Difendiamo il Creato Nomine in diocesi partenze e arrivi Anno pastorale 3 temi al centro
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IP Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone Anno 57, Numero 8 – Settembre 2021 La Diocesi nell’Alleanza per il clima Difendiamo il Creato Nomine in diocesi Anno pastorale Sinodo dei vescovi partenze e arrivi 3 temi al centro il via a Bressanone
chiesa&ambiente A difesa del Creato Nuovo passo della Diocesi di Bolzano-Bressanone nella tutela del Creato: è la prima in Italia ad aderire all‘Alleanza europea per il Clima. Non solo spiritualità ecologica, ma anche indicazioni pratiche per cambiare stili di vita e di consumo. C on l’atto formale siglato dal vescovo Ivo Muser a fine agosto, la Diocesi di Bolzano-Bressanone è la prima in Ita- lia ad aderire all’Alleanza europea per il Clima. Non solo un segnale sociopolitico, ma un ulteriore atto concreto nell’impe- gno per una maggiore giustizia ecoso- ciale. Guardando agli sviluppi diocesani degli ultimi decenni nell’ambito della re- sponsabilità per il creato, l’adesione della Diocesi all’Alleanza europea per il clima è un passo logico. Due partner competenti, l‘Alleanza per il Clima Italia e l’OEW-Or- ganizzazione per un mondo solidale, ren- dono l’azione locale ancora più efficace: l’Alleanza per il Clima collega più di 1.700 comuni e città di 26 Paesi europei con le popolazioni indigene del Sudameri- ca. Gli obiettivi congiunti sono la riduzio- ne in Europa delle emissioni di gas serra Il centro pastorale e i giovani, due destinatari delle azioni della Diocesi per la tutela del Creato dannose per il clima e la conservazione della foresta pluviale in Sudamerica. L’O- molto, ma la Diocesi si sta impegnando in duzione media annuale dell‘impianto è di EW è partner di lunga data dell’Alleanza questa direzione. circa 40.000 kwh (che equivale all‘incirca per il Clima Italia. Le linee guida diocesane servono da bus- al consumo di elettricità annuale di 10 sola e correttivo per considerare l’aspetto famiglie composte da 4 persone). Il con- Linee guida della responsabilità verso il Creato e l’uso sumo complessivo annuo del Centro pa- La Diocesi vuole riconoscere la tutela consapevole delle risorse in vari ambiti storale è di 240.000 kwh. Ciò significa che del clima come una missione contenuta dell’attività diocesana. Comprendono le circa 1/5 dell’energia del Centro pastorale nella Bibbia, una missione che inizia dal delibere tematicamente rilevanti del Sino- può essere coperta dall’energia solare at- singolo ma non finisce lì: per questo si do diocesano e alcuni esempi di attuazio- traverso il sistema fotovoltaico. punta alla cooperazione, creando reti, a ne riuscita in Diocesi. Le linee guida sono fare piccoli passi la cui attuazione sia fat- online al link www.bz-bx.net/creato Agricoltura e foreste tibile e misurabile, che abbiano un effetto La Diocesi gestisce i propri terreni agrico- motivante e incoraggino altri. Il Creato è Energia li secondo i principi di AGRIOS (Gruppo un dono, un’eredità e una missione allo In tema di energia, l’obiettivo è aumentare di lavoro per la frutticoltura integrata in stesso tempo, e il contributo alla sua sal- l’efficienza energetica e ridurre il fabbiso- Alto Adige), che impegnano a cercare un vaguardia diventa un metro di paragone gno energetico. Lo standard di costru- equilibrio tra pesticidi e misure di col- per la coscienza e la credibilità della Chie- zione dovrebbe essere adeguato e l’uso tivazione rispettose della natura. Nella sa nella società intera. Si deve fare ancora di fonti di energia rinnovabile dovrebbe gestione dell‘azienda di frutticoltura e vi- diventare un criterio comune. La Dioce- ticoltura, gli sforzi della Diocesi puntano si si orienta all’Agenzia CasaClima della a un costante sviluppo verso metodi di Provincia e non scende sotto gli standard coltivazione sempre più orientati all’ecolo- costruttivi CasaClima B, A o A-nature nei gia, fino a considerare la coltivazione bio- risanamenti generali e nei nuovi edifici. logica. Il settore agricolo di competenza Un esempio riuscito è la casa in legno della Diocesi è già in parte gestito in mo- massiccio a Bressanone (si veda articolo a dalità bio: si tratta di quelle aree affittate pagina 4). ad agricoltori che già praticano la coltiva- Un impianto fotovoltaico di 43 kwp, in- zione biologica (circa 5 ettari, ovvero circa stallato nel 2010 sul tetto del Centro pa- il 10% della superficie agricola). Inoltre, storale a Bolzano, da dieci anni fornisce utilizzando macchinari moderni con tec- Il logo dell’Alleanza europea per il clima elettricità per il consumo interno. La pro- nologia sofisticata, si cerca di mantenere 2 Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
chiesa&ambiente il più basso possibile l’impatto ambientale clima. Analogamente, della lavorazione meccanica (trattori, irro- lo svolgimento di ma- ratrici, ecc.). nifestazioni diocesane La Diocesi gestisce una propria azienda deve seguire i criteri di forestale che comprende i boschi di va- un green event. rie istituzioni diocesane, amministrati in La Diocesi incoraggia base a piani di gestione forestale che pre- il car pooling e l’uso vedono un utilizzo attento del patrimonio dei mezzi del traspor- arboreo e che sono conformi alle linee to pubblico; così, ad guida della Provincia di Bolzano e a quelle esempio, le spese di del Land Tirolo. La manutenzione costan- viaggio per iniziative di te delle foreste è parte integrante di que- aggiornamento all’este- sto piano, così come i programmi annuali ro possono essere rim- di rimboschimento che compensano gli borsate dalla Curia solo abbattimenti. In questo modo il bosco è se si usa il trasporto Da due anni la Diocesi utilizza anche il servizio di car sharing per gli gestito in modo equilibrato e sostenibile. pubblico; a seconda dei spostamenti del proprio personale casi, i voli dovrebbero Formazione e mobilità essere evitati del tutto; dove possibile, si organizzativa della Diocesi nominando È fondamentale che la responsabilità per dovrebbe ricorrere alle videoconferenze. un responsabile ambientale diocesano il Creato trovi ampio spazio nella forma- Dal 2019 la Diocesi di Bolzano-Bressa- come persona di contatto per le parroc- zione (Seminario maggiore, Studio teolo- none utilizza il servizio di car-sharing a chie e le istituzioni diocesane nelle que- gico-accademico, insegnamento della reli- Bolzano. Collaboratrici e collaboratori stioni strategiche per la sostenibilità. Le gione) e nell‘aggiornamento (Accademia diocesani possono utilizzare le auto della parrocchie che sono interessate ad aderire Cusanus): per questo i vertici diocesani cooperativa per i viaggi di servizio. all’Alleanza per il Clima possono ottene- pongono un accento particolare anche re l’iscrizione gratuita all’Alleanza. Non in questo ambito. Solo chi è convinto che Referente e parrocchie si tratta di una certificazione, né di “un le proprie azioni siano significative per Le linee guida prevedono infine di inseri- evento”, ma di un percorso comune, un l’ambiente si impegnerà nella tutela del re le tematiche ambientali nella struttura processo orientato al lungo termine. Diocesi e ambiente, una lunga storia Q uale valore hanno in ambito ec- clesiale le questioni ambientali e della sostenibilità? Nella Chiesa di lettera pastorale “Ricordatevi dei cinque pani… Il nostro impegno per l’uomo e il Creato“ (1992), dall’istituzione dell’Istitu- tro pastorale a Bolzano (si veda ar- ticolo principale). Il passaggio dalla fase della sensibilizzazione all’attua- Bolzano-Bressanone l’impegno per la to per la pace, giustizia e salvaguardia del zione concreta coincide con l’episco- giustizia ecosociale risale al processo Creato (1994), dalla fondazione della rete pato di Ivo Muser, durante il quale che negli anni Ottanta ha contrad- interdiocesana “Nuovi stili di vita“ (2007). sono già stati compiuti diversi passi, distinto l’impegno secondo il motto L’attenzione speciale verso la responsa- coinvolgendo anche parrocchie, as- “pace, giustizia, salvaguardia del Cre- bilità del Creato è proseguita con il ve- sociazioni ecclesiali, ordini religiosi, ato”. scovo Karl Golser, un precursore in l’eco-centro di Novacella. Le nuove Durante l’episcopato del vescovo questo campo. Poco dopo la sua ordina- linee guida della Diocesi e l’adesione Wilhelm Egger questo impegno zione, ad esempio, ha fatto installare un all’Alleanza per il clima sono la natu- è stato segnato in particolare dalla impianto fotovoltaico sul tetto del Cen- rale continuazione su questa strada. Studio teologico “sostenibile“ A nche lo Studio Teologico Ac- cademico di Bressanone fa la sua parte nella tutela del Creato: ferta dei corsi dello STA a Bressanone sarà accompagnata dai simboli OSS, per indicare quali obiettivi di sviluppo istruzione di qualità (tutti gli obietti- vi: https://unric.org/it/agenda-2030/). Adottando i 17 obiettivi dell’ONU da quest’anno infatti adotterà i 17 vengono sostenuti attraverso la singola nelle proprie lezioni, lo STA vuole Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibi- proposta: tra questi, la lotta alla pover- dare il proprio contributo per garan- le (OSS) contenuti nell’Agenda 2030 tà e alla fame, la lotta al cambiamento tire una vita dignitosa all’umanità delle Nazioni Unite. Iniziando con climatico, città e comunità sostenibili, intera e a questo scopo conservare il semestre invernale 2021/22 l’of- lavoro dignitoso e crescita economica, le risorse naturali a lungo termine. Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021 3
chiesa&ambiente La casa di legno della Diocesi A Bressanone sorgerà un edificio residenziale di quattro piani in legno massiccio secondo lo standard CasaClima A Nature: è il progetto della Diocesi nel segno di sostenibilità e filiera locale. I l segno tangibile di un rapporto re- sponsabile con il Creato avviato dal- la Diocesi di Bolzano-Bressanone è anche il progetto edilizio sviluppato a Bressanone, tutto orientato all’impat- to ambientale zero, per realizzare un edificio residenziale di quattro piani in legno massiccio secondo lo stan- dard CasaClima A Nature. La costru- zione dell’edificio interamente in le- Il rendering del progetto della Diocesi con il condominio in legno (a colori) che sorgerà a gno (struttura portante, rivestimento Bressanone in via Verdi esterno, pareti interne, pavimenti) è in corso con l’impiego di imprese ar- Legno recuperato il materiale da costruzione attraverso il tigiane locali riunite in consorzio. La dalla tempesta Vaja suo patrimonio forestale (in gran parte Diocesi ha ottenuto il terreno dal Co- La particolarità dell’edificio, come detto, dai boschi della val Badia e di Luson in mune di Bressanone in cambio dell’u- è la realizzazione in legno massiccio, un val d‘Isarco).“ Si tratta principalmente tilizzo di un edificio nel centro sto- materiale da costruzione molto sosteni- di materiale abbattuto dalla tempesta rico cittadino che diventerà la nuova bile. Un metro cubo di legno, spiegano Vaja nel 2018. Il progetto prevede la co- biblioteca civica. Il terreno edificabile i tecnici, conserva permanentemente struzione di un garage sotterraneo, un si trova in via Verdi, a sud del centro quasi una tonnellata di CO2: il legno seminterrato e un edificio con un pia- storico adiacente al Giardino Vescovi- è quindi il materiale ideale per un’edi- no terra e tre piani superiori sul terre- le, in un tranquillo vicolo cieco e offre lizia attenta all’ambiente e una casa in no di 1.700 mq. Saranno realizzati 12 quindi un’alta qualità di vita. “Come legno massiccio è un grande deposito appartamenti da due a quattro stanze, Chiesa locale, l’obiettivo di questo naturale di carbonio. “Durante i collo- per uno spazio abitativo netto da 42 a progetto è mandare un segno di so- qui preparatori sono state sviluppate 80 mq di superficie. “ La Diocesi vuo- stenibilità, responsabilità sociale e so- molte idee“, spiega l’economo diocesa- le offrire offrire spazi abitativi di varie stegno della filiera produttiva locale, no Franz Kripp, che elenca una serie di dimensioni sia per singoli inquilini che che vada oltre Bressanone e possa es- argomenti che hanno fatto privilegiare per famiglie, secondo i parametri del sere da esempio per altri progetti edi- la costruzione in legno: “La sostenibi- canone provinciale di locazione e con lizi”, spiega il vescovo diocesano Ivo lità del materiale da costruzione, l’alta prospettive a lungo termine. Responsa- Muser, committente dell‘innovativo qualità della vita e il fatto che la Dio- bile di progettazione e direzione lavori è complesso residenziale. cesi abbia potuto fornire direttamente l’architetta Christine Pfeifer di Appiano. Un mese per il Creato S oprattutto nel periodo dal 1° set- tembre, giornata per la custodia del creato, al 4 ottobre, festa di San Fran- “Il contributo alla salvaguardia del Creato diventa una pietra di paragone per la sin- gola coscienza e per la nostra credibilità di cesco d’Assisi, l’attenzione è rivolta alla cristiani.”. A livello diocesano nel “tempo responsabilità per il Creato: a questo del Creato“ sono previsti 3 appuntamenti scopo nella Diocesi di Bolzano-Bressa- pubblici: none sono organizzati diversi incontri • mercoledì 8 settembre alle 20 a Bolza- ecumenici di preghiera. “Come cristia- no una preghiera ecumenica nella chiesa ne e cristiani sappiamo che tutti gli di San Domenico in piazza Domenicani; sforzi nell’ambito della responsabilità • venerdì 10 settembre alle 20 a Merano per il Creato non riguardano solo la una preghiera ecumenica nella “chiesa delle celebrazioni della comunità classica tutela ambientale, ma la gran- dei giovani“ in piazza della Rena evangelica). de opera della creazione”, sottolinea il • sabato 18 settembre alle 15 a Bressa- Proposte di celebrazioni liturgiche sul- referente diocesano per l’ecumenismo, none una celebrazione ecumenica nella la pagina web al link www.bz-bx.net/it/ Gioele Salvaterra, decano a Merano. chiesetta di Sant’Erardo (da 50 anni sede creato2021 4 Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
in diocesi Nuovo anno pastorale Appuntamento all’Accademia Cusano di Bressanone il 17 e 18 settembre per l’apertura dell’anno pastorale 2021/2022 della Chiesa altoatesina, all’insegna del concetto di “vicini e assieme”. I tre relatori al convegno pastorale a Bressanone: da sinistra, Veronika Prüller Jagenteufel, Benno Elbs e Assunta Steccanella C ome da tradizione, a settembre pren- de avvio il nuovo anno pastorale della Diocesi di Bolzano-Bressanone. Il tema metterci al servizio degli altri. Il convegno pastorale ci offre spunti preziosi riguardo a questo, allo stesso tempo è occasione per • “ Non abbandonate la franchezza: la mis- sione della Chiesa in tempi di cambia- menti“, del vescovo Benno Elbs, dal 2013 per il 2021/2022 “Sulla Tua Parola... vicini incontrarci e stare insieme“, si legge nella alla guida della diocesi austriaca di Fel- e assieme” mette al centro dell’attenzione presentazione dell’appuntamento che apre dkirch. la Chiesa sul territorio: con le elezioni del il nuovo anno pastorale diocesano. Molto attesa come sempre la relazione consiglio pastorale parrocchiale, lo studio programmatica del vescovo Ivo Muser della Bibbia e la solidarietà attiva. Il tradi- Relatori e temi che sabato 18 alle 9.15 anticipa le linee zionale Convegno pastorale di apertura ha Quest’anno sono previste tre relazioni ve- dell’anno pastorale 2021/22. La due giorni luogo il 17 e il 18 settembre 2021 all’Ac- nerdì 17 dalle 9.30: di Bressanone si conclude con la tradizio- cademia Cusano a Bressanone e verte sul • “I poveri li avete sempre con voi – dia- nale consegna delle onorificenze diocesa- tema annuale “Sulla Tua Parola... vicini conia come incontro con Cristo e an- ne. e assieme”. Prevista come sempre anche nuncio“ di Veronika Prüller Jagenteufel Si ricorda che, in osservanza delle regole l’annuale consegna delle onorificenze dio- (diocesi austriaca di St. Pölten), che lavora anticontagio, il numero dei partecipanti cesane. All’appuntamento sono invitati come assistente spirituale per la Caritas in presenza è limitato e pertanto è ne- tutti gli interessati,sacerdoti, diaconi e re- di St. Pölten e svolge servizio pastorale in cessaria l’iscrizione (per telefono, online, ligiosi, operatori della pastorale, membri una casa di cura; email). Gli organizzatori si riservano il di- dei Consigli pastorali parrocchiali. • “Una chiesa in ascolto”, di Assunta Stec- ritto di apportare eventuali modifiche. Per “Dio ci è vicino: da secoli questo messag- canella, diocesi di Treviso, docente di teo- chi non potesse partecipare, si ricorda che gio dona speranza alle persone. Anche logia pastorale e prodirettrice alla Facoltà il convegno pastorale viene trasmesso in oggi esso ci sprona a stare insieme e a teologica del Triveneto; streaming sul sito della Diocesi. L‘appello: aiutiamo gli afghani N on chiudere gli occhi di fronte alla tragedia dell’Afghanistan: lo sotto- lineano in una presa di posizione con- popolazione civile, in particolare le donne e i bambini, sono in grave pericolo.“ La Consulta delle aggregazioni laicali e il contenti che la Provincia di Bolzano ab- bia già aperto le porte ai primi rifugiati e speriamo possa aumentare il numero giunta la Consulta delle aggregazioni Katholisches Forum esprimono un accora- di persone accolte sul nostro territorio.“ laicali e il Katholisches Forum della Dio- to appello “affinché si intervenga urgente- Consulta e Forum ricordano che “noi, cesi di Bolzano-Bressanone. “Con molta mente in ogni modo possibile per fermare come l’Europa intera, dobbiamo dare apprensione e dolore – scrivono le asso- spargimenti di sangue, oppressioni e schia- una mano alle migliaia di afghani che ciazioni cattoliche diocesane – stiamo vitù in un Paese martoriato da oltre 40 anni non potranno più chiamare patria l’Af- assistendo a un’occupazione drammati- di guerra. Ci uniamo a tutti coloro che chie- ghanistan. Come cristiani siamo con- ca dell’Afghanistan da parte dei talebani dono di aprire corridoi umanitari per chi vinti che la fede in Gesù Cristo deve che sembrava fossero stati sconfitti. Si dovrà fuggire dal Paese, specialmente per tradursi in gesti concreti di umanità e sperava in un nuovo Paese libero, aperto dare accoglienza a donne e bambini che di accoglienza facendosi portavoce dei e democratico. Non è stato così e ora la sono i soggetti più deboli e fragili. Siamo più deboli.“ Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021 5
chiesa&mondo Siamo tutti missionari A Senale in alta val di Non l‘incontro annuale con missionari e missionarie che in estate fanno ritorno in Alto Adige per una vacanza. La missione è la ragion d’essere della Chiesa, ha ricordato il vescovo Muser. U na settantina tra missionari, rappre- sentanti dei gruppi parrocchiali e volontari attivi nella cooperazione hanno risposto in agosto all’invito dell’Ufficio missionario diocesano, promotore del tradizionale incontro annuale, annullato nel 2020 causa Covid. Il vescovo Ivo Mu- ser e i partecipanti, accolti da don Tumai- ni Ngonyani, il sacerdote tanzaniano che amministra la parrocchia di Senale, han- no avuto modo di ascoltare le esperienze di uomini e donne in terra di missione e rinsaldare i rapporti di collaborazio- I partecipanti all’incontro 2021 con il vescovo e i missionari a Senale ne a sostegno dei loro progetti. Uno dei momenti centrali della giornata è stato il missione è il suo compito e la sua ragion nostra Diocesi hanno fatto e fanno grandi dialogo con i 12 seminaristi giunti lo scor- d’essere.” Attraverso il battesimo e la cre- cose per la diffusione del Vangelo. Li rin- so aprile da Africa e Asia per studiare a sima, ha rimarcato Muser, “tutti i cristiani graziamo per esserci e per il loro servizio. Bressanone. sono chiamati alla missione. La trasmis- A loro auguriamo tanta energia, tanta gio- Attualmente sono 50 gli altoatesini, dei sione della fede e l’azione che nasce dalla ia nella vita e nella fede, un grande amore tre gruppi linguistici, in missione nei vari fede non sono compito di pochi cristiani verso le persone tra cui operano.“ Con un continenti. “Quando parliamo di missio- di professione, ma compito di ogni cristia- vespro nel santuario della Madonna di ne – ha detto il vescovo – deve essere chia- no, lì dove si trova e secondo la propria Senale sono stati infine ricordati in parti- ra una cosa: la missione non è un aspetto vocazione.“ Il vescovo ha poi sottolineato colare i 20 missionari altoatesini deceduti marginale o un’appendice della Chiesa, la che “molti missionari e missionarie della negli ultimi due anni. In radio il profeta dell’Africa A Khartoum (Sudan) il 10 ottobre 1881 moriva a soli 50 anni Daniele Com- boni, “profeta dell’Africa” oggi santo e riconosciuto tra i più grandi missionari del XIX secolo. Resta vivo e attuale nella famiglia comboniana diffusa nel mondo: ma al mondo comboniano: ha scritto la “sceneggiatura” basandosi su una sintesi biografica di Comboni e proiettandosi sacerdoti, religiosi, suore e secolari, laici e nei luoghi e nelle situazioni dell’epoca. laiche. All’inizio dell’ottobre missionario Dai dialoghi dei personaggi emerge la 2021 un programma in radio ripercorre vita del Santo, primo vescovo dell’Afri- le tappe della sua vita: l’infanzia a Limo- ca centrale. Con WhatsApp missionari, ne sul Garda, gli studi a Verona, la pri- suore e laici hanno registrato le ‘parti’ del ma partenza come sacerdote dell’Istituto personaggio che hanno accettato di inter- di don Nicola Mazza, i numerosi viaggi pretare. Così è nato il programma: non attraverso l’Europa, il Mediterraneo, l’E- con figure professionali, ma grazie alla gitto e il deserto fino all’Africa centrale collaborazione di molti per far conoscere (oggi Sudan e Sud Sudan). Questo im- oggi la grandezza di S. Daniele Comboni menso territorio era chiamato “Nigrizia” e di altre figure missionarie dell’epoca. e Comboni era disposto a vivere, a fatica- La professionalità dei tecnici della radio re, a soffrire e a morire per essa! Ripete- e gli strumenti in dotazione hanno fatto va: “O Nigrizia o morte”! “Salvare l’Africa il resto! Il programma va in onda dal 1° con l’Africa!” “Vorrei avere mille vite”! al 10 ottobre 2021: un inizio speciale di Perciò “Mille e una vita” è il titolo del ottobre, da decenni considerato il mese programma in 10 puntate che Radio missionario per eccellenza. Sacra Famiglia trasmette dal 1° al 10 ot- * Dopo il 10 ottobre, le puntate saranno San Daniele Comboni nel fumetto tratto da tobre. Un progetto creato e coordinato disponibili nel podcast di RSF e in quello PM-PICCOLO MISSIONARIO, il mensile per i da Paola Vismara, già missionaria in Afri- di “Elikya- la speranza del vangelo sen- giovani dei Comboniani di Verona ca per 12 anni (Ciad e Sudan) e vicinissi- za confini”. 6 Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
dentro la notizia I 75 anni dell’Accordo di Parigi Il 5 settembre di 75 anni fa i ministri Karl Gruber e Alcide Degasperi firmavano a Parigi un accordo destinato a portare il loro nome. È la base su cui poggia l’autonomia, nell’ottica della sussidiarietà e del rifiuto delle spinte nazionalistiche. di Paolo Valente P arte integrante dei trattati di pace che chiusero il secondo conflitto mon- diale, l’Accordo di Parigi è considerato amministrazioni, nei docu- menti ufficiali, come pure nella nomenclatura topogra- la base su cui si fonda l’autonomia pro- fica bilingue; c) il diritto di vinciale e regionale. Per questo dal 2014 ristabilire i nomi di famiglia il 5 di settembre si celebra la Giornata tedeschi che siano stati italia- dell’Autonomia. nizzati nel corso degli ultimi Di autonomia nel vecchio Tirolo si parla- anni; d) l’eguaglianza di di- va fin dall’800. Prima della Grande Guer- ritti per l’ammissione a pub- ra al centro dell’attenzione era il Trenti- blici uffici, allo scopo di at- no, successivamente fu l’Alto Adige ad tuare una più soddisfacente essere particolarmente interessato a una distribuzione degli impieghi forma di governo autonomo. Le speran- tra i due gruppi etnici”. ze autonomistiche furono pesantemente frustrate dal regime fascista che attuò Autonomia territoriale, una politica volta alla nazionalizzazione non di un gruppo della cultura e delle istituzioni e all’elimi- Dell’autonomia l’Accordo nazione delle differenze linguistiche. Gruber-Degasperi parla L’Accordo di Parigi arrivò proprio a cor- all’articolo 2: “Alle popolazio- reggere quell’impostazione e a stabilire ni delle zone sopraddette sarà i fondamenti della futura autonomia, concesso l’esercizio di un po- dopo che le potenze vincitrici avevano tere legislativo ed esecutivo deciso che non ci sarebbe stato un cam- autonomo, nell’ambito delle biamento di confine tra Italia e Austria. zone stesse. Il quadro nel L’Accordo stabiliva innanzitutto che “gli quale detta autonomia sarà abitanti di lingua tedesca della provin- applicata sarà determinato, Giornata dell’Autonomia 2021: una delle nove stazioni installate cia di Bolzano … godranno di completa consultando anche elementi in piazza Silvius Magnago a Bolzano che raccontano la storia eguaglianza di diritti rispetto agli abi- locali rappresentanti la popo- dell’Autonomia speciale per l’Alto Adige tanti di lingua italiana, nel quadro delle lazione di lingua tedesca”. disposizioni speciali destinate a salva- Qui si vede bene come si tratti di un’au- lo avevano ispirato entrarono nei mesi guardare il carattere etnico e lo sviluppo tonomia territoriale e non di un gruppo successivi nella Costituzione italiana. culturale ed economico del gruppo di soltanto. L’autonomia è data “alle popo- “La Repubblica, una e indivisibile, rico- lingua tedesca”. lazioni delle zone sopraddette”, anche se nosce e promuove le autonomie locali; Questa prima parte del documento in- si vuole garantire che essa sia davvero a attua nei servizi che dipendono dallo tendeva aggiustare ciò che vent’anni tutela delle minoranze linguistiche e che Stato il più ampio decentramento am- di dittatura avevano gravemente com- perciò debbano essere consultati i rap- ministrativo; adegua i princìpi ed i me- promesso. Il regime aveva ad esempio presentanti della popolazione di lingua todi della sua legislazione alle esigenze vietato l’uso della lingua tedesca nelle tedesca. I ladini allora non erano tenuti dell’autonomia e del decentramento” scuole, negli uffici e nei documenti pub- in grande considerazione né si era riflet- (art. 5). “La Repubblica tutela con appo- blici, nella toponomastica. Aveva favori- tuto sul ruolo del gruppo di lingua italia- site norme le minoranze linguistiche” to l’italianizzazione dei cognomi. Aveva na nelle dinamiche della convivenza tra (art. 6). riservato di fatto i posti pubblici a per- lingue e culture. Si riconosceva dunque a livello costitu- sone di lingua italiana provenienti dalle L’ultima parte dell’Accordo impegnava zionale che l’autonomia nell’ottica della cosiddette “vecchie province”. L’Accordo Austria e Italia a rivedere gli effetti delle sussidiarietà e la tutela delle minoran- invece prevede esplicitamente che sia Opzioni del 1939, al riconoscimento re- ze avulsa da qualsiasi spinta nazionali- concesso “ai cittadini di lingua tedesca”: ciproco dei titoli di studio, alla garanzia stica sono elementi irrinunciabili nella a) l’insegnamento primario e secondario del libero transito tra i due Paesi e agli costruzione del bene comune. nella loro lingua materna; b) l’uso, su di scambi transfrontalieri. una base di parità, della lingua tedesca Con l’Accordo di Parigi nasceva un pez- Paolo Valente scrittore e giornalista, è il diret- tore della Caritas diocesana e della lingua italiana nelle pubbliche zetto di Europa e gli stessi principi che Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021 7
in diocesi Chi parte, chi arriva L’avvio del nuovo anno pastorale coincide con gran parte degli avvicendamenti disposti in Diocesi dal vescovo. Riepilogo delle nomine effettuate nel 2021 in parrocchie e organismi che scattano (salvo diversa indicazione) dal 1° settembre. Nomine a decano, parroco, amministratore parrocchiale, incaricato parrocchiale e responsabile dell’Unità pastorale Franz-Josef Campidell viene no- minato decano di Tures, responsabi- le dell’Unità pastorale Campo Tures, parroco di Campo Tures, incaricato parrocchiale di Acereto, Riva di Tures, Villa Ottone, Gais e Rio Molino. Josef Knapp viene nominato decano e parroco di Brunico e incaricato parroc- chiale di Riscone e Stegona. Josef Augsten viene nominato re- sponsabile dell’Unità pastorale Terme- no, parroco di Termeno, incaricato par- rocchiale di Cortaccia, Magrè, Cortina, Penone, Corona e Favogna. Michael Bachmann CanReg viene nominato in aggiunta parroco di Te- rento. Ivo Costanzi viene nominato parroco di S. Cristina e Selva di Val Gardena. Stefan Hainz viene nominato in ag- Con l’avvio del nuovo anno pastorale scattano gran parte degli avvicendamenti di sacerdoti e laici giunta responsabile dell’Unità pasto- impegnati in Diocesi rale Curon Venosta e amministratore parrocchiale di S. Valentino alla Muta, Nomine a cooperatore Gottfried Kaser viene nominato in ag- Curon Venosta, Vallelunga e Resia. Valentino Maraldi viene nominato giunta collaboratore pastorale di Terento. P. Peter Irsara SVD viene nominato cooperatore a Bressanone e responsa- Peter Mair MHM viene nominato col- in aggiunta incaricato parrocchiale di bile diocesano per la pastorale univer- laboratore pastorale nel decanato di Tu- Vallarga e Fundres. sitaria. res. Karl Oberprantacher MHM viene Yves Menanga Kizito viene nomina- Giacomo Milani è stato nominato col- nominato incaricato parrocchiale di to cooperatore a Brunico. laboratore pastorale delle parrocchie S. Trens. P. Markus Mur OT viene nominato Giovanni Bosco e S. Pio X di Bolzano Christoph Schweigl viene nominato cooperatore a Sarentino. (31.7.2021). in aggiunta incaricato parrocchiale di P. Piotr Panczak OFMCap viene nomi- Mules e Stilves. Nomine a collaboratore pastorale nato collaboratore pastorale di Brunico P. Davide Traina OP viene nominato e assistente spirituale (1.10.2021). parroco della parrocchia Cristo Re di Filippo Boninsegna viene nominato P. Albin Peskoller OFMCap viene no- Bolzano. collaboratore pastorale della parroc- minato collaboratore pastorale di Val- Gottfried Ugolini viene nominato in chia Tre Santi di Bolzano. larga e Fundres. aggiunta amministratore parrocchiale P. Paul Borek OFMCap viene nomi- Josef Schwienbacher viene nominato di S. Giacomo di Bolzano. nato collaboratore pastorale di Castel- collaboratore pastorale di Senale e S. Fe- Josef Wieser viene nominato respon- darne, Falzes, Chienes, S. Sigismondo e lice. sabile dell’Unità pastorale Lagundo, Terento (dal 6.9.2021). Fabian Tirler viene confermato per ul- parroco di Lagundo e incaricato par- Daniel Donner viene nominato assi- teriori 5 anni come direttore del Foedus rocchiale di Marlengo, Parcines, Rablà stente spirituale del “Katholisches Fo- Sacerdotale Bauzanense-Brixenense e e Plaus. rum”. per ulteriori 2 anni come curato della Gianpaolo Zuliani viene nominato Richard Hofer viene nominato colla- “Südtiroler Pfadfinderschaft”. in aggiunta parroco della parrocchia S. boratore pastorale dell’Unità pastorale Manuela Unterthiner Mitterrutz- Pio X di Bolzano. Alta Val Passiria. ner viene nominata assistente spirituale 8 Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
in diocesi del “Katholischer Familienverband Süd- l’Istituto vescovile Vinzentinum a Bres- Tures, responsabile dell’Unità pastorale tirol”. sanone. Campo Tures, parroco di Villa Ottone e Irene Vieider viene nominata per ul- Gais, incaricato parrocchiale di Acereto, teriori 3 anni presidente della “Katholi- Nomine a coordinatori Riva di Tures e Rio Molino. sche Frauenbewegung”. di team pastorali P. Markus Machudera OFMCap la- Parrocchia Fundres: Josef Huber scia l’incarico di collaboratore pastorale Ulteriori nomine e incarichi Parrocchia Vallarga: Adolf Mair nel decanato di Brunico (30.9.2021). Christoph Amor viene confermato Timothy Meehan lascia l’incarico di per ulteriori 3 anni direttore dei “Brix- Esoneri amministratore parrocchiale della par- ner Theologische Kurse”. Peter Clara lascia l’incarico di collabo- rocchia S. Pio X di Bolzano. Magdalena Heiss viene nominata re- ratore pastorale nell’Unità pastorale Val Paul Neumair lascia l’incarico di colla- sponsabile diocesana per la pastorale Gardena. boratore pastorale di Lazfons. vocazionale. Toni Fiung lascia l’incarico di assisten- P. Johnson Pathiyil MSFS ha lasciato P. Shenoy Maniyachery Varghese te spirituale del “Katholischer Familien- l’incarico di collaboratore pastorale di Si- SVD viene nominato in aggiunta P. Spi- verband Südtirol”. landro e Malles (14.5.2021). rituale dell’Istituto vescovile Vinzenti- Massimiliano de Franceschi ha Michael Pirpamer lascia l’incarico di num a Bressanone. lasciato l’incarico di responsabile dio- collaboratore pastorale nell’Unità pasto- Markus Moling viene nominato in cesano per la pastorale universitaria rale Alta Val Passiria. Rimane attivo nel- aggiunta assistente del Vicario generale (31.10.2020). la pastorale, soprattutto a Saltusio. nelle questioni del clero. Giuseppe Gamelli ha lasciato l’inca- Alois Pitscheider lascia l’incarico di Alexander Notdurfter viene confer- rico di cooperatore delle parrocchie B. parroco di S. Cristina e Selva di Val Gar- mato per ulteriori 3 anni preside dello V.M. del SS. Rosario di Bolzano e S. Pao- dena. Studio Teologico Accademico Bressano- lo di Aslago (30.4.2021). Jakob Ploner lascia l’incarico di colla- ne e direttore dell’Istituto Superiore di Alfons Habicher lascia l’incarico di boratore pastorale di La Villa. Rimane Scienze Religiose. collaboratore pastorale di Fortezza e attivo nella pastorale nelle immediate Florian Pitschl viene nominato P. Spi- Mezzaselva. vicinanze di Bressanone. rituale del Seminario Maggiore a Bressa- Antonin Hracek lascia l’incarico di Klaus Rohrer lascia l’incarico di re- none, canonico e canonico penitenziere collaboratore pastorale di Monguelfo, sponsabile dell’Unità pastorale Curon presso la Cattedrale di Bressanone e as- Colle in Casies, S. Martino in Casies e S. Venosta e di amministratore parroc- sistente spirituale per i sacerdoti. Maddalena in Casies. chiale di S. Valentino alla Muta, Curon Paul Rigo viene nominato per ulteriori Martin Kammerer lascia gli incarichi Venosta, Vallelunga e Resia. Torna nella 5 anni responsabile del convitto presso di decano di Tures, parroco di Campo sua diocesi di origine a Coira. Una rimpatriata speciale I tre protagonisti di questa piace- vole storia, fino ad alcuni anni fa, ignoravano il fatto che, in momenti e luoghi diversi, le loro vite, in qualche modo, si erano “intrecciate”. Così, Ivo Plotegher, casualmente, qualche anno fa, dialogando con Don Flavio Deber- tol - Capellano della Polizia di Stato per la Provincia di Bolzano - gli aveva accennato che, di recente, dopo ben cinquant’anni, si era nuovamente in- contrato con i suoi compagni di studi, Da sinistra: don Flavio Debertol, Ivo Plotegher, Werner Dissertori (già sindaco di Termeno e proprie- con i quali aveva frequentato, a Trento, tario del “Plattenhof”) e don Renato Scoz. dal 1970 al 1975, le primarie presso le un periodo di studi al Seminario. Da quel logare e confrontarsi piacevolmente su scuole elementari “Aurelio Nicolodi”. In momento, spontaneamente, è nato il desi- argomenti di attualità, così che questi quella “rimpatriata” era presente anche derio di rivedersi nell’inedito trio, cosa che incontri rappresentato anche un mo- Don Renato Scoz – che, all’epoca, era si è rinnovata anche durante l’ultimo mese mento di arricchimento personale e il loro catechista. Ed ecco che Don Fla- di luglio presso il ristorante “Plattenhof” di culturale. Sicuramente un bell’esem- vio faceva presente di conoscere mol- Sella di Termeno. Un’occasione non solo pio di autentica amicizia e stima, che to bene Don Renato poiché, entrambi, utile per parlare con forte emozione di vi- sta accompagnando, da decenni, i tre parecchi decenni fa, avevano condiviso cende e ricordi passati, ma anche per dia- protagonisti di questa bella storia. Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021 9
chiesa&società Ddl Zan: una chance per Stato e Chiesa Con la fine dell’estate riprenderà la trattazione del disegno di legge Zan in Senato Perché il contrasto alle discriminazioni va visto come opportunità di collaborazione. di Mattia Vicentini e Domenico Rosani I l Ddl Zan mira ad ampliare la normativa penale a difesa dell’uguaglianza, punen- do chi commetta violenza o atti di discri- minazione per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità. Nei mesi scorsi, il dibattito si è acceso in particolare a seguito di una nota verbale della Segreteria di Stato della Santa Sede: la legge rischierebbe infatti di “incidere negativamente sulle libertà assicurate alla Chiesa cattolica e ai suoi fedeli”. Tuttavia dentro la Chiesa le opinioni non sono uni- voche. La mancata sinodalità In prima battuta, all’interno della Chiesa è mancata una consultazione sinodale Obiettivo comune deve essere la lotta senza indugi contro le discriminazioni sulla proposta di legge, che investigasse l’opinione del popolo credente, la realtà stione non è banale. Da una, ci si chiede le condotte legittime riconducibili al plu- sociale e le varie sensibilità presenti. La si- quando sia ragionevole riconoscere rile- ralismo delle idee o alla libertà delle scel- nodalità è la forma concreta della Chiesa vanza giuridica all’autoidentificazione di te, purché non idonee a determinare il e consiste nella partecipazione attiva del genere. Anche in ambito femminista, il concreto pericolo del compimento di atti popolo credente nella vita della comunità dibattito è acceso. Dall’altra, ogni persona discriminatori o violenti”. cristiana. Mentre non è sinonimo di de- va adeguatamente tutelata contro ingiuste Criticato viene che tale articolo “degrade- mocrazia, essa chiede che ogni credente discriminazioni e violenze che per tale ra- rebbe” la libertà di espressione. Nonostan- svolga il suo ruolo attivamente all’interno gione subisse. te questa opinione sia stata espressa pure della comunità. L’assenza di sinodalità Un dibattito ragionato sul punto è però da uno stimato giurista, non pare sosteni- comporta il rischio di mostrare una “chie- reso difficoltoso dai forti contrasti ideolo- bile: da una, nessuna legge ordinaria può sa maestra”, intesa nei termini di istitu- gici presenti. Il tema del genere (gender) intaccare la Costituzione, che garantisce zione, e una “chiesa discente”, nelle vesti ha infatti fatto molto parlare di sé negli ul- il diritto di esprimere la propria opinio- del popolo credente. Al contrario, tutti i timi anni, in particolare nel mondo catto- ne. Dall’altra, la subordinata (“purché…”) credenti sono chiamati a partecipare alla lico. Rispetto al più canonico “sesso”, tale significa: se in una manifestazione pub- vita e alla missione della Chiesa, come ri- termine permette di identificare la per- blica sostengo idee profondamente discri- corda la dottrina del sensus fidei fidelium sona come un qualcosa che è, ma che al minatorie, e qualcuno ispirato dal mio (Lumen Gentium 12). tempo stesso diviene. A riguardo sarebbe discorso commette violenza contro una sicuramente importante una riflessione persona con disabilità, potrò esserne con- I punti criticati: identità di genere … più ampia e ponderata della questione, sia siderato corresponsabile. Niente di nuovo: Tre sono gli aspetti maggiormente dibat- all’interno sia della Chiesa e del dibattito già oggi avviene per i reati d’odio etnico o tuti del Ddl: l’identità di genere, la libertà teologico che nella società. religioso. di espressione e l’autonomia scolastica. Detto ciò, è vero che il concetto di “atto Trattando dell’identità di genere, il Ddl la … libertà di espressione di discriminazione” è piuttosto indeter- definisce come “l’identificazione percepi- e autonomia scolastica minato. Si tratta però di un termine che ta e manifestata di sé in relazione al gene- Secondo alcuni vi sarebbe poi il rischio è presente nell’ordinamento italiano dalla re, anche se non corrispondente al sesso che elementi della dottrina della Chiesa legge Mancino del 1993 contro le discri- biologico”. La legge punirebbe così chi possano essere riconosciuti come omofo- minazioni religiose e etniche: e finora commetta violenza o atti di discrimina- bici. A seguito di tali osservazioni, il Ddl non ha mai causato problemi. Esso infatti zione motivati dal fatto che, ad esempio, ribadisce che fa salva “la libera espressio- viene interpretato alla luce dei principi co- una donna si percepisca uomo. La que- ne di convincimenti od opinioni nonché stituzionali, così da non riferirlo a situa- 10 Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
chiesa&società zioni tutelate dalla libertà di pensiero o minazioni lo indicano, infatti, importan- lo Stato e la Chiesa, nella convinzione che religione. E in ogni caso vengono puniti ti studi. Secondo una recente indagine ciò sia arricchente per uno Stato laico. solo gli “atti” di discriminazione, non l’o- dell’Agenzia UE per i diritti fondamen- L’esigenza di fondo da cui questa rifor- pinione. tali, 8 persone su 100 hanno subito, nei ma nasce, la presenza consistente nella Infine, è stato espresso il timore di una cinque anni precedenti, violenza fisica società di discriminazioni e l’esigenza di ingerenza nell’offerta delle scuole cattoli- o sessuale. La maggior parte degli inci- contrastarle, è infatti profondamente co- che. Il Ddl prevede tuttavia che le inizia- denti non è stata denunciata per paura erente con l’insegnamento della Chiesa. tive di sensibilizzazione rispettino l’auto- di ritorsioni; 4 su 10 hanno dichiarato Citando Papa Francesco, “ogni persona, nomia scolastica: e questa già oggi deve di essere stati bullizzati a scuola; 1 su 3 indipendentemente dal proprio orienta- promuovere la prevenzione della violenza evita certi luoghi pubblici per paura di mento sessuale, va rispettata nella sua di genere e delle discriminazioni (legge venire aggredito o molestato. Si tratta, dignità e accolta con rispetto, con la cura 107/2015). La critica, insomma, non coglie insomma, di una situazione di violenza di evitare ogni marchio di ingiusta di- nel segno. sociale verso alcuni membri della popo- scriminazione e particolarmente ogni lazione: il che non può lasciare indiffe- forma di aggressione e violenza” (Amoris Serve una diversa rente nessuno. Laetitia 250). Ecco allora che il principio impostazione culturale da cui nasce questa legge è materiale Non ci si deve attendere che sia tale rifor- Contro le discriminazioni: comune, del cittadino e del credente, e ma a rendere l’Italia un Paese più rispet- un obiettivo comune l’azione per la tutela di chi viene discri- toso del prossimo. Si tratta di una nor- Ecco allora che per la Chiesa si mostra minato può essere il terreno per una col- ma penale: ed è pertanto bene che trovi all’orizzonte una duplice possibilità: da laborazione proficua tra Stato e Chiesa. applicazione soltanto nei casi più gravi. una, la battaglia ideologica; dall’altra, la Accanto alla riforma, serve quindi una possibilità di contribuire proficuamente Mattia Vicentini, teologo e filosofo, diversa impostazione culturale. Che le al dibattito pubblico. A tal fine è necessa- insegna all’ISSR di Bolzano persone LGBT (lesbiche, gay, bi- e tran- rio un confronto a più livelli: all’interno Domenico Rosani è assistente in diritto penale all’Università di Innsbruck sessuali) subiscano in Italia gravi discri- della Chiesa, attraverso la sinodalità, e tra Ddl Zan: si sceglie la battaglia ideologica o il contributo al dibattito pubblico? Il libro del mese Werner Löser, Elementi per una teologia delle religioni. Sguardi e passi oltre i confini, Queriniana, Brescia 2021 Fenomeni come – tra gli altri – il processo di ria della Chiesa, per poi approfondire tre globalizzazione e i flussi migratori hanno por- temi di teologia delle religioni: la Chiesa, le tato all’esigenza per i credenti di confrontarsi religioni e il dialogo della Chiesa con le re- con la molteplicità delle religioni del mondo. ligioni. Un ruolo centrale viene giocato dal La riflessione di Löser nasce da questo dato, Concilio Vaticano II e in particolare dalla con l’intenzione di andare incontro a chi cer- Dichiarazione Nostra Aetate, che hanno ca di comprendere la realtà della propria fede avuto il merito di ripensare la forma delle e del fatto cristiano anche alla luce delle altre relazioni della Chiesa con le altre religioni. religioni. Il volume, che ben si presta ad essere Degna di nota per il pubblico altoatesino una lettura divulgativa e introduttiva, parte dal è la presenza di un approfondimento sulla rinvenimento della relazione del cristianesimo figura di Niccolò Cusano e del suo scritto con le altre religioni nel dato biblico e nella sto- “Sulla pace della religione”.mv Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021 11
il ricordo Ciao don Roby, e grazie Una sintesi dei tanti messaggi in ricordo di don Roberto Lorenzoni, spentosi a 91 anni a Merano. Per 33 anni parroco a Oltrisarco, poi 15 in servizio a Silandro. Ora riposa a Cles, suo paese natale. D on Roberto, Roby per gli amici, è stato molto amato dai giovani e anche da chi era un po’ meno giovane. sità di sfogarsi, un costante supporto sempre pronto ad una parola amica nei periodi bui, un operaio nella vigna Conosceva bene i nostri cuori, le nostre del Signore che riparava in prima per- debolezze. Ci spronava a portare avanti sona la sua Chiesa con la maestria del il nostro impegno in parrocchia, dava falegname appresa in giovane età. E se spazio a idee, progetti, non faceva mai avevi bisogno di lui, sapevi che potevi mancare il suo sostegno e la sua gran- trovarlo davanti al tabernacolo ogni de esperienza. Grande è stato per lui il mattina dalle 7 in poi quando apriva le senso dell’accoglienza, la sua porta era porte della chiesa. sempre aperta, a volte abusavamo del- Dalla sua intuizione nasce la “Valanga la pazienza di Renata, la sorella di don Bianca” ovvero il gruppo di chierichetti Roberto, sempre ci sentivamo confortati fatto di bambine e bambini dai 6 anni dal sorriso di mamma Viola. Amava la in su, ma anche ragazzi e ragazze delle montagna, ci ha fatto conoscere la sua medie e anche superiori, che affollava- bellezza, la fatica delle salite, la gioia del- no l’altare alla “Messa della Famiglia” le cime. Quanti momenti abbiamo vis- ogni domenica alle 10 per prestare il suto con lui: celebrazioni ben preparate, loro servizio tra turibolo e navicella, con il coro dei “Gini”, adorazioni, tornei croce e candelieri. Un gruppo che nel di pallavolo, recital, campeggi indimen- corso degli anni ha toccato anche gli 80 ticabili (unico momento di vacanza che bambini che si alternavano nelle varie si concedeva), dove tra preghiere, for- mazione, rif lessioni, giochi e altro, si la- sciava andare a qualche confidenza rac- D on Roberto, Roby per gli amici, ha guidato la comunità italiana di Si- landro per 15 anni con la sua sempli- funzioni religiose. Negli ultimi anni, il 4 marzo - giorno del suo compleanno – era una data contraddistinta da enormi contandoci episodi della sua vita. Grazie cità, saggezza e forza conquistando il striscioni che penzolavano dalla canto- Roby per tutto il bene che ci hai voluto. cuore di ognuno di noi. Non è stato solo ria della chiesa, alla presenza di mol- un bravo sacerdote ma un caro amico, tissimi chierichetti come in una festa Augusta, Bolzano sempre presente sia nei momenti di solenne. E la commozione era visibile gioia che in quelli tristi. Anche quando nel luccichio dei suoi occhi buoni. C i sarebbero tanti ricordi legati alla nostra esperienza con Don Rober- to, ma se ne dobbiamo scegliere uno il suo fisico non gli ha permesso più di essere presente, ha mantenuto contatti quotidiani con tutti noi. William Greggio, Parigi ricordiamo con molto piacere il nostro matrimonio. Pochi giorni prima del grande giorno, il sacerdote che avrebbe È stato per me una guida spirituale e un sostegno per affrontare con fede le avversità della vita. Quando tre anni fa D on Roberto, Roby, è stato senza dubbio una delle persone che più hanno inciso nella vita mia e della dovuto celebrare la nostra messa nu- sono stata colpita da una grave forma mia famiglia. Per ciò che ricordo, Roby ziale (il compianto Don Luigi Falconi) di leucemia, la Sua vicinanza è stata nella mia vita c’è sempre stato. E infat- ci ha purtroppo lasciati; oltre, natu- un aiuto prezioso, e le sue preghiere, ti lui amava raccontare a mio fratello ralmente, allo sconforto per la perdita insieme a quelle di tutti coloro che mi e a me un episodio che ci aveva visti di un caro sacerdote e amico, ci siamo amavano, hanno reso possibile la mia co-protagonisti inattesi durante una trovati spiazzati per quel che riguarda- ripresa. Grazie Roby sarai sempre im- messa, quando eravamo ancora molto va la celebrazione. Don Roberto (che presso nella mostra memoria e nei no- piccoli. Per la recita del Padre Nostro, avrebbe dovuto concelebrare) non ci ha stri cuori. i bambini erano invitati all’altare da pensato un attimo e si è subito offer- Don Roberto. Una volta mio fratello e to di aiutarci e di presenziare lui alle Maria Grazia Ocera, Silandro io lo avevamo raggiunto, ma, alla fine nostre nozze: così è tornato il sereno e della preghiera, non davamo segno di il giorno del nostro matrimonio è stata veramente una bellissima festa: le paro- le e le benedizioni di Don Roberto nella D on Roberto, “Roby per gli amici” come amava farsi chiamare lui, è stato un pezzo di storia per tutto il voler tornare ai banchi. Roby allora ci strinse ai lati e continuò a dir messa fino allo scambio della Pace, con noi messa ci accompagnano ancora oggi. quartiere di Oltrisarco-Aslago a Bolza- essenzialmente in braccio. Racconto no. Un amico, un confessore, un atten- questo aneddoto perché spiega alla Luca e Rossella Pasini, Bolzano to ascoltatore quando si aveva la neces- perfezione uno degli aspetti di ciò che 12 Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
il ricordo per me, la mia famiglia, e credo molti al cuore. Ciao don Roby. Ti vogliamo carattere, lo stile trascinatore, la forte altri, è stato Don Roberto. Accoglienza, bene. volontà di arrivare al risultato, l’entu- rifugio, pace. Roby non lascia solo un siasmo che abbiamo potuto vedere nel vuoto, ma al contrario ci lascia pieni di Gabriella, Eliana, Nicoletta Garri- sacerdote don Roberto. ammirazione e gratitudine per essere si, Casatenovo Volendo caratterizzare don Roberto e il stato al nostro fianco. Grazie! suo stile pastorale, penso che possiamo Marco Grimaldo, Bolzano L a prima volta che abbiamo cono- sciuto don Roberto, nel 2011, sta- va celebrando la messa domenicale a dire che era un prete “carico, “caricato” fortemente e che tale è rimasto: non si è mai “scaricato” neanche nei momen- I l nostro don Roby, colui che ha sem- pre accolto con un sorriso noi, con la nostra giovinezza, la nostra incoscien- Silandro. Subito rimanemmo colpiti dalla sua bontà e dalla sua simpatia, capaci di scaldare il cuore e l’anima in ti difficili. La sua attività pastorale na- sceva da questa carica interiore e per questo era ricca di inventiva, di entu- za e tutte le nostre scempiaggini. Lui, una rigida mattina di fine ottobre. Gli siasmo: era annunciatore appassionato che è stato un vero fratello maggiore e spiegammo il nostro desiderio. Pensa- del vangelo, curava con amore le cele- un padre fiducioso, lasciandoci gestire re di potersi sposare, noi forestieri, in brazioni liturgiche, metteva nell’opera un campo estivo da sole, noi ragazze una minuscola chiesina a 1500 mt in pastorale tutto se stesso, anche la sua minorenni e senza mezzi di comunica- Val Martello era un sogno e, al tempo personalità. Ho cominciato col ricorda- zione. stesso, una piccola follia. Gli ostacoli, re don Roberto sportivo, finisco col ri- Ritagliava ogni tempo possibile per burocratici, logistici e linguistici, erano cordare don Roberto negli ultimi anni, stare più a lungo con noi, ma le regole molteplici. Ma a Roberto bastarono po- chiuso in casa, col suo deambulatore, erano ferree e la sera doveva rientrare chi minuti per capire il valore che San- ma sempre sereno: imprevedibili le vi- in canonica. Si percepiva la sua grande ta Maria alla Fonderia aveva per noi. cende della vita, ma ancor più forte la preoccupazione dietro quel suo dolce Si commosse del nostro legame e si ri- grazia di Dio! Anche per don Roberto sorriso. Ma ci voleva così bene, che il trovò complice del nostro desiderio. E valgono le parole di Bernanos: tutto è nostro entusiasmo lo disarmava, e ci nell’unità di intenti tutto divenne così grazia, tutto è stato grazia. lasciava vivere la nostra avventura semplice e possibile. Grazie a lui si de- Ora, nella tristezza della sua perdita, cise per la data, così densa di significa- d. Giuseppe Rizzi, Merano gioisco completamente nel Signore, ti, dell’8 settembre. Nei mesi successivi perché sono convinta che don Roby è finalmente tra le Sue braccia e da Lui riceverà il centuplo di tutto ciò che ha non mancarono le visite per precisare i dettagli della cerimonia. Ricordo un pranzo insieme alla Forst, una panchi- M olte sono le qualità che Roby pos- sedeva e tutte le ha usate per il bene della comunità parrocchiale di donato a noi. na assolata e la scelta delle letture e del- Oltrisarco. È stato sempre disponibi- la formula, attraverso le quali Roberto le, attento, pronto per aiutare qualsiasi Giacinta Covi, S. Genesio ci guidava alternando profonde spiega- persona, in particolare I giovani. Tutte zioni teologiche e l’umiltà vivace di un le ore erano buone pur di aiutare chi L a nostra amicizia con don Roberto è nata ancora prima di noi, nella Trento degli anni cinquanta. Lui era amore giovane. Era ed è un amico, una persona cui aggrapparsi, con il pensiero e le pre- aveva bisogno. Ha curato molto la cate- chesi e voleva catechiste ben preparate e molto attive. Ha curato molto la litur- il padre spirituale di nostra mamma ghiere, nei momenti più bui, memori gia, era riuscito a formare e ad avere “la Francesca e quando, dopo il matri- del suo insegnamento di umiltà, bontà valanga Bianca” formata da 40 bambini monio con papà Carlo, si trasferì in e gioia. Ti vogliamo bene e te ne vorre- tutti ministranti, I quali erano felici di provincia di Bergamo i contatti inevi- mo sempre. esserlo. Ha formato gruppi del Vange- tabilmente si interruppero. Allora non lo: per tante persone sono stati di vero c’erano ancora Facebook e Whatsapp Veronica e Federico Frigeni-Ceru- aiuto spirituale per affrontare situazio- ed il telefono era roba da ricchi. Ma la ti, Bergamo ni difficili della vita. Anche gli anziani mamma ci ha sempre parlato di lui e avevano il loro spazio per ritrovarsi, per molti anni dopo, non sappiano bene come, riuscì ad incontrarlo di nuovo ed a presentargli noi, la sua famiglia. N on credo che don Roberto se ne avrà a male se dico che il mio pri- mo ricordo è quello di (don) Roberto passare insieme I pomeriggi e anche divertirsi con una partita a carte. La canonica era la Casa di tutti, in parti- Noi eravamo bambine o poco più ma calciatore. Eravamo alunni del semi- colare per chi aveva maggiore bisogno, il Don ci promise che avrebbe celebra- nario di Trento, anni ‘50!, io in liceo non faceva eccezioni. La formazione dei to il matrimonio di tutte e tre quando e lui in teologia, ogni classe aveva la giovani è stato il suo grande impegno. fosse arrivato il momento. E così fu. sua squadra e le partite erano il nostro Quando nel sacramento della riconci- Per ben tre volte scese dall’Alto Adige pane quotidiano. Me lo ricordo anco- liazione vedeva la lunga fila in attesa, fino all’operosa Brianza per sposarci. ra, bravo attaccante, instancabile, im- diceva “la grazia di Dio lavora!” Di lui ricorderemo sempre il sorriso pegnatissimo per la sua squadra, un contagioso, l’entusiasmo da bambino ciclone inarrestabile. Ebbene, già nel Sr. Bianca Bonaria Botosani/Ro- e le sue parole che arrivavano diritte calciatore di allora si poteva vedere il mania Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021 13
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