CSV FC ASSIPROV Giovedì, 08 febbraio 2018

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 Giovedì, 08 febbraio 2018
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                                                          Giovedì, 08 febbraio 2018

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 08/02/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena)                                                                           1
 08/02/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                 2
 08/02/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                3
ambiente e protezione civile
 07/02/2018 Forli 24 Ore
 Psicologia dell' emergenza, al via un corso per saperla gestire |...                                             4
csv e scenario locale
 08/02/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 8
 Ammalato ma pronto ad aiutare I progetti di Giovanni Fasciano                                                    5
 08/02/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 8
 Carnevale nel reparto di Pediatria                                                                               6
 08/02/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 43
 Centri di servizio per il volontariato: ce...                                                                    7
 08/02/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 45
 Piano di sviluppo della montagna Altro passo verso una regia unica                                               9
 08/02/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 42
 «Stop all' abbandono dei cuccioli»                                                                               10
 08/02/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 41
 «Dignità ai poveri con il lavoro»                                                                                11
 08/02/2018 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 44
 DOMANI INCONTRO SU LAVORO E POVERTÀ                                                                              12
salute e assistenza
 08/02/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 50
 Alfabetizzazione digitale                                                                                        13
 08/02/2018 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 54
 Tornei di maraffone e burraco per aiutare chi ha bisogno                                                         14
volontariato
 08/02/2018 Avvenire Pagina 7                                                                 LUCA LIVERANI
 «Sì a un mese durante la scuola»                                                                                 15
 08/02/2018 Avvenire Pagina 7                                                                   PAOLO VIANA
 Giovani e servizio civile Cè l' impegno dei partiti                                                              17
 08/02/2018 Avvenire Pagina 8
 «È emergenza partecipazione»                                                                                     19
 08/02/2018 Avvenire Pagina 25
 Più sicuri gli investimenti                                                                                      21
 08/02/2018 Avvenire Pagina 25                                                           FELICE ALBORGHETTI
 Sport dilettanti la nuova riforma                                                                                22
 08/02/2018 Avvenire Pagina 29                                                                         (G Sci.)
 Lo spot è attraente E finanzia un progetto solidale                                                              24
 08/02/2018 Avvenire Pagina 29                                                        GIOVANNA SCIACCHITANO
 Un villaggio solidale per il dopo di noi?                                                                        25
 08/02/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                             Paola Pierotti
 Invimit lancia un fondo con immobili ex Inps                                                                     27
 08/02/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 21
 IN SINTESI                                                                                                       29
 08/02/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 21                                                            Gabriele Sepio
 Precompilata, per il Terzo settore...                                                                            30
 08/02/2018 Italia Oggi Pagina 14                                                          GIACOMO GHILARDI
 Chivas premia il guanto che traduce la lingua in segni                                                           32
 08/02/2018 La Repubblica Pagina 3                                                               mauro favale
 Assedio 5S ai ragazzi dell' America                                                                              33
 08/02/2018 La Repubblica Pagina 8                                                               fabio tonacci,
 Gideon, Festus e gli altri feriti "Non sappiamo più se credere all'...                                           35
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8 febbraio 2018
                  Corriere di Romagna
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                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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8 febbraio 2018
                  Il Resto del Carlino (ed.
                            Forlì)
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                          Cesena)
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7 febbraio 2018
                                              Forli 24 Ore
                                           ambiente e protezione civile

  Psicologia dell' emergenza, al via un corso per
  saperla gestire | Forlì24ore
  7 febbraio 2018 ­ Cesena , Agenda ,
  EventiPsicologia dell' emergenza, al via un
  corso per saperla gestireOrganizzato dalla
  Protezione CivileAl v i a a S a v i g n a n o , d a
  mercoledì 7 febbraio, il corso di "Psicologia
  dell' emergenza" organizzato dal gruppo
  comunale Protezione civile. Obiettivo del
  corso: preservare l' equilibrio psichico delle
  vittime, dei parenti e dei soccorritori dagli
  effetti dannosi degli eventi shock facilitando
  anche i processi di recupero a livello dell'
  intera comunità. Il corso è strutturato in quattro
  incontri: si comincia mercoledì 7 febbraio alle
  20.30 in municipio a Savignano con la prima
  serata didattica su "Fattori di rischio e gestione
  delle emozioni" con docente Silvia Minuzzi.La
  seconda giornata, sabato 10 febbraio, si
  svolgerà invece a Cesena, al centro sovra
  comunale di Protezione civile (via Ferruccio
  Parri 535) dalle 8.30 alle 15.30, per affrontare
  le tematiche dello stress con docente Massimo
  Monti. Si rimane a Cesena, al centro
  sovracomunale, anche per il terzo incontro,
  sabato 24 febbraio dalle 8.30 alle 13.30, per
  affrontare lo "stress cronico" con Massimo
  Monti e "Brainstorming e fattori di rischio" con
  Donato D' Onofrio. Ultimo incontro infine
  sabato 3 marzo a Forlì, in via Cadore 75, con
  Donato D' Onofrio per approfondire la "Relazione d' aiuto". Info366 4342551.

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8 febbraio 2018
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                                                  csv e scenario locale

  Ammalato ma pronto ad aiutare I progetti di Giovanni
  Fasciano
  FORLÌ Da sempre abituato a battersi per le
  persone che versano in condizioni di difficoltà,
  a tal punto da aver fondato nel 1995 l'
  associazione "Pari diritti", Giovanni Fasciano
  nonostante stia ora affrontando una delle
  battaglie più importanti della sua vita non
  riesce a non pensare agli altri e anche dalle
  corsie dell' ospedale in cui è ricoverato lancia
  un progetto a chilometro zero.
  «Nei miei cinque mesi di ricovero ho potuto
  constatare che il personale ospedaliero
  durante la notte è ridotto e il mio pensiero è
  andato subito a tutte quelle persone che, come
  me, necessitano di assistenza ma non
  possono permettersela economicamente ­
  spiega lo stesso Fasciano ­. Ecco, l' idea di
  progettare una banca del tempo, ovvero un
  sito dove volontari possono mettere a servizio
  degli altri la propria professionalità». Questo è
  solo una delle tante idee maturate dall' at
  tivista forlivese. «Mi piacerebbe riuscire ad
  aprire, con l' aiuto della Mensa di San
  Francesco, una scuola per imparare a fare la
  pizza, rivolta ai numerosi senza fissa dimora
  che transitano a Forlì.
  Per adesso sono solo progetti che spero
  trovino una loro realizza zione al più presto
  grazie alla collaborazione attiva delle
  associazioni del territorio, questo è un modo
  per me per staccare la spina dalla mia malattia
  e uscire dalle corsie dell' ospedale». «Sicuramente la cifra distintiva di Giovanni Fasciano è l' umanità,
  una qualità che dovremmo imparare ad avere tutti­conclude l' assessore forlivese alle politiche sociali,
  Raoul Mosconi ­. I suoi progetti oltre a pensare alle persone che versano in condizioni di difficoltà, oltre
  ad una trentina i senza fissa dimora presenti nella sola Forlì, tengono conto di un aspetto importante
  come la propria sostenibilità economica, oltre al fatto che c' è la volontà di coinvolgere altre realtà del
  territorio. Il fine è unico: condividere e integrare i diversi progetti per far fronte ai bisogni della comunità
  locale».

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  Carnevale nel reparto di Pediatria
  FORLÌ Questa mattina alle 10.30 il Carnevale
  farà "irruzione" nel reparto di Pediatria dell'
  ospedale "Morgagni­Pierantoni" con "La Guida
  dei Bambini" portando il suo carico di
  leggerezza e divertimento. Nel programma
  per i piccoli pazienti ci saranno le immancabili
  mascherine e le favole contemporanee della
  scrittrice Renata Franca Flamigni. Mobilitati
  anche i volontari dal naso rosso dei Vip Clown
  «per far brillare i racconti e festeggiare tutti
  insieme un Carnevale davvero speciale e con
  il sorriso».
  L' appuntamento, ricordano i promotori, è reso
  possibile dalla «piena collaborazione dello
  stesso reparto di Pediatria guidato dal
  primario Enrico Valletta, dalla gentilissima
  caposala Tiziana Mambelli e da tutto lo staff
  "La Guida dei Bambini", insieme alle
  associazioni Fantariciclando e Puntodonna».

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  Centri di servizio per il volontariato: ce ne sarà uno
  solo in Romagna
  Trasformazione profonda, con un ruolo più importante attribuito al Terzo Settore
  Saranno 1.800 i gruppi potenzialmente beneficiari delle attività di questa nuova realtà

  CESENA Con l' entrata invigore del Codice del
  Terzo settore, anche i Centri di Servizio per il
  Volontariato della Romagna hanno iniziato un
  percorso di adeguamento alla nuova
  normativa, che prevede un solo Csv ogni
  milione di abitanti. E così tra pochi mesi ce ne
  dovrà essere uno solo in Romagna. Gli attuali
  enti gestori si stanno interrogando su forme e
  servizi per meglio rispondere alle esigenze dei
  territori, mentre è in fase di registrazione il
  decreto ministeriale che determina la nascita
  dell' Organismo nazionale di controllo (Onc), la
  fondazione che guiderà tutto il processo di
  riorganizzazione del sistema dei Csv,
  definendone anche il numero regione per
  regione.
  I Centri di servizio, previsti dalla Legge 266 del
  1991, hanno svolto in questi vent' anni di
  attività un' importante funzione di sostegno al
  volontariato. Ora stanno ragionando su come
  continuare a garantire la territorialità politica e
  operativa, valoriz zando il contatto diretto e
  capillare sviluppatosi localmente, pur nel
  processo di accentramento di alcune
  importanti funzioni. Per questo motivo il
  progetto Csv Romagna prevede la conferma
  di tutti gli attuali punti di accesso ai servizi,
  conservando la qualità delle prestazioni
  erogate e, quindi, valorizzando le risorse
  umane. Si punta inoltre a un altissimo grado di
  rappresentatività della base sociale rispetto all' universo delle associazioni romagnole.
  Le sfide davanti Il primo passo già compiuto dagli enti gestori i Csv nelle tre province è stato l'
  adeguamento dello statuto sociale a fine 2017. Pur mantenendo la qualifica di organizzazioni di
  volontariato, la principale novità riguarda l' apertura della base associativa ad altri enti del terzo settore.
  Una particolare attenzione è posta sulle associazioni di promozione sociale, che già negli anni passati
  sono state importanti in terlocutori e beneficiari dei servizi erogati dai tre Centri, grazie alla stipula di
  convenzioni, accordi e intese con gli enti istituzionali.
  Ora, però, diventeranno vere e proprie protagoniste in questo percorso di ridefinizione identitaria.
  Un altro aspetto rilevante tenuto in considerazione è stato l' area geografica di intervento. I tre Csv,

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  Piano di sviluppo della montagna Altro passo verso
  una regia unica
  SAN PIERO IN BAGNO L' approfondimento
  dovrà continuare, ma con l' incontro del tavolo
  di negoziazione di martedì pomeriggio al
  teatro "Garibaldi" si cominciano a delineare le
  direttrici di marcia del futuro Piano di sviluppo
  dei Comuni Montani.
  Nell' ambito del progetto "Quale futuro per la
  montagna?", si sono incontrati gli
  amministratori dei quattro Comuni di Bagno di
  Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina e
  Verghereto con i rappresentanti di
  associazioni di categoria, di associazioni di
  volontariato, imprenditori e giovani che in gran
  parte ave vano partecipato ai precedenti
  appuntamenti.
  E così anche la sindaca di Mercato Saraceno
  Monica Rossi, che pare aver superato qualche
  precedente "mal di pancia" sulla gestione dell'
  iniziativa, ha portato il proprio contributo,
  insieme al sindaco di Bagno di Romagna
  Marco Baccini ed ai vicesindaci di Sarsina e
  Verghereto Gianluca Suzzie Fedele Camillini.
  Il grande patrimonio di risorse, naturali e non
  solo, della vallata ­ si è detto ­ ha bisogno di
  un progetto unitario, di un' iniziativa
  coordinata, di una regia. L' obiettivo finale è
  quello di un progetto unitario di valorizzazione
  e marketing della vallata.
  «Con questo progetto ­ ha ribadito Baccini ­
  dalla mera gestione dei servizi l' Unione dei
  Comuni vuole cominciare a ragionare in termini di progettualità e programmazione».
  Numerosi gli interventi, per proposte e riflessioni su verie questioni, come la necessità di formare le
  competenze tecniche e professionali che possono trovare occupazione nelle imprese del territorio. Ed è
  proprio nell' ambito del tema della formazione che il Comune di Mercato Saraceno ha confermato il
  percorso già avviato, per portare in valle una succursale dell' Istituto "Artusi" di Forlimpopoli. Più "cauto"
  sul tema il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, che ha invitato a riflettere sul rischio di creare
  strutture che magari dopo poco tempo sono costrette a chiudere.

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                                                csv e scenario locale

  ALLARME DEI VOLONTARI DELL' ENPA

  «Stop all' abbandono dei cuccioli»
  «CUCCIOLI trovati nei fossi, accanto ai bidoni
  dell' immondizia, in sacchi di plastica o
  scatoloni lasciati in mezzo alla campagna.
  Tutto ciò succede a Cesena. Così nel 2018 ci
  troviamo ancora a dover combattere,
  costantemente e sempre di più, contro l'
  abbandono». E' il grido di allarmare lanciato
  dall' Acpa, l' Associazione cesenate protezione
  animali che gestisce il canile comunale di Rio
  Eremo. Nelle scorse settimane il rifugio è stato
  invaso da piccole creature abbandonate, a
  conferma che una prassi che sembrava ormai
  assodata nel nostro territorio, la sterilizzazione
  dei cani, non lo è affatto. Per l' occasione, le
  operatrici e volontarie dell' Acpa hanno chiesto
  l' aiuto degli amanti degli animali, lanciando
  una raccolta di cibo (cibo secco Trainer,
  omogeneizzati con carne per bambini, cibo
  umido), traversine e coperte. Le donazioni
  possono essere lasciate, oltre al canile, nei
  negozi Robinson Pet Center in via Madonna
  dello Schioppo e Pet Couture in piazza
  Aguselli. Le richieste di adozioni per fortuna
  non sono mancate, ma in canile ci sono ancora
  tanti cuccioli che attendono di trovare casa. «Ci sono gli ultimi sette trovati che stanno completando le
  vaccinazioni. Sono invece pronti per l' adozione tre cuccioli di tre mesi circa, come anche alcuni
  cuccioloni di taglia grande di non ancora un anno di età», informa l' Acpa.

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  SOLIDARIETÀ DALLA CASA DELLA SALUTE DI FORLIMPOPOLI ILLUSTRA IL SUO
  PROGETTO

  «Dignità ai poveri con il lavoro»
  Fasciano (Pari Diritti): «Banca del tempo e corso da pizzaioli»

  GIOVANNI Battista Fasciano continua a
  guardare il mondo dalla finestra e a cercare
  modi per impegnarsi nel sociale ed essere
  vicino a chi è meno fortunato, con una
  particolare attenzione ai senza fissa dimora.
  «Non appena uscirò da qui ­ afferma
  Fasciano, che in questo momento è ricoverato
  presso la Casa della salute di Forlimpopoli ­
  attraverso l' associazione 'Pari diritti' da me
  fondata proporrò la costituzione di una banca
  del tempo, per far sì che chi si trova in
  difficoltà possa usufruire di servizi semplici,
  come andare a fare la spesa, che per chi non
  ha una rete parentale o amici può diventare un
  grande problema».
  AFFIANCATO dall' assessore ai servizi sociali
  del Comune di Forlì, Raoul Mosconi, e dal
  dirigente Luigi Rosetti, Fasciano presenta altre
  due idee per dar modo ai senzatetto di potersi
  integrare nella società forlivese. «Il lavoro è l'
  unica via ­ afferma ­, sto prendendo contatti
  con la mensa dei poveri per organizzare una
  scuola per pizzaioli e panificazione. I prodotti
  verranno venduti a offerta libera e quanto
  guadagnato sarà messo a disposizione dei servizi sociali». Anche la gestione dei parcheggi di biciclette
  rientra fra le attività da far svolgere durante il giorno a chi è ospite della Caritas.
  «Dalle otto di mattina ­ spiega ­ fino a che non possono rientrare nel dormitorio, bisogna trovare un
  lavoro, una mansione affinché ritrovino la dignità del lavoro».
  «UN PATRIMONIO divolontariato e solidarietà ­ afferma l' assessore Mosconi ­ quello testimoniato da
  Giovanni, che nonostante sia ricoverato da mesi pensa sempre a migliorare e a prendersi cura delle
  persone. Un patrimonio per la comunità forlivese ­ conclude ­ a cui appartiene e che lo aspetta fuori da
  qui».
  Matteo Bondi.

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  CASTROCARO

  DOMANI INCONTRO SU LAVORO E POVERTÀ
  'LAVORO e povertà' è la conferenza pubblica
  in programma domani alle 20,30 alla sala don
  Bosco di Castrocaro Terme (via Roma 17,
  ingresso a fianco del bar dei Fiori). Relatori
  saranno Cristian Pancisi, sindacalista Femca
  Cisl Romagna, e Sauro Bandi, direttore della
  Caritas di Forlì­Bertinoro, che tratteranno i
  problemi dell' occupazione in epoca di
  globalizzazione e le ricadute negative che
  aprono la strada alla povertà. L' appuntamento
  è organizzato dalle associazioni culturali San
  Giovanni Bosco di Castrocaro e Accademia
  dei Risorti di Terra del Sole.

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                                                 salute e assistenza

  FIUMICINO

  Alfabetizzazione digitale
  Da oggi al via le 10lezioni del corso di
  alfabetizzazione digitale per adulti. Organizza
  l' associazione Zarepta, con Avis di Fiumicino
  e consulta di quartiere. Appuntamento al
  giovedì dalle 20.45 alle 22.45, alla scuola
  elementare Rodari in viaFiumicino8.Info 349
  3252949 o 333 4442890.

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                                                   salute e assistenza

  CROCE ROSSA A CASA CELINCORDIA

  Tornei di maraffone e burraco per aiutare chi ha
  bisogno
  IL TRADIZIONALE appuntamento invernale
  dei tornei di maraffone e burraco della Croce
  Rossa di Cesena ha festosamente riempito i
  saloni di Casa Celincordia. Nel gioco principe
  della Romagna ha vinto la coppia formata da
  Renzo Bilancioni e Piero Gallina, mentre nel
  torneo di burraco, un gioco che prende
  sempre più piede, hanno vinto Alda Moretti e
  Tiziana Levi. Le coppie classificate ai primi
  posti di entrambi i tornei sono state premiate
  con cesti gastronomici grazie alla generosità
  di numerose aziende che sostengono la Croce
  a    Rossa. L ' i n t e r o i n c a s s o d e l l a
  manifestazione, circa duemila euro, sarà
  impiegato per il sostegno delle famiglie
  assistite dalla Croce Rossa di Cesena.

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  Il Terzo settore.

  «Sì a un mese durante la scuola»
  ROMA Era il 2004 quando con la legge 226 l'
  Italia sospendeva, senza abolirlo, il servizio di
  leva. Istituita nel 1861, per creare l' esercito
  della neonata Italia, la leva obbligatorio finiva
  in soffitta dopo 144 anni di onorato servizio
  militare. Nascevano le Forze armate
  esclusivamente professionali. E partiva anche
  il servizio civile volontario, nato nel 1972 per
  gli obiettori di coscienza.
  Tutta in salita sarebbe oggi la reintroduzione
  dell' obbligo del servizio militare: le Forze
  armate già ora faticano a 'dimagrire' come
  dovrebbero. Il Rapporto 2018 dell'
  Osservatorio Milex sulla spesa militare ricorda
  che il 60% dei fondi della Difesa serve a
  pagare il personale, ancora a quota 170mila
  quando la riforma Di Paola punta a 150mila. E
  oggi ci sono più ufficiali (87mila) che truppa
  (81mila).
  E per il servizio civile?
  Oggi sono oltre 50mila i volontari in servizio,
  per cui il governo stanzia circa 300 milioni. L'
  obbligo riporterebbe in servizio 500mila
  ragazzi, con una spesa decuplicata. Una sfida
  immane per Terzo settore ed enti locali che
  oggi producono i progetti. Gli addetti ai lavori
  quindi sono molto più disponibili a discutere di un' esperienza ridotta ­ un mese nell' obbligo scolastico ­
  complementare e introduttiva al servizio volontario.
  «È la proposta del Pd, per un periodo simile all' alternanza scuola lavoro», spiega il sottosegretario al
  Lavoro e al welfare Luigi Bobba , che ha la delega in materia. «Potrebbe essere un mese d' estate, un'
  esperienza indubbiamente utile, parte del curriculum formativo, e un modo per avvicinarsi a un
  possibile impegno volontario».
  Oggi le domande per il servizio civile volontario sono il doppio dei posti disponibili. Un miniservizio
  obbligatorio potrebbe produrre ancora più richieste: «Sicuramente servirebbe un inve­ stimento
  maggiore». Bobba parla dunque di «gradualità e sostenibilità»: perché parlare di servizio civile
  obbligatorio per mezzo milione di ragazzi «è una scelta declamatoria, una di quelle promesse che non
  possono essere mantenute».
  Senza contare che faticherebbe a essere accettato: «Secondo il Rapporto giovani dell' Istituto Toniolo, l'
  85% dei ragazzi italiani è favorevole a un servizio volontario». Un dato analogo emerge dal
  Monitoraggio 2017 sui volontari in servizio presso ArciServizioCivile: dal 2005 al 2017 la percentuale di
  favorevoli alla volontarietà del servizio è stabile tra l' 86 e il 90%.
  Dice Diego Cipriani, responsabile servizio civile di Caritas Italiana: «Non so come i giovani

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  Giovani e servizio civile Cè l' impegno dei partiti
  Alpini, bersaglieri e fanti rilanciano la proposta di un periodo obbligatorio a favore della
  patria

  L' appello Lettera aperta delle tre associazioni
  al mondo politico: «Servono scelte coraggiose
  per recuperare strutture adeguate e
  finanziamenti. Si tratterebbe di un
  investimento, non di una spesa, in quanto il
  ritorno in educazione compenserebbe di gran
  lunga i costi sostenuti» Alpini, bersaglieri e
  fanti non chiedono di ripristinare la leva
  obbligatoria, ma «un periodo di servizio
  obbligatorio dei giovani a favore della patria
  nelle modalità che la politica vorrà
  individuare». Questa richiesta è reiterata ad
  ogni appuntamento elettorale, ma questa volta
  l' emergenza educativa denunciata dalla
  cronaca ­ con giovani che sparano sugli
  stranieri e studenti che accoltellano i docenti ­
  e la difficoltà della politica a fornire delle
  risposte credibili potrebbe mettere le gambe al
  progetto, nella prossima legislatura. «Il
  servizio civile obbligatorio, affiancato al
  servizio civile universale ­ ha osservato ieri l'
  onorevole Emanuele Fiano, intervenendo alla
  conferenza con cui le tre associazioni d' arma
  hanno rilanciato la loro proposta ­ è nel
  programma elettorale del Pd ed esiste già una
  proposta di legge, firmata da Bonomo »; la
  posizione dell' esponente dem non è sembrata oggettivamente distante da quella di altre forze politiche,
  anche del centrodestra, come Fratelli d' Italia ­ l' onorevole Ignazio La Russa ha ricordato l' iniziativa
  della mini­naja volontaria di tre settimane «che il centrosinistra non ha rifinanziato» ma non ha chiuso
  sul servizio civile obbligatorio ­ mentre risulta piuttosto lontana dall' impostazione politica della Lega,
  che non accetta di escludere un ritorno della leva.
  Per il Carroccio, ieri mattina c' era Matteo Salvini. Intervenuto subito dopo i rappresentanti di
  Casapound, Psi e Italia dei valori, che hanno aderito alla proposta delle associazioni, il leader leghista
  ha ricordato a sua volta di aver presentato una proposta di legge per «otto mesi di servizio civile e
  militare obbligatorio per ragazzi e ragazze, organizzato su base regionale per contenere i costi delle
  famiglie, con nozioni di pronto soccorso e di protezione civile». Salvini è parso a proprio agio tra penne,
  piume e parole d' ordine che, pur nello scrupoloso rispetto dell' impostazione apolitica delle
  associazioni, trasudano l' inquietudine per un cambiamento sociale che i veci non comprendono né
  condividono. «La scuola è un parcheggio se non una fabbrica di asini e la famiglia si sta distruggendo»:
  se le parole del presidente dell' Associazione nazionale bersaglieri possono sembrare un po' forti, la
  lettera aperta con cui Ana, Anf e Anb chiedono il servizio obbligatorio per la Patria non dice cose
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  «È emergenza partecipazione»
  Miano: i giovani la nostra risorsa, non
  costringiamoli a partire DALL' INVIATO A
  POMIGLIANO D' ARCO Una delle cifre di
  Pomigliano e dell' intero collegio elettorale è
  una presenza radicata dell' associazionismo.
  Proprio un pomiglianese, Franco Miano, è
  stato dal 2008 al 2014 presidente nazionale
  dell' Azione cattolica ed è ora coordinatore di
  Retinopera. Professore di Filosofia morale all'
  università Tor Vergata di Roma, guarda alla
  prossima sfida elettorale con il doppio
  binocolo del territorio e degli scenari nazionali.
  «Le città della mia terra sono l' immagine delle
  contraddizioni di questo tempo. Fanno parte
  della vasta area metropolitana di Napoli, con
  le stesse identiche problematiche economiche,
  sociali e culturali delle difficili periferie del
  capoluogo. Allo stesso tempo, però,
  mantengono tratti della provincia in cui
  passato, presente e futuro a volte si
  contaminano in modo positivo e altre volte
  coesistono in modo forzato, senza un progetto.
  Le difficoltà della politica nascono anche dalla
  mancata lettura di questa profonda
  trasformazione che riguarda tutto il Paese».

  Metà metropoli, metà provincia. Cosa significa?
  Significa che nei nostri paesi, per la prima volta, ci troviamo di fronte a fenomeni tipici della grande città.
  Pensiamo alle baby­gang, che ritenevamo fossero una peculiarità di Napoli. Le istituzioni fanno fatica a
  capire le origini di tanto malessere e riducono tutto a una questione di ordine pubblico. Allo stesso
  tempo, la dimensione della provincia tiene in vita sia delle risorse fondamentali, come i legami familiari
  e comunitari, sia alcuni fattori di arretratezza culturale, come una certa indifferenza all' illegalità. Il
  disinteresse di fronte all' illegalità apre la strada agli affari della camorra, che continua a interferire nelle
  politiche, negli appalti, negli investimenti, con effetti nefasti sulla collettività e sul senso del bene
  comune.
  Problemi che la politica sembra voler scavalcare a colpi di slogan Ognuno dei problemi dei nostri
  territori ha ormai urgente bisogno di una lettura complessa, approfondita e condivisa. Siamo in piena
  Terra dei fuochi, eppure non si riesce ad andare oltre il dibattito soldati sì ­ soldati no, impianti sì ­
  impianti no. Le stesse semplificazioni si applicano sulle difficoltà dei grandi comparti industriali. Non si
  può oscillare in modo irrazionale dalla demonizzazione dei grandi gruppi alla loro esaltazione
  indiscriminata. Abbiamo bisogno di rappresentanti del territorio in Parlamento che facciano rete a
  prescindere dalle appartenenze politiche e che sappiano rapportarsi alle questioni con equilibrio e
  pragmatismo.

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  ALBERTO SUCCI

  Più sicuri gli investimenti
  Il risultato più importante è aver rotto il muro di
  resistenza nel vedere il lucro nell' esercizio
  dello sport dilettantistico. Si è capita
  finalmente la funzionalità allo sviluppo dello
  sport. Per gli imprenditori ora c' è un nuovo
  quadro giuridico di riferimento, preciso, con la
  possibilità di dividersi gli utili. Per i lavoratori
  nelle Ssdl c' è così certezza della forma
  lavorativa che adottano ed è prevista una
  previdenza. Chiarito il limite tra profit e n o
  profit. Per il no profit invece c' è un' ulteriore
  possibilità dalla legge: di gestire correttamente
  le proprie attività.
  * Esperto di Diritto sportivo e societario.

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  Sport dilettanti la nuova riforma
  DI FELICE ALBORGHETTI La legge di
  Bilancio 2018, ha recentemente introdotto nel
  nostro ordinamento sportivo la società sportiva
  dilettantistica "lucrativa", facendo una
  distinzione netta tra dilettantismo profit e n o
  profit. Trattasi di un' alternativa alla più
  classica società "non lucrativa", una nuova
  opportunità, con la possibilità di restare all'
  interno del Coni e avere riconosciuto il diritto a
  svolgere la propria attività dilettantistica,
  avviando giovani atleti all' agonismo e
  accrescendone la formazione umana e
  sociale. In più, c' è la non nascosta finalità
  commerciale, funzionale allo sviluppo delle
  strutture dove si rende possibile l' offerta
  sportiva. Come accade spesso, di fronte a
  delle innovazioni, accanto a chi ha cominciato
  ad interrogarsi sulla convenienza nelle diverse
  opzioni, o a chi vagheggiava un possibile
  ingresso in borsa di una piccola società di
  oratorio ­ come accadde nel '96 al
  professionismo sportivo, nel calcio, quando fu
  abolito il limite dell' assenza di scopo di lucro ­
  c' è chi ha sostenuto e promosso la riforma. A
  Roma, lo ha fatto la settimana scorsa al Forum
  Sport Center l' Anif­Eurowellness,
  associazione leader in Italia che rappresenta gli impianti sport ­ fitness, innanzi a 300 persone tra
  operatori, formatori e consulenti del settore. Presentato il nuovo soggetto giuridico che permetterà alle
  "imprese" sportive di investire in modo trasparente, distribuendo utili pur restando all' interno del
  sistema sportivo dilettantistico. Al convegno sulla riforma dello sport dilettantistico sono intervenuti
  diversi esponenti delle istituzioni, assieme ad esperti di diritto, sportivo e amministrativo. Giampaolo
  Duregon, presidente Anif, ha ripercorso i passaggi chiave della norma, come risposta alle varie
  esigenze espresse dall' imprenditoria dilettantistica, l' on. Daniela Sbrollini, prima firmataria della
  riforma, ha segnalato invece l' importanza di questa legge per la creazione di nuovi posti di lavoro, all'
  interno di un quadro chiaro di certezze normative per imprenditori e lavoratori dello sport, tutelando le
  imprese sportive nella gestione della loro attività sportiva (di base, agonistica, olimpica ed amatoriale)
  da controlli fiscali che, nell' assenza di una giurisprudenza chiara, si basavano su interpretazioni,
  spesso discordanti, di norme frammentarie. Anche il presidente nazionale del Csi, Vittorio Bosio ha
  sostenuto l' importanza di ogni iniziativa di innovazione che premia e fa crescere lo sport, ricordando,
  con una bella lezione di vita, che lo sport non è mai in contrapposizione. Quindi l' approfondimento
  amministrativo­fiscale grazie all' avvocato Alberto Succi, esperto consulente Anif e tra gli estensori della
  legge, di Yuri Zugolaro, esperto tributario fiscale che si è soffermato sul quadro di agevolazioni fiscali
  della società lucrativa, (Iva entrate istituzionali al 10%, Ires sul 50% dell' imponibile, contributi
  previdenziali al 50% per i primi 5 anni, poi a regime) e di Andrea Mancino, capo commissione fiscale
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  L' iniziativa.

  Lo spot è attraente E finanzia un progetto solidale
  C' è una nuova pubblicità sul web. Si chiama
  'ClickAid' ed è una piattaforma che mette
  insieme strategia efficace e solidarietà. L'
  intuizione è venuta a Fabio Vergottini,
  imprenditore della comunicazione da anni
  impegnato anche sul territorio in attività sociali
  e volontariato. Primo partner dell' iniziativa
  Coop Lombardia. Nel sito vengono proposti
  progetti di organizzazioni non governative,
  onlus e associazioni attive nel sociale abbinati
  a uno spot commerciale. L' utente accetta di
  vedere per intero un filmato che dura al
  massimo 30' e l' azienda riconosce un euro al
  progetto collegato fino al termine del budget
  stanziato.
  Una volta raggiunto l' obiettivo verrà
  pubblicato sul sito un filmato che documenterà
  l' avvenuta realizzazione del progetto. «Con
  'Abitiamo il futuro' ­ ha detto Don Virginio
  Colmegna, presidente della Casa della Carità
  ­ ci prefiggiamo lo stesso obiettivo che vuole
  raggiungere 'ClickAid', vale a dire la capacità
  di creare una community solidale e
  concretamente attiva». Per Ilaria Raucci di
  Coop Lombardia «la piattaforma rappresenta
  uno strumento innovativo e interessante per
  comunicare a una più ampia platea di cittadini e soci le nostre attività sociali». I presupposti perché lo
  strumento funzioni ci sono tutti. «Gli italiani trascorrono ogni giorno quattro ore collegati in rete e due sui
  social ­ ha sottolineato Mauro Ferraresi, docente di sociologia dei consumi allo Iulm ­. Il tema della
  responsabilità sociale d' impresa può essere amplificato dalla rete, che può attuare una sorta di spinta
  gentile per indirizzarci verso la giusta scelta». Infine, Paolo Mamo, presidente e ad di Altavia Italia, che
  promuove l' iniziativa, ha sottolineato come le alleanze tra profit e no profit siano sempre più necessarie
  e facciano bene a tutti gli attori che vi prendono parte. Una veduta del quartiere Adriano.

                                                                                                       (G Sci.)

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                                                                                                                  24
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  Un villaggio solidale per il dopo di noi?
  Ospiterà quattro famiglie con figli per un percorso di crescita autonoma

  Entro un paio d' anni vedrà la luce una casa
  solidale nel cuore del quartiere Adriano, nella
  periferia nord est, per ospitare ragazzi
  portatori di disabilità o fragilità. Ma non solo.
  "Abitiamo il futuro" è il nome del progetto di
  Son­Speranza Oltre Noi, un' associazione di
  genitori e figli interessati a pensare al "dopo di
  noi" vivendolo nel presente. Tra i soci fondatori
  don Virginio Colmegna, presidente della Casa
  della Carità, l' associazione "Amici della Casa
  della Carità onlus" e il "Centro Ambrosiano di
  Solidarietà". Se ne è parlato ieri nel corso della
  presentazione della piattaforma web
  ClickAid2, che rappresenta uno dei supporti
  all' iniziativa, nella sede di Altavia Italia. «Non
  vorremmo occuparci solo di "dopo di noi", ma
  anche di durante noi e di insieme a noi ­ ha
  detto don Colmegna ­. Lavoriamo, cioè, per
  creare, da subito, un villaggio solidale
  condiviso da persone e famiglie, in cui il tema
  della disabilità è solo lo spunto per sviluppare
  ulteriori legami».
  L' idea è quella di recuperare l' area di cascina
  San Carlo, un complesso agricolo di circa
  2000 mq, costruito a inizio novecento,
  ristrutturare la casa colonica e realizzare tre
  nuovi piccoli edifici. Il costo complessivo della realizzazione del progetto è di 1,6 milioni di euro, per cui
  dovrà essere attivato un mutuo e avviata una raccolta fondi.
  La nuova struttura prevede appartamenti per quattro famiglie, che saranno sostenuti in modo da creare
  condizioni di vita autonoma per i figli e, per periodi limitati, per giovani con disabilità che potranno fare
  esperienza di vita autonoma. Tre appartamenti saranno gemelli. Ogni coppia di abitazioni dispone
  anche di un ulteriore micro­appartamento al primo piano per ospitare eventuali figure di appoggio e
  assistenza che si rendano necessarie per i genitori o i figli. Ci sarà posto anche per giovani che hanno
  terminato i percorsi di ospitalità in strutture di accoglienza come Casa della Carità e Centro Ambrosiano
  di Solidarietà e che hanno bisogno di cominciare a vivere in modo indipendente. In tutto potranno
  essere accolte una quindicina di persone. È prevista anche una sala polivalente, un auditorium per 50
  persone, dove Son proporrà iniziative per il quartiere, eventi culturali, laboratori musicali e teatrali, oltre
  a percorsi di formazione.
  Infine, verrà realizzato uno spazio a vocazione pubblica, una tisaneria, con una cucina aperta sulla via
  Trasimeno e a disposizione del quartiere con l' obiettivo di creare un luogo di vita, incontro e
  conoscenza per gli abitanti. Non mancheranno anche servizi di lavanderia e stireria per alleggerire gli
  impegni della gestione domestica degli abitanti della comunità. L' associazione Son avrà la sua sede

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8 febbraio 2018
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  le operazioni della sgr e di cdp

  Invimit lancia un fondo con immobili ex Inps
  C' è fermento sul tema delle residenze per
  anziani in Italia. Sono ancora poche le
  operazioni interessanti che hanno tagliato il
  traguardo, ma da più fronti si lavora per
  mettere sul mercato progetti sperimentali che
  facciano scuola. È Invimit Sgr, la società di
  gestione del risparmio del Mef, ad annunciare
  le ultime novità. «Abbiamo istituito il fondo i3
  Silver, nel quale saranno apportati immobili da
  parte di Inps per realizzare "senior house",
  residenze per anziani non sanitarie» dichiara
  Elisabetta Spitz, ad di Invimit. Secondo
  indiscrezioni Inps avrebbe selezionato una
  ventina di immobili, da Spoleto alla Cinque
  Terre al Lido di Venezia, beni di rilevanza
  architettonica, in ottime posizioni e anche
  attrattive per il turismo. Immobili che Invimit
  sta vagliando. «Il progetto punta sulla
  riqualificazione di patrimonio esistente ­
  spiega l' architetto Spitz ­, gli immobili
  individuati sono perlopiù ex colonie che Inps
  utilizzava in passato per i figli dei propri
  dipendenti. Il fondo è appena partito e nei
  prossimi due mesi metteremo a punto il piano
  industriale.
  Contiamo di apportare i primi immobili entro la
  primavera». Per il momento non servono altri partner, «iniziamo con il nostro fondo dei fondi, a seguire
  serviranno dei gestori ­ aggiunge l' ad ­ e stiamo studiando le migliori esperienze internazionali».
  Per Cassa Depositi e Prestiti, la terza età è una delle categorie fragili sempre considerata nelle
  operazioni di social housing, insieme a giovani coppie, famiglie numerose monoreddito, immigrati
  regolari e studenti.
  «Non mancano iniziative dedicate agli anziani nelle quali investe il Fia ­ spiegano da Cdp ­ soprattutto
  nelle Marche, territorio di grandi tradizioni nel settore della cura dell' anziano, in primis dal lato dei
  gestori».
  L' offerta riguarda una residenzialità integrata dalle case con servizi in comune fino alle Rsa dedicate a
  chi non è autosufficiente e necessita di assistenza medico­ospedaliera.
  Per queste ultime Cdpi Sgr ha deliberato l' avvio di cinque interventi per cento alloggi sociali e 500 posti
  letto per un investimento da 60 milioni, con due fondi locali con iniziative specifiche in provincia di
  Pesaro (San Terenzio e Villa Fastiggi). «Altre due operazioni nelle Marche sono in negoziazione, per
  altri 140 posti letto e 50 alloggi sociali complessivi», anticipano da Cdp. A San Terenzio in particolare si
  lavora per integrare le strutture per gli anziani in un' area verde interconnessa con altre realtà
  intergenerazionali: un asilo, un laboratorio dei talenti, il palazzetto dello sport e un anfiteatro, tutto

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8 febbraio 2018
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                                                         volontariato

  IN SINTESI
  0 1 N o profit G l i e n t i n o profit possono
  trasmettere, entro il 28 febbraio dell' anno
  successivo a quello di riferimento, i dati relativi
  alle erogazioni liberali in denaro eseguite negli
  anni 2017, 2018 e 2019 da persone fisiche
  tramite canali bancari 02 asili nido Gli asili
  nido devono trasmettere, entro il 28 febbraio
  2018, i dati relativi alle rette pagate dai genitori
  per i figli iscritti nell' anno 2017.

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                                                        volontariato

  Dichiarazioni. Fuori le erogazioni in natura e quelle di enti e società

  Precompilata, per il Terzo settore comunicazioni solo
  facoltative
  Le dichiarazioni precompilate si arricchiscono,
  a partire dal periodo d' imposta 2017, con i
  dati sulle erogazioni liberali in denaro e sulle
  rette per la frequenza di asili nido ed i servizi
  formativi infantili, che danno diritto a deduzioni
  o detrazioni. Questo il contenuto dei due
  decreti, emessi dal ministero dell' Economia e
  delle Finanze il 30 gennaio 2018 e pubblicati in
  Gazzetta ufficiale il 6 febbraio.
  Per le erogazioni liberali si tratta di una
  trasmissione facoltativa e sperimentale che
  riguarda i periodi di imposta dal 2017 al 2019
  compresi, da eseguire entro il 28 febbraio dell'
  anno successivo a quello di riferimento.
  Possono trasmettere le informazioni le Onlus,
  l e o r g a n i z z a z i o n i d i volontariato, l e
  associazioni di promozione sociale e le
  fondazioni e associazioni riconosciute che si
  occupano di beni culturali e paesaggistici o di
  ricerca scientifica.
  La comunicazione, in questa ipotesi,
  riguarderà le sole erogazioni effettuate da
  persone fisiche tramite sistemi di pagamento
  tracciabili e le somme eventualmente
  rimborsate ai donatori. Sono quindi escluse le
  erogazioni in natura e quelle effettuate da
  parte di enti e società. Del resto, l' obiettivo perseguito è quello di fornire dati per la dichiarazione
  precompilata che, attualmente, riguarda i soli redditi di lavoro dipendente ed assimilati.
  Tenuto conto del carattere facoltativo della trasmissione, il decreto esclude effetti sanzionatori. Infatti,
  viene espressamente prevista la disapplicazione dell' articolo 3, comma 5­bis del Dlgs 175/2014, che
  prevede una sanzione pari a 100 euro per ogni comunicazione omessa, tardiva o errata fino ad un
  massimo di 50mila euro. Tuttavia, occorre prestare attenzione al fatto che la sanzione continua ad
  applicarsi in caso di errore che determina un' indebita fruizione di detrazioni e deduzioni nella
  dichiarazione precompilata. Quest' ultimo aspetto, che rischia di disincentivare l' afflusso delle
  informazioni, è auspicabile che venga rivisitato, tenuto conto che la spettanza delle deduzioni e
  detrazioni può comunque essere oggetto di controllo ai sensi dell' articolo 5, comma 1, lettera a) del
  citato decreto 175.
  Novità, infine, anche per gli asili nido e i servizi formativi infantili. Le rette versate dai genitori per la
  frequenza dei figli, cui è collegata una detrazione pari al 15% degli importi fino a 632 euro l' anno per
  figlio iscritto, dovranno essere comunicate dai medesimi asili nido o, comunque, dei soggetti che

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8 febbraio 2018
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8 febbraio 2018
Pagina 14                                       Italia Oggi
                                                      volontariato

  Chivas premia il guanto che traduce la lingua in
  segni
  È il progetto Talking Hands, sviluppato dalla
  startup Limix di Camerino (Marche), ad aver
  vinto in Italia il concorso internazionale Chivas
  Venture promosso dal marchio di scotch
  whisky Chivas Regal e che mette a
  disposizione un milione di dollari per le startup
  più promettenti nel mondo.
  Ora Limix si misurerà, in maggio, con altre 26
  startup internazionali, nel contest Tnw
  Conference di Amsterdam, al termine del
  quale verrà individuato il vincitore finale.
  Non tutto il milione di dollari sarà però elargito
  alla finale olandese. Dal 4 al 24 aprile, infatti, il
  pubblico potrà decidere quali startup potranno
  spartirsi una quota di 200 mila dollari del
  montepremi (50 mila dollari alla prima
  classificata) votando sul sito www.chivas.com.
  I 27 finalisti di Amsterdam, comunque,
  avranno tutti la possibilità di prendere parte all'
  Accelerator programme di tre giorni all'
  Università di Oxford presso lo Skoll centre for
  social entrepreneurship.
  Limix, come detto, è una società nata nel 2015
  a Camerino su iniziativa di Francesco Pezzuoli
  (ceo) e Dario Corona (ceo), entrambi
  ricercatori all' Università di Camerino, dove da
  poco si sono laureati in Computing e in
  Mathematics and applications. Il prodotto
  Talking Hands è un dispositivo indossabile simile a un guanto, e traduce in voce la Lingua dei segni
  italiana, consentendo, quindi, alle persone sorde di farsi capire da tutti.
  Talking Hands ha già vinto i premi Business plan competition, Start Cup Marche, Ecapital, Rome Prize
  al Maker Faire, e grazie ai vari finanziamenti si sono potuti sviluppare prototipi diversi, avvicinandosi a
  un prodotto industriale.
  La giuria italiana che ha premiato Limix al Chivas Venture era composta da Marco Nannini, ceo di
  Impact Hub, e senior advisor di FabriQ, incubatore di Innovazione sociale del Comune di Milano; Laura
  Orestano, ceo di Social Fare, centro per l' innovazione sociale; Valentina Scanziani, membro dell'
  advisory board di Ashoka Italia e co­fondatrice dell' associazione Stella Onlus; Albena Trifonova, ceo di
  Pernod Ricard Italia, co­leader mondiale di distillati e proprietario del brand Chivas Regal.

                                                                                              GIACOMO GHILARDI

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                                                                                                                 32
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Pagina 3                                   La Repubblica
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  La polemica

  Assedio 5S ai ragazzi dell' America
  Dopo la revoca di San Cosimato partono le grandi manovre sull' assegnazione del Troisi

  « Ma allora è vero che ce l' hanno con noi? » si
  chiede Valerio Carocci, leader dei ragazzi del
  Cinema America. Dopo San Cosimato, dopo la
  decisione di inserire nel bando dell' Estate
  romana la piazza che da quattro anni ospita
  per due mesi un' arena gratuita che attrae
  migliaia di persone, il Troisi. Il cinema di via
  Induno riaprirà il prossimo 31 ottobre dopo
  anni di chiusura e un lunghissimo iter
  burocratico che solo lo scorso 25 gennaio ha
  visto la firma del contratto tra il Campidoglio,
  proprietario della sala, e l' associazione
  Piccolo Cinema America.
  Eppure, fosche nubi si addensano su questa
  assegnazione arrivata attraverso un bando
  attivato all' epoca della giunta Marino. A
  denunciare «l' accanimento» dell'
  amministrazione 5 Stelle contro i ragazzi dell'
  America ( ex cinema occupato e poi
  sgomberato nel cuore di Trastevere) è
  Orlando Corsetti, consigliere comunale Dem,
  che ieri ha reso note « quattro diverse richieste
  di informazioni particolarmente allusive e
  indagatorie, nonché un approfonditissimo
  accesso agli atti sulla concessione del Cinema
  Troisi » avvenute negli ultimi 6 mesi da parte
  di Eleonora Guadagno, presidente della
  commissione cultura del Campidoglio. L' ultima è datata 26 gennaio, proprio il giorno dopo la firma della
  concessione salutata positivamente anche dalla giunta: « Il rispetto delle norme che regolano la vita
  della pubblica amministrazione, e degli impegni presi con atti validi, è un valore imprescindibile per la
  nostra amministrazione e condizione per il suo buon funzionamento » , spiegava l' assessore alla
  Cultura Luca Bergamo.
  Il giorno dopo, però, la Guadagno avanzava la richiesta al dipartimento Patrimonio di una « copia dell'
  atto di concessione per sei anni rinnovabili della gestione della Sala Troisi e copia della perizia tecnica
  con la quale è stata stabilita la valutazione della congruità delle opere a scomputo del canone di
  concessione». Dettagli tecnici che, secondo Carocci, nascondono «l' evidente tentativo di Roma capitale
  di espropriarci anche del Cinema Troisi, vinto tramite regolare bando pubblico e sul quale ci sono state
  pronunce positive sia dell' Anac sia di Tar e Consiglio di Stato».
  Tra queste c' è anche la sentenza che respinge il ricorso dei terzi classificati (la società N.c.a. società
  cooperativa Onlus, già gestori del Cinema Aquila) che, tra le altre cose, verteva proprio sui lavori di
  manutenzione da affrontare all' interno del Troisi. «Risulta del tutto fuori luogo e imbarazzante ­ fa
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8 febbraio 2018
Pagina 3                                    La Repubblica
8 febbraio 2018
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                                                      volontariato

  Le vittime e le loro storie

  Gideon, Festus e gli altri feriti "Non sappiamo più se
  credere all' Italia"
  Chi ha smesso di esprimersi nella nostra
  lingua, chi combatte ancora in ospedale e chi
  è sparito Le vite stravolte dal raid razzista di
  sabato scorso Dal nostro inviato macerata E
  poi ci sono loro. Quelli con la pelle nera. Quelli
  che un sabato camminano per le strade di
  Macerata e gli sparano addosso. Macerata,
  Europa. Wilson cercava un barbiere perché la
  domenica alla messa lui ci va sempre con i
  capelli a posto.
  «È una questione di rispetto per la Chiesa», ti
  dice. Si volta per prendere il bicchiere dal
  comodino e gli vedi quel cerottone bianco sul
  torace. Wilson Kofi, nato ad Accra il 22 luglio
  1997, arrivato due anni fa attraversando il
  mare, non riesce più ad esprimersi in italiano.
  Lo stava imparando bene, prima di incontrare
  il Lupo. Da cinque giorni comunica solo in
  inglese.
  Wilson, che cercava un barbiere E poi ci sono
  loro, ma bisognerebbe dire prima. In questa
  storia, non si capisce perché, chi è stato ferito
  dal fascista Luca Traini sembra meno vittima
  di altre vittime. Sei vite ( forse di più, qualcuno
  è scappato prima di essere identificato)
  compresse in una parola sola: immigrati.
  Come se bastasse a dire tutto. Invece va
  ascoltato, Wilson. « Sono stato rinchiuso per un mese e mezzo in una prigione in Libia, mi pestavano
  tutti i giorni. Una notte sono fuggito da solo. Correndo. Pensavo di morire per quanto correvo.
  Ho raggiunto Sabrata e un uomo mi ha messo su un barcone » . Il recupero in alto mare, Messina, l'
  Italia. L' appartamento di Macerata nel progetto di prima accoglienza gestito dal Gruppo umana
  solidarietà. La richiesta di protezione internazionale. Il 3 febbraio. « Ero con un mio amico in via dei
  Velini e non trovavo il barbiere. Sentiamo un primo colpo. Lui mi dice che è uno sparo, io non gli credo.
  Siamo in Europa, mica in Libia, gli dico.
  Un secondo dopo ho sentito un proiettile penetrarmi la carne».
  Festus, il tassista Siamo in Europa, infatti. E il cibo etnico non lo trovi mica ovunque. I negozi di
  Servigliano non ce l' hanno lo yam, il tubero africano. Per questo Festus Omagbon, nato il 3 marzo 1985
  in un villaggio della Nigeria, era andato a Macerata. Doveva fare la spesa per sé e i coinquilini dell'
  appartamento, ospiti del progetto di seconda accoglienza Vedo Terra. A Festus, che in Nigeria guidava
  i taxi, hanno riconosciuto la protezione umanitaria, ha diritto a stare dove sta. « Il mio obiettivo è

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8 febbraio 2018
Pagina 8                                    La Repubblica
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