Giornale Bornato il - Settembre 2019
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ilGiornalediBornato Periodico della Parrocchia San Bartolomeo Apostolo - Bornato (Brescia) Numero 150 - Settembre 2019 - www.parrocchiadibornato.org - bornato@diocesi.brescia.it
Il Giornale di Bornato Parrocchia di Bornato Sommario Orario Sante Messe Comunità in cammino Festivo Celebrare l’Eucaristia oggi 3 Ore 18.00 (sabato o vigilia) La torre campanaria 4 8.00 Il sito della Parrocchia e dell’UP 9.00 (al Barco) Lettera del Vescovo Nutriti dalla bellezza 6 10.30 Mese del Creato 18.00 Casa comune 8 Feriale Mese missionario straordinario Battezzati e inviati 9 Lunedì 8.30 Giornata dei migranti e dei rifugiati - 29 settembre 2019 Non si tratta solo di migranti. Martedì 8.30 Si tratta anche delle nostre paure 10 Mercoledì 8.30 La protesta degli animali 11 Giovedì 8.30 Giornata dei poveri - 17 dicembre 2019 Venerdì 8.30 La speranza dei poveri non sarà mai delusa 12 Iniziazione cristiana I cammini dell’ICFR 14 Vita Cristiana adulti La copertina Catechesi, Adorazioni, Confessioni, Fidanzati Centro Oreb 15 Riprendiamo la pubblicazione del bollettino dopo tre La rivoluzione dell’amore comincia da noi 16 mesi e dopo quel periodo che accogliamo con gioia e Don Giuliano Gargiulo a Baltimora 17 abbandoniamo con dispiacere ed è il tempo dell’estate. Campo preadolescenti 18 In copertina, volutamente, dell’estate abbiamo voluto Campo adolescenti 19 dare un’immagine diversa dal solito, quell’estate fatta di Time Out 20 giochi, di attività esteriori, di folle che si aggregano so- Giovani sulla Via francigena 21 prattutto per mangiare, ballare, vedere ballare... e roba Grest 2019 simile.L’estate per qualcuno è stata anche altro. L’estate Le immagini della bella storia 22 per una comunità cristiana è sempre tempo donato dal Nuovo anno catechistico 24 Signore e che dovremmo riempire il meglio possibile, non L’Avis sempre in cammino 25 secondo criteri “mondani”, come dice spesso il bravissi- Calendario pastorale 26 mo papa Francesco. Rendiconto e Offerte per restauro torre 27 E le immagini parlano di un’estate dove don Nicola Ghit- Offerte 28 ti, battezzato a Bornato, è tornato per celebrare una sua In memoria 29 prima Messa anche per noi e con noi. L’estate è stata In memoria di Suor Felicetta Mometti 30 anche tempo forte di un Grest fantastico e di attività estive Calino e la sua storia 32 di formazione. Nell’interno i testi e le immagini. Come I immagine simbolo abbiamo scelto però la foto di gruppo l prossimo bollettino sarà consegnato nelle fa- al termine della celebrazione del mandato agli educatori miglie sabato 9 novembre 2019. in Chiesa con una Messa presieduta da don Angelo, nel suo 70° di Messa e concelebrata da don Vittorino nel E-mail: bornato@diocesi.brescia.it suo 50° di Messa. Al centro la conclusione del Corpus Sito: www.parrocchiadibornato.org Domini per tutta l’Unità pastorale. Rimando anche alla lettera del Vescovo sull’Eucaristia. E del Corpus Domini (Il Signore è con noi ed è bene per noi accoglierlo nella no- Recapiti telefonici stra vita) abbiamo messo anche un momento della proces- sione. Da ultima, era la più vicina come data, abbiamo Don Andrea 030 72 52 27 lasciato la Festa di San Bartolomeo. Riuscitissima anche Don Angelo 030 68 40 877 per pranzo comunitario e tombolata, ma bella perché abbiamo riabbracciato don Giuliano, pregato insieme e Don Vittorino 030 77 59 818 onorato San Bartolomeo come esempio di discepolo del Reverende Suore 030 72 50 59 Signore. Diac. Bruno Verzeletti 338 92 09 590 Il Giornale di Bornato - n. 150 - Settembre 2019 2
Comunità in cammino la celebrazione dell’Eucaristia. coli rotolini di carta con scritte frasi Celebrare L’incipit è il solito: tutti abbiamo sotto gli occhi il calo numerico del- dei precetti del Signore. Soprattut- to, il giorno di sabato si mettevano l’Eucaristia le presenze alle Sante Messe dome- nicali. Tanti ne sono giustamente sulla fronte dei piccoli contenitori sempre con frasi della scrittura. oggi afflitti, ma… dice il Vescovo… se questo è il momento storico che Ovviamente per i cristiani è scom- parso quasi tutto. Quasi perché è stiamo attraversando, noi preoc- rimasto nei precetti della Chiesa (è C i sentiamo confortati dalla cupiamoci di “amare” l’Eucaristia, anche il terzo dei comandamenti) lettera pastorale del nostro di parteciparvi, di gustarne quella di santificare le feste. Così tutti gli Vescovo per il nuovo anno bellezza che diventa serenità e pace ultrasessantacinquenni ricordano 2019 – 2020. Il plurale (Ci sentia- interiore. che nel periodo di grandi lavori in mo…) è riferito ai sacerdoti dell’UP Nel bollettino presentiamo questa campagna in occasione della mieti- (don Elio, don Giulio e don Mario) lettera, insieme ad altri argomen- tura o della vendemmia, “bisogna- insieme agli organismi parrocchiali ti forti come il mese del Creato, la va” avere il permesso del parroco (gli OPP) e al CUP (il Consiglio di Giornata dei migranti e dei profu- per lavorare e il parroco era obbli- tutta l’Unità pastorale). ghi, la III Giornata mondiale dei gato ad aiutare a fare discernimen- Infatti, l’anno scorso, in anticipo di poveri. Argomenti questi che stan- to sulla necessità o meno di infran- un anno, avevamo individuato nel- no a cuore a Papa Francesco e che gere il precetto. la necessità di portare l’Eucaristia debbono diventare sensibilità posi- I nuovi comandamenti per la do- al centro della vita cristiana l’ar- tive di ogni cristiano vero. Nel sito menica dicono che più ci si allonta- gomento principe su cui riflettere, delle parrocchie e dell’Unità pasto- na da casa, più soddisfacente sarà evangelizzare, catechizzare e so- rale è possibile trovare, per legge- il tempo. Meglio ci si organizza per prattutto “fare esperienza”. re, sia la lettera di mons. Pieran- il mangiare, più la persona rag- La catechesi agli adulti, con i suoi tonio Tremolada sia i messaggi di giungerà un equilibrio psicofisico 8 incontri, la formazione dei cate- Papa Francesco. eccellente. Più ci si allontana dal- chisti, con altri 4 incontri, e tante Però, pensando alle polemiche di le chiese per riempire i templi del iniziative (Quarantore, Festa del Gesù con scribi, farisei e dottori divertimento più ci si difende dalle Corpus Domini, Giovedì Santo…) della legge sull’uso fanatico delle insidie della vita. erano diventate per noi esperien- regole da rispettare nel giorno de- Ormai per tanti è così. Anche se ze da vivere nella convinzione che dicato al Signore, il sabato, ho ri- tutti sappiamo che se fossimo ca- senza vivere bene l’incontro con scoperto il valore positivo (quan- paci di non lasciarci plagiare dai il Signore la comunità cristiana si do vissuto nella consapevolezza) messaggi dei mondi della cultura appiattisce riducendosi ad un cen- delle “norme” e dei “precetti”. enogastronomica, dai mondi del tro aggregativo di poco valore e in Il giorno di sabato non si poteva divertimento e dello sport (che in continua diminuzione di clienti. cucinare, non si poteva percorrere dosi equilibrate mantengono il Quest’anno il nostro Vescovo con più di pochi passi e nel giorno di loro valore) più noi vivremmo da la lettera “Nutriti dalla bellezza. sabato era obbligo andare alla sina- “umani” e “umani liberi” e non da Celebrare l’eucaristia oggi.” ci goga con l’abito della preghiera (il “androidi” o “replicati”, come sta conforta perché chiede di preoccu- tallet) con quelle frange che in fon- succedendo. parci proprio di questo: vivere bene do portavano legati anche dei pic- Personalmente possiamo decidere di vivere le regole del buon senso e della serenità: la domenica prendi- la con calma, colloca al primo posto la partecipazione alla Messa nella tua comunità e con la tua famiglia, lascia perdere la compulsività di dover andare per forza da qualche parte, di dover macinare chilome- tri per poter dire che non sei stato a casa, lascia perdere il falso mito di dover frequentare i luoghi fre- quentati dalle masse… ritroverai te stesso, il meglio di te stesso. don Andrea Il Giornale di Bornato 3
La Torre e la sua storia La torre Bornato per la costruzione della nuova Chiesa che in futuro sarà parrocchia- campanaria le, così nel Signore Iddio li esortiamo ancora perché con tutte le loro forze e della senza sosta, si dedichino, per quanto è possibile, a portarla a termine”». Chiesa L’8 ottobre 1660, il card. Pietro Ot- toboni, Vescovo di Brescia, si reca Parrocchiale nella nostra comunità per la Visita Pastorale e così scrive negli atti uffi- Cenni storici ciali: «esortiamo la Comunità e gli uo- mini di Bornato affinché, come con sin- L a costruzione della torre cam- golare pietà si impegnarono a costruire panaria della chiesa parroc- questa nuova chiesa così con altrettan- chiale di Bornato è stretta- ta pietà si impegnino a costruire sagre- mente legata all’edificazione della stia, il Cimitero e la torre per le campa- nuova chiesa che viene fatta risali- ne sia per loro comodità che per avere re, secondo lo storico Vincenzo Pe- Dio propizio nelle loro necessità». Ab- roni, al merito del parroco don An- biamo pertanto il riscontro che in drea Giardini: «Nel 1628 fu eletto quella data la torre non fosse an- arciprete don Andrea Giardini […] ri- cora costruita e nemmeno iniziata. uscendo l’antica parrocchiale incomoda Con ogni probabilità nell’occasione alla popolazione per la sua angustia e di tale Visita Pastorale, il card. Pie- decrepitezza, tanto che minacciava ro- tro Ottoboni, Vescovo di Brescia e vina, i bornatesi con universale con- successivamente Sommo Pontefi- senso si accinsero all’ardita impresa ce con il nome di Alessandro VIII, di innalzare la nuova presente chiesa ha consacrato la chiesa parrocchia- parrocchiale, che nel corso di 36 anni le domenica 10 ottobre 1660. Le fu ridotta felicemente al suo temine me- due iscrizioni sulla porta della sa- diante l’indefessa assistenza e instan- grestia e sul portale del campanile cabile attenzione dell’ottimo arcipre- fanno risalire – presumibilmente in te Giardini e del suo coadiutore don modo errato - la consacrazione del- Tomaso Bernardi». Sebbene nell’ar- la chiesa alla seconda domenica di chivio parrocchiale non si sia rin- ottobre 1666 anziché 1660 da parte tracciata la documentazione sugli del Vescovo di Brescia card. Otto- inizi della costruzione, l’architetto, boni, ma va ricordato che nel 1664 i fabbri murai e le maestranze, se il card. Ottoboni lascia la Diocesi di ne può datare l’inizio a poco dopo Brescia che viene retta dal Vescovo la peste del 1630, come si rileva da Marino Giovanni Giorgi (o Zorzi). alcuni accenni alla fabbrica conte- Le notizie reperite riguardanti la nuti in alcuni documenti. torre campanaria sono piuttosto Il 30 aprile 1648 il Vescovo di Bre- succinte e fanno presumere che scia Marco Morosini effettua la Vi- la stessa sia stata costruita qual- sita Pastorale alla nostra comuni- che anno dopo la chiesa: nel 1653 tà e negli atti si cita che il Vescovo si parte con l’acquisto di una sem- «visitò l’incominciata nuova magni- plice campanella a servizio di tutta fica chiesa la cui cappella maggiore è la chiesa; nel 1660, come sopra ri- ultimata e i muri perimetrali costruiti portato, il Vescovo esortò la popo- quasi dappertutto fino all’altezza ne- lazione alla costruzione della torre cessaria; vi sono cappelle laterali per ma solo nel 1675 si acquistarono gli altari, ben ordinate e decorose. La la campane. L’opera risulta infi- Chiesa è tuttavia ancora senza tetto e ne completata nel 1694 con la posa le pareti non sono intonacate. Decreto della campana maggiore (il campa- per la nuova Chiesa: “Come molto lo- none) e dell’orologio da torre. diamo la pietà dei fedeli della terra di Dai dati di archivio abbiamo un si- Il Giornale di Bornato - n. 150 - Settembre 2019 4
La Torre e la sua storia lenzio di circa 200 anni sulla tor- ne di Cazzago San Martino). Que- re campanaria e sulle campane. sta partecipazione dell’amministra- Nell’archivio parrocchiale si con- zione pubblica non deve stupire: serva la documentazione relativa da secoli il suono delle campane re- a un intervento eseguito nel 1855 gola la vita liturgica e comunitaria sotto il parrocchiato di don Giov. delle Parrocchie, inoltre le campane Battista Pagnoni relativo alla ma- svolgono anche una funzione so- nutenzione delle campane con pu- ciale e civile per l’intera popolazio- lizia dalla ruggine, stuccatura e ne, ad esempio per indicare le ore o verniciatura all’olio e mano finale per avvisare di un pericolo, come si con verde italiano (zinco), con con- usava fare in passato. testuale sistemazione del castello La storia del campanile e delle di sostegno delle campane (al tem- campane risulta particolarmente po ancora in legno) «onde fermare il curiosa e interessante a partire dal tarlo del legno e la ruggine dal ferro». 1942 con l’asportazione delle due Analoghi interventi di manuten- campane maggiori da parte del go- zione sono documentati nel 1888 verno per esigenze di guerra, per in occasione dei restauri della par- passare al 1948/49 con la consegna rocchiale promossi dall’arciprete di nuove campane in sostituzione don Sebastiano Cittadini ad opera di quelle rimosse nel 1942, fino al dell’arch. Angelo Bianchini (1885- 1958 con la rifusione di tutte e cin- 1889). I documenti di archivio pro- que la campane e sistemazione ge- vano l’esecuzione di lavori di ma- nerale del castello campanario e la nutenzione del castello campanario consacrazione delle campane … in legno, posa di nuove traversine ma questa è una lunga e curiosa vi- per il castello, rifacimento delle 7 cenda che racconteremo sul prossi- scale della torre, banchine in lari- no numero del bollettino. ce del castello, sistemazione ruote Simone Dalola Disponibili campane, oltre a interventi di ma- in fondo alla Chiesa nutenzione coro e all’altare mag- giore che al tempo era di legno. Nel 1921, essendo parroco don Pie- tro Picotti, viene sostituito il ca- stello campanario in legno, ossia la struttura di supporto delle cam- pane, con un nuovo castello in fer- ro e ghisa da parte della ditta Luigi Cavadini & figlio di Verona e si effet- tuano opere di riparazione della sola campana maggiore. Nella do- cumentazione di archivio si legge che la spesa per la posa del castel- lo in metallo viene sostenuta per due terzi dalla Fabbriceria (ossia quell’antica organizzazione incari- cata dell’amministrazione del pa- trimonio di una chiesa, della manu- tenzione dell’edificio e delle spese del culto che è stata in vigore fino al 1987 quando sono state costituite giuridicamente le parrocchie come le conosciamo ora) e per un terzo dal Comune (al tempo di Bornato, dal momento che solo nel 1927 vi è la soppressione del Comune di Bornato e la fusione con il Comu- Il Giornale di Bornato 5
Lettera pastorale Anno pastorale “Nutriti dalla Bellezza. Celebrare quella di un’apertura speranzosa l’Eucaristia oggi”. La liturgia cri- al futuro: “Sono invece convinto – 2019 – 2020 stiana, celebrata nella verità, che sono ancora parole di mons. Tre- rappresenta una delle grandi stra- molada – che si debba rilanciare, Nutriti de dell’evangelizzazione è al cen- tro delle riflessioni che il Vescovo, puntando proprio sull’Eucaristia, sul suo valore, sulla sua grandez- dalla a due anni dalla sua nomina a Bre- scia, affida alla sua Chiesa. Sin dal- za e bellezza. Molto dipenderà da come la sapremo celebrare. Le sue bellezza le prime pagine della nuova Let- meravigliose potenzialità rischia- tera pastorale si coglie evidente la no infatti di venire mortificate da continuità con “Il bello del vivere” una consuetudine un po’ stanca e Celebrare dello scorso anno. Se l’orizzonte forse anche un po’ presuntuosa”. l’eucaristia comune a cui i battezzati devono tendere è quello della santità, l’eu- Per questo il Vescovo nella Lette- ra invita a dedicare l’anno pastora- oggi. caristia è una via privilegiata per le 2019/2020 a una riscoperta del- Lettera pastorale raggiungerlo. la celebrazione eucaristica, “meno preoccupati del numero dei parte- di mons. Pierantonio In questa prospettiva la chiave di cipanti e più del modo in cui essa Tremolada lettura che mons. Tremolada pro- viene vissuta”. pone non è quella dello sguardo “S ono convinto che al cuo- nostalgico a un passato che non A questo fine sono orientate le ri- re della missione della c’è più (“Il numero dei partecipan- flessioni di mons. Tremolada, con- Chiesa ci sia l’Eucaristia. ti alla Messa domenicale è molto tenute nelle 101 pagine della Lette- Non sono certo il primo a pensarlo, diminuito. Quel che una volta ap- ra pastorale, divisa in sei capitoli: ma mi fa piacere dichiararlo. L’Eu- pariva normale, giusto e dovero- Incanto, l’Eucaristia come liturgia; caristia è un nucleo incandescente, so, sembra non esserlo più... Per- Irradiazione, l’Eucaristia e il mon- una sorgente zampillante, una re- ché questa disaffezione crescente? do; Mistero, l’Eucaristia come sa- altà misteriosa che permette alla Occorre però non rimanere prigio- cramento; Comunione, Eucaristia Chiesa di essere veramente se stes- nieri delle analisi. Soprattutto non e Chiesa; Celebrazione, l’Eucari- sa per il bene del mondo. Mi pia- bisogna lasciarsi risucchiare. Con- stia celebrata; Festa, l’Eucaristia e cerebbe far percepire a tutti questa tinuare a parlare di questo fenome- il Giorno del Signore. La Lettera verità”. Si apre con queste conside- no, infatti, produce inesorabilmen- si apre con il già citato prologo in razioni la seconda Lettera pastora- te una sorta di sconforto pastorale”, cui il Vescovo indica il senso e la le di mons. Pierantonio Tremolada scrive il Vescovo nel prologo), ma ragione dell’intero documento, e si Il Giornale di Bornato - n. 150 - Settembre 2019 6
Nutriti dalla bellezza Pierantonio Tremolada. “Sappia- zioni che non possono prescinde- mo – prosegue il sacerdote – che re da questo incontro e da questa l’Eucaristia è la fonte e il culmine trasformazione”. E forse proprio della vita cristiana che non è chia- dalla mancanza di questa cultura mata a svolgersi nel chiuso dello eucaristica nascono tante delle dif- spazio del sacro o dei tempi sacri. ficoltà, delle sofferenze e delle di- La vita cristiana è chiamata invece visioni che oggi segnano anche le a diventare testimonianza, annun- comunità. cio e missione proprio nel mondo. E questo il Vescovo lo dice bene”. “Il Vescovo – sono ancora sottoline- Con la sua seconda Lettera pasto- ature di don Carlo Tartari – questo rale, continua don Tartari, mons. aspetto lo mette in risalto quando Tremolada aiuta a cogliere che c’è ricorda che dall’incontro con Gesù un legame profondo tra questa ap- e con l’Eucaristia nasce proprio la chiude con l’epilogo in cui mons. partenenza, questo vissuto di fede civiltà dell’amore in cui la carità di- Tremolada affida all’icona che il e il mondo in cui il cristiano vive. venta uno stile che si declina in tre monaco Andrej Rublëv ha dedi- “Non a caso – continua ancora il vi- modalità: il rispetto per la dignità cato alla Trinità, il compito di fare cario per la pastorale e i laici – tra di ogni persona, la giustizia socia- sintesi del mistero cristiano per ec- i primissimi capitoli della Lettera le e la distribuzione delle risorse e, cellenza. ce n’è uno dedicato a irradiazio- per ultimo, la grande responsabi- Come già ne “Il bello del vivere”, ne, l’eucaristia e il mondo, in cui il lità che abbiamo per l’ambiente. Il anche nella nuova Lettera pastorale Vescovo ricorda che l’eucaristia è Vescovo chiede, proprio a partire compaiono sei video testimonianze il cuore pulsante della vita reden- dall’incontro vissuto nell’Eucari- che si possono consultare grazie ad ta, capace di trasformare la vita del stia, di riversare questa carità sui altrettanti QR code presenti nel te- credente, il quale poi vive nel mon- poveri, sulla famiglia, negli ambi- sto, in apertura di ogni capitolo. A do, lo provoca, e fa in modo che il ti educativi, nel lavoro, nella socie- questi “testimoni”, presentati nella mondo possa vivere non più lega- tà…”. Letta in questi termini “Nu- colonna che chiude queste pagine, to a quelle dinamiche di potere che triti dalla Bellezza”, a prima vista è stato chiesto di raccontare come sono tipiche delle leggi mondane. una Lettera “ad intra” rivela una per loro, nel loro quotidiano l’eu- Si passa dal potere all’amore come decisa caratterizzazione sociale, caristia sia appunto incanto, irra- cifra per edificare la società”. L’eu- politica nel senso più nobile del ter- diazione, mistero, comunione, ce- caristia allora diventa germe di mine? “Effettivamente è così – è la lebrazione e festa. Sempre grazie trasformazione del mondo, della conclusione di don Tartari –. Forse a un QR code i lettori potranno società, delle relazioni, “è un an- definirla una Lettera politica è un gustare un filmato sul Tesoro del- nuncio per il mondo, per il bene azzardo, ma è uno di quegli azzar- le Sante Croci, di cui Brescia ricor- del mondo”, afferma don Tartari. di che provocano, perché ricostru- derà nel 2020 con un Giubileo stra- isce la polis su presupposti diversi ordinario concesso dal Papa i 500 I concetti espressi dal vicario epi- da quelli del potere, del dominio e anni della nascita della compagnia scopale trovano sintesi in quella del semplice esercizio dell’autori- dei Custodi, e uno invece dedicato che il Vescovo, in “Nutriti dalla tà. Ricostruisce la polis su un fon- all’icona di Rublëv. Bellezza” definisce come “cultu- damento diverso, nuovo ed eterno ra eucaristica”. “La cultura euca- come l’eucaristia”. “Una lettura superficiale potrebbe ristica – afferma al proposito don La Voce del popolo indurre a considerare una lettera Tartari – è proprio questo: l’esse- 22 luglio 2019 sull’eucaristia interessante solo per re partecipi del dono dell’eucari- chi ancora frequenta. Va invece ri- stia cambia lo sguardo sul mondo, collocata all’interno nel contesto cambia il modo di pensare, cam- ampio entro il quale il Vescovo ci bia gli schemi di riferimento, ribal- chiede e ci aiuta a rileggere il cuo- ta le priorità. Non c’è più solo l’io; re della nostra vita di fede”. Parte c’è un noi, c’è una comunità che è da questa considerazione la lettura chiamata a essere partecipe di que- che don Carlo Tartari vicario epi- sto dono e questo, nell’azione del scopale per la pastorale e per i lai- credente, del cristiano si trasfonde Per abbonamenti ci dà di “Nutriti dalla bellezza”, la nell’impegno quotidiano, nella co- nuovi rivolgersi nuova Lettera pastorale di mons. struzione di una società e di rela- all’Ufficio parrocchiale. Il Giornale di Bornato 7
Mese del Creato Dal 1° settembre al 4 ottobre Giornata per la custodia del Creato. Francesco chiama a pregare e ad agire Casa comune È una «Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato» particolare. Istitui- ta dal Papa nel 2015, l’iniziativa di quest’anno precede di poche setti- mane il Sinodo speciale dei vesco- vi su «Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia in- diale luterana, dal Consiglio mon- Nel loro messaggio i vescovi scri- tegrale» che si terrà in Vaticano dal diale delle Chiese e dall’Alleanza vono che è «importante favorire le 6 al 27 ottobre e che vedrà appun- evangelica mondiale e dalla Chie- pratiche di coltivazione realizzate to il tema del creato al centro dei sa cattolica. Si tratta di un mese di secondo lo spirito con cui il mo- lavori. «preghiera e di azione» per il Cre- nachesimo ha reso possibile la fer- A sottolineare ancora di più quanto ato che terminerà il 4 ottobre, fe- tilità della terra senza modificarne papa Francesco tenga alla «conver- sta di san Francesco d’Assisi. Il sito l’equilibrio». Ed entrano nello spe- sione ecologica» della Chiesa, c’è il SeasonOfCreation.org offre risorse e cifico, quasi nel tecnico: «Sarà ne- suo video-messaggio per presen- idee per partecipare. cessario utilizzare nuove tecno- tare l’intenzione di preghiera del Promotori in ambito cattolico sono logie orientate a valorizzare, per Pontefice per il mese di settembre, in special modo il Dicastero per il quanto possibile, il biologico. Sarà sulla protezione degli oceani, rilan- Servizio dello sviluppo umano inte- altresì importante conoscere e fa- ciato dalla gesuitica Rete mondiale grale insieme al Movimento cattolico vorire le istituzioni universitarie e di preghiera del Papa diretta da pa- mondiale per il clima e alla Rete ec- gli enti di ricerca, che studiano la dre Frédéric Fornos. «Preghiamo clesiale panamazzonica. In una lette- biodiversità e operano per la con- in questo mese perché i politici, gli ra inviata dal Dicastero vaticano ai servazione di specie vegetali e ani- scienziati e gli economisti lavorino vescovi del mondo lo scorso giu- mali in via di estinzione. insieme per la protezione dei mari gno, si ricorda che la scelta del 1° Si tratterà, ancora, di opporsi a e degli oceani» dice Bergoglio nel settembre come Giornata di pre- tante pratiche che degradano e di- video, «la Creazione è un proget- ghiera per il Creato nasce nel mon- struggono la biodiversità: si pen- to dell’amore di Dio all’umanità» do ortodosso, fu un’idea dell’allora si al land grabbing (letteralmente: e oggi gli oceani, che custodiscono patriarca di Costantinopoli Dimi- «accaparramento della terra»), alla «la maggior parte dell’acqua del trios nel 1989. È un comitato diret- deforestazione, al proliferare delle pianeta e anche la maggior varie- tivo ecumenico a suggerire ogni monocolture, al crescente consumo tà di esseri viventi», sono «minac- anno un tema per la celebrazione. di suolo o all’inquinamento che lo ciati da diverse cause». «La nostra Quello per il 2019 è «La rete della avvelena; si pensi altresì a dinami- solidarietà con la “casa comune” – vita», con riferimento alla biodi- che finanziarie ed economiche che insiste il Papa – nasce dalla nostra versità. cercano di monopolizzare la ricer- fede». E alla biodiversità è dedicato infine ca (scoraggiando quella libera) o Quella che vuole Francesco è un’at- anche il messaggio per la Giornata addirittura si propongono di pri- tenzione ecologica ed ecumenica nazionale per la custodia del Creato vatizzare alcune tecno-scienze col- insieme. Oggi prende infatti il via da parte della Conferenza episcopale legate alla salvaguardia della bio- anche «Tempo del Creato», inizia- italiana. «Quante sono le tue opere, diversità». tiva condivisa dalla Comunione Signore (Salmo 104, 24). Coltivare anglicana, dalla Federazione mon- la biodiversità» è il titolo ufficiale. Avvenire – 31 agosto 2019 Il Giornale di Bornato - n. 150 - Settembre 2019 8
Mese missionario straordinario na delle Chiese più bisognose (un Battezzati sussidio per aiutare le comunità cristiane ad approfondire queste e inviati. dimensioni è disponibile sul sito www.october2019.va) L’ottobre 2019 dovrà costituire il La Chiesa punto di partenza per una nuova di Cristo attenzione alla chiamata missio- naria. Cogliamo, quindi, l’occasio- in missione ne che ci viene donata del Mese Il logo del Mese Missionario Stra- Missionario Straordinario ottobre ordinario Ottobre 2019 nel mondo. 2019 per crescere e dare continui- P Una Croce missionaria i cui colori apa Francesco ci ha detto che tà al nostro impegno missionario e tradizionali richiamano i cinque conti- l’azione missionaria è il pa- per riqualificare evangelicamente nenti: è questo Il logo del Mese Mis- radigma di ogni opera del- il nostro servizio alla missione del- sionario Straordinario Ottobre 2019. la Chiesa. Per questo ha auspicato la Chiesa. La Croce è lo strumento e il segno un mese “straordinario” che serva Alcuni appuntamenti diocesani: efficace della comunione tra Dio e gli uomini per l’universalità della nostra a risvegliare maggiormente la con- 1 ottobre: veglie nei monasteri ed missione: è luminosa, piena di colore, sapevolezza della missio ad gentes inizio del mese missionario: segno della vittoria e della risurrezio- e a riprendere con nuovo vigore la 12 ottobre: Labmissio “sinodo per ne. Il mondo è trasparente, perché trasformazione missionaria della l’amazzonia e chiesa bresciana” l’azione di evangelizzazione non vita e della pastorale, affinché tutti 19 ottobre: veglia missionaria dio- ha barriere né confini: è frutto dello i fedeli possano avere veramente a cesana in cattedrale Spirito Santo. La carità cristiana e il cuore l’annuncio del Vangelo. L’Ottobre Missionario si focalizza mondo trasfigurato nello Spirito supe- Per il Papa deve crescere l’amo- sulle 4 domeniche del mese, di cui rano le distanze e aprono lo sguardo re per la missione, che «è una ciascuna ha un tema della nostra mente e del nostro cuore. passione per Gesù ma, al tempo • 6 ottobre: CHIAMATI Le parole Battezzati e Inviati, che ac- compagnano l’immagine, indicano i stesso, è una passione per il suo • 13 ottobre: ATTRATTI due elementi caratteristici di ogni cri- popolo».Proprio per questo il tema • 20 ottobre: SOLIDALI stiano: il battesimo e l’annuncio. del Mese Missionario Straordina- 93ª Giornata Missionaria Mondiale rio dell’ottobre 2019 è “Battezzati e • 27 ottobre: INVIATI I colori del logo del Mese Missio- inviati: la Chiesa di Cristo in mis- nario Straordinario Ottobre 2019 sione nel mondo”. I colori della Croce sono quelli tradi- Indicandolo, Papa Francesco ha vo- zionalmente attribuiti ai cinque conti- luto ricordare che l’invio per la mis- nenti: il rosso per l’America, il verde sione è la chiamata di tutti i battez- per l’Africa, il bianco per l’Europa, il zati: la nostra vita è, in Cristo, una giallo per l’Asia e il blu per l’Oceania. missione! Per potersi preparare nel Il rosso richiama il sangue dei martiri modo migliore a questo evento ec- del continente americano, semi per clesiale sono state indicate quattro una vita nuova nella fede cristiana. Il dimensioni su cui concentrare l’at- verde è il colore della vita e simboleg- tenzione: l’incontro personale con gia la crescita, la fecondità, la giovi- nezza e la vitalità; il verde è inoltre il Gesù Cristo vivo nella sua Chiesa, colore della speranza, una delle tre Eucaristia, Parola di Dio, preghie- virtù teologali. Il bianco è simbolo del- ra personale e comunitaria. La te- la gioia, inizio di vita nuova in Cristo: stimonianza: i Santi, i Martiri della è la sfida per una vecchia Europa, missione e i Confessori della fede, affinché sia capace di riappropriarsi che sono espressione delle Chiese della forza evangelizzatrice che l’ha sparse nel mondo intero. “Noi non abbiamo un prodotto da generata grazie a tante Chiese e tanti vendere – non c’entra qui il prose- santi. Il giallo è colore di luce, che La formazione: biblica, catechetica, litismo, non abbiamo un prodotto si alimenta di luce invocando la vera spirituale e teologica circa la missio da vendere –, ma una vita da co- Luce. Il blu è il colore dell’acqua della ad gentes. municare: Dio, la sua vita divina, vita che ci disseta e ci ristora lungo il La carità missionaria: come soste- il suo amore misericordioso, la sua cammino verso Dio; è il colore del no- gno materiale per l’immenso lavo- santità”. stro cielo, segno della dimora di Dio ro di evangelizzazione, di missio Papa Francesco - giugno 2018 con noi uomini. ad gentes e di formazione cristia- Il Giornale di Bornato 9
29 settembre 2019 Messaggio di Papa Francesco per la 105ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2019 Non si tratta solo sione parte dalla globalizzazione accorgercene – razzisti. di dell’indifferenza, ricorda che “i più poveri e svantaggiati” sono colo- La carità vera è verso chi non è in grado di ricambiare migranti. ro che fanno le spese delle guerre, delle ingiustizie, delle discrimina- “Non si tratta solo di migranti: si tratta della carità”: sottolinea il Si tratta anche zioni, che “i migranti, i rifugiati, Papa nel Messaggio perché è at- delle nostre gli sfollati e le vittime della tratta traverso le opere che si dimostra paure. sono diventati emblema dell’esclu- la nostra fede, “ciò che è in gioco sione perché, oltre ai disagi che la è il volto che vogliamo darci come “N on si tratta solo di mi- loro condizione di per sé compor- società”, dalla capacità di lasciarci granti”: è il titolo del ta, sono spesso caricati di un giudi- smuovere e commuovere “da chi messaggio di Papa zio negativo che li considera come bussa alla porta” mettendo a nudo Francesco per la Giornata Mon- causa dei mali sociali”. “L’atteg- i falsi idoli che affollano la nostra diale del Migrante e del Rifugiato giamento nei loro confronti rap- vita e la schiavizzano. 2019, il prossimo 29 settembre. “I presenta un campanello di allar- La carità più alta è quella che si migranti – scrive – ci aiutano a leg- me che avvisa del declino morale esercita verso chi non è in grado di gere i segni dei tempi, attraverso a cui si va incontro se si continua a ricambiare e forse nemmeno di rin- di loro il Signore ci chiama ad una concedere terreno alla cultura del- graziare. conversione”, a liberarci “dall’in- lo scarto”. Farsi umani differenza e dalla cultura dello “Interessandoci di loro ci interes- Dalla carità alla compassione, che scarto”. siamo anche di noi, di tutti; pren- “tocca le corde più sensibili del- Le lacerazioni dell’umanità, le in- dendoci cura di loro, cresciamo la nostra umanità, provocando giustizie e le discriminazioni, la tutti; ascoltando loro, diamo voce un’impellente spinta a farsi pros- comprensione della paura del di- anche a quella parte di noi che for- simo di chi vediamo in difficoltà”, verso, ma soprattutto l’invito a non se teniamo nascosta perché oggi è riconoscere la sofferenza e quin- cedere alla logica del mondo “che non è ben vista.” di lenirla e curarla. Avere com- giustifica la prevaricazione sugli Le nostre paure passione significa dare spazio alla altri per il mio tornaconto perso- Francesco sottolinea che sono “le tenerezza, che invece la società nale o quello del mio gruppo”, per cattiverie e le brutture del nostro odierna tante volte ci chiede di re- cui “prima io e poi gli altri”. Fran- tempo” a far crescere la paura ver- primere. Aprirsi agli altri non im- cesco, nel Messaggio per la Gior- so “gli sconosciuti, gli emargina- poverisce, ma arricchisce, perché nata Mondiale del Migrante e del ti, i forestieri”. “Il timore – spiega aiuta ad essere più umani. Rifugiato 2019, sul tema: “Non si – è legittimo perché manca la pre- Armi vendute da chi poi respinge tratta solo di migranti”, ricorda che parazione a questo incontro” ma i Nel mondo “crudele con gli esclu- “il vero motto del cristiano è: pri- condizionamenti e l’incapacità di si” ci sono “i Paesi in via di svi- ma gli ultimi!” incontrare il diverso da me. Il pro- luppo che continuano ad essere Il giudizio sui migranti, campa- blema è quando questi condizio- depauperati delle loro migliori ri- nello d’allarme nano il nostro modo di pensare e sorse naturali e umane a beneficio Sono sette le declinazioni sul tema di agire al punto da renderci intol- di pochi mercati privilegiati”, ma che il Papa propone. La sua rifles- leranti, chiusi, forse anche – senza lo sviluppo vero passa per l’inclu- Il Giornale di Bornato - n. 150 - Settembre 2019 10
Migranti e Rifugiati sione, per il bene delle generazioni società più giusta”. “La sfida posta La protesta degli animali future. dalle migrazioni contemporanee si Questa è un’umile protesta di noi animali Le guerre interessano solo alcu- può riassumere in quattro verbi: sparsi su tutta la terra, nei cieli e nei mari, ne regioni del mondo, ma le armi accogliere, proteggere, promuove- una protesta che nasce dalla lettura di un per farle vengono prodotte e ven- re e integrare. Ma questi verbi non versetto del salmo 48: “L’uomo nella pro- dute in altre regioni, le quali poi valgono solo per i migranti e i ri- sperità non comprende, è come gli animali che periscono”. non vogliono farsi carico dei rifu- fugiati. Essi esprimono la missione Che l’uomo nella prosperità non compren- giati prodotti da tali conflitti. Chi della Chiesa verso tutti gli abitanti da, è una cosa evidente. ne fa le spese sono sempre i piccoli, delle periferie esistenziali, che de- Che sia per questo che diventi simile agli i poveri, i più vulnerabili, ai quali vono essere accolti, protetti, pro- animali che periscono, ci sembra un para- gone poco delicato nei nostri confronti. si impedisce di sedersi a tavola e si mossi e integrati”. Non l’hai detto Tu stesso, Creatore di tutte lasciano le “briciole” del banchetto. Sono molte le persone innocen- le cose, che noi animali possiamo talvolta Prima gli ultimi ti che cadono vittime del “grande comprendere la realtà meglio degli esseri Bisogna rovesciare la logica del inganno” dello sviluppo tecnolo- umani, quando hai affermato per bocca del tuo profeta Isaia che “l’asino e il bue ti han- mondo che giustifica il “prima io e gico e consumistico senza limiti. no riconosciuto come Signore, mentre il tuo poi gli altri”, lo spirito individuali- E così si mettono in viaggio verso popolo ti ha disprezzato” (cf Is 1,3-4)? sta, “terreno fertile per il maturare un “paradiso” che inesorabilmente Non è forse vero che l’uomo nella prospe- di quel senso di indifferenza ver- tradisce le loro aspettative. La loro rità tende a pensare di non aver bisogno di nessuno e d’essere debitore solo a se so il prossimo, che porta a trattarlo presenza, a volte scomoda, contri- stesso della sua fortuna, fino a dire “A che come mero oggetto di compraven- buisce a sfatare i miti di un pro- cosa serve Dio ?”, salvo poi a incolparti e dita, che spinge a disinteressar- gresso riservato a pochi, ma costru- a maledirti quando la prosperità si dissolve si dell’umanità degli altri e finisce ito sullo sfruttamento di molti. come neve al sole? E allora la nostra umile per rendere le persone pavide e I migranti per leggere i segni dei protesta si trasforma in umilissima preghie- ra a favore di tutti gli esseri viventi, a parti- ciniche”. Sono questi i sentimen- tempi re dagli umani, questi nostri fratelli minori, ti, sottolinea il Papa, che spesso si La conversione e il liberarsi dalla che stranamente si considerano maggiori nutrono “di fronte ai poveri, agli cultura dello scarto passa attraver- pur essendo venuti dopo di noi e pur es- emarginati, agli ultimi della socie- so il volto dei poveri, dei migranti sendo esposti più di noi alla sofferenza e alle illusioni.Forse Tu hai concesso a loro tà”. Eppure nella logica del Vange- e dei rifugiati. Un cambio del cuo- troppo potere, un grande e terribile potere, lo gli ultimi vengono prima. re per costruire un mondo “sem- perché l’essere umano nella prosperità non “Non si tratta solo di migranti: si pre più rispondente al progetto di solo non comprende e perisce, ma rischia tratta di mettere gli ultimi al primo Dio”. di far perire persino noi e la stessa madre terra che ci alimenta e ci sostiene, dissipan- posto. Il vero motto del cristiano è “I migranti, e specialmente quelli do con i suoi dilatati bisogni e capricci le ri- “prima gli ultimi!”.” più vulnerabili, ci aiutano a leggere sorse che hai destinate per tutti. La persona al centro i “segni dei tempi”. Attraverso di Ti preghiamo perché gli esseri umani acqui- Il cuore della missione di Gesù loro il Signore ci chiama a una con- stino saggezza, ricordando le parole che tu hai rivolto a loro: “Guardate gli uccelli del – scrive il Papa – è far sì che tutti versione, a liberarci dagli esclusivi- cielo, che non seminano e non mietono”, ricevano il dono della vita in pie- smi, dall’indifferenza e dalla cultu- per apprendere che, se non devono affan- nezza. “In ogni attività politica, in ra dello scarto.” narsi per il loro futuro, non per questo de- ogni programma, in ogni azione da https://pietrevive.blogspot.com/ vono diventare schiavi del loro presente, pastorale dobbiamo – sottolinea senza memoria del passato, senza ricono- scenza, senza sentire la responsabilità per Francesco - sempre mettere al cen- il futuro di tutti gli esseri viventi. tro la persona, nelle sue molteplici Tu un giorno hai fatto dire al tuo Salmista: dimensioni, compresa quella spiri- “Uomini e bestie, Tu salvi Signore”. Salva tuale. E questo vale per tutte le per- soprattutto gli uomini, anche quando nep- pure desiderano d’essere salvati, perché sone, alle quali va riconosciuta la non vogliono ammettere di essere creature fondamentale uguaglianza”. che tutto devono al loro Creatore. Vittime di un grande inganno QrCode del testo integrale del mes- Infine ti chiediamo di guardare alle soffe- Costruire la città di Dio e dell’uomo saggio e del video-messaggio renze che ci infliggono non solo quando ci del papa. trattano male, ma anche quando lottano tra significa per il Pontefice vedere nel di loro, coinvolgendoci nella loro follia. migrante e nel rifugiato “non solo Perdonali quando usano la ragione per sra- un problema da affrontare, ma un gionare, la libertà per diventare schiavi, il fratello e una sorella da accoglie- cuore per odiare. Ti ringraziamo per averci ascoltati e perdo- re, rispettare e amare, un’occasio- naci l’ardire di usare le tue Parole un poco a ne che la Provvidenza ci offre per nostro vantaggio, ma forse meglio di quan- contribuire alla costruzione di una to fanno i nostri fratelli minori. Padre Pier Giordano Cabra Il Giornale di Bornato 11
Giornata dei poveri III Giornata mondiale dei poveri. Domenica 17 novembre 2019 Il Papa: non sono numeri ma persone cui andare incontro “La speranza dei poveri Sviluppo, sperequazione e nuove mi luoghi di accoglienza”. I poveri schiavitù “trattati con retorica”, “sopportati non sarà Il filo conduttore del Messaggio è dunque il Salmo le cui parole, spie- con fastidio”, “braccati” come in una “battuta di caccia”, non desi- mai ga il Papa, manifestano innanzitut- to una “incredibile attualità”. Oggi, derano alla fine altro che diventa- re “invisibili”, “trasparenti” e non delusa” come all’epoca della composizio- ne del Salmo, un “grande sviluppo esiste per loro cassa integrazione, indennità, nemmeno la possibilità economico” ha generato una spe- di ammalarsi. I poveri sono trattati da rifiuti ma requazione (= disuguaglianza) tale Il povero confida nel Signore: il a loro appartiene il Regno di da arricchire gruppi di persone a suo grido abbraccia la terra Dio e in loro è un potere salvifi- scapito di una massa resa sempre La descrizione che ne fa il Salmo si co. Così il Papa nel Messaggio per più povera: indigenti a cui “manca colora di “tristezza per l’ingiusti- la III Giornata mondiale dedicata il necessario” e “privilegiati” che zia, la sofferenza e l’amarezza che a quanti la società di oggi giudica, “senza alcun senso di Dio” danno colpisce i poveri”. Ma nonostan- scarta, tratta con retorica e soppor- la caccia ai poveri per “imposses- te questo, rileva il Papa, il Salmo ta. Ai cristiani il compito di semi- sarsi perfino del poco che hanno” “offre una bella definizione del po- nare tra loro speranza e fiducia e per ridurli in schiavitù. Eccoli i vero”. Egli è colui che “confida nel “nuovi schiavi” che Francesco no- Signore”(cfr v.11) e in questa confi- “La speranza dei poveri non sarà mina: famiglie costrette a emigrare denza - rimarca - c’è la “certezza di mai delusa” (Sal 9,19). Le parole per vivere, orfani sfruttati, giovani non essere mai abbandonato, “per- del Salmo danno il titolo al Mes- senza lavoro per “politiche miopi”, ciò vive sempre alla presenza di quel saggio del Papa per la terza Gior- immigrati “vittime di interessi” Dio che si ricorda di lui”. E Dio, sot- nata Mondiale dei Poveri che il e strumentalizzazioni, prostitute, tolinea il Papa riprendendo ancora le Pontefice stesso ha istituito al ter- drogati, tanti “senzatetto ed emar- parole del Salmo, è “colui che rende mine del Giubileo della Miseri- ginati” che si aggirano per le no- giustizia e non dimentica”: cordia e che ricorre il 17 novembre. stre città: non possono permettersi Si possono costruire tanti muri e sbar- Ne sono protagonisti uomini, don- di essere timidi o scoraggiati, sono rare gli ingressi per illudersi di sen- ne, giovani, bambini: vittime delle percepiti come minacciosi o inca- tirsi sicuri con le proprie ricchezze a nuove schiavitù che li rendono im- paci, solo perché poveri. danno di quanti si lasciano fuori. Non migrati, orfani, senzatetto, emargi- Poveri senza speranza nella socie- sarà così per sempre. Il “giorno del Si- nati. I poveri sono il frutto sempre tà gnore”, come descritto dai profeti (cfr più numeroso di una società dai E “dramma nel dramma” aggiun- Am 5,18; Is 2-5; Gl 1-3), distruggerà forti squilibri sociali che costruisce ge il Papa, ai poveri di oggi è tol- le barriere create tra Paesi e sostituirà muri e sbarra ingressi e che vorreb- ta anche la speranza di “vedere la l’arroganza di pochi con la solidarietà be sbarazzarsi di loro; ma sono an- fine del tunnel della miseria”, tanto di tanti. La condizione di emarginazio- che coloro che “confidano nel Si- che si è giunti anche a “teorizzare ne in cui sono vessati milioni di perso- gnore” e la Chiesa, come ciascun e realizzare un’architettura ostile ne non potrà durare ancora a lungo. Il cristiano, è chiamata ad un impe- in modo da sbarazzarsi della loro loro grido aumenta e abbraccia la terra gno particolare nei loro confronti. presenza anche nelle strade, ulti- intera. Il Giornale di Bornato - n. 150 - Settembre 2019 12
Giornata dei poveri Rianimare la speranza e restituire Appello ai volontari: più dedizio- discepoli del Signore” perché pos- la fiducia ne e dialogo fraterno sano essere “coerenti evangelizza- Quanto è pressante il richiamo che Con un appello specifico il Papa tori”: seminare segni tangibili di le Sacre Scritture affidano ai pove- si rivolge quindi ai volontari che speranza. ri, oppressi e prostrati, ma sempre “per primi hanno intuito l’impor- A tutte le comunità cristiane e a quan- amati: “Gesù non ha mai avuto ti- tanza dell’attenzione ai poveri” e ti sentono l’esigenza di portare spe- more di identificarsi con ciascu- chiede loro uno scatto nella dedi- ranza e conforto ai poveri, chiedo di no di essi”, a loro nelle Beatitudini zione, nel “cercare ciò di cui ogni impegnarsi perché questa Giornata ha dato in appartenenza il Regno povero ha veramente bisogno”, “la Mondiale possa rafforzare in tanti la di Dio e a loro Gesù si è “sempre bontà del loro cuore” al di là di cul- volontà di collaborare fattivamente af- mostrato come padre generoso e ture, dei “modi di esprimersi”. Ciò finché nessuno si senta privo della vi- inesauribie nella sua bontà”. Ecco, richiede di mettere da parte “le di- cinanza e della solidarietà. scrive il Papa, quanto Gesù ha ini- visioni che provengono da visioni Gabriella Ceraso ziato, ponendo al centro i poveri, ci ideologiche o politiche”: Città del Vaticano deve essere di insegnamento. I poveri non sono numeri ma per- Toccare la carne di Cristo, com- sone a cui andare incontro Il messaggio di Papa Francesco promettersi nel servizio A questo proposito il Papa rimar- nel QrCode sottostante. La Chiesa è “popolo”, chiarisce an- ca quanto poco basti per “restituire cora Francesco, con la vocazione di la speranza” e quale “forza salvifi- “non far sentire nessuno straniero ca” ci sia nei poveri, una forza visi- o escluso” in quanto coinvolti tutti bile e sperimentabile con la fede e in un medesimo “cammino di sal- non con gli “occhi umani”: “I po- vezza”: “Siamo chiamati, piuttosto, a veri sono persone a cui andare in- toccare la sua carne per comprometter- contro. I poveri ci salvano perché ci in prima persona in un servizio che ci permettono di incontrare il vol- è autentica evangelizzazione. La pro- to di Gesù Cristo. mozione anche sociale dei poveri non Seminare segni tangibili di spe- è un impegno esterno all’annuncio del ranza Vangelo. Questa forza salvifica “pulsa nel Come Jean Vanier, testimoni del- cuore del popolo di Dio in cammi- la speranza cristiana no” fa notare il Papa e non “esclu- Un esempio di “grande aposto- de nessuno” anzi coinvolge tutti in lo dei poveri”, capace di ascolta- un “reale pellegrinaggio di conver- re il “loro grido” e di produrre in sione per riconoscere i poveri ed loro speranza, è stato Jean Vanier amarli”. Al termine del Messaggio che il Papa cita nel Messaggio de- quindi il nuovo invito rivolto “ai finendolo un “santo della porta ac- canto”. Morto nel maggio scorso a 90 anni, Vanier ha fondato L’Ar- che, una comunità di accoglienza per persone con disabilità, attiva in tutto il mondo con circa 150 cen- tri: con il suo impegno quotidiano, scrive il Papa, “ha creato segni tan- gibili di amore concreto” e ha così “prodotto una speranza incrolla- bile”. Ecco dunque l’impegno che Francesco chiede ai cristiani perché non sia tradita la loro credibilità. L’”opzione per gli ultimi” deve es- sere una “scelta prioritaria” e non deve consistere solo in “iniziative di assistenza”. Servono un “cam- biamento di mentalità” e un “im- pegno continuo nel tempo”. Il Giornale di Bornato 13
Iniziazione cristiana Vita dell’UP un “giudizio di Dio” che sarà mi- sericordioso, ma anche rispettoso Cosa chiedere delle nostre responsabilità. in concreto I cammini L’avvio del nuovo anno, per inten- alle famiglie? dell’ICFR derci con i genitori, lo abbiamo an- ticipiamo a domenica 22 settembre Si tratta, in concreto: I 1. di aiutare i genitori a crea- CFR è l’acronimo di Iniziazione per i Gruppi Betlemme e nella set- re in casa un ambiente/un clima cristiana dei fanciulli e dei ra- timana prima del 29 (giorno dell’a- che faccia respirare i valori cri- gazzi. pertura dell’anno catechistico) per i stiani; È dal 2003 che, per decreto di mons. Gruppi Nazareth, Cafarnao. Geru- Giulio Sanguineti, nelle nostre co- salemme e Emmaus. Le iscrizioni 2. di accompagnare i genitori munità si imposta la preparazione verranno dopo. Prima vorremmo nella maturazione della capacità alla tappa sacramentale della Cre- tornare su un concetto semplicissi- di leggere e interpretare con gli sima e della prima Comunione se- mo e sempre ribadito: i primi cate- occhi della fede ciò che si vive in condo uno schema “catecumena- chisti sono i genitori ed è necessa- famiglia / ciò che vive la fami- le”. Significa: i genitori nella quasi rio che i genitori condividano quel glia / ciò che accade nel proprio totalità chiedono il Battesimo per “patto educativo” che fa crescere contesto di vita, nel mondo; i figli; gli stessi genitori nella qua- ragazzi e ragazze nell’esperienza 3. di stimolarli a dialogare con si totalità chiedono che il cammi- di fede. Non sono i genitori che i figli su aspetti del cammino di no continui fino alla pienezza della aiutano i catechisti, ma i catechisti fede che stanno vivendo in Par- vita Cristiana (amissione all’Eu- che aiutano i genitori. Mentre però rocchia; caristia passando per il dono del- i genitori hanno il diritto di sceglie- 4. di invitarli a lasciarsi coin- lo Spirito nella Cresima), ma per re che educazione impartire ai figli, volgere (proposta che sono chia- i Vescovi, ormai di tutta l’Italia, è la Chiesa (la parrocchia e i catechi- mati ad accettare con assoluta bene considerare che le difficoltà sti) aiutano i genitori solo se que- libertà, senza alcun obbligo) nel della vita quotidiana e soprattut- sti condividono, cercano di vivere momento della programmazio- to “l’aria” culturale che si respi- e credono che la “via” cristiana sia ne dei percorsi di iniziazione dei ra è molto distante dal “Vangelo”. importante. loro figli, per precisare obiettivi, Stesso clima delle prime comunità Anche dalle colonne dei bollettini tempi e modalità; cistiane inserite in un mondo paga- vorremmo invitare a pensare seria- no, convinto che quel che contava mente quale “via” e quale “vita” 5. di stimolarli ad appoggia- era una vita di agi, di benessere, di vogliono per i figli. re con convinzione il cammino cibo buono, con denaro per diver- Non è una domanda banale. È di fede che i figli vivono in Par- tirsi… ecc… ecc… Ecco perché il sempre più importante che si torni rocchia e a prendere sul serio, in cammino si chiama “catecumena- ad una intesa condivisa tra genitori alcuni periodi “forti” (Avvento- le”, perché come nei primi tempi e catechisti (con i catechisti ci sono Natale / Quaresima-Pasqua), le del cristianesimo ci si preoccupa di ovviamente i sacerdoti). proposte di preghiera, riflessio- partire da zero per far gustare (fare ne, carità da vivere in famiglia; esperienza) la bellezza della pro- 6. di invitarli a valorizzare in posta cristiana, fatta di amore al famiglia la preghiera quotidia- Signore, amore ai fratelli, di gioia na (es. benedizione dei pasti ...); nella sobrietà e povertà, di attesa di 7 di proporre loro, in Parroc- chia, specifici incontri formativi (per riscoprire / ravvivare o ap- profondire la propria fede) e la partecipazione a specifiche cele- brazioni che scandiscono il cam- mino di fede dei figli. Cfr. Conferenza Episcopale Italia- na, Incontriamo Gesù. Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia. Il Giornale di Bornato - n. 150 - Settembre 2019 14
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