COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano

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COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
COMUNITÀ
                                                                                     Parrocchia
                                                                     di San Bartolomeo Apostolo
                                                                                 in Salzano - VE
                                                                      www.parrocchiasalzano.it

NOSTRA                                                          n.44 DICEMBRE 2018

ACCOGLIAMO
IL VERBO ETERNO
Il mistero del Natale è un bimbo! Forse oggi facciamo
fatica a vederlo tra le mille luci, l’acquisto e l’attesa dei
regali, la copiosità delle cene festose…
Segue all’interno

                                                                               Comunità Nostra 1
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
DIO SI FA UOMO
                                                                                             Resoconto del numero
                                                                                             precedente (n° 43, ottobre 2018)
                                                                                                                                                                   NELLA NOSTRA CARNE
UN BAMBINO                                                                                   “Comunità Nostra” continua a giungere

A NOI È DONATO                                                                               nelle famiglie della nostra parrocchia
                                                                                             condividendo, con quanti si sentono

                                                                                                                                          C
                                                                                             parte di essa, il camminare di questa
                                                                                             nostra comunità. Il desiderio è che
                                                                                                                                                  elebrare il Natale significa         fatto prossimo all’uomo, così anche          ad accostare quei tabernacoli viventi
                                                                                             questa pubblicazione diventi sempre
                                                                                             più strumento per crescere insieme,                  riconoscere che siamo fatti per la   noi siamo chiamati a farci prossimi a        che sono i poveri e le persone ferite

I
                                                                                             per conoscere la vita della nostra                   gioia. L’orizzonte umano spesso      questo Dio che si cela nel cuore e nella     dalla vita. Siamo chiamati a vivere
     l mistero del Natale è un bimbo!           trattava appunto di Sodoma!                  chiesa, i sogni e gli sforzi di altre        offuscato dalle nubi della sfiducia e        carne dell’umanità povera e ferita.          un pellegrinaggio di conversione
                                                                                             persone… occasione d’informazione e
     Forse oggi facciamo fatica a vederlo       Il mistero del Natale, di questo bambino                                                  dello sconforto, viene illuminato dalla      È necessaria una profonda conversione        imparando ad aprire le porte della
                                                                                             di formazione come discepoli di Gesù.
     tra le mille luci, l’acquisto e l’attesa   appena nato, ci insegna che non              Un grazie particolare a quanti donano la     certezza che Dio non resta spettatore        del cuore che ci faccia realmente            nostra vita a tutti coloro che sono
dei regali, la copiosità delle cene             dobbiamo aver paura della debolezza,         loro testimonianza di vita direttamente o    inerme della storia. Lui non si chiude       accogliere il povero come sacramento         schiacciati dalle tenebre della paura,
festose… L’origine, il centro, l’orizzonte      anzi, è proprio nella debolezza che Dio      indirettamente, a quanti in diversa forma    nell’indifferenza, ma si fa carne, si        di Dio. Non si tratta di lasciarci guidare   dell’ingiustizia, della violenza: gli
                                                                                             collaborano perché ogni numero possa
del Natale è un bambino appena nato.            viene a visitarci: nella nostra debolezza                                                 fa uomo e si pone al nostro fianco.          dalle emozioni del periodo natalizio in      anziani soli, i carcerati dimenticati,
                                                                                             essere realizzato.
Sembra che Dio fin dall’inizio trovi            Dio ci manifesta la sua Grazia (2 Cor                                                     Per illuminare di speranza la notte          cui avvertiamo l’appello ad essere più       le famiglie lacerate da divisioni, le
piacere a scandalizzare l’uomo!                 12,9), nella debolezza del povero Gesù ci                                                 dell’uomo, il Dio della vita ha scelto la    buoni. Non fermiamoci a questo, ma           donne abusate e ridotte in schiavitù,
Un bambino è una persona                        viene incontro (Mt 25,31-46).                                   collaboriamo con          via della prossimità, ha scelto di essere    cogliamo come nella carne del povero si      gli emarginati, le persone che
estremamente         debole     e    fragile:   Ciascuno di noi dovrebbe aspirare ad                                        1 euro!       un Dio “in uscita”, una porta aperta per     incarna la presenza di Dio che ci chiede     sprofondano in qualche dipendenza, i
totalmente dipendente degli altri, va           essere il decimo di quei dieci giusti                                                     ciascuno. Ha scelto di abitare la nostra     un cambiamento radicale nei nostri           migranti inchiodati dall’indifferenza,
nutrito, curato, difeso.                                           che permettono di         La redazione di Comunità Nostra              vita.                                        stili di vita. Siamo tutti poveri e tutti    dal razzismo e dall’esclusione anche
Il bambino appena nato                                             salvare tutta la nostra   desidera ringraziare quanti hanno            Dio non disdegna di contaminarsi             abbiamo delle ricchezze da condividere,      attraverso norme che calpestano
                                                                                             contribuito sia per la preparazione di
non sa parlare, non                                                Comunità       perché…                                                 con la fragilità dell’uomo. È proprio        ma è necessario che sappiamo lottare         l’uomo, i malati, i disabili, i disoccupati,
                                                                                             questa pubblicazione, sia per farla
esprime un pensiero,                                               gli altri nove ci sono    arrivare nelle case. Per il numero del       la prossimità di Dio ad essere la cifra      contro tutte quelle forme di ingiustizia     i giovani sfiduciati.
non può fare niente di                                             già e forse manco         mese di giugno scorso (copie stampate        fondamentale per riscoprire la fraternità    che sono causa di tanta sofferenza e         Il Natale ci chiede di metterci in
utile per sé né per chi                                            solo io per arrivare      ca. 2.750) la spesa è stata di € 1.144,00.   che ci unisce, e dare cittadinanza alla      morte.                                       cammino, di vincere le nostre pigrizie e
                                                                                             Il contributo raccolto di € 1.250,60.
gli sta attorno… Dio,                                              ai fatidici dieci! Ed                                                  dignità di ogni uomo. È solo facendoci       Credo, allora, che vivere il Natale ci       di aprire il cuore. Un’umanità rinnovata
                                                                                             Per il numero precedente, come
Colui che è senza inizio,                                          essere quel decimo in     è possibile notare, siamo riusciti a         prossimi dell’uomo concreto che ci vive      chieda di essere uomini e donne “in          dalla forza della prossimità è un sogno
che è onnipotente, la                                              fondo non è difficile.    coprire le spese. Contiamo sempre            a fianco, che potremo dare forma e vita      uscita”, capaci di mettersi in cammino       realizzabile con l’aiuto dell’Emmanuele,
Parola, il Salvatore                                               Basta immergersi nel      sul senso di responsabilità di quanti        al grande sogno di un mondo migliore,        per andare incontro al Signore che           il Dio con noi.
                                                                                             sanno apprezzare e valorizzare questo
dell’Umanità, entrando                                             mistero del Natale,                                                    di una comunità dove ciascuno viva           viene, per lasciarci riscaldare il cuore.
                                                                                             strumento, semplice ma importante, di
nella      Storia    degli                                         cioè accogliere la        scambio e di comunicazione all’interno       il diritto ad una vita piena, il diritto     Siamo chiamati anche a noi a metterci                             don Davide Schiavon
uomini diventa proprio                                             propria       debolezza   della nostra comunità. L’invito, come        alla libertà e alla gioia. Come Dio si è     in cammino e ad andare a Betlemme,                          direttore Caritas Tarvisina
un bambino appena                                                  non come la causa dei     sempre, è a consegnare quanto ciascuno
                                                                                             decide di donare all’incaricato che passa
nato: piccolo, indigente,                                          nostri stress, ma come
                                                                                             per le case.
assoggettato, inutile!                                             il luogo benedetto
Il     giusto     preludio                                         nel quale Dio ci ama
dell’uomo appeso sulla croce.                   e gli altri ci possono stare più vicini.     Hanno collaborato per la realiz-
Questo mistero ci può scandalizzare,            Ci fossero a Salzano questi dieci giusti     zazione di questo numero:
farci paura, destabilizzare la nostra idea      che fanno vivere tutta la Comunità! Io       Direttore responsabile: Claudio
di Dio (la nostra fede) o forse possiamo        sono convinto che ci siano, anzi, che        Pasqualetto
                                                                                             Editore: mons. Paolo Cargnin
semplicemente rimuoverlo.                       ce ne siano molti di più, per questo         In redazione: mons. Giulio Zanotto,
In questi mesi ho colto la preoccupazione       continuiamo il nostro cammino di             don Luca Schiavon, Alessandra Cecchin,
di tante persone riguardo alla nostra           Chiesa fiduciosi!                            Claudio Pasqualetto, Franco Minto,
Comunità: c’è sempre meno gente che             Quest’anno abbiamo scelto di mettere         Jacopo Masiero, Gioele Favaretto, Elia
                                                                                             Corvaglia, Riccardo Lamon.
viene a messa, sempre meno persone              ancora al centro la Parola di Dio perché     Progetto grafico: Jacopo Masiero
disposte a impegnarsi nei servizi in            da essa nasca la nostra Comunità             Immagini: Gioele Favaretto (copertina),
parrocchia, ci sono ormai solo persone          di discepoli di Gesù. Sarà bello in          Gruppo Amici (p. 2), Pierluigi Centenaro
anziane, dovremmo fare tante iniziative         questo Natale metterci in ascolto di         (p. 9), Silvio Berti (p. 16)
significative e attraenti ma ci mancano         questo Verbo eterno che si fa bambino        Registrazione al Tribunale di Venezia -
le risorse umane e materiali… In uno            appena nato, incapace di parlare: è il       Registro Stampa - n° 23 del 19/11/2009
strano dialogo tra Abramo e Dio,                sorprendente modo di parlare di Dio!         (Num. R.G. 2807/2009)
dall’alto di una rupe in cui potevano           Buon Natale a tutti!
                                                                                             Stampato nel mese di dicembre 2018
osservare la città di Sodoma, al Signore                                                     da: Tipografia Eurooffset: via Rialto, 108
sarebbero bastati solo 10 giusti per                                                         - Martellago (VE) - 041.5030384 per la
salvare quella città (Genesi 18,32). E si                            mons. Giulio Zanotto    Parrocchia di Salzano.

2 Comunità Nostra                                                                                                                                                                                                                                               Comunità Nostra 3
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
TESTA E CUORE PER ESSERE                                                                                                               #01 | DA SALZANO A... LONDRA

CITTADINI DEL MONDO                                                                                                                   // VIVERE IN UNA GRANDE
Abbiamo deciso di raccontare che siamo una Comunità aperta ed abbiamo chiesto di                                                      CITTÀ //
raccontarlo ad alcuni giovani che da qualche mese o da qualche anno vivono, studiano,
lavorano lontano da Salzano

A                                                                                                                                     C
                                                                                                                                             arissima Comunità di Salzano,
        volte rischiamo di ritrovarci con una grande confusione   Ecco perché anche noi, come Comunità Nostra, abbiamo                       sono Giulia e il 3 gennaio 2017 mi sono trasferita a
        in testa. Nel nostro immaginario, oggi, vediamo come      deciso di raccontare che siamo una Comunità aperta,                        Londra per intraprendere un dottorato di ricerca della
        migranti il popolo delle barche e delle tragedie nel      realmente globalizzata con la testa ed il cuore. Ed abbiamo         durata di quattro anni presso la University College London.
sud del Mediterraneo. Un fenomeno che tocca casa nostra.          chiesto di raccontarlo ad alcuni giovani di questa nostra           L’opportunità si presentò un po’ di sorpresa ma senza dubbi
Abbiamo rimosso il boat people asiatico di qualche decennio       Comunità che da qualche mese o da qualche anno vivono,              sarebbe stata un’avventura da non lasciarsi sfuggire. Quando
fa, anche se una parte di quelle sfortunate persone era stata     studiano, lavorano lontano da Salzano, portando la loro             sono arrivata, i luminosi addobbi natalizi erano ancora appesi
accolta in Italia con grande solidarietà. E non ci ricordiamo     esperienza, il loro entusiasmo ma anche facendo tesoro dello        ad accogliermi ed ho potuto assaporare il vivere in una grande
più, forse, neppure di quando, in tempi più recenti, erano gli    straordinario patrimonio umano che incontrano. Leggerete            città.
albanesi a volersi trasferire in Italia attratti dalle immagini   le loro testimonianze in questo e nei prossimi numeri del           Con i suoi 9 milioni di abitanti, Londra sembra un piccolo
di benessere che arrivavano loro dai canali televisivi. Eppure,   nostro giornale, ma cercate di andare oltre le righe. Lasciare      mondo, con persone da ogni continente, cultura e religione.
siamo stati e siamo un popolo di migranti. Anzi, il nostro oggi   il comodo salotto di casa e la cucina di mamma sicuramente          Ciò che colpisce è il rispetto e l’apertura alla diversità: chiese
felice Nordest è stato nel secolo scorso uno dei bacini più       non è stato facile, ci sono situazioni nuove da affrontare,         protestanti, cattoliche e ortodosse, moschee e sinagoghe
importanti per fornire braccia, che spesso hanno rivelato di      sfide da cogliere, sacrifici da fare, soddisfazioni da cercare.     vengono animate ogni settimana da credenti che mantengono
essere anche menti imprenditoriali brillanti, alle Americhe,      E non dimenticate, leggendo questi “reportage”, che dietro          viva la loro fede.
al resto d’Europa e fino alla lontana Australia.                  a tutto restano sempre testa e cuore, che devono essere             Anche la comunità italiana è molto numerosa, basti pensare
E se provassimo, invece, ad inquadrare tutto questo sotto il      aperti, capaci di andare oltre il facile rifugio delle comodità e   che Londra è la quinta città italiana più grande, ovvero ci
cappello di un termine diverso, che suona almeno in parte         dell’individualismo. Scoprirete che abbiamo degli straordinari      sono più italiani a Londra che a Genova; quindi ci si sente
meno negativo, come “globalizzazione”? Forse, a ragionarci        ambasciatori della nostra Comunità sparsi nel mondo e sarà          a casa preparando le lasagne e il tiramisù per le cene con gli
su, la prospettiva cambierebbe radicalmente. Globalizzazione      un aiuto anche per tutti noi, perché guardiamo oltre la nostra      amici. Poi, per non perdere le buone abitudini, sono stata
non vuol dire solo ricevere via Amazon in un paio di giorni       piazza, la nostra filanda, il nostro parco, perché superiamo        accolta come capo lupetti nel gruppo scout 211 North London,
l’ultimo modello di telefonino cinese, vuol dire pensare          gli stereotipi dell’accoglienza/beneficenza piuttosto che della     esperienza che mi permette di far parte di una comunità
ed agire in ogni angolo del pianeta come se si fosse in casa      globalizzazione consumistica, abbattendo i nostri confini           locale e di conoscere i miei vicini di casa, che altrimenti
nostra. E ci vogliono testa e cuore, così come nel trattare       mentali e comprendendo che tutto questo non è l’esperienza          rimarrebbero sconosciuti. Essendo una città turistica, molti
senza pregiudizi il problema/opportunità dei migranti. Testa      di pochi, ma la straordinaria opportunità che tutti, veramente      amici e conoscenti sono passati a trovarmi: se non l’avete
e cuore che devono essere aperti, affacciati sul mondo, non       tutti, possiamo e dobbiamo cogliere.                                ancora fatto, vi aspetto!
sul giardino di casa, perché solo questo può contribuire                                                                              Per condurre degli esperimenti, ho anche vissuto quattro
veramente a farci crescere tutti.                                                                                              C.P.   mesi in Cina in un’altra grande città, Wuhan. Per essere un
                                                                                                                                      Paese in cui la religione è poco diffusa, è stato provvidenziale
                                                                                                                                      trovare una chiesa cattolica con una messa domenicale in
                                                                                                                                      inglese o francese. Sono stati mesi molto interessanti, ma
                                                                                                                                      questa è un’altra storia.
                                                                                                                                      Ai giovani dico: “Partite!”, che il mondo è pieno di luoghi da
                                                                                                                                      scoprire e avventure da vivere. L’affetto che si prova per i
                                                                                                                                      luoghi di casa come Salzano e soprattutto per le persone, sono
                                                                                                                                      però un incentivo per progettare, in futuro, di tornare.

                                                                                                                                                                                          Con affetto,
                                                                                                                                                                                    Giulia Trabacchin

                                                                                                                                        AI GIOVANI DICO: “PARTITE!”,
                                                                                                                                        IL MONDO È PIENO DI LUOGHI
                                                                                                                                        DA SCOPRIRE E AVVENTURE DA
                                                                                                                                        VIVERE

4 Comunità Nostra                                                                                                                                                                                          Comunità Nostra 5
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
#02 | DA SALZANO A... DERRY E BRUXELLES                                                                                              AC: UNA SETTIMANA
// DON'T STOP ME NOW //                                                                                                                PER CONDIVIDERE E CRESCERE
                                                                                                                                       NELLO SPIRITO DI GRUPPO E DI SERVIZIO
                                                                                                                                       Educatori e giovani di Azione cattolica a conclusione dell’estate

I
                                                                                                                                       hanno vissuto insieme per alcuni giorni, divertendosi e formandosi
    l 2017 per me è stato l'anno della      con la Repubblica d'Irlanda, ricca di         provocando 14 morti e ferendo una

                                                                                                                                       D
    scoperta. Il viaggio come fuga ed       parchi, chiese, storia e immancabili e        decina di persone.
    esplorazione, un tuffo nell'ignoto      tipici pub. Sotto il dominio inglese, in      Questo massacro, che ha avuto le                     opo un’intensa estate, noi educatori e giovani di           di ritornare a casa, alla routine quotidiana, arriva troppo
in solitaria. Non potevo sapere che         questo contesto si respira forte l'aria e     strade di Derry come teatro di scontro,              Azione cattolica sentivamo il bisogno di ritrovarci         presto, quando si avrebbe ancora voglia di stare insieme
l'oceano che mi avrebbe inghiottito non     la voglia di indipendenza, un distacco        è tuttora commemorato, contribuendo                  e condividere le esperienze vissute. Quale altra            nonostante i nostri letti comodi ci mancassero molto, ma
mi avrebbe più lasciato.                    dalla Regina che ha solo sfiorato quei        anche a rendere la città meta di             migliore idea ci poteva essere se non quella di ripartire con       questo non fa altro che alimentare la nostra voglia di rivivere
L'Oceano Atlantico per la precisione.       territori.                                    numerosi turisti. Sono lì presenti           una settimana comunitaria? Il 31 ottobre scorso, nella Casa         momenti come questi. Momenti che sicuramente gustiamo
Grazie al progetto Garanzia Giovani         Questo contrasto viene poi assorbito          infatti: un museo, diversi memoriali         della comunità, abbiamo dato il via a questa cinque giorni di       ogni anno durante la festa dell’Adesione, l’8 dicembre,
della Regione Veneto, nell'aprile dello     e trasposto nella cittadinanza anche          per le vittime, molti murales che            vita comune vissuta al massimo tra momenti di condivisione,         occasione per noi educatori, per i ragazzi, per gli adulti e le
scorso anno son stato catapultato,          come intolleranza religiosa tra cattolici     ricordano gli anni del conflitto armato      molto spesso attorno ad un tavolo o in cucina, di preghiera         famiglie di ritrovarci tutti assieme, vivere una giornata in
infatti, in Nord Irlanda per 5 mesi.        e protestanti, questi ultimi sono infatti     e, impossibile da trascurare, la famosa      con “l’aperitivo dello Spirito”, di studio, divertimento e          convivialità e allegria, e rinnovare la nostra adesione alla
Tra scenari naturalistici incantevoli,      mal visti dalla maggior parte della           scritta apposta proprio all'entrata della    formazione. Come lo è stata per noi la testimonianza di Sergio      grande famiglia dell’Ac.
pecore e capre a più non posso, distese     popolazione che è cattolica. Un assaggio      città "You are now entering Free Derry",     Zorzi, ex giocatore di rugby della Benetton Treviso e ora, con
di prati verdi infiniti e fiumi di birra,   di questo astio lo presenta da subito         Stai entrando nella Derry Libera, una        la sua accademia, allenatore e formatore, che ci ha spiegato                                                         Angela Carraro
letteralmente, ho iniziato a scoprire e     il nome della città: Londonderry per i        sezione della città che dal '69 al '72 era   l’importanza del lavoro di squadra. La bellezza del rugby sta
conoscere il bello del viaggiare.           protestanti e Derry per i cattolici, non      stata chiusa alle autorità britanniche e     proprio qui: difficilmente si può raggiungere la linea di meta
Quando si esce dal proprio orticello,       è così difficile trovare per strada infatti   controllata dai cittadini nordirlandesi.     da soli ma è più facile con l’aiuto dei propri compagni; chi
da soli, per una bella fetta di tempo,      insegne della prima cancellate per            Malgrado tutto il paesaggio e il clima       sta al tuo fianco ed è lì pronto a sostenerti, chi ti sprona a
si scopre appunto che c'è dell'altro,       metà. Nel paesino sono inoltre presenti       irlandese sono qualcosa di unico.            dare di più nonostante la fatica, chi ti trasmette la passione,
molto altro da conoscere. Persone da        due cattedrali appartenenti una ad un         L'esperienza all'estero dell'anno scorso,    la tenacia e la gioia di arrivare in fondo e schiacciare la palla
incontrare, luoghi, e non solo, di cui      ramo e una all'altro del cristianesimo:       mi ha colpito così profondamente che         sotto i pali. Per noi educatori è stata quindi l’occasione per
innamorarsi.                                cattedrale di Sant'Eugenio e cattedrale       questo, che è sulla fase conclusiva,         ricordarci l’importanza di essere un gruppo, rafforzando
Il viaggio di Nicola Pavan (ogni tanto      di San Colomba.                               mi ha portato a vivere per 2 mesi a          quindi i legami d’amicizia, conforto e affetto che ci uniscono,
mi piace chiamarmi in terza persona,        I contrasti maggiori, fomentati dall'IRA,     Bruxelles e a intraprendere numerosi         e la bellezza dei valori che testimoniamo ai ragazzi e
a voi no? Inoltre non trovavo il modo       partono dagli anni '50 e arrivano fino        viaggi in Germania, dove attualmente         giovanissimi dell’Ac. Come dice un noto proverbio “prima il
per presentarmi) è iniziato poco dopo       ai '90. Da menzionare nei Troubles            studia la mia ragazza.                       dovere e poi il piacere”, beh in questi cinque giorni non sono
la laurea triennale in Comunicazione a      ("problemi", in inglese), il Bloody           Mi trovo ora a incoraggiare decine           mancate le occasioni per divertirsi: cene allargate ad amici
Verona, tanta indecisione su cosa fare      Sunday, la Domenica di sangue nel             di ragazzi a vivere delle esperienze         e altri giovani adulti di Ac tanto da ritrovarci a cucinare
poi, troppi sogni nel cassetto ed ecco      1972 durante la quale, in una marcia          "fuori bordo", le quali fanno crescere e     60 coscette di pollo, cineforum con pop-corn o cioccolate
che tra le mani mi capita l'occasione       dei cittadini, un gruppo di soldati           permettono di aprire gli occhi. Sbattere     calde, serata al Bowling e le immancabili partite a carte fino
perfetta, Derry.                            inglesi, provocati da dei ragazzini che       contro i limiti del luogo in cui si vive     a tarda notte. Come tutte le belle ed intense esperienze, l’ora
Derry, in Irlanda del Nord, è una           scagliarono delle pietre, ha iniziato a       e cercare di prendere spunto da altri
piccola cittadina molto vicina al confine   sparare con armi da fuoco sulla folla,        vissuti in prima persona. O al contrario
                                                                                          ritenersi fortunati per ciò che si ha e
                                                                                          si vive (la buona pizza manca sempre
                                                                                          tanto, ovunque).
                                                                                          Un luogo aperto, alle culture, è
                                                                                          sicuramente meglio di uno chiuso,
                                                                                          lì l'orizzonte non ha confini. Non ho
                                                                                          nessuna voglia di fermarmi. Don't stop
                                                                                          me now.

                                                                                                                      Con affetto,
                                                                                                                     Nicola Pavan

                                                                                           NON HO NESSUNA VOGLIA
                                                                                           DI FERMARMI. DON'T STOP
                                                                                           ME NOW

6 Comunità Nostra                                                                                                                                                                                                                                          Comunità Nostra 7
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
L’ESPERIENZA DELLE COMUNITÀ                                                                           IL PRIMO DI TUTTI
                    FAMILIARI DI EVANGELIZZAZIONE                                                                         I COMANDAMENTI È “ASCOLTA”
                                                                                                                          “Quello che serve è parlare e comunicare con franchezza e libertà,
                                                         “ECCO IO FACCIO NUOVE TUTTE LE COSE”(AP 21,5)
                                                                                                                          andando oltre i tatticismi, le mode, i luoghi comuni” dice il Papa

                                Q                                                                                         U
                                         uella delle Cfe (Comunità familiari di evangelizzazione) è un’esperienza                  na comunità cristiana è tale se trova fondamento, unità e comunione
                                         iniziata con don Paolo Cargnin nel 2009 e che continua oggi con un respiro                nell’ascolto della Parola di Gesù e della Scrittura, così come avvenne
       Lo scopo è quello di              più grande, all’interno della collaborazione pastorale con le parrocchie di               per i primi discepoli che si trovarono ad essere comunità al seguito del
    riportare nelle case un     Robegano e Scorzè.                                                                        Maestro, accogliendone l’annuncio, l’insegnamento e l’esempio. E così è avvenuto
    momento di preghiera        Le Cfe nascono dall’idea di don Renzo Bonetti e della Fondazione Mistero Grande           anche per il popolo della prima alleanza, Israele, che si è formato e ha trovato la
                                (www. misterogrande.org) e sono presenti in molte diocesi d'Italia e fuori Italia. Si     sua identità nell’ascolto della Parola di Dio, affidata ad Abramo, a Mosè, ai profeti
    e di condivisione della     tratta di piccole comunità che si riuniscono in una casa ed hanno come guida una          e contenuta nelle Sante Scritture.
    Parola che sia semplice,    coppia di sposi, che svolge questo servizio in virtù della grazia del sacramento del      D’altra parte, è proprio la Parola di Dio a dare senso e significato alla vita
    concreto e capace di        matrimonio e su mandato del parroco. Lo scopo è quello di riportare nelle case un         comunitaria, alle celebrazioni, alle liturgie e ai Sacramenti.
    entrare nelle pieghe        momento di preghiera e di condivisione della Parola che sia semplice, a portata           Per tali ragioni la parrocchia di Salzano ha messo in cantiere anche quest’anno,
    e nelle fatiche della       di tutti, ma soprattutto concreto e capace di entrare nelle pieghe e nelle fatiche        da ottobre ad aprile, un itinerario con cadenza mensile fatto di incontri che hanno
                                della quotidianità di ciascuno, portando ristoro, fiducia nell’indomani e gioia di        l’obiettivo di stimolare e rafforzare un sincero atteggiamento di ascolto da parte
    quotidianità di ciascuno.   vivere. È veramente possibile tutto ciò? Si, perché al centro di ogni incontro c’è        di ciascuno e della comunità tutta intera. Il significativo titolo generale è “Dalla
                                solo un Ospite speciale, il Signore Gesù vivo e presente in mezzo a noi. La sua           Parola la comunità”, quasi a indicare una direzione condivisa per i cammini di
                                presenza viva si percepisce attraverso la condivisione della preghiera di lode e          fede personali e per i percorsi dei vari gruppi parrocchiali, sotto la guida dello
                                ringraziamento in cui ciascuno riconosce con semplicità quanto il Signore ha              Spirito.
                                operato nella quotidianità di ciascuno. Grandi sono le meraviglie che si scoprono,        Una parte di questi incontri cercherà di approfondire la dimensione dell’ascolto,
                                un tesoro spirituale immenso che ci si dona in un clima di rispetto e riservatezza.       attraverso quattro testimonianze-annuncio in stile biblico, di altrettanti uomini
                                L’ascolto di un brano della Parola, il commento da parte del parroco e una                e donne che vivono con particolare intensità la loro ricerca di fede. A questa
                                breve condivisione di quanto suscitato in ciascuno sono il momento centrale               prima proposta se ne affianca una seconda, che arricchisce e completa il percorso
                                dell’incontro. È questo il tempo in cui davvero si percepisce Gesù-Parola                 complessivo, ed è costituita da tre incontri realizzati completamente “in casa”,
                                vivo e presente oggi in mezzo a noi. Non è necessario prepararsi a casa prima             nel corso dei quali sarà commentato e affrontato il capitolo 18 del Vangelo di
                                dell’incontro, ma semplicemente è sufficiente far scendere la Parola ascoltata nel        Matteo, che contiene un grande discorso di Gesù sul tema della comunità e della
                                proprio cuore e lasciare che con verità emergano i pensieri che essa ha suscitato,        vita comunitaria.
                                qualsiasi essi siano. Vi è la libertà di condividere o meno quanto meditato.              A chi sono rivolti questi incontri? Naturalmente a tutti coloro che sono in ricerca,
                                Quanto ciascuno condivide ha sempre un incredibile sapore di autenticità e di             che sono impegnati a nutrire il proprio cammino di fede con l’ascolto della Parola
                                vita vera. La Parola ascoltata si riflette nella nostra storia personale e nella nostra   come stimolo alla propria sequela e testimonianza; più in particolare, però,
                                vita interiore e ci aiuta a sciogliere molti nodi che spesso ci frenano nel vivere        la proposta è rivolta a tutti coloro, uomini e donne, giovani e adulti, che nella
                                pienamente il nostro essere cristiani. Con meraviglia accogliamo ogni settimana           comunità sono impegnati in cammini di crescita o in esperienze di servizio e di
                                questo dono molteplice: una Parola viva, oggi più che mai, prima meditata nel             condivisione delle responsabilità pastorali.
                                silenzio del nostro cuore e poi gustata anche attraverso la voce dei fratelli, a cui      Solo nell’ascolto della Parola che, come dicevano i rabbini, “sporca le mani” (cioè
                                sicuramente ha parlato in maniera diversa e unica.                                        lascia sempre un segno indelebile), ognuno di noi accoglie dei semi di luce che
                                L’incontro, che dura mediamente un’ora, si conclude con una preghiera di                  possono rendere brillante la nostra vita portando benedizione a noi e ai fratelli
                                intercessione a largo respiro in cui ciascuno liberamente propone una preghiera           che incontriamo sulle strade del mondo.
                                che porta nel cuore per situazioni difficili, amici, conoscenti, la comunità, i nostri
                                sacerdoti, le famiglie o anche per se stesso.
                                L’esperienza è aperta a chiunque, non solo alle coppie, in qualsiasi momento della
                                propria vita. Le comunità familiari a Salzano sono tre e in questi anni abbiamo
                                continuato a ritrovarci ogni martedì. Come coppie di sposi a cui è stata data
                                l’opportunità di aprire le proprie case a questa nuova esperienza di comunione,              DALLA PAROLA ALLA COMUNITÀ
                                sentiamo di dover ringraziare infinitamente il Signore per questo dono ricevuto              Prossimi incontri
                                e per le tante persone finora incontrate. Portiamo nel cuore il desiderio che
                                                                                                                             Venerdì 11 gennaio, 20.30                Venerdì 15 marzo, 20.30
                                l’esperienza possa crescere e contagiare nuove famiglie!                                     “La comunità, da voci dissonanti a       “La Comunità cresce con l’ascolto”.
                                                                                                                             sinfonia” (Matteo 18,15-20)              Madre Michela Porcellato.
                                                                                                      Giuseppe e Katia       Chiesetta della casa della comunità.     Chiesa parrocchiale.
                                                                                                        Enrico e Silvia
                                                                                                          Rino e Anna        Venerdì 15 febbraio, 20.30               Venerdì 5 aprile, 20.30
                                                                                                                             “Un perdono senza limiti” (Matteo        “Ascoltare il Risorto”.
                                                                                                                             18,21-35)                                Giuseppe Florio.                            Foto 1: incontro con Daniel Attinger,
                                                                                                                             Chiesetta della casa della comunità      Chiesa parrocchiale                         Foto 2: incontro con Antonella Anghinoni
                                                                                                                                                                                                                  Foto 3: incontro con Elide Siviero

8 Comunità Nostra                                                                                                                                                                                                                            Comunità Nostra 9
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
OLTRE IL SINODO 2018
GIOVANI, FATE DELLA VOSTRA
VITA UN CAPOLAVORO                                                                        Le 7 parole chiave emerse dal documento finale del Sinodo sono:
Per un anno abbiamo accompagnato la preparazione e lo svolgimento
                                                                                                    1. ASCOLTO
di questo importante evento. Questa rubrica si chiude ma lo spazio dedicato                        In un mondo dove i giovani vengono presi sempre meno
ai giovani continua!                                                                               in considerazione, essi chiedono di essere ascoltati con
                                                                                                   empatia. Desiderano che le loro opinioni vengano prese in
                                                                                                   considerazione in maniera tale da diventare parte attiva della

D
                                                                                                   vita della Chiesa;
         a poche settimane si è chiusa la XV Assemblea Generale Ordinaria
         del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento                     2. ACCOMPAGNAMENTO
         vocazionale”. Nel periodo di attesa e preparazione, lungo il quale la Chiesa              Oggi più che mai i giovani hanno bisogno di essere accompagnati
ha voluto mettersi in una posizione di ascolto, ciascuno di noi si sarà sicuramente                dalla Chiesa a livello: spirituale, psicologico, formativo,
posto la domanda: “Ma è davvero possibile un sinodo che non sia solo sui giovani                   familiare e vocazionale. Mantiene un ruolo centrale su questo
ma anche dei giovani?”. Effettivamente, anche se le testimonianze dei giovani                      aspetto la famiglia, in quanto primo luogo di formazione per i
portate in aula sono state parecchie, l’assemblea sinodale è composta da circa                     ragazzi;
duecento vescovi e da alcuni esperti e, perciò, il documento finale Instrumentum
Laboris non è stato di certo scritto da dei giovincelli. Tuttavia è agli occhi di tutti             3. CONVERSIONE
che, sin dal lancio del Sinodo da parte di Papa Francesco, la Chiesa universale abbia              Termine citato più volte all’interno del documento, parlando
voluto mettersi in discussione a proposito delle proprie capacità di rapportarsi con               di: conversione rispetto alle minoranze di cristiani esposte
le nuove generazioni e di rispondere alle loro attese. Lo stesso Santo Padre, durante              alla violenza, conversione sistemica nell’ambito educativo e
il suo discorso al termine dell’assemblea sinodale, afferma: “Il risultato del Sinodo              conversione ecologica;
non è il documento. Noi [rivolgendosi alla commissione] l’abbiamo fatto; noi
l’abbiamo studiato, l’abbiamo approvato. Adesso lo Spirito dà a noi il documento                    4. DISCERNIMENTO
perché lavori nel nostro cuore. Siamo noi i destinatari del documento, non la gente                Va offerto alle giovani generazioni come strumento di ricarica
di fuori. Sì, magari aiuterà tanti altri, ma i primi destinatari siamo noi”.                       che li renda capaci di fare la scelta giusta, non preferendo
In questo è stato sicuramente anche un Sinodo “dei” giovani in quanto le tantissime                sempre la via più facile;
testimonianze raccolte nella fase di preparazione, attraverso il questionario e le
diverse iniziative delle chiese locali, sono state essenziali e determinanti per la                 5. SFIDE
sua buona riuscita. Con le loro testimonianze i giovani hanno voluto riportare la                  Le sfide che un giovane si trova davanti ogni giorno sono
situazione di precarietà della loro vita e la forza di vivere il cristianesimo in una              innumerevoli. Per questo il documento chiede di tutelarli
società liquida che li rende fragili, non solo nei legami con gli altri, ma anche nel              attivando dei percorsi che permettano loro di superare questi
profondo di loro stessi. Perché oggi siamo in crisi d’identità? Perché siamo in crisi              ostacoli;
vocazionale. Specialmente da giovani possiamo avere tanti sogni, tuttavia il loro
raggiungimento è soggetto a numerose condizioni che non possiamo controllare                        6. VOCAZIONE
direttamente. Vi è quindi tanta incertezza attorno alla possibilità di raggiungere                 Apre ad un’analisi del concetto non solo come scelta di vita
i propri sogni. Cosa fare allora della propria vita per non buttarla, per viverla in               in rispetto a una chiamata, ma vocazione per esempio intesa
pienezza e per farne un capolavoro? Qui si capisce l’acutezza di Papa Francesco                    come la bravura in un determinato abito. Inoltre, riflette su un
nell’aver voluto inserire nel tema anche il discernimento vocazionale, forse una                   rinnovamento delle vocazioni sacerdotali e di vita consacrata.
parola fuori moda ma allo stesso tempo estremamente attuale.
                                                                                                    7. SANTITÀ
                                                                                                   Il documento si conclude con una riflessione su questo termine
                                                                                                   poiché la giovinezza viene vista come “un tempo per la santità”
                                                                                                   ed essa va proposta come “orizzonte di senso accessibile a tutti”.
                                                                                                   I giovani devono prendere in mano la loro vita per farne una
                                                                                                   cosa meravigliosa.

10 Comunità Nostra                                                                                                                                   Comunità Nostra 11
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
BILANCIO / Periodo da 1.11.2017 a 31.10.2018                                                                              GRAZIE, SIGNORE, PER I TUOI DONI:
                                                                                                                                               LA SCUOLA DELL’INFANZIA
S                                                                                                                                              SI PREPARA AL NATALE
       i rendono note, attraverso il prospetto analitico              fatta la manutenzione necessaria. Sono stati acquistati altri
       sotto esposto, le entrate e le uscite relative ai              due banchi, in aggiunta e a completamento di quelli già
       mesi da novembre 2017 a tutto ottobre 2018. Nel                installati nel 2017 in chiesa. È stato eseguito un intervento

                                                                                                                                               L
periodo considerato sono stati effettuati vari interventi di          importante sulle campane, da parte della ditta specializzata.
manutenzione straordinaria su immobili di proprietà della             Per quanto riguarda le entrate della parrocchia, si riscontra                  a scuola dell’infanzia paritaria       per l’attesa. Abbiamo anche vissuto
parrocchia, in particolare è stato sistemato il tetto dell’edificio   una diminuzione. Se mettiamo a confronto i dati degli anni                     “Mons. G. Menegazzi” si                un momento di preghiera con tutte le
adibito a spogliatoi del campo sportivo parrocchiale e messo          precedenti si nota subito che le offerte in chiesa continuano a                sta preparando al Natale,              famiglie il 5 dicembre, condiviso nella
l’intonaco a tutto un lato esterno, sono stati ultimati i lavori      ridursi mentre aumentano sempre più i bisogni e le richieste             concentrando      le   attività   sulla      gioia e serenità.
di sostituzione delle caldaie del Centro Sociale e della              di aiuto.                                                                Creazione. In questo periodo con             Colgo l’occasione di ricordare quattro
Casa della Comunità ed è stata messa una nuova guaina e               Quest’anno la nostra parrocchia ha avuto un lascito                      i bambini stiamo lavorando sul               date molto importanti per la nostra
ricollocati i coppi sul tetto dei locali che ospitano le cucine       importante, che ha consentito l’estinzione anticipata di un              concetto di gratitudine. Il Natale è la      struttura: il giorno 13 gennaio la scuola
utilizzate dall’associazione Noi.                                     mutuo contratto con l’Istituto Regionale Ville Venete per i              Gratitudine con la G maiuscola che si        sarà aperta al pubblico, e le iscrizioni
Altre importanti spese sono state sostenute per l’installazione       lavori di restauro della canonica, potendo così usufruire di             collega al concetto di Salvezza con la       per l’anno scolastico 2019/2020
di un nuovo impianto audio per il coro della Chiesa, sono             uno “sconto” consistente. Anche quest’anno, la parrocchia                S maiuscola, per accogliere Gesù che         verranno svolte nelle giornate 23
state inoltre sostituite le finestre del secondo piano del            ha promosso lo svolgimento di eventi culturali organizzando,             viene. Essere grati al Signore perché        gennaio dalle ore 8 alle 11.30, il 24 e
Centro Sociale; per quest’ultimo lavoro è stato pagato solo           in collaborazione con l’associazione culturale Tempo e                   la vita è un dono e provare questo           il 25 gennaio dalle ore 9 alle 11.30.
un acconto pari al 30% della spesa. È stato riparato il tetto         Memoria, alcune serate di parole e musica nel complesso                  sentimento significa desiderare ciò che
della chiesetta nel cimitero di Salzano; la spesa conseguente         monumentale della chiesa e di villa Combi.                               abbiamo, pazientando e ringraziando                                     Jenny Mazzucato
verrà imputata al prossimo bilancio. È stata effettuata               Un grazie a quanti danno il loro contributo per il
l’annuale manutenzione degli impianti di riscaldamento, di            sostentamento della parrocchia.
tutti gli estintori e dell’impianto di videosorveglianza. Anche                                                                                                                                                                           I NUOVI FIGLI DI DIO
                                                                                                                  Il Consiglio parrocchiale
l’organo Mascioni della chiesa è stato controllato ed è stata                                                       per gli affari economici
                                                                                                                                               LA CASA DI RIPOSO                                                                          28 - Rossetti Asia

 ENTRATE - GESTIONE ORDINARIA                                          USCITE - GESTIONE ORDINARIA
                                                                                                                                               APRE LE PORTE AI NUOVI                                                                          di Paolo e Manente Giulia
                                                                                                                                                                                                                                          29 - Ragazzo Ilaria

                                                                                                                                               VOLONTARI
                                                                                                                                                                                                                                               di Federico e di Naritti Elena
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                                                                                                                                               I
 RICAVATO DA PESCA BENEFICENZA.                      € 8.973,10        ALTRE REMUNERAZIONI (ORGANISTA E ALTRI)             € 5.330,00
                                                                                                                                                                                                                                          31 - Sergio Gabriel
                                                                                                                                                    l volontariato rappresenta una realtà consolidata ed una risorsa importante                di Angelo e di Busato Mirella
 CANDELE VOTIVE                                      € 11.667,60       MANUTENZIONE ORDINARIA                              € 44.627,57
                                                                                                                                                    per la nostra Casa di riposo “Don Vittorio Allegri”. I volontari, dedicando un        32 - Migatta Diego
 REDDITI DA TERRENI O FABBRICATI                     € 12.820,00       LUCE, ACQUA, GAS                                    € 25.020,04                                                                                                         di Diego e Muffato Roberta
                                                                                                                                                    po’ del loro tempo ai nostri anziani, offrono un sostegno per la realizzazione
                                                                       IMPOSTE, TASSE, ASSICURAZIONI                       € 18.689,31                                                                                                    33 - Frizzon Tommaso
 LASCITO                                             € 55.000,00                                                                               di uscite sul territorio, feste in struttura, attività ricreative e laboratori, sostegno
                                                                       COMUNITÀ NOSTRA E STAMPA CATTOLICA                  € 8.249,20                                                                                                           di Mattia e di Simionato Claudia
 BUSTA ANNUALE                                       € 10.815,00                                                                               spirituale, attività individuali.                                                          34 - Libralato Penelope Margherita
                                                                       UFFICIO PARROCCHIALE E TELEFONO                     € 6.337,77
 QUARTESE                                            € 1.435,00                                                                                La casa di riposo di Salzano è lieta di accogliere nuovi volontari che abbiano voglia           di Sebastiano e di Rigo Sofia
 OFFERTE STRAORDINARIE E VARIE                       € 25.220,06
                                                                       SPESE STRAORDINARIE E VARIE                         € 15.457,77
                                                                                                                                               di trascorrere un po’ del loro tempo in nostra compagnia. Mercoledì 30 gennaio             35 - Simionato Samuele
 COMUNITÀ NOSTRA E ALTRE PUBBLICAZIONI               € 6.476,80
                                                                       CARITAS                                             € 18.592,76         alle ore 17 ci sarà un incontro di presentazione rivolto a tutti coloro che vorranno            di Marco e di Boschin Eleonora
 CONTRIBUTI VARI                                     € 6.200,00
                                                                       ESTINZIONE MUTUO RESTAURO CANONICA                  € 116.500,00        unirsi al nostro gruppo del volontariato. È gradita l’iscrizione entro il 25 gennaio.      36 - Busato Iris
 OFFERTE PER UTILIZZO STRUTTURE PARROCCHIA           € 5.372,00        TOTALE                                              € 265.404,72
                                                                                                                                               Vi aspettiamo numerosi! Per maggiori informazioni e per le iscrizioni, contattare               di Mattia e di Rodica Rotaru
                                                                                                                                               telefonicamente il Centro Servizi “Don Vittorio Allegri” onlus di Salzano:                 37 - Lamon Maddalena
 FOTOVOLTAICO                                        € 16.752,59                                                                                                                                                                               di Christian e Brunello Stefania
                                                                                                                                               041437500.
 PRELIEVO DA BANCA                                   € 39.580,39                                                                                                                                                                          38 - Albanese Noemi
 OFFERTE PER LA CARITAS                              € 2.163,00                                                                                                                                                                                di Stefano e di Pellizzon Michela

                                                                                                                                                                                                                 www.
                                                                                                                                                                                                                                          39 - Ballico Leonardo
 TOTALE                                              € 274.037,02                                                                                                                                                                              di Massimo e di Corò Elisa
                                                                                                                                                                                                                  cdrsalzano.it           40 - Ragazzo Vittoria
 DIFFERENZA POSITIVA                                 € 8.632,30
                                                                                                                                                                                                                                               di Fabio e Gola Elisabetta
                                                                                                                                                                                                                                          41 - Crivellaro Vittoria
 ENTRATE NON DESTINATE ALLA PARROCCHIA (ANNO 2018)                     USCITE NON DESTINATE ALLA PARROCCHIA ANNO 2017                                                                                                                          di Samuele e Meriano Veronica
 UN POSTO A TAVOLA / UN PANE PER AMORE DI DIO        € 2.144,20        UN POSTO A TAVOLA / UN PANE PER AMORE DI DIO        € 1.730,60                                                                                                     42 - Donadel Greta
                                                                                                                                                                                                                                               di Oscar e Giuriato Ilenia
 PROGETTO GEMMA                                      € 3.444,50        PROGETTO GEMMA                                      € 2.887,50
                                                                                                                                                                                                                                          43 - Franzoi Cristian
 PER LA CARITÀ DEL PAPA                              € 410,00          PER LA CARITÀ DEL PAPA                              € 830,00
                                                                                                                                                                                                                                               di Matteo e Pesce Federica
 PRO MISSIONI/INFANZIA MISSIONARIA                   € 2.054,00        PRO MISSIONI/INFANZIA MISSIONARIA/CLERO IND.        € 1.654,50                                                                                                     44 - Franzoi Leonardo
 SEMINARIO/UNIVERSITÀ CATTOLICA/TERRA SANTA          € 1.132,00        SEMINARIO/UNIVERSITÀ CATTOLICA/TERRA SANTA          € 1.131,00                                                                                                          di Matteo e Pesce Federica
 INSIEME PER ANDREA                                  € 100,00          PROPAGANDA FIDE/PASTORALE DIOCESANA                 €-                                                                                                             45 - Zorzetto Gioia
                                                                       INSIEME PER ANDREA (anno 2018)                      € 100,00
                                                                                                                                                                                                                                               di Marco e Zancanella Celine
 TOTALE                                              € 9.284,70
                                                                       TOTALE                                              € 8.333,60

12 Comunità Nostra                                                                                                                                                                                                                                                    Comunità Nostra 13
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
LA MUSICA ACCORCIA LE DISTANZE
E ARRICCHISCE LE RELAZIONI:
GEMELLI CON VALENCIA
                                                                                                                                      LE CAMPANE
I                                                                                                                                     CON IL BAVAGLIO
    l Coro liturgico è stato invitato dal 4 al 7 agosto, a        “La mia casa è la tua casa - Mi casa es tu hogar en”.
    Valencia, dalla parrocchia di San Lorenzo e dal Coro          La visita alla città, alla scoperta di luoghi, bellezze e, perché
    Laudatio San Lorenzo per un incontro di canto e di            no anche leggende e storie affascinanti.
preghiera.                                                        Come quella legata al sacro calice appartenuto a Gesù               Lettera aperta di un parrocchiano che ricorda il senso delle campane, un
Una proposta inattesa e accolta da subito con entusiasmo          durante l’ultima cena e custodito in cattedrale che ispira la       tempo, quando la vita contadina era scandita da questo suono
sia da parte di chi poi ha potuto partecipare, sia da parte       visita di moltissimi fedeli (Giovanni Paolo II e Benedetto
di chi per vari motivi è rimasto a casa continuando però a        XVI lo hanno usato durante celebrazioni o in occasioni

                                                                                                                                      Q
sostenere e ad augurare un “buon viaggio e buon canto”.           speciali).
                                                                                                                                               uando gli anziani si ritrovano in piazza, dopo i convenevoli, cominciano
Così in nove siamo partiti per Valencia per un gemellaggio        Il momento musicale del concerto organizzato per
                                                                                                                                               subito: “Ti ricordi…?”. E ritornano ai vecchi tempi. Come faccio anch’io
ed un incontro di voci e di Provvidenza. Intrecciare nuove        l’occasione è stato davvero intenso. Tante voci, ognuno con
                                                                                                                                               adesso. Mi ricordo di quando ero piccolo. Ho abitato in piena campagna
conoscenze accomunate dal desiderio di animare e di               il proprio timbro, la propria anima. Il canto finale animato
                                                                                                                                      fino ai dieci anni, a due chilometri dal centro del paese. Ricordi bellissimi: le corse
accompagnare con il canto la Comunità che si ritrova e            e cantato tutti insieme ha unito davvero e ha arricchito.
                                                                                                                                      per i campi, la fioritura delle pianti in primavera, la trebbiatura del frumento
prega.                                                            “Magnificat Magnificat anima mea Dominum – L’anima
                                                                                                                                      sulle aie delle famiglie più grandi.                                                      Cartolina "Saluti da Salzano"
Non importa proprio il dove e la lingua, se al centro del         mia magnifica il Signore”.                                                                                                                                    Foto di A. Mazza - 1904
                                                                                                                                      Quando mio zio, che abitava accanto alla nostra casa (ed eravamo divisi solo da
nostro fare c’è l’incontro con Gesù-Jesús.                        E con quanto ci ha lasciato questa esperienza nel cuore
                                                                                                                                      una rete e da un cancelletto), preparava i buoi per arare i campi, io gli correvo
Questo viaggio in realtà era iniziato anni prima con la           sarebbe davvero bello che la Comunità di Salzano vivesse
                                                                                                                                      dietro. Mi divertivo a seguirlo, a piedi scalzi, sui solchi che lasciava dietro di
presenza di Silvia che per un progetto con l’Erasmus              lo stesso clima e la stessa accoglienza invitando il Coro di
                                                                                                                                      sé mentre teneva saldamento l’aratro. Lui si alzava sempre alle 5 quando,
(università) si trovava proprio a Valencia e con il coro locale   San Lorenzo l’anno prossimo… ma su questo alle prossime
                                                                                                                                      nell’assoluto silenzio della campagna, giungevano i rintocchi della campana
aveva messo a disposizione del tempo nel servizio liturgico.      news!
                                                                                                                                      grande. Segnava l’inizio della giornata per i contadini: si alzavano, accudivano la
E da qui è nata davvero una bella amicizia. Ed ecco l’idea
                                                                                                                                      stalla, mungevano le mucche e poi si dedicavano ai lavori dei campi. Quando si
dell’incontro allargato con il resto del coro di Salzano.                                                       Roberta Pellizzon
                                                                                                                                      udiva ancora la stessa campana, era mezzogiorno, ed essi rientravano a casa per il
Siamo stati accolti nelle case e benvoluti. Sorrisi, abbracci                                  per il Coro parrocchiale di Salzano
                                                                                                                                      pranzo. Le campane scandivano le giornate dei contadini, di tutti i paesani, ma la
e tanta disponibilità. Anche nel poco ma… davvero sincero.
                                                                                                                                      gioia più grande era al sabato sera, quando suonavano tutte insieme in concerto,
                                                                                                                                      perché il giorno dopo era giorno di festa. Ed era festa per tutti. La giornata era
                                                                                                                                      dedicata alla messa, ai vespri e al meritato svago per i contadini: solitamente
                                                                                                                                      qualche partita a carte o alle bocce nelle osterie del paese. Le donne, invece, erano
                                                                                                                                      intente a preparare il pranzo, solitamente più curato ed abbondante dei giorni
                                                                                                                                      feriali. Il tutto era scandito dal suono delle campane ad ogni messa e al vespero.
                                                                                                                                      Una vita metodica scandita dal suono delle campane.
                                                                                                                                      Quando avevo 10 anni ci trasferimmo in una casa proprio in piazza, di fronte alla
                                                                                                                                      canonica. Presi più confidenza con la chiesa perché il parroco mi chiese di fare
                                                                                                                                      il chierichetto e così ebbi modo di vedere spesso come i “campanari” tiravano le
                                                                                                                                      corde delle campane. Era una tecnica particolare, una maestria. C’erano perfino,
                                                                                                                                      in diversi paesi, le sfide tra campanari, una gara a chi suonava meglio un concerto
                                                                                                                                      di campane, e spesso vincevano quelli di Salzano.
                                                                                                                                      Un giorno sentii le campane suonare “a morto” e più a lungo del solito. Mia madre
                                                                                                                                      piangeva e non capivo perché. Me lo spiegò mio fratello maggiore: Mussolini, il
                                                                                                                                      Duce, aveva dichiarato lo stato di guerra: era il 10 giugno 1940. La “voce” delle
                                                                                                                                      campane ti raccontava tutto. Ora non più. Sembra che la campana grande sia
                                                                                                                                      invecchiata, non ha più la sua bella voce squillante. E così le altre. Forse sono
                                                                                                                                      diventate vecchie e stanche anche loro. Fatto sta che non riesco a sentire un
                                                                                                                                      concerto di campane come una volta, una musica che arrivava in ogni angolo
                                                                                                                                      del paese e anche nei paesi confinanti. Forse davano fastidio a qualcuno… Sta
                                                                                                                                      di fatto che un giorno sono arrivati dei tecnici che hanno misurato l’intensità
                                                                                                                                      del suono e hanno stabilito che era troppo forte e che bisognava abbassarlo. Se
                                                                                                                                      ci fossero ancora i campanari… avrebbero certamente fatto sciopero. Oggi non
                                                                                                                                      servono più le corde e nemmeno i campanari. In sacrestia c’è un quadro elettrico
                                                                                                                                      da cui si possono comandare le campane e regolarne il suono, programmare
                                                                                                                                      l’ora in cui devono suonare. Tutto automatico. In poche parole… hanno messo la
                                                                                                                                      “museruola” alle campane! Ma questa è la legge. Pazienza.

                                                                                                                                                                                                        Giuseppe Centenaro

14 Comunità Nostra                                                                                                                                                                                                                                              Comunità Nostra 15
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
BATTESIMO,                                                                                                       UNA COMUNITÀ
                       UN DONO DA RISCOPRIRE                                                                                                 CHE FA MEMORIA
                                                                                                                                             A CENTO ANNI DALLA GRANDE GUERRA SALZANO
                                                                                                                                             HA VISSUTO MOLTE IMPORTANTI INIZIATIVE

                                                 P                                                                                           I
                                                        erché chiedere il battesimo per il proprio figlio?                                        l centenario della Prima Guerra Mondiale ha visto impegnate, in questi
                                                        Farlo per tradizione, “perché si è sempre fatto così”, o per far contenti i               quattro anni (dal 2015 al 2018), spesso in modo sinergico, l’Amministrazione
                                                        nonni, queste motivazioni oggi sembrano un po’ poco per domandare il                      Comunale, la Scuola, la Parrocchia e la comunità intera attraverso il lavoro
                                                 battesimo per i propri figli. Il battesimo oggi dovrebbe essere una scelta libera che       dei vari gruppi e delle associazioni.
                                                 nasce dalla fede di due genitori, un dono che si è ricevuto e che si vuole trasmettere      Si è trattato di un momento importante per fermarsi a riflettere sulla cosiddetta
                                                 ai propri figli. Un po’ come il dono della vita. Il battesimo dovrebbe essere la            Grande Guerra, un conflitto completamente diverso da quelli precedenti, che
                                                 scelta libera di due genitori di far crescere il proprio figlio nell’orizzonte di Dio,      ha praticamente coinvolto tutte le famiglie italiane, e che ha segnato, spesso
                                                 di educarlo a una vita che trova la sua pienezza nell’incontro e nella relazione            tragicamente, anche il nostro territorio.
                                                 con Gesù. Il battesimo dovrebbe essere la scelta libera di due genitori che fanno           Sono presenti in tutte le piazze di città, paesi e frazioni i cosiddetti monumenti
                                                 parte di una comunità di discepoli di Gesù chiamata Chiesa della quale vogliono             ai caduti che riportano incisi i nomi di quanti persero la vita in quella che fu una
                                                 che anche il proprio figlio ne faccia parte, sentendo questa come la sua grande             terribile strage; numerosi sono poi i cosiddetti sacrari al milite ignoto; ebbene
                                                 famiglia.                                                                                   dietro a ciascuno di questi nomi, dietro a ciascuna di queste scritte c’è una
                                                 Ok! Ma perché dobbiamo fare un corso di preparazione?                                       persona, con la sua storia, le sue relazioni, gli affetti, le paure e le speranze.
                                                 In certe parrocchie basta partecipare ad un incontro, a volte neppure quello…               Quanto si è cercato di fare a Salzano in questi anni è stato allora, in primo
                                                 E il bambino chi ce lo tiene? Ai nonni chiediamo già abbastanza… Abbiamo un                 luogo, il recupero di “tutta questa vita”; ciò è avvenuto senza dubbio attraverso
                                                 sacco di altri impegni, abbiamo bisogno di rimanere a casa, tra di noi… Se il corso         i laboratori realizzati in collaborazione con l’Istituto Comprensivo e che hanno
                                                 di preparazione viene percepito come “la tassa da pagare” per poter ricevere il             portato i ragazzi sia a ritrovare le vicissitudini dei propri familiari coinvolti, sia a
                                                 battesimo per il proprio figlio, tutto questo non avrà gran senso. Per noi il corso         “conoscere personalmente” la storia dei salzanesi che da quella guerra non sono
                                                 vuole essere un aiuto per capire a che punto siamo noi, in questo momento speciale,         tornati, ma anche mediante la pubblicazione del volume Salzano e Robegano
                                                 nel nostro cammino di fede, quella fede per la quale chiediamo il battesimo dei             nella Grande Guerra: soldati, prigionieri e spose e dei numerosi saggi realizzati
                                                 nostri figli. Il corso vorrebbe aiutarci a riflettere e condividere su come trasmettere     sull’argomento.                                                                            SI SONO ADDORMENTATI
                                                 la fede ai nostri figli. Negli incontri vorremo rendere comprensibile il linguaggio         È in questo panorama di senso che si collocano allora la “Colletta della Memoria”,         NEL SIGNORE
                                                 simbolico, parole e segni, del rito del battesimo.                                          ovvero il recupero di cimeli, lettere, fotografie prima che vadano irrimediabilmente
Benedizione del fonte battesimale che veniva     Quest’anno i corsi di preparazione al battesimo saranno solo due: anche le nostre           perduti, il concerto-evento del Coro Croda Rossa, la presentazione del libro su            52 - Checchin Enrichetta ved. Zorzetto
utilizzato ai tempi di Pio X. La benedizione è                                                                                                                                                                                               di anni 92
avvenuta lo scorso 24 agosto. Il fonte sarà      energie sono limitate. L’invito è quello di prendersi del tempo e di prepararsi             Pietro Donà: sono stati il modo di una comunità di ricordare che tutto questo
utilizzato in occasione dei battesimi.           bene a questo evento.                                                                       è avvenuto con il monito, a tutti e a ciascuno, di adoperarsi in prima persona             53 - Nicoletti Antonia ved. Vesco di anni 86
                                                                                                                                                                                                                                        54 - Ferraiuolo Vincenzo di anni 85
                                                                                                                                             perché non abbia più a succedere.
                                                                                                                                                                                                                                        55 - De Benetti Maria ved. De Momi
                                                                                                                                                                                                                                             di anni 99
                                                                                                                                                                                                                                        56 - Olivi Iolanda ved. Scattolin di anni 85
                                                  FORMAZIONE IN VISTA DEL SACRAMENTO                                                                                                                                                    57 - Comelato Dino di anni 81
                                                  DEL BATTESIMO                                                                                                                                                                         58 - Spolador Sergio di anni 65
                                                                                                                                                                                                                                        59 - Tenderini Brigida (Dina) ved. Zambon
                                                  PRIMO CICLO                                         SECONDO CICLO                                                                                                                          di anni 92
                                                  1° INCONTRO E PRESENTAZIONE                         1° INCONTRO E PRESENTAZIONE                                                                                                       60 - Lotto Vittoria ved. Ghisoli di anni 82
                                                  DEI BAMBINI: 17 marzo, ore 9.30                     DEI BAMBINI: 22 settembre, ore 9.30                                                                                               61 - Spolador Rina ved. Ghedin di anni 91
                                                  2° INCONTRO: 23 marzo, ore 20.30                    2° INCONTRO: 28 settembre, ore 20.30                                                                                              62 - Tomasin Pierina ved. Casarin
                                                  3° INCONTRO: 30 marzo, ore 20.30                    3° INCONTRO: 5 ottobre, ore 20.30                                                                                                       di anni 96
                                                                                                                                                                                                                                        63 - Masiero Mario di anni 79
                                                                                                                                                                                                                                        64 - Chinellato Giuseppina
                                                  CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO                                                                                                                                                                  ved. Quaresimin di anni 84
                                                  Tra parentesi la data della preparazione del rito
                                                                                                                                                                                                                                        65 - Favaretto Rita in Miele di anni 90
                                                                                                                                                                                                                                        66 - Roncato Liliana ved. Guerzoni
                                                  Sabato 12 gennaio, ore 18.30 (giovedì 10 gennaio ore 20.30 in chiesa)
                                                                                                                                                                                                                                             di anni 85
                                                  Domenica 3 febbraio, ore 11.00 (giovedì 31 gennaio ore 20,30 in chiesa)
                                                  Sabato 9 marzo,ore 18.30 (giovedì 7 marzo ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                        67 - Solivo Rino di anni 84
                                                  Domenica 7 aprile, ore 11.00 (giovedì 4 aprile ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                   68 - Stevanato Geppino di anni 81
                                                  Sabato 20 aprile, ore 21.00 (giovedì 4 aprile ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                    69 - Innocenti Luigi di anni 76
                                                  Domenica 12 maggio, ore 11.00 (giovedì 9 maggio ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                  70 - Fia Leonie Ninetta in Romanelli
                                                  Sabato 8 giugno, ore 18.30 (giovedì 6 giugno ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                           di anni 88
                                                  Domenica 14 luglio, ore 11.00 (venerdì 12 luglio ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                 71 - Corò Rina ved. Lamon di anni 92
                                                  Sabato 14 settembre, ore 18.30 (venerdì 13 settembre ore 20.30 in chiesa)                                                                                                             72 - Saccon Giuseppina Dirce ved. Rigo
                                                  Domenica 13 ottobre, ore 11.00 (giovedì 10 ottobre ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                    di anni 87
                                                  Sabato 9 novembre, ore 18.30 (giovedì 7 novembre ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                 73 - Zamengo Sabina ved. Paggiaro
                                                  Domenica 15 dicembre, ore 11.00 (giovedì 12 dicembre ore 20.30 in chiesa)                                                                                                                  di anni 95

16 Comunità Nostra                                                                                                                                                                                                                                                  Comunità Nostra 17
COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
PIETRO DONÀ:                                                                        VIRGINIO ROCCO:
                                          LETTERE E DIARI                                                                       “LA MIA GUERRA”
                                   DALLA GRANDE GUERRA                                                                          Sei anni e mezzo vissuti in caserma, al fronte, in campi di concentramento
                                                                                                                                e di prigionia durante la Seconda guerra mondiale. Con la voglia di tornare
                                                                                                                                a casa e il sostegno di una fede incrollabile

                                    “C
                                                arisimi genitori io vio didire una cosa che vio spedito il paco e cuatro                                                     1940: “Ricordo che era domenica,             furono poi lasciati liberi vicino a Praga.
                                                letere e diverse cartoline e da vuoi invece o ricevuto unaletera solla                                                       alle 18 il comando della caserma             I tre italiani andavano di casa in casa
        Mi è stato possibile                    vi podette immaginare cuanto male che io stago”. Pietro Donà, di                                                             annunciò con gli altoparlanti che            a chiedere un po’ di aiuto. “Ricordo
    ricostruire il vissuto di       Sanbruson di Dolo, si è da poco presentato al Secondo Reggimento Artiglieria                                                             entravamo in guerra contro gli Inglesi       che un vecchio signore, aperta la
    questo giovane uomo             pesante di Modena, il 13 giugno 1915, e ha già scritto alla famiglia quattro lettere                                                     e gli Americani”. Poco dopo Virginio         porta, ci chiese se sapevamo il Padre
    grazie al reperimento           e diverse cartoline, ricevendo in risposta, da casa, una sola missiva. E di questo si                                                    fu trasferito in altre città, a fare prima   nostro. Dissi di sì e glielo recitai in
                                    lamenta, assicurando ai genitori che non gli serve nulla, solo notizie da casa, per                                                      il portalettere e poi la guardia a ponti     latino. Sentendo questa preghiera
    casuale di oltre 700 lettere
                                    sapere se stanno bene, come vanno i lavori dei campi, insomma, chiede sprazzi di                                                         e ferrovie: “Passavamo lunghe notti          ci fece entrare e ci fece dormire
    e di 3 diari a partire          concretezza, di realtà, per restare attaccato alla vita.                                                                                 distesi a fianco dei binari con qualsiasi    al coperto”. Fatti prigionieri dai
    dai quali si son venute         Aveva solo 19 anni Pietro quando partì per la Grande Guerra nel 1915. Morì                                                               condizione di tempo, pensando a casa         cecoslovacchi, che li consegnarono ai
    dipanando le vicende            nel 1918, per un destino beffardo, pochi giorni dopo l’armistizio, durante delle                                                         e pregando”. Ai primi di settembre           Russi, i tre si aggregarono a un soldato
    militari e personali di         operazioni di sminamento. In mezzo tre anni di vita nelle varie zone cui è stato                                                         del 1943 fu nuovamente trasferito            tedesco e, camminando un’intera
                                    destinato, al fronte, tre anni di relazioni con i commilitoni, di preoccupazioni per                                                     a Gorizia e qui, dopo l’armistizio,          notte, arrivarono in territorio sotto
    una storia colma di vita e
                                    la propria vita e per chi era a casa, di desideri, di amore per Rosetta, tre anni di                                                     iniziò il calvario suo e di molti suoi       controllo americano. Portati prima a
    di relazioni                    parole scritte racchiuse in una scatola da scarpe e conservate, con amore e rispetto,                                                    compagni, portati alla stazione              Monaco, poi a Norimberga, finalmente
                                    per quasi 100 anni.                                                                                                                      ferroviaria e rinchiusi nei vagoni dei       arrivarono nel campo di Bamberg dove
                                    Chiara Donà, cercando notizie del nonno paterno Assuero, che abitava con lei                                                             carri bestiame. Destinazione, il campo       furono tenuti due mesi per rimettersi

                                                                                                                                “M
                                    e i suoi genitori, a Salzano, si è imbattuta nella vicenda del fratello di Assuero,                                                      di concentramento di Laghe di Torun.         fisicamente (Virginio pesava 40 chili).
                                    Pietro, e ha deciso di dedicare alla sua vicenda un libro, “Spero di venire a casa al                      i chiamo Rocco Virginio.      Virginio descrive le condizioni di vita      Rimpatriati, raggiunsero Padova.
                                    tempo del vino nuovo”, edizioni “Il prato”, con introduzione di Ulderico Bernardi,                         Sono nato a Zeminiana         estreme nei vagoni, la morte continua        Passando prima da uno zio, a San
                                    presentato il 30 novembre in filanda, a 100 anni esatti dalla morte di Pietro.                             di    Massanzago,       un    dei più deboli o malati, ma anche i          Giorgio delle Pertiche, a chiedere
                                    “Mi è stato possibile - spiega - ricostruire il vissuto, coinvolgente e a tratti            piccolo paese in provincia di Padova,        gesti di umana pietà e di fede: “Una         notizie dei famigliari, tornò a casa
                                    commovente, di questo giovane uomo grazie al reperimento casuale di oltre 700               il 18 agosto 1917, sono residente            persona era moribonda, chiedeva              con una bici da donna. Era il 27 luglio
                                    lettere e di 3 diari a partire dai quali si son venute dipanando, come fili di una          a Salzano dal 1° giugno 1929, fui            aiuto. Non sapevamo cosa fare, mi feci       1945”.
                                    straordinaria matassa, le vicende militari e personali di una storia sì tra le tante,       richiamato alle armi il 29 marzo 1939        il segno della croce e cominciai a dire il   Virginio in seguito si sposò con
                                    ma particolarmente colma di vita e di relazioni”.                                           e congedato il 30 novembre 1945.             Rosario, tutti mi seguirono. Dopo poco       Giordana, con la quale visse per qualche
                                    Da una parte c’è Pietro che scrive, tantissimo, quasi tutti i giorni, alla famiglia,        Prima del servizio militare lavoravo         spirò”.                                      anno a Zeminiana, dove persero un
                                    ai fratelli al fronte, agli amici, agli zii, ai cugini: una rete fittissima di relazioni    la terra con i miei fratelli, eravamo        Le baracche contenevano anche 100            figlio di pochi mesi. Trasferitisi a
                                    per rassicurare, per raccontare – poco perché poco la censura consentiva di                 una famiglia numerosa composta da            persone, su letti a vari piani, senza        Salzano, costruirono un po’ alla volta
                                    raccontare - per rimanere in contatto con il mondo reale. Dall’altra parte la               otto fratelli maschi e tre femmine”:         nessun materasso. Per ripararsi, solo        la propria vita. Qui nacquero i tre
                                    famiglia che conserva tutto, per non perdere più nulla di un figlio che è andato            è così che un nostro compaesano              la coperta portata dall’Italia, per chi      figli e Virginio, dopo aver lavorato la
                                    drammaticamente perduto, conserva e custodisce tutto, per un secolo, in una                 si presentava iniziando il racconto          ce l’aveva. “Non tutti si svegliavano al     terra, fece il muratore e il falegname
                                    scatola di cartone. “È di Pietro e della sua tragica storia, fatta di imprese eroiche (la   della sua esperienza in guerra, la           mattino – racconta nel suo scritto – si      a Venezia, e divenne poi custode della
                                    presa di Gorizia, la vittoria sul Piave per citarne un paio), di solitudine, di amicizie,   Seconda guerra mondiale. Quattro             moriva per fame, freddo, malattie”. I        Scuola Grande di San Teodoro.
                                    di attaccamento smisurato per la propria famiglia, che, in questo libro, ho scritto”        pagine dattiloscritte di ricordi affidati    pasti fatti di brodaglia, una buca nel       Per i suoi cento anni è stata fatta una
                                    racconta Chiara. L’ha sentito come un dovere morale raccontare la storia di Pietro          alla memoria dei suoi famigliari e di        terreno come latrina. Dopo tre mesi fu       bella festa, cui hanno partecipato
                                    – ha spiegato -, rendere testimonianza alla meglio gioventù del Paese, “sprecata”           chiunque voglia conoscere ciò che è          trasferito in altri campi in Germania        il sindaco e i rappresentanti dei
                                    in una guerra inutile, e lo fa “intersecando la grande storia con le storie di questi       stata quella guerra, che ha rubato a un      e destinato a lavorare in una fabbrica       combattenti. Virginio si è spento l’11
                                    piccoli protagonisti” come ha ricordato Paolo Tonello, presidente delle Acli di             giovane ventenne oltre sei anni di vita.     che produceva mine marine. Scoperto          febbraio di quest’anno.
                                    Mirano, che ha dialogato con Chiara Donà durante la serata.                                 Lo vogliamo ricordare, il signor             per aver sottratto una scatola di            “La guerra e soprattutto la prigionia lo
                                    Un dovere di memoria perseguito nonostante le difficoltà, i documenti mancanti              Virginio (conosciuto anche come Silvio       sardine, Virginio fu punito e trasferito     hanno segnato – racconta il figlio Paolo
                                    (in gran parte andati al macero tra il 1960 e il 1970). Un compito che l’autrice            Pepoi), a quasi un anno dalla morte e        per 10 giorni a pulire le ceneri del         -. I primi anni sono stati duri, diceva
                                    sente esserle stato affidato, in qualche modo, da Pietro stesso, ma anche dal nonno         nel centenario della conclusione del         forno crematorio di Auschwitz e              mamma, ma l’amore per la famiglia
                                    Assuero, che il giorno in cui morì le consegnò la propria medaglia con la quale fu          primo conflitto mondiale, la Grande          poi nel dicembre 1944 trasferito al          e la fede lo hanno sempre sostenuto.
                                    nominato Cavaliere di Vittorio Veneto.                                                      guerra del ‘15 – ’18.                        fronte in Polonia, a scavare trincee.        Aveva grande rispetto per le persone,
                                    Molto interessante alla fine del libro una sezione dedicata a tutti i nomi citati da        La sua prima destinazione fu il 23°          Qui rimase fino all’aprile del 1945,         dopo quello che aveva visto fare, in
                                    Pietro, fornendo, per i militari, notizia del loro dislocamento perché questi scritti       Reggimento fanteria, terza compagnia         quando ci fu la ritirata dei Tedeschi        particolare alle donne e ai bambini”.
                                    “non riguardano solo Pietro e la sua famiglia, ma ‘contengono’ un’intera comunità”.         mitraglieri, di stanza a Gorizia. Una vita   verso Cracovia, spinti dall’avanzata dei
                                                                                                                         A.C.   di caserma normale, fino al 10 giugno        Russi. Costretti dai tedeschi a seguirli,                            Alessandra Cecchin

18 Comunità Nostra                                                                                                                                                                                                                                  Comunità Nostra 19
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