GIOCHIAMO - Parrocchia San Giovanni Battista alla Creta

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289 • ANNO LI • N. 3
MAGGIO/GIUGNO 2018

                GIOCHIAMO
                  TUTTI!
2                                                                                             LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018

PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA ALLA CRETA
Piazza San Giovanni Battista alla Creta, 11 • 20147 Milano
e-mail: sgbcreta.milano@tin.it • http://www.creta.altervista.org/

 Questi i numeri di telefono:
 Fraternità francescana                                  02.41.72.66
 Ufficio parrocchiale                                    02.41.72.67
 Oratorio                                                02.41.50.053
 Cinema-Teatro                                           02.41.53.404
 Fax e tel. Centro di ascolto                            02.41.50.611

 La comunità religiosa è composta da:

 Fra Paolo Ferrario                                           guardiano e parroco

 Fra Andrea Ferrari                                            vicario parrocchiale

 Fra Pierino Rubaga                                      collaboratore parrocchiale

 Fra Lucio Monti                                                        insegnante

 Fra Pietro M. Tassi                                                psicoterapeuta

 La chiesa è aperta:
 - nei giorni festivi                                          dalle 7 alle 19.30
 - nei giorni feriali                                          dalle 7 alle 19.30

 Le messe sono celebrate:
 - nei giorni festivi alle 8.30 - 10 - 11.30 e 18 (vigiliare alle 18)
 in estate alle 8.30 - 11 e 18 (vigiliare alle 18)
 - nei giorni feriali alle 8 e 18

 I confessori sono disponibili:
 tutti i giorni, a chiesa aperta            suonando il campanello apposito
 primo venerdì del mese:                                  dalle 21 alle 22.30
 domenica e festivi:                  nella mezzora che precede ogni messa
                                                                                          Rivista della Parrocchia
                                                                                      S. Giovanni Battista alla Creta
 Informazioni e indirizzi utili:                                                                   Milano
 La Segreteria parrocchiale (per certificati e documenti) è aperta                              ANNO LI - N. 3 (289)
                                                                                                 MAGGIO/GIUGNO
 da lunedì a venerdì:                                    dalle 9 alle 11.30                               2018
 martedì e venerdì:                                    dalle 15 alle 17.30                     Costo annuo di redazione,
                                                                                           stampa e distribuzione: euro 18,00
 Il Centro di ascolto                                                                 Redazione: Clara Damele, Paolo Scolamacchia
 riceve ogni lunedì e venerdì:                               dalle 9.30 alle 11                Impaginazione: Bruno Maggi
 distribuzione viveri e indumenti:                     martedì dalle 16 alle 17                   Direttore responsabile:
                                                                                                   Massimiliano Taroni
 Suore della Carità di S. Giovanna Antida                                                 Reg. Trib. di Milano, 22.1.1968 - n. 17
 Casa di accoglienza - Via Zurigo, 65                           02.41.57.866
                                                                                             Con approvazione ecclesiastica
                                                                                                       e dell’Ordine
 Circolo A.C.L.I. "Oscar Romero"                                02.36.53.01.01                           Stampa
 Centro Diurno Educativo Creta                                  02.48.300.093           Olivares srl - Robecco sul Naviglio (MI)
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018                                                                                     3

                  LA VOCE DEL PARROCO
                  La gioia del Vangelo diventa carità
                  Cari parrocchiani,                     tetto e calare il malato proprio davanti a Gesù.
                                         rifacendoci     Davvero la gioia del Vangelo diventa carità quando
                  all’“Esortazione apostolica” dedi-     sappiamo accogliere con amicizia il Signore e ci
  cata all’annuncio del Vangelo nel mondo attuale,       mettiamo in ascolto attento e disponibile della
  anche noi, come papa Francesco, abbiamo voluto         sua Parola. Davvero la gioia del Vangelo diventa
  fermare la nostra attenzione sulla gioia del Van-      carità quando sappiamo vincere timidezze e ti-
  gelo nella vita cristiana.                             tubanze, sfiducia e rassegnazione e ci gettiamo
  Lo abbiamo fatto durante gli Esercizi Spirituali       ad aprire nuovi varchi per fare il bene, con co-
  Parrocchiali e lo abbiamo riproposto durante i         raggio ed inventiva, lavorando insieme per lo
  Giorni della Creta, attraverso la testimonianza        stesso obiettivo, con una fiducia ed una generosità
  di alcune esperienze particolarmente significative      grande che talvolta può sembrare incoscienza,
  di gioia e carità. Mi piace qui ricordare la serata    come quella dimostrata nel Vangelo.
  con suor Luisa, suora della carità che ha vissuto
  un po’ con noi nella comunità di via Zurigo, e
  che ora vive e lavora presso il “Piccolo Rifugio”
  di via Antonini, realtà particolarmente articolata
  di servizi per persone anziane e disabili. Con vi-
  vacità, simpatia e profondità di contenuti ha
  presentato il tema “La gioia del Vangelo diventa
  carità” proponendoci innanzitutto l’ascolto del
  brano musicale “La canzone mononota” pre-
  sentato dal complesso “Elio e le Storie Tese” al
  Festival di Sanremo 2013. Con questa canzonetta
  abbiamo cercato di capire che la carità è la stessa
  realtà di Dio che è amore, donato a noi nella
  concretezza di Gesù Cristo, e sempre all’opera
  con la fantasia libera e innovativa dello Spirito.
  Ce lo conferma questa certezza della nostra fede:
  «Dove c’è amore, c’è Dio». Dio è amore: è l’unico
  dinamismo sempre all’opera, la medesima sor-
  gente della carità, riversata in noi e da ciascuno
  di noi accolta e distribuita in mille forme nella
  vita e nell’impegno di ogni giorno, nei gesti più      Suggestiva e significativa è stata la conclusione
  semplici e quotidiani, come nelle scelte più im-       dell’incontro. Suor Luisa ci ha mostrato l’imma-
  pegnative e coraggiose. Così il Dio d’amore,           gine di una statua che si trova a Kaunas (Lituania)
  attraverso questa unica nota che è la carità, con-     ed è chiamata “Seminatore di stelle”. Come si
  tinuamente crea vita in varietà e pienezza. E          può vedere nella foto, durante il giorno non ci si
  tutto questo, terribilmente semplice e concreto,       fa molto caso: sembra semplicemente uno tra i
  quotidiano e significativo, ci porta ad andare          tanti bronzi ereditati dal vecchio regime sovietico.
  oltre una mentalità, così diffusa nella società e       Ma quando arriva la notte ecco che la statua, il-
  talvolta anche nella Chiesa, basata sull’efficien-       luminata dal lampione, svela il perché del suo
  tismo, la meritocrazia, sulla logica dell’esclusione   nome: una manciata di stelle, gettate con gene-
  e sulla vittoria del più forte.                        rosità e fiducia riempie la parete del muro che
  Ci siamo poi fermati a leggere e comprendere il        accoglie l’ombra del monumento. Anche noi
  brano del Vangelo di Marco che racconta la gua-        siamo chiamati ad essere “seminatori di stelle”,
  rigione del paralitico (Mc 2, 2-5). Suor Luisa ha      uomini e donne che gettano a piene mani e con
  fermato la nostra attenzione su alcuni particolari     fiduciosa speranza semi d’amore attraverso atteg-
  del racconto, in particolare l’intimità e la fami-     giamenti e gesti, parole e opere mosse dalla vo-
  liarità di Gesù ospitato in casa per predicare alla    lontà di bene. E così davvero La gioia del Vangelo
  folla, e la fermezza della fede di coloro che ac-      diventa carità.
  compagnano il paralitico, la loro intraprendenza,                                                  fr. Paolo
  il loro “lavoro di squadra” per scoperchiare il                                                    parroco
4                                                                                         LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018

                                           Catechesi del papa sulla Messa - 3

                                           La Messa
                                           è preghiera
Continua la raccolta di alcuni             Dalle orecchie al cuore alle mani.     Se a volte c’è motivo di annoiarsi
importanti insegnamenti sulla              L’ascolto delle Letture bibliche,      per l’omelia lunga o non centrata

L
Messa fatti dal papa durante le            prolungato nell’omelia, risponde       o incomprensibile, altre volte è
sue catechesi del mercoledì.               al diritto spirituale del popolo di    invece il pregiudizio a fare da
                                           Dio a ricevere con abbondanza          ostacolo. Dopo l’omelia, un tempo
      iturgia della Parola. Sempre         il tesoro della Parola di Dio.         di silenzio permette di sedimen-
      al centro c’è Gesù Cristo, sempre.   Ognuno di noi, quando va a Mes-        tare nell’animo il seme ricevuto,
      Il dialogo tra Dio e il suo          sa, ha il diritto di ricevere ab-      affinché nascano propositi di ade-
popolo, sviluppato nella Liturgia          bondantemente la Parola di Dio         sione a ciò che lo Spirito ha sug-
della Parola della Messa, raggiun-         ben letta, ben detta e poi, ben        gerito a ciascuno. Il silenzio dopo
ge il culmine nella proclamazione          spiegata nell’omelia. Quando la        l’omelia: si deve fare un bel si-
del Vangelo. Lo precede il canto           Parola di Dio non è ben letta,         lenzio lì e ognuno deve pensare
dell’Alleluia - oppure, in Quare-          non è predicata con fervore dal        a quello che ha ascoltato.
sima, un’altra acclamazione - con          diacono, dal sacerdote o dal ve-
cui «l’assemblea dei fedeli accoglie       scovo si manca a un diritto dei        Preghiera universale. La risposta
e saluta il Signore che sta per            fedeli. Noi abbiamo il diritto di      alla Parola di Dio accolta con fede
parlare nel Vangelo». Come i mi-           ascoltare la Parola di Dio. Il Si-     si esprime poi nella supplica co-
steri di Cristo illuminano l’intera        gnore parla per tutti, pastori e       mune, denominata Preghiera uni-
rivelazione biblica, così, nella Li-       fedeli. Egli bussa al cuore di         versale perché abbraccia le neces-
turgia della Parola, il Vangelo co-        quanti partecipano alla Messa,         sità della Chiesa e del mondo,
stituisce la luce per comprendere          ognuno nella sua condizione di         viene detta anche preghiera dei fe-
il senso dei testi biblici che lo          vita, età, situazione.                 deli. Anche noi possiamo dire:
precedono, sia dell’Antico che             Il Signore consola, chiama, suscita    “Signore, io credo. Ma aiuta la
del Nuovo Testamento: di tutta             germogli di vita nuova e riconci-      mia poca fede”. E la preghiera
la Scrittura, come di tutta la cele-       liata per mezzo della sua Parola.      dobbiamo farla con questo spirito
brazione liturgica, Cristo è il centro     La parola del Signore termina la       di fede: “Credo Signore, aiuta la
e la pienezza. La stessa liturgia          sua corsa facendosi carne in noi,      mia poca fede”. Le pretese di lo-
distingue il Vangelo dalle altre           traducendosi in opere, come è          giche mondane, invece, non de-
letture e lo circonda di particolare       avvenuto in Maria e nei Santi. La      collano verso il Cielo, così come
onore e venerazione. La sua lettura        Parola di Dio fa un cammino den-       restano inascoltate le richieste au-
è riservata al ministro ordinato,          tro di noi: non rimane nelle orec-     toreferenziali. Le intenzioni per
che termina baciando il libro; ci          chie, deve andare al cuore; e dal      cui si invita il popolo fedele a
si pone in ascolto in piedi e si           cuore passa alle mani, alle opere      pregare devono dar voce ai biso-
traccia un segno di croce in fronte,       buone. Questo è il percorso che        gni concreti della comunità ec-
sulla bocca e sul petto; i ceri e          fa la Parola di Dio: dalle orecchie    clesiale e del mondo, evitando di
l’incenso onorano Cristo che, me-          al cuore e alle mani. Chi tiene        ricorrere a formule convenzionali
diante la lettura evangelica, fa ri-       l’omelia deve compiere bene il         e miopi. La preghiera “universa-
suonare la sua efficace parola. Da           suo ministero, offrendo un reale        le”, che conclude la liturgia della
questi segni l’assemblea riconosce         servizio a tutti coloro che parte-     Parola, ci esorta a fare nostro lo
la presenza di Cristo che le rivolge       cipano alla Messa, ma anche quan-      sguardo di Dio, che si prende
la “buona notizia” che converte            ti l’ascoltano devono fare la loro     cura di tutti i suoi figli.
e trasforma. è un discorso diretto         parte. Anzitutto prestando debita
quello che avviene, come attestano         attenzione, assumendo cioè le          Liturgia eucaristica. Alla Liturgia
le acclamazioni con cui si risponde        giuste disposizioni interiori, senza   della Parola segue l’altra parte
alla proclamazione: «Gloria a te,          pretese soggettive, sapendo che        costitutiva della Messa, che è la
o Signore» e «Lode a te, o Cristo».        ogni predicatore ha pregi e limiti.    Liturgia eucaristica. In essa, attra-
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018                                                                                     5

verso i santi segni, la Chiesa rende   la croce, l’altare, il sacerdote e il   fece, a tavola con gli Apostoli
continuamente presente il Sacri-       popolo sacerdotale manifesta vi-        nell’Ultima Cena, allorché «rese
ficio della nuova alleanza sigillata    sibilmente il vincolo offertoriale       grazie» sul pane e poi sul calice
da Gesù sull’altare della Croce.       che unisce tutte queste realtà al       del vino: il suo ringraziamento
Viene celebrata all’altare che ri-     sacrificio di Cristo.                    rivive in ogni nostra Eucaristia,
chiama la Croce, il primo altare                                               associandoci al suo sacrificio di
sul quale Gesù consumò l’offerta        Il simbolo della nostra fede. La        salvezza. la Preghiera eucaristica
della propria vita.                    personale risposta di fede si in-       è solenne - la Chiesa esprime ciò
                                       serisce nella professione di fede       che essa compie quando celebra
Presentazione dei doni. Nella          della Chiesa, espressa nel “Credo”.     l’Eucaristia e il motivo per cui la
preparazione dei doni sono por-        Recitato da tutta l’assemblea, il       celebra, ossia fare comunione con
tati all’altare il pane e il vino,     Simbolo manifesta la comune ri-         Cristo realmente presente nel pane
cioè gli elementi che Cristo prese     sposta a quanto insieme si è ascol-     e nel vino consacrati. Dopo aver
nelle sue mani. è bene che siano       tato dalla Parola di Dio. C’è un        invitato il popolo a innalzare i
i fedeli a presentare al sacerdote     nesso vitale tra ascolto e fede,        cuori al Signore e a rendergli gra-
il pane e il vino, perché essi si-     questa, infatti, non nasce da fan-      zie, il sacerdote pronuncia la Pre-
gnificano l’offerta spirituale della     tasia di menti umane ma come            ghiera ad alta voce, a nome di
Chiesa lì raccolta per l’Eucaristia.   ricorda san Paolo, «viene dal-          tutti i presenti, rivolgendosi al Pa-
Nei segni del pane e del vino il       l’ascolto e l’ascolto riguarda la       dre per mezzo di Gesù Cristo
popolo fedele pone la propria          parola di Cristo». La fede si ali-      nello Spirito Santo. «Il significato
offerta nelle mani del sacerdote,       menta, dunque, con l’ascolto e          di questa Preghiera è che tutta
il quale la depone sull’altare o       conduce al Sacramento. La recita        l’assemblea dei fedeli si unisca
mensa del Signore, «che è il centro    del “Credo” fa sì che l’assemblea       con Cristo nel magnificare le gran-
di tutta la Liturgia eucaristica».     liturgica «torni a meditare e pro-      di opere di Dio e nell’offrire il sa-
Certo, è poca cosa la nostra offer-     fessi i grandi misteri della fede,      crificio». Nel Messale vi sono varie
ta, ma Cristo ha bisogno di questo     prima della loro celebrazione           formule di Preghiera eucaristica,
poco. Ci chiede poco, il Signore,      nell’Eucaristia». Il Simbolo di         tutte costituite da elementi ca-
e ci dà tanto. Nel pane e nel vino     fede vincola l’Eucaristia al Batte-     ratteristici: sono bellissime tutte.
gli presentiamo l’offerta della no-     simo, ricevuto «nel nome del Pa-        Anzitutto vi è il Prefazio, che è
stra vita, affinché sia trasformata      dre e del Figlio e dello Spirito        un’azione di grazie per i doni di
dallo Spirito Santo nel sacrificio      Santo», e ci ricorda che i Sacra-       Dio, in particolare per l’invio del
di Cristo e diventi con Lui una        menti sono comprensibili alla           suo Figlio come Salvatore. Il Pre-
sola offerta spirituale gradita al      luce della fede della Chiesa.           fazio si conclude con l’acclama-
Padre. Un’immagine di questo                                                   zione del «Santo», normalmente
movimento oblativo di preghiera        La Preghiera eucaristica è una          cantata. è bello cantare il “Santo”:
è rappresentata dall’incenso che,      preghiera solenne che qualifica la       “Santo, Santo, Santo il Signore”.
consumato nel fuoco, libera un         celebrazione della Messa e ne co-       è bello cantarlo. Tutta l’assemblea
fumo profumato che sale verso          stituisce il momento centrale, or-      unisce la propria voce a quella
l’alto: incensare le offerte, come      dinato alla santa Comunione. Cor-       degli Angeli e dei Santi per lodare
si fa nei giorni di festa, incensare   risponde a quanto Gesù stesso           e glorificare Dio.
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Monsignor Romero sarà santo

Martire della
giustizia del Regno                                                                                   Mons. O. Romero

Lo scorso 17 aprile il nostro Circolo    sini fossero di altra religione o      gialmente nelle riunioni dei ve-
ACLI ha organizzato un incontro          addirittura atei. Romero, al con-      scovi a Medellin (1968) e a Puebla
sul futuro santo Oscar Romero, te-       trario, fu ucciso da sicari di         (1979), e quelli che avevano in-
nuto da don Alberto Vitali, incaricato   un’oligarchia che si professava        vece cercato di “tenere i piedi in

D
arcivescovile presso le ACLI milanesi.   cattolica, partecipava ostentata-      due scarpe”, se non addirittura di
Ecco una sintesi del suo intervento.     mente alla Messa domenicale            appoggiare gli oppressori.
                                         (perlopiù nelle cappelle dei col-      Sono così passati trentacinque anni
       opo trentacinque lunghi           legi privati) e alcune delle sue fa-   per la beatificazione e la proclama-
       anni di attesa, nel breve         miglie vantavano persino un            zione del martirio, poi altri tre per
       spazio di tre anni s’è com-       padre spirituale. Ucciso da corre-     la canonizzazione: un tempo che ci
piuta la beatificazione di mons.          ligionari insomma; Romero po-          è sembrato infinito, perché manca-
Oscar Romero - riconosciuto e            teva quindi essere considerato         vano segnali incoraggianti di come
proclamato martire dalla Chiesa -        martire? Giustamente, il teologo       sarebbe andata a finire, ma che ci è
ed il prossimo 14 ottobre sarà ca-       spagnolo, ma di adozione salva-        stato utile a comprendere, una
nonizzato insieme al suo grande          doregna, Jon Sobrino aveva con-        volta di più, che Dio non ha fretta
Papa, Paolo VI.                          testato che secondo questa miope       e la sua misura non è la nostra. In
Trentacinque anni di per sé sono         logica nemmeno Gesù sarebbe            occasione della commemorazione
pochi rispetto ai tempi tradizio-        potuto esser proclamato martire,       dell’assassinio di padre Rutilio
nali delle beatificazioni e cano-         in quanto ucciso per volontà del       Grande, fraterno amico di mons.
nizzazioni dei santi; in questo          Sinedrio - il principale organo        Romero, l’arcivescovo attuale,
caso però si è trattato di martirio      istituzionale della sua religione -    mons. José Luis Escobar Allas, ha
e il tempo passato è trascorso           e dei sommi sacerdoti che ne           inoltre annunciato l’avvio del pro-
nella lacerante discussione sulla        erano i massimi rappresentanti:        cesso di beatificazione anche per
effettiva possibilità di ricono-          non certo perché credesse in Jah-      lui e altre centinaia di catechisti sal-
scerlo come tale, per due ragioni        weh, ma per l’immagine di Lui          vadoregni.
fondamentali.                            che annunciava. Ovvero, per            Meglio quindi aver aspettato,
La prima è che mons. Romero fu           quell’esigenza radicale e necessa-     piuttosto di ritrovarci con una
assassinato per essersi messo a          ria, secondo Gesù, che identifica       «beatificazione di comodo» in
fianco dei poveri e degli oppressi        gli autentici figli di Dio e che lui    tempi veloci. Con questo ricono-
del suo Paese, denunciando ogni          chiamava “Giustizia del Regno”.        scimento infatti la Chiesa non
forma di violenza (uccisioni, spa-       Esattamente ciò per cui fu ucciso      soltanto ha definitivamente chia-
rizioni, torture e l’oppressione         mons. Romero. E allora? Allora         rito che Romero non ha esage-
sociale). Da qui l’obiezione co-         c’era evidentemente dell’altro.        rato, si è comportato da pastore,
stantemente avanzata dai settori         Non riconoscere il martirio di         non da politico, e non poteva fare
più conservatori: davvero questo         Romero - e magari limitarsi a ca-      altrimenti per essere fedele al
faceva parte del suo ministero e         nonizzarlo in quanto “particolar-      proprio ministero... ma anche che
fino a che punto? Oppure l’Arci-          mente pio e dedito alla cura           la “Giustizia del Regno”, sul mo-
vescovo si è spinto oltre, assu-         pastorale” - avrebbe significato        dello della testimonianza e del
mendo posizioni politiche che            togliere valore alla sua testimo-      martirio di Gesù, è un elemento
non gli competevano?                     nianza. Come pure, non pren-           imprescindibile tanto dell’annun-
Inoltre, fino al «caso Romero»,           dere posizione nel conflitto che        cio cristiano quanto del riconosci-
l’odium fidei, condizione prevista        per anni ha diviso le gerarchie        mento del martirio.
come necessaria dal Codice di            cattoliche latinoamericane (in         Una consapevolezza finalmente
Diritto Canonico per proclamare          primis quella salvadoregna), tra       raggiunta, gravida di frutti per i
il martirio, era stata riconosciuta      quanti avevano fatto una seria op-     secoli a venire.
soltanto nel caso in cui gli assas-      zione per i poveri, assunta colle-                         don Alberto Vitali
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018                                                                                        7

Esperienze missionarie dalla Creta

Che cosa
desideri?
D
                                                                  Don Michele Crugnola

       omenica 22 aprile è stato       versi campi coltivati. Si è già ini-     nuovo cammino che, a distanza di
       di nuovo tra noi don Mi-        ziato a costruire una vasca più          mesi, posso dire sia riuscito a rega-
       chele Crugnola (prete mis-      distante e più in alto, collegata        larmi quella gioia tanto cercata nella
sionario in Zambia e ora parroco       alla prima, dalla quale si pos-          mia vita. GM non è solo missione:
a Dervio) che lo scorso anno, du-      sono irrigare molti altri campi.         sono i 60 volti che condividono con
rante i Giorni della Creta, ci aveva   Mancherebbe l’unica protezione           me la preparazione e l’attesa. Ogni
regalato la sua incisiva e sugge-      possibile contro gli elefanti: una       passo, dal desiderio mio e di Dio,
stiva testimonianza. Con lui è         recinzione elettrica, che permet-        all’incontro con Lui e con la mia
nato un percorso di collabora-         terebbe di salvare i raccolti sem-       umanità, mi ha condotto al mo-
zione, culminato con la condivi-       pre a rischio di essere divorati.        mento fatidico: la consegna della de-
sione dell’esperienza missionaria                                               stinazione e del compagno. Proprio
da parte di tre nostri ra-                                                           così, in mezzo a una vita ricca
gazzi (Francesca, Matteo ed                                                          di preoccupazioni, decisioni e
Alice), che dal 17 agosto al                                                         fatiche, io ho scelto di non sce-
3 settembre si recheranno                                                            gliere. Mi sono affidata. Penso
con lui e i suoi collaboratori                                                       che ognuno di noi debba provare
in Zambia. In un volantino                                                           quel che si prova affidandosi,
veniva presentato breve-                                                             perché è una delle sensazioni
mente il progetto che da                                                             più belle che mi siano capitate.
anni si sta portando avanti                                                          Ad ogni modo, il 17 marzo, Va-
e che vedrà coinvolti anche                                                          leria ha cominciato a cammi-
i nostri ragazzi. è un pro-                                                          nare insieme a me, destinate
getto che nasce con la gente                                                         alla missione di Mohespur in
di Mugurameno (piccolo vil-                                                          Bangladesh. Là padre Almir ci
laggio vicino al fiume Zam-                                                           sta già aspettando con 95 stu-
besi, N.d.R.) che da anni                                                            denti di un ostello che aiute-
corre il rischio di vedersi                                                          remo a gestire. Oltre a loro,
sottratta la propria terra, a                                                        avremo modo di conoscere il
causa dell’interesse di al-                                                          resto della comunità, poiché un
cuni speculatori economici.                                                          altro dei nostri compiti sarà di-
Con questo progetto si                                                               stribuire medicinali di casa in
vuole quindi offrire alla gente lo-     Un’altra nostra giovane parroc-          casa. La mia missione non sarà nel
cale la possibilità di lavorare la     chiana, Arianna, parteciperà al-         luogo in cui speravo di andare, anzi,
terra anche nei sette e più mesi       l’esperienza missionaria con il          tutt’altro: andrò proprio nella parte
nei quali non piove, smontando         PIME nel mese di luglio. Ecco            del mondo dove non sarei voluta ca-
così la tesi - sostenuta dagli spe-    cosa ci scrive.                          pitare. Eppure, tra tutti i Paesi coin-
culatori - che questa gente ha         Cosa desideri? Questa è stata la         volti nel progetto PIME, a luglio
sempre avuto la terra, ma non          prima domanda che mi è stata posta       sarò proprio lì, pronta ad innamo-
l’ha saputa sviluppare. L’opera,       all’inizio del mio percorso a Giovani    rarmi di quel territorio che tanto te-
già realizzata, consiste in un si-     e Missione. «Pienezza!» ho risposto.     mevo. Concludo con un estratto:
stema ad energia solare per            Quella pienezza che si raggiunge         “Non so il colore né il sapore della
pompare acqua dal fiume Zam-            donandosi agli altri per un bene più     storia che mi dai, ma so che sarà im-
besi e riempire una vasca di 20        grande e in questo donarsi scoprire      portante. Sarò una striscia in cielo,
metri di diametro per l’altezza di     se stessi, e perché no, magari rima-     un filo di sorriso, un ciottolo di
un metro. Da lì, per caduta li-        nere meravigliati. Con questo pen-       strada, l’essenziale è che sarai vita
bera, l’acqua può affluire nei di-       siero ad ottobre ho iniziato il mio      della mia vita”.
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I Giorni della Creta 2018

La gioia del Vangelo
diventa carità
A
       nche quest’anno abbiamo         - ore 10.00 in chiesa: S.MESSA      BANCO DELLE MISSIONI
       vissuto insieme l’appunta-      di inizio GREST                     - ore 16.00 in teatro:
       mento tradizionale della        - ore 13.00 in oratorio:            «LA GIOIA DEL VANGELO
comunità parrocchiale in occa-         PRANZO «8x8» per tutti coloro       DIVENtA cArItà!»
sione del nostro patrono. Il titolo    che sono nati nell’anno             testimonianza di fra’ Marcello
e le varie iniziative hanno rac-       che termina con il numero 8         e Giovanni Bedeschi con il film
colto il tema proposto durante         e i loro amici                      “Pane dal cielo” sull’Opera San
gli Esercizi Spirituali parrocchiali   - ore 16.00 in oratorio:            Francesco di viale Piave
“LA GIOIA DEL VANGELO” che             Quadrangolare di calcio femmi-      - ore 19.30 in oratorio:
abbiamo vissuto insieme nella          nile “Memorial Maria La Tella”      GRIGLIATA
settimana dopo Pasqua, dall’8 al                                           - ore 21.00 in oratorio:
12 aprile, con grande e viva par-      Lunedì 11 giugno                    CONCERTO del gruppo
tecipazione.                           Inizio GREST 2018                   musicale «XX Secolo»
Nei Giorni della Creta abbiamo         ore 21.00 CONSIGLIO PASTO-
provato a capire, a progettare e a     RALE di fine anno pastorale          Domenica 17 giugno
vivere come sia possibile che “La                                          nell’atrio della chiesa:
gioia del Vangelo” diventi carità.     Martedì 12 giugno                   BANCO DELLE MISSIONI
Molte sono state le occasioni di       ore 21.00 in teatro:                - ore 15.30 in chiesa:
preghiera e di aggregazione, di        «LA GIOIA DEL VANGELO               Inno Akathistos
formazione e di solidarietà, fa-       DIVENtA cArItà!»                    GLORIA A DIO PER TUTTO
cendo insieme un percorso di co-       presentazione del tema              canto di lode della Chiesa russa.
noscenza e impegno nel servizio        con sr. Luisa, suora della carità   Guiderà il canto il nostro coro.
della carità. Ecco il programma        presso il “Piccolo Rifugio”         - ore 16.30 Torneo calcio
dettagliato di tutte le iniziative.    di via Antonini                     “Mammhaitiamoli”
                                                                           - ore 19.30 CENA CONDIVISA:
Giovedì 7 giugno                       Mercoledì 13 giugno                 ognuno porta qualcosa di buono
- ore 21.00 in oratorio:               - ore 19.30 in oratorio:
«LA GIOIA DEL VANGELO                  Torneo «Paphaitiamoli»              Lunedì 18 giugno
DIVENtA cArItà»                        con cena aperta a tutti             - ore 19.30 in oratorio:
testimonianza di CREDERE                                                   Torneo «Paphaitiamoli»
CON L’ARTE con Rosa Giorgi             Giovedì 14 giugno                   con cena aperta a tutti
                                       - ore 21.00 in teatro:
Sabato 9 giugno                        «LA GIOIA DEL VANGELO               Martedì 19 giugno
nell’atrio della chiesa:               DIVENtA cArItà!»                    - ore 19.30 in oratorio:
BANCO DELLE MISSIONI                   testimonianza di fr, Carlo          CENA per tutti e SERATA
- ore 19.30 GRIGLIATA                  e collaboratori del “Centro         dell’AZIONE SOLIDALE
- ore 21.00 GIOCO                      Sant’Antonio” di via Farini         con «Stoppendgo» Rock band
del Gruppo Animazione
“SE LO SAI, RISPONDI!”                 Venerdì 15 giugno                   Mercoledì 20 giugno
accompagnato dal CONCERTO              - ore 19.30 in oratorio:            - ore 21.00 in teatro:
del gruppo musicale                    GRIGLIATA e KARAOKE                 «LA GIOIA DEL VANGELO
«Zona ridotta»                         per tutte le età CANTANTI           DIVENtA cArItà!»
                                       ALLO SBARAGLIO                      testimonianza di fra’ Giuseppe
Domenica 10 giugno                                                         e collaboratori sull’attività pres-
nell’atrio della chiesa:               Sabato 16 giugno                    so l’Istituto “Sacra Famiglia”
BANCO DELLE MISSIONI                   nell’atrio della chiesa:            di Cesano Boscone
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018                                                                                          9

Giovedì 21 giugno                     Sabato 23 giugno                           e benedizione di una NUOVA
- ore 21.00 in chiesa:                - ore 17.00 in oratorio:                   ICONA San Giovanni Battista
ELEVAZIONE MUSICALE con               LA GIOIA NEL COLORE                        il precursore per la nostra chiesa
Alessandra Romano al violino          Laboratorio di espressione
e Paolo Negri all’organo              artistica per piccoli e grandi             Domenica 24 giugno
                                      con Benedetta                              Solennità di
Venerdì 22 giugno                     - ore 21.00 in chiesa:                     SAN GIOVANNI BATTISTA
- ore 19.30 in oratorio:              GRANDI VESPRI di San Gio-                  - ore 10.00 in chiesa:
Torneo «Paphaitiamoli»                vanni secondo la Liturgia bizan-           S.MESSA DEL PATRONO
con cena aperta a tutti               tina a cura dell’Ass. Culturale            e in oratorio
                                      Italiana Oriente Cristiano                 APERITIVO per tutti

                                      Papa Paolo VI santo

                                      Un futuro papa
                                      alla Creta
                                      profili biografici, spiegazioni e            «Coree»: in questo modo erano chia-
                                      commenti al suo magistero, alla            mati alcuni stabili e caseggiati zeppi
                                      sua personalità, alle vicende che          di immigrati e i quartieri dormitorio.
                                      lo hanno visto pastore della               C’era fame di case, ma anche fame di
                                      Chiesa in tempi ricchi di rinno-           chiese.
                                      vamento e di difficoltà.                     L’allora Cardinal Montini si prodigò
                                      Ma noi, alla Creta, siamo interes-         per costruire chiese nei nuovi quartieri
                                      sati a lui per una ragione tutta           che sorgevano alla periferia cittadina,
                                      particolare: fu Paolo VI a volere          questo per dare sia un punto di in-
                                      la nascita di questa parrocchia e          contro agli uomini con Dio, ma anche
                                      la visitò personalmente. Nel vo-           per farli incontrare tra di loro.
                                      lume, ampiamente illustrato,               Con le chiese nascevano le nuove
                                      “Chiesa di S. Giovanni Battista            parrocchie, inserite nei problemi e
                                      alla Creta. Lettura artistica e teo-       nelle realtà quotidiane delle persone,
                                      logica”, curato nel 1988 dall’allora       con l’intento di aiutarle nella loro
                                      parroco padre Marcellino Ripa-             crescita spirituale e per una vera

N
                                      monti, troviamo alcuni cenni di            promozione umana.
                                      come la nostra chiesa si venne ad          Dove non è stato possibile fare ciò,
                                      inserire nell’intensa attività del         ancor oggi si vedono le gravi conse-
       el Concistoro Ordinario        cardinale Montini, futuro Paolo            guenze.
       del 19 maggio Papa Fran-       VI, per dotare Milano di nuovi             La chiesa è un luogo di incontro: in-
       cesco ha comunicato la         luoghi di culto. Da tale libro sono        contro con Dio e con gli uomini, è
data in cui saranno proclamati        estratti i brani che seguono.              un luogo per la riflessione, la medi-
santi, tra gli altri, Papa Paolo VI                                              tazione. Ogni essere umano - dal
e l’arcivescovo di El Salvador,       Alla periferia di Milano nel dopo-         più credente al più tiepido - non può
Oscar Arnulfo Romero.                 guerra le case spuntavano come fun-        pensare ad un mondo senza chiese,
Felice coincidenza: Francesco po-     ghi, era il tempo dell’industrializza-     senza sentire in sé una gelida sensa-
trebbe canonizzare Paolo VI e         zione e dell’immigrazione. Erano gli       zione di vuoto. Che sia un’umile e
monsignor Romero nella stessa         anni in cui a ondate successive arri-      nascosta cappella di campagna od
concelebrazione eucaristica, do-      vavano persone da tutte le regioni         un’aristocratica ed orgogliosa catte-
menica 21 ottobre, in Vaticano.       d’Italia attirate da un posto di lavoro.   drale gotica che sembra sfidare il
Su Paolo VI si conoscono tanti        Purtroppo nascevano le cosiddette          cielo con le sue guglie, poco importa:
10                                                                                        LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018

anche il passante più distratto sente,    una guida per una lettura artistica e    nell’impresa di costruire in pochi
vicina, una presenza che lo rassicura     teologica della chiesa della Creta. E    anni altre 22 chiese nuove: «Mi-
e lo accompagna nella sua vita quo-       un atto d’amore vuole essere questa      lano cresce, cresce; continuamente,
tidiana. No, è davvero impossibile        guida che parla della nostra chiesa,     rapidamente, oltre ogni previsio-
pensare ad un mondo senza templi:         della nostra casa, di una presenza       ne, oltre la nostra già tesa e già
il cristiano, l’ebreo, il musulmano,      tanto indispensabile alla nostra vita.   sofferente possibilità di pareggiare
l’induista, le tribù più sconosciute e    In queste pagine si capisce come la      con la dovuta proporzione l’assi-
remote, hanno Dio e gli hanno da          chiesa di San Giovanni Battista alla     stenza pastorale ai bisogni dei
sempre dedicato un luogo, una casa        Creta è stata pensata e realizzata       nuovi quartieri…», spiegava ai
per incontrarlo, per parlargli, per       dall’architetto Giovanni Muzio, non      fedeli. Solo l’anno prima erano
entrare in comunione con Lui, per         solo come casa di Dio, ma anche          arrivate dalle regioni del sud
ritrovare di nuovo il Suo amore.          come casa del popolo di Dio.             60mila persone, che si erano an-
Nel nostro quartiere, grazie ad una                                                date sistemando «in nuove e di-
generosa benefattrice che aveva rac-      Sempre a testimonianza del fer-          laganti zone abitate». Crescevano
colto l’appello dell’Arcivescovo Mon-     mento di urbanizzazione e pa-            e si moltiplicavano i palazzi, si
tini, fu possibile avere la chiesa con-   storalità di quel periodo, il gior-      allungavano le strade, ma agli
temporaneamente alle case.                nalista Giuseppe Frangi sul quo-         occhi del vescovo quella nuova
Con la chiesa e le opere parrocchiali     tidiano “Avvenire” il 3 aprile 2011      Milano rischiava di restare un
annesse, nasceva una comunità, si         scriveva così:                           deserto in cui gli uomini erano
incontravano le prime persone in un                                                abbandonati a sé stessi. La pre-
contesto di stima reciproca. A tren-      PIANO MONTINI:                           mura di Montini è semplicemente
t’anni di distanza da quando la chiesa    E MILANO INVENTÒ                         quella del pastore verso i suoi fe-
                                          LE NUOVE CHIESE

                                          E
di San Giovanni Battista alla Creta                                                deli, non c’è nessuna ansia di ga-
è stata inaugurata (la chiesa fu ter-                                              rantirsi un’egemonia «culturale»
minata nel 1958. N.d.R) è sembrato           ra il 12 novembre 1961 e Mon-         nei nuovi quartieri: «Sentiamo il
giusto e bello ricordare l’avvenimento       tini chiudeva così il discorso        dovere di concorrere senza stan-
con una pubblicazione e cioè con          con cui lanciava la sua diocesi          chezza e senza lamento, con civile
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018                                                                                    11

                                                                                tettura libera nell’ispirazione mo-
                                                                                derna, ma contenuta in una sana
                                                                                democrazia edilizia: non è tempo
                                                                                di fare monumenti, mosaici, de-
                                                                                corazioni costose. è tempo di sal-
                                                                                vare con costruzione semplice la
                                                                                fede del nostro popolo» (1961).
                                                                                [omissis]
                                                                                Non ci sono solo gli architetti ra-
                                                                                zionalisti Luigi Figini e Gino Pol-
                                                                                lini nella squadra chiamata al la-
                                                                                voro da Montini. Ci sono anche
                                                                                quelli di cultura novecentista,
                                                                                che hanno in sé una più forte
                                                                                vocazione monumentale. Ma che
                                                                                con Montini accettano di fare i

   A
                                                                                conti con una necessaria sempli-
                                                                                cità. C’è Giovanni Muzio, che
        lla scomparsa di Giovanni Cabassi, imprenditore milanese
                                                                                aveva conosciuto una grande for-
        molto attivo tra le due guerre nel ramo dell’estrazione della
                                                                                tuna sotto il fascismo, e che tra il
   rena e poi anche dell’edilizia, la moglie Luisa Farina e il figlio Giu-      1956 e il 1958 lavora al cantiere
   seppe gli succedono nella gestione delle attività di famiglia. È il          della chiesa di San Giovanni Batti-
   1954: la vedova accoglie l’invito dell’arcivescovo Montini a favo-           sta della Creta, al Giambellino:
   rire l’edificazione di nuove chiese per la città che cresce e, piut-         un edificio basso, con una facciata
   tosto che realizzare una cappella al Monumentale in memoria                  tutta in laterizio, con i mattoni
   del marito, decide di sovvenzionare un nuovo complesso par-                  che compongono delle greche,
   rocchiale, su terreni della famiglia. Progettata da Giovanni Muzio,          delicatissimi motivi decorativi.
   la chiesa viene intitolata a san Giovanni Battista – appunto in              Sopra, una tettoia libera e sor-
   memoria del defunto Giovanni Cabassi, del quale ospita la cap-               prendentemente slanciata verso
                                                                                l’alto protegge l’ingresso dei fe-
   pella mortuaria. La chiesa, nel 1958, viene inaugurata dal cardi-
                                                                                deli. Negli stessi anni accanto a
   nale Montini: anche lui si chiamava Giovanni Battista!                       Muzio nei cantieri di Montini
                                                                                ebbe un ruolo importante Gio
                                                                                Ponti, architetto e designer con-
                                                                                sacrato a livello mondiale, che
e cristiana solidarietà, allo svi-      Montini nel 1962 -, fiero di avere       realizzò nell’arco di dieci anni
luppo eccezionale della nostra          sacerdoti che accettano la vita pa-     tre chiese: San Luca a Lambrate.
metropoli, offrendole l’assistenza       storale nelle vostre condizioni,        San Francesco al Fopponino e
religiosa e morale di tante nuove       che prendono come onore l’essere        Santa Maria Annunciata del-
parrocchie». Nell’arco dei suoi         posti allo sbaraglio, con respon-       l’ospedale San Carlo.
otto anni e mezzo a Milano, Mon-        sabilità formidabili, senza mezzi,
tini mise in cantiere, e in gran        quasi mendicanti in alloggi prov-
parte portò a termine, ben 135          visori e disagiati».                    Ultima, una curiosa notizia che
chiese in tutta la diocesi. Una         Nella Milano che in quegli anni         ricaviamo dal sito web della Chie-
strategia lanciata dal suo prede-       vedeva in azione alcuni tra i più       sa di Milano. Per il 21 giugno
cessore, il cardinale Schuster, e       grandi talenti dell’architettura eu-    1963 Giovanni Battista Montini
che il futuro Papa perseguì sen-        ropea, l’arcivescovo decide di dar      aveva annotato nel suo diario
tendo tutta l’urgenza di quel mo-       loro credito e di affidare loro al-       questo appuntamento: avrebbe
mento storico. La Chiesa apriva         cuni importanti progetti. Montini       dovuto inaugurare un’altra delle
una nuova terra di missione in          insomma, a differenza del suo            sue “Nuove Chiese”, cioè la par-
questi nuovi immensi agglomerati        predecessore, sceglieva di aprire       rocchia del Santo Curato d’Ars
che sorgevano ai margini delle          alla modernità. Le sue aspettative      in Via Giambellino. Insomma, se
città. Era un percorso duro perché,     erano alte: «L’arte si appresta ai      i disegni divini non lo avessero
prima di trovare i mezzi per co-        cantieri. Questo affacciarsi dell’arte   chiamato alla cattedra di Pietro,
struire le nuove chiese, i parroci      sulle soglie dei nostri lavori è pie-   avremmo di nuovo avuto il futuro
vivevano accampati, a volte in          no di emozioni». Ma erano anche         “Santo” come nostro… vicino di
condizioni peggiori dei loro fedeli.    chiare le sue raccomandazioni:          casa!
«Io sono fiero di voi - disse loro       «Vogliamo presentare un’archi-                    Alberto Rapomi Colombo
12                                                                                  LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018

Colletta alimentare

Un’esperienza
di solidarietà
G
       li ultimi giorni di aprile il                                                    compreso ancor più
       nostro parroco fra’ Paolo,                                                       che non bisogna spre-
       mi ha chiamato per comu-                                                         care ma, anzi, essere
nicarmi che era stato contattato                                                        in grado di risparmiare
dalla Caritas per partecipare a li-                                                     per vedere il sorriso
vello parrocchiale ad una Col-                                                          sul viso di tutti ogni
letta Alimentare presso il                                                              giorno, e non soltanto
Supermercato PAM di via In-                                                             a Natale.
ganni e, poiché in alcune riu-
nioni precedenti, insieme anche                                                         Alice Fragano
a fra’ Andrea, avevamo ipotiz-                                                          (Pallavolo categoria
zato una collaborazione fra Par-                                                        “Under 13”)
rocchia, Oratorio e Polisportiva,                                                       Abbiamo raccolto del
questa ci è sembrata l’occasione                                                        cibo da donare ai po-
giusta.                                                                                 veri al supermercato
Ho subito accettato la proposta e                                                       PAM. Una signora an-
dopo essermi messo in contatto                                                          ziana mi ha chiesto di
con il responsabile della Caritas,                                                      aiutarla a fare la spesa
ho incontrato il responsabile                                                           perché aveva il tutore
della pallavolo della Polisportiva                                                      alla mano, quando sia-
per coinvolgere tutto il settore in                                                     mo arrivati alla cassa
questa iniziativa.                                                                      ho capito perché aveva
La risposta da parte delle atlete e                                                     chiesto aiuto… il car-
degli staff di ogni squadra è stata     Elena Lai                             rello era pieno di cibo ma non
eccezionale, e sabato 5 maggio,        (Pallavolo categoria “Under 12”)      per lei era quasi tutto da donare
con le nostre belle pettorine rosse    Sabato 5 maggio io e alcune bam-      ai poveri! Questa esperienza mi
fiammanti, abbiamo svolto il no-        bine della squadra di pallavolo       ha reso felice e fiera di me! Ho
stro lavoro per tutta la giornata      “Under 12”, con le nostre care        capito che aiutare gli altri non
all’interno del PAM, riuscendo a       allenatrici Laura e Gio e l’inso-     deve essere un “obbligo”, ma
chiudere una sessantina di scato-      stituibile dirigente Rossella, ci     una cosa che viene dal cuore.
loni con derrate alimentari, dei       siamo trovati alle ore 9 davanti
quali una buona parte è rimasta        al supermercato PAM per racco-        Alice, Alessia e Alice
in parrocchia per le famiglie più      gliere generi alimentari per le       (Pallavolo categoria “ragazze”)
bisognose.                             persone bisognose che si rivol-       Durante la settimana ci è stato
Oltre al numero di persone coin-       gono alla Caritas.                    proposto di partecipare alla rac-
volte è stato bello anche il clima     Alcune avevano l’incarico di di-      colta alimentare organizzata dalla
che si è creato: amicizia, volonta-    stribuire i sacchetti all’esterno,    Caritas, così ci siamo trovate sa-
riato e cooperazione erano pal-        altre all’interno: era bello conse-   bato mattina davanti al PAM di
pabili nell’aria.                      gnare alle persone questi sacchetti   via Inganni. Ci eravamo orga-
Di seguito vi proponiamo i com-        vuoti e vederli ritornare colmi di    nizzate in turni e ogni squadra
menti di alcune ragazze che            cibo per coloro che non hanno         si alternava ogni due ore. Alcune
hanno partecipato all’iniziativa.      possibilità economiche per vivere.    di noi si erano sistemate all’in-
                                       Una signora, addirittura, oltre ad    gresso e proponevano ai clienti
                     Primo Capozzi     offrire cibo ci ha regalato anche      che entravano di raccogliere dei
                 Presidente ASD        una scatola di barrette Kinder.       prodotti e consegnarli alle nostre
               Polisportiva Assisi     Da questa positiva esperienza ho      compagne che aspettavano dopo
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018                                                                                     13

                                         Nuovi lavori in oratorio

                                         Giochi
le casse. Tutti i prodotti venivano
poi divisi, inscatolati e inviati, in
parte alla nostra parrocchia e in

                                         per i piccoli
parte alla Caritas, che poi li avreb-
bero distribuiti a chi ne aveva
più bisogno. Oltre ad essere stata
un’esperienza significativa è stato
molto interessante vedere e os-
servare il diverso comportamento

                                         C
delle persone di fronte alla nostra
richiesta d’aiuto per le persone
meno fortunate.
                                                redo che chiunque sia nato
Pallavolo categoria “Allieve”                   o cresciuto alla Creta come
Siamo la squadra delle “Allieve”                me, abbia giocato almeno
della Polisportiva Assisi, in genere     una volta sugli scivoli, le altalene
nel week-end scendiamo in campo,         o i castelli dell’oratorio! Un tempo
e sabato 5 maggio lo abbiamo fatto       erano le poche, se non uniche,
per la “Week Food”: siamo scese          attrezzature ludiche a disposi-
in campo per la Caritas. Le nostre       zione di tutti, e anche quando
Impressioni? Un impatto con la           hanno iniziato ad essercene nei
dura realtà, per noi ragazze: qual-      parchi pubblici vicini, poter an-
che famiglia non ha i mezzi per          dare a giocare all’oratorio ha sem-
fare la spesa... Mettersi al servizio    pre avuto un fascino diverso.
degli altri è un potente strumento       Qualcuno è riuscito a far giocare
per la scoperta di altre realtà. Ben-    su quei giochi anche i propri fi-
ché le risposte a questa iniziativa      gli… Poi il tempo passa, si diventa
siano state molto positive, abbiamo      genitori o nonni, le normative
notato anche indifferenza, c’era          cambiano, i livelli di sicurezza
chi ti sfrecciava davanti in modo        da dover garantire aumentano e,         e soprattutto la sistemazione di
da non darti nemmeno la possibi-         fortunatamente negli ultimi anni        tutte le panchine presenti, che
lità di parlare, c’era chi non ti dava   aumentano anche i bimbi e i ra-         prevede il loro riposizionamento
retta e chi si inventava scuse dav-      gazzi fruitori dei giochi! Per tutti    “in bolla”, una verniciatura e una
vero...“geniali”. Al termine della       questi motivi nel 2009 si era prov-     collocazione diversa che tenga
giornata ci siamo sentite felici ed      veduto ad installare una struttura      conto delle nuove strutture in-
orgogliose di aver dedicato il nostro    a castello con scivoli, in sostitu-     stallate e delle abitudini ormai
tempo per aiutare le persone bi-         zione di quelli in ferro verniciati     consolidate di nonni, genitori o
sognose, il bello di questa avven-       che erano diventati ormai peri-         baby sitter che trascorrono i po-
tura è che ci siamo arricchite dentro    colosi (dal costo di circa € 19.500).   meriggi in oratorio. Il costo sti-
i nostri cuori e... alla fine del po-     L’estate scorsa si è attivato un        mato per questi altri interventi è
meriggio tutti gli scatoloni erano       secondo lotto di lavori compren-        di circa € 20.000. Il Consiglio Pa-
finiti! Tutta la generosità era lì        dente la rimozione e lo smalti-         storale Parrocchiale ha deciso di
dentro!                                  mento delle ultime vecchie strut-       destinare gli utili dei Giorni della
                                         ture (scivolino dei piccoli e gio-      Creta al finanziamento di questi
Elisa Martelli                           strina) e l’installazione di uno        ed altri lavori in oratorio. Chiun-
(Pallavolo categoria “Juniores”)         scivolo e di nuove altalene. L’ope-     que poi volesse contribuire con
Una bella opportunità per dare il        razione ha anche ricompreso la          un’offerta specifica, fiscalmente
proprio piccolo contributo per           rimozione della sabbionaia e l’am-      detraibile, può rivolgersi al bar
aiutare altri e vedere come anche        pliamento della pavimentazione          dell’oratorio, o in segreteria par-
altre persone accettano con il sor-      in gomma. Il tutto è costato circa      rocchiale, o direttamente al par-
riso l’invito ad aiutare il pros-        € 16.500 e, almeno nei desiderata,      roco. Sia in fondo alla chiesa che
simo.                                    faceva parte di un progetto più         in oratorio sono stati affissi due
                                         ampio di riqualificazione di tutta       cartelloni in cui settimanalmente
Cecilia Carcano                          l’area giochi dei piccoli. Un ulte-     verrà aggiornato lo stato di rag-
(Pallavolo categoria “Juniores”)         riore passo nei lavori vedrebbe         giungimento del finanziamento.
è stato un gesto semplice a cui          quindi la possibilità di installare     Speriamo di completarli il prima
mi ha fatto tanto piacere parteci-       un’altra altalena a “cestone”, ma-      possibile!
pare.                                    gari una sabbionaia richiudibile                                     Chiara
14                                                                                    LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018

                                                                              tre il cuore si apre alla bellezza
                                                                              straordinaria dei luoghi, all’ascolto
                                                                              della natura, al silenzio.
                                                                              Sono troppo pochi tre giorni,
                                                                              sono troppo veloci le ore che pas-
                                                                              sano e lasciano un senso di in-
                                                                              compiutezza e già di nostalgia.
                                                                              Strano e sorprendente raccontare
                                                                              del Natale il primo di giugno,
                                                                              ma siamo a Greccio, e ascoltare
                                                                              il Vangelo della nascita del Bam-
                                                                              binello porta un’immensa tene-
                                                                              rezza; in fondo Gesù nasce tutti i
                                                                              giorni nel nostro cuore se lo vo-
                                                                              gliamo! Il Vangelo della S. Messa
                                                                              celebrata nel Santuario di Greccio
                                                                              dice: «I pastori andarono e videro il
                                                                              Bambino adagiato in una mangia-
                                                                              toia». Anche i cristiani - dice fra’
                                                                              Paolo - devono essere capaci di
Pellegrinaggio nella Valle Santa di Rieti

Camminando
                                                                              adagiarsi in una mangiatoia, de-
                                                                              vono imparare a farsi piccoli, mi-
                                                                              nori, come fa Francesco, che rac-

con Francesco
                                                                              cogliendo la lezione di Cristo ap-
                                                                              pena nato, fa di Greccio la nuova
                                                                              Betlemme. Ogni vetta raggiunta
                                                                              porta un insegnamento di Fran-
                                                                              cesco: la pazienza, il coraggio, la

O
                                                                              determinazione nel portare a ter-
                                                                              mine il comando di Dio che vuole
                                                                              una Regola scritta per i suoi frati
        gni volta che si torna nella   Greccio, Fonte Colombano, Narni,       a Fonte Colombo. La vicinanza,
        terra di Francesco, bisogna    Poggio Bustone, e dopo ogni sa-        la consolazione del Cielo a Narni.
        essere pronti a un salto       lita, Francesco cercava uno “spe-      l’affidamento alla misericordia di
del corpo, ma anche del cuore e        co”, una fessura nella roccia dove     Dio che, liberandoci dai macigni
dell’anima. Ogni volta ci sorpren-     affondare il suo corpo alla ricerca     del cuore, ci introduce con il per-
diamo e ci chiediamo, basiti: ma       del Signore. Una curiosità ricca       dono a vita nuova, a Poggio Bu-
come faceva quel “benedetto ra-        di significato: la parola “speco”       stone.
gazzo d’Assisi”, sempre così mal       deriva dall’espressione latina         Lasciando la Valle Santa di Rieti,
messo in salute, senza scarpe da       “specus vulneris” che significa         l’immagine che rimane nella men-
tennis o giacca a vento, per ripa-     “specchio della ferita” del costato    te e nel cuore è la piccola figura
rarsi dalle intemperie e dai sen-      di Cristo. Immergendosi nella ca-      gracile di Francesco, seduto ad-
tieri erti e pericolosi ed arrivare    vità delle grotte, Francesco im-       dossato alle pareti dei suoi spechi,
fin quassù? Come sono patetica          maginava di immergersi nella           uno per ogni luogo dove sostava;
quando, senza accorgermene, mi         profondità del Cuore di Cristo         forse il corpo si piegava fino ad
aggrappo allo schienale del sedile     trafitto, nido sicuro per pregare,      appoggiare la fronte alle ginoc-
che ho davanti allorché inizia la      commuoversi, piangere e con-           chia, rimanendo immobile per
salita dei tornanti. Francesco,        vertirsi veramente ad una vita         ore, sussurrando parole di dol-
nelle sue ascese sui cocuzzoli         più conforme al Cristo e al suo        cezza al Signore. Poi la bocca si
dell’Appennino era vestito di Dio      amore.                                 fermava, rimanendo in silenzio,
e della speranza incrollabile di       Da queste soste care a Francesco,      allora l’anima prendeva il largo,
trovarlo, e il suo corpo non sentiva   sono sorte bellissime oasi di pace,    verso Dio e Dio si apriva a lui.
altro che il richiamo del Signore,     silenzio e preghiera per rifocillare   Forse così Francesco si immergeva
mentre io sono vestita delle paure     l’anima dei pellegrini. Anche per      nel mare di Dio in un atto sem-
terrene e umane. Dapprima La           noi, che pure arriviamo sulle          plice e totale: Francesco si sentiva
Verna e l’Eremo delle Carceri, e       ruote fino a una certa altezza, la      in Dio, con Dio, dentro a Dio. E
ora La Valle Santa di Rieti con le     fatica, la pesantezza delle gambe      Dio era dentro di lui…
sue arrampicate verso il cielo:        scompare, il fiatone si calma men-                                   Daniela
LA VOCE - MAGGIO/GIUGNO 2018                                                                                     15

  Esperienze fuori e dentro La creta

  La gioia dell’amicizia
  con Dio

N
        on vuole essere presunzio-      sono protagonisti. Immaginate          sul quale chiunque può trovare
        ne scrivere che noi abitanti    un piccolo scrigno di edifici con-      le letture e il Vangelo del giorno.
        della Creta siamo partico-      sacrati da secoli: una chiesa, due     è bene leggere e mettere in pratica
larmente fortunati perché la no-        cappelle e un sacro speco (che è       la Parola del Signore e aggiungere
stra parrocchia è affidata a una          una grotta naturale nella pietra)      così un po’ di sale a questo mondo
comunità francescana. I nostri          immersa in un bosco di lecci. è        altrimenti insipido. Poi c’è Lui, il
frati hanno una regola da seguire,      davvero emozionante pensare            re dei re, in una riproduzione del
scritta da Francesco, che inizia:       che nell’eremo di Fonte Colombo,       Crocifisso di S. Damiano posta
“La vita e la regola dei frati minori   Francesco abbia vissuto quello         sul presbiterio: qui possiamo ve-
è questa: osservare il Vangelo del      che viene definito il Sinai france-     dere e riconoscere il nostro Gesù
Signore nostro Gesù Cristo, vivendo     scano: come sul Sinai Mosè rice-       in croce, non dolorante ma trion-
in obbedienza, senza nulla di proprio   vette da Dio le Tavole della Legge     fante, con le braccia spalancate
e in castità”. Proprio qualche gior-    per il suo popolo, così qui Fran-      pronte a stringerci tutti a Lui.
no fa una sessantina di pellegrini      cesco scrisse la Regola per tutti i    Gesù, che ci ha amato fino all’ul-
guidati dal nostro parroco hanno        francescani. Tutti questi pellegri-    timo respiro e sempre ci ama,
visitato la Santa Valle di Rieti,       naggi che da anni facciamo sono        dice ai suoi discepoli: «Vi do un
dove si trovano ben quattro san-        pagine di storia spirituale che        comandamento nuovo: amatevi gli
tuari che delimitano il cammino         dobbiamo custodire gelosamente         uni gli altri come io ho amato voi».
di san Francesco. Fra questi c’è        nel segreto del nostro cuore, per      Infine, nel silenzio della preghiera,
Fonte Colombo, il luogo dove lo         poi leggerle e rileggerle ogni volta   possiamo intrattenerci con il Si-
Spirito del Signore ha rivelato a       che ne sentiamo il bisogno.            gnore, presente vivo e vero nel
Francesco ciò che doveva scrivere.      Ebbene, tutto questo lo possiamo       Pane consacrato custodito nel Ta-
Essere sul posto e toccare con          respirare anche nella nostra chiesa    bernacolo. Così anche nella quo-
mano la realtà è davvero com-           francescana, aperta a tutti e per      tidianità della nostra parrocchia
movente!                                tutto il giorno come ce ne sono        abbiamo infinite possibilità e mez-
C’è silenzio a Fonte Colombo            poche. Appena si entra nella no-       zi per amarci, e tutti i nostri frati,
dove la natura, gli alberi e il cielo   stra chiesa troviamo un leggio         ognuno con le proprie mansioni,
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contribuiscono a farci amare Dio.      sono stata personalmente testi-        burraco ci si incontra due volte
Inoltre abbiamo molte occasioni        mone delle loro mani incallite e       alla settimana e il prossimo anno
di incontro e di conoscenza, oltre     proprio costoro hanno gettato il       probabilmente ci allargheremo
alle tante celebrazioni che ci offre    primo seme di cui ora si raccol-       anche alla scala quaranta e così
la nostra parrocchia, e ci sono        gono i frutti. Proprio per le per-     si sarà aggiunta un’altra occasione
anche momenti di svago e di in-        sone non più giovani, è stato pen-     di incontro.
trattenimento. Possiamo vantarci       sata una possibilità di trascorrere    Non esitate a venirci a trovare,
di un Centro Culturale all’avan-       del tempo in compagnia. E così         non esitate a sedervi a giocare
guardia con molte attività, dal        è nata l’idea del gioco del burraco:   con noi, lasciate il timore di non
cinema al teatro, all’arte, alla mu-   grazie alla preziosa collaborazione    riuscire: nessuno è nato maestro
sica e molto altro ancora. Abbia-      di Primo Capozzi, ha avuto inizio      e alla fine dei giochi non ci sono
mo persone nascoste e silenziose       l’avventura. Molti sapevano gio-       vinti né vincitori. Ciò che resta è
nella nostra parrocchia per i quali    care ma tanti altri hanno imparato     la gioia dell’amicizia e dove c’è
gli anni incominciano a pesare,        e impareranno.                         amicizia vera lì c’è Dio e lì c’è
gli acciacchi a farsi sentire e che    Sabato 26 maggio si è giocato il       l’Uomo. Orsù, non esitate! In tanti
comprensibilmente rischiano di         torneo che è stato vinto dai co-       vi aspettiamo, consapevoli che
cedere alla tentazione di isolarsi.    niugi Perin mentre al secondo          come noi qui potrete trovare ciò
Costoro devono sapere che pro-         posto si ė classificata la coppia       che magari da molto tempo state
prio loro sono la pietra angolare      Adele Vella e Anna Strano. Bravi,      cercando.
della nostra comunità: anch’io         complimenti a voi! Per giocare a                            Anna Ceriotti

LE NOSTRE MISSIONI                     tributo per le adozioni a distanza     i propri dati personali. Vi verrà
FRANCESCANE                            in Guinea Bissau, Burundi e Gua-       inviata la foto del bimbo o del ra-
                                       temala.                                gazzo affidato, con le notizie es-
Sabato 12 e domenica 13 maggio                                                senziali della sua vita.
sono stati nostri ospiti frate Pie-    come sottoscrivere una nuova
tro e frate Cristian del Centro        adozione?                              Per quanto tempo?
Missionario France-                                                                    Il tempo necessario
scano. Durante tutte le                                                                per garantire la cre-
Messe hanno illustrato                                                                 scita e la formazione
la vita e le necessità                                                                 personale dell’adot-
delle missioni a cui de-                                                               tato, se possibile fino
dicano tutta la loro                                                                   al termine degli studi.
vita. Sono ben 21 i                                                                    Le foto e le notizie ver-
paesi che ospitano mis-                                                                ranno aggiornate ogni
sioni, sparsi nei cinque                                                               anno.
continenti. Le necessità
sono tante: dal soste-                                                                  come contribuire?
gno ai malati di lebbra,                                                                Con una offerta corri-
ai bambini orfani, ma-                                                                  spondente alle proprie
lati e disabili, fino alla                                                               necessità. Orientativa-
formazione scolastica e                                                                 mente 300 euro al-
professionale dei ra-                                                                   l’anno in una unica o
gazzi.                                 Contattando la Segreteria delle        più soluzioni a seconda delle vo-
Un’altra necessità è la formazione     Missioni Francescane di Genova         stre esigenze familiari. Tutte le
dei giovani frati e seminaristi, ma    allo 010.6121418 o via e-mail          offerte sono detraibili fiscal-
più di tutto occorre il nostro con-    missionifrancess@libero.it lasciando   mente.
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