Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva

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Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - Roma

                                                                                                           Esposizione umana a sostanze chimiche
                                                                                                          con effetti endocrini e salute riproduttiva

                                                                                                                       Celebrazione
                                                                                                                        della giornata mondiale
                                                                                                                         dell’alimentazione

                                                                                                                           Lesioni da fuochi d’artificio

                                                                                                                             Sistema di sorveglianza
                                                                                                                              dell’HIV in Veneto

                                                                                                                                                       Volume 14 - Numero 12
                                                                                                      ISSN 0394-9303
                                                                                                                                                           Dicembre 2001
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
Editoriale

                                                                                     Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale articolo 2 comma 20/c legge 662/96 - Roma
                                                                                                                                                                                                Esposizione umana a sostanze chimiche
                                                                                                                                                                                               con effetti endocrini e salute riproduttiva

                                                                                                                                                                                                            Celebrazione

      L’articolo portante di questo fascicolo riguarda                                                                                                                                                       della giornata mondiale
                                                                                                                                                                                                              dell’alimentazione

l’attività di ricerca svolta dall’Istituto Superiore di Sa-                                                                                                                                                     Lesioni da fuochi d’artificio

nità per quanto riguarda l’esposizione umana a so-                                                                                                                                                                Sistema di sorveglianza
                                                                                                                                                                                                                   dell’HIV in Veneto

stanze chimiche con effetti endocrini: gli “Endocrine                                                                                                                                                                                       Volume 14 - Numero 12
                                                                                                                                                                                           ISSN 0394-9303
Disrupting Chemicals” (EDC) che, negli ultimi anni, so-                                                                                                                                                                                         Dicembre 2001

no stati oggetto di ampio dibattito nella letteratura
internazionale. Tali sostanze hanno un impatto sul si-
stema endocrino in quanto agiscono da stimolatori o
inibitori dell'attività ormonale determinando altera-
zioni dei processi riproduttivi e dello sviluppo; gli EDC
rappresentano, quindi, un rischio per l’uomo e per               Esposizione umana                                                                                                                                                 Bookmark . . . . . . . . . . . . . . . 15
l’ambiente che, in un’ottica di miglioramento della              a sostanze chimiche
qualità della vita, merita di essere attentamente stu-           con effetti endocrini
diato a tutela della salute riproduttiva e della prote-          e salute riproduttiva . . . . . . . 3
                                                                                                                                                                                                                                   Visto… si stampi . . . . . . . . . 16
zione dello sviluppo pre e post natale.
      Tra i principali rischi associabili all’esposizione a
EDC possono essere incluse patologie sia ad alta pre-            BEN
valenza, quali i disturbi della fertilità, sia a bassa pre-                                                                                                                                                                        Aggiornamento
                                                                 Lesioni da fuochi d’artificio . . i
valenza, ma a elevato costo individuale e sociale,                                                                                                                                                                                 dei casi di AIDS
                                                                 Sensibilità
quali le alterazioni dello sviluppo endocrino e ripro-                                                                                                                                                                             notificati in Italia
                                                                 e rappresentatività
duttivo. Attualmente le evidenze scientifiche per una                                                                                                                                                                              al 30 giugno 2001 . . . . . . . . 19
                                                                 del sistema di sorveglianza
efficace prevenzione di tali patologie sono insuffi-                                                                                                                                                                               Training fellowships
                                                                 dell’HIV in Veneto . . . . . . . . iii
cienti e numerosi organismi nazionali e internazio-                                                                                                                                                                                for intervention
nali hanno avviato una serie di progetti per appro-                                                                                                                                                                                epidemiology
fondirne le conoscenze. In Istituto è stato avviato il                                                                                                                                                                             in Europe . . . . . . . . . . . . . . .19
Progetto “Esposizione umana a xenobiotici con po-                Celebrazione                                                                                                                                                      4th European pesticide
tenziale attività endocrina.Valutazione del rischio per          della giornata mondiale                                                                                                                                           residues workshop
la riproduzione e per l’età evolutiva”, il cui respon-           dell’alimentazione . . . . . . . . 11                                                                                                                             (EPRW 2002) . . . . . . . . . . . .19
sabile scientifico è Alberto Mantovani, autore del-
l’articolo di questo Notiziario.
      La seconda parte del fascicolo contiene una si-
gnificativa riflessione sull’importanza di una corretta
alimentazione per condurre una vita sana e attiva. Le
problematiche relative all’alimentazione a livello mon-
diale sono state discusse in occasione della celebra-
zione della Giornata mondiale dell’alimentazione svol-                         Direttore responsabile e responsabile scientifico: Enrico Garaci
tasi in Istituto il 6 novembre scorso. Come è noto, nel                                       Vice Direttore: Franco Piccinno
mondo continuano a esistere profondi disequilibri nel-                                        Redattore capo: Paola De Castro
la disponibilità di alimenti e, inoltre, non solo è ne-                        Redazione: Carla Faralli, Lorenza Scotti, Alessandro Spurio
cessario poter disporre di una sufficiente quantità di                              Progetto grafico: Eugenio Morassi, Franco Timitilli
                                                                                                                                                                                                                                                                               Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

prodotti alimentari, ma è anche indispensabile che es-                                       Grafica: Cosimo Marino Curianò
                                                                             Composizione e distribuzione: Giovanna Morini, Patrizia Mochi
si siano di qualità e varietà adeguate a soddisfare i
                                                                   Sviluppo versione Web (http://www.iss.it/notiziario): Marco Ferrari, Stefano Guderzo
propri bisogni nutrizionali.
      Il Ben di questo fascicolo contiene, fra l’altro, un in-                                   Istituto Superiore di Sanità
teressante studio sulle lesioni prodotte dai fuochi d’ar-                 Presidente: Enrico Garaci - Direttore generale: Romano R. Di Giacomo
tificio in Campania. Il periodo considerato ci riporta a                                  Viale Regina Elena, 299 - 00161 Roma
un’atmosfera natalizia e ci induce a concludere questo                                        Tel. 0649901 - Fax 0649387118
                                                                                    e-Mail: notiziario@iss.it - Sito Web: http://www.iss.it
editoriale con gli auguri della Redazione che a conclu-                         Telex 610071 ISTSAN I - Telegr. ISTISAN - 00161 Roma
sione di un anno di attività nella nuova strutturazione             Iscritto al n. 475/88 del 16 settembre 1988. Registro Stampa Tribunale di Roma
 del bollettino, auspica di aver soddisfatto le esigenze                                     © Istituto Superiore di Sanità 2001
     informative dei lettori rinnovando il proprio impe-                              Numero chiuso in redazione il 28 dicembre 2001
          gno per l’anno che verrà.                                                                Stampa: Chicca - Tivoli
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
Esposizione umana
                                             a sostanze chimiche
                                             con effetti endocrini
                                             e salute riproduttiva
                                            Un programma di ricerca dell’ISS
                                                ei Paesi industrializzati le di interferire attraverso svariati
                                                l’allungamento della vi- meccanismi (recettore-mediati, me-                   Alberto Mantovani
                                                ta media richiama il si- tabolici, ecc.), con il funzionamen-
                                                stema di sanità pubbli- to del sistema endocrino, soprattut- duzione e per l’età evolutiva” (re-
                                  ca a dare sempre maggiore priorità to con l'omeostasi degli steroidi ses- sponsabile scientifico: Alberto
                                  a patologie che colpiscono la qua- suali e della tiroide. I più noti EDC Mantovani), consentono di mette-
                                  lità della vita; in questo ambito, comprendono contaminanti aloge- re meglio a fuoco l’ampio spettro
                                  meritano un particolare rilievo la nati persistenti (diossine, policloro- di patologie correlabili con l’espo-
                                  salute riproduttiva e la protezione bifenili), fitofarmaci e biocidi (ad sizione a EDC. Queste compren-
                                  dello sviluppo sia prenatale che                esempio, etilene-bisditiocar- dono l’incremento di abortività
                                  postnatale. Infatti, conside-                   bammati, clororganici), so- precoce associato all’esposizione la-
                                  rare la riprodu-                                             stanze di uso in- vorativa a pesticidi, effetti a lungo
                                  zione come un                                                dustriale (compo- termine sulla funzionalità tiroidea
                                  continuum che                                                sti fenolici, ftala- o riproduttiva in seguito a danni
                                                                  L’esposizione
                                  comprende il be-                                             ti). Questa breve e indotti in utero o durante l’infan-
                                                              a sostanze chimiche
                                  nessere della ge-                                            incompleta elen- zia, patologie metaboliche (ad
                                                                è uno dei fattori
                                  nerazione suc-                                               cazione sottolinea esempio, osteoporosi postmeno-
                                                             di rischio per la salute
                                  cessiva è necessa-                                           la potenziale im- pausale) correlabili con un’alterata
                                                                   riproduttiva
                                  rio per un’ade-                                              portanza dell’e- omeostasi di estrogeni e androgeni,
                                  guata valutazio-                                             sposizione com- ecc. (cfr. sotto per una descrizione
                                  ne di molteplici                                             plessiva a diverse dettagliata delle attività delle Uni-
                                  e differenziati rischi. Questi                 classi di EDC attraverso l'am- tà Operative, UO).
                                  possono comprendere pa-                      biente e gli alimenti.                    Tuttavia, numerosi punti resta-
                                  tologie sia ad alta prevalenza (ad            È inoltre riconosciuto come la no da chiarire: tra questi, i mecca-
                                  esempio, disturbi della fertilità) sia riproduzione e lo sviluppo pre e nismi biologici alla base di tali cor-
                                  a bassa prevalenza, ma a elevato co- postnatale siano fasi biologiche par- relazioni, gli eventuali fattori di su-
                                  sto individuale e sociale (ad esem- ticolarmente sensibili agli effetti scettibilità e/o di rischio concomi-
                                  pio, alterazioni dello sviluppo en- endocrini di EDC (1). Studi epi- tanti, e soprattutto l’intero spettro
                                  docrino o riproduttivo).                  demiologici, infatti, suggeriscono di patologie potenzialmente asso-
                                      L’esposizione a sostanze chimi- correlazioni fra esposizione a speci- ciabili all’esposizione a EDC.
                                  che nell’ambiente di vita e di lavoro fici gruppi di EDC e alterazioni ri-             Il Progetto è stato avviato con
                                  e negli alimenti ha un posto di ri- produttive, quali malformazioni l’obiettivo di contribuire a una mi-
                                  lievo fra i fattori di rischio per la sa- dell’apparato riproduttivo, inferti- gliore base scientifica per la gestio-
                                  lute riproduttiva, considerando l’in- lità, aumentato rischio di semino- ne del rischio degli EDC, caratte-
Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

                                  sufficienza delle conoscenze scienti- mi, endometriosi.                            rizzando gli effetti di sostanze sele-
                                  fiche disponibili per una efficace            Gli studi, sperimentali e clinici, zionate per il loro potenziale rilievo
                                  prevenzione. In particolare, la Com- avviati nel corso del Programma di e indagandone il potenziale coin-
                                  missione Europea e altri organismi ricerca finalizzata (2000-03) volgimento in patologie umane a
                                  internazionali (OECD, WHO) in- “Esposizione umana a xenobiotici base endocrina. Il Progetto coin-
                                  dicano come priorità l'incremento con potenziale attività endocrina: volge otto UO, sia interne che
                                  delle conoscenze sugli Endocrine valutazione del rischio per la ripro- esterne all’ISS, e ambisce a svilup-
                                  Disrupting Chemicals (EDC). Gli
                                  EDC sono un eterogeneo gruppo di                                        Alberto Mantovani
                                  sostanze caratterizzate dal potenzia-               Laboratorio di Tossicologia Comparata ed Ecotossicologia, ISS
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
pare un approccio interdisciplinare,       Per gli studi in vivo sono stati          b) l’insetticida organoclorurato
promuovendo una rete nazionale         selezionati due composti:                lindano, un composto che in passa-
che integri competenze specialisti-        a) il fungicida tioallafanato tio- to è stato largamente utilizzato in
che negli ambiti della ricerca di ba-  fanato metile, che ha mostrato                   Italia, e che può persistere nel-
se, della tossicologia sperimentale,   effetti sulla tiroide e sul cor-               l’ambiente e nei tessuti e bioac-
della clinica e dell’epidemiologia.    ticosurrene in                                                 cumularsi (2). Il
    Il Progetto rappresenta il primo   studi di tossicità                                             lindano è noto per
programma di ricerca finanziato        cronica su rodi-         Il Programma di ricerca               indurre, a livello
dal Servizio Sanitario Nazionale sul   tori da laborato-        sull’esposizione umana                sperimentale, ef-
problema degli EDC e ha, pertan-       rio, ma sul quale         a Endocrine Disrupting               fetti complessi
to, un carattere di progetto pilota;   i dati di lettera-             Chemicals (EDC)                 sulla riproduzione
il primo anno, di cui di seguito si    tura scientifica         è finanziato dal Servizio             e sull’equilibrio
presentano le attività, ha quindi co-  sono del tutto              Sanitario Nazionale                endocrino, con
stituito la fase preliminare di mes-   inadeguati per                                                 bersagli e mecca-
sa a punto di modelli, di selezione    una valutazione                                                nismi tuttora da
di molecole di interesse e di inizia-  di effetti organo-                                             chiarire. In colla-
le interazione fra le UO.              specifici sullo sviluppo. È                    borazione con la UO 3 è stato
                                       stata effettuata una serie di               effettuato uno studio sugli effetti
ALTERAZIONI                            esperimenti    nel ratto  in  seguito  a sullo  sviluppo riproduttivo del topo
DELLO SVILUPPO                         esposizione   in diverse  fasi della or- sino   all’età adulta in seguito a espo-
DELL'APPARATO                          ganogenesi e differenziazione dei sizione, prenatale o durante l’allatta-
RIPRODUTTIVO (UO 1)                    tessuti endocrini. La sostanza cau- mento, a lindano. Mentre la mole-
                                       sa una minima tossicità generale sia cola non induce una evidente tossi-
Responsabile: A. Mantovani, ISS. materna che prenatale o neonatale. cità generale, i risultati preliminari
Collaborazioni interne: M.E. Trai- Per contro, un esame istologico mostrano nei maschi una specifica
na, G. Petrelli. Collaborazioni ester- qualitativo nei feti e nei neonati riduzione dello sviluppo del tessuto
ne: F. Bianchi, CNR-Pisa; M. De esposti in utero ha messo in evi- testicolare, evidente soprattutto al
Felici, Università di Roma "Tor Ver- denza un incremento di alterazio- raggiungimento della maturità ses-
gata"; G. Forti, Università di Firen- ni a carico sia della tiroide che dei suale e non accompagnata da danni
ze; G. Tiboni, Università di Chieti    surreni. Sono in corso esami isto- a particolari fasi della spermatoge-
                                       morfometrici, che possono risulta- nesi; nelle femmine si osservano ef-
    L’obiettivo della UO 1 è inte- re l'indicatore più sensibile per ef- fetti di tipo estrogenico, in partico-
grare diversi approcci (studi in vi- fetti sullo sviluppo a carattere or- lare una iperplasia/ipertrofia del tes-
vo, in vitro, clinico-epidemiologi- gano-specifico e soprattutto forni- suto uterino. Le alterazioni sono
ci) per indagare gli effetti di EDC re indicazioni più complete sul si- nettamente più evidenti in seguito a
selezionati sullo sviluppo prenata- gnificato funzionale delle altera- esposizione prenatale rispetto all’e-
le e neonatale.                        zioni osservate;                         sposizione postnatale. Va notato che
                                                                                il tipo di effetti osservati in ambedue
                                                                                i sessi è paragonabile a quelli indot-
                                                                                ti dal dietilstilbestrolo, estrogeno di
          35,1&,3$/,*5833,',3(67,&,',                                       sintesi utilizzato nella sperimenta-
      &21327(1=,$/,())(77,(1'2&5,1,                                          zione come controllo positivo (4).
                                                                                     In conclusione, oltre a fornire
      ‡ ,QVHWWLFLGLFORUXUDWL OLQGDQRGLHOGULQ                                dati che integrino le informazioni
                                                                                (tuttora largamente incomplete)
      ‡ )XQJLFLGLGLYHUVL YLQFOR]ROLQOLQRUXQ
                                                                                sugli effetti delle sostanze in esame,
                                                                                                                            Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

      ‡ 7ULD]ROL FLSURFRQD]ROR                                                 gli studi in vivo effettuati nell’am-
                                                                                bito del Progetto intendono con-
      ‡ ,PLGD]ROL LPD]DOLO
                                                                                tribuire alla messa a punto di mo-
      ‡ 7ULD]LQH DWUD]LQDVLPD]LQD                                            delli per valutare gli effetti sullo svi-
                                                                                luppo endocrino e riproduttivo.
      ‡ (WLOHQHELVGLWLRFDUEDPPDWL, PDQFR]HE                                   Ulteriori studi riguarderanno com-
      ‡ &RIRUPXODQWL DOFKLIHQROL                                               posti con meccanismi di azione di-
                                                                                versi, ad esempio, inibitori delle
                                                                                aromatasi come i triazoli.
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
Gli studi in vitro sono stati pro-   ca e/o antiandrogena (Figura 1 e          è stato loro somministrato un que-
                                  grammati per integrare i risultati in    Figura 2). I dati preliminari indica-     stionario standard; sono state per-
                                  vivo con informazioni sui meccani-       no che i recettori per gli estrogeni e    tanto ricostruite la storia lavorativa,
                                  smi di azione. I sistemi utilizzati      per gli androgeni sono espressi e at-     l’esposizione a tossici riproduttivi,
                                  comprendono:                             tivi sia nelle cellule fetali che adul-   sia al momento dell’intervista sia al-
                                      a) cellule germinali primordiali     te, e incoraggiano quindi a prose-        la prima e all’ultima gravidanza, la
                                  e ovociti fetali di topo (Università     guire l’attività sperimentale utiliz-     storia riproduttiva (numero e sesso
                                  di Roma “Tor Vergata”). Su questo        zando diversi EDC.                        dei figli nati vivi, aborti spontanei,
                                  sistema sono stati saggiati tre com-         L’indagine epidemiologica con-        TTP, patologie riproduttive) e la
                                  posti a diverso meccanismo di azio-      siste in uno studio multicentrico re-     presenza di alcuni fattori di confon-
                                  ne: zeralenone (micotossina estro-       trospettivo su popolazioni lavorati-      dimento (abitudine al fumo, età del-
                                  genica), lindano e mono-(2-etile-        ve esposte a specifici pesticidi po-      l’uomo e della donna alla gravidan-
                                  ne)-ftalato, EDC utilizzato per la       tenziali EDC; lo studio è stato pia-      za). Secondo l’approccio general-
                                  preparazione di materiali plastici,      nificato per verificare l’associazione    mente accettato, l’analisi del TTP è
                                  che non interagisce con i recettori      tra livelli crescenti di esposizione e    stata condotta alla prima gravidan-
                                  per gli steroidi. I risultati prelimi-   differenti danni riproduttivi, tra cui    za. In totale sono stati intervistati
                                  nari consentono di discriminare gli      particolare rilievo è stato dato al       1171 lavoratori.
                                  effetti (stimolazione o inibizione       momento del concepimento (Time                 Ritardi significativi nel concepi-
                                  della crescita, alterati processi ade-   To Pregnancy, TTP). I gruppi iden-        mento sono stati osservati fra i lavo-
                                  sivi) e i bersagli (cellule germinali    tificati con diversi livelli di esposi-   ratori in serra rispetto agli agricolto-
                                  primordiali od ovociti fetali) dei tre   zione sono gli agricoltori in posses-     ri e alla popolazione di riferimento; a
                                  composti, ognuno dei quali mostra        so del patentino per l’uso di antipa-     loro volta gli agricoltori mostravano
                                  aspetti specifici riportabili ai mec-    rassitari (esposizione media e dis-       un modesto aumento, non significa-
                                  canismi di azione;                       continua), i lavoratori in serra          tivo, rispetto ai controlli. Inoltre, le
                                      b) spermatozoi e cellule di cor-     (esposizione alta e continua) e i la-     mogli dei lavoratori in serra che al-
                                  po cavernoso umane (Università di        voratori dei centri di disinfestazio-     l’intervista hanno dichiarato di uti-
                                  Firenze). Sono state studiate le al-     ne (esposizione massima). Per cia-        lizzare e/o di aver utilizzato al mo-
                                  terazioni di parametri funzionali        scuna popolazione sono stati identi-      mento delle gravidanze almeno uno
                                  degli spermatozoi (livelli di calcio     ficati i controlli interni (lavoratori    dei principi attivi identificati come
                                  intracellulare, reazione acrosomiale     che al primo concepimento svolge-         EDC (n. 56) hanno sperimentato un
                                  spontanea e indotta con il proge-        vano un differente lavoro) e popo-        rischio di abortività 2,6 volte più ele-
                                  sterone) in presenza di composti         lazioni di riferimento non esposte.       vato delle mogli dei rimanenti lavo-
                                  ambientali ad azione estrogenica         I lavoratori sono stati intervistati ed   ratori in serra (n. 118) che hanno di-
                                  (bisfenolo A e ottilfenolo polietos-
                                  silato). I risultati preliminari indi-
                                  cano come unico effetto un mode-
                                  sto incremento dei livelli di calcio
                                  intracellulare; pertanto gli sperma-
                                  tozoi umani maturi non sembrano
                                  essere bersagli importanti di tali
                                  composti. Tuttavia, resta da chiari-
                                  re se alterazioni dei parametri con-
                                  siderati possano essere indotte in
                                  seguito a esposizioni nel corso del-
                                  la maturazione funzionale del siste-
                                  ma riproduttivo. Sono, inoltre, in
Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

                                  corso studi su colture di cellule di
                                  corpo cavernoso sia fetali che da
                                  soggetti adulti. Questo sistema spe-
                                  rimentale, sinora pressoché inuti-
                                  lizzato in tossicologia, può fornire
                                  risultati di interesse sulla patogene-
                                  si delle ipospadie, malformazioni
                                  potenzialmente correlate all’esposi-     Figura 1 - Meccanismo di azione di EDC agonisti di recettori per ormoni
                                  zione a EDC con azione estrogeni-        steroidi
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
ni adeguate sulla sua espressione nel
                                                                                sistema riproduttivo maschile dei
                                                                                mammiferi e sulla possibile modu-
                                                                                lazione in diverse condizioni di
                                                                                esposizione e/o stadi di sviluppo.
                                                                                    La UO 2 è inoltre impegnata in
                                                                                attività di ricerca clinica. In colla-
                                                                                borazione con la UO 6 è in atto
                                                                                una raccolta di campioni di sangue
                                                                                periferico da soggetti normali e da
                                                                                soggetti affetti da patologie di inte-
                                                                                resse endocrinologico: infertilità
                                                                                maschile con oligo(asteno)zoosper-
                                                                                mia, alterazioni, degli assi ipotala-
                                                                                mo-ipofisi-ovario/surrene, obesità
                                                                                (soggetti ambosessi). Nei soggetti
                                                                                affetti da obesità e che affrontano
                                                                                interventi di chirurgia bariatrica si
                                                                                prelevano anche campioni di tessu-
                                                                                to adiposo. I campioni biologici
Figura 2 - Meccanismo di azione di EDC antagonisti di recettori per ormoni      vengono in parte inviati alla UO 6
steroidi
                                                                                per il dosaggio di diversi EDC e in
chiarato di non avere mai fatto uso siopatologia Medica) sono focaliz- parte utilizzati per la localizzazione
di tali sostanze. Sui 31 dipendenti del zate sullo studio di possibili mec- immunoistoichimica di potenziali
Centro di Disinfestazione del Co- canismi dell’infertilità maschile in bersagli di EDC (ad esempio,
mune di Roma, non è stato possibi- cellule e tessuti del sistema ripro- AhR). L’arruolamento dei soggetti
le calcolare il TTP a causa del nume- duttivo umano.                            prevede la compilazione di una
ro ridotto; tuttavia, un significativo      In particolare, è in corso la mes- scheda anamnestica elaborata ad
aumento del tasso di aborti spontanei sa a punto di una metodica ul-                   hoc per gli studi di ricerca cli-
è stato evidenziato nelle mogli dei la- trarapida che consente di vi-                nica nell’ambito del Progetto e
voratori rispetto alla popolazione di sualizzare lo stato                                           consultabile onli-
riferimento (odds ratio 3,8, interval- dell’acrosoma in                                             ne all’indirizzo:
lo di confidenza 95% 1,2-12,0). I da- s p e r m a t o z o i       L’esposizione maschile            www.iss.it/noti-
ti mettono quindi in evidenza come umani: tale meto-               a pesticidi potenziali           ziario
l’esposizione paterna a sostanze tossi- dologia sarà ap-              EDC è associata                   Le caratteristi-
che per la riproduzione, e in partico- plicata allo studio        a un aumentato tasso              che clinico-labo-
lare a EDC, possa indurre un danno degli effetti di             di abortività nelle donne           ratoristiche dei
alle prime fasi embroniali, eviden- EDC selezionati                                                 soggetti arruolati
ziato in primo luogo dall’aumentato sulla reattività                                                sono archiviate
tasso di abortività nelle mogli. Inol- biologica di spermatozoi ca-                   presso il Day Hospital di Dia-
tre, viene corroborato il ruolo del pacitati in termini di svilup-                  gnostica Endocrina Morfofunzio-
TTP come indicatore, a livello di po di reazioni acrosomiali spontanee nale (Policlinico Umberto I, Roma).
coppia dell’esposizione anche di uno e stimolate dall’induttore fisiologico
solo dei due partner.                   progesterone e da un induttore far- ANOMALIE
                                        macologico (lo ionoforo a calcio io- DELLE CELLULE GERMINALI
                                        nomicina). È inoltre in corso uno E DELL'EMBRIONE
                                                                                                                           Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

XENOBIOTICI E FERTILITÀ
UMANA: STUDI DI BASE                    studio (in collaborazione con la UO PREIMPIANTO (UO 3)
E CLINICI (UO 2)                        1) sull’espressione e localizzazione
                                        del recettore arilico (AhR) nelle di- Responsabile: M. Spanò, ENEA-
Responsabile: L. Silvestroni, Uni- verse componenti cellulari del testi- Casaccia. Collaborazioni interne:
versità di Roma "La Sapienza"           colo di topo. Tale recettore è il ber- F. Pacchierotti
                                        saglio primario per l’azione di com-
    Le attività di ricerca di base in posti alogenati potenziali EDC,               L’attività sperimentale della
corso presso il Laboratorio di Bio- quali diossine e taluni policlorobife- UO 3 si è svolta sinora principal-
fluorimetria (Dipartimento di Fi- nili; tuttavia, mancano informazio- mente in collaborazione con la
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
UO 1. Per valutare l’eventuale               È inoltre in corso di avviamen- MECCANISMI DI AZIONE
                                  azione del lindano sull’integrità        to uno studio in vivo sugli effetti RECETTORE-MEDIATI
                                  delle cellule germinali maschili so-     del lindano sulla cinetica delle pri- DEGLI XENOESTROGENI
                                  no state utilizzate due tecniche di      me fasi di segmentazione embrio- (UO 4)
                                  citometria a flusso a integrazione       nale nel topo. Questa fase è un pe-
                                  dell’informazione ottenibile con         riodo critico per la morte embrio- Responsabile: M.L. Brandi, Uni-
                                  metodi istopatologici e biochimi-        nale precoce e anche per l’indu- versità di Firenze
                                  ci: a) analisi ad alta risoluzione del   zione di alterazioni dello sviluppo
                                  contenuto di DNA delle cellule           a comparsa più tardiva nel corso           Primo obiettivo della UO è
                                  testicolari (attraverso l’identifica-    della gestazione; tuttavia, i model- quello di analizzare i polimorfismi
                                  zione e la quantificazione dei com-      li sperimentali disponibili devono dei geni codificanti per il recettore
                                  partimenti cellulari aploidi, di-        ancora essere perfezionati. I mi- della vitamina D, per i recettori
                                  ploidi e tetraploidi essa permette       glioramenti in campo metodolo- estrogenici (ER), ER_ ed ER` e
                                  di evidenziare alterazioni nella         gico riguardano: l’utilizzo del-               aromatasi come potenziali
                                  spermatogenesi); b) Sperm Chro-          la superovulazione, che per-                 fattori di suscettibilità a pato-
                                  matin Structure Assay (SCSA),            mette di sincro-                                           logie su base en-
                                  che attraverso l’analisi della su-       nizzare il ciclo                                           docrina e/o agli
                                  scettibilità della cromatina sper-       estrale, e di con-        Il Progetto prevede              effetti di xenoe-
                                  matozoaria a una denaturazione in        seguenza di sta-           l’utilizzo di schede            strogeni (Figura
                                  situ a basso pH permette di evi-         bilire precisa-               anamnestiche                 3). Nella prima
                                  denziare alterazioni della sper-         mente l’orario          per i soggetti arruolati           fase del Progetto
                                  mioistogenesi.                           dell’ovulazione e         affetti da patologie             sono state messe
                                      I risultati preliminari eviden-      della fecondazio-           endocrinologiche               a punto le analisi
                                  ziano, in seguito a esposizione pre-     ne; la messa a                                             molecolari per lo
                                  natale a lindano, un incremento          punto di un pro-                                           studio dei poli-
                                  della frazione di spermatozoi con        tocollo per l’osservazione                    morfismi di tali geni e per la
Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

                                  cromatina alterata, e in misura          degli embrioni, compreso                   valutazione della loro distribu-
                                  meno evidente una diversa distri-        il trattamento delle morule per zione. In particolare è stata messa a
                                  buzione dei vari compartimenti           isolare i blastomeri senza danneg- punto l'analisi dei seguenti poli-
                                  cellulari rispetto al controllo. Que-    giarli. I dati preliminari ottenuti morfismi: a) per il gene di ER_
                                  sti dati incoraggiano a proseguire       permettono di descrivere la cineti- (braccio lungo del cromosoma 6)
                                  le indagini su alcuni EDC come           ca di sviluppo embrionale nel to- sei diversi tipi di polimorfismi, in-
                                  fattori di rischio anche per altera-     po (ceppo CD1 in assenza di trat- clusi (TA)n repeats e polimorfismi
                                  zioni sottili della qualità e integri-   tamento) fino a circa 63 ore dopo che determinano alterazione del si-
                                  tà dei gameti.                           la fecondazione.                       to di taglio di un’endonucleasi di re-
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
strizione; b) per il gene di ER`
(braccio lungo del cromosoma 14)
un polimorfismo identificato dalla
endonucleasi di restrizione; c) per il
gene del recettore della vitamina D
(braccio lungo del cromosoma 12),
quattro diversi tipi di polimorfismi
identificati da endonucleasi di re-
strizione. Infine, un risultato di no-
tevole interesse è la messa in evi-
denza di polimorfismi del gene co-
dificante l’aromatasi quali fattori di
rischio per l’osteoporosi nella don-
ne in menopausa, a conferma che i
disturbi nell’omeostasi di estrogeni
e androgeni possono avere ricadute
sulla salute ad ampio spettro.
    Un ulteriore obiettivo è la messa
a punto del modello in vitro HEK
293 che utilizza cellule umane em- Figura 3 - Modello di un recettore per gli estrogeni
brionali renali per valutare le attivi-
tà trascrizionali di ER_ ed ER` in EFFETTI DI INTERAZIONI                       be risultare inaccurato l’utilizzo
presenza di un ligando attivatore. TRA EDC IN MISCELE                           delle miscele commerciali come
Sono attualmente in corso esperi- COMPLESSE: ALTERAZIONI                        standard per la caratterizzazione
menti di competizione di legame MOLECOLARI,                                     chimica e tossicologica delle mi-
con il ligando marcato, con l’agoni- IDENTIFICAZIONE                            scele ambientali. L’attività della
sta-antagonista estrogenico raloxife- DI FATTORI METABOLICI                     UO 5 si è focalizzata sulla messa a
ne e con dimostrati o potenziali xe- DI SUSCETTIBILITÀ                          punto di un nuovo approccio per
noestrogeni di interesse lavorativo E DI POSSIBILI FATTORI                      lo studio di miscele ambientali di
e/o ambientale (clorurati come me- DI PROTEZIONE (UO 5)                         PCB che prevede l’abbinamento di
tossicloro, dieldrin, lindano, ftalati,                                         una caratterizzazione chimica con-
bisfenolo A). Lo studio comprende Responsabile: A. Colacci, IST- Se- genere-specifica con test in vitro
anche la caratterizzazione di possibi- zione di Bologna. Collaborazioni che consentano di identificare il
li variazioni dell’attività trascrizio- esterne: E. Testai, ISS                 possibile meccanismo di azione. In
nale di ER_ indotta dalle stesse mo-                                            particolare, l’individuazione e
lecole in combinazione e in presen-         I policlorobifenili (PCB) sono quantificazione dei congeneri viene
za o assenza del ligando fisiologico. miscele di composti organici pro- effettuata mediante analisi gas cro-
Verrà infine valutata, mediante                dotti a elevato volume fino matografica con rivelatore a spet-
tecnica di competizione di le-               agli inizi degli anni ‘80, capa- trometria di massa; la caratterizza-
game, la capacità                                           ci di persistere zione tossicologica prevede lo stu-
di tali miscele di                                          nell’ambiente e di dio della induzione di effetti quali
sostituirsi al li-      I policlorobifenili (PCB)           accumularsi nelle trasformazione cellulare, inibizio-
gando fisiologico       sono composti organici              catene alimentari: ne della comunicazione cellulare e
nell'interazione              che persistono                la tossicità e in apoptosi in fibroblasti di topo
con i due recet-               nell’ambiente                particolare gli ef- BalbC/3. I risultati ottenuti con le
tori. Lo studio              e si accumulano                fetti endocrini di- miscele ambientali vengono con-
                                                                                                                       Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

produrrà, quin-         nelle catene alimentari             pendono dai dif- frontati con la miscela standard
di, anche la mes-                                           ferenti congeneri Aroclor 1260. Inoltre, viene esa-
sa a punto di un                                            che compongono minata la capacità dei parametri
modello in vitro                                            la miscela. Nel- biologici di discriminare le diverse
per lo studio comparato di                  l’ambiente i PCB subiscono miscele. I risultati preliminari in-
EDC ad azione estrogenica               processi complessi che determina- dicano una risposta correlata alla
sia come singole molecole che come no una variazione della composi- dose per tutti i parametri esamina-
miscele presenti nell’ambiente o ne- zione in congeneri e di conseguen- ti, nonché una diversa risposta per
gli alimenti.                           za della tossicità. Pertanto, potreb- le differenti miscele.
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
Un altro obiettivo della UO 5 è         nitoraggio biologico in fluidi o tes-     STUDIO DEGLI EFFETTI
                                  l’identificazione di biomarcatori di        suti umani di EDC quali contami-          DELL'ESPOSIZIONE
                                  suscettibilità individuale alle moleco-     nanti alogenati persistenti (PCB,         PROFESSIONALE
                                  le di interesse per il Progetto, e di co-   diossine), insetticidi clorurati (ad      ED AMBIENTALE AD AGENTI
                                  me questo possa essere influenzato          esempio, lindano, dieldrin, DDT)          CHIMICI DI SINTESI
                                                                                                                        INTERFERENTI
                                                                                                                        CON LA FUNZIONALITÀ
                                                                                                                        TIROIDEA:
                                                                                                                        ETILENBISDITIOCARBAMATI
                                                                                                                        (UO 7)

                                                                                                                        Responsabile: A. Olivieri, ISS.
                                                                                                                        Collaborazioni interne: M. Sorcini.
                                                                                                                        Collaborazioni esterne: M.T. Me-
                                                                                                                        chi, ASL Firenze; L. Chiovato, Uni-
                                                                                                                        versità di Pisa

                                                                                                                          Obiettivo delle UO 7 e UO 8 è
                                                                                                                      la valutazione dei potenziali effetti
                                                                                                                      sulla funzione tiroidea in seguito al-
                                                                                                                      l’esposizione a EDC. In tale ambi-
                                                                                                                      to, infatti, i dati in letteratura sono
                                  dalla modulazione metabolica da par-        e metalli (speciazione di composti gravemente carenti, nonostante il
                                  te di xenobiotici quali i PCB. È stata      di arsenico, mercurio, piombo e crescente rilievo dei disturbi tiroi-
                                  pertanto avviata, in collaborazione         stagno); infatti, anche taluni com- dei come problema di sanità pub-
                                  con la UO 7, l’identificazione dei ci-      posti metallici vengono considera- blica. Inoltre, va verificata la possi-
                                  tocromi (CYP) responsabili della for-       ti da numerosi autori come poten- bile maggiore suscettibilità a EDC
                                  mazione di etilene tiourea (ETU), il        ziali EDC. In prospettiva, potrà tireostatici delle popolazioni che vi-
                                  metabolita tossico del mancozeb, un         venire allestita una banca di cam- vono in aree con carenza subclinica
                                  pesticida largamente utilizzato in vi-      pioni biologici.                        di iodio, e comprendono anche re-
                                  ticoltura. L’azione endocrina a livello         Al momento è in corso la colla- gioni italiane come la Toscana.
                                  tiroideo di tale pesticida è ben nota,      borazione con la UO 2 sui livelli di        Tra le molecole che, almeno in
                                  così come è noto che la formazione          esposizione a EDC in pazienti con studi sperimentali, hanno uno spe-
                                  di ETU è mediata dal P450 epatico.          patologie su base endocrina.                    cifico effetto sulla tiroide vi è
                                  Al momento non è noto però quale                Sono inoltre in corso in-                  la ETU (UO 5), metabolita
                                  CYP sia responsabile della bioattiva-       dagini su tre                                                comune ai fungi-
                                  zione nell’uomo, e se livelli diversi       gruppi di sogget-                                            cidi agricoli eti-
                                  dovuti a polimorfismi metabolici nel-       ti in Lombardia:                   Gli EDC                   lenbisditiocarba-
                                  la popolazione esposta possano de-          lavoratori dell’in-     possono essere presenti              mati (EBDC). Al
                                  terminare diversa suscettibilità all’a-     dustria siderurgi-      come miscele complesse               fine di studiare i
                                  zione endocrina del mancozeb.               ca (esposizione a              nell’ambiente                 possibili effetti
                                                                              metalli e orga-               e negli alimenti               dell’esposizione
                                  VALUTAZIONE                                 noalogenati, tra                                             professionale e
                                  DELLA ESPOSIZIONE (UO 6)                    cui diossine); ex                                            ambientale         a
                                                                              addetti alla pro-                                            ETU sulla fun-
                                  Responsabile: A. Di Domenico,               duzione di PCB; persone                       zionalità tiroidea, è stato iden-
Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

                                  ISS. Collaborazioni interne: A.             con assunzione alimentare di              tificato un comune toscano a for-
                                  Menditto, L. Turrio Baldassarri, S.         PCB elevata e avvenuta in tempi te vocazione vinicola e con un in-
                                  Caroli, A. Di Muccio. Collabora-            contenuti (accidentale). Su tali sog- tenso utilizzo di EBDC, in partico-
                                  zioni esterne: P. Apostoli, Universi-       getti, oltre al monitoraggio biologi- lare di mancozeb. In collaborazione
                                  tà di Brescia                               co dell’esposizione, verranno valu- con l’ASL di Firenze, viene effettua-
                                                                              tati indicatori clinici, tra cui anche ta una completa anamnesi ambien-
                                      Obiettivo della UO 6 è la col-          il bilancio degli steroidi e, in colla- tale (comprese tecniche di coltiva-
                                  laborazione con le UO impegnate             borazione con la UO 7, marcatori zione, quantitativi di prodotti fito-
                                  in studi clinici, assicurando il mo-        di funzionalità tiroidea.               sanitari utilizzati, metodi di tratta-
Esposizione umana a sostanze chimiche con effetti endocrini e salute riproduttiva
mento): l'esposizione nella fase di ri-        Come già accennato anche l’atti- dotto risultati quali l’identificazione
entro è ritenuta quella a maggior ri-     vità della UO 8 si incentra sulla va- di possibili parametri critici per la
schio, in quanto il tempo di esposi-      lutazione di possibili effetti in segui- valutazione del rischio di EDC sele-
zione è generalmente più lungo ri-        to a esposizione lavorativa a una                 zionati (3-5); approcci e para-
spetto alla fase di trattamento. Inol-    sostanza potenzialmente tireo-                  metri, quali ad esempio, il
tre, è stato accertato che si pone una    statica, lo stirene,                                           TTP, per lo stu-
maggiore attenzione alla protezione       nelle aziende im-                                              dio della salute ri-
durante la distribuzione che non nel      pegnate nella la-         Il Progetto si propone               produttiva         in
rientro in coltura, in quanto la per-     vorazione di ve-            di produrre modelli                gruppi esposti (6,
cezione del rischio connesso a que-       troresine. Nella         e strategie per valutare              7); marcatori di
sta fase da parte degli addetti è mol-    fase attuale sono         i rischi   sanitari da    EDC        suscettibilità per
to ridotta. L’esposizione viene valu-     state selezionate e                                            patologie su base
tata su una coorte di addetti all’agri-   contattate aziende                                             endocrina (8).
coltura: a) indirettamente, median-       (Provincia di La                                                   Lo sviluppo
te questionario (attività lavorativa,     Spezia) nelle quali lo stirene                ulteriore del Progetto dovrà ba-
stili di vita e abitudini alimentari,     viene regolarmente utilizzato nel ci- sarsi sul potenziamento dell’aspet-
uso domestico di pesticidi); b) di-       clo di produzione ed è stata effettua- to interdisciplinare, in modo da
rettamente, mediante monitoraggio         ta un’anamnesi patologica remota e produrre, nel corso e al termine del-
biologico (ioduria, livelli urinari di    lavorativa per reclutare i soggetti sot- le attività, modelli e strategie per va-
ETU) in varie fasi delle attività agri-   toposti a esposizione cronica allo sti- lutare i rischi sanitari da EDC sia
cole che prevedono l’uso di EBDC.         rene. L’inserimento dei soggetti nel nell’ambito della regolamentazione
In un sottogruppo della coorte iden-      gruppo “esposti” è stata confermata delle sostanze chimiche che in quel-
tificata vengono valutati biomarca-       mediante misurazione dei metaboli- lo della sorveglianza di popolazioni
tori di effetto (pannello biochimico      ti urinari dello stirene (acido man- potenzialmente esposte.
di funzionalità tiroidea, autoanti-       delico e acido fenilgliossilico). È sta-
corpi) e viene effettuato un esame        ta infine messa a punto l’organizza- Riferimenti bibliografici
obiettivo clinico.                        zione pratica del lavoro, compreso 1. Stazi AV, Mantovani A. Notiziario
     Lo studio si estende anche alla      l’allestimento di un ambulatorio mo-          Ist Super Sanità 2001; 14 (2): 13-5.
esposizione residenziale, con parti-      bile per la valutazione morfofunzio-      2.  Traina  ME, Urbani E, Rescia M, et al.
                                                                                        Rapporti ISTISAN 01/3 2001; 59 p.
colare riguardo ai bambini in età         nale della ghiandola tiroidea: i para- 3. Mantovani A, Macrì C, Ricciardi C,
scolare. Al momento vengono rac-          metri considerati comprendono io-             et al. Toxicology Letters 2001; 116
colti dati su stili di vita, abitudini    duria, pannello biochimico di fun-            (Suppl. 1): 88.
alimentari e un’anamnesi familiare        zionalità, autoanticorpi, ecografia, e 4. Spanò M, Cordelli E, Eleuteri P, et
e personale rivolta all’identificazio-    infine agoaspirazione di eventuali            al. Toxicology 2001; 164: 125.
                                                                                     5. Luconi M, Bonaccorsi L, Forti G, et al.
ne di disturbi attuali e pregressi a      noduli tiroidei.
                                                                                         Mol Cell Endocrinol 2001; 178: 39-45.
carico della tiroide, come base per                                                   6. Petrelli G, Figà-Talamanca I, Tro-
successive indagini mirate.               CONCLUSIONI                                    peano R, et al. Europ J Epidemiol
     I dati preliminari evidenziano                                                      2000; 16: 391-3.
elevate concentrazioni di ETU so-             Nel suo primo anno di attività,         7. Petrelli G, Figà-Talamanca I, Taggi
                                                                                         F. Central Europ J Occupat Environ
prattutto nella fase di rientro in col-   oltre alla messa a punto di approcci
                                                                                         Med 2000; 6: 265-71.
tura, che viene quindi confermata         metodologici sia sperimentali che           8. Masi L, Becherini L, Gennari L, et
come la fase a maggiore rischio di        clinici e al consolidarsi delle intera-        al. J Clin Endocrinol Metab 2001;
esposizione.                              zioni fra le UO, il Progetto ha pro-           86: 2263-9.

                                                   In brief
EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE
                                           Human exposure to endocrine disrupting chemicals and reproductive health
CRONICA ALLO STIRENE
                                                                                                                                  Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

SULLA GHIANDOLA TIROIDEA                       Endocrine Disrupting Chemicals (EDC) are a growing public health con-
                                           cern, especially considering both widespread exposure and potentially en-
E SULL'EQUILIBRIO
                                           hanced susceptibility of children. Since 2000 the Italian Health system supports
ORMONALE TIROIDEO (UO 8)                   a pilot interdisciplinary project on risk evaluation of EDC. The activities focus
                                           on a) in vivo/in vitro toxicological studies on agrochemicals and industrial com-
Responsabile: A. Pinchera, Uni-            pounds, investigating endpoints relevant to fertility and reproductive develop-
versità di Pisa. Collaborazioni in-        ment; b) epidemiological studies on selected groups with b.1) occupational
terne: L. Chiovato, F. Santini. Col-       exposures to EDC (including thyrostatic compounds) or b.2) endocrine-related
                                           disturbances. Outcomes will improve strategies for risk assessment as well as
laborazioni esterne: A. Olivieri, M.       for monitoring health status of exposed and/or susceptible groups.
Sorcini, ISS
Studi dal territorio
                                                                                                                              500                                       Campania
                                                               LESIONI DA FUOCHI                                                                                        Provincia di Napoli
                                                               D’ARTIFICIO                                                    400
                                                                    A partire dal 1992-93 nella              Numero di casi
                                                               provincia di Napoli e dal 1995-96                              300
                                                               in tutta la Campania, è stata svol-
                                                               ta una sorveglianza, presso i Pron-                            200
                                                               to Soccorso (PS), per descrivere la
                                                               frequenza e la gravità delle lesio-                            100
                                                               ni prodotte da fuochi d’artificio,
                                                                                                                               0
                                                               nel periodo cha va dal 24 dicem-                                     92-93 93-94 94-95 95-96 96-97 97-98 98-99 99-00 00-01
                                                               bre al 6 gennaio. Per ogni inci-                                                            Anni
                                                               dente, dovuto a fuochi d'artificio,
                                                               sono stati rilevati sia dai registri di
                                                               PS che da quelli del posto di Poli-        Figura 1 - Incidenti da fuochi d’artificio dal 1992-93 al 2000-01 per la
                                                               zia la data, l'ora di arrivo, l'età e il   provincia di Napoli e la regione Campania
                                                               sesso di ogni infortunato, il co-
                                                               mune di residenza, la durata del-          140 nel resto della regione. La                  Complessivamente i bambini sotto
                                                               la prognosi, la sede e il tipo della       maggior parte degli arrivi al PS (il             i 14 anni hanno rappresentato il
                                                               lesione (1).                               79%) è stata registrata la sera del              39% degli infortunati. Il rapporto
                                                                    Nella Figura 1 sono riportati gli     31 dicembre e a Capodanno. In                    maschi:femmine è stato pari a 9: 1.
                                                               andamenti degli incidenti, per la          questi due giorni il 51% degli arri-             La sede e il tipo delle lesioni sono
                                                               provincia di Napoli nel periodo            vi al PS è stato registrato tra la mez-          riportati in Tabella.
                                                               1992-2001 e per la regione Cam-            zanotte e le due del mattino del 1°                  Le regioni del corpo più colpite
                                                               pania nel periodo 1995-2001.               gennaio, mentre un ulteriore incre-              sono state le mani, prevalente-
                                                                    Per Napoli, nel 1992-93 si veri-      mento si è avuto durante la matti-               mente la destra, il viso e gli occhi.
                                                               ficarono circa 350 casi; l’anno suc-       na. Alla mezzanotte sono stati col-              Le lesioni più frequenti: contusioni,
                                                               cessivo si osservò una forte ridu-         piti soprattutto gli adulti, mentre              ustioni e lacerazioni.
                                                               zione che fu attribuita alla conco-        nella mattinata del 1° gennaio si                    Sono state registrate 9 ustioni
                                                                                                          sono infortunati prevalentemente i               di terzo grado, 47 casi di sfacelo
Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

                                                               mitanza di più fattori: in particola-
                                                               re un fortissimo temporale si ab-          bambini (Figura 2). L’andamento                  traumatico di mani e due del bulbo
                                                               batté sulla città e una maggiore           della curva è stato simile durante               oculare, 16 amputazioni di dita o
                                                               quantità di fuochi illegali fu seque-      tutti gli anni studiati, anche se il se-         mani; inoltre, una persona ha subi-
                                                               strata dalle forze dell’ordine (2).        condo picco è andato via via ridu-               to un trauma cranico con conse-
                                                                    Nel 1994-95 gli incidenti au-         cendosi (3).                                     guente coma e un’altra è stata fe-
                                                               mentarono nuovamente, ma da                     Sono state vittime di infortuni             rita da arma da fuoco.
                                                               allora è stata registrata una co-          persone di tutte le età: da uno a ot-                Per quanto riguarda la gravità
                                                               stante diminuzione, che è giunta           tantatré anni e il gruppo più colpi-             delle lesioni, 80 persone (28%) so-
                                                               al -47% nel 1998-99. Questa                to è stato quello dei preadolescen-              no state ricoverate in ospedale con
                                                               tendenza è stata interrotta dal-           ti tra 10 e 14 anni, con il 24,5%.               prognosi che andavano da 1 a 40
                                                               l’incremento osservato negli ulti-
                                                               mi due anni, in cui sono stati rile-       Elvira Lorenzo, Antonio Barrecchia (Osservatorio Epidemiologico regione Cam-
                                                               vati, rispettivamente, 184 e 150           pania) e Paolo D’Argenio (Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, ISS). Han-
                                                               incidenti nella provincia di Napo-         no collaborato: Michela Cioffi (Servizi di Epidemiologia e Prevenzione delle ASL
                                                               li (251 e 290 in Campania).                della Campania) e i responsabili dei Servizi di Epidemiologia e Prevenzione delle
                                                                    Nel periodo 24 dicembre 2000          ASL della Campania: Crescenzo Bove (CE1), Annalisa Caiazzo (SA1), Rosa Ca-
                                                               e 6 gennaio 2001, sono stati rile-         stiello (SA3), Annarita Citarella (BN), Maria Antonietta Ferrara (AV2), Fran-
                                                               vati complessivamente 290 casi di          co Giugliano (NA5), Giovanni Morra (NA4), Carmelo Padula (AV1), Antoni-
                                                               incidenti da fuochi d’artificio: 150       no Parlato (NA2), Rocco Parrella (SA2), Filomena Peluso (NA3), Andrea Si-
                                                               residenti nella provincia di Napoli,       monetti (NA1), Maria Luisa Trabucco (CE2)
te dei fenomeni, a quelli apparen-
                                                                                                      temente modesti da un punto di vi-
                                                                                                      sta concettuale, in particolare la
                     80
                                                                                                      sorveglianza dei fenomeni.
                                                                                 Bambini                  Entrambi i livelli sono impor-
                     60                                                          Adulti               tanti; tuttavia, spesso si tende a di-
    Numero di casi

                                                                                                      menticare come la sorveglianza
                     40                                                                               epidemiologica possa portare a ri-
                                                                                                      sultati di grande interesse per la sa-
                                                                                                      nità pubblica.
                     20                                                                                   Questo è avvenuto nel caso
                                                                                                      del monitoraggio degli incidenti
                     0
                                                                                                      da fuochi d’artificio tra Natale e
   (h)                    1   4   7   10 13 16 19 22 1        4    7 10 13 16 19 22                   l’Epifania, che si è svolto, a parti-
                                                                                                      re dal 1992, a Napoli. La rileva-
                                  31 dicembre                         1 gennaio                       zione, infatti, ha mostrato come
                                                                                                      gli incidenti degli adulti fossero
                                                                                                      concentrati a ridosso della mez-
                                                                                                      zanotte del 31 dicembre, mentre
Figura 2 - Confronto degli arrivi al Pronto Soccorso di Napoli per ora di arri-                       gli incidenti dei bambini accade-
vo (2000-01)                                                                                          vano prevalentemente nel corso
                                                                                                      della mattinata successiva. Il fatto
Tabella - Sede e tipo delle lesioni da fuochi d’artificio (Campania 2000-01)                          può sembrare banale, ma prima
                                                                                                      della sorveglianza nessuno lo ave-
      Regione corporea                   n.     (%)*    Tipo di lesione           n.     (%)*         va rivelato.
                                                                                                          Una rapida analisi dei dati mo-
      Mano destra                       114   (39%)     Contusione                93    (32%)         strava che nei bambini gli inciden-
      Mano sinistra                      65   (22%)     Ustione 1° grado          88    (30%)         ti erano legati generalmente a fuo-
      Viso                               84   (29%)     Ustione 2° grado          68    (23%)         chi d’artificio inesplosi, che se riac-
      Occhio destro                      37   (13%)     Ustione 3° grado           9      (3%)
                                                                                                      cesi deflagravano con facilità.
      Occhio sinistro                    36   (12%)     Lacerazione               68    (23%)
                                                                                                          Sulla base di queste informa-
      Arto superiore                     31   (11%)     Frattura                  18      (6%)
      Arto inferiore                     39   (14%)     Sfacelo traumatico        49    (17%)
                                                                                                      zioni, negli anni successivi, sono
      Orecchio                            6     (2%)    Amputazione               16     (6%)         state intraprese numerose azioni:
      Altra sede                          4     (1%)    Altra lesione**           13      (4%)        dal ripulire le strade dai fuochi ine-
                                                                                                      splosi nelle prime ore della mattina
      Totale casi                       290        -    Totale casi             290            -      del 1° gennaio, alla diffusione di
                                                                                                      specifiche raccomandazioni ai ge-
(*) La somma delle percentuali è superiore a 100 perché potevano essere colpite più regioni cor-      nitori, all’intensificazione dei se-
poree e più tipi di lesioni potevano essere riportate per una stessa persona                          questri di fuochi illegali. La conse-
(**) Tra le altre: ferita da arma da fuoco, scoppio bulbo oculare, perforazione timpanica, trauma
cranico seguito da coma                                                                               guenza di questi semplici provvedi-
                                                                                                                                                Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001
                                                                                                      menti, nati dalla collaborazione tra
giorni. Le persone con prognosi su-                    amplificato il sentimento di attesa            epidemiologi, giornalisti, forze di
periore a 10 giorni erano 66, di que-                  che si risolve nel rito collettivo dei         polizia, medici ospedalieri, nettez-
ste 25 (9%) hanno avuto una pro-                       fuochi di Capodanno.                           za urbana, funzionari comunali e
gnosi superiore a 20 giorni. La pro-                                                                  operatori scolastici, è stata la ridu-
gnosi è stata riservata per la ripresa                 Riferimenti bibliografici                      zione di questa sorta di “micro-epi-
della funzionalità per 25 persone                      1. D'Argenio P, Palumbo F, Saccone F, et
                                                                                                      demia” di inizio anno: nella sola
(9%), e per una persona è stata di-                       al. MMWR 1993; 42: 201-3.                   Napoli, il numero di serie lesioni era
chiarata una riserva quo ad vitam.                     2. D'Argenio P, Cafaro L, Santonastasi F, et   sceso al punto più basso nel 1998
    In Campania, nel 1999-2000 e                          al. Am J Public Health 1996; 86(1): 84-6.   con 7 amputazioni e/o sfaceli trau-
2000-01 è stato osservato un in-                       3. D’Argenio P, Cafaro L, Palumbo, et al.      matici, sebbene dal 1999 sia nuo-
                                                          Medico e Bambino 1998; 1: 35-9.
cremento degli infortuni da fuochi                                                                    vamente aumentato fino a rag-
                                                       4. D’Argenio P. (comunicazione per-
d’artificio. Tale incremento inter-                       sonale).                                    giungere i 35 nel 2000, come ri-
rompe un trend in diminuzione che                                                                     flesso dell’andamento epidemico
sembrava destinato a ridurre il ca-                    Il commento                                    generale (4).
rico di sofferenze, disabilità e lutti                 Franco Taggi                                       Gli incrementi osservati negli
per i festeggiamenti legati alle fe-                   Laboratorio di Epidemiologia e Biosta-         ultimi due anni sono preoccupan-
stività natalizie e al Capodanno.                      tistica, ISS                                   ti e dimostrano che è necessario
    Questa interruzione del trend                          L’epidemiologia opera a livelli            perseverare nella sorveglianza e
positivo, è verosimilmente correla-                    diversi, da quelli nobili, dove si en-         nell’applicazione delle misure pre-
ta al passaggio di millennio che ha                    tra nel merito della struttura laten-          ventive.
venzione della regione Veneto. An-          sentatività del sistema, sono stati
                                                                                                           nualmente viene prodotto un rap-            valutati quali fattori, indipendente-
                                                                                                           porto descrittivo sull’andamento            mente dagli altri, si associano con
                                                               SENSIBILITÀ                                 delle nuove diagnosi dell’infezione,        una maggiore o minore probabilità
                                                               E RAPPRESENTATIVITÀ                         pubblicato su Internet e spedito a          di inclusione nel sistema di sorve-
                                                               DEL SISTEMA                                 tutte le strutture di afferenza.            glianza AIDS e in quello HIV attra-
                                                               DI SORVEGLIANZA                                 Per valutare a quale grado il si-       verso un modello di regressione lo-
                                                               DELL’HIV IN VENETO                          stema è stato capace di rivelare tut-       gistica (4).
                                                                                                           te le nuove infezioni (sensibilità) e se         Nel modello sono stati conside-
                                                                   La sindrome da immunodeficien-          la probabilità di essere rilevati diffe-    rati il fattore di rischio (omosessua-
                                                               za acquisita (AIDS) rappresenta lo sta-     risce tra i diversi gruppi a rischio del-   le, eterosessuale, uso iniettivo di
                                                               dio di malattia conclamata dell’infe-       la popolazione (rappresentatività), è       droghe, altro fattore non noto), il
                                                               zione da virus dell’immunodeficienza        stato eseguito uno studio basato sul        sesso, l’età e l’anno di diagnosi di
                                                               umana (HIV). Fino a oggi, il monito-        confronto dei dati ottenuti tramite         AIDS. Nella Tabella sono indicati i
                                                               raggio dell’epidemia da HIV si è ba-        la sorveglianza con i dati del Regi-        valori degli odds ratio (OR) e i rela-
                                                               sato sulla sorveglianza dei casi di         stro AIDS del Veneto (2, 3).                tivi intervalli di confidenza (IC).
                                                               AIDS. I sistemi di sorveglianza basati                                                       Dai risultati si evidenzia che nel
                                                               sulla notifica dei casi di AIDS forni-      METODI DISPONIBILI                          sistema sono sottorappresentati gli
                                                               scono tuttavia un’immagine postici-                                                     individui più anziani (rispetto ai più
                                                               pata, a causa del lungo e variabile pe-         Al 31 dicembre 2000 sono sta-           giovani), coloro che si infettano at-
                                                               riodo di incubazione dell’AIDS (me-         ti riportati 3 116 casi di AIDS e           traverso comportamenti sessuali
                                                               diana di circa 10 anni) e dell’ulterio-     6 516 diagnosi di infezione da HIV.         (rispetto ai tossicodipendenti) e co-
                                                               re allungamento del periodo di incu-        L’analisi è stata ristretta ai casi dia-    loro a cui è stata fatta la diagnosi di
                                                               bazione osservato dopo l’introduzio-        gnosticati a partire dal 1989 (data         AIDS prima del 1993 (rispetto alle
                                                               ne di terapie antiretrovirali combina-      di attivazione piena della sorve-           diagnosi più recenti). A partire dal
                                                               te. Questo ha quindi favorito lo svi-       glianza HIV), residenti nel Veneto,         1995, nella scheda AIDS viene in-
                                                               luppo di sistemi di sorveglianza delle      di età superiore ai 14 anni. In que-        dicata anche la data della prima
                                                               diagnosi di infezioni da HIV.               sto modo si ottengono 1 915 casi            diagnosi di HIV, per cui è stato pos-
                                                                   La regione Veneto aderisce al           nel Registro AIDS e 5 416 casi nel          sibile introdurre nel modello il tem-
                                                               Registro nazionale AIDS dal 1982, e         Registro HIV.                               po intercorso tra le due date. È
                                                               ha istituito un proprio sistema di              Attraverso l’incrocio dei due re-       emerso che sono sottorappresen-
                                                               sorveglianza per l’infezione da HIV         gistri risulta che 1 245 soggetti so-       tati nel sistema i casi per i quali la
                                                               dalla primavera del 1988. A segui-          no stati notificati a entrambi gli ar-      diagnosi di AIDS è avvenuta entro
                                                               to della Delibera regionale del 2           chivi; 670 casi invece, sono presenti       sei mesi dalla data del primo test
                                                               febbraio 1988 tutte le strutture            nell’archivio AIDS e non nell’archi-        (OR = 0,2 IC95%: 0,1-0,3).
                                                               pubbliche che effettuavano test dia-        vio HIV: 94 di questi, pur residenti             È stata poi valutata la concor-
                                                               gnostici per l’HIV alla popolazione         in Veneto, sono in cura presso              danza (mediante la statistica Kap-
                                                               generale quali i Sert, i Gruppi C           strutture extraregionali dove, pro-         pa) sul fattore di rischio riportato
                                                               (Servizi di screening in anonimato),        babilmente, hanno anche effettua-           nei due diversi sistemi, in modo da
                                                               i Reparti malattie infettive, i Servizi     to il test. Rimangono quindi 576            stimare il grado di accuratezza con
Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001

                                                               di igiene pubblica, per un totale di        casi nell’archivio AIDS non presen-         cui il sistema di sorveglianza HIV
                                                               oltre 150 strutture, sono state invi-       ti nell’archivio HIV.                       riporta tale importante dato (5).
                                                               tate a raccogliere dati secondo una                                                     L’analisi è stata anche stratificata
                                                               procedura standardizzata (1). Le in-        SENSIBILITÀ                                 per periodo di diagnosi di AIDS ()
                                                               formazioni, raccolte dai medici del-                                                    1992, 1993-1995, * 1996). Il va-
                                                               le singole strutture (centri di affe-           La sensibilità del sistema HIV è        lore della statistica si mantiene so-
                                                               renza) durante il counselling pre-          stata stimata come rapporto tra le          stanzialmente costante, attorno al
                                                               test mediante un’apposita scheda,           persone incluse in entrambi i registri      70%. Per i casi diagnosticati pri-
                                                               prevedono un codice identificativo,         sul totale delle persone incluse nel        ma del 1992, il Kappa è stato pa-
                                                               i comportamenti a rischio per l’in-         Registro AIDS. La sensibilità del si-       ri a 73,3%, per il periodo 1993-95
                                                               fezione da HIV, la data, il luogo e il      stema è risultata 68% (1 245/1 821),        il Kappa è stato 66,8% e per il pe-
                                                               risultato del test, nonché l’unità sa-      con una sottonotifica del 32%.              riodo successivo al 1995 è stato
                                                               nitaria locale di appartenenza. Il ri-                                                  68,7%. È da notare che la non
                                                               sultato del test sierologico viene          RAPPRESENTATIVITÀ                           concordanza si verifica per i casi
                                                               considerato positivo quando viene                                                       classificati nel Registro AIDS come
                                                               confermata al Western-blot una                  Al fine di verificare se esistono       “trasmissione sessuale” e nella
                                                               reattività al test Elisa. I dati cartacei   vizi di rilevazione che possono in          sorveglianza HIV come “non de-
                                                               sono poi spediti ai Servizi di igiene       qualche modo inficiare la rappre-           terminato”.
                                                               pubblica e trasferiti su supporto ma-
                                                               gnetico al Registro regionale, situa-       Federica Michieletto, Cinzia Piovesan e Giovanni Gallo (Servizio di epidemio-
                                                               to presso la Direzione per la pre-          logia e sanità pubblica, Direzione per la prevenzione - Regione Veneto)
Tabella - Associazione multivariata di alcuni fattori con la notifica sia al Re-            tesi che questo rapporto rimanga
gistro AIDS che al Registro HIV (Veneto 1989-2000)                                          costante per le diagnosi di HIV, la
                                                                                            stima per l’Italia sarebbe di 146 154
                                                         OR                  IC 95%
                                                                                            (9 500/0,065). Questa stima di inci-
    Fattore di rischioa                                                                     denza cumulativa è comunque una
      Omosessuale                                            0,6            0,4 - 0,8       stima conservativa dato che non
      Eterosessuale                                          0,6            0,4 - 0,8       tiene conto delle infezioni non an-
      Altro fattore di rischio                               1,3            0,4 - 3,6       cora diagnosticate.
    Etàb                                                                                         La validità delle stime sopra ri-
      ) 30                                                   1,7            1,3 - 2,3       portate sono condizionate dalle
      31-40                                                  1,9            1,5 - 2,5       due assunzioni di base (sensibilità
                                                                                            corretta e omogeneità tra Veneto
    Anno di diagnosic                                                                       e resto d’Italia). La sensibilità sti-
     ) 1992                                                  0,6            0,5 - 0,8       mata può essere distorta se la no-
     1993-1995                                               1,5            1,1 - 1,9
                                                                                            tifica dei casi ai due sistemi non è
    Sessod                                                                                  indipendente (8). È quindi auspi-
      Femminile                                              0,8            0,6 - 1,1       cabile che vengano effettuati in-
                                                                                            croci con altre fonti esistenti (regi-
(a) Serie di riferimento: uso iniettivo di droghe (OR = 1)                                  stro nominativo cause di morte e
(b) Serie di riferimento: età > 40 (OR = 1)
(c) Serie di riferimento: anno di diagnosi > 1995 (OR = 1)                                  dimissioni ospedaliere), ottenendo
(d) Serie di riferimento: maschi (OR = 1)                                                   così stime che tengano conto del-
                                                                                            la dipendenza tra le fonti (8). Ri-
CONCLUSIONI                                       per la valutazione del funziona-          guardo all’omogeneità, stime con-
                                                  mento e della sensibilità della sor-      sistenti sono state ottenute col si-
    La valutazione del sistema di                 veglianza HIV.                            stema di sorveglianza della provin-
sorveglianza dell’HIV in Veneto at-                   L’analisi mostra che oltre il 30%     cia di Modena e la regione Lazio
tuata ricorrendo al confronto con                 dei casi AIDS non sono stati ripor-       (dati non pubblicati).
l’archivio dell’AIDS permette di                  tati come HIV. In particolare, c’è
concludere che il sistema presenta                una maggiore probabilità di non es-       Riferimenti biliografici
una sottonotifica di circa il 30%;                sere riportati al sistema HIV per le      1. Regione del Veneto - Giunta Re-
tuttavia i casi che non vengono se-               persone che scoprono la loro siero-          gionale. Sistema di sorveglianza re-
gnalati riguardano spesso persone                 positività al momento dell’AIDS, e           gionale AIDS. Veneto documenti, se-
infettate attraverso comporta-                    per quelle a rischio sessuale. La sot-       rie ULSS; novembre 1988.
menti sessuali o che hanno avuto                  tonotifica dei casi a trasmissione        2. Teutsch SM, Churchill RE. Principles
                                                                                               and Practice of Public Health Surveil-
la diagnosi di HIV in tempi molto                 sessuale è suggerita anche dalla             lance. Oxford University Press; 2000.
vicini alla diagnosi di Aids. Un’a-               concordanza tra i fattori di rischio      3. Klevens MR, Fleming PL, Li J, et al. The
nalisi più accurata del sistema sa-               riportata nei due sistemi dove mol-          Completeness, Validity and Timeliness
rebbe probabilmente possibile uti-                ti casi a rischio non noto come HIV          of AIDS Surveillance Data. Elsevier Sci-
lizzando altri archivi, quali le di-              sono poi segnalati con rischio ses-          ence Inc.; 2001.
missioni ospedaliere o il registro di             suale quando l’AIDS è conclamato.         4. Hosmer DW, Lemeshow S. Applied
                                                                                               logistic regression. John Wiley and
                                                                                                                                          Inserto BEN - Notiziario ISS Vol. 14 - n. 12 - Dicembre 2001
mortalità.                                            Questi risultati ci permettono di        Sons, Inc.; 1989.
                                                  fare due considerazioni: evidenziare      5. Pezzotti P, Piovesan C, Rezza G, et al.
Il commento                                       la necessità di una ricognizione pres-       Int J Epidemiol 1997; 26(6):1352-8.
Patrizio Pezzotti                                 so i centri segnalatori per meglio de-    6. European regional consultation on
Laboratorio di Epidemiologia e Biosta-            finire le ragioni della mancata notifi-      the introduction of second-genera-
tistica, ISS                                                                                   tion HIV surveillance guidelines.
                                                  ca; evidenziare una sottostima im-
                                                                                               World Health Organization; 2001.
     La sorveglianza delle diagnosi               portante del fenomeno HIV, soprat-        7. Aggiornamento dei casi di AIDS noti-
da HIV è diventata cruciale con l’in-             tutto per il rischio sessuale.               ficati in Italia al 30 giugno 2001. No-
troduzione di trattamenti efficaci,                   Con questi dati si può fare una          tiziario Ist Super sanità 2001; 14(Sup-
che riducendo la morbosità hanno                  stima della dimensione del feno-             pl 1).
ulteriormente allungato l’incuba-                 meno HIV in Italia. Innanzitutto, se      8. Chao A, et al. Statist Med 2001; 20:
                                                                                               3123-57.
zione dell’AIDS e limitato notevol-               la sensibilità del sistema HIV in Ve-
mente la sorveglianza dell’AIDS. In               neto è del 68% questo vuol dire
Italia, nonostante le indicazioni del-            che alle oltre 6 500 diagnosi ripor-
                                                                                                     Donato Greco,
l’Organizzazione Mondiale della Sa-               tate al 31 dicembre 2000 bisogne-
                                                                                              Nancy Binkin, Paolo D’Argenio
nità (6) non esiste una sorveglianza              rebbe aggiungerne altre 3 000, per
nazionale delle diagnosi di HIV e so-             un totale di circa 9 500 infezioni cu-            Comitato editoriale BEN
lo alcune regioni e qualche provin-               mulative diagnosticate dall’inizio
cia ne hanno istituito una propria.               dell’epidemia. Dato che il Veneto            Full English version is available at:
Il controllo crociato tra AIDS e HIV              ha riportato circa il 6,5% dei casi di                  www.ben.iss.it
in Veneto fornisce dati importanti                AIDS segnalati in Italia (7), nell’ipo-              e-Mail: ben@iss.it
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