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SQUARE USI – MAGAZINE Quadrimestrale Università della Svizzera italiana numero 19 2016 www.square.usi.ch All’interno, in evidenza: Fotografie di paesaggio di Gabriele Basilico Rischi e vantaggi del voto via internet Un corso online sulla Divina commedia La formazione USI sbarca a Dubai
Square, una piazza internazionale dove si danno appuntamento professori, ricercatori, studenti, laureati e aziende. Square, ovvero al quadrato: moltiplicatore di conoscenze e competenze tra accademia e società.
COVER STORY Tra uomo e realtà fisica sta nascendo una relazione nuova, sempre più spesso garantita, facilitata o sostenuta dall’informatica. Parole quali intelligenza artificiale, realtà virtuale ed aumentata, interattività e robotica sono entrate nel vocabolario quotidiano, ma non si è ancora coscienti della loro reale portata. La Facoltà di scienze informatiche presenta al CeBIT di Hannover, la più importante fiera tecnologica europea, alcuni progetti che suggeriscono la dimensione di questo cambiamento.
IMPRESSUM RESPONSABILE DELLA PROGETTO GRAFICO STAMPA PUBBLICAZIONE Alessia Padovan Tipografia Poncioni SA, Losone Magazine Servizio comunicazione Tania Vanetti quadrimestrale e media TIRATURA ANNUA dell’Università della PROGETTO E COORDINAZIONE CARTA 19.000 Copie Svizzera italiana Giovanni Zavaritt Condat Silk FSC USCITE HANNO COLLABORATO FONT Inverno, estate, autunno Università A QUESTO NUMERO Frutiger LT della Robin Creti Simoncini Garamond PER ABBONARSI Svizzera Diana D’Andrea GRATUITAMENTE italiana Cristina Elia press@usi.ch Marco Della Torre Servizio comunicazione Dimitri Loringett e media dell’Università Katya Taddei della Svizzera italiana, ISSN 1664-3321 via Lambertenghi 10A, Lugano, Ticino, CH Partner di distribuzione Tipografia partner Sponsor principale CAMERA DI COMMERCIO CANTONE TICINO
SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19 2016 I www.square.usi.ch 3 1 SQUARE INDICE numero 19 2016 IDEE DI PROFILO COVER STORY FATTI LA STORIA 2 8 10 18 24 Marco Della Torre Voto via internet: Tra uomo e realtà Un corso online sulla #faces4heritage: rischi e vantaggi fisica sta nascendo una Divina commedia i social network al François Degeorge di un sistema che è relazione nuova, servizio del patrimonio ancora l’eccezione sempre più spesso Il manifesto di culturale dell’umanità Antonio Lanzavecchia garantita, swissuniversities facilitata o sostenuta Antonio Borriello e dall’informatica. La La formazione USI Alessandra Motz Facoltà di scienze sbarca a Dubai informatiche presenta Stephan Russ-Mohl alcuni progetti che L’Istituto di ricerche suggeriscono oncologiche verso la portata di questo l’affiliazione cambiamento Associato l’Istituto Ricerche Solari Locarno
SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19, 2016 I www.square.usi.ch 3 Fotografie di paesaggio di Gabriele Basilico Marco Della Torre, Accademia di architettura Ormai da qualche anno l’Accademia di assiduamente il lavoro di maestri della lavorò esclusivamente sul rapporto tra ar- architettura dell’USI, grazie alla promo- fotografia come Ugo Mulas e Gianni Be- chitettura e ambiente urbano con qualche zione di rassegne di importanti maestri rengo Gardin, di guardare all’esperienza rara ma importante escursione dedicata al della fotografia di architettura e del pa- dell’agenzia fotografica internazionale paesaggio naturale, sempre e comunque esaggio, dedica sempre più attenzione Magnum e di dialogare con intellettuali antropizzato. agli aspetti didattici riferibili al fatto di di primo piano come lo storico dell’arte La mostra di Mendrisio, che presenta “saper vedere”, e dunque all’affinamento Pierre Restany. La lezione prosegue con sessanta lavori di Gabriele Basilico, di dello sguardo. Non poteva quindi tardare il ricordo delle sue prime esperienze di vario formato e realizzati nel corso della l’appuntamento con il lavoro di Gabriele fotografia di denuncia e le collaborazioni sua carriera, si è rivelata un’occasione per Basilico, indiscutibilmente e in assoluto, con la “Casabella” di Tomás Maldonado mettere in dialogo diversi momenti della uno dei più grandi fotografi degli ultimi ma soprattutto con il racconto di come sua ricerca proprio sul tema del paesaggio quarant’anni e punto di riferimento per Gabriele Basilico confermò la sua voca- antropizzato, disponendoli in tre sezioni diverse generazioni di architetti urbanisti zione alla fotografia intesa come missione, distinte di cui due sono dedicate a impor- e paesaggisti, che così tanto ha contribu- seguendo gli esempi dello sguardo “equo tanti momenti di incontro dell’autore con ito alla comprensione, all’interpretazione e misurato” di Walker Evans, del lavoro il territorio del Cantone Ticino: un nutrito e all’ascolto dell’ambiente di vita contem- di Bill Brandt (autore importante nella gruppo di fotografie tratte dal progetto poraneo che come lui stesso ci conferma sua transizione dal reportage al lavoro sul del 1996 Monte Carasso: la ricerca di un «da un certo punto della storia in poi … paesaggio), analizzando i libri sulle città centro. Un viaggio fotografico di Gabriele ha coinciso con la propria immagine». di William Klein e infine con l’assimila- Basilico con Luigi Snozzi e un importan- La mostra La progettualità dello sguardo. zione del coerente lavoro di ricerca siste- te corpo di fotografie del 1997 dedicato Fotografie di paesaggio di Gabriele Basilico mico di Bernd e Hilla Becher. al paesaggio del passo del San Gottardo (Galleria dell’Accademia, 25/2 – 8/4/2016) Dalla fine degli anni Settanta e con il pro- inteso come arteria vitale tra Nord e Sud conferma e consolida gli obiettivi dell’Ac- getto Milano. Ritratti di fabbriche Basilico dell’Europa. cademia e nasce da una condivisione di intenti maturati durante un felice incontro con lo Studio Gabriele Basilico, nella per- Nella pagina a fianco, Gabriele sona di Giovanna Calvenzi, e con la storica Basilico, Gottardo, 1997. Qui a dell’arte Angela Madesani. sinistra Gabriele Basilico, Monte Il 28 ottobre 2010 Gabriele Basilico tenne Carasso, 1996 una memorabile lezione all’Accademia di architettura a Mendrisio, durante la qua- le delineò, in una bellissima narrazione ricca di riferimenti iconografici, le tappe del proprio processo di avvicinamento, da studente di Architettura, alla pratica fotografica, nel contesto culturale mila- nese, italiano ed europeo degli anni Ses- santa, che furono anni di rinnovamento politico, sociale e culturale. In quel pe- riodo Basilico ebbe modo di frequentare
IDEE I Secondary Buyouts creano valore per gli investitori nei fondi private equity? François Degeorge, Istituto di Finanza I fondi private equity (PE) sono diventati stitori oppure sono vantaggiosi soprattutto regionali e fondi globali) tendono a ga- una forma importante di investimento per per le società di PE (i general partners) che rantire migliori prospettive di rendimento casse pensioni, hedge funds e family offices, gestiscono i fondi? A questa domanda ri- per gli investitori. con circa tremila miliardi di dollari di beni spondiamo nell’articolo di prossima pub- gestiti globalmente. Tradizionalmente i blicazione sul Journal of Financial Econo- fondi PE rilevano, attraverso operazioni mics intitolato “On Secondary Buyouts”, Queste transazioni effettuate dai di buyout, aziende non quotate in Borsa. I con il contributo di Jens Martin (Univer- fondi d’investimento, nonostante fondi hanno una durata di dieci anni, alla sity of Amsterdam, e laureato Ph.D dello fine dei quali si disinveste nelle aziende ac- Swiss Finance Institute all’USI) e Ludovic sembrino andare a scapito degli quisite, tramite un’introduzione in Borsa o Phalippou (University of Oxford). interessi degli investitori, a certe una vendita diretta a un’altra azienda del La prima preoccupazione degli investitori condizioni possono risultare settore. Oggi invece i fondi PE vendono è che gli SBO siano motivati dal desiderio interessanti e contribuire sempre più spesso le aziende da loro acqui- dei general partners di investire a tutti costi state ad altri fondi PE. Queste transazioni, i capitali degli investitori prima della sca- alla performance chiamate secondary buyout (SBO) perché denza: infatti, le regole dei fondi stipulano la stessa azienda viene acquistata successi- che le società PE debbano investire i capi- La terza preoccupazione affrontata dallo vamente da due fondi PE, rappresentano tali entro cinque anni. Oltre questa data, studio riguarda il rischio del cosiddetto li- ormai il 40 percento dei disinvestimenti. le società PE sono remunerate solo sulla mited partner overlap, cioè la situazione in Questa evoluzione suscita tuttavia perples- parte investita dei capitali. Queste regole cui un investitore è presente sia nel fondo sità tra gli investitori (i limited partners dei creano un incentivo a investire anche in venditore sia nel fondo acquirente di un fondi): gli SBO creano valore per gli inve- transazioni poco interessanti, purché si SBO. In questi casi, oltre al fatto di ritro- possano effettuare rapidamente: gli SBO varsi di nuovo in portafoglio una parteci- sono in effetti una soluzione d’investimen- pazione aziendale appena venduta, l’inve- Il Prof. François Degeorge to “facile” per una società PE con capitali stitore paga due volte i costi di transazione, in eccesso poco prima della scadenza. Lo ciò che, secondo diversi osservatori, è assi- studio conferma in parte questa preoccu- milabile a una ‘tassa sugli investimenti’. La pazione: gli SBO acquistati alla fine dei nostra analisi mostra che, in realtà, anche cinque anni sono poco redditizi; invece, senza SBO e senza la ‘sovrapposizione’, gli quelli acquistati all’inizio della vita del fon- investitori pagano comunque questi costi do hanno buoni rendimenti, in linea con il di transazione. Inoltre, il nostro studio di- settore dei fondi PE. mostra come gli investitori possano sfrut- La seconda preoccupazione degli inve- tare il fenomeno per ottimizzare la loro stitori concerne il valore aggiunto del se- scelta iniziale di fondi PE. condo fondo: che cosa può portare all’a- In conclusione, le transazioni SBO effet- zienda (e quindi all’investitore) rispetto al tuate dai fondi d’investimento PE, nono- primo fondo? Stando alla nostra analisi, stante sembrino andare a scapito degli in- gli SBO tra fondi PE con competenze teressi degli investitori, a certe condizioni complementari anziché simili (per esem- possono risultare addirittura interessanti e pio, tra fondi PE a carattere finanziario e contribuire positivamente alla performan- fondi PE a carattere aziendale, o tra fondi ce dei fondi PE.
SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19, 2016 I www.square.usi.ch 5 Questa volta siamo davvero vicini ad un anticorpo contro il virus Ebola Antonio Lanzavecchia, Istituto di ricerche in biomedicina Notizie ne sono uscite diverse, alcune te disponibile per curare i pazienti infetti la rimozione del loop, mAb114, che è frutto delle aspettative, altre dell’eccessiva dal virus Ebola, che purtroppo non è stato efficace in monoterapia, resta attaccata enfasi data a scoperte scientifiche rilevanti, completamente debellato e potrebbe rie- alla proteina anche dopo la rimozione del ma pur sempre preliminari. Questa volta è mergere in ogni momento. Vista l’impossi- loop. Questo è un elemento completa- diverso: il mio gruppo di ricerca all’IRB, in bilità di vaccinare la popolazione a rischio, mente nuovo della vulnerabilità del virus collaborazione con la società svizzera Hu- la disponibilità di una scorta di questo an- Ebola che finora non era mai stato rilevato mabs BioMed e con un consorzio interna- ticorpo permetterà di curare i pazienti in- e che grazie alla sperimentazione clinica, zionale guidato dal National Institute of fetti e quindi di meglio coordinare la rea- soprattutto di mAb114, potrebbe porta- Health americano, ha isolato, dal sangue zione nel caso il virus dovesse riemergere. re a sviluppi molto rilevanti nella lotta di di un paziente guarito dall’infezione, due Il virus Ebola provoca una febbre emor- questa malattia. Ma non solo: la tecnologia anticorpi monoclonali che sono in grado ragica con tasso di mortalità fino al 90%, alla base di questa scoperta, progettata nel di proteggere dagli effetti letali dell’infe- tuttavia è noto come gli individui guariti nostro gruppo di ricerca e da noi battezza- zione da virus Ebola. La scoperta è ripor- da un’infezione di Ebola ne restino im- ta Cellclone, ha già consentito lo sviluppo tata in due articoli apparsi recentemente muni per tutta la vita. Per questa ragione, di numerosi anticorpi contro diversi altri sulla prestigiosa rivista Science. Il primo, insieme ai colleghi dell’U.S. National In- agenti infettivi, attualmente in fase di spe- riporta l’isolamanto e la caratterizzazione stitute of Health (NIH) e del U.S. Army rimentazione clinica. Fra questi, vi sono dei due anticorpi e dimostra come uno di Medical Research Institute of Infectious gli anticorpi diretti contro nuovi agenti questi, l’anticorpo mAb114, sia in grado Diseases (USAMRIID), abbiamo iniziato patogeni emergenti e ahimè molto attuali, di proteggere contro l’infezione letale da il nostro lavoro dal sangue di due super- come il coronavirus MERS e il virus Zika. virus Ebola, anche se somministrato in stiti di un focolaio di Ebola, scoppiato una singola dose e fino a cinque giorni nel 1995, a distanza di undici anni dal Un dettaglio strutturale del legame dei due dopo l’infezione. Il secondo articolo iden- contagio. Abbiamo così individuato due anticorpi neutralizzanti mAb100 (in viola) e tifica poi nuove vulnerabilità della glico- anticorpi (ai quali abbiamo dato i nomi in mAb114 (in rosa) con la glicoproteina del virus proteina del virus Ebola, rivelando – fatto codice mAb100 e mAb114) i quali hanno Ebola (in verde e marrone) nuovo e importante – le basi molecolari di dimostrato elevate capacità di neutralizza- neutralizzazione dei virus da parte degli re il virus. anticorpi umani e fornendo quindi nuovi Su queste basi, insieme ai ricercatori del indizi per lo sviluppo di vaccini. Da queste U.S National Institute for Allergic and scoperte si può quindi finalmente partire Infectious Diseases (NIAID), del Geisel per lo sviluppo di terapie sicure ed efficaci School of Medicine at Dartmouth (Ha- dirette contro quello che potremmo chia- nover, USA) e del School of Medicine mare il “tallone di Achille” del virus. La Tsinghua University (Pechino, China), mia piu grande soddisfazione è vedere che abbiamo definito i target giusti dei due l’anticorpo mAb114 è stato selezionato anticorpi. Entrambi interferiscono infatti dal Defense Advanced Research Projects con una glicoproteina che è fondamen- Agency (DARPA) degli Stati Uniti ed è tale per il legame fra il virus e le sue cel- attualmente lule ospitanti. Questa proteina contiene in fase avanzata di produzione di massa un determinato ‘anello’ (loop) che viene per uso nell’uomo. Dopo i necessari test rimosso prima che il virus possa entrare clinici di fase I, l’anticorpo sarà finalmen- nelle cellule. Mentre mAb100 previene
IDEE Individui e società verso un futuro a basse emissioni: si può fare Antonio Borriello e Alessandra Motz, Istituto di Ricerche Economiche Nel mese di dicembre si è conclusa a Pa- primo progetto (al quale lavora Antonio agli impianti nucleari, che la Confede- rigi la COP21, la Conferenza dei Paesi Borriello, ndr), studia la scelta del mezzo razione ha deciso di dismettere entro il che hanno sottoscritto la Convenzione di trasporto per i giovani pendolari resi- 2035. L’analisi evidenzia una disponibilità Quadro dell’ONU per la lotta al cambia- denti in Svizzera in situazioni ipotetiche ad accettare un aumento del costo dell’e- mento climatico. I 195 firmatari hanno nelle quali, oltre ai sistemi di trasporto lettricità se l’energia proviene da impianti concordato un obiettivo di contenimen- esistenti, sono presenti alternative inno- rinnovabili a basse emissioni (eolico, idro- to dell’aumento della temperatura media vative, come i “moving walkways” (MW, elettrico, solare). I consumatori, abituati globale, un meccanismo di monitoraggio tappeti mobili posizionati sui marciapiedi a un basso rischio di interruzioni nella delle emissioni di gas serra, e un sistema delle principali strade cittadine), o poco fornitura di elettricità, si mostrano invece di revisione quinquennale degli impegni diffuse, come il car sharing e il carpooling. poco inclini ad accettare un aumento del fissati e dei risultati raggiunti da ciascuno L’obiettivo è quello di capire se i giova- rischio di blackout. Queste informazioni, Stato. Ogni Paese ha presentato una pro- ni siano disposti a ridurre l’uso dell’au- completate da una spiegazione di cosa posta non vincolante del proprio contri- to privata a favore di mezzi di trasporto può influenzare le preferenze dei consu- buto al contenimento delle emissioni. collettivi. L’introduzione di un sistema matori, sono fondamentali per progettare totalmente nuovo incuriosisce i giovani (il gli investimenti necessari per il sistema 13% dichiara che il MW sarebbe la scelta elettrico svizzero in un futuro a basse L’impegno della Svizzera ideale) anche se la praticità, la comodità e emissioni. la flessibilità dell’auto privata la rendono prevede una riduzione del 50% in ogni caso la soluzione più scelta (25%). delle emissioni entro il 2030 I giovani che amano guidare sono molto rispetto al livello del 1990. Lo meno propensi a rinunciare all’auto pri- sforzo riguarderà in prima istanza vata: pertanto, per ridurre le emissioni le emissioni legate ai trasporti e sarebbe opportuno rendere più attraenti I lavori della conferenza di Parigi COP21 e performanti le auto elettriche. al riscaldamento delle abitazioni L’impegno della Svizzera prevede una ri- L’analisi evidenzia una duzione del 50% delle emissioni entro il disponibilità ad accettare un 2030 rispetto al livello del 1990. Lo sforzo riguarderà in prima istanza le emissioni aumento del costo dell’elettricità legate ai trasporti e al riscaldamento delle se l’energia proviene da impianti abitazioni, poiché la generazione di elet- rinnovabili a basse emissioni tricità, grazie agli impianti nucleari e idro- (eolico, idroelettrico, solare) elettrici, avviene oggi a basse emissioni. L’Istituto di ricerche economiche (IRE) contribuisce al dibattito con due pro- Nel secondo progetto (al quale lavora getti finanziati dal Fondo nazionale per Alessandra Motz, ndr) sono state studiate la ricerca scientifica: “Post Car World” attraverso un sondaggio le preferenze dei e “Security of Supply in Electricity”. Il consumatori svizzeri rispetto alle tecnolo- gie di generazione di elettricità alternative
SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19, 2016 I www.square.usi.ch 7 La trasformazione dei media cambia anche la comunicazione della scienza Stephan Russ-Mohl, Istituto media e giornalismo e Osservatorio europeo di giornalismo Negli ultimi anni, la situazione della co- comprende anche il posizionare “l’uni- all’interno degli istituti e delle facoltà e municazione pubblica sui temi scientifici versità come piazza di riflessione”, spe- anche presso l’ateneo di San Gallo, ad e di ricerca è cambiata. Dopo un breve cialmente tramite riferimenti a “risultati esempio, è “cosa gradita” che “studiosi periodo di fioritura del giornalismo scien- di ricerca rilevanti per la società”. e docenti comunichino essi stessi con il tifico, è ora la comunicazione scientifica, Dal punto di vista tematico, nella comu- pubblico per ciò che riguarda il loro setto- ovvero la presentazione di lavori di ricer- nicazione scientifica delle università sviz- re di competenza”, contribuendo così alla ca da parte di università e altri istituti, ad zere, la medicina e la salute sono tuttora strategia di comunicazione dell’università. acquisire importanza ovunque, sia perché al primo posto, seguite dalle scienze natu- gli istituti forniscono comunicati stampa rali. Molto meno attenzione è data invece utili a redazioni sovente in difficoltà, sia alle scienze sociali ed economiche, anche perché i ricercatori stessi comunicano di- se queste ultime sono risalite di qualche rettamente ai loro pubblici tramite blog e punto. Hasenböhler, però, fa notare che Il grafico qui sotto descrive i comunicati stampa social network. “molte cose che non sono particolarmen- universitari per settore nel 2014. L’analisi dei Secondo le nostre ricerche, sette delle te sofisticate o di politica istituzionale ven- comunicati stampa delle università svizzere è stata svolta da Georgia Ertz, così come la traduzio- dodici università svizzere hanno ingran- gono ora comunicate in modo decentra- ne in italiano della versione originale di questo dito i loro dipartimenti di comunicazio- lizzato”. In alcune università, ad esempio, articolo, pubblicato dalla Neue Zürcher Zeitung il ne in tempi recenti. Curiosamente, però, ci sono responsabili della comunicazione 28/11/2015 il numero di comunicati stampa inoltrati annualmente dalle università non è au- mentato in modo significativo: nel 2008 se ne contavano 671, nel 2014, invece, erano 684. Per quanto riguarda i contenuti, in- vece, la situazione è cambiata parecchio: nel 2008, infatti, due terzi dei comuni- 140 cati erano dedicati alla comunicazione istituzionale (dalla politica d’istituto alle 120 offerte di studio e i pensionamenti di pro- fessori, ndr), sei anni dopo sei comunicati 100 su dieci trattano di ricerche e risultati di studi, mentre la porzione di comunicazio- 80 ne istituzionale si è ridotta a poco più di un terzo. 60 Per il responsabile della comunicazione dell’Università di San Gallo, Marius Ha- 40 senböhler, questo cambiamento è “poco sorprendente”: i temi di ricerca e gli 20 esperti sono ormai per i media “più inte- ressanti delle notizie istituzionali” e per questa ragione, già da anni, parte delle 0 strategie di comunicazione degli atenei Umane Tecnica Natura Medicina Sociali Economia Architettura
DI PROFILO: E-voting
SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19, 2016 I www.square.usi.ch 9 Voto via internet: rischi e vantaggi di un sistema che è ancora l’eccezione Daniele Ghezzi, laureato in Scienze della comunicazione Nel contesto della mia tesi di Master, con- ma che la popolazione torni nuovamente a spondenza non si può garantire che il voto dotta sotto la supervisione del prof. Bertil votare online. Non solo, una mancanza di venga espresso dalla persona avente il dirit- Cottier presso la Facoltà di scienze della co- fiducia nel sistema di voto porterebbe ine- to, che la busta giunga ai seggi elettorali, o municazione, ho avuto modo di approfon- vitabilmente a una perdita di fiducia nelle che il postino non la apra per conoscerne dire i problemi tecnici e giuridici legati al istituzioni. Altri punti critici sono i costi il contenuto o manipolarla. Il voto elettro- sistema dell’E-voting, del voto elettronico. elevati nel breve e medio periodo, costi nico ha però anche vantaggi, come quelli che vanno ad aggiungersi a quelli necessa- ecologici ed economici sul lungo periodo, ri per gestire i canali di voto esistenti. La ma soprattutto beneficia i portatori di han- Purtroppo, per com’è concepita la cosiddetta “democrazia istantanea” poi, dicap e gli svizzeri residenti all’estero. È affievolirebbe il valore di una votazione a inoltre un’opportunità per la Svizzera, na- rete, sicurezza e anonimato sono tal punto da assimilarla a un semplice son- zione di lunga tradizione democratica che condizioni che non possono essere daggio d’opinione. Il Ticino è inoltre un ci porta più volte l’anno alle urne. garantite a priori. Non possiamo, caso particolare, solo dal 2015 è possibile infatti, essere certi che ogni votare per posta a elezioni comunali e can- singolo server, computer o tonali. Ultimo in ordine di tempo, dopo Oggi 14 cantoni offrono l’e-voting diverse richieste parlamentari bocciate per smartphone utilizzato nel e altri si aggiungeranno in futuro, il rischio concreto di commercio di voti e processo di voto sia privo di virus galoppinaggio. Pratiche che sarebbero no- ma l’unico indicatore che ci dirà se tevolmente facilitate dal voto via Internet. il progetto avrà successo è il livello Internet è oggi una condizione indispensa- Non solo, questo Cantone ha l’accesso al di penetrazione del nuovo canale. bile alla nostra quotidianità e alcune delle web più basso della Svizzera, situazione Sarà la popolazione che avrà l’ulti- attività che svolgiamo utilizzandolo devono potenzialmente discriminante, come lo sa- rispettare i più avanzati standard di sicu- rebbe anche il digital divide. ma parola rezza, come i trasferimenti e-banking. Ma nel 2016 il voto via Internet è un eccezione Oggi 14 Cantoni offrono l’e-voting e al- di pochi Paesi. Perché? Perché quando si Il voto elettronico ha anche tri si aggiungeranno in futuro, ma l’unico tratta di diritti politici, non è sufficiente indicatore che ci dirà se il progetto avrà vantaggi, come quelli ecologici garantire la sicurezza, esiste un requisito successo è il livello di penetrazione del altrettanto importante: l’anonimato. ed economici sul lungo periodo, nuovo canale. Sarà la popolazione ad ave- Purtroppo, per com’è concepita la rete e soprattutto va a beneficio dei re l’ultima parola, le istituzioni dovranno Internet, sicurezza e anonimato sono con- portatori di handicap e degli tuttalpiù seguire il cittadino facilitandogli dizioni che non possono essere garanti- svizzeri residenti all’estero. il compito, offrendo servizi di assistenza te a priori. Non possiamo, infatti, essere e promuovendo il nuovo canale. Com- certi che ogni singolo server, computer o È un’opportunità per la promesso e procedere a piccoli passi: due smartphone utilizzato nel processo di voto Svizzera, nazione di lunga principi cardine della politica elvetica che sia privo di virus. Immaginiamo ora per un tradizione democratica dovranno essere applicati anche al voto via istante che un hacker riesca ad entrare in Internet, affinché sia possibile beneficiare possesso delle scelte elettorali dei cittadi- Bisogna però essere realisti e considerare dei vantaggi garantendo nel contempo il ni, e decidesse di pubblicarle, complete di che anche i sistemi di voto classici hanno pieno rispetto delle tempistiche tecniche e nomi e cognomi. Ci vorrebbero anni pri- dei limiti. Ad esempio nel voto per corri- sociali implicate.
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SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19, 2016 I www.square.usi.ch 11 Il ruolo dell’informatica nella nuova relazione tra uomo e realtà Kai Hormann, Decano della Facoltà di scienze informatiche La matematica è sempre stata la disciplina collaborazione tra gli esseri umani. È per parte considerevole dei quali si concentra fondamentale delle scienze, grazie al suo questa ragione che l’informatica genera proprio sulle tecnologie emergenti. linguaggio astratto ‘universale’ e alla sua oggi un impatto enorme in molti settori Nelle pagine che seguono raccontiamo al- capacità di descrivere e analizzare i feno- prima non direttamente connessi ad essa, cuni dei progetti ai quali stiamo lavorando meni osservabili in maniera formale. Nel dall’economia alla salute, dalla scienza e che rendono bene l’idea di questa nuo- XXI secolo, tuttavia, il mondo scientifico all’intrattenimento, passando per la mo- va relazione. Si tratta di progetti di ricer- sta vivendo dei profondi cambiamenti e bilità ed il settore energetico. ca originali, pensati – oltre che per scopi l’informatica sta diventando la spina dor- scientifici – anche con un dichiarato obiet- sale di tutti i settori scientifici e tecnolo- tivo formativo e di sensibilizzazione, in gici: lo sviluppo della società contempo- Parole quali intelligenza quanto pensiamo che soprattutto i giovani ranea dipende infatti in larga parte dalla debbano riflettere sulla portata di questo artificiale, realtà virtuale capacità di gestire un’enorme mole di cambiamento storico, toccandolo con le informazioni, di ogni genere. e aumentata, interattività proprie mani, in prima persona e in modo e robotica sono entrate nel semplice. Grazie a questi progetti i nostri nostro vocabolario quotidiano, studenti hanno la possibilità di sperimen- L’informatica non si occupa più ma forse non ci siamo ancora tare e guardare “da dentro” il codice e la tecnologia, mettendo in discussione le re- ormai “solo” della progettazione accorti della portata reale di gole che sorreggono la realtà aumentata, di algoritmi e di strutture di dati; questa loro presenza la domotica, la grafica, le nuove frontiere al giorno d’oggi la nostra della sicurezza e della formazione. disciplina facilita un approccio Tra noi e le infinite sfaccettature del mon- moderno, digitale e do fisico è nata in sostanza una relazione nuova, sempre più spesso garantita, facili- Presenteremo questi progetti al automatizzato alla soluzione tata o sostenuta dalla tecnologia e dunque di problemi legati alla vita CeBIT di Hannover, la più dall’informatica. Parole quali intelligenza quotidiana, alla comunicazione artificiale, realtà virtuale ed aumentata, importante fiera della tecnologia e alla collaborazione interattività e robotica sono entrate nel europea tra gli esseri umani nostro vocabolario quotidiano, ma forse non ci siamo ancora accorti della portata Convinti del loro valore sia scientifico che L’informatica, ovvero la scienza dell’infor- reale di questa loro presenza. divulgativo, abbiamo deciso di presentare mazione, ci fornisce gli strumenti per ge- Alla Facoltà di scienze informatiche pun- questi progetti anche al CeBIT di Hanno- stire tali informazioni. Non si occupa più tiamo a formare una nuova generazione ver, la più importante fiera della tecnolo- ormai “solo” della progettazione di algo- di studenti, fornendo loro le conoscenze gia europea, dove l’USI rappresenterà la ritmi e di strutture di dati per la memo- fondamentali necessarie per la compren- Svizzera insieme ai due politecnici di Zu- rizzazione, l’elaborazione, la trasmissione sione e lo sviluppo del di questo futuro rigo e Losanna. e l’accesso alle informazioni; al giorno digitale. Un futuro, che viene plasmato d’oggi la nostra disciplina facilita un ap- sul Campus di Lugano da oltre 200 ri- proccio moderno, digitale e automatiz- cercatori provenienti da tutto il mondo, Qui a sinistra uno dei progetti che saranno zato alla soluzione di problemi legati alla che sono impegnati in numerosi progetti presentati ad Hannover, un sistema di vita quotidiana, alla comunicazione e alla di ricerca nazionali ed internazionali, una riconoscimento biometrico basato su sensori 3D
COVER STORY Sciare high tech: le nuove piste della realtà aumentata Marc Langheinrich e Anton Fedosov, Facoltà di scienze informatiche Grazie alla miniaturizzazione delle tec- indagando su come al giorno d’oggi si nologie dell’informazione e della comu- condivida il contenuto digitale e non di- nicazione (ICT) è ora possibile ricavare gitale, su come questa condivisione possa e condividere sempre più informazioni in avvenire in futuro. Per capire meglio che sempre più contesti, persino sulle piste da potenziale ci sia in questo contesto men- sci. Gli appassionati degli sport invernali tre si praticano sport all’aperto, abbiamo registrano infatti un considerevole nume- progettato un sistema di realtà aumentata ro di video e di foto grazie ai telefonini chiamato SkiAR, che facilita gli sciatori e di nuova generazione e a telecamere re- gli snowboarder nello scambio di conte- sistenti come le GoPro, mentre applica- nuti personali con altri sportivi in loco. zioni di fitness e braccialetti che registra- L’idea alla base della realtà aumentata è di no l’allenamento possono tracciare dati sovrapporre le informazioni digitali a ciò dettagliati rispetto alle performance sulle che vedono i nostri occhi, un concetto già piste, come la distanza percorsa durante utilizzato dai sempre più popolari visori il giorno, la velocità massima raggiunta, il a sovrimpressione (head-up displays) usati dislivello, i tracciati percorsi... I dati rac- su molte auto di lusso, che proiettano sul colti possono essere usati per arricchire parabrezza le informazioni del cruscotto. le conversazioni serali o dare inizio ad I sistemi AR utilizzano sofisticate tecnolo- un’amichevole competizione sulle piste, gie di tracciamento oculare e di movimen- ma possono anche rappresentare prezio- to (head and eye tracking) facendo sì che si consigli, utili nel prendere le numero- le informazioni proiettate appaiano fisse, se decisioni che un gruppo di sciatori o come se fossero disegnate sopra a ciò che snowboarder si trova ad affrontare nel vedono i nostri occhi. Nel caso specifico corso della giornata: quale sarà la prossi- di SkiAR, ciò significa che l’utente vedrà ma pista, quale aree evitare durante i fuo- le piste, le foto e i punti d’interesse o i pe- ripista, o dove incontrarsi con gli amici ricoli che gli altri sciatori vogliono condi- per un pranzo o per il dopo-sci? Le map- videre, come se quest’ultimi fossero dise- pe pieghevoli e i cartelloni installati a bor- gnati direttamente sulle mappe cartacee o do pista hanno tradizionalmente aiutato sui cartelloni che hanno davanti. gli sportivi nel programmare la giornata, Abbiamo implementato e testato un pri- offrendo una panoramica dei tracciati. mo prototipo di SkiAR usando un co- Sulle mappe in questione non è purtrop- mune smartphone (indossato sulla testa po possibile condividere ciò che spesso in un porta cellulare stile casco) e uno sta alla base delle decisioni da prendere, smartwatch per controllare il sistema. Il ovvero le informazioni personali, le foto prototipo è al momento stato sperimen- SkiAR, raffigurato nelle immagini sopra, è stato svilup- scattate, il tracciato GPS registrato, o un tato solo in laboratorio, ma abbiamo in- pato nel contesto del progetto UROP (Undergraduate Research Opportunities Program), un programma contesto personalizzato con punti d’inte- tenzione di portarlo presto sulle piste per speciale della Facoltà che permette agli studenti migliori resse o pericoli in tempo reale. un collaudo e lo metteremo a disposizione di partecipare durante l’estate a progetti di ricerca in Nell’ambito del progetto “SHARING21”, del pubblico del CeBIT di Hannover. campi all’avanguardia finanziato dal Fondo nazionale, stiamo
SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19, 2016 I www.square.usi.ch 13 Plasmare il futuro tecnologico con 200 chili di sabbia primordiale Kai Hormann e Teseo Schneider, Facoltà di scienze informatiche Montagne coperte di neve, valli boscose, la distanza aumenti (ovvero la cavità risulti laghi alpini e profondi abissi. Immaginate pronunciata). Il “trucco” sta nella scheda di potere creare tutto questo con un sem- grafica e soprattutto nel codice del pro- plice movimento delle vostre mani. Imma- gramma che la guida e che abbiamo svilup- ginate di tornare bambini sulla spiaggia pato, capace di leggere la trama 3D della del mare, plasmando avventure e mondi sabbia adattandosi in tempo reale. immaginari in modo tanto facile da sem- Perché tutto questo? Abbiamo due obiet- brare naturale. Nel contesto del CeBIT di tivi. Innanzitutto questa semplice applica- Hannover presenteremo una applicazione zione “sabbiosa” viene utilizzata nei corsi in grado di rievocare queste sensazioni, della nostra Facoltà e ha una precisa fina- aprendo la strada allo stesso tempo alla lità formativa: ai nostri studenti chiediamo comprensione di alcuni aspetti sempre più di mettere le mani sul programma, capen- rilevanti delle scienze informatiche e in do innanzitutto alcuni elementi basilari particolare del settore di ricerca del quale che regolano il settore della grafica e della ci occupiamo, ovvero il “Geometric and visione computerizzata. In secondo luogo Visual Computing”. chiediamo loro di andare oltre, di dare fia- Un luogo comune vuole che chi si occupa to alla fantasia e creare algoritmi in grado di informatica passi le sue giornate chiu- di migliorare l’esperienza finale dell’appli- so in una stanza e attaccato allo schermo, cazione: sciatori, barche a vela, eruzioni immerso tra numeri e codici. La realtà è vulcaniche? Tutto è possibile utilizzando il molto diversa: oltre agli aspetti teorici di codice giusto e questa è una delle lezioni ricerca fondamentale, quello che ci muove più importanti – in genere – di tutto il cam- è infatti la curiosità di capire e migliorare po delle scienze informatiche. molti aspetti della vita di tutti i giorni, che Oltre a questo il nostro progetto potreb- sempre più spesso vede molti suoi aspetti be, partendo dalla ricerca di base che è la mediati dalla tecnologia. Per creare questa nostra forza, avere in futuro interessanti applicazione abbiamo recuperato 200 chili risvolti dal punto di vista industriale: nel di sabbia bianchissima, un tavolo, qualche vasto mercato dei giochi interattivi, la pos- paletto in alluminio, viti e bulloni. Hardwa- sibilità di plasmare mondi virtuali altamen- re “vecchio stile”, ai quali abbiamo colle- te tecnologici con un materiale primordiale gato un proiettore come tanti, una Kinect come la sabbia apre scenari inediti, sia dal Nelle due fotografie qui sopra Teseo di Microsoft e – soprattutto – un software punto di vista della fruizione che da quello Schneider testa l’applicazione che sarà presentata al CeBIT di Hannover da noi programmato in grado di dare vita della programmazione, velocizzando i pro- al tutto. Grazie alla misura molto precisa cessi produttivi di filiere al momento an- dell’altezza delle diverse colline di sabbia, cora molto lunghe. La realtà aumentata è misurata in base alla distanza dalla Kinect, questo: un rapporto facile e immediato tra il proiettore colora il terreno, assegnando- la mente, in questo caso le mani, e la tecno- gli gradazioni diverse: il bianco candido logia, capace di arricchire l’esperienza di della neve se le distanza è poca (ovvero la vita di noi uomini del terzo millennio. montagna è alta), il blu profondo qualora
COVER STORY La casa intelligente che si governa con la punta delle dita Rami Baddour, Facoltà di scienze informatiche Il mondo che ci circonda è ogni anno che tese alla sensibilizzazione dell’opinione ponenti intelligenti dell’appartamento; passa sempre più costellato dai cosiddetti pubblica, da una parte poco consapevole poi è stata sviluppata una WSN (Wireless sistemi “embedded”, ovvero quei sistemi della rilevanza di questi sistemi, dall’altra Sensor Network), ovvero un sistema di go- elettronici a microprocessore, program- poco incline a riconoscere la reale fragilità verno di questi stessi hardware da parte di mati per elaborare, generare o visualizzare di fondo del mondo tecnologico all’interno un dispositivo indossabile (un guanto) do- informazioni e dati, o gestire altre macchi- del quale siamo immersi. tato di diversi sensori connessi tra di loro ne e dispositivi, interagendo con uno o più in modalità wireless. In questo modo, per utenti. Si stima che in questo momento ne esempio, è possibile aprire il garage con un siano attivi e connessi sulla terra qualcosa Siamo convinti che anche i non dito, regolare il termostato muovendo il come 14 bilioni, impegnati a far funzionare polso, accendere la TV agitando il palmo addetti ai lavori, avendo a che fare automobili, centrali nucleari e ospedali, ma della mano. Tutte funzionalità relativamen- anche sempre più spesso frigoriferi, calda- in modo diretto e concreto con te semplici, la cui programmazione prima ie, televisori e saracinesche… L’utilizzo di le potenzialità di questi sistemi, e il cui utilizzo poi servono ad allenare questi sistemi all’interno delle abitazioni abbiano modo di iniziare a studenti e ricercatori ad un continuo met- è infatti in grande espansione e sta dando riflettere sul proprio rapporto con tersi in discussione, alla ricerca di soluzioni notevole slancio al settore della domotica, più sicure ed efficienti. Siamo convinti che parola che intrecciando il latino domus la tecnologia, permettendone un anche i non addetti ai lavori, avendo a che (casa) con robotica, descrive la scienza in- utilizzo sempre più consapevole fare in modo diretto e concreto con le po- terdisciplinare che si occupa dello studio tenzialità di questi sistemi, abbiano modo delle tecnologie atte a migliorare la qualità Per affrontare entrambe queste sfide, moti- di iniziare a riflettere sul proprio rapporto della vita negli ambienti antropizzati. An- vare i futuri addetti ai lavori e sensibilizza- con la tecnologia, permettendone un utiliz- che grazie alla diffusione capillare di questi re i comuni cittadini, l’Istituto ALaRI della zo sempre più consapevole. sistemi intelligenti in molti contesti e all’in- Facoltà di scienze informatiche dell’USI ha terno delle nostre abitazioni, il numero promosso un progetto molto concreto, ba- globale di sistemi “embedded” connessi sato su di un modello di abitazione intelli- nel 2020 schizzerà a 30 bilioni, rendendo gente in miniatura. Una smart-house a tutti la nostra esistenza sempre più dipendente gli effetti, su due piani e munita di molte anche da questo settore dell’informatica. delle funzionalità domotiche maggiormen- In modo controintuitivo, questo grande te in voga al momento, solo della misura progresso tecnologico aumenta – invece di un metro quadrato. Il modello, che sarà che diminuire – la portata e il numero delle presentato insieme agli altri progetti nel pa- sfide con le quali siamo e saremo confron- diglione dell’USI alla fiera CeBIT di Han- tati: avendo un’incidenza diretta anche nover, nasce da un’iniziale collaborazione sulla fisicità dei nostri corpi, i sistemi “em- con il Liceo Lugano Due, nel contesto di bedded” richiedono una sempre maggiore un lavoro di maturità: dapprima gli studen- attenzione alla sicurezza, all’efficienza ed ti del Liceo hanno collaborato con i ricer- autonomia energetica, alla memoria ed catori della Facoltà nella costruzione fisica alla miniaturizzazione. Sfide innanzitutto del modello e nel collocamento dei diversi tencologiche, che richiedono enormi sforzi hardware, ovvero i sensori e i dispostivi atti legati alla ricerca, ma sfide anche “sociali” al “movimento” fisico delle diverse com-
SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19, 2016 I www.square.usi.ch 15 Sensori biometrici 3D al posto delle password: l’alba di un nuovo paradigma per la sicurezza Michael Bronstein e Jan Svoboda, Facoltà di scienze informatiche Da tempo il cinema solletica il nostro simo futuro sarà utilizzato in numerose di come siamo fatti, ovvero la biometria, immaginario con strumenti tecnologici applicazioni multimediali di Intel. In que- apre porte inesplorate nel delicato settore legati alla sicurezza sempre più sofisticati sto senso il progetto punta a colmare l’e- della sicurezza, ponendo ancora una volta e avveniristici, che spaziano dalla scansio- sistente lacuna tra la ricerca e l’industria, l’informatica a mediare tra noi e il fluire ne dell’iride a quella del timbro vocale; il dimostrando come una normale telecame- delle nostre vite. grande schermo racconta di spie ed eroi ra 3D – corredata del giusto software da che passano con più o meno disinvoltura noi programmato – si presti senza proble- attraverso sistemi di sorveglianza sempre mi a fornire applicazioni di tutto rispetto più complessi ed evoluti. La realtà – pur- nel settore del riconoscimento biometrico troppo – risulta ancora parecchio lontana legato alle caratteristiche degli arti supe- da questo genere di fantasie. riori. Finora le tecnologie biometriche han- no fatto affidamento su sensori non in grado di identificare casi di infrazione Questo risultato è reso possibile “dal vivo”. Un esempio: un intruso può dall’intreccio di algoritmi capaci facilmente eludere i controlli presentan- do letteralmente una fotografia stampata di far riconoscere all’hardware in del volto che il sistema reputa abilitato modo molto preciso i dettagli, le a passare; l’utilizzo della tecnologia 3D piccole differenze della geometria rende molto più difficile falsificare le pro- di base di una mano pria identità, richiedendo la produzione di una maschera geometricamente mol- In cosa consiste il nostro progetto: imma- to accurata del volto nel quale si intente ginate di aprire il vostro portatile e – inve- immedesimarsi. La tecnologia 3D non è ce di dover inserire una password usando stata fino ad ora utilizzata principalmente la tastiera e la vostra memoria – di poter per ragioni di costi e di dimensioni dei di- accedere ai documenti solo con un sem- spostivi necessari, ma gli enormi progressi plice cenno della mano, proprio come se fatti ne hanno ridotto radicalmente i prez- steste salutando qualcuno di conosciuto. Nella pagina accanto il “guanto” WSN in grado di zi e le misure. Questo risultato è reso possibile dall’in- governare i sensori domotici. Qui sopra il sistema di Nel progetto che presenteremo al CeBIT treccio di algoritmi capaci di far ricono- riconoscimento biometrico 3D elaborato sul campus di Hannover facciamo ricorso proprio ad scere all’hardware in modo molto preciso di Lugano una telecamera già utilizzata da diversi di- i dettagli, le molte piccole differenze della spostivi Intel, la RealSense F200, che date geometria di base di una mano. Un simile le piccole dimensioni ben si presta ad sistema è stato fino ad ora oggetto di studi un utilizzo anche su dispostivi di picco- di laboratorio, ma non ha mai preso piede le dimensioni, come quelle del computer dal punto di vista commerciale. Quando portatile scelto. Si tratta – per inciso – di lo sarà – è questione di tempo – potrà una telecamera che conosciamo bene, in essere utilizzato in molti contesti, dalle quanto frutto di un brevetto sviluppato banche agli aeroporti fino ad applicazioni insieme ad altri colleghi e che in un pros- in ambito forense. La scansione digitale
COVER STORY Dall’apprendimento passivo alla formazione partecipata, grazie ad un software Cesare Pautasso e Vasileios Triglianos, Facoltà di scienze informatiche La cultura occidentale identifica nella lu- molto interessanti: normalmente infatti, il fronte degli esercizi, il cui esito risulta minosa Atene del quinto secolo avanti Cri- nel corso delle lezioni frontali, laptop e immediatamente visibile a chi spiega, cor- sto il luogo e il momento in cui vennero smart-phone sono considerate fonti di di- redato delle statistiche del caso che for- codificati alcuni dei tratti più rilevanti del strazione e ripensare il loro ruolo in classe niscono un colpo d’occhio immediato su nostro modo di pensare. L’arte della mai- come ulteriore canale di comunicazione quali punti spiegare nuovamente. Si tratta eutica, ovvero del saper insegnare, dialoga- ha invece aperto la strada ad un modo di- di un’esperienza di apprendimento innova- re e discutere in un circolo virtuoso fatto verso di insegnare da un lato e di imparare tiva, del tutto in linea con la filosofia della di domande e di risposte fondate sull’uso dell’altro. nostra Facoltà di informatica, per la quale della ragione, nasce infatti con Socrate. lo studente non è solo un numero che assi- Ora, a 2500 anni di distanza, con la nascita mila passivamente nozioni, ma al contrario delle tecnologie dell’informazione e della Si tratta di un’esperienza di l’attore principale che partecipa ad una di- comunicazione, le possibilità di forma- namica virtuosa di formazione, alla quale apprendimento innovativa, del zione si sono ampliate in modo notevole (ci piace pensare) anche lo stesso Socrate e diverse università – tra le quali anche la tutto in linea con la filosofia della sarebbe stato molto interessato. Si tratta, nostra – stanno progressivamente amplian- nostra Facoltà: lo studente non in sostanza, di un altro esempio di realtà do la loro offerta grazie cosiddetti MOOC, è solo un numero che assimila aumentata, in cui informatica e tecnologia che sta per Massive Open Online Course e nozioni, ma l’attore principale arricchiscono e in qualche modo plasmano indica un corso di livello universitario pub- una delle azioni fondamentali del nostro blicato sul Web e frequentato da milioni di di una dinamica di formazione essere accademico, ovvero insegnare a im- studenti da tutto il pianeta. Questo genere virtuosa, alla quale (ci piace parare. di corsi necessita di programmi informatici pensare) lo stesso Socrate sarebbe che permettano da un lato la visione fron- stato molto interessato Il Prof. Cesare Pautasso mentre utilizza tale del docente, dall’altro la possibilità di l’applicazione con i suoi studenti. interagire – in apposite sessioni – con il ma- In una situazione di apprendimento tradi- teriale educativo. Le possibilità di dialogo zionale lo spazio per le domande avviene diretto con il docente rimangono tuttavia solitamente per alzata di mano, al termine limitate: gli studenti possono condividere di una sessione esplicativa; il professore sti- su di una piattaforma online i loro dubbi mola la classe con delle domande e in base e commenti rispetto ai diversi argomenti, alle risposte di alcuni studenti valuta se e nella cui discussione il docente svolge il come i concetti siano stati assimilati da tut- ruolo di moderatore. ti i presenti. Il software - ASQ, http://asq. Si tratta di una bella opportunità di dialo- inf.usi.ch - che abbiamo sviluppato e mes- go e diffusione globale della conoscenza, so gratuitamente open-source - aumenta le che secondo noi sarebbe stato un peccato possibilità di interazione delle lezioni clas- “relegare” solamente ai corsi MOOC. Ve- siche, producendo un effetto moltiplicato- dendone il potenziale valore, abbiamo così re sia per le domande fatte che le risposte deciso di studiare come importare – arric- ottenute da tutti gli studenti presenti, gra- chendola ulteriormente – questa tecnolo- zie proprio all’utilizzo di telefoni, tablet o gia ai corsi “tradizionali” offerti dal vivo PC. L’applicazione, che presenteremo al sul Campus di Lugano. I risultati sono stati CeBIT di Hannover, potenzia anche tutto
SQUARE USI – MAGAZINE I Quadrimestrale I Università della Svizzera italiana I numero 19, 2016 I www.square.usi.ch 17 Un Master per gestire e inventare nuovi legami tra tecnologia e mondo fisico Come suggeriscono queste pagine, i si- luppo pre-industriale: un unicum a livello ALaRI, sia accademico che industriale, è stemi informatici integrati (embedded) e internazionale che ha l’obiettivo di forma- stato recentemente certificato anche da ciberfisici (cyber-physical) sono elementi re professionisti in grado di progettare e un importante riconoscimento proprio al che - per lo più a nostra insaputa - risul- gestire il ponte sempre più stretto tra le direttore del nuovo Master. Il prof. Alip- tano sempre più importanti e presenti in tecnologie e il mondo fisico. pi è stato infatti insignito del prestigioso molte attività del nostro agire quotidiano. Gabor Award, l’ “Oscar alla carriera” as- Si tratta di sistemi elettronici di elabora- segnato una volta all’anno dalla Società zione dati rivolti a una specifica applica- Il Master of Science in Cyber internazionale per le reti neuronali (Inter- zione, come quelli utilizzati nelle unità national Society Neural Network). Physical and Embedded Systems di controllo degli autoveicoli, nelle appa- recchiature domestiche e biomedicali, in è il nuovo programma di studio telefoni cellulari e smartphone. Le dimen- della Facoltà di scienze Il direttore del nuovo Master, sioni ridotte e la loro versatilità ne hanno informatiche gestito da ALaRI; il Prof. Cesare Alippi, è stato determinato la massiccia diffusione anche l’obiettivo è quello di formare a livello industriale, con cifre d’affari glo- recentemente insignito del Gabor bali nell’ordine delle migliaia di miliardi professionisti in grado di Award, l’“Oscar alla carriera” di euro. progettare e gestire il ponte assegnato una volta all’anno Un sistema ciberfisico è un insieme di sempre più stretto tra le dalla Società internazionale unità dedicate – spesso collegate in rete – tecnologie e il mondo fisico per le reti neuronali in cui l’attenzione è rivolta, oltre che agli aspetti computazionali e di comunicazio- Secondo il nuovo direttore del program- ne, all’intenso legame tra computazione ma di Master, il professor Cesare Alippi: Le ragioni del premio, che sarà gli con- e mondo fisico, spesso escludendo l’in- “Ci troviamo ad affrontare sfide che ci ferito a luglio a Vancouver, sono gli ec- tervento diretto di un operatore umano. porteranno su terreni inesplorati carat- cezionali risultati ottenuti nel campo All’USI c’è una lunga tradizione di ricerca terizzati da immense opportunità, grazie dell’ingegneria e delle applicazioni delle e insegnamento nel settore dei sistemi in- alla riduzione dei costi dei dispositivi, reti neuronali e dell’apprendimento nelle tegrati. Risale al 1999, infatti, la fondazio- della presenza di sensori miniaturizzati, macchine. ne dell’istituto ALaRI (Advanced Lear- della crescente capacità di calcolo e co- ning and Research Institute), oggi unità di municazione. Il Master si inserisce prepo- ricerca della Facoltà di scienze informati- tentemente in questo contesto, andando che. La ricerca ALaRI affronta le proble- a fornire allo studente competenze me- matiche di progettazione, di sicurezza, di todologiche e pratiche immediatamente comunicazione (sia wireless che cablata) e fruibili sia nel mondo della ricerca sia in di intelligenza richiesta ai dispositivi per quello industriale. Un mercato del lavoro fronteggiare scenari reali. Il Master of in forte crescita, come testimoniano i di- Science in Cyber Physical and Embedded versi motori di ricerca dove vengono pub- Systems è il nuovo programma di studio blicate le offerte di lavoro in Svizzera ed dalla Facoltà di scienze informatiche ge- Europa nel settore “Embedded Systems”, stito da ALaRI e include insegnamenti per esempio indeed.ch e le sue varianti nei teorici e progetti sia di ricerca sia di svi- vari Paesi”. Il prestigio internazionale di
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