CONCERTO ISTITUZIONALE PER IL DECENNALE DEL TERREMOTO DELL'AQUILA - Istituzione Sinfonica Abruzzese
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organizzazione REGIONE ABRUZZO SOCIETÀ ITALIANA DI MUSICA DA CAMERA con il patrocinio di MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA REGIONE LAZIO PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA CULTURA PONTIFICIO ISTITUTO DI MUSICA SACRA CONFERENZA EPISCOPALE ABRUZZESE E MOLISANA VICARIATO DI ROMA DIOCESI DI ROMA ARCIDIOCESI DELL’AQUILA ROMA CITTA’ METROPOLITANA ROMA CAPITALE COMUNE DELL’AQUILA COMUNE DI TAGLIACOZZO ROMA PER IL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MEZZA ESTATE CONFEDERAZIONE PER LA MUSICA LIRICA E SINFONICA FEC - FONDO EDIFICI DI CULTO ACCADEMIA INTERNAZIONALE MAURIZIANA e con AMBASCIATA DI ESTONIA PRESSO IL QUIRINALE AMBASCIATA DELLA FEDERAZIONE RUSSA PRESSO LA SANTA SEDE AMBASCIATA DI LETTONIA PRESSO IL QUIRINALE AMBASCIATA DI POLONIA PRESSO LA SANTA SEDE AMBASCIATA DI SPAGNA PRESSO IL QUIRINALE AMBASCIATA DI AUSTRALIA PRESSO IL QUIRINALE CONCERTO ISTITUZIONALE partner musicali ISTITUZIONE SINFONICA ABRUZZESE PER IL DECENNALE INTERNATIONAL OPERA CHOIR DEL TERREMOTO DELL'AQUILA CORO DELL’OPERA DI PARMA partnership ENTE MORALE INTERNAZIONALE TABOR FONDAZIONE CULTURA E ARTE BANCA EUROMOBILIARE IANNINI COSTRUZIONI TADDEI SPA ANCE ABRUZZO FAZIOLI SANGRITANA SPA in collaborazione con TELEPACE - SKY 515 MAGNOLIA EVENTI LIFE AND PEOPLE GIACOMO IACOLENNA FASHION IN TOWN CANOVALANDIA ONLUS RENATO BALESTRA APICES GRUPPO OTIUM Regia di Giacomo IACOLENNA I concerti saranno trasmessi in Mondovisione da TELEPACE - SKY 515 Digitale Terrestre canale 73 - canale 214 Telepace HD
BEETHOVEN FANTASIA CORALE IN DO MINORE op. 80 MOZART REQUIEM IN RE MINORE K 626 ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE INTERNATIONAL OPERA CHOIR Giovanni MIRABILE Maestro del Coro ROMA SABATO 30 NOVEMBRE 2019 DONATA D’ANNUNZIO LOMBARDI Soprano BASILICA DI SANTA MARIA IN ARACOELI GIADA SANTORO Soprano ORE 21.00 ANNA MARIA CHIURI Mezzosoprano LUCIANO GANCI Tenore ALBERTO PETRICCA Tenore L'AQUILA DOMENICA 1 DICEMBRE 2019 ALBERTO GAZALE Basso CHIESA DI SAN SILVESTRO ORE 18.00 MICHELE CAMPANELLA Pianoforte JACOPO SIPARI DI PESCASSEROLI Direttore il Maestro Campanella suona un pianoforte FAZIOLI messo gentilmente a disposizione dall’omonima casa costruttrice
Sua Ecc.za Solvita Aboltina Umberto Donati Ambasciatore di Lettonia in Italia Direttore della Fondazione Italia – Giappone Fabrizia Aquilio Lorenzo Fioramonti Assessore al Turismo Comune dell’Aquila Ministro dell'Istruzione, dell'Università e Ricerca Sua Ecc.za Alexander Avdeev Sua Ecc.za Mons. Bruno Forte Ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese – Molisana Renato Balestra Silvano Fusco Direttore di Produzione di Festival Internazionale di Mezza Estate Sua Ecc.za Gianluigi Benedetti Ambasciatore d'Italia in Israele Vincenzo Giovagnorio Sindaco di Tagliacozzo Pierluigi Biondi Sindaco dell’Aquila Principessa Letizia Giovanelli Caproni di Taliedo Coordinatrice dei Centri di Assistenza del Sovrano Militare Ordine di Malta Padre Orazio Castorina Rettore Basilica di Santa Maria in Aracoeli Eduardo Grumelli Storico della Musica Mons. Franco Camaldo Prelato d'onore di Sua Santità Eliseo Iannini Amministratore Delegato della Iannini Costruzioni Antonio Centi Presidente Istituzione Sinfonica Abruzzese Guido Quintino Liris Assessore della Regione Abruzzo al Bilancio Federico Cinquepalmi Dirigente dell’ufficio per l’internazionalizzazione Sua Ecc.za Janusz Kotansky della formazione superiore e capo delegazione al BFUG Ambasciatore di Polonia presso la Santa Sede Francesco d’Alfonso Sua Ecc.za Celia Kuningas-Saagpakk Ufficio per la Cultura e Università del Vicariato di Roma Ambasciatore di Estonia in Italia Pasquale di Nardo Marco Marsilio Presidente Sangritana spa Governatore della Regione Abruzzo Sua Em.za Rev.ma il Sig. Cardinale Angelo de Donatis Sua Em.za Rev.ma il Sig. Cardinale Renato Raffaele Martino Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma Cardinale Protodiacono Mons. Vincenzo de Gregorio Sua Ecc.za Augusto Massari Ecc.mo Preside Pontificio Istituto di Musica Sacra Ambasciatore d’Italia in Azerbaijan Valerio di Pasquale Fabrizio Mechi di Pontassieve Direttore di Produzione Concerti per il decennale Rettore dell’Accademia Internazionale Mauriziana
Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Molinari Sua Em.za Rev.ma il Sig. Cardinale Giovanni Battista Re Arcivescovo Metropolita Emerito di L’Aquila Sottodecano del Collegio Cardinalizio Federico Mollicone Sua Ecc.za Pasquale Salzano Onorevole Ambasciatore d’Italia in Qatar Sua Em.za Rev.ma il Sig. Cardinale Francesco Monterisi Giada Santoro Arciprete Emerito della Basilica di San Paolo Fuori le Mura Direttore Relazioni Internazionali Gran Priore dell’Accademia Internazionale Mauriziana Don Claudio Savio Chiara Nanni Direttore di Telepace Assessore alla Cultura Comune di Tagliacozzo Sua Grazia Judith Rose Seymour, duchessa di Somerset Nazario Pagano Senatore Sua Ecc.za Konstantine Surguladze Ambasciatore di Georgia presso la Repubblica Italiana Giorgio Paravano Segretario Generale Istituzione Sinfonica Abruzzese Danilo Taddei Amministratore delegato della Taddei Costruzioni S.r.l. Ettore Pellegrino Direttore Artistico Istituzione Sinfonica Abruzzese Daniela Traldi Presidente Confederazione per la Musica Lirico – Sinfonica Sua Ecc.za Yevhen Perelygin Ambasciatore di Ucraina presso la Repubblica Italiana Pietro Trifari Presidente Ente Morale Tabor International Sua Em.za Rev.ma Il Sig. Cardinale Giuseppe Petrocchi Arcivescovo Metropolita dell’Aquila Sua Ecc.za Umberto Vattani Presidente Fondazione Italia – Giappone Stefania Pezzopane Deputata della Repubblica Sua Ecc.za Mario Vattani Coordinatore della Farnesina per il settore Asia – Pacifico Michelangelo Procopio Banca Euromobiliare Alessandro Zerella Segretario Artistico Festival Internazionale di Mezza Estate Isabella Rauti Senatore Sua Em.za Rev.ma il Sig. Cardinale Gianfranco Ravasi Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura
A dieci anni dal terremoto dell’Aquila, ricordiamo stasera le vittime di Diceva Ludwig van Beethoven che “dove le parole non arrivano... la quella devastante catastrofe naturale, che ha causato 309 morti, circa musica parla” e io credo che questa consapevolezza sia il modo più 1600 feriti di cui 200 gravissimi ricoverati negli ospedali di Teramo, appropriato per riconoscere a questa iniziativa il valore che merita. Avezzano, Chieti, Pescara, Ancona, Roma, Rieti, Foligno e Terni, e Sono trascorsi dieci anni dal devastante terremoto dell’Aquila, un circa 65.000 sfollati, persone le cui ferite fisiche e morali forse non si evento che ha messo a dura prova gli aquilani e gli abruzzesi tutti. Da rimargineranno mai. Oltre agli edifici civili come la Prefettura, o quel 6 aprile, ai lutti, alle lacrime, alla distruzione, alle macerie, sono religiosi come la cupola della Chiesa delle Anime Sante, l’abside e seguite molte parole, forse troppe e i fatti – la ricostruzione – ha transetto del Duomo e della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, faticato e sta faticando a tenerne il passo. Scivolare nell’enfasi e nella come Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, desidero retorica è, temo, inevitabile. A volte è preferibile osservare un silenzio ricordare il crollo della Casa dello Studente, oltre al crollo del Diparti- che non segna distanza ma, al contrario, rispetto, vicinanza, raccogli- mento di Lettere e Storia e del Polo d’Ingegneria ed Economia dell’Uni- mento e preghiera. Il dolore è sordo, come il celebre compositore, versità dell’Aquila, senza contare i crolli ed i danni innumerevoli pianista e direttore d'orchestra tedesco. Il dolore è muto, per definizio- all’intero sistema scolastico dell’Abruzzo e delle aree limitrofe. 55 ne, anche quando è collettivo, anche quando abbraccia una collettivi- studenti sono morti in quel sisma, di cui 8 solamente nel crollo della tà intera, quando mobilità centinaia e centinaia di volontari, quando Casa dello Studente, ed il concerto di stasera deve servire da un lato sveglia le sopite coscienze di quest’epoca distratta. Il dolore è sordo, per non dimenticare, ma d’altro canto deve ergersi come monito per tuttavia, perché ascolta solo se stesso e muto perché non ci sono tutti noi, amministratoti e cittadini, perché in una terra meravigliosa e parole che possano rappresentarlo compiutamente. Lasciamo pertan- fragile come l’Italia, scuole, università, conservatori e accademie, to che sia la musica ad arrivare dove a noi non è concesso. Assumia- insieme alle residenze per gli studenti, siano sempre pensati per mo con noi stessi l’impegno a non lasciare nulla di intentato affinché le salvaguardare in sicurezza il bene più prezioso che l’Italia custodisce, città riconquistino serenità e normalità, senza dimenticare. Lo dobbia- ovvero ricchezza incalcolabile delle vite delle nostre studentesse e dei mo in primis a chi non c’è più. nostri studenti, vero ed insostituibile patrimonio dell’umanità. Marco Marsilio Governatore della Regione Abruzzo Lorenzo Fioramonti Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Carissimi, con grande gioia mi unisco spiritualmente ai due momenti di preghiera in musica, lodevolmente organizzati per commemorare il decennale del terremoto dell’Aquila, che seminò tanto dolore e distruzione: il suo ricordo indelebile è ancora vivo nel nostro paese. Desidero accompagnare questo Ogni territorio ha la sua vocazione e la sua sacralità. momento orante con un versetto tratto dal Salmo 96: “Cantate al Signore un Per la città dell’Aquila e per l’Abruzzo tutto, da dieci anni a questa parte, la canto nuovo, cantate al Signore, genti di tutta la terra.” A dieci anni dal sacralità ha un ruolo importante, quello di guida in questo processo di disastroso sisma vogliamo innalzare di nuovo e ancora una volta al Signore il metamorfosi! Sono trascorsi dieci anni dal terribile terremoto del 2009, ma Requiem per i fratelli e le sorelle che hanno perso tragicamente la vita nel nelle nostre menti e nei nostri cuori il ricordo di quella notte è ancora vivo, sisma. Vogliamo farne un canto nuovo: riproponendo le musiche del grande talmente vivo che non passa giorno in cui, chiunque abbia vissuto quell’esperi- maestro Mozart, riascoltando quell’antica preghiera, essa diventerà, nell’oggi enza, non rivolga un pensiero o una preghiera al Cielo per scongiurare un altro della storia personale di ciascuno, un canto nuovo, supplica orante che tutti evento simile. In qualità di rappresentante della Regione Abruzzo, sono insieme innalziamo al Signore. La comunità dei fedeli che durante la preghie- orgoglioso di sostenere e promuovere la quarta edizione del Festival “Sacrum” ra in musica riascolterà quel testo così carico di storia e di significato lo farà che, proprio con una preghiera in musica, si avvicina al cuore di tutti i nostri suo, appropriandosene e lo trasformerà nella sua preghiera. I partecipanti cittadini. Il Festival, in questa edizione 2019, attraverso capolavori della Musica all’iniziativa ricorderanno certamente coloro che hanno concluso tragicamen- Mondiale, racconta il dramma del terremoto dell’Aquila portandoci a riflettere te l’itinerario della vita, ma contemporaneamente prenderanno rinnovata su un parallelismo con la vita di Gesù, le sofferenze della Passione, la strazian- coscienza di essere chiamati a rispondere alla loro vocazione; pregando te quiete della Morte, per poi giungere alla miracolosa Resurrezione, concetto ricorderanno tutto ciò che quelle terre hanno sperimentato: dolore e sofferen- che per noi equivale a quello di Rinascita. Rinascita spirituale e materiale non za, ma anche vicinanza, solidarietà, affetto, amicizia, comunione di preghie- solo del nostro territorio, ma una rinascita da condividere con tutto il mondo. ra. La musica ha il potere di toccare le corde più intime del cuore dell’uomo; Per questo si sceglie la musica, perché la sua forza è quella di parlare una è capace di raccontare ciò che le parole non riescono a esprimere. É come lingua universale accessibile a tutti, divenendo quindi un perfetto strumento di un filo di seta teso tra la terra e il cielo, per unire il finito con l’Infinito, la comunicazione in grado di portare messaggi di speranza e di umanità. Con creatura con il suo Creatore e le creature tra loro. Così, innalzando le nostre una punta di orgoglio in più, voglio rivolgere i miei particolari apprezzamenti voci verso l’alto in un atteggiamento orante e laudativo ancora una volta all’Orchestra Sinfonica Abruzzese, perla musicale del territorio abruzzese e diventeremo inno vivente, che nell’oggi della storia implora da Dio misericor- parte attiva di questo maestoso progetto. dia e benedizione. La musica infatti fa delle singole voci un coro che all’uniso- no racchiude i carismi, i talenti, i doni di ciascuno per orientarci ad unum e favorire un percorso di vera e autentica comunione. Benedico di cuore ciascuno di voi. Guido Quintino Liris Assessore della Regione Abruzzo alle aree interne e al cratere Angelo Card. De Donatis Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma
Può la musica essere un linguaggio del “sacro”, capace cioè di porsi come via verso il Mistero divino e porta del suo comunicarsi? Per rispondere a Pensando alla musica…. questa domanda occorre osservare come la musica stabilisca fra il composi- La Sacra Scrittura ci parla in molte sue pagine della forza della musica. tore, l’esecutore e il fruitore una sorta di canale comunicativo, aperto su Pensando alla musica mi torna alla mente la storia di Davide, il pastorello che molteplici registri di significato. Così, essa può unire coloro che fruiscono suonava la cetra. E con quella musica riportava la serenità nel cuore infelice insieme dello stesso atto musicale, nel tempo o nello spazio, e farsi ponte fra e stravolto del re Saul. Ma quella musica non bastò a placare e curare la il cuore dell’ascoltatore e la totalità del reale fin nelle sue dimensioni più tristezza e le follie del primo re d’Israele. Pensando alla musica mi torna alla profonde, aperte al Mistero Santo che avvolge ogni cosa. Si comprende così mente l’assedio e la conquista di Gerico. La città cadde mentre suonavano le come la musica possa essere mediatrice di trascendenza: tale tende ad trombe dei sacerdoti. E così narra il Libro Sacro: «Il popolo lanciò il grido di essere la musica sacra, tanto quella “modale” degli antichi, quanto quella guerra e suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba e “armonica” dei moderni e, perfino, quella “atonale” delle sperimentazioni lanciò un grande grido di guerra, le mura della città crollarono su se stesse» novecentesche, particolarmente segnata dai silenzi e dalle interruzioni. (Gs. 6,20). Attraverso i secoli quanti suoni di tromba sono risuonati sulla terra Secondo tutte queste concezioni la musica parla ed evoca l’altrove e, per annunciare guerre, distruzioni e morte! Pensando alla musica mi torna schiudendo orizzonti, può suscitare il desiderio di Dio e l’invocazione a Lui: il alla mente il canto degli Angeli nella prima notte di Natale, davanti ai pastori campionario che ci offrono i Concerti Istituzionali per il decennale del abbagliati dalla luce e felicemente sconvolti dalla meraviglia. E gli Angeli terremoto de L’Aquila, curati dal maestro Jacopo Sipari, mi sembra annunciavano la nascita di Gesù e cantavano in coro: «Gloria a Dio nell’alto dimostrarlo… dei cieli e pace agli uomini che Egli ama». Pensando alla musica mi torna alla mente la festa di nozze di Cana di Galilea. Una festa piena di musica, canti, Bruno Mons. Forte balli. Una festa che non si interrompe bruscamente ma continua grazie alla Arcivescovo di Chieti - Vasto presenza di Gesù e di Maria sua Madre. Qualcuno ricordando quell’acqua Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese - Molisana cambiata in vino, forse si scandalizza ancora perché il Figlio di Dio iniziò i suoi miracoli in una festa di nozze. Ma anche così voleva ricordarci che Egli, con la sua incarnazione, era venuto a celebrare le nozze con tutta l’umanità, con ognuno di noi. Ecco, pensando alla musica, anche all’immortale musica di Wolfgang Amadeus Mozart, che ricorderà, con il linguaggio insuperabile della musica, la nostra tragedia e le nostre lacrime, io prego il Signore Il terremoto dell’Aquila è stata una tragedia per il popolo italiano che ha affinché i musicisti, i cantori e gli amanti della bella musica diventino quel scosso il mondo intero. Abbiamo ammirato il coraggio di uomini straordinari coro fatto di amore, di solidarietà, di armonia e di speranza che è il sogno di e mostrato solidarietà ai parenti delle vittime e a tutti gli italiani. A dieci anni tutta l’umanità. Anche il nostro sogno. da quel tragico evento, il mio augurio va a tutti coloro che ancora oggi sono impegnati nel progetto di ricostruzione a cui unisco un messaggio di speranza e incoraggiamento per tutti gli italiani che hanno perso i propri Giuseppe Mons. Molinari amici, familiari e le proprie case, affinchè possa giungere l’affetto del popolo Arcivescovo Emerito de L’Aquila lettone. Solvita Āboltiņa Ambasciatore di Lettonia in Italia
La memoria. È più dei ricordi che la compongono. È più della nostalgia per quanto ci è stato strappato nella manciata di qualche secondo. È più del dolore per l’irrimediabile mancanza delle Aver scelto di ricordare con la musica le vittime e la tragedia del terremoto persone che quella notte ha inghiotto. La memoria ci racconta di noi, delle dell’Aquila del 6 aprile 2009 significa aver scelto il miglior linguaggio possibi- nostre radici, di quello che siamo. Adesso. Per questo la memoria può le insieme per omaggiare chi non c’è più, per accompagnare il ricordo di chi salvarci. Perché non dimenticare ci dà la forza sovrumana per ricominciare ha perso tutto e per restituire speranza, attraverso un’emozione condivisa. Il tutto da capo. Quella notte, coperta di polvere, mentre mi muovevo incredula terremoto mette tutte e tutti di fronte alla forza distruttrice della natura, di tra le macerie della mia Città, dopo essere riuscita a mettere in salvo con mio fronte a un dolore acuto e profondo, da non lasciare spazio alle parole, di marito la mia anziana madre, mio figlio appena adolescente, ho pensato che fronte a sofferenze che riducono quasi fino a farlo sparire lo spazio per la fosse tutto finito, che quella distruzione avesse frantumato, definitivamente, il speranza. La musica ha la stessa forza: parla a tutte e tutti, ci tocca nel mio cuore, le mie ossa, le mie lacrime. Eppure, nonostante lo strazio incolma- profondo, ci unisce e ci cambia. La musica è un linguaggio universale bile per le trecentonove vittime, per l’intero nostro mondo irriconoscibile, noi, capace di mettere in relazione gli esseri umani, senza distinzioni di sesso, abitanti orfani della nostra Città, abbiamo dovuto elaborare insieme il nostro razza o nazionalità. La musica educa al bello, stimola la creatività, contribui- lutto collettivo e capire che ce l’avremmo fatta, ancora una volta, a ridare un sce alla crescita equilibrata della persona, aiuta la socialità e l’apprendime- volto alla nostra Città. Oggi, a dieci anni da quella tragedia, la memoria si nto. Può essere, la musica, uno strumento di comunità, di ricordo, facendo in apre al futuro: la nuova Città si presenta nel suo nuovo splendore e noi, tutti modo che un’emozione collettiva possa trasformarsi in esperienza condivisa, insieme, la celebriamo rendendo onore a chi non c’è più e dando futuro a in memoria comune, in sguardo rivolto nella stessa direzione. Ecco perché la coloro che riempiono le sue strade di nuove voci. Alle quali tramanderemo la musica parla, la musica racconta, la musica emozione, la musica ricorda, nostra memoria. La memoria è risonanza. come sono certa può testimoniare chi ha avuto la fortuna di assistere al concerto. La musica è una risposta al dolore, è un investimento sui giovani e Fabrizia Aquilio sul futuro. Ed è decisiva per le nostre ragazze e i nostri ragazzi come Assessore al Turismo, Rapporti Internazionali, occasione di divertimento, di riflessione, ma anche di apprendimento. La Promozione dell’immagine della Città del L’Aquila, Avvocatura musica – come l’esperienza artistica più in generale – deve essere una componente irrinunciabile dell’educazione di studentesse e studenti, sia quelli che decidono di seguire i percorsi specializzati (dai licei musicali all’alta formazione artistica e musicale), sia tutte e tutti gli altri. Negli scorsi anni abbiamo lavorato per questo, attraverso una delle deleghe alla Legge di riforma della scuola, che prevede che musica e danza, teatro e cinema, Gentili Signori, pittura, scultura, arti decorative e design, scrittura creativa entrino a pieno sono passati 10 anni da quella notte di aprile, da quella grande tragedia che diritto nel Piano dell’offerta formativa di tutte scuole. La musica, così, diventa ha colpito la città dell’Aquila quando una terribile scossa di terremoto oggetto di studio, ma anche una modalità didattica per trasferire competenze sconvolse la città, l’Abruzzo e tutto il centro Italia, distruggendo in pochi e conoscenze. Perché amare la musica è una cosa meravigliosa, conoscerla secondi e per sempre ricordi e affetti, portando via vite umane e le loro storie. lo è ancora di più. Grazie allora a chi ha organizzato il concerto, al Maestro A distanza di 10 anni abbiamo l’obbligo morale di ricordare il coraggio, la Sipari, ai musicisti che si sono esibiti, a chi ha partecipato a questo momento dignità, la solidarietà, l’aiuto e il sostegno, che hanno caratterizzato gli di umanità, di rispetto, di passione, di ricordo e di costruzione del futuro. avvenimenti di quei giorni. La Federazione Russa, come tutti gli altri paesi, è stata scossa dalla tragedia dell’Aquila e continuerà sempre a rimpiangere le Valeria Fedeli vittime, fornendo come dal primo giorno tutto il necessario aiuto e sostegno. Senatrice – già Ministro dell’Istruzione e Vice Presidente del Senato della Repubblica Alexander Avdeev Ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede
La Città di Tagliacozzo è aquilana nel senso che ha avuto da sempre, storicamente, un legame di particolare affetto e sintonia con il Capoluogo abruzzese. La notte di quel terribile 6 aprile 2009 il cuore dei Tagliacozzesi tremò con L’Aquila e l’impeto fu irrefrenabilmente quello dei “figli” che si slanciano ad abbracciare e sostenere la “madre“ che si accascia. I 309 Fratelli e Sorelle che hanno perduto la loro vita nel tragico sussulto della terra “Platone diceva che la musica è per l’anima quello che la ginnastica è per il sono stati il seme di una più forte “corrispondenza di amorosi sensi”, non solo corpo. La scienza stessa, ha ormai dimostrato il suo potere taumaturgico. tra Tagliacozzo e L’Aquila, ma tra tutte le realtà d’Abruzzo e la nobile austera Non a caso, nell’antica Grecia, Apollo era la divinità della musica e della Città dominata dal Gran Sasso d’Italia. Jacopo Sipari di Pescasseroli, insigne medicina. Il dolore del terremoto, è un dolore dell’anima. È il dolore della maestro e musicista, figlio d’Abruzzo, che illustra con il suo carisma artistico perdita. Non esiste cura, ma esiste conforto. Gesti concreti, opere, ricostru- la nostra Terra e la nostra Provincia nel mondo, è l’ideatore e l’ispiratore di zione. Ma anche presenza. E il caldo abbraccio della musica.” questo importante evento che è SACRUM: una preghiera in musica per le vittime del terremoto del 6 aprile 2009. Grazie alla Musica dunque che Nazario Pagano sublima la presenza di chi non è più tra di noi e ne attualizza la memoria; Senatore della Repubblica grazie alla Musica che lenisce il dolore delle ferite ancora vive da quella terribile notte di dieci anni fa; grazie alla Musica che consola e placa gli animi e dona nuova forza per ricostruire il futuro. L’Orchestra Sinfonica Abruzzese non ha mai interrotto la propria attività Vincenzo Giovagnorio musicale, neanche all’indomani del sisma che nel 2009 ha distrutto L’Aquila, Sindaco della Città di Tagliacozzo la città in cui la nostra Istituzione ha sede. Sentiamo da allora, con maggiore forza rispetto a prima, la responsabilità di portare avanti il nostro ruolo di ente a servizio del territorio regionale e dei suoi cittadini. Per questo motivo, mettendo da parte dolore e preoccupazioni, abbiamo calcato, già dalle Illustri ospiti, cari amici, settimane immediatamente successive al 6 aprile, i palcoscenici di tutto Sono passati 10 anni dall’orribile sisma, ma neanche la corsa degli anni può l’Abruzzo e, quali suoi ambasciatori, di tutto il Paese per contribuire, anche cancellare il dolore per le vittime di quella calamità. Tuttavia è possibile con la nostra musica, alla ricostruzione della comunità, della vita sociale e rimediare alle distruzioni causate al patrimonio artistico e fare qualcosa per culturale dei nostri territori e per celebrare, con la nostra opera la solidarietà gli aquilani che continuano la loro vita in questa città. Per l’Estonia è stato un che ha animato quei mesi. Per questi motivi, insieme a un cast di voci privilegio contribuire in qualche modo alla ricostruzione di questa splendida d'eccezione dirette da Jacopo Sipari di Pescasseroli e con la straordinaria città. Vorrei condividere con voi la riflessione di un compositore estone di partecipazione del M° Campanella che tante volte ha lavorato con la nostra fama mondiale, maestro Arvo Pärt, che ha detto: “Sarebbe di aiuto, se Orchestra, con orgoglio partecipiamo oggi a questo concerto nella splendida fossimo capaci di sentire e percepire, che tuo figlio è anche mio figlio. Basilica di Santa Maria di Aracoeli, dedicato alle vittime del sisma di cui Ovvero: siamo fratelli e sorelle, e cosi dovremmo essere parenti. È anche ricorre il decimo anniversario, alla presenza di illustri ospiti che rappresenta- possibile che lo siamo, dobbiamo solo cercare più lontano per trovare quelle no i Paesi che hanno accettato la sfida di concorrere alla grande opera della radici. Una volta raggiunta tale cognizione, saremo tutt´uno, perché il mondo ricostruzione. A tutti voi, la nostra musica valga come un ringraziamento non è che un solo organismo. Se una sola persona soffre, soffre tutto il sentito e a chi non c'è più come un pensiero carico d'amore. mondo. Adamo è il padre di tutti noi, guardando da lontano, vediamo più chiaramente, che ci troviamo tutti sulla stessa barca.” È importante tenerlo a Ettore Pellegrino mente oggi, considerando tutto ciò che sta succedendo nel mondo… Siamo Direttore Artistico Istituzione Sinfonica Abruzzese felici di avere amici e non c'è niente di più naturale per noi che sostenere i nostri amici in un momento difficile. Celia Kuningas-Saagpakk Ambasciatore di Estonia in Italia
“Non riesce più a stordirci l’urlo dell’orco, quell’urlo orrendo che il 6 aprile muoveva case e distruggeva vite. Dopo 10 anni quel rumore osceno, lo abbiamo mano a mano sconfitto. Ed è la musica che vince quel rumore. La musica ha aiutato, in questi 10 anni, ogni istante della nostra impegnativa ricostruzione. Ricostruire case, chiese, scuole, ricostruire vite, anime, Onorati Ospiti, relazioni sociali, ricostruire comunità. Avremmo potuto farlo senza la musica? Tutti noi abbiamo fermi i nostri pensieri a quell’evento catastrofico vissuto con No, mai e poi mai ce l’avremmo fatta. Siamo qui, anche perché abbiamo incredibile vicinanza anche da noi a Roma. Oggi, tuttavia, non vorrei resistito, alla distruzione con l’energia della musica. Ringrazio il maestro soffermarmi sulla tragedia indimenticabile del terremoto, quanto sul Jacopo Sipari che mai ha smesso di suonare e far suonare e sognare. Con fondamentale senso e pensiero di rinascita che deve continuamente questi straordinari 4 concerti dedicati al decennale, si prosegue un cammino accompagnare la nostra mente e il nostro cuore. Agli studenti che sono musicale che mette insieme il dolore per quanto accaduto, il lutto per chi non tronati a vivere nella città, alle attività che hanno con forza e coraggio ripreso c’è più, la speranza di una vita nuova costruita con la tenacia della ricostru- il loro incessante lavoro, a tutti coloro che ogni giorno vivono nella speranza zione. A suonare anche i giovani del Conservatorio Nicola Sala di Benevento di far tornare L’Aquila la straordinaria città di vita che era. Questo momento uniti alle voci del Coro del Teatro Regio di Parma. La bellezza della Basilica non è altro che questo: un forte ringraziamento per coloro che continuano ad di Santa Maria in Ara Coeli e la magia della Basilica di San Silvestro, riconqui- avere fiducia nella loro città. Il concerto di Jacopo Sipari sarà, come sempre, stata a nuova vita. San Silvestro, colpita a morte, è tornata la nostra casa ed un evento stupendo e commovente e noi lo ascolteremo con il cuore gonfio accoglie la musica del ricordo di quei perduti 309 angeli. Grazie al Maestro di gioia nella ferma convinzione che dove c’è buio presto si manifesterà la Jacopo Sipari, magnifico musicista e direttore, che oggi ci riporta qui nella luce. E’ per me un onore e un piacere unirmi a tutti Voi in questo momento musica, nell’arte, nella vita. così significativo per tutti. Stefania Pezzopane Judith Rose Seymour, duchessa di Somerset Deputata della Repubblica Ricordo perfettamente quella notte, io ero tra quelli che non c'erano. Ricordo che per qualche strano motivo mi sono svegliata di soprassalto alle tre e mezza e ho acceso la tv. Pochi minuti e mi sono resa conto che la mia città, Non si può cancellare la memoria dei drammatici eventi che colpirono nel la vita che stavo vivendo era stata completamente stravolta. Ero a Venezia 2009 l’Abruzzo e le regioni dell'Italia centrale, strappando alle famiglie tante per una produzione del Messiah di Haendel, lo vedrò sempre come un persone, uomini e donne che persero la propria vita. A dieci anni di distanza segno. La musica mi ha salvato la vita fisicamente e ha preservato la mia avvertiamo il dolore dei sopravvissuti, di chi perse tutto ed ebbe il coraggio voglia di vivere nei difficili anni che sono seguiti. Per questo sono stata di rimettersi in piedi con sacrificio e dignità. Non va dimenticata la solidarietà immensamente grata quando il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli mi ha scaturita dalla tragedia, né l’intervento immediato delle Istituzioni, la genero- coinvolto in questo festival: perché la musica è lo strumento più potente che sità degli italiani e i tanti gesti di sostegno dei Paesi amici che non hanno fatto conosco per onorare la vita, la pace e il dialogo tra le persone quale che sia mancare vicinanza e aiuti concreti, a testimonianza dei più alti valori morali di la loro storia e il loro cammino. fratellanza e umanità. Tenere vivo il ricordo con compostezza e semplicità, anche attraverso la musica, è atto umano dovuto per lenire le ferite profonde Giada Santoro di un intero Paese - l'Italia - che continua a far sentire il proprio affetto alle Organizzatrice di Sacrum Festival popolazioni coinvolte. Pasquale Salzano Ambasciatore d’Italia in Qatar
Il terremoto è una catastrofe annunciata e non creduta, un senso di colpa collettivo che non trova redenzione! Si creano campi di accoglienza , si mettono in sicurezza e si comincia a restaurare i Monumenti ma come aiutare le Persone a superare il Lutto. Far ripartire la vita sociale allestendo asili e ludoteche. La Musica riunisce nell' ascolto, entra nel profondo del cuore e come nella Preghiera avvicina tutti a Dio. Come sempre avviene, anche quest’anno la Confederazione per la Musica Lirico – Sinfonica sostiene Pochi secondi per distruggere vite, affetti, speranze e ricordi... Tutta una vita l’evento internazionale SACRUM – UNA PREGHIERA IN MUSICA PER LA da “vivere” per non dimenticare... Ho vissuto in prima persona il sisma che PACE UNIVERSALE. Una edizione importante, una edizione che ricorda la colpì la Campania nel lontano novembre 1980...ero poco più che un ragazzo. tragedia del terremoto per la quale tanto ci sarebbe da dire, troppo da mentre scrivo è come se il tempo sotto alcuni aspetti si fosse fermato lì ... ricordare. Che questo concerto sia un momento di testimonianza, di forza, di ”Qualcosa” che fai ancora fatica a rimuovere e ad elaborare .. tanti amici coraggio. Sono felice di vedere la partecipazione straordinaria di una scomparsi, in un attimo .. Rimasti intrappolati sotto le macerie. Dopo 39 lunghi orchestra di assoluto prestigio come quella dell’Istituzione Sinfonica anni ti rendi ancora conto che una parte di te è ancora lì, sospesa, irrisolta .. Abruzzese che tanto ha dato e continua a dare per la promozione della città un incubo che riaffiora come una mannaia ogni qualvolta che senti solo dell’Aquila e della Regione Abruzzo in Italia e nel mondo. Sono particolar- parlare di terremoto... Due giorni dopo il sisma del 6 aprile 2009 che devastò mente lieta di vedere presente la giovane Orchestra Sinfonica del Conserva- l’aquila ero con i miei amici a distribuire generi di primo soccorso tra la torio di Benevento, ricca di giovani, la speranza del nostro futuro di cultura. A gente... Porterò sempre con me la scena di un vecchietto sorretto da un loro va il mio più profondo ringraziamento e augurio perché portino sempre bastone che si aggirava frastornato tra le macerie ripetendo in maniera avanti i valori nei quali hanno scelto di riconoscersi. In questo periodo storico ossessiva e costante mamma... Mamma!!! Mi fermo qui... Desidero esprimere l'opera sta vivendo un momento felice come indica l'incremento di giovani il mio personale ringraziamento al direttore Jacopo Sipari per l’invito a questo che si interessano a questa arte musicale e a tutto quello che le sta intorno. Il solenne evento commemorativo, con una “nota” particolare ai professori ruolo della Confederazione Italiana per la Musica Lirico Sinfonica è quello di d’orchestra della sinfonica abruzzese.. Questa sera, sono certo, suoneranno diffondere la Cultura Musicale promovendo iniziative a livello Nazionale e con la professionalità e la passione che da sempre li contraddistingue ma Internazionale. Il nostro paese è ritenuto in tutto il mondo patria della Musica con il cuore e lo sguardo rivolti al cielo...lì dove riposano in pace i loro cari e e la Confederazione è divenuta una realtà importante anche per la promozio- tutte le vittime di quella immane tragedia. ne Sociale che cerca di rendere possibile la fruizione degli Spettacoli anche da parte di appassionati meno abbienti. Che la musica sia davvero veicolo di Pietro Trifari comunicazione universale, per tutto, per tutti. Presidente Ente Morale Tabor International Daniela Traldi Presidente Confederazione per la Musica Lirico – Sinfonica Roma per il Teatro dell’Opera di Roma
FANTASIA CORALE IN DO MINORE op. 80 Lo stesso Beethoven si esibì per la prima della sua Fantasia corale esegue in un secondo momento per esigenze editoriali. Segue un op. 80 per pianoforte, coro e orchestra il 22 dicembre 1808 presso il Allegro in cui il pianoforte instaura un dialogo con violoncelli e Theater an der Wien di Vienna, sotto la direzione del maestro Ignaz contrabbassi. Con suono estremamente fermo dei fiati, in questo von Seyfried. Si possono rammentare i temi schilleriani della fratellan- caso corni e oboi, viene introdotto il tema principale Meno Allegro. Da za che lo stesso Kuffner (autore del testo di questa composizione) questo momento il pianoforte si unisce ad un gioioso colloquio con aveva affrontato. In un clima di stravolgimento culturale fomentato tutti gli elementi orchestrali, in particolar modo i legni emergono dall'imperialismo napoleonico sostenuto dallo stesso Beethoven grazie alle diverse variazioni. In questo modo si andranno a delineare inizialmente, il quale aveva dedicato al "corso minuto" la terza delle timidamente i caratteri del futuro Beethoven, che sperimentando su sue sinfonie, ci si preparava, pur conservando caratteri appartenenti una base consolidata si apre a nuovi orizzonti. Non poteva mancare alla consuetudine, allo stravolgimento della convenzione, agli esordi una Marcia, che sulla tonalità di do maggiore introduce il coro festoso. di un sinfonismo di nuova matrice che vedrà la Nona sinfonia punto Il termine più appropriato è: inaspettato. Non ci si sorprenda infatti, se d'arrivo per il musicista di Bonn e punto di partenza per le generazioni negli anni che seguirono, Beethoven venne classificato come un di compositori futuri. Non mancarono sorprese dato il personaggio, pazzo privo d'udito, in una società non ancora pronta per il suo difatti l'Adagio iniziale venne interamente improvvisato durante la lungimirante avanguardismo. prima esecuzione per poi essere trascritto così come oggi lo si M° Eduardo Grumelli
MOZART REQUIEM IN RE MINORE K 626 Si tratta di una storia d'amore e d'inganno, lungi da una visione più iniziative per contrastare l'inganno inflittogli.Tornando alla composi- fantasiosa e romantica che trova espressione nel capolavoro zione, i colori di questa musica agiscono nell'oscurità discostandosi Amadeus del regista Forman. Di vero c'è solo la natura misteriosa del totalmente rispetto alla produzione precedente, anche religiosa, dato committente, segreto svelato solo dopo la morte del genio grazie a che erano passati dieci anni dall'ultima messa che compose per diversi carteggi ereditati dalla vedova. Mozart non terminò mai la l'imperatore Giuseppe II. Va sottolineata l'esigenza di una ricerca partitura per via di altri impegni e realizzò esclusivamente Introitus, spirituale e la magnetica passione nei confronti dell'occulto, che Kyrie e parte del Dies irae, lasciando però appunti fino all'Hostias con spinsero Mozart ad affrontare un nuovo percorso che gli conferisse i quali poter sviluppare le parti successive. Il giovane musicista un ruolo all'interno di una società in cui l'illuminismo era all'apice della accettò la conveniente proposta del Conte Franz von Walsegg zu sua divulgazione. Questa visione si concretizzò con l'avvicinamento Stuppach, aspirante compositore, che in cambio di ingenti quantità di alla massoneria, portatrice di ideali di fratellanza e uguaglianza denaro avrebbe ottenuto un Requiem per commemorare la morte indirizzati verso una laica visione umana e profonda in nome della dell'amata moglie avvenuta il 14 febbraio del 1791. Fin qui niente di civiltà. Da queste scelte potremmo intravedere anche una disperata male, se non venisse considerato il fatto che il nobile era intenzionato richiesta d'approvazione e intimità, che un padre più interessato agli ad attribuirsi la genesi di quella che può essere classificata una delle affari e al denaro mai si preoccupò di dimostrare all' enfant prodige. opere più conosciute della storia della musica. Ovviamente, anche Nel Requiem aeternam iniziale vi è un carattere solenne costante sino questa clausola rientrava negli accordi, motivo per il quale il vivace alla fine. Rilevante è il contrasto tra coro e solisti. Gli ultimi emergono Mozart mantenne la bocca cucita, anche in rispetto del dolore che era nel bel mezzo della composizione quasi ad affermare la loro singolari- riuscito a scorgere negli occhi del notabile per via della perdita tà, come se Mozart volesse spostare l'attenzione sul particolare subita. Le condizioni fisiche di Amadeus peggiorarono repentinamen- concentrandosi sull'individualità. È presente un fugato finale che te e il calamaio rimase inutilizzato sulla scrivania insieme ai fogli anticipa quello del Kirye, sinonimo di un disegno complesso che pentagrammati che Constanze si affrettò a recuperare affidandoli ad l'uomo non può in nessun modo indagare. Avviene la stessa cosa nel un amico di famiglia (Franz Xaver Süssmayr), il quale completò il tutto Lux aeterna. A testimonianza della grande capacità espressiva, si riconsegnandolo nelle mani della vedova che non esitò, avendo pensi al Confutatis, dove gli archi danno immagine della dannazione fiutato l'affare e sul lastrico dopo il lutto improvviso, di riscuotere la infernale e della ripetitività con la quale si va ad espiare il peccato, cifra del conte, affermando che il marito, nonostante la malattia e sul precipitando in una bolgia Dantesca dove la sofferenza non ha mai letto di morte, si era prodigato per concludere il lavoro. Utilizzato per fine. Un quadro completo delle emozioni che lascia spazio anche alla commemorare le più importanti personalità sino ai giorni nostri, riflessione e al desiderio di salvezza. Si pensi al Recordare, al questo Requiem assicurò fama e successo al noto salisburghese. Lacrimosa o nell'inizio dell'Hostias. Il Tuba Mirum con la dolcezza del Dobbiamo sempre ricordarci, che sfortunatamente per lui, la sua trombone esprime lo stupore della resurrezione e del prodigio. musica ebbe maggior notorietà principalmente dopo la sua morte. Ma Nonostante la travagliata vicenda, questo Requiem conserva tutti i l'inganno sull'attribuzione come venne risolto? La giovane Constanze caratteri di un'opera unitaria grazie ai frammenti e alle indicazioni che anticipò l'esecuzione della partitura in suo possesso prima che lo il compositore lasciò ai postumi. Certo è che Süssmayr seppe facesse il conte e a pagamento avvenuto, non lasciando nessuna interpretare il volere del suo maestro con la consapevolezza che mai speranza all'inconsolabile vedovo, il quale rinunciò ad intraprendere nessuno avrebbe potuto eguagliarlo. M° Eduardo Grumelli
L’Orchestra Sinfonica Abruzzese, promanazione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, è una delle tredici Istituzioni Concertistico-Orchestrali Italiane riconosciute dallo Stato, ha al suo attivo oltre quarant’anni di attività. Capillar- mente presente su tutto il territorio regionale abruzzese, si è esibita per le più prestigiose istituzioni musicali italiane, come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e il Teatro alla Scala, e in numerose importanti sedi concertistiche di altre regioni (Milano, Roma, Brescia, Napoli, Vicenza, Trieste, Palermo, Catania, Messina, Reggio Calabria, Terni, Ascoli Piceno, Pordenone). È stata diretta da Carlo Zecchi, Gianluigi Gelmetti, Bruno Aprea, Piero Bellugi, Donato Renzetti, Nino Antonellini, Massimo De Bernart, Marco Zuccarini, Marcello Bufalini, Carlo Rizzari, Giampaolo Pretto, Roberto Molinelli, Pietro Borgonovo, Walter Attanasi e tanti altri. Riccardo Muti l’ha diretta in un importante concerto commemorativo tenutosi a pochi mesi dal sisma che ha colpito L’Aquila nel 2009. Si sono esibiti con l’Orchestra solisti come Vladimir Ashkenazy, Barbara Hendriks, Katia Ricciarelli, Milva, Renato Bruson, Placido Domingo, Carmela Remigio, Andrea Bocelli, Ivo Pogorelich,Salvatore Accardo, Uto Ughi, Milan Turcovic, Maurice André, Hermann Baumann, Danilo Rossi, Severino Gazzelloni, Enrico Rava, Rudolf Firkusny, Leonid Kogan, Paul Tortelier, Massimiliano Damerini, Michele Campanella, Bruno Canino, Maria Tipo, Jörg Demus, Mario Brunello, Nazzareno Carusi, Sylvano Bussotti, Boris Petruschansky, Roberto Prosseda, Pavel Berman, Benedetto Lupo, Luigi Piovano, Alessandro Carbonare, Francesca Dego, Miriam Prandi, Alessandro Deljavan, Gennaro Cardaropoli, Sandro Ivo Bartoli, Domenico Nordio, Alessio Allegrini e Rainer Honeck. L’Orchestra ha realizzato incisioni per numerose e importanti case discografiche (BMG Ariola, Amadeus-Paragon, Arts, Rugginenti, Sonzogno, Bongiovanni), registrazioni per la RAI - Radio Televisio- ne Italiana e numerose prime esecuzioni di compositori contemporanei. Fondata per iniziativa dell'Avv. Nino Carloni, che ne fu primo presidente, l’ISA dalla sua costituzione fino al 2010 è stata guidata nella direzione artistica dal M° Vittorio Antonellini al quale sono succeduti il M° Ettore Pellegrino (fino al 2015), la professoressa Luisa Prayer (fino al 2017) e dal 2018 di nuovo il M° Pellegrino.
GIOVANNI MIRABILE Maestro del Coro È nato a Messina. Diplomato in pianoforte e didattica, ha studiato direzione di coro e orchestra con Bruno Aprea, Fabrizio Barchi, Pier Paolo Scattolin, Giovanni Acciai, Filippo Maria Bressan, Jose Maria Sciutto. Maestro collabora- tore presso l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha realizzato concerti con L’ International Opera Choir, nasce nel 2014 da un'idea del M° Gea Garatti musicisti come Montserrat Caballet, Antonella Ruggiero, Franco Battiato e Ansini, con la collaborazione di Raffaella Baioni e grazie al sostegno della tanti altri. Da otto anni responsabile della formazione docenti per “Europa Fondazione Carla Fendi, con l’intento di formare e avviare alla professione InCanto”, tiene corsi nei teatri d’Italia, tra i quali il San Carlo di Napoli; ha giovani coristi. La stagione concertistica dello IOC si apre con l’evento Pacem diretto Aida e Turandot come sostituto del M° Germano Neri. Ha composto in Terris sotto la direzione dal M° Jacopo Sipari di Pescasseroli, con il quale brani per coro e orchestra, tra cui l'Inno dei borghi più belli d'Italia. Nel 2015 è continuano le collaborazioni per la rassegna Sacrum e per l'apertura del stato designato quale direttore del Coro Giovanile Siciliano, con il quale ha Festival Internazionale di mezza estate di Tagliacozzo, nella messa in scena rappresentato la sua terra d’origine presso EXPO e realizzato un CD. Già di opere sinfoniche quali la Messa da Requiem di G. Verdi, la IX Sinfonia di assistente del M° Gea Garatti Ansini, dal 2018 ha raccolto il suo testimone L.V. Beethoven e i Carmina Burana di C. Orff. Dal 2015 al 2018 partecipa succedendole come direttore del coro IOC, preparando il cine-concert “Il all'inaugurazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto con la Trilogia gladiatore”, e recentemente per Rai2 i cori della fiction “La Porta Rossa”. Per il Mozart-Da Ponte, la prima mondiale del Requiem – stringeranno nei pugni una M° Iacopo Sipari ha preparato con questo coro la IX Sinfonia di Beethoven e cometa (trasmesso in diretta RaiRadio3) e con l'opera inedita Minotauro, lo Stabat Mater di Rossini. entrambe composte da Silvia Colasanti, sotto la direzione di J. Conlon, M. Pascal e J. Webb. Prende parte a varie incisioni e partecipa all’allestimento di Tosca di G. Puccini (Teatro delle Palme a Napoli) e de Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini (Teatro Argentina di Roma e Teatro Vespasiano di Rieti). Nel 2018 subentra la direzione di Giovanni Mirabile, già Maestro del coro nelle tre serate evento organizzate dall' Orchestra Italiana del Cinema per la proiezione del film Il Gladiatore di R. Scott, nello splendido scenario del Colosseo e del Circo Massimo di Roma, sotto la direzione di J. Freer, con la partecipazione della cantante Lisa Gerrard e del premio Oscar Russel Crowe. Conclude l’anno con l’esecuzione dello Stabat Mater di G. Rossini per la rassegna Sacrum in occasione del 150°anniversario dalla morte del maestro pesarese, ed apre il 2019 con l’incisione della colonna sonora firmata Stefano Lentini per seconda stagione della fiction La Porta Rossa, in onda su Rai2 lo scorso febbraio. Sempre nel 2019, si esibisce in pieno centro a Roma in Musica Coeli, evento interamente autoprodotto dal coro incentrato sull’esecuzione di brani sacri e operistici nella suggestiva sede della Basilica di San Marco al Campidoglio, riscontrando un ampio successo fra il pubblico presente. In estate è a Tagliacozzo per l’apertura del Festival Internazionale di Mezza Estate con la IX Sinfonia di L.V. Beethoven, diretto dal M° Jacopo Sipari di Pescasseroli. Attualmente, l’International Opera Choir è impegnato nelle riprese della pellicola Cetto c’è con Antonio Albanese e nell’incisione di parte della colonna sonora del film. Prossimamente coinvolto in alcuni flash mob per la promozione del cine-concerto del terzo capitolo della saga di Harry Potter, questo inverno sarà all’Auditorium Parco della Musica di Roma insieme all’Orchestra Italiana del Cinema per le tre serate evento dedicate alla proiezione del film con musiche dal vivo, sotto la direzione del M° Timothy Henty.
DONATA D’ANNUNZIO LOMBARDI Soprano Premiata con il prestigioso Albo d'Oro Puccini, per le sue performances nei ruoli di Mimì (La Bohème), Magda (La Rondine), Liù (Turandot), Cio-Cio-San (Madama Butterfly), Suor Angelica (Suor Angelica), Donata D'Annunzio Lombardi è oggi riconosciuta come una delle principali interpreti pucciniane per le sue doti vocali e attoriali. Per la sua grande versatilità, tra i ruoli più importanti del suo repertorio, ricordiamo anche: Maria Stuarda (Maria Stuarda), Antonina (Belisario), Desdemona (Otello), Madama Cortese (Viaggio a Reims), Violetta (La Traviata), Micaela (Carmen), Adalgisa (Norma), Poppea (Incoronazione di Poppea di Monteverdi ) e Poppea ne l'Agrippina di Händel) Emmy in Der Vampyr (Marschner), Thérèse (Les mamelles de Tirésias) e La Demoiselle (La Demoiselle Elue di Debussy). Si è esibita nei più prestigiosi teatri in Italia e all'estero: Teatro alla Scala, Teatro Regio di Torino, Teatro Massimo di Palermo, Arena di Verona, Teatro Regio di Parma, Teatro Comunale di Firenze, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro dell’Opera Roma, Michigan Opera Theater di Detroit, Opernhaus di Zurigo, Théâtre des Champs Elysées, Teatro Royal di Versailles, Théâtre du Chatelet, Staatstheater di Stoccarda, Mann Auditorium di Tel Aviv. Tra i numerosi premi assegnati, ricordiamo il prestigioso Les Victoires de la Musique Classique, presso il Théâtre du Châtelet di Parigi, accanto a J-C. Malgoire, per la purezza della linea vocale nelle sue esecuzioni Mozartiane e per la Messa in si minore di Bach. Altri premi: vincitrice del Concorso "Mattia Battistini"; Premio della Critica "Domenico Danzuso", presso il Teatro Bellini di Catania; "Migliore cantante dell'anno 2012" Festival Donizetti, per le sue interpretazioni di Antonina nel Belisario e Maria Stuarda in Maria Stuarda di Donizetti. La vittoria, già ad inizio di carriera, del primo premio assoluto al Concorso Internazionale "Francesco Paolo Tosti", la elegge preziosa divulgatrice a livello internazionale del genere musicale da camera. Gli impegni recenti e futuri: Desdemona in Otello di Verdi e Suor Angelica al Teatro Carlo Felice di Genova; il suo debutto americano al Michigan Opera Theater di Detroit come Liù e Madama Butterfly; Adriana Lecouvreur; Aida con la regia di F. Zeffirelli; Liù con l'Arena di Verona alla Royal Opera House in Oman, Suzel ne L'Amico Fritz e Hanna Glawari ne La Vedova Allegra al Teatro Carlo Felice di Genova; Mimì (La Bohème) presso Astana Opera - Kazakistan; Contessa ne Le Nozze di Figaro presso il Teatro dell'Opera di Roma. Madama Butterfly al Caracalla di Roma, a Praga e Zagabria e presso il gran teatro G. Puccini di Torre del Lago dove ha cantato Magda ne La Rondine in occasione del centenario dell’Opera e Suor Angelica diretta da Jacopo Sipari da Pescasseroli. Nedda nei Pagliacci al Filarmonico di Verona e presso il Teatro Carlo Felice, Aida all’Opera Royal di Liegi. Sempre a Genova, ha interpretato con grande successo di pubblico e critica Tosca di G. Puccini. La sua attività musicale è affiancata dalla ricerca culturale e musicologica: consegue la laurea in Storia della Musica con lode presso l’Università ”La Sapienza” di Roma con una tesi sul fraseggio di Puccini e successivamente la laurea in Psicopedagogia, sempre con lode, presso l’università degli studi di L’Aquila con una tesi sulle distorsioni percettive nel mondo dell’opera lirica.
GIADA SANTORO Soprano Diplomata in canto lirico al Conservatorio di L’Aquila, si perfeziona per il repertorio antico e barocco con Matelda Viola, Maria Laura Martorana e Gabriella Martellacci e per il repertorio belcantistico con Francesca Patanè e Federica Carnevale. Studia recitazione ed arti sceniche, danza classica e contemporanea. Nel 2007 ha scritto e interpretato “Follie, Follie” viaggio buffo nel mondo dell'opera liberamente tratto da "il teatro alla moda" di Benedetto Marcello. Nel 2007 è la “Fortuna e la Licenza” ne “Il Sogno di Scipione” di Nicola Conforto, nello stesso anno canta “Una Voce” nell’opera "Soli" in prima esecuzione assoluta di M. Marchi e Laudario di Cortona con Borges ensemble in Off Venice. Fonda Fortuna Major Ensemble con cui canta musiche composte con serie numeriche legate alla matematica esoterica medievale e rinascimentale. Nel 2010 debutta come Susanna de “Le nozze di Figaro” di W. A. Mozart. Dal 2011 si dedica alla ricerca musicale nel repertorio antico e barocco Tra i progetti più rilevanti: “Hildegard, musica dai monasteri”, “Le terre del sole: autori di musica antica napoletana”, “The Tempest”, opera lirica con musiche orignali di H. Purcell liberamente tratto da “La Tempesta” di W. Shakespeare, L’Invenzione della Memoria, Chez Rossini Aneddoti, Musica e ricette di Gioacchino Rossini. È stata definita "eindrücklich" nel ruolo del titolo in Alcina di G.F.Haendel dalla rivista NRWZ in Germania per la sua voce luminosa e drammatica allo stesso tempo. Attualmente ricopre il ruolo di docente di storia della musica e del teatro presso la Scuola di Alta Formazione dell'Istituto Universitario Fides et Ratio. E' direttrice artistica della Cappella Musicale "Lorenzo Perosi" della Chiesa di Santa Maria del Suffragio a L'Aquila, direttrice artistica della Festa della Rinascita, direttrice artistica del festival di musica ed arte sacra Suono Sacro.
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