Difendiamo il Creato Nomine in diocesi partenze e arrivi Anno pastorale 3 temi al centro

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    Mensile della Diocesi di Bolzano-Bressanone   Anno 57, Numero 8 – Settembre 2021

La Diocesi nell’Alleanza per il clima

Difendiamo il Creato

   Nomine in diocesi           Anno pastorale         Sinodo dei vescovi
   partenze e arrivi           3 temi al centro       il via a Bressanone
Difendiamo il Creato Nomine in diocesi partenze e arrivi Anno pastorale 3 temi al centro
chiesa&ambiente

A difesa del Creato
Nuovo passo della Diocesi di Bolzano-Bressanone nella tutela del Creato: è la prima in Italia ad aderire all‘Alleanza europea
per il Clima. Non solo spiritualità ecologica, ma anche indicazioni pratiche per cambiare stili di vita e di consumo.

C    on l’atto formale siglato dal vescovo
     Ivo Muser a fine agosto, la Diocesi
di Bolzano-Bressanone è la prima in Ita-
lia ad aderire all’Alleanza europea per il
Clima. Non solo un segnale sociopolitico,
ma un ulteriore atto concreto nell’impe-
gno per una maggiore giustizia ecoso-
ciale. Guardando agli sviluppi diocesani
degli ultimi decenni nell’ambito della re-
sponsabilità per il creato, l’adesione della
Diocesi all’Alleanza europea per il clima è
un passo logico. Due partner competenti,
l‘Alleanza per il Clima Italia e l’OEW-Or-
ganizzazione per un mondo solidale, ren-
dono l’azione locale ancora più efficace:
l’Alleanza per il Clima collega più di
1.700 comuni e città di 26 Paesi europei
con le popolazioni indigene del Sudameri-
ca. Gli obiettivi congiunti sono la riduzio-
ne in Europa delle emissioni di gas serra       Il centro pastorale e i giovani, due destinatari delle azioni della Diocesi per la tutela del Creato
dannose per il clima e la conservazione
della foresta pluviale in Sudamerica. L’O-      molto, ma la Diocesi si sta impegnando in                duzione media annuale dell‘impianto è di
EW è partner di lunga data dell’Alleanza        questa direzione.                                        circa 40.000 kwh (che equivale all‘incirca
per il Clima Italia.                            Le linee guida diocesane servono da bus-                 al consumo di elettricità annuale di 10
                                                sola e correttivo per considerare l’aspetto              famiglie composte da 4 persone). Il con-
Linee guida                                     della responsabilità verso il Creato e l’uso             sumo complessivo annuo del Centro pa-
La Diocesi vuole riconoscere la tutela          consapevole delle risorse in vari ambiti                 storale è di 240.000 kwh. Ciò significa che
del clima come una missione contenuta           dell’attività diocesana. Comprendono le                  circa 1/5 dell’energia del Centro pastorale
nella Bibbia, una missione che inizia dal       delibere tematicamente rilevanti del Sino-               può essere coperta dall’energia solare at-
singolo ma non finisce lì: per questo si        do diocesano e alcuni esempi di attuazio-                traverso il sistema fotovoltaico.
punta alla cooperazione, creando reti, a        ne riuscita in Diocesi. Le linee guida sono
fare piccoli passi la cui attuazione sia fat-   online al link www.bz-bx.net/creato                      Agricoltura e foreste
tibile e misurabile, che abbiano un effetto                                                              La Diocesi gestisce i propri terreni agrico-
motivante e incoraggino altri. Il Creato è      Energia                                                  li secondo i principi di AGRIOS (Gruppo
un dono, un’eredità e una missione allo         In tema di energia, l’obiettivo è aumentare              di lavoro per la frutticoltura integrata in
stesso tempo, e il contributo alla sua sal-     l’efficienza energetica e ridurre il fabbiso-            Alto Adige), che impegnano a cercare un
vaguardia diventa un metro di paragone          gno energetico. Lo standard di costru-                   equilibrio tra pesticidi e misure di col-
per la coscienza e la credibilità della Chie-   zione dovrebbe essere adeguato e l’uso                   tivazione rispettose della natura. Nella
sa nella società intera. Si deve fare ancora    di fonti di energia rinnovabile dovrebbe                 gestione dell‘azienda di frutticoltura e vi-
                                                diventare un criterio comune. La Dioce-                  ticoltura, gli sforzi della Diocesi puntano
                                                si si orienta all’Agenzia CasaClima della                a un costante sviluppo verso metodi di
                                                Provincia e non scende sotto gli standard                coltivazione sempre più orientati all’ecolo-
                                                costruttivi CasaClima B, A o A-nature nei                gia, fino a considerare la coltivazione bio-
                                                risanamenti generali e nei nuovi edifici.                logica. Il settore agricolo di competenza
                                                Un esempio riuscito è la casa in legno                   della Diocesi è già in parte gestito in mo-
                                                massiccio a Bressanone (si veda articolo a               dalità bio: si tratta di quelle aree affittate
                                                pagina 4).                                               ad agricoltori che già praticano la coltiva-
                                                Un impianto fotovoltaico di 43 kwp, in-                  zione biologica (circa 5 ettari, ovvero circa
                                                stallato nel 2010 sul tetto del Centro pa-               il 10% della superficie agricola). Inoltre,
                                                storale a Bolzano, da dieci anni fornisce                utilizzando macchinari moderni con tec-
Il logo dell’Alleanza europea per il clima      elettricità per il consumo interno. La pro-              nologia sofisticata, si cerca di mantenere

2     Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
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il più basso possibile l’impatto ambientale    clima. Analogamente,
della lavorazione meccanica (trattori, irro-   lo svolgimento di ma-
ratrici, ecc.).                                nifestazioni diocesane
La Diocesi gestisce una propria azienda        deve seguire i criteri di
forestale che comprende i boschi di va-        un green event.
rie istituzioni diocesane, amministrati in     La Diocesi incoraggia
base a piani di gestione forestale che pre-    il car pooling e l’uso
vedono un utilizzo attento del patrimonio      dei mezzi del traspor-
arboreo e che sono conformi alle linee         to pubblico; così, ad
guida della Provincia di Bolzano e a quelle    esempio, le spese di
del Land Tirolo. La manutenzione costan-       viaggio per iniziative di
te delle foreste è parte integrante di que-    aggiornamento all’este-
sto piano, così come i programmi annuali       ro possono essere rim-
di rimboschimento che compensano gli           borsate dalla Curia solo
abbattimenti. In questo modo il bosco è        se si usa il trasporto Da due anni la Diocesi utilizza anche il servizio di car sharing per gli
gestito in modo equilibrato e sostenibile.     pubblico; a seconda dei spostamenti del proprio personale
                                               casi, i voli dovrebbero
Formazione e mobilità                          essere evitati del tutto; dove possibile, si organizzativa della Diocesi nominando
È fondamentale che la responsabilità per       dovrebbe ricorrere alle videoconferenze. un responsabile ambientale diocesano
il Creato trovi ampio spazio nella forma-      Dal 2019 la Diocesi di Bolzano-Bressa- come persona di contatto per le parroc-
zione (Seminario maggiore, Studio teolo-       none utilizza il servizio di car-sharing a chie e le istituzioni diocesane nelle que-
gico-accademico, insegnamento della reli-      Bolzano. Collaboratrici e collaboratori stioni strategiche per la sostenibilità. Le
gione) e nell‘aggiornamento (Accademia         diocesani possono utilizzare le auto della parrocchie che sono interessate ad aderire
Cusanus): per questo i vertici diocesani       cooperativa per i viaggi di servizio.         all’Alleanza per il Clima possono ottene-
pongono un accento particolare anche                                                         re l’iscrizione gratuita all’Alleanza. Non
in questo ambito. Solo chi è convinto che      Referente e parrocchie                        si tratta di una certificazione, né di “un
le proprie azioni siano significative per      Le linee guida prevedono infine di inseri- evento”, ma di un percorso comune, un
l’ambiente si impegnerà nella tutela del       re le tematiche ambientali nella struttura processo orientato al lungo termine.

   Diocesi e ambiente, una lunga storia
   Q     uale valore hanno in ambito ec-
         clesiale le questioni ambientali
   e della sostenibilità? Nella Chiesa di
                                               lettera pastorale “Ricordatevi dei cinque
                                               pani… Il nostro impegno per l’uomo e il
                                               Creato“ (1992), dall’istituzione dell’Istitu-
                                                                                                tro pastorale a Bolzano (si veda ar-
                                                                                                ticolo principale). Il passaggio dalla
                                                                                                fase della sensibilizzazione all’attua-
   Bolzano-Bressanone l’impegno per la         to per la pace, giustizia e salvaguardia del     zione concreta coincide con l’episco-
   giustizia ecosociale risale al processo     Creato (1994), dalla fondazione della rete       pato di Ivo Muser, durante il quale
   che negli anni Ottanta ha contrad-          interdiocesana “Nuovi stili di vita“ (2007).     sono già stati compiuti diversi passi,
   distinto l’impegno secondo il motto         L’attenzione speciale verso la responsa-         coinvolgendo anche parrocchie, as-
   “pace, giustizia, salvaguardia del Cre-     bilità del Creato è proseguita con il ve-        sociazioni ecclesiali, ordini religiosi,
   ato”.                                       scovo Karl Golser, un precursore in              l’eco-centro di Novacella. Le nuove
   Durante l’episcopato del vescovo            questo campo. Poco dopo la sua ordina-           linee guida della Diocesi e l’adesione
   Wilhelm Egger questo impegno                zione, ad esempio, ha fatto installare un        all’Alleanza per il clima sono la natu-
   è stato segnato in particolare dalla        impianto fotovoltaico sul tetto del Cen-         rale continuazione su questa strada.

  Studio teologico “sostenibile“
   A    nche lo Studio Teologico Ac-
        cademico di Bressanone fa la
   sua parte nella tutela del Creato:
                                               ferta dei corsi dello STA a Bressanone
                                               sarà accompagnata dai simboli OSS,
                                               per indicare quali obiettivi di sviluppo
                                                                                                istruzione di qualità (tutti gli obietti-
                                                                                                vi: https://unric.org/it/agenda-2030/).
                                                                                                Adottando i 17 obiettivi dell’ONU
   da quest’anno infatti adotterà i 17         vengono sostenuti attraverso la singola          nelle proprie lezioni, lo STA vuole
   Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibi-        proposta: tra questi, la lotta alla pover-       dare il proprio contributo per garan-
   le (OSS) contenuti nell’Agenda 2030         tà e alla fame, la lotta al cambiamento          tire una vita dignitosa all’umanità
   delle Nazioni Unite. Iniziando con          climatico, città e comunità sostenibili,         intera e a questo scopo conservare
   il semestre invernale 2021/22 l’of-         lavoro dignitoso e crescita economica,           le risorse naturali a lungo termine.

                                                                                                           Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021   3
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chiesa&ambiente

La casa di legno della Diocesi
A Bressanone sorgerà un edificio residenziale di quattro piani in legno massiccio secondo lo standard
CasaClima A Nature: è il progetto della Diocesi nel segno di sostenibilità e filiera locale.

I l segno tangibile di un rapporto re-
  sponsabile con il Creato avviato dal-
la Diocesi di Bolzano-Bressanone è
anche il progetto edilizio sviluppato a
Bressanone, tutto orientato all’impat-
to ambientale zero, per realizzare un
edificio residenziale di quattro piani
in legno massiccio secondo lo stan-
dard CasaClima A Nature. La costru-
zione dell’edificio interamente in le-            Il rendering del progetto della Diocesi con il condominio in legno (a colori) che sorgerà a
gno (struttura portante, rivestimento             Bressanone in via Verdi
esterno, pareti interne, pavimenti) è
in corso con l’impiego di imprese ar-
                                                  Legno recuperato                                     il materiale da costruzione attraverso il
tigiane locali riunite in consorzio. La
                                                  dalla tempesta Vaja                                  suo patrimonio forestale (in gran parte
Diocesi ha ottenuto il terreno dal Co-            La particolarità dell’edificio, come detto,          dai boschi della val Badia e di Luson in
mune di Bressanone in cambio dell’u-              è la realizzazione in legno massiccio, un            val d‘Isarco).“ Si tratta principalmente
tilizzo di un edificio nel centro sto-            materiale da costruzione molto sosteni-              di materiale abbattuto dalla tempesta
rico cittadino che diventerà la nuova             bile. Un metro cubo di legno, spiegano               Vaja nel 2018. Il progetto prevede la co-
biblioteca civica. Il terreno edificabile         i tecnici, conserva permanentemente                  struzione di un garage sotterraneo, un
si trova in via Verdi, a sud del centro           quasi una tonnellata di CO2: il legno                seminterrato e un edificio con un pia-
storico adiacente al Giardino Vescovi-            è quindi il materiale ideale per un’edi-             no terra e tre piani superiori sul terre-
le, in un tranquillo vicolo cieco e offre         lizia attenta all’ambiente e una casa in             no di 1.700 mq. Saranno realizzati 12
quindi un’alta qualità di vita. “Come             legno massiccio è un grande deposito                 appartamenti da due a quattro stanze,
Chiesa locale, l’obiettivo di questo              naturale di carbonio. “Durante i collo-              per uno spazio abitativo netto da 42 a
progetto è mandare un segno di so-                qui preparatori sono state sviluppate                80 mq di superficie. “ La Diocesi vuo-
stenibilità, responsabilità sociale e so-         molte idee“, spiega l’economo diocesa-               le offrire offrire spazi abitativi di varie
stegno della filiera produttiva locale,           no Franz Kripp, che elenca una serie di              dimensioni sia per singoli inquilini che
che vada oltre Bressanone e possa es-             argomenti che hanno fatto privilegiare               per famiglie, secondo i parametri del
sere da esempio per altri progetti edi-           la costruzione in legno: “La sostenibi-              canone provinciale di locazione e con
lizi”, spiega il vescovo diocesano Ivo            lità del materiale da costruzione, l’alta            prospettive a lungo termine. Responsa-
Muser, committente dell‘innovativo                qualità della vita e il fatto che la Dio-            bile di progettazione e direzione lavori è
complesso residenziale.                           cesi abbia potuto fornire direttamente               l’architetta Christine Pfeifer di Appiano.

    Un mese per il Creato
    S   oprattutto nel periodo dal 1° set-
        tembre, giornata per la custodia del
    creato, al 4 ottobre, festa di San Fran-
                                                  “Il contributo alla salvaguardia del Creato
                                                  diventa una pietra di paragone per la sin-
                                                  gola coscienza e per la nostra credibilità di
    cesco d’Assisi, l’attenzione è rivolta alla   cristiani.”. A livello diocesano nel “tempo
    responsabilità per il Creato: a questo        del Creato“ sono previsti 3 appuntamenti
    scopo nella Diocesi di Bolzano-Bressa-        pubblici:
    none sono organizzati diversi incontri        • mercoledì 8 settembre alle 20 a Bolza-
    ecumenici di preghiera. “Come cristia-           no una preghiera ecumenica nella chiesa
    ne e cristiani sappiamo che tutti gli            di San Domenico in piazza Domenicani;
    sforzi nell’ambito della responsabilità       • venerdì 10 settembre alle 20 a Merano
    per il Creato non riguardano solo la             una preghiera ecumenica nella “chiesa               delle celebrazioni della comunità
    classica tutela ambientale, ma la gran-          dei giovani“ in piazza della Rena                   evangelica).
    de opera della creazione”, sottolinea il      • sabato 18 settembre alle 15 a Bressa-             Proposte di celebrazioni liturgiche sul-
    referente diocesano per l’ecumenismo,            none una celebrazione ecumenica nella             la pagina web al link www.bz-bx.net/it/
    Gioele Salvaterra, decano a Merano.              chiesetta di Sant’Erardo (da 50 anni sede         creato2021

4    Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
Difendiamo il Creato Nomine in diocesi partenze e arrivi Anno pastorale 3 temi al centro
in diocesi

                               Nuovo anno pastorale
                               Appuntamento all’Accademia Cusano di Bressanone il 17 e 18 settembre per l’apertura dell’anno
                               pastorale 2021/2022 della Chiesa altoatesina, all’insegna del concetto di “vicini e assieme”.

I tre relatori al convegno pastorale a Bressanone: da sinistra, Veronika Prüller Jagenteufel, Benno Elbs e Assunta Steccanella

C    ome da tradizione, a settembre pren-
     de avvio il nuovo anno pastorale della
Diocesi di Bolzano-Bressanone. Il tema
                                                     metterci al servizio degli altri. Il convegno
                                                     pastorale ci offre spunti preziosi riguardo
                                                     a questo, allo stesso tempo è occasione per
                                                                                                          • “ Non abbandonate la franchezza: la mis-
                                                                                                            sione della Chiesa in tempi di cambia-
                                                                                                            menti“, del vescovo Benno Elbs, dal 2013
per il 2021/2022 “Sulla Tua Parola... vicini         incontrarci e stare insieme“, si legge nella           alla guida della diocesi austriaca di Fel-
e assieme” mette al centro dell’attenzione           presentazione dell’appuntamento che apre               dkirch.
la Chiesa sul territorio: con le elezioni del        il nuovo anno pastorale diocesano.                   Molto attesa come sempre la relazione
consiglio pastorale parrocchiale, lo studio                                                               programmatica del vescovo Ivo Muser
della Bibbia e la solidarietà attiva. Il tradi-      Relatori e temi                                      che sabato 18 alle 9.15 anticipa le linee
zionale Convegno pastorale di apertura ha            Quest’anno sono previste tre relazioni ve-           dell’anno pastorale 2021/22. La due giorni
luogo il 17 e il 18 settembre 2021 all’Ac-           nerdì 17 dalle 9.30:                                 di Bressanone si conclude con la tradizio-
cademia Cusano a Bressanone e verte sul              • “I poveri li avete sempre con voi – dia-          nale consegna delle onorificenze diocesa-
tema annuale “Sulla Tua Parola... vicini               conia come incontro con Cristo e an-               ne.
e assieme”. Prevista come sempre anche                 nuncio“ di Veronika Prüller Jagenteufel            Si ricorda che, in osservanza delle regole
l’annuale consegna delle onorificenze dio-             (diocesi austriaca di St. Pölten), che lavora      anticontagio, il numero dei partecipanti
cesane. All’appuntamento sono invitati                 come assistente spirituale per la Caritas          in presenza è limitato e pertanto è ne-
tutti gli interessati,sacerdoti, diaconi e re-         di St. Pölten e svolge servizio pastorale in       cessaria l’iscrizione (per telefono, online,
ligiosi, operatori della pastorale, membri             una casa di cura;                                  email). Gli organizzatori si riservano il di-
dei Consigli pastorali parrocchiali.                 • “Una chiesa in ascolto”, di Assunta Stec-         ritto di apportare eventuali modifiche. Per
“Dio ci è vicino: da secoli questo messag-             canella, diocesi di Treviso, docente di teo-       chi non potesse partecipare, si ricorda che
gio dona speranza alle persone. Anche                  logia pastorale e prodirettrice alla Facoltà       il convegno pastorale viene trasmesso in
oggi esso ci sprona a stare insieme e a                teologica del Triveneto;                           streaming sul sito della Diocesi.

   L‘appello: aiutiamo gli afghani
   N    on chiudere gli occhi di fronte alla
        tragedia dell’Afghanistan: lo sotto-
   lineano in una presa di posizione con-
                                                    popolazione civile, in particolare le donne e
                                                    i bambini, sono in grave pericolo.“
                                                    La Consulta delle aggregazioni laicali e il
                                                                                                          contenti che la Provincia di Bolzano ab-
                                                                                                          bia già aperto le porte ai primi rifugiati
                                                                                                          e speriamo possa aumentare il numero
   giunta la Consulta delle aggregazioni            Katholisches Forum esprimono un accora-               di persone accolte sul nostro territorio.“
   laicali e il Katholisches Forum della Dio-       to appello “affinché si intervenga urgente-           Consulta e Forum ricordano che “noi,
   cesi di Bolzano-Bressanone. “Con molta           mente in ogni modo possibile per fermare              come l’Europa intera, dobbiamo dare
   apprensione e dolore – scrivono le asso-         spargimenti di sangue, oppressioni e schia-           una mano alle migliaia di afghani che
   ciazioni cattoliche diocesane – stiamo           vitù in un Paese martoriato da oltre 40 anni          non potranno più chiamare patria l’Af-
   assistendo a un’occupazione drammati-            di guerra. Ci uniamo a tutti coloro che chie-         ghanistan. Come cristiani siamo con-
   ca dell’Afghanistan da parte dei talebani        dono di aprire corridoi umanitari per chi             vinti che la fede in Gesù Cristo deve
   che sembrava fossero stati sconfitti. Si         dovrà fuggire dal Paese, specialmente per             tradursi in gesti concreti di umanità e
   sperava in un nuovo Paese libero, aperto         dare accoglienza a donne e bambini che                di accoglienza facendosi portavoce dei
   e democratico. Non è stato così e ora la         sono i soggetti più deboli e fragili. Siamo           più deboli.“

                                                                                                                       Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021   5
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chiesa&mondo

Siamo tutti missionari
A Senale in alta val di Non l‘incontro annuale con missionari e missionarie che in estate fanno ritorno
in Alto Adige per una vacanza. La missione è la ragion d’essere della Chiesa, ha ricordato il vescovo Muser.

U    na settantina tra missionari, rappre-
     sentanti dei gruppi parrocchiali e
volontari attivi nella cooperazione hanno
risposto in agosto all’invito dell’Ufficio
missionario diocesano, promotore del
tradizionale incontro annuale, annullato
nel 2020 causa Covid. Il vescovo Ivo Mu-
ser e i partecipanti, accolti da don Tumai-
ni Ngonyani, il sacerdote tanzaniano che
amministra la parrocchia di Senale, han-
no avuto modo di ascoltare le esperienze
di uomini e donne in terra di missione
e rinsaldare i rapporti di collaborazio-         I partecipanti all’incontro 2021 con il vescovo e i missionari a Senale
ne a sostegno dei loro progetti. Uno dei
momenti centrali della giornata è stato il       missione è il suo compito e la sua ragion             nostra Diocesi hanno fatto e fanno grandi
dialogo con i 12 seminaristi giunti lo scor-     d’essere.” Attraverso il battesimo e la cre-          cose per la diffusione del Vangelo. Li rin-
so aprile da Africa e Asia per studiare a        sima, ha rimarcato Muser, “tutti i cristiani          graziamo per esserci e per il loro servizio.
Bressanone.                                      sono chiamati alla missione. La trasmis-              A loro auguriamo tanta energia, tanta gio-
Attualmente sono 50 gli altoatesini, dei         sione della fede e l’azione che nasce dalla           ia nella vita e nella fede, un grande amore
tre gruppi linguistici, in missione nei vari     fede non sono compito di pochi cristiani              verso le persone tra cui operano.“ Con un
continenti. “Quando parliamo di missio-          di professione, ma compito di ogni cristia-           vespro nel santuario della Madonna di
ne – ha detto il vescovo – deve essere chia-     no, lì dove si trova e secondo la propria             Senale sono stati infine ricordati in parti-
ra una cosa: la missione non è un aspetto        vocazione.“ Il vescovo ha poi sottolineato            colare i 20 missionari altoatesini deceduti
marginale o un’appendice della Chiesa, la        che “molti missionari e missionarie della             negli ultimi due anni.

In radio il profeta dell’Africa
A  Khartoum (Sudan) il 10 ottobre 1881
   moriva a soli 50 anni Daniele Com-
boni, “profeta dell’Africa” oggi santo e
                                                 riconosciuto tra i più grandi missionari
                                                 del XIX secolo. Resta vivo e attuale nella
                                                 famiglia comboniana diffusa nel mondo:
                                                                                                       ma al mondo comboniano: ha scritto la
                                                                                                       “sceneggiatura” basandosi su una sintesi
                                                                                                       biografica di Comboni e proiettandosi
                                                 sacerdoti, religiosi, suore e secolari, laici e       nei luoghi e nelle situazioni dell’epoca.
                                                 laiche. All’inizio dell’ottobre missionario           Dai dialoghi dei personaggi emerge la
                                                 2021 un programma in radio ripercorre                 vita del Santo, primo vescovo dell’Afri-
                                                 le tappe della sua vita: l’infanzia a Limo-           ca centrale. Con WhatsApp missionari,
                                                 ne sul Garda, gli studi a Verona, la pri-             suore e laici hanno registrato le ‘parti’ del
                                                 ma partenza come sacerdote dell’Istituto              personaggio che hanno accettato di inter-
                                                 di don Nicola Mazza, i numerosi viaggi                pretare. Così è nato il programma: non
                                                 attraverso l’Europa, il Mediterraneo, l’E-            con figure professionali, ma grazie alla
                                                 gitto e il deserto fino all’Africa centrale           collaborazione di molti per far conoscere
                                                 (oggi Sudan e Sud Sudan). Questo im-                  oggi la grandezza di S. Daniele Comboni
                                                 menso territorio era chiamato “Nigrizia”              e di altre figure missionarie dell’epoca.
                                                 e Comboni era disposto a vivere, a fatica-            La professionalità dei tecnici della radio
                                                 re, a soffrire e a morire per essa! Ripete-           e gli strumenti in dotazione hanno fatto
                                                 va: “O Nigrizia o morte”! “Salvare l’Africa           il resto! Il programma va in onda dal 1°
                                                 con l’Africa!” “Vorrei avere mille vite”!             al 10 ottobre 2021: un inizio speciale di
                                                 Perciò “Mille e una vita” è il titolo del             ottobre, da decenni considerato il mese
                                                 programma in 10 puntate che Radio                     missionario per eccellenza.
                                                 Sacra Famiglia trasmette dal 1° al 10 ot-             * Dopo il 10 ottobre, le puntate saranno
San Daniele Comboni nel fumetto tratto da        tobre. Un progetto creato e coordinato                   disponibili nel podcast di RSF e in quello
PM-PICCOLO MISSIONARIO, il mensile per i         da Paola Vismara, già missionaria in Afri-               di “Elikya- la speranza del vangelo sen-
giovani dei Comboniani di Verona                 ca per 12 anni (Ciad e Sudan) e vicinissi-               za confini”.

6    Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
Difendiamo il Creato Nomine in diocesi partenze e arrivi Anno pastorale 3 temi al centro
dentro la notizia

                             I 75 anni dell’Accordo di Parigi
                             Il 5 settembre di 75 anni fa i ministri Karl Gruber e Alcide Degasperi firmavano a Parigi un accordo destinato
                             a portare il loro nome. È la base su cui poggia l’autonomia, nell’ottica della sussidiarietà e del rifiuto delle
                             spinte nazionalistiche.
                             di Paolo Valente

P    arte integrante dei trattati di pace che
     chiusero il secondo conflitto mon-
diale, l’Accordo di Parigi è considerato
                                                 amministrazioni, nei docu-
                                                 menti ufficiali, come pure
                                                 nella nomenclatura topogra-
la base su cui si fonda l’autonomia pro-         fica bilingue; c) il diritto di
vinciale e regionale. Per questo dal 2014        ristabilire i nomi di famiglia
il 5 di settembre si celebra la Giornata         tedeschi che siano stati italia-
dell’Autonomia.                                  nizzati nel corso degli ultimi
Di autonomia nel vecchio Tirolo si parla-        anni; d) l’eguaglianza di di-
va fin dall’800. Prima della Grande Guer-        ritti per l’ammissione a pub-
ra al centro dell’attenzione era il Trenti-      blici uffici, allo scopo di at-
no, successivamente fu l’Alto Adige ad           tuare una più soddisfacente
essere particolarmente interessato a una         distribuzione degli impieghi
forma di governo autonomo. Le speran-            tra i due gruppi etnici”.
ze autonomistiche furono pesantemente
frustrate dal regime fascista che attuò          Autonomia territoriale,
una politica volta alla nazionalizzazione        non di un gruppo
della cultura e delle istituzioni e all’elimi-   Dell’autonomia         l’Accordo
nazione delle differenze linguistiche.           Gruber-Degasperi            parla
L’Accordo di Parigi arrivò proprio a cor-        all’articolo 2: “Alle popolazio-
reggere quell’impostazione e a stabilire         ni delle zone sopraddette sarà
i fondamenti della futura autonomia,             concesso l’esercizio di un po-
dopo che le potenze vincitrici avevano           tere legislativo ed esecutivo
deciso che non ci sarebbe stato un cam-          autonomo, nell’ambito delle
biamento di confine tra Italia e Austria.        zone stesse. Il quadro nel
L’Accordo stabiliva innanzitutto che “gli        quale detta autonomia sarà
abitanti di lingua tedesca della provin-         applicata sarà determinato, Giornata dell’Autonomia 2021: una delle nove stazioni installate
cia di Bolzano … godranno di completa            consultando anche elementi in piazza Silvius Magnago a Bolzano che raccontano la storia
eguaglianza di diritti rispetto agli abi-        locali rappresentanti la popo- dell’Autonomia speciale per l’Alto Adige
tanti di lingua italiana, nel quadro delle       lazione di lingua tedesca”.
disposizioni speciali destinate a salva-         Qui si vede bene come si tratti di un’au- lo avevano ispirato entrarono nei mesi
guardare il carattere etnico e lo sviluppo       tonomia territoriale e non di un gruppo successivi nella Costituzione italiana.
culturale ed economico del gruppo di             soltanto. L’autonomia è data “alle popo- “La Repubblica, una e indivisibile, rico-
lingua tedesca”.                                 lazioni delle zone sopraddette”, anche se nosce e promuove le autonomie locali;
Questa prima parte del documento in-             si vuole garantire che essa sia davvero a attua nei servizi che dipendono dallo
tendeva aggiustare ciò che vent’anni             tutela delle minoranze linguistiche e che Stato il più ampio decentramento am-
di dittatura avevano gravemente com-             perciò debbano essere consultati i rap- ministrativo; adegua i princìpi ed i me-
promesso. Il regime aveva ad esempio             presentanti della popolazione di lingua todi della sua legislazione alle esigenze
vietato l’uso della lingua tedesca nelle         tedesca. I ladini allora non erano tenuti dell’autonomia e del decentramento”
scuole, negli uffici e nei documenti pub-        in grande considerazione né si era riflet- (art. 5). “La Repubblica tutela con appo-
blici, nella toponomastica. Aveva favori-        tuto sul ruolo del gruppo di lingua italia- site norme le minoranze linguistiche”
to l’italianizzazione dei cognomi. Aveva         na nelle dinamiche della convivenza tra (art. 6).
riservato di fatto i posti pubblici a per-       lingue e culture.                             Si riconosceva dunque a livello costitu-
sone di lingua italiana provenienti dalle        L’ultima parte dell’Accordo impegnava zionale che l’autonomia nell’ottica della
cosiddette “vecchie province”. L’Accordo         Austria e Italia a rivedere gli effetti delle sussidiarietà e la tutela delle minoran-
invece prevede esplicitamente che sia            Opzioni del 1939, al riconoscimento re- ze avulsa da qualsiasi spinta nazionali-
concesso “ai cittadini di lingua tedesca”:       ciproco dei titoli di studio, alla garanzia stica sono elementi irrinunciabili nella
a) l’insegnamento primario e secondario          del libero transito tra i due Paesi e agli costruzione del bene comune.
nella loro lingua materna; b) l’uso, su di       scambi transfrontalieri.
una base di parità, della lingua tedesca         Con l’Accordo di Parigi nasceva un pez-        Paolo Valente scrittore e giornalista, è il diret-
                                                                                                tore della Caritas diocesana
e della lingua italiana nelle pubbliche          zetto di Europa e gli stessi principi che

                                                                                                               Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021   7
Difendiamo il Creato Nomine in diocesi partenze e arrivi Anno pastorale 3 temi al centro
in diocesi

Chi parte, chi arriva
L’avvio del nuovo anno pastorale coincide con gran parte degli avvicendamenti disposti in Diocesi dal vescovo.
Riepilogo delle nomine effettuate nel 2021 in parrocchie e organismi che scattano (salvo diversa indicazione) dal 1° settembre.

Nomine a decano, parroco,
amministratore parrocchiale,
incaricato parrocchiale e
responsabile dell’Unità pastorale
Franz-Josef Campidell viene no-
minato decano di Tures, responsabi-
le dell’Unità pastorale Campo Tures,
parroco di Campo Tures, incaricato
parrocchiale di Acereto, Riva di Tures,
Villa Ottone, Gais e Rio Molino.
Josef Knapp viene nominato decano e
parroco di Brunico e incaricato parroc-
chiale di Riscone e Stegona.
Josef Augsten viene nominato re-
sponsabile dell’Unità pastorale Terme-
no, parroco di Termeno, incaricato par-
rocchiale di Cortaccia, Magrè, Cortina,
Penone, Corona e Favogna.
Michael Bachmann CanReg viene
nominato in aggiunta parroco di Te-
rento.
Ivo Costanzi viene nominato parroco
di S. Cristina e Selva di Val Gardena.
Stefan Hainz viene nominato in ag-          Con l’avvio del nuovo anno pastorale scattano gran parte degli avvicendamenti di sacerdoti e laici
giunta responsabile dell’Unità pasto-       impegnati in Diocesi
rale Curon Venosta e amministratore
parrocchiale di S. Valentino alla Muta,     Nomine a cooperatore                                 Gottfried Kaser viene nominato in ag-
Curon Venosta, Vallelunga e Resia.          Valentino Maraldi viene nominato                     giunta collaboratore pastorale di Terento.
P. Peter Irsara SVD viene nominato          cooperatore a Bressanone e responsa-                 Peter Mair MHM viene nominato col-
in aggiunta incaricato parrocchiale di      bile diocesano per la pastorale univer-              laboratore pastorale nel decanato di Tu-
Vallarga e Fundres.                         sitaria.                                             res.
Karl Oberprantacher MHM viene               Yves Menanga Kizito viene nomina-                    Giacomo Milani è stato nominato col-
nominato incaricato parrocchiale di         to cooperatore a Brunico.                            laboratore pastorale delle parrocchie S.
Trens.                                      P. Markus Mur OT viene nominato                      Giovanni Bosco e S. Pio X di Bolzano
Christoph Schweigl viene nominato           cooperatore a Sarentino.                             (31.7.2021).
in aggiunta incaricato parrocchiale di                                                           P. Piotr Panczak OFMCap viene nomi-
Mules e Stilves.                            Nomine a collaboratore pastorale                     nato collaboratore pastorale di Brunico
P. Davide Traina OP viene nominato          e assistente spirituale                              (1.10.2021).
parroco della parrocchia Cristo Re di       Filippo Boninsegna viene nominato                    P. Albin Peskoller OFMCap viene no-
Bolzano.                                    collaboratore pastorale della parroc-                minato collaboratore pastorale di Val-
Gottfried Ugolini viene nominato in         chia Tre Santi di Bolzano.                           larga e Fundres.
aggiunta amministratore parrocchiale        P. Paul Borek OFMCap viene nomi-                     Josef Schwienbacher viene nominato
di S. Giacomo di Bolzano.                   nato collaboratore pastorale di Castel-              collaboratore pastorale di Senale e S. Fe-
Josef Wieser viene nominato respon-         darne, Falzes, Chienes, S. Sigismondo e              lice.
sabile dell’Unità pastorale Lagundo,        Terento (dal 6.9.2021).                              Fabian Tirler viene confermato per ul-
parroco di Lagundo e incaricato par-        Daniel Donner viene nominato assi-                   teriori 5 anni come direttore del Foedus
rocchiale di Marlengo, Parcines, Rablà      stente spirituale del “Katholisches Fo-              Sacerdotale Bauzanense-Brixenense e
e Plaus.                                    rum”.                                                per ulteriori 2 anni come curato della
Gianpaolo Zuliani viene nominato            Richard Hofer viene nominato colla-                  “Südtiroler Pfadfinderschaft”.
in aggiunta parroco della parrocchia S.     boratore pastorale dell’Unità pastorale              Manuela Unterthiner Mitterrutz-
Pio X di Bolzano.                           Alta Val Passiria.                                   ner viene nominata assistente spirituale

8   Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
Difendiamo il Creato Nomine in diocesi partenze e arrivi Anno pastorale 3 temi al centro
in diocesi

del “Katholischer Familienverband Süd-        l’Istituto vescovile Vinzentinum a Bres-              Tures, responsabile dell’Unità pastorale
tirol”.                                       sanone.                                               Campo Tures, parroco di Villa Ottone e
Irene Vieider viene nominata per ul-                                                                Gais, incaricato parrocchiale di Acereto,
teriori 3 anni presidente della “Katholi-     Nomine a coordinatori                                 Riva di Tures e Rio Molino.
sche Frauenbewegung”.                         di team pastorali                                     P. Markus Machudera OFMCap la-
                                              Parrocchia Fundres: Josef Huber                       scia l’incarico di collaboratore pastorale
Ulteriori nomine e incarichi                  Parrocchia Vallarga: Adolf Mair                       nel decanato di Brunico (30.9.2021).
Christoph Amor viene confermato                                                                     Timothy Meehan lascia l’incarico di
per ulteriori 3 anni direttore dei “Brix-     Esoneri                                               amministratore parrocchiale della par-
ner Theologische Kurse”.                      Peter Clara lascia l’incarico di collabo-             rocchia S. Pio X di Bolzano.
Magdalena Heiss viene nominata re-            ratore pastorale nell’Unità pastorale Val             Paul Neumair lascia l’incarico di colla-
sponsabile diocesana per la pastorale         Gardena.                                              boratore pastorale di Lazfons.
vocazionale.                                  Toni Fiung lascia l’incarico di assisten-             P. Johnson Pathiyil MSFS ha lasciato
P. Shenoy Maniyachery Varghese                te spirituale del “Katholischer Familien-             l’incarico di collaboratore pastorale di Si-
SVD viene nominato in aggiunta P. Spi-        verband Südtirol”.                                    landro e Malles (14.5.2021).
rituale dell’Istituto vescovile Vinzenti-     Massimiliano de Franceschi ha                         Michael Pirpamer lascia l’incarico di
num a Bressanone.                             lasciato l’incarico di responsabile dio-              collaboratore pastorale nell’Unità pasto-
Markus Moling viene nominato in               cesano per la pastorale universitaria                 rale Alta Val Passiria. Rimane attivo nel-
aggiunta assistente del Vicario generale      (31.10.2020).                                         la pastorale, soprattutto a Saltusio.
nelle questioni del clero.                    Giuseppe Gamelli ha lasciato l’inca-                  Alois Pitscheider lascia l’incarico di
Alexander Notdurfter viene confer-            rico di cooperatore delle parrocchie B.               parroco di S. Cristina e Selva di Val Gar-
mato per ulteriori 3 anni preside dello       V.M. del SS. Rosario di Bolzano e S. Pao-             dena.
Studio Teologico Accademico Bressano-         lo di Aslago (30.4.2021).                             Jakob Ploner lascia l’incarico di colla-
ne e direttore dell’Istituto Superiore di     Alfons Habicher lascia l’incarico di                  boratore pastorale di La Villa. Rimane
Scienze Religiose.                            collaboratore pastorale di Fortezza e                 attivo nella pastorale nelle immediate
Florian Pitschl viene nominato P. Spi-        Mezzaselva.                                           vicinanze di Bressanone.
rituale del Seminario Maggiore a Bressa-      Antonin Hracek lascia l’incarico di                   Klaus Rohrer lascia l’incarico di re-
none, canonico e canonico penitenziere        collaboratore pastorale di Monguelfo,                 sponsabile dell’Unità pastorale Curon
presso la Cattedrale di Bressanone e as-      Colle in Casies, S. Martino in Casies e S.            Venosta e di amministratore parroc-
sistente spirituale per i sacerdoti.          Maddalena in Casies.                                  chiale di S. Valentino alla Muta, Curon
Paul Rigo viene nominato per ulteriori        Martin Kammerer lascia gli incarichi                  Venosta, Vallelunga e Resia. Torna nella
5 anni responsabile del convitto presso       di decano di Tures, parroco di Campo                  sua diocesi di origine a Coira.

  Una rimpatriata speciale
   I  tre protagonisti di questa piace-
      vole storia, fino ad alcuni anni fa,
   ignoravano il fatto che, in momenti e
   luoghi diversi, le loro vite, in qualche
   modo, si erano “intrecciate”. Così, Ivo
   Plotegher, casualmente, qualche anno
   fa, dialogando con Don Flavio Deber-
   tol - Capellano della Polizia di Stato
   per la Provincia di Bolzano - gli aveva
   accennato che, di recente, dopo ben
   cinquant’anni, si era nuovamente in-
   contrato con i suoi compagni di studi,     Da sinistra: don Flavio Debertol, Ivo Plotegher, Werner Dissertori (già sindaco di Termeno e proprie-
   con i quali aveva frequentato, a Trento,   tario del “Plattenhof”) e don Renato Scoz.
   dal 1970 al 1975, le primarie presso le    un periodo di studi al Seminario. Da quel             logare e confrontarsi piacevolmente su
   scuole elementari “Aurelio Nicolodi”. In   momento, spontaneamente, è nato il desi-              argomenti di attualità, così che questi
   quella “rimpatriata” era presente anche    derio di rivedersi nell’inedito trio, cosa che        incontri rappresentato anche un mo-
   Don Renato Scoz – che, all’epoca, era      si è rinnovata anche durante l’ultimo mese            mento di arricchimento personale e
   il loro catechista. Ed ecco che Don Fla-   di luglio presso il ristorante “Plattenhof” di        culturale. Sicuramente un bell’esem-
   vio faceva presente di conoscere mol-      Sella di Termeno. Un’occasione non solo               pio di autentica amicizia e stima, che
   to bene Don Renato poiché, entrambi,       utile per parlare con forte emozione di vi-           sta accompagnando, da decenni, i tre
   parecchi decenni fa, avevano condiviso     cende e ricordi passati, ma anche per dia-            protagonisti di questa bella storia.

                                                                                                                 Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021   9
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chiesa&società

                                                  Ddl Zan: una chance
                                                  per Stato e Chiesa
                                                  Con la fine dell’estate riprenderà la trattazione del disegno di legge Zan in Senato
                                                  Perché il contrasto alle discriminazioni va visto come opportunità di collaborazione.
                                                  di Mattia Vicentini e Domenico Rosani

I l Ddl Zan mira ad ampliare la normativa
  penale a difesa dell’uguaglianza, punen-
do chi commetta violenza o atti di discri-
minazione per motivi fondati sul sesso,
sul genere, sull’orientamento sessuale,
sull’identità di genere o sulla disabilità.
Nei mesi scorsi, il dibattito si è acceso in
particolare a seguito di una nota verbale
della Segreteria di Stato della Santa Sede:
la legge rischierebbe infatti di “incidere
negativamente sulle libertà assicurate alla
Chiesa cattolica e ai suoi fedeli”. Tuttavia
dentro la Chiesa le opinioni non sono uni-
voche.

La mancata sinodalità
In prima battuta, all’interno della Chiesa
è mancata una consultazione sinodale              Obiettivo comune deve essere la lotta senza indugi contro le discriminazioni
sulla proposta di legge, che investigasse
l’opinione del popolo credente, la realtà         stione non è banale. Da una, ci si chiede           le condotte legittime riconducibili al plu-
sociale e le varie sensibilità presenti. La si-   quando sia ragionevole riconoscere rile-            ralismo delle idee o alla libertà delle scel-
nodalità è la forma concreta della Chiesa         vanza giuridica all’autoidentificazione di          te, purché non idonee a determinare il
e consiste nella partecipazione attiva del        genere. Anche in ambito femminista, il              concreto pericolo del compimento di atti
popolo credente nella vita della comunità         dibattito è acceso. Dall’altra, ogni persona        discriminatori o violenti”.
cristiana. Mentre non è sinonimo di de-           va adeguatamente tutelata contro ingiuste           Criticato viene che tale articolo “degrade-
mocrazia, essa chiede che ogni credente           discriminazioni e violenze che per tale ra-         rebbe” la libertà di espressione. Nonostan-
svolga il suo ruolo attivamente all’interno       gione subisse.                                      te questa opinione sia stata espressa pure
della comunità. L’assenza di sinodalità           Un dibattito ragionato sul punto è però             da uno stimato giurista, non pare sosteni-
comporta il rischio di mostrare una “chie-        reso difficoltoso dai forti contrasti ideolo-       bile: da una, nessuna legge ordinaria può
sa maestra”, intesa nei termini di istitu-        gici presenti. Il tema del genere (gender)          intaccare la Costituzione, che garantisce
zione, e una “chiesa discente”, nelle vesti       ha infatti fatto molto parlare di sé negli ul-      il diritto di esprimere la propria opinio-
del popolo credente. Al contrario, tutti i        timi anni, in particolare nel mondo catto-          ne. Dall’altra, la subordinata (“purché…”)
credenti sono chiamati a partecipare alla         lico. Rispetto al più canonico “sesso”, tale        significa: se in una manifestazione pub-
vita e alla missione della Chiesa, come ri-       termine permette di identificare la per-            blica sostengo idee profondamente discri-
corda la dottrina del sensus fidei fidelium       sona come un qualcosa che è, ma che al              minatorie, e qualcuno ispirato dal mio
(Lumen Gentium 12).                               tempo stesso diviene. A riguardo sarebbe            discorso commette violenza contro una
                                                  sicuramente importante una riflessione              persona con disabilità, potrò esserne con-
I punti criticati: identità di genere …           più ampia e ponderata della questione, sia          siderato corresponsabile. Niente di nuovo:
Tre sono gli aspetti maggiormente dibat-          all’interno sia della Chiesa e del dibattito        già oggi avviene per i reati d’odio etnico o
tuti del Ddl: l’identità di genere, la libertà    teologico che nella società.                        religioso.
di espressione e l’autonomia scolastica.                                                              Detto ciò, è vero che il concetto di “atto
Trattando dell’identità di genere, il Ddl la      … libertà di espressione                            di discriminazione” è piuttosto indeter-
definisce come “l’identificazione percepi-        e autonomia scolastica                              minato. Si tratta però di un termine che
ta e manifestata di sé in relazione al gene-      Secondo alcuni vi sarebbe poi il rischio            è presente nell’ordinamento italiano dalla
re, anche se non corrispondente al sesso          che elementi della dottrina della Chiesa            legge Mancino del 1993 contro le discri-
biologico”. La legge punirebbe così chi           possano essere riconosciuti come omofo-             minazioni religiose e etniche: e finora
commetta violenza o atti di discrimina-           bici. A seguito di tali osservazioni, il Ddl        non ha mai causato problemi. Esso infatti
zione motivati dal fatto che, ad esempio,         ribadisce che fa salva “la libera espressio-        viene interpretato alla luce dei principi co-
una donna si percepisca uomo. La que-             ne di convincimenti od opinioni nonché              stituzionali, così da non riferirlo a situa-

10   Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
chiesa&società

zioni tutelate dalla libertà di pensiero o      minazioni lo indicano, infatti, importan-         lo Stato e la Chiesa, nella convinzione che
religione. E in ogni caso vengono puniti        ti studi. Secondo una recente indagine            ciò sia arricchente per uno Stato laico.
solo gli “atti” di discriminazione, non l’o-    dell’Agenzia UE per i diritti fondamen-           L’esigenza di fondo da cui questa rifor-
pinione.                                        tali, 8 persone su 100 hanno subito, nei          ma nasce, la presenza consistente nella
Infine, è stato espresso il timore di una       cinque anni precedenti, violenza fisica           società di discriminazioni e l’esigenza di
ingerenza nell’offerta delle scuole cattoli-    o sessuale. La maggior parte degli inci-          contrastarle, è infatti profondamente co-
che. Il Ddl prevede tuttavia che le inizia-     denti non è stata denunciata per paura            erente con l’insegnamento della Chiesa.
tive di sensibilizzazione rispettino l’auto-    di ritorsioni; 4 su 10 hanno dichiarato           Citando Papa Francesco, “ogni persona,
nomia scolastica: e questa già oggi deve        di essere stati bullizzati a scuola; 1 su 3       indipendentemente dal proprio orienta-
promuovere la prevenzione della violenza        evita certi luoghi pubblici per paura di          mento sessuale, va rispettata nella sua
di genere e delle discriminazioni (legge        venire aggredito o molestato. Si tratta,          dignità e accolta con rispetto, con la cura
107/2015). La critica, insomma, non coglie      insomma, di una situazione di violenza            di evitare ogni marchio di ingiusta di-
nel segno.                                      sociale verso alcuni membri della popo-           scriminazione e particolarmente ogni
                                                lazione: il che non può lasciare indiffe-         forma di aggressione e violenza” (Amoris
Serve una diversa                               rente nessuno.                                    Laetitia 250). Ecco allora che il principio
impostazione culturale                                                                            da cui nasce questa legge è materiale
Non ci si deve attendere che sia tale rifor-    Contro le discriminazioni:                        comune, del cittadino e del credente, e
ma a rendere l’Italia un Paese più rispet-      un obiettivo comune                               l’azione per la tutela di chi viene discri-
toso del prossimo. Si tratta di una nor-        Ecco allora che per la Chiesa si mostra           minato può essere il terreno per una col-
ma penale: ed è pertanto bene che trovi         all’orizzonte una duplice possibilità: da         laborazione proficua tra Stato e Chiesa.
applicazione soltanto nei casi più gravi.       una, la battaglia ideologica; dall’altra, la
Accanto alla riforma, serve quindi una          possibilità di contribuire proficuamente            Mattia Vicentini, teologo e filosofo,
diversa impostazione culturale. Che le          al dibattito pubblico. A tal fine è necessa-        insegna all’ISSR di Bolzano
persone LGBT (lesbiche, gay, bi- e tran-        rio un confronto a più livelli: all’interno         Domenico Rosani è assistente in diritto
                                                                                                    penale all’Università di Innsbruck
sessuali) subiscano in Italia gravi discri-     della Chiesa, attraverso la sinodalità, e tra

Ddl Zan: si sceglie la battaglia
ideologica o il contributo al
dibattito pubblico?

                                       Il libro del mese
                                       Werner Löser, Elementi per una teologia delle religioni. Sguardi e passi oltre i
                                       confini, Queriniana, Brescia 2021
                                       Fenomeni come – tra gli altri – il processo di         ria della Chiesa, per poi approfondire tre
                                       globalizzazione e i flussi migratori hanno por-        temi di teologia delle religioni: la Chiesa, le
                                       tato all’esigenza per i credenti di confrontarsi       religioni e il dialogo della Chiesa con le re-
                                       con la molteplicità delle religioni del mondo.         ligioni. Un ruolo centrale viene giocato dal
                                       La riflessione di Löser nasce da questo dato,          Concilio Vaticano II e in particolare dalla
                                       con l’intenzione di andare incontro a chi cer-         Dichiarazione Nostra Aetate, che hanno
                                       ca di comprendere la realtà della propria fede         avuto il merito di ripensare la forma delle
                                       e del fatto cristiano anche alla luce delle altre      relazioni della Chiesa con le altre religioni.
                                       religioni. Il volume, che ben si presta ad essere      Degna di nota per il pubblico altoatesino
                                       una lettura divulgativa e introduttiva, parte dal      è la presenza di un approfondimento sulla
                                       rinvenimento della relazione del cristianesimo         figura di Niccolò Cusano e del suo scritto
                                       con le altre religioni nel dato biblico e nella sto-   “Sulla pace della religione”.mv

                                                                                                              Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021   11
il ricordo

Ciao don Roby, e grazie
Una sintesi dei tanti messaggi in ricordo di don Roberto Lorenzoni, spentosi a 91 anni a Merano.
Per 33 anni parroco a Oltrisarco, poi 15 in servizio a Silandro. Ora riposa a Cles, suo paese natale.

D    on Roberto, Roby per gli amici,
     è stato molto amato dai giovani e
anche da chi era un po’ meno giovane.
                                                                                                        sità di sfogarsi, un costante supporto
                                                                                                        sempre pronto ad una parola amica
                                                                                                        nei periodi bui, un operaio nella vigna
Conosceva bene i nostri cuori, le nostre                                                                del Signore che riparava in prima per-
debolezze. Ci spronava a portare avanti                                                                 sona la sua Chiesa con la maestria del
il nostro impegno in parrocchia, dava                                                                   falegname appresa in giovane età. E se
spazio a idee, progetti, non faceva mai                                                                 avevi bisogno di lui, sapevi che potevi
mancare il suo sostegno e la sua gran-                                                                  trovarlo davanti al tabernacolo ogni
de esperienza. Grande è stato per lui il                                                                mattina dalle 7 in poi quando apriva le
senso dell’accoglienza, la sua porta era                                                                porte della chiesa.
sempre aperta, a volte abusavamo del-                                                                   Dalla sua intuizione nasce la “Valanga
la pazienza di Renata, la sorella di don                                                                Bianca” ovvero il gruppo di chierichetti
Roberto, sempre ci sentivamo confortati                                                                 fatto di bambine e bambini dai 6 anni
dal sorriso di mamma Viola. Amava la                                                                    in su, ma anche ragazzi e ragazze delle
montagna, ci ha fatto conoscere la sua                                                                  medie e anche superiori, che affollava-
bellezza, la fatica delle salite, la gioia del-                                                         no l’altare alla “Messa della Famiglia”
le cime. Quanti momenti abbiamo vis-                                                                    ogni domenica alle 10 per prestare il
suto con lui: celebrazioni ben preparate,                                                               loro servizio tra turibolo e navicella,
con il coro dei “Gini”, adorazioni, tornei                                                              croce e candelieri. Un gruppo che nel
di pallavolo, recital, campeggi indimen-                                                                corso degli anni ha toccato anche gli 80
ticabili (unico momento di vacanza che                                                                  bambini che si alternavano nelle varie
si concedeva), dove tra preghiere, for-
mazione, rif lessioni, giochi e altro, si la-
sciava andare a qualche confidenza rac-
                                                    D    on Roberto, Roby per gli amici, ha
                                                         guidato la comunità italiana di Si-
                                                    landro per 15 anni con la sua sempli-
                                                                                                        funzioni religiose. Negli ultimi anni, il
                                                                                                        4 marzo - giorno del suo compleanno –
                                                                                                        era una data contraddistinta da enormi
contandoci episodi della sua vita. Grazie           cità, saggezza e forza conquistando il              striscioni che penzolavano dalla canto-
Roby per tutto il bene che ci hai voluto.           cuore di ognuno di noi. Non è stato solo            ria della chiesa, alla presenza di mol-
                                                    un bravo sacerdote ma un caro amico,                tissimi chierichetti come in una festa
Augusta, Bolzano                                    sempre presente sia nei momenti di                  solenne. E la commozione era visibile
                                                    gioia che in quelli tristi. Anche quando            nel luccichio dei suoi occhi buoni.

C    i sarebbero tanti ricordi legati alla
     nostra esperienza con Don Rober-
to, ma se ne dobbiamo scegliere uno
                                                    il suo fisico non gli ha permesso più di
                                                    essere presente, ha mantenuto contatti
                                                    quotidiani con tutti noi.
                                                                                                        William Greggio, Parigi

ricordiamo con molto piacere il nostro
matrimonio. Pochi giorni prima del
grande giorno, il sacerdote che avrebbe
                                                    È stato per me una guida spirituale e
                                                    un sostegno per affrontare con fede le
                                                    avversità della vita. Quando tre anni fa
                                                                                                        D    on Roberto, Roby, è stato senza
                                                                                                             dubbio una delle persone che più
                                                                                                        hanno inciso nella vita mia e della
dovuto celebrare la nostra messa nu-                sono stata colpita da una grave forma               mia famiglia. Per ciò che ricordo, Roby
ziale (il compianto Don Luigi Falconi)              di leucemia, la Sua vicinanza è stata               nella mia vita c’è sempre stato. E infat-
ci ha purtroppo lasciati; oltre, natu-              un aiuto prezioso, e le sue preghiere,              ti lui amava raccontare a mio fratello
ralmente, allo sconforto per la perdita             insieme a quelle di tutti coloro che mi             e a me un episodio che ci aveva visti
di un caro sacerdote e amico, ci siamo              amavano, hanno reso possibile la mia                co-protagonisti inattesi durante una
trovati spiazzati per quel che riguarda-            ripresa. Grazie Roby sarai sempre im-               messa, quando eravamo ancora molto
va la celebrazione. Don Roberto (che                presso nella mostra memoria e nei no-               piccoli. Per la recita del Padre Nostro,
avrebbe dovuto concelebrare) non ci ha              stri cuori.                                         i bambini erano invitati all’altare da
pensato un attimo e si è subito offer-                                                                  Don Roberto. Una volta mio fratello e
to di aiutarci e di presenziare lui alle            Maria Grazia Ocera, Silandro                        io lo avevamo raggiunto, ma, alla fine
nostre nozze: così è tornato il sereno e                                                                della preghiera, non davamo segno di
il giorno del nostro matrimonio è stata
veramente una bellissima festa: le paro-
le e le benedizioni di Don Roberto nella
                                                    D    on Roberto, “Roby per gli amici”
                                                         come amava farsi chiamare lui,
                                                    è stato un pezzo di storia per tutto il
                                                                                                        voler tornare ai banchi. Roby allora ci
                                                                                                        strinse ai lati e continuò a dir messa
                                                                                                        fino allo scambio della Pace, con noi
messa ci accompagnano ancora oggi.                  quartiere di Oltrisarco-Aslago a Bolza-             essenzialmente in braccio. Racconto
                                                    no. Un amico, un confessore, un atten-              questo aneddoto perché spiega alla
Luca e Rossella Pasini, Bolzano                     to ascoltatore quando si aveva la neces-            perfezione uno degli aspetti di ciò che

12   Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021
il ricordo

per me, la mia famiglia, e credo molti      al cuore. Ciao don Roby. Ti vogliamo           carattere, lo stile trascinatore, la forte
altri, è stato Don Roberto. Accoglienza,    bene.                                          volontà di arrivare al risultato, l’entu-
rifugio, pace. Roby non lascia solo un                                                     siasmo che abbiamo potuto vedere nel
vuoto, ma al contrario ci lascia pieni di   Gabriella, Eliana, Nicoletta Garri-            sacerdote don Roberto.
ammirazione e gratitudine per essere        si, Casatenovo                                 Volendo caratterizzare don Roberto e il
stato al nostro fianco. Grazie!                                                            suo stile pastorale, penso che possiamo

Marco Grimaldo, Bolzano                     L   a prima volta che abbiamo cono-
                                                sciuto don Roberto, nel 2011, sta-
                                            va celebrando la messa domenicale a
                                                                                           dire che era un prete “carico, “caricato”
                                                                                           fortemente e che tale è rimasto: non si
                                                                                           è mai “scaricato” neanche nei momen-

I l nostro don Roby, colui che ha sem-
  pre accolto con un sorriso noi, con la
nostra giovinezza, la nostra incoscien-
                                            Silandro. Subito rimanemmo colpiti
                                            dalla sua bontà e dalla sua simpatia,
                                            capaci di scaldare il cuore e l’anima in
                                                                                           ti difficili. La sua attività pastorale na-
                                                                                           sceva da questa carica interiore e per
                                                                                           questo era ricca di inventiva, di entu-
za e tutte le nostre scempiaggini. Lui,     una rigida mattina di fine ottobre. Gli        siasmo: era annunciatore appassionato
che è stato un vero fratello maggiore e     spiegammo il nostro desiderio. Pensa-          del vangelo, curava con amore le cele-
un padre fiducioso, lasciandoci gestire     re di potersi sposare, noi forestieri, in      brazioni liturgiche, metteva nell’opera
un campo estivo da sole, noi ragazze        una minuscola chiesina a 1500 mt in            pastorale tutto se stesso, anche la sua
minorenni e senza mezzi di comunica-        Val Martello era un sogno e, al tempo          personalità. Ho cominciato col ricorda-
zione.                                      stesso, una piccola follia. Gli ostacoli,      re don Roberto sportivo, finisco col ri-
Ritagliava ogni tempo possibile per         burocratici, logistici e linguistici, erano    cordare don Roberto negli ultimi anni,
stare più a lungo con noi, ma le regole     molteplici. Ma a Roberto bastarono po-         chiuso in casa, col suo deambulatore,
erano ferree e la sera doveva rientrare     chi minuti per capire il valore che San-       ma sempre sereno: imprevedibili le vi-
in canonica. Si percepiva la sua grande     ta Maria alla Fonderia aveva per noi.          cende della vita, ma ancor più forte la
preoccupazione dietro quel suo dolce        Si commosse del nostro legame e si ri-         grazia di Dio! Anche per don Roberto
sorriso. Ma ci voleva così bene, che il     trovò complice del nostro desiderio. E         valgono le parole di Bernanos: tutto è
nostro entusiasmo lo disarmava, e ci        nell’unità di intenti tutto divenne così       grazia, tutto è stato grazia.
lasciava vivere la nostra avventura         semplice e possibile. Grazie a lui si de-
Ora, nella tristezza della sua perdita,     cise per la data, così densa di significa-     d. Giuseppe Rizzi, Merano
gioisco completamente nel Signore,          ti, dell’8 settembre. Nei mesi successivi
perché sono convinta che don Roby è
finalmente tra le Sue braccia e da Lui
riceverà il centuplo di tutto ciò che ha
                                            non mancarono le visite per precisare
                                            i dettagli della cerimonia. Ricordo un
                                            pranzo insieme alla Forst, una panchi-
                                                                                           M      olte sono le qualità che Roby pos-
                                                                                                  sedeva e tutte le ha usate per il
                                                                                           bene della comunità parrocchiale di
donato a noi.                               na assolata e la scelta delle letture e del-   Oltrisarco. È stato sempre disponibi-
                                            la formula, attraverso le quali Roberto        le, attento, pronto per aiutare qualsiasi
Giacinta Covi, S. Genesio                   ci guidava alternando profonde spiega-         persona, in particolare I giovani. Tutte
                                            zioni teologiche e l’umiltà vivace di un       le ore erano buone pur di aiutare chi

L   a nostra amicizia con don Roberto
    è nata ancora prima di noi, nella
Trento degli anni cinquanta. Lui era
                                            amore giovane.
                                            Era ed è un amico, una persona cui
                                            aggrapparsi, con il pensiero e le pre-
                                                                                           aveva bisogno. Ha curato molto la cate-
                                                                                           chesi e voleva catechiste ben preparate
                                                                                           e molto attive. Ha curato molto la litur-
il padre spirituale di nostra mamma         ghiere, nei momenti più bui, memori            gia, era riuscito a formare e ad avere “la
Francesca e quando, dopo il matri-          del suo insegnamento di umiltà, bontà          valanga Bianca” formata da 40 bambini
monio con papà Carlo, si trasferì in        e gioia. Ti vogliamo bene e te ne vorre-       tutti ministranti, I quali erano felici di
provincia di Bergamo i contatti inevi-      mo sempre.                                     esserlo. Ha formato gruppi del Vange-
tabilmente si interruppero. Allora non                                                     lo: per tante persone sono stati di vero
c’erano ancora Facebook e Whatsapp          Veronica e Federico Frigeni-Ceru-              aiuto spirituale per affrontare situazio-
ed il telefono era roba da ricchi. Ma la    ti, Bergamo                                    ni difficili della vita. Anche gli anziani
mamma ci ha sempre parlato di lui e                                                        avevano il loro spazio per ritrovarsi, per
molti anni dopo, non sappiano bene
come, riuscì ad incontrarlo di nuovo
ed a presentargli noi, la sua famiglia.
                                            N    on credo che don Roberto se ne
                                                 avrà a male se dico che il mio pri-
                                            mo ricordo è quello di (don) Roberto
                                                                                           passare insieme I pomeriggi e anche
                                                                                           divertirsi con una partita a carte. La
                                                                                           canonica era la Casa di tutti, in parti-
Noi eravamo bambine o poco più ma           calciatore. Eravamo alunni del semi-           colare per chi aveva maggiore bisogno,
il Don ci promise che avrebbe celebra-      nario di Trento, anni ‘50!, io in liceo        non faceva eccezioni. La formazione dei
to il matrimonio di tutte e tre quando      e lui in teologia, ogni classe aveva la        giovani è stato il suo grande impegno.
fosse arrivato il momento. E così fu.       sua squadra e le partite erano il nostro       Quando nel sacramento della riconci-
Per ben tre volte scese dall’Alto Adige     pane quotidiano. Me lo ricordo anco-           liazione vedeva la lunga fila in attesa,
fino all’operosa Brianza per sposarci.      ra, bravo attaccante, instancabile, im-        diceva “la grazia di Dio lavora!”
Di lui ricorderemo sempre il sorriso        pegnatissimo per la sua squadra, un
contagioso, l’entusiasmo da bambino         ciclone inarrestabile. Ebbene, già nel         Sr. Bianca Bonaria Botosani/Ro-
e le sue parole che arrivavano diritte      calciatore di allora si poteva vedere il       mania

                                                                                                     Il Segno, Numero 8 – Settembre 2021   13
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