GIOCHIAMO - Parrocchia San Giovanni Battista alla Creta
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
289 • ANNO LI • N. 3 MAGGIO/GIUGNO 2018 GIOCHIAMO TUTTI!
2 LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA ALLA CRETA Piazza San Giovanni Battista alla Creta, 11 • 20147 Milano e-mail: sgbcreta.milano@tin.it • http://www.creta.altervista.org/ Questi i numeri di telefono: Fraternità francescana 02.41.72.66 Ufficio parrocchiale 02.41.72.67 Oratorio 02.41.50.053 Cinema-Teatro 02.41.53.404 Fax e tel. Centro di ascolto 02.41.50.611 La comunità religiosa è composta da: Fra Paolo Ferrario guardiano e parroco Fra Andrea Ferrari vicario parrocchiale Fra Pierino Rubaga collaboratore parrocchiale Fra Lucio Monti insegnante Fra Pietro M. Tassi psicoterapeuta La chiesa è aperta: - nei giorni festivi dalle 7 alle 19.30 - nei giorni feriali dalle 7 alle 19.30 Le messe sono celebrate: - nei giorni festivi alle 8.30 - 10 - 11.30 e 18 (vigiliare alle 18) in estate alle 8.30 - 11 e 18 (vigiliare alle 18) - nei giorni feriali alle 8 e 18 I confessori sono disponibili: tutti i giorni, a chiesa aperta suonando il campanello apposito primo venerdì del mese: dalle 21 alle 22.30 domenica e festivi: nella mezzora che precede ogni messa Rivista della Parrocchia S. Giovanni Battista alla Creta Informazioni e indirizzi utili: Milano La Segreteria parrocchiale (per certificati e documenti) è aperta ANNO LI - N. 3 (289) MAGGIO/GIUGNO da lunedì a venerdì: dalle 9 alle 11.30 2018 martedì e venerdì: dalle 15 alle 17.30 Costo annuo di redazione, stampa e distribuzione: euro 18,00 Il Centro di ascolto Redazione: Clara Damele, Paolo Scolamacchia riceve ogni lunedì e venerdì: dalle 9.30 alle 11 Impaginazione: Bruno Maggi distribuzione viveri e indumenti: martedì dalle 16 alle 17 Direttore responsabile: Massimiliano Taroni Suore della Carità di S. Giovanna Antida Reg. Trib. di Milano, 22.1.1968 - n. 17 Casa di accoglienza - Via Zurigo, 65 02.41.57.866 Con approvazione ecclesiastica e dell’Ordine Circolo A.C.L.I. "Oscar Romero" 02.36.53.01.01 Stampa Centro Diurno Educativo Creta 02.48.300.093 Olivares srl - Robecco sul Naviglio (MI)
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 3 LA VOCE DEL PARROCO La gioia del Vangelo diventa carità Cari parrocchiani, tetto e calare il malato proprio davanti a Gesù. rifacendoci Davvero la gioia del Vangelo diventa carità quando all’“Esortazione apostolica” dedi- sappiamo accogliere con amicizia il Signore e ci cata all’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, mettiamo in ascolto attento e disponibile della anche noi, come papa Francesco, abbiamo voluto sua Parola. Davvero la gioia del Vangelo diventa fermare la nostra attenzione sulla gioia del Van- carità quando sappiamo vincere timidezze e ti- gelo nella vita cristiana. tubanze, sfiducia e rassegnazione e ci gettiamo Lo abbiamo fatto durante gli Esercizi Spirituali ad aprire nuovi varchi per fare il bene, con co- Parrocchiali e lo abbiamo riproposto durante i raggio ed inventiva, lavorando insieme per lo Giorni della Creta, attraverso la testimonianza stesso obiettivo, con una fiducia ed una generosità di alcune esperienze particolarmente significative grande che talvolta può sembrare incoscienza, di gioia e carità. Mi piace qui ricordare la serata come quella dimostrata nel Vangelo. con suor Luisa, suora della carità che ha vissuto un po’ con noi nella comunità di via Zurigo, e che ora vive e lavora presso il “Piccolo Rifugio” di via Antonini, realtà particolarmente articolata di servizi per persone anziane e disabili. Con vi- vacità, simpatia e profondità di contenuti ha presentato il tema “La gioia del Vangelo diventa carità” proponendoci innanzitutto l’ascolto del brano musicale “La canzone mononota” pre- sentato dal complesso “Elio e le Storie Tese” al Festival di Sanremo 2013. Con questa canzonetta abbiamo cercato di capire che la carità è la stessa realtà di Dio che è amore, donato a noi nella concretezza di Gesù Cristo, e sempre all’opera con la fantasia libera e innovativa dello Spirito. Ce lo conferma questa certezza della nostra fede: «Dove c’è amore, c’è Dio». Dio è amore: è l’unico dinamismo sempre all’opera, la medesima sor- gente della carità, riversata in noi e da ciascuno di noi accolta e distribuita in mille forme nella vita e nell’impegno di ogni giorno, nei gesti più Suggestiva e significativa è stata la conclusione semplici e quotidiani, come nelle scelte più im- dell’incontro. Suor Luisa ci ha mostrato l’imma- pegnative e coraggiose. Così il Dio d’amore, gine di una statua che si trova a Kaunas (Lituania) attraverso questa unica nota che è la carità, con- ed è chiamata “Seminatore di stelle”. Come si tinuamente crea vita in varietà e pienezza. E può vedere nella foto, durante il giorno non ci si tutto questo, terribilmente semplice e concreto, fa molto caso: sembra semplicemente uno tra i quotidiano e significativo, ci porta ad andare tanti bronzi ereditati dal vecchio regime sovietico. oltre una mentalità, così diffusa nella società e Ma quando arriva la notte ecco che la statua, il- talvolta anche nella Chiesa, basata sull’efficien- luminata dal lampione, svela il perché del suo tismo, la meritocrazia, sulla logica dell’esclusione nome: una manciata di stelle, gettate con gene- e sulla vittoria del più forte. rosità e fiducia riempie la parete del muro che Ci siamo poi fermati a leggere e comprendere il accoglie l’ombra del monumento. Anche noi brano del Vangelo di Marco che racconta la gua- siamo chiamati ad essere “seminatori di stelle”, rigione del paralitico (Mc 2, 2-5). Suor Luisa ha uomini e donne che gettano a piene mani e con fermato la nostra attenzione su alcuni particolari fiduciosa speranza semi d’amore attraverso atteg- del racconto, in particolare l’intimità e la fami- giamenti e gesti, parole e opere mosse dalla vo- liarità di Gesù ospitato in casa per predicare alla lontà di bene. E così davvero La gioia del Vangelo folla, e la fermezza della fede di coloro che ac- diventa carità. compagnano il paralitico, la loro intraprendenza, fr. Paolo il loro “lavoro di squadra” per scoperchiare il parroco
4 LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 Catechesi del papa sulla Messa - 3 La Messa è preghiera Continua la raccolta di alcuni Dalle orecchie al cuore alle mani. Se a volte c’è motivo di annoiarsi importanti insegnamenti sulla L’ascolto delle Letture bibliche, per l’omelia lunga o non centrata L Messa fatti dal papa durante le prolungato nell’omelia, risponde o incomprensibile, altre volte è sue catechesi del mercoledì. al diritto spirituale del popolo di invece il pregiudizio a fare da Dio a ricevere con abbondanza ostacolo. Dopo l’omelia, un tempo iturgia della Parola. Sempre il tesoro della Parola di Dio. di silenzio permette di sedimen- al centro c’è Gesù Cristo, sempre. Ognuno di noi, quando va a Mes- tare nell’animo il seme ricevuto, Il dialogo tra Dio e il suo sa, ha il diritto di ricevere ab- affinché nascano propositi di ade- popolo, sviluppato nella Liturgia bondantemente la Parola di Dio sione a ciò che lo Spirito ha sug- della Parola della Messa, raggiun- ben letta, ben detta e poi, ben gerito a ciascuno. Il silenzio dopo ge il culmine nella proclamazione spiegata nell’omelia. Quando la l’omelia: si deve fare un bel si- del Vangelo. Lo precede il canto Parola di Dio non è ben letta, lenzio lì e ognuno deve pensare dell’Alleluia - oppure, in Quare- non è predicata con fervore dal a quello che ha ascoltato. sima, un’altra acclamazione - con diacono, dal sacerdote o dal ve- cui «l’assemblea dei fedeli accoglie scovo si manca a un diritto dei Preghiera universale. La risposta e saluta il Signore che sta per fedeli. Noi abbiamo il diritto di alla Parola di Dio accolta con fede parlare nel Vangelo». Come i mi- ascoltare la Parola di Dio. Il Si- si esprime poi nella supplica co- steri di Cristo illuminano l’intera gnore parla per tutti, pastori e mune, denominata Preghiera uni- rivelazione biblica, così, nella Li- fedeli. Egli bussa al cuore di versale perché abbraccia le neces- turgia della Parola, il Vangelo co- quanti partecipano alla Messa, sità della Chiesa e del mondo, stituisce la luce per comprendere ognuno nella sua condizione di viene detta anche preghiera dei fe- il senso dei testi biblici che lo vita, età, situazione. deli. Anche noi possiamo dire: precedono, sia dell’Antico che Il Signore consola, chiama, suscita “Signore, io credo. Ma aiuta la del Nuovo Testamento: di tutta germogli di vita nuova e riconci- mia poca fede”. E la preghiera la Scrittura, come di tutta la cele- liata per mezzo della sua Parola. dobbiamo farla con questo spirito brazione liturgica, Cristo è il centro La parola del Signore termina la di fede: “Credo Signore, aiuta la e la pienezza. La stessa liturgia sua corsa facendosi carne in noi, mia poca fede”. Le pretese di lo- distingue il Vangelo dalle altre traducendosi in opere, come è giche mondane, invece, non de- letture e lo circonda di particolare avvenuto in Maria e nei Santi. La collano verso il Cielo, così come onore e venerazione. La sua lettura Parola di Dio fa un cammino den- restano inascoltate le richieste au- è riservata al ministro ordinato, tro di noi: non rimane nelle orec- toreferenziali. Le intenzioni per che termina baciando il libro; ci chie, deve andare al cuore; e dal cui si invita il popolo fedele a si pone in ascolto in piedi e si cuore passa alle mani, alle opere pregare devono dar voce ai biso- traccia un segno di croce in fronte, buone. Questo è il percorso che gni concreti della comunità ec- sulla bocca e sul petto; i ceri e fa la Parola di Dio: dalle orecchie clesiale e del mondo, evitando di l’incenso onorano Cristo che, me- al cuore e alle mani. Chi tiene ricorrere a formule convenzionali diante la lettura evangelica, fa ri- l’omelia deve compiere bene il e miopi. La preghiera “universa- suonare la sua efficace parola. Da suo ministero, offrendo un reale le”, che conclude la liturgia della questi segni l’assemblea riconosce servizio a tutti coloro che parte- Parola, ci esorta a fare nostro lo la presenza di Cristo che le rivolge cipano alla Messa, ma anche quan- sguardo di Dio, che si prende la “buona notizia” che converte ti l’ascoltano devono fare la loro cura di tutti i suoi figli. e trasforma. è un discorso diretto parte. Anzitutto prestando debita quello che avviene, come attestano attenzione, assumendo cioè le Liturgia eucaristica. Alla Liturgia le acclamazioni con cui si risponde giuste disposizioni interiori, senza della Parola segue l’altra parte alla proclamazione: «Gloria a te, pretese soggettive, sapendo che costitutiva della Messa, che è la o Signore» e «Lode a te, o Cristo». ogni predicatore ha pregi e limiti. Liturgia eucaristica. In essa, attra-
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 5 verso i santi segni, la Chiesa rende la croce, l’altare, il sacerdote e il fece, a tavola con gli Apostoli continuamente presente il Sacri- popolo sacerdotale manifesta vi- nell’Ultima Cena, allorché «rese ficio della nuova alleanza sigillata sibilmente il vincolo offertoriale grazie» sul pane e poi sul calice da Gesù sull’altare della Croce. che unisce tutte queste realtà al del vino: il suo ringraziamento Viene celebrata all’altare che ri- sacrificio di Cristo. rivive in ogni nostra Eucaristia, chiama la Croce, il primo altare associandoci al suo sacrificio di sul quale Gesù consumò l’offerta Il simbolo della nostra fede. La salvezza. la Preghiera eucaristica della propria vita. personale risposta di fede si in- è solenne - la Chiesa esprime ciò serisce nella professione di fede che essa compie quando celebra Presentazione dei doni. Nella della Chiesa, espressa nel “Credo”. l’Eucaristia e il motivo per cui la preparazione dei doni sono por- Recitato da tutta l’assemblea, il celebra, ossia fare comunione con tati all’altare il pane e il vino, Simbolo manifesta la comune ri- Cristo realmente presente nel pane cioè gli elementi che Cristo prese sposta a quanto insieme si è ascol- e nel vino consacrati. Dopo aver nelle sue mani. è bene che siano tato dalla Parola di Dio. C’è un invitato il popolo a innalzare i i fedeli a presentare al sacerdote nesso vitale tra ascolto e fede, cuori al Signore e a rendergli gra- il pane e il vino, perché essi si- questa, infatti, non nasce da fan- zie, il sacerdote pronuncia la Pre- gnificano l’offerta spirituale della tasia di menti umane ma come ghiera ad alta voce, a nome di Chiesa lì raccolta per l’Eucaristia. ricorda san Paolo, «viene dal- tutti i presenti, rivolgendosi al Pa- Nei segni del pane e del vino il l’ascolto e l’ascolto riguarda la dre per mezzo di Gesù Cristo popolo fedele pone la propria parola di Cristo». La fede si ali- nello Spirito Santo. «Il significato offerta nelle mani del sacerdote, menta, dunque, con l’ascolto e di questa Preghiera è che tutta il quale la depone sull’altare o conduce al Sacramento. La recita l’assemblea dei fedeli si unisca mensa del Signore, «che è il centro del “Credo” fa sì che l’assemblea con Cristo nel magnificare le gran- di tutta la Liturgia eucaristica». liturgica «torni a meditare e pro- di opere di Dio e nell’offrire il sa- Certo, è poca cosa la nostra offer- fessi i grandi misteri della fede, crificio». Nel Messale vi sono varie ta, ma Cristo ha bisogno di questo prima della loro celebrazione formule di Preghiera eucaristica, poco. Ci chiede poco, il Signore, nell’Eucaristia». Il Simbolo di tutte costituite da elementi ca- e ci dà tanto. Nel pane e nel vino fede vincola l’Eucaristia al Batte- ratteristici: sono bellissime tutte. gli presentiamo l’offerta della no- simo, ricevuto «nel nome del Pa- Anzitutto vi è il Prefazio, che è stra vita, affinché sia trasformata dre e del Figlio e dello Spirito un’azione di grazie per i doni di dallo Spirito Santo nel sacrificio Santo», e ci ricorda che i Sacra- Dio, in particolare per l’invio del di Cristo e diventi con Lui una menti sono comprensibili alla suo Figlio come Salvatore. Il Pre- sola offerta spirituale gradita al luce della fede della Chiesa. fazio si conclude con l’acclama- Padre. Un’immagine di questo zione del «Santo», normalmente movimento oblativo di preghiera La Preghiera eucaristica è una cantata. è bello cantare il “Santo”: è rappresentata dall’incenso che, preghiera solenne che qualifica la “Santo, Santo, Santo il Signore”. consumato nel fuoco, libera un celebrazione della Messa e ne co- è bello cantarlo. Tutta l’assemblea fumo profumato che sale verso stituisce il momento centrale, or- unisce la propria voce a quella l’alto: incensare le offerte, come dinato alla santa Comunione. Cor- degli Angeli e dei Santi per lodare si fa nei giorni di festa, incensare risponde a quanto Gesù stesso e glorificare Dio.
6 LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 Monsignor Romero sarà santo Martire della giustizia del Regno Mons. O. Romero Lo scorso 17 aprile il nostro Circolo sini fossero di altra religione o gialmente nelle riunioni dei ve- ACLI ha organizzato un incontro addirittura atei. Romero, al con- scovi a Medellin (1968) e a Puebla sul futuro santo Oscar Romero, te- trario, fu ucciso da sicari di (1979), e quelli che avevano in- nuto da don Alberto Vitali, incaricato un’oligarchia che si professava vece cercato di “tenere i piedi in D arcivescovile presso le ACLI milanesi. cattolica, partecipava ostentata- due scarpe”, se non addirittura di Ecco una sintesi del suo intervento. mente alla Messa domenicale appoggiare gli oppressori. (perlopiù nelle cappelle dei col- Sono così passati trentacinque anni opo trentacinque lunghi legi privati) e alcune delle sue fa- per la beatificazione e la proclama- anni di attesa, nel breve miglie vantavano persino un zione del martirio, poi altri tre per spazio di tre anni s’è com- padre spirituale. Ucciso da corre- la canonizzazione: un tempo che ci piuta la beatificazione di mons. ligionari insomma; Romero po- è sembrato infinito, perché manca- Oscar Romero - riconosciuto e teva quindi essere considerato vano segnali incoraggianti di come proclamato martire dalla Chiesa - martire? Giustamente, il teologo sarebbe andata a finire, ma che ci è ed il prossimo 14 ottobre sarà ca- spagnolo, ma di adozione salva- stato utile a comprendere, una nonizzato insieme al suo grande doregna, Jon Sobrino aveva con- volta di più, che Dio non ha fretta Papa, Paolo VI. testato che secondo questa miope e la sua misura non è la nostra. In Trentacinque anni di per sé sono logica nemmeno Gesù sarebbe occasione della commemorazione pochi rispetto ai tempi tradizio- potuto esser proclamato martire, dell’assassinio di padre Rutilio nali delle beatificazioni e cano- in quanto ucciso per volontà del Grande, fraterno amico di mons. nizzazioni dei santi; in questo Sinedrio - il principale organo Romero, l’arcivescovo attuale, caso però si è trattato di martirio istituzionale della sua religione - mons. José Luis Escobar Allas, ha e il tempo passato è trascorso e dei sommi sacerdoti che ne inoltre annunciato l’avvio del pro- nella lacerante discussione sulla erano i massimi rappresentanti: cesso di beatificazione anche per effettiva possibilità di ricono- non certo perché credesse in Jah- lui e altre centinaia di catechisti sal- scerlo come tale, per due ragioni weh, ma per l’immagine di Lui vadoregni. fondamentali. che annunciava. Ovvero, per Meglio quindi aver aspettato, La prima è che mons. Romero fu quell’esigenza radicale e necessa- piuttosto di ritrovarci con una assassinato per essersi messo a ria, secondo Gesù, che identifica «beatificazione di comodo» in fianco dei poveri e degli oppressi gli autentici figli di Dio e che lui tempi veloci. Con questo ricono- del suo Paese, denunciando ogni chiamava “Giustizia del Regno”. scimento infatti la Chiesa non forma di violenza (uccisioni, spa- Esattamente ciò per cui fu ucciso soltanto ha definitivamente chia- rizioni, torture e l’oppressione mons. Romero. E allora? Allora rito che Romero non ha esage- sociale). Da qui l’obiezione co- c’era evidentemente dell’altro. rato, si è comportato da pastore, stantemente avanzata dai settori Non riconoscere il martirio di non da politico, e non poteva fare più conservatori: davvero questo Romero - e magari limitarsi a ca- altrimenti per essere fedele al faceva parte del suo ministero e nonizzarlo in quanto “particolar- proprio ministero... ma anche che fino a che punto? Oppure l’Arci- mente pio e dedito alla cura la “Giustizia del Regno”, sul mo- vescovo si è spinto oltre, assu- pastorale” - avrebbe significato dello della testimonianza e del mendo posizioni politiche che togliere valore alla sua testimo- martirio di Gesù, è un elemento non gli competevano? nianza. Come pure, non pren- imprescindibile tanto dell’annun- Inoltre, fino al «caso Romero», dere posizione nel conflitto che cio cristiano quanto del riconosci- l’odium fidei, condizione prevista per anni ha diviso le gerarchie mento del martirio. come necessaria dal Codice di cattoliche latinoamericane (in Una consapevolezza finalmente Diritto Canonico per proclamare primis quella salvadoregna), tra raggiunta, gravida di frutti per i il martirio, era stata riconosciuta quanti avevano fatto una seria op- secoli a venire. soltanto nel caso in cui gli assas- zione per i poveri, assunta colle- don Alberto Vitali
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 7 Esperienze missionarie dalla Creta Che cosa desideri? D Don Michele Crugnola omenica 22 aprile è stato versi campi coltivati. Si è già ini- nuovo cammino che, a distanza di di nuovo tra noi don Mi- ziato a costruire una vasca più mesi, posso dire sia riuscito a rega- chele Crugnola (prete mis- distante e più in alto, collegata larmi quella gioia tanto cercata nella sionario in Zambia e ora parroco alla prima, dalla quale si pos- mia vita. GM non è solo missione: a Dervio) che lo scorso anno, du- sono irrigare molti altri campi. sono i 60 volti che condividono con rante i Giorni della Creta, ci aveva Mancherebbe l’unica protezione me la preparazione e l’attesa. Ogni regalato la sua incisiva e sugge- possibile contro gli elefanti: una passo, dal desiderio mio e di Dio, stiva testimonianza. Con lui è recinzione elettrica, che permet- all’incontro con Lui e con la mia nato un percorso di collabora- terebbe di salvare i raccolti sem- umanità, mi ha condotto al mo- zione, culminato con la condivi- pre a rischio di essere divorati. mento fatidico: la consegna della de- sione dell’esperienza missionaria stinazione e del compagno. Proprio da parte di tre nostri ra- così, in mezzo a una vita ricca gazzi (Francesca, Matteo ed di preoccupazioni, decisioni e Alice), che dal 17 agosto al fatiche, io ho scelto di non sce- 3 settembre si recheranno gliere. Mi sono affidata. Penso con lui e i suoi collaboratori che ognuno di noi debba provare in Zambia. In un volantino quel che si prova affidandosi, veniva presentato breve- perché è una delle sensazioni mente il progetto che da più belle che mi siano capitate. anni si sta portando avanti Ad ogni modo, il 17 marzo, Va- e che vedrà coinvolti anche leria ha cominciato a cammi- i nostri ragazzi. è un pro- nare insieme a me, destinate getto che nasce con la gente alla missione di Mohespur in di Mugurameno (piccolo vil- Bangladesh. Là padre Almir ci laggio vicino al fiume Zam- sta già aspettando con 95 stu- besi, N.d.R.) che da anni denti di un ostello che aiute- corre il rischio di vedersi remo a gestire. Oltre a loro, sottratta la propria terra, a avremo modo di conoscere il causa dell’interesse di al- resto della comunità, poiché un cuni speculatori economici. altro dei nostri compiti sarà di- Con questo progetto si stribuire medicinali di casa in vuole quindi offrire alla gente lo- Un’altra nostra giovane parroc- casa. La mia missione non sarà nel cale la possibilità di lavorare la chiana, Arianna, parteciperà al- luogo in cui speravo di andare, anzi, terra anche nei sette e più mesi l’esperienza missionaria con il tutt’altro: andrò proprio nella parte nei quali non piove, smontando PIME nel mese di luglio. Ecco del mondo dove non sarei voluta ca- così la tesi - sostenuta dagli spe- cosa ci scrive. pitare. Eppure, tra tutti i Paesi coin- culatori - che questa gente ha Cosa desideri? Questa è stata la volti nel progetto PIME, a luglio sempre avuto la terra, ma non prima domanda che mi è stata posta sarò proprio lì, pronta ad innamo- l’ha saputa sviluppare. L’opera, all’inizio del mio percorso a Giovani rarmi di quel territorio che tanto te- già realizzata, consiste in un si- e Missione. «Pienezza!» ho risposto. mevo. Concludo con un estratto: stema ad energia solare per Quella pienezza che si raggiunge “Non so il colore né il sapore della pompare acqua dal fiume Zam- donandosi agli altri per un bene più storia che mi dai, ma so che sarà im- besi e riempire una vasca di 20 grande e in questo donarsi scoprire portante. Sarò una striscia in cielo, metri di diametro per l’altezza di se stessi, e perché no, magari rima- un filo di sorriso, un ciottolo di un metro. Da lì, per caduta li- nere meravigliati. Con questo pen- strada, l’essenziale è che sarai vita bera, l’acqua può affluire nei di- siero ad ottobre ho iniziato il mio della mia vita”.
8 LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 I Giorni della Creta 2018 La gioia del Vangelo diventa carità A nche quest’anno abbiamo - ore 10.00 in chiesa: S.MESSA BANCO DELLE MISSIONI vissuto insieme l’appunta- di inizio GREST - ore 16.00 in teatro: mento tradizionale della - ore 13.00 in oratorio: «LA GIOIA DEL VANGELO comunità parrocchiale in occa- PRANZO «8x8» per tutti coloro DIVENtA cArItà!» sione del nostro patrono. Il titolo che sono nati nell’anno testimonianza di fra’ Marcello e le varie iniziative hanno rac- che termina con il numero 8 e Giovanni Bedeschi con il film colto il tema proposto durante e i loro amici “Pane dal cielo” sull’Opera San gli Esercizi Spirituali parrocchiali - ore 16.00 in oratorio: Francesco di viale Piave “LA GIOIA DEL VANGELO” che Quadrangolare di calcio femmi- - ore 19.30 in oratorio: abbiamo vissuto insieme nella nile “Memorial Maria La Tella” GRIGLIATA settimana dopo Pasqua, dall’8 al - ore 21.00 in oratorio: 12 aprile, con grande e viva par- Lunedì 11 giugno CONCERTO del gruppo tecipazione. Inizio GREST 2018 musicale «XX Secolo» Nei Giorni della Creta abbiamo ore 21.00 CONSIGLIO PASTO- provato a capire, a progettare e a RALE di fine anno pastorale Domenica 17 giugno vivere come sia possibile che “La nell’atrio della chiesa: gioia del Vangelo” diventi carità. Martedì 12 giugno BANCO DELLE MISSIONI Molte sono state le occasioni di ore 21.00 in teatro: - ore 15.30 in chiesa: preghiera e di aggregazione, di «LA GIOIA DEL VANGELO Inno Akathistos formazione e di solidarietà, fa- DIVENtA cArItà!» GLORIA A DIO PER TUTTO cendo insieme un percorso di co- presentazione del tema canto di lode della Chiesa russa. noscenza e impegno nel servizio con sr. Luisa, suora della carità Guiderà il canto il nostro coro. della carità. Ecco il programma presso il “Piccolo Rifugio” - ore 16.30 Torneo calcio dettagliato di tutte le iniziative. di via Antonini “Mammhaitiamoli” - ore 19.30 CENA CONDIVISA: Giovedì 7 giugno Mercoledì 13 giugno ognuno porta qualcosa di buono - ore 21.00 in oratorio: - ore 19.30 in oratorio: «LA GIOIA DEL VANGELO Torneo «Paphaitiamoli» Lunedì 18 giugno DIVENtA cArItà» con cena aperta a tutti - ore 19.30 in oratorio: testimonianza di CREDERE Torneo «Paphaitiamoli» CON L’ARTE con Rosa Giorgi Giovedì 14 giugno con cena aperta a tutti - ore 21.00 in teatro: Sabato 9 giugno «LA GIOIA DEL VANGELO Martedì 19 giugno nell’atrio della chiesa: DIVENtA cArItà!» - ore 19.30 in oratorio: BANCO DELLE MISSIONI testimonianza di fr, Carlo CENA per tutti e SERATA - ore 19.30 GRIGLIATA e collaboratori del “Centro dell’AZIONE SOLIDALE - ore 21.00 GIOCO Sant’Antonio” di via Farini con «Stoppendgo» Rock band del Gruppo Animazione “SE LO SAI, RISPONDI!” Venerdì 15 giugno Mercoledì 20 giugno accompagnato dal CONCERTO - ore 19.30 in oratorio: - ore 21.00 in teatro: del gruppo musicale GRIGLIATA e KARAOKE «LA GIOIA DEL VANGELO «Zona ridotta» per tutte le età CANTANTI DIVENtA cArItà!» ALLO SBARAGLIO testimonianza di fra’ Giuseppe Domenica 10 giugno e collaboratori sull’attività pres- nell’atrio della chiesa: Sabato 16 giugno so l’Istituto “Sacra Famiglia” BANCO DELLE MISSIONI nell’atrio della chiesa: di Cesano Boscone
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 9 Giovedì 21 giugno Sabato 23 giugno e benedizione di una NUOVA - ore 21.00 in chiesa: - ore 17.00 in oratorio: ICONA San Giovanni Battista ELEVAZIONE MUSICALE con LA GIOIA NEL COLORE il precursore per la nostra chiesa Alessandra Romano al violino Laboratorio di espressione e Paolo Negri all’organo artistica per piccoli e grandi Domenica 24 giugno con Benedetta Solennità di Venerdì 22 giugno - ore 21.00 in chiesa: SAN GIOVANNI BATTISTA - ore 19.30 in oratorio: GRANDI VESPRI di San Gio- - ore 10.00 in chiesa: Torneo «Paphaitiamoli» vanni secondo la Liturgia bizan- S.MESSA DEL PATRONO con cena aperta a tutti tina a cura dell’Ass. Culturale e in oratorio Italiana Oriente Cristiano APERITIVO per tutti Papa Paolo VI santo Un futuro papa alla Creta profili biografici, spiegazioni e «Coree»: in questo modo erano chia- commenti al suo magistero, alla mati alcuni stabili e caseggiati zeppi sua personalità, alle vicende che di immigrati e i quartieri dormitorio. lo hanno visto pastore della C’era fame di case, ma anche fame di Chiesa in tempi ricchi di rinno- chiese. vamento e di difficoltà. L’allora Cardinal Montini si prodigò Ma noi, alla Creta, siamo interes- per costruire chiese nei nuovi quartieri sati a lui per una ragione tutta che sorgevano alla periferia cittadina, particolare: fu Paolo VI a volere questo per dare sia un punto di in- la nascita di questa parrocchia e contro agli uomini con Dio, ma anche la visitò personalmente. Nel vo- per farli incontrare tra di loro. lume, ampiamente illustrato, Con le chiese nascevano le nuove “Chiesa di S. Giovanni Battista parrocchie, inserite nei problemi e alla Creta. Lettura artistica e teo- nelle realtà quotidiane delle persone, logica”, curato nel 1988 dall’allora con l’intento di aiutarle nella loro parroco padre Marcellino Ripa- crescita spirituale e per una vera N monti, troviamo alcuni cenni di promozione umana. come la nostra chiesa si venne ad Dove non è stato possibile fare ciò, inserire nell’intensa attività del ancor oggi si vedono le gravi conse- el Concistoro Ordinario cardinale Montini, futuro Paolo guenze. del 19 maggio Papa Fran- VI, per dotare Milano di nuovi La chiesa è un luogo di incontro: in- cesco ha comunicato la luoghi di culto. Da tale libro sono contro con Dio e con gli uomini, è data in cui saranno proclamati estratti i brani che seguono. un luogo per la riflessione, la medi- santi, tra gli altri, Papa Paolo VI tazione. Ogni essere umano - dal e l’arcivescovo di El Salvador, Alla periferia di Milano nel dopo- più credente al più tiepido - non può Oscar Arnulfo Romero. guerra le case spuntavano come fun- pensare ad un mondo senza chiese, Felice coincidenza: Francesco po- ghi, era il tempo dell’industrializza- senza sentire in sé una gelida sensa- trebbe canonizzare Paolo VI e zione e dell’immigrazione. Erano gli zione di vuoto. Che sia un’umile e monsignor Romero nella stessa anni in cui a ondate successive arri- nascosta cappella di campagna od concelebrazione eucaristica, do- vavano persone da tutte le regioni un’aristocratica ed orgogliosa catte- menica 21 ottobre, in Vaticano. d’Italia attirate da un posto di lavoro. drale gotica che sembra sfidare il Su Paolo VI si conoscono tanti Purtroppo nascevano le cosiddette cielo con le sue guglie, poco importa:
10 LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 anche il passante più distratto sente, una guida per una lettura artistica e nell’impresa di costruire in pochi vicina, una presenza che lo rassicura teologica della chiesa della Creta. E anni altre 22 chiese nuove: «Mi- e lo accompagna nella sua vita quo- un atto d’amore vuole essere questa lano cresce, cresce; continuamente, tidiana. No, è davvero impossibile guida che parla della nostra chiesa, rapidamente, oltre ogni previsio- pensare ad un mondo senza templi: della nostra casa, di una presenza ne, oltre la nostra già tesa e già il cristiano, l’ebreo, il musulmano, tanto indispensabile alla nostra vita. sofferente possibilità di pareggiare l’induista, le tribù più sconosciute e In queste pagine si capisce come la con la dovuta proporzione l’assi- remote, hanno Dio e gli hanno da chiesa di San Giovanni Battista alla stenza pastorale ai bisogni dei sempre dedicato un luogo, una casa Creta è stata pensata e realizzata nuovi quartieri…», spiegava ai per incontrarlo, per parlargli, per dall’architetto Giovanni Muzio, non fedeli. Solo l’anno prima erano entrare in comunione con Lui, per solo come casa di Dio, ma anche arrivate dalle regioni del sud ritrovare di nuovo il Suo amore. come casa del popolo di Dio. 60mila persone, che si erano an- Nel nostro quartiere, grazie ad una date sistemando «in nuove e di- generosa benefattrice che aveva rac- Sempre a testimonianza del fer- laganti zone abitate». Crescevano colto l’appello dell’Arcivescovo Mon- mento di urbanizzazione e pa- e si moltiplicavano i palazzi, si tini, fu possibile avere la chiesa con- storalità di quel periodo, il gior- allungavano le strade, ma agli temporaneamente alle case. nalista Giuseppe Frangi sul quo- occhi del vescovo quella nuova Con la chiesa e le opere parrocchiali tidiano “Avvenire” il 3 aprile 2011 Milano rischiava di restare un annesse, nasceva una comunità, si scriveva così: deserto in cui gli uomini erano incontravano le prime persone in un abbandonati a sé stessi. La pre- contesto di stima reciproca. A tren- PIANO MONTINI: mura di Montini è semplicemente t’anni di distanza da quando la chiesa E MILANO INVENTÒ quella del pastore verso i suoi fe- LE NUOVE CHIESE E di San Giovanni Battista alla Creta deli, non c’è nessuna ansia di ga- è stata inaugurata (la chiesa fu ter- rantirsi un’egemonia «culturale» minata nel 1958. N.d.R) è sembrato ra il 12 novembre 1961 e Mon- nei nuovi quartieri: «Sentiamo il giusto e bello ricordare l’avvenimento tini chiudeva così il discorso dovere di concorrere senza stan- con una pubblicazione e cioè con con cui lanciava la sua diocesi chezza e senza lamento, con civile
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 11 tettura libera nell’ispirazione mo- derna, ma contenuta in una sana democrazia edilizia: non è tempo di fare monumenti, mosaici, de- corazioni costose. è tempo di sal- vare con costruzione semplice la fede del nostro popolo» (1961). [omissis] Non ci sono solo gli architetti ra- zionalisti Luigi Figini e Gino Pol- lini nella squadra chiamata al la- voro da Montini. Ci sono anche quelli di cultura novecentista, che hanno in sé una più forte vocazione monumentale. Ma che con Montini accettano di fare i A conti con una necessaria sempli- cità. C’è Giovanni Muzio, che lla scomparsa di Giovanni Cabassi, imprenditore milanese aveva conosciuto una grande for- molto attivo tra le due guerre nel ramo dell’estrazione della tuna sotto il fascismo, e che tra il rena e poi anche dell’edilizia, la moglie Luisa Farina e il figlio Giu- 1956 e il 1958 lavora al cantiere seppe gli succedono nella gestione delle attività di famiglia. È il della chiesa di San Giovanni Batti- 1954: la vedova accoglie l’invito dell’arcivescovo Montini a favo- sta della Creta, al Giambellino: rire l’edificazione di nuove chiese per la città che cresce e, piut- un edificio basso, con una facciata tosto che realizzare una cappella al Monumentale in memoria tutta in laterizio, con i mattoni del marito, decide di sovvenzionare un nuovo complesso par- che compongono delle greche, rocchiale, su terreni della famiglia. Progettata da Giovanni Muzio, delicatissimi motivi decorativi. la chiesa viene intitolata a san Giovanni Battista – appunto in Sopra, una tettoia libera e sor- memoria del defunto Giovanni Cabassi, del quale ospita la cap- prendentemente slanciata verso l’alto protegge l’ingresso dei fe- pella mortuaria. La chiesa, nel 1958, viene inaugurata dal cardi- deli. Negli stessi anni accanto a nale Montini: anche lui si chiamava Giovanni Battista! Muzio nei cantieri di Montini ebbe un ruolo importante Gio Ponti, architetto e designer con- sacrato a livello mondiale, che e cristiana solidarietà, allo svi- Montini nel 1962 -, fiero di avere realizzò nell’arco di dieci anni luppo eccezionale della nostra sacerdoti che accettano la vita pa- tre chiese: San Luca a Lambrate. metropoli, offrendole l’assistenza storale nelle vostre condizioni, San Francesco al Fopponino e religiosa e morale di tante nuove che prendono come onore l’essere Santa Maria Annunciata del- parrocchie». Nell’arco dei suoi posti allo sbaraglio, con respon- l’ospedale San Carlo. otto anni e mezzo a Milano, Mon- sabilità formidabili, senza mezzi, tini mise in cantiere, e in gran quasi mendicanti in alloggi prov- parte portò a termine, ben 135 visori e disagiati». Ultima, una curiosa notizia che chiese in tutta la diocesi. Una Nella Milano che in quegli anni ricaviamo dal sito web della Chie- strategia lanciata dal suo prede- vedeva in azione alcuni tra i più sa di Milano. Per il 21 giugno cessore, il cardinale Schuster, e grandi talenti dell’architettura eu- 1963 Giovanni Battista Montini che il futuro Papa perseguì sen- ropea, l’arcivescovo decide di dar aveva annotato nel suo diario tendo tutta l’urgenza di quel mo- loro credito e di affidare loro al- questo appuntamento: avrebbe mento storico. La Chiesa apriva cuni importanti progetti. Montini dovuto inaugurare un’altra delle una nuova terra di missione in insomma, a differenza del suo sue “Nuove Chiese”, cioè la par- questi nuovi immensi agglomerati predecessore, sceglieva di aprire rocchia del Santo Curato d’Ars che sorgevano ai margini delle alla modernità. Le sue aspettative in Via Giambellino. Insomma, se città. Era un percorso duro perché, erano alte: «L’arte si appresta ai i disegni divini non lo avessero prima di trovare i mezzi per co- cantieri. Questo affacciarsi dell’arte chiamato alla cattedra di Pietro, struire le nuove chiese, i parroci sulle soglie dei nostri lavori è pie- avremmo di nuovo avuto il futuro vivevano accampati, a volte in no di emozioni». Ma erano anche “Santo” come nostro… vicino di condizioni peggiori dei loro fedeli. chiare le sue raccomandazioni: casa! «Io sono fiero di voi - disse loro «Vogliamo presentare un’archi- Alberto Rapomi Colombo
12 LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 Colletta alimentare Un’esperienza di solidarietà G li ultimi giorni di aprile il compreso ancor più nostro parroco fra’ Paolo, che non bisogna spre- mi ha chiamato per comu- care ma, anzi, essere nicarmi che era stato contattato in grado di risparmiare dalla Caritas per partecipare a li- per vedere il sorriso vello parrocchiale ad una Col- sul viso di tutti ogni letta Alimentare presso il giorno, e non soltanto Supermercato PAM di via In- a Natale. ganni e, poiché in alcune riu- nioni precedenti, insieme anche Alice Fragano a fra’ Andrea, avevamo ipotiz- (Pallavolo categoria zato una collaborazione fra Par- “Under 13”) rocchia, Oratorio e Polisportiva, Abbiamo raccolto del questa ci è sembrata l’occasione cibo da donare ai po- giusta. veri al supermercato Ho subito accettato la proposta e PAM. Una signora an- dopo essermi messo in contatto ziana mi ha chiesto di con il responsabile della Caritas, aiutarla a fare la spesa ho incontrato il responsabile perché aveva il tutore della pallavolo della Polisportiva alla mano, quando sia- per coinvolgere tutto il settore in mo arrivati alla cassa questa iniziativa. ho capito perché aveva La risposta da parte delle atlete e chiesto aiuto… il car- degli staff di ogni squadra è stata Elena Lai rello era pieno di cibo ma non eccezionale, e sabato 5 maggio, (Pallavolo categoria “Under 12”) per lei era quasi tutto da donare con le nostre belle pettorine rosse Sabato 5 maggio io e alcune bam- ai poveri! Questa esperienza mi fiammanti, abbiamo svolto il no- bine della squadra di pallavolo ha reso felice e fiera di me! Ho stro lavoro per tutta la giornata “Under 12”, con le nostre care capito che aiutare gli altri non all’interno del PAM, riuscendo a allenatrici Laura e Gio e l’inso- deve essere un “obbligo”, ma chiudere una sessantina di scato- stituibile dirigente Rossella, ci una cosa che viene dal cuore. loni con derrate alimentari, dei siamo trovati alle ore 9 davanti quali una buona parte è rimasta al supermercato PAM per racco- Alice, Alessia e Alice in parrocchia per le famiglie più gliere generi alimentari per le (Pallavolo categoria “ragazze”) bisognose. persone bisognose che si rivol- Durante la settimana ci è stato Oltre al numero di persone coin- gono alla Caritas. proposto di partecipare alla rac- volte è stato bello anche il clima Alcune avevano l’incarico di di- colta alimentare organizzata dalla che si è creato: amicizia, volonta- stribuire i sacchetti all’esterno, Caritas, così ci siamo trovate sa- riato e cooperazione erano pal- altre all’interno: era bello conse- bato mattina davanti al PAM di pabili nell’aria. gnare alle persone questi sacchetti via Inganni. Ci eravamo orga- Di seguito vi proponiamo i com- vuoti e vederli ritornare colmi di nizzate in turni e ogni squadra menti di alcune ragazze che cibo per coloro che non hanno si alternava ogni due ore. Alcune hanno partecipato all’iniziativa. possibilità economiche per vivere. di noi si erano sistemate all’in- Una signora, addirittura, oltre ad gresso e proponevano ai clienti Primo Capozzi offrire cibo ci ha regalato anche che entravano di raccogliere dei Presidente ASD una scatola di barrette Kinder. prodotti e consegnarli alle nostre Polisportiva Assisi Da questa positiva esperienza ho compagne che aspettavano dopo
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 13 Nuovi lavori in oratorio Giochi le casse. Tutti i prodotti venivano poi divisi, inscatolati e inviati, in parte alla nostra parrocchia e in per i piccoli parte alla Caritas, che poi li avreb- bero distribuiti a chi ne aveva più bisogno. Oltre ad essere stata un’esperienza significativa è stato molto interessante vedere e os- servare il diverso comportamento C delle persone di fronte alla nostra richiesta d’aiuto per le persone meno fortunate. redo che chiunque sia nato Pallavolo categoria “Allieve” o cresciuto alla Creta come Siamo la squadra delle “Allieve” me, abbia giocato almeno della Polisportiva Assisi, in genere una volta sugli scivoli, le altalene nel week-end scendiamo in campo, o i castelli dell’oratorio! Un tempo e sabato 5 maggio lo abbiamo fatto erano le poche, se non uniche, per la “Week Food”: siamo scese attrezzature ludiche a disposi- in campo per la Caritas. Le nostre zione di tutti, e anche quando Impressioni? Un impatto con la hanno iniziato ad essercene nei dura realtà, per noi ragazze: qual- parchi pubblici vicini, poter an- che famiglia non ha i mezzi per dare a giocare all’oratorio ha sem- fare la spesa... Mettersi al servizio pre avuto un fascino diverso. degli altri è un potente strumento Qualcuno è riuscito a far giocare per la scoperta di altre realtà. Ben- su quei giochi anche i propri fi- ché le risposte a questa iniziativa gli… Poi il tempo passa, si diventa siano state molto positive, abbiamo genitori o nonni, le normative notato anche indifferenza, c’era cambiano, i livelli di sicurezza chi ti sfrecciava davanti in modo da dover garantire aumentano e, e soprattutto la sistemazione di da non darti nemmeno la possibi- fortunatamente negli ultimi anni tutte le panchine presenti, che lità di parlare, c’era chi non ti dava aumentano anche i bimbi e i ra- prevede il loro riposizionamento retta e chi si inventava scuse dav- gazzi fruitori dei giochi! Per tutti “in bolla”, una verniciatura e una vero...“geniali”. Al termine della questi motivi nel 2009 si era prov- collocazione diversa che tenga giornata ci siamo sentite felici ed veduto ad installare una struttura conto delle nuove strutture in- orgogliose di aver dedicato il nostro a castello con scivoli, in sostitu- stallate e delle abitudini ormai tempo per aiutare le persone bi- zione di quelli in ferro verniciati consolidate di nonni, genitori o sognose, il bello di questa avven- che erano diventati ormai peri- baby sitter che trascorrono i po- tura è che ci siamo arricchite dentro colosi (dal costo di circa € 19.500). meriggi in oratorio. Il costo sti- i nostri cuori e... alla fine del po- L’estate scorsa si è attivato un mato per questi altri interventi è meriggio tutti gli scatoloni erano secondo lotto di lavori compren- di circa € 20.000. Il Consiglio Pa- finiti! Tutta la generosità era lì dente la rimozione e lo smalti- storale Parrocchiale ha deciso di dentro! mento delle ultime vecchie strut- destinare gli utili dei Giorni della ture (scivolino dei piccoli e gio- Creta al finanziamento di questi Elisa Martelli strina) e l’installazione di uno ed altri lavori in oratorio. Chiun- (Pallavolo categoria “Juniores”) scivolo e di nuove altalene. L’ope- que poi volesse contribuire con Una bella opportunità per dare il razione ha anche ricompreso la un’offerta specifica, fiscalmente proprio piccolo contributo per rimozione della sabbionaia e l’am- detraibile, può rivolgersi al bar aiutare altri e vedere come anche pliamento della pavimentazione dell’oratorio, o in segreteria par- altre persone accettano con il sor- in gomma. Il tutto è costato circa rocchiale, o direttamente al par- riso l’invito ad aiutare il pros- € 16.500 e, almeno nei desiderata, roco. Sia in fondo alla chiesa che simo. faceva parte di un progetto più in oratorio sono stati affissi due ampio di riqualificazione di tutta cartelloni in cui settimanalmente Cecilia Carcano l’area giochi dei piccoli. Un ulte- verrà aggiornato lo stato di rag- (Pallavolo categoria “Juniores”) riore passo nei lavori vedrebbe giungimento del finanziamento. è stato un gesto semplice a cui quindi la possibilità di installare Speriamo di completarli il prima mi ha fatto tanto piacere parteci- un’altra altalena a “cestone”, ma- possibile! pare. gari una sabbionaia richiudibile Chiara
14 LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 tre il cuore si apre alla bellezza straordinaria dei luoghi, all’ascolto della natura, al silenzio. Sono troppo pochi tre giorni, sono troppo veloci le ore che pas- sano e lasciano un senso di in- compiutezza e già di nostalgia. Strano e sorprendente raccontare del Natale il primo di giugno, ma siamo a Greccio, e ascoltare il Vangelo della nascita del Bam- binello porta un’immensa tene- rezza; in fondo Gesù nasce tutti i giorni nel nostro cuore se lo vo- gliamo! Il Vangelo della S. Messa celebrata nel Santuario di Greccio dice: «I pastori andarono e videro il Bambino adagiato in una mangia- toia». Anche i cristiani - dice fra’ Paolo - devono essere capaci di Pellegrinaggio nella Valle Santa di Rieti Camminando adagiarsi in una mangiatoia, de- vono imparare a farsi piccoli, mi- nori, come fa Francesco, che rac- con Francesco cogliendo la lezione di Cristo ap- pena nato, fa di Greccio la nuova Betlemme. Ogni vetta raggiunta porta un insegnamento di Fran- cesco: la pazienza, il coraggio, la O determinazione nel portare a ter- mine il comando di Dio che vuole una Regola scritta per i suoi frati gni volta che si torna nella Greccio, Fonte Colombano, Narni, a Fonte Colombo. La vicinanza, terra di Francesco, bisogna Poggio Bustone, e dopo ogni sa- la consolazione del Cielo a Narni. essere pronti a un salto lita, Francesco cercava uno “spe- l’affidamento alla misericordia di del corpo, ma anche del cuore e co”, una fessura nella roccia dove Dio che, liberandoci dai macigni dell’anima. Ogni volta ci sorpren- affondare il suo corpo alla ricerca del cuore, ci introduce con il per- diamo e ci chiediamo, basiti: ma del Signore. Una curiosità ricca dono a vita nuova, a Poggio Bu- come faceva quel “benedetto ra- di significato: la parola “speco” stone. gazzo d’Assisi”, sempre così mal deriva dall’espressione latina Lasciando la Valle Santa di Rieti, messo in salute, senza scarpe da “specus vulneris” che significa l’immagine che rimane nella men- tennis o giacca a vento, per ripa- “specchio della ferita” del costato te e nel cuore è la piccola figura rarsi dalle intemperie e dai sen- di Cristo. Immergendosi nella ca- gracile di Francesco, seduto ad- tieri erti e pericolosi ed arrivare vità delle grotte, Francesco im- dossato alle pareti dei suoi spechi, fin quassù? Come sono patetica maginava di immergersi nella uno per ogni luogo dove sostava; quando, senza accorgermene, mi profondità del Cuore di Cristo forse il corpo si piegava fino ad aggrappo allo schienale del sedile trafitto, nido sicuro per pregare, appoggiare la fronte alle ginoc- che ho davanti allorché inizia la commuoversi, piangere e con- chia, rimanendo immobile per salita dei tornanti. Francesco, vertirsi veramente ad una vita ore, sussurrando parole di dol- nelle sue ascese sui cocuzzoli più conforme al Cristo e al suo cezza al Signore. Poi la bocca si dell’Appennino era vestito di Dio amore. fermava, rimanendo in silenzio, e della speranza incrollabile di Da queste soste care a Francesco, allora l’anima prendeva il largo, trovarlo, e il suo corpo non sentiva sono sorte bellissime oasi di pace, verso Dio e Dio si apriva a lui. altro che il richiamo del Signore, silenzio e preghiera per rifocillare Forse così Francesco si immergeva mentre io sono vestita delle paure l’anima dei pellegrini. Anche per nel mare di Dio in un atto sem- terrene e umane. Dapprima La noi, che pure arriviamo sulle plice e totale: Francesco si sentiva Verna e l’Eremo delle Carceri, e ruote fino a una certa altezza, la in Dio, con Dio, dentro a Dio. E ora La Valle Santa di Rieti con le fatica, la pesantezza delle gambe Dio era dentro di lui… sue arrampicate verso il cielo: scompare, il fiatone si calma men- Daniela
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 15 Esperienze fuori e dentro La creta La gioia dell’amicizia con Dio N on vuole essere presunzio- sono protagonisti. Immaginate sul quale chiunque può trovare ne scrivere che noi abitanti un piccolo scrigno di edifici con- le letture e il Vangelo del giorno. della Creta siamo partico- sacrati da secoli: una chiesa, due è bene leggere e mettere in pratica larmente fortunati perché la no- cappelle e un sacro speco (che è la Parola del Signore e aggiungere stra parrocchia è affidata a una una grotta naturale nella pietra) così un po’ di sale a questo mondo comunità francescana. I nostri immersa in un bosco di lecci. è altrimenti insipido. Poi c’è Lui, il frati hanno una regola da seguire, davvero emozionante pensare re dei re, in una riproduzione del scritta da Francesco, che inizia: che nell’eremo di Fonte Colombo, Crocifisso di S. Damiano posta “La vita e la regola dei frati minori Francesco abbia vissuto quello sul presbiterio: qui possiamo ve- è questa: osservare il Vangelo del che viene definito il Sinai france- dere e riconoscere il nostro Gesù Signore nostro Gesù Cristo, vivendo scano: come sul Sinai Mosè rice- in croce, non dolorante ma trion- in obbedienza, senza nulla di proprio vette da Dio le Tavole della Legge fante, con le braccia spalancate e in castità”. Proprio qualche gior- per il suo popolo, così qui Fran- pronte a stringerci tutti a Lui. no fa una sessantina di pellegrini cesco scrisse la Regola per tutti i Gesù, che ci ha amato fino all’ul- guidati dal nostro parroco hanno francescani. Tutti questi pellegri- timo respiro e sempre ci ama, visitato la Santa Valle di Rieti, naggi che da anni facciamo sono dice ai suoi discepoli: «Vi do un dove si trovano ben quattro san- pagine di storia spirituale che comandamento nuovo: amatevi gli tuari che delimitano il cammino dobbiamo custodire gelosamente uni gli altri come io ho amato voi». di san Francesco. Fra questi c’è nel segreto del nostro cuore, per Infine, nel silenzio della preghiera, Fonte Colombo, il luogo dove lo poi leggerle e rileggerle ogni volta possiamo intrattenerci con il Si- Spirito del Signore ha rivelato a che ne sentiamo il bisogno. gnore, presente vivo e vero nel Francesco ciò che doveva scrivere. Ebbene, tutto questo lo possiamo Pane consacrato custodito nel Ta- Essere sul posto e toccare con respirare anche nella nostra chiesa bernacolo. Così anche nella quo- mano la realtà è davvero com- francescana, aperta a tutti e per tidianità della nostra parrocchia movente! tutto il giorno come ce ne sono abbiamo infinite possibilità e mez- C’è silenzio a Fonte Colombo poche. Appena si entra nella no- zi per amarci, e tutti i nostri frati, dove la natura, gli alberi e il cielo stra chiesa troviamo un leggio ognuno con le proprie mansioni,
16 LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018 contribuiscono a farci amare Dio. sono stata personalmente testi- burraco ci si incontra due volte Inoltre abbiamo molte occasioni mone delle loro mani incallite e alla settimana e il prossimo anno di incontro e di conoscenza, oltre proprio costoro hanno gettato il probabilmente ci allargheremo alle tante celebrazioni che ci offre primo seme di cui ora si raccol- anche alla scala quaranta e così la nostra parrocchia, e ci sono gono i frutti. Proprio per le per- si sarà aggiunta un’altra occasione anche momenti di svago e di in- sone non più giovani, è stato pen- di incontro. trattenimento. Possiamo vantarci sata una possibilità di trascorrere Non esitate a venirci a trovare, di un Centro Culturale all’avan- del tempo in compagnia. E così non esitate a sedervi a giocare guardia con molte attività, dal è nata l’idea del gioco del burraco: con noi, lasciate il timore di non cinema al teatro, all’arte, alla mu- grazie alla preziosa collaborazione riuscire: nessuno è nato maestro sica e molto altro ancora. Abbia- di Primo Capozzi, ha avuto inizio e alla fine dei giochi non ci sono mo persone nascoste e silenziose l’avventura. Molti sapevano gio- vinti né vincitori. Ciò che resta è nella nostra parrocchia per i quali care ma tanti altri hanno imparato la gioia dell’amicizia e dove c’è gli anni incominciano a pesare, e impareranno. amicizia vera lì c’è Dio e lì c’è gli acciacchi a farsi sentire e che Sabato 26 maggio si è giocato il l’Uomo. Orsù, non esitate! In tanti comprensibilmente rischiano di torneo che è stato vinto dai co- vi aspettiamo, consapevoli che cedere alla tentazione di isolarsi. niugi Perin mentre al secondo come noi qui potrete trovare ciò Costoro devono sapere che pro- posto si ė classificata la coppia che magari da molto tempo state prio loro sono la pietra angolare Adele Vella e Anna Strano. Bravi, cercando. della nostra comunità: anch’io complimenti a voi! Per giocare a Anna Ceriotti LE NOSTRE MISSIONI tributo per le adozioni a distanza i propri dati personali. Vi verrà FRANCESCANE in Guinea Bissau, Burundi e Gua- inviata la foto del bimbo o del ra- temala. gazzo affidato, con le notizie es- Sabato 12 e domenica 13 maggio senziali della sua vita. sono stati nostri ospiti frate Pie- come sottoscrivere una nuova tro e frate Cristian del Centro adozione? Per quanto tempo? Missionario France- Il tempo necessario scano. Durante tutte le per garantire la cre- Messe hanno illustrato scita e la formazione la vita e le necessità personale dell’adot- delle missioni a cui de- tato, se possibile fino dicano tutta la loro al termine degli studi. vita. Sono ben 21 i Le foto e le notizie ver- paesi che ospitano mis- ranno aggiornate ogni sioni, sparsi nei cinque anno. continenti. Le necessità sono tante: dal soste- come contribuire? gno ai malati di lebbra, Con una offerta corri- ai bambini orfani, ma- spondente alle proprie lati e disabili, fino alla necessità. Orientativa- formazione scolastica e mente 300 euro al- professionale dei ra- l’anno in una unica o gazzi. Contattando la Segreteria delle più soluzioni a seconda delle vo- Un’altra necessità è la formazione Missioni Francescane di Genova stre esigenze familiari. Tutte le dei giovani frati e seminaristi, ma allo 010.6121418 o via e-mail offerte sono detraibili fiscal- più di tutto occorre il nostro con- missionifrancess@libero.it lasciando mente.
Puoi anche leggere