CSV FC - Assiprov giovedì, 07 maggio 2020
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CSV FC - Assiprov giovedì, 07 maggio 2020 Prime Pagine 07/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 5 Prima pagina del 07/05/2020 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 6 Prima pagina del 07/05/2020 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 7 Prima pagina del 07/05/2020 ambiente e protezione civile 06/05/2020 Cesena Today 8 La maxi consegna delle mascherine: "La gente quando ci vede è contenta, per noi è una missione" 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 37 Matteo Bondi 9 «Mascherine al parco e al cimitero» 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39 11 Alberghiero, lasagne per beneficenza 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 39 12 Gara di aiuti all' ospedale e alla Protezione civile 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 30 Luca Ravaglia 13 Mascherine porta a porta per (quasi) tutti csv e scenario locale 06/05/2020 Cesena Today 15 Lattuca: "Mascherine a tutti nel giro di dieci giorni. L' ordinanza di Verghereto? Illegittima" 06/05/2020 Forli Today 16 Covid-19 e crisi economica, l' aiuto di Comune e Fondazione: fondo di 210mila euro per aiutare le famiglie in difficoltà 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 30 17 Famiglie in difficoltà, un fondo per gli affitti salute e assistenza 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43 Oscar Bandini 19 'Un nonno per amico', progetto per anziani soli 07/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 46 20 Consegna gratuita a casa dei farmaci volontariato 07/05/2020 Avvenire Pagina 18 21 Terzo settore: bene confronto con il governo
07/05/2020 Avvenire Pagina 25 GIOVANNA SCIACCHITANO 22 Persone con disabilità, ripartire ma rinnovando i servizi 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 1 Gabriele Sepio 24 Donazioni senza il freno di norme scoordinate 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Maurizio Mumolo* 25 Al collasso gli enti di assistenza Il lato nascosto del boom di offerte 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Gianluca Salvatori* 27 Il buon esempio del fondo centralizzato di New York 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 3 29 Tre mesi di tasse e Iva sospese, si torna a pagare il 16 settembre 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Marina GaroneGabriele Sepio 31 Detrazioni per persone fisiche ed enti non commerciali 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Marco Lucchini* 33 Banco Alimentare, il cibo diventa solidarietà 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 4 Gabriele Sepio 35 Premio fiscale contro gli sprechi per chi dona beni invenduti 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Filippo Dami 37 Nelle donazioni platea più ampia Estesi anche i benefici fiscali 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Martina ManfredoniaGabriele Sepio 39 Per i beni bonus fiscale in base alla natura 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Gabriele Sepio 41 L' ente non profit detta il premio per le imprese 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Andrea Fatarella 43 Vantaggi a persone fisiche ed enti non commerciali 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 7 Ilaria Ioannone 45 Aiuti alle fondazioni deducibili dalle imprese 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Marina Garone 47 «Più dai meno versi» con limite del 10% o di 70mila euro 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 8 Marina GaroneGabriele Sepio 49 Deducibili al 100% le liberalità in denaro per calamità 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 9 Pagina a cura diSimona FicolaBenedetto Santacroce 51 Esenti le cessioni gratuite e le importazioni di beni 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 9 53 Niente imposta per la «pubblicità progresso» 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 10 55 le norme da seguire Categoria per categoria 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 11 Jessica PettinacciGabriele Sepio 58 Social media e marketplace protagonisti nelle raccolte fondi 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 11 60 Impatto fiscale diversificato in base al tipo di attività 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Jessica Pettinacci 61 Beni in natura, serve l' atto scritto 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Gabriele SepioIlaria Ioannone 63 Il fisco richiede la prova delle donazioni effettuate 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 13 65 Nei costi complessivi anche quelli figurativi 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 13 Pagina a cura diMaurizio PostalMatteo Pozzoli 67 Obbligo di documentare le attività di raccolta fondi 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 14 Martina Manfredonia 69 Per devolvere il patrimonio l' opzione del testamento solidale 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 14 Thomas Tassani 71 Immobili, donazioni agli Ets senza aggravi
07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Ciro Bisogno 73 Lo stato di emergenza non esime dalla privacy 07/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 15 Martina ManfredoniaGabriele Sepio 75 Ampliata la platea degli enti in lizza per il 5 per mille
[ § 1 § ] giovedì 07 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 2 § ] giovedì 07 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 3 § ] giovedì 07 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 8 0 1 7 1 0 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile La maxi consegna delle mascherine: "La gente quando ci vede è contenta, per noi è una missione" Opportunamente 'catechizzati' e molto organizzati, sono partiti alle 14 in punto i volontari della Protezione civile e dell' Agesci, per la distribuzione delle mascherine ai cesenati Si respira un' atmosfera positiva nella scuola dell' infanzia e asilo nido "Ippodromo", una delle basi operative da cui parte la distribuzione capillare delle mascherine gratuite ai cesenati. Opportunamente 'catechizzati' e molto organizzati, sono partiti alle 14 in punto i volontari della Protezione civile e dell' Agesci. In campo 24 squadre da 2 persone che nel caso specifico si occuperanno del quartiere Ravennate. La distribuzione avverrà nella buca delle lettere, ai volontari viene raccomandato di non avere contatti con i cittadini. Ad ogni volontario è stato consegnato un elenco con i nomi dei capifamiglia e il rispettivo numero di protezioni individuali da consegnare, calibrato in base ai componenti del nucleo familiare. Le mascherine sono opportunamente imbustate e suddivise in bustine da 2, 3 o 4. "Vogliamo evitare gli sprechi", spiega la coordinatrice comunale per il quartiere Ravennate. Volontari in campo: parte la consegna delle mascherine Ma loro, i volontari cosa dicono? "La gente è contenta quando arriviamo, perchè non vedono l' ora di ricevere la mascherina. Quanto ci vorrà per consegnarle tutte? Sette o otto giorni". "Essere volontari è una soddisfazione - spiegano - il sorriso della gente è una gratificazione impagabile. L' emergenza sanitaria è alle spalle? Sembra di sì, vedendo i dati. Sicuramente molte persone, da quello che vediamo in giro, sono ancora preoccupate e chiedono a gran voce che le misure di contenimento del virus siano rispettate". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Ma i cesenati la portano la mascherina? "Si, ma alcuni la portano male - ammonisce un volontario - è fondamentale che in particolare quelle sanitarie vengano usate correttamente. Le mascherine chirurgiche sono utili se le portiamo tutti". Prezioso è stato anche il lavoro delle dipendenti comunali del settore Scuola, che hanno provveduto all' imbustamento delle tante mascherine, e ad organizzare in modo minuzioso il lavoro dei distributori. Tutti i volontari sono stati opportunamente muniti dei dispositivi di sicurezza (mascherine, guanti, gel igienizzante). Sull' intero territorio comunale saranno consegnate 87mila mascherine chirurgiche destinate a Cesena dalla Regione Emilia-Romagna, che ne ha acquistate 2 milioni per incentivare l' uso diffuso dei dispositivi di protezione individuale quando si deve uscire di casa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 8 0 1 7 4 0 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile «Mascherine al parco e al cimitero» Bertinoro le impone anche all' aperto: «Impossibile controllare bambini e anziani, è per il loro bene» Matteo Bondi Il Comune di Bertinoro al momento è l' unico del comprensorio forlivese a prevedere, con una specifica ordinanza più restrittiva rispetto a quella regionale, di indossare le mascherine anche all' aperto, nei parchi, giardini pubblici e nei cimiteri. L' ordinanza regionale del 30 aprile, punto 12, dice che: «È obbligatorio l' uso delle mascherine nei locali aperti al pubblico. Tale obbligo vige anche nei luoghi all' aperto laddove non sia possibile mantenere il distanziamento di un metro». Sindaco Fratto, perché questa decisione? «Per come è strutturato il nostro territorio comunale, con ben 13 frazioni, ci risulta impossibile poter controllare e vigilare su tutti i parchi e i cimiteri. Per questo motivo, con la volontà di tenerli aperti e fruibili alle persone, abbiamo deciso di imporre l' uso delle mascherine». Non è sufficiente il distanziamento all' aperto? «I parchi sono frequentati principalmente da famiglie, è evidente che impedire ai bambini di avvicinarsi e giocare fra loro è quasi impossibile, almeno per i genitori e i bambini sopra ai 6 anni l' uso della mascherina aiuterà a prevenire la diffusione. Naturalmente restano vietati gli assembramenti e chiediamo a tutti di essere responsabili». Nei parchi è già più facile capire i possibili crocchi di bambini, ma prevedete di avere assembramenti nei cimiteri? «I cimiteri vengono perlopiù frequentati da persone anziane che vanno a trovare i loro cari, spesso capita che si incontri anche qualcuno che si conosce e ci si fermi a fare due chiacchiere. L' uso della mascherina aiuterà a difendere proprio quella fascia della popolazione più fragile e a rischio. Per questo abbiamo messo l' obbligo: due chiacchiere si possono fare, ma in sicurezza e a distanza, almeno un metro, gli uni dagli altri». Quanti parchi e quanti cimiteri ci sono a Bertinoro? «Contiamo 35 parchi e 11 cimiteri. La sorveglianza ci sarà, ma è complicata, quindi chiediamo uno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 8 0 1 7 4 0 § ] giovedì 07 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile sforzo di responsabilità alle persone, altrimenti non ci resterà che chiudere di nuovo». In che condizioni sono i parchi e i cimiteri dopo questa lunga chiusura? «Devo ringraziare i nostri cantonieri e i necrofori che per tutto il periodo si sono resi disponibili, in particolare negli ultimi giorni prima della riapertura, si sono adoperati affinché questa potesse avvenire nei tempi previsti e in condizioni dignitose». Altre mascherine in arrivo? «Dopo il primo giro da 12.000, adesso ne abbiamo 24.000 che verranno consegnate in buste da 4, nei casi di componenti di nuclei superiori a tale numero ci saranno rinforzi con mascherine preincartate a coppia. Il tutto grazie all' inesauribile apporto dei volontari dell' associazione di protezione civile Il Molino». Matteo Bondi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 8 0 1 7 4 1 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile FORLIMPOPOLI Alberghiero, lasagne per beneficenza Non si arresta l' attività solidale dell' Alberghiero di Forlimpopoli. Dopo aver offerto in queste settimane interi pranzi gratuiti a diverse realtà del territorio, l' istituto, in accordo con l' Amministrazione comunale, preparerà per il pranzo di domani delle lasagnette alle verdure, che verranno vendute al prezzo minimo di soli 5 euro e che saranno consegnate a domicilio a cura della Protezione Civile e d e l l ' Amministrazione stessa per raccogliere dei fondi da destinare alla solidarietà alimentare, ovvero alla preparazione di pacchi con gli alimenti di base da donare alle famiglie più in difficoltà della città. Per prenotarle, fino ad esaurimento delle porzioni disponibili, è sufficiente mandare un whatsapp al 337.1195828 specificando il numero di porzioni desiderate e l' indirizzo a cui vanno consegnate. Per chi volesse fare una donazione, l' amministrazione comunale ha attivato il seguente conto corrente: IT41S 06270 67790 CCO290251520. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 8 0 1 7 4 2 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Gara di aiuti all' ospedale e alla Protezione civile La Brigata Aeromobile 'Friuli' ha raccolto oltre 10mila euro per l' acquisto di dispositivi di protezione. Donazioni dall' associazione 'Poldo and Friends' La battaglia contro il contagio da Coronavirus viene combattuta ogni giorno anche grazie a gesti di solidarietà. I 25 promotori della filiale di Forlì della Banca Fideuram, dopo essersi interfacciati con la direzione della casa di riposo Pietro Zangheri per conoscerne le esigenze più urgenti, hanno versato un loro contributo personale per donare alla struttura una fornitura di 400 tute monouso e di circa 2.000 paia di guanti usa e getta. La Brigata Aeromobile 'Friuli' ha aderito all' iniziativa di solidarietà della Regione in favore della Protezione Civile devolvendo una somma di denaro nell' ambito della raccolta fondi abbinata all' iniziativa 'Insieme si può'. Il progetto benefico ha permesso, in una settimana, di raccogliere in totale la cifra di 10.420 euro che saranno poi destinati all' acquisto di dispositivi individuali di protezione, consentendo al servizio sanitario e ai suoi operatori di continuare a concorrere, in collaborazione con le altre istituzioni, al contrasto e contenimento del contagio da Covid-19. La consegna della somma raccolta nelle mani di Rita Nicolini, direttrice ad interim dell' agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile, è avvenuta alla presenza del comandante della Brigata Aeromobile Friuli, il generale Stefano Lagorio e del governatore della Regione Stefano Bonaccini. Si è conclusa la raccolta fondi avviata dall' associazione forlivese Poldo and Friends in aiuto all' ospedale Pierantoni-Morgagni di Forlì. In totale sono stati raccolti, attraverso la piattaforma Gofundme, 23.703 euro, di cui 5.000 donati direttamente dall' associazione stessa. «La coordinatrice infermieristica, Susanna Marocchini, e il direttore dell' Unità operativa di Anestesia e Rianimazione, Stefano Maitan - spiegano gli organizzatori della raccolta - , che ringraziamo, ci hanno suggerito l' attrezzatura da acquistare con i fondi raccolti». Così nei giorni scorsi sono arrivati in reparto: un frigorifero emoteca 'KW apparecchi scientifici' per la conservazione degli emoderivati, un frigorifero da laboratorio 'Smeg' per la conservazione a bassa temperatura dei farmaci e dispositivi medici, un monitor multiparametrico e defibrillatore portatile 'Philips' completo di accessori, per un valore totale di 21.201,95 euro. La somma restante è stata bonificata direttamente sul conto dell' Ausl Romagna. Nel mese di aprile, inoltre, l' associazione ha donato al personale sanitario, 120 pasti recapitati da College Sushi e osteria La Casetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 8 0 1 7 4 3 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 30 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) ambiente e protezione civile Mascherine porta a porta per (quasi) tutti Il Comune ha avviato il confezionamento e la consegna ai nuclei familiari: 87mila i dispositivi. Lattuca: «Non basteranno, ma è un inizio» Luca Ravaglia di Luca Ravaglia Il primo beneficiario si affaccia dalla finestra dell' abitazione di Rio Eremo dopo aver visto parcheggiare il mezzo della protezione civile davanti casa. All' esterno del cancello ci sono due volontari, un uomo e una donna, in tuta gialla d' ordinanza: lui spulcia un lungo elenco, lei inserisce un plico nella buchetta: «Buon pomeriggio - il tono di voce si alza per coprire la distanza - Le lasciamo le mascherine». Il residente apprezza e ringrazia, gli altri ricambiano con un saluto della mano e ripartono, diretti al campanello successivo. Ieri pomeriggio è iniziata la distribuzione delle mascherine (complessivamente oltre 87mila) che verranno consegnate direttamente a tutte le famiglie del territorio comunale di Cesena, secondo un iter che dovrebbe arrivare a compimento entro una decina di giorni. Almeno secondo le stime del sindaco Enzo Lattuca che in mattinata ha assistito in presa diretta alla fase di preparazione delle buste recandosi alla scuola dell' infanzia 'Mulini' dove il personale scolastico ha lavorato alacremente per mettere in condizione i volontari della protezione civile di iniziare le consegne. «Abbiamo voluto guardare alla composizione dei nuclei familiari - ha commentato il primo cittadino -, assegnando un numero di mascherine proporzionale a quello dei residenti. Forse non riusciremo a garantire la perfetta equazione 'a una persona una mascherina', ma cercheremo di andarci il più vicino possibile». I punti nevralgici dedicati al 'confezionamento' sono nove sparsi in tutto il territorio e da qui ieri sono cominciati gli approvvigionamenti da parte della protezione civile: anche per ottimizzare i tempi delle consegne, gli operatori non suonano i campanelli e si limitano a recapitare i pacchi, ma in ogni caso pure senza presentazioni ufficiali, l' arrivo degli operatori in tuta gialla difficilmente passa inosservato e così, nelle prime colline come nella fascia che si allarga progressivamente verso l' esterno del cuore urbano, non sono mancati i contatti all' insegna della cordialità. «Grazie per l' impegno e il tempo che dedicate alla città». Non sono frasi di circostanza, come non sono di circostanza le risposte di chi è da sempre abituato alla prima linea dell' emergenza, ai tempi del coronavirus come in tante altre occasioni passate. «Ormai sappiamo come muoverci, abbiamo avuto ottimi 'maestri' e abbiamo imparato tante lezioni sul campo. La buona organizzazione è sempre cruciale sul risultato dell' intervento e di certo quella a noi non manca». Se le catastrofi causate da alluvioni e terremoti lasciano cicatrici indelebili sul terreno, il coronavirus Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 8 0 1 7 4 3 § ] giovedì 07 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) ambiente e protezione civile si muove nell' ombra e forse fa ancora più paura. «Magari sì. O forse no, perché in fondo qui la parola cruciale è responsabilità. Quella che tutta la comunità deve avere per uscire al meglio e nel minor tempo possibile da questo incubo». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 8 0 1 7 1 2 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Cesena Today csv e scenario locale Lattuca: "Mascherine a tutti nel giro di dieci giorni. L' ordinanza di Verghereto? Illegittima" Il sindaco sull' ordinanza del Comune di Verghereto: "Per me è un' ordinanza illegittima ma allo stato attuale vigente" Il sindaco Enzo Lattuca si è collegato in diretta Facebook dalla sede della scuola dell' infanzia di via Mulini. Il tema caldo è quello della distribuzione delle mascherine. "I volontari sono al lavoro per l' imbustamento delle mascherine - ha detto il sindaco - anche il personale della scuola è impegnato, e sta confezionando con cura i dispositivi. Grazie al volontariato nel pomeriggio inizierà la distribuzione casa per casa, arriveremo in tutto il territorio nel giro di una settimana, massimo dieci giorni. I dispositivi di protezione saranno lasciati nella buca delle lettere, si terrà conto dei componenti dei nuclei familiari". il sindaco ha mostrato in diretta le dipendenti della scuola al lavoro per il confezionamento delle mascherine. Lattuca ha rettificato un' informazione rispetto ai giorni precedenti: "Chi rientra nella propria regione qui a Cesena non deve fare la quarantena. E' obbligatoria solo per chi rientra dall' estero". Si parla ancora dell' ordinanza del sindaco di Verghereto che vieta una serie di attività, tra cui quella sportiva, motoria e la raccolta funghi nel territorio del comune, per chi non è residente. "Per me è un' ordinanza illegittima ma allo stato attuale vigente". Sulla Fase 3: "Forse si potrà anticipare l' apertura di alcune attività, il 18 maggio tireremo le somme di queste misure e si potrebbe valutare un' anticipazione, penso ad attività come barbieri e parrucchieri ad esempio". "La regione - ha spiegato Lattuca - ha inviato al governo una bozza per l' apertura dei centri estivi, immagino dopo la metà di giugno, stiamo spingendo anche per la riapertura dei centri diurni per disabili, per dare sollievo alle famiglie in sofferenza". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 8 0 1 7 1 1 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Forli Today csv e scenario locale Covid-19 e crisi economica, l' aiuto di Comune e Fondazione: fondo di 210mila euro per aiutare le famiglie in difficoltà A stanziarlo il Comune di Forlì, per una somma di 110mila euro, con la compartecipazione finanziaria della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì Un fondo di 210mila per le famiglie a rischio povertà. A stanziarlo il Comune di Forlì, per una somma di 110mila euro, con la compartecipazione finanziaria della Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì. "Nel contesto della persistente crisi economica che si sta attraversando, sono sempre più numerose le famiglie a rischio di povertà per le quali diventa prioritario il mantenimento o reperimento di un alloggio in locazione nel mercato privato - esordisce l' assessore alle Politiche Abitative, Rosaria Tassinari -. Per questa ragione abbiamo ritenuto necessario continuare a garantire le forme di supporto al disagio abitativo rilevabile nel territorio comunale attraverso la costituzione del Fondo Casa per la corrente annualità". Prosegue Tassinari: "La finalità di questo strumento è quella di proseguire nella realizzazione di interventi, in parte anche innovativi, relativi ad azioni anti-sfratto; azioni mirate a promuovere la conclusione di nuovi contratti di locazione e contributi affitto a sostegno delle locazioni private. I destinatari di questi contributi sono persone e nuclei familiari in forte difficoltà nella sostenibilità del canone di affitto, con priorità per richiedenti con forte riduzione del reddito attualmente percepito rispetto a quello risultante dall' ultima dichiarazione, riduzione dovuta a causa di crisi occupazionale; all' emergenza Covid-19 ovvero problematiche familiari o di salute". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Play Replay Play Replay Pausa Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio Indietro di 10 secondi Avanti di 10 secondi Spot Attiva schermo intero Disattiva schermo intero Skip Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. "Ringrazio di cuore la Fondazione per il prezioso finanziamento che ogni anno garantisce a queste iniziative. Il loro contributo - conclude la Tassinari - è fondamentale per aiutare chi versa in situazioni di criticità economica e difficoltà abitativa". Per maggiori informazioni sulle modalità, i criteri e i termini di erogazione del contributo si può contattare lo Sportello Sociale del Comune di Forlì (0543 712888), gli assistenti sociali di riferimento per chi già ne usufruisce e il Centro di ascolto della Caritas (0543-35192). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 8 0 1 7 4 4 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 30 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Famiglie in difficoltà, un fondo per gli affitti Stanziati da Comune e Fondazione 210mila euro per i nuclei più colpiti. Buoni spesa, ulteriore distribuzione di 120mila euro È di 210mila euro l' importo del fondo casa finanziato da Comune di Forlì (per 110mila euro) e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì (i restanti 100mila) per aiutare le famiglie in difficoltà. Difficoltà acuita a causa dell' emergenza sanitaria coronavirus. «Sono sempre più numerose le famiglie a rischio di povertà per le quali diventa prioritario il mantenimento o reperimento di un alloggio in locazione nel mercato privato. Per questa ragione - spiega l' assessore alle politiche abitative Rosaria Tassinari - abbiamo ritenuto necessario continuare a garantire le forme di supporto al disagio abitativo rilevabile nel territorio comunale attraverso la costituzione del Fondo Casa per la corrente annualità». La finalità di questo strumento è quella di proseguire nella realizzazione di interventi relativi ad azioni anti-sfratto; azioni mirate a promuovere la conclusione di nuovi contratti di locazione e contributi affitto a sostegno delle locazioni private. «I destinatari di questi contributi - prosegue l' assessore comunale - sono persone e nuclei familiari in forte difficoltà nella sostenibilità del canone di affitto, con priorità per richiedenti con forte riduzione del reddito attualmente percepito rispetto a quello risultante dall' ultima dichiarazione, riduzione dovuta a causa di crisi occupazionale; all' emergenza Covid-19 ovvero problematiche familiari o di salute». Per maggiori informazioni sulle modalità, i criteri e i termini di erogazione del contributo si può contattare lo Sportello Sociale del Comune di Forlì (0543.712888), gli assistenti sociali di riferimento per chi già ne usufruisce e il Centro di ascolto della Caritas (0543. 35192). Restando in tema di aiuti ai cittadini in difficoltà, nel corso della commissione consiliare di ieri, l' assessore Vittorio Cicognani ha presentato tre variazioni di bilancio. Lo Stato, come noto, ha trasferito al Comune 620mila euro per finanziare buoni pasto da utilizzare in questi mesi di difficoltà. Al momento all' amministrazione restano ancora 100-120mila euro; alla luce di questa disponibilità il Comune aprirà un secondo bando a parziale copertura di una seconda tranche di buoni spesa. «Abbiamo creato due capitoli di spesa, uno in parte corrente e uno in parte investimenti, per fare fronte alle spesa per l' emergenza sanitaria», ha dichiarato Cicognani. Entrambi hanno un importo di 200.000 euro. «Servono per esempio per l' acquisto di mascherine e per le sanificazioni degli uffici, ma la previsione è che non vengano utilizzati completamente. Una parte andrà per il nuovo bando dei buoni spesa». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 8 0 1 7 4 4 § ] giovedì 07 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale L' opposizione, a partire da Simone Benini del Movimento 5 Stelle, ha chiesto in coro un report, da portare nel consiglio comunale straordinario di oggi, sulla distribuzione dei buoni pasto e di aprire il confronto, assieme a sindacati e associazioni di categoria, sulla Fase 2. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 8 0 1 7 4 5 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) salute e assistenza 'Un nonno per amico', progetto per anziani soli Il Comune di Civitella ha avviato un' iniziativa per monitorare la fascia della terza età, aiutandoli con la spesa, i farmaci e il sostegno psicologico Oscar Bandini Il Comune di Civitella promuove il progetto 'Un nonno per amico' che ha come finalità la presa in carico delle persone più anziane tramite contatto telefonico da parte dei volontari comunali. «Durante questa emergenza abbiamo avviato un servizio telefonico al fine di fornire le informazioni basilari e indispensabili per tale fascia d' età, per capire le esigenze e potervi provvedere - precisa l' assessora al welfare Stefania Marchi - ad esempio per la consegna spesa e medicinali a persone anziane sole e in difficoltà, lasciando altresì un numero telefonico da contattare in caso di bisogno. In concreto i volontari si suddivideranno i vari numeri telefonici e ciascuno prenderà in carico i propri, quindi sarà sempre lo stesso interlocutore a chiamare». In primo luogo sarà chiesto l' assenso della persona o di un famigliare a ricevere la telefonata e per chi avrà aderito si cercherà di instaurare un rapporto stabile, utile a diventare una voce amica, una compagnia in grado di raccogliere eventuali bisogni. «A volte anche solo una chiacchierata può essere di aiuto per allontanare la solitudine e da questa può nascere un rapporto solidale, un contatto di fiducia e perché no, di amicizia, un valore importantissimo che unisca le generazioni. Vogliamo poter contattare - conclude la Marchi - tutti i nonni a cui possa far piacere essere inclusi nel progetto e quindi invitiamo i cittadini a darcene comunicazione al 338.2933487. Questo progetto, nelle intenzioni dell' amministrazione, durerà non solo per tutto il tempo dell' emergenza Covid-19, ma anche dopo». Oscar Bandini © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 8 0 1 7 4 6 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 46 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) salute e assistenza CroCE ROSSA Consegna gratuita a casa dei farmaci Il servizio vale per la costa e la zona del Rubicone Il riferimento è il medico Il Comitato di Cesenatico della Croce Rossa ha implementato il servizio di distribuzione dei farmaci a domicilio nei comuni della costa e in quelli dell' area del Rubicone in base ad un accordo con Federfarma. Per avere i farmaci direttamente a casa, i residenti devono chiamare il medico che invia alla farmacia i dati; successivamente si deve chiamare la Croce Rossa di Cesenatico al numero dedicato 347 5983309 per attivare il servizio di consegna gratuito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 8 0 1 7 4 8 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 18 Avvenire volontariato Terzo settore: bene confronto con il governo «L' estensione delle misure di sostegno previste per le imprese a tutti gli enti del Terzo settore, a partire dall' accesso agevolato al credito, una copertura finanziaria adeguata del fondo per gli acquisti dei dispositivi di protezione individuale e per attività di sanificazione, una copertura assicurativa ad hoc per i volontari». Sono alcuni interventi richiesti dal Forum del Terzo Settore che il Governo si è impegnato a inserire nel prossimo provvedimento, confermando gli impegni presi nella Cabina di Regia del 29 aprile. All' incontro di martedì sera tra Governo e le Parti sociali ha partecipato anche il Forum Nazionale del Terzo settore. «Siamo soddisfatti di questo ulteriore confronto» ha detto la portavoce Claudia Fiaschi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 8 0 1 7 4 7 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 25 Avvenire volontariato FASE 2 IN LOMBARDIA Persone con disabilità, ripartire ma rinnovando i servizi GIOVANNA SCIACCHITANO La Fase due della pandemia prevede la riapertura dei servizi per le persone con disabilità. Lo stabilisce il Dpcm dello scorso 26 aprile. A questo scopo ieri si è riunito un tavolo regionale su richiesta di Aci Welfare Lombardia, Anffas Lombardia, Arlea, Ceal, Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità e Uneba Lombardia. L' obiettivo era concordare le modalità di redazione dei piani territoriali da adottare a livello locale per favorire la ripartenza dei servizi necessari a garanti- re risposte adeguate alle persone con disabilità e alle loro famiglie. L' articolo 8 del dispositivo stabilisce la possibilità di avviare di nuovo «le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all' interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia a loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio- sanitario». Tutti questi servizi devono essere riattivati «assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute egli utenti e degli operatori». «L' assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha inteso l' articolo 8 in senso estensivo per tutte le fragilità (autismo, salute mentale e dipendenze) - ha spiegato Valeria Negrini, portavoce del Forum Terzo Settore Lombardia -. È stata accolta la proposta di mettere a punto piani territoriali con servizi che non saranno più uguali a prima. Per disegnare progetti all' insegna della flessibilità, dell' integrazione e della personalizzazione. Un' esigenza che chiedevamo da tempo». Già lunedì prossimo ci sarà un primo incontro per cominciare a definire le linee guida regionali a più mani. «Dovremo affrontare il tema della sicurezza, dei dispositivi idonei e degli screening da effettuare - ha aggiunto Negrini -. Oltre alla sostenibilità economica, che chiama in causa Anci. Temi su cui si dovrà discutere per tutelare tutti, senza correre troppo. Si tratta di un buon inizio». Riguardo ai centri diurni, l' associazione Mille, Movimento indipendente liberi lavoratori dell' educazione, aveva espresso la sua preoccupazione in una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro del Lavoro e Politiche sociali Nunzia Catalfo e al ministro della Salute Roberto Speranza. Per assicurare interventi omogenei in tutta Italia si chiedono con urgenza, nel rispetto delle competenze regionali, linee- guida nazionali sui protocolli di sicurezza e i dispositivi di protezione individuale da adottare e fornire alle strutture. Secondo il presidente Andrea Rossi «è necessario avere indicazioni più precise e dettagliate per tutelare la salute di utenti e operatori». Ci sono, infatti, assistiti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 8 0 1 7 4 7 § ] giovedì 07 maggio 2020 Avvenire volontariato che non possono utilizzare mascherine e mantenere il distanziamento fisico, con un aumento del rischio di diffusione del virus. La senatrice Vanna Iori (Pd) ha presentato un' interrogazione a Palazzo Madama che accoglie le istanze degli educatori. RIPRODUZIONE RISERVATA Tavolo in Regione per il riavvio delle attività socio- sanitarie. Negrini (Forum Terzo settore): «Accolta la proposta di piani territoriali con servizi che non saranno più uguali a prima» Disabilità: la Fase 2 prevede il riavvio dei servizi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 8 0 1 7 2 1 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 1 Il Sole 24 Ore volontariato SCELTE DA RIVEDERE Donazioni senza il freno di norme scoordinate Gabriele Sepio Con l' emergenza Covid-19, le raccolte fondi si sono moltiplicate misurando il grande senso di solidarietà del Paese. Alle iniziative tradizionali, avviate da enti non profit o dalla Protezione Civile, si sono affiancate nuove forme di donazione. Le piattaforme di crowdfunding si sono popolate di campagne di sensibilizzazione, mentre le piazze virtuali dell' era digitale hanno inevitabilmente preso il posto di quelle reali. Non stupisce allora come social network e piattaforme di vendita online si siano trasformati in contenitori solidali, ospitando le tantissime iniziative trasferitesi forzosamente nel mondo digitale. Ma non è tutto. Le donazioni in natura, anche sulla spinta della riforma del Terzo settore, hanno avuto crescita esponenziale: si pensi alle donazioni di dispositivi medici e generi di prima necessità nella fase piu acuta dell' emergenza. Di fronte a questo variegato mondo della solidarietà, i contribuenti devono confrontarsi con varie disposizioni tra cui, da ultimo, quelle dei decreti emergenziali. Queste ultime, in particolare, al di là del meritevole intento, rischiano, se non attentamente valutate, di sovrapporsi a quelle esistenti ma con portata applicativa più limitata e benefici fiscali spesso ridotti. le persone fisiche 1Con l' articolo 66 del decreto legge Cura Italia, ad esempio, le persone fisiche possono erogare denaro o beni a enti pubblici, fondazioni e associazioni, ad esclusione di quelle prive di personalità giuridica con benefici fiscali analoghi a quelli previsti all' articolo 83 del Codice del Terzo settore. le imprese 2 Per le imprese, l' articolo 66 offre il vantaggio della deducibilità ai fini Irap ma rischia di far scattare l' Iva al valore normale in caso di donazione di beni diversi da alimenti e farmaci. Per questo tipo di donazioni, la legge 166/2016 (la cosidetta antisprechi) è in molti casi piu vantaggiosa, disapplicando Iva e imposte dirette per una categoria molto piu ampia di beni donabili. il modo di legiferare 3 Forse è il momento per prendere coscienza dell' importanza di legiferare su alcuni temi tenendo conto della necessità di valorizzare e semmai estendere le norme esistenti, evitando il proliferare di regole che, in un contesto come le erogazioni liberali, rischia di scoraggiare la solidarietà. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 8 0 1 7 1 5 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 2 Il Sole 24 Ore volontariato Al collasso gli enti di assistenza Il lato nascosto del boom di offerte Solidarietà solo sull' emergenza Trascurati sociale cultura, formazione, sport e ambiente Maurizio Mumolo* Può sembrare un paradosso, ma il balzo clamoroso delle donazioni, per effetto dell' emergenza Coronavirus, potrebbe dare un colpo devastante alla solidarietà. Certo, sono stati raccolti molti aiuti. Ma ciò non implica che nel complesso la solidarietà sia cresciuta. Da una ricerca condotta da Italia Non Profit, risulta che sono almeno 650 milioni le risorse raccolte dalle numerose campagne di raccolta fondi lanciate nell' ultimo periodo. Si tratta di un fenomeno imponente e di un fatto sicuramente positivo: i cittadini che donano partecipano a uno sforzo comune, in questo modo si sentono parte di una comunità e operano per il suo bene. È un modo per rafforzare la coesione sociale, già molto indebolita anche prima dell' emergenza sanitaria. Ma è un fenomeno che va analizzato con attenzione. Innanzitutto bisogna chiedersi se si tratta di nuove risorse, di soggetti che si affacciano per la prima volta al mondo della filantropia. È difficile dare una risposta conclusiva, ma va notato che la gran parte delle iniziative sono attivate da imprese o fondazioni che hanno solo reindirizzato e concentrato le risorse che avrebbero già dedicato altrimenti ad erogazioni liberali. Se poi andiamo a vedere le destinazioni delle donazioni scopriamo che la grandissima parte va a favore di istituzioni ed enti pubblici: ospedali, Protezione civile, università. E non necessariamente per attività legate al coronavirus. Solo un quarto delle iniziative sostenute dalle donazioni vedono quali beneficiari gli enti di Terzo settore (Ets). Sembrerebbe che le risorse che prima servivano a sostenere le più svariate iniziative di solidarietà ora si sono catalizzate sull' emergenza sanitaria. Il problema è che la situazione sociale del nostro Paese, già prima di questa crisi, attraversava una fase difficile, tra povertà, gravi disuguaglianze, emarginazione e fragilità. Che sono sono il terreno sul quale operano da sempre le organizzazioni del Terzo settore. Disabili, anziani soli, non autosufficienti, bambini in povertà educativa, migranti, senza dimora, vittime di violenza, sono queste le persone di cui si prendono cura, ogni giorno, le associazioni, i gruppi di volontariato, le cooperative sociali e i milioni di volontari e di operatori che operano al loro interno. Un impegno basato su un equilibrio precario che può contare su poche risorse pubbliche e tanto autofinanziamento. Il forte rischio è che, con lo spostamento verso altre direzioni di gran parte delle donazioni private, questo equilibrio si spezzi definitamente e segni la chiusura definitiva di tante esperienze di solidarietà attiva. Con un ulteriore aumento della disoccupazione (il Terzo settore è stato uno dei Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 8 0 1 7 1 5 § ] giovedì 07 maggio 2020 Il Sole 24 Ore volontariato pochi comparti in crescita durante la crisi finanziaria) e la privazione per tantissime persone fragili dell' unica assistenza su cui potevano contare. E sono proprio loro, i deboli e gli emarginati, che subiranno più duramente gli effetti della crisi, sono quelli che stavano già male prima e che staranno peggio dopo. Attualmente la situazione in cui versa il Terzo settore è assai divaricata. Una parte degli enti è fortemente impegnata in attività di assistenza, pur tra mille difficoltà: trasporto sanitario, consegna di generi alimentari, medicine, supporto materiale e psicologico eccetera. Un' altra parte, la più cospicua, ha dovuto sospendere le attività e conseguentemente le possibilità di autofinanziamento. Parliamo di tutte le attività che implicano relazionalità e prossimità: cultura, ambiente, socialità, formazione, sport sociale. E si è fermata anche la raccolta fondi. La gravità della situazione è evidente, in verità più ai ricercatori sociali che ai politici. In queste settimane, da più parti, si stanno formulando ipotesi di piani straordinari per sostenere il Terzo settore nell' uscita dalla crisi. Ma anche un utilizzo più meditato degli strumenti ordinari della filantropia potrebbe essere molto utile. Superata l' emergenza sarà necessario non solo sostenere l' economia ma anche ricostruire il tessuto sociale del Paese. Per questo ci sarà bisogno di un Terzo settore vivo ed attivo. *direttore Forum del Terzo settore © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 8 0 1 7 2 3 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 2 Il Sole 24 Ore volontariato Dopo l' 11 settembre. Iniziative filantropiche e recovery fund a sostegno delle organizzazioni non profit in emergenza nel panorama internazionale Il buon esempio del fondo centralizzato di New York Gianluca Salvatori* Nel settembre 2001, all' indomani dell' attacco alle Torri gemelle, il non profit della città di New York andò incontro ad un blocco delle attività che interessò centinaia di organizzazioni. Associazioni per l' assistenza agli anziani, ai senza tetto, o alle persone con disagio psichico, gruppi di cittadini impegnati in attività culturali o di accoglienza, organizzazioni per il sostegno extrascolastico agli studenti svantaggiati, associazioni di mutuo aiuto. Chi per un verso chi per l' altro, tutti furono colpiti. Anche se, nelle settimane e nei mesi che seguirono, il clima di lutto e smarrimento catalizzò l' attenzione sulle necessità più urgenti e sulle vittime. Anche le maggiori fondazioni filantropiche della città in un primo momento riservarono gli interventi alle esigenze immediate di chi era stato colpito. Ma presto cominciò ad essere chiaro che la scala degli interventi era fuori dalla portata della filantropia privata e che, per essere efficace, questa avrebbe dovuto focalizzarsi su obiettivi più mirati e meno legati alla fase emergenziale. Nacque così il Non Profit R e c o v e r y F u n d ( N p r ) p e r i l s o s t e g n o a l l a r i p a r t e n z a d e l l e organizzazioni non profit, concepito per compensare gli effetti del blocco forzato. In uno sforzo collettivo che superò i diversi egocentrismi, le maggiori fondazioni private - sollecitate dalle due maggiori reti filantropiche cittadine, New York Community Trust e United Way of New York City - si unirono per dare vita al Npr e in meno di due settimane raccolsero 115 milioni di dollari, divenuti nei quattro mesi successivi 425 milioni di dollari raccolti da più di 2 milioni di donatori. L' utilizzo delle risorse fu destinato alle organizzazioni senza scopo di lucro che avevano subito danni materiali diretti (ad esempio, la perdita delle sedi) o che in generale erano state danneggiate economicamente fino a mettere a rischio la ripresa delle attività. Con grande pragmatismo, i piani di intervento furono più volte modificati in funzione delle esigenze effettivamente rilevate. Le organizzazioni furono ascoltate e gli interventi adattati di conseguenza. Così, ad esempio, fu possibile capire che la necessità più sentita era quella di intervenire con una combinazione di contributi a fondo perduto e credito a tasso zero, garantito al 100%, per consentire di compensare le mancate entrate (con un bridge per tornare alla situazione ante-emergenza) e per finanziare la risposta all' aumento della domanda di servizi da parte delle persone in situazione di bisogno. Tutto ciò con procedure estremamente semplificate e rapide, perché il fattore tempo apparve da subito determinante. Il successo del fondo fu determinato dalla velocità di erogazione, dalla sua semplicità (diverse misure in un unico package), dal coordinamento tra le organizzazioni, dalla flessibilità di applicazione: il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 8 0 1 7 2 3 § ] giovedì 07 maggio 2020 Il Sole 24 Ore volontariato contributo fu calcolato come percentuale dei costi fissi proporzionale al calo delle entrate da programmi e donazioni. I prestiti furono concepiti come convertibili in contributi a fondo perduto, se l' organizzazione avesse soddisfatto i criteri legati alla ripartenza. Senza bisogno di presentare progetti o piani di investimento, che avrebbero rallentato il processo e alterato la natura di intervento di soccorso. Le procedure furono pensate per essere il più possibile user friendly, in quanto lo scopo era riportare in fretta le organizzazioni a riprendere le loro attività di servizio ai più deboli rese ancor più necessarie dalla tragedia che si era abbattuta sulla città. Negli anni successivi l' esperienza del Non Profit Recovery Fund è stata presa a modello ogni volta che il non profit ha dovuto fare i conti con un' interruzione improvvisa delle attività per eventi catastrofici. La mobilitazione concertata di risorse private in un unico fondo - con l' idea di intervenire sulle organizzazioni, per aumentare l' effetto moltiplicativo, anziché sui progetti - è alla base dei Recovery Fund nati di recente per l' emergenza Covid-19 in altre grandi città nord-americane (da Vancouver a Seattle). E nel Regno Unito, Charities Aid Foundation è stata tra le prime a fornire sostegno incondizionato alle piccole non profit, cui si è poi aggiunto l' intervento del governo con un fondo di 750 milioni di sterline. Da ultimo, anche le grandi reti della filantropia europea, da Dafne a Efc, hanno preso posizione per promuovere tra i propri associati una revisione dei criteri di intervento, in modo da renderli più vicini alle esigenze del momento. Con linee di finanziamento per le organizzazioni svincolate dai progetti e criteri più elastici per adempimenti formali e tempi di esecuzione. Perché il principio, ormai chiaro a tutti, è che nel post-emergenza il non profit dovrà svolgere un ruolo cruciale ed è troppo alto il rischio che senza un sostegno intelligente molte organizzazioni mancheranno all' appuntamento proprio nel momento del massimo bisogno. *direttore generale Fondazione Italia Sociale © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 8 0 1 7 3 8 § ] giovedì 07 maggio 2020 Pagina 3 Il Sole 24 Ore volontariato Tre mesi di tasse e Iva sospese, si torna a pagare il 16 settembre Il nuovo Dl. Possibile versare in unica soluzione o in quattro rate gli oltre 20 miliardi d' imposte e contributi sospesi a marzo, aprile e maggio. Slittano anche avvisi bonari, cartelle e accertamenti MARCO MOBILI, MARCO ROGARI - ROMA - La ripresa dei versamenti di tasse e contributi sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio "prenota" in calendario la data del 16 settembre 2020. Uno slittamento in avanti che trascina con sé anche i pagamenti degli avvisi bonari, delle cartelle esattoriali e degli accertamenti in scadenza dal 2 marzo scorso al prossimo 31 maggio. Per l' ufficialità manca ancora il via libera del Consiglio dei ministri a quello che doveva essere il decreto di aprile e che si è ora trasformato nel decreto di maggio. Una vera e propria manovra da oltre 100 articoli, su cui il Governo e la maggioranza che lo sostiene sono alla continua ricerca di un' intesa per garantire nuovi aiuti a famiglie, professionisti e imprese. Queste ultime nell' incontro di ieri hanno chiesto all' esecutivo una sospensione ben più lunga per il versamento di tasse e contributi, almeno a fine anno. Al momento, però, la norma in corso di definizione prevede lo slittamento al 16 settembre del pagamento di tutto ciò che non è stato versato, perché sospeso, tra marzo e maggio 2020. Pagamento che potrà avvenire in unica soluzione o diluendolo in quattro rate di pari importo, con l' ultima in scadenza il prossimo 16 dicembre. Si tratta per lo Stato di rinviare incassi per oltre 20 miliardi di tasse e contributi. E l' asticella potrebbe anche salire in quanto il valore dei contributi sospesi e dovuti per il mese di aprile deve essere ancora comunicato al Mef per l' erogazione dei relativi importi compensativi. Finora sul fronte "contributivo" risultano sospesi versamenti per complessivi 6 miliardi. Per i contributi Inail il rinvio a settembre dovrebbe riguardare certamente il versamento di maggio relativo al primo quadrimestre 2020 e pari a circa un miliardo di euro. A questo, almeno nelle intenzioni, si potrebbe aggiungere l' altro miliardo atteso per il secondo quadrimestre dell' anno e dovuto nel mese di agosto dai datori di lavoro. Agli 8 miliardi di contributi se ne devono aggiungere almeno altri 12 di ritenute Irpef e Iva, almeno stando ai dati riportati nella relazione tecnica al decreto liquidità, ora all' esame della Camera, con cui sono stati posticipati a giugno i pagamenti di imposte e ritenute in scadenza da aprile e maggio. La ripresa dei versamenti di tasse e contributi riguarderà i soggetti che hanno usufruito delle sospensioni, in particolare delle filiere maggiormente colpite e dei contribuenti con volume d' affari fino a 2 milioni di euro per i pagamenti di marzo, e per imprese e professionisti con volume di affari inferiore a 50 milioni e un calo del fatturato del 33% , nonché dei soggetti con volume d' affari superiore a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 8 0 1 7 3 8 § ] giovedì 07 maggio 2020 Il Sole 24 Ore volontariato 50 milioni e un calo del fatturato superiore al 50 per cento, per quanto riguarda i pagamenti di aprile e maggio. I versamenti torneranno al loro regime ordinario a partire dal mese di giugno. Mese in cui dovrebbe tornare regolare e a pieno regime anche la notifica di atti di accertamento e cartelle esattoriali. Si tratta di oltre 30 milioni di atti da notificare da giugno a dicembre ma su cui si sta cercando una soluzione urgente. L' idea è quella anticipata su queste pagine dal direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ossia quella di certificare l' avvenuta lavorazione degli atti nei termini di legge, e dunque prima della fine del 2020, e prevedere la loro regolare notifica nei mesi successivi: quindi, nel 2021. Tutto però è ancora in cerca di una norma. Una norma che sembra invece essere quasi pronta è quella che prevede il credito d' imposta per le sanificazioni che sarà esteso agli enti no profit. Aiuto destinato ad essere accompagnato, se non addirittura inglobato, da un altro dei tanti bonus fiscali che, come un lungo serpentone, si snoderanno lungo il maxi-decreto in arrivo. Si tratta del tax credit per il rispetto dei protocolli siglati nelle scorse settimane sulla sicurezza negli impianti e nelle aziende. Il meccanismo allo studio dei tecnici del governo poggerebbe su una doppia opzione, che prevede anzitutto un credito d' imposta del 100% su tutte le spese sostenute per rendere sicuri i luoghi di lavoro in attuazione delle misure varate per l' emergenza Coronavirus, con l' adozione, ad esempio, di distanziatori, divisori in plexiglass, maschere protettive e via dicendo. Ma le imprese potrebbero anche sfruttare il percorso agevolato, che dovrebbe essere consentito dal decretone, facendo leva sui cospicui investimenti Inail collegati al Bando Isi con cui l' Istituto mette a disposizione delle aziende incentivi a fondo perduto per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
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