Rose belle, eque e solidali - B
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2 ottobre 2012 / Anno XVII / Numero 1579 Tra Obama Nella fabbrica e Romney del Guinness sfida in Tv dei primati a pagina 3 alle pagine 4 e 5 Nelle serre dell’Ecuador si sta diffondendo il rispetto delle norme di sicurezza e il rifiuto dello sfruttamento. Merito di un pioniere italiano e delle scelte consapevoli del Nord del mondo Rose belle, eque e solidali B lu, rosse, gialle, vellutate, lisce, spesse, perfino commestibili, dal gratuiti, viene pagata in base alle regole nazionali e non vengono reclutati minori. gambo lungo, lunghissimo o Buoni motivi per lavorare corto. Nelle serre di più e meglio», aggiunge Cananvalle – nel cuore Nélida, braccio destro di dell’Ecuador – si possono Giuseppe. All’inizio degli trovare ben cento varietà anni Duemila, molte nazioni differenti di rose.Tutte belle – a cominciare da e soprattutto etiche, Germania e Svizzera – ovvero coltivate senza hanno deciso di importare pesticidi inquinanti e solo fiori a sigillo bianco, garantendo ai lavoratori cioè prodotti con le stesse uno stipendio corretto e il garanzie di Cananvalle. rispetto delle norme di Questo ha fatto in modo sicurezza. Una precisazione che anche altre 450 aziende che può apparire scontata, ecuadoriane si adeguassero. ma in realtà non lo è. Ora almeno l’ottanta per Specialmente in Ecuador: cento rispetta le regole. fino a dieci anni fa nelle Certo ancora si deve piantagioni di rose – di cui il lavorare sulle altre, ma Paese è tra i principali comunque è un bel passo produttori del mondo – avanti. E dimostra come la erano impiegati tanti responsabilità del bambini e adolescenti. consumatore del Nord del Invece di andare a scuola, mondo può contribuire a erano costretti a lavorare migliorare le condizioni di dieci-dodici ore al giorno, produzione nel Sud alla metà del salario minimo dell’emisfero. (poco più di cento euro) e © RIPRODUZIONE RISERVATA in condizioni tremende. Per incrementare le produzione venivano utilizzate sostanze Tecniche verdi dai fiori alle patate altamente inquinanti, da tempo proibite in Europa e negli Stati Uniti, che prodotte naturalmente hanno una qualità migliore. Le mie, una volta tagliate, A lejandro Tonello, italo-ecuadoriano, vende impianti idraulici per le piantagioni. «Produrre fiori richiede tecniche sofisticate di irrigazione. Mi sono detto: perché provocavano malattie agli durano più di tre non esportare questo sistema per migliorare le altre occhi e alla pelle a chi ne settimane», spiega coltivazioni, a basso costo?». Gli agricoltori delle Ande entrava a contatto. L’italiano l’imprenditore, pioniere sopravvivono coltivando mais e patate con tecniche Giuseppe Torri, originario della floricultura in Ecuador. arcaiche. Il raccolto, così, è scarso e loro sono poveri. della provincia di Brescia e «Per eliminare i parassiti, «Non utilizzano sistemi che rilasciano l’acqua solo da trentacinque anni in per esempio. utilizziamo un quando occorre perché non sanno farlo». Per questo, Ecuador, ha deciso di tipo di ragno che li divora», Tonello fa corsi pratici e gratuiti di una o due settimane cambiare le regole del aggiunge. Lo stesso per i contadini locali. «Conviene anche a me: se vedono gioco. «Avvelenare la terra discorso vale per la difesa che gli impianti funzionano, li compreranno. Alla fine ci è sbagliato sia dal punto di dei coltivatori. «Qui la guadagneremo tutti». vista morale che gente è contenta, perché ha © RIPRODUZIONE RISERVATA economico: le rose la mensa e il trasporto
PAGINA DUE Sono i nonni i migliori babysitter S ono i nonni il nuovo pilastro delle famiglie italiane. Statistiche e sociologi lo confermano: da circa un trentennio gli per lavoro, in gran parte del giorno. In Italia i nonni sono dodici milioni e si occupano di sette milioni di nipoti. Grazie anziani vivono più a lungo – le Nazioni a loro le famiglie riescono a risparmiare Unite hanno calcolato che nel 2050 ci sulla babysitter: sono i nonni ad saranno nel mondo oltre due miliardi di accompagnare i più piccoli a scuola, ad persone con più di sessant’anni – e grazie andare a prenderli, ad aiutarli nei compiti. alla sicurezza della loro pensione sentono E spesso si preoccupano anche della loro meno la crisi economica. La Festa dei salute. Dalle statistiche è emerso che nonni, che si celebra oggi, ormai da sette ogni anno due visite pediatriche su tre anni, è un omaggio al loro ruolo avvengono proprio in compagnia dei insostituibile nel prendersi cura dei nipoti nonni. quando mamma e papà sono fuori casa © RIPRODUZIONE RISERVATA Pedalando di più risparmiano tutti P edalare fa bene alla salute, e questo lo sappiamo bene. Investire in piste ciclabili, però, produce anche vantaggi economici: l’Organizzazione mondiale della Sanità ha messo a punto un programma informatico che quantifica il risparmio prodotto da interventi di promozione della salute come la costruzione di nuove piste ciclabili. Grazie a questo strumento il Comune di Modena ha potuto calcolare con precisione quanto risparmierà grazie alla realizzazione di un nuovo tratto di pista tra l’ospedale e il centro storico. Basandosi sui dati delle altre ciclabili, è stato possibile stimare quanti saranno gli utenti del nuovo Vive a Zurigo la sorella gemella di Monna Lisa tratto. Il risparmio calcolato è di circa quattrocentomila euro all’anno, grazie al fatto che una popolazione che pedala di più è anche una popolazione più sana e che quindi ha bisogno di spendere meno soldi P iù giovane e con un sorriso più aperto, non quello enigmatico che ha reso celebre la Gioconda di Leonardo da Vinci conservata al Louvre di Parigi. È un E Firenze cerca (pubblici) per curarsi. dipinto incompiuto conservato a Zurigo, in Svizzera, e la vera Gioconda D © RIPRODUZIONE RISERVATA noto come Monna Lisa Isleworth. Dopo trentacinque a anni a Firenze è in anni di minuziose ricerche, i proprietari hanno corso la caccia alla annunciato che anche questo quadro è stato realizzato vera Monna Lisa. O, meglio, da Leonardo, tra il 1503 e il 1505. Gli esperti alla sua tomba. Proprio sostengono che la gentildonna raffigurata sarebbe questa mattina sarà collocata esattamente nella stessa posizione della riaperta una sepoltura “sorella maggiore” del Louvre, così come il volto e individuata nelle scorse l’abbigliamento, mentre il paesaggio sullo sfondo è settimane nell’ex convento diverso. Una conferma indiretta della sua autenticità di Sant’Orsola, dove si sarebbe anche una citazione del Vasari, secondo il quale spera di trovare i resti di Leonardo iniziò la Gioconda nel 1503, lasciandola però monna (titolo usato nel incompiuta. La Monna Lisa Isleworthfu scoperta nel 1914 Rinascimento che significa dal collezionista britannico Hugh Blaker; custodito per “signora”) Lisa Gherardini, decenni nella sua casa di Isleworth, il controverso la nobildonna fiorentina dipinto (c’è chi parla di una bufala) fu venduto nel 1962 che avrebbe ispirato all’americano Henry F. Pulitzer. Il quadro è poi rimasto Leonardo da Vinci. per quarant’anni in una banca a Zurigo. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
PAGINA TRE Obama-Romney, sfida in Tv Domani sera il presidente statunitense e il suo avversario alle prossime elezioni si incontreranno per la prima volta sul piccolo schermo C on il primo dei tre dibattiti televisivi tra Barack Obama e Mitt Romney, la campagna per la presidenza degli Stati Uniti entra nella fase decisiva. Domani sera il presidente e il suo sfidante cercheranno di conquistare più elettori possibili e proporsi ognuno come il candidato più credibile per i prossimi quattro anni alla Casa Bianca. Nelle ultime settimane Obama ha allungato nei sondaggi: a livello nazionale gode del 48% di consensi, contro il 43% del rivale, ma i preoccupanti dati sull’economia potrebbero ancora cambiare il corso della sfida. È dagli anni Sessanta che i dibattiti in tv hanno assunto un’importanza sempre maggiore nelle elezioni Usa. Molti candidati hanno pagato care le incertezze: davanti alle telecamere anche i dettagli studiati alla vigilia possono essere all’improvviso travolti da un lapsus o anche solo dal tono della voce. Nel 1960 a essere danneggiato fu Richard Nixon, che apparve teso, sudato e impacciato al cospetto del giovane, abbronzato e brillante John Fitzgerald Oggi conta di più internet Kennedy. Nel 1992 invece George Bush, nel rispondere a una domanda del pubblico sull’economia, guardò senza troppa N egli ultimi anni la tv ha perso un po’ di quell’importanza che aveva in questo negli ultimi anni gli stessi politici hanno rivolto maggiori attenzione a strumenti come discrezione l’orologio: il gesto fu interpretato come un sintomo di noia e impazienza. Da parte sua Romney passato nelle competizioni Facebook e Twitter. Barack una gaffe l’ha già commessa: in un elettorali, a favore di internet e Obama è stato tra i primi, nel video girato di nascosto ha accusato il dei social network. Diversi studi 2008, a sfruttare questa nuova 47% degli americani di essere hanno infatti dimostrato che risorsa, raccogliendo via internet «parassiti» perché non pagano tasse soprattutto i più giovani si fanno decine di milioni di dollari per la sul reddito. Una dichiarazione che lo un’opinione dei loro candidati sua campagna elettorale. ha fatto scendere nelle preferenze attraverso il web. Anche per © RIPRODUZIONE RISERVATA degli elettori. © RIPRODUZIONE RISERVATA Anche per gli animali Troppa tecnologia arriva un Facebook manda in confusione S i dice che la tecnologia sia al servizio dell’uomo. Ma a volte può tornare utile anche al mondo Q uando maneggiamo troppi strumenti tecnologici, va a finire che il corpo e la mente non animale. È il caso di una nuova si capiscono più. Secondo Ross applicazione che permette di creare Cunnington, scienziato una pagina web con un ritratto dell’Università del Queensland preciso del cucciolo di casa: razza, (Australia), il cervello, vaccini, visite veterinarie, abitudini, preferenze alimentari e sovraccaricato dalla gestione di troppi apparecchi, non caratteristiche della personalità. Dopo aver creato la scheda riesce più a dare i comandi giusti per il corretto completa dell’animale su internet sarà possibile ottenere un movimento della mano. Ecco perché premiamo quando codice Qr (quei disegni fatti da tanti quadratini che aprono dovremmo strisciare, o magari cerchiamo di cambiare i un sito internet quando vengono fotografati con uno canali Tv con il mouse anziché con il telecomando. Il smartphone) che include tutte queste informazioni. Il codice problema è che gran parte di questi nuovi dispositivi sono potrà poi essere stampato sul collare dell’animale: così, di tipi differenti: quando passiamo da uno all’altro il nostro casomai il cucciolo si smarrisse, sarà possibile per chi lo cervello ricorda gli ordini giusti per far funzionare il primo, ritrova rintracciare rapidamente il suo padroncino. ma che fanno cilecca con il secondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
PAGINA QUATTRO Marco Frigatti, italiano, è il capo dei giudici del World Guinness Records. Racconta: «Ho conosciuto tipi bizzarri. A volte mi sono spaventato: come quando un uomo teneva serpenti a sonagli in bocca La fabbrica dei primat D a un lavoro precario e noioso a un impiego divertente come un gioco, dove c’è sempre spazio per una risata. Marco Milano avevo un lavoro precario, traducevo manuali di videogiochi – racconta – al Guinness sono arrivato per caso. Cercavano capriola una serie di auto che gli andav incontro. Ma ho conosciuto anche un u che riesce ad afferrare con gli occhi be Frigatti, italiano, 42 anni, è il capo dei giudici del qualcuno che parlasse francese». Oggi Marco frecce scagliate da un arciere. E in Cina World Guinness Records, l’organizzazione che forma le squadre di giudici che poi vengono commosso quando mi hanno invitato a convalida il raggiungimento di ogni nuovo inviate in tutto il pianeta. «Incontro persone un un dragone lungo cinque chilometri e a primato nel mondo. In questi giorni si trova in po’ strane – spiega –, gente che ha dedicato la da cinquemila persone». La cosa più di Giappone alle prese con nuove gare ed vita ad accumulare gnomi o a farsi crescere «Ogni primato non raggiunto. L’uomo esibizioni. «Sto anche imparando il mandarino unghie lunghissime». Buontemponi che hanno doveva mangiare un piatto di spaghetti – racconta a “Popotus” – perché non posso imparato a gonfiare palloncini con il naso o a breve tempo possibile, che ha fallito pe più permettermi di non capire i cinesi». È stata saltare gli ostacoli con le pinne. Il record più emozionato; la ragazza giapponese che proprio la passione per le lingue, coltivata alla spaventoso? «L’uomo che teneva in bocca otto corda seicento volte in un minuto, che scuola di traduzione di Trieste dove si è serpenti a sonagli vivi. Il più curioso è stato per tre salti...». laureato, a portarlo a Londra nove anni fa. «A l’uomo che riusciva a superare con una © Nel nome della pubblicità A ndare oltre se stessi, superare i propri limiti, ma anche voglia di essere diversi, di emergere, di mettersi in vista e di far parlare di sé: c’è tanta voglia di protagonismo tra le decine di migliaia di persone che ogni anno contattano il Guinness World Records proponendo nuovi traguardi di velocità, abilità ed eccentricità. Anche la pubblicità spesso si mette di mezzo. Il giudice Frigatti viene spesso invitato da società commerciali per esaminare un nuovo risultato davanti alle telecamere della tv: l’assegnazione del certificato del record può dare il via a una nuova campagna pubblicitaria. «Nel 2009 – spiega il giudice – un gruppo di 1868 persone che si faceva la barba contemporaneamente, a Mumbai in India, è diventato un’efficace pubblicità per una famosa azienda che produce rasoi». © RIPRODUZIONE RISERVATA
PAGINA CINQUE o molti a...» Tra bulldog solo soffio di cannuccia, per quattordici metri. «Le nostre classi di partecipazione sono aperte a tutti – ti in skateboard spiega Marco Frigatti – anche se non accettiamo che i bambini vengano sottoposti a prove di resistenza fisica o ad attività troppo difficili e faticose per loro. Joyce Samuels, di Louisville, nello Stato americano del vano uomo e lasagne super Kentucky, ha cominciato a dodici anni a gonfiare, col naso, bolle di gomma americana. «Da spettatori i bambini adorano i record che coinvolgono il cibo. endati le Abbiamo certificato il più grande hot dog che si può a mi sono a vedere B asta entrare nella categoria young (si legge iàng e vuol dire giovani) nel motore di ricerca del sito del Guinness World Records acquistare negli Stati Uniti, che pesa 3,18 chili e costa ottantanove dollari (settanta euro) e la polpetta animato gigante di cinquecento chili, sempre made in America. ifficile? (www.guinnessworldrecords.com) per capire che Quanto alle lasagne da record, il primato è targato che anche i bambini sono sensibili ai classici cinque California ed è del 1993. Pesa 3,71 tonnellate tra i nel più minuti di notorietà. A centinaia per esempio, in ogni pasta, ragù e formaggio. Sono ancora insuperate. A erché si è Paese del mondo, stanno cercando in questo mettersi in gioco ci sono anche gli animali, e salta la momento di battere la prova di un bambino di otto ovviamente addestrati dai loro padroni. Cinderella e ha fallito anni che in quaranta secondi riesce a suddividere May è un cane americano che riesce a saltare quasi diverse caramelle di gelatina in cinque gruppetti di due metri mentre il bulldog inglese Tillman sa correre colore diverso, usando bastoncini cinesi. La come una saetta sullo skateboard, facendo cento © RIPRODUZIONE RISERVATA categoria youngest (si legge iànghest, ovvero più metri di parcheggio in diciannove secondi. Sweet Pea, giovane) comprende Julian Pavone, un americano collie australiano, fa di meglio: è capace di percorre che, a sette anni e mezzo, suonava una batteria di cento metri in due minuti trasportando una lattina in ventidue percussioni.Tra i bambini c’è chi è riuscito equilibrio tra fronte e naso. a far rotolare una caramella di cioccolato, con un © RIPRODUZIONE RISERVATA Per tutti regole chiare O gni tentativo di stabilire un record deve sottostare a una serie di criteri chiari e definiti dal World Guinness Records. Occorre poter misurare e verificare ogni impresa, perché qualsiasi prestazione deve poter essere superata in modo chiaro e certo. «Dobbiamo poter contare le bustine di zucchero e misurare quanto è lunga una cravatta o un panino gigantesco – spiega Marco Frigatti – una signora ci ha contattato perché sostiene di saper parlare con i delfini: interessante, ma questa capacità noi non possiamo misurarla né accertarla. Un nuovo primato deve anche essere superabile da altri. Perciò è necessario anche redigere una sorta di regolamento di quel record in modo che chiunque, rigorosamente alle stesse condizioni, magari in un’altra parte del mondo, possa fare la stessa cosa». All’organizzazione arrivano cinquantamila richieste di record in un anno. «Ne approviamo circa cinquemila – continua il giudice italiano – e di questi almeno sei o settecento vengono verificate personalmente dai giudici sul posto; il resto attraverso la documentazione che ci viene inviata per posta. Abbiamo anche limiti etici. Misuriamo gli animali soltanto in altezza e lunghezza, non teniamo conto del peso per evitare che vengano fatti ingrassare e non ci facciamo coinvolgere in manifestazioni politiche o religiose». © RIPRODUZIONE RISERVATA
PAGINA SEI il racconto il dilemma Com’è impegnativo fare ogni volta la scelta giusta Fuori dal coro L a maestra l’aveva annunciato fin dal mese di ottobre. Quell’anno la nostra scuola era con quei bambocci». «Nemmeno io», rispose lei. Sapevo che lo diceva solo per stata scelta per cantare davanti al farmi piacere, per dimostrarmi la sindaco e alla giunta comunale in sua amicizia. Infatti Marisa aveva occasione del tradizionale un fratellino in prima e tutti i concerto di Natale. La cerimonia giorni lo accompagnava a scuola si sarebbe tenuta nella chiesetta tenendolo per mano e gli di San Giuseppe e sarebbero asciugava le lacrime quando state presenti tutte le autorità del faceva i capricci per entrare. paese, più tutta la gente che «Comunque», proseguì la sarebbe riuscita a stiparsi maestra, come se mi avesse nell’edificio. sentito, «neanche voi farete tutti Era un evento importante e parte del coro. Il maestro terrà bisognava preparasi per tempo. lezione in aula di musica e poi Sarebbe venuto un maestro di sceglierà le voci migliori». musica a fare lezione di canto, Tutti tacemmo all’improvviso. una volta alla settimana, per Adesso sì che la cosa si faceva impostare le voci e organizzare il interessante. Entrare nel coro era coro. una specie di premio. Un modo «Partecipano anche i bambini di per distinguersi dagli altri. prima e di seconda?», chiese Facendo parte del gruppo dei subito Maria Rita, praticamente a prescelti. Per poter dire: io sì, son nome di tutti. stato preso. Tu invece no. «No, soltanto le quarte e le Venne il maestro. Si chiamava quinte», spiegò la maestra. Giovanni Rabotti e aveva una «Sarebbe troppo complicato faccia molto simpatica, una testa coinvolgere tutti, anche se a me piena di riccioli e una valigia non dispiacerebbe affatto». piena di cose che non avevamo «Figuriamoci», bisbigliai a mai visto: tamburelli, flauti, Marisa, la mia compagna di maracas, sonagliere e perfino un banco. «Prima e seconda. Sono clarinetto. Ci portò nell’aula di insopportabili. Frignano, strillano. musica della scuola media, che E le maestre li proteggono pure. era accanto alla nostra, dove c’era Certe cose difficili è meglio non anche un pianoforte. fargliele fare, rovinerebbero tutto. Ci fece cantare fin dall’inizio. Ci Non vorrei proprio mescolarmi dava il la con una specie di di Valeria Della Valle l’italiano che arriva da parigi F ino alla volta scorsa abbiamo parlato delle parole inglesi usate nella lingua italiana. E le parole francesi? La storia della penetrazione di queste parole nella lingua Novecento. Poi, dopo la Seconda guerra mondiale, l’inglese ha sostituito il francese come lingua di prestigio e di moda, ma molte parole francesi continuano a essere usate dagli italiani. italiana è diversa, e per raccontarla bisogna risalire indietro Vogliamo fare una prova? Pensate alle parole che anche voi nel tempo. Per esempio, parole italiane come viaggio, usate ogni giorno, senza pensarci: roulotte, tournée, troupe, gioiello, tovaglia derivano da antiche parole francesi del XII e garage, frappé, crème caramel, collant, peluche, ecc. Il 20 del XIII secolo. Altre parole, come biglietto, bagaglio, settembre tutti giornali e i telegiornali hanno annunciato che carabiniere, hanno la loro origine in parole francesi del XVI Mitt Romney, il candidato repubblicano alle elezioni e del XVII secolo. Moltissime parole arrivarono in Italia presidenziali statunitensi del 2012, aveva fatto una gaffe (aveva dalla Francia nel XVIII secolo: grazie all’importanza di detto che solo gli elettori poveri e parassiti voteranno per quella nazione le parole della moda, della filosofia, della Obama). Gaffe è una parola francese. Significa parola o cucina, della musica, della politica si diffusero allora nella dichiarazione inopportuna, non adatta alla situazione, che crea nostra lingua, e vi sono restate. Pensate, per esempio, a imbarazzo negli altri: è un bell’esempio di vitalità di una parola toilette, ragù, bignè. La moda di usare parole francesi nata in Francia alla fine dell’Ottocento e ancora molto diffusa. continuò anche nell’Ottocento e nella prima metà del © RIPRODUZIONE RISERVATA
PAGINA SETTE faccenda mi preoccupava. «Ho chiesto al maestro Giovanni Capivo che aveva cominciato a perché non ti hanno presa», mi prepararsi per scegliere. disse. Io ero considerata tra i migliori «Ah. E che ti ha detto?». della classe, se non forse proprio «Che sei stonata». la prima. Mi sarebbe proprio «Non sono stonata», mi risentii. scocciato rimanere fuori da «Ho fatto apposta a stonare». quella selezione. Per essere più «Perché?». chiari, l’avrei vissuto come una «Perché cantare nel coro è una fischietto – un diapason, ci disse – specie di “declassamento”. noia pazzesca. Tanto sforzo per e via a insegnarci respirazione, Un giorno il maestro Giovanni due canzoncine tra un discorso musica e parole. Per un po’ andò entrò in classe. Noi del sindaco e uno dell’arciprete. avanti così, senza parlare di raccogliemmo le nostre cose e ci Non vale la pena. Preferisco selezione delle voci. alzammo in piedi come al solito, andare al cine, quella sera. Per «Forse la maestra non ci ha ma lui ci bloccò subito: Natale danno dei bellissimi raccontato la verità», dissi a «Vengono solo i bambini che cartoni. Marisa. «Forse entreremo tutti nel chiamerò: Brusa, Daccò, Dettori, La volta dopo Marisa ritornò in coro. Forse l’ha detto per farci Frattini, Gambaro, Gigli, classe sorridendo. impegnare di più». Lattes…». «Sono fuori, sai? Ho fatto apposta «Può darsi», ammise lei Andò avanti, ma io non ascoltavo a stonare anch’io. In fondo non condiscendente. più. Il mio nome non c’era. C’era importava neanche a me di stare Invece un giorno il maestro ci invece quello della mia amica nel coro». fece dividere in piccoli gruppi, Marisa, che si girò a guardarmi Non era vero che non le per ascoltarci meglio. Nel coro, ci mentre si alzava in piedi, stupita importasse, ero stata io a metterla disse, si canta su tonalità diverse di essere scelta per un progetto in crisi. e bisogna essere bravi a non in cui non ci fossi anch’io. Ma adesso, come facevo a confondersi e stonare. Lui ci Io la guardavo altrettanto dirglielo? Infatti stetti zitta e faceva fare delle prove e si smarrita. Volevo piangere, giuro. basta. segnava tutto su di un quadernino Quando tornò indietro c’era Anna Lavatelli con la copertina verde. La l’intervallo. Venne a cercarmi. © RIPRODUZIONE RISERVATA vita attiva e intensa degli anziani. Che sono GIORNALE DI ATTUALITÀ PER BAMBINI protagonisti anche di quest’altra storia – Supplemento di Avvenire del 2 ottobre 2012 T eodoro e Osvaldo sono due anziani signori: hanno la stessa età ma non potrebbero essere tipi firmata da Alessandra Squilloni con le tavole a tutta pagina di Alba Marina Rivera, illustratrice Direttore responsabile di origine russa – intitolata A casa dei nonni più diversi. Nonno Teodoro ha la (Donzelli, editore, 16 euro). I nonni in Marco Tarquinio barba e i capelli bianchi, le rughe gli a cura di questione, da cui due cuginetti passano l’estate, segnano il viso ma è arzillo, allegro sono due tipi particolari, anche loro pimpanti e Rossana Sisti Hanno collaborato e buongustaio; riesce a gustarsi con pieni d’iniziative. Lui, zoppicante e inseparabile Paolo M. Alfieri, leggerezza ogni istante della giornata. Osvaldo, dal suo bastone, lei sempre a maneggiare le Lucia Capuzzi, al contrario, è un uomo triste, affaticato, che si sue vecchie calze di nylon, soluzione a tanti Edoardo Castagna, sente più vecchio di quel che è, e che un po’ problemi.Tutti meno uno, la pioggia che filtra Silvia Guzzetti, invidia quell’amico così brioso e giovanile. Non dal tetto. Un inconveniente a Nicoletta Martinelli sarà che Teodoro nasconda un segreto? Così cui rimedieranno, Illustrazioni un giorno decide di seguirlo. Sempreverde. artisticamente, i nipotini. Graziano Bertelegni, Il segreto di Nonno Teodoro è un bell’albo Filippo Brunello, Età di lettura: dai sette anni scritto e illustrato da Ilaria Guarducci per in su. Stefano Misesti, Franca Trabacchi l’editore Fatatrac (14,90 euro). Un inno alla © RIPRODUZIONE RISERVATA
ULTIMAPAGINA Risolvi il gioco e, poi, scrivi a Popotus: i primi tre a indovinare saranno premiati (per facilitare la consegna dei premi è necessario indicare oltre al nome, al cognome e all’indirizzo anche un recapito telefonico). I VINCITORI DEL QUIZ DI MARTEDÌ 25 SETTEMBRE: Eva Giraldo (Arzergrande); Mattia Favrin (Trento); Martina Avigliano (Lavello). Potete inviare la soluzione dei giochi anche via email, all’indirizzo popogioco@avvenire.it. Oppure potete utilizzare il cellulare e inviare un SMS al 3351829613. Naturalmente, potete continuare a scriverci con i sistemi più classici, usando la posta tradizionale o il fax. INDOVINA/1 Come di Luciana Bertinato si chiama il più grande rosticciere americano? a scuola sotto la tenda – Bruce Kett! iro girotondo, casca il Incerti – è stato possibile spostare INDOVINA/2 «G mondo, casca la terra, ma noi ci rialziamo insieme». Questo è dalle scuole alle tende banchi, sedie e qualche lavagna; in questo modo Perché diventato il motto dei bambini di riusciamo a fare lezione a 274 bambini lo spazzino Medolla che sono tornati tra i banchi sotto tendoni ampi e confortevoli. È quando gioca di scuola sotto le grandi tende essenziale aiutarsi l’un l’altro». a poker vince allestite per gli sfollati dopo il Superata l’emergenza, le insegnanti sempre? terremoto del maggio scorso. Qui, hanno frequentato un corso, tenuto – Perché come a Mirandola, Cavezzo, San Felice da una psicologa, per imparare ad fa piazza pulita! al Panaro e in altri paesi dell’Emilia i accogliere in modo sereno le paure Michele vostri coetanei hanno avvertito la dei vostri compagni emiliani, elaborare Sapienza terra tremare tante volte, sentito il le difficoltà attraverso il gioco e dare suo profondo mormorio, visto voce alle loro emozioni con il dialogo INDOVINA/3 crollare case, scuole, chiese. Molti e il disegno spontaneo delle tragiche Qual è il ballo edifici scolastici hanno subito danni esperienze vissute. A poco a poco preferito così gravi da non essere più sicuri e l’ansia mostrata da alcuni bambini è dai molluschi? ora, in questi comuni, sono oltre mille scomparsa e tutti sono stati contenti – Guarda come gli alunni delle elementari e medie che di riprendere la scuola e ritrovare gli vongolo, guarda vivono una precaria ripresa delle amici. Anche voi le prossime settimane come vongolo... lezioni nelle tendopoli. I più fortunati, uscirete dall’aula in fila indiana per Bianca Perini se così si può dire, sono proprio gli eseguire le prove di evacuazione, Milano scolari di Medolla perché sabato come accade ormai da alcuni anni. In prossimo entreranno per primi nella quell’occasione pensiamo, anche solo COLMO loro scuola, messa in sicurezza, un momento, ai bambini terremotati Qual è colorata e tirata a festa. Ora sono dell’Emilia e dell’Abruzzo, a quelli delle il colmo per ospitati nel campo d’accoglienza zone alluvionate della Liguria e della un insegnante allestito con generosità, subito dopo il Lunigiana che aspettano di rientrare al di matematica? sisma, dalla protezione civile della più presto in una scuola vera. A tutti – Mettere regione Molise. «In questo comune – loro un grande abbraccio. gli alunni in riga! mi racconta la maestra Alessandra © RIPRODUZIONE RISERVATA Davide Manca Siena POPOTUS Piazza Carbonari 3, 20125 Milano. Fax: 02.6780383. Email:scriviapopotus@avvenire.it
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