IL TRAMONTO DEL SOLE - QualEnergia
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
INDICE PREMESSA Un addio o un arrivederci? di Gianluigi Angelantoni......................................................................................... 4 RITRAT TO DI UN SETTORE La situazione solare termodinamico in Italia............................................... 6 I PROGETTI MAI DECOLLATI Madamina, il catalogo è questo.......................................................................12 LA RESA Jacopo Giliberto a colloquio con Gianluigi Angelantoni.........................18 IL PASSATO IMMAGINARIO di Jacopo Giliberto Reportage dalla regione che blocca 8 progetti ........................................23
PREMESSA PREMESSA Un addio o un arrivederci? di Gianluigi Angelantoni Archimede, il quale costruì un planetario che fu una mera- più sale la temperatura del fluido che scorre nel tubo, in migliori di crescita. Ma le prospettive di crescita sono nel viglia del mondo ammirata perfino da Cicerone; che con- genere sali fusi, che hanno il vantaggio di non essere in- mondo, non in Italia. Signori si chiude. Come quando i camerieri dispongono le cepì il principio di galleggiamento – ancora un ricordo: un fiammabili né inquinanti rispetto all’olio. Decine di aziende hanno investito tempo, denaro (tanto), sedie rovesciate sui tavoli, le gambe in alto, e cominciano a corpo immerso in un liquido riceve una spinta verso l’alto Vi sono anche altre tecnologie (quella con lenti di Fresnel, fiducia (tantissima), entusiasmo (smisurato) in queste tec- passare lo spazzolone sul pavimento mentre in fondo alla eccetera – e quella parola che mi colpiva, specchi “ustori”, quella ibrida e così via) ma queste due tecnologie, la verti- nologie del futuro. sala rimane una tavolata impegnata in discussioni senza cioè che bruciano. cale adottata soprattutto in Spagna e quella orizzontale a Questo capitale materiale e immateriale è andato dissipato. fine oppure resta una coppia ritardataria di innamorati, Con le parabole di metallo lucido progettate da Archimede, sali fusi inventata in Italia, con le differenze di vantaggi e Ma non è andato dissolto l’entusiasmo, e se la partita si così l’Anest chiude. dalle mura di Ortigia assediata i siracusani concentravano svantaggi, sono quelle che sembrano avere le prospettive riaprirà noi saremo pronti a giocarla. L’Italia che invoca più energia dal sole e che vuole rinun- sulle navi romane i raggi cocenti del sole, incendiandole a ciare ai combustibili fossili, l’Italia che gode della colloca- una a una. zione ideale fra le latitudini dei 46 gradi nord di Merano e Così funziona il solare termodinamico: usare gli specchi i 36 gradi nord di Pozzallo, l’Italia che fa vanto di politiche per concentrare in un punto solo il calore del sole, e sfrut- rinnovabili e di capacità geniali di inventare e di innova- tarne l’energia. re, l’Italia che nel settore termodinamico sviluppa brevetti Noi del settore lo sappiamo, ma spiego in parole semplici che il mondo ci invidia, ecco quell’Italia non vuole l’energia anche a chi non si occupa per professione o per interesse. Il solare termodinamica. solare termodinamico fa ricorso soprattutto a due tecnologie. Le aziende che avevano tentato questa via per una risorsa La prima è quella cosiddetta a torre. Tanti specchi inseguo- energetica pulita, sicura e innovativa sono state costret- no il muoversi del sole e ne orientano i raggi concentran- te a ritirarsi dalla corsa dell’energia dal sole dopo avere doli sulla testa di un traliccio o di un pilone. Nella testa investito milioni di euro in ricerca e sviluppo. Respinte della torre scorre un fluido, in genere sali fusi, il cui calore da leggi impraticabili, da burocrati vecchi, da politici me- viene usato per produrre vapore e far girare la turbina e la diocri e da comitati nimby calunniosi e talvolta fin troppo dinamo. aggressivi. L’altra tecnologia è quella parabolica, nata dapprima in Che cos’è l’energia solare termodinamica? Per saperlo non Israele, riscaldando olio diatermico, e poi sviluppata in Ita- c’è bisogno di andare in Spagna, il Paese che ne ha fatto lia, con l’adozione dei sali fusi, a seguito delle invenzio- una fonte di crescita e motivo di impresa. Mi basta ricorda- ni sviluppate dall’Enea guidato allora dal professor Carlo re quanto mi insegnava il maestro alle elementari. Ricordo Rubbia. La tecnologia parabolica lineare è adottata in di- il grembiule nero, il fiocco di nailon azzurro e la lezione di verse parti del mondo tranne che nell’Italia che non vuo- storia quando le navi romane del console Marcello asse- le l’energia solare. Lo specchio è orizzontale e lunghissi- diavano nel 212 avanti Cristo Siracusa (allora era una città mo come un serpente e concentra i raggi non in un punto greca) e nella città assediata il geniale Archimede inventò lontano bensì lungo una linea adiacente allo specchio; più gli specchi ustori. diventano lunghi lo specchio e il tubo che lo affianca e 4 5
RITRATTO DI UN SETTORE RITRAT TO DI UN SET TORE La situazione solare termodinamico in Italia 1. La tecnologia scelta dipende dalla tecnologia adottata e dalle tempera- essere assai lontani dalla testa ricevitrice della torre La tecnologia solare termodinamica, nota come CSP (acro- ture cui si vuole arrivare, sempre nell’ordine di diverse cen- (anche 2 kilometri), con possibile attenuazione della radia- nimo di Concentrating Solar Power) o solare a concen- tinaia di gradi. zione solare, mentre negli impianti parabolici orizzontali il trazione, permette di convertire la radiazione solare in La tecnologia sviluppata in Italia dall’Enea a partire dal tubo ricevente corre come un serpente sempre nel fuoco energia termica, in calore. In altre parole, è una tecnologia 2000 con il progetto Archimede, guidato dal premio Nobel degli specchi e a pochi metri dagli stessi. molto diversa dalla più comune tecnologia del solare foto- per la fisica Carlo Rubbia, prevede l’utilizzo dei sali fusi Come si accennava più sopra, in un impianto solare termo- voltaico, nella quale il silicio colpito dalla luce emette un come fluido termovettore nel ricevitore. I sali fusi (gene- dinamico la radiazione solare non è trasformata diretta- flusso di elettroni, una corrente elettrica. Nel nostro caso ralmente sodio e potassio) sono sostanze non inquinanti e mente in energia elettrica, come invece avviene nel pro- invece si tratta di concentrare i raggi del sole in modo da non infiammabili, per cui non sono pericolosi né per l’uomo cesso fotovoltaico dove il silicio colpito dalla luce (diretta ottenere il massimo riscaldamento possibile. né per l’ambiente, e vengono addirittura utiliz- ma anche diffusa) emette un flusso di elettroni. Nel ter- L’elemento fondamentale è un concentratore, cioè un zati in agricoltura come fertilizzanti naturali. modinamico la radiazione solare (solo diretta) viene rac- dispositivo formato da superfici riflettenti (specchi) di geo- colta e concentrata sotto forma di energia termica, cioè di metria opportuna, i quali focalizzano i raggi solari su un calore, e come tale può essere facilmente accumulata in elemento ricevitore altamente assorbente – un tubo o un sistemi di stoccaggio. serbatoio – di solito trattati con rivestimenti superficiali ad La disposizione dei ricevitori sul terreno è orizzontale; In altre parole, il calore del sole viene accumulato in un alta efficienza. Il fluido che conduce il calore (termovet- gli specchi parabolici sono affiancati dal tubo ricevitore serbatoio (tipo un grande thermos) pieno di liquido caldo, tore) scorre all’interno del ricevitore, riscaldandosi ad alta installato nel fuoco degli specchi; più è lungo il serpen- o in un boiler. Poi quel calore è utilizzato direttamente temperatura; il fluido può essere di diversa natura e la sua tone di specchi e più il fluido che scorre nel tubo accumula sotto forma di energia termica oppure, facendo bollire il calore che vi è proiettato dagli specchi. Usualmente un l’acqua e producendo vapore, può essere trasformato in loop è lungo da 600 a 800 metri; più loop accoppiati in parallelo generano i MWe di potenza desiderata. L’altra tecnologia è verticale, si usa soprattutto in Spagna, e dispone gli specchi sul terreno in modo che riflettano la luce del sole su ricevitore posto sulla cima di un traliccio altissimo (torre). Le due tecnologie più diffuse, entrambe con inseguitori solari per gli specchi, hanno vantaggi e svantaggi, e ognuna delle due si presta in condizioni differenti. Per esempio le centrali paraboliche lineari (orizzontali) sono più sensibili alle ondulazioni e chiedono un terreno pianeggiante, men- tre gli impianti a torre sono meno esigenti ma pretendono aria molto tersa. Infatti gli specchi più periferici possono 6 7
RITRATTO DI UN SETTORE elettricità attraverso una turbina anche in momenti suc- complessivi 20 megawatt destinato agli impianti di pro- Ma su tutti, un ingrediente è mancato. Una politica di 3. Historia triste, solitaria y final cessivi a quelli in cui quell’energia è stata raccolta dal sole. duzione di energia da fonte solare termodinamica. Oltre incentivi. Il decreto ministeriale del 23 giugno 2016 è stato centrale In altre parole, poiché il calore viene accumulato e può l’80% di tale contingente è stato occupato da quattro Il solare termodinamico ha tecnologie ancora giovani che per ridare speranze al settore dell’energia solare termodi- essere sfruttato tempo dopo, una centrale solare termodi- progetti di circa 4 megawatt di potenza nominale cia- stanno uscendo oggi dalla sperimentazione; l’innovazione namica. Ma il provvedimento si è scontrato contro i soliti namica produce elettricità anche quando non è battuta dal scuno, autorizzati tra le provincie di Trapani e Palermo, chiede garanzie finanziarie di cui le tecnologie consolidate impedimenti: burocrazia ostativa, paure di parte dei citta- sole diretto, per esempio di notte o con il cielo coperto. aventi medesime caratteristiche tecnologiche. Gli impianti non hanno più bisogno. Negli anni sono stati introdotti dini di fronte a qualcosa di non conosciuto, politici che per È affascinante produrre energia elettrica dal sole anche potrebbero essere presto in fase di realizzazione. incentivi, ma senza una politica retrostante che ne conseguire consenso infiammano le paure delle persone, quando il sole non c’è! delineasse la strategicità. tempistiche e condizioni insostenibili, interessi del settore La possibilità di modulare l’erogazione dell’energia raccolta, Impianti maggiori di 5 megawatt Il Governo continua a sostenere che l’Italia deve andare fossile. Alla fine del 2016 (scadenza del Decreto firmato dal cioè di poter programmare la produzione di energia elet- Per quanto riguarda gli impianti di taglia maggiore, a verso un sistema energetico decarbonizzato, basato sulle Ministro Calenda), nessun impianto solare termodinamico trica e la dispacciabilità nell’esatto momento in cui serve, è tutt’oggi sono riusciti ad arrivare all’autorizzazione due rinnovabili. Ma nonostante i proclami del Governo sulla riuscì ad accedere alle aste per le incentivazioni, benché una peculiare caratteristica della tecnologia CSP che la con- impianti in Sicilia – ad Aidone e a Gela – per un totale di scelta di andare verso le energie rinnovabili, una filiera all’epoca avessero già ottenuto le autorizzazioni impianti traddistingue rispetto ad altre energie rinnovabili, quali il 53,5 megawatt. Due impianti di dimensioni contenute pari tutta italiana sta per chiudere con grave perdita di know- per 108 megawatt solari. fotovoltaico o l’eolico, la cui produzione dipende dalla varia- a 10 megawatt sono in fase autorizzativa in Puglia e in how e di posti di lavoro. bilità istantanea del clima, per superare la quale necessite- Sardegna. In questo blocco totale, la situazione per l’intera filiera Nota a margine ma non marginale: il decreto 23 giugno 2016 si rebbero enormi quantità di batterie di accumulo elettrico se Perché tanto entusiasmo non si è trasformato in impianti nazionale è drammatica: riferiva a incentivi per gli anni 2014-2016 ed è stato ema- pensiamo a centrali solari che arrivano anche al GWe. per dare all’Italia energia pulita? i progetti autorizzati dopo anni di silenzio amministra- nato a giugno 2016. Si tratta di tecnologie nuove e inizialmente molto costose, La ricetta che ha fermato questa crescita in innovazione tivo e istituzionale hanno le autorizzazioni scadute o in che hanno bisogno di incentivi finché non sono abbastanza e in energia sostenibile ha molti pessimi ingredienti. scadenza e nessuno si preoccupa che tale ritardo non Perché tanti freni all’energia estratta dal calore del sole? mature da poter reggere la prova del mercato. Un motivo è stato il fatto che le autorizzazioni (nei casi sia dovuto agli operatori ma è dipendente da altri uffici Fattore tecnologico. La tecnologia a sali fusi è una novità sul migliori) sono andate a rilento ma nella maggior parte dei amministrativi. Il risultato è che le autorizzazioni non mercato, e come tale comporta un rischio di investimento 2. Che cosa (non) accade in Italia casi sono state del tutto paralizzate. Inoltre molti progetti sono o non saranno più valide; maggiore rispetto alle tecnologie già collaudate. Attualmente l’Italia è riuscita a istallare impianti solari ter- hanno sofferto il peso soffocante della politica. gli operatori sono riusciti a trovare soggetti disponibili a Per di più i vari Governi dal 2008 non hanno mai sostenuto modinamici sperimentali per appena 5,35 megawatt con- In altri casi, gli investimenti si sono imbattuti in normative finanziare i progetti. Ma i finanziatori dopo mesi di nulla una “ricerca applicata”, finanziando cioè un impianto proto- tro progetti avviati, già autorizzati ma non decollati, per contraddittorie, diverse da Regione a Regione e mai stabili, sono stanchi di aspettare e stanno rivolgendo le loro tipo ma su scala industriale e non da ricerca, come richie- centinaia di megawatt. secondo il peggiore stile italiano. attenzioni ad altri Paesi dove è più facile e più sicuro sto dal prof. Rubbia e da ENEA per dimostrare e dare prova Vediamo come. Oppure ci sono stati funzionari ossessivi o accidiosi. investire; della tecnologia. Questi maggiori rischi si traducono in un In altri casi, comitati riottosi di cittadini male informati. le aziende italiane che faticosamente hanno creduto supplemento di riserva del 20-30% da parte dei costruttori Piccoli impianti inferiori ai 5 megawatt Le ricette che hanno fermato i progetti sono miscele in questa tecnologia e su cui hanno investito milioni di (gli EPC contractor) e in un abbassamento precauzionale Con il decreto ministeriale del 23 giugno 2016, che ha pre- diverse di questi ingredienti tossici, mescolati variamente euro in ricerca e tecnologia, hanno chiuso o stanno per al 90% della produzione. Chi investe si trova quindi con visto le modalità di accesso a un Registro degli impianti in dosaggi vari, ma in molti casi la gamma di ingredienti chiudere. un costo maggiorato del 20-30% e una garanzia di produ- incentivati, è stato subito saturato il contingente per era completa. zione del 90%. 8 9
RITRATTO DI UN SETTORE Fattore banche. Gli investitori hanno incaricato uno staff di dovrebbe essere di 90 giorni al netto dei tempi previsti termodinamico per la produzione di energia termica ed Estela (European solar thermal electricity association), esperti per controllare i documenti e per accertarsi della per la procedura di Valutazione di impatto ambientale, la elettrica. L’ANEST vuole sostenere il dibattito e lo sviluppo associazione europea per il solare termodinamico, con reale redditività del progetto. Dal momento che si tratta quale al massimo dovrebbe essere portata a termine in del CSP in Italia, in un momento in cui la crescita del set- sede a Bruxelles con la quale condivide obiettivi e strate- di una nuova tecnologia, le banche che sostenevano l’in- 330 giorni. tore è potenzialmente allineabile agli esiti già raggiunti in gie. ANEST è rappresentata nel comitato esecutivo di que- vestitore hanno richiesto un supplemento delle due dili- Da anni l’ANEST segnala che è urgente e indispensabile altre parti del mondo (Spagna, Usa) in termini di sviluppo sta federazione europea. gence, con un evidente allungamento dei tempi perché l’emanazione di un nuovo decreto che sblocchi, attraverso economico, ricadute occupazionali e progresso tecnologico. Dopo i primi anni di presidenza di Cesare Fera, del Gruppo fatte da tecnici che erano di fronte a una tecnologia quasi incentivi, la tecnologia solare termodinamica. L’alternativa Nel corso del tempo, l’associazione ha riunito numerose omonimo, il presidente attuale dell’ANEST è Gianluigi sconosciuta. è che chiuda per sempre quel che resta della filiera pro- imprese associate, fino a quasi 30, alcune delle quali Angelantoni, presidente di Archimede Solar Energy nonché Così non sono bastati i quattro mesi (più la pausa di ago- duttiva italiana che oggi è ancora presente in tutte le sue “grandi aziende” oltre a diverse PMI. L’ANEST ha rappre- vicepresidente del Kyoto club. Nel maggio 2014 Angelan- sto) concessi dal decreto 23 giugno 2016. componenti, con la conseguente perdita di valore econo- sentato il segmento del solare termodinamico anche nelle toni è stato nominato cavaliere del lavoro dal presidente mico e di posti di lavoro. organizzazioni internazionali. L’associazione è partner di della repubblica, Giorgio Napolitano. Fattore fideiussione. Le fidejussioni richieste dal decreto del Se fossero stati realizzati gli impianti proposti, le aziende 2016 sono state ritenute troppo onerose dagli EPC Con- del settore e i ricercatori avrebbero potuto sottoporre le tractor coinvolti, pur se alcuni di essi avevano una solidità loro referenze per concorrere alle gare per la costruzione economica importante. di impianti all’estero, dove il CSP è inserito in numerosi programmi di sviluppo energetico di nazioni come la Fattore discrezionale. Un elemento, che è già stato oggetto di Cina, Emirati Arabi, Kuwait, India, Sud Africa, Marocco, Stati richieste di chiarimento al ministero dello Sviluppo econo- Uniti, con potenze installate al 2030 dell’ordine di diverse mico ma che è ancora oggi non è definitivamente risolto, decine di migliaia di megawatt. Le aziende italiane ne è legato all’interpretazione della potenza nominale di un vengono escluse sebbene sia italiana la tecnologia oggi impianto solare termodinamico e quindi di riferimento per più avanzata al mondo, quella a sali fusi. il calcolo delle tariffe incentivanti. Possibili interpreta- zioni successive alla norma sono state giudicate un rischio 4. Un cenno sulla parabola dell’ANEST troppo alto dagli investitori. Dieci anni fa il mondo del solare termodinamico (non sola- mente le imprese manifatturiere del settore ma anche altri Fattore autorizzazioni. Un elemento importante che ha para- organismi, come per esempio le società di ingegneria e la lizzato la realizzazione di impianti solari a concentra- stessa ENEA) si diede una rappresentanza riunendosi sotto zione a partire dal precedente decreto del 2012 sono stati la sigla di ANEST, Associazione Nazionale Energia Solare i tempi autorizzativi, che in media per gli impianti oggi Termodinamica. già autorizzati sono stati di oltre 60 mesi (5 anni). A titolo L’ANEST è un’associazione senza fini di lucro nata nel di confronto, secondo la normativa (decreto legislativo 2009 per iniziativa di importanti operatori italiani interes- 387/2003) il percorso per ottenere l’autorizzazione unica sati allo sviluppo nel nostro Paese del mercato del solare 10 11
I PROGETTI MAI DECOLLATI I PROGETTI MAI DECOLLATI Madamina, il catalogo è questo Chi sfoglia il libro del solare termodinamico italiano tro- regionali soprattutto per ostacoli di natura politica. assolto dalle mille turpitudini ambientali di cui era stato Bisognerebbe rileggere a una a una le scelte lessicali va a ogni pagina un esempio di entusiasmo e di tenacia. E Tutti i progetti successivi, presentati da aziende di ogni accusato dai comitati nimby antisolare. Ma il progetto non adottate per scrivere questo articolo seminatore di ter- ogni pagina è anche un esempio drammatico di burocra- tipo, proponendo tecnologie differenti, in modo ossessi- ha mai superato la fase ideativa. rore: autentica bomba, una bomba ecologica, collocata e zia nemica, di politici miopi, di cittadini ottusi o quanto- vo si sono fermati nella Regione Sardegna con le stesse innescata e così via. meno chiusi ai cambiamenti. identiche motivazioni tecniche sbagliate del primo caso. 5. Madonia Un mese dopo la pubblicazione dell’articolo appena ci- Ecco un viaggio nell’entusiasmo, nelle idee, negli inve- L’impianto non è mai arrivato a realizzazione. Il cosiddetto “progetto Madonia” era stato pensato in Sici- tato venne indetto un referendum e, come da copione, i stimenti mai arrivati a realizzazione. Un percorso fra gli lia, nella bella zona di Aidone, il panoramico “balcone” ricco votanti di Cossoine votarono no contro questo progetto. ostacoli della dissipazione di conoscenza e di capitali. 3. Vallermosa di memorie antiche che s’affaccia sulla piana di Catania. Ancora la Nuova Sardegna: L’imprenditore sardo Alberto Scanu presentò il progetto Il progetto Madonia era di dimensioni rilevanti, 41 me- «Ogni giorno il sole si sarebbe specchiato riempiendo di 1. Priolo a torre denominato Green Island a Vallermosa, nel medio gawatt, e intendeva fare ricorso alla tecnologia Fresnel, soldi le tasche di chi voleva catturare i suoi raggi per tra- In uno spiazzo a fianco della centrale elettrica dell’Enel Campidano. L’impianto di Macchiareddu non è mai arriva- cioè di concentrare il calore della luce del sole tramite sformarli in energia, senza lasciare nulla al paese. I sardi era stato deciso di allestire un tratto sperimentale di im- to a realizzazione. speciali lenti ottiche o specchi Fresnel. non sono più idioti e privi di conoscenze come agli inizi de- pianto secondo il modello Enea. Il progetto non è mai giunto a realizzazione, nonostante gli Anni Sessanta quando l’industria chimica ha distrutto la Dopo anni in cui scienziati e progettisti non riuscirono 4. Ottana l’impegno e la passione (ma anche profusione di energie nostra economia agropastorale e devastato l’ambiente – ha a sbloccare il progetto, finalmente con un colpo di reni L’imprenditore lombardo Paolo Clivati aveva rilevato l’Ot- e denaro) da parte del proponente prof. Madonia. sottolineato con una grinta fuori dal comune Daria Caddia, fu completato l’impianto sperimentale Archimede il cui tana Energia, cioè le centrali che alimentavano il polo una delle più fiere oppositrici al progetto Energo Green –. vapore andava a contribuire al ciclo combinato della cen- petrolchimico ormai desertificato che era stato realizza- 6. Carlentini Ora c’è una coscienza ambientalista diversa e, soprattutto, trale convenzionale dell’Enel per 5 MWe. to negli anni ’70 dall’Anic (Agip-Eni) nel mezzo del nulla Un esteso progetto della capacità di 58 megawatt nella non si possono ripetere gli errori del passato. A che serve un Inaugurazione ufficiale, palco delle autorità, benedizione barbaricino. piana vicina a Carlentini (Siracusa). progetto così? Non certo al paese che non ne ricava alcun del vescovo, taglio del nastro. Quell’esperienza era una Un petrolchimico lontano dai porti, dalle ferrovie, dalle Il progetto non è mai arrivato a realizzazione. beneficio, se non una manciata di posti di lavoro, peraltro da promessa che poi, come si vedrà, non realizzò i sogni che grandi autostrade, dalle fonti di approvvigionamento delle quantificare”. preconizzava. materie prime e dai mercati di sbocco dei prodotti finiti? 7. Cossoine Varrebbe la pena ripetere anche in questo caso le scelte Ebbene sì, il petrolchimico di Ottana fu voluto senza logica Progetto a Cossoine, Sardegna, nella zona di Macomer lessicali adottate dall’autore dell’articolo. 2. Macchiareddu industriale alcuna non dal Ministero dell’Industria o dalla Campeda. L’investimento previsto è di circa 50 megawatt Intanto dal giorno del referendum del 2013 Cossoine si è La storia del solare termodinamico in Sardegna, una sto- Programmazione economica bensì fu progettato e imposto per circa 150 milioni di euro della Energogreen del grup- impoverito ancora e ha perso un altro centinaio di abitan- ria di sconfitte sequenziali, può essere fatta risalire a una – strano da immaginare oggi – dal Ministero dell’Interno. po Fintel, quotato in borsa. ti, scesi a 800, di cui sempre di più sono persone anziane diversità politica. La prima proposta di dimensioni indu- L’obiettivo dell’investimento pubblico era dare un lavoro in Ecco come ne scrisse nel 2013 il giornale la Nuova Sar- che stanno uscendo dalla vita attiva. Le due aziende agri- striali venne dalla società elettrica Sorgenia, che allora fabbrica al serbatoio pastorale della Barbagia che alimen- degna: “Un’autentica bomba ecologico-ambientale sta per cole disposte ad affittare alla centrale i terreni improdut- era riconducibile al gruppo Cir di Carlo De Benedetti. Il tava i sequestri di persona della cosiddetta Anonima Sar- essere collocata e innescata nella fertile Valle dei nuraghi, tivi sono rimaste ai margini della vita imprenditoriale. progetto era un impianto solare termodinamico di taglia da. Con la chiusura delle attività assurdamente chimiche in località Madruncula. Un incredibile attentato al cuore del Il progetto non è mai arrivato a realizzazione. commerciale da 50 MWe nella zona industriale cagliari- di Ottana, la centrale elettrica fu venduta a Clivati. Il quale Mejlogu. Il grido d’allarme, forte e deciso, è stato lanciato tana di Macchiareddu. Ma il progetto si fermò negli uffici propose un progetto di solare termodinamico e fu anche dal sindaco Giammario Senes”. 12 13
I PROGETTI MAI DECOLLATI 8. Gela elettrica 12,5 megawatt elettrici, ottenuti coprendo di agricole confinanti. in un’area non lontana dal progetto numero 1 di Sorgenia Tra affacciata sul mare Gela e Butera arroccata sulla mon- specchi 350mila metri quadri su un’area complessiva di Il progetto non è mai arrivato a realizzazione nonostante con Soru. tagna, sui dossi dell’agro di Roccazzelle fra le contrade 500mila metri quadri con un investimento di 88 milioni quintali di carte e di pareri tecnici e legali profusi dalla In questo caso la richiesta fu presentata dall’imprenditore Cappellania, Sant’Antonio e Tenuta Bruca, di là dalla linea di euro, dei quali opere civili, strutture e impianti svilup- società proponente. sardo Alberto Scanu, a capo di Sardinia Green Island non- ferroviaria e dalla stazione abbandonata di Butera Sca- pati e spesi nella zona sono 44 milioni. Nei 2 anni di la- La descrizione più dettagliata della vicenda è nel repor- che presidente di Confindustria Sardegna. lo, ecco la centrale solare che non c’è. Come l’Isola Che voro previsti dal progetto sarebbero stati creati almeno tage al capitolo 5. Il progetto non è mai arrivato a realizzazione nonostante Non C’è di Peter Pan, come il Cavaliere Inesistente di Italo 150 posti di lavoro diretti e indiretti e poi la centrale per una gran parte dei terreni fossero di proprietà della società. Calvino, così a Gela un campo di terreno arato con cura la sua operatività avrebbe impiegato 30 operai su 3 turni 12. Gonnosfanàdiga è la centrale solare mai costruita. Il progetto era stato per i 25-30 anni di esercizio. Era il 2011. Di nulla in nulla, Gonnosfanàdiga, sempre in quella zona del Campidano di 14. Oristano proposto dalla Reflex, un’azienda veneta che produceva sono scivolati nella memoria remota i Governi Berlusconi, Vallermosa e Villasor. Anche questo progetto da 50 MWe fu San Quirico di Oristano. Venne presentato dalla Clp Project specchi tecnologici e che ora rischia di uscire per sem- Monti, Letta, Renzi, Gentiloni, Conte1 e ora c’è il Governo proposto dall’Energogreen del gruppo Fintel. di Bolzano il progetto di un piccolo sistema ibrido fra so- pre dal mercato, in passato alleata con la società elettrica Conte2. Ma per il progetto di Gela gli anni sono passati Il progetto non è mai arrivato a realizzazione. lare termodinamico (10 MWe), con integrazione a biomassa grigionese Repower. nel niente sotto vuoto; sono stati firmati e controfirmati La Regione Sardegna ha detto che a Gonnosfanàdiga non da colture silvopastorali, da posare su un terreno senza va- Dal punto di vista dell’insolazione, Roccazzelle di Gela è alcuni ettometri di carta protocollata e di sentenze del si dovrà costruire una centrale di specchi perché danneg- lore economico. baciato dal sole migliore d’Italia: è alla latitudine 37° 04’ Tar, ma sul terreno di Roccazzelle non è stato piantato gerà le pecore del famoso pecorino (il cui latte senza va- La legge prevede 6 mesi per una valutazione d’impatto 25” Nord, condivide lo stesso parallelo con Ghar el-Mehl, nemmeno un paletto. lore venne rovesciato per protesta sull’asfalto) e perché ambientale, e invece sono passati 4 anni per avere un pa- governatorato di Biserta (Tunisia), e con el-Marsa, provin- renderà meno biologiche le colture biologiche. Una nota rere positivo della commissione Via della Regione, e poi il cia di Skikda (Algeria). 9. Basilicata a margine: la Regione Sardegna che ha detto no alla cen- parere positivo si è fermato nell’assessorato regionale pri- Tutti a parole vogliono l’energia rinnovabile e pulita, a 50MWe a Banzi, nel materano. Mai portato in autorizza- trale a specchi di Gonnosfanàdiga ha appena detto sì al ma che arrivasse sulla scrivania dell’assessore per la firma patto però che si faccia a casa d’altri. E quindi a Gela — zione per l’opposizione degli agricoltori, nonostante un gasdotto per alimentare l’isola. del decreto di Via già approvato dalla commissione Via. Ma nella stessa Gela in cui lavorano trivelle e dove ho con- interessante progetto di recupero del calore della cen- La descrizione più dettagliata della vicenda è nel reporta- dopo 5 anni cambia il sindaco di Oristano e il nuovo sinda- tato circa 120 pozzi di petrolio, nella Gela dove c’è la raf- trale per scaldare serre coltivabili con mirtilli del Canada. ge al capitolo 5. co, che aveva fatto campagna elettorale contro il progetto, fineria in dismissione, nella Gela dalla cui costa si vede ha ribloccato il progetto. nitida sul Canale di Sicilia la piattaforma petrolifera Pre- 10. San Severo foggia 13. Macchiareddu La società è ricorsa al TAR e si attendono risposte conclu- zioso, in quella Gela sovrastata dalla superantenna mili- 10 megawatt a torre. Mai autorizzata! Ancora nella zona industriale cagliaritana di Macchiareddu, sive. tare Muos che tanto agita i comitati del no — ecco a Gela la centrale solare pareva il progetto perfetto 11. Villasor Già nel 2011, ai tempi ormai remotissimi del Governo Villasor, nel medio Campidano, non lontano da quella Berlusconi, fu avviato il primo studio di impatto ambien- Vallermosa in cui aveva tentato Scanu. Qui il progetto tale con un progetto dell’archistar Italo Rota. Proget- da 50MWe fu proposto dall’Energogreen del gruppo Fin- to splendido, in teoria sarebbero bastati appena 2 anni tel. Appoggiato dall’agricoltore proprietario del terreno, per realizzarlo. Potenza prevista e produzione di energia venne osteggiato da enti pubblici regionali e da aziende 14 15
LA RESA LA RESA Jacopo Giliberto a colloquio con Gianluigi Angelantoni Ripercorriamo la storia dell’ANEST. Ma non ne ho visto gli effetti. Che cosa rispondevano le banche e gli investitori Ci ricordi il dato sugli impianti autorizzati, Angelantoni Già nel 2008, parliamo di quasi 12 anni fa, ci fu il cosiddetto Furono sbloccate le autorizzazioni ma non furono aggior- istituzionali? Finora sono stati autorizzati ma non costruiti impianti “decreto Rubbia”. Il decreto delineava forme di incentivi e nate ed adattate le incentivazioni a chi aveva investito in Dicevano che non potevano finanziare i progetti CSP auto- superiori ai 5 megawatt per complessivi 108 megawatt. dettava alcune regole che finalmente creavano prospettive una tecnologia nuova e non ancora consolidata. rizzati (parliamo di 108 megawatt) e che non si riusciva Dicevo: i tempi autorizzativi in media sono stati di oltre per la nascita del solare termodinamico in Italia. a partecipare alle aste perché la tecnologia a sali fusi è 60 mesi. E quindi? una novità sul mercato, e come tale comporta un rischio E che cosa non funzionò in quel decreto? E quindi: erano state sbloccate le autorizzazioni ma sta- di investimento maggiore rispetto alle tecnologie già col- Cinque anni? Il decreto arrivava troppo in anticipo rispetto allo stato vano scadendo gli incentivi (il Decreto ebbe breve vita, laudate, oltre a richiedere un giusto tempo per le due dili- Certamente. Ovviamente i 60 mesi sono una media trilus- di consapevolezza della finanza e dell’industria italiana, da luglio a fine novembre). Nel Decreto venne deciso di gence tecniche. siana. Se ben ricordo, a Gela l’autorizzazione fu richiesta ma soprattutto trovava culturalmente impreparate le riaprire gli incentivi; chi avesse voluto partecipare all’a- nel 2009 e concessa, mi pare, nel 2016! amministrazioni pubbliche. Con quel decreto, imprese e sta per l’assegnazione di queste tariffe agevolate (per Di conseguenza? ricercatori cominciarono a studiare gli investimenti. Non gli impianti superiori a 5 MWe) avrebbe dovuto offrire in In pratica, questi maggiori rischi tecnologici, per tecnolo- Quanto tempo massimo invece sarebbero dovuti durare bastava, ovviamente. Nel 2012 arrivò il secondo decreto, poche settimane fideiussioni pari al 10% del valore del gie “non provate” da altri impianti similari in attività, si tra- gli iter autorizzativi, in teoria? era durante il Governo Monti. progetto, cioè avrebbe dovuto ottenere in banca garan- ducono in un supplemento di riserva del 20-30% da parte I 60 mesi si confrontano con la normativa – si tratta di zie che sarebbero state impossibili a qualsiasi media degli EPC contractor, cioè dei costruttori delle centrali, e una legge di una quindicina di anni fa, il decreto legisla- Ricordo, Angelantoni. In quel periodo ebbi l’onore di lavorare impresa per i i tempi imposti e per l’entità dell’impegno in una stima di abbassamento precauzionale della produ- tivo 387 del 2003 – che assegna per l’autorizzazione unica a fianco dell’allora ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. finanziario. Se pensiamo che un impianto da 50 MWe, con zione al 90% rispetto a quanto previsto sul progetto. L’ef- un tempo massimo di 90 giorni, cioè tre mesi, a parte il Quel secondo decreto quella volta trovò pronte le persone, accumulo termico di 16 ore, costa circa 300 milioni, solo fetto è che chi investe si trova con un costo maggiorato del tempo necessario per conseguire la Valutazione d’impatto i ricercatori, le imprese, i progetti. Però per partecipare all’asta si doveva prestare una fidejus- 20-30% e una garanzia di produzione del 90% ambientale, la quale al massimo dovrebbe essere portata a sione bancaria (non assicurativa) del valore di 30 milioni! conclusione in 330 cioè circa un anno. Però? Solamente pochi accettarono. Ma liberati gli incentivi, poi Un altro capitolo è stato quello dei tempi delle Però se trovò pronte ricerca, finanza e impresa, quel scadono le autorizzazioni. autorizzazioni. Lo ripercorriamo insieme? Tempi impossibili anche per la parte finanziaria, decreto per la seconda volta non trovò pronte le autoriz- Il tema dei tempi infiniti degli uffici pubblici nel concedere per la concessione dei crediti e delle fideiussioni? zazioni che avrebbe dovuto concedere l’amministrazione Mi fa pensare a una delle comiche di Stanlio e Ollio, dove le autorizzazioni – e non sempre la lentezza è dovuta a È così. Prima di decidere e di impegnarsi l’investitore, il pubblica, senza le quali era ovviamente impossibile pro- i personaggi si alternano a disfare ciò che ha fatto l’altro. semplice svogliatezza – è un tema che percorre decenni costruttore, la banca finanziatrice devono condurre quella cedere! Il sistema pubblico, l’amministrazione pubblica, Noi sorridiamo ma purtroppo qui non parliamo di cose di storia economica e politica italiana e non riguarda sola- che si chiama “due diligence” tecnica ed amministrativa per era più indietro della Ricerca e delle Imprese. Così fu comiche. C’è il lavoro e il futuro delle persone, e c’è la mente il solare a concentrazione. Però il segmento del capire se la scelta di impegnare soldi e lavoro ha senso, se necessario gettare al vento altri 4 anni. Nel giugno 2016 tutela dell’ambiente. Mi permetta, riassumo l’assurdità. CSP aveva, e ha, un problema in più: la novità tecnologica l’impegno darà un rientro, e che tipo di rientro, e in quanto finalmente fu approvato il cosiddetto “decreto Calenda”, Era impossibile per gli impianti solari termodinamici par- chiede velocità di decisione. E un elemento importante tempo. Così vengono incaricati staff esterni di esperti che sbloccò le autorizzazioni. Fu dato il via libera a pro- tecipare alle aste previste dal decreto “Fer non fotovol- che aveva inficiato la realizzazione di impianti CSP a par- per controllare i documenti e la redditività del progetto, getti per 108 megawatt termodinamici, e una ventina di taiche” del 23 giugno 2016, cioè quello che chiamiamo tire dal decreto del 2012 sono stati i tempi autorizzativi, incluse le condizioni ambientali del sito di installazione. progetti di dimensioni minori. Bello, no? “decreto Calenda”. che in media per gli impianti oggi già autorizzati... L’energia solare a concentrazione è una tecnologia giovane 18 19
LA RESA e non vi sono molte esperienze precedenti su cui basarsi formalmente entrata ma che era fortemente interessata Il palcoscenico? perché – a differenza del solare fotovoltaico che tende a per condurre una valutazione dei rischi – e questo vale ad entrare visti i progetti CSP di Gela e di Assemini e un Il palcoscenico dell’opposizione, il gridare l’allarme per coprire il terreno se l’impianto è a terra – questi specchi soprattutto per la tecnologia tutta italiana che fa ricorso importante accordo di ricerca con il Mit di Boston. Forse spaventare le persone poco preparate, magari con “fake devono essere distanti fra loro circa 20 metri, altrimenti ai sali fusi, ancora più giovane – si parla davvero di una arriverà un nuovo decreto FER 2, per varare una nuova sta- news”! con il sole basso sull’orizzonte non catturano la luce del nuova tecnologia. Per questo motivo le banche che sosten- gione di incentivi, sul quale anche il Coordinamento FREE sole. Quindi tra un filare e l’altro deve essere lasciato gono l’investitore chiedono normalmente un supplemento per le rinnovabili sta continuando a sollecitare il ministro Angelantoni, non pensa di esagerare? ampio spazio soleggiato nel quale far crescere colture a di “due diligence”, così che i tempi diventano più lunghi dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Guardi, le racconterò un episodio. Un gruppo di inter- stelo basso, come cereali o altri seminativi, adatto anche rispetto all’analisi finanziaria di un qualsiasi altro progetto. vento nimby insorse contro uno dei progetti nel Cam- alla pastorizia. Questo è un fatto risaputo in tutto il settore degli investi- Nel frattempo non è decollata la ricerca? pidano sostenendo che gli specchi avrebbero devastato menti e della finanza per qualsiasi progetto innovativo, e È mancata a ricerca applicata, è mancata la possibilità di il panorama che si può ammirare dal castello di Acqua- Ho letto su documenti ufficiali che il solare termodinamico questo tempo aggiuntivo avrebbe dovuto essere previsto acquisire quel portafoglio di esperienza e di referenze che fredda, quello costruito dal Conte Ugolino sulla collina che riscalda l’aria, il clima. anche per i decreti di incentivazione del termodinamico. dà la messa in marcia di un impianto dimostrativo su scala domina Siliqua. Ovviamente, ciò ha fruttato pareri negativi È una sciocchezza solenne, un’altra fake news! Chi dice Invece, ecco tempi comodissimi alle pubbliche ammini- industriale. Questo ha reso vani finora gli impegni di eccel- da tutte le sovrintendenze ai beni paesaggistici. Ebbene, che gli specchi solari potrebbero produrre un surriscalda- strazioni e tempi impossibili per i privati! Per esempio per lenze della ricerca come l’Enea o come il polo di ricerca dopo oltre 8 mesi di battaglie (e costi!) la società propo- mento dice una sciocchezza con il botto. È vero proprio il calcolare la stima dell’investimento, con ritorni e rischi realizzato a Pula, il Crs4, sigla di Centro di Ricerca, Sviluppo nente Energogreen dimostrò che fra il castello e la zona contrario, perché il calore del sole viene sottratto e trasfe- connessi, non bastarono i 4 mesi (più il mese di agosto) e Studi Superiori in Sardegna. del progetto termodinamico, distante più di una dozzina rito nel fluido che scorre nei tubi, quindi per estremizzare concessi dal decreto del 23 giugno 2016. di chilometri, c’era una collina che ne impediva la visuale! l’aria ne risulta anche più fresca. Ho sentito le asserzioni In entrambi i gruppi di ricerca è stato propulsivo il ruolo Ma nessuno ha protestato contro questa calunnia giuridica più stravaganti, anche che il CSP è radioattivo! C’è chi dice E quindi si chiude? di Carlo Rubbia. ma anche geografica. Che cosa dovrebbe pensare poi un poi che la costruzione di una centrale solare produrrebbe E quindi c’è chi vende, chi chiude, chi trasloca all’estero. Noi Rubbia adora partire dall’idea teorica e trasformarla in un imprenditore quando il capo del comitato nimby annuncia emigrazione. come Gruppo Angelantoni avevamo costituito la società fatto reale che migliora la vita dell’uomo. In questo caso, su un quotidiano locale che “la famiglia saprà accogliere” il Archimede Solar Energy, che oggi senza più progetti è Rubbia voleva riuscire a realizzare un impianto che fosse portatore dell’investimento? È falso? Mi risulta che le centrali solari si posano su terreni rimasta con un solo dipendente, che è l’amministratrice dimostrativo, della potenza di 28 megawatt e che fosse improduttivi e in aree marginali che sono state spopolate delegata Federica Angelantoni, mia figlia, con l’incarico di “stand alone”, cioè che funzionasse da solo senza avere Altri nemici del solare termodinamico? da decenni di emigrazione. definire un trasloco “forzato” in Cina (non certo una delo- bisogno di appoggiarsi a sinergie con altri impianti fossili. Forse alcune compagnie petrolifere meno pronte alla tran- È un’ovvietà; questa tecnologia non incentiva l’emigrazione calizzazione!) dove c’è un mercato CSP ma per fornirlo sizione tecnologica; alcune invece di puntare sull’energia ma al contrario la contrasta. Per costruire una centrale da 50 occorre produrre in loco. Lo chiamano “local contents”. Domanda indiscreta. Chi sono i nemici del solare in tutte le sue forme restano ancora fortemente ancorate MWe servono circa 1.500 persone per tutto il tempo di rea- L’associazione ANEST aveva decine di associati nel 2016 termodinamico? alla sola fonte fossile. Ma hanno paura del solare soprat- lizzazione (2 o 3 anni), e poi esige un centinaio di occupati quando arrivò il decreto Calenda, ora siamo rimasti tre Il primo nemico è il palcoscenico. Il secondo, la paura tutto gli agricoltori. fissi su 3 turni per la gestione quando l’impianto è in fun- soci in tutto, e in uscita. Sono uscite dall’associazione le del nuovo, soprattutto in quelle zone emarginate dall’in- zione (per 25-30 anni). Sa che significa un centinaio di posti società di ingegneria, ne sono uscite le società energeti- novazione dove più facilmente sono proposti i progetti Gli specchi occupano territorio? di lavoro fissi in comunità remote da cui i giovani fuggono che come l’Enel che aveva tentato Priolo e come l’Eni, mai termodinamici. No. Non ingombrano per diversi motivi. In primo luogo, verso le città della costa o addirittura in altri Paesi? 20 21
LA RESA IL PASSATO IMMAGINARIO Reportage dalla regione che blocca 8 progetti Che cosa stiamo perdendo? sperimentando l’emirato di Dubai, nel Golfo Persico di Jacopo Giliberto da, della cultura pastorale, del territorio da difendere, basta Stiamo perdendo l’occasione per far crescere le tecnologie Con un investimento sui 4 miliardi di dollari, la saudita con la colonizzazione del turboliberismo turbocapitalista. pulite nel mondo e le aziende italiane. Sono stati distrutti Aqwa Power e la Shanghai Electric stanno lavorando su Ho provato a capire perché la Sardegna ha detto otto “no” a Nei “no” di una Sardegna impoverita dai “no” risuona la soldi e competenze; gli italiani che hanno avuto modo di una commessa voluta dalla DEWA (è la sigla di Dubai ripetizione contro il solare termodinamico e ho comincia- stessa frase ascoltata decine di volte quando c’è da sce- migrare sono andati a operare all’estero. Ricorda quando Electricity and Water Authority). Si tratta di un progetto to da un convegno promosso in ottobre dalla Legambien- gliere fra il coraggio del futuro e la paura che spinge a nel 2005 Carlo Rubbia disse basta con questa Italia e andò da 700 megawatt, di cui 600 megawatt con tecnologia te e dal Parco del Molentargius. Durante l’evento uno degli invocare un passato immaginario. La frase ripetuta dai co- a sviluppare il solare in Spagna? Ecco, come tutti i geni orizzontale con specchi parabolici, 100 megawatt con esperti europei più attenti al tema dell’energia – l’antichissi- mitati del no, dai sindaci assetati di consenso elettorale, aveva intuito in anticipo che qui in Italia non si può inno- specchi verticali a torre; sono poi stati aggiunti altri 200 mo ingegnere G.B. Zorzoli che è così antico che gli ho chie- dalle mamme preoccupate e dai prof della locale scuola vare e fare tecnologia verde. megawatt fotovoltaici. Al progetto lavorano 32 imprese. sto se avesse cominciato a pubblicare in caratteri cuneifor- è: “Questo impianto devasterà il nostro territorio”. Molte delle imprese che si erano illuse sul futuro solare E sa quante imprese italiane? Zero. E ciò accade per- mi su tavolette d’argilla e mi ha risposto che, invece no, il Le vacche non daranno più latte. I paesi si spopoleran- oggi stanno spostando altrove le loro attività, oppure ché le imprese italiane non hanno avuto nemmeno un suo primo libro sull’energia è solamente del 1961, l’anno in no. Il rischio sismico. Tra gli slogan mancano la pioggia stanno vendendo le tecnologie, oppure chiudono. Le tec- caso di impianto dimostrativo da poter presentare per cui ero nato io – ha descritto il futuro energetico sardo nella di rane e le locuste, ma penso che sia solamente un caso. nologie sviluppate in Italia vengono messe a frutto – sa da qualificarsi. sala convegno delle Saline di Molentargius, a Cagliari. Basta leggere i giornali locali per vedere come questo chi? – dai concorrenti che non devono neppure investire in Oggi la Sardegna brucia in modo forsennato carbone e pe- assunto (“devasterà il nostro territorio”) viene associato a R&D perchè l’abbiamo fatto già noi senza alcun vantaggio! Angelantoni, un’ultima domanda. Mentre noi preferiamo trolio. Non un sospiro di metano. “non è questo il modello di sviluppo che noi vogliamo”. Il rinunciare a estrarre l’energia dal sole, al contrario Dice Zorzoli: lo sviluppo energetico pulito della Sardegna modello “che noi vogliamo” però non è di sviluppo ben- I numeri di questa sconfitta? chi nel mondo sta investendo nel solare termodinamico? può passare dal biogas, si può creare più fotovoltaico e più sì d’inviluppo: tornare ai bei tempi antichi immaginari, Sono stati dissipati nel CSP a Sali fusi oltre 300 milioni, come La solita Cina che come al solito pensa in grande e solare, le potenzialità del 5G possono rendere indipenden- a quell’età dell’oro mai esistita in cui la vita era sana e i 120 milioni profusi dall’Enea nella ricerca, gli 80 impegnati intende aggiungere 5mila megawatt nei prossimi cinque te la Sardegna e avere 3.600 occupati nel settore dell’ener- lunga, si può stare benissimo anche senza scarpe, il clima da noi dell’Angelantoni con Chiyoda (Mitsubishi) e Siemens, anni. La Francia medita a impianti di taglia piccola. Vi gia pulita. Da Zorzoli non c’è stato alcun cenno specifico non era mai gelido d’inverno o torrido d’estate, il lavoro di la settantina di milioni voluti dall’Enel a Priolo, i non meno lavorano il Marocco e il Sudafrica. sul solare termodinamico che ha lasciato una meteora im- pastore era a contatto con le meraviglie della natura, le di 10 milioni messi in gioco dalla Fintel in Sardegna e tanti Ma anche l’Australia, il Messico, l’India, l’Egitto che ha palpabile come le stelle cadenti nelle notti d’estate. spelonche di sassi però sono di materiali naturali, il cibo altri spesi da produttori e investitori dei vari progetti italiani. annunciato 1,2 GWe, e la solita Spagna, che è già forte era sempre sano e il vino del contadino è sempre più buo- Ma soprattutto questo “no totale” ha vanificato per le imprese (hanno almeno 40 centrali da 50 MWe e le più forti Guardando indietro no. Intanto intorno alle centrali sarde a carbone i medici italiane e per i dipendenti ricavi per almeno un miliardo di società di ingegneria!). Abbiamo già parlato del Dubai, Ma gli interventi di altri relatori al convegno della Legam- sardi hanno rilevato un’incidenza di tumori e di malattie euro ogni anno fra tubi, specchi, sensori, ingegneria, mon- ma al solare termodinamico guarda anche l’Oman, per biente mostrano la vera anima dell’isola, nonostante che respiratorie superiori a quelle denunciate intorno all’ILVA taggi e manutenzioni. Sono state respinte le competenze esempio con un progetto cui sta pensando l’Italiana Legambiente nazionale sia favorevole al solare termodi- di Taranto! straordinarie di imprese come Techint e Maire Tecnimont. Salini Impregilo nella dissalazione con un impianto namico, ovviamente purché in sintonia con l’ambiente. Un ibrido fotovoltaico+CSP. In Oman utilizzano già impianti sindacalista dalla retorica robusta e un ex giovane antago- Erba medica, pomodori e sole L’Italia frena. E all’estero? solari termodinamici per produrre vapore usato per nista – cioè quelli che dovrebbero traguardare il futuro e Il luminoso passato da difendere contro l’aggressione del All’estero è un fermentare di un’infinità di progetti meglio estrarre petrolio. Uno strano ma interessante promuovere il progresso a beneficio del popolo – nei loro solare termodinamico si trova per esempio nel Campidano, interessantissimi. È molto significativo che cosa sta connubio di green e fossile!! interventi guardano indietro, parlano della tradizione sar- una delle zone più povere d’Italia dove il Pil combatte per 22 23
IL PASSATO IMMAGINARIO l’ultimo posto con concorrenti come le aree interne della Con la centrale solare c’era anche un brevetto per estrarre ne coltivare erba medica, con 5-6 tagli/anno, garantiti dal sta era ancora in corso ma il suo destino era segnato. Attor- Sicilia e le zone più aspre della Calabria. idrogeno, firmato ENEA. modesto consumo di acqua di un sistema di irrigazione in- no all’ora di pranzo uno stormo di bombardieri americani Nel Campidano si sono dissolti più progetti CSP che nel Il Campidano è una delle zone più povere d’Italia. terrato? scavallò la montagna e apparve sul cielo di Gonnos. Aprì i resto d’Italia. È una piana alluvionale fra Cagliari e le Nel Campidano che soffre di povertà e spopolamento, il Poco più in là tra VIllacidro e Gonnos Fanàdiga dopo un portelli e liberò sul paese più di 200 bombe a frammenta- montagne dell’Iglesiente battuta dal sole e dal vento, una calore dell’impianto sarebbe servito per esempio alla Ca- incrocio a raso dove gli incidenti ripetuti indurrebbero di zione, bombe cioè che sparano ciascuna centinaia di fram- regione che ha terre morbide e grasse che pare farina in sar, la principale industria conserviera della Sardegna, il costruire una rotonda che non c’è. La rotonda invece è sta- menti taglienti in orizzontale per falciare qualsiasi cosa. cui vi crescono carciofi di qualità rara e al tempo stesso cui stabilimento di Serramanna lungo la statale 196dir ta costruita poco più in là per l’ippodromo comunale, 64 Una strage di persone, bambini, donne, uomini. alterna sterpaie inarabili, sassaie rifiutate anche dai cardi nei pochi mesi del raccolto del pomodoro e della lavora- ettari con piste chilometriche, la tribuna mille posti e la più aspri. Un progetto di solare a concentrazione anda- zione brucia olio combustibile a tonnellate per produrre il torre giuria a quattro piani. L’invidia to dissipato era a Villasor. Il paese si distribuisce attorno calore e il vapore che serve per lavorare i pomodori. L’olio Per molte persone (su questo argomento tornerò dopo), al piccolo municipio di gusto littorio, alla parrocchiale di combustibile è, dopo la materia prima vegetale, la secon- Pagine di lapide dicevo, per molte persone i sentimenti più comuni sono San Biagio e attorno al castellozzo che fu dei marchesi da voce di costo per inscatolare i pomodori. Per capire una comunità, i suoi legami e la sua storia uno rappresentati da due sostantivi della lingua tedesca: Scha- Villaverde y Silva, Grandi di Spagna, marchesi di Villasor, L’azienda conserviera avrebbe risparmiato denari acqui- dei libri metaforici da leggere è il libro aperto della stazio- denfreude (cioè la gioia per la sfiga altrui) e Gluckschmerz di Santa Cruz de Mudela, del Viso, di Pozo Rubio; duchi di stando il vapore e il calore puliti della centrale solare. ne ferroviaria. (cioè la rabbia per la buonasorte altrui) e in quel febbraio San Carlos e di Santo Mauro; conti di Castillejo, di Estra- Avrebbe potuto estendere le lavorazioni ad altre stagioni, Un altro libro è scritto sulle pagine di marmo del cimitero, 1943 molti gonnesi pensarono che dietro il bombarda- das e di Togores. altri prodotti e ad altre campagne di raccolto, e gli sta- sulle cui lapidi sono incise le mogli inconsolabili, i mari- mento ci fosse un loro concittadino invidioso e malevolo Nella chiesa sono adorati santa Vitalia – come Iside calza gionali che oggi vengono pagati per le poche settimane ti integerrimi, le relazioni tra le famiglie, le grandi trage- che, costretto dai concittadini cattivi a emigrare negli Stati la corona sulla testa e nelle mani regge il globo e la fronda del pomodoro avrebbero potuto lavorare per diversi mesi. die collettive e quelle personali, non meno grandi. Il libro Uniti, arruolato nell’aviazione americana guidò i bombar- – e sant’Isidoro Agricoltore con il toro e le spighe di grano. Dopo i verbi coniugati nel modo condizionale dell’imma- scritto sulle lapidi del cimitero di Gonnos, arroccato su un dieri sui suoi concittadini per punirli, compresa l’anziana Il progetto di Villasor intendeva integrare la produzione ginazione, ora un verbo nel modo indicativo della realtà: dosso, comincia già dopo il cancello e il voltone d’ingresso. madre. elettrica con produzioni agricole, per esempio erba medi- l’Agris, l’agenzia regionale sarda per l’innovazione in agri- A destra c’è la tomba dell’eroe di Gonnos Fanàdiga, Giovan- Non era vero che gli aerei furono guidati da un gonnese ca e altre foraggere, oppure seminativi a stelo basso come coltura, ha le colture sperimentali a fianco al terreno su ni Leccis che, guastatore di 21 anni, in Libia il 20 giugno invidioso fino alla ferocia. orzo, frumento e altre biade. cui non è sorto l’impianto solare di Villasor. L’occasione 1942 riuscì a forzare le difese inglesi di Tobruk e a con- Ma era vero il sentimento dei paesani dell’attribuire una Un terreno pertanto ottimale per il pascolo degli ovini d’oro per dare all’Agris una svolta innovativa da imprimere sentire la riconquista. Per far espodere i reticolati inglesi disgrazia all’invidia altrui. sardi, oltretutto chiusi e protetti dal recinto della centrale! alle aziende agricole sarde è sfumata. e aprire la breccia vittoriosa si fece sparare in pieno petto Gli aeroplani statunitensi in quella nuvolosa giornata di L’erba medica è ottima perché è un sempreverde che aiu- Franco l’allevatore ha i 150 ettari di terreno incolto su una cannonata. febbraio dovevano bombardare l’aeroporto di Cagliari El- ta a tenere bassa la polvere, mentre in Spagna tengono cui voleva far posare gli specchi parabolici della centrale. La tomba è coperta dalla motivazione con cui gli venne as- mas ma era nascosto dalle nuvole, così puntarono sull’o- nudo il terreno attorno agli specchi con erpicature ma ciò Concedere quella sassaia scabrosa in affitto gli avrebbe segnata la medaglia d’oro e da un tricolore. biettivo di riserva, l’aeroporto militare di Trunconi nella sviluppa polvere che si posa sugli specchi e peggiora la fruttato un reddito da rinvestire per far crescere il suo al- Di fronte alla tomba dell’eroe gonnese, e quindi a sinistra piana di Villacidro. Da lì partivano gli aerei italiani e te- qualità del riflesso. Erano coinvolte circa 25 aziende ita- levamento. per chi entra nel camposanto comunale, c’è la lapide comu- deschi che colpivano quelli americani e inglesi in Tunisia. liane, ora quasi tutte chiuse o emigrate o diversificati in A Villasor il voltafaccia dell’Agris, l’agenzia regionale per nale in ricordo del centinaio di persone morte nel bombar- Così i bombardieri scavallarono la montagna e le nuvole altri settori. l’innovazione in agricoltura. Non sarebbe stata innovazio- damento americano del 17 febbraio 1943. La guerra fasci- aprirono un lembo e i dal cielo intravidero a terra una stri- 24 25
Puoi anche leggere