ACCREDIA Osservatorio - Inail
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Osservatorio 1 ACCREDIA 2018 In collaborazione con: La sicurezza sui luoghi di lavoro e la certificazione
OA OA Osservatorio ACCREDIA Sommario N° 1 - 2018 Introduzione 3 1 Prefazione 4 2 Promuovere la cultura della sicurezza, 7 quali politiche 1 A cura di Inail Provvedimenti legislativi 17 e norme tecniche, lo scenario 2 A cura di Accredia e Inail Certificazione per la salute e sicurezza 25 sul lavoro, l’esperienza delle imprese 3 A cura di Accredia, Inail e Aicq Infortuni sul lavoro, l’efficacia 33 dei sistemi di gestione certificati 4 A cura di Inail Conclusioni 40 3 1
OA Osservatorio ACCREDIA Osservatorio Accredia Hanno collaborato: ACCREDIA Gianluca Di Giulio - Accredia Direttore editoriale Alessandro Nisi - Accredia Via Guglielmo Saliceto, 7/9 Filippo Trifiletti Irene Uccello - Accredia 00161 Roma Silvia Amatucci - Inail Coordinamento editoriale Ilaria Barra - Inail Tel. +39 06 844099.1 Alessandro Nisi Fabrizio Benedetti - Inail Fax. +39 06 8841199 Francesca Nizzero Ghita Bracaletti - Inail Vanessa Manni - Inail info@accredia.it Realizzazione grafica Giuseppe Morinelli - Inail www.accredia.it ZERO ONE Ester Rotoli - Inail Stefano Signorini - Inail Antonio Terracina - Inail Claudio Rosso - Aicq 2
OA Introduzione Accredia a salute e la sicurezza sul lavoro sono un valore comune e base imprescindibile di uno L sviluppo economico sano e inclusivo. Accredia, in qualità di Ente unico nazionale di accreditamento, designato dal Governo con DM del 22 dicembre 2009 in ottemperanza al Regolamento CE 765/2008, valuta la competenza dei laboratori e degli organismi nel certificare imprese, professionisti e prodotti nel rispetto dei principi di indipendenza, impar- zialità e trasparenza. La certificazione accreditata, quale autorevole attestazione di conformità alle norme di riferi- mento, diventa quindi, nel contesto della sicurezza sui luoghi di lavoro, strumento tecnico per rea- lizzare le politiche di prevenzione del decisore pubblico. Sono 30 gli organismi accreditati da Accredia che certificano i sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro in conformità alla norma BS OHSAS 18001. Attraverso una rigorosa ricerca delle competenze migliori tra i suoi ispettori, l’Ente garantisce la qualità e uniformità del servizio di valutazione degli organismi stessi. Quasi 17 mila imprese hanno oggi un sistema di gestione certificato per la norma BS OHSAS 18001, il 9% in più rispetto al 2016 e il 32% in più rispetto a tre anni fa. Ciò testimonia la con- tinua crescita della diffusione di tale certificazione. Sono numeri importanti, che non ci solle- vano però dall’impegno nel diffondere sempre di più la certificazione accreditata come buona pratica e leva di sviluppo per le imprese. Sono le imprese stesse a dirci che la certificazione porta con sé dinamiche di efficienza che si riverberano su tutta la struttura aziendale e che ne au- mentano la competitività, anche attraverso un miglioramento dell’immagine nel mercato. La nuova ISO 45001, alla cui elaborazione sia Inail che Accredia hanno dato un importante con- tributo, e che andrà a sostituire la BS OHSAS 18001, darà certamente un ulteriore impulso al ri- corso a tali strumenti. Il riconoscimento internazionale verrà consolidato, grazie a uno standard nato in casa ISO, e a regole più uniformi che l’Ente ha promosso nella rete IAF. Accredia, ben consapevole dell’importanza della sicurezza dei lavoratori come valore trasversale e fondante di ogni politica industriale e del lavoro, ha voluto approfondire insieme a Inail e Aicq le principali caratteristiche del sistema di gestione certificato in questo specifico ambito, dando voce alle imprese. Questa è la seconda edizione dell’Osservatorio Accredia su tali temi e il lavoro svolto dà seguito alle analisi che erano state presentate nel 2012 e che focalizzavano l'attenzione sull'importanza delle politiche di prevenzione, evidenziandone la maggior efficacia in presenza di un sistema di gestione certificato. Nel lasciarvi alla lettura della ricerca e nell’augurarmi che possa essere di stimolo per proficui ragionamenti, colgo l’occasione per ringraziare i nostri partner con cui Accredia ha condiviso l’importante compito di diffondere cultura della sicurezza in un momento di grandi cambia- menti nel nostro Paese. Ing. Giuseppe Rossi Presidente Accredia 3
OA Osservatorio ACCREDIA Prefazione Prefazione ella prima riunione del Congresso internazionale degli infortuni sul lavoro, che si N tenne a Parigi nel 1889, Numa Droz sostenne che le statistiche possono consi- derarsi “vere misure di prevenzione”. Il questionario, e la sua analisi, sui si- stemi di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, promosso da Accredia, Inail e Aicq, Associazione Italiana Cultura Qualità, conferma quell’antica e il- lustre convinzione. I sistemi di gestione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (SGSL) e i relativi modelli organizzativi (MOG) – la cui utilizzazione costituisce attualmente un atto volontario – traggono origine dall’intento del Legislatore di promuovere nelle imprese l’adozione di mi- sure di prevenzione dei rischi capaci di fronteggiare l’innovazione, nell’epoca dei cam- biamenti veloci. Le nuove tecnologie incidono sui processi di lavoro in modo complesso: possono portare “rischi emergenti”, inducono cambiamenti nell’organizzazione – nei ruoli, responsabilità e relazioni – e forniscono nuove potenzialità per fronteggiare i rischi, ad esempio con lo sviluppo dei sensori. La prevenzione cambia perciò dimensioni e fisionomia: deve tenere sotto controllo l’in- novazione tecnologica, gestire l’allineamento efficiente dei processi di produzione alle nuove opportunità della tecnologia, dotarsi di sistemi efficaci di valutazione della ri- schiosità (nuovi strumenti di misura). Diventa componente essenziale e profittevole della “sana ed efficiente” gestione d’impresa, investimento con potenziali alti ritorni aziendali e sociali. Basti considerare che nel 2016, in Italia, gli infortuni sul lavoro hanno causato circa 11 milioni di giornate di inabilità, con costo a carico dell’Inail; in media 84 giorni per infortuni che hanno provocato menomazione, circa 21 giorni in assenza di meno- mazione. La normazione tecnica volontaria è perciò ausilio prezioso. Potenzia la legislazione; for- nisce documenti guida che definiscono gli interventi da adottare e i criteri per garantirne l’affidabilità: a tutela della sicurezza dei lavoratori, dell’ambiente, dei consumatori – de- finendo i livelli di prestazione nei settori commerciali, industriali e del terziario. Con la certificazione è garantito il rispetto delle norme, documentata la qualità dell’impresa, cor- rettamente tutelata la competitività. Sono tutti mezzi, e azioni, che contribuiscono, in grande, al miglioramento del sistema socio economico. 4
OA Inail Con questa impostazione, e questi principî, l’Inail partecipa allo studio e alla redazione dei documenti di normazione tecnica; la norma ISO 45001 testimonia quanto la sua stra- tegia di prevenzione sia attenta al cambiamento e al ruolo dei sistemi di gestione. È una strategia coerente con l’azione politica attiva, realizzata con un menu ben calibrato di in- centivi – tecnica bonus-malus nella determinazione del premio di assicurazione, finan- ziamenti per l’innovazione, riduzioni di premio per qualificate azioni aziendali di prevenzione. È ben noto, dalla teoria, che gli incentivi possono produrre effetti avversi o elusivi. Per- ciò il controllo degli esiti è impegno fondamentale per la verifica e l’eventuale rimodula- zione delle politiche e per l’efficacia delle norme. L’analisi promossa da Accredia, Inail e Aicq sulla percezione degli SGSL presso le imprese certificate è un primo risultato per individuare i fattori prevalenti che hanno condotto le imprese sulla strada della certificazione, e per valutare gli esiti di questa “propensione alla qualità”. È un risultato che apre a domande e curiosità: sollecita l’arricchimento della base informativa, il controllo intertemporale, l’analisi di causalità. Prof. Massimo De Felice Presidente Inail 5
A Osservatorio ACCREDIA
OA Promuovere la cultura della sicurezza, quali politiche Ghita Bracaletti, Vanessa Manni, Ester Rotoli, Stefano Signorini - Inail Politiche per la sicurezza Verso una cultura spesso peraltro inteso come onere ag- della prevenzione giuntivo e fattore ostacolante l’organizza- zione, è la sola e sufficiente condizione La cultura della sicurezza può essere de- per ottenere una prevenzione dei rischi e scritta come: una tutela della sicurezza e della salute ef- ficaci. “l’insieme dei processi organizzativi e delle pratiche professionali, delle Non a caso la salute è qualificata, a livello norme scritte e delle convenzioni in- normativo, come unico diritto indivi- formali, dei linguaggi, dei modi di pen- duale fondamentale, ma viene al tempo sare, di percepire e di rappresentare il stesso considerata come un interesse della rischio in azienda” Carlo Galimberti collettività, in particolare negli ambienti in cui si svolge l’attività lavorativa: la di- In tal senso, la cultura della sicurezza rap- mensione individuale del diritto alla sa- presenta il terreno di condivisione neces- lute si fonde e si integra con la sua sario e indispensabile per l’attuarsi di dimensione collettiva. Il singolo non è qualsiasi pratica prevenzionale, che abbia più l’unico riferimento della protezione come obiettivo quello di orientare i com- della salute sui luoghi di lavoro, in consi- portamenti individuali e collettivi verso derazione del fatto che gli stessi fattori di la riduzione o l’eliminazione dei rischi. È rischio sono condivisi tra tutti gli appar- del tutto evidente che a tali comporta- tenenti alla medesima comunità lavora- menti debba dunque essere attribuito un tiva. L’interesse al concetto di salute in valore etico, sociale ed economico, e che quell’ambiente è, pertanto, interesse di la prevenzione debba trovare una stabile tutti i lavoratori, sottoposti a specifici ri- inclusione nelle strategie d’impresa, ol- schi, ove l’esposizione a uno stesso fattore treché come valore etico, anche quale fat- e l’inclusione in uno stesso ambiente con- tore d’impulso organizzativo e di ferisce omogeneità alla sfera della preven- vantaggio competitivo. zione. La maturazione della cultura della sicu- In realtà, la normativa più recente, sia na- rezza deve passare attraverso la responsa- zionale che internazionale, inizia a porre bilizzazione di tutti i destinatari delle l’individuo, con le sue caratteristiche spe- norme, con una piena e chiara distinzione cifiche, i suoi limiti e i suoi punti di forza, di ruoli, competenze e responsabilità nel- al centro delle azioni di tutela. Tutela l’ambito del processo organizzativo. quindi come concetto sociale, ma per la quale è contemporaneamente necessario Promuovere la cultura della sicurezza si- adattare le azioni e gli interventi al sin- gnifica dunque superare quella linea di golo individuo, in quello che viene co- pensiero ancora diffusa, secondo la quale munemente richiamato come approccio l’adempimento all’obbligo normativo, olistico alla prevenzione. 7
OA Osservatorio ACCREDIA Quello che piuttosto emerge come fonda- stessi. Oggi, invece, l’approccio alla sicu- Politiche per la sicurezza mentale è dunque il passaggio da un si- rezza inizia a evolvere verso un approccio stema di protezione sociale basato, multidimensionale, perché si tengono in essenzialmente, sulla tutela dalle malattie, a considerazione aspetti sanitari, fisici, psi- un sistema incentrato sulla tutela della sa- cologici, legali, sociali, culturali, economici lute, dinamicamente intesa non solo come e pedagogici. assenza di malattia o di infermità, ma come stato di completo benessere fisico, psichico La sicurezza non è solo tutela della salute e sociale, secondo la nota definizione del- delle persone o la ricaduta delle norme sulle l’Organizzazione Mondiale di Sanità: poi- stesse, ma è anche la costruzione di una cul- ché nell’essere in salute non vanno tura della formazione, dell’organizzazione valutati soltanto i parametri di carattere del lavoro e dell’analisi delle strategie di in- medico, ma anche quelli di carattere cul- tervento, anche in termini di risarcimento turale e sociale e le considerazioni che pos- delle vittime di infortuni, nonché di sistemi sono essere suggerite dai sentimenti e dagli di incentivazione per il miglioramento stati d’animo. delle condizioni di lavoro, in un lavoro condiviso e partecipato a tutti i livelli coin- Ciò per approdare a un concetto di cultura volti. della prevenzione che attraversa trasversal- mente le Istituzioni, le parti sociali, le orga- nizzazioni che rappresentano le imprese, il L’evoluzione della salute mondo della scuola, il volontariato e le im- e della sicurezza sul lavoro prese, individuando come destinatario fi- in Italia nale il singolo lavoratore all’interno della comunità di lavoratori e in relazione con La salute e la sicurezza negli ambienti di la- tutte le figure implicate nella costruzione e voro sono principi cardine che trovano le nel trasferimento della suddetta cultura. loro radici nell’articolo 2087 del Codice ci- vile secondo cui “l’imprenditore è tenuto Il processo di costruzione della cultura ad adottare, nell’esercizio dell’impresa, le della prevenzione deve dunque partire dal- misure che, secondo la particolarità del la- l’osservazione di comportamenti, prose- voro, l’esperienza e la tecnica, sono neces- guire con l’interiorizzazione delle norme, sarie a tutelare l’integrità fisica e la dei valori e strutturarsi con la diffusione personalità morale dei prestatori di lavoro”. delle pratiche acquisite. È un processo In particolare, inoltre, alcuni articoli della complesso di scambio e di influenza che Costituzione italiana ribadiscono l’impor- costruisce reti di relazioni e pratiche con- tanza di tali concetti. divise. Fino a poco tempo fa ci si limitava a valutare la sicurezza nei luoghi di lavoro Nel rispetto di quanto stabilito dagli artt. 11 con un approccio tecnico che indagava sui e 42 della Costituzione, infatti, promuovere malfunzionamenti operativi, per poi adot- la salute e la sicurezza nell'ambiente di la- tare un approccio medico legale che stu- voro significa intraprendere misure e azioni diava le implicazioni sulla salute degli efficaci che garantiscano all’individuo di individui e l’impatto delle norme sugli poter esercitare il proprio diritto al lavoro. 1 Art. 1 ”L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. 2 “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spi- rituale della società”. 8
OA Le altre norme costituzionali alle quali fare di lavoratore tutte le tipologie contrattuali Politiche per la sicurezza riferimento, che vanno lette in stretta con- a esso correlate4. nessione tra loro, sono principalmente gli artt. 32, 35 e 41. L'art. 41, che stabilisce che "l'iniziativa eco- nomica privata è libera" e che "non può L'art. 32, considera innanzitutto la salute, svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o compresa quella sul lavoro, come "fonda- in modo da recare danno alla sicurezza, mentale diritto dell'individuo e interesse alla libertà, alla dignità umana", rimarca in della collettività". modo netto come la salute e la sicurezza, quali fondamentali punti cardine per la La lettura coordinata di tale disposizione collettività, non possano essere conside- con quanto previsto dall'art. 2, che rico- rate solo un’opportunità o semplici ele- nosce e garantisce "i diritti inviolabili del- menti della gestione produttiva, ma l'uomo" sia come singolo che nelle debbano piuttosto essere percepite come "formazioni sociali" in cui si forma e si svi- basi imprescindibili per svilupparla. A li- luppa la sua personalità, evidenzia come, vello normativo nazionale, fino alla fine nel nostro ordinamento, la protezione degli anni ’80, la salute e la sicurezza sui della salute sia oggetto di una tutela ad luoghi di lavoro sono state regolate essen- ampio spettro, orientata verso una pro- zialmente da due pilastri normativi: il DPR spettiva più estesa, che, per alcuni aspetti, 547/1955 “Norme per la prevenzione degli supera la dimensione individuale ed è in- infortuni sul lavoro” e il DPR 303/1956 tesa come vero e proprio diritto a un am- “Norme generali per l’igiene degli am- biente (anche di lavoro) sano. Questo bienti di lavoro”, la cui impostazione ge- interesse generale alla salute, rimarca come nerale riflette le imposizioni poste dalla la sicurezza di ogni lavoratore sia stretta- legislazione, il controllo della loro appli- mente collegata a quella di tutti gli altri3. cazione e la sanzione degli inadempi- menti. Altra previsione di particolare significato è l'art. 35, secondo cui "la Repubblica tutela Il tema della sicurezza sul lavoro ha cono- il lavoro in tutte le sue forme ed applica- sciuto importanti modificazioni negli zioni". Dalla norma si evince che la tutela anni, nel corso dei quali si è assistito a un prevista ha per oggetto, oltre al lavoro su- crescente coinvolgimento delle Istituzioni bordinato, anche il lavoro autonomo o co- pubbliche sia a livello centrale che locale, munque il lavoro svolto in situazioni determinando un approccio all’argomento contrattuali aspecifiche. Tale prospettiva organizzativo, sistematico e organico, e può di certo considerarsi innovativa, poi- non esclusivamente formale-legislativo, e ché la tematica è stata affrontata, soprat- un’attenzione sempre maggiore ai concetti tutto a livello normativo, solo in tempi di partecipazione e di miglioramento con- recenti, facendo rientrare nella definizione tinuo. 3 A livello legislativo, il primo riconoscimento alla dimensione collettiva dell’interesse alla sicurezza sul lavoro si è avuto nel 1970 mediante la previsione di rappresentanze specifiche dei lavoratori in materia, (art. 9 dello Statuto dei Lavoratori) poi sviluppatesi nella figura del rap- presentante dei lavoratori per la sicurezza, di cui agli artt. 18 e 19, D.Lgs. 626/1994, da ultimo potenziata nella sua dimensione territoriale e di sito produttivo dagli articoli 47/50, del D.Lgs. 81/2008. 4 La disciplina dei profili inerenti alle diverse tipologie contrattuali introdotte dalle leggi di riforma del mercato del lavoro (somministrazione di lavoro, lavoro intermittente, ripartito, a progetto), presente in una pluralità di norme (principalmente contenute nel D.Lgs. 276/2003, e s.m.i., di attuazione della c.d. “Legge Biagi”), è stata unificata nel D.Lgs. 81/2008, che estende il suo campo di applicazione, oltre che a tutti i set- tori produttivi, “a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati.” (art. 3, comma 4). Tale esten- sione si legge anche nella definizione di lavoratore, di cui all’art. 2, comma 1, lett. a) “persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari”. 9
OA Osservatorio ACCREDIA Tra il 1989 e il 1990 sono state emanate permanente, la prevenzione un valore Politiche per la sicurezza a livello europeo otto direttive e diverse aziendale che coinvolge tutti i soggetti, linee guida, allo scopo di uniformare per indipendentemente dalla loro funzione, tutti gli Stati membri della Comunità, in un’organizzazione che adotta proce- poi Unione europea, la regolamenta- dure definite, che tengono conto delle zione in materia di salute e di sicurezza specificità di ciascun lavoratore. negli ambienti di lavoro. Sulla base di tali direttive, dal 1994, l’ordinamento ita- La protezione della salute dei lavoratori liano ha prodotto un significativo corpus si conferma un momento saliente, non- legislativo nazionale nel quale si comin- ché ordinario, dell’organizzazione del- ciava ad approcciare la sicurezza in modo l’attività produttiva, e non è più gestionale, orientandosi alla prevenzione considerato come un elemento a sé e responsabilizzando management e la- stante, subordinato e conseguente alle voratori. scelte tecniche e organizzative. Da ciò scaturisce un approccio integrato e glo- Il legame tra sicurezza e organizzazione bale alla conoscenza, al controllo e alla ri- del lavoro è il principio ispiratore del duzione dei rischi, mediante il legame tra D.Lgs. 626/1994, che segna un fonda- prevenzione tecnica, prevenzione orga- mentale passo in avanti per una regola- nizzativa e prevenzione sanitaria. zione più articolata e complessiva della sicurezza sul lavoro, coerentemente con Su tale aspetto, il D.Lgs. 81/2008 accanto quanto previsto dalle direttive europee, e ad una maggiore specificazione degli ele- diventa ancor più stretto con il D.Lgs. menti da riportare nel documento di va- 81/2008, che riordina in un corpo orga- lutazione dei rischi, con particolare nico l’intera materia della salute e sicu- riguardo alle procedure per l’attuazione rezza sul lavoro, abrogando tutte le delle misure di prevenzione e protezione precedenti normative, ivi compresi il nonché ai ruoli dell’organizzazione azien- D.Lgs. 626/1994 e il D.Lgs. 494/1996. dale che vi debbono provvedere, valo- rizza i modelli di organizzazione e di Con la Legge 123/2007 viene sviluppato gestione volti ad integrare le politiche di il percorso già avviato e viene conferita la sicurezza nel contesto aziendale, pren- delega legislativa che ha condotto al- dendoli, tra l’altro, a riferimento ai fini l’adozione del D.Lgs. 81/2008, che punta dell’efficacia esimente della responsabi- a un’impostazione globale del benessere lità amministrativa delle persone giuridi- sul luogo di lavoro, iniziando a conside- che, di cui al D.Lgs. 231/2001. rare le veloci trasformazioni che interes- sano il mondo del lavoro e tenendo Con l’emanazione del D.Lgs. 81/2008 si presenti i nuovi rischi che tale trasforma- è perfezionato quel processo evolutivo zione inevitabilmente fa insorgere. Viene per cui la materia prevenzionale non è quindi introdotto un sistema di preven- più statica, ma dinamica, fortemente an- zione e sicurezza a livello aziendale ba- corata all’evoluzione della tecnologia e sato sulla partecipazione attiva di tutti i dei modi di produzione dei beni e dei ser- soggetti coinvolti nella realizzazione di vizi, alle trasformazioni del mondo del la- un ambiente di lavoro sano e sicuro. voro. Questo comporta un modello di sicurezza basato essenzialmente sulla si- In tale contesto, iniziano a delinearsi le curezza soggettiva dei lavoratori e non caratteristiche di un sistema di gestione: più esclusivamente sulla prevenzione og- la sicurezza diventa un atteggiamento gettiva. 10
OA Contestualmente, la strategia dell’Unione evitare sovrapposizioni, prevista dalla Politiche per la sicurezza europea, con le relative Comunicazioni al Legge 123/2007. Consiglio, al Comitato economico e so- ciale europeo e al Comitato delle Regioni All’art. 10 “Informazione e assistenza in relative al quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza nei luoghi di materia di salute e sicurezza sul lavoro, lavoro” vengono assegnate le competenze mira al rafforzamento di una cultura della di informazione e assistenza alle Regioni e prevenzione attraverso una combina- alle Province autonome di Trento e Bol- zione di diversi strumenti: legislazione, zano mediante le ASL, e tra gli altri sog- dialogo sociale, innovazione tecnologica, getti del sistema istituzionale, all’Inail, per individuazione di buone pratiche, re- sviluppare azioni congiunte anche attra- sponsabilità sociale delle imprese e in- verso convenzioni, rafforzando ancor più centivi economici. Costituisce inoltre un l’importanza del concetto di rete più volte valore aggiunto la partecipazione attiva espresso. dei vari soggetti operanti nel campo della salute e della sicurezza. A ciò si aggiungono le “Attività promo- zionali” individuate all’art. 11, che per- Ciò ha posto le basi per la prospettiva mettono di incentivare le azioni mirate al della prevenzione presente e futura, che raggiungimento e al miglioramento delle vede la persona al centro del contesto condizioni di salute e sicurezza nei luoghi prevenzionistico, attraverso un approccio di lavoro, che attestano il costante impe- olistico che miri al benessere del lavora- gno per una piena tutela della salute, del- tore, con una connotazione sociale ancor l'integrità e della dignità del lavoratore. prima che tecnica e tecnologica. In questa cornice normativa, l’Inail, si propone di costruire e diffondere la cul- Il ruolo e le attività dell’Inail tura della sicurezza e della prevenzione ri- servando ampio spazio a tutte le attività e Il sistema istituzionale che delinea le po- iniziative che contribuiscono a promuo- litiche di prevenzione a livello nazionale vere nei lavoratori comportamenti re- attraverso una collaborazione in rete, si sponsabili improntati alla tutela della avvale di Enti specializzati, modalità e propria e della altrui incolumità. L’Isti- strumenti specifici per concretizzare le tuto, in un continuo confronto con gli at- stesse politiche in azioni specifiche. tori sociali che lavorano quotidianamente sul terreno dell'applicazione concreta In particolare, il D.Lgs. 81/2008 all’art. 9 delle regole della sicurezza, è impegnato “Enti pubblici aventi compiti in materia nell’individuazione di strategie che con- di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” corrono a un efficace contrasto del feno- individua sostanzialmente l’Inail come meno degli infortuni sul lavoro e di unico attuale Ente di riferimento nella soluzioni che favoriscano la crescita e la scena prevenzionale italiana, a seguito diffusione di modelli virtuosi, in cui si ac- della Legge 78/2010, che ha incorporato compagnino crescita, sviluppo e sicu- Ispesl e Ipsema all’Istituto, nell’ottica rezza. della razionalizzazione e del coordina- mento delle strutture centrali e territo- La mission dell’Inail, e le azioni messe in riali, con la finalità di rendere più efficaci campo in tema di prevenzione, trovano le gli interventi di pianificazione, program- loro basi proprio negli artt. 9, 10 e 11 del mazione e promozione della salute per D.Lgs. 81/2008 appena citati. 11
OA Osservatorio ACCREDIA L’art. 9 prevede, in particolare, per l’at- Tale collaborazione, insieme a una pro- Politiche per la sicurezza tuale unico Ente istituzionale di riferi- grammazione e pianificazione delle politi- mento per le materie della salute e che di prevenzione e sicurezza sul lavoro, sicurezza del lavoro “attività, anche di garantisce tempestività, qualità e omoge- consulenza, in una logica di sistema con il neità dell’azione prevenzionale, finalizzata Ministero del Lavoro, della Salute e delle ad alimentare una vera e propria cultura Politiche sociali, le Regioni e le Province della sicurezza e a favorire una significativa autonome di Trento e di Bolzano”. riduzione degli infortuni e del loro costo economico. Tutto ciò realizzando e pro- In questo contesto, secondo quanto deli- muovendo la costante evoluzione di un si- neato dallo stesso art. 9 al comma 2, lett. stema integrato di tutela del lavoratore e di c) il ruolo dell’Inail si esplica a sostegno sostegno alle imprese, efficiente e innova- delle imprese, sviluppando progetti fina- tivo, capace di offrire strumenti mirati e ac- lizzati a fornire supporto alle aziende, in cessibili a tutti. particolare medie e piccole, su mezzi, stru- menti e metodi operativi per: la riduzione L’attuale scenario colloca quindi l’Inail nel dei livelli di rischiosità in materia di sa- quadro di un sistema partecipato della pre- lute e sicurezza sul lavoro; l’individua- venzione a cui concorrono i Ministeri, le zione degli elementi di innovazione Regioni, le parti sociali con compiti di in- tecnologica in materia con finalità pre- formazione, formazione, assistenza, con- venzionali, attraverso lo sviluppo della ri- sulenza, promozione della cultura della cerca, raccordandosi con le altre prevenzione e ricerca in materia di salute e Istituzioni pubbliche operanti nel settore sicurezza sul lavoro e dei lavoratori. e con le Parti sociali attraverso il sostegno Alla luce di tale principio di partecipazione alla rete della bilateralità. attiva di tutti i soggetti del sistema pre- venzionale, sancito anche dalle racco- Tale collaborazione si realizza altresì sui mandazioni dell’International Labour tavoli normativi e tecnici ai fini dell’ela- Organization (ILO), oltre che da numerose borazione, raccolta e diffusione di linee direttive europee, diventa di fondamentale guida e buone prassi, come previsto dal- importanza informare e formare i lavora- l’art. 9, comma 2, lett. i) a sostegno della tori sui rischi e i pericoli presenti nella re- capillare divulgazione della cultura della altà aziendale, nonché sulle procedure e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e al- sulle figure coinvolte nel sistema. l’individuazione di soluzioni tecniche per la prevenzione degli infortuni e delle ma- Attraverso la collaborazione con i rappre- lattie professionali, negli specifici settori sentati dei lavoratori, dei datori di lavoro, lavorativi, ai fini della riduzione dei costi dei Ministeri del Lavoro e della Salute, del sociali, economici e assicurativi. Servizio sanitario nazionale e delle Regioni, l'Inail promuove e gestisce direttamente le L’Istituto si muove pertanto al centro di attività di formazione e aggiornamento un sistema di reti che consente in maniera delle varie figure professionali all'interno e costante il collegamento e l’interazione all'esterno dell'Istituto. Inoltre promuove tra gli aspetti della salute e della sicurezza, la cultura della salute e della sicurezza nel attraverso la collaborazione e lo scambio mondo scolastico, riconoscendo in esso il continuo di informazioni tra tutti i sog- punto di svolta da cui partire per favorire getti pubblici e privati competenti quali nei ragazzi la crescita della cultura della Istituzioni, parti sociali e altri enti e orga- prevenzione dei rischi, che li accompagni nismi operanti nel settore. lungo l’arco della loro vita. 12
OA In tale contesto, si annoverano numerose La suddetta modifica normativa risponde Politiche per la sicurezza collaborazioni con il mondo scolastico di a pieno titolo a una delle tre sfide enun- ogni ordine e grado e con le università, ciate nella Comunicazione della Com- realizzando iniziative dedicate al fine di missione europea relativa al quadro contribuire allo sviluppo ed al potenzia- strategico di salute e sicurezza 2014-2020, mento di una sensibilizzazione alle tema- che sottolinea l’esigenza di migliorare l'at- tiche della salute e sicurezza in ogni tuazione delle disposizioni di legge da ambiente di vita e di lavoro. parte degli Stati membri, in particolare rafforzando la capacità delle microim- Di estrema importanza sono, inoltre, le prese e delle piccole imprese di mettere in iniziative di assistenza e consulenza, fi- atto misure di prevenzione dei rischi effi- nalizzate a fornire strumenti operativi caci ed efficienti. Tale esigenza risulta pa- adeguati a ridurre i livelli di rischio lese, poiché la portata e l'efficacia della anche tramite elementi di innovazione gestione della salute e sicurezza sul lavoro tecnologica. costituiscono una sfida particolare per le microimprese e per le piccole imprese. A tal proposito, si cita il D.Lgs. 151/2015, recante disposizioni di razionalizzazione Le aziende più piccole, infatti, manifestano e semplificazione delle procedure e degli una certa difficoltà a conformarsi alle adempimenti a carico di cittadini e im- norme nazionali e dell'UE e mettono in atto prese e altre disposizioni in materia di rap- una quantità limitata di misure di gestione porto di lavoro e pari opportunità, in della salute e sicurezza sul lavoro rispetto attuazione della Legge 183/2014, che, mo- alle aziende di grandi dimensioni. I motivi dificando l’art. 28 del D.Lgs. 81/2008, ha di tale situazione sono molteplici, e spa- previsto, ai fini della valutazione dei ri- ziano dalle difficoltà insite nel conformarsi schi, la possibilità per i datori di lavoro di alle disposizioni regolamentari e ammini- fruire di informazioni e orientamenti ge- strative, spesso a causa della mancanza di nerali in materia di salute e sicurezza nei competenze specifiche direttamente dispo- luoghi di lavoro, attraverso strumenti tec- nibili, alla non consapevolezza degli obbli- nici e specialistici per la riduzione dei li- ghi, all'assenza di orientamento fino alle velli di rischio messi a disposizione carenze in fase di applicazione. dall’Inail, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali per il tramite del Già nella strategia 2007-2012, la Com- Coordinamento tecnico delle Regioni e missione e l'Agenzia europea per la sicu- con gli Organismi paritetici. rezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) hanno elaborato guide e materiali sulle Tali strumenti supportano, a diverso ti- buone pratiche per aiutare le piccole e tolo, il datore di lavoro nel processo di medie imprese ad attuare le misure di ge- valutazione dei rischi. Inoltre possono stione, tra cui lo strumento interattivo on- fornire elementi utili all’eliminazione dei line per la valutazione dei rischi Online rischi stessi oppure, ove ciò non sia pos- Interactive Risk Assessment (OiRA) svilup- sibile, alla loro riduzione alla fonte, in re- pato dall'EU-OSHA. Implementato a li- lazione alle conoscenze acquisite e in vello nazionale da un gruppo di lavoro base al progresso tecnico, e hanno l’obiet- tripartito, l’OiRA costituisce un contri- tivo di fornire orientamenti e un soste- buto importante per aiutare le piccole e gno su misura alle microimprese e alle medie imprese ad adempiere agli obblighi piccole imprese per agevolarne la valuta- di legge in materia di salute e sicurezza sul zione dei rischi. lavoro. 13
OA Osservatorio ACCREDIA Sempre nell’ottica della razionalizzazione aumento dell’efficienza e della presta- Politiche per la sicurezza e semplificazione, il D.Lgs. 151/2015, ha zione di impresa; modificato l’art. 29 del D.Lgs. 81/2008 ag- giungendo il comma 6-quater, con il ottimizzazione delle risorse investite; quale si stabilisce che con Decreto del Mi- nistro del Lavoro e delle Politiche sociali, miglioramento dei livelli di salute e si- da adottarsi previo parere della Commis- curezza sul lavoro; sione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, sono individuati massima facilità nel poter produrre strumenti di supporto per la valutazione tutta la documentazione richiesta dalle dei rischi tra i quali gli strumenti infor- norme; matizzati secondo il prototipo europeo OiRA. L’applicativo basato sul web age- miglioramento dell’immagine interna vola il datore di lavoro nella valutazione ed esterna dell’azienda. dei rischi presenti in azienda e nella con- seguente predisposizione del documento L’adozione da parte delle imprese di SGSL di valutazione dei rischi. diventa un elemento di competitività, consentendo di tramutare le criticità, e i costi, in vantaggi per le singole aziende Il sostegno ai sistemi con ricadute sulla collettività in termini di gestione della salute di riduzione dei costi sociali. L’adozione dei SGSL sostiene il processo, anch’esso e sicurezza sul lavoro volontario, di fare impresa secondo i prin- I sistemi di gestione della salute e sicurezza cipi di responsabilità sociale, utilizzando sul lavoro (SGSL) definiscono le modalità modelli e standard gestionali e applicativi per individuare, all’interno della struttura condivisi dalle Istituzioni e dalle parti so- organizzativa aziendale, le responsabilità, ciali. È inoltre ormai dimostrato da studi le procedure, i processi e le risorse per la condotti dall’Inail e da ricerche interna- realizzazione della politica aziendale di zionali, che l’utilizzo di SGSL induce un prevenzione, nel rispetto delle norme vi- abbattimento degli indici infortunistici e genti in materia di salute e sicurezza. tecnopatici. In particolare, l’art. 30 del D.Lgs. 81/2008, descrive le caratteristiche dei si- Alla luce di quanto prescritto dall’art. 30, stemi ai fini dell’efficacia esimente della comma 5, del D.Lgs. 81/2008, conforme- responsabilità amministrativa delle per- mente alle Linee guida UNI-Inail del 28 sone giuridiche, delle società e delle asso- settembre 2001, l’Istituto promuove da ciazioni anche prive di personalità anni l’applicazione dei sistemi di ge- giuridica, di cui al D.Lgs. 231/2001. Le ri- stione della salute e sicurezza, poiché i cadute aziendali per le aziende che spo- numeri delle aziende che hanno adottato sano la logica sistemica della gestione un SGSL sono ancora molto bassi, seb- della salute e sicurezza sul lavoro possono bene in incremento. La promozione del- essere cosi raggruppate: l’applicazione dei sistemi è mirata, in particolare, a contribuire al superamento riduzione dei costi derivanti da inci- della logica dell’adempimento e dell’ap- denti, infortuni e malattie professio- proccio esclusivamente tecnico alla pre- nali, minimizzando i rischi cui venzione, favorendo di converso un possono essere esposti dipendenti, approccio manageriale di carattere parte- clienti, fornitori; cipativo. 14
OA La promozione dell’adozione dei sistemi ruolo attribuito dal Legislatore agli Or- Politiche per la sicurezza di gestione della salute e sicurezza sul la- ganismi paritetici e risulta perciò fonda- voro viene sviluppata in coerenza con mentale che l’attività di asseverazione si quanto previsto all’art. 10 del D.Lgs. svolga con modalità uniformi su tutto il 81/2008, e si realizza attraverso specifici territorio nazionale e chiaramente defi- accordi con le associazioni di categoria, nite per quanto riguarda procedure, re- finalizzati alla stesura di linee di indi- quisiti e competenze professionali. rizzo applicative diversificate per com- parto produttivo per l’adozione dei A questo scopo, l’Istituto sta lavorando SGSL. ormai da anni nella regolamentazione dell’asseverazione dei modelli organizza- La valenza di questi modelli applicativi tivi e gestionali, attraverso un accordo risiede sia nell’approccio sistemico alla con la Commissione Nazionale dei Co- gestione della sicurezza sul lavoro, sia mitati Paritetici Territoriali (CNCPT), che nell’opportunità economica che la loro ha portato alla pubblicazione della prassi applicazione attribuisce alle aziende. In- di riferimento UNI/PdR 2:2013. fatti, le aziende che implementano un si- stema di gestione conforme alle citate Un’ulteriore prassi di riferimento, parte- linee d’indirizzo, possono richiedere la cipata dall’Istituto, è quella scaturita riduzione del tasso medio di tariffa ai dalla fattiva collaborazione tra UNI e la sensi dell’art. 24 delle modalità di appli- Fondazione Rubes Triva, la UNI/PdR cazione delle tariffe dei premi (DM 22:2016, procedura operativa per l’asse- 12/2000 e s.m.) dopo il primo biennio di verazione dei modelli di organizzazione e attività, presentando all’Inail il modulo gestione della salute e sicurezza nelle di domanda OT24. aziende dei servizi ambientali territoriali. A queste azioni si affiancano sistemi di L’asseverazione dei modelli sostegno economico, quali il finanzia- organizzativi e gestionali mento a fondo perduto per le aziende che vogliono implementare un sistema Va sottolineata anche l’importanza che di gestione della salute e sicurezza sul la- il Legislatore ha voluto assegnare in que- voro, e la riduzione del premio assicura- sto ambito al concetto di asseverazione tivo in caso di adozione e con modalità dei modelli organizzativi ai sensi dell’art. facilitata se il SGSL viene certificato sotto 51 del D.Lgs. 81/2008. accreditamento. L’attività di asseverazione si attua con la verifica della corretta adozione e della ef- Gli incentivi alle imprese ficace attuazione dei modelli di organiz- zazione e gestione della sicurezza di cui L’erogazione degli incentivi economici in all’art. 30 del D.Lgs. 81/2008, adottati materia di sicurezza e salute nei luoghi dalle imprese che costituisce, qualora di lavoro, ai sensi del citato art. 11 del presente, un parere significativo da parte D.Lgs. 81/2008, è quindi demandata a di- degli Organismi paritetici sulla buona versi soggetti pubblici che, a diverso ti- qualità dell’applicazione e attuazione del tolo, erogano finanziamenti per piccole, modello di organizzazione e gestione medie e microimprese ai fini della realiz- della sicurezza da parte delle imprese. zazione di progetti specifici in materia di È pertanto evidente l'importanza del salute e sicurezza sul lavoro. 15
OA Osservatorio ACCREDIA I principi ispiratori dell’art. 11 discende- L’introduzione di meccanismi per pro- Politiche per la sicurezza vano da un’accurata riflessione in sede muovere gli investimenti per la salute e si- internazionale e in particolare dalla Con- curezza nei luoghi di lavoro, è stato un atto venzione tecnica n. 187 sul quadro promo- di grande lungimiranza del Legislatore, che zionale per la salute e la sicurezza sul lavoro ha mostrato di comprendere l’efficacia di adottata dall’OIL (entrata in vigore il 20 questo nuovo modello, in grado di garan- febbraio 2009) e dalla Strategia comunita- tire il miglioramento delle condizioni di la- ria per la salute e la sicurezza sul lavoro voro sostenendo allo stesso tempo la 2007-2012, nella quale le attività promo- produttività aziendale. L’impegno nella dif- zionali costituivano alcune delle princi- fusione della cultura della sicurezza da pali azioni da intraprendere per parte dell’Istituto si dispiega attualmente migliorare i livelli di tutela della sicurezza nel contesto delineato dall’Agenda globale e della salute dei lavoratori. In particolare per lo sviluppo sostenibile, approvata dalle risultano significativi, nonché necessari, Nazioni Unite nel settembre 2015, alla gli interventi mirati alle piccole e medie quale sono collegati obiettivi di sviluppo imprese che incontrano notevoli diffi- sostenibile da raggiungere entro il 2030. coltà a perseguire il miglioramento in materia di salute e sicurezza sul lavoro at- In tale ottica, la sostenibilità diventa mo- traverso l’allineamento alla normativa, a tore imprescindibile per un aumento della causa della limitata capacità finanziaria e produttività che garantisca la competiti- carenza di competenze specifiche. vità delle aziende, assicurando, al con- tempo, un miglioramento delle condizioni Vengono erogati dall’Inail finanziamenti di salute e sicurezza dei lavoratori in un alle imprese per lo sviluppo di progetti che ambiente di lavoro più salubre, tale da fa- riguardano l’ammodernamento degli im- vorire, in un’accezione più ampia, il rag- pianti e delle attrezzature, attraverso solu- giungimento del completo benessere della zioni tecnologiche innovative, l’adozione persona, nella convinzione che investire in di Modelli di Organizzazione e Gestione sicurezza conviene. (MOG) e di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro anche certificati (in special modo sotto accreditamento) non- ché interventi in tema di responsabilità sociale delle imprese. Si tratta di interventi di sostegno econo- mico, divenuti ormai strutturali, che hanno permesso lo stanziamento complessivo di circa 1,8 milioni di euro dal 2010 a oggi; im- porti di grande rilevanza che, in un pano- rama di recessione economica come quello da cui l’Italia inizia lentamente a uscire, può sostenere parallelamente il rilancio del- l’economia del Paese. 16
OA Provvedimenti legislativi e norme tecniche, lo scenario Leggi e norme Irene Uccello - Accredia Fabrizio Benedetti, Antonio Terracina - Inail L’evoluzione del quadro dei luoghi di lavoro, su quelli delle mac- legislativo chine, delle sostanze considerate perico- lose, ecc. L’approccio legislativo utilizzato La legislazione in materia di salute e sicu- viene spesso denominato Command & rezza sul lavoro ha subito negli anni nu- Control, poiché il Legislatore detta delle re- merosi cambiamenti connessi con le gole precise volte a tutelare i lavoratori e evoluzioni della società nei vari periodi sto- poi ne verifica l’attuazione tramite i propri rici. Sebbene non sia questa la sede per una organi di vigilanza. disamina dettagliata degli aspetti giuridici, si vuole invece puntare l’attenzione sul- La terza fase ha origine dall’approccio co- l’evoluzione dell’approccio del Legislatore, munitario: il novero delle direttive europee, che è mutato in più occasioni nel corso di prima tra tutte la Direttiva 89/391/CEE, che questi anni, al fine di illustrare la crescente dà origine al D.Lgs. 626/1994, prima, e al importanza degli aspetti organizzativi e il Titolo I del D.Lgs. 81/2008, dopo, centra la ruolo delle norme tecniche. sua attenzione sugli aspetti gestionali e or- ganizzativi. È il datore di lavoro a dover in- In una prima fase, chi promulgava le leggi dividuare i metodi e le misure per prevenire si preoccupava soprattutto di far sì che la infortuni e malattie professionali (salvo vittima di un evento lesivo sul lavoro fosse quanto previsto da specifiche indicazioni risarcita. Veniva così istituita nel 1899 la legislative), a seguito di un’attività di valu- prima assicurazione obbligatoria, in un tazione dei rischi che deve essere specifica contesto in cui le norme volte a prevenire per la propria realtà lavorativa. Inoltre, alle gli infortuni erano assolutamente prive di prescrizioni tecniche si aggiungono quelle efficacia per la mancanza di adeguati im- organizzative: è necessario dotarsi di un ser- pianti sanzionatori. Negli anni numerosi vizio di prevenzione e protezione, di un altri disposti normativi hanno affrontato medico competente, di un numero “ade- il tema: la Costituzione, prima di tutto, il guato” di addetti alle emergenze e al primo Codice civile (con l’art. 2087 tuttora di soccorso, ecc. grande attualità), il Codice penale e altri ancora, hanno declinato ulteriori e sem- La legislazione in materia di salute e sicu- pre più stringenti disposti normativi. Bi- rezza sul lavoro assume dunque una com- sogna però arrivare agli anni ‘50 per ponente gestionale rilevante. l’emanazione del primo impianto orga- nico di leggi in materia. Tuttavia la legge non disciplina, né poteva farlo, i requisiti di gestione/organizzazione In questa seconda fase, le norme affron- aziendale in materia di salute e sicurezza, tano in maniera puntuale il tema della si- lasciando a ogni azienda la libertà e, curezza e dell’igiene del lavoro, si quindi, la responsabilità di organizzarsi per rivolgono agli imprenditori e danno indi- una effettiva gestione della prevenzione e cazioni tecniche dettagliate sui requisiti protezione dei lavoratori. 17
OA Osservatorio ACCREDIA Infatti, al di là delle indicazioni normative presa, viaggiano di pari passo e si affer- Accreditamento e certificazione citate, restano in capo al datore di lavoro mano negli anni ‘90, con l’emanazione una serie di scelte organizzative che hanno della norma BS 8800, nel 1996, e della spe- un impatto diretto sulla sicurezza dei lavo- cifica tecnica OHSAS 18001 del 1999 (Oc- ratori: prima di tutto, la catena di comando cupational health and safety assessment e di controllo. Le modalità con cui questa specification). viene declinata, e l’efficacia del datore di lavoro nel vigilare sul rispetto delle regole, In Italia nel 2001 vengono pubblicate le è di primaria importanza in termini di pre- Linee guida per un Sistema di Gestione della stazioni prevenzionistiche. Per effettuare Salute e Sicurezza sul Lavoro - SGSL. Si tratta tali scelte, un datore di lavoro, soprattutto di un documento fondamentale, redatto di una piccola o media impresa, può tro- da UNI, Inail e dall’insieme delle associa- vare aiuto e supporto se può disporre di ri- zioni datoriali e sindacali del nostro Paese. ferimenti autorevoli, in quanto validati Le Linee guida SGSL diventano il rifer- dall’insieme delle parti interessate (Istitu- mento culturale, di condivisione e garan- zioni, associazioni dei lavoratori e dei da- zia tra le parti sul tema della gestione della tori di lavoro). Questo sia per una maggior sicurezza che, di fatto, generano le condi- garanzia di efficacia, sia perché tali riferi- zioni positive per l’avvio di una serie di atti menti, privi di autoreferenzialità, risultano e iniziative che nel giro di pochi anni por- accettati e sostenuti dal sistema sociale e tano alla diffusione dei SGSL nelle aziende maggiormente utili in eventuale sede giu- e all’affermazione della certificazione diziaria. OHSAS 18001. Nascono da questa esigenza i sistemi di ge- Nel 2007, poi, la OHSAS 18001 viene pro- stione della salute e sicurezza sui luoghi di mossa a norma tecnica del BSI (British Stan- lavoro (SGSL) descritti in norme tecniche dard Institute, Ente di normazione inglese) o linee guida che danno indicazioni inte- e, di fatto, adottata a livello internazionale, grative, rispetto a quanto non faccia la le- grazie anche alla sua nuova struttura, che si gislazione, in materia di gestione degli allinea maggiormente alle norme ISO 9001 aspetti di salute e sicurezza sul lavoro. e, soprattutto, ISO 14001, per la gestione della qualità e ambientale. L’edizione 2007, Resta ovviamente una scelta volontaria uti- sulla base dell’esperienza maturata negli lizzare norme tecniche o linee guida. Una anni precedenti, si rafforza negli aspetti ge- scelta che fanno quelle organizzazioni che stionali, quali la valutazione dei rischi, il comprendono come questi documenti pos- controllo operativo, valorizzando mag- sano offrire, ove correttamente applicati, giormente l’aspetto di partecipazione dei maggiore garanzia di efficacia in termini di lavoratori e spostando l'attenzione dalla si- prevenzione e una sorta di presunzione di curezza dei processi alla gestione dei pro- conformità utile sia nella forma che nella cessi, ai fini della progressiva riduzione dei sostanza. rischi. Le norme tecniche in materia I benefici della certificazione di sistemi di gestione secondo la norma BS OHSAS della salute e sicurezza 18001 La tutela della salute e della sicurezza dei Dal punto di vista del business aziendale, la lavoratori e la responsabilità sociale d’im- certificazione secondo la norma BS OHSAS 18
OA 18001:2007 può essere considerata un in- La norma internazionale ISO Accreditamento e certificazione vestimento in termini di gestione e man- 45001 per la certificazione tenimento nel tempo della conformità dei sistemi di gestione legislativa, di miglioramento progressivo delle performance aziendali in materia di Nell’attuale processo di globalizzazione, salute e sicurezza sul lavoro e di ricadute sebbene la BS OHSAS 18001 sia applicata in positive, anche in termini di maggiore ef- molti Paesi del mondo, il fatto di essere una ficienza dei processi, sia all'interno del- norma inglese, e non una norma interna- l'azienda, sia nell'immagine proiettata al zionale emessa dall’International Organiza- mercato. tion for Standardization (ISO), rappresenta ancora un limite. Questo limite è da supe- Inoltre, il valore creato da un sistema di ge- rare, in quanto l’opinione pubblica si stione può essere riconosciuto a livello giu- aspetta che le imprese, che si affacciano al ridico. Infatti, l’art. 30 del D.Lgs. 81/2008, mercato internazionale, siano etiche in attribuisce una efficacia esimente della re- ogni aspetto della loro attività e quindi sponsabilità amministrativa prevista dal anche nel modo in cui tutelano i lavoratori. D.Lgs. 231/2001, all’effettiva applicazione dei modelli di gestione della salute e sicu- La sostenibilità della produzione com- rezza adottati, per le parti corrispondenti, prende – e non può essere che così – anche secondo le Linee guida UNI Inail e secondo la tutela della salute e sicurezza sul lavoro. norma BS OHSAS 18001. Da tale esigenza, nell’ultimo decennio si è Il secondo aspetto riguarda il punto di vista affermata la necessità di elaborare, sotto la interno all’impresa. In primis, il punto di guida della ISO una norma internazionale vista dei lavoratori, che vedono nell’appli- in materia di sistemi di gestione della sa- cazione di un SGSL, la garanzia di lavorare lute e sicurezza sul lavoro, la ISO 45001. in una realtà che considera centrale la loro Questo standard è l’ultimo nato in casa salute e sicurezza. Ciò determina ricadute ISO, tra quelli in materia di sistemi di ge- positive in termini di motivazioni e soddi- stione aziendale, ed è una norma che si di- sfazioni che spesso determinano anche il stingue dalle altre per una serie di miglioramento della produttività. peculiarità. Altro punto di vista è quello di tutti gli sta- La ISO 45001 nasce dopo diversi anni di ap- keholder. Infatti, la certificazione di un plicazione della BS OHSAS 18001 e delle SGSL rappresenta, in modo sempre di più Linee guida SGSL (in Italia), e recepisce rilevante, un valore socio-economico. Tale l’esperienza dell’applicazione dei sistemi di valore deve essere percepito e misurabile, gestione, sia specifici della salute e della si- attraverso comportamenti etici e responsa- curezza sul lavoro sia in generale (per la bili, competenza e cultura dell'organizza- qualità e ambientale). zione. Prima di tutto il documento, come gli ul- Infine, i benefici della certificazione pos- timi redatti dall’ISO, adotta la Struttura ad sono aumentare la visibilità e spesso mi- Alto Livello (HLS - High Level Structure), un gliorare l’immagine proiettata al mercato. testo strutturato concepito proprio per ga- La certificazione, infatti, può essere spesa a rantire uniformità tra i diversi documenti livello di comunicazione e marketing, per in materia di sistemi di gestione. Inoltre la la conquista di nuovi mercati e nuovi struttura comune facilita enormemente la clienti o fornitori. possibilità di integrare i sistemi. 19
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