FUTURI Pronti all'impresa - Giovani Imprenditori
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QUALE IMPRESA L A RIVISTA NAZIONALE DEI GIOVANI IMPRENDITORI SETTEMBRE/OTTOBRE 2020 35° Convegno dei Giovani Imprenditori 16 | 17 ottobre 2020 #Futuri2020 FUTURI Anno XLVII - N. 09/10 Settembre/Ottobre 2020 - Contiene I.P. Pronti all’impresa PRIORITÀ AGROALIMENTARE NESSUNO LAVORO AI TEMPI DEL NASCE CORONAVIRUS NEGATO
SOMMARIO EDITORIALE QUALE LAVORO 02 Il presidente / Il direttore 30 Da remote a smart il lavoro nell’era del dopo Covid STORIA DI COPERTINA di Giacomo Bosio 04 A tu per tu con Maurizio Stirpe di Alfredo Citrigno QUALE STEM PRIMO PIANO 36 Nessuno nasce negato! di Virginia Gullotta 10 La trasformazione digitale: sfide e opportunità per l’economia italiana QUALE AZIENDA di Andrea Marangione 40 La crescita dell’imprenditore tra competenze ed etica QUALE IMPRESA di Stella Tedoldi 16 Agroalimentare ai tempi del coronavirus QUALE INTERVISTA 42 Marco Brugo Ceriotti La bellezza di fare impresa QUALE IMPRESA di Monica Perri 20 Ripartire dai mestieri d’arte QUALE G20 46 di Martina Lorusso Recover, plan, grow QUALE IMPRESA di Alessandro Somaschini 24 Incertezze e contraddizioni in tempo di crisi di Antonella Arista RUBRICHE QUALE LAVORO 26 Dentro il remote working 48 Quale cultura di Valentina Faina 52 Quale books 54 Quale cdr 56 Quale app SEGUI I GI SU: giovanimprenditori.org GI App Giovani Imprenditori Confindustria Confindustriagiovani GI App 60 @GIConfindustria GIConfindustria Direttore: Direzione e redazione: Stampa e spedizione: Alfredo Citrigno Confindustria Romano Arti Grafiche - Tropea Viale dell’Astronomia, 30 - 00144 Roma Via Don Mottola - 89861 Tropea (VV) Vice Direttore: Tel. 06 59031 / Fax: 06 5914529 Tel. 0963.666424 / Fax 0963.666907 Giacomo Bosio www.confindustria.it / www.giovanimprenditori.org Email: grafici@romanoartigrafiche.it www.romanoartigrafiche.it Direttore responsabile: Fotografie: Silvia Tartamella Archivio Quale Impresa / Shutterstock Rivista associata: ASSOCIAZIONE NAZIONALE Direttore Editoriale: Le foto degli eventi nazionali GI EDITORIA DI SETTORE Michela Fantini sono a cura di: Records Italia Numero chiuso in tipografia: Concept, coordinamento immagine, www.recordsitalia.it progetto grafico, consulenza redazionale Settembre 2020 e coordinamento all’impaginazione: Editore: DRINK-À-PORTER Pubblicità - per maggiori informazioni ed Emporio ADV Confindustria Servizi eventuali prenotazioni di spazi pubblicitari Via M. Buonarroti, 41 - 33010 Feletto Umberto (UD) Via Pasteur 6 - 00144 Roma sulla rivista Quale Impresa rivolgersi a: Tel. 0432 546996 - Email: info@emporioadv.it Tel. 065918856 / 065920509 Federica Bandini www.emporioadv.it Presidente e A.D. Alberto Marenghi Confindustria Servizi Coordinatore redazionale: Viale dell’Astronomia, 30 - 00144 Roma Tel. 06 59 03 237, Cell. 345 7248335 Valentina Piacentini Email: f.bandini@confindustria.it Giovani Imprenditori Confindustria Viale dell’Astronomia, 30 - 00144 Roma Tel. 06 5903478 / Email: v.piacentini@confindustria.it SCOPRI LE STEEL BOTTLE DI IZMEE NEI MIGLIORI FASHION STORE. IZMEE.COM 01
EDITORIALE DEL PRESIDENTE EDITORIALE DEL DIRETTORE UN NUOVO MONDO UN NUOVO CORSO La pandemia di Covid 19 ci ha di essere società, il nostro modo Non senza emozione, rivolgo fine di questo numero, mi sono insegnato a fare tutto in modo di fare impresa, il nostro vivere un saluto ai lettori di Quale posto l’obbiettivo di continuare diverso. La più veloce delle quotidiano. Impresa da direttore di quella a portare avanti il lavoro ormai evoluzioni della specie: da homo Quali attrezzature culturali stessa rivista che tante volte avviato di crescita della rivista, sapiens sapiens a homo novus e professionali saranno ho sfogliato, in cui negli anni che si pone nuovi traguardi, che sapiens. indispensabili per crescere e far ho potuto trovare tanti spunti ospiterà nuove rubriche e che In questo nuovo mondo, abbiamo progredire l’Italia, nel suo lungo e interessanti e sulle cui pagine, in continuerà a dare voce alle tante imparato a prenderci cura di complesso cammino di ripresa. qualità di membro del Comitato storie di impresa che ci rendono noi stessi e degli altri con ogni Sappiamo che il nuovo mondo di redazione, ho già scritto nel orgogliosi di essere italiani. gesto che facciamo. L’insieme si sta generando con un potente triennio precedente. Vogliamo parlare di innovazione, delle micro-azioni quotidiane big bang, quello della la crisi vogliamo farvi conoscere rappresenta le scelte singole, economica, con tutte le sue Per i Giovani Imprenditori, il mondo delle numerose l’insieme delle scelte singole conseguenze: crollo del PIL, la nostra rivista è un punto start up che si affacciano sul quelle collettive. Ogni scelta perdita di posti di lavoro, impatto di riferimento in cui trovare mercato, vogliamo offrirvi collettiva è una scelta politica. negativo sulle persone. Purtroppo, aggiornamenti, attraverso cui approfondimenti utili per Abbiamo quindi deciso con grande a partire dalle più esposte. Ce lo conoscere storie di tanti colleghi la gestione dell’impresa e responsabilità di prenderci il dicono la statistica e l’esperienza: che hanno saputo innovare, continuare a consigliarvi letture rischio di affermare che esiste una sono i giovani quelli che reinvertarsi e Quale Impresa, e app e vogliamo essere più nuova normalità e noi la vogliamo rischiano di più, e quindi, siamo per il Movimento, è anche da presenti sui nostri canali social abitare. Per questo, abbiamo quelli che devono agire con più sempre un appuntamento fisso ufficiali. deciso di tenere in presenza il determinazione. di ogni convegno o grande nostro tradizionale convegno di Se vi dicessi che dobbiamo evento, in cui la sua “presenza” In queste pagine ci sarà sempre Riccardo Di Stefano ottobre, nonostante le limitazioni, riprenderci il futuro perché lo sulle sedie della sala principale spazio per confronti, per provare Alfredo Citrigno Presidente Giovani Imprenditori Direttore Quale Impresa le ordinanze, le regole necessarie vivremo noi e i nostri figli, vi non manca mai. Il nostro house a trovare soluzioni. Da parte a garantire la tutela di tutti. direi una banalità trita e ritrita. Il organ vuole raccontare il mondo nostra c’è tutto l’entusiasmo Nel momento in cui scrivo questo futuro ci tocca in ogni caso e nel dell’impresa anche a chi non lo che caratterizza le nuove sfide, editoriale, la location che abbiamo nostro ci saranno i cocci di un vive, a chi lavora in altri contesti, da parte vostra ci auguriamo scelto è la Stazione Marittima presente rotto dalla pandemia. a tutti coloro che vogliono ci sia la curiosità di volerla di Napoli, come simbolo fisico e Prendiamo atto del fatto che siamo conoscere il “bello e ben fatto” condividere! tangibile di una partenza. Dai moli nell’incredibile e straordinaria del made in Italy. sono partiti i nostri nonni emigrati condizione per cui tutto il mondo a scoprire il nuovo mondo. Dai si trova contemporaneamente a Da direttore, insieme al vice moli le merci italiane partono in risolvere il medesimo problema e Giacomo Bosio che ringrazio direzione del mondo. I moli italiani contribuiamo, con tutte le nostre per aver accettato di condividere sono i piedi che l’’Europa immerge energie a disegnare risposte con me oneri e onori di questa nel Mediterraneo, la culla della audaci. nuova esperienza e al nuovo civiltà e l’anima del commercio. Se il futuro fosse una persona, Comitato di redazione, che ho Non so se riusciremo ad essere a assicuriamoci che voglia il piacere di presentarvi alla Napoli, tra qualche settimana, di invecchiare con noi. sicuro ci saremo. Con un convegno dedicato a immaginare come sarà il nuovo mondo. Come cambierà il nostro modo 02 03
STORIA DI COPERTINA Bisogna riorientare PRIORITÀ il sistema di ammortizzatori verso l’occupabilità delle persone, per prendersi LAVORO cura “del lavoro e dei lavoratori” e non più solo tutelare il singolo posto di lavoro. di Alfredo Citrigno Direttore Quale Impresa Abbiamo chiesto a Maurizio Stirpe, Vice Presidente Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali, quali sono le priorità e i principali ostacoli da superare per far ripartire il Paese. Da dove partire per una efficace riforma Abbiamo espresso chiaramente la nostra degli ammortizzatori sociali secondo posizione nel documento di proposte Confindustria? sugli ammortizzatori sociali presentato al Molti sono i nodi da sciogliere, ma la Governo a luglio. Il messaggio principale vera svolta deve avvenire in termini di che abbiamo voluto trasmettere è equilibrio complessivo del sistema. che bisogna riorientare il sistema di Abbiamo già evidenziato, in diverse ammortizzatori verso l’occupabilità delle occasioni, che gli oltre 30 miliardi spesi persone, per prendersi cura “del lavoro dallo Stato annualmente per le politiche e dei lavoratori” e non più solo tutelare il del lavoro sono destinati, pressoché singolo posto di lavoro. interamente, alle misure passive di In questo senso, una prima criticità sostegno al reddito. Questo sottintende riguarda il Reddito di cittadinanza. una logica per cui si cerca di mantenere in È, per noi, uno strumento che non va essere, proprio attraverso tali strumenti certamente abbandonato: tutti i grandi passivi, posti di lavoro anche quando non paesi europei dispongono di strumenti di vi sia più lavoro. sostegno contro la povertà. 04 05
STORIA DI COPERTINA Va, però, ripensato. È stato amministrative per l’accesso ai Il confronto tra Confindustria e Sindacati dimostrato, infatti, quello su benefici. sul rinnovo dei contratti collettivi: quali cui molti, tra cui Confindustria, Nella nostra proposta di riforma, sono le esigenze delle imprese? avevano messo in guardia abbiamo immaginato un sistema Nell’idea che abbiamo della sin dall’inizio: perseguire in cui obiettivi e strumenti vadano contrattazione collettiva, le esigenze attraverso un unico strumento, di pari passo. Essenzialmente, le delle imprese coincidono con le il Reddito di cittadinanza, due crisi congiunturali dovrebbero esigenze di tutto il sistema produttivo obiettivi di politica economica, essere gestite con le risorse e del nostro Paese, la cui sfida è stare al ovvero il contrasto alla povertà gli strumenti in capo al Ministero passo con i processi di trasformazione e l’attivazione al lavoro, dello Sviluppo economico, e digitalizzazione in atto. non è una scelta efficace. mentre le crisi più strutturali, Per quanto riguarda il rapporto con le Per questo, nell’ambito di irreversibili, con effetti organizzazioni sindacali, ho già avuto una sistematizzazione degli occupazionali dovrebbero essere modo di sottolineare un punto che interventi pubblici di welfare, di competenza del Ministero qui ribadisco: Confindustria non ha da una parte, auspichiamo del Lavoro, che può mettere in mai pensato di fermare o svincolarsi che il Reddito di cittadinanza campo politiche attive per la dai rinnovi dei contratti, né tanto rimanga esclusivamente riqualificazione professionale. meno di smantellare il sistema della come strumento di contrasto Inoltre, mi permetto di contrattazione nazionale. Al contrario, alla povertà. Dall’altra, aggiungere, nell’ambito delle proprio per dargli più forza, nel 2018 contemporaneamente, l’obiettivo politiche attive del lavoro la scelta abbiamo firmato con le organizzazioni dell’attivazione al lavoro va ottimale sarebbe coinvolgere sindacali il Patto della fabbrica. Ora, perseguito con un potenziamento anche le Agenzie per il lavoro, dunque, credo sia arrivato il momento reale delle politiche attive, soggetti che sono a contatto di applicare le regole condivise in da accompagnare con altri con il lavoro quotidianamente quell’accordo. strumenti, in primis la Naspi, e conoscono bene la realtà e le Regole che dicono che il Trattamento la cui erogazione andrebbe esigenze delle imprese italiane, Economico Minimo si muove condizionata alla partecipazione in un’ottica collaborativa tra seguendo l’inflazione, per proteggere ad attività formative per la pubblico e privato. il potere d’acquisto delle famiglie. È, riqualificazione del disoccupato. Un programma di questa portata invece, all’interno del Trattamento Il secondo capitolo riguarda è urgente per affrontare bene Economico Complessivo che si fa la cassa integrazione. La la ripresa. Gli ammortizzatori la contrattazione di settore, “tailor- nostra visione è che tale sociali hanno rappresentato made”. Qui, gli aumenti salariali strumento vada esteso a tutte la “diga” a difesa della nostra devono essere ancorati a obiettivi le tipologie di imprese, in economia nei momenti più duri di crescita dei settori produttivi ed un’ottica assicurativa contro dell’emergenza sanitaria. La il salario va certamente aumentato, la mancanza temporanea stessa emergenza ha, tuttavia, ma solo in una condizione di di lavoro. L’estensione della messo in luce anche le criticità sostenibilità, solo se aumenta la torta platea coperta dallo strumento del sistema, che in questa da redistribuire. Spesso si dimentica permetterebbe di ridefinire prima fase di ripartenza non che la retribuzione non è una variabile anche le – disomogenee – possono più essere ignorate. indipendente che può aumentare a modalità di finanziamento e di prescindere dal resto. superare la situazione attuale, Torno a ripetere: non possiamo caratterizzata da dispersione limitarci al singolo rinnovo. di risorse e da complessità 06
STORIA DI COPERTINA Bisogna comprendere che è riqualificazione nelle transizioni da un L’accento va posto sul tema della formazione continua necessaria anche una visione delle posto di lavoro ad un altro. degli adulti, come strumento, da un lato, per adeguare relazioni industriali nei prossimi In secondo luogo, bisogna ricordare anni che sia ottimale per aziende e che lo sviluppo della società dipende le competenze di chi è già avviato al lavoro e, lavoratori. Questo perché credo che le anche da un welfare state capace dall’altro, per agevolare la riqualificazione relazioni industriali possano ancora di far fronte in maniera sostenibile nelle transizioni da un posto di lavoro ad un altro. accompagnare le trasformazioni in alle diversificate esigenze di tutela atto nell’economia e nella società, e espresse nell’arco della vita dagli contribuire al benessere collettivo, individui. Qui il tema è quello dei anche in situazioni emergenziali confini dello stato sociale e delle come quella attuale. Le relazioni sinergie tra welfare pubblico e industriali devono accompagnare la welfare integrativo. crescita e il piano per la ripartenza Sono temi su cui vogliamo portare delle nuove tecnologie. Nel mercato del È questo il secondo passaggio post Covid mettendo al centro avanti il confronto con il Governo e con lavoro, ormai, si cercano competenze: necessario verso un sistema in cui la produttività e crescita, questo è quello i sindacati. Un confronto sicuramente su queste si dovrebbe investire. sottoscrizione dei contratti collettivi che chiediamo. non facile ma, credo, stimolante per Il richiamo a tali sfide è ancora più avviene, seguendo un principio provare a cambiare equilibri che si pressante in un momento in cui le oggettivo, da parte di organizzazioni Formazione e welfare trascinano da tempo. disuguaglianze intergenerazionali sindacali e datoriali effettivamente alla base del “lavoro si sono acuite. Le conseguenze rappresentative. di domani”: come La disoccupazione economiche del lockdown sono state Potremmo così finalmente provare potenziarli? giovanile resta più pesanti proprio per i giovani, a risolvere l’annosa questione del Sebbene le una priorità di cui che spesso lavorano nei settori più dumping e della concorrenza sleale conseguenze del occuparsi, soprattutto colpiti dalla crisi, e per i giovanissimi, al ribasso. E si metterà fine anche a coronavirus siano oggi. Quali le misure che hanno sopportato gli effetti tutte quelle situazioni per cui diversi ancora per buona necessarie per dell’interruzione scolastica. contratti collettivi nazionali insistono parte imprevedibili, contrastarla? in uno stesso settore merceologico una visione per La premessa è che Come cambia la rappresentanza oggi? e per imprese della stessa tipologia, il futuro si dovrà la sfida complicata Un efficace confronto sindacale poggia individuando trattamenti diversi per basare proprio su nel nostro paese si necessariamente su regole chiare imprese e lavoratori sostanzialmente formazione e welfare. chiama mismatch. e, di conseguenza, il nocciolo del identici. Sarebbe un segnale chiaro In primo luogo, la formazione deve È necessario avvicinare il mondo ragionamento è rappresentato dalla anche nei confronti del legislatore, accompagnare le persone lungo tutta dell’istruzione e delle Università a misurazione della rappresentanza. che si appresta a introdurre il salario la vita, in quanto le competenze sono quello del lavoro. Due delle strade Fino al 2014 eravamo completamente minimo legale. il fattore principale di competitività per possibili sono quelle degli Istituti privi di criteri con i quali filtrare i Se non si mette mano ai temi il nostro Paese. La digitalizzazione e le Tecnici Superiori e dell’apprendistato. dati. Poi, con il Testo Unico sulla della rappresentanza, non si potrà trasformazioni che stanno investendo il Immaginiamo una vera e propria Rappresentanza, abbiamo definito cominciare a discutere di temi come la nostro sistema economico richiedono, “filiera” formativa che migliori le i criteri per la misurazione della partecipazione, che rappresenta una infatti, seri investimenti, non solo fisici possibilità di incontro efficace tra rappresentanza delle organizzazioni punta avanzata di pensiero. Invece, ma anche in capitale umano. domanda e offerta di competenze sul sindacali. la tentazione che noto, purtroppo, L’accento va posto sul tema della mercato del lavoro per i nostri giovani. Con il Patto della fabbrica del è addirittura quella di riportare le formazione continua degli adulti, come Bisogna incentivare il lavoro di 2018, Confindustria e Cgil, Cisl, Uil lancette dell’orologio indietro, a strumento, da un lato, per adeguare qualità, e questo vale in primis per i congiuntamente si sono impegnate relazioni sindacali basate sui rapporti le competenze di chi è già avviato al giovani. Per farlo, vanno supportate a definire un sistema di misurazione di forza. Non penso che in questo lavoro e, dall’altro, per agevolare la la diffusione e l’intensità di utilizzo anche della rappresentanza datoriale. momento il paese ne abbia bisogno. 08 09
PRIMO PIANO C’è un potenziale nella contaminazione LA TRASFORMAZIONE tra manifattura e innovazione, tra giovani e meno giovani, tra grandi e piccoli. DIGITALE: SFIDE E OPPORTUNITÀ PER L’ECONOMIA ITALIANA di Andrea Marangione Vice Presidente Giovani Imprenditori L’Italia ha estremo bisogno di È diventato chiaro a tutti: siamo innovazione, oggi siamo davanti un paese che soffre una carenza al rischio che il digitale, invece di di infrastrutture digitali. Una rappresentare un fattore inclusivo, incompletezza che ha segmentato diventi divisivo. Come imprenditori, la penisola, distanziato centri e possiamo invece farne un elemento periferie, distanziato ancora di più di coesione sociale e di sviluppo. le persone ai margini. Questo è uno dei compiti che dovrebbe darsi un sistema che Fatto questo bagno di realtà, punta alla sostenibilità a 360 gradi. dobbiamo fare in modo di recuperare il forte gap dell’Italia Dopo i mesi della pandemia nessuno rispetto al resto d’Europa in può più negare che l’innovazione materia di digitalizzazione, non abbia un ruolo fondamentale per solo dell’economia, ma anche della la sostenibilità sociale del Paese, società. Se tornassimo allo status ci rende resilienti: come singoli e quo ante pandemia, avremmo come comunità. sprecato una importante lezione su come rendere il nostro un paese L’Italia s’è trovata a colmare sostenibile, per noi, ma soprattutto all’improvviso un gap di per le generazioni future. digitalizzazione che da tempo faticava a mettere radici: dall’e- health alla didattica a distanza fino agli strumenti di smart working, insomma tutto quello che ci ha concesso di lavorare, comunicare, perfino prendere un aperitivo. 10 11
PRIMO PIANO Alcune aziende lo hanno capito e anche nel nostro Paese oggi abbiamo call for ideas, premi, hackathons. Enel, Tim, Dompé, Ducati sono solo I giovani sono naturalmente il megafono Per quello che riguarda la next generation alcuni esempi di aziende italiane che stanno di questo messaggio: catalizzare al meglio dell’industria italiana, i giovani stanno adottando formule di open innovation per portare gli investimenti, a partire dal Recovery facendo la propria parte, dimostrando un il proprio business nel futuro. Fund e il piano Next Generation EU, per forte spirito imprenditoriale che supera Queste grandi realtà industriali – insieme a molte costruire un’Italia collegata fisicamente, le preoccupazioni e le instabilità legate al altre - sono snodi di innovazione e potrebbero digitalmente, economicamente, tra sé momento storico che viviamo. allargare questa funzione, se fossero favoriti nel stessa e con il resto del mondo. creare spin off innovativi. Secondo i dati del MISE dell’osservatorio Saranno innovazione, ricerca e sviluppo sulle startup innovative, alla fine del Due i fenomeni che stiamo osservando in Italia. coniugati all’attività industriale, accademie 1° trimestre 2020 il numero di startup e scuole i veri protagonisti del mondo- innovative iscritte alla sezione speciale Il primo è che molte grandi imprese, appartenenti post covid. Ecco perché dovrebbero del Registro delle Imprese è pari a 11.206 a settori industriali diversi tra loro, hanno essere questi gli assi cartesiani degli 9, in aumento di 324 unità (+3,0%) rispetto intensificato l’acquisizione di giovani realtà investimenti. al trimestre precedente. innovative per accelerare il processo di Grazie al Piano Industria 4.0 oggi la fabbrica è innovazione. La crescita del Corporate Venture Le startup innovative a prevalenza sempre più intelligente e le macchine riescono Capital in Italia è un risultato di questo fenomeno: giovanile (under 35) sono 1.962, il 17,5% a dialogare in maniera sempre più integrata tra non solo le imprese investono nelle startup, ma le del totale, con l’occupazione in aumento. loro, sfruttando Internet delle cose, blockchain, acquisiscono per soddisfare il proprio bisogno di Impiegavano a fine dicembre dello scorso big data. Ora però bisogna estrarre valore dal innovazione e far crescere il proprio business. anno oltre 14.000 persone, 521 in più dialogo tra le macchine, tra le varie tecnologie. Il beneficio in questo caso è duplice: per l’impresa rispetto al terzo trimestre 2019. Senza formazione 4.0 e senza capitale umano che acquisisce competenze e soluzioni innovative in grado di guidare la rivoluzione tecnologica, e per la startup che riesce a strutturarsi, ad Per quanto riguarda la distribuzione per difficilmente riusciremo nel nostro intento. essere più appealing per gli investitori e quindi a settori, il 73,3% delle startup innovative “scalare” il proprio business. fornisce servizi alle imprese (in particolare, Devono essere due quindi i pilastri della nostra prevalgono le seguenti specializzazioni: strategia: formazione e contaminazione. Il secondo fenomeno riguarda il Fintech, produzione di software e consulenza C’è un potenziale nella contaminazione tra l’Insuretech e il Regtech. Secondo l’Osservatorio informatica, 35,6%; attività di R&S, 13,8%; manifattura e innovazione, tra giovani e meno del Politecnico di Milano, nel 2019 in Italia sono nate attività dei servizi d’informazione, 9,0%), giovani, tra grandi e piccoli. oltre 320 società in questo ambito. Queste realtà il 17,9% opera nel manifatturiero (su possono rappresentare un’ottima opportunità Perché, come ha dichiarato recentemente tutti: fabbricazione di macchinari, 3,2%; L’open innovation è la chiave per far incontrare per accelerare i processi di innovazione, poiché Mario Draghi, ex Presidente BCE: “la fabbricazione di computer e prodotti queste realtà, per favorire il matching tra domanda puntano sul concetto di finanza innovativa. società nel suo complesso non può elettronici e ottici, 2,8%;), mentre il 3,3% e offerta di innovazione, tra PMI e startup. accettare un mondo senza speranza; ma opera nel commercio. Il paradigma della “closed innovation”, ovvero la deve, raccolte tutte le proprie energie, e ricerca fatta all’interno dei confini dell’impresa, ritrovato un comune sentire, cercare la Questi dati evidenziano come le startup ormai non funziona più, le conoscenze e i talenti strada della ricostruzione. Nelle attuali italiane siano dei veri e proprio provider viaggiano a una velocità sempre maggiore grazie circostanze il pragmatismo è necessario. di innovazione. La contaminazione deve a internet e alla globalizzazione. Non sappiamo quando sarà scoperto un essere il nostro obiettivo strategico, La formula dell’open innovation prevede che vaccino, né tantomeno come sarà la realtà perché l’evoluzione tecnologica del settore un’azienda possa accedere alle innovazioni allora”. industriale inizia connettendo imprese, disponibili sul mercato integrandole con il proprio player digitali, mondo accademico e modello di business. istituzioni in un unico ecosistema virtuoso. Il vantaggio principale per l’impresa è chiaramente un più rapido time to market, ma è anche l’opportunità di far crescere giovani idee imprenditoriali. 12 13
PRIMO PIANO Certo la strada è lunga e non priva di Dobbiamo capire che non si può fare innovazione da soli. L’Italia è davanti ad un bivio, quale strada prendere, ostacoli. Culturali e strutturali. Cambiare prospettiva significa riconoscere che la ce lo indica l’Europa: innovazione, green economy, collaborazione è l’arma vincente per accrescere nuove generazioni. Questo è “l’happy end” che Il cambiamento culturale è un la propria competitività, in Italia e all’estero. vogliamo anche noi. problema importante nell'attuazione Cambiare prospettiva significa riconoscere Impegniamoci insieme a supportare le imprese dell'innovazione aperta ed è legato che la collaborazione è l’arma vincente che vogliono avviare strategie di open innovation I Giovani Imprenditori sanno che ogni cosa che inizia soprattutto alla resistenza al e che vogliono collaborare con realtà innovative con “next” inizia oggi. Per questo, oggi è il momento cambiamento e all’accesso a network per accrescere la propria competitività per creare insieme un ecosistema d’innovazione di innovare il paese. di startup o di imprese. attraverso precise reti di partnership. Per rilanciare l’industria italiana dobbiamo creare dei canali di comunicazione tra le nostre due realtà, ancora troppo lontane. Cosa fare per superarli? Altrimenti, il risultato è un paese che Dobbiamo promuovere una cultura va a due velocità, che non comunica dell’innovazione. Prima ancora di al proprio interno, oppure che lo fa parlare di Open Innovation è bene in maniera ristretta e ancora poco sottolineare che “fare innovazione” sistemica. non è solamente un’azione, ma una mentalità. Esistono poi motivazioni di carattere E il primo passo è necessariamente economico finanziario: molte quello di creare una cultura aziende si sentono finanziariamente dell’innovazione che coinvolga tutti i vincolate quando si impegnano in protagonisti di questo percorso. attività di Open Innovation e non Dobbiamo far conoscere i casi di riescono ad investire in operazioni di successo delle tante aziende che collaborazione più strutturate. guardano con interesse alle PMI Inoltre, si potrebbe lavorare ad e alle microimprese come fonte una migliore distribuzione degli di innovazione e mettere a fattor investimenti, così da includere comune le eccellenze del Paese per anche i territori considerati renderle scalabili. tradizionalmente meno aperti agli investimenti in innovazione. Bisogna far conoscere anche le storie La carenza del sistema di delle tante startup e microimprese trasferimento tecnologico che innovative che sono cresciute proprio riguarda da una parte le imprese grazie alla partnership con aziende che non hanno un sistema di più strutturate. trasferimento delle conoscenze Siamo consapevoli che gli innovatori che ne facilita la condivisione sia di oggi sono gli imprenditori di internamente che esternamente - domani. Siamo consapevoli che qui dall’altra il Paese - che non riesce non c’è la Silicon Valley, ma siamo a far dialogare le componenti della la seconda manifattura europea e il produzione di sapere, con coloro che BRAND made in Italy è tra i più famosi dovrebbero trasformare il sapere al mondo. in prodotto, costituistono ostacoli Collaboriamo quindi per mettere in importanti. sinergia i nostri mondi e cerchiamo insieme sistemi virtuosi di open innovation che rispettino le identità industriali e le identità innovative delle startup. 14 15
QUALE / IMPRESA AGROALIMENTARE rivestito dall’offerta di beni alimentari, elementi primari del benessere collettivo. In virtù di quanto accaduto, il Governo ha AI TEMPI DEL fin da subito riconosciuto il ruolo prioritario dei settori legati al rifornimento alimentare, includendo il settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, e la filiera CORONAVIRUS legata alla logistica tra quelli considerati come essenziali, consentendo pertanto lo svolgimento delle relative attività. Questa decisione ha fortunatamente permesso al settore agroalimentare di non essere direttamente oggetto del “lockdown”. L’OTTIMISMO NASCE Ciononostante, la prosecuzione della pandemia ha determinato non poche TRA I FORNELLI DI CASA difficoltà operative a tutte le componenti del settore, seppure con modalità e intensità differenti. Un esempio fra tutti è quello della ristorazione (Ho.Re.Ca.), che La rapida diffusione della COVID-19 con la chiusura di bar e ristoranti, unita di Marco Brugo Ceriotti al crollo dei flussi turistici e conseguente GGI CNVV in Italia ha determinato una crisi di fermo dell’attività alberghiera, ha subìto dimensioni senza precedenti, che un serio contraccolpo. A questi vanno poi ha messo sotto stress non solo il aggiunti i divieti relativi al settore degli sistema sanitario, impreparato eventi pubblici e privati (servizi di catering), a fronteggiare una calamità di inclusa la chiusura della ristorazione tale portata, ma anche il tessuto collettiva scolastica e aziendale. A poco economico/produttivo, il sistema sono servite le aperture a nuovi canali di finanziario e la sfera sociale. business quali “take away” o consegne a domicilio, che in numerosi casi hanno portato al solo rinvio della sospensione Le conseguenze dell’emergenza si sono temporanea o, al peggio, alla chiusura concretizzate da subito in un violento definitiva delle attività. rallentamento dell’attività produttiva, a cui ha fatto seguito una brusca contrazione della domanda interna e un sensibile ridimensionamento delle attività di interscambio commerciale. Davanti ad uno scenario di tale emergenza è chiaro che il tema della sicurezza alimentare sia apparso immediatamente tra i più sensibili. Impossibile dimenticare quanto accaduto agli scaffali vuoti dei punti vendita della GDO, presi d’assalto per la corsa all’approvvigionamento di alimenti e di prodotti base della filiera agroalimentare (come farina e lievito), letteralmente introvabili per diverse settimane. Tale isterismo ha restituito una rinnovata centralità al fondamentale ruolo 16 17
QUALE / IMPRESA Di contro il commercio al dettaglio e, Alcune delle problematiche subito priorità assolute dell’intera esse possano nuovamente riproporsi in particolare, la Grande Distribuzione filiera agroalimentare. indebolendo ulteriormente la posizione Organizzata hanno ampliato il proprio giro emerse risultano essere solo Analizzando nello specifico il settore del comparto agroalimentare italiano d’affari (+9,2% su base annua), seppur in parzialmente o del tutto agricolo, invece, secondo quanto qualora la tanto temuta ripresa della presenza dei molti accorgimenti adottati riportato nella relazione del MIPAAF, a diffusione dei contagi si ripresentasse. irrisolte, con il pericolo che Sebbene il quadro generale propenda (variazione degli orari e dei giorni di pesare sull’organizzazione produttiva apertura, regolazione dei flussi di accesso, esse possano nuovamente agricola, oltre alla carenza di personale verso la negatività (seppur meno incisiva distanziamento, controllo della temperatura), riproporsi indebolendo stagionale, è stata la mancanza di alcuni se confrontata al crollo produttivo integrando a volte nel loro sistema distributivo servizi essenziali, tra i quali la strutturale industriale italiano), rimane da analizzare rinnovate tipologie di servizio (come la vendita ulteriormente la posizione del carenza in agricoltura di infrastrutture e quello che auspicabilmente potrebbe online), capaci di venire in contro alle nuove comparto agroalimentare. dotazioni informatiche che, in molti altri essere un elemento di ottimismo da non esigenze emergenziali dei consumatori settori produttivi, sono stati la base per sottovalutare: spinti dalle circostanze italiani, tradizionalisti per definizione. il superamento di importanti ostacoli derivate dal “lockdown”, gli italiani si Leggermente diversa è invece la condizione all’attività lavorativa. In relazione poi a sono nuovamente riscoperti protagonisti del settore industriale legato all’alimentare: a tutti quei prodotti altamente deperibili tra i fornelli di casa. La cucina, da fronte di un crollo della produzione industriale e non stoccabili, va considerato quanto qualche tempo relegata a palcoscenico italiana (-18,3%), nel periodo gennaio-giugno il rallentamento dell’attività produttiva per reality e show televisivi, è tornata la sola produzione alimentare segna un agricola abbia generato una grave finalmente ad essere strumento portante meno drammatico -3,3% (fonte Il Sole 24 forma di spreco alimentare, oltre che un di una quotidianità di altri tempi. Questa Ore). Cautamente incoraggianti sono inoltre connesso danno di natura ambientale, rinnovata “sperimentazione” della i dati del fatturato alimentare che, benché legati al mancato impiego a fini tradizione culinaria, coadiuvata da una ancora negativi, vedono segnare per il mese alimentari di prodotti edibili rimasti non progressiva riapertura delle attività di di giugno un -1,1%, in recupero sul -5,8% del raccolti e/o invenduti. somministrazione alimentare, permette mese precedente. A combattere parzialmente È comunque possibile affermare che, ad ogni modo di guardare al futuro gli effetti dell’emergenza ci pensa l’export, seppur affrontate con tempestività, dell’intera filiera agroalimentare con concedendo timidi segnali positivi (+12,3% nel alcune delle problematiche emerse rinnovato ottimismo. 1° trimestre dell’anno – fonte AGI). risultano essere solo parzialmente o È doveroso inoltre sottolineare quanto del tutto irrisolte, con il pericolo che l’industria alimentare abbia dovuto affrontare la riduzione nella regolarità dei flussi di materia prima di origine agricola necessaria al proprio ciclo produttivo, causata in parte dalla carenza di personale stagionale il cui flusso in arrivo è stato fortemente ridotto dalle restrizioni alla mobilità territoriale (sia interna, che di confine) e limitato dalle disposizioni anti- contagio. Non ultimo, la necessità di adottare in tempi brevissimi una nuova organizzazione del lavoro basata sul distanziamento sociale dei lavoratori, la fornitura di DPI adeguati e l’introduzione di nuovi turni produttivi, sono state fin da 18 19
QUALE / IMPRESA RIPARTIRE DAI MESTIERI D’ARTE LE NUOVE SFIDE DEL BELLO E BEN FATTO ITALIANO Made in Italy non è solo una mera indicazione geografica, ma è una denominazione che assume un valore legato al genius italicus e all’eccellenza del saper fare localizzato, difficile da realizzare altrove. Un saper fare che deriva da una stratificazione millenaria di tradizioni artistiche, culturali di Martina Lorusso e manifatturiere, condita da un’innata creatività e da un Comitato di redazione Quale Impresa patrimonio artistico di straordinaria bellezza. Viviamo in un mondo che metodi che favoriscano un nuovo predilige l’omologazione, la slancio. Secondo alcuni studi di standardizzazione dei processi, Confartigianato, la recente battuta l’usa e getta, la velocità, la quantità, d’arresto sembra aver causato una l’ostinata ricerca del “one size fits perdita del 29.1% nell’artigianato, all”. Tuttavia, in alcuni angoli non in particolar modo nella produzione troppo nascosti, in territori che di pelle, abbigliamento, mobili e sono cuori pulsanti dell’artigianato tessuti. e del vero Made in Italy, il successo è ancora legato alla bellezza La necessità di una ripresa è dell’unicità e del fatto su misura. fondamentale, considerando che, per esempio, il solo artigianato In alcuni territori, cuori pulsanti L’Italia è il primo Paese europeo della moda genera circa 6,1 dell’artigianato e del vero Made in Italy, per occupati nelle micro e piccole miliardi di valore aggiunto. Difatti, imprese manifatturiere, di cui le la stragrande maggioranza dei il successo è ancora legato imprese artigiane offrono ben 919 consumatori, italiani e non, sono alla bellezza dell’unicità e del fatto su misura. mila posti di lavoro. Gli ultimi tempi soggetti al cosiddetto “handmade hanno richiesto un rallentamento effect” per cui preferiscono del settore dell’artigianato e acquistare, anche a fronte di una della moda, ponendoli nella cifra superiore, oggetti o abiti condizione di ricerca di nuovi realizzati a mano. 20 21
QUALE / IMPRESA L’approccio tendente all’omologazione e alla ricerca precedente. Non basta più la qualità intrinseca del affinano anche soft skills essenziali di empatia, dei grandi numeri alimenta il pensiero diffuso per cui prodotto a soddisfare un cliente cosmopolita, ma è capacità di ascolto, teamwork, leadership. La l’innovazione tecnologica riguardi grandi produzioni imprescindibile abbracciare un trend di crescente graduale restituzione di legittimità ai mestieri e sia poco adattabile al “fatto a mano”. A sradicare digitalizzazione che accompagni l’artigianato a d’arte favorirebbe crescita occupazionale e questi preconcetti, c’è l’idea di un artigianato 4.0 in giocare grandi sfide globali. competitività economica. piena fase evolutiva, che predilige la coniugazione di manualità e digitale in tutte le fasi della filiera. Come sostenuto dalla Fondazione Altagamma, alla Ciò che dà speranza è che c’è consapevolezza. costante crescita del 5% a livello mondiale di un Da un lato, le imprese hanno compreso È emersa la concezione di artigiano digitale che, Made in Italy legato al saper fare, si contrappone l’importanza di scommettere su qualità, varietà con il supporto di nuove tecniche e tecnologie un allarmante calo in termini di talenti e capitale e personalizzazione, dall’altro le giovani menti (stampanti 3D, macchine a taglio laser, pantografi, umano. Dilaga la difficoltà nel reperire manodopera che erano solite avviare startup in solo ambito ecc.), ottimizza la prototipazione e la realizzazione specializzata, acuita anche dalla fuga di cervelli, e digitale, stanno rivalorizzando i mestieri d’arte di manufatti.Inoltre, si stima che entro e considerando, perché no, una coniugazione questo savoir faire il 2023 ben 236.000 tra tradizione e innovazione. italiano che affonda posti di lavoro le sue radici nei potrebbero rimanere La produzione artigianale secoli, rappresenta vuoti, indebolendo resta una colonna un autentico puro esempio di e Menti giovani e brillanti inevitabilmente filiere e distretti che portante e costituisce il vero tessuto storytelling. Storie hanno trovato spazio d’espressione rappresentano la produttivo che ha di tradizioni e di nelle aziende di famiglia, punta di diamante del sorretto il Paese in momenti mestieri millenari nostro Paese. Tutto che, con il supporto curando un tipo di innovazione ciò è paradossale se critici. Viviamo un di tecniche di spesso non condivisa si considera il tasso momento storico digital marketing, di disoccupazione in cui le piccole potrebbero far e poco maturata in aumento. A dare realtà, contenitori sognare attuali e dalla generazione precedente. una più chiara di mestieri d’arte, potenziali clienti di ra p p re s e n t a z i o n e devono ambire ad tutto il mondo. Ad dell’entità del una manufacturing oggi, anche a causa problema sono i dati renaissance. Il passaggio dell’alto rischio di che indicano che chiave consiste nel far leva su snaturamento, poche la Germania forma costi più contenuti e nuove tecnologie per realtà PMI artigianali italiane hanno avviato questo un numero di addetti manifatturieri e specializzati reinventarsi, raggiungere nuovi mercati e cambiamento in ottica digital e 4.0. Ci sono però 80 volte superiore a quelli annualmente formati in offrire promettente vitalità a mestieri in via alcune realtà che varrebbe la pena tener d’occhio Italia. d’estinzione. Il tutto, lasciando possibilità di per interessanti sviluppi. In queste imprese che, sin espressione ai giovani e agevolando il momento dagli arbori, hanno fatto del contatto umano con il È imperativo rettificare questo scenario alla luce delicato del passaggio generazionale. cliente e del controllo assoluto della qualità i loro di una stretta collaborazione tra pubblico e privato Questa è indubbiamente un’onda che la punti cardini, il coraggio è affiorato proprio dalle per varare riforme che promuovano competenze produzione Made in Italy deve cavalcare per nuove generazioni di giovanissimi imprenditori. tailor-made sulle reali esigenze delle aziende. ambire a un ripristino dei livelli pre-crisi e ad Inoltre, vanno supportate e incentivate le scuole un nuovo rilancio. Di una cosa possiamo essere Menti brillanti e fresche che, in virtù di questo, di formazione e le academy di impresa, volte alla certi: l’importanza del bello e ben fatto italiano hanno trovato spazio d’espressione nelle aziende formazione di giovani “T shaped”, che trasmettono non fallirà mai. di famiglia, curando un tipo di innovazione spesso non solo competenze tecniche e pratiche afferenti non condivisa e poco maturata dalla generazione a determinate sfere di specializzazione, ma che 22
QUALE / IMPRESA INCERTEZZE Ancora oggi sembra non esserci una L’eventuale perdita di quote di mercato visione su come affrontare l’emergenza significherebbe avere impatti negativi economica, sperando che quella nei prossimi anni e una perdita di know- E CONTRADDIZIONI sanitaria appartenga già al passato. La how impossibile da colmare. scuola ad esempio: il dibattito su come gestire le scuole a pochi giorni dalla Lo smart working è stato la vera riapertura delle aule lasciava irrisolti scoperta, anche se c’è chi lo apprezza IN TEMPO DI CRISI molti dubbi. L’incertezza è causa di e chi, al contrario, lo critica fortemente. ulteriore crisi ed è questo il vero Lo smart working è una soluzione problema. L’economia di una nazione già adottata dalle aziende da sempre intera non si gestisce con i bonus, ma attente a promuovere soluzioni con decisioni forti, programmi a lungo efficienti; si tratta di una modalità di DIFFICOLTÀ DA SUPERARE E OPPORTUNITÀ termine e non sembra che questi argomenti siano all’ordine del giorno. lavoro applicabile in molte aree ma difficilmente è possibile farlo per la DA COGLIERE NEL POST COVID Anche i mercati strategici subiscono manifattura, con ritardi e inefficienze che determinano un impatto negativo gli effetti della crisi. Non si possono sul processo produttivo. fermare le grandi opere, così come non è possibile fermare i programmi Lo smart working è sicuramente una internazionali della ricerca scientifica, novità nella Pubblica Amministrazione dell’aeronautica, dello spazio, dove è già in atto il progressivo di Antonella Arista Comitato di redazione Quale Impresa della difesa,, etc. La competizione adeguamento al mondo digitale, internazionale in questi settori e ma dove la digitalizzazione è stata l’esigenza di esserci fa sì che non ci vista soprattutto come strumento L’emergenza sanitaria in corso sta spingendo l'economia nazionale e globale nella peggiore si possa fermare. In questi mercati i per gestire la burocrazia e non come recessione dalla seconda guerra mondiale. prodotti rimangono in produzione per 15 una opportunità per snellirla. La o 20 anni, ed hanno una vita operativa di vera rivoluzione è rendere il sistema Seppure tutti gli Stati ne subiscono le conseguenze, L’emergenza ha premiato alcuni mercati e ne 25 anni o addirittura oltre. efficiente responsabilizzando il nessuno dichiara ufficialmente un reale stato di ha messi in difficoltà altri, come in ogni crisi personale. Lo smart working è in questo emergenza tale da poter essere impiegato nella improvvisa. L’e-commerce, le internet companies, caso un nuovo modo di lavorare e non un contrattualistica industriale. Eppure un evento i produttori di beni di consumo a brevissimo luogo dove lavorare. mondiale come l’Expo2020 è stato rimandato nel termine hanno subìto un forte incremento. Il 2021, altri eventi fieristici sono rinviati, forniture mercato dei beni durevoli, al contrario, vive un internazionali rinviate, firma di nuovi contratti forte rallentamento e in alcuni casi un vero e rinviati e tutto con la dicitura sommaria “recenti proprio stop, complice l’incertezza nei mesi a eventi” oppure “situazione attuale”. Guai a venire. Il mercato dell’autoha registrato un crollo dichiarare che si è in “causa di forza maggiore”, il delle vendite quando aveva le linee di produzione primo che lo fa, diventa il capro espiatorio per tutti a regime, per ritrovarsi poi a dover soddisfare gli altri. una domanda post lock-down, con forti impatti sulle risorse a disposizione. Stesso discorso per La situazione ha fatto emergere delle lacune sulle il turismo e il settore dei trasporti. È presto per relazioni internazionali e la capacità da parte dei stimarne il fatturato, ma certamente le limitazioni governi di affrontare problemi comuni. L’Italia e l’incertezza generale giocheranno un ruolo è stata il primo Paese ad essere colpito, dopo la importante sul risultato di questi comparti. La Cina, e non siamo stati affatto presi sul serio. La prospettiva è di medio-lungo termine per riportare politica internazionale, tutta, non ha ritenuto utile i valori a livelli paragonabile a quelli pre-crisi. Da un approfondimento e un confronto, per capire un’analisi preliminare un rating di rischio basso è cosa stesse realmente accadendo da noi per attribuito solo al settore farmaceutico, per il resto coordinarsi e prendere provvedimenti in tempo. è voce comune un 30% in meno quest’anno. 24 25
QUALE / LAVORO DENTRO Voi siete un’azienda che fornisce beni e servizi per il remote working, ma basta acquistare hardware e software per attuarlo in maniera efficiente, produttiva e sicura? IL REMOTE Sicuramente no, occorre andare oltre e sviluppare nuovi modelli organizzativi. Le imprese devono rivedere il concetto di workplace in un’ottica di sicurezza e di flessibilità. Questo è possibile, da un WORKING lato, tutelando la salute dei dipendenti in ufficio, mediante sistemi per il desk booking e il rilevamento della temperatura e, dall’altro, adottando soluzioni che agevolino la collaborazione tra le persone e l’automazione dei processi, indipendentemente dal luogo di lavoro. Anche il mondo del printing è cambiato in funzione del nuovo contesto. I multifunzione intelligenti di Ricoh sono dotati di un di Valentina Faina Comitato di Redazione Quale Impresa pannello che può essere personalizzato con numerose app che semplificano la gestione dei processi e delle informazioni, ovunque Due chiacchiere con Stefano Stefano Gelmetti, Head of Channel Marketing di Ricoh ci si trovi. Direttamente dal pannello, è ad Italia. Sede italiana della multinazionale giapponese Ricoh che fornisce prodotti e esempio possibile archiviare i documenti servizi per la fornitura di periferiche da ufficio, software per la gestione documentale in cloud - anche mediante servizi di terze e servizi di gestione integrata. Abbiamo approfondito con lui come sono cambiate le parti come Google Drive e Microsoft 365 - modalità di lavoro nell'era covid. in modo da potervi accedere anche quando non si è fisicamente presenti in azienda. Nei prossimi anni l’ufficio rimarrà dunque Con un'esperienza di oltre 80 anni nello sviluppo di le imprese di fronte a nuove sfide e a complessità un ambiente importante ma lo sarà in tecnologie che definiscono nuove modalità di lavoro, da risolvere. Si tratta di un cambio di paradigma in maniera differente rispetto al passato. Ricoh si presenta come uno dei partner ideali per cui è importante trovare un equilibrio tra differenti Grazie all’innovazione tecnologica, supportare le aziende nel passaggio al remote modi di lavorare che si alternano e che ridisegnano il remote working e i nuovi modelli working. Analizzando quanto sta accadendo oggi il workplace. Secondo una ricerca di Dynata, tre organizzativi emersi durante l’emergenza in molte aziende è difficile pensare che il remote quarti dei lavoratori si aspetta di continuare a possono infatti essere considerati come working non fosse già una pratica avviata. Chi meglio lavorare da remoto anche nei prossimi mesi. Un complementari al tradizionale ufficio. di voi può darci questo dato? dato che non deve sorprendere se si considerano Ricoh Europe ha recentemente pubblicato uno studio i vantaggi per i dipendenti, che con il remote Non torneremo a lavorare come prima. Il intitolato ‘Strategie per adottare il remote working’ working riescono a conciliare meglio vita privata e COVID-19 ha cambiato qualcosa in modo da cui emergono dati interessanti. Nel 2018, appena vita lavorativa, e per le aziende, dal momento che radicale. Dai dati in vostro possesso, in che l’8% dei dipendenti europei affermava di lavorare da produttività ed efficienza restano elevate, come modo le nuove generazioni approcceranno casa. Di colpo questa percentuale è diventata 100%, ampiamente dimostrato in questo periodo. Allo il lavoro? spiazzando tutti. Oggi siamo nel mondo del lavoro stesso tempo, però, non dobbiamo dimenticare Ricoh, è un gruppo industriale In questo periodo senza precedenti, il ibrido. Nelle imprese la nuova normalità si sta che siamo creature sociali e gli spazi fisici, come nostro modo di vivere e di lavorare è con sede principale a Tokyo, ed è traducendo in una coesistenza tra il lavoro da remoto appunto l’ufficio, rimangono fondamentali per le cambiato radicalmente. L’aspetto culturale presente in oltre 200 Paesi. reso possibile dal digitale e la presenza fisica negli relazioni e il confronto. Considerati questi aspetti, è fondamentale per ripensare in modo A marzo 2019 ha chiuso l’esercizio uffici. Tutte le aziende concordano sul fatto che il possiamo dire di essere entrati nell’era del lavoro smart le attività lavorative, tenendo conto fiscale con un fatturato globale di modo di vivere e di lavorare è cambiato per sempre. ibrido in cui remote working e presenza in ufficio dell’innovazione organizzativa necessaria 2.013 miliardi di yen (circa 18,1 Questo è forse un bene, ma è indubbio che ponga sono due facce della stessa medaglia. a creare un clima aperto e flessibile miliardi di dollari). 26
QUALE / LAVORO sempre più fondamentale per le nuove fondamentale mettere al primo posto il generazioni di lavoratori. Dalla ricerca Ricoh benessere dei dipendenti. Ricoh ha stilato “The future of work” emerge come i dipendenti alcuni consigli che possono essere utili ai europei considerino le tecnologie digitali una lavoratori, come ad esempio mantenere una grande opportunità. La maggior parte del routine mattutina che definisca i confini tra campione d’indagine (61%) è convinta che vita privata e vita lavorativa oppure avere cura l’impatto delle nuove tecnologie sugli ambienti di nel proprio abbigliamento perché questo aiuta lavoro sia assolutamente positivo, consentendo a mantenere la corretta attenzione all’attività di lavorare con maggiore flessibilità e lavorativa. Inoltre, è importante stabilire un collaborazione. Quanto appena evidenziato orario regolare per evitare di lavorare fino a balza in primo piano nell’attuale situazione, ma tardi o di perdere la concentrazione a causa sarà una costante anche in futuro. Il percorso della frammentazione delle attività. Altri iniziato oggi va quindi considerato in un’ottica di suggerimenti riguardano la creazione di un lungo periodo. È dunque importante. ambiente dedicato esclusivamente al lavoro, in modo da evitare distrazioni e vivere al meglio la giornata lavorativa, e l’utilizzo di tool per La comunicazione la collaborazione. In questo modo è possibile sia con i clienti che con i propri comunicare e collaborare con i propri colleghi, il che attutisce la sensazione di solitudine e collaboratori avviene mediante isolamento. Riprendendo il primo punto, anche diversi canali di comunicazione, la conclusione della giornata dovrebbe essere contrassegnata da una routine che segni la fine tutti digitali. dell’attività lavorativa e l’inizio di quella privata. Ing. Gelmetti, il remote working ci ha insegnato Ricoh è un’azienda globale, con sedi in tutto il che saremo sempre più interconnessi. Anche da mondo. Dal vostro osservatorio, quali sono i un punto di vista social lei ha un profilo LinkedIn consigli utili ed i relativi suggerimenti da dare molto seguito (più di 31.000 follower). Può alle aziende che vogliono adottare con successo essere una leva aggiuntiva nel remote working? il remote working? Penso di sì. Ormai la comunicazione sia con Ricoh è convinta che il remote working vada i clienti che con i propri collaboratori avviene correttamente bilanciato con la presenza fisica mediante diversi canali di comunicazione, dunque nuovi paradigmi comunicativi da valutare e nuovi equilibri tempo di lavoro che non è più controllabile. Alla base di tutto sta la negli uffici, ovviamente garantendo la sicurezza tutti digitali. La comunicazione deve essere da definire. fiducia tra le persone e la volontà dei singoli di dare un contributo dei dipendenti. I principi fondamentali di Ricoh frequente e veloce; questo è un aspetto molto significativo con la propria attività. sono: Ama il tuo prossimo, Ama il tuo Paese, Ama importante per mantenere alta la motivazione Proprio dal suo profilo LinkedIn si evince che dà molta importanza al il tuo lavoro. Sono stati formulati nel 1946 dal dei team di lavoro che lavorano da remoto. gioco di squadra: quanto questo è cambiato con il remote working? Sebbene la tecnologia possa risolvere molti dei problemi legati al fondatore Kiyoshi Ichimura. Essi costituiscono I social, e Linkedin in particolare, stanno Il contesto è diventato più complesso soprattutto per i manager remote working, vi è un aspetto in cui non riesce a fornire un supporto le pietre miliari dell'attività imprenditoriale di assumendo un ruolo sempre più importante le cui risorse non sono sempre in ufficio. Di conseguenza, quando efficace, ovvero garantire che i dipendenti siano costantemente Ricoh e sono un incoraggiamento costante a in questa nuova organizzazione del lavoro. In hanno necessità di parlare con qualcuno, si devono destreggiare coinvolti e si prendano cura della propria salute. È d'accordo? fare sempre meglio e a contribuire al benessere Ricoh prestiamo molta attenzione allo sviluppo tra call in Teams, Zoom o altro, disponibilità delle persone (fuori Pur favorendo un migliore equilibrio tra vita privata e vita lavorativa, di chi investe in Ricoh, dei dipendenti e delle dei canali social ed in particolare di Linkedin, posto, in riunione, non disturbare, in call,…) e, infine, con una il remote working può generare problematiche, come ad esempio loro famiglie, della società nel suo complesso. sia con la pubblicazione costante di post di forma si collaborazione l’isolamento. Inoltre, ci si In questo momento, il principio ‘Ama il tuo valore, attraverso la nostra pagina aziendale, non simultanea. Assumono può trovare ad affrontare prossimo’ significa anche consentire ai sia attivando, per i nostri venditori, specifici dunque maggior importanza, sfide uniche, dovendo dipendenti di tornare in sicurezza a lavorare in programmi di Social Selling per comunicare da un lato, una pianificazione destreggiarsi tra lavoro e ufficio per favorire la ripresa economica delle con i clienti in modo efficace e immediato. più frequente degli incontri impegni personali, come attività vicine ai nostri uffici. Remote working Anche la comunicazione aziendale sui social per aumentare i momenti le faccende domestiche, la sì, ma bilanciato con la presenza fisica per il sta cambiando: si passa da un modello di di relazione e, dall’altro, cura dei figli e gli impegni benessere di tutti: dei dipendenti, delle aziende relazione azienda-persone a un modello di una valutazione dei risultati familiari. Nell'adottare il vicine, del sistema Paese. comunicazione persone-persone. Nascono basata sugli output e non sul remote working è dunque 28 29
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