SKUDOWAVE il PIACERE di TELEFONARE in SICUREZZA - MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L - Skudo wave
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MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L INDICE INIZIATIVA 3 ll PRODOTTO 4 PERCHÈ UTILIZZARE SKUDO®WAVE 6 SICUREZZA SUL LAVORO 9 LE SENTENZE 10 QUOTIDIANO il giorno 11 RASSEGNA STAMPA 13 TUTTE LE COLLEZIONI 14 LE FONTI UFFICIALI (IARC-ISS) 15 ARTICOLI 16 TEST-CERTIFICATI 19 PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA TEST in VITRO 22 PET 24 TEST DELL’ACETILCOLINA 25 ANALISI MORFOLOGICA DEL SANGUE 26 SKUDOWAVE MODIFICA LA MATERIA 27 MEDAGLIA D’ORO 2017 28 NOMINATION PREMIO COSMOFARMA 5 MAGGIO 2017 29 CONTATTI 30 MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA Pagina 2
MOBISAFE MOBISAFE DISTRIBUTION DISTRIBUTION ITALIA ITALIA S.R.L S.R.L INIZIATIVA LA SOCIETA’ Mobisafe Distribution Italia s.r.l. ha sede legale in Via Amalasunta n. 6 a Ravenna. ORGANIGRAMMA Presidente Ivano Bonetti (socio) Vice Presidente Marcello Marrocco (socio) Responsabile Marketing Bianca Brotto (socia) L’INIZIATIVA Il settore nel quale si inserisce l’iniziativa è quello della promozione e della vendita a livello internazionale di Skudo®Wave, un dispositivo accessorio di protezione per telefoni cellulari e altre apparecchiature che emettono campi elettromagnetici. La Mobisafe Distribution Italia srl ha ottenuto da Edil Natura, società italiana produttrice di Skudo®Wave l’esclusiva di vendita mondiale del prodotto. Skudo®Wave certificato testato e brevettato protegge l’essere umano dai danni arrecati al DNA dal telefonino (e da tutti i dispositivi elettronici). LA PRODUZIONE EDIL NATURA si struttura sia come centro di ricerca attraverso il laboratorio interno “Max Planck” diretto da Nicola Limardo (inventore di Skudo®Wave), sia come centro di lavorazione dei prototipi di prodotti che vengono sottoposti ai vari Enti di ricerca universitari per ottenere, al termine dell’iter “sperimentale”, la “garanzia” di qualità ed efficacia di tutto quello che viene poi prodotto e immesso sul mercato (il ciclo di produzione è 100% Made in Italy). Tutti i prodotti finiti vengono direttamente generati all’interno attraverso il laboratorio della struttura di EDIL NATURA che, dotata di proprio Manuale di Qualità e Fascicolo Tecnico, li controlla uno per uno. Tutti i prodotti sono identificati commercialmente con i marchi registrati SKUDO® o GEOPROTEX®. Pagina 3
MOBISAFE MOBISAFE DISTRIBUTION DISTRIBUTION ITALIA ITALIA S.R.L S.R.L ll PRODOTTO SkudoWave è un dispositivo 100% italiano testato in vivo e in vitro, certificato e brevettato che protegge dai possibili effetti nocivi del campo elettromagnetico dei cellulari. SkudoWave non scherma dal campo elettromagnetico ma agisce sul danno biologico cellulare che l’utilizzo del cellulare può provocare, riducendolo drasticamente. Skudo®Wave è testato Tra i test “in vitro” vi è quello del Laboratorio di Tossicologia Genetica dell’Università di Perugia Sezione Sanità Pubblica e l’esito è stato: “il dispositivo -(precedentemente denominato “Convertitore d’Onda Geoprotex®) – è in grado di ridurre significativamente gli effetti genotossici conseguenti alla esposizione alle radiofrequenze prodotte da un telefono cellulare, riconducendo il danno primario al DNA causato dal telefono cellulare in trasmissione a livelli praticamente sovrapponibili a quelli del controllo negativo”. Usare il cellulare può far male? Quando utilizziamo il cellulare (ma in misura minore anche quando il telefonino è spento o in stand by), l’energia della batteria eccita la materia e quindi tutte le componenti del telefono. È questa energia trasferita dalla batteria per tenere il telefonino attivo che, unitamente a quella che serve al telefono per agganciare la cella di un ripetitore, può risultare nociva quando si trasmette sulla testa di chi sta telefonando, causando un disturbo biologico che può includere anche un danno al DNA. L’effetto biologico nocivo alla cellula è certo! Ad affermarlo è il Prof. Kurt Straif, dell’ Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) che, nel 2011, ha dichiarato in merito alle radiofrequenze e ai campi elettromagnetici emessi anche dal telefonino: “alterano i flussi sanguigni cerebrali ma ci sono anche altri effetti di alterazione sul DNA”. Perché è importante agire sul DANNO biologico? Il danno biologico è l’anticamera del danno sanitario, cioè della malattia. Non è certo che il danno biologico si trasformi in malattia, ma è certo che se non c’è danno biologico non ci possa essere malattia. Per questo è importante ridurlo drasticamente. Pagina 4
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L Come agisce? SkudoWave, grazie alla tecnologia con la quale è trattato, agisce direttamente sulla materia dei dispositivi elettronici sui quali viene applicato trasferendo agli elettroni dei dispositivi una nuova proprietà fisica che, specificatamente per il telefono cellulare, riduce l’effetto vibratorio nocivo generato dal campo elettromagnetico della batteria. SkudoWave riduce pertanto questo effetto vibratorio che può provocare il danno biologico cellulare che si genera quanto il telefonino è a diretto contatto con la testa (contatto oltretutto sconsigliata da molti produttori di cellulari che, all’interno del libretto di istruzioni, indicano esplicitamente di mantenere il telefonino ad una certa distanza dal corpo durante l’uso). SkudoWave non è un dispositivo schermante ma di protezione E’ importante sottolineare che SkudoWave non scherma il telefonino e non interferisce pertanto con le prestazioni del dispositivo sul quale viene applicato; se infatti agisse come un prodotto schermante, il possibile danno arrecato dal telefono cellulare sarebbe addirittura maggiore in quanto il telefonino dovrebbe ricercare continuamente nuove “celle” di ripetitori alle quali agganciarsi, con un aumento conseguente dell’eccitazione della batteria e quindi delle componenti vibrazionali della materia che compongono il telefonino. SkudoWave non indebolisce il segnale del telefono cellulare e non emette campi elettromagnetici propri, ma agisce direttamente sul danno biologico che l’utilizzo del telefonino può arrecare, riducendolo significativamente. Utilizzo: SkudoWave è formato da una piastrina in resina adesiva del diametro di 16 mm con nano processore interno. Una volta tolta la pellicola a contatto con la parte adesiva, Skudo®Wave può essere applicato a proprio piacimento sul telefonino o sulla cover. Nel caso si staccasse, è sufficiente riattaccarlo con una qualsiasi colla adesiva senza il pericolo di ridurne l’efficacia. Skudo®Wave non indebolisce il segnale del telefono cellulare, non provoca emissioni elettromagnetiche e non interferisce con le prestazioni del dispositivo sul quale viene applicato. Garanzia: 2 anni dall’applicazione sul dispositivo. Pagina 5
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L PERCHÈ UTILIZZARE SKUDO®WAVE COSA SUCCEDE QUANDO SI ACCOSTA IL CELLULARE AL CORPO Per comprendere il motivo delle raccomandazioni delle case produttrici di tenere il telefonino a 1-2 cm di distanza dal corpo e per valutare in cosa consista il rischio derivante dall’esposizione ai campi elettromagnetici, analizziamo gli effetti sull'organismo delle radiofrequenze e della batteria inserita all’interno dell’apparecchio (batteria che in molti cellulari non è estraibile). Se il telefonino è spento, ma con la batteria inserita, questa genera comunque un minimo di emissione elettromagnetica; quando il cellulare è acceso in stand by o perché lo stiamo utilizzando per telefonare (maggiore è il tempo impiegato per una telefonata, maggiore sarà l’energia che la batteria dovrà cedere), l’eccitazione della batteria aumenta e viene trasmessa alla materia, cioè a tutte le componenti del telefono. A livello atomico questa trasmissione causa un salto di orbita degli elettroni. L’energia della batteria per tenere il telefono attivo, unitamente all’energia che serve al telefono per agganciare la cella di un ripetitore, raggiunge un determinato valore che si trasmette sulla testa di chi sta telefonando. Il trasferimento dell’energia è dovuto in gran parte al salto quantico degli elettroni eccitati dall’emissione elettromagnetica della batteria stessa. Vediamolo nel dettaglio: la materia è costituita da atomi che a loro volta sono composti da un nucleo di protoni e neutroni attorno al quale ruotano, su un Tabella tratta da: “Tecnologia Quantistica” numero limitato di orbitali, gli elettroni. di Nicola Limardo Anima Edizioni In genere gli elettroni in natura sono stabili sulla loro orbita a meno che non intervengano interferenze (ad esempio a causa della batteria inserita nel telefonino) che vanno ad alterare il loro stato di equilibrio rendendoli instabili e facendoli passare da un’orbita a un’altra ricevendo o emettendo (a seconda del tipo di salto) “quanti di energia” sotto forma di fotoni. Questi fotoni, se generati dall’eccitazione di un elettrone isolato con moto proprio levogiro, possono essere di tipo beta o gamma, come specificato nei testi di fisica delle particelle e ricavato anche dalla formula del Modello Standard di fisica quantistica. Sono questi fotoni, generati dal salto di orbita degli elettroni eccitati dalla batteria, che irradiano la testa generando un disturbo che può diventare un danno biologico al DNA. Pagina 6
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L Il ricercatore di Novara Nicola Limardo ha studiato il problema e creato un filtro di stabilizzazione (il convertitore d’onda Geoprotex inserito nel nanoprocessore Skudo® presente all’interno del dispositivo Skudo®Wave) che agisce sugli elettroni in parte riducendone l’eccitazione che porta al salto orbitale, in parte cambiando la polarità dell’elettrone (da levogiro a destrogiro) rendendola compatibile con le cellule del nostro DNA (vedi tabella). Le prove in vitro effettuate dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Perugia, hanno evidenziato, con l’utilizzo del test della cometa, la vitalità delle cellule linfoblastoidi di derivazione umana (Jürkat) dopo l’esposizione al campo elettromagnetico generato dal telefono acceso in trasmissione in presenza del dispositivo Geoprotex, rilevando che tale campo non produce effetti citotossici; la conclusione è emersa esaminando i valori di vitalità delle cellule che, in tutte le prove effettuate, sono risultati sempre elevati (dal 70 al 100%). La conclusione del Dr. Massimo Moretti del laboratorio di Tossicologia Genetica dell’Università di Perugia Sezione Sanità Pubblica è stata pertanto la seguente: “Il dispositivo Geoprotex è risultato in grado di ridurre significativamente gli effetti genotossici conseguenti all’esposizione alle radiofrequenze prodotte da un telefono cellulare, riconducendo il danno primario al DNA causato dal telefono in trasmissione a livelli praticamente sovrapponibili a quelli del controllo negativo”. Tabella tratta da: “Tecnologia Quantistica” di Nicola Limardo Anima Edizioni Pagina 7
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L Per abbattere quindi il rischio di danno biologico al DNA nel quale si incorre utilizzando il cellulare (l’Ipad, il PC…), è sufficiente applicare il nanoprocessore Skudo® (inserito all’interno del dispositivo Skudo®Wave. È importante ribadire che il prodotto Skudo®Wave agisce come un filtro di stabilizzazione e non come un sistema per la riduzione dei campi elettromagnetici artificiali perché, se così fosse, il danno arrecato dalla batteria sarebbe ancora maggiore in quanto costringerebbe il telefonino a ricercare continuamente nuove celle alle quali agganciarsi, con un aumento conseguente dell’eccitazione della batteria e quindi dell’intensità delle onde elettromagnetiche. Bisogna quindi diffidare dai prodotti che agiscono sulla riduzione delle radiofrequenze perché, oltre a interferire con la funzionalità del telefono stesso (se diminuisco le radiofrequenze rendo difficoltoso il telefonare), innescano un danno maggiore in quanto costringono la batteria ad una maggiore attività con il conseguente aumento del campo elettromagnetico generato dall’instabilità degli elettroni. Pagina 8
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L SICUREZZA SUL LAVORO VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE DI LAVORO Rischio fisico generato da campi elettromagnetici artificiali Decreto Legislativo 9/4/ 2008 n. 81 ed integrazioni OBBLIGHI DI LEGGE L’Art. 180 del Decreto stabilisce che, tra gli agenti fisici da prendere in considerazione per l’esecuzione del fascicolo della Valutazione dei Rischi, vi sono i campi elettromagnetici. L’Art. 28 nel comma 1 lettera a) stabilisce che tale documento deve contenere una “relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa” , Nell’ Art. 18 (Obblighi del datore di lavoro e del dirigente) alla lettera z) del comma 1 si legge che tali figure devono “aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione”. Questo vuol dire che se vengono immessi in commercio sistemi e dispositivi che rappresentano un’evoluzione della tecnica di prevenzione o protezione dei lavoratori, allora è il caso che siano presi in considerazione ed inseriti nelle postazioni degli operatori. Una volta che il datore di lavoro e il responsabile della sicurezza vengono informati in merito alle “innovazioni tecnologiche”, non possono ignorarle ma devono metterle in atto perché, in caso di controversia con un dipendente per richiesta di “malattia professionale” (vedi sotto le sentenze), dovrebbero spiegare le ragioni della scelta effettuata dimostrando anche che non è stato, ad esempio, il campo elettromagnetico, ad aver generato o co-generato la malattia. Il 26 giugno 2013 è stata approvata la nuova DIRETTIVA 2013/35/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) che ha abrogato la direttiva 2004/40/CE a decorrere dal 29 giugno 2013. SKUDO®WAVE Skudo®Wave è il dispositivo di protezione alla fonte che riduce il rischio senza incorrere in costi proibitivi, per lo meno quando le fonti di emissione si presume siano modeste (es. computer, telefonino, sistema wireless interno, mouse, stampante, calcolatrice elettronica, lampada, ecc). Pagina 9
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L LE SENTENZE 2012 - TRIBUNALE DI BRESCIA - SENTENZA MARCOLINI - link sentenza Sentenza di Cassazione “Malattia Professionale” per uso telefonino in ambiente di lavoro, condannata l’Inail a versare un indennizzo sotto forma di rendita vitalizia 2017 APRILE 20 - TRIBUNALE DI IVREA - SENTENZA ROMEO - link articolo Il Tribunale di Ivrea ha condannato l’Inail a corrispondere al lavoratore, un 57enne dipendente di Telecom Italia che utilizzava il telefono dalle 3 alle 4 ore al giorno, la rendita vitalizia da malattia professionale. Il medico nominato dal giudice Luca Fadda - che ha riconosciuto una rendita vitalizia da malattia professionale - spiega perché ha deciso di scartare dalla sua perizia la letteratura scientifica “infettata” dall’industria del settore, alla quale si è finora spesso fatto riferimento durante le cause: “Alexander Ahlbom e Mike Repacholi sono rispettivamente consulente dei gestori di telefonia cellulare e per l’industria elettrica. Dati questi conflitti di interesse e dato il giudizio precedentemente espresso sui lavori originali, il Ctu ritiene di prescindere dalle revisioni prodotte da questi autori e di riferirsi esclusivamente ai commenti Iarc”, e cioè l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. 2017 APRILE 25 - TRIBUNALE DI FIRENZE - SENTENZA MAURRI - link articolo Inail condannato a versare un indennizzo sotto forma di rendita vitalizia al signor Alessandro Maurri, fiorentino, 60 anni appena compiuti, al quale il Tribunale di Firenze ha riconosciuto un 16% di invalidità derivante dal tumore causato dall’uso del cellulare. SKUDOWAVE PER LE AZIENDE È PERSONALIZZABILE CON IL LOGO AZIENDALE PUO’ ESSERE DEDUCIBILE DAI COSTI (se l’apparecchiatura sulla quale è applicato è utilizzata in ambiente di lavoro) E’ GARANTITA LA SUA EFFICACIA PER 2 ANNI (ed è visibile sul cellulare) Pagina 10
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L QUOTIDIANO il giorno QN QUOTIDIANO NAZIONALE 7 ottobre 2016 a cura di Luca Balzarotti UN BOTTONCINO SULLO SMARTPHONE E IL CERVELLO PUò "RESPIRARE" MEGLIO - Debutta sul mercato il nanoprocessore made in Lombardia LA FORMA è quella di un bottone colorato. Un adesivo di 16 millimetri da attaccare sugli smartphone. Ciò che si nasconde dietro Skudo®Wave, una piccola piastrina in resina disponibile anche con i loghi delle squadre di calcio, è un nanoprocessore di ultima generazione in grado di proteggere l'uomo dai disturbi biologici riconosciuti. Nel 2011 era stato il professor Kurt Straif dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) a parlare di “alterazione dei flussi cerebrali sanguigni ed effetti di alterazione sul Dna” in merito alle radiofrequenze e ai campi elettromagnetici emessi anche dai cellulari. Tradotto: non è certo che il danno biologico provochi una malattia, ma è certo che senza danno biologico non può esserci una ricaduta sanitaria. Per prevenire il rischio, uno staff di ricercatori diretto dal professor Nicola Limardo, responsabile scientifico nel settore della salute ambientale e docente nei corsi di alta formazione in medicina all'università “La Sapienza” di Roma organizzati dall’Ilma (Italian Lifestyle Medicine Association), ha elaborato una nuova nanotecnologia. “Sono serviti otto anni di lavoro ed esperti di fisica, informatica e ingegneria quantistica per mettere a punto un nanoprocessore in grado di proteggere l'uomo dai possibili effetti nocivi generati dalle batterie”, rivela il professor Limardo. “Skudo®Wave non è un sistema che scherma. Le schermature vanno a modificare i campi elettromagnetici costringendo le batterie ad aumentare la potenza: il risultato è un'amplificazione del danno, non una difesa”. IL NANOPROCESSORE inserito nel dischetto in resina, invece, “riduce drasticamente l'effetto biologico nocivo della telefonata quando il cellulare viene appoggiato alla testa contravvenendo i consigli di molti produttori che scrivono nelle istruzioni di tenere il telefono a una distanza dal corpo di almeno 1,5 centimetri”, spiega Limardo. “Dopo 50 minuti di conversazione con Skudo®Wave, la Pet (tomografia a emissione di positroni) evidenziava che i valori del glucosio nel cervello non si modificavano, mentre lo studio di Nora Volkow pubblicato sulla rivista Jama (Journal of the American Medical Association) dimostrava come l’esposizione al cellulare (in assenza di protezione)modificasse nei 47 casi trattati il metabolismo del glucosio nel cervello”. Pagina 11
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L Skudo®Wave agisce in pratica come un filtro che, all’interno del telefonino, opera a livello sub-atomico NELLE FARMACIE In questi correggendo il disturbo generato principalmente dallo stato giorni il nanoprocessore 100% energetico alterato di alcuni elettroni che costituiscono made in Italiy - il processo di produzione è già stato l’apparecchiatura, uno scenario che si verifica anche per certificato con brevetto europeo l’energia indotta dalla batteria inserita all’interno del - ha fatto il debutto nel mercato cellulare. italiano delle farmacie (29 euro L’EFFICACIA del nanoprocessore è stata accertata il costo). sull’uomo in un laboratorio di medicina cellulare e in vitro SU SCALA PLANETARIA da test svolti nel laboratorio di tossicologia genetica La distribuzione mondiale è dell'Università di Perugia sezione sanità pubblica sul affidata a Mobisafe Distribuition prodotto allora denominato Geoprotex . Italia, società costituita da tre soci. Due sono ex calciatori Il Comitato scientifico del Siti, la società scientifica italiana professionisti. principale che opera nella sanità pubblica, ha validato IL VERTICE Il presidente è questi test pubblicandoli sugli atti del 43° Congresso Marcello Marocco, un passato nazionale. con le maglie di Napoli e Genoa; vice è Ivano Bonetti: PAESE :Italia AUTORE :Luca Balzarotti PAGINE :22 SUPERFICIE :82 % Juventus, Bologna, Sampdoria, 4 RWLGLDQR 7 ottobre 2016 2 7 tra le altre e due scudetti vinti. LA COMPAGINE Il terzo socio Un bottoncino sullo smartphone è una donna, Bianca Brotto, E il cervellopuò respirare" meglio " responsabile marketing e Debutta sulmercatoil nanoprocessoremadein Lombardia Luca Balzarotti MILANO imprenditore-scrittrice. LA FORMA è quella di un bottone viene appoggiato alla testa Per mettere a punto contravvenendo MERCATO SENZA CRISI La colorato . Un adesivo di 16 i consigli di molti strumento da attaccare sugli millimetri produttori che scrivono nelle questo smartphone . Ciò che si nasconde dietro istruzioni di tenere il telefono a sono serviti 8 anni Skudo @Wave , una piccola una distanza dal corpo di almeno di ricerche piastrina in resina disponibile anche 1,5 centimetri» , spiega Limardo. Coinvolti esperti con i loghi delle squadre di calcio , è un nanoprocessore in grado di proteggere l uomo dai disturbi ' E ancora: «Dopo 50 minuti di conversazione Skudo9Wave con , la Pet (tomografia a emissione i di fisica , informatica e ingegneria quantistica startup si è aggiudicata la biologici da tecnologia . Nel 2011 di positroni) evidenzia che Siamo partiti dal principio valori era stato il professor Kurt Straif dell Agenzia internazionale per la ' ricerca sul cancro (Iarc) a parlare di «alterazione dei flussi cerebrali del glucosio nel cervello non si modificano , mentre lo studio di Nora Volkow pubblicato sulla rivistaJama (Journal of the che schermare sbagliato: schermatura infatti partita in un mercato che non sanguigni ed effetti di alterazione American Medical Association) sul Dna» in merito alle e ai campi radiofrequenze emessi anche dai cellulari . elettromagnetici dimostrava esposizione assenza come l al cellulare in di protezione ' costringe batterie ad aumentare potenza utilizzata conosce crisi, ora che il numero Tradotto:non è certo che il danno modificasse nei 47 biologico provochi una malattia , ma è certo che senza danno non può esistere una biologico casitrattati il metabolismo del glucosio nel cervello» . Skudo )W- ave agisce come un Focus di smartphone di circa 6,8 ricaduta sanitaria . Per prevenire il filtroche , all interno del ' rischio Limardo , uno staff di ricercatori direttodal professor Nicola , responsabile scientifico nel settore della salute ambientale e telefonino , opera a livellosub-atomico correggendo il disturbo Nelle farmacie In questi giorni miliardi. docente nei corsi di alta generato formazione in medicina all università La ' Sapienza di Roma organizzati dall ' (Italian Lifestyle energetico dallo stato principalmente alterato di alcuni elettroni , uno scenario che si verifica anche 100%% made in Italy ha fatto debutto net mercato italiano delle farmacie IL PRIMO OBIETTIVO per l energia indotta dalla ' Medicine Association) , ha elaborato euro il cost( Secondo le previsioni entro il una nuova nanotecnologia . «Sono batteria all interno del cellulare. ' (29 serviti otto anni di lavoro ed L EFFICACIA del ' Su scala planetaria esperti di fisica , informatica e nanoprocessore è stata verificata sull uomo in ' ingegneriaquantistica per mettere un laboratorio di medicina La distribuzione mondiale a punto un nanoprocessore in primo semestre del 2017 nelle cellulare e in vitro dai test svolti nel affidata a Mobisafe gradodi proteggere l uomo dai ' laboratoriodi tossicologia genetica Distribution Italia , società possibili effetti nocivi generati dalle dell Università di Perugia ' costituita da tre soci batterie» , dice Limardo . « sezione sanità pubblica sul prodotto Skudo @Wave non è un sistema che Due sono ex calciatori allora chiamato Geoprotex . Il scherma . Le schermature vanno a modificare i campi costringendo le batterie ad elettromagnetici Comitato scientifico del Siti , la società scientifica italiana principale che opera nella sanità pubblica , ha professionisti vertice farmacie saranno in vendita aumentare la potenza: risultato è Marcello validatoquesti test pubblicandoli presidente amplificazione del danno , non 200mila Skudo®Wave. un' sugli atti del 43° Congresso Marocco , un passato una difesa» . nazionale. con le maglie di Napoli IL NANOPROCESSORE inserito nel dischetto in resina , invece , « e Genoa ; vice è Ivano Bonetti: Juventus , Bologna , l effetto biologico nocivo Il principio ' della telefonata quando cellulare base Sampdoria tra altre MENO DANNI Il meccanismo di controllo dello strumento è affidato a un nanoprocessore in grado di limitare i danni da esposizione Tutti i diritti riservati Pagina 12
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L RASSEGNA STAMPA HTTP://WWW.SKUDOWAVE.COM/ RASSEGNA-STAMPA/ Pagina 13
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L TUTTE LE COLLEZIONI Tre le collezioni disponibili: collezione classica (nei colori nero, bianco, rosso), collezione fantasia (nei colori giallo, arancione, fucsia, verdino), collezione calcio (con i brand delle squadre di calcio: Juventus, Inter, Torino, Milan, Genoa, Lazio, Roma, Hellas Verona) IN FARMACIA Pagina 14
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L LE FONTI UFFICIALI (IARC-ISS) La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) classifica le radiofrequenze come possibili cancerogene per l'uomo (classe 2B). I ricercatori della IARC hanno concordato, con la Monografia n. 102, su una limitata evidenza di glioma e di neurinoma del nervo acustico fra gli utilizzatori di telefono cellulare e inadeguata evidenza per tutti gli altri tipi di tumore. Il gruppo di lavoro non quantifica il rischio, ma cita uno studio che dimostra un incremento del 40% di rischio di ammalarsi di glioma negli utilizzatori “pesanti" cioè coloro i quali utilizzano il telefono cellulare per almeno trenta minuti al giorno per almeno dieci anni. Per leggere le conclusioni IARC: http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2011/pdfs/pr208_E.pdf Il Consiglio Superiore di Sanità (Ministero della salute) ha affrontato la questione dei rischi potenziali connessi con l’uso dei telefoni cellulari nella seduta del 15 novembre 2011 concludendo che, soprattutto per quanto riguarda i bambini, vada applicato il principio di precauzione in relazione ad un’educazione all’utilizzo del telefono cellulare, non indiscriminato ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità. Il documento termina con l’informazione circa l’avvio da parte del Ministero della salute di una campagna d’informazione sulla base delle ultime relazioni degli organismi tecnico-scientifici per sensibilizzare proprio a tale uso appropriato dei telefoni mobili. Pagina 15
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L ARTICOLI LA REPUBBLICA.IT - SALUTE "Quel tumore è per l'abuso di cellulare" La Cassazione riconosce legame e danno Sentenza senza precedenti sul caso di un manager che per lavoro era costretto a colloqui telefonici per complessive 5-6 ore al giorno. Una volta diagnosticata la malattia, ha fatto causa per l'invalidità professionale. Contro il diniego dell'Inail, la Suprema corte gli ha dato ragione di RICCARDO STAGLIANO’ Ora c'è una sentenza definitiva. La Corte di cassazione, per la prima volta in Italia - e a sentire gli esperti, al mondo - ha stabilito un legame di concausalità tra un forte uso del cellulare e un tumore. La storia è quella di Innocente Marcolini, di cui Repubblica.it si era già occupata in un'inchiesta. Manager cinquantenne, responsabile commerciale di una multinazionale, per lavoro stava al telefono (cordless o cellulare) una media di 5-6 ore al giorno, per dodici anni. Una mattina mentre si fa la barba si accorge di uno strano formicolio. Le analisi diranno che è un tumore al nervo trigemino. Operazione riuscita, ma il dolore non lo abbandonerà più. Non può più lavorare. Chiede una pensione di invalidità professionale. L'Inail la nega. Marcolini fa ricorso e il tribunale di appello di Brescia gli dà ragione. È il 22 dicembre 2009. Stavolta è l'Inail a opporsi in Cassazione. Ma il 12 ottobre la corte suprema deposita la sentenza in cui conferma: i giudici di secondo grado hanno citato la letteratura scientifica giusta e hanno fatto bene a riconoscere che una causa dell'invalidità del manager sia proprio l'utilizzo del telefono. Marcolini, un cinquantenne tosto, non avrebbe mai voluto diventare testimonial di questa battaglia. "Provo soddisfazione per la decisione perché dimostra la nostra tesi sulla dannosità di questa onde elettromagnetiche. Riconosce che le perizie erano affidabili. E prova, almeno per quanto mi riguarda, che con i suoi tempi la giustizia italiana funziona”. Il professor Angelo Levis, ex-ordinario di mutagenesi ambientale a Padova, è uno di quelli che gli è stato più vicino nella sua lotta. "È una sentenza importantissima, che fa giustizia di un certo negazionismo nella comunità scientifica e che apre le porte a un nuovo corso giudiziario". Solo lui, in collaborazione con uno studio torinese specializzato in diritto della salute, sta seguendo sette cause di persone che ritengono di aver sviluppato tumori alla testa in conseguenza di un uso forte del cellulare. “Stiamo lavorando all'ipotesi di costruire una class action, un'azione collettiva cui può partecipare chi ritiene di aver subito un danno”. Marcolini ne sarebbe il primo firmatario. Nei mesi scorsi anche il Codacons aveva cominciato a lavorare su quest'ipotesi. E cresce la consapevolezza in vari parlamentari, come il senatore Felice Casson, che rispetto ad altri paesi europei l'Italia non ha preso troppo sul serio né l’invito alla cautela del Consiglio d'Europa né l'inclusione da parte dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro delle onde elettromagnetiche emesse dai cellulari tra i possibili cancerogeni. Pagina 16
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L Ma l'inattività più sorprendente riguarda un parere del Consiglio superiore di sanità, l'organismo che raggruppa le principali personalità mediche del Paese, che risale al 15 novembre 2011. In quelle sette pagine, sollecitate dal ministero della salute del governo precedente, l'organismo scientifico invitava il ministero a promuovere l'uso degli auricolari per tutti. E per i bambini raccomandava di limitare l'uso alle situazioni di necessità, oltre che a fare campagne di sensibilizzazione contro l’uso indiscriminato del telefonino. Ma Renato Balduzzi, per il momento, non ha raccolto il consiglio. Nei giorni scorsi, intanto, la Gazzetta del Mezzogiorno ha dato notizia di un avvocato di Potenza con un tumore al cervello i cui medici non avevano escluso un rapporto con l'uso molto intenso che faceva del cellulare. A quel punto il professionista scrive direttamente al Ministero, per sapere se l'ipotesi potesse avere un fondamento. La prima volta non riceve risposta. Lui insiste e ottiene una lettera che non lo tranquillizza affatto. Un passaggio recita: "Il tema di possibili rischi per la salute conseguenti all'utilizzo del telefono cellulare è alla costante attenzione anche a seguito della classificazione stabilita dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di agente possibilmente cancerogeno per l'uomo" e ancora "attraverso studi epidemiologici la stessa Agenzia ha evidenziato limitata cancerogenicità tra gli utilizzatori del telefonino in relazione al tumore maligno del cervello e del nervo acustico, mentre l'evidenza è stata giudicata inadeguata per altri tipi di cancro o esposizione". Con la Gazzetta l'uomo, che preferisce restare anonimo, commenta: "Ci dicono che il telefonino è cancerogeno seppur a cancerogenità limitata. Qualcosa, insomma, c'è. D'altra parte in molti libretti di istruzione dei cellulari viene consigliato di tenere l'apparecchio a qualche centimetro di distanza dall'orecchio. Se le ditte costruttrici scrivono questo, forse sarebbe opportuno dare un'informazione più completa e più chiara. Ne va della salute dei cittadini”. La lettera del ministero si chiude con un invito di una campagna di informazione per "promuovere un utilizzo responsabile del telefono, soprattutto in relazione all'uso da parte dei bambini". Ovvero la stessa richiesta del Consiglio superiore di sanità che giace inascoltata sul tavolo del ministro da mesi. In Italia la penetrazione dei cellulari è del 150 per cento, uno e mezzo a testa, tra le più alte al mondo. Se c'è un problema riguarda letteralmente tutti. Marcolini si chiede: "Cosa aspettano per fare qualcosa? Se all'epoca qualcuno mi avesse avvisato dei rischi che correvo, probabilmente adesso non avrei dovuto passare tutto questo”. IL FATTO QUOTIDIANO di Piero Ricca Non solo ne sconsiglia l’uso, ma ci avverte che chiunque usi un telefonino si espone a “un rischio serio per i tessuti cerebrali”. Fiorenzo Marinelli, ricercatore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Cnr di Bologna, in una intervista al fattoquotidiano.it spiega perché sarebbe meglio per comunicare inviare un sms e perché propone di mettere la scritta: “Nuoce gravemente alla salute”. Dr. Marinelli, i cellulari fanno davvero male alla salute? Pagina 17
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L Non ci sono dubbi del profondo impatto biologico delle radiazioni di radiofrequenza. Il telefonino è uno strumento molto inquinante e dannoso per la salute. La I.A.R.C. (Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro) nel maggio 2011 ha classificato le radiofrequenze nella classe 2B cioe’ “possibili cancerogeni per l’uomo” sulla base degli studi epidemiologici fatti dal prof. Lennart Hardell che ha riscontrato un maggior rischio di tumori cerebrali negli utilizzatori di telefono cellulare. Rischio che arriva a quattro volte se si tiene conto della lateralità dell’uso. Pubblicità Quali sono le ricerche di riferimento? Moltissimi sono gli studi pubblicati e ne sappiamo abbastanza per sconsigliarne l’uso. Ci sono due pubblicazioni di riferimento relative alla pericolosità delle radiofrequenze: lo studio bioinitiative, dove sono pubblicati i lavori scientifici che dimostrano effetti profondi dei campi elettromagnetici (www.bioinitiative.org), e lo studio dell’ICEMS ( Commissione Internazionale per la sicurezza elettromagnetica) sui meccanismi di azione biologica dei campi elettromagnetici (www.icems.eu). Entrambi sono scaricabili dalla rete. Dalle mie ricerche sulle cellule in coltura si evidenzia un effetto di alterazione del metabolismo e soprattutto della sopravvivenza cellulare e della regolazione genica. (Journal of Cellular Physiology JCP 2004), ed una influenza sugli enzimi del metabolismo cellulare ( Barteri.M, Marinelli F. et al. 2010) Da più parti si bolla come allarmismo quel che lei sostiene. C’è una sottovalutazione del rischio e poca informazione. Una situazione voluta a livello globale dalle grandi compagnie di telefonia mobile che per i propri interessi commerciali condizionano le ricerche e la diffusione di informazione. Si può fare un’analogia con la tragedia dell’amianto. Per decenni si è sottovalutato il problema, con le conseguenze che conosciamo. Il telefonino è lo strumento più inquinante a causa della vicinanza dell’uso. Esiste una assurda incongruenza nella legge vigente: protegge la popolazione da livelli di esposizione massima di 6 V/m quando provengono dalle antenne fisse e permette ai telefoni di irradiare la testa con valori di oltre 100 V/ m. Anche il limite SAR (Specific Absorption Rate) di 2 W/Kg a cui sono sottoposti gli apparecchi telefonici mobili e’ elevatissimo. Per misurare 2 W/Kg nel tessuto cerebrale irradiato occorre un campo incidente di 300 V/m. Si tratta quindi di una licenza di emissione per i telefonini di centinaia di V/m, quando il limite per le antenne esterne e lontane è posto a 6 V/m. (…) http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/29/cellulari-ricercatore-marinelli-rischio-per-tessuti- cerebrali-usarli-solo-in-caso/727173/ Pagina 18
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L TEST-CERTIFICATI IL FUNZIONAMENTO di SKUDOWAVE è TESTATO (in vivo e in vitro) e CERTIFICATO Pagina 19
TRO VI MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L IN “Il dispositivo Geoprotex (adesso ST denominato skudowave) è risultato in TE grado di ridurre significativamente gli effetti genotossici conseguenti all’esposizione alle radiofrequenze prodotte da un telefono cellulare, riconducendo il danno primario al DNA causato dal telefono in trasmissione a livelli praticamente sovrapponibili a quelli del controllo negativo”. Pagina 20
TRO VI MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L IN ST TE Pagina 21
TRO VI MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L IN ST TE PUBBLICAZIONE SCIENTIFICA TEST in VITRO Pagina 22
TRO VI MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L IN ST TE Pagina 23
IVO V MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L CELLULARE NON PROTETTO IN ST TE PET EFFETTI BIOLOGICI ACCERTATI “IN VIVO” SUL CERVELLO SOTTOPOSTO A EMISSIONE ELETTROMAGNETICA DEL TELEFONO CELLULARE PROVA EFFETTUATA SU 47 PAZIENTI DAL NATIONAL INSTITUTE ON DRUG ABUSE pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica JAMA (Jurnal of the American Medical Association), attraverso la PET (Tomografia ad emissione di Positroni) RISULTATO: L’esposizione al cellulare modifica il metabolismo del glucosio al cervello. CELLULARE PROTETTO CON SKUDO® PROVA EFFICACIA NANOPROCESSORE SKUDO® “IN VIVO” Prova attraverso PET (Tomografia ad emissione di Positroni) utilizzando le stesse condizioni di base pubblicate da JAMA, ma con telefono cellulare protetto con nanoprocessore SKUDO®. VALUTAZIONE: METABOLISMO CEREBRALE RISULTATO: Omogeneo consumo di FDG a livello cerebrale (glucosio ok). Pagina 24
IVO V MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L IN ST TE PET È un metodo diretto di “osservazione”, che comporta l’impiego di una strumentazione molto sofisticata presente nei centri ospedalieri più attrezzati: si tratta della PET con utilizzo del liquido di contrasto, che permette di evidenziare il quantitativo di glucosio presente nel cervello. Gli esiti dello studio sono consultabili anche su internet (riferimento studio del National Institute of Helath di Bethesda, USA, pubblicato nel 2011 su Jama – Journal of the American Medical Association). I risultati ottenuti dimostrano che, durante una telefonata, si ha in corrispondenza della parte del cervello più vicina alla posizione del telefonino, un aumento abnorme di glucosio (unico alimento di cui si nutre il nostro Sistema Nervoso Centrale), mentre se non telefoniamo tutto questo non avviene!”. TEST DELL’ACETILCOLINA il “disturbo” del telefonino causa una netta riduzione di acetilcolina in corrispondenza del polso e l’acetilcolina è un neurotrasmettitore che interviene anche nella variazione del tono muscolare. Per provare la riduzione di acetilcolina a livello del polso si può utilizzare: A) ELETTROMIOGRAFO B) CELLA DI CARICO CON DINAMOMETRO C) SENZA BISOGNO DI STRUMENTAZIONE (il test chinesiologico muscolare evidenzia la riduzione del tono muscolare dal 70 al 90% ed è subito percepibile da chiunque) Pagina 25
IVO V MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L IN ST TE ANALISI MORFOLOGICA DEL SANGUE Recandosi presso un laboratorio di medicina cellulare e microscopia in campo scuro e prelevando una goccia di sangue dall’orecchio prima e dopo una telefonata con e senza Skudo®, si può subito e facilmente verificarne il funzionamento ESAME EFFETTUATO Pagina 26
L SU RE MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L S T LA TE LLU CE SKUDOWAVE MODIFICA LA MATERIA MODIFICA DELLA MATERIA DEL TELEFONINO CON L’APPLICAZIONE DI SKUDO® Mod. CFC01-2 Il risultato che si evidenzia nel grafico comparativo dimostra che l’applicazione del nanoprocessore Skudo® (commercialmente in vendita con il marchio Skudo®wave) Registrazione numero/Registration number C0189\FPM\MATs\16_1 modifica lo stato base della CERTIFICATO DI ANALISI TEST CERTIFICATE materia poiché opera a livello Visto il rapporto di Prova/With Reference to Test Report “spintronico” informatizzando N° 0189\FPM\MATs\16 del/dated 25/02/2016 la stessa a livello sub-atomico, Si dichiara che il campione/ we declare that the sample Nano processore Skudo® come indicato anche nel libretto Skudo® Wave di istruzioni. Prodotti da/Product by EDIL NATURA s.r.l. Infatti, se si osservano i dati Via C. Doppieri, 13 28100 Novara grafici in ordinata, si nota una agisce sul materiale su cui è applicato generando una variazione di intensità delle bande vibrazionali act on the materials on which it is placed, causing a lowering of the intensity of the vibrational bands netta modifica della percentuale di trasmittanza della materia e 30/03/2016 --/--/---- quindi modifica dei livelli Prima emissione Ultima emissione First issue Latest issue energetici vibrazionali. I risultati ottenuti (modifica dello stato della materia) sono sempre riproducibili utilizzando pagina 1 di 1 Paolo Fumagalli tale apparecchiatura. Si precisa che l’emissione del fotone in infrarosso utilizzato per la prova comparativa è stato predisposto in modo da essere sempre indirizzato verso lo stesso punto dell’apparecchiatura, comunque distante dal nanoprocessore SKUDO®. La trasmissione su tutta la materia da parte di SKUDO® avviene immediatamente attraverso l’effetto quantistico denominato “a cascata quantica”. Sul sito www.skudowave.com è consultabile il documento completo. Ulteriori informazioni sulle caratteristiche del prodotto sono riportate sul Testo “Tecnologia Quantistica” (Ed. Anima) di Nicola Limardo, inventore del dispositivo. Pagina 27
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L MEDAGLIA D’ORO 2017 4 APRILE 2017 QUOTIDIANO AVVENIRE Pagina 28
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L NOMINATION PREMIO COSMOFARMA 5 MAGGIO 2017 NOMINATION a SKUDOWAVE PER IL PREMIO COSMOFARMA 2017 INNOVATION & RESEARCH AWARD Categoria: Diagnostica & Prevenzione Pagina 29
MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA S.R.L CONTATTI Mobisafe Distribution Italia s.r.l. Via Amalasunta n. 6 48123 Ravenna www.skudowave.com commerciale@mobisafedistribution.eu Presidente Ivano Bonetti i.bonetti@mobisafedistribution.eu Tel. 335 24 91 70 Vice Presidente Marcello Marrocco m.marrocco@mobisafedistribution.eu Tel. 335 588 55 15 Resp. marketing Dott. Bianca Brotto b.brotto@mobisafedistribution.eu Tel. 340 461 59 59 MOBISAFE DISTRIBUTION ITALIA Pagina 30
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