EMERGENZE E FORMAZIONE, NUOVI TRAGUARDI - INSERTO - CERVENE
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INSERTO POLO INTEGRATO E CENTRI DI RIFERIMENTO CRIUV / CRISSAP CRIPAT / CRESAN Emergenze e formazione, nuovi traguardi 2 Disaster management, la prima esercitazione a Serre 5 A Serre sperimentate con successo le procedure COVID-19 7 Smaltimento delle carcasse per interramento, le procedure in un'area di accoglienza in Regione Campania
In questo numero IL CeRVEnE- Rivista IL CeRVEnE Ottobre - Rivista 2020 --Anno Marzo 2019 Anno3 2 periodica periodica N. 11N. 5 Editore Editore 1 La coessenzialità delle competenze Fondazione MIdA Fondazione MIdA Centro Regionale di Riferimento Veterinario per 1 Èditutta questione Raffaele Bove di governance Centro Regionale di Riferimento Veterinario per di Raffaele Bove le Emergenze non Epidemiche (CeRVEnE) le Emergenze Palazzo nonRivellino Jesus – Via Epidemiche (CeRVEnE) 84031 Auletta (SA) 2 Disaster Il polo integrato management, e i lacentri primadi riferimento, esercitazione una “prima” italiana a Serre di Claudia Baiocchi e Francesca Maria Ocai regionale della Campania, Palazzo Jesus – Via Rivellino Intervista al Presidente della Giunta Direttore Editoriale 84031 Auletta (SA) Vincenzo 5 A De Luca con successo le procedure COVID-19 in Serre sperimentate Raffaele Bove a cura della un'area Redazione di accoglienza Direttore Editoriale Direttore responsabile di Annamaria Nobile Raffaele Medici Salvatore Bove 46 Notizie Gestireinibreve SOA nelle emergenze Direttore responsabile Caporedattore aLe regole cura per smaltire animali morti, alimenti di origine animale della Redazione Elia RinaldiMedici Salvatore avariati e stallatico 7 Smaltimento di Giovanna delle Fierrocarcasse per interramento, le procedure in Organizzazione deldel Cervene Organizzazione Cervene Regione Campania Nucleo di coordinamento: Paolo Sarnelli, Nucleo di coordinamento: Paolo Sarnelli, Anto- di Giovanna Fierro e Guido Rosato Antonio Limone, Francescantonio D’Orilia, 6 Antibiotico-resistenza, è allarme nio Limone, Gaetano OlivaFrancescantonio e Raffaele Bove D’Orilia, Gaetano Oliva e Raffaele BoveEsposito, Vincenzo Direttori di Area: Luigi Vecchi MediciINSERTO Veterinari nellaINTEGRATO POLO “terra di mezzo” imparano da Direttori di Area: Luigi Caligiuri, Giovanna Fierro Esposito, Vincenzo nuove consapevolezze Caligiuri, EdoardoArcangelo Referenti AASSLL: Grieco Saggese Tozzi (ASL di Alfonsina 9 Copertina Pedicini Polo Integrato Salerno), Gerardo Referenti AASSLL:Di Leo (ASL Arcangelo Saggese Tozzi a cura della Redazione Avellino), CristinaGerardo (ASL Salerno), Siragusa Di (ASL LeoNapoli (ASLNord), Pietro Romano, (ASL Napoli Centro), Alfredo Boccia (ASL 810 Lo Api, incendi e biodiversità sfruttamento delle risorse ittiche inizia sulle nostre tavole: Avellino), Cristina Siragusa (ASL Napoli Nord), Napoli Sud), Gennaro Forgione (ASL Caserta), Carmine L’importanza delle api nel ripristino della biodiversità e la loro Pietro Romano, (ASL Napoli Centro), Alfredo Tanga (ASL Benevento) numeri e consigli Boccia (ASL Napoli Sud), Gennaro Forgione corretta di Gianluigigestione Paduano in caso di incendio (ASL Caserta), Carmine Tanga (ASL Benevento) Comitato di scientifico di Paola Maiolino Marco Leonardi - Dipartimento Protezione Civile 12 Sicurezza alimentare e COVID-19 nella ristorazione scolastica: Stefano Foschini - Regione Lombardia le azioni sostenibili INSERTO di Carmela Vallone POLO INTEGRATO Pasquale Comitato Gina Simonetti - Ministero della Salute di redazione Pasquale Raia - ASLZooprofilattico Biasini - Istituto Napoli Centro di Umbria e Marche Giovanna Fierro - ASL Napoli 2 Nord 914 Classyfarm, CRIUV, dala10 categorizzazione degli allevamenti anni sulla strada in base al rischio dell’innovazione Augusto Carluccio - Preside Facoltà di Medicina veteri- Nadir Perticarà - ASL Napoli 3 Sud di DiRaffaele Frontoso Francesca e Gennaro Battaglini Forgione Raia e Pasquale naria dell’Università di Teramo Gennaro Forgione - ASL Caserta 16 Igiene Urbana Veterinaria, nasce l'ambulatorio veterinario Carmine Tanga Comitato – ASL Benevento di redazione 11 dell'Asl C.RI.S.SA.P Salernoformazione, ricerca e informazione sul mondo AlfonsinaFierro Giovanna Pedicini - ASL- ASL NapoliAvellino 2 Nord Nadir Perticarà Arcangelo - ASL Napoli Saggese Tozzi -3ASL Sud Salerno del di pescato Francesca e dei molluschi Battaglini Gennaro Forgione - ASL CasertaZooprofilattico di Aniello Amato Vincenzo Caligiuri - Istituto Carmine Tanga - ASL Benevento 17 L'alimentazione durante l'emergenza da COVID-19 Sperimentale del Mezzogiorno Arcangelo Saggese Tozzi - ASL Salerno di Diletta Mandato Benedetto Neola -- Istituto Vincenzo Caligiuri IstitutoZooprofilattico Zooprofilattico Sperimenta- 13 C.RI.P.A.T. tra la sicurezza della ristorazione e la Sperimentale del Mezzogiorno le del Mezzogiorno valorizzazione dei prodotti tipici Antonio Calamo Antonio Calamo - Dipartimento - Dipartimento Veterinario Veterinario Università di Giovanni Battista Varcasia e Vincenzo D’Amato Federico II diFederico Università Napoli II di Napoli 19 Il Piano nazionale della prevenzione 2020-2025, la sintesi Renato Pinto Renato Pinto- UOD - UOD Prevenzione e sanità Prevenzione pubblica e sanità veterinaria Regione Campania di Pasquale Simonetti e Raffaele Bove pubblica veterinaria Regione Campania 15 CREMOPAR, malattie infettive e parassitarie sotto controllo Francesca Battaglini - CRIUV di Raffaele Frontosocontro calamità naturali, cambiamenti Comitato di redazione per Inserto Polo Integrato 20 Ripresa e Resilienza Giovanni Battista Varcasia- Coordinatore – Vincenzo CaputoCRiPAT NA climatici, crisi epidemiche Vincenzo D’Amato- CRIUV Francesca Battaglini - CRIPAT AV di Pasquale Simonetti e Raffaele Bove Aniello GiovanniAmato Battista-Varcasia- CRiSAPCRiPAT NA Raffaele Frontoso- -CRIPAT Vincenzo D’Amato CREMOPARAV Aniello Amato - CRiSSAP Salerno 17 Ricordo di Giuseppe Zamberletti Ciro Sbarra - CRiSSAP Napoli di Sergio Achille Impaginazione Raffaele Frontoso - C.Re.San Edizioni Creative Diletta Mandato e Maria Paola Valentino - O.R.S.A - 18 COP24, un summit inutile Istituto Zooprofilattico Sperimentale Stampa del Mezzogiorno Il mondo è sull’orlo di un precipizio, ma c’è chi ha deciso di non Grafiche Zaccara salvarlo Impaginazione di Francesco E. Borrelli Edizioni Creativeal Tribunale di Registrazione Lagonegro n. 2/2018 Stampa 20 Pesci alieni nel Mediterraneo Grafiche Zaccara Contatti: Diversi gli esemplari recuperati dall’Asl di Salerno www.cervene.it Registrazione al Tribunale di di Aniello Amato Siamo su Facebook Lagonegro n. 2/2018 e Twitter cervene@pec.regione.campania.it Cell. 3357731947 Contatti: www.cervene.it Siamo su Facebook e Twitter cervene@pec.regione.campania.it Cell. 3357731947
Raffaele Bove Direttore tecnico del Cervene È tutta questione di governance #Itsallaboutgovernance: è stato il tema principale attività di mappatura e valutazione di processi, di quest’anno della “Giornata internazionale per rischi e controlli, che consenta di migliorare l’ef- la riduzione del rischio di disastri naturali”, che si ficacia delle attività, riducendone e ottimizzan- è svolta in tutto il mondo il 13 ottobre. L’obiettivo done i costi, a supporto delle scelte strategiche della giornata è stato quello di accrescere la con- condivise dai vari attori, diventa una necessità per sapevolezza delle popolazioni rispetto alle azioni, fronteggiare rischi sempre più complessi e inter- che è possibile intraprendere nella vita quotidiana, connessi. per la riduzione dei rischi. Forte e armonico appare, inoltre, il collegamento L’edizione 2020 ha auspicato l’aumento del nu- tra le azioni specifiche del Quadro di riferimento mero di Paesi provvisti di strategie nazionali e di Sendai per la riduzione del rischio di disastri locali per la riduzione del rischio di disastri e ha (2015-2030), dell’Agenda ONU 2030, del Piano approfondito il tema della governance e della pia- Nazionale della Prevenzione 2020/2025 e delle nificazione del rischio. Una pianificazione che, recenti Linee Guida per la definizione del Piano per consentire a persone ed ecosistemi di essere Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Do- protetti e resilienti, deve necessariamente riflet- cumenti che promuovono un rinnovato impegno tere la natura multidimensionale e sistemica del centrato sull’approccio sistemico per la mitiga- rischio; in perfetta coerenza con il “Quadro di ri- zione dei rischi e una moderna ed efficiente go- ferimento di Sendai per la riduzione del rischio vernance, al fine di migliorare le strategie per la di disastri (2015-2030)” - (Sendai Framework for riduzione e la gestione dei rischi, rafforzando la Disaster Risk Reduction 2015-2030) adottato da- cooperazione tra i diversi livelli di governo, le ca- gli stati membri delle Nazioni Unite il 15 marzo pacità e le competenze del territorio. 2015, durante la Conferenza mondiale sulla ridu- Più governance per la gestione del rischio perché zione del rischio di disastri. “è tutta questione di governance”, un’occasio- Quattro sono le priorità messe in rilievo dal qua- ne importante di confronto per la definizione di dro di Sendai: la comprensione del rischio di ca- politiche e strategie integrate e la realizzazione di tastrofi, il rafforzamento della gestione del rischio interventi, corretti ed efficaci, destinati a ridurre e di catastrofi, l’investimento nella riduzione del gestire i rischi. rischio di catastrofi, per promuovere la resilien- Mi preme, infine, ricordare che il 13 ottobre l'as- za trasformativa, migliorando la preparazione alla sociazione “Noi ci siamo” ha organizzato una prevenzione e alla gestione delle catastrofi e ga- giornata di sensibilizzazione sul tumore al seno rantendo una risposta efficace a “ricostruire me- metastatico in ricordo di Stefania Pisani, medico glio” nella fase di recovery, di riabilitazione e di veterinario, e i suoi sforzi per attivare azioni con- ripresa. Priorità sempre più attuali in questo con- tro questa malattia. A Roma il Palazzo di Monteci- testo e momento storico, dove l’adozione di meto- torio è stato illuminato di viola e il Presidente del- dologie e strumenti per la gestione dei rischi e dei la Camera ha portato la sua testimonianza. Grazie controlli, all’interno degli obiettivi e delle regole anche alla collega veterinaria e deputata Doriana di funzionamento, diventa un’esigenza. Sarli che ha presentato una Proposta di legge sulla La realizzazione di un approccio congiunto alle diagnosi e cura del tumore al seno metastatico. Cervene | 1
Disaster management, la prima esercitazione a Serre Ecco com’è andata in un racconto scritto da chi l’ha vissuta di Claudia Baiocchi e Francesca Maria Ocai A Maggio del 2020 è stato avviato il Corso di Per- re coadiuvate dal poderoso staff della Croce Rossa di fezionamento in "Disaster Management in Sanità Serre; a loro va un sentito ringraziamento per tutta la Pubblica“ voluto e organizzato dal Dipartimento di professionalità, gentilezza e attenzione dedicata all'i- Sanità Pubblica dell'Università degli Studi di Napoli niziativa. Un sentito ringraziamento va rivolto anche Federico II, in collaborazione con il Dipartimento di a tutto il personale universitario amministrativo, che Medicina Veterinaria e Produzioni animali, il CeRVE- ha validamente supportato la realizzazione del corso nE e l'Associazione Nazionale Disaster Management in questa particolare situazione di emergenza. (ASSODIMA). La cronaca Il corso a cui si sono iscritti 38 professionisti tra medi- La sede del corso si trovava all'interno di una nuo- ci, medici veterinari, tecnici delle produzioni animali, vissima struttura (originariamente destinata a caseifi- ingegneri, infermieri, biologi, è la prima attività con- cio), al di fuori del centro abitato e posizionata vicino sequenziale al Protocollo di intesa, firmato nel 2019 a ai Monti Alburni dell'Appennino lucano, conosciute Napoli, tra il Cervene, l’ASSODIMA e il Dipartimen- come dolomiti campane. to di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi Fe- Il pernottamento è stato garantito su brande posizio- derico II. Oltre ad attività teoriche il corso ha previsto attività pratiche e così tra l’8 e il 12 settembre 2020 a Serre in provincia di Salerno, si è svolta un’esercita- zione pratica all’interno di un’area di accoglienza. Lo scopo è stato quello di creare un percorso formativo degli operatori del soccorso in situazioni emergenzia- li, puntando l’attenzione sulla sicurezza alimentare in aree di accoglienza, la disinfestazione, la tossinfezio- ne e la gestione di una epidemia all’interno della co- siddetta tendopoli. Contrariamente a tutte le più fosche previsioni, a cau- sa dell'emergenza Covid 19 in corso, l'esercitazione a Serre, si è svolta con massiccia partecipazione e in piena sicurezza. Tutte le attività hanno previsto un opportuno distan- ziamento interpersonale, l'imprescindibile utilizzo di mascherine e ripetute disinfezioni alle mani, procedu- 2 | Cervene
nate all'interno di tre tende pneumatiche, così da far civile italiana, che si concluderà con la presentazione apprezzare la dura vita di un operatore di protezione delle tesi dei discenti a Pertosa (Sa) il 23 novembre, civile: dal sacco a pelo ai tappi nelle orecchie, dai dpi data anniversario del terremoto dell'Irpinia. alle torcia luminosa (per non inciampare nottetempo Nel pomeriggio si sono poi alternate le presentazioni nei tiranti delle tende per raggiungere il bagno), tutto del gruppo CRIPAT (Centro di Riferimento regionale è servito come preparazione a una eventuale emer- campano per la sicurezza della ristorazione pubblica genza. e collettiva e produzioni agroalimentari tradizionali), A tutti i partecipanti sono state fornite magliette in ri- diretto da Giuseppe Pezone, a cui si sono susseguite cordo dell'evento di Disaster Management, indossate esercitazioni sulle cucine da campo. per l'occasione. Hanno inoltre partecipato Paolo Dalla Villa, direttore Nella giornata introduttiva di martedì 08 settembre si di IUVENE (Centro di referenza nazionale per l'Igie- è tenuto un corso di BLSD (Basic Life Support De- ne Urbana e le Emergenze non epidemiche con sede fibrillation) magistralmente tenuto da Armando Maz- presso l'Izs di Teramo), Stefano Foschini, medico ve- zeo, formatore, con prova pratica finale, che fornirà terinario della Regione Lombardia nonché esperto di ai presenti un’attestazione ad hoc, spendibile su tut- emergenze nel corpo degli Alpini, di Marco Leonardi, to il territorio nazionale, mentre nel pomeriggio si è dirigente e medico veterinario presso il Dipartimen- svolta una lezione da parte della Croce Rossa di Serre sul piano comunale di protezione civile di Serre. L'esercitazione vera e propria è quindi iniziata mer- coledi 09 con le prove di montaggio e smontaggio di una tenda ministeriale, che ha fatto apprezzare ai par- tecipanti l'importanza di mettere sempre, nello zaino di un volontario, un robusto paio di guanti, soprattut- to quando un sole a picco arroventa i pali metallici delle tende. La seconda giornata è stata dedicata soprattutto ai corsi sulla preparazione di una esercitazione di protezione civile e alla pianificazione delle diverse fasi dell’esercitazione. Sono stati sviluppati scenari esercitativi e report di valutazione. Nello specifico si sono svolte le presentazioni di Antonio Tocchio, tenente del Cisom (Ordine di Malta) su EMERVET (Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva - www.veterinariapreventiva.it) che ha illustrato le cri- ticità nella mobilitazione e nel coordinamento delle risorse veterinarie e Sergio Passannanti, coordinatore per la Campania della UMVV (Unità Medico Vete- rinaria Volontaria - www.umvv.it ). Infine nel tardo pomeriggio, spazio all’esperienza dell’Osservatorio sul Doposisma della Fondazione MIdA di Pertosa e Auletta. In occasione del quarantesimo anniversario del ter- remoto del 1980, l’Osservatorio ha scelto di comme- to di Protezione Civile, di Edoardo Grieco, medico morare quella data con una pubblicazione “Terremo- veterinario Asl Salerno, esperto in pest control con to 20+20. Ricordare per ricostruire”. particolare riguardo alle aree di accoglienza, di Mi- A presentare i lavori Simone Valittutto, antropologo chele Zambrotti e la sua ditta di disinfestazione, che nonché vicesindaco di un comune colpito dal terre- ha presentato e azionato i propri macchinari, dandone moto e Stefano Ventura, Direttore dell'Osservatorio e una dimostrazione pratica dal vivo. autore di diverse pubblicazioni sui terremoti. Ha concluso il pomeriggio la poderosa presentazione Giovedì 10 ha avuto luogo l'inaugurazione della di Giovanna Fierro, medico veterinario Asl Napoli 2 struttura sede del corso, destinata a diventare un polo Nord, responsabile del SOA (Sottoprodotti Origine veterinario multifunzionale, estendendosi su una su- Animale) per la Regione Campania, referente per il perficie di quasi 2000 mq, fornita di parcheggi, servi- Ministero della Salute e direttrice della comunicazio- zi igienici, saloni conferenze, studi, sale chirurgiche, ne per il Cervene. sale per visite ambulatoriali, sale di attesa, incluso La giornata di venerdì ha avuto inizio con la pre- l'ampio salone che diverrà la nuova sede del Cervene. sentazione da parte del medico veterinario Giorgio La presenza all'inaugurazione del governatore Vin- Smaldone sulla problematica dell'inquinamento delle cenzo De Luca ha rappresentato un importante se- falde idriche, presentando il nuovo regolamento (UE) gnale di attenzione anche verso tutte le professionali- 2017/625 che puntualizza un nuovo concetto di ri- tà e docenze coinvolte nel corso di perfezionamento, schio allargato anche all'ambiente e al benessere de- unico finora nel panorama formativo della protezione gli animali. Cervene | 3
Successivamente Moira Mattioli, esperta in comuni- te gestione degli spopolamenti. Argomenti completati cazione, ha presentato i principi di una corretta co- dalla particolarissima presentazione di Ido Bezzi, tito- municazione del rischio in emergenza mentre nel lare della Cooperativa Agricola Del Bidente (RE), che pomeriggio, Salvatore Medici, responsabile Comu- si occupa tra l'altro della problematica animale in caso nicazione del Cervene, ha applicato alcune di queste di emergenze epidemiche, ditta che ha un contratto da indicazioni in un’esercitazione di gruppo, su un co- diversi anni con la Regione Emilia Romagna. municato da redigere in caso di un’emergenza locale. L’esercitazione ha fornito anche una splendida occa- Nell'ultima sessione di sabato 12, il medico veterina- sione per sfruttare le tre serate disponibili in una visita rio nonchè sindaco di un paese in Emilia e vice pre- notturna alle stupende grotte di Pertosa-Auletta, una sidente dell'AIMC (Associazione Italiana Medicina visita serale all'antico borgo di Agropoli, arroccato delle Catastrofi), Claudio Milandri, ha sottolineato a strapiombo sul mare che, oltre al castello angioi- l'importanza di aggiornare costantemente i piani di no-aragonese, offre ottime pizze, e alla camminata prevenzione di protezione civile comunali, illustrando nell'antico centro di Eboli, duramente colpito durante in un video un’esercitazione svolta ai fini del coinvol- il terremoto dell'Irpinia e ricostruito solo a fine anni gimento della popolazione. '90, dove un ristorante tipico ha offerto manicaretti di Con Rodingo Usberti, medico veterinario in pensio- antica tradizione culinaria (ciauliello), accompagati ne. dalla grande esperienza in emergenze epidemiche da un ottimo aglianico. e non, l'ultima parte della mattinata è stata dedicata In una breve tavola rotonda conclusiva, di confronto alle problematiche legate agli abbattimenti di animali tra Augusto Carluccio, tenente colonnello del Cisom e (stumping out) per malattie infettive e alla conseguen- preside della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'U- niversià di Teramo, presente come osservatore, Raf- faele Bove direttore del Cervene, Marco Leonardi del Dipartimento di Protezione Civile e Stefano Foschini della Regione Lombardia, è emersa la necessità di un coordinamento tra i vari enti e le molteplici associa- zioni che si occupano di formazione nell'ambito delle emergenze in protezione civile, allo scopo di unificare le richieste e le necessità territoriali, sviluppando per- corsi formativi condivisi di base e specialisticici, sotto l'egida di un polo universitario. Augusto Carluccio, in quanto delegato dal Coordinamento nazionale dei Di- partimenti di Medicina veterinaria per le emergenze non epidemiche, ha dato la sua disponibilità per ospi- tare presso la Facoltà veterinaria di Teramo un polo di formazione su queste tematiche. Il corso si è concluso alle 13.00 di sabato 12 settem- bre, tra le felicitazioni di tutti i partecipanti e i saluti del comitato di Croce Rossa di Serre e quelli del Sin- daco di Serre. 4 | Cervene
A Serre sperimentate con successo le procedure COVID-19 in un’area di accoglienza Accettazione, ingressi, alloggiamenti e cucine: ecco le procedure attivate di Annamaria Nobile, Dirigente medico Asl Salerno L’attività esercitativa a Serre ha previsto una fase preliminare di organizzazione e di stesura della pro- cedura di prevenzione della diffusione del contagio da SARS COV 2 all’interno dell’Area di accoglien- za. Durante questa fase sono state effettuate riunioni organizzative tra la Responsabile della Prevenzione Collettiva di Eboli, la sottoscritta, il Direttore dell’e- sercitazione Raffaele Bove e il Direttore della Croce Rossa Giuliano D’Angelo, ai fini della pianificazione e della predisposizione di atti documentali ed è sta- to recepito il “Questionario per la verifica dell’attua- zione delle misure precauzionali per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS COV 2”, predisposto dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, nei luoghi di lavoro esterni all’Ateneo. L’area di accoglienza per i partecipanti, è stata gestita dalla Croce Rossa di Serre con allestimento di tende, cucina e mensa, presso la Struttura dell’ASL Salerno della temperatura corporea a chiunque abbia avuto che ospita l’U.O. Veterinaria dei Distretti Eboli-Batti- accesso; paglia e il polo didattico integrato. Alloggiamenti: le tende degli alloggi hanno previsto un distanziamento delle brandine di almeno due me- Procedura per controllo COVID tri, con due uscite; disponibili 4 brandine per tenda. Accettazione personale: obbligo da parte dei discen- Sanificazione all’ozono una volta al giorno ogni mat- ti e dei docenti, che provenivano da altre Regioni, di tina dalle 09.00 alle 13.00. presentare il referto negativo di un tampone naso- Servizi igienici: sono stati utilizzati servizi igienici faringeo, eseguito nelle 48 ore precedenti l’arrivo; i presenti nella Struttura, sanificati con ipoclorito di so- partecipanti all’esercitazione che non erano riusciti dio tre volte durante la giornata. ad effettuare tampone, sono stati sottoposti a prelievo sierologico prima dell’accesso nell’area di accoglien- Container cucina za, presso un laboratorio convenzionato con la Croce Per garantire la sicurezza sicurezza alimentare e la Rossa. prevenzione COVID nella preparazione, cottura e Nei giorni 09/09/2020-12/09/2020 il personale della somministrazione pasti è stato disposto: Croce Rossa ha presieduto alle operazioni di accetta- • Obbligo di indossare la mascherina da parte de- zione del personale: gli addetti alla cucina, lavaggio e sanificazione delle • all’ingresso, al momento della registrazione, è stata mani, uso di guanti, buone procedure di gestione delle misurata la temperatura corporea ed è stata ritirata una merci in arrivo e idonea conservazione degli alimenti; scheda anamnestica di autodichiarazione, con raccol- • Obbligo di sanificare cucina e mensa 3 volte al gior- ta di dati su possibili segni/sintomi riferibili a COVID no con prodotto sanificante a base alcolica, con regi- 19 e recente esecuzione tampone e/o test sierologico; strazione su apposito modulo. • ad ogni partecipante all’esercitazione è stato conse- gnato un modulo con le istruzioni per la protezione Area consumo pasti COVID: mascherine, distanziamento, percorsi, con L’area del consumo pasti è stata coperta e delimitata successiva firma da parte di ognuno su registro di con pavimentazione facilmente pulibile. Le superfici presa visione. È stata affissa, in vari punti dislocati dei tavoli e delle panche in materiale lavabile e disin- nell’area di accoglienza, cartellonistica recante analo- fettabile, sono state sanificate con prodotti a base di ghe informazioni; ipoclorito di sodio in misura tra 0,1% e 0,5%. Sono • all’interno dell’area è stato sempre obbligatorio l’u- stati utilizzati vassoi e stoviglie monouso composta- so della mascherina chirurgica e disponibilità in più di bili per il consumo dei pasti ed è stato garantito il di- dispenser con gel sanificanti per le mani. stanziamento interpersonale di almeno 1 metro. L’attività esercitativa si è conclusa con assenza di casi Ingresso successivo all’area: controllo sistematico positivi e di sintomi e/o segni riferibili al COVID 19. Cervene | 5
Notizie in breve A San Marino, verso una scuola sulle maxiemergenze Medici, psicologi, esperti di comunicazione, volontari e altre figure si sono confrontate il 3 ottobre scorso a San Marino nel primo workshop per organizzare la “Medis”: una nuova scuola di formazione internazio- nale che, tra gli scopi, ha quello di diventare una re- altà utile a tutti i Paesi aderenti all'Accordo sui Rischi maggiori del Consiglio d'Europa. Al centro dell'orga- nizzazione il CEMEC, Centro europeo per la medi- cina delle emergenze e delle catastrofi. Il CEMEC è Scuola di Formazione Internazionale di riferimento di l’unico Ente di Formazione sanitaria esistente all’in- tutti i Paesi aderenti all’Accordo sui Rischi Maggiori. terno dell’Accordo sui Rischi Maggiori del Consiglio Il progetto ha già visto la sua nascita ufficiale sancita d’Europa cui aderiscono, oltre i paesi europei, anche da un Protocollo d’Intesa tra i cinque paesi fondatori molti Paesi dell’ex Unione Sovietica e ha l’obiettivo (San Marino, Russia, Ucraina, Malta, Slovacchia) fir- di realizzare la Medis (Maxi Emergencies and Di- mato a Paestum il 22 gennaio 2020, con la collabora- sasters International School) destinata a divenire la zione del Cervene. Adeguate l'Unità di Crisi Maria Luisa Danzetta nuova Regionale e quelle locali responsabile di IUVENE Il 15 settembre 2020 con Decreto dirigenziale n. 296 Maria Luisa Danzetta è stata nominata responsabi- il Dirigente U.O.D. di Sanità Pubblica Veterinaria, Pa- le del Centro di riferimento nazionale IUVENE, il olo Sarnelli ha adeguato la composizione dell'Unità Centro di Referenza Nazionale per l'Igiene Urbana di Crisi Regionale (UCREVSA) e delle Unità di Cri- Veterinaria e le Emergenze Non Epidemiche presso si Locali (UUCCLL) in base all'intesa Stato Regioni l'IZSAM di Teramo. Ricordiamo che IUVENE tra i n.61/CSR dell'8 aprile 2020. Il decreto ha disposto vari compiti, ha quello di predisporre programmi di l'integrazione delle competenze con quelle relative formazione in igiene urbana veterinaria ed emergenze alla gestione delle Emergenze non Epidemiche mo- non epidemiche, rivolti agli operatori delle ammini- dificando la composizione dell'UCREVSA e delle strazioni locali, ai veterinari delle Asl e libero-pro- UUCCLL. Inoltre il decreto stabilisce che ogni Unità fessionisti e ai volontari, capaci di rispondere alle di Crisi Locale deve essere permanentemente dispo- richieste sempre diverse e crescenti in questo campo nibile e prontamente attivabile, anche attraverso il a livello nazionale e internazionale. Alla dottoressa servizio di pronta disponibilità, attraverso contatti te- Danzetta gli auguri del Cervene. lefonici dedicati e hardware portatili connessi in rete, con aggiornamento dei piani di emergenza. Nasce la Società Italiana delle Scienze Forensi Veterinarie È stato sottoscritto ad Amalfi, l’atto costitutivo del- la Società Italiana delle Scienze Forensi Veterinarie. 40 i Soci Fondatori, tutti provenienti da un percorso formativo ultra specialistico nel campo delle Scienze Le nuove frontiere della Forensi Veterinarie e fortemente motivati a far cre- Medicina Veterinaria scere questa nuova branca della medicina veterinaria. Orlando Paciello è il primo Presidente della Società. Le nuove frontiere della Medicina Veterinaria: il mo- dello di complementarietà e coessenzialità tra enti. Questo il titolo del dell'ottavo meeting della veteri- “Infestanti ed emergenze”, la naria salernitana organizzato a Paestum il 10 ottobre conferenza nazionale 2020 dall'Ordine dei medici veterinari di Salerno. Il meeting ha affrontato uno dei temi più innovativi “Ricadute socio-economiche dei sismi sui territori, della medicina veterinaria da un punto di vista del tra- sulle filiere agroalimentari e sui sistemi zootecnici” sferimento delle conoscenze, e ospitati i protagonisti è il titolo degli interventi di Raffaele Bove e Edoardo della realizzazione del Polo Integrato regionale. Grieco che, in qualità di membri del Cervene e Asl Tra i relatori Romano Marabelli, Presidente onorario Salerno, hanno tenuto alla Conferenza Nazionale sul- della World Organisation for Animal Health (OIE). la Disinfestazione dell’A.N.I.D. di ottobre 2020. 6 | Cervene
Smaltimento delle carcasse per interramento, le procedure in Regione Campania La seconda puntata di un approfondimento nato dal decreto sulle procedure di smaltimento in caso di peste suina africana di Giovanna Fierro Dirigente veterinario Asl Napoli 2 Nord e Guido Rosato Dirigente veterinario Asl Napoli 1 Centro L’argomento riguardante la possibilità di smaltimento di animale abbattuto; le carcasse devono essere dispo- delle carcasse tramite interramento è stato recente- ste in monostrato; mente ed esaustivamente affrontato nella stesura delle • formazione di un cassonetto perimetrale della lar- procedure di smaltimento carcasse in caso di PSA, ghezza e profondità di almeno 1 metro, utilizzando Decreto Dirigenziale n. 116 del 17 aprile 2020 “Peste argilla di fondo scavo compressa, per evitare che le suina africana – approvazione delle mappe di rischio acque di saturazione dei terreni circostanti entrino e delle procedure per lo smaltimento delle carcasse”. nella fossa; Le procedure sono state elaborate in collaborazione • copertura delle carcasse con 2 m di terreno. con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mez- Le pareti della fossa e del fondo devono essere co- zogiorno (IZSM) con il supporto tecnico/scientifico sparse di calce viva. Fra le carcasse degli animali si dell’Osservatorio Epidemiologico Regionale e del devono aggiungere disinfettanti, al fine di limitare nel Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urba- tempo i possibili attacchi da gasteropodi, lombrichi e na (CRIUV), adattandole alle realtà della regione animali predatori. Campania. Proponiamo la seconda parte dell’artico- Laddove, invece, si preveda un Infossamento in ter- lo. La prima sezione reno "sufficientemente" impermeabile con è disponibile raccolta di percolato le operazioni da sul numero pre- eseguire sono le seguenti: cedente, scari- • escavazione di una fossa pro- cabile in pdf fonda 2 m, la cui superficie deve su www.cer- essere di 0.5-0.7 m2 per quinta- vene.it alla le di animali abbattuti; voce rivista. • la base della fossa deve avere un’inclina- Smaltimento zione con penden- per infossamento za dell'1-2%; in loco: caratteri- • realizzazione del stiche tecniche cassonetto ai lati e La fossa deve sul fondo della fossa essere pro- sostituendo i terreni fonda alme- sabbiosi con le argil- no 2,5-3 m. le di fondo scavo, in Per quanto modo tale da evita- riguarda l'area del fondo, re che le acque di sono necessari 0,5-0,7 m2 infiltrazione del per quintale di animali ab- terreno colti- battuti. Quando le condizioni vato conflu- del terreno lo consentono e iscano nel- quando sono disponibili at- la fossa trezzature adeguate, possono stessa; essere scavate fosse o trincee • posa più profonde e più ampie, da sul fondo 3,5 metri a 6 metri, secondo del casso- le condizioni del terreno, del netto ar- tipo di scavo e dell'attrezzatura disponibile. Per ogni gilloso di uno metro in più di profondità, il numero di animali per strato di 15 cm ogni 4 m2 di superficie può essere raddoppiato. di terreno sabbioso, prima della deposizione delle car- Nel caso il terreno ove si intenda infossare sia natu- casse, in modo da creare un drenaggio dei liquidi di ralmente impermeabile e non si proceda al recupero putrefazione verso il pozzetto di raccolta dei perco- di percolati le operazioni da eseguire sono le seguenti: lati; • escavazione di una fossa profonda almeno 2 m, la • realizzazione di un pozzetto in calcestruzzo, la cui cui superficie deve essere di 0.5-0.7 m2 per quintale base poggia almeno un metro più in basso del fon- Cervene | 7
do della fossa. Dalla base, mediante anelli di calce- struzzo, il pozzetto arriva fino alla superficie della fossa. Il pozzetto deve essere realizzato con tubi di cemento forati nella parte inferiore che poggia in un «filtro inverso», costituito da ghiaia e sabbia, in grado di raccogliere i percolati che vi confluiscono; • copertura delle carcasse con almeno 2 m di terreno in un unico strato; • protezione dell'intera fossa con un telo impermeabi- le che viene fissato al di fuori del cassonetto di argilla, in modo da impedire l'ingresso nella fossa di acque piovane. Questo sistema prevede il recupero periodico dei percolati. Anche in questo caso durante l’esecuzione dell’intervento, le pareti della fossa e il fondo sono cosparsi con calce, mentre sulle carcasse degli ani- mali è asperso disinfettante per limitare l’attacco di gasteropodi, lombrichi e predatori. Nel caso di Infossamento mediante impermeabilizza- zione artificiale del terreno con raccolta di percolato sostanzialmente il sistema è lo stesso del precedente, ovvero deve essere riportato del terreno argilloso per conferire il necessario grado d’impermeabilizzazione al fondo e alle pareti della fossa. Per scavare questo stante < 5m (laddove il dato sia disponibile); tipo di fossa, che richiede tempi di esecuzione piut- Questi dati sono stati combinati tra loro ottenendo una tosto lunghi, è necessario disporre di adeguati mezzi rappresentazione del territorio regionale, in cui il trac- speciali, di personale qualificato e della collaborazio- ciato record fornisce indicazioni relative a: ne di ditte esterne. Questa metodica può essere utiliz- 1. Tessitura del suolo; zata solo quando i capi da interrare sono pochi. 2. Pendenza; Infine laddove si intenda procedere all’Infossamento 3. Comune; mediante impermeabilizzazione artificiale del terreno 4. Provincia; senza raccolta di percolati l’intervento si articola nelle 5. ASL; seguenti fasi: 7. Area del singolo poligono. • sbancamento di una fossa di 2 metri e posa all'inter- Ulteriori livelli cartografici, utili alle amministrazioni no di un unico telo sintetico ad impermeabilità garan- comunali per l’individuazione di aree di interramento, tita; i lembi devono rimanere all'esterno della fossa; sono: • all’interno del telo viene posato uno strato di 50 cm 1. Centri abitati; di terreno; 2. Allevamenti; • disposizione delle carcasse in unico strato e copertu- 3. Eventi franosi; ra con 1 m di terreno naturale; 4. Carta tessiturale dei suoli; • chiusura dei lembi del telo impermeabile al di so- 5. Cave dismesse. pra del terreno e copertura dei lembi con un ulteriore L’intero impianto informativo è messo a disposizione metro di terreno. In questo modo le carcasse risultano dei comuni attraverso I.Ter Campania, l’hub cartogra- avere una copertura di 2 m. fico regionale che raccoglie l'anagrafe on-line delle Questa metodica serve a evitare che i liquidi di pu- entità e degli eventi territoriali della regione, realiz- trefazione possano fuoriuscire dall'involucro e che le zata a sostegno delle attività istituzionali degli Enti acque d’infiltrazione vi possano entrare. Il telo deve Locali. essere impermeabile e resistente. L’area è recintata, La fonte dati geografici utilizzati è rappresentata da sono vietati l'edificazione, il pascolo, la coltivazione quanto messo a disposizione dalla Regione Campania e la raccolta di foraggi. Anche in questo caso, quando – Dati pubblicati dal Sistema Informativo Territoriale si scava la fossa, le pareti e il fondo devono essere (SIT). Per la carta tessiturale dei suoli: Regione Cam- cosparsi con abbondante calce. pania, D.G. Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Carta dei Sistemi Terre e dei Sottosistemi Pedologici Mappatura di aree potenzialmente idonee all’in- della Campania. https://sit2.regione.campania.it/con- terramento tent/carte-pedologiche. Per i dati sugli allevamenti Ai fini dell’individuazione delle aree che potrebbero suini: Banca Dati Nazionale, Sistema Informativo Ve- essere adatte all’interramento, sono stati individuati i terinario (VetInfo). seguenti criteri: 1. Pendenza del territorio – esclusi terreni con pen- Gli Autori ringraziano i partecipanti al gruppo di la- denza > 10%; voro regionale che ha portato alla stesura del decreto 2. Carta tessiturale dei suoli; e cioè i rappresentanti della UOD regionale, del CRI- 3. Livello della falda – esclusi terreni con falda sotto- UV e dell’ORSA. 8 | Cervene
INSERTO POLO INTEGRATO E CENTRI DI RIFERIMENTO CRIUV / CRISSAP CRIPAT / CRESAN Polo Integrato Sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria L’istituzione del “Polo Integrato” (P.I.) per l’eroga- Mezzogiorno. In Campania, attraverso il Polo Inte- zione delle prestazioni sanitarie veterinarie di elevata grato, si sviluppa una nuova prospettiva per la Sanità complessità, la didattica e la ricerca finalizzata in ma- Pubblica Veterinaria: esso è diventato uno strumento teria di sicurezza alimentare e sanità pubblica veteri- di cooperazione innovativo ed eccezionale per la Pub- naria” approvato con delibera del Consiglio di Am- blica Amministrazione, capace di rendere più evoluto ministrazione dell’Università n. 42 del 18/10/2010 e competente il momento di sintesi strategica nell’am- e con DGRC n. 867/2010 rappresenta l’opportunità bito della sanità pubblica con la realizzazione, attra- di cambiamento attraverso la riprogettazione delle verso scambi e molteplici competenze, degli obiettivi organizzazioni nell’ottica di una strategia comples- prefissati in ambito programmatico regionale. siva di revisione della spesa e viene proposto quale L’operatività del Polo Integrato è assicurata attra- modello di coessenzialità e lavoro interdisciplinare. verso i Centri di Riferimento Regionali in materia di La coessenzialità si fonda sulla collaborazione tra Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria, enti, in particolare l’insieme delle risorse che deri- istituiti dalla Giunta Regionale, su proposta dell’As- vano dal “know how” della formazione universita- sessorato alla Sanità e dell’Assessorato alla Ricerca ria (Università Federico II di Napoli), dalla logistica Scientifica, sul modello operativo del Centro di Ri- e programmazione delle AASSLL territoriali e dalla ferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria ricerca di laboratorio sempre più mirata all’innova- (CRIUV) e da strutture da individuare con appositi zione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del atti convenzionali. Il nostro inserto dedicato al Polo Mezzogiorno (IZSM). Tutto questo è stato possibile Integrato completa quella che è la comunicazione dei attraverso l’attiva partecipazione di una cabina di re- centri di riferimento avviata dal Cervene. In questo gia con l’Assessorato regionale all’Università e alla inserto troverete informazioni e approfondimenti che ricerca scientifica, l’Assessorato regionale alla Sanità, arrivano dai centri di riferimento in Campania. il Rettore Università Federico II di Napoli, il Diretto- re Generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Cervene | 9
C.Ri.S.Sa.P CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA SANITARIA DEL PESCATO Lo sfruttamento delle risorse ittiche inizia sulle nostre tavole: numeri e consigli di Gianluigi Paduano Università degli studi di Napoli “Federico II” - Medicina Veterinaria – componente C.Ri.S.Sa.P Ci troviamo in un’epoca in cui bisogna fare i conti pescati che rappresenta oltre il 60% delle quantità con la sovrappopolazione, se si considera che siamo consumate, rispetto ai prodotti di allevamento. Ana- quasi 8 miliardi di persone sulla Terra. Sembrerebbe lizzando la ripartizione percentuale per varietà ittica dunque lecito domandarsi per quanto ancora le riserve dei consumi domestici, si osserva come nel 2019 i idriche e alimentari della superficie e dei mari saranno pesci incidano per oltre il 60% in volume, seguiti dai in grado di sostenerci e quanto e cosa possiamo fare molluschi, con un’incidenza del 26% in volume (per per sopperire al problema. Il rapporto della FAO “Lo il 50% cozze) e i crostacei con una quota pari al 5%. stato della pesca e dell’acquacoltura mondiale (SO- Le tre specie ittiche più consumate, sul territorio na- FIA)”, dell’8 giugno 2020, fornisce i trend dell’ultimo zionale, sono rappresentate dall’orata (17,1%), spigo- biennio relativi alla produzione ittica e consumo di pe- la (9,2%) e alici (9,1%) (BMTI-2019). sce sull’intero pianeta. Si stima che la produzione itti- La pesca più insostenibile è quella praticata nel Mar ca globale attualmente sia di 179 milioni di tonnellate, Mediterraneo e Mar Nero che registra un sovrasfrut- di cui 156 milioni destinati al consumo umano. tamento degli stock ittici del 62,5% (SOFIA). Tali numeri dovrebbero già far riflettere cir- Molte delle sub-aree geografiche, in cui ca l’impatto antropico sui grandi bacini è suddiviso il Mar Mediterraneo, sono acquei del pianeta, tuttavia, ancor più sottoposte a un’eccessiva pressione di allarmanti sono le previsioni relative pesca. Ad esempio, nel Mar Adriatico al prossimo decennio. Si prevede che settentrionale e meridionale si registra nel 2030 la produzione ittica totale sia una pesca eccessiva di acciughe e sar- destinata ad arrivare a 204 milioni di dine. Situazione analoga per la soglio- tonnellate, con un incremento del 15% la nell’Adriatico settentrionale e Mar rispetto al 2018. Anche le stime relative Ionio Occidentale e per il Nasello, che al consumo di pesce pro capite mondiali addirittura, è sovrapescato in tutte le sette sono destinate a crescere nel prossimo decen- sub-aree geografiche d’Italia. nio, si raggiungeranno i 21,5 chilogrammi rispetto Con tali dati alla mano appare fondamentale lo svi- agli attuali 20,5 chilogrammi pro capite. luppo sostenibile dell’acquacoltura e una più efficace In Europa, attualmente, il consumo medio pro capite gestione delle risorse ittiche. si attesta sui 24,3 kg, anch’esso crescente rispetto ai Il rapporto SOFIA prevede che, su scala mondiale, valori degli anni precedenti. Il pesce di cattu- “l’espansione dell’acquacoltura con- ra ha costituito circa il 76% di tale tinuerà, anche se con un ritmo valore (Il mercato ittico più lento e nel prossimo dell’UE, 2018-EU- decennio il pesce d’al- MOFA).L’Italia levamento contribuirà si posiziona al a incrementare la quarto posto quota del consu- in Europa mo e del com- per consumo mercio”. di pesce con Attualmente l’Ita- 25,4 Kg/pro lia con 814 impianti capite, prece- attivi di acquacoltu- duta da Porto- ra produce 140 mila gallo, Spagna tonnellate l’anno di e Francia. Nel prodotti freschi, 2019, in Italia, che rappre- la categoria di sentano prodotti della pesca circa più consumata è quel- il la dei prodotti freschi 10 | Cervene
C.Ri.S.Sa.P CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA SANITARIA DEL PESCATO 40% della produzione nazionale, concentrati per cir- ca la metà sulla molluschicoltura. Tuttavia delle circa 100 mila tonnellate di orate e spigole annualmente consumate in Italia, solo 15-16 mila tonnellate deri- vano da impianti di acquacoltura nazionali. La restan- te quota deriva da allevamenti di Grecia, Croazia e Turchia. Circa l’80% delle specie ittiche che giunge sulle nostre tavole è rappresentato da prodotti della pesca di importazione di cattura o allevamento. Si auspica, quindi, nello sviluppo di tecnologie più in- TONNO ALLETTERATO (Euthynnus allettera- novative che aumentino la competitività commerciale tus) delle imprese nazionali, con l’utilizzo anche di nuove Corpo fusiforme a sezione quasi circolare. La prima specie ma che, soprattutto, incrementi la produzione pinna dorsale sollevata termina quasi a ridosso della di specie già avviate all’acquacoltura, come indica- seconda. Il corsaletto presenta striature sinuose e cra- to nel “Programma nazionale triennale della pesca e nialmente alla regione ventrale si distinguono macule dell’acquacoltura 2017-2019, Mipaaf”. Considerando scure che ben risaltano sul fondo argenteo. Eccellente quanto finora evidenziato, sarebbe auspicabile che apporto proteico (22-33%) e di grassi (7%). ciascuno faccia la propria parte per la salvaguardia delle risorse ittiche mondiali e degli ecosistemi, a par- tire dal consumatore finale. La stretta dipendenza tra domanda e offerta crea un circolo vizioso che vede il consumo reiterato delle medesime specie. Al momen- to dell’acquisto, al banco del pesce, sarebbe giudizio- so scegliere le specie in base alla stagionalità delle stesse e preferibilmente ricercare “il miglio 0”, anche nell’ottica della prevenzione di problematiche di tipo sanitario. La scarsa conoscenza di alcuni prodotti della pesca influenza negativamente il consumatore al momento dell’acquisto, lasciando in penombra specie ittiche PALAMITA (Sarda sarda) con caratteristiche eccellenti dal punto di vista orga- Corpo fusiforme con diametri trasversi leggermente nolettico, nutrizionale e nutraceutico. Ad esempio, ridotti. La prima pinna dorsale sollevata termina quasi alcune specie della famiglia Scombridae in questo pe- a ridosso della seconda. La regione dorsale del cor- riodo dell’anno sono particolarmente frequenti lungo po presenta striature oblique ad andamento piuttosto le nostre coste. Il Tombarello, il tonno alletterato, la regolare, regione ventrale argentea. Notevole apporto palamita e lo sgombro rappresentano specie “neglet- proteico (17,4%) e di grassi (8,9%) con discreta quan- te” con un alto valore gastronomico e prezzi molto tità di EPA (7,8%) e DHA (22,6%). contenuti. SGOMBRO (Scomber scombrus) Corpo fusiforme, tendenzialmente a sezione circolare. TOMBARELLO (Auxis rochei) La prima pinna dorsale è ben distinta dalla seconda, Corpo fusiforme, molto idrodinamico a sezione pres- che è particolarmente piccola e seguita da pinnule. Il sappoco circolare. La prima pinna dorsale sollevata corsaletto mostra riflessi metallici e striature nere su appare ben distante dalla seconda. Il corsaletto pre- fondo bluastro. Regione ventrale argentea con riflessi senta striature ad andamento irregolare. Ottimo ap- metallici. Ottimo apporto proteico (17%) e di grassi porto di proteine (17,7%) e di grassi (8,3%), partico- (12,5%), Epa (6,3%) e DHA (25,5%). larmente ricco in DHA (33%). Cervene | 11
C.RI.P.A.T. CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RISTORAZIONE PUBBLICA E COLLETTIVA E PRODUZIONI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI Sicurezza alimentare e COVID-19 nella ristorazione scolastica: le azioni sostenibili di Carmela Vallone Scienze e Tecnologie Alimentarie PhD Sanità Pubblica e Medicina Preventiva (componente C.RI.P.A.T.) La pandemia provocata da COVID-19 ha improvvisa- l’uomo, prima circolanti solo in altre specie animali mente cambiato le abitudini e gli stili di vita di tutti, a “spillover”, ovvero“salto interspecifico”, sia sostan- livello mondiale. In Italia circa 10 milioni di bambine, zialmente dovuto all’elevato impatto umano sugli bambini e adolescenti stanno vivendo le conseguen- ecosistemi. ze negative di questa crisi, tra chiusura delle scuole e isolamento sociale. Ristorazione scolastica e misure di contenimento Nell’ambito dell’istruzione, così fondamentale nella Nel corso della pandemia sono stati emanati numerosi vita di bambini, bambine e ragazzi, è necessario ga- documenti tecnico-scientifici, sia a livello nazionale rantire un rientro a scuola in sicurezza per tutti (UNI- che regionale, in merito alle misure di contenimento CEF Italia). riguardanti totalmente o in parte la refezione scola- Il servizio mensa, compreso nel “tempo scuola”, con- stica. In Campania allo scopo di omologare a livello divide le finalità educative del progetto formativo regionale l’approccio tecnico-scientifico nella gestio- scolastico di cui esso è parte, svolgendo anche un ul- ne del servizio di ristorazione scolastica, il Centro di teriore funzione di educazione all’alimentazione sana Riferimento per la Ristorazione Pubblica e Collettiva nel rispetto delle esigenze individuali (determinate (C.Ri.P.A.T.) ha emanato la nota “Indicazioni Tec- da ragioni di salute o di religione) e in condizioni di niche circa la Refezione Scolastica 2020-2021 ed il uguaglianza nell’ambito di un progetto formativo co- rischio COVID-19”, disponibile sul sito www.cerve- mune. ne.it alla sezione download, dove sono riportate Nel contesto dell’applicazione delle misu- procedure e riflessioni critiche allo scopo di re di prevenzione dei contagi del virus supportare corrette valutazioni nella rior- SARS-CoV-2, nell’ambito della risto- ganizzazione del servizio in merito a fasi razione scolastica, al fine di garantire di preparazione e somministrazione pa- la sicurezza alimentare e nutrizionale, sti, procedure per la gestione dei pasti contribuire a sostenere la tenuta eco- consumati nel refettorio e/o in aula e nomica e sociale della filiera agroali- formazione degli operatori. mentare, ridurre al minimo l’impatto In generale, la “riorganizzazione” del ambientale del servizio, è di fondamen- servizio di ristorazione, alla luce del tale importanza adottare le opportune rischio di contagio da SARS-CoV-2, se- soluzioni tecniche che possano garantire il guirà fondamentalmente 2 filoni: consumo del pasto in sicurezza, il mantenimento - organizzazione degli spazi, dei percorsi e di elevati standard organolettici e un servizio a ridotto delle procedure nell’ambito dei terminali di consumo impatto ambientale, in linea con il “Decreto Ministe- (scuole) riale n.65 del 10 Marzo 2020 Criteri ambientali mini- - modalità di erogazione del servizio, soprattutto in mi per il servizio di ristorazione collettiva e fornitura relazione al menù, al confezionamento ed alla som- di derrate alimentari”. ministrazione (monoporzione, lunch box, vassoio Tale approccio tecnico-scientifico è perfettamente in personalizzato, multiporzione con scodella mento in linea con la visione olistica One Health, ossia un mo- loco). dello sanitario basato sull'integrazione di discipline Le scuole, pertanto, dovranno identificare soluzioni diverse e sul riconoscimento che la salute umana, la organizzative specifiche per ogni struttura che con- salute animale e la salute dell’ecosistema siano legate sentano di assicurare il necessario distanziamento indissolubilmente (Istituto Superiore di Sanità.) attraverso la gestione degli spazi (refettorio, classio La One Health, in particolare, è un approccio idea- altri locali idonei) e/o dei tempi di consumo. le per raggiungere la salute globale perché affronta La somministrazione dei pasti nelle scuole, infatti, i bisogni delle popolazioni più vulnerabili sulla base può avvenire nei locali mensa o in altri spazi, come dell’intima relazione tra la loro salute, la salute dei le aule didattiche, in modo da garantire la sicurezza loro animali e l’ambiente in cui vivono. Tale approc- degli utenti rispetto alla possibilità di contagiarsi du- cio globale risulta essere l’unica scelta possibile se rante i contatti che avvengono per lo svolgimento di si pensa che la comparsa di nuovi virus patogeni per tali attività. 12 | Cervene
C.RI.P.A.T. CENTRO DI RIFERIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RISTORAZIONE PUBBLICA E COLLETTIVA E PRODUZIONI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI Il menù scolastico potrà essere adattato mantenendo mi-nistrazione mediante “scodellamento” adottando tuttavia un’articolazione confacente a garantire un opportune modifiche organizzative. Dal punto di vista apporto nutrizionale corretto e la gradevolezza delle operativo è possibile, inoltre, dotarsi di carrelli per la pietanze, prevedendo anche l’inserimento di qualche distribuzione dotati di “sistemi di separazione” che piatto unico, così come previsto nell’ambito delle li- possono facilitare le operazioni di somministrare del nee guida per la ristorazione scolastica. In merito alle pasto ai bambini in classe. attraverso il personale ad- modalità di erogazione del servizio soprattutto duran- detto opportunamente formato e dotato dei dispositivi te le fasi di confezionamento e conseguente sommini- di protezione individuali. strazione, dovrà essere riformulato il processo anche La strategia di uscita dalla fase emergenziale della prevedendo la dotazione delle attrezzature necessarie pandemia, quindi, richiede nell’ambito della ristora- all’espletamento del servizio e/o differenti modalità zione scolastica l’adozione di provvedimenti di pre- di confezionamento. venzione dei contagi, inquadrati in una visione glo- In merito alla modalità di confezionamento e con- bale, capace di coniugare la tutela della salute degli seguente somministrazione del pasto, il Piano utenti e la tutela ambientale. Scuola 2020-2021 (Decreto Ministero dell’Istruzione n.39 del 26/06/2020) invita le istituzioni scolastiche Bibliografia e sitografia ad identificare “soluzioni organizzative ad hoc che • Unicef - WHO “Key messages and actions for consentano di assicurare il necessario distanziamen- COVID-19 prevention and control in schools”. to attraverso la gestione degli spazi (refettorio o al- March 2020 tri locali idonei), dei tempi (turnazioni), e in misura • https://www.iss.it residuale attraverso la fornitura del pasto in “lunch box” • Stralcio Verbale n. 82 del 28 maggio 2020 del Co- per il consumo in classe”, mentre secondo il Decreto mitato Tecnico Scientifico Ministero dell’Istruzione n. 87 del 6 agosto 2020 • Decreto Ministeriale n.39 del 26/06/2020 “la somministrazione del pasto deve prevedere la di- • Decreto Ministeriale 80 del 3/08/2020 stribuzione in mono-porzioni, in vaschette separate • Rapporto ISS COVID-19 n. 32/2020. Indicazio- unitariamente a posate, bicchiere e tovagliolo monou- ni ad interim sul contenimento del contagio da so e possibilmente compostabile”. SARS-CoV-2 e sull’igiene degli alimenti nell’am- Tale discrepanza normativa in merito al modello or- bito della ristorazione e somministrazione di ali- ganizzativo del servizio potrebbe determinare scelte menti ISS (Istituto Superiore di Sanità) “Versione non consapevoli e non ottimali per il raggiungimento 27 maggio 2020” degli obiettivi del servizio ovvero garantire un pasto • “Covid-19, Il Decalogo degli Igienisti per la ri- sicuro e gradevole con conseguente riduzione dello apertura di bar, ristoranti, pub e assimilabili Pa- spreco alimentare e dell’impatto ambientale del ser- norama della Sanità. 11/05/2020” SITI (Società vizio così come indicato nel Decreto Ministeriale del Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità 10 Marzo 2020 “Criteri ambientali minimi per il ser- Pubblica) vizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate • www.wwf.it alimentari”. • Documento per la pianificazione delle attività Il pasto confezionato in monoporzioni e/o lunch box scolastiche, educative e formativeintutte le Isti- presenta alcune criticità sia in termini di mantenimen- tuzioni del Sistema nazionale di Istruzione per to del distanziamento sociale che dal punto di vista l’anno scolastico 2020/2021 (Piano scuola 2020- dell’impatto ambientale. 2021) - Ministero dell’istruzione Ministero dell’I- In particolare, dal punto di vista pratico, gli utenti es- struzione sendo bambini non sono autonomi nell’apertura delle • Ministero dell’Istruzione Ministero dell’Univer- vaschette termosaldate per cui necessitano dell’aiuto sità e della Ricerca MIUR Adozione del "Docu- degli addetti per l’apertura, dal punto di vista nutrizio- mento di indirizzo e orientamento per la ripresa nale le pietanze confezionate in monoporzione risul- delle attività in presenza dei servizi educativi e tano essere, generalmente, meno appetibili e questo delle scuole dell'infanzia" incide sul completo consumo del pasto e, quindi, an- • Linee di indirizzo nazionali per la ristorazione che sull’aumento dello spreco alimentare. Dal punto ospedaliera, assistenziale e scolastica - Ministero di vista della sostenibilità si verificherebbe un aumen- della Salute 2020 to dell’impatto ambientale in quanto aumenta la pro- • Decreto Ministero dell’Istruzione n. 87 del 6 ago- duzione di rifiuti e dell’utilizzo di imballaggi (conte- sto 2020 nitori monouso e film di chiusura, posate, etc.). • Decreto Ministeriale n.65del10marzo 2020 “Cri- Quindi, per garantire il pasto in sicurezza durante teri ambientali minimi per il servizio di ristora- la refezione scolastica, si può mantenere il modello zione collettiva e fornitura di derrate alimentari” organizzativo di trasporto in multiporzioni e som- Cervene | 13
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