Cofamagazine RISCHIO PAESE - I DIECI PROTAGONISTI DEL FUTURO - Coface

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cofamagazine
n° 38 | Maggio 2014

RISCHIO PAESE
I DIECI PROTAGONISTI
DEL FUTURO

Migliorano
USA e Gran Bretagna

Fiore (Ice):
Emirati d’oro per l’Italia

Melinda, è tempo
delle mele all’estero
Cofamagazine RISCHIO PAESE - I DIECI PROTAGONISTI DEL FUTURO - Coface
Sommario
 Editoriale
 La grande occasione dell’accordo transatlantico                               3

 Primo piano
 Dalla Colombia all’Indonesia, ecco i dieci protagonisti del futuro           4
 Rischio Paese, migliorano Stati Uniti e Gran Bretagna                        8

 Scenario
 Emirati Arabi, il porto sicuro del Golfo                                     16

 Intervista
 «Per l’Italia occasioni d’oro negli Emirati»                               20

 Case history
 Melinda, il tempo delle mele diventa hi-tech                                 22

 Micro-Macro
 Messico, ripresa tra luci e ombre                                          24

 News
 Accordo Coface - Banca MPS a sostegno delle imprese                          28

 Dicono di noi                                                              30

 COFAMAGAZINE                           Registrazione del 04/04/1998
 Numero 38 – maggio 2014                Con il num. 558 presso il Tribunale
 Periodico trimestrale                  di Milano

 EDITORE                                COORDINAMENTO
 Compagnie française d’assurance        EDITORIALE
 pour le commerce extérieur S.A.        iCorporate s.r.l.
 Rappresentanza Generale per l’Italia   Direzione Marketing &
 Via Giovanni Spadolini, 4              Comunicazione di Coface in Italia
 20141 Milano
 Tel. 02 48335.111
 Fax 02 48335.404
                                        IMPAGINAZIONE
                                        Carlo Corbo
 www.coface.it

 DIRETTORE EDITORIALE
 Ernesto De Martinis

 DIRETTORE RESPONSABILE                 Questo numero è stato chiuso in
 Ernesto De Martinis                    redazione il 30 aprile 2014

2 Cofamagazine
Cofamagazine RISCHIO PAESE - I DIECI PROTAGONISTI DEL FUTURO - Coface
Editoriale

La grande
occasione
dell’accordo
transatlantico
Si chiama Transatlantic Trade and         e circa il 40% in termini di potere        Ernesto De Martinis,
Investment Partnership (TTIP).            d’acquisto. L’approvazione del             Country Manager Italia, Coface
E’ l’accordo transatlantico per la        TTIP permetterebbe un rilancio
liberalizzazione del commercio e          commerciale in grande stile di
degli investimenti sul quale da quasi     Ue e USA, mettendo almeno                ma anche le piccole e medie
un anno sono in corso negoziati           parzialmente in ombra l’astro di         imprese. Le PMI tricolori votate
tra Unione europea e Stati Uniti.         Pechino. Non dimentichiamo che dal       all’export approfitterebbero
Una trattativa delicata, con un           2000 a oggi l’Europa ha comunque         dell’abbattimento dei dazi,
obiettivo ambizioso: l’abbattimento       calamitato il 56% degli investimenti     dell’omologazione degli standard
delle barriere non tariffarie che         mondiali statunitensi, contro l’1,2%     tecnici e di quelli fito-sanitari.
ancora dividono le due sponde             della Cina.                              Potrebbero accedere alle gare
dell’Atlantico. Se l’operazione                                                    d’appalto pubbliche statunitensi, ora
andasse in porto, i vantaggi in termini   Ma l’intesa transatlantica avrebbe       aperte al mercato internazionale solo
di crescita economica sarebbero           anche un’altra importante ricaduta,      per un terzo del totale. E nel settore
incredibili per entrambe le sponde        come ha espressamente dichiarato         alimentare finalmente gli Stati Uniti
dell’Atlantico. Italia compresa.          il presidente americano Barack           arriverebbero a riconoscere le
                                          Obama nel suo recente viaggio            indicazioni geografiche, nelle quali il
Secondo uno studio del CEPR               in Europa: quella della sicurezza        nostro Paese è leader con più di 750
(Centre for Economic Policy               energetica. «Con un accordo              marchi.
Research) di Londra, un accordo           commerciale – ha sottolineato
porterebbe a benefici strutturali         Obama – le licenze all’export di         Il percorso delle trattative è ancora
e permanenti pari a 120 miliardi          gas verso l’Europa sarebbero             lungo, ma la speranza è che si arrivi
di euro per la Ue e a 95 miliardi         molto più facili, un aspetto             a un grande accordo. Un’intesa
per gli USA. Fatti i dovuti conti, si     rilevante nell’attuale situazione        a tutto tondo in grado di dare
tratta di 545 euro in più ogni anno       geopolitica». Il riferimento del         un nuovo impulso al percorso di
per ciascuna famiglia europea di          presidente americano è ovviamente        internazionalizzazione delle aziende
quattro persone. Come è possibile?        a Mosca, da cui dipende circa il 30%     italiane, impegnate in una battaglia
Semplice: l’abbattimento delle            dell’approvvigionamento europeo          quotidiana sui mercati esteri.
barriere non tariffarie si traduce        di gas e petrolio. Con gli Stati Uniti   Una sfida che vede Coface da
in un’armonizzazione di regole            che, raggiunta l’indipendenza            sempre al fianco delle imprese
e standard che permette grandi            energetica grazie alla rivoluzione       tricolori, con il suo patrimonio
semplificazioni burocratiche e            dello shale gas, potrebbero presto       di esperienze di pagamento di
quindi enormi economie di scala.          essere in grado di esportare gas         milioni di aziende in tutto il mondo
                                          anche nel Vecchio Continente.            che rappresenta uno strumento
Seppur appannata dalla crisi                                                       fondamentale per identificare i rischi
dell’Eurozona, infatti, già oggi          Quanto all’Italia, a beneficiare         e avere un solido punto di riferimento
l’economia transatlantica vale più        dell’accordo transatlantico non          in un panorama internazionale in
del 50% del PIL mondiale in valore        sarebbero solo le grandi aziende,        continuo mutamento.

                                                                                                  Cofamagazine 3
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Dalla Colombia
all’Indonesia, ecco i dieci
protagonisti del futuro
Mentre i Paesi emergenti “tradizionali” (come Cina, India o Brasile) perdono velocità,
al loro posto arrivano nuovi “campioni” in grado di mettere a segno performance
eccezionali. Ecco quali sono

L
        a crisi globale del 2008-         riflettono il debole interesse degli      ma inferiore a quello delle
        2009 e poi quella dei             investitori internazionali per i          economie più sviluppate);
        debiti sovrani nella zona         mercati emergenti, sembrano               2. hanno un tasso di crescita
        euro hanno evidenziato            paradossali: quando la nozione di         del PIL superiore a quello delle
deboli prospettive di crescita            “Paese emergente” è entrata in            economie più avanzate;
delle economie avanzate nel               voga all’inizio degli anni Ottanta,       3. stanno subendo grandi
lungo termine e scenari molto più         di pari passo con lo sviluppo di          trasformazioni istituzionali.
favorevoli per i Paesi emergenti.         mercati finanziari in quegli Stati, era   I BRIC, che nel 2000 rispondevano
Ma dal maggio 2013 sono cambiate          un modo di distinguere le nazioni         a tutti questi requisiti, sono
le carte in tavola. Deflussi di           “in via di sviluppo che offrono           diventati il simbolo della crescita
capitali legati alla politica, tensioni   opportunità agli investitori”.            delle economie emergenti. I
sociali e finanziarie, attestano          Da allora sono arrivate molte             quattro “campioni” (Brasile,
l’accresciuta vulnerabilità di alcuni     definizioni più precise. In genere        Russia, India e Cina, poi diventati
emergenti. Come confermano                dicono che i Paesi emergenti:             cinque      con    il   Sudafrica)
le deludenti performance (per i           1.    hanno un livello intermedio di      avevano molte caratteristiche
loro standard) degli ultimi tempi.        reddito pro capite (cioè superiore        in    comune:      una    crescita
Questi deflussi di capitale, che          a quello dei Paesi meno avanzati,         dinamica ma soprattutto un PIL

4 Cofamagazine
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Primo piano

Dopo 10 anni di crescita
sfrenata, i BRICS si sono
ritrovati a corto di vapore. Il
calo della crescita conferma
l’esistenza della “trappola
del reddito medio”

e una popolazione abbastanza
grandi da offrire prospettive
di miglioramento alla classe
media e quindi ai consumi delle
famiglie. Dieci anni fa, insomma,
per identificare i Paesi emergenti
si guardava alla domanda
potenziale. Ma nonostante la
dinamica dei consumi, ancora
favorevole, la crescita dei BRICS
sta oggi rallentando. Il paradosso
è solo apparente, poiché avere
una domanda ad alto potenziale
è sì una condizione necessaria
per una crescita dinamica di
lungo termine, ma non è l’unica
condizione. Ce ne sono altre.

/ I BRICS rallentano
Il primo decennio di questo secolo
è stato caratterizzato da una forte
crescita dei BRICS. Un trend che
si spiega con l’aumento dei prezzi     prevede che scenda intorno al          versante dell’offerta. Secondo il
delle materie prime (per il Brasile,   7,2% nel 2014. Quindi ben lontano      Fondo monetario internazionale,
la Russia e il Sudafrica) o con il     dal 10,6% medio registrato tra         tra il 2011 e il 2013 il potenziale
boom del commercio mondiale            il 2000 e il 2011. La tendenza è       di crescita è sceso nettamente in
(per la Cina), ma soprattutto          simile in altri paesi BRICS: Coface    India (-1,6 punti) e Cina (-0,9) e
col fatto che gli investimenti         prevede che quest’anno la crescita     in misura minore in Russia (-0,5),
correvano perché lo stock iniziale     sarà inferiore ai tassi del decennio   Brasile (-0,4) e Sudafrica (-0,2).
di capitale degli emergenti era        precedente in India (5% contro il      La decelerazione del PIL si deve
inferiore. Inoltre questi Paesi        7,8% medio tra il 2000 e il 2011),     in gran parte alla marcata caduta
beneficiavano di trasferimenti         Russia (1% contro il 4,8%), Brasile    degli investimenti. Una perdita
tecnologici.                           (2% contro il 3,8%) e Sudafrica        di velocità che conferma inoltre
Ma, dopo 10 anni di crescita           (2,5% contro il 3,6%).                 l’esistenza della “trappola del
sfrenata, i BRICS si sono ritrovati    Certo, le origini di questo            reddito medio”: dopo aver goduto
a corto di vapore. La loro corsa ha    rallentamento sono in parte            di un periodo di forte crescita
iniziato a essere meno brillante dal   congiunturali, poiché i BRICS sono     legata al basso costo del lavoro
2010, per rallentare distintamente     stati colpiti dalla frenata della      e ad abbondanti risorse naturali,
dal 2013. L’anno scorso, per           maggior parte delle economie           il Paese a “basso reddito” diventa
esempio, la crescita cinese ha         avanzate. Ma ci sono anche ragioni     a “medio reddito”, il che provoca
raggiunto «solo» il 7,7% e Coface      strutturali, legate a problemi sul     un calo prolungato della crescita.

                                                                                           Cofamagazine 5
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Dalle aquile alle civette, tutte le sigle degli emergenti
     Seguendo la scia della sigla BRIC, creata dall’economista Jim O’Neill nel 2001, molti altri acronimi sono
     spuntati:

     •   Next-11: raggruppa Bangladesh, Egitto, Indonesia, Iran, Corea del Sud, Messico, Nigeria, Pakistan,
         Filippine, Turchia e Vietnam. Anche qui il “padre” è Jim O’Neill, che in questo caso si riferisce ai Paesi
         più popolosi dopo le nazioni BRIC.
     •   CIVETS (Civette): raggruppa Colombia, Indonesia, Vietnam, Egitto, Turchia e Sudafrica. Termine coniato
         nel 2009 da Robert Ward, analista di The Economist Intelligence Unit, raggruppa Paesi caratterizzati
         da un’economia dinamica e diversificata e da una popolazione giovane in rapida crescita.
     •   EAGLES (Aquile): è l’acronimo di Emerging and Growth Leading Economies e si riferisce a Brasile,
         Cina, Corea del Sud, India, Indonesia, Messico, Russia, Taiwan e Turchia. Coniato nel 2010 da BBVA,
         comprende i Paesi il cui contributo alla crescita economica mondiale nel giro di 10 anni sarà mediamente
         più alto di quello delle sei maggiori economie industrializzate.

Sì, perché redditi più alti portano                   beneficiando di una crescita         - il tasso medio di crescita a lungo
a un aumento dei costi salariali,                     elevata potenziale dobbiamo          termine nel periodo 2010-2011 è
che rendono il Paese meno                             prima identificare quelli che        stato maggiore o uguale al 4%;
competitivo rispetto a quelli a                       non sono destinati a finire nella    - tale tasso è superiore a quello
basso reddito, senza tuttavia                         “trappola del medio reddito”.        della decade che ha preceduto la
permettere una competizione con                       Escludiamo quindi subito i Paesi     crisi del 2008-2009.
i prodotti ad alto valore aggiunto                    che secondo la Banca mondiale        Questa doppia condizione serve
dei Paesi avanzati.                                   sono “ad alto reddito”, ma           a individuare Stati che hanno
                                                      anche quelli il cui PIL pro capite   sia un elevato potenziale che
/ Ma altri Paesi emergenti                            è inferiore a 500 dollari. Questa    un’accelerazione del trend di
   stanno prendendo il largo                          soglia corrisponde al livello più    crescita.
Il rallentamento dei BRICS e di                       basso dei Paesi BRICS nei primi      Vanno poi esclusi i Paesi con una
altre nazioni non è comune a                          anni 2000, quando è iniziato il      debole diversificazione settoriale
tutte le economie emergenti. Per                      loro boom. Poi restringiamo la       dell’economia, ossia quelli orientati
determinare quali Paesi stanno                        selezione ai Paesi in cui:           quasi esclusivamente verso
                                                                                           l’esportazione di materie prime.
Capitalizzazione di mercato nei BRICS, in % del PIL                                        Gli Stati il cui sistema produttivo
                                                                                           è legato allo sfruttamento delle
80
                                                                                           commodities soffrono infatti
                        2001
70                      2011                                                               molto spesso della “malattia
                                                                                           olandese”: l’apprezzamento della
60                                                                                         valuta legato all’export ostacola la
                                                                                           crescita degli altri settori di attività
50                                                                                         (in particolare il manifatturiero),
                                                                                           danneggiando la competitività e
40
                                                                                           rallentando il processo di sviluppo
30                                                                                         economico. Via dalla lista dunque
                                                                                           i Paesi in cui l’export di materie
20                                                                                         prime rappresenta oltre il 40 %
                                                                                           del PIL: si tratta di Stati dell’Africa
10
                                                                                           subsahariana (in particolare
 0
                                                                                           Angola, Costa d’Avorio e Nigeria)
           Cina             India           Brasile          Russia                        e del Medio Oriente. Infine, per
                                                                                           selezionare un campione in grado
Fonte: World Bank, Coface                                                                  di resistere agli shock economici,

6 Cofamagazine
Cofamagazine RISCHIO PAESE - I DIECI PROTAGONISTI DEL FUTURO - Coface
Primo piano

sono stati eliminati i Paesi in           / Ecco i dieci “campioni”                a incontrare maggiori difficoltà
recessione nel 2009 dopo la crisi            del futuro                            nel pieno sfruttamento del loro
Lehman, ma anche quelli la cui            Per i BRICS il boom economico è          potenziale di crescita, impiegando
crescita, pur restando positiva,          destinato insomma a rallentare:          più tempo a dispiegare le loro
quell’anno è calata di almeno 10          le previsioni Coface per il 2014         potenzialità. Ma queste carenze
punti.                                    sono di 3,2 punti percentuali più        vanno guardate in prospettiva: nel
Attenzione,           perché       il     basse rispetto alla crescita media       2001 la qualità della governance
finanziamento degli investimenti          registrata negli ultimi dieci anni. Ma   in Brasile, Cina, India e Russia era
richiede un livello minimo di             quali sono i nuovi BRICS, le nazioni     paragonabile a quella dei cinque
risparmio e mercati finanziari            destinate a correre più delle altre?     Paesi del secondo gruppo. Eppure,
sufficientemente avanzati.                Secondo Coface, dieci Paesi hanno        i dieci nuovi Paesi emergenti
Non tutti questi Paesi saranno in         un alto potenziale di crescita e la      identificati da Coface hanno una
grado di confermare il loro alto          capacità sufficiente per finanziare      popolazione paragonabile a quella
potenziale di crescita. Devono            questa accelerazione. Tuttavia, se       dei BRIC nei primi anni 2000
infatti poter finanziare investimenti     consideriamo anche la valutazione        (rappresentavano il 43% della
che favoriscano accumulazione             del contesto imprenditoriale di          popolazione mondiale nel 2001,
di capitale e/o incrementi di             Coface, che non va dimenticato           contro l’11% attuale del “Gruppo
produttività.                             per tener conto di eventuali             dei Dieci”, ossia solo il 30% della
La presenza di un livello minimo          ostacoli alle performance attese,        popolazione delle nazioni BRIC nel
di risparmio riflette tali capacità       possiamo dividere il nostro panel        2001).
di finanziamento. Ma anche un             in due gruppi: Colombia, Indonesia,      Il livello del PIL del “Gruppo dei
settore bancario sufficientemente         Perù, Filippine e Sri Lanka, dove        dieci” rappresenta il 70% di quello
ampio e un mercato azionario              il contesto è più favorevole al          dei BRIC nel 2001. Questi ultimi
sono necessari per finanziare gli         business, e poi Kenya, Tanzania,         infine registravano in media un
investimenti, e di conseguenza la         Zambia, Bangladesh o Etiopia.            avanzo delle partite correnti,
crescita.                                 Alcuni Paesi sono quindi destinati       mentre i nuovi emergenti oggi
                                                                                   hanno un deficit medio pari al
                                                                                   6% del PIL. Nei prossimi anni
                                                                                   questi Paesi dovrebbero, inoltre,
PIL pro capite (a parità di potere d’acquisto) nei BRICS,
in % rispetto agli USA                                                             beneficiare meno del commercio
                                                                                   mondiale       rispetto     ai   loro
                                                                                   predecessori, visto che la crescita
 40                                                                                nelle economie mature è ormai
                  Brasile
                                                                                   strutturalmente più debole. Il loro
 35               Cina
                  India
                                                                                   tasso di espansione sarà quindi più
                  Russia                                                           dipendente dai mercati nazionali,
 30               Sudafrica                                                        con le esportazioni destinate ad
                                                                                   altri Paesi emergenti.
 25                                                                                Ma nonostante questo contesto
                                                                                   meno promettente, i “nuovi Paesi
 20                                                                                emergenti” hanno alcuni vantaggi
                                                                                   rispetto ai BRIC del 2001. A
 15                                                                                partire dall’inflazione e dal debito
                                                                                   pubblico: la prima è in media di
 10                                                                                2,8 punti inferiore a quella dei
                                                                                   BRIC nel 2001 e il livello del debito
  5                                                                                pubblico è circa il 40 % del PIL
                                                                                   (contro il 54% nei BRIC del 2001).
  0                                                                                Questi dieci Paesi hanno insomma
      2000           2003          2006              2009           2012           le carte in regola per diventare
                                                                                   il nuovo motore delle economie
Fonte: IMF, Coface                                                                 emergenti.

                                                                                                 Cofamagazine 7
Cofamagazine RISCHIO PAESE - I DIECI PROTAGONISTI DEL FUTURO - Coface
Rischio Paese,
migliorano Stati Uniti
e Gran Bretagna
Le difficoltà dei Paesi emergenti “tradizionali” hanno avuto ripercussioni anche sul rating
di Coface, con evoluzioni negative del giudizio su Brasile, Russia e Turchia. Mentre
migliorano le prospettive di USA e Regno Unito

1. VALUTAZIONI RISCHIO PAESE
EVOLUZIONI POSITIVE

 Paese                    Precedente                    Nuovo
 Stati Uniti                   A2                          A1
 Regno Unito                    A3                        A3

/ Stati Uniti: A1                       / Regno Unito: A3
• Crescita del PIL dinamica e           • Crescita del PIL prevista
  bilanciata.                             relativamente elevata per
• Consumi privati robusti, trainati       quest’anno.
  dalla disoccupazione in calo,         • Consumi        delle    famiglie
  da un minor tasso di risparmio,         molto      dinamici,       guidati
  da redditi più alti e da un             dall’allentamento creditizio e
  indebitamento delle famiglie            dalla bassa disoccupazione.
  decrescente.                          • La fiducia delle imprese e la
• Il mercato immobiliare si sta           capacità di utilizzo degli impianti
  gradualmente riprendendo.               suggeriscono un rafforzamento
• Forte crescita degli investimenti,      della crescita degli investimenti,
  con i profitti aziendali tornati ai     anche se alcuni settori
  livelli precrisi e il debito delle      (principalmente manifatturieri)
  imprese in rapporto al PIL ancora       sono molto indietro rispetto
  relativamente basso.                    ad altri (costruzioni e servizi
• I rischi connessi a un nuovo            finanziari).
  shutdown del Governo e al
  limite del debito pubblico sono
  diminuiti nei primi mesi del 2014.

8 Cofamagazine
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Cofamagazine 9
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EVOLUZIONI NEGATIVE

 Paese                     Precedente    Nuovo
 Brasile                       A3         A4
 Tailandia                     A3         A4
 Turchia                        A4       A4
 Ghana                           B        B
 Russia                          B        B
 Venezuela                       C        C

/ Brasile: A4
• Politiche fiscali e monetarie più
  restrittive.
• Decelerazione dei consumi.
• Bassi investimenti.
• L’impatto del deprezzamento
  del real sulle imprese indebitate
  in valuta estera.
• Ricaduta       delle   difficoltà
  argentine sull’industria (in
  particolare l’automotive).

/ Tailandia: A4
La prolungata crisi politica
tailandese sta influenzando i
consumi privati, gli investimenti e il
turismo. La fiducia dei consumatori
è precipitata.
• L’indebitamento delle famiglie
  (80% del PIL) appesantisce i
  consumi e limita le capacità della
  Banca centrale di sostenere la
  crescita.
• Il Governo provvisorio non può
  attuare misure di stimolo fiscale.

 In Russia, la crisi ucraina
 avrà un impatto negativo
 su un già basso livello di
 crescita (pari all’1,3% nel
 2013)

10 Cofamagazine
Primo piano

/ Turchia : A4                          ridurre l’elevato deficit (11% nel      indotto la Banca centrale a
• Le accuse di corruzione stanno        2013).                                  violenti rialzi del suo tasso
  destabilizzando il Governo.           • Deprezzamento della valuta            principale (+150 punti base al 7%).
• Nel 2014 la crescita del                locale (Cedi) e conseguente           Questo peserà ulteriormente
  PIL dovrebbe rallentare al              decisione della Banca centrale        sulla crescita, provocando
  2%, riflettendo l’impatto               di aumentare il tasso principale      una contrazione di credito e
  sulla domanda interna del               al 18% nel febbraio 2014,             investimenti.
  deprezzamento della lira turca,         introducendo misure di controllo    • Rischio più elevato di deflussi
  della maggior inflazione (7,9           dei cambi.                            di capitale, che nel 2013 hanno
  % su base annua nel febbraio          • Prospettive economiche che            toccato i 62,7 miliardi di dollari.
  2014) e dell’impennata dei tassi        tuttavia restano favorevoli
  di interesse (+425 punti base in        nel lungo termine (grazie alle      / Venezuela: C
  gennaio).                               significative riserve di petrolio   • Peggioramento del clima per
                                          e oro e a un clima aziendale          le imprese (scarsità di valuta
                                          positivo).                            estera, violenza, controllo
/ Ghana: B                                                                      su importazioni e prezzi,
Ritardi ricorrenti nei pagamenti        / Russia: B                             iperinflazione).
da parte dello Stato, anche nei         • La crisi ucraina avrà un impatto    • Nel 2014 prevista una recessione.
confronti di creditori stranieri, nel     negativo su un già basso livello    • Crollo delle riserve in valuta
contesto di un elevato deficit di         di crescita (1,3% nel 2013),          estera.
bilancio.                                 provocato da un calo degli
Il Governo sta lottando per               investimenti.
controllare la spesa pubblica e         • La svalutazione del rublo ha

                                                                                            Cofamagazine 11
2. VALUTAZIONE CONTESTO IMPRENDITORIALE
EVOLUZIONI POSITIVE

Paese                    Precedente                   Nuovo
EAU                          A3                          A3
Algeria                       B                           B
Indonesia                     C                           B
Ruanda                         D                          C

/ Emirati Arabi Uniti: A3              / Algeria: B                          / Ruanda: C
Un nuovo diritto societario, più       La Finanziaria 2014 ha introdotto     Il Paese ha applicato riforme che
vicino agli standard internazionali,   un alleggerimento del quadro          consentono significativi progressi
è stato adottato a metà del 2013.      normativo per le aziende. Le          nel processo di creazione delle
Questo atto si traduce in un           procedure per l’approvazione di       imprese. Il Ruanda ha un buon
miglioramento della governance         investimenti diretti stranieri o di   quadro istituzionale e il contesto
aziendale e in cambiamenti nel         investimenti in partnership con       normativo per le imprese continua
processo di creazione d’impresa,       capitale straniero sono più snelle.   a migliorare, sostenendo lo
nella contabilità, nei ricorsi e                                             sviluppo del settore privato.
riguardo le IPO.                       / Indonesia: B                        Sforzi significativi sono stati fatti
Tuttavia, la revisione della norma     In tema di corruzione il Paese ha     per il controllo della corruzione.
che impedisce agli stranieri di        compiuto passi significativi (ma      L’efficienza del sistema giudiziario
possedere la maggior parte di          non decisivi) grazie all’opera        sta migliorando.
un’impresa (più del 49 % del           di un’apposita Commissione.
capitale) è stata rinviata.            Migliorato inoltre il perseguimento
                                       dei reati finanziari, anche nei
                                       confronti di funzionari di alto
                                       livello.

12 Cofamagazine
Primo piano

EVOLUZIONI NEGATIVE

Paese                    Precedente                    Nuovo
Sudafrica                     A3                          A4
Tunisia                       A4                           B
Madagascar                     C                          D
Ucraina                        C                          D
Venezuela                      C                          D

/ Sudafrica: A4                       / Madagascar: D
Accesso meno facile alle              Significative carenze nella
informazioni finanziarie, la cui      protezione degli investitori, nella
pubblicazione non è obbligatoria      contrattualistica e nei trasferimenti
per le aziende private.               di proprietà pesano sul clima
Deterioramento della protezione       imprenditoriale.
dei creditori a causa del processo    L’attuazione delle riforme è
legale di «business rescue».          rallentata da una situazione
                                      politica fragile che pesa anche
/ Tunisia: B                          sullo sviluppo del settore privato.
Il clima del business soffre per i
problemi legati al vecchio regime     / Ucraina: D
politico e all’instabilità presente   La situazione del Paese è molto
dal 2011.                             peggiorata per problemi di
Gli indicatori della Banca Mondiale   corruzione e di applicazione delle
sulla governance si stanno            leggi.
deteriorando.                         La forte instabilità politica pesa
La versione 2014 del “Rapporto        sulle prospettive di un’efficace
sulla competitività internazionale”   attuazione delle riforme, che
redatto dal World Economic Forum      potrebbe migliorare il clima
mostra un netto peggioramento         imprenditoriale       attraverso
della situazione in Tunisia,          progressi sul piano della
soprattutto a causa del progredire    regolamentazione e del controllo
dell’economia sommersa, della         della corruzione.
corruzione e del contrabbando,
così come dei conflitti sociali.      / Venezuela: D
                                      Si segnalano scarsità di valuta
                                      estera, violenze, controlli sui prezzi
                                      e sulle importazioni, iperinflazione.

                                                                                Cofamagazine 13
14 Cofamagazine
Primo piano

  USA, la crescita accelera
  Durante tutto il 2013 la crescita negli Stati Uniti è stata sostenuta dai consumi e dal settore edile. Quest’anno
  a trainare il PIL sarà ancora una volta la spesa delle famiglie, accompagnata dagli investimenti delle imprese.
  A guidare i consumi è un mercato del lavoro dinamico: il tasso di disoccupazione è in graduale calo dal
  gennaio 2010 e in gennaio è sceso sotto la soglia del 7% (al 6,6%). Il presidente Obama ha annunciato
  un decreto che prevede l’aumento del salario minimo per i nuovi dipendenti federali: dal 1° gennaio 2015
  guadagneranno almeno 10,1 dollari all’ora indicizzati all’inflazione, pari a un incremento del 40%. Inoltre, il
  reddito disponibile delle famiglie è aumentato dell’1% nel 2013. E’ vero che i consumi cresceranno a un passo
  più lento rispetto al periodo precrisi (ossia al 3,1% medio registrato tra il 2003 e il 2007), ma è altrettanto
  vero che i risparmi delle famiglie sono effettivamente aumentati (in media del 5,1% del reddito personale
  disponibile dal 2012 rispetto al 3,5% medio del periodo 2003-2007).
  Inoltre, l’indebitamento delle famiglie è sceso di nuovo al livello del 2003 (103% del PIL). Janet Yellen, nuovo
  numero uno della Federal Reserve, vuole procedere con cautela sul percorso del “tapering”, la riduzione
  della politica monetaria ultraespansiva della Banca centrale USA. E’ improbabile che la FED inizi a rialzare
  il suo tasso base prima del 2015, anche se la disoccupazione dovesse scendere sotto la soglia del 6,5%,
  per evitare un rallentamento dell’economia. Infine, alla fine del 2013 l’inflazione (all’1%) è rimasta ben al di
  sotto dell’obiettivo del 2%.

  Aziende robuste
  La redditività delle imprese negli Stati Uniti nel 2013 ha messo a segno il record di tutti i tempi (12% del PIL),
  con un debito delle aziende in calo (50% del PIL rispetto al 67% dell’Eurozona e al 77% del Regno Unito). La
  forza finanziaria delle imprese, assieme alla dinamica dei consumi privati e a una solida domanda globale,
  sta trainando gli investimenti.

  L’export rilancia la crescita
  Le esportazioni nette contribuiranno positivamente alla crescita. Il deficit commerciale degli Stati Uniti nel
  2013 è diminuito grazie a una maggior indipendenza energetica. Nel 2014 la crescita in Cina, il maggior
  partner commerciale, sarà sostanzialmente in linea con quella dell’anno scorso. Ma gli altri Paesi che hanno
  scambi più intensi con gli USA vedranno accelerare la propria crescita (a eccezione del Giappone), con
  ottime ricadute sull’export statunitense.

Scambi commerciali

 19%               Esportazione di merci,                               19%               Importazione di merci,
                   % del totale                                                           % del totale

          14%
                                                                                  14%
                     12%                                                                     12%

                               7%
                                                                                                       6%
                                        5%                                                                      5%

Canada   Messico    Eurozona   Cina   Giappone                          Cina     Canada     Messico   Giappone Germania

                                                                                                 Cofamagazine 15
Emirati Arabi, il porto
sicuro del Golfo
Continua la galoppata economica della Federazione, trainata dal petrolio
di Abu Dhabi e dai servizi di Dubai. Per le imprese italiane le opportunità
di business non mancano

I
   ncuranti del rallentamento dei
   Paesi emergenti, gli Emirati
   Arabi si avviano a conseguire nel
   2014 il quarto anno consecutivo
di crescita del PIL al ritmo del 4%.
Merito anche della solidità finanziaria
e della stabilità politica, oltre che di
una diversificazione economica che
procede a passo spedito. L’Italia
è già il terzo partner commerciale
della piccola “federazione degli
sceicchi”, ma per le nostre PMI le
buone occasioni si moltiplicano, e
non solo nei tradizionali settori di
punta del made in Italy.

/ Crescita economica stabile
   sostenuta da un’attiva politica
   di diversificazione
Il 2014 dovrebbe risultare in linea
con il 2013, con un aumento del PIL
leggermente più basso, spinto da
un incremento dei consumi privati e
degli investimenti. La crescita negli
Emirati rimarrà legata alle entrate di
idrocarburi, soprattutto quelli di Abu
Dhabi, ma l’attività “non petrolifera”
resterà vigorosa, sostenuta da una
politica di diversificazione attiva.
Quest’ultima si basa in particolare
sulla ripresa del settore edilizio
(che sta guadagnando terreno
dopo essere stato colpito dalla
crisi finanziaria del 2009) nonché
su nuovi progetti su larga scala e
su investimenti, essenzialmente
nel settore dei trasporti, del
commercio e del turismo. Entro il

16 Cofamagazine
Scenario

2014 è attesa la prima fase di un          dell’ancoraggio della valuta al
                                                                                        Punti di forza
progetto ferroviario nazionale, così       dollaro statunitense.
come un megaprogetto di Dubai                                                           • Diversificazione dell’economia
                                                                                          iniziata attivamente
che coinvolge il più grande centro         / Lontani dai movimenti di
commerciale del mondo e 100 hotel.            protesta nel mondo arabo                  • Importanza di Abu Dhabi, che
Riguardo l’inflazione, il prezzo degli     Situati in una zona chiave dal punto           possiede il 95% delle grandi
immobili e il costo dei servizi pubblici   di vista geostrategico, gli Emirati            riserve di idrocarburi degli
                                                                                          Emirati Arabi Uniti
continueranno a salire, dopo essere        Arabi Uniti mirano a mantenere un
stati un fattore di deflazione nel         equilibrio diplomatico tra la loro           • Importanza di Dubai nei
2012.La forte domanda interna              appartenenza al mondo arabo e                  servizi, come centro finanziario
spingerà quindi in alto i prezzi, ma       l’alleanza con i Paesi occidentali, in         regionale e settimo maggiore
                                                                                          porto del mondo
l’inflazione media resterà moderata        particolare gli Stati Uniti. Gli Emirati
rispetto ai livelli precrisi.              rimangono comunque esposti ai                • Solidità finanziaria, con il fondo
                                           rischi regionali. L’Iran, in particolare,      sovrano di Abu Dhabi (Abu
/ Fondamentali forti                       continua a essere percepito come               Dhabi Investment Authority)
                                                                                          in possesso del maggior
Il grande surplus delle partite            principale minaccia: i due Paesi               portafoglio mondiale di asset
correnti degli Emirati Arabi risulterà     hanno relazioni storicamente
leggermente ridotto nel 2014. I            complesse, tesi dal punto di vista           • Stabilità politica nella
                                                                                          Federazione presieduta dallo
deficit nella bilancia dei servizi e       diplomatico (tra dispute territoriali
                                                                                          sceicco Khalifa Ben Zayed di
trasferimenti continueranno ad             e programma nucleare) ma vicini                Abu Dhabi
ampliarsi e la caduta dei prezzi           economicamente (con significativi
del petrolio a limitare la crescita        scambi commerciali).
dei ricavi da esportazioni. Il peso        Considerati come un rifugio dopo
del debito pubblico ed estero              la sollevazione politica nella regione
proseguirà nel suo percorso di             dall’inizio del 2011, gli Emirati
riduzione, dopo essere salito fino         stanno cercando di mantenere le              Punti di debolezza
al 2010, soprattutto a causa dei           distanze dai movimenti di protesta           • Economie eterogenee, ancora
prestiti agli enti parastatali di Dubai.   di numerosi altri Paesi arabi, al              dipendenti dalle entrate legate
Dubai World, compagnia di                  prezzo tuttavia di un controllo                agli idrocarburi di Abu Dhabi
investimenti che detiene e gestisce        politico estremamente rigoroso e
                                                                                        • Elevato debito estero delle
le partecipazioni del Governo, ha          della repressione dei movimenti di             imprese parastatali di Dubai
chiesto una moratoria alla fine            opposizione islamici. C’è inoltre un
del 2009, evidenziando la qualità          problema di equilibrio demografico,          • Opacità degli enti parastatali e
                                                                                          delle imprese private
incerta del debito quasi sovrano di        con gli stranieri che compongono
enti collegati all’Esecutivo. Esiste,      la grande maggioranza della                  • Incertezze geopolitiche
tuttavia, una solidarietà implicita        popolazione, creando una seria                 regionali
all’interno della Federazione.             sfida sociale e politica, soprattutto
Il settore bancario rimane ben             perché esistono grandi disparità fra
capitalizzato e liquido. Ma, mentre        le diverse comunità di immigrati.
la ristrutturazione dei debiti legati      Il contesto economico e la
alla crisi del 2009 è in fase di           governance sono tra le migliori             Situati in una zona
completamento, diverse scadenze            nella regione (per la qualità
si stanno avvicinando, in particolare      delle infrastrutture e l’efficacia          chiave dal punto di vista
nel 2014 e nel 2015, e l’ulteriore         dell’azione di governo), ma la crisi        geostrategico, gli Emirati
ristrutturazione del debito di enti        di Dubai World evidenzia l’opacità
governativi potrebbe continuare            sia dei conti pubblici che dello            mirano a mantenere un
a danneggiare la qualità degli             status di enti pubblici, banche e           equilibrio diplomatico tra
asset. Il credito al settore privato       imprese. I limiti alla partecipazione
crescerà solo leggermente nel 2014         al capitale e alle assunzioni, basate       la loro appartenenza al
e rimarrà ben al di sotto dei livelli      sulla nazionalità piuttosto che sulle
                                                                                       mondo arabo e l’alleanza
precrisi, nonostante una politica          competenze, rischiano anche di
monetaria accomodante nel quadro           limitare gli investimenti stranieri.        con i Paesi occidentali

                                                                                                     Cofamagazine 17
/ Le PMI italiane negli Emirati
La presenza delle PMI italiane
negli Emirati ha assunto una certa         La carta d’identità degli
importanza: con gli opportuni              Emirati Arabi Uniti
accorgimenti, anche un’azienda di
piccole dimensioni può cogliere
importanti opportunità di business,
spiega un recente Med&Gulf                  Popolazione                 9 milioni
Executive Briefing dell’ISPI.               PIL                         390 miliardi di dollari
Le aziende tricolori sono ben               Valutazione Rischio Paese   A3
piazzate in settori tradizionali del
                                            Valutazione del contesto
made in Italy come l’abbigliamento,                                     A3
                                            imprenditoriale
l’alimentare e il lusso. Quest’ultimo
in particolare ha visto un’importante
espansione in questi anni, pesando
ormai per quasi un quarto del totale
delle esportazioni italiane negli
Emirati.
Le opportunità sono però in crescita
anche in altri settori come i trasporti,
comparto nel quale gli Emirati
hanno investito in questi anni circa
il 40% del budget. Particolarmente
richieste sono inoltre le aziende
specializzate in tecnologie nella
lavorazione dell’alluminio, ramo in
cui gli Emirati puntano a diventare
leader regionale e che ha visto
una crescita notevole nell’ultimo
periodo. Infine, un settore in grande
espansione è quello sanitario (la cui
spesa è cresciuta del 15% l’anno
nell’ultimo decennio). La causa di
tale incremento sta soprattutto in
un innalzamento dell’età media e
nella diffusione di alcune malattie
legate alle cattive abitudini
alimentari della popolazione, come
l’obesità e il diabete: quest’ultimo

Principali indicatori macroeconomici

                                           2011             2012             2013 (s)             2014 (p)
Crescita del PIL (%)                       3,9              4,4                4,3                   4
Inflazione (media annuale %)                  1              0,7                1,5                   2
Deficit pubblico (% PIL)                     11             13,3                 11                10,5
Bilancia commerciale (% PIL)               13,9             16,1               15,1                13,9
Debito pubblico (% PIL)                    31,4             33,2              32,1                 31,3
(s) stime (p) previsioni

18 Cofamagazine
Scenario

colpisce il 20% della popolazione,        generaliste, ovvero aperte a              necessario avere una licenza. Ne
quattro volte la media europea.           tutti i tipi di business, oppure          esistono quattro diversi tipi: per
È in crescita anche la presenza delle     specializzate in un singolo settore       attività commerciali, per attività
aziende italiane all’interno delle Free   economico. Aprire un’attività in          industriali, per servizi e per attività
Zone, aree speciali in cui è possibile    una Free Zone è vantaggioso per           industriali “nazionali”.
aprire una filiale o uno stabilimento,    tutte quelle imprese il cui giro di       Quest’ultimo tipo di licenza
godendo di importanti incentivi           affari è interamente o parzialmente       concede all’azienda gli stessi diritti
fiscali e di un diritto di proprietà      concentrato nell’area del Golfo o         di un’industria nazionale e permette
speciale. Come in molti altri mercati     nelle aree limitrofe, come il Medio       di esportare verso gli altri Paesi del
esteri è però importante tenere a         Oriente, o anche nel Subcontinente        Consiglio di Cooperazione del Golfo
mente alcuni accorgimenti. In primo       indiano e in Cina.                        (GCC) senza pagare dazi in entrata.
luogo l’esperienza di molte PMI           Le Free Zone offrono una lista di         Per ottenerla è però necessario
evidenzia come i rapporti personali       incentivi importanti finalizzati ad       esibire requisiti specifici, come la
siano fondamentali per il business        attirare le imprese straniere.            proprietà detenuta per almeno il
in questo mercato, così come nel          I principali sono la possibilità per      51% da soggetti residenti nei Paesi
resto del mondo arabo.                    il soggetto straniero di detenere il      del Gulf Cooperation Council.
Una presenza fissa con partner locali     100% della proprietà; l’assenza di        Da evidenziare, infine, il fatto che
di fiducia è quindi consigliabile.        tasse sul reddito personale o sulle       una licenza concessa per una
Come in altri Paesi arabi, è inoltre      plusvalenze; nessuna tassa sulle          zona franca permette di operare
importante tenere a mente alcuni          operazioni societarie per un minimo       liberamente all’interno di essa e
accorgimenti relativi alle leggi          di 15 anni (variabili a seconda della     all’esterno degli Emirati Arabi, ma
che regolano la risoluzione delle         Free Zone); l’esenzione dai dazi          per operazioni nel mercato interno
controversie contrattuali.                di esportazione e importazione;           degli EAU è invece necessaria una
                                          la possibilità di trasferire,             licenza specifica.
/ Le opportunità delle                    completamente e senza alcuna
  Free Zone                               formalità, profitti e utili all’estero;
Le Free Zone sono concentrate             la libertà completa di assunzione
nei due emirati più grandi di Abu         del personale, che può essere
Dhabi e Dubai, spiega ancora il           interamente straniero.
paper dell’ISPI. Possono essere           Per operare in una Free Zone è

                                                                                                   Cofamagazine 19
«Per l’Italia occasioni d’oro
negli Emirati»
Ferdinando Fiore (direttore sede ICE di Dubai): con l’Expo del 2020 si aprono grandi
possibilità di business nel Paese mediorientale, già primo mercato di sbocco per il made
in Italy nel mondo arabo

«I
           nostri      imprenditori
           trovano negli Emirati
           un ambiente dinamico
           e sicuro, dove si può
contare su leggi liberali che facilitano
gli investimenti, su infrastrutture
e servizi all’avanguardia e su
un’elevata qualità di vita. Spesso
però non sono consapevoli della
concorrenza agguerrita da parte
di competitor internazionali di
alto livello». Così Ferdinando
Fiore, direttore della sede ICE di
Dubai, sintetizza l’approccio delle
imprese italiane verso gli Emirati
Arabi. Da oltre vent’anni all’Istituto
per il Commercio Estero, Fiore
ha passato buona parte della sua
vita professionale tra Dubai e
Amman, diventando un profondo
e appassionato conoscitore della
realtà mediorientale.

/ Perché gli Emirati Arabi                 Ferdinando Fiore,
  Uniti (EAU) sono considerati             Direttore sede ICE di Dubai
  così importanti per le nostre
  esportazioni?
Gli Emirati sono una realtà                dall’area MENA (Middle East &         sono da tempo in crescita e le
moderna, avanzata e dinamica. Uno          North Africa) al sub continente       nostre esportazioni sono arrivate
Stato che è oggi uno dei principali        asiatico. Le aziende italiane hanno   a superare la cifra record di 5,5
hub finanziari al mondo e uno dei          finora dimostrato di saper cogliere   miliardi di euro nel 2012. Un trend
maggiori snodi commerciali del             al meglio le opportunità offerte      positivo che si è confermato nel
Golfo.                                     dal Paese: gli EAU rappresentano      2013, quando – nei primi 11 mesi
Un mercato decisivo per le nostre          infatti il primo mercato di sbocco    dell’anno – l’export italiano è
imprese, dunque, anche perché              per il made in Italy nell’intero      ulteriormente cresciuto: +1,6%
rappresenta una porta d’accesso            mondo arabo.                          rispetto allo stesso periodo del
ad una vasta parte del mondo:              Le relazioni commerciali bilaterali   2012.

20 Cofamagazine
Intervista

E ora che gli EAU si stanno             la necessità di appoggiarsi ad un         che oltre il 90% della popolazione
preparando ad ospitare l’Expo           partner locale che deve detenere          residente a Dubai è costituita da
2020, per le nostre imprese si          il 51% delle società. Nel frattempo       espatriati.
aprono nuove opportunità.               però sono state implementate in
Il Paese investirà fondi ingenti nel    tutto il Paese varie Zone Franche         / Qual è l’approccio delle
comparto delle infrastrutture e         (Free Zones), nelle quali l’impresa          aziende italiane verso questo
dei trasporti, nel settore ospitalità   straniera può detenere il 100%               Paese?
e immobiliare, nel campo della          della proprietà e usufruire di            I nostri imprenditori trovano
produzione e distribuzione di           numerose facilitazioni logistiche,        negli EAU un ambiente dinamico
energia e nell’offerta di servizi e     fiscali e doganali.                       e sicuro, dove si può contare su
prodotti sanitari.                      Va inoltre ricordato che negli            leggi liberali che facilitano gli
Ambiti in cui si aprono grandi          Emirati Arabi Uniti non è applicata       investimenti, su infrastrutture
possibilità di business per le          nessuna imposta diretta e nessuna         e servizi all’avanguardia e su
imprese italiane.                       ritenuta alla fonte sui redditi da        un’elevata qualità di vita.
                                        lavoro autonomo o dipendente,             Spesso però le aziende non sono
/ Qual è il modello economico e         percepiti sia dai residenti che dai       consapevoli delle difficoltà che pure
   commerciale degli EAU?               non residenti.                            questo Paese presenta, prima fra
Il grado di apertura del Paese          Infine, nel Paese i dazi doganali         tutte la concorrenza agguerrita da
evidenzia una spiccata propensione      per la maggior parte delle merci          parte di competitor internazionali
dell’economia emiratina a un            estere importate sono piuttosto           di alto livello, provenienti da ogni
regime di libero scambio.               bassi (5%) o addirittura pari a           parte del mondo.
Non sussistono difficoltà di            zero, come nel caso di generi             Questo è un mercato davvero
fondo per operare negli Emirati,        alimentari di consumo e prodotti          molto competitivo, dove per
sia in caso di presenza stabile in      farmaceutici.                             raggiungere il successo occorre
loco, sia in caso di collaborazioni                                               puntare sull’eccellenza del
temporanee.                             / Quali sono le differenze                made in Italy, garantendo nel
Per quanto riguarda la possibilità         più evidenti tra emiratini e           contempo agli interlocutori locali
d’accesso al mercato, l’attuale            italiani?                              massima serietà ed affidabilità. Gli
normativa sulla costituzione nel        Per quanto abbiano adottato               imprenditori che vogliano investire
Paese di attività straniere prevede     modelli e stili di vita vicini a quelli   negli EAU possono tuttavia
l’obbligo di avvalersi di un partner    occidentali, gli Emirati rimangono        contare sull’appoggio e sul know
emiratino con la formula del 49-        un Paese di cultura araba e di            how dell’ICE, che opera in questo
51% della proprietà in favore           religione islamica. È dunque              Paese dal 1988.
del partner locale. Da tempo è          opportuno che i comportamenti             Da 26 anni siamo al fianco
stato avviato un riesame di tale        siano sempre rispettosi dei valori        delle aziende italiane: offrendo
normativa.                              locali, nella vita sociale cosí come      assistenza       e   informazioni,
                                        nei rapporti d’affari.                    fornendo servizi personalizzati
/ Quali sono gli ostacoli e le          Va anche detto che solo un                alle imprese e sviluppando un
   agevolazioni per chi investe         ottavo degli abitanti degli EAU           programma promozionale mirato.
   negli Emirati Arabi Uniti?           è rappresentato da cittadini              Per conoscere meglio la nostra
Gli elementi di principale difficoltà   emiratini. Ciò grazie alla crescente      attività, ma anche per avere un’idea
per chi investe nel Paese sono          immigrazione,         dovuta      alla    delle prospettive offerte da questo
due: la concorrenza agguerrita da       necessità di garantire un’adeguata        Paese, gli imprenditori interessati
parte delle imprese di altri Paesi      forza lavoro per l’attuazione             possono consultare il nostro sito
in tutti i settori e una legislazione   degli ambiziosi piani di sviluppo         internet: www.ice.gov.it.
commerciale ancora non al passo         nazionali.
con il grado di apertura e il           Questo rende la popolazione assai
dinamismo dell’economia locale.         variegata per le diverse nazionalità
La normativa locale continua infatti    di origine e fa degli Emirati
a prevedere delle limitazioni alla      Arabi Uniti una realtà davvero
possibilità di partecipazione delle     multiculturale e multietnica.
imprese straniere che intendono         Basti pensare che in questo Paese
avviare un’attività negli EAU, con      convivono ben 200 nazionalità e

                                                                                                Cofamagazine 21
Melinda, il tempo delle
mele diventa hi-tech
Nato 25 anni fa per certificare i prodotti delle valli di Non e di Sole, il consorzio trentino
oggi rappresenta un paradigma di eccellenza riconosciuto a livello internazionale. Nei
suoi stabilimenti adotta tecnologie d’avanguardia. E quasi un terzo della produzione
viene esportato in 50 Paesi, compresi quelli del Medio Oriente e del Sud Est asiatico

T
          recentocinquantamila             / LA STORIA                               marchio Melinda e il Consorzio di
          tonnellate di mele raccolte      Inizia nel 1989 quando 13 cooperative,    valorizzazione delle mele Val di Non.
          ogni anno, pari a circa il 15%   seguite dopo breve tempo da               È il primo passo del processo di
          della produzione nazionale,      altre quattro, rinunciano al proprio      formazione del Consorzio Melinda,
per un fatturato che nel 2013 ha           marchio mettendo in comune                che verrà costituito nel 1997. L’idea
sfiorato quota 283 milioni di euro.        know-how e passione per realizzare        di certificare l’origine delle mele
Nata 25 anni fa come consorzio di          un sogno: riunire sotto un unico          attraverso un marchio nasce alla
frutticoltori, Melinda è ormai diventata   marchio la produzione di mele delle       fine degli anni Ottanta per arginare
una case history internazionale per        valli di Non e di Sole. Per certificare   il fenomeno dei “falsi”, che portava
la potenza del marchio, la qualità dei     l’origine e la produzione delle mele,     sul mercato italiano una quantità
prodotti e l’innovazione tecnologica.      nel 1989 nascono ufficialmente il         tripla di mele “della Val di Non”

22 Cofamagazine
Case history

   Melinda, numeri da kolossal
   •   Un “giardino gigante” lungo 10 km e largo 6,6 km: è la superficie coltivata a melo del consorzio, pari
       a 6.600 ettari di meleti, cioè 66 milioni di metri quadrati.
   •   Una “collana” che fa tre volte il giro dell’Equatore: è quella che si otterrebbe mettendo in fila gli 1,75
       miliardi di mele raccolte ogni anno dal Consorzio. Si tratta di 350mila tonnellate di mele, tutte raccolte
       e confezionate a mano, ogni anno, da decenni.
   •   Una “ghirlanda” che unisce la Terra e la Luna: è quella dei fiori che in primavera sbocciano sui meli
       di Melinda. In tutto sono otto miliardi, più degli abitanti del nostro pianeta, che messi uno dietro l’altro
       coprirebbero una distanza di 300mila chilometri.

rispetto alla produzione reale.            e di Sole ed oltre il 70% di esse è         del raccolto da 350mila a 400mila
Nel 2003 la mela della Val di Non          rappresentato da mele della varietà         tonnellate / anno di mele a partire
diventa anche la prima mela Dop            Golden delicious.                           dal 2018.
(Denominazione d’Origine Protetta)         Grazie all’elevato grado di
d’Italia ed è ancora oggi l’unica.         centralizzazione, il consorzio è in         / TECNOLOGIA
Viene coltivata in un’area limitata,       grado di fornire alle persone che           Il piano industriale 2012–2018 di
collocata a un’altitudine compresa tra     scelgono una mela Melinda invece            Melinda prevede inoltre investimenti
350 e 900 metri e caratterizzata da        che una mela qualsiasi il più alto          per 100 milioni di euro destinati a
condizioni climatiche e pedologiche        standard di sicurezza alimentare ed         migliorare capacità di raccolta, alla
(cioè di composizione del suolo)           un gusto unico.                             realizzazione di un nuovo centro di
che la rendono una delle zone più          Tutte le scelte tecniche di carattere       selezione e confezionamento - che
vocate al mondo per la coltivazione        agronomico, le modalità di                  rappresenterà lo stato dell’arte della
della mela. Con il passare degli anni il   raccolta e di conservazione, gli            tecnologia applicata alla selezione
consorzio è poi diventato una vera e       standard di selezione, le norme             e al confezionamento delle mele -
propria realtà industriale, con 6 centri   di confezionamento e il lavoro              la cui inaugurazione è prevista per
di confezionamento e circa 1.200           dei dipendenti sono infatti gestiti         settembre 2014; al miglioramento
dipendenti, l’80% dei quali donne.         centralmente con questo obiettivo.          dei centri esistenti e alla realizzazione
                                           Ma gradualmente il consorzio si             di un impianto per lo stoccaggio
/ PRODUZIONE ED EXPORT                     sta allargando anche ai prodotti            delle mele in condizioni di Dynamic
«Lo scorso anno le esportazioni hanno      trasformati e confezionati: sia per il      Controlled Atmosphere che sarà
superato il 30% del totale delle nostre    cosiddetto “B2B”, per esempio con           realizzato interamente in ambiente
vendite», spiega Michele Odorizzi,         il concentrato per i succhi, sia per        ipogeo, all’interno di una montagna.
presidente del consorzio. «Ci eravamo      i consumatori finali, con la frutta         Tale soluzione - unica a livello mondiale
uniti per affrontare il mercato italiano   in pezzetti, la mousse, le barrette.        - oltre ad evitare l’occupazione di
e ora stiamo esportando in cinquanta       Il consorzio ha appena siglato una          terreno agricolo, consentirà un forte
Paesi tra Europa, Nord Africa, Emirati     partnership con le altre organizzazioni     risparmio sia di energia elettrica
Arabi, Egitto, Qatar e persino Sud Est     dei produttori dell’Alto Adige per          che di acqua. In maggio infine è
Asiatico. In Nord Europa operiamo in       lanciare nei supermercati un nuovo          prevista l’inaugurazione di un nuovo
partnership con le maggiori catene         marchio, Leni’s, per succhi e fresh-        stabilimento.
distributive, in altri Paesi invece ci     cut di mela.
rivolgiamo ai grossisti». Metà degli       Per il 2014 è previsto anche l’ingresso
abitanti delle valli del Noce lavorano     nel mercato delle ciliegie tardive, delle
con noi, aggiunge con orgoglio             fragole e dei “piccoli frutti” (lamponi,
Odorizzi, e gli oltre 280 milioni del      mirtilli, more e ribes) tutti ovviamente
nostro fatturato restano tutti sul         identificati dal marchio Melinda.
                                                                                           “Il Gruppo Melinda assicura i
territorio».                               Inoltre, i forti investimenti compiuti
                                                                                           suoi crediti commerciali grazie
                                           negli ultimi anni per il rinnovo dei            ai servizi proposti dall’Agenzia
/ PRODOTTI                                 frutteti dai 4000 soci agricoltori che          di Ravenna gestita dagli Agenti
Tutte le mele Melinda sono coltivate       costituiscono Consorzio Melinda                 Generali Mario Boccaccini e
esclusivamente nelle Valli di Non          fanno prevedere un incremento                   Luca Boccaccini.”

                                                                                                       Cofamagazine 23
Messico, ripresa tra luci
e ombre
Nel 2014 il PIL è destinato a fare un balzo, trainato dall’economia statunitense da
cui il Paese centramericano è da sempre dipendente. Ma sul tavolo restano molti
nodi da sciogliere

L
         uci e ombre sul Messico.    dell’economia messicana e             degli Stati Uniti e gli stretti legami
         La crescita economica del   l’evoluzione dell’interscambio con    economici tra i due Paesi, si prevede
         Paese centramericano,       l’Italia.                             un aumento delle rimesse degli
         ancora profondamente                                              emigrati che daranno una spinta ai
legata a quella statunitense         / La ripresa attesa nel 2014          consumi, in particolare del terziario
nonostante gli sforzi per cercare    Dopo aver rallentato bruscamente      (65%). L’aumento dell’attività
nuovi       sbocchi,     dovrebbe    nel 2013, l’economia beneficerà       industriale (30%), a sua volta,
accelerare nel 2014. Ma sul tavolo   di un rimbalzo della domanda.         farà accelerare gli investimenti.
restano i problemi di sempre:        L’edilizia (che rappresenta il 6%     Considerata la ripresa, le modeste
un’economia sommersa enorme,         del PIL) riprenderà quota grazie ai   tensioni inflazionistiche e la
grandi carenze infrastrutturali,     lavori di ricostruzione dopo i due    stretta monetaria statunitense,
mancanza di competitività, alti      cicloni del 2013 e a nuove opere      la Banca centrale ha chiarito
livelli di criminalità. Ma vediamo   infrastrutturali. Considerando        che non ha intenzione di
più in dettaglio le prospettive      l’accelerazione della crescita        tagliare ulteriormente il tasso

24 Cofamagazine
Micro-Macro

La carta d’identità del Messico

Popolazione                  118.226 milioni
PIL                          1.327 miliardi di dollari
Valutazione Rischio Paese    A4
Valutazione del contesto
                             A4
imprenditoriale

                                                                                   Punti di forza
di riferimento (3,5% a ottobre           / La dipendenza economica
2013). D’altra parte, il governo            dagli Stati Uniti                      • Mercato vasto
                                                                                     (118 milioni di abitanti)
e il Congresso sono d’accordo            Il 78% delle esportazioni finisce
nell’aumentare leggermente               negli Stati Uniti; a sua volta il 22%     • Membro del NAFTA, dell’OCSE,
il deficit per controbilanciare          di questa “fetta” è rappresentata           del G20 e della Pacific Alliance
l’impatto recessivo dell’aumento         da materie prime (di cui petrolio
                                                                                   • Beneficia di una linea di credito
della pressione fiscale.                 per il 16% , oro e argento per il 4%) .     del FMI fino al gennaio 2015
                                         La metà dell’export manifatturiero
/ Economia sommersa e conti              proviene dall’assemblaggio di             • Vicinanza geografica agli Stati
   pubblici                              componenti importati negli                  Uniti
Le entrate fiscali rappresentano         stabilimenti nel nord del Paese.          • Ampia base industriale
solo il 19% del PIL. Le riforme          L’industria automobilistica – che
per rendere il mercato del lavoro        rappresenta il 5% del PIL, il 15%         • Player mondiali nei settori del
                                                                                     cemento, della birra e della
più flessibile, adottate dopo che        della produzione industriale e il           telefonia
Enrique Peña Nieto ha assunto            20% dell’export - è un esempio
la presidenza nel dicembre               perfetto di questa dinamica.              • Basso debito estero
2012, incoraggiano le imprese            Seguono i prodotti alimentari
a “dichiarare” al Fisco i propri         (7% delle vendite), poi il settore
dipendenti pagandone i carichi di        delle apparecchiature elettriche
tassazione associati.                    ed elettroniche, in particolare
La posta in gioco è alta, poiché         gli apparecchi di telefonia e gli
                                                                                   Punti di debolezza
il sommerso colpisce il 40%              elettrodomestici.
dell’economia. Il disegno di legge       Il disavanzo dei servizi è pari           • Dipendenza dagli USA
di riforma fiscale prevede tra l’altro   all’1% del PIL, con un fatturato del      • Deboli entrate governative
una tassa del 10% su plusvalenze         turismo dagli Stati Uniti che copre         legate al petrolio
e dividendi nonché un aumento            solo la metà del trasporto e delle
                                                                                   • Carenze infrastrutturali:
dell’aliquota massima d’imposta          spese di assicurazione connesse
                                                                                     l’istruzione, la ricerca e la
dal 30 al 35%.                           con lo scambio di beni.                     giustizia
Ma i proventi legati a queste            Il disavanzo di reddito (2,3%) è
misure restano modesti: appena           sceso man mano che i rendimenti           • Enorme economia sommersa:
l’1% del PIL.                            e gli utili delle società messicane         un terzo delle attività e il 40%
                                                                                     dei lavoratori
La riforma del settore energetico,       all’estero aumentavano. Il deficit
in corso di adozione, dovrebbe           è quasi interamente compensato            • Scarso sviluppo e costo del
ridurre la dipendenza dal petrolio.      dai trasferimenti da parte di               credito
Dal 1938 l’intero settore energetico,    messicani residenti negli Stati           • Mancanza di competitività
dalla produzione alla distribuzione,     Uniti. Gli investimenti esteri, che
è stato nazionalizzato: il governo       sono il doppio degli investimenti         • Alti livelli di criminalità che
vuole ora coinvolgere società            messicani all’estero, coprono i lievi       prospera sugli alti livelli di
                                                                                     povertà e di disuguaglianza
private estere nello sviluppo del        disavanzi delle partite correnti e
settore.                                 delle riserve di carburante.

                                                                                                Cofamagazine 25
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