Educazione finanziaria di qualità
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Educazione finanziaria di qualità A cura di Roberto Ravaglia - Funzionario Tecnico UNI dossier Educazione finanziaria di qualità ne del presente dossier cercare di far compren- dere come sia relativamente semplice gestire intelligentemente le proprie risorse finanziarie, economiche e patrimoniali secondo i propri obiettivi di vita. Le norme, le specifiche tecniche (TS) e i rap- porti tecnici (TR) italiani oggi disponibili relati- ve all’aspetto finanziario riferito alla persona sono brevemente richiamate nel dossier. In particolare si ricordano gli argomenti dei testi gestiti dal GL14 della commissione Servizi: • UNI ISO 22222:2008 che contiene le indi- cazioni per i pianificatori finanziario- economico-patrimoniali personali (per- sonal financial planner); • UNI/TS 11348:2010 che affronta i criteri applicativi della UNI ISO 22222:2008, e la amplia sotto gli aspetti terminologici e di classificazione del servizio; • UNI/TR 11403:2011 che propone come Nel 2006 nasceva in ISO il comitato tecnico TC portare la posizione nazionale in sede ISO. scegliere il pianificatore previsto dalla 222 “Pianificazione finanziaria, economica e L’Italia non era né partecipante attivo né mem- UNI ISO 22222:2008. patrimoniale personale” che avrebbe prodotto bro osservatore del TC 222. A norma ISO dispo- Nello specifico però il dossier si concentra nel giro di pochi anni la ISO 22222. nibile però l’interesse italiano è esploso. Il GL14 nell’approfondimento di ciò che si trova nelle La norma era rivolta principalmente ai pianifi- della Commissione Servizi veniva creato dap- norme che maggiormente collegano gli aspet- catori del servizio, servizio che avrebbe cerca- prima per adottare la ISO 22222 e renderla di- ti della finanza alle possibili esigenze del cit- to di garantire il welfare delle persone sotto sponibile in italiano, poi per completarla con tadino, cioè: l’aspetto finanziario ed economico, a prescin- ciò che serviva e che poteva consentirne la • UNI 11402:2011 che spiega come si possa dere dalla relativa ricchezza o povertà del concreta applicazione, in particolare nel con- fornire il servizio; singolo. La disponibilità della ISO 22222 era il testo locale italiano. • UNI /TS 11503:2013 che dà indicazioni sia primo passo verso la piena attenzione da parte Da tali azioni, che non si fermavano alla sem- per l’applicazione e la verifica della UNI degli Enti normatori agli aspetti finanziari, plice disponibilità delle norme, prendeva origi- 11402 sia per l’erogazione del servizio da economici e patrimoniali riferiti al cittadino. Era ne l’intenso lavoro teso a preparare il cittadino parte dei soggetti (organizzazioni) che se la prima azione che avrebbe poi innescato in sotto l’aspetto finanziario. intendono proporlo. Italia i lavori dell’innovativa normativa tecnica L’iniziativa organizzata lo scorso anno con il Altri lavori sono in corso e saranno disponibili volta a formare e informare la popolazione: Comune di Milano ha fatto comprendere la probabilmente nel 2014: sono relativi alla pro- come organizzare la propria vita nel migliore notevole portata potenziale della tematica e il fessionalità del fornitore del servizio, in termini dei modi per ottenere i propri obiettivi. considerevole margine di miglioramento della di competenza, conoscenza e abilità (nell’am- Nel 2006 in Italia non si era ancora allacciato conoscenza di ogni persona, a prescindere dal bito delle professioni non regolamentate ai il legame tra l’Ente normatore di riferimento e grado di scolarità e di preparazione specifica sensi della legge 4/2013) e a come rendere gli esperti di settore. Non avevamo ancora in tema finanziario. evidente l’esito del servizio stesso offerto in trovato chi fosse in grado e fosse disponibile a Raccontando le recenti esperienze, è ambizio- linea con la ISO 22222 e la UNI/TS 11348. U&C n°3 marzo 2014 29 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 29
Contribuire alla sicurezza finan- ziaria e previdenziale Finanza domestica, alfabe- tizzazione finanziaria IV Forum internazionale della consu- L’espressione “finanza do- lenza ed educazione finanziaria mestica” è stata attestata (e Milano, 4 dicembre 2013 diventata d’uso) nel 2006, quando John Campbell ha Premessa intitolato “Household finan- Il titolo di questa relazione richiama un proget- ce” il suo discorso “presi- to, su cui UNI e Inail stanno lavorando, dedi- addirittura in molti casi la responsabilità della denziale” alla riunione dell’American Finance cato proprio alla “sicurezza finanziaria e pre- prevenzione. Association (di cui era presidente, poi pubbli- dossier videnziale”. Sono problemi di scelta difficili da risolvere, cato nel fascicolo 4 del Journal of Finance, di Le tesi che verranno proposte in questa rela- per la complessità degli obiettivi (spesso in- quello stesso anno). zione dal quel progetto sono state sollecitate. terrelati), delle alternative da considerare e Così come esiste la corporate finance – disse Se ne possono individuare 5 principali: 1 - dei vincoli da rispettare. Campbell – deve esistere anche la household l’educazione finanziaria è utile parta dalla E’ un carico di responsabilità che gli individui finance. Sono discipline caratterizzate da Educazione finanziaria di qualità scuola (elementare), arrivi a interessare l’età quasi mai possono sostenere con un bagaglio specificità diverse, ma deve essere loro rico- adulta e il mondo del lavoro; 2 - i modi di edu- tecnico adeguato, rispetto ai problemi da af- nosciuta pari dignità. care vanno ispirati ai “libri pratici” e richiedo- frontare; le scelte sulle “alternative di futuro” La finanza domestica riguarda il rapporto tra no attenta sperimentazione, per fornire efficaci (in particolare sui livelli e sulle forme di inde- gli obiettivi delle famiglie e l’utilizzazione degli regole di comportamento; 3 - è fondamentale bitamento, sui modi dell’impiego del risparmio strumenti finanziari e assicurativi. Il contesto per ben gestire le “alternative di futuro” supe- e dell’investimento pensionistico) sono troppo disciplinare è specifico e ben caratterizzato: rare la logica del determinismo ed educare spesso condizionate dalle mode o orientate a si debbono considerare orizzonti temporali di all’incertezza e al linguaggio della probabilità; vantaggio degli interessi commerciali degli medio-lungo termine; si ha necessità di gesti- 4 - se l’informazione si trasmette con software intermediari finanziari. re asset illiquidi (in particolare immobili), ca- pubblici (motori di calcolo), il software può Ne è derivato, in vasti strati sociali, l'aggrava- pitale umano (la formazione dei figli e l’aggior- diventare un efficace mezzo di formazione; 5 mento della situazione economica e un forte namento professionale di padri e madri), forme - è importante che l’educazione finanziaria sia “disagio da incertezza”, che ha riproposto di indebitamento (anche con obiettivi tattici, di associata al processo di riduzione della com- l'immagine preoccupante del ceto medio come breve periodo); vanno considerati i problemi plessità e di aumento della trasparenza dei “luogo sociale del rischio”. di tassazione; vanno studiati schemi per deci- contratti finanziari. Persino la scelta tra contratti dello stesso “tipo” dere se e come realizzare trasferimenti inter- La conclusione ultima riconduce a una lezione può porre difficoltà insormontabili. Un esempio generazionali. Tutti gli schemi di decisione che Mervyn King tenne nel 2004, alla British emblematico è dato dalle rendite (rivalutabili, debbono essere impostati “in condizioni di Academy (era Governatore della Banca d’In- con rendimento minimo garantito, come quel- incertezza”; molti problemi di scelta sono ghilterra), argomentando sulla copertura finan- le offerte sul mercato italiano). Confrontare i multi-obiettivo; spesso ci si trova a dover ziaria dei bisogni dell’“età anziana”: l’educa- “prospetti informativi” è impresa ardua: entra considerare strategie che si evolvono nel zione al probabilismo - e quindi l’educazione in gioco una ragnatela di parametri contrat- tempo (nel senso della programmazione dina- finanziaria ben posta in condizioni di incertez- tuali (tasso tecnico, diverse forme di carica- mica). za - è strumento essenziale per esercitare mento, costi fissi, minimo trattenuto, coeffi- Anche per la finanza domestica – così come l’“efficient citizenship” e per tutelare la “de- ciente di retrocessione, minimo garantito), i per l’economia in generale – è utile distingue- mocratic accountability”. cui effetti sul valore economico del contratto re due atteggiamenti: “descrittivo” e “norma- sono difficili da intuire (anche per un tecnico tivo”. A – Tre fatti rilevanti esperto). L’atteggiamento “descrittivo” riprende l’impo- È qui che è necessario intervenire. Bisogna stazione della “finanza comportamentale”, Il “great risk shift” essere consapevoli che nella descrizione di Negli ultimi venti anni si è andata determinan- quelle tariffe di rendita non c’è nulla di subdo- do la tendenza alla “privatizzazione del rischio”, lo. Le imprese di assicurazione descrivono definita dai sociologi come “great risk shift”. dettagliatamente i prodotti, ottemperando a In passato, i rischi individuali erano almeno in una regolamentazione attenta. È il contratto parte coperti dai Governi; oggi ricadono quasi essere complesso e perciò la descrizione esclusivamente sugli individui e hanno coin- adeguata non basta a sostenere la scelta: volto le famiglie. Ci si trova a dover decidere occorrono formazione e strumenti di esegesi. del risparmio pensionistico (se e come ricor- Gli strumenti di esegesi si possono oggi dare rere ai fondi pensione); a prendere decisioni agevolmente, mettendo a disposizione softwa- sulle rendite vitalizie, sulle coperture a fini re pubblico; la formazione dovrebbe portare al sanitari, sulle coperture subordinate alla di- consapevole utilizzo del software, insegnare soccupazione; a gestire il piano degli investi- a collegare ipotesi a esiti. menti personali in immobili o a tutela dell’istru- (Proprio per il “confronto di qualità” tra rendi- zione (dei figli) e della formazione professionale. te è stato realizzato un modello di pricing La “grande traslazione del rischio” ha ridefini- nella forma di “motore di calcolo parametrico”, to in modo netto i confini dell’assicurazione, rispetto alle basi tecniche e alle caratteristiche riducendo il ruolo della comunità, trasferendo contrattuali1. I tempi di calcolo sperimentati sull’individuo (e sulle famiglie) la scelta della – pochi secondi per contratto – possono con- quantità e del tipo di protezione da assumere, sentirne l’impiego on line, per uso pubblico.) 30 U&C n°3 marzo 2014 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 30
riguarda l’osservazione del dato di fatto, studia ria sin dalla scuola elementare. La motivazione so educativo – organizzato in fascicoli – è ispirato alla logica dei “libri pratici”: fornisce come le famiglie scelgono, registra i compor- si ricava dal bel libriccino di Ignazio Visco, rudimenti tecnici, norme e protocolli di com- tamenti e valuta se ci sono distorsioni nei “Investire in conoscenza”: non si può parlare portamento, istruzioni per disciplinare le processi naturali di scelta. L’atteggiamento di finanza se non si dispone di una strumenta- azioni da intraprendere. Anche la scelta dei “normativo” – individuati e formalizzati i pro- zione quantitativa adeguata (seppur di base). temi segna un itinerario efficace. Basti citare blemi di scelta – definisce i protocolli di solu- I risultati dell’inda- i titoli dei fascicoli: zione ottimale, cioè le “migliori mosse da se- gine PISA del 2006 futuro e pianifica- guire” per raggiungere l’obiettivo. mettono in luce un zione (i bisogni del Questi due ambiti debbono essere curati in dato preoccupan- ciclo di vita fami- concomitanza, poiché dalla loro gestione e te: il 30% dei liare); le risorse interrelazione nascono i buoni programmi quindicenni italia- finanziarie ed economiche (qua- dossier educativi. ni scolarizzati non li sono e come ot- Gli studi di “behavioral finance” mostrano la era in grado di timizzare); l’indebi- tendenza a effettuare scelte non-ottimali da utilizzare il concet- tamento (l’esigenza parte degli individui e delle famiglie. Queste to di moltiplicazio- di ottimizzazione scelte non-ottimali sono tanto più distorte, ne per calcolare, dell’indebitamento Educazione finanziaria di qualità quanto maggiore è il grado di complessità che noto il tasso di cam- e di finanziamento caratterizza il problema di decisione. La com- bio, da un certo im- sostenibile); la plessità è data dai mercati (in funzione del li- porto espresso in protezione (l’esi- vello di turbolenza) e dai prodotti (in funzione valuta nazionale il genza di protegger- della complessità contrattuale). Ciò determina corrispondente si dai rischi imme- – oltre agli esiti negativi sull’economia di indi- ammontare in valuta diati, reddituali e vidui e famiglie – pericolosi effetti “di ritorno”; estera. Inoltre, patrimoniali); la pensione (la previdenza pensionistica per ge- incide anche sulla qualità stessa dei mercati: quasi un terzo degli studenti non riusciva a stire attivamente la vita durante il ritiro dal la- se ci sono soggetti che operano in modo di- calcolare il valore minimo e massimo di un voro); l’investimento (investire in funzione degli storto, i mercati assumono forme di non-effi- oggetto formato da componenti di valore di- obiettivi; la valutazione della qualità del servizio cienza (si può ridurre in modo eccessivo lo verso, di ciascuno dei quali sono noti i prezzi di consulenza finanziaria); le soluzioni (stru- “spessore” di particolari segmenti, si possono minimi e massimi; infine, quasi il 40% non menti e prodotti). determinare fenomeni di contagio, incidere aveva la capacità di leggere una cifra da un sull’equilibrio sociale, rendere meno efficaci grafico elementare. I dati documentavano E’ un’esperienza che merita di essere “estesa”, azioni coordinate – pubblico/privato – di poli- anche la scarsa attitudine a “risolvere problemi”. e arricchita con la sperimentazione. tica). I risultati dell’indagine PISA 2012 (appena Una sperimentazione “in ambiente di lavoro” Gli studi elaborati dall’OCSE partono proprio pubblicati) rappresentano una situazione è stata avviata presso la sede dell’Inail Lom- da quest’ultimo punto: poiché la diseducazio- leggermente migliorata, anche se riguardo alle bardia: sono stati realizzati 6 incontri pomeri- ne o la ineducazione finanziaria possono conoscenze in matematica l’Italia rimane al di diani, che hanno coinvolto 20 partecipanti avere effetti sui mercati e sull’esito delle poli- sotto della media dei Paesi OCSE: si trova tra (“rappresentativi” di ruoli professionali). Dai tiche sociali, diventa necessario lanciare un la 30a e la 35a posizione in una lista di 65 Paesi. primi giudizi di chi ha partecipato al corso e programma molto forte di introduzione ai temi Il disagio non è un disagio solo italiano ma ri- osservato l’esperimento, il “piano di educazio- della finanza e focalizzare l’attenzione sugli guarda anche altri Paesi, la Spagna e, per ne” ha dato esito molto positivo. aspetti pensionistici e assicurativi2. particolari ambiti, gli Stati Uniti. Anche il progetto “Educazione finanziaria Il comitato “sicurezza finanziaria e previden- Un bilancio sulla cultura finanziaria (in Italia) nelle scuole” - realizzato da Ministero dell’Istru- ziale” In più occasioni si è discusso sull’opportunità zione dell’Università e della Ricerca, insieme UNI e Inail con la costituzione del “comitato di avviare i programmi di educazione finanzia- alla Banca d’Italia e di cui di recente è stato sicurezza” (organizzato in sottocomitati) cer- pubblicato un resoconto sugli esiti – mostra cano di contribuire a fronteggiare i problemi miglioramenti. del “great risk shift”. Il progetto, interessa la scuola primaria e se- Il sottocomitato “sicurezza finanziaria e previ- condaria di primo e secondo livello; i risultati denziale” ha un piano di lavoro che si integra delle verifiche (recentemente pubblicati 3) con le attività degli altri sottocomitati: “salute “hanno confermato che la formazione ha e sicurezza sul lavoro”, “sicurezza domestica contribuito allo sviluppo delle conoscenze”: le e del tempo libero”, “security e sicurezza del risposte corrette ai “test di verifica” sono cittadino”. passate in tre anni dal 38% al 63% nelle scuo- L’individuo è stato posto al centro della scena; la primaria; dal 43% al 57% nella secondaria di si son considerati i suoi impegni di scelta primo livello; da 39% al 55% nella secondaria delle “alternative di futuro”: la gestione dei di secondo livello. beni materiali, le soluzioni di investimento e indebitamento, la tutela pensionistica, la rispo- B – La collaborazione tra UNI e Inail sta da dare (in via preventiva) alle conseguen- ze dell’invecchiamento. Il corso sull’“Educazione finanziaria per i Si sta lavorando sull’educazione finanziaria “in cittadini di Milano” ambiente di lavoro”. Tornano utili le avverten- Il corso sull’“Educazione finanziaria per i cit- tadini di Milano” promosso dall’UNI è un’espe- ze critiche e costruttive di Thaler (uno dei rienza preziosa. padri della “finanza comportamentale”, recen- Il “materiale didattico” a sostegno del proces- temente sintetizzate sul New York Times4) ai U&C n°3 marzo 2014 31 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 31
programmi di “financial literacy”: invece di all’“efficient citizenship” tanto quanto “la Indirizzi di strategia normativa piani di formazione completi e preliminari, capacità di leggere e scrivere”; il pubblico deve nei servizi occorre realizzare interventi educativi puntua- ricevere informazioni accurate sui rischi, es- li, centrati sul “problema da risolvere” e “al sere abituato a vedere le grandezze del futuro Con l'entrata in vigore del Regolamento UE momento opportuno”. Si ritiene importante rappresentate non da un solo numero, ma da n.1025/2012 l'attività di normazione europea è confermare l’idea che sia necessario agire una distribuzione di probabilità (come esempio stata espressamente estesa anche al settore insieme su educazione finanziaria e una rego- efficace King mostrò i “grafici a ventaglio” dei servizi che, secondo dati recenti, rappre- lamentazione che tuteli semplicità e traspa- ripresi dall’Inflation Report della Bank of England, senta nel complesso circa il 65% del PIL e dei renza dei contratti (com’è scritto in un recen- che danno il profilo delle distribuzioni dell'in- posti di lavoro dell'Unione Europea. Il ruolo del te studio della Banca d’Italia ``regulator should flazione futura). mercato dei servizi risulta essere di primaria promote transparency, disclosure and financial importanza a tutti i livelli, nazionale, europeo dossier literacy. They should encourage the interme- Educare all’incertezza ed internazionale, e già da tempo sono stati diaries to reduce unnecessary over-comple- Insomma bisogna passare dalle “predizioni” avviati lavori di carattere tecnico normativo xity and to introduce product suitability asses- alle distribuzioni di probabilità e alle ipotesi volti a definire la qualità dei servizi per speci- sment”5). probabilistiche. fici settori del mercato. L'esperienza didattica avviata dall’UNI a Mi- L’esempio del “valore futuro” del capitale ac- In UNI, già dal 2009 con la Linea Politica n. 4 Educazione finanziaria di qualità lano è preziosa proprio perché offre un labo- cumulato in fondo pensione può chiarire questo Qualità e sostenibilità dei processi organizza- ratorio per la sperimentazione. Potrà essere punto fondamentale. Non è buona informazio- tivi e della filiera dei servizi si era posto l'ac- valutata la coerenza interna dei test (Cronbach ne dire che tra un anno (a esempio) quel capi- cento sulla necessità di definire una strategia coefficient, Rash analysis) per meglio misura- tale varrà 100 euro (avendo fatto una predizio- nazionale nell'ambito della qualità dei servizi, re l'efficacia dei processi educativi e miglio- ne basata su un’ipotesi deterministica che potesse essere promossa anche nei con- rarne l’efficienza; arricchire la forma di didat- sull’andamento delle variabili di mercato). Bi- testi europei ed internazionali, contribuendo tica con esempi e contro-esempi. Ma sognerà comunicare qual è il valore atteso, ma così alla definizione di una politica di norma- soprattutto potenziare gli strumenti logici per avvertire che quel valore è soltanto un’aspet- zione volontaria nel settore dei servizi coeren- decidere sulle “scelte di futuro”: educare tativa, e che altri valori potranno realizzarsi con temente strutturata e, soprattutto, risponden- all'incertezza, diffondere la cultura del proba- certe probabilità. L’immagine delle distribuzio- te alle esigenze del mercato. Lo studio, bilismo, realizzare ausili informatici a disposi- ni del valore futuro (subordinate alle ipotesi presentato al Consiglio Direttivo dal Vicepre- zione del pubblico che illustrino – adeguata- evolutive dei risk driver di mercato: rendimen- sidente UNI Sergio Bracco, evidenziava già mente – le “alternative di futuro”. ti, volatilità, …) potrebbe essere fornita da un molti degli aspetti cruciali legati alla definizio- software pubblico; che potrebbe diventare da ne della qualità dei servizi, all'individuazione C – La lezione di Mervyn King strumento di informazione mezzo di formazione: delle priorità di intervento, agli strumenti da per educare al collegamento tra ipotesi e esiti. utilizzare per poter intraprendere future attivi- Probabilità e “responsabilità democratica” L'esempio tecnico può essere portato a para- tà di normazione volontaria nel settore dei I problemi connessi alla copertura dei bisogni digma generale: l'educazione al probabilismo servizi e, non ultimi, ai soggetti interessati, a dell’“età anziana” hanno rappresentato l’esem- deve diventare un cardine del processo di partire dai consumatori/utenti per giungere ai pio tecnico su cui Mervyn King – Governatore decision-making e della giustificazione pubbli- professionisti che erogano il servizio. della Banca d'Inghilterra – argomentò sul ca delle decisioni; deve essere riconosciuta e Da qui, se da un lato è stato possibile deline- ruolo che è necessario dare all’incertezza e praticata come requisito essenziale per tutela- are la strategia che ha permesso di realizzare alla probabilità nel dibattito pubblico6: “molti re la responsabilità democratica ("democratic il complesso lavoro dedicato alle attività pro- di noi non si sentono a proprio agio con il lin- accountability"). fessionali non regolamentate, dall'altro si è guaggio del probabilismo”, e di fronte ai rischi arrivati alla definizione e approvazione di un “rimangono proni alla confusione” causata nuovo strumento para-normativo, le prassi di dall’“illusione della certezza”; i temi dell’assi- Massimo De Felice riferimento (UNI/PdR) che rappresentano una curazione e della previdenza oggi più rilevan- Università di Roma Sapienza nuova tipologia di documento, propedeutico a ti – rischio di longevità, copertura delle spese INAIL possibili future attività di normazione, che sanitarie, rapporti tra generazioni, tutela del grazie all'estrema flessibilità, versatilità e potere di acquisto e dei livelli di reddito – ri- gratuità, consente al mercato una ampia dif- chiedono per essere fronteggiati un cambia- fusione ed un'adeguata sperimentazione, in mento nei modi della politica; se si vuole im- postare una terapia efficace bisogna prendere atto che lo “statistical thinking” è necessario Note 1 Castellani, G., De Felice, M., Moriconi, F., Sviluppare il mercato delle rendite vitalizie, Working paper n. 22, Mefop, 2009. 2 OECD, Improving Financial Literacy. Analysis of Issues and Policies, Paris, 2005; OECD, OECD recommendation on good practices for enhanced risk awareness and education on insurance issues, Paris, 2008. 3 Romagnoli, A., Trifilidis, M., Does financial education at school work? Evidence from Italy, Banca d'Italia, Questioni di Economia e Finanza, n. 155, April 2013. 4 Thaler, R.H., Financial Literacy, Beyond the Classroom, New York Times, October 5, 2013. 5 Gola, C., Ilari, A., Financial innovation oversight: a policy framework, Banca d'Italia, Questioni di Economia e Finanza, n. 200, September 2013. 6 King, M., What Fates Impose: Facing up to Uncertainty, The Eighth British Academy Annual Lecture, 2004. 32 U&C n°3 marzo 2014 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 32
vista della definizione di veri e propri documen- elaborata dal Gruppo di lavoro CEN/BT WG 163 ti normativi. seguendo l’esempio della CEN Guide 14 sulla Si rende ora necessaria un'analisi del contesto qualificazione professionale (a suo tempo nazionale che permetta di definire un nuovo sviluppata sotto il coordinamento italiano di approccio da parte del sistema della norma- UNI). zione. Cruciale è l'individuazione di modalità La mancanza di una strategia a livello di nor- di lavoro che meglio possano rispondere alle mazione europea, malgrado i tentativi di razio- esigenze del mercato dei servizi, e che per- nalizzare e dare ordine al settore, è dimostra- mettano ad UNI di dare il proprio contributo ta anche dal proliferare di nuovi CEN Project alla definizione della strategia europea ed in- Committee, che nella maggior parte dei casi ternazionale in materia, a supporto dell’industria sono dedicate all'elaborazione di norme set- dossier italiana del terziario, anche attraverso una toriali sui servizi, generate da interventi de- partecipazione puntuale ed attiva ai tavoli strutturati frutto di attività occasionali sulle preposti. quali il CEN non opera forme efficaci di moni- L'importanza economico/strategica del setto- toraggio. re dei servizi era già stata sancita a livello Proprio per favorire un approccio metodologi- Educazione finanziaria di qualità europeo con la promulgazione della Direttiva co più coerente, in CEN è attivo un Gruppo 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato in- Strategico, SAGS Strategic Advisory Group on terno, con la quale si sono volute fissare le Services, costituito per individuare e studiare regole per una maggior liberalizzazione del i temi di carattere strategico e trasversale mercato dei servizi. Attuata in Italia con il relativi alle attività di normazione nell'ambito Decreto legislativo del 26 marzo 2010, n. 59, la Parlamento Europeo sull'e-commerce e sui dei servizi. Direttiva ha lo scopo di facilitare e favorire il servizi on-line (per esempio il cloud computing) A rendere il panorama del mondo dei servizi libero accesso alle imprese che forniscono dello scorso anno, si pone l'accento sul ruolo ulteriormente complicato, vi è il fatto che servizi all'interno dell'Unione Europea, garan- significativo che il commercio elettronico e i spesso, proprio per la natura intrinseca del tendo al contempo servizi sicuri e di qualità servizi on-line potranno rappresentare sia sul servizio, le norme che stabiliscono i requisiti per i consumatori e per le imprese utenti di piano economico che sociale, in termini di di servizio trattano anche aspetti relativi alla servizi, grazie all'allargamento della scelta posti di lavoro e di maggior possibilità di scel- definizione delle competenze di coloro che il offerta ai destinatari dei servizi. ta per i consumatori. Anche in questo caso, servizio lo erogano (qualificazione del perso- Secondo la Direttiva, per "servizio" si intende sarebbe molto importante indagare ed appro- nale/ professionisti) e aspetti di qualificazione qualsiasi attività economica non salariata fondire questo aspetto del mondo dei servizi, delle organizzazioni (qualificazione dei proces- fornita normalmente dietro retribuzione, e anche nell'ottica della digitalizzazione della si/sistemi di gestione), soprattutto laddove le dunque le attività di carattere industriale, le Pubblica Amministrazione e, in senso più imprese che erogano il servizio sono PMI. attività di carattere commerciale, le attività ampio, della "Digital Agenda". Risulta dunque chiaro che nell'ambito della artigiane e delle libere professioni. Sono inve- In un tale contesto, risulta cruciale e di grande normazione sui servizi non sia più possibile ce esclusi dal campo di applicazione i servizi importanza riuscire a definire una politica ed adottare procedure e strumenti storicamente finanziari (inclusi i servizi bancari e nel settore una strategia italiana di intervento a livello in uso da parte della normazione del settore del credito, i servizi assicurativi, il servizio tecnico normativo, che, a fronte della defini- dei prodotti, ma ci sia la necessità di introdur- pensionistico professionale o individuale, i zione di requisiti di qualità e sicurezza appli- re un nuovo approccio e di utilizzare strumen- servizi di consulenza nel settore degli investi- cabili al mondo dei servizi, permetta a coloro ti innovativi, a partire dalla individuazione dei menti). che erogano il servizi ed a coloro che lo rice- soggetti interessati dal servizio e dalle rispet- Tra gli elementi che la Direttiva sui servizi vono di avere riferimenti certi e affidabili, tive relazioni. Per qualificare il servizio ricevu- mette maggiormente in evidenza vi è la neces- univocamente determinati e coerenti; in breve, to dall'utente, le norme devono considerare le sità di rafforzare i diritti dei destinatari dei che ponga le basi per una rapporto di fiducia caratteristiche del servizio erogato (per esem- servizi e la promozione della qualità e della tra prestatore e consumatore/utente. pio in termini di definizione, classificazione, sicurezza dei servizi. In particolare, oltre ad Il panorama attuale delle attività di normazio- fruizione, requisiti, criteri di selezione) e la ti- assicurare il diritto dei destinatari ad usufruire ne nell'ambito del settore dei servizi è carat- pologia di impresa/organizzazione che tale di servizi in altri Stati membri, si rafforza il di- terizzato da una forte frammentarietà e diso- servizio eroga: ritto ad ottenere informazioni sui servizi offer- mogeneità, dovuta principalmente alle • Business to Business (B2B); ti, sulle regole applicabili a chi eroga tali ser- difficoltà di individuare strategie e modalità • Business to Consumer (B2C); vizi e si tutela la qualità dei servizi, incoraggiando operative comuni, sia a livello nazionale che • Business to Public Administration (B2PA); la certificazione volontaria delle attività o europeo ed internazionale. • Public Administration to Consumer (PA2C); l'elaborazione di carte di qualità, nonché, nel Se a livello UNI esiste una Commissione Tec- • Public Administration to Business (PA2B). caso dei professionisti, l'elaborazione di codi- nica “Servizi”, è altrettanto vero che la norma- ci di condotta. zione sui servizi viene svolta da molte altre Una mappatura integrata tra codici ATECO ed Vale infine la pena evidenziare un ulteriore Commissioni, sulla base delle specificità del ICS potrebbe consentire da un lato l'individua- aspetto che sempre più caratterizzerà il mon- prodotto. zione delle tipologie di imprese/organizzazioni do dei servizi: lo sviluppo del commercio Questa frammentarietà e la mancanza di indi- e dall'altro la tipologia di servizi che sono già elettronico e dei servizi on-line. L'estensione rizzi comuni, trasversali a tutti i settori in cui si stati oggetto di attività di normazione, nell'otti- delle attività di normazione ai servizi pone la elaborano documenti relativi ai requisiti per ca di individuare sia i soggetti potenzialmente problematica di come affrontare e gestire in l'erogazione di servizi, ha portato anche ad una interessati a sviluppare nuove attività di nor- modo coerente e strutturato anche l'ambito scarsa se non nulla diffusione a livello nazio- mazione, sia le tematiche che ancora non sono dei servizi digitali, legati alle nuove tecnologie. nale della CEN Guide 15:2012 "Guidance docu- state affrontate, ma che potrebbero meritare Nella Comunicazione della Commissione al ment for the development of service standards", maggior attenzione da parte del mercato. U&C n°3 marzo 2014 33 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 33
In questo senso le Prassi di Riferimento si stanno rivelando uno strumento di grande va- lore, proprio per le caratteristiche di innovazio- ne, flessibilità, trasparenza e gratuità, che ne consente la massima diffusione ed utilizzo da parte di tutti i soggetti interessati, a partire dai consumatori. E non è quindi un caso se la prima pubblicata sia stata la UNI/PdR sui requisiti dei servizi erogati dagli stabilimenti balneari. Ruggero Lensi dossier Direttore Relazioni esterne, Sviluppo e Innovazione UNI Norme e lavori del GL 14 della Educazione finanziaria di qualità commissione Servizi L’obiettivo dell’articolo è presentare i lavori passati e i progetti futuri del Gruppo di lavoro 14 della Commissione Servizi, con la volontà di chi scrive di far capire, non cosa sono le norme, ma come queste possono essere utilizzate, magari con qualche esempio reale e di suc- cesso. Ricordando anche che in questo setto- re siamo un esempio normativo per tutta la normazione tecnica internazionale. Partiamo però con una premessa, essenziale per chi affronta per la prima volta l’argomento. Stiamo parlando di welfare per i cittadini e degli obiettivi di vita delle persone, due aspet- ti che non possono essere scollegati sia per motivi di efficacia sia per gli aspetti di efficien- za economica. Parliamo della tutela e della protezione collettiva ed individuale del cittadi- no, ma anche della sua capacità di auto pro- teggersi se reso consapevole, e parliamo degli aspetti essenziali per la realizzazione di una vita completa ed appagante, per esempio in particolare le fasi del processo (visto in modo distribuzione di prodotti finanziari, per esempio comprare una casa, gestire spese impreviste circolare e con un monitoraggio continuo), la i mutui o le polizze assicurative, magari nei o risparmiare per la scuola dei figli. qualifica del professionista (pianificatore) in settori più a rischio come la cessione del Uno dei possibili collegamenti fra welfare e termini di esperienza e competenza e degli quinto o i prestiti personali. Sono i documenti obiettivi (non l’unico ma forse il più immediato aspetti etici, incluso l’aspetto essenziale in essenziali per le attività di compliance o ge- e concreto), è l’educazione e la pianificazione termini di fiducia e trasparenza ossia di gestio- stione del rischio (interni come gli organismi finanziaria. Questo perché sono due attività ne del conflitto di interessi. La norma è oggi di vigilanza) o per l’internal audit per le azien- che agiscono sulla consapevolezza della per- integrata da una linea guida applicativa al de che hanno reti di pianificatori, consulenti o sona e sui comportamenti del cittadino e delle contesto domestico, la UNI/TS 11348, che promotori e che sono soggette all’attività di istituzioni, ossia i due attori principali per un definisce invece due aspetti essenziali per una controllo, per esempio di Banca d’Italia. Sono welfare reale ed efficace. corretta applicazione della ISO 22222: la pos- i documenti da utilizzare per le autorità di L’educazione finanziaria del cittadino (ripren- sibilità di servizio parziale (per esempio solo controllo del mercato o per il legislatore quan- diamo la definizione normativa) è l’attività fina- investimenti senza gestione del rischio) se è do deve citare buone pratiche o definire lizzata a fare acquisire alla persona le abilità però presente un’analisi iniziale completa ed standard per la gestione dei contenziosi. In che gli consentano di perseguire gli obiettivi di un monitoraggio continuo, la applicabilità alle particolare la norma UNI 11348 può essere vita propri e della sua famiglia, definiti sull’in- reti, quindi un aspetto essenziale per esempio strumento essenziale per il settore dell’infor- tero ciclo di vita ed in funzione delle sue prio- per banche, assicurazioni o società di gestio- mazione specializzata e per le società di rità; la pianificazione invece prevede le azioni ne del risparmio (SGR). Il progetto applicativo consulenza e rating. di gestione delle risorse in modo coerente con della ISO 22222 è stato poi completato con la La UNI 11402 sull’educazione finanziaria, nor- gli obiettivi di vita che ci siamo dati, sia attra- UNI/TS 11403 sulla scelta del pianificatore, ma innovativa e ad immediata applicazione, è verso comportamenti corretti sia con strumen- documento destinato al settore finanziario e la norma nazionale che definisce il processo ti finanziari coerenti con i nostri bisogni. Le consumeristico in senso allargato perché di educazione finanziaria, nelle tre forme es- norme di riferimento per queste due attività questi possano definire strumenti efficaci per senziali previste a livello europeo e qui pun- sono la ISO 22222 (oggi norma nazionale UNI il cittadino consumatore nella scelta e control- tualmente declinate e completate: informazio- ISO) e la UNI 11402 (norma italiana prima lo dei proprio pianificatore. ne, istruzione e consulenza. La norma esperienza al mondo sull’argomento). Le norme sopraccitate sono quelle che dovreb- contiene importanti definizioni e definisce La UNI ISO 22222 (dettagli completi a fine testo), bero essere applicate da singoli o reti che buone pratiche per l’erogazione, i contenuti definisce attraverso requisiti specifici i tre vogliono erogare servizi sotto controllo, pos- dei programmi e i controlli di tale processo aspetti fondamentali del processo di pianifica- sono portare alla certificazione, e sono essen- inclusa la verifica di efficacia e gradimento. La zione (economica, finanziaria e patrimoniale), ziali anche per gli aspetti contrattuali per la UNI 11402 è completata da una guida, la UNI 34 U&C n°3 marzo 2014 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 34
valutare il finanziamento di progetti educativi. • UNI TS 11503:2013 Educazione finanziaria Mentre per le associazioni sono le norme da Indicazioni per l’applicazione e la verifica utilizzare per la qualifica dei propri associati o della UNI 11402 e requisiti dei soggetti per l’inserimento di requisiti verificabili all’in- (organizzazioni) che erogano servizi di terno dei loro codici di condotta o etici, sia in educazione finanziaria termini di ingresso dell’associato sia per even- • UNI ISO 9001:2008 Sistemi di gestione per tuali qualifiche aggiuntive. Gli enti di certifica- la qualità - Requisiti zione ed accreditamento possono utilizzarli per • UNI ISO 29990:2011 Servizi per l’appren- definire schemi di attestazione indipendente dimento relativi all’istruzione e alla for- che abbiano riferimenti condivisi. mazione non formale - Requisiti di base Sulla base delle opportunità sopra riportate per i fornitori del servizio bisogna considerare le prime esperienze di • UNI ISO 26000:2010 Guida alla responsa- applicazione, che hanno visto sia certificazio- dossier bilità sociale ni per la ISO 22222 o UNI 11402, sia qualifica degli educatori finanziari attraverso l’attesta- zione di competenze specifiche per i profes- Stefano Bonetto sionisti già presenti sul mercato finanziario. Le Presidente della Commissione UNI Servizi norme sono già state utilizzate anche in pro- Coordinatore del GL14 Pianificazione, educa- Educazione finanziaria di qualità getti pubblici (vedere ad esempio il progetto zione e welfare finanziario, assicurativo e del Comune di Milano soprattutto per il con- previdenziale trollo del mercato ed i bandi di qualifica) e iniziano ad essere strumento di riferimento per Roberto Ravaglia i progetti aziendali di corporate social respon- Segretario della Commissione UNI Servizi sibility (CSR o responsabilità sociale, come il welfare aziendale in ottica UNI ISO 26000, Il valore sociale dell’educazione superando finalmente concetto basilare di finanziaria “condizioni di lavoro”, ormai non adatto alla nostra economia in quanto completamente Quando la società delle certezze lascia il posto gestito dalle disposizioni di legge e non da alla società dell’incertezza bisogna rapidamen- regole volontarie di best practices). te orientarsi nei nuovi territori. I progetti futuri del gruppo di lavoro. È in fase In pochissimo tempo siamo passati da una di completamento il progetto di norma sui crescita continua ad una sequenza disordina- possibili indicatori per la verifica della qualità ta e non lineare; ogni fase della vita è caratte- del servizio di pianificazione che completa lo rizzata da nuove sfide, che nessuno ci ha in- scenario di riferimento della applicabilità segnato ad affrontare. Prima tra tutte, la della ISO 22222. Sono poi allo studio due arre privatizzazione dei rischi, ossia il nascere di molto innovative dal punto di vista normativo: nuove responsabilità economiche individuali. la qualifica delle persone e la qualifica dei L’individuo si sente più fragile, e questo com- prodotti. Nel primo caso sono appena finiti i porta, ad esempio: lavori pre-normativi che hanno verificato la • un forte senso di insicurezza sociale, dato TS 11503, per l’applicazione pratica, in parti- fattibilità di una norma che definisca il profilo dall’assenza di una direzione futura; colare la guida definisce regole per la qualifi- professionale dell’educatore finanziario, in • bassa fertilità, perché prevale la pruden- ca per i soggetti (organizzazioni) che erogano termini di competenze e attività, mutuando le za e la quantità appare in contraddizione servizi di educazione. Definisce i modelli di regole del servizio della ISO 22222 e le attività con la qualità; qualifica degli educatori che operano per or- da svolgere della UNI 11402. La seconda dire- • scomparsa del tempo: il passato sembra ganizzazioni e definisce requisiti per il monito- zione normativa prevede invece un collega- sempre più inutile (il sapere analogico raggio del servizio. Il documento è stato redat- mento fra le soluzioni strategiche che devono non descrive il mondo digitale) e il futuro to in forma autoportante ossia contiene tutti i risultare dal processo di educazione finanzia- appare lontanissimo e impalpabile; riferimenti per una sua applicazione completa, ria e quelle reali al fine di garantire la coeren- • perdita di fiducia in sé, negli altri, nel fu- e fa riferimento ove possibile a norme già za fra i prodotti che il cittadino ha realmente a turo, nella società e nelle professionalità; diffuse nel settore come la UNI EN ISO 9001 disposizioni e le esigenze individuate relative • una generale neosobrietà, che porta alla (gestione della qualità dei processi e confor- agli obiettivi di vita. fine (senza rimpianti) della dissipazione mità legislativa già adottata da molti operato- In dettaglio i riferimenti normativi citati: di risorse e alla consapevolezza che un ri del settore finanziario) e UNI ISO 29990 • UNI ISO 22222:2008 Pianificazione finan- pianeta finito non può prevedere uso di (qualifica della formazione non formale, norma ziaria, economica e patrimoniale perso- risorse infinite; recente ma specifica per l’attività formativa). nale (personal financial planning) • la necessità di nuovi saperi, capaci anche Le norme sull’educazione finanziaria sono Requisiti per i pianificatori finanziario- di unire meglio finanza, tecnologia ed perfettamente coerenti con la UNI ISO 22222 economico- patrimoniali personali (perso- etica della relazione. anche per una sua applicazione graduale nal financial planner) avendo il servizio di educazione mantenuto la • UNI 11402:2011 Educazione finanziaria del A questo si aggiunge il fatto che la rete di pro- gestione per fasi ed il concetto del monitorag- cittadino - Requisiti del servizio tezione tradizionale (famiglia allargata, colleghi, gio continuo del piano. • UNI/TS 11348:2010 Pianificazione finan- parrocchia, vicini di casa, amici) è molto più Le norme sull’educazione finanziaria sono ziaria, economica e patrimoniale perso- fragile che in passato. Per questo motivo, di quelle che dovrebbero essere applicate quan- nale - Guida all’applicazione della UNI recente è cresciuta l’attenzione sul welfare, do si deve qualificare un servizio (anche da ISO 22222:2008 - Terminologia, classifica- parola inglese che indica il benessere. parte dei soggetti pubblici) o un educatore fi- zione e requisiti del servizio Per prassi, si usano distinguere due tipi di nanziario oppure quando si deve qualificare • UNI/TR 11403:2011 Linee guida per la welfare; il welfare protettivo (che riguarda in l’informazione (esempio settore stampa spe- scelta del pianificatore finanziario-eco- primo luogo l’insieme dei piani antipovertà) e cializzata), l’istruzione (per esempio quella dei nomico- patrimoniale personale previsto quello promozionale, che intende favorire lo prodotti o dei servizi di comparazione) o per dalla UNI ISO 22222:2008 sviluppo del benessere di chi oggi è in grado U&C n°3 marzo 2014 35 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 35
dossier Educazione finanziaria di qualità di sostenersi ma deve essere in grado di ca- paci ad entrare nel mondo del lavoro, • Walpert (2000) indica nel monitoraggio varsela anche in futuro. oltre ad incrementarne comportamenti dello stress finanziario dei propri lavora- Il primo welfare è storicamente noto e conso- finanziari positivi; tori un riduttore della probabilità di ap- lidato, ed ha radici e normative antiche. Sul • Barr, Mullainathan e Shafir (2008) hanno propriazione indebita o furti; secondo, invece, la letteratura e l’attenzione messo in luce il fatto che la partecipazio- • Howard (2001) e Brown (1999) rilevano sono più recenti, ma oramai consolidate. ne a programmi educativi supporta che la riduzione dello stress causato da In questo quadro, un ruolo cruciale è svolto l’uscita dalla povertà, riducendo I costi problemi finanziari riduce la violenza sui dall’educazione finanziaria, attività finalizzata delle transazioni e facilitando l’accumulo posti di lavoro e gli incidenti sul lavoro. a fare acquisire al cittadino abilità che gli di attività finanziarie; L’American Institute of Stress ritiene che consentano di perseguire gli obiettivi di vita • Money Advice Service (UK, 2011) ha mi- il 60 – 80% degli incidenti sul lavoro sia propri e della sua famiglia, definiti sull’intero surato il cambiamento dei comportamen- dovuto agli stress; ciclo di vita ed in funzione delle sue priorità. ti dei cittadini ai quali il governo inglese • Kim, Sorhaindo e Garman (2006) hanno L’educazione finanziaria comprende temi di offre programmi di educazione finanziaria riscontrato evidenze statistiche significa- budgeting, di indebitamento, di protezione e consulenza pubblici e gratuiti. Gli esiti tive sul fatto che i lavoratori con elevate assicurativa, di investimento e di previdenza del programma consistono in una mag- stress finanziari usano buona parte del pensionistica, ed è tanto più necessaria lad- giore felicità dei cittadini, dovuta al con- tempo di lavoro cercando di risolvere i dove le risorse finanziarie a disposizione delle trollo sulle proprie finanze. Inoltre, i citta- propri problemi finanziari e mostrano politiche sociali pubbliche diminuiscono, la- dini hanno messo in atto consistenti tassi di assenteismo maggiori dei lavora- sciando nuove responsabilità individuali in strategie per migliorare la propria situa- tori con scarsi problemi finanziari. capo ai cittadini. zione economica e finanziaria, misurate In linea generale, il costo della mancata pro- Le iniziative di educazione finanziaria intrapre- in funzione delle singole aree di bisogno. duttività è stato stimato, per le Imprese, in se ad oggi sono molte, anche se si concentra- In sintesi, le evidenze mostrano la nascita di circa 7.000 USD annui per lavoratore, al quale no prevalentemente nel mondo anglosassone. un risparmio che prima sembrava impensabi- si aggiunge il costo del turnover, che nel 40% Le esperienze più significative riguardano le, una minore esposizione al sovraindebita- dei casi indica nella cattiva situazione finan- cittadini e lavoratori. mento, la capacità di risparmiare oggi per i ziaria la causa principale. Senza pretendere esaustività, vediamo alcuni bisogni del domani. I programmi di educazione finanziaria riduco- effetti positivi dei programmi di educazione A questo bisogna aggiungere effetti di ordine no gli effetti negativi citati. Le persone si abi- finanziaria: psicologico e sociale positivi, che consistono tuano a monitorare i propri consumi, formaliz- • il programma federale USA “Family Self- nel governare meglio le proprie ansie, grazie zare i budget, ridurre la propria tendenza all’ Sufficiency”, ha evidenziato incrementi alla riduzione degli stress finanziari ed alla indebitamento, risparmiare, evitare riscatti o significativi di risparmio dei propri utenti corretta percezione della propria situazione. I prestiti dalle proprie assicurazioni e questo le a basso reddito (+ $362), e il 13% in meno partecipanti a programmi di educazione finan- rende più stabili e libere. di situazioni di scarsa affidabilità di cre- ziaria hanno maggiore soddisfazione nella vita Resta tuttavia aperta la questione dell’efficacia dito (situazione che genera maggiori e mostrano speranza, fiducia ed autostima dei programmi di educazione finanziaria: solo tassi di interesse per il debitore); maggiori di quanto non accadeva prima di se l’educazione è efficace, infatti, è un bene • Lusardi (2003), Capuano e Ramsay (2011) entrare nei programmi. pubblico. Diversi studi indicano l’inefficacia di hanno mostrato che l’educazione finan- Veniamo ora ad alcune esperienze sull’educa- una educazione orientata ai prodotti; il motivo ziaria sul luogo di lavoro accresce il ri- zione finanziaria impartita ai lavoratori, parten- è che incentivano indirettamente al “fai da te”, sparmio pensionistico per i partecipanti; do dal fatto che negli USA nel 2011 il 52% approccio contrario alla corretta divisione del • Hira e Loibl (2005) riscontrano che i pro- delle imprese offriva programmi di educazione lavoro tra cittadini e professionisti. Vi è poi il grammi di educazione finanziaria aumen- finanziaria ai propri lavoratori (Society for rischio, concreto, di una educazione che tano la soddisfazione per il proprio lavoro Human Resource Management). Alcuni esem- sconfini nella promozione di questo o quel tipo e l’ottimismo sul futuro; pi di studi, ricerche ed esperienze: di prodotto. • Elliehausen et al (2007) evidenziano che • uno studio del Dipartimento della Difesa A tal fine, il riferimento forte a norme di quali- una buona educazione al credito riduce USA (Luther, 1997 e 1998) cita i problemi tà e la misurazione dei risultati costituiscono significativamente la richiesta di prestiti; finanziari tra le prime quattro cause di prerequisiti per un percorso educativo non • Allen and Miller (2008) evidenziano che i perdita di produttività dei militari. I pro- rituale ed efficace. programmi di educazione finanziaria per blemi finanziari generano infatti bassa In sintesi, ci pare che il fatto che l’educazione I disoccupati li rendono più pronti e ca- produttività; finanziaria, assicurativa e previdenziale sia un 36 U&C n°3 marzo 2014 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 36
bene pubblico, ed abbia un valore sociale, non Forum delle Politiche Sociali. sia (più) da dimostrare. L’oggetto del nostro interesse e della nostra Ora il dibattito si sposta sulle condizioni di azione, insomma, non può essere “solo” efficacia e la diffusione. quello che sin qui siamo riusciti a raggiunge- re con gli strumenti tradizionali di un welfare fondamentalmente pauperistico. Sergio Sorgi Deve essere, piuttosto, quello che intendiamo Progetica raggiungere e sul quale, dunque, dobbiamo sviluppare l’insieme delle nostre politiche. Già qui sta la differenza, a ben guardare, tra Azione 44: il parternariato un welfare esclusivamente protettivo che e i ruoli guarda a un pezzo di città ed uno che si pone A cominciare da Progetica, la cui competenza, l’obiettivo di promuovere tutti i cittadini, anche dossier semplicemente, non si sarebbe potuta trovare Cosa c’entra l’educazione finanziaria con il con strumenti diversi, a prescindere dalle nel tradizionale panorama delle “nostre” poli- Comune di Milano e, in particolare, con l’as- condizioni di partenza. tiche e con essa il tema dell’educazione finan- sessorato alle politiche sociali? Così ragionando appare naturale sviluppare ziaria che, al contrario, in altri contesti europei Perché nell’epoca della crisi anziché occupar- azioni e servizi nuovi e, se si vuole, apparen- già fa parte da tempo di politiche promosse da ci esclusivamente degli utenti “tradizionali” temente eccentrici come l’educazione finan- governi nazionali, come ad esempio in Gran Educazione finanziaria di qualità dei servizi sociali, vale a dire chi si trova in ziaria. Bretagna attraverso il Money Advice Service. condizioni di disagio economico, ci siamo Ci affascinava l’idea di sviluppare un servizio Allo stesso modo, e conseguentemente, non voluti impegnare anche in un’azione che si capace di aiutare i cittadini, potenzialmente ci sarebbe capitato di dire, come invece è rivolge potenzialmente a tutti i cittadini di Mi- tutti i cittadini, ad essere responsabili del accaduto più volte nel 2013, agli operatori fi- lano? proprio futuro attraverso scelte che divengo- nanziari che questo è il tempo nel quale non E perché coinvolgere in politiche di welfare no consapevoli e quindi capaci di cambiare possono più sentirsi esentati da una respon- addirittura gli operatori finanziari che per davvero i comportamenti in un’ottica di pre- sabilità pubblica verso la società nella quale molti – a torto o a ragione – rappresentano la venzione e benessere. operano. causa stessa della crisi economica, anziché E ciò proprio nell’epoca della crisi, nella fase Anche essi debbono oggi mettere a disposi- consolidare partnership solo con chi di “so- più dura e nel momento di maggior distacco zione la propria competenza e le risorse che ciale” si occupa da sempre? dalle istituzioni e di sfiducia verso gli strumen- hanno acquisito, in un tentativo che deve es- Perché scegliere come partner UNI? Che ce ti “finanziari”. sere comune di redistribuzione delle conoscen- ne facciamo delle cosiddette “norme” noi del Allo stesso tempo sentivamo e sentiamo ze e, quindi, della fiducia nel futuro. sociale? l’esigenza di ampliare il perimetro degli attori Una fiducia che primi tra tutti proprio gli ope- Rispondere a queste domande significa pro- del welfare, convinti che le politiche sociali ratori finanziari debbono riconquistare, con- vare a descrivere, almeno in parte, l’idea di non siano appannaggio esclusivo del Comune sapevoli che ciò sarà a vantaggio non tanto welfare che stiamo cercando di sviluppare sin e dell’assessorato che esercita quella delega loro ma, soprattutto, dei cittadini che debbono dalla redazione del Piano di Sviluppo del Wel- o, al massimo, degli enti che tradizionalmente potersi rivolgere loro sicuri che ne ricaveran- fare approvato nel settembre 2012 dal Consiglio e per statuto si occupano di “sociale”. no conoscenze utili a modificare in senso mi- Comunale di Milano. E così, spostando il nostro sguardo è stato gliorativo il proprio progetto di vita. A cominciare dalla città alla quale guardiamo naturale incrociare quello di altri attori della Ma la perdita di fiducia non riguarda certo solo che non può più essere quella storicamente società che sin qui non avevano avuto la il mondo della finanza. Al contrario. Essa ha conosciuta dai servizi, inevitabilmente parzia- possibilità di sentirsi parte e, allo stesso tem- coinvolto l’intero sistema pubblico, a comin- le, ma deve essere “tutta la Milano possibile”, po, responsabili delle condizioni di benessere ciare dalle istituzioni che debbono riconqui- per evocare il titolo dell’ormai tradizionale del territorio in cui operano. stare credibilità. Per farlo, però, non bastano più sistemi tradi- zionali, se mai ve ne sono stati, o figure cari- smatiche che puntualmente dissipano una delega talvolta eccessiva, ma è indispensabi- le trovare strumenti nuovi o, semplicemente, inusuali per il sistema dei servizi pubblici e delle istituzioni. In questo senso l’azione 44 ha rappresentato una formidabile occasione perché del tutto nuova e non catalogabile in un servizio tradi- zionale. Per questo è divenuto naturale, spostando lo sguardo ancora un po’ più in là, incrociare le competenze di UNI e, quindi, esplorare il tema delle norme “e vedere l’effetto che fa” nel “sistema pubblico” impegnarsi a rispettare un documento, quale è una norma, che dice “come fare bene le cose”, per citare la definizione che ne da lo stesso Ente Nazionale Italiano di Unificazione. E da li, poi, si è arrivati insieme ad UNI ad iden- tificare ulteriori strumenti la cui efficacia nella prossima fase di sperimentazione verificheremo al fine di offrire al singolo cittadino le più ampie garanzie di trasparenza e correttezza, proprio perché convinti che da questi strumenti possa passare la ricostruzione della fiducia. U&C n°3 marzo 2014 37 UeC3 marzo 2014 bozza 6.indd 37
Puoi anche leggere