Il Giornale del Revisore - House Organ dell'Istituto nazionale Revisori Legali NUMERO 0 Anno I
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Il Giornale del Revisore IL GIORNALE House Organ dell’Istituto nazionale Revisori Legali DEL REVISORE Mensile di informazione e di approfondimento sulla revisione legale dei conti Rivista di attualità, cultura e informazione professionale del Revisore Legale NUMERO 0 Anno I 1° aprile 2020 ISSN 2532-3407 nuova serie, anno 3 numero 2 - marzo/aprile 2022
IL GIORNALE DEL REVISORE SOMMARIO EDITORIALE Il progetto formativo dell’istituto per la revisione legale negli Enti Locali con la sfida del PNRR Ciriaco Monetta ............................................................. pag. 02 Intervista al Presidente del CNEL Tiziano Treu Nel PNRR è cruciale coinvolgere i professionisti Andrea Lovelock ........................................................... pag. 04 Visto di conformità negato ai Revisori Legali osservazioni e possibili iniziative Giovanni Cinque ........................................................... pag. 06 Autonomia negoziale e concorsualità negli accordi di ristrutturazione dei debiti Roberto Belotti .............................................................. pag. 07 Il Giornale del Revisore L’organo di controllo House Organ dell’Istituto nazionale Revisori Legali Sindaci e revisori devono segnalare se è bene nominare un Periodico bimestrale di informazione e di risanatore approfondimento sulla revisione legale dei conti Simone Brancozzi ......................................................... pag. 09 EDITORE - Istituto Nazionale Revisori Legali Chiusura del progetto di Bilancio 2021 ed approccio Via Agnello, 2, 20121 Milano MI professionale del Revisore Giusto Balletta e Giuseppe Castellana .......................... pag. 10 DIRETTORE RESPONSABILE: Angelo Stradiotti La riforma del terzo settore, gli obblighi di nomina dei COORDINAMENTO EDITORIALE: Andrea Lovelock revisori SEGRETERIA DI REDAZIONE: redazione@revisori.it Paola Carnevale ........................................................... pag. 15 La proposta Inrl per un Elenco Speciale dei Revisori del COMITATO SCIENTIFICO: Ciro Monetta, Katia Zaffonato, Luigi Maninetti, Gaetano Terzo Settore ............................................................... pag. 16 Carnessale, Giuseppe Castellana, Nicola Tonveronachi I Revisori al fianco degli Enti Locali per il PNRR IMPAGINAZIONE Approntato un programma formativo specialistico per i Revisori a cura di Centro Studi Enti Locali S.p.a. degli Enti Locali Andrea Lovelock ........................................................... pag. 18 Registrazione Tribunale di Milano N.115 del 05/10/2020 La redazione si riserva di modificare e abbreviare i testi ENTI LOCALI originali. Gli articoli firmati rispecchiano il pensiero degli “Pnrr” e verifiche dell’Organo di revisione degli Enti Locali autori. Giuseppe Vanni ............................................................ pag. 22 GR Studi, servizi e articoli de “IL GIORNALE DEL REVISORE” possono essere riprodotti purché ne sia citata la fonte. DALLE DELEGAZIONI Un format per accordi con le Università, riconoscimento dei revisori iscritti nei CTU e un dialogo aperto con le altre professioni .................................................................. pag. 25 LO SCAFFALE ............................................................. pag. 27
IL GIORNALE DEL REVISORE EDITORIALE Il progetto formativo dell’istituto per la revisione legale negli Enti Locali con la sfida del PNRR Ciriaco Monetta - Presidente Inrl INRL - Informazione e Formazione per lo sviluppo e la realizzazione di progetti nell’ambito del PNRR con parti- colare attenzione agli EELL di minore dimensione e poco strutturati. Con la giornata organizzata presso il CNEL il 9 marzo guate conoscenze dei programmi finanziari da cui dipen- scorso abbiamo dato avvio, in collaborazione con CGIA dono l’emanazione di bandi e misure di intervento per la Mestre, Ancrel Veneto e Confassociazioni, a un proget- realizzazione di nuovi investimenti in ambito Pnrr. to informativo/formativo oltre che per i Revisori Legali A tal proposito è utile riepilogare alcuni concetti fondamen- anche per tutti gli addetti ai lavori. tali (“repetita iuvant” in questo caso ci sta) su informazione L’evento è stato fortemente voluto anche, ma non solo, al e formazione sui quali abbiamo maggiormente focalizzato fine di poter aprire un dibattito sulle opportunità del PNRR, la nostra attenzione (ovviamente non soltanto per il Pnrr). unica occasione di sviluppo anche di singoli territori (di più Partendo dall’informazione (attività diretta a fornire co- piccole dimensioni) molte volte dimenticati. noscenze) che da un punto di vista pratico - e non soltan- L’idea informativa/formativa mira all’impostazione di una to – è di fondamentale importanza. Infatti, abbiamo pen- nuova strategia di sviluppo nell’organizzazione della strut- sato ad una struttura che possa dare un concreto aiuto a tura operativa di ogni singolo Professionista, Operatore tutti gli addetti ai lavori: Economico ed Ente Pubblico, al fine di poter avere ade- CHE COSA DICE LA NORMATIVA QUINDI GLI OBBLIGHI COME SI APPLICA QUINDI I PROCESSI MODALITA’ DI LETTURA FORMALE E SOSTANZIALE LIVELLO PRATICO ATTUAZIONE (“c.d. cassetta degli attrezzi”) L’informazione consisterà dunque in una trasmissione di che varieranno in funzione di ogni categoria di utente. contenuti strutturati in maniera organica “comunicazione” La formazione invece, sarà proposta quale strumento dall’emittente al ricettore. Il contenuto della comunicazio- educativo attraverso il quale si dovranno trasferire tutte ne cioè il “messaggio”, sarà trasmesso attraverso veicoli quelle conoscenze utili per l’acquisizione di opportune 2
IL GIORNALE DEL REVISORE competenze, per lo svolgimento di singole attività proposi- Naturalmente, oltre ai Revisori Legali, destinatari dei vari tive all’avvio e allo sviluppo della progettazione territoriale corsi formativi saranno: Commercialisti, Funzionari di Enti nell’ambito del Pnrr (come già detto, indispensabile per gli ed Organizzazioni, Consulenti Tecnici, Imprenditori, Diret- enti di minore entità). tori Finanziari, Amministratori Delegati e Project Mana- L’intento è quello di fornire una formazione che possa gers. sfruttare tutti i necessari meccanismi di apprendimento Programma e trasmettere quelle che sono le dimensioni essenziali, --approfondimenti e studi del Piano Nazionale di Ripresa cioè: “sapere” (conoscenze), “saper fare” (capacità) e e Resilienza – PNRR; “saper essere/creare” (condivisione e lavoro di squadra) --opportune conoscenze sui Fondi UE 2021-2027; al fine di svolgere, ognuno, il proprio ruolo lavorativo con --approccio ai programmi finanziari europei e nazionali; efficienza, efficacia e massima performance. Formazione --Politica di Coesione: risorse finanziarie, obiettivi e me- che avrà anche il compito di fornire adeguati strumenti co- todi; gnitivi per mettere in pratica le proposte e le opportunità --strategie per sviluppare programmi d’investimento ido- messe a disposizione dal Pnrr. nei ad usufruire dei finanziamenti (nell’innovazione, la Con tale metodologia l’INRL vuole effettuare un netto comunicazione, il networking, la digitalizzazione ed il cambiamento in ambito formativo passando dalla logica patrocinio); del “corso formativo” a quella di “progetto formativo”. --l’importanza del partenariato pubblico e privato; Per meglio dire si andrà a definire la natura degli argo- --monitoraggio e rendicontazione. menti da affrontare, nonché i modi, i tempi e le risorse e i Finalità docenti. Una progettazione di attività formativa che porrà --approfondire, condividere ed affrontare le problematiche al centro del sistema i partecipanti evidenziando e sugge- e le implicazioni del Pnrr, al fine di poter meglio affron- rendo loro adeguati insegnamenti. tare le realtà territoriali ed accelerarne i cambiamenti; Con questa ottica porteremo avanti sia la formazione che --essere pronti a progettare nuove iniziative per la ripar- l’informazione che potranno essere declinate nei termini tenza; di una maggiore responsabilizzazione di tutti gli addetti ai --completare ed aggiornare le proprie conoscenze di con- lavori. tenuto e di processo per migliorare le proprie performan- ce; I PROGETTI SUL PNRR --confrontarsi con le esperienze dei docenti, dei profes- Obiettivi sionisti e degli altri partecipanti per l’arricchimento delle I progetti saranno orientati a fornire un quadro sintetico ed proprie competenze; operativo sul Pnrr nonché su tutti gli strumenti finanziari Vantaggi europei, nazionali e regionali messi a disposizione di Enti -- Possibilità di identificare i punti di forza e di debolezza ed Aziende. In particolare, il programma, si prefigge di tra- in ogni assetto di governance alla luce della normativa, sferire le conoscenze di base per iniziare a progettare la delle conoscenze e delle practices più avanzate oltre crescita di enti pubblici ed aziende private in coerenza con alle sfide strategiche per affrontare, valutare ed attuare i le linee programmatiche stabilite nel Pnrr. cambiamenti necessari. 3
IL GIORNALE DEL REVISORE Intervista al Presidente del CNEL Tiziano Treu Nel PNRR è cruciale coinvolgere i professionisti A cura di Andrea Lovelock Tiziano Treu, attuale Presidente del CNEL (Consiglio documento di economia e finanza che dovrebbe fornir Nazionale dell’Economia e del Lavoro), politico e giusla- elementi di giudizio e previsione, ma è bene dire che l’ vorista tra i più apprezzati, è stato ministro del lavoro e incertezza è totale. L’unica certezza che stiamo - rib della previdenza sociale nel Governo Dini e nel Governo do al tavolo del partenariato è che bisogna accelerare sul Prodi, nonché ministro dei trasporti nel Governo D’Ale- Pnrr, ed in particolare in merito alla questione energeti- ma. Ed oggi è tra i più convinti sostenitori della valenza ca, fortemente connessa con la vicenda dell’aggressione delle professioni nel sistema economico italiano: la sua russa in Ucraina: in altre parole occorre acquistare più vicinanza alle istanze dei professionisti è motivo di orgo- indipendenza ed in Europa questa priorità, fortunatamen- glio e conforto per l’Inrl e per tutti i revisori legali che in te l’hanno messa a fuoco. Se non hai autonomia non ha questa figura così carismatica nel panorama politico-eco- sovranità.” nomico del paese, hanno trovato un autorevole assertore del ruolo cruciale che il mondo professionale potrà avere nell’attuazione del PNRR. L’importanza di questo ruolo è stata ribadita nel recente convegno promosso dall’Inrl pro- prio nella sede del Cnel, ai primi di marzo, incentrato sul PNRR e sui progetti degli enti locali, di cui diamo ampio risalto in un’altra parte della rivista. D. Dall’emergenza covid alla tragedia destabilizzante della guerra in Ucraina: a suo giudizio quali rischi po- tranno insorgere per l’assetto economico-sociale del sistema-paese? Quali effetti a breve e lunga scaden- za? “L’emergenza covid ci ha colpito duramente e stiamo uscendo soltanto ora con strascichi tutti da verificare, mentre questa guerra in Ucraina è una vicenda storica drammatica ed almeno non ancora controllabile, né tan- tomeno verificabile. Col covid la scienza ha fatto miracoli coivacciniestafavorendounepilogocondiviso. - Laguer Tiziano Treu ra è una sorta di… cigno nero: stiamo tutti aspettando il 4
IL GIORNALE DEL REVISORE D. Quale compito può svolgere un organismo come contrastandoalcuniinterventi;nellospecificoh il Cnel, che Lei presiede, per la ripartenza del paese, delle moratorie negli investimenti per l’energi - e quali incognite andranno risolte non appena questi gna ragionare lucidamente, considerando che progettare due eventi così dirompenti volgeranno ad un auspica- e gestire rappresentano azioni molto complesse: da qui la to epilogo ? necessitàdiassumeretecnici.IntalsensoanchelaC Noi come Cnel e come attori propositivi al tavolo di parte- Depositi e Sogei hanno messo a disposizione degli aiuti, nariatoabbiamomessoallavoroben9gruppidi - riflche essio riguardano i Comuni sopra i 30mila abitanti, ma c’è da ne che stanno coinvolgendo concretamente le molteplici lavorare anche sui piccoli Comuni quelli piccoli che non associazioni interessate. E siccome la fase attuativa riescono a tenere del il passo della tempestività richiesta dal PNRR non si può fare solo a Roma, ma coinvolge centina- PNRR. Tanto è vero che gli aiuti a loro stanno arriva ia di amministrazioni locali, associazioni e professionisti, dalleprovincechesenefannocarico.Epoic’èilruolon il Cnel intende svolgere una azione di consapevolezza. certo marginale che devono giocare gli istituti ba Rendiamoci tutti conto che quella del PNRR è una mac- augurocheiltuttovengamessoaregimeintempibre china complicatissima, ma deve andare a pieno ritmo in tempirapidi,perchécisonodellescadenzedarispettare. D. Da tempo il mondo dei professionisti si batte per Mobilitare tutte le energie di gruppo e istituzionali è un do- l’equo compenso: ritiene che il Pnrr possa essere vere di organismi come il nostro, anche perché deve es- un’opportunità per rilanciare istanze come questa, dal serci in tutti noi la consapevolezza che il Piano, per l’Italia momento che l’operato di professionisti contabili sarà intera,èunaopportunitàunica.” cruciale per il buon esito dei progetti? “Avevo seguito la vicenda dell’equo compenso, parten- D. Pnrr e progetti degli Enti Locali: do dalle istanze degli avvocati, già prima dell’emergen- quale ruolo potranno giocare figure professiona- za pandemica. Ora queste istanze rimangono d’attu li come quella dei revisori legali, che lei stesso e non c’è dubbio che si tratta di un problema da istruire: ha ‘chiamato a raccolta’ nel recente convegno orga- il primo passo da compiere spetta alle aziende ed alle nizzato dall’Inrl? piccole amministrazioni locali che si devono avvalere in “L’attuazione del piano, a mio avviso, richiede una maggiore modo intelligente dei professionisti. Non basta - c capacità progettuale ed un expertise di cui l’Italia, purtrop- li, ma serve una reale, concreta collaborazione orga po, è carente soprattutto nei piccoli comuni e nelle piccole Avere poi una garanzia dalle amministrazioni di essere e medie imprese: il Piano prevede tutte attività che avran- compensati adeguatamente, mi sembra che sia una le- no bisogno di un sostegno tecnico continuo e di un con- gittima rivendicazione . E mi auguro proprio che ci sia trollocontabileall’insegnadellatrasparenza. pienoEccoriconoscimento perché delle consulenze professionali che il Cnel ha chiamato a raccolta tecnici e professionisti per gli enti locali e il sistema delle PMI dovranno adottare per espletare al meglio un’opera di sussidiarietà: ed abbiamo velocizzareillorosviluppoequellodituttoilpa suggerito e richiesto in modo molto chiaro che le ammini- strazionilocalidianopiùfiduciaedeleghealleprofessionie traquestecidovràessereanchequelladeirevisorilegali.” D. Quali sono, secondo lei, le insidie che dovranno essere azzerate nella gestione dei 79 miliardi di euro che rappresentano la ‘dote’ del Pnrr a disposizione di Regioni e Comuni? “Tra le insidie più pericolose ci sono i ritardi, la lunghez- za delle procedure. Anche se ci sono stati due specifici decreti sulla semplificazioni, permangono ancora - ambi ti dove la lentezza burocratica persiste e intralcia.. Poi c’è anche una serie di freni non procedurali, ma squisi- tamente istituzionali: ad esempio alcune Regioni stanno Nella foto Villa Lubin, sede del Cnel 5
IL GIORNALE DEL REVISORE Visto di conformità negato ai Revisori Legali osservazioni e possibili iniziative Di Giovanni Cinque - Avvocato , Consulente Legale Inrl La vicenda è nota. L’art. 5 del decreto legge n. 146 del 21 Vale la pena osservare che la conversione in legge del ottobre 2021, aveva finalmente inserito i Revisori Legali D.L., secondo quanto stabilito dalla Costituzione, ne sta- tra i professionisti legittimati al rilascio del visto di confor- bilizza gli effetti originariamente solo temporanei, sicché mità. Di conseguenza, in tutta Italia, numerosissimi Revi- si potrebbe per questo sostenere che la soppressione di sori Legali si erano iscritti al suddetto elenco ed avevano alcune disposizioni del Decreto in sede di conversione è validamente esercitato la relativa facoltà. Cionondimeno cosa diversa dalla sua mancata conversione e che, dun- la legge di conversione n. 215 del 17 dicembre 2021, ha que, la stabilizzazione dell’efficacia del D.L. determinata soppresso l’articolo suddetto contenuto nel provvedimen- dalla sua conversione si espande a tutto il D.L., anche alle to d’urgenza. La conseguenza, inevitabile, è stata che parti originariamente in esso contenute e poi soppresse le direzioni regionali dell’Agenzia delle entrate, investite dalla legge di conversione. Una simile prospettiva si po- delle ricadute di un simile ribaltamento su tutto il territorio trebbe legare a quanto stabilito dall’art. 15 comma 5 della nazionale, hanno rilasciato comunicazioni massive di re- l. n. 400 del 1988 secondo cui le modifiche al D.L. appor- voca delle iscrizioni all’elenco dei professionisti legittimati tate in sede di conversione producono effetti dal giorno al rilascio del visto di conformità nei confronti di tutti quei successivo alla pubblicazione della legge di conversione Revisori Legali medio tempore inseriti, che avevano appe- salvo che questa non disponga altrimenti: se non retroagi- na cominciato ad offrire il loro qualificato contributo. scono le aggiunte o le modifiche, non dovrebbero retroa- Allo stesso modo, a seguito dell’entrata in vigore della gire neanche le soppressioni. legge di conversione, le direzioni regionali delle Entrate Si aggiunga che l’atto amministrativo è direttamente vin- hanno rigettato ogni altra istanza proveniente dai Revisori colato alla legge e che dunque, per il principio di legalità, Legali d’iscrizione al summenzionato elenco. ciò che stabilisce l’art. 15 della l. n. 400 del 1988, anche se Per mettere in discussione la legittimità dell’esclusione e/o fosse in ipotesi non conforme all’art. 77 Cost., dovrebbe cancellazione dei revisori legali dalle categorie professio- essere comunque applicato dagli organi della p.a. nali che possono rendere il visto di conformità e l’asseve- Per cui, secondo tale opzione interpretativa, potrebbe razione delle dichiarazioni dei redditi (per la compiuta defi- configurarsi una successione temporale tra norme di leg- nizione di queste attività cfr. artt. 2 e 3 del D.M. 31/5/1999 ge nel tempo paragonabile all’abrogazione e, pertanto, si n. 164), occorrerebbe anzitutto discutere della legittimità potrebbe far valere il diritto di mantenere l’iscrizione per dell’art. 35 comma 3 del D.Lgs. n. 241/97 nella parte in cui coloro i quali l’abbiano conseguita in vigenza del solo D.L. si limita ad abilitare le sole categorie professionali elenca- Da altro angolo visuale, senza distinguere tra le fattispe- te (ad altri fini) nelle citate disposizioni del DPR 322/98, cie di cancellazione a seguito d’iscrizione e diniego alla senza aggiungere ad esse anche i revisori legali. Questa, domanda d’iscrizione, la disposizione abrogativa in com- infatti, è la previsione di legge da cui deriva la disparità di mento sembra porsi in contrasto con il principio di ragio- trattamento. Sotto questo profilo la questione di costitu- nevolezza di cui all’art. 3 Cost., che deve sempre ispirare zionalità potrebbe essere eccepita nel corso di qualunque la funzione legiferativa. In questo senso la fugace legitti- giudizio promosso avverso un provvedimento di diniego di mazione riconosciuta ai revisori legali di apporre il visto iscrizione di un revisore legale nell’elenco dei certificatori, di conformità, come la sua repentina cancellazione non indipendentemente dalla questione afferente alla vicenda sembrano avere nulla di “ragionevole” nel senso imposto della conversione del decreto legge. dal dettato costituzionale. 6
IL GIORNALE DEL REVISORE Autonomia negoziale e concorsualità negli accordi di ristrutturazione dei debiti Di Roberto Belotti – Dottore Commercialista, Revisore Legale * L’ingresso nell’ordinamento concorsuale per effetto del d.l. 35/05 e la singolare evoluzione normativa dell’isti- tuto di cui all’articolo 182-bis L.F. hanno evidenziato la struttura del tutto particolare degli accordi di ristrut- turazione del debito, evidenziandone la natura al tempo stesso negoziale, basata sul consenso delle parti, e giudiziale, in quanto inserita nelle norme sul fallimento. Secondo l’interpretazione prevalente, gli accordi di ristrut- Ne deriva che la sussistenza della situazione di crisi costi- turazione dei debiti di cui all’articolo 182-bis L.F. appaiono tuisce un presupposto fondamentale per la presentazione quelli di un istituto “a geometria variabile” la cui struttura dell’iniziativa che contempla il sacrificio parziale, seppur muta a seconda del contenuto concreto delle pattuizioni volontariamente negoziato, degli interessi dei creditori, la tra il debitore ed i suoi creditori che possono essere le più cui valutazione dovrà essere effettuata con particolare at- svariate, avendo il legislatore lasciato alle parti la massi- tenzione da parte del tribunale. ma libertà (cfr. C. Trentini, Piano attestato di risanamento e ac- Il contenuto dell’accordo o degli accordi che il debitore/ cordi di ristrutturazione dei debiti, WKI, Milano 2016, pag. 138). imprenditore può raggiungere con i propri creditori per La norma nulla dice circa il contenuto degli accordi, ma presentare una domanda omologabile ai sensi dell’ar- non si tratta di una dimenticanza del legislatore bensì il ticolo 182-bis L.F. deve essere stipulato “con i creditori frutto di un preciso intento e cioè quello di riservare all’au- rappresentanti almeno il 60% dei crediti”, posto che nel tonomia privata il più ampio potere di scelta (M. Fabia- computo si debbano includere tutti i crediti, sia scaduti che ni, Diritto fallimentare, Bologna 2011, pag. 688). Sta di non scaduti, visto che il pagamento dei creditori estranei fatto che la prescrizione del nuovo articolo 182-bis L.F. deve essere effettuato integralmente (entro 120 giorni dispone che l’imprenditore in stato di crisi può domanda- dall’omologa per quelli scaduti ovvero entro 120 giorni re, depositando la documentazione di cui all’articolo 161, dalla scadenza, per i crediti non scaduti alla data dell’o- l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti, mologazione). precisando in tal modo che il ricorso venga presentato da un “imprenditore” che sia “in stato di crisi”. L’accordo di ri- strutturazione in effetti non è né può essere uno strumento per ottenere una rinegoziazione del proprio indebitamento al solo scopo di trarne vantaggio, ma esclusivamente un supporto adottabile dall’impresa la cui finalità è quella di evitare che la crisi si trasformi in insolvenza irreversibile, compromettendo quei valori aziendali (going concern) che sono il vero fattore la cui salvaguardia viene perseguita dal legislatore (F. Rolfi, E. Stanuovo Polacco, R. Ranal- li, Gli accordi di ristrutturazione dei debiti, Giuffrè editore 2017, pag. 24). *professore a contratto presso l’Università Cattolica sede di Brescia, componente del Comitato didattico per la formazione continua dei revisori legali presso il MEF 7
IL GIORNALE DEL REVISORE Per quanto attiene al contenuto, si tratta in sostanza di salvataggio, della preservazione e della continuazione un foglio in bianco con una percentuale minima predefi- dell’azienda o dell’attività di impresa, bensì quella della nita da raggiungere che va intesa come tale e non come soluzione della crisi, non diversamente da quella che è maggioranza, in quanto in questo caso non esiste una mi- stata sempre storicamente la causa dei concordati stra- noranza vincolata dalla volontà degli altri, considerato che giudiziali (cfr. L. Boggio, Gli accordi di salvataggio delle il raggiungimento della percentuale va calcolato non per imprese in crisi, Milano 2007 pag. 133). teste ma per quote (Rolfi, Stanuovo Polacco, Ranalli, cit., Ai fini dell’omologazione, gli accordi devono essere ne- pag. 82). cessariamente accompagnati da un piano (pubblicato sul Registro delle Imprese) redatto con le stesse modalità È opinione comune che oltre alle intese aventi previste per il piano attestato; il contenuto che non può per oggetto l’esecuzione di nuove prestazioni, la mancare è quello relativo agli elementi del piano economi- concessione di affidamenti e simili, a partire dal d.l. co/finanziario necessari perché lo stesso possa apparire 83/15, sia possibile ricomprendere nel novero delle fat- idoneo a consentire l’esecuzione degli accordi (S. Di Ama- tispecie plausibili tutta una serie di accordi stragiudiziali to, Diritto della crisi d’impresa, Giuffrè Francis Lefebvre, che si sono andati sviluppando nella prassi, tra cui accordi Milano 2021, pag. 281). Il piano è un atto del debitore, ma dilatori, pactum de non petendo, postergazioni, remissioni rappresenta il presupposto degli accordi, e per tale ragio- totali o parziali dei debiti, contratti di cessione dei beni ai ne, deve essere conosciuto dai creditori, come si desume creditori, accordi per la conversione del credito in capita- dal fatto che nel caso di modifiche sostanziali al piano, il le di rischio, accordi di nuova finanza o di ristrutturazione debitore deve chiedere il rinnovo del consenso ai creditori delle linee di credito ovvero dei crediti già a rientro, carto- che hanno sottoscritto gli accordi. larizzazione dei crediti etc. (Trentini, cit., pag. 128). Naturalmente il piano non si deve limitare alla descrizione Nella pratica la forma più frequente di ristrutturazione è del trattamento dei creditori perché deve anche dar conto verosimilmente rappresentata dalla cessione d’azienda o delle modalità con le quali lo si intende eseguire: vi è per- di un suo ramo ad una società di nuova costituzione (cd. tanto anche un contenuto riferito alle prospettive di adem- newco) a cui vengono trasferiti degli asset, lasciando gli pimento. impegni in capo alla cedente (denominata bad company); Alla domanda di omologa deve essere allegata la rela- di regola la cessione è preceduta da un contratto di affit- zione di un professionista indipendente, in possesso dei to d’azienda in cui si prevede l’imputazione dei canoni, in requisiti di cui all’articolo 67 comma 3 lettera d) L.F. che ipotesi di successivo acquisto, al prezzo previsto in caso attesti la sostanziale veridicità dei dati aziendali e l’attua- di trasferimento. La citata soluzione consente di evitare il bilità dell’accordo stesso che si risolve in concreto in una subentro nei debiti aziendali, posto che l’articolo 2560 c.c. valutazione circa l’idoneità dell’attivo disponibile all’adem- non si applica in caso di affitto d’azienda, e allo stesso pimento delle obbligazioni scaturenti dal piano, fermo re- tempo si pone come premessa per portare a conclusione stando la necessità che i creditori estranei siano pagati le trattative con i creditori durante l’affitto. integralmente (cfr. Guiotto, L’attestazione negli articoli 67 La norma chiarisce che la ristrutturazione dei debiti è l’u- e 182-bis, profili comparativi, in Il Fallimento, 2014 pag. nica finalità che connota la causa dei negozi, con la con- 1029). seguenza che non necessariamente devono essere sod- Il legislatore infine non ha dettato alcuna disposizione con disfatti in tutto o in parte i creditori (cfr. G. B. Nardecchia, riguardo alle modalità di adempimento, agli eventuali ina- Gli accordi di ristrutturazione dei debiti ed il procedimento dempimenti e le relative conseguenze; l’articolo 182-bis per la dichiarazione di fallimento, in Fall., 2008, pag. 703), L.F. infatti, si conclude con la disciplina del reclamo, do- in questo senso infatti nulla esclude che il contenuto degli podiché non esiste altra norma che si occupi anche solo accordi possa avere natura totalmente remissoria oppure incidentalmente della fase esecutiva, il che rende la rico- semplicemente dilatoria. Affinché possa pervenirsi ad una struzione piuttosto complessa. soluzione della crisi è necessario ed è sufficiente poter L’accordo o gli accordi di cui all’articolo 182-bis L.F., si compiere una valutazione prognostica circa il suo supe- salderanno poi dal maggio 2022 con il Codice della cri- ramento mediante gli accordi raggiunti con una certa per- si d’impresa dell’insolvenza (CCII) che le qualifica come centuale dei creditori; ciò che conta è che la crisi venga strumenti negoziali stragiudiziali soggetti ad omologazio- superata e l’equilibrio finanziario ripristinato. La funzione ne e come procedura di regolazione della crisi e dell’insol- degli accordi quindi non è quella, tipica degli accordi di venza (così nella rubrica della sezione II, titolo IV). 8
IL GIORNALE DEL REVISORE L’organo di controllo Sindaci e revisori devono segnalare se è bene nominare un risanatore di Simone Brancozzi - Dottore Commercialista, Revisore Legale e Docente Inrl I collegi sindacali o il revisore vengono investiti del ruolo di equilibri economico finanziari siano stati intaccati. sentinella della continuità aziendale con una responsabi- Sicuramente gli organi di controllo dovranno constatare lità gravissima in caso di inerzia o di inadeguatezza nella l’eventuale esistenza o meno di ulteriori fattori di crisi: ponderazione della situazione aziendale. È la conseguen- -- Liti fra soci; za più rilevante per l’organo di controllo, tra quelle previste -- Scarsa armonia fra i membri del consiglio di amministrazione; dal DL. 118/ 2021. -- Una perdita della soddisfazione della clientela; Sindaci e revisori, dopo l’introduzione dell’articolo 15, sa- -- Uno scarso contributo al fatturato di nuovi prodotti o servizi; ranno tenuti a ponderare bene la situazione della società -- La mancanza di un clima aziendale positivo; al momento dell’accettazione dell’incarico e soprattutto la -- L’incapacità di innovare; congruità del tempo a disposizione per svolgere l’incarico. -- L’assenza di attività di formazione; Inoltre, dovranno avere nella loro “cassetta degli attrezzi”, La presenza di una o più di queste situazioni, abbinata in aggiunta ad una consistente conoscenza dei principi alla progressiva diminuzione della redditività aziendale, Isa Italia e Oic, anche un “Cruscotto di Controllo” che li possono costituire elementi di particolare criticità tali da aiuti a monitorare la continuità aziendale. Dovrebbero già indurre l’organo di controllo ad intervenire. tenerne conto, alla luce degli articoli 2043 e 2086 secondo La presenza di fattori di crisi può essere evidenziata, per comma c.c., per eliminare o quanto meno limitare le loro esempio, da una diminuzione del Ccn (capitale circolante responsabilità patrimoniali ex art 2407 c.c. in caso di futu- netto) quando non addirittura di un Ccn negativo oppu- ro fallimento dell’azienda. re da un rapporto fra i debiti dei terzi e il capitale proprio Quali potrebbero essere gli elementi che gli organi di con- che sia superiore a 4. Quanto poi alla diminuzione della trollo dovrebbero prendere in considerazione ai fini del redditività, può essere indicata, per esempio, da un trend loro intervento secondo gli obblighi ora previsti dall’artico- decrescente del Roi, da un’incidenza superiore al 2% de- lo 15 del DL 118/2021? gli oneri finanziari sui ricavi oppure da un concomitante La risposta è importante, perché la norma impone a sin- appesantimento della situazione finanziaria. daci e revisori un’attività preventiva, alla quale non sono A tutti è ben chiaro ormai che i principali fattori prima- particolarmente utili gli indici sulla crisi d’impresa elaborati ri di crisi sono di carattere qualitativo e non quantitati- sinora, che hanno una finalità diversa. Qualora, ad esem- vo. Pertanto questi fattori non si possono evincere dalla pio, si decidesse di utilizzare gli indici di allerta, emana- semplice lettura del bilancio. Adesso l’articolo 15 del DL ti dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed 118/2021 richiede ai sindaci e ai revisori di mettere in esperti contabili, in ottemperanza all’articolo 13 del Dgls campo una solida cultura aziendale e una robusta cono- 14/2019, si rischierebbe di effettuare una segnalazione scenza degli strumenti delle scienze aziendali utilizza- tardiva. Questi indici, infatti, sono stati creati per delimi- ti per il controllo qualitativo. È il caso, per esempio della tare la soglia del fumus decoctionis e segnalarne il suo Balanced Scorecard, così come è stato suggerito anche superamento, mentre l’articolo 15 del D.L. 118/2021 chie- dal documento sulle linee guida per la costruzione del de espressamente all’organo di controllo una vigilanza Business plan redatte dall’Ordine dei commercialisti ed preventiva, con segnalazione da effettuarsi prima che gli esperti contabili di Milano. 9
IL GIORNALE DEL REVISORE Chiusura del progetto di Bilancio 2021 ed approccio professionale del Revisore di Giusto Balletta, Revisore legale 1 e di Giuseppe Castellana, Revisore legale, Componente Consiglio Direttivo INRL 2 L’evento Covid-19 è un fenomeno di incertezza diffusa Il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita che rende molto difficile per gli amministratori fare previ- a meno di un terzo stabilito dagli articoli 2446, secondo sioni sufficientemente attendibili su costi, ricavi e flussi di comma, e 2482-bis, quarto comma, del codice civile, è cassa, sia nel breve che nel medio periodo. posticipato al quinto esercizio successivo, e l’assem- Il Governo italiano, con un recente provvedimento, ha blea che approva il bilancio di tale esercizio dovrà ridurre temporaneamente prolungato il termine emergenziale al il capitale in proporzione alle perdite accertate. 31 marzo 2022, ma purtroppo allo stato attuale non si è in Pertanto, ad oggi la sterilizzazione delle perdite d’eserci- grado di sapere quando l’emergenza sanitaria terminerà e zio rilevate al 31 dicembre 2020 soggiace a questa nor- quando ci sarà la ripresa a pieno regime delle attività. In mativa: tale ottica e per quanto alla chiusura dell’esercizio finan- a) Vvige la disapplicazione della causa di scioglimento ziario 2021, si palesano forti dubbi sul presupposto della della società per riduzione o perdita del capitale; continuità aziendale e soprattutto gli effetti determinanti b) è prolungato il termine utile a neutralizzare le perdite dalla sospensione delle conseguenze della perdita d’e- superiori a un terzo del capitale sociale (articoli 2446 sercizio intervenuta con il decreto legge n°23 del 2020, e 2482 bis Cc) da un esercizio fino al quinto esercizio convertito in legge n° 40/2020. successivo a quello in cui sono emerse le perdite pato- Nello specifico, il disposto normativo ha previsto tout court logiche; che per le perdite rilevate nell’esercizio in corso alla data c) è consentito posticipare al quinto esercizio successivo del 31 dicembre 2020, non trovino applicazione i seguenti la neutralizzazione delle perdite di oltre un terzo del ca- articoli del Codice civile: pitale, che lo riducono al di sotto del minimo legale; -- 2446 - Riduzione del capitale per perdite - secondo e d) è disapplicata (temporaneamente) la causa di sciogli- terzo comma, mento per riduzione del capitale sociale per un periodo -- 2447 - Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite di cinque esercizi; legale e) occorre dare evidenza nella nota integrativa delle per- -- 2482-bis - Riduzione del capitale per perdite, quarto, dite oggetto delle nuove disposizioni temporanee e di quinto e sesto comma, specificare in appositi prospetti la loro origine e le mo- -- 2482-ter - Riduzione del capitale al disotto del minimo vimentazioni intervenute nell’esercizio, per tenerle di- legale stinte da eventuali perdite future che - se registrate nel e soprattutto non operi la causa di scioglimento della so- prossimo quinquennio - non possono godere del bene- cietà per riduzione o perdita del capitale sociale di cui agli ficio (almeno allo stato attuale delle norme). articoli 2484 - Cause di scioglimento, primo comma, nu- Nello specifico riteniamo sia utile rimarcare come il di- mero 4), e 2545-duodecies – Scioglimento, sempre del sposto normativo, emanato in una fase di emergenza, Codice civile. sia stato posto in essere a tutela delle società che han- no registrato perdite consistenti sino all’azzeramento del Amministratore 1 unicodiABrevisionis.r.l. 2docentea.c.diContabilitàpubblicaecontrolliamministrativiecontabilipressol’universitàdeglistudiLaSapienzadi 10
IL GIORNALE DEL REVISORE patrimonio netto, e comunque in un contesto storico che Tuttavia, è bene rammentarlo, la responsabilità della veri- ad oggi appare troppo generalizzato, essendo interessate fica dell’esistenza della continuità aziendale spetta agli tutte le società di capitali. Invero, oggi, la lettura di questo amministratori. dispositivo appare - forse - troppo garantista, ed in vista La continuità aziendale, che sotto il profilo contabile è pre- della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2021, merita supposto per la redazione del bilancio, è garantita ex lege, senz’altro una valutazione e una riflessione molto appro- ma rimangono tuttavia inalterati, ex articolo 2086 del Codi- fondita. ce Civile, i doveri degli amministratori di dotare la società Per affrontare l’argomento, soffermiamo la ns. l’attenzione di adeguati assetti organizzativi che siano in grado di rile- e la riflessione sul seguente punto. vare tempestivamente i segnali di crisi dando tempestive Se al 31 dicembre 2021 si manifestasse una perdita che risposte. Gli amministratori devono prontamente dar luogo aumenti ulteriormente il deficit patrimoniale, che cosa de- alla valutazione della crisi indotta dall’epidemia Covid-19 vono fare gli organi di amministrazione e i revisori legali, nell’ambito di un piano d’emergenza, e devono quindi mi- in relazione alla salvaguardia (se e laddove ancora possi- surare e valutare i danni subiti (i.e. riduzione dei ricavi, bile) dell’integrità e della continuità aziendale ? difficoltà dei fornitori per garantire gli approvvigionamenti, A tal fine riprendiamo e rammentiamo un concetto assai perdita di clienti, tensioni di liquidità per perdita dei flussi di caro ai cultori della materia, ovvero, la definizione della cassa) e stimare la propria capacità di fronteggiare la crisi continuità aziendale, che deve guidare sia i professionisti utilizzando le informazioni disponibili sulle misure gover- sia gli amministratori nella migliore e più rispondente rap- native di aiuti e ammortizzatori sociali, nonché adottando presentazione della realtà aziendale. La continuità azien- provvedimenti interni quali ,a titolo esemplificativo, rinego- dale è connaturata all’intero sistema del diritto societario ziazioni delle condizioni con i creditori, riprogrammazione ai sensi dell’articolo 2423-bis del Codice Civile che così produzione, scorte e investimenti. recita: “la valutazione delle voci di bilancio deve essere La situazione sanitaria attuale, manifestatasi in maniera fatta nelle prospettiva della continuazione dell’attività “. prorompente proprio alla chiusura dell’esercizio finanzia- Riteniamo altresì di evidenziare il Principio contabile n° rio 2021, ripropone in maniera ancora più stringente una 11, emanato dall’Organismo Italiano di Contabilità - Fina- attenta valutazione del comparto aziendale, in chiave di lità e postulati del bilancio d’esercizio – e segnatamen- integrità prima, e di continuità dopo. te i paragrafi 21 – 24. Tale principio prevede che, nella L’approccio professionale di revisione e di controllo al fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale quale siamo - e saremo - più responsabilmente chiama- deve effettuare una valutazione prospettica della capaci- ti, è caratterizzato in primis dalla scelta dell’impresa degli tà dell’azienda di continuare a costituire un complesso adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili economico funzionante, destinato alla produzione di all’insegna di modelli di risk governance. Il fine ultimo è reddito per un prevedibile arco temporale futuro, relativo a sicuramente quello di preservare un contesto economico un periodo di almeno dodici mesi dalla data di riferimento (l’azienda) in grado di generare risultati reddituali e finan- del bilancio. ziari soddisfacenti, in risposta alle aspettative dei portatori Nei casi in cui, a seguito di tale valutazione prospettica, di interesse interni ed esterni. siano identificate significative incertezze in merito a Ad oggi non vi sono disposti normativi che consentano una tale capacità, nella nota integrativa dovranno essere ulteriore sterilizzazione della perdita d’esercizio dell’anno chiaramente fornite le informazioni relative ai fattori finanziario 2021 e - a maggior ragione - si ritiene che di rischio, alle assunzioni effettuate e alle incertezze debba essere posta in essere un’analisi accurata e deter- identificate, nonché ai piani aziendali futuri per fare minata dei conti economici e patrimoniali, al fine di dare fronte a tali rischi ed incertezze. Dovranno inoltre esse- un’interpretazione più rispondente dell’aspetto contabile re esplicitate le ragioni che qualificano come significative dell’impresa, ed agire responsabilmente e di conseguen- le incertezze esposte e le ricadute che esse possono ave- za. re sulla continuità aziendale. Una valutazione alla quale saremo chiamati ad esercitare La valutazione dei presupposti di continuità è di fonda- i nostri controlli ed a esprimere la nostra professionalità, mentale importanza, sia per il revisore che deve esprime- rappresentando essa stessa un cambiamento culturale re un giudizio sul bilancio, sia per il collegio sindacale che in chiave professionale, trae la sua origine dall’analisi del è l’organo deputato a vigilare sul rispetto della legalità. processo finanziario - aspetto pressoché assente nelle 11
IL GIORNALE DEL REVISORE PMI - che risulta indispensabile realizzare per monitora- simi eventi in un’ottica prospettica, al fine di scorgere, in re, oltreché utile per comprendere, quali possano essere modo tempestivo, eventuali segnali di difficoltà finanziaria i migliori interventi correttivi da far adottare al comparto dell’impresa e comprenderne il loro carattere fisiologico o aziendale. patologico. L’attività professionale di controllo deve valutare la soli- L’indipendenza formale attiene principalmente al com- dità finanziaria della realtà economica, basando l’analisi portamento deontologico del professionista, chiamato a sui dati degli esercizi passati, ma valutando i dati correnti esprimere un proprio giudizio in merito all’aspetto econo- e costruendo proiezioni sui fabbisogni degli esercizi futu- mico, finanziario e patrimoniale dell’impresa analizzata. ri, attraverso proiezioni di breve periodo, ed attraverso la L’indipendenza di giudizio presuppone essenzialmente stesura di un piano strategico, che contempli ovviamente che il professionista operi senza alcun condizionamento proiezioni di medio e lungo termine. economico e senza ottenere tornaconti economici diretti In altri termini, il professionista incaricato deve valutare e indiretti. la “forza” finanziaria che l’impresa è in grado di esprime- Per una migliore qualificazione dell’approccio professio- re, partendo da un’analisi dei dati contabili storici, ma po- nale è necessario inoltre che nello svolgimento dell’inca- nendo in essere gli strumenti di monitoraggio e controllo rico di revisore siano altresì rispettati i seguenti dettami: di tipo prospettico nonché la predisposizione di un piano -- integrità professionale, adottando rettitudine nello industriale. svolgimento dell’incarico e rispetto delle leggi, norme e All’attività di monitoraggio dei flussi si deve aggiungere regolamenti; l’analisi sui processi aziendali, al fine ultimo di misurare la -- obiettività, che contraddistingue il professionista che solvibilità e la solidità dell’impresa. Rammentiamo che l’at- opera in piena neutralità, senza agire in conflitto di in- tività professionale deve essere condotta al fine di esitare teressi con riferimento sia all’accettazione dell’incarico, un giudizio, sull’organizzazione contabile per i seguenti sia all’esecuzione dello stesso; aspetti determinanti del comparto aziendale, ovvero: -- competenza professionale, in relazione alla quale si a. la situazione economica, finanziaria e patrimoniale; dovrebbe accettare un incarico per il quale si possiedo- b. il profilo di rischio; no conoscenza e competenze sufficienti. c. l’equilibrio finanziario. -- riservatezza, evitando la diffusione di informazioni e di L’attività di indagine per gli elementi distintivi evidenziati notizie che concernono il cliente, nonché di elementi che sono sostanzialmente conoscenze e competenze, oltre possono emergere dall’analisi finanziaria. al presupposto dell’indipendenza. Per l’indipendenza, è Alla luce della nuova formulazione dell’articolo 2086, com- possibile fare un esplicito richiamo alle due differenti chia- ma 2, del Codice civile, il professionista revisore legale, vi di lettura del concetto di indipendenza, ovvero, l’indi- soprattutto nel caso in cui rivesta (anche) la carica di sin- pendenza mentale e l’indipendenza formale. A ciò si daco, deve prestare un’attenzione fondamentale sulla aggiunga il concetto, espresso dai principi italiani di valu- struttura organizzativa riguardante le unità lavorative ed i tazione, relativamente all’indipendenza di giudizio. componenti dell’organizzazione a cui vengono assegnati i L’indipendenza mentale enfatizza l’atteggiamento che compiti. È bene quindi che, nell’attività professionale, il re- il professionista deve mantenere nello svolgimento del visore e (ancor più) il sindaco tengano in debita ed attenta proprio incarico. In tal caso, egli dovrebbe agire senza considerazione le risultanze che emergono dall’organiz- alcuna restrizione psicologica, libero quindi da qualun- zazione, in relazione alle migliori pratiche sviluppate dal que condizionamento. L’indipendenza mentale potrebbe management aziendale per la gestione ed il coordinamen- garantire un differente approccio nel processo valutativo, to del personale. Si tratta, in buona sostanza, di verificare di tipo creativo-intuitivo, migliorando la fase dell’indagine, che l’Amministrazione abbia provveduto a correttamente sia con riferimento alla dimensione economico-finanziaria individuare la forza lavoro impiegata nell’impresa, sia in dell’impresa, sia rispetto alla sua dimensione organizzati- termini quantitativo-numerici, sia qualitativo-professiona- vo-manageriale. Affinché ciò possa concretizzarsi, è co- li, stabilendo se la suddetta forza lavoro possa ritenersi munque indispensabile acquisire una forma mentis in fun- coerente con le reali esigenze lavorative e dimensionali zione della quale l’indagine non può limitarsi a una mera dell’impresa, e quindi che sussista l’adeguatezza del si- ed asettica lettura degli eventi passati e correnti, quanto stema organizzativo. piuttosto essere il frutto di un approccio critico dei mede- Una seconda importante variabile dell’assetto organizzati- 12
IL GIORNALE DEL REVISORE vo ed amministrativo è rappresentata dai sistemi operati- modo, il rischio d’impresa. vi, a tal proposito sarebbe bene soffermarsi, in particolare, Il sistema informativo ricomprende le informazioni gra- sull’esistenza di un sistema di pianificazione, programma- zie alle quali è possibile analizzare, da un punto di vista zione e controllo, indispensabile nei processi di definizio- quali-quantitativo, un determinato fenomeno o even- ne di obiettivi e strategie di medio-lungo ed anche di breve to aziendale. Qualunque evento è frutto di decisioni periodo. Il sistema di pianificazione, programmazione e e azioni interconnesse in un rapporto causa-effetto. controllo dovrebbe favorire percorsi di ricerca della so- Valutare un sistema informativo vuole dire considerarlo luzione più idonea agli scopi che ci si prefigge, tra una adeguato solo qualora sia in grado di sviluppare un idoneo serie di alternative. Risulta quindi fondamentale verificare monitoraggio di tutti i fattori, interni ed esterni all’impresa, se l’impresa sia dotata o meno di detto sistema, al fine che potrebbero influenzarne gli andamenti in termini di poter comprendere quale possa essere il processo a reddituali, patrimoniali e finanziari. Un efficace sistema monte di qualunque decisione aziendale. Attraverso la informativo favorisce inoltre azioni tempestive e mirate conoscenza del sistema di pianificazione e controllo è nella risoluzione di eventuali problemi risalendo alla causa possibile avere contezza di come sia strutturato il siste- che li ha generati. All’interno del sistema informativo, ma direzionale in azienda, utile a comprendere quali siano è indispensabile individuare i processi comunicativi gli strumenti a disposizione del management, per potere tra soggetti appartenenti a diversi livelli gerarchici o tra mappare e monitorare lo svolgimento della gestione nel ri- individui di uguale livello gerarchico, ma impegnati in spetto dei principi della redditività, efficienza, produttività, differenti aree di attività. non tralasciando le valutazioni sull’“ambiente di rischio”. Le informazioni prodotte efficacemente, ed efficientemen- Il professionista incaricato dovrebbe verificare quindi la te veicolate, supportano in modo tempestivo il processo “gestione strategica” dell’impresa, che va valutata in rela- amministrativo e contabile, che dovrebbe essere in gra- zione ai processi posti in essere, volti a migliorare il coor- do disporre di una serie di indicazioni utili alla gestione dinamento tra la mission aziendale, gli obiettivi, le scelte dell’impresa. L’impianto amministrativo e contabile, in- strategiche e i fattori produttivi materiali e immateriali di serito in un’adeguata struttura organizzativa, deve rap- cui si dispone, prestando particolare attenzione alla com- presentare per l’imprenditore la variabile interna da cui ponente umana. estrapolare i dati indispensabili ad alimentare il processo La gestione strategica vuol dire infatti essere nelle condi- decisionale finalizzato al conseguimento degli obiettivi e zioni di fronteggiare gli eventi esterni e interni all’impresa, delle strategie che un sistema di pianificazione e controllo affrontando in modo efficiente ed efficace i cambiamenti ha definito a monte. necessari, ovvero tutte le modificazioni, parziali o radicali, Parlando, in generale, di adeguatezza dei modelli di go- dei piani strategici in precedenza stabiliti. Ma la gestio- vernance, si dovrebbe riuscire a comprendere il reale bi- ne strategica richiede un differente approccio culturale da lanciamento tra assetti organizzativi, amministrativi e con- parte dell’imprenditore, che deve essere vocato alla “cul- tabili e il piano industriale ideato dall’impresa, oltre che la tura del controllo di gestione”, ovvero a un modello con correlazione tra i sistemi di supporto decisionali economici cui è possibile leggere i fatti aziendali, misurarli, per deci- e finanziari a disposizione del management. dere azioni mirate all’accrescimento di valore della realtà Dopo la premessa relativa alla struttura organizzativa in economica. termini di componenti, si ritiene utile in conclusione fornire Con il controllo di gestione, si ha l’opportunità di compren- un cenno sull’adeguatezza sugli strumenti e meccanismi dere il funzionamento dell’azienda secondo un atteggia- di controllo interno. mento più razionale e meno emotivo. Grazie al controllo La perfomance degli strumenti e dei meccanismi di con- di gestione sarà possibile anche dotarsi di strumenti in trollo interno è riconducibile alla validità delle eventuali grado di monitorare i dati in progress e indagare sui dati procedure per la rilevazione del rischio, per verificare l’ef- a consuntivo e, allo stesso tempo, pianificare la gestione ficacia nella fase d’intercettazione di criticità e anomalie futura rafforzando i propri punti di forza e migliorando i rilevanti. Così facendo, l’impresa, con interventi tempesti- punti di debolezza. Si avrà quindi la possibilità di interveni- vi, potrebbe ridurre la possibilità di avvicinarsi alla fase del re su quelle variabili che più direttamente influenzano i ri- declino irreversibile quale ultimo stadio di una crisi azien- sultati della gestione reddituale, patrimoniale e finanziaria dale. Ferma restando l’origine del rischio, interno o ester- dell’impresa, fronteggiando (o meglio gestendo) in questo no, può essere importante stabilire il livello di frequenza o 13
IL GIORNALE DEL REVISORE di ripetibilità dei suddetti rischi, per riuscire a inquadrarli nello stato patrimoniale. Infatti, risulta fondamentale a se- in un modello gestionale in grado di studiare un fenome- guito di tale operatività, valutare e determinare le risorse no, nel rispetto del principio causa-effetto. La ripetibilità o finanziarie che possono essere destinate a supporto del meno di un evento aleatorio infatti fa sì che l’evento si con- debito, al fine di continuare l’ordinaria gestione e conse- figuri quale rischio, inteso come ragionevole incertezza sul guentemente considerare il comparto aziendale integro raggiungimento degli obiettivi. In tale senso, il rischio, pur ed in continuità aziendale. con la sua imprevedibilità, è più facilmente fronteggiabile In alternativa, nel caso in cui non vi siano più le condizioni attraverso modelli di controllo interno, che prevedano un minime economico patrimoniali, dovute anche alla crisi adeguato risk assessment e quindi un oculato risk mana- pandemica e facendo seguito anche al dettato norma- gement. tivo relativo alla sterilizzazione della perdita d’eserci- In presenza di un risultato negativo che depauperi, anche zio 2020, si ritiene che si debba intervenire - senza ombra ulteriormente, il patrimonio aziendale, il revisore deve pro- di dubbio - valutando la necessità di adottare la procedura cedere ad un’attenta valutazione dei fatti aziendali, indivi- di liquidazione volontaria, nell’ottica di non aumentare il duando in primis la natura del disequilibrio economico, ed deficit patrimoniale e di non ingenerare responsabilità per- in secundis l’incidenza che la perdita d’esercizio provoca sonali negli organi sociali. Riparte l’Alta Formazione INRL del 2022 con un calendario di 7 incontri di Formazione Specialistica, da aprile a giugno, per un totale di 28 ore di formazione nel corso delle quali verranno trattati argomenti di grande attualità e rilevanza professionale. Approfondimenti su temi quali il Terzo settore, i servizi di assurance, la finanza sostenibile, la crisi d’impresa ed alcuni ISA Italia. L’intero pacchetto di 7 incontri, per un totale di 28 ore di formazione, ha un costo di € 150,00 + IVA. Per iscriversi è sufficiente compilare un apposito modulo che sarà reso disponibile presso il sito dell’istituto: www.revisori.it. Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria Inrl: Tel. 06.6790650 – Email: segreteria@revisori.it : 14
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