiglie: quella che aveva creato con una ragazza del Cafasso, madre di due bambini, e quella dell’operaio capaccese 31enne che guidava il trattore. Impiegato presso un allevamento bufalino della zona, è stato identificato e denunciato per omicidio colposo dai carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal lgt. Giuseppe D’Agostino, che hanno eseguito tutti i rilievi del caso sul luogo del sinistro. Avvisato subito, il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno ha disposto per questa mattina l’esame esterno sulla salma, presso l’obitorio dell’ospedale di Battipaglia. Sia il pesante mezzo meccanico che lo scooter sono stati posti sotto sequestro, presso un deposito giudiziario autorizzato, a disposizione dell’autorità inquirente, che dovrà far luce sulle cause e sulle eventuali responsabilità dell’incidente.
L’alberghiero nocerino alla ribalta nazionale del Cooking Quiz Digital Si è conclusa venerdì la finale nazionale cooking quiz digital 2021. Dopo un tour “digitale” che ha raggiunto 91 Istituti Alberghieri in tutta Italia, coinvolgendo oltre 24.000 studenti, le classi finaliste si sono sfidate in tre eventi suddivisi in base agli indirizzi di studio: “Enogastronomia” per poi passare all’indirizzo “Sala-Vendita” ed infine “Pasticceria”. Ottimo piazzamento in classifica per l’Istituto Alberghiero di Nocera Inferiore l’Ipsseoa “D. Rea”: si sono distinti a livello nazionale gli studenti della 4C ind. “Enogastronomia” ottenendo punteggi molto importanti. I podi della Finale Nazionale: Campioni d’Italia per l’indirizzo “Enogastronomia” i ragazzi della 4B dell’Istituto Alberghiero “Buontalenti” di Firenze, al 2^ posto l’IIS “Paolo Frisi” di Milano con la classe 4A e medaglia di bronzo all’IIS “Panzini” di Senigallia (AN) con la 4B. Hanno ottenuto il gradino più alto del podio per “Pasticceria” il “Crocetti-Cerulli” di Giulianova (Te), argento per la 4AP del “Varnelli” di Cingoli (Mc) e 3^ posto il “Piazza” di Palermo, classe 4AP. Per l’indirizzo “Sala-Vendita” oro per i ragazzi dell’IIS “B. Lotti” di Massa Marittima classe 4F, secondo posto per la 4D del “Buontalenti” di Firenze e 3^ posto per il “Prever” di Pinerolo (To) classe 4D. Lo staff del Cooking Quiz ha riservato a tutti gli studenti finalisti molte sorprese facendo intervenire, durante gli eventi, chef stellati e personalità di spicco del mondo della Sala e della Pasticceria. Molti di loro hanno posto direttamente le domande ai ragazzi, creando forti ed inaspettate emozioni e facendo salire ancora di più l’adrenalina a tutti gli studenti. Sono intervenuti lo chef Matteo Berti Direttore Didattico di Alma, gli chef stellati Antonia Klugmann, Diego Rossi, Philippe
Léveillé, il grande maestro pasticcere Ernst Knam, Mariella Organi Maître del ristorante “La Madonnina del Pescatore” e membro del Comitato Scientifico di Alma ed il famoso maître e sommelier Vincenzo Donatiello. Gli eventi sono stati condotti dal presentatore ufficiale del Cooking Quiz, Alvin Crescini, bravissimo nel mantenere sempre alta l’attenzione dei ragazzi e a trasferire loro tutto l’entusiasmo e tutte le emozioni della gara e della sana competizione. Un grandissimo successo la 5^ edizione del Cooking Quiz! Un tour iniziato con molte incertezze per via della pandemia, ma che Plan Edizioni insieme agli esperti formatori di Peaktime, agenzia specializzata in progetti didattici e grazie alla collaborazione di Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, hanno fortemente voluto per dare la possibilità agli studenti, seppur in un momento difficile, di partecipare in modo innovativo, formativo e soprattutto coinvolgente ad una didattica originale, affiancandoli nella loro crescita professionale. Ottimi i risultati ottenuti dai ragazzi per il focus dedicato alle buone norme di Raccolta Differenziata degli imballaggi in alluminio, plastica, vetro ed acciaio che vengono utilizzati ogni giorno in cucina, grazie alla collaborazione dei Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero ed il Riciclo degli Imballaggi, Cial, Corepla, Coreve e Ricrea. Cooking Quiz, per il suo valore didattico, formativo ed etico è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed è il progetto didattico adottato dalla Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri di Italia Re.Na.I.A. Un grande incoraggiamento ai ragazzi è arrivato anche da parte di tutti i partners del progetto: cameo Professional, Cial Consorzio Imballaggi Alluminio, Cna Agroalimentare, Coal, Colli Euganei Docg, Confcooperative Fedagripesca Piemonte, Consorzio del Prosciutto di Modena, Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP, Cooperlat, Corepla Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica, Coreve Consorzio per il Riciclo del vetro, Gest Cooper Società Agricola Cooperativa, Granarolo, Igor
Gorgonzola, Italia Zuccheri, Montasio – Consorzio per la Tutela del Formaggio Montasio, Oleificio Zucchi, Qui da noi Cooperative Agricole, Ricrea Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio, Salumificio Ciriaci, Unicam. Lo staff del Cooking Quiz ringrazia fortemente tutti i docenti che hanno collaborato alla realizzazione del progetto didattico: senza di loro non avremmo potuto raggiungere gli ottimi risultati ottenuti. Confermate le condanne per il clan La Rocca Clan La Rocca a Sarno, la Corte di Cassazione ha ritenuto inammissibili i ricorsi presentati dagli esponenti della gang criminale di Franco La Rocca e Carlo Albero . Il gruppo, nel 2018, voleva impadronirsi delle piazze di spaccio tra Sarno e zone limitrofe. La Corte di Cassazione, terza sezione penale presieduta dal magistrato Fausto Izzo, ha respinto le richieste di annullamento della sentenza di secondo grado emanata dalla Corte di Appello di Salerno il 18 giugno 2020. La pronuncia della Corte salernitana, in parziale riforma della condanna di primo grado, aveva condannato per spaccio di droga e detenzione di armi da guerra, la banda con a capo Francesco La Rocca e formata da Carlo Albero e formata da Domenico Sirica e Giovanni Stellato. Ai primi due, esponenti di spicco del clan ed entrambi recidivi, era stata applicata una pena base di 7 anni di reclusione e 70 mila euro di multa, con la riduzione in appello -per il solo Carlo Albero- a quattro anni e sette mesi di carcere. A Sirica, la sezione salernitana aveva inflitto la pena di 2 anni e 6 di reclusione con 24mila euro di multa, mentre a Stellato sei mesi di reclusione. I quattro hanno presentato ricorso per cassazione
chiedendo l’annullamento della pronuncia di secondo grado. I giudici di legittimità, lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Pasquale Firmani, hanno dichiarato manifestamente infondati i ricorsi perché generici. “Le doglianze relative alla quantificazione della pena risultano prive di pregio, avendo i giudici dell’appello adeguatamente indicato le ragioni per le quali hanno ritenuto di determinare il trattamento sanzionatori nei termini indicati”. Nel dettaglio, l’intera vicenda giudiziaria è legata all’operazione eseguita con la collaborazione delle squadre mobili di Salerno, Siracusa e Roma e il commissariato di Sarno che, il 15 ottobre 2018, ha portato all’emissione di undici misure cautelari in carcere, due domiciliari e l’interdizione di un presunto poliziotto compiacente. Cade in un dirupo, muore bimba di 4 anni di Pina Ferro Si erano da poco iniziate a popolare, le spiagge di Palinuro, quando una tragica notizia raggela tutti: una bimba tedesca di soli quattro anni ha perso la vita durante una escursione a Palinuro. La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di ieri. La piccola era insieme alla sua famiglia, padre, madre e altri quattro fratellini, tutti in tenera età. La piccola aveva iniziato a inerpicarsi lungo il sentiero che sale da dietro il porto offrendo una vista magnifica. Pare che nessuna guida accompagnasse la famiglia di turisti lungo il sentiero di trekking. Forse per sporgersi a guardare di sotto, la bimba potrebbe aver perso l’equilibrio ed essere rotolata lungo il costone di roccia che fa un salto di 30 metri prima di
scendere nel mare. L’incidente è avvenuto intorno alle tredici, lungo il sentiero dei Fortini, nel comune di Centola. Un percorso di trekking noto per le sue bellezze e che i genitori della piccola, venuti qui per un week end di relax ed evasione, avevano immaginato di percorrere insieme ai loro cinque figli, quattro femminucce e un maschietto, tutti molto piccoli. La famiglia, partita in mattinata da Salerno, era arrivata Palinuro poche ore prima. Inizialmente aveva fatto tappa in un lido della zona dove aveva depositato le proprie cose per essere senza pesi e incamminarsi più agevolmente. Poi si era fatta accompagnare all’imbocco del sentiero per iniziare l’escursione. Intorno all’ora di pranzo, però, la passeggiata si è tramutata in tragedia. Per cause ancora in corso di accertamento la bimba, terzogenita, è precipitata nel dirupo senza che i genitori, sgomenti, abbiano avuto modo di aiutarla. Tutto deve essere avvenuto in modo repentino. Padre e madre hanno subito lanciato l’allarme ma all’arrivo dei soccorritori, per la piccola non c’è stato nulla da fare. Il corpo è stato recuperato in mare da una motovedetta della Guardia Costiera di Palinuro ed è stato trasportato presso il porto di Centola. Successivamente la salma è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale di Vallo della Lucania dove, per il momento, resta a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, informato dell’accaduto, ha subito raggiunto il porto di Palinuro dove è rimasto per diverse ore, anche per fornire supporto alla famiglia di turisti, travolta dal dolore. “Esprimo vicinanza, sono molto rammaricato per l’accaduto. E’ una tragedia che sconvolge l’intera comunità”, ha detto il primo cittadino che ha messo a disposizione un albergo nel quale verranno ospitati i genitori ed i loro figli. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania ha aperto un fascicolo. Le indagini sono state delegate alla Capitaneria di Porto di Palinuro. I militari hanno ascoltato i familiari per provare a ricostruire la dinamica dell’incidente e capire cosa sia accaduto durante l’escursione. La vicenda ricorda quella di un altro turista tragicamente morto durante una escursione in
Cilento, Simon Gautier, studente francese di 27 anni deceduto in seguito a una caduta nel Golfo di Policastro nell’agosto del 2019. Si era incamminato nel Parco Nazionale del Cilento, deciso a raggiungere Napoli a piedi, ma poco dopo la partenza era scivolato in una scarpata, il 9 agosto. Riusci’ a mettersi in contatto brevemente con i soccorritori, ma non ad indicare con precisione la sua posizione. Nove giorni dopo, il 18 agosto, il cadavere di Simon venne ritrovato nella scarpata nella quale era precipitato: era morto 45 minuti dopo la caduta, a causa delle ferite. Business dei rifiuti: annullate le 18 richieste di rinvio a giudizio Il colpo di scena arriva all’interno della Cittadella Giudiziaria. Sul Business e rifiuti tutto da rifare: lo ha stabilito il gup del Tribunale di Salerno Mariella Zambrano che, accogliendo le eccezioni sollevate dalle difese, ha annullato le richieste di rinvio a giudizio a carico di 18 indagati coinvolti nel blitz di febbraio sullo smaltimento dei rifiuti denominato Gold business. Gli atti tornano al pm e si riparte dalla conclusione delle indagini.I coinvolti sono Antonio Romagnuolo di Battipaglia; Gaetano Romagnuolo, di Serre; Dalmazia Di Masi, di Serre; Pedrag Milovanovic, detto Pechi, di Serre; Giulio Ruscinito, di Altavilla Silentina; Vito Arietta, di Altavilla Silentina; Barbara Capuano, di Baronissi; Rocco Capuano, di Castel San Giorgio; Michele Acampora di Agerola (Napoli); Riccardo Iervolino, di Angri;
Giuseppe Mainardi, di Angri; Francesco Visconte, di Pagani; Michele Della Peruta, di Maddaloni (Caserta); Vincenzo Della Peruta, di Maddaloni (Caserta), Gennaro Visiello, di Torre Annunziata; Santo Visiello, di Torre Annunziata; Rosa Battaglia, di Torre Annunziata; Giovanni Guariniello di Castel San Giorgio. Tutti rispondono, a vario titolo, di associazione a delinquere dedita al traffico e smaltimento illecito di rifiuti tossici, speciali e pericolosi. L’operazione “Gold Business” interessò le province di Salerno, Caserta e Napoli. Nata da una segnalazione dei cittadini, è proseguita attraverso un’imponente attività di intercettazione telefonica e servizi di osservazione e controllo del territorio. Il blitz dello scorso mese di febbraio portò anche al sequestro di tre aziende ubicate in Sant’Egidio del Monte Albino, Castellammare di Stabia e Scafati, 6 autocarri, 1 mezzo agricolo ed 1 escavatore utilizzato per il tombamento dei rifiuti ed oltre 25.000 metri quadri di terreni adibiti a discarica abusiva. Il fatturato dell’illecita attività è stata quantificata in circa un milione di euro. Il sodalizio criminale, con a capo i Romagnuolo, padre, madre e figlio, era volto al trasporto e allo smaltimento illecito di rifiuti per lo più speciali, prelevati con mezzi di trasporto non autorizzati presso imprese produttrici del settore “gestione rifiuti speciali”, “spurgo pozzi neri”, “conserviero” e “conciario”a fronte di un compenso tra i 1.000 ed i 3.000 euro a carico, con successivo sversamento e tombamento nei terreni agricoli e in zone sottoposte a vincoli e riserva naturale, che diventavano discariche abusive, tossiche e pericolose. Il blitz scattato a febbraio aveva portato all’arresto degli indagati e al sequestro di numerose aziende operanti nel settore dei rifiuti. Ieri il colpo di scena con l’annullamento della richiesta di processo firmata da Giancarlo Russo della Dda salernitana e annullata dal gup Mariella Zambrano. “Il processo riparte dalla notifica dell’avviso conclusione delle indagini preliminari avendo il Gip annullato la richiesta di rinvio a giudizio- dice l’avvocato Giovanni Vitale-, va però considerato che per i miei assistiti già in sede di
applicazione di misura interdittiva ex legge 231 l’organo giudicante aveva rigettato le richieste della Procura di Salerno ritenendo fondate le argomentazioni difensive”. L’Astrophysical Journal dedica una pagina a Biagio De Simone Il fisico salernitano Biagio De Simone sulla prestigiosa rivista scientifica americana “The Astrophysical Journal”. Ventisette anni, dottore magistrale in Fisica presso l’Università degli studi di Salerno (si è laureato a dicembre 2020, in piena pandemia), Biagio De Simone è impegnato già da mesi in diversi progetti di ricerca, in collaborazione con docenti e ricercatori da tutto il mondo. Uno di questi progetti sta per diventare realtà: la pubblicazione di un articolo a sua firma dal titolo “On the Hubble Constant Tension in the SNe Ia Pantheon Sample”, in italiano “Sulla tensione della costante di Hubble all’interno del campione Pantheon di Supernovae Ia” sulla prestigiosa rivista scientifica “The Astrophysical Journal”. Il tema dell’articolo, ossia la tensione della costante di Hubble, è relativo alla non concordanza tra i valori misurati localmente della costante di Hubble e quelli misurati con la Radiazione Cosmica di Fondo, l’eco del Big Bang, la grande esplosione che ha dato vita all’Universo. “La costante di Hubble – spiega Biagio De Simone – è un parametro che ci indica come si sta espandendo l’Universo e da tale parametro possiamo ricavare molte informazioni, tra le quali l’età dell’Universo stesso. Secondo il modello cosmologico più accettato, questo parametro deve essere costante in tutto l’Universo. Attraverso l’analisi
di un campione di circa mille Supernovae (una Supernova è lo stadio finale della vita di una stella, che si manifesta con spettacolari esplosioni) abbiamo osservato come tale costante tenda in realtà ad avere un comportamento decrescente mano mano che aumenta la distanza dalla Terra. Tale risultato osservato apre ovviamente alle più diverse interpretazioni nel campo della Fisica e dell’Astrofisica”. La pubblicazione è frutto del lavoro congiunto di un team capitanato dalla Dott.ssa Maria Dainotti, Assistant Professor presso il National Astronomical Observatory of Japan, The Graduate University for Advanced Studies, SOKENDAI (Giappone) e Visiting Researcher presso lo Space Science Institute (USA); il fisico Biagio De Simone; Tiziano Schiavone, dottorando presso l’Università di Pisa (Italia); Dr. Giovanni Montani, Ricercatore in ENEA (Italia) ed Adjunct Professor presso l’Università la Sapienza di Roma (Italia); Enrico Rinaldi, Ricercatore presso l’Università del Michigan (USA) e Visiting Researcher presso RIKEN (Giappone); Gaetano Lambiase, Professore Ordinario presso l’Università degli Studi di Salerno. Non nasconde l’emozione Biagio De Simone: “Sono felicissimo per questo primo traguardo raggiunto. Voglio ringraziare tutto il team e in primis la professoressa Maria Dainotti, con la quale tra l’altro ho discusso la mia tesi magistrale sulle Supernovae e con la quale abbiamo lavorato alacremente, nonostante tutte le difficoltà dovute alla pandemia. Un grazie sentito va anche ai miei amici del CANA”. Biagio, infatti. tra i suoi mille impegni, è anche coordinatore scientifico del CANA, Centro Astronomico Neal Armstrong di Salerno. E il futuro è già presente: “Stiamo già lavorando al prosieguo di questo articolo. Altri progetti di ricerca prevedono lo studio dei Gamma-Ray Burst, ovvero potentissimi lampi cosmici che provengono da punti molto lontani dell’Universo, persino al di là delle Supernovae”. re.cro.
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