COMUNITÀ NOSTRA - Parrocchia di Salzano
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COMUNITÀ Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo in Salzano - VE www.parrocchiasalzano.it NOSTRA n.44 DICEMBRE 2018 ACCOGLIAMO IL VERBO ETERNO Il mistero del Natale è un bimbo! Forse oggi facciamo fatica a vederlo tra le mille luci, l’acquisto e l’attesa dei regali, la copiosità delle cene festose… Segue all’interno Comunità Nostra 1
DIO SI FA UOMO Resoconto del numero precedente (n° 43, ottobre 2018) NELLA NOSTRA CARNE UN BAMBINO “Comunità Nostra” continua a giungere A NOI È DONATO nelle famiglie della nostra parrocchia condividendo, con quanti si sentono C parte di essa, il camminare di questa nostra comunità. Il desiderio è che elebrare il Natale significa fatto prossimo all’uomo, così anche ad accostare quei tabernacoli viventi questa pubblicazione diventi sempre più strumento per crescere insieme, riconoscere che siamo fatti per la noi siamo chiamati a farci prossimi a che sono i poveri e le persone ferite I per conoscere la vita della nostra gioia. L’orizzonte umano spesso questo Dio che si cela nel cuore e nella dalla vita. Siamo chiamati a vivere l mistero del Natale è un bimbo! trattava appunto di Sodoma! chiesa, i sogni e gli sforzi di altre offuscato dalle nubi della sfiducia e carne dell’umanità povera e ferita. un pellegrinaggio di conversione persone… occasione d’informazione e Forse oggi facciamo fatica a vederlo Il mistero del Natale, di questo bambino dello sconforto, viene illuminato dalla È necessaria una profonda conversione imparando ad aprire le porte della di formazione come discepoli di Gesù. tra le mille luci, l’acquisto e l’attesa appena nato, ci insegna che non Un grazie particolare a quanti donano la certezza che Dio non resta spettatore del cuore che ci faccia realmente nostra vita a tutti coloro che sono dei regali, la copiosità delle cene dobbiamo aver paura della debolezza, loro testimonianza di vita direttamente o inerme della storia. Lui non si chiude accogliere il povero come sacramento schiacciati dalle tenebre della paura, festose… L’origine, il centro, l’orizzonte anzi, è proprio nella debolezza che Dio indirettamente, a quanti in diversa forma nell’indifferenza, ma si fa carne, si di Dio. Non si tratta di lasciarci guidare dell’ingiustizia, della violenza: gli collaborano perché ogni numero possa del Natale è un bambino appena nato. viene a visitarci: nella nostra debolezza fa uomo e si pone al nostro fianco. dalle emozioni del periodo natalizio in anziani soli, i carcerati dimenticati, essere realizzato. Sembra che Dio fin dall’inizio trovi Dio ci manifesta la sua Grazia (2 Cor Per illuminare di speranza la notte cui avvertiamo l’appello ad essere più le famiglie lacerate da divisioni, le piacere a scandalizzare l’uomo! 12,9), nella debolezza del povero Gesù ci dell’uomo, il Dio della vita ha scelto la buoni. Non fermiamoci a questo, ma donne abusate e ridotte in schiavitù, Un bambino è una persona viene incontro (Mt 25,31-46). collaboriamo con via della prossimità, ha scelto di essere cogliamo come nella carne del povero si gli emarginati, le persone che estremamente debole e fragile: Ciascuno di noi dovrebbe aspirare ad 1 euro! un Dio “in uscita”, una porta aperta per incarna la presenza di Dio che ci chiede sprofondano in qualche dipendenza, i totalmente dipendente degli altri, va essere il decimo di quei dieci giusti ciascuno. Ha scelto di abitare la nostra un cambiamento radicale nei nostri migranti inchiodati dall’indifferenza, nutrito, curato, difeso. che permettono di La redazione di Comunità Nostra vita. stili di vita. Siamo tutti poveri e tutti dal razzismo e dall’esclusione anche Il bambino appena nato salvare tutta la nostra desidera ringraziare quanti hanno Dio non disdegna di contaminarsi abbiamo delle ricchezze da condividere, attraverso norme che calpestano contribuito sia per la preparazione di non sa parlare, non Comunità perché… con la fragilità dell’uomo. È proprio ma è necessario che sappiamo lottare l’uomo, i malati, i disabili, i disoccupati, questa pubblicazione, sia per farla esprime un pensiero, gli altri nove ci sono arrivare nelle case. Per il numero del la prossimità di Dio ad essere la cifra contro tutte quelle forme di ingiustizia i giovani sfiduciati. non può fare niente di già e forse manco mese di giugno scorso (copie stampate fondamentale per riscoprire la fraternità che sono causa di tanta sofferenza e Il Natale ci chiede di metterci in utile per sé né per chi solo io per arrivare ca. 2.750) la spesa è stata di € 1.144,00. che ci unisce, e dare cittadinanza alla morte. cammino, di vincere le nostre pigrizie e Il contributo raccolto di € 1.250,60. gli sta attorno… Dio, ai fatidici dieci! Ed dignità di ogni uomo. È solo facendoci Credo, allora, che vivere il Natale ci di aprire il cuore. Un’umanità rinnovata Per il numero precedente, come Colui che è senza inizio, essere quel decimo in è possibile notare, siamo riusciti a prossimi dell’uomo concreto che ci vive chieda di essere uomini e donne “in dalla forza della prossimità è un sogno che è onnipotente, la fondo non è difficile. coprire le spese. Contiamo sempre a fianco, che potremo dare forma e vita uscita”, capaci di mettersi in cammino realizzabile con l’aiuto dell’Emmanuele, Parola, il Salvatore Basta immergersi nel sul senso di responsabilità di quanti al grande sogno di un mondo migliore, per andare incontro al Signore che il Dio con noi. sanno apprezzare e valorizzare questo dell’Umanità, entrando mistero del Natale, di una comunità dove ciascuno viva viene, per lasciarci riscaldare il cuore. strumento, semplice ma importante, di nella Storia degli cioè accogliere la scambio e di comunicazione all’interno il diritto ad una vita piena, il diritto Siamo chiamati anche a noi a metterci don Davide Schiavon uomini diventa proprio propria debolezza della nostra comunità. L’invito, come alla libertà e alla gioia. Come Dio si è in cammino e ad andare a Betlemme, direttore Caritas Tarvisina un bambino appena non come la causa dei sempre, è a consegnare quanto ciascuno decide di donare all’incaricato che passa nato: piccolo, indigente, nostri stress, ma come per le case. assoggettato, inutile! il luogo benedetto Il giusto preludio nel quale Dio ci ama dell’uomo appeso sulla croce. e gli altri ci possono stare più vicini. Hanno collaborato per la realiz- Questo mistero ci può scandalizzare, Ci fossero a Salzano questi dieci giusti zazione di questo numero: farci paura, destabilizzare la nostra idea che fanno vivere tutta la Comunità! Io Direttore responsabile: Claudio di Dio (la nostra fede) o forse possiamo sono convinto che ci siano, anzi, che Pasqualetto Editore: mons. Paolo Cargnin semplicemente rimuoverlo. ce ne siano molti di più, per questo In redazione: mons. Giulio Zanotto, In questi mesi ho colto la preoccupazione continuiamo il nostro cammino di don Luca Schiavon, Alessandra Cecchin, di tante persone riguardo alla nostra Chiesa fiduciosi! Claudio Pasqualetto, Franco Minto, Comunità: c’è sempre meno gente che Quest’anno abbiamo scelto di mettere Jacopo Masiero, Gioele Favaretto, Elia Corvaglia, Riccardo Lamon. viene a messa, sempre meno persone ancora al centro la Parola di Dio perché Progetto grafico: Jacopo Masiero disposte a impegnarsi nei servizi in da essa nasca la nostra Comunità Immagini: Gioele Favaretto (copertina), parrocchia, ci sono ormai solo persone di discepoli di Gesù. Sarà bello in Gruppo Amici (p. 2), Pierluigi Centenaro anziane, dovremmo fare tante iniziative questo Natale metterci in ascolto di (p. 9), Silvio Berti (p. 16) significative e attraenti ma ci mancano questo Verbo eterno che si fa bambino Registrazione al Tribunale di Venezia - le risorse umane e materiali… In uno appena nato, incapace di parlare: è il Registro Stampa - n° 23 del 19/11/2009 strano dialogo tra Abramo e Dio, sorprendente modo di parlare di Dio! (Num. R.G. 2807/2009) dall’alto di una rupe in cui potevano Buon Natale a tutti! Stampato nel mese di dicembre 2018 osservare la città di Sodoma, al Signore da: Tipografia Eurooffset: via Rialto, 108 sarebbero bastati solo 10 giusti per - Martellago (VE) - 041.5030384 per la salvare quella città (Genesi 18,32). E si mons. Giulio Zanotto Parrocchia di Salzano. 2 Comunità Nostra Comunità Nostra 3
TESTA E CUORE PER ESSERE #01 | DA SALZANO A... LONDRA CITTADINI DEL MONDO // VIVERE IN UNA GRANDE Abbiamo deciso di raccontare che siamo una Comunità aperta ed abbiamo chiesto di CITTÀ // raccontarlo ad alcuni giovani che da qualche mese o da qualche anno vivono, studiano, lavorano lontano da Salzano A C arissima Comunità di Salzano, volte rischiamo di ritrovarci con una grande confusione Ecco perché anche noi, come Comunità Nostra, abbiamo sono Giulia e il 3 gennaio 2017 mi sono trasferita a in testa. Nel nostro immaginario, oggi, vediamo come deciso di raccontare che siamo una Comunità aperta, Londra per intraprendere un dottorato di ricerca della migranti il popolo delle barche e delle tragedie nel realmente globalizzata con la testa ed il cuore. Ed abbiamo durata di quattro anni presso la University College London. sud del Mediterraneo. Un fenomeno che tocca casa nostra. chiesto di raccontarlo ad alcuni giovani di questa nostra L’opportunità si presentò un po’ di sorpresa ma senza dubbi Abbiamo rimosso il boat people asiatico di qualche decennio Comunità che da qualche mese o da qualche anno vivono, sarebbe stata un’avventura da non lasciarsi sfuggire. Quando fa, anche se una parte di quelle sfortunate persone era stata studiano, lavorano lontano da Salzano, portando la loro sono arrivata, i luminosi addobbi natalizi erano ancora appesi accolta in Italia con grande solidarietà. E non ci ricordiamo esperienza, il loro entusiasmo ma anche facendo tesoro dello ad accogliermi ed ho potuto assaporare il vivere in una grande più, forse, neppure di quando, in tempi più recenti, erano gli straordinario patrimonio umano che incontrano. Leggerete città. albanesi a volersi trasferire in Italia attratti dalle immagini le loro testimonianze in questo e nei prossimi numeri del Con i suoi 9 milioni di abitanti, Londra sembra un piccolo di benessere che arrivavano loro dai canali televisivi. Eppure, nostro giornale, ma cercate di andare oltre le righe. Lasciare mondo, con persone da ogni continente, cultura e religione. siamo stati e siamo un popolo di migranti. Anzi, il nostro oggi il comodo salotto di casa e la cucina di mamma sicuramente Ciò che colpisce è il rispetto e l’apertura alla diversità: chiese felice Nordest è stato nel secolo scorso uno dei bacini più non è stato facile, ci sono situazioni nuove da affrontare, protestanti, cattoliche e ortodosse, moschee e sinagoghe importanti per fornire braccia, che spesso hanno rivelato di sfide da cogliere, sacrifici da fare, soddisfazioni da cercare. vengono animate ogni settimana da credenti che mantengono essere anche menti imprenditoriali brillanti, alle Americhe, E non dimenticate, leggendo questi “reportage”, che dietro viva la loro fede. al resto d’Europa e fino alla lontana Australia. a tutto restano sempre testa e cuore, che devono essere Anche la comunità italiana è molto numerosa, basti pensare E se provassimo, invece, ad inquadrare tutto questo sotto il aperti, capaci di andare oltre il facile rifugio delle comodità e che Londra è la quinta città italiana più grande, ovvero ci cappello di un termine diverso, che suona almeno in parte dell’individualismo. Scoprirete che abbiamo degli straordinari sono più italiani a Londra che a Genova; quindi ci si sente meno negativo, come “globalizzazione”? Forse, a ragionarci ambasciatori della nostra Comunità sparsi nel mondo e sarà a casa preparando le lasagne e il tiramisù per le cene con gli su, la prospettiva cambierebbe radicalmente. Globalizzazione un aiuto anche per tutti noi, perché guardiamo oltre la nostra amici. Poi, per non perdere le buone abitudini, sono stata non vuol dire solo ricevere via Amazon in un paio di giorni piazza, la nostra filanda, il nostro parco, perché superiamo accolta come capo lupetti nel gruppo scout 211 North London, l’ultimo modello di telefonino cinese, vuol dire pensare gli stereotipi dell’accoglienza/beneficenza piuttosto che della esperienza che mi permette di far parte di una comunità ed agire in ogni angolo del pianeta come se si fosse in casa globalizzazione consumistica, abbattendo i nostri confini locale e di conoscere i miei vicini di casa, che altrimenti nostra. E ci vogliono testa e cuore, così come nel trattare mentali e comprendendo che tutto questo non è l’esperienza rimarrebbero sconosciuti. Essendo una città turistica, molti senza pregiudizi il problema/opportunità dei migranti. Testa di pochi, ma la straordinaria opportunità che tutti, veramente amici e conoscenti sono passati a trovarmi: se non l’avete e cuore che devono essere aperti, affacciati sul mondo, non tutti, possiamo e dobbiamo cogliere. ancora fatto, vi aspetto! sul giardino di casa, perché solo questo può contribuire Per condurre degli esperimenti, ho anche vissuto quattro veramente a farci crescere tutti. C.P. mesi in Cina in un’altra grande città, Wuhan. Per essere un Paese in cui la religione è poco diffusa, è stato provvidenziale trovare una chiesa cattolica con una messa domenicale in inglese o francese. Sono stati mesi molto interessanti, ma questa è un’altra storia. Ai giovani dico: “Partite!”, che il mondo è pieno di luoghi da scoprire e avventure da vivere. L’affetto che si prova per i luoghi di casa come Salzano e soprattutto per le persone, sono però un incentivo per progettare, in futuro, di tornare. Con affetto, Giulia Trabacchin AI GIOVANI DICO: “PARTITE!”, IL MONDO È PIENO DI LUOGHI DA SCOPRIRE E AVVENTURE DA VIVERE 4 Comunità Nostra Comunità Nostra 5
#02 | DA SALZANO A... DERRY E BRUXELLES AC: UNA SETTIMANA // DON'T STOP ME NOW // PER CONDIVIDERE E CRESCERE NELLO SPIRITO DI GRUPPO E DI SERVIZIO Educatori e giovani di Azione cattolica a conclusione dell’estate I hanno vissuto insieme per alcuni giorni, divertendosi e formandosi l 2017 per me è stato l'anno della con la Repubblica d'Irlanda, ricca di provocando 14 morti e ferendo una D scoperta. Il viaggio come fuga ed parchi, chiese, storia e immancabili e decina di persone. esplorazione, un tuffo nell'ignoto tipici pub. Sotto il dominio inglese, in Questo massacro, che ha avuto le opo un’intensa estate, noi educatori e giovani di di ritornare a casa, alla routine quotidiana, arriva troppo in solitaria. Non potevo sapere che questo contesto si respira forte l'aria e strade di Derry come teatro di scontro, Azione cattolica sentivamo il bisogno di ritrovarci presto, quando si avrebbe ancora voglia di stare insieme l'oceano che mi avrebbe inghiottito non la voglia di indipendenza, un distacco è tuttora commemorato, contribuendo e condividere le esperienze vissute. Quale altra nonostante i nostri letti comodi ci mancassero molto, ma mi avrebbe più lasciato. dalla Regina che ha solo sfiorato quei anche a rendere la città meta di migliore idea ci poteva essere se non quella di ripartire con questo non fa altro che alimentare la nostra voglia di rivivere L'Oceano Atlantico per la precisione. territori. numerosi turisti. Sono lì presenti una settimana comunitaria? Il 31 ottobre scorso, nella Casa momenti come questi. Momenti che sicuramente gustiamo Grazie al progetto Garanzia Giovani Questo contrasto viene poi assorbito infatti: un museo, diversi memoriali della comunità, abbiamo dato il via a questa cinque giorni di ogni anno durante la festa dell’Adesione, l’8 dicembre, della Regione Veneto, nell'aprile dello e trasposto nella cittadinanza anche per le vittime, molti murales che vita comune vissuta al massimo tra momenti di condivisione, occasione per noi educatori, per i ragazzi, per gli adulti e le scorso anno son stato catapultato, come intolleranza religiosa tra cattolici ricordano gli anni del conflitto armato molto spesso attorno ad un tavolo o in cucina, di preghiera famiglie di ritrovarci tutti assieme, vivere una giornata in infatti, in Nord Irlanda per 5 mesi. e protestanti, questi ultimi sono infatti e, impossibile da trascurare, la famosa con “l’aperitivo dello Spirito”, di studio, divertimento e convivialità e allegria, e rinnovare la nostra adesione alla Tra scenari naturalistici incantevoli, mal visti dalla maggior parte della scritta apposta proprio all'entrata della formazione. Come lo è stata per noi la testimonianza di Sergio grande famiglia dell’Ac. pecore e capre a più non posso, distese popolazione che è cattolica. Un assaggio città "You are now entering Free Derry", Zorzi, ex giocatore di rugby della Benetton Treviso e ora, con di prati verdi infiniti e fiumi di birra, di questo astio lo presenta da subito Stai entrando nella Derry Libera, una la sua accademia, allenatore e formatore, che ci ha spiegato Angela Carraro letteralmente, ho iniziato a scoprire e il nome della città: Londonderry per i sezione della città che dal '69 al '72 era l’importanza del lavoro di squadra. La bellezza del rugby sta conoscere il bello del viaggiare. protestanti e Derry per i cattolici, non stata chiusa alle autorità britanniche e proprio qui: difficilmente si può raggiungere la linea di meta Quando si esce dal proprio orticello, è così difficile trovare per strada infatti controllata dai cittadini nordirlandesi. da soli ma è più facile con l’aiuto dei propri compagni; chi da soli, per una bella fetta di tempo, insegne della prima cancellate per Malgrado tutto il paesaggio e il clima sta al tuo fianco ed è lì pronto a sostenerti, chi ti sprona a si scopre appunto che c'è dell'altro, metà. Nel paesino sono inoltre presenti irlandese sono qualcosa di unico. dare di più nonostante la fatica, chi ti trasmette la passione, molto altro da conoscere. Persone da due cattedrali appartenenti una ad un L'esperienza all'estero dell'anno scorso, la tenacia e la gioia di arrivare in fondo e schiacciare la palla incontrare, luoghi, e non solo, di cui ramo e una all'altro del cristianesimo: mi ha colpito così profondamente che sotto i pali. Per noi educatori è stata quindi l’occasione per innamorarsi. cattedrale di Sant'Eugenio e cattedrale questo, che è sulla fase conclusiva, ricordarci l’importanza di essere un gruppo, rafforzando Il viaggio di Nicola Pavan (ogni tanto di San Colomba. mi ha portato a vivere per 2 mesi a quindi i legami d’amicizia, conforto e affetto che ci uniscono, mi piace chiamarmi in terza persona, I contrasti maggiori, fomentati dall'IRA, Bruxelles e a intraprendere numerosi e la bellezza dei valori che testimoniamo ai ragazzi e a voi no? Inoltre non trovavo il modo partono dagli anni '50 e arrivano fino viaggi in Germania, dove attualmente giovanissimi dell’Ac. Come dice un noto proverbio “prima il per presentarmi) è iniziato poco dopo ai '90. Da menzionare nei Troubles studia la mia ragazza. dovere e poi il piacere”, beh in questi cinque giorni non sono la laurea triennale in Comunicazione a ("problemi", in inglese), il Bloody Mi trovo ora a incoraggiare decine mancate le occasioni per divertirsi: cene allargate ad amici Verona, tanta indecisione su cosa fare Sunday, la Domenica di sangue nel di ragazzi a vivere delle esperienze e altri giovani adulti di Ac tanto da ritrovarci a cucinare poi, troppi sogni nel cassetto ed ecco 1972 durante la quale, in una marcia "fuori bordo", le quali fanno crescere e 60 coscette di pollo, cineforum con pop-corn o cioccolate che tra le mani mi capita l'occasione dei cittadini, un gruppo di soldati permettono di aprire gli occhi. Sbattere calde, serata al Bowling e le immancabili partite a carte fino perfetta, Derry. inglesi, provocati da dei ragazzini che contro i limiti del luogo in cui si vive a tarda notte. Come tutte le belle ed intense esperienze, l’ora Derry, in Irlanda del Nord, è una scagliarono delle pietre, ha iniziato a e cercare di prendere spunto da altri piccola cittadina molto vicina al confine sparare con armi da fuoco sulla folla, vissuti in prima persona. O al contrario ritenersi fortunati per ciò che si ha e si vive (la buona pizza manca sempre tanto, ovunque). Un luogo aperto, alle culture, è sicuramente meglio di uno chiuso, lì l'orizzonte non ha confini. Non ho nessuna voglia di fermarmi. Don't stop me now. Con affetto, Nicola Pavan NON HO NESSUNA VOGLIA DI FERMARMI. DON'T STOP ME NOW 6 Comunità Nostra Comunità Nostra 7
L’ESPERIENZA DELLE COMUNITÀ IL PRIMO DI TUTTI FAMILIARI DI EVANGELIZZAZIONE I COMANDAMENTI È “ASCOLTA” “Quello che serve è parlare e comunicare con franchezza e libertà, “ECCO IO FACCIO NUOVE TUTTE LE COSE”(AP 21,5) andando oltre i tatticismi, le mode, i luoghi comuni” dice il Papa Q U uella delle Cfe (Comunità familiari di evangelizzazione) è un’esperienza na comunità cristiana è tale se trova fondamento, unità e comunione iniziata con don Paolo Cargnin nel 2009 e che continua oggi con un respiro nell’ascolto della Parola di Gesù e della Scrittura, così come avvenne Lo scopo è quello di più grande, all’interno della collaborazione pastorale con le parrocchie di per i primi discepoli che si trovarono ad essere comunità al seguito del riportare nelle case un Robegano e Scorzè. Maestro, accogliendone l’annuncio, l’insegnamento e l’esempio. E così è avvenuto momento di preghiera Le Cfe nascono dall’idea di don Renzo Bonetti e della Fondazione Mistero Grande anche per il popolo della prima alleanza, Israele, che si è formato e ha trovato la (www. misterogrande.org) e sono presenti in molte diocesi d'Italia e fuori Italia. Si sua identità nell’ascolto della Parola di Dio, affidata ad Abramo, a Mosè, ai profeti e di condivisione della tratta di piccole comunità che si riuniscono in una casa ed hanno come guida una e contenuta nelle Sante Scritture. Parola che sia semplice, coppia di sposi, che svolge questo servizio in virtù della grazia del sacramento del D’altra parte, è proprio la Parola di Dio a dare senso e significato alla vita concreto e capace di matrimonio e su mandato del parroco. Lo scopo è quello di riportare nelle case un comunitaria, alle celebrazioni, alle liturgie e ai Sacramenti. entrare nelle pieghe momento di preghiera e di condivisione della Parola che sia semplice, a portata Per tali ragioni la parrocchia di Salzano ha messo in cantiere anche quest’anno, e nelle fatiche della di tutti, ma soprattutto concreto e capace di entrare nelle pieghe e nelle fatiche da ottobre ad aprile, un itinerario con cadenza mensile fatto di incontri che hanno della quotidianità di ciascuno, portando ristoro, fiducia nell’indomani e gioia di l’obiettivo di stimolare e rafforzare un sincero atteggiamento di ascolto da parte quotidianità di ciascuno. vivere. È veramente possibile tutto ciò? Si, perché al centro di ogni incontro c’è di ciascuno e della comunità tutta intera. Il significativo titolo generale è “Dalla solo un Ospite speciale, il Signore Gesù vivo e presente in mezzo a noi. La sua Parola la comunità”, quasi a indicare una direzione condivisa per i cammini di presenza viva si percepisce attraverso la condivisione della preghiera di lode e fede personali e per i percorsi dei vari gruppi parrocchiali, sotto la guida dello ringraziamento in cui ciascuno riconosce con semplicità quanto il Signore ha Spirito. operato nella quotidianità di ciascuno. Grandi sono le meraviglie che si scoprono, Una parte di questi incontri cercherà di approfondire la dimensione dell’ascolto, un tesoro spirituale immenso che ci si dona in un clima di rispetto e riservatezza. attraverso quattro testimonianze-annuncio in stile biblico, di altrettanti uomini L’ascolto di un brano della Parola, il commento da parte del parroco e una e donne che vivono con particolare intensità la loro ricerca di fede. A questa breve condivisione di quanto suscitato in ciascuno sono il momento centrale prima proposta se ne affianca una seconda, che arricchisce e completa il percorso dell’incontro. È questo il tempo in cui davvero si percepisce Gesù-Parola complessivo, ed è costituita da tre incontri realizzati completamente “in casa”, vivo e presente oggi in mezzo a noi. Non è necessario prepararsi a casa prima nel corso dei quali sarà commentato e affrontato il capitolo 18 del Vangelo di dell’incontro, ma semplicemente è sufficiente far scendere la Parola ascoltata nel Matteo, che contiene un grande discorso di Gesù sul tema della comunità e della proprio cuore e lasciare che con verità emergano i pensieri che essa ha suscitato, vita comunitaria. qualsiasi essi siano. Vi è la libertà di condividere o meno quanto meditato. A chi sono rivolti questi incontri? Naturalmente a tutti coloro che sono in ricerca, Quanto ciascuno condivide ha sempre un incredibile sapore di autenticità e di che sono impegnati a nutrire il proprio cammino di fede con l’ascolto della Parola vita vera. La Parola ascoltata si riflette nella nostra storia personale e nella nostra come stimolo alla propria sequela e testimonianza; più in particolare, però, vita interiore e ci aiuta a sciogliere molti nodi che spesso ci frenano nel vivere la proposta è rivolta a tutti coloro, uomini e donne, giovani e adulti, che nella pienamente il nostro essere cristiani. Con meraviglia accogliamo ogni settimana comunità sono impegnati in cammini di crescita o in esperienze di servizio e di questo dono molteplice: una Parola viva, oggi più che mai, prima meditata nel condivisione delle responsabilità pastorali. silenzio del nostro cuore e poi gustata anche attraverso la voce dei fratelli, a cui Solo nell’ascolto della Parola che, come dicevano i rabbini, “sporca le mani” (cioè sicuramente ha parlato in maniera diversa e unica. lascia sempre un segno indelebile), ognuno di noi accoglie dei semi di luce che L’incontro, che dura mediamente un’ora, si conclude con una preghiera di possono rendere brillante la nostra vita portando benedizione a noi e ai fratelli intercessione a largo respiro in cui ciascuno liberamente propone una preghiera che incontriamo sulle strade del mondo. che porta nel cuore per situazioni difficili, amici, conoscenti, la comunità, i nostri sacerdoti, le famiglie o anche per se stesso. L’esperienza è aperta a chiunque, non solo alle coppie, in qualsiasi momento della propria vita. Le comunità familiari a Salzano sono tre e in questi anni abbiamo continuato a ritrovarci ogni martedì. Come coppie di sposi a cui è stata data l’opportunità di aprire le proprie case a questa nuova esperienza di comunione, DALLA PAROLA ALLA COMUNITÀ sentiamo di dover ringraziare infinitamente il Signore per questo dono ricevuto Prossimi incontri e per le tante persone finora incontrate. Portiamo nel cuore il desiderio che Venerdì 11 gennaio, 20.30 Venerdì 15 marzo, 20.30 l’esperienza possa crescere e contagiare nuove famiglie! “La comunità, da voci dissonanti a “La Comunità cresce con l’ascolto”. sinfonia” (Matteo 18,15-20) Madre Michela Porcellato. Giuseppe e Katia Chiesetta della casa della comunità. Chiesa parrocchiale. Enrico e Silvia Rino e Anna Venerdì 15 febbraio, 20.30 Venerdì 5 aprile, 20.30 “Un perdono senza limiti” (Matteo “Ascoltare il Risorto”. 18,21-35) Giuseppe Florio. Foto 1: incontro con Daniel Attinger, Chiesetta della casa della comunità Chiesa parrocchiale Foto 2: incontro con Antonella Anghinoni Foto 3: incontro con Elide Siviero 8 Comunità Nostra Comunità Nostra 9
OLTRE IL SINODO 2018 GIOVANI, FATE DELLA VOSTRA VITA UN CAPOLAVORO Le 7 parole chiave emerse dal documento finale del Sinodo sono: Per un anno abbiamo accompagnato la preparazione e lo svolgimento 1. ASCOLTO di questo importante evento. Questa rubrica si chiude ma lo spazio dedicato In un mondo dove i giovani vengono presi sempre meno ai giovani continua! in considerazione, essi chiedono di essere ascoltati con empatia. Desiderano che le loro opinioni vengano prese in considerazione in maniera tale da diventare parte attiva della D vita della Chiesa; a poche settimane si è chiusa la XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento 2. ACCOMPAGNAMENTO vocazionale”. Nel periodo di attesa e preparazione, lungo il quale la Chiesa Oggi più che mai i giovani hanno bisogno di essere accompagnati ha voluto mettersi in una posizione di ascolto, ciascuno di noi si sarà sicuramente dalla Chiesa a livello: spirituale, psicologico, formativo, posto la domanda: “Ma è davvero possibile un sinodo che non sia solo sui giovani familiare e vocazionale. Mantiene un ruolo centrale su questo ma anche dei giovani?”. Effettivamente, anche se le testimonianze dei giovani aspetto la famiglia, in quanto primo luogo di formazione per i portate in aula sono state parecchie, l’assemblea sinodale è composta da circa ragazzi; duecento vescovi e da alcuni esperti e, perciò, il documento finale Instrumentum Laboris non è stato di certo scritto da dei giovincelli. Tuttavia è agli occhi di tutti 3. CONVERSIONE che, sin dal lancio del Sinodo da parte di Papa Francesco, la Chiesa universale abbia Termine citato più volte all’interno del documento, parlando voluto mettersi in discussione a proposito delle proprie capacità di rapportarsi con di: conversione rispetto alle minoranze di cristiani esposte le nuove generazioni e di rispondere alle loro attese. Lo stesso Santo Padre, durante alla violenza, conversione sistemica nell’ambito educativo e il suo discorso al termine dell’assemblea sinodale, afferma: “Il risultato del Sinodo conversione ecologica; non è il documento. Noi [rivolgendosi alla commissione] l’abbiamo fatto; noi l’abbiamo studiato, l’abbiamo approvato. Adesso lo Spirito dà a noi il documento 4. DISCERNIMENTO perché lavori nel nostro cuore. Siamo noi i destinatari del documento, non la gente Va offerto alle giovani generazioni come strumento di ricarica di fuori. Sì, magari aiuterà tanti altri, ma i primi destinatari siamo noi”. che li renda capaci di fare la scelta giusta, non preferendo In questo è stato sicuramente anche un Sinodo “dei” giovani in quanto le tantissime sempre la via più facile; testimonianze raccolte nella fase di preparazione, attraverso il questionario e le diverse iniziative delle chiese locali, sono state essenziali e determinanti per la 5. SFIDE sua buona riuscita. Con le loro testimonianze i giovani hanno voluto riportare la Le sfide che un giovane si trova davanti ogni giorno sono situazione di precarietà della loro vita e la forza di vivere il cristianesimo in una innumerevoli. Per questo il documento chiede di tutelarli società liquida che li rende fragili, non solo nei legami con gli altri, ma anche nel attivando dei percorsi che permettano loro di superare questi profondo di loro stessi. Perché oggi siamo in crisi d’identità? Perché siamo in crisi ostacoli; vocazionale. Specialmente da giovani possiamo avere tanti sogni, tuttavia il loro raggiungimento è soggetto a numerose condizioni che non possiamo controllare 6. VOCAZIONE direttamente. Vi è quindi tanta incertezza attorno alla possibilità di raggiungere Apre ad un’analisi del concetto non solo come scelta di vita i propri sogni. Cosa fare allora della propria vita per non buttarla, per viverla in in rispetto a una chiamata, ma vocazione per esempio intesa pienezza e per farne un capolavoro? Qui si capisce l’acutezza di Papa Francesco come la bravura in un determinato abito. Inoltre, riflette su un nell’aver voluto inserire nel tema anche il discernimento vocazionale, forse una rinnovamento delle vocazioni sacerdotali e di vita consacrata. parola fuori moda ma allo stesso tempo estremamente attuale. 7. SANTITÀ Il documento si conclude con una riflessione su questo termine poiché la giovinezza viene vista come “un tempo per la santità” ed essa va proposta come “orizzonte di senso accessibile a tutti”. I giovani devono prendere in mano la loro vita per farne una cosa meravigliosa. 10 Comunità Nostra Comunità Nostra 11
BILANCIO / Periodo da 1.11.2017 a 31.10.2018 GRAZIE, SIGNORE, PER I TUOI DONI: LA SCUOLA DELL’INFANZIA S SI PREPARA AL NATALE i rendono note, attraverso il prospetto analitico fatta la manutenzione necessaria. Sono stati acquistati altri sotto esposto, le entrate e le uscite relative ai due banchi, in aggiunta e a completamento di quelli già mesi da novembre 2017 a tutto ottobre 2018. Nel installati nel 2017 in chiesa. È stato eseguito un intervento L periodo considerato sono stati effettuati vari interventi di importante sulle campane, da parte della ditta specializzata. manutenzione straordinaria su immobili di proprietà della Per quanto riguarda le entrate della parrocchia, si riscontra a scuola dell’infanzia paritaria per l’attesa. Abbiamo anche vissuto parrocchia, in particolare è stato sistemato il tetto dell’edificio una diminuzione. Se mettiamo a confronto i dati degli anni “Mons. G. Menegazzi” si un momento di preghiera con tutte le adibito a spogliatoi del campo sportivo parrocchiale e messo precedenti si nota subito che le offerte in chiesa continuano a sta preparando al Natale, famiglie il 5 dicembre, condiviso nella l’intonaco a tutto un lato esterno, sono stati ultimati i lavori ridursi mentre aumentano sempre più i bisogni e le richieste concentrando le attività sulla gioia e serenità. di sostituzione delle caldaie del Centro Sociale e della di aiuto. Creazione. In questo periodo con Colgo l’occasione di ricordare quattro Casa della Comunità ed è stata messa una nuova guaina e Quest’anno la nostra parrocchia ha avuto un lascito i bambini stiamo lavorando sul date molto importanti per la nostra ricollocati i coppi sul tetto dei locali che ospitano le cucine importante, che ha consentito l’estinzione anticipata di un concetto di gratitudine. Il Natale è la struttura: il giorno 13 gennaio la scuola utilizzate dall’associazione Noi. mutuo contratto con l’Istituto Regionale Ville Venete per i Gratitudine con la G maiuscola che si sarà aperta al pubblico, e le iscrizioni Altre importanti spese sono state sostenute per l’installazione lavori di restauro della canonica, potendo così usufruire di collega al concetto di Salvezza con la per l’anno scolastico 2019/2020 di un nuovo impianto audio per il coro della Chiesa, sono uno “sconto” consistente. Anche quest’anno, la parrocchia S maiuscola, per accogliere Gesù che verranno svolte nelle giornate 23 state inoltre sostituite le finestre del secondo piano del ha promosso lo svolgimento di eventi culturali organizzando, viene. Essere grati al Signore perché gennaio dalle ore 8 alle 11.30, il 24 e Centro Sociale; per quest’ultimo lavoro è stato pagato solo in collaborazione con l’associazione culturale Tempo e la vita è un dono e provare questo il 25 gennaio dalle ore 9 alle 11.30. un acconto pari al 30% della spesa. È stato riparato il tetto Memoria, alcune serate di parole e musica nel complesso sentimento significa desiderare ciò che della chiesetta nel cimitero di Salzano; la spesa conseguente monumentale della chiesa e di villa Combi. abbiamo, pazientando e ringraziando Jenny Mazzucato verrà imputata al prossimo bilancio. È stata effettuata Un grazie a quanti danno il loro contributo per il l’annuale manutenzione degli impianti di riscaldamento, di sostentamento della parrocchia. tutti gli estintori e dell’impianto di videosorveglianza. Anche I NUOVI FIGLI DI DIO Il Consiglio parrocchiale l’organo Mascioni della chiesa è stato controllato ed è stata per gli affari economici LA CASA DI RIPOSO 28 - Rossetti Asia ENTRATE - GESTIONE ORDINARIA USCITE - GESTIONE ORDINARIA APRE LE PORTE AI NUOVI di Paolo e Manente Giulia 29 - Ragazzo Ilaria VOLONTARI di Federico e di Naritti Elena OFFERTE IN CHIESA € 53.369,98 SPESE PER IL CULTO € 3.552,30 30 - Rossato Gaia OFFERTE DA MATRIMONI, BATTESIMI, ECC. € 18.191,50 SPESE PER IL SOSTEGNO DEI SACERDOTI € 3.048,00 di Gabriele e di Dainese Romina I RICAVATO DA PESCA BENEFICENZA. € 8.973,10 ALTRE REMUNERAZIONI (ORGANISTA E ALTRI) € 5.330,00 31 - Sergio Gabriel l volontariato rappresenta una realtà consolidata ed una risorsa importante di Angelo e di Busato Mirella CANDELE VOTIVE € 11.667,60 MANUTENZIONE ORDINARIA € 44.627,57 per la nostra Casa di riposo “Don Vittorio Allegri”. I volontari, dedicando un 32 - Migatta Diego REDDITI DA TERRENI O FABBRICATI € 12.820,00 LUCE, ACQUA, GAS € 25.020,04 di Diego e Muffato Roberta po’ del loro tempo ai nostri anziani, offrono un sostegno per la realizzazione IMPOSTE, TASSE, ASSICURAZIONI € 18.689,31 33 - Frizzon Tommaso LASCITO € 55.000,00 di uscite sul territorio, feste in struttura, attività ricreative e laboratori, sostegno COMUNITÀ NOSTRA E STAMPA CATTOLICA € 8.249,20 di Mattia e di Simionato Claudia BUSTA ANNUALE € 10.815,00 spirituale, attività individuali. 34 - Libralato Penelope Margherita UFFICIO PARROCCHIALE E TELEFONO € 6.337,77 QUARTESE € 1.435,00 La casa di riposo di Salzano è lieta di accogliere nuovi volontari che abbiano voglia di Sebastiano e di Rigo Sofia OFFERTE STRAORDINARIE E VARIE € 25.220,06 SPESE STRAORDINARIE E VARIE € 15.457,77 di trascorrere un po’ del loro tempo in nostra compagnia. Mercoledì 30 gennaio 35 - Simionato Samuele COMUNITÀ NOSTRA E ALTRE PUBBLICAZIONI € 6.476,80 CARITAS € 18.592,76 alle ore 17 ci sarà un incontro di presentazione rivolto a tutti coloro che vorranno di Marco e di Boschin Eleonora CONTRIBUTI VARI € 6.200,00 ESTINZIONE MUTUO RESTAURO CANONICA € 116.500,00 unirsi al nostro gruppo del volontariato. È gradita l’iscrizione entro il 25 gennaio. 36 - Busato Iris OFFERTE PER UTILIZZO STRUTTURE PARROCCHIA € 5.372,00 TOTALE € 265.404,72 Vi aspettiamo numerosi! Per maggiori informazioni e per le iscrizioni, contattare di Mattia e di Rodica Rotaru telefonicamente il Centro Servizi “Don Vittorio Allegri” onlus di Salzano: 37 - Lamon Maddalena FOTOVOLTAICO € 16.752,59 di Christian e Brunello Stefania 041437500. PRELIEVO DA BANCA € 39.580,39 38 - Albanese Noemi OFFERTE PER LA CARITAS € 2.163,00 di Stefano e di Pellizzon Michela www. 39 - Ballico Leonardo TOTALE € 274.037,02 di Massimo e di Corò Elisa cdrsalzano.it 40 - Ragazzo Vittoria DIFFERENZA POSITIVA € 8.632,30 di Fabio e Gola Elisabetta 41 - Crivellaro Vittoria ENTRATE NON DESTINATE ALLA PARROCCHIA (ANNO 2018) USCITE NON DESTINATE ALLA PARROCCHIA ANNO 2017 di Samuele e Meriano Veronica UN POSTO A TAVOLA / UN PANE PER AMORE DI DIO € 2.144,20 UN POSTO A TAVOLA / UN PANE PER AMORE DI DIO € 1.730,60 42 - Donadel Greta di Oscar e Giuriato Ilenia PROGETTO GEMMA € 3.444,50 PROGETTO GEMMA € 2.887,50 43 - Franzoi Cristian PER LA CARITÀ DEL PAPA € 410,00 PER LA CARITÀ DEL PAPA € 830,00 di Matteo e Pesce Federica PRO MISSIONI/INFANZIA MISSIONARIA € 2.054,00 PRO MISSIONI/INFANZIA MISSIONARIA/CLERO IND. € 1.654,50 44 - Franzoi Leonardo SEMINARIO/UNIVERSITÀ CATTOLICA/TERRA SANTA € 1.132,00 SEMINARIO/UNIVERSITÀ CATTOLICA/TERRA SANTA € 1.131,00 di Matteo e Pesce Federica INSIEME PER ANDREA € 100,00 PROPAGANDA FIDE/PASTORALE DIOCESANA €- 45 - Zorzetto Gioia INSIEME PER ANDREA (anno 2018) € 100,00 di Marco e Zancanella Celine TOTALE € 9.284,70 TOTALE € 8.333,60 12 Comunità Nostra Comunità Nostra 13
LA MUSICA ACCORCIA LE DISTANZE E ARRICCHISCE LE RELAZIONI: GEMELLI CON VALENCIA LE CAMPANE I CON IL BAVAGLIO l Coro liturgico è stato invitato dal 4 al 7 agosto, a “La mia casa è la tua casa - Mi casa es tu hogar en”. Valencia, dalla parrocchia di San Lorenzo e dal Coro La visita alla città, alla scoperta di luoghi, bellezze e, perché Laudatio San Lorenzo per un incontro di canto e di no anche leggende e storie affascinanti. preghiera. Come quella legata al sacro calice appartenuto a Gesù Lettera aperta di un parrocchiano che ricorda il senso delle campane, un Una proposta inattesa e accolta da subito con entusiasmo durante l’ultima cena e custodito in cattedrale che ispira la tempo, quando la vita contadina era scandita da questo suono sia da parte di chi poi ha potuto partecipare, sia da parte visita di moltissimi fedeli (Giovanni Paolo II e Benedetto di chi per vari motivi è rimasto a casa continuando però a XVI lo hanno usato durante celebrazioni o in occasioni Q sostenere e ad augurare un “buon viaggio e buon canto”. speciali). uando gli anziani si ritrovano in piazza, dopo i convenevoli, cominciano Così in nove siamo partiti per Valencia per un gemellaggio Il momento musicale del concerto organizzato per subito: “Ti ricordi…?”. E ritornano ai vecchi tempi. Come faccio anch’io ed un incontro di voci e di Provvidenza. Intrecciare nuove l’occasione è stato davvero intenso. Tante voci, ognuno con adesso. Mi ricordo di quando ero piccolo. Ho abitato in piena campagna conoscenze accomunate dal desiderio di animare e di il proprio timbro, la propria anima. Il canto finale animato fino ai dieci anni, a due chilometri dal centro del paese. Ricordi bellissimi: le corse accompagnare con il canto la Comunità che si ritrova e e cantato tutti insieme ha unito davvero e ha arricchito. per i campi, la fioritura delle pianti in primavera, la trebbiatura del frumento prega. “Magnificat Magnificat anima mea Dominum – L’anima sulle aie delle famiglie più grandi. Cartolina "Saluti da Salzano" Non importa proprio il dove e la lingua, se al centro del mia magnifica il Signore”. Foto di A. Mazza - 1904 Quando mio zio, che abitava accanto alla nostra casa (ed eravamo divisi solo da nostro fare c’è l’incontro con Gesù-Jesús. E con quanto ci ha lasciato questa esperienza nel cuore una rete e da un cancelletto), preparava i buoi per arare i campi, io gli correvo Questo viaggio in realtà era iniziato anni prima con la sarebbe davvero bello che la Comunità di Salzano vivesse dietro. Mi divertivo a seguirlo, a piedi scalzi, sui solchi che lasciava dietro di presenza di Silvia che per un progetto con l’Erasmus lo stesso clima e la stessa accoglienza invitando il Coro di sé mentre teneva saldamento l’aratro. Lui si alzava sempre alle 5 quando, (università) si trovava proprio a Valencia e con il coro locale San Lorenzo l’anno prossimo… ma su questo alle prossime nell’assoluto silenzio della campagna, giungevano i rintocchi della campana aveva messo a disposizione del tempo nel servizio liturgico. news! grande. Segnava l’inizio della giornata per i contadini: si alzavano, accudivano la E da qui è nata davvero una bella amicizia. Ed ecco l’idea stalla, mungevano le mucche e poi si dedicavano ai lavori dei campi. Quando si dell’incontro allargato con il resto del coro di Salzano. Roberta Pellizzon udiva ancora la stessa campana, era mezzogiorno, ed essi rientravano a casa per il Siamo stati accolti nelle case e benvoluti. Sorrisi, abbracci per il Coro parrocchiale di Salzano pranzo. Le campane scandivano le giornate dei contadini, di tutti i paesani, ma la e tanta disponibilità. Anche nel poco ma… davvero sincero. gioia più grande era al sabato sera, quando suonavano tutte insieme in concerto, perché il giorno dopo era giorno di festa. Ed era festa per tutti. La giornata era dedicata alla messa, ai vespri e al meritato svago per i contadini: solitamente qualche partita a carte o alle bocce nelle osterie del paese. Le donne, invece, erano intente a preparare il pranzo, solitamente più curato ed abbondante dei giorni feriali. Il tutto era scandito dal suono delle campane ad ogni messa e al vespero. Una vita metodica scandita dal suono delle campane. Quando avevo 10 anni ci trasferimmo in una casa proprio in piazza, di fronte alla canonica. Presi più confidenza con la chiesa perché il parroco mi chiese di fare il chierichetto e così ebbi modo di vedere spesso come i “campanari” tiravano le corde delle campane. Era una tecnica particolare, una maestria. C’erano perfino, in diversi paesi, le sfide tra campanari, una gara a chi suonava meglio un concerto di campane, e spesso vincevano quelli di Salzano. Un giorno sentii le campane suonare “a morto” e più a lungo del solito. Mia madre piangeva e non capivo perché. Me lo spiegò mio fratello maggiore: Mussolini, il Duce, aveva dichiarato lo stato di guerra: era il 10 giugno 1940. La “voce” delle campane ti raccontava tutto. Ora non più. Sembra che la campana grande sia invecchiata, non ha più la sua bella voce squillante. E così le altre. Forse sono diventate vecchie e stanche anche loro. Fatto sta che non riesco a sentire un concerto di campane come una volta, una musica che arrivava in ogni angolo del paese e anche nei paesi confinanti. Forse davano fastidio a qualcuno… Sta di fatto che un giorno sono arrivati dei tecnici che hanno misurato l’intensità del suono e hanno stabilito che era troppo forte e che bisognava abbassarlo. Se ci fossero ancora i campanari… avrebbero certamente fatto sciopero. Oggi non servono più le corde e nemmeno i campanari. In sacrestia c’è un quadro elettrico da cui si possono comandare le campane e regolarne il suono, programmare l’ora in cui devono suonare. Tutto automatico. In poche parole… hanno messo la “museruola” alle campane! Ma questa è la legge. Pazienza. Giuseppe Centenaro 14 Comunità Nostra Comunità Nostra 15
BATTESIMO, UNA COMUNITÀ UN DONO DA RISCOPRIRE CHE FA MEMORIA A CENTO ANNI DALLA GRANDE GUERRA SALZANO HA VISSUTO MOLTE IMPORTANTI INIZIATIVE P I erché chiedere il battesimo per il proprio figlio? l centenario della Prima Guerra Mondiale ha visto impegnate, in questi Farlo per tradizione, “perché si è sempre fatto così”, o per far contenti i quattro anni (dal 2015 al 2018), spesso in modo sinergico, l’Amministrazione nonni, queste motivazioni oggi sembrano un po’ poco per domandare il Comunale, la Scuola, la Parrocchia e la comunità intera attraverso il lavoro battesimo per i propri figli. Il battesimo oggi dovrebbe essere una scelta libera che dei vari gruppi e delle associazioni. nasce dalla fede di due genitori, un dono che si è ricevuto e che si vuole trasmettere Si è trattato di un momento importante per fermarsi a riflettere sulla cosiddetta ai propri figli. Un po’ come il dono della vita. Il battesimo dovrebbe essere la Grande Guerra, un conflitto completamente diverso da quelli precedenti, che scelta libera di due genitori di far crescere il proprio figlio nell’orizzonte di Dio, ha praticamente coinvolto tutte le famiglie italiane, e che ha segnato, spesso di educarlo a una vita che trova la sua pienezza nell’incontro e nella relazione tragicamente, anche il nostro territorio. con Gesù. Il battesimo dovrebbe essere la scelta libera di due genitori che fanno Sono presenti in tutte le piazze di città, paesi e frazioni i cosiddetti monumenti parte di una comunità di discepoli di Gesù chiamata Chiesa della quale vogliono ai caduti che riportano incisi i nomi di quanti persero la vita in quella che fu una che anche il proprio figlio ne faccia parte, sentendo questa come la sua grande terribile strage; numerosi sono poi i cosiddetti sacrari al milite ignoto; ebbene famiglia. dietro a ciascuno di questi nomi, dietro a ciascuna di queste scritte c’è una Ok! Ma perché dobbiamo fare un corso di preparazione? persona, con la sua storia, le sue relazioni, gli affetti, le paure e le speranze. In certe parrocchie basta partecipare ad un incontro, a volte neppure quello… Quanto si è cercato di fare a Salzano in questi anni è stato allora, in primo E il bambino chi ce lo tiene? Ai nonni chiediamo già abbastanza… Abbiamo un luogo, il recupero di “tutta questa vita”; ciò è avvenuto senza dubbio attraverso sacco di altri impegni, abbiamo bisogno di rimanere a casa, tra di noi… Se il corso i laboratori realizzati in collaborazione con l’Istituto Comprensivo e che hanno di preparazione viene percepito come “la tassa da pagare” per poter ricevere il portato i ragazzi sia a ritrovare le vicissitudini dei propri familiari coinvolti, sia a battesimo per il proprio figlio, tutto questo non avrà gran senso. Per noi il corso “conoscere personalmente” la storia dei salzanesi che da quella guerra non sono vuole essere un aiuto per capire a che punto siamo noi, in questo momento speciale, tornati, ma anche mediante la pubblicazione del volume Salzano e Robegano nel nostro cammino di fede, quella fede per la quale chiediamo il battesimo dei nella Grande Guerra: soldati, prigionieri e spose e dei numerosi saggi realizzati nostri figli. Il corso vorrebbe aiutarci a riflettere e condividere su come trasmettere sull’argomento. SI SONO ADDORMENTATI la fede ai nostri figli. Negli incontri vorremo rendere comprensibile il linguaggio È in questo panorama di senso che si collocano allora la “Colletta della Memoria”, NEL SIGNORE simbolico, parole e segni, del rito del battesimo. ovvero il recupero di cimeli, lettere, fotografie prima che vadano irrimediabilmente Benedizione del fonte battesimale che veniva Quest’anno i corsi di preparazione al battesimo saranno solo due: anche le nostre perduti, il concerto-evento del Coro Croda Rossa, la presentazione del libro su 52 - Checchin Enrichetta ved. Zorzetto utilizzato ai tempi di Pio X. La benedizione è di anni 92 avvenuta lo scorso 24 agosto. Il fonte sarà energie sono limitate. L’invito è quello di prendersi del tempo e di prepararsi Pietro Donà: sono stati il modo di una comunità di ricordare che tutto questo utilizzato in occasione dei battesimi. bene a questo evento. è avvenuto con il monito, a tutti e a ciascuno, di adoperarsi in prima persona 53 - Nicoletti Antonia ved. Vesco di anni 86 54 - Ferraiuolo Vincenzo di anni 85 perché non abbia più a succedere. 55 - De Benetti Maria ved. De Momi di anni 99 56 - Olivi Iolanda ved. Scattolin di anni 85 FORMAZIONE IN VISTA DEL SACRAMENTO 57 - Comelato Dino di anni 81 DEL BATTESIMO 58 - Spolador Sergio di anni 65 59 - Tenderini Brigida (Dina) ved. Zambon PRIMO CICLO SECONDO CICLO di anni 92 1° INCONTRO E PRESENTAZIONE 1° INCONTRO E PRESENTAZIONE 60 - Lotto Vittoria ved. Ghisoli di anni 82 DEI BAMBINI: 17 marzo, ore 9.30 DEI BAMBINI: 22 settembre, ore 9.30 61 - Spolador Rina ved. Ghedin di anni 91 2° INCONTRO: 23 marzo, ore 20.30 2° INCONTRO: 28 settembre, ore 20.30 62 - Tomasin Pierina ved. Casarin 3° INCONTRO: 30 marzo, ore 20.30 3° INCONTRO: 5 ottobre, ore 20.30 di anni 96 63 - Masiero Mario di anni 79 64 - Chinellato Giuseppina CELEBRAZIONE DEL BATTESIMO ved. Quaresimin di anni 84 Tra parentesi la data della preparazione del rito 65 - Favaretto Rita in Miele di anni 90 66 - Roncato Liliana ved. Guerzoni Sabato 12 gennaio, ore 18.30 (giovedì 10 gennaio ore 20.30 in chiesa) di anni 85 Domenica 3 febbraio, ore 11.00 (giovedì 31 gennaio ore 20,30 in chiesa) Sabato 9 marzo,ore 18.30 (giovedì 7 marzo ore 20.30 in chiesa) 67 - Solivo Rino di anni 84 Domenica 7 aprile, ore 11.00 (giovedì 4 aprile ore 20.30 in chiesa) 68 - Stevanato Geppino di anni 81 Sabato 20 aprile, ore 21.00 (giovedì 4 aprile ore 20.30 in chiesa) 69 - Innocenti Luigi di anni 76 Domenica 12 maggio, ore 11.00 (giovedì 9 maggio ore 20.30 in chiesa) 70 - Fia Leonie Ninetta in Romanelli Sabato 8 giugno, ore 18.30 (giovedì 6 giugno ore 20.30 in chiesa) di anni 88 Domenica 14 luglio, ore 11.00 (venerdì 12 luglio ore 20.30 in chiesa) 71 - Corò Rina ved. Lamon di anni 92 Sabato 14 settembre, ore 18.30 (venerdì 13 settembre ore 20.30 in chiesa) 72 - Saccon Giuseppina Dirce ved. Rigo Domenica 13 ottobre, ore 11.00 (giovedì 10 ottobre ore 20.30 in chiesa) di anni 87 Sabato 9 novembre, ore 18.30 (giovedì 7 novembre ore 20.30 in chiesa) 73 - Zamengo Sabina ved. Paggiaro Domenica 15 dicembre, ore 11.00 (giovedì 12 dicembre ore 20.30 in chiesa) di anni 95 16 Comunità Nostra Comunità Nostra 17
PIETRO DONÀ: VIRGINIO ROCCO: LETTERE E DIARI “LA MIA GUERRA” DALLA GRANDE GUERRA Sei anni e mezzo vissuti in caserma, al fronte, in campi di concentramento e di prigionia durante la Seconda guerra mondiale. Con la voglia di tornare a casa e il sostegno di una fede incrollabile “C arisimi genitori io vio didire una cosa che vio spedito il paco e cuatro 1940: “Ricordo che era domenica, furono poi lasciati liberi vicino a Praga. letere e diverse cartoline e da vuoi invece o ricevuto unaletera solla alle 18 il comando della caserma I tre italiani andavano di casa in casa Mi è stato possibile vi podette immaginare cuanto male che io stago”. Pietro Donà, di annunciò con gli altoparlanti che a chiedere un po’ di aiuto. “Ricordo ricostruire il vissuto di Sanbruson di Dolo, si è da poco presentato al Secondo Reggimento Artiglieria entravamo in guerra contro gli Inglesi che un vecchio signore, aperta la questo giovane uomo pesante di Modena, il 13 giugno 1915, e ha già scritto alla famiglia quattro lettere e gli Americani”. Poco dopo Virginio porta, ci chiese se sapevamo il Padre grazie al reperimento e diverse cartoline, ricevendo in risposta, da casa, una sola missiva. E di questo si fu trasferito in altre città, a fare prima nostro. Dissi di sì e glielo recitai in lamenta, assicurando ai genitori che non gli serve nulla, solo notizie da casa, per il portalettere e poi la guardia a ponti latino. Sentendo questa preghiera casuale di oltre 700 lettere sapere se stanno bene, come vanno i lavori dei campi, insomma, chiede sprazzi di e ferrovie: “Passavamo lunghe notti ci fece entrare e ci fece dormire e di 3 diari a partire concretezza, di realtà, per restare attaccato alla vita. distesi a fianco dei binari con qualsiasi al coperto”. Fatti prigionieri dai dai quali si son venute Aveva solo 19 anni Pietro quando partì per la Grande Guerra nel 1915. Morì condizione di tempo, pensando a casa cecoslovacchi, che li consegnarono ai dipanando le vicende nel 1918, per un destino beffardo, pochi giorni dopo l’armistizio, durante delle e pregando”. Ai primi di settembre Russi, i tre si aggregarono a un soldato militari e personali di operazioni di sminamento. In mezzo tre anni di vita nelle varie zone cui è stato del 1943 fu nuovamente trasferito tedesco e, camminando un’intera destinato, al fronte, tre anni di relazioni con i commilitoni, di preoccupazioni per a Gorizia e qui, dopo l’armistizio, notte, arrivarono in territorio sotto una storia colma di vita e la propria vita e per chi era a casa, di desideri, di amore per Rosetta, tre anni di iniziò il calvario suo e di molti suoi controllo americano. Portati prima a di relazioni parole scritte racchiuse in una scatola da scarpe e conservate, con amore e rispetto, compagni, portati alla stazione Monaco, poi a Norimberga, finalmente per quasi 100 anni. ferroviaria e rinchiusi nei vagoni dei arrivarono nel campo di Bamberg dove Chiara Donà, cercando notizie del nonno paterno Assuero, che abitava con lei carri bestiame. Destinazione, il campo furono tenuti due mesi per rimettersi “M e i suoi genitori, a Salzano, si è imbattuta nella vicenda del fratello di Assuero, di concentramento di Laghe di Torun. fisicamente (Virginio pesava 40 chili). Pietro, e ha deciso di dedicare alla sua vicenda un libro, “Spero di venire a casa al i chiamo Rocco Virginio. Virginio descrive le condizioni di vita Rimpatriati, raggiunsero Padova. tempo del vino nuovo”, edizioni “Il prato”, con introduzione di Ulderico Bernardi, Sono nato a Zeminiana estreme nei vagoni, la morte continua Passando prima da uno zio, a San presentato il 30 novembre in filanda, a 100 anni esatti dalla morte di Pietro. di Massanzago, un dei più deboli o malati, ma anche i Giorgio delle Pertiche, a chiedere “Mi è stato possibile - spiega - ricostruire il vissuto, coinvolgente e a tratti piccolo paese in provincia di Padova, gesti di umana pietà e di fede: “Una notizie dei famigliari, tornò a casa commovente, di questo giovane uomo grazie al reperimento casuale di oltre 700 il 18 agosto 1917, sono residente persona era moribonda, chiedeva con una bici da donna. Era il 27 luglio lettere e di 3 diari a partire dai quali si son venute dipanando, come fili di una a Salzano dal 1° giugno 1929, fui aiuto. Non sapevamo cosa fare, mi feci 1945”. straordinaria matassa, le vicende militari e personali di una storia sì tra le tante, richiamato alle armi il 29 marzo 1939 il segno della croce e cominciai a dire il Virginio in seguito si sposò con ma particolarmente colma di vita e di relazioni”. e congedato il 30 novembre 1945. Rosario, tutti mi seguirono. Dopo poco Giordana, con la quale visse per qualche Da una parte c’è Pietro che scrive, tantissimo, quasi tutti i giorni, alla famiglia, Prima del servizio militare lavoravo spirò”. anno a Zeminiana, dove persero un ai fratelli al fronte, agli amici, agli zii, ai cugini: una rete fittissima di relazioni la terra con i miei fratelli, eravamo Le baracche contenevano anche 100 figlio di pochi mesi. Trasferitisi a per rassicurare, per raccontare – poco perché poco la censura consentiva di una famiglia numerosa composta da persone, su letti a vari piani, senza Salzano, costruirono un po’ alla volta raccontare - per rimanere in contatto con il mondo reale. Dall’altra parte la otto fratelli maschi e tre femmine”: nessun materasso. Per ripararsi, solo la propria vita. Qui nacquero i tre famiglia che conserva tutto, per non perdere più nulla di un figlio che è andato è così che un nostro compaesano la coperta portata dall’Italia, per chi figli e Virginio, dopo aver lavorato la drammaticamente perduto, conserva e custodisce tutto, per un secolo, in una si presentava iniziando il racconto ce l’aveva. “Non tutti si svegliavano al terra, fece il muratore e il falegname scatola di cartone. “È di Pietro e della sua tragica storia, fatta di imprese eroiche (la della sua esperienza in guerra, la mattino – racconta nel suo scritto – si a Venezia, e divenne poi custode della presa di Gorizia, la vittoria sul Piave per citarne un paio), di solitudine, di amicizie, Seconda guerra mondiale. Quattro moriva per fame, freddo, malattie”. I Scuola Grande di San Teodoro. di attaccamento smisurato per la propria famiglia, che, in questo libro, ho scritto” pagine dattiloscritte di ricordi affidati pasti fatti di brodaglia, una buca nel Per i suoi cento anni è stata fatta una racconta Chiara. L’ha sentito come un dovere morale raccontare la storia di Pietro alla memoria dei suoi famigliari e di terreno come latrina. Dopo tre mesi fu bella festa, cui hanno partecipato – ha spiegato -, rendere testimonianza alla meglio gioventù del Paese, “sprecata” chiunque voglia conoscere ciò che è trasferito in altri campi in Germania il sindaco e i rappresentanti dei in una guerra inutile, e lo fa “intersecando la grande storia con le storie di questi stata quella guerra, che ha rubato a un e destinato a lavorare in una fabbrica combattenti. Virginio si è spento l’11 piccoli protagonisti” come ha ricordato Paolo Tonello, presidente delle Acli di giovane ventenne oltre sei anni di vita. che produceva mine marine. Scoperto febbraio di quest’anno. Mirano, che ha dialogato con Chiara Donà durante la serata. Lo vogliamo ricordare, il signor per aver sottratto una scatola di “La guerra e soprattutto la prigionia lo Un dovere di memoria perseguito nonostante le difficoltà, i documenti mancanti Virginio (conosciuto anche come Silvio sardine, Virginio fu punito e trasferito hanno segnato – racconta il figlio Paolo (in gran parte andati al macero tra il 1960 e il 1970). Un compito che l’autrice Pepoi), a quasi un anno dalla morte e per 10 giorni a pulire le ceneri del -. I primi anni sono stati duri, diceva sente esserle stato affidato, in qualche modo, da Pietro stesso, ma anche dal nonno nel centenario della conclusione del forno crematorio di Auschwitz e mamma, ma l’amore per la famiglia Assuero, che il giorno in cui morì le consegnò la propria medaglia con la quale fu primo conflitto mondiale, la Grande poi nel dicembre 1944 trasferito al e la fede lo hanno sempre sostenuto. nominato Cavaliere di Vittorio Veneto. guerra del ‘15 – ’18. fronte in Polonia, a scavare trincee. Aveva grande rispetto per le persone, Molto interessante alla fine del libro una sezione dedicata a tutti i nomi citati da La sua prima destinazione fu il 23° Qui rimase fino all’aprile del 1945, dopo quello che aveva visto fare, in Pietro, fornendo, per i militari, notizia del loro dislocamento perché questi scritti Reggimento fanteria, terza compagnia quando ci fu la ritirata dei Tedeschi particolare alle donne e ai bambini”. “non riguardano solo Pietro e la sua famiglia, ma ‘contengono’ un’intera comunità”. mitraglieri, di stanza a Gorizia. Una vita verso Cracovia, spinti dall’avanzata dei A.C. di caserma normale, fino al 10 giugno Russi. Costretti dai tedeschi a seguirli, Alessandra Cecchin 18 Comunità Nostra Comunità Nostra 19
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