Fratelli e sorelle nel Rio de la Plata - Riforma.it
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Supplemento al n. 14 del 6 aprile 2018 di Riforma – L’Eco delle valli valdesi FREEPRESS APRILE GENNAIO2018 2018 NUMERO NUMERO QUATTRO UNO reg. Trib. di Pinerolo n. 175/60. Resp. Luca Maria Negro. Poste italiane S.p.A. – Spedizione in A.P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB/CN Fratelli e sorelle nel Rio de la Plata Le piste ciclabili del Pinerolese concorrono a un bando regionale per il loro sviluppo; la novità di quella prevista fra Pinerolo e Pinasca L’inchiesta sulla politica dopo le recenti elezioni politiche, cercando di capire il ruolo del candidato del territorio e chi saranno i nostri rappresentanti a Roma Non solo hockey (su prato e su ghiaccio): a Pinerolo la bella e vincente realtà della pallavolo a un passo dalla promozione in serie A2 Murales a Villa La Paz, Uruguay – foto S. Revel dopo il dominio in B1 Nel prossimo agosto un numero intero del nostro giornale dedicato alle chiese valdesi sorte fra Uruguay e Argentina a partire da metà ’800: alla scoperta di opere, chiese, emigrazione, città complesse, spazi sconfinati
«La sua venuta è certa, come quella dell’aurora...» (Osea 6, 3) « V Mauro Pons Mi piace questo testo di Osea, il quale usa l’im- enite, torniamo al Signore, perché magine della pioggia di primavera per ricordarci egli ha strappato, ma ci guarirà; ha che anche Dio viene e verrà a noi, ogni volta che il percosso, ma ci fascerà. In due giorni nostro cuore si è inaridito a motivo del nostro egoi- ci ridarà la vita; il terzo giorno ci ri- smo o della nostra indifferenza – l’inverno della no- metterà in piedi e noi vivremo alla sua presenza. stra esistenza –, ogni volta che non siamo riusciti a Conosciamo il Signore, sforziamoci di conoscerlo! trovare o abbiamo perso la fonte per abbeverarci nel RIUNIONE DI QUARTIERE La sua venuta è certa, come quella dell’aurora; egli nostro cammino verso il suo Regno. La sua attesa è verrà a noi come la pioggia, come la pioggia di pri- finita, la sua promessa può essere accolta. Rio de la Plata, il paese dei cieli mavera, che annaffia la terra» (Osea 6, 1-3). L’inverno è la stagione del nostro stare nelle Chiacchiere da bar, scambi di battute fra per- «tane», calde e sicure, il focolare, la gioia del calore sone che si incontrano: «Oggi il tempo è incerto»; umano condiviso intorno a una tavola, il cibo. Ma, Samuele Revel «Sì, ma siamo già in primavera!»; «Quand’è che si come le bestie rinchiuse nelle stalle, ora anche noi P oco dopo il decollo da Madrid la signora al mio fianco inizia a chiedermi alcune cose in castigliano. Fatico a capire la lingua, le dico decide al bello?». Penso a come ognuno di noi sia in attesa di questo cambio di stagione, tanto più dopo un inverno, come quello passato, che sembra sentiamo il risvegliarsi dei muscoli, il pulsare più intenso del sangue nelle vene. È la vita che non può più esser contenuta in spazi ristretti. Non è affatto ancora così determinato a «dettare legge», anche indifferente, o senza significato, che questo nostro che sono italiano. Si illumina, con suo marito se meteorologicamente e astronomicamente sia- risvegliarci alla vita trovi una corrispondenza nella è appena stata in Italia e ora sta tornando in mo già nella stagione successiva. celebrazione della Pasqua del Cristo Risorto. Uruguay. Spunta il nome di un comune, Pra- mollo. Aiutato da uno dei compagni di viaggio, conoscitore del castigliano, scopriamo che i due sono dei Soulier emigrati chissà quando dalle nostre Valli, e che sono tornati per recuperare alcuni documenti. Dopo dodici ore di scomodo viaggio si at- terra a Montevideo, nulla in confronto alle settimane di nave dei nostri antenati. Nelle 15 giorni successivi, in cui la delegazione dell’Asilo valdese e della chiesa valdese di Luserna San Giovanni ha visitato le chiese sorelle nel Rio de la Plata (Uruguay e Argentina), ogni giorno ci si è specchiati in un pezzo di Piemonte trapian- tato a 11.000 chilometri di distanza, figlio di emigrazioni che sono iniziate prima della metà dell’Ottocento. La forte presenza valdese che ha caratterizzato l’intera zona di Colonia Valden- se ha fatto sì che le vie, le strutture, gli edifici portassero i tipici cognomi valligiani: Geymo- nat, Malan, Artus, Tron, Bertinat, Charbonnier, Rio de la Plata – foto S. Revel Armand Hugon, Morel, Sibille, Tourn ancora oggi rappresentano un buon numero di cittadi- Le chiese si interrogano sul proprio futuro N ni uruguagi e argentini. La delegazione è stata accolta con grande el novembre scorso le chiese valdesi del missione esecutiva distrettuale. Ora il passo suc- fraternità condividendo il ricordo dell’origine Primo Distretto (le valli Pellice, Chiso- cessivo sarà l’incontro di tutti i Concistori delle comune (e a volte la nostalgia per una terra ne e Germanasca, Pinerolo, il Pinerolese chiese del Distretto, aperto ai membri di chiesa; abbandonata dai propri avi) e l’attualità di pedemontano), sulla scorta della Con- sabato 7 aprile, a partire dalle 9,15 nei locali del- una missione volta a sostenere il più debole e a ferenza distrettuale del giugno 2017, avevano di- la chiesa valdese di Pinerolo (v. dei Mille 1), ver- portare avanti la testimonianza dell’evangelo, scusso in assemblea del loro stato di salute. Ogni ranno proiettati i dati statistici e saranno attivate anche in città come Montevideo, Buenos Aires e assemblea aveva lavorato in piccoli gruppi con la due tavole rotonde. Nella prima il past. Marcello Paranà, dove una piccola chiesa è una goccia conduzione di due animatori provenienti da altre Salvaggio («Dalla chiesa nel Nuovo Testamento in un oceano. E tutti dovremmo farla una visi- comunità; pastori e pastore non erano presen- all’ecclesiologia riformata») dialoga con Bruna ta, perché un legame con l’altro capo del mondo ti. Ne erano risultate delle indicazioni relative a Peyrot («Una chiesa in analisi», titolo ricavato come i membri di chiesa, molto partecipi nell’oc- dall’omonimo libro di G. Tourn che, uscito nel lo abbiamo quasi tutti. casione, vedono le proprie comunità locali e a che 1973, resta ancora attuale). A seguire, dialogo tra RIUNIONE DI QUARTIERE cosa chiederebbero loro. È importante che le chie- il past. Claudio Pasquet («Appartenere alla fami- La sera, nelle borgate delle valli valdesi, la riunione serve a discutere di Bibbia, storia, temi di attualità se si interroghino sul proprio stato di salute, che glia riformata mondiale: aiuto, speranza e stimo- ognuno e ognuna possano trovarsi in un ambiente lo») e Sabina Baral («La chiesa tra orizzontalità e fraterno, ma anche che le chiese trovino sempre verticalità. Da comunità di ascolto a comunità di nuove vie alla loro testimonianza. annuncio»). Segue il dibattito e dopo il pranzo (le I risultati sono stati poi vagliati da un gruppo cui iscrizioni però sono state chiuse il 31 marzo), operativo nominato lo scorso anno dalla Com- nel pomeriggio, lavoro in gruppi e plenaria finale. Riforma - L’Eco delle Valli Valdesi Redazione Eco delle Vall Valdesi Direttore: Supplemento realizzato in collaborazione Supplemento al n. 14 del 6 aprile 2018 recapito postale: Alberto Corsani (direttore@riforma.it) con Radio Beckwith Evangelica: Simone di Riforma - L’Eco delle Valli Valdesi, Redazione centrale - Torino via Roma 9 - 10066 Torre Pellice (To) Direttore responsabile: Benech, Denis Caffarel, Leonora Camusso, registrazione del Tribunale di Torino via S. Pio V, 15 • 10125 Torino tel. 366/7457837 oppure 338/3766560 Luca Maria Negro Matteo Chiarenza, Matteo De Fazio, Daniela ex Tribunale di Pinerolo tel. 011/655278 e-mail: redazione.valli@riforma.it In redazione: Grill, Alessio Lerda, Marco Magnano, n. 175/51 (modifiche 6-12-99) fax 011/657542 Samuele Revel (coord. Eco delle Diego Meggiolaro, Claudio Petronella, Susanna e-mail: redazione.torino@riforma.it Valli), Marta D’Auria (coord. Centro-Sud), Ricci, Paolo Rovara, Matteo Scali. Stampa: Alma Tipografica srl - Villanova Claudio Geymonat (coord. newsletter Mondovì (CN) tel. 0174-698335 quotidiana), Gian Mario Gillio, Piervaldo Rostan, Sara Tourn. Editore: Edizioni Protestanti s.r.l. Grafica: Pietro Romeo via S. Pio V 15, 10125 Torino l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 2
NOTIZIE I primi vent’anni di «Scopriminiera», il positivo esempio di valorizzazione di un patrimonio post-estrattivo nell’ottica di un turismo sostenibile per una valle che sta vivendo anni difficili Vent’anni sottoterra E ra il 1998, vent’anni fa, quando nasceva in val Germanasca «Scopriminiera» e con esso «La Tuno srl» (che in patouà significa proprio «miniera») società di gestione di questo progetto L’obiettivo era quello di ridare vita ai cunicoli ormai abbando- nati che per decenni avevano strutturato l’economia della valle alpina (e ancora oggi danno occupazione ad alcune persone, ma con la meccanizzazione si sono ridotte in modo esponenziale). Negli anni l’offerta turistica sotterranea si è ampliata e sono stati creati due percorsi diversi fra loro. L’obiettivo è stato raggiunto: ogni anno migliaia di persone, in particolar modo studenti di ogni ordine e grado, indossano casco e mantellina, salgono sul «tre- nino dei minatori» e si addentrano nel ventre della montagna alla scoperta delle rocce e della vita (dura e difficile) del minatore. E le gallerie si sono dimostrate accoglienti e ospitali: al suo interno sono passate gare di mountain bike (Iron Bike); si sono tenuti concerti, spettacoli teatrali, degustazioni di vini… Buon compleanno Eco Museo delle Miniere e della valle Germanasca! La Valpe vince anche perdendo D opo aver dominato, almeno sul ghiaccio, il proprio girone e aver vinto agevol- mente il quarto di finale e la semifinale, la Valpe purtoppo si arena nelle due partite decisive, la finale contro il Bressanone. Nella prima gara in terra altoate- sina non è bastato il supporto del pubblico (oltre 100 tifosi) in trasferta perchè la maggior esperienza dei brissinesi ha fatto sì che dopo una partita in equilibrio, a tre minuti dalla fine i locali riuscissero a sbloccare il risultato (4 a 2 il finale con l’ultimo gol a porta vuota). Nella seconda partita a Torre Pellice pubblico delle grandi occasioni, oltre 2000 unità, numeri impensabili per qualunque realtà hockeistica italiana (Bolzano escluso). In questo caso la Valpe ha provato a condurre la partita ma la maggior fisicità del Bressanone e alcune malizie hanno fatto la differenza. Sconfitta per 3 a 1, la squadra valligiana vede sfumare il sogno della promozione. La speranza è che la Federazione si adoperi per un ripescaggio, la squadra e la valle se lo meritano perché dal nulla sono si è riusciti a riportare allo stadio un territorio intero, che ha sostenuto una squadra compo- sta esclusivamente da giocatori locali. Cinquantadue nuovi membri di chiesa S ono stati 52 i nuovi membri di chiesa ammessi nelle chiese valdesi nei culti della domenica delle Palme o di Pasqua. Undici chiese hanno condiviso una giornata di festa (Pinerolo, come tradizione confermerà o battezzerà i suoi nuovi mem- bri a Pentecoste) con i ragazzi e le ragazze che hanno terminato un percorso di studio e di fede iniziato con la Scuola Domenicale, proseguito con il Precatechismo e il Catechismo e infine conclusosi con la domanda di ammissione nella chiesa valdese. Una scelta che arriva a 17 anni, e che prevede o la confermazione del battesimo ricevuto da bambini o il battesimo stesso, in un’età in cui si ritiene che la persona sappia scegliere in maniera autonoma. A riprova di ciò, come già successo in alcune occasioni, alcuni hanno rinunciato a essere ammessi in chiesa, motivando la propria scelta al Concistoro. Per chi ha scelto di far parte della comunità valdese la strada che si presenta è piena di sfide, impegnativa ma affascinante e sarà una strada che tutta la comunità è chiamata a percorrere insieme al giovane o alla giovane che l’ha appena imboccata. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 3
TERRITORIO L’utilizzo della bicicletta è in forte crescita: anche l’Italia e il Pinerolese iniziano a investire nell’ambito delle piste ciclabili, con un occhio di riguardo non solo ai turisti e agli sportivi ma anche a chi potrebbe essere incentivato a usare le due ruote per andare al lavoro Pinerolo-Pinasca: arriva la ciclabile? S Matteo Chiarenza e ai problemi di dissesto idrogeologico presenti in tra Interreg VA Italia-Francia 2014/20. La Regione postarsi in bicicletta da Pinasca a Pinerolo quel tratto, hanno portato a ritenere più oppor- Piemonte ha stanziato 10 milioni di euro per que- in sicurezza: è ciò che l’Unione dei Comu- tuno fermarsi al centro di Pinasca, all’altezza del sto progetto, che finanzieranno il 60% delle spese ni delle valli Chisone e Germanasca e il ponte che la collega a Inverso Pinasca. Il percorso per coloro che si aggiudicheranno il bando con un comune di Pinerolo si augurano di poter dovrebbe correre lungo il sedime della ex strada massimo di 1,5 milioni per ogni percorso. «La no- rendere possibile attraverso i finanziamenti del statale, per deviare all’altezza di Villar Perosa, vità di questo bando rispetto ai precedenti – spie- bando regionale «Percorsi ciclabili sicuri». La do- andando a toccare i principali siti industriali del ga la referente della Regione Piemonte Cristina manda è stata consegnata alla Regione Piemonte paese e correre lungo il parco del bacino. «Uno Fabrizio – è quello di mettere in primo piano la poco prima della fine di marzo, termine fissato dei criteri premianti del bando è proprio quello di mobilità interna, in una visione che ha il suo pri- per presentare la documentazione necessaria alla coinvolgere i punti nevralgici dei centri attraversa- mo destinatario non nel turista, bensì negli abi- partecipazione. «L’idea di un collegamento tra Pi- ti – racconta Paolo Pasquetti, responsabile dell’a- tanti dei territori e nel loro modo di spostarsi». nasca e Villar Perosa c’era già da diverso tempo rea finanziamenti di Enti Rev, società saluzzese di Il bando prediligerà inoltre i progetti che met- – spiega il sindaco di Pinasca Roberto Rostagno assistenza per enti pubblici a cui è stato affidato teranno in connessione comuni confinanti e uni- –: cogliendo l’occasione di questo bando regionale lo studio di fattibilità –. Le aziende sono state già ranno frazioni di percorsi ciclabili già esistenti, nel abbiamo pensato di coinvolgere anche i comuni informalmente coinvolte nel progetto nell’ottica tentativo di creare una rete coesa e funzionale che di Porte e Pinerolo per realizzare un percorso più di una sensibilizzazione e incentivo ai propri di- possa realmente influire sulle abitudini di spo- lungo che colleghi la val Chisone al centro princi- pendenti all’uso della bicicletta come mezzo per stamento. Inoltre, come spiega Cristina Fabrizio, pale del nostro territorio». raggiungere il posto di lavoro». questo bando servirà alla Regione anche per avere Inizialmente l’idea era di arrivare fino al confi- Il percorso arriverebbe a Pinerolo passando per un’idea più unitaria su quelli che sono i percorsi ne con Perosa Argentina, all’altezza della rotonda la zona commerciale di Abbadia Alpina e si colle- ciclabili presenti sul territorio e programmare in della Coop. Alcune valutazioni legate alla necessi- gherebbe alla pista ciclabile che Pinerolo realiz- modo più efficace gli interventi futuri. tà di uscire dal sedime stradale della ex Statale 23 zerà grazie ai finanziamenti del Programma Alco- Bricherasio-Barge Non solo val Chisone. Anche la pista ciclabile che collega Bricherasio a Barge, sull’ex sedime ferroviario è in fermento. Dopo il sondaggio di fine febbraio lanciato dall’am- ministrazione comunale bargese sull’utilità o meno del percorso (scontato dire che il 95% degli oltre 2300 votanti ha valutato positi- vamente la pista), all’in- terno del bando «Percorsi ciclabili sicuri» è stato presentato il progetto di prolungamento fino a Sa- luzzo, per un investimento di oltre 2,5 milioni di euro, coperti dal bando e da in- vestitori pubblici e privati. La ciclabile andrebbe oltre al solo uso ricreativo-tu- ristico e diventerebbe un percorso da utilizzarsi anche per chi deve recarsi al lavoro. Gli utilizzatori della bici- cletta sono in crescita e da più parti si è ipotizzato un collegamento Pinero- lo-Saluzzo. Con questo progetto si arriverebbe a Bricherasio; a questo punto c’è la situazione della Torre Pellice-Pine- rolo: la linea ferroviaria al momento sospesa ma non soppressa, che vede da un lato un comitato per la riattivazione, dall’altro chi la vedrebbe come una naturale continuazione della ciclabile. In entrambi i casi sarebbe una vittoria per l’ambiente. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 4
SOCIETÀ Nel numero di agosto troverete uno speciale dedicato al Rio de la Plata, alle opere e alle chiese valdesi che da metà 1800 hanno colonizzato questa parte di «nuovo mondo» e che ancora oggi sono legate alle chiese sorelle in Europa e in particolare a quelle delle valli ALTROVE QUI Fraternità sudamericana È Camerun volontari. «Ne ho contati a oggi ben 49 – ha spiegato il stato un viaggio intenso per la delegazione vicedirettore Roberto Charbonnier – che sono partiti dell’Asilo valdese e della chiesa valdese di Lu- dal Rio de la Plata per arrivare fin nella val Pellice. Da Agbor James Ako serna San Giovanni nel Rio de la Plata. Mari- due anni abbiamo strutturato questa forma di volon- M i chiamo Agbor James Ako, sono cameru- nense e vengo dalla regione na Bertin, presidente del Comitato di gestione dell’opera di accoglienza per persone anziane, ha an- che approfittato del suo ruolo istituzionale, tariato grazie ai fondi dell’Otto per Mille, che vengo- no utilizzati per coprire le spese dei biglietti aerei e delle assicurazioni delle operatrici o delle in- quello di vicesindaco, per «riprendere» fermiere che decidono di trascorrere un del sud-ovest. Il Camerun è formato da il gemellaggio fra i comuni di Luserna periodo di volontariato in Italia, oppu- due gruppi di persone, colonizzati da San Giovanni e Colonia Valdense. re che dall’Asilo scelgono di andare francesi e inglesi; per questo, nonostante In una cerimonia molto formale in Uruguay». ci siano tante lingue, le due più parlate i due enti pubblici si sono scam- Esperienze che durano anche sono l’inglese e il francese. Ci sono molte biate le promesse di rinforzare il per un periodo medio-lungo, come culture e religioni. Io per esempio sono rapporto di amicizia nonostante per due operatrici socio sanitarie cristiano e sono andato a scuola per sette le difficoltà economiche in cui ver- dell’Asilo che sono state per tre anni. Nella mia regione in tanti lavora- sano i comuni uruguagi e italiani. mesi a Colonia Valdense. Questi pe- no come carrozzieri o nella costruzione Questa viaggio aveva come riodi di volontariato sono un mezzo obiettivo quello di «visitare» opere importante per rafforzare i rapporti che di navi. Questi lavori mi piacerebbe farli (non solo valdesi) e chiese fra Uruguay il territorio delle valli valdesi ha con que- anche in Italia. In questo momento in e Argentina. sto angolo di America Latina, profondamente Camerun c’è una crisi perché le persone Da alcuni decenni c’è un forte rapporto di amici- segnato dall’emigrazione che fin da metà Ottocento dell’area francese minacciano e oppri- zia in particolar modo fra l’Hogar Sarandì e l’Hogar ha «colonizzato» vaste aree dei due paesi sudamerica- mono l’area inglese. Il presidente provie- para Ancianos di Colonia Valdense e l’Asilo valdese ni, importando oltre alla fede, anche tradizioni e usi e ne dalla regione francese e rappresenta di Luserna che si traduce in uno scambio costante di che ancora oggi traspaiono in molte occasioni. la maggioranza della popolazione, ma non ne garantisce i diritti civili e nelle fabbriche e industrie trovano lavoro di più i francesi rispetto agli inglesi (70% contro 30%). Tutti i minerali e pianta- gioni provengono dalla regione inglese: il petrolio, il gas, l’abbattimento di legna, piantagioni di banana, olio di palma, cotone, arachidi e riso. Per questo mo- tivo la burocrazia e i costi di permessi e documenti intralciano lo sviluppo economico. Ogni volta che si deve fare un documento, bisogna andare nella parte francese e del tanto lavoro alla fine rimane poco guadagno. Il Camerun ha raggiunto l’indipendenza il 1° ottobre del 1961, anche se le richieste di indipen- denza erano iniziate già dopo la secon- da guerra mondiale dalla Union of the Opere valdesi, Colonia Valdense – foto S. Revel People of Camerun. Il primo presidente è stato Ahmadou Ahijo che riunì inglesi e francesi e usò lo spettro di una guerra Speciale offerta ai lettori Crociera Crociera civile per guadagnare sempre più potere, Crociera fondando la Repubblica unita del Ca- Fiordi Norvegesi Gioielli del Baltico Isole Baleari e Costa Smeralda merun e rendendo il suo partito l’unico Dal 25 maggio al 01 giugNo 2018 Dal 09 al 16 giugNo 2018 Dal 08 al 15 luglio 2018 legale. Il secondo presidente, Paul Biya, Norvegia - DaNimarca Svezia - FiNlaNDia - ruSSia - eStoNia italia - iSole Baleari - SpagNa da Bergen con Costa Favolosa succede ad Ahijo il 4 novembre del 1982 da Stoccolma con Costa Magica da Savona con Costa Victoria romozione ed è tuttora in carica. Ha cambiato, nel Prezzo P € 1180,0 mozione rezzo Pro romozion e 100,00 0 P da € 1 Prezzo P € 700,0 1984, il nome della Repubblica Unita del da 0 Camerun in Repubblica del Camerun. da ALTROVE QUI La rubrica curata dal Servizio Migranti della Diaconia Valdese Bagnolo P.te Partenze da Torre Pellice e Luserna 0175.348424 www . polarisviaggi . it l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 6
INCHIESTA/Voto ed elezioni, candidati ed eletti Dopo Giorgio Merlo un altro «campiglionese» in Parlamento. Si tratta di Gualtiero Caffaratto. Malan, Ruffino e Casolati gli altri «locali» eletti Dal Pinerolese a Roma, Montecitorio e palazzo Madama Ciò che è successo nelle recenti elezioni politiche ha avuto risultati diversi da quegli degli anni scorsi. Cerchiamo di approfondire alcuni aspetti, quali il significato del voto in un territorio periferico come il nostro, grazie a Edoardo Novelli e tracciamo un profilo del candidato tipo e di come negli anni sia cambiato l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 7
INCHIESTA/Voto ed elezioni, candidati ed eletti Con Edoardo Novelli il punto sull’ultima campagna elettorale e sui nuovi modi di comunicare le idee politiche, con il vasto utilizzo dei social network Le novità della campagna elettorale E Diego Meggiolaro –Professor Novelli, che campagna elettorale è campagna elettorale. Quest’anno si è visto che c’è doardo Novelli, figlio del quarto sindaco stata? stato anche da noi, in Italia, un passaggio: meno comunista di Torino, Diego, è nato nel 1960 «È più facile analizzare e far emergere le pe- manifesti, meno televisione e molti più social ed è ricercatore in Sociologia dei processi culiarità e le specificità di questa campagna elet- network. Un ultimo elemento riguarda i soggetti culturali e comunicativi all’Università de- torale che non prevedere che indirizzo politico che concorrono. Un po’ com’era già successo nel gli Studi Roma Tre, dove insegna comunicazione si prenderà. Le novità, però, sono state tante. Si 2013 i possibili vincitori erano tre e quindi sono politica. I suoi studi riguardano la storia della pro- è parlato di campagna elettorale brutta e di bas- cambiate le dinamiche e i meccanismi classici del- paganda e delle campagne elettorali e il rappor- sa qualità, ma negli anni quasi tutte le campagne le campagne elettorali italiane». to fra media e sistema politico, con particolare elettorali sono state così. Se si fa un’analisi stori- attenzione alla realtà italiana. Su questi temi ha ca, campagne elettorali gradevoli non ci sono mai –Per quanto riguarda i contenuti che cosa è pubblicato diversi saggi, fra i quali «Dalla tv di state. Nel ’48 è stata violenta e terribile, altrettanto mancato? partito al partito della tv», «Televisione e politica quella del’76 del rischio del sorpasso del Pci sulla «La campagna l’hanno vinta quei soggetti che in Italia: 1960-1995», «La Nuova Italia», «La turbo- Dc, per non parlare di quella del ’94 della discesa hanno saputo utilizzare meglio i nuovi strumen- politica. Comunicazione politica e scena pubblica in campo di Berlusconi. ti, soprattutto internet, e hanno saputo comuni- in sessant’anni di storia italiana: 1945-2005». Ha Questa campagna, però, ha presentato dei cam- care quei temi che gli italiani sentivano più vi- scritto articoli pubblicati da riviste italiane e stra- biamenti su alcuni aspetti strutturali: innanzitut- cini. I cinquestelle con il reddito di cittadinanza niere, ha realizzato programmi televisivi per Rai to molto dipende dall’aspetto economico, in so- hanno avuto molto successo al sud, la Lega con Educational e La Grande Storia di RaiTre; ha col- stanza quanti soldi vengono investiti. Per questa la sicurezza e la flat tax hanno sfondato al nord laborato con La Stampa, Il Venerdì di Repubblica, campagna elettorale sono entrate in vigore le leggi nel tessuto produttivo del paese e nel cosiddetto Il Riformista. Il suo ultimo lavoro è «Le elezioni che hanno tagliato i finanziamenti, quindi c’erano “universo delle partite iva” e delle piccole e medie del quarantotto. Storia strategie e immagini della pochi soldi e si è investito poco. Un altro elemen- imprese. Gli altri partiti, secondo me, sono stati prima campagna elettorale repubblicana», Don- to che influenza le campagne elettorali è il tipo di molto più indecisi e hanno rincorso. Berlusconi, zelli, Roma 2008. Fa parte del consiglio editoriale legge. E sappiamo quanto fosse articolata e com- che per recuperare l’estremismo leghista, si mette della rivista Comunicazione Politica de Il Mulino. plicata questa nuova legge elettorale. L’altro ele- a fare il difensore dell’Europa è stato molto poco Lo abbiamo sentito per un’analisi della campagna mento è quello della scena mediatica. A seconda credibile. Come quando ha proposto la flat tax al elettorale che abbiamo appena attraversato. del media utilizzato, cambiano le modalità della 23% invece che al 15%, dell’originaria e forte pro- posta leghista. Altrettanto il Pd. Il Pd ha obbliga- toriamente dovuto silenziare Renzi nei suoi modi e nelle sue forme. Quei modi e quelle forme che l’hanno reso inviso a gran parte dell’elettorato di sinistra, che l’ha abbandonato per alcune scelte di contenuti e per le forme che ha adottato. Leu ha fatto una campagna che si è poco vista e sentita e non si è caratterizzata e Grasso si è rivelato non adatto a gestire la comunicazione e i contenuti». N ei Comuni delle valli valdesi le elezioni politiche del 2018 hanno riservato qualche conferma, ma soprattutto molte sorprese. Ecco i nomi di chi si è conquistato un posto nelle Camere. Vengono eletti nei collegi uninominali, per Camera e Senato, due candidate, entrambe del centrodestra: Daniela Ruffino, al momento consigliera regionale di Forza Italia e già sindaca di Giaveno, alla Camera; Marzia Casolati, della Lega, al Senato. Entrambe battono i candidati del Movimento 5 Stelle, che si posizionano secondi e vengono quindi esclusi. Nei collegi plurinominali, in base alle quote dei voti presi dalle liste, viene eletto il consigliere comunale della Lega a Pinerolo, Gualtiero Caffaratto, mentre Lucio Malan, rieletto al Senato per Forza Italia, è arrivato alla sesta legislatura, dopo aver cominciato il suo percorso alla Camera nel 1994 nelle fila della Lega Nord. Alla prima elezione arriva invece Elisa Pirro, per il Movimento 5 Stelle, di Orbassano. Campiglione Fenile si rivela terra fertile per i can- didati. Dopo Giorgio Merlo (quattro legislature nel centro-sinistra fra gli anni ‘90 e 2000) infatti anche Caffaratto è originario del piccolo centro della pianu- ra pinerolese. In definitiva, in Piemonte il Movimento 5 Stelle rap- presenta oggi il primo partito, con il 26% dei consen- si, ma il centrodestra è arrivato poco sotto il 41%, rappresentando quindi la coalizione di maggioranza relativa guidata dalla Lega con il 22,6% dei voti. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 8
INCHIESTA/Voto ed elezioni, candidati ed eletti Cambia la formazione del politico, un mix fra esperienza radicata sul territorio e giovani e «debuttanti» eletti a rappresentarci Identikit del candidato « S Piervaldo Rostan e avessi candidato il mio gatto sareb- be diventato deputato». Fu questo uno dei commenti all’indomani delle ele- zioni del 1994. Si era in pieno post tan- gentopoli, alcuni partiti si erano presentati come il nuovo, capace di spazzar via la corruzione e il malaffare. Avevano il vento in poppa. Chi allora venne candidato, al Nord, con le insegne della Lega di Bossi, ebbe altissime probabilità di esse- re eletto e infatti fu così. Persone completamente avulse dal territorio in cui si candidavano vennero elette e, per due anni, visto che quella legislatu- ra durò poco e il governo andò in crisi, sedettero alla Camera o al Senato. Ovviamente non fu così dappertutto. In certi casi i candidati erano vera espressione del territorio, in poche situazioni i neo -parlamentari avevano alle spalle una carriera ne- gli enti locali. Sono passati 20 anni e di nuovo il vento del cambiamento sembra soffiare su tutta l’Italia. Ma vien voglia di chiedersi: come viene sele- zionata la classe dirigente, gli aspiranti deputati o senatori? C’erano una volta le scuole di partito (era il caso in particolare del Pci), ma anche grandi occasioni di confronto, discussione e crescita. Poi c’era la fabbrica, la scuola, mondi dove si discuteva di politica e crescevano le personalità. Non sempre questo discorso valeva; già 20 o 30 anni fa alcune candidature emergevano dal mondo del volontariato, dalle battaglie civili (am- biente, pacifismo); era lì che dal confronto anche serrato emergeva chi dopo qualche anno veniva sta legislatura, che l’esperienza se l’è costruita a di sedere cinque anni fa in Senato aveva operato a candidato in Provincia o in Regione. Roma, senza la palestra degli enti locali. Palestra Pinerolo come assessora. Già, perché oltre alle scuole di partito, un’al- che invece non è mancata a Daniela Ruffino, ap- L’esperienza costruita in anni sul territorio o tra palestra fondamentale per la formazione dei prezzata sindaca di Giaveno per due tornate e da la fresca gioventù? Questa volta le urne sembrano giovani politici era l’amministrazione comunale. quattro anni in Consiglio regionale. Del resto an- aver premiato entrambe in questa zona, ma il rin- Occuparsi del proprio paese, di un territorio, vuol che Magda Zanoni, questa volta non eletta, prima novamento nel Paese. dire conoscerne i problemi, le aspirazioni; vuol dire imparare a conoscere i meccanismi elettivi e quello dell’amministrazione, le delibere, i ruoli della Giunta o del Consiglio. Così, quando si veniva proiettati in un ente «su- periore», non solo si era a conoscenza dei proble- mi e delle necessità di un Comune o di una Co- PERCHÉ IO HO AVUTO FAME E MI AVETE DATO DA MANGIARE, munità montana, ma si era maturata anche una conoscenza della macchina burocratica e delle dinamiche politiche. HO AVUTO SETE E MI AVETE DATO DA BERE, Oggi, dopo 24 anni dalla discesa in campo di NUDO E MI AVETE VESTITO, MALATO E MI AVETE VISITATO. Berlusconi, che in ogni caso ha rappresentato un modo nuovo di affrontare la politica, il successo 5X1000 del M5s sembra riproporre una dinamica già vista allora: persone nuove, «pulite», candidate ed elet- te. Non hanno esperienza? Pazienza, se la faranno, DONA IL TUO è il commento di chi simpatizza per questa forza A COMPASSION ITALIA politica. Ma almeno in questa parte di Piemonte www.compassion.it/5x1000 LA TUA FIRMA PUÒ CAMBIARE sembra che i partiti prima e gli elettori poi abbia- no scelto l’esperienza. Le tendenze nazionali sono IL FUTURO DI TANTI BAMBINI. state confermate anche nella nostra Regione, sep- Codice fiscale 97590820011 pur in minor misura. Ma in Parlamento tornano Compassion Italia aiuta ogni anno 15.000 bambini in 25 Paesi di Asia, Africa e America Latina. Con il tuo 5X1000 a Compassion Italia puoi liberare tanti bambini dalla povertà. Grazie a te riceveranno cibo, cure mediche, istruzione e avranno un luogo sicuro dove crescere. Inserisci il codice due esponenti del centro destra che hanno diverse fiscale e firma l’apposita casella nella dichiarazione dei redditi: a te non costa nulla, per tanti bimbi significa vita! storie: Osvaldo Napoli, già sindaco di Coazze, in minoranza a Torino, e Lucio Malan, ormai alla se- l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 9
SOCIETÀ La cittadina pedemontana ha intrapreso una sfida per un rilancio turistico: nel mese di aprile sono numerose le iniziative, molto differenziate: dalla storia all’archeologia industriale. «Pinerolo si racconta» coinvolge molte associazioni e enti Tra arte e storia a Pinerolo ABITARE I SECOLI L’apostolo del Valdismo L Daniela Grill incontro informale tra artisti che si esprimono attra- A fine Duecento e nei a città di Pinerolo e il territorio circostante ac- verso linguaggi differenti a cura di En Plein Air. Pre- primi decenni del Trecento colgono turisti e cittadini con le proposte di vi- notazioni alla mail epa@epa.it. il movimento valdese, che sita del progetto Pinerolo si racconta: percorsi Domenica 15 aprile: visita Da Richelieu al re Sole, si autodefinisce dei Poveri culturali, innovativi, insoliti ed esperienziali la Pinerolo francese. Dalle 15 alle 18 una visita nel di Cristo, si propaga e insedia nelle valli del patrimonio storico artistico. L’idea è di vivaciz- centro storico di Pinerolo per scoprire i luoghi ancora del Saluzzese, del Pellice, del Chisone e zare la conoscenza del territorio e rendere fruibile il oggi testimoni delle vicende che coinvolsero la città patrimonio storico e artistico della città. Un progetto nel secolo XVII. A cura del Cesmap, prenotazioni a del Sangone. Questa espansione si attua a cui hanno collaborato attivamente moltissime asso- segreteria@cesmap.it grazie a un apostolato di vicinato svolto ciazioni ed enti, condividendo proposte ed esperienze Domenica 22 aprile: incontro e visita Fabbriche e capillarmente da uomini e donne, ed culturali e creando quindi una rete delle risorse. Terra cartiere lungo il Moirano. Dalle 14,30, da piazza Frai- è sostenuta da una rete stabilizzata di di frontiera, da sempre contesa tra Italia e Francia, il ria si proseguirà lungo il canale Moirano, dove sono predicatori itineranti, chiamati seygno- Pinerolese viene raccontato collegando episodi della nate e si sono sviluppate sin dal Medioevo le industrie res o magistri, e più tardi barba, i quali storia all’evoluzione culturale, industriale e sociale. di Pinerolo legate all’utilizzo dell’acqua come forza periodicamente visitano le famiglie, pre- Uno dei punti importanti del percorso storico ri- motrice. Saranno approfondite l’evoluzione storica e siedono liturgie domestiche della parola, guarda la presenza religiosa valdese. Nei mesi tra il le tecniche di lavorazione della carta e della lana, con ascoltano le confessioni. 2017 e il 2018 il calendario di incontri e visite è stato uno sguardo attento alle attività ancora esistenti (per piuttosto fitto, e con il mese di aprile ogni fine setti- esempio Cassina e Mustad). A cura di Italia Nostra in Una fonte eccezionale ci informa mana è possibile approfittare di una proposta diversa. collaborazione con il Cesmap. su chi ebbe un ruolo di fondazione e Domenica 8 aprile: visita pomeridiana del Museo Domenica 29 aprile: visita Da casa Monnet al nuo- guida in questo cammino di afferma- Storico dell’Arma di Cavalleria. Dalle 15 alle 18 si ri- vo tempio. Dalle 15 alle 17 visita ai luoghi di culto e zione. È una lettera spedita nel 1332 vivrà l’epoca di Caprilli, a cavallo tra due secoli. Una istruzione dei valdesi a Pinerolo, nelle loro diverse tra- da Avignone dal papa Giovanni XXII, passeggiata nel cuore di Pinerolo per rivivere tra luo- sformazioni, dal passato all’attuale tempio valdese in il quale indica Martino Pastre come ghi, ricordi, letture, la vita di colui che cavalcò come via dei Mille. A cura della Fondazione Centro cultu- eminente nelle riunioni e congregazioni nessun altro aveva mai fatto: Federico Caprilli. L’ap- rale valdese, prenotazioni: alla mail il.barba@fonda- degli eretici, capace di sfuggire a tutti gli puntamento è a cura del Cesmap, informazioni a se- zionevaldese.org. inquisitori del Piemonte e predicatore greteria@cesmap.it. Maggiori informazioni sul sito www.visitapinerolo. Sabato 14 aprile: Arte in studio. Dalle 15 alle 18,30 it. generale dell’eresia. Sono termini che segnalano e riconoscono la preminenza e la leadership efficace che Martino Pastre aveva all’interno del movimento valdese e l’accoglienza che il suo annuncio e la sua parola ricevevano. Altre notizie confermano e integrano le informazioni di cui il papa disponeva. Martino Pastre, originario di Bobbio Pellice, si era mosso in uno spazio vasto, dalla Provenza alle nostre valli, svolgen- do la sua missione in una dimensione sovralocale. A Marsiglia era stato arre- stato e imprigionato, per poi riavere la libertà in un modo che non conosciamo, vivendo sulla propria persona anche l’e- sperienza della persecuzione che costrin- geva i valdesi a non avere una presenza pubblica. Ancora negli anni Trenta del Trecento Martino Pastre, ormai in età avanzata, visitava e confessava i valde- si in val Sangone e insegnava loro che nell’altra vita c’erano due vie, del para- diso e dell’inferno, e che il purgatorio era solamente in questo mondo. ABITARE I SECOLI Pagine di storia nelle valli valdesi e nel Pinerolese *Piercarlo Pazé magistrato, è fra gli organizzatori dei Convegni storici estivi presso il lago del Laux in alta val Chisone Il museo della Cavalleria - foto Wikipedia l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 11
SPORT L’Eurospin Ford Sara Pinerolo sta dominando il campionato di serie B1. La pallavolo si rivela eccellenza sportiva dopo i successi di curling, hockey (prato e ghiaccio), bocce e altri sport Una corsa trionfale U Matteo Chiarenza na corsa travolgente verso il traguardo: è la definizione che meglio si addice alla sta- gione finora disputata dalle ragazze dell’Eurospin Ford Sara Pi- nerolo nel girone A della serie B1. In 21 incontri disputati la squadra gui- data da Massimo Moglio ha ottenu- to la bellezza di 20 vittorie, cadendo soltanto sul campo di Capo d’Orso Palau nel girone di andata. Prima in classifica con 6 punti di vantaggio sulla più diretta inseguitrice (la Lil- liput Settimo), le pinerolesi hanno davanti solo altre 5 gare: a parte Set- timo, hanno però già affrontato in un intenso mese di marzo tutte le avver- sarie più accreditate sbarazzandosi, una dopo l’altra, di Vigevano, Palau, Offanengo e Don Colleoni. «Siamo a buon punto – spiega soddisfatto il di- rettore sportivo Francesco Cicchiello –, sapevamo di aver costruito una squadra competitiva. Il gruppo ha compiuto un percorso importante e ha migliorato costantemente l’amal- gama e i risultati ci hanno premiato anche oltre le nostre aspettative. 20 vittorie su 21 gare non sono da tutti, giocatrici giovani che si sono dimo- in cui si lavora in grande armonia». E che costituiscono un importante ba- soprattutto in un campionato così dif- strate all’altezza della categoria, una proprio la capacità e la propensione al cino da cui crescere le nostre atlete ficile». Una squadra costruita con un su tutte Giulia Caserta». lavoro con le giovani si sposa perfetta- di domani». Un importante sostegno mix di giocatrici esperte e affermate e Naturalmente un buon gruppo non mente con il progetto societario, che alla corsa della prima squadra verso giovani che han saputo esprimersi al può prescindere da un condottiero vede proprio nel settore giovanile un il traguardo della promozione è dato meglio dimostrandosi già mature per esperto e capace come Massimo Mo- patrimonio prezioso su cui puntare. dal pubblico che ha riempito il palaz- un campionato impegnativo come la glio, che ha saputo trasformare un «Sappiamo bene come le risorse zetto dello sport sostenendo la squa- B1. «Giocatrici importanti, con un gruppo di buone individualità in una economiche siano ridotte e quindi dra nelle sue imprese. «Da sempre il trascorso in A2, come Natalia Serena, squadra (quasi) imbattibile. «Massi- diventa fondamentale crescere quan- pubblico pinerolese è molto esigente Carlotta Zanotto e Giorgia Vingaret- mo è un allenatore di grande espe- te più giocatrici possibili in casa – – termina Cicchiello – e in questa ti, hanno deciso di sposare il nostro rienza che ama lavorare con le giova- spiega il Ds –. Abbiamo stretto una stagione, anche grazie ai risultati del- progetto e costituiscono una base im- ni ed è molto aperto al confronto sia collaborazione con le realtà sportive la squadra, la presenza è stata con- portante per noi – racconta Cicchiel- con le giocatrici sia con la società: è di Orbassano, Rivalta e Volvera per tinua e massiccia e ha sicuramente lo – accanto a loro stanno crescendo stato in grado di creare un ambiente formare gruppi omogenei di ragazze dato un aiuto importante». Scop r i g l i s c o n t i di Il punto d’incontro fra chi vende e chi acquista o l o Visita il nostro sito piner coupon www.pinerolocoupon.it e scopri i negozi convenzionati Chiamaci Per informazioni e adesioni Sei un commerciante? Corso Piave 27 - Pinerolo (TO) Linea G - Pinerolo Vuoi aderire a Pinerolo Coupon? 0121.303435 334.5429103 commerciale@pinerolocoupon.it l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 12
CULTURA Continua il nostro viaggio alla scoperta delle realtà bibliotecarie del territorio. In questa puntata ci spostiamo a Perosa Argentina: anche qui grande attenzione per i più piccoli Gli incredibili imprevisti di una vita in provincia Una nuova sede, più grande e nel libro di Giuseppe Boccardo bella per la Biblioteca di Perosa Argentina L Sara E. Tourn passo dalla pazzia totale». L’epilogo, A o dico subito: non sono un’ap- di cui ovviamente non sveliamo nul- Daniela Grill passionata di libri gialli… ma la, apre nuovi scenari: tutto tornereb- ntonella Crespo, unica addetta alla biblioteca co- devo ammettere che mi lascio be alla normalità, nella vita del con- munale di Perosa Argentina, ci racconta attività prendere. Soprattutto quando tabile della ditta di acque minerali, se e iniziative della struttura. ci sono gli elementi giusti per desta- non fosse per alcuni fatti «dei quali, «Devo dire che lavoriamo tanto come biblio- re l’attenzione. E in questo romanzo chissà perché, ha obliato di racconta- teca, con molte richieste e una catalogazione che si aggira non mancano di certo, forse sono an- re»… chissà, forse la storia non è an- sui 10.000 libri. Serviamo anche utenti dei paesi limitrofi, che un po’ troppi: a parte i templa- cora finita. come Pinasca o Pomaretto, e parecchi bambini vengono ri e il santo Graal, c’è praticamente regolarmente con i loro genitori». La biblioteca, che si tro- tutto, misteriose apparizioni fem- va in piazza III Reggimento Alpini, fornisce libri al nido minili, chiese e cimiteri notturni e comunale, e accoglie le classi delle scuole elementari, che riesumazioni di bare, preziosi tesori vengono regolarmente ogni due settimane, e le classi delle rubati con colpi da maestro, vampiri scuole medie, una volta al mese. e morti viventi, spiritismo e paranor- «In passato abbiamo avuto anche esperienze di lettura male, importanti documenti che spa- ad alta voce – aggiunge Antonella – grazie all’impegno di riscono, omicidi, artisti maledetti, volontari, in particolare alcune mamme che si erano date sette orgiastiche, c’è persino il tipico disponibili. Negli anni passati abbiamo avuto anche degli Mister X che si scoprirà essere la per- eventi di Nati per Leggere, ma abbiamo interrotto perché sona meno sospettabile… purtroppo c’era poco seguito. Anche le Feste dei lettori, In questo quadro fa la sua compar- che inizialmente avevano un buon seguito e riunivano pa- sa persino un pastore valdese con due recchi lettori, poi sono andate a scemare». libri di stregoneria e medianismo, La biblioteca si è spostata nella nuova sede nel febbra- ma la storia valdese rimane (direi io del 2014. Ora può usufruire di bei locali e di una sala per fortuna) assai marginale, anche capiente. Per i più piccoli è stata ricavata una parte ad se i pochi accenni sono sufficienti a hoc, arredata con tavoli, sedie, tappetoni, grandi cuscini darle un’aura lievemente inquietante e un bellissimo murales, che rende l’ambiente accogliente – e l’incontro al falò di Sibaud, dato e simpatico. il contesto, finisce per ricordare un I locali, come ci spiega Antonella Crespo, sono usati sabba. Quanto, poi, tra tutti questi in comune anche con altre associazioni: «Questa sala è topoi letterari, sia realtà effettiva e molto versatile, gli scaffali si possono spostare e abbiamo quanto nasca nella mente autosug- volutamente lasciato una parete libera per poter proietta- gestionata del protagonista-narratore re film. Viene usata anche dall’Unitré e dall’associazione (come insegna il maestro del mistero, Poggio Oddone». Edgar Allan Poe) lo si scoprirà man Il furto dell’a- mano. nello del Sacro Molto vivo (e suggestivo, per chi Romano Impero di Giuseppe è di queste zone) è il contrasto fra Boccardo. Roma, la monotona e un po’ banale vita del Albatros, 2017, protagonista, nella tranquilla vita di pp. 203. provincia della val Pellice, e la serie inverosimile di vicende che gli capi- tano a partire dall’incontro con una misteriosa fanciulla dagli ammalian- ti occhi azzurri, in un luogo tutt’altro che scontato, diciamocelo, la mes- sa del sabato pomeriggio. Il fatidi- co evento non ha nulla a che vedere con reminiscenze petrarchesche, Margherita è l’esatto contrario della Laura di Petrarca, diabolica anziché angelica, la sua identità (la sua stes- sa esistenza) è misteriosa per buona parte della vicenda. Per capire il titolo bisogna arrivare quasi a metà libro, e da lì si procede spediti verso la soluzione del mistero, mentre le ossessioni del protagonista, perseguitato da incubi con echi freu- diani in cui i suoi amici si trasforma- no in creature mostruose, crescono senza limite fino a portarlo «a un l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 13
CULTURA Mario Strani è un nome importante per la cultura pinerolese. Nome indissolubilmente legato alla collezione micologica: oggi tutte le sue collezioni sono visitabili a Villa Prever Curiosi di natura. La cultura accessibile del Museo di Storia IL NOME NELLA ROCCIA Naturale «Mario Strani» di Pinerolo D Claudio Petronella Rocce, piante, animali al 2013 abbiamo più di un motivo per costituzione del Museo, e per i dieci anni suc- cessivi, l’offerta culturale del museo si è arric- Aline Pons curiosare tra le sale del Museo civico chita progressivamente grazie all’acquisizione U na parte dei nomi delle vie di scalata del Pinerolese – circa il 20% – è di storia naturale di Pinerolo. Questo perché cinque anni fa la sede di que- sta bella realtà culturale del nostro territorio ha di tutte le collezioni di Mario Strani, donazione che diede impulso ad altri donatori i quali, an- che al giorno d’oggi, contribuiscono a rendere trovato la sua casa ideale a Villa Prever, esempio sempre più ricco e interessante uno spazio aper- motivata da ragioni simili a di Liberty di inizio Novecento che, con il suo bel to a tutti e a tutte. Ci riferiamo principalmente quelle che orientano la to- parco secolare, offre il «microcosmo» ideale per a una straordinaria collezione micologica tra le ponomastica in generale: si definiscono questo museo intitolato a Mario Strani. Denti- più grandi d’Europa, che raccoglie circa tremila gli itinerari sulla base della morfologia sta di professione, il dottor Strani, nutriva una esemplari di funghi fedelmente riprodotti in re- del terreno (in questo caso della roccia), grande passione per gli insetti, per i funghi, per sina e gesso, ma anche agli splendidi campioni della presenza di una certa specie vege- il territorio pinerolese e delle sue Valli. di minerali provenienti da tutto il Piemonte e tale, o dell’avvistamento nella zona di Progressivamente, a partire dal 1979, anno di a una collezione entomologica che può contare un animale. Il primo caso è sia quello di su circa tremila campioni, la maggior parte dei Chiotti (da clot, ripiano in montagna) quali è costituita da lepidotteri appartenenti a diverse aree biogeografiche. sia quello di Via degli Strapiombi (Val- L’ingresso al Museo è sempre gratuito, pur es- lone di Bourcet, Bars d’la Tajola), di Via sendo collegato all’offerta regionale Abbonamen- delle Placche (Palestra di Bobbio Pellice, to Musei. Per tutte le informazioni e per avere ag- Parete di Pra del Torno, Tre Denti di Me- giornamenti sulle mostre e sugli eventi in corso ano, Rocca Morel), etc…; il secondo caso consigliamo di visitare il sito www.museomario- è tanto quello di Pomaretto (da poum, strani.com dal quale si può accedere anche a un mela) quanto quello delle vie che citano ricco canale YouTube sul quale sono caricati i vi- la presenza di castagni (Torrione Pac- deo delle conferenze e degli incontri organizzati ciani alla Sbarua, Falesia della Balma), con gli esperti, documenti che hanno l’obiettivo, come indicato nella mission del Museo, di rende- di pini (Tre Denti di Cumiana, Cascata re la cultura accessibile a tutti e tutte. della Pisa, Falesia del Cro), etc…; il terzo caso è quello della Vaccera (da vaccho, mucca) ma anche quello delle vie che ri- chiamano la presenza di vipere (Falesia È tempo di ballare, gli Indianizer sono tornati di Rorà, Roccia Maneud), di ghiri (Fale- C sia della Balma, Torrione del Nonno alla Denis Caffarel Il ritmo si avvolge sinuoso ai riverberi distorti, Sbarua), etc… orre l’anno 2013, quattro personaggi deci- all’elettronica sudata, ai rumori quasi alieni, ai te- Se il legame fra il nome della via e gli samente sui generis si incontrano, tra un sti in inglese, in spagnolo e in chissà quale altra concerto e l’altro, e mettono insieme le lingua, descrivendo perfettamente l’Indianizer-u- elementi naturali che la caratterizzano proprie idee e la propria voglia di suonar- niverso. Perché di questo si tratta, non tanto di una ci sembra più evidente che non il legame le, quelle idee, di svilupparle, di percorrere insieme raccolta di brani, quanto piuttosto della colonna dei nomi di paesi, borgate e località con una strada fatta di elettronica, suoni sudamerica- sonora di un giorno nel mondo di un gruppo che l’ambiente in cui sono inseriti è soltan- ni, ritmi incalzanti, chitarre africane e tanto ritmo. ha saputo soddisfare la propria voglia di musica to per una questione di antichità delle Nascono così all’ombra della Mole, istintivamente con intelligenza, creatività e la giusta dose di spre- denominazioni: i nomi degli itinerari psichedelici ed esoticamente tropicali, gli Indiani- giudicatezza, riuscendo a far ballare mente e cor- di scalata, difficilmente più vecchi di un zer, vale a dire Riccardo Salvini, Gabriele Maggio- po contemporaneamente con un suono ancestrale secolo, sono per lo più espressi in italia- rotto, Salvatore Marano e Matteo Givone. proiettato a gran velocità verso il futuro. no (e non nelle lingue locali, che invece Dal quartetto, dopo alcune uscite precedenti, arriva un coloratissimo Neon Hawaii, che è dav- sono alla base della maggior parte della vero una bella sorpresa, da una parte per il con- nostra toponomastica), e il paesaggio tenuto, dall’altra per la provenienza geografica, non è ancora cambiato abbastanza da che insieme sembrano davvero non azzeccarci rendere irriconoscibili le rocce, le pian- nulla, e invece eccolo lì, lisergico, imprevedibi- te e gli animali. Naturalmente, queste le, originale e fuori dagli schemi; i ritmi tribali considerazioni di carattere generale non si mescolano a veri e propri rumori, a riverbe- definiscono tutti i casi: vi è a esempio ri elettronici e a lunghe passeggiate astrali. Ma una discreta percentuale (circa l’8%) di quello che pareva essere un esordio con il botto, nomi di vie di scalata coniati in occitano ora che esce il secondo album della band, Zenith, assume la forma di un delizioso antipasto, perché o in piemontese. gli Indianizer hanno messo a frutto l’esperienza IL NOME NELLA ROCCIA maturata insieme come gruppo, ma soprattutto In collaborazione con il sito hanno unito molto più che la bravura tecnica e http:/pineroloclimbing.it/ la professionalità: hanno fatto risuonare i loro istinti, sono cresciuti, e insieme hanno realizzato un lavoro che, se possibile, li rappresenta ancora più del precedente. l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 14
SERVIZI La triste realtà del mondo della ricerca in Italia dove gli investimenti sono sempre meno e la «fuga di cervelli» è ormai una consolidata realtà. Ma c’è chi eroicamente resiste nelle difficoltà Con i piedi fra le nuvole/Ricerca eroica in Italia Daniele Gardiol Nel cortometraggio Che cosa sono le nuvole? di Pier Paolo Pasolini (1967), Totò to, che chiede che cosa siano quelle cose lassù nel cielo, Totò risponde: «Le nuvole... ah, straziante, meravigliosa bellezza del « C ’est l’argent qui fait la guerre». Ora noi ricercatori non facciamo guerre, ma certo è che anche nel nostro il reddito di cittadinanza, ovvero uno stipendio percepito dai cittadini indi- pendentemente dal fatto che vi sia in e Ninetto Davoli, due marionette gettate creato». Daniele Gardiol, ogni due mesi in via dal teatrino dove lavoravano, distesi in questa pagina, per guardare con rinnovato campo senza le risorse non si va da cambio un qualche tipo di prestazione una discarica guardano in alto. A Ninet- stupore ciò che ci circonda. nessuna parte. Il sostegno alla ricerca lavorativa. Dal punto di vista dell’in- dovrebbe essere una delle priorità in vestimento, soldi buttati al vento; un Paese che ambisce a mantenere un l’altra la flat tax al 15%, un’aliquota ruolo di leadership culturale e tecnologi- molto bassa rispetto all’attuale che, ca. Ci si potrebbe dunque chiedere quali oltre a favorire i ricchi, causerà una siano state le proposte sul tema nella riduzione drastica delle risorse pubbli- campagna elettorale appena passata. che e conseguentemente anche i finan- «La scienza ha avuto poca visibilità ziamenti alla ricerca. Lo slogan vuoto nella campagna elettorale, anche se e anche un po’ ricattatorio del grande gli economisti avvertono che il siste- sconfitto «Vota la scienza, scegli il Pd» ma della ricerca in Italia è in uno suona più che altro falso e beffardo. stato precario», si legge su Nature, A un recente congresso mi ha colpito una delle più note e prestigiose riviste un collega italiano che lavora da dieci scientifiche internazionali. L’Italia è al anni all’Università di Glasgow. Dopo penultimo posto in Europa per investi- il mio intervento mi ha fatto i compli- menti nell’Università, con lo 0,4% del menti, non tanto per la mia attività Pil. Peggio di noi solamente il Regno di ricerca, ma perché insisto a volerla Unito... ops, con Brexit siamo quindi fare in Italia dove le condizioni eco- all’ultimo posto. Le parti politiche che nomiche sono avvilenti. Mi ha detto, in base ai risultati sembrano can- testuali parole, «siete degli eroi». Allora didarsi in questi giorni a guidare il forse è proprio una guerra. nuovo governo hanno proposto una I venti nei temporali: quali sono e come si chiamano S iamo ormai alle porte della stagione temporalesca e insieme a tuoni e fulmini Vediamo quindi quali sono le tipologie di vento associate ad un temporale: celle temporalesche. – Downburst: questa è la tipologia che viene spesso capaci di scaricare al suolo in pochi istanti una vera e propria bolla d’acqua, come un gavet- ricomincerà purtroppo anche – Inflow: sono le correnti confusa con le trombe d’aria. È tone, associata a una cascata la disinformazione relativa che «entrano» nel temporale facilmente riconoscibile per due di aria fredda che impatta il a quanto accadrà durante che lo alimentano. Solitamente aspetti fondamentali: è un vento suolo e si allarga come un’onda e dopo i temporali. Per aiu- sono miti e umide e soffiano con raffiche lineari, che si spo- d’urto. tarvi a capire che cosa avrete verso il cumulonembo. stano da una direzione all’altra – Tornado (tromba d’a- davanti agli occhi nel pieno – Outflow: correnti in senza deviazioni; arriva sempre ria), meno frequenti dei del fenomeno temporalesco uscita dal temporale, molto in concomitanza di precipita- downburst ma decisamen- e anche per capire se quanto più fresche più intense. Spesso zioni molto forti. Si verificano in te più pericolosi e dannosi. leggerete successivamente sia portano alla nascita di nuove presenza di temporali molto forti Necessitano solitamente, per vero o no, vogliamo darvi due raggiungere un determinato semplici indicazioni riguardo grado di pericolosità, della all’elemento più complesso e presenza di temporali a su- di difficile interpretazione: il percella per formarsi capaci di vento associato ai temporali. creare moti vorticosi all’interno Sembrerebbe infatti che non e all’esterno della cella, da cui esista più il semplice concetto di possono poi formarsi dei torna- raffica di vento, tutto viene sem- do. Ovviamente a livello visivo pre ricondotto a una tromba sono facili da identificare per d’aria (o tornado, sono la stessa la forma a imbuto che dalla identica cosa) quasi che l’equa- nube si estende verso il suolo zione vento più temporale sia e soprattutto si formano fuori sempre uguale a questo fenome- dal nucleo di precipitazioni (a no che invece è molto più raro. differenza del downburst!!!). l’Eco delle Valli Valdesi / pagina 15
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