Cronache - Rotary Club Salerno

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Cronache - Rotary Club Salerno
Cronache Rotary Salerno n. 1                            Anno III - marzo 2021

Cronache                          Foglio interno riservato ai soci del Rotary Club Salerno a.f. 1949

                                                             Foto di Giovanni Avallone

                                                                                          1
Cronache - Rotary Club Salerno
Cronache Rotary Salerno n. 1          Anno III - marzo 2021

            Hanno collaborato a questo numero:

            Paolo Emilio Ambrosio, Tony Ardito,
            Giovanni Avallone, Antonella
            Chechile, Amedeo Colella, Lidia
            Concilio, Michele Di Filippo, Rosalia
            Galano, Adolfo Gravagnuolo, Aniello
            Palumbo, Rocco Pietrofeso, Cosimo
            Risi, Antonio Vetrano, Matteo Viviani.

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Cronache Rotary Salerno n. 1                 Anno III - marzo 2021

All’inizio dell’anno rotariano 2020/2021 sembrava che il Covid avrebbe modificato il suo iter,
per cui con le dovute attenzioni ci sono stati alcuni incontri rotariani. Ci sono state le conviviali
con ospiti ai Canottieri dove abbiamo avuto modo di scambiare le nostre esperienze.

Ad ottobre, con l’inizio della seconda ondata di Covid, il Presidente Rocco Pietrofeso ha
sospeso le conviviali e sono iniziati gli incontri tramite web con il valido supporto del socio
Mario Petraglia. Il web è stato il mezzo che ha utilizzato buona parte dell’Italia, e non solo, per
poter incontrarsi e discutere di vari argomenti.

Le scuole hanno alternato la didattica a distanza e la didattica in presenza ed ora, che stiamo
entrando nella terza ondata, sta prevalendo la dad e molte scuole sono chiuse.

Gli incontri rotariani effettuati tramite web sono stati tutti registrati da Mario Petraglia ed inseriti
nel nostro sito da Valerio Bisogni. Allora ci si chiede: ha ancora valore un giornale? Se un
giornale è una registrazione di eventi, in questa circostanza non ha più la sua funzione. Ma noi
non siamo giornalisti, solo pochi lo sono, e questo l’abbiamo sempre saputo. L’obiettivo,
quindi, potrebbe essere il contributo di ogni rotariano, che dovrebbe raccontare la sua
esperienza durante questa pandemia iniziata a gennaio 2020, mese in cui ci siamo approcciati
alle prime difficoltà.

Il lavoro del socio Vittorio Salemme per la tenuta dell’archivio ha un suo valore, perché
rappresenta una testimonianza di anni di vita rotariana. La carta, infatti, ha conservato con la
scrittura di persone di alto livello la storia del nostro Club dal 1949 ad oggi e quella di altri club
del Sud. Lavoro molto apprezzato.

In tale contesto, mi piace ricordare il rotariano Matteo Guida, che andai a trovare nel suo studio
e mi mostrò un taccuino nero dove annotava parole che avevano un particolare significato. Le
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Cronache - Rotary Club Salerno
Cronache Rotary Salerno n. 1                 Anno III - marzo 2021

parole, infatti, hanno un particolare valore perché possono essere terribili macigni, ma se agili e
leggere possono mitigare la tristezza, possono aprire frontiere.

La loro scelta diventa importante per una comunicazione diversa. Le parole racchiudono il
nostro universo, la vitalità della nostra mente. In questo periodo, la comunicazione è sempre
stata indirizzata in tal senso, anche nei momenti più bui.

Ai piccoli, agli adolescenti, ed ai giovani occorre la relazione, interagire non per dar sfogo a
sentimenti repressi che si manifestano con rabbia e violenza, ma per vivere anche nella
soddisfazione di ciò che si fa. L’adulto, l’anziano hanno anche loro bisogno di pensare ed agire
perché tutto ritorni come prima, dando però meno spazio ad egocentrismi o narcisismi. Il bene
comune dovrebbe essere il volano per il cambiamento e la Ri-presa tanto attesa.

Occorre però una normalità dove ci sia più spazio per le nuove generazioni, che hanno bisogno
di conoscenza ed esperienza in un mondo che cambia vorticosamente. Sono loro che devono
carpire questi momenti come opportunità: cadere per rialzarsi e trovare soluzioni alternative
avanzate che non creino diseguaglianze, ma interazione.

A tal proposito, ricordo con entusiasmo la relazione del neurochirurgo professore Giulio Maira
(anno 2019/2020 Presidente Cosimo Risi), che ci ha parlato in modo coinvolgente del cervello,
del suo comportamento e degli atteggiamenti o meglio approcci che noi adulti dovremmo
avere con i bimbi (uno spiraglio di alterità che riempie di gioia perché a tutto quello che
abbiamo imparato si aggiunge altro da scoprire).

In conclusione, è opportuno evidenziare che questo numero comprende non solo articoli legati
ad eventi rotariani, ma anche articoli che riguardano momenti vissuti da alcuni soci che hanno
raccontato con la loro conoscenza talentuosa eventi storici, con la loro vita professionale
un’epoca di travaglio, con la loro esperienza professionale sul campo un momento di vita
scolastica, con la loro creatività pennellate del tempo che fu.

Se qualcuno scrive qualcun altro legge. Dalla combinazione di questi due momenti nasce “un
mondo possibile”.

Un grazie a tutti i rotariani, rotaractiani ed interactiani che hanno contribuito alla realizzazione di
questo numero ed un grazie particolare al professore Amedeo Colella che con la sua relazione
sul Carnevale ci ha fatto gioire con le sue trasgressioni.

                                                                 Rosalia Galano

                                                                                                      4
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Cronache Rotary Salerno n. 1               Anno III - marzo 2021

Tre momenti della vita di un club
di Tony Ardito

Su tutti, tre sono i momenti di maggiore solennità della vita di un Club: lo scambio delle
consegne, la festa degli auguri e la visita del Governatore. Il passaggio del testimone tra il
presidente uscente, Cosimo Risi, e quello incoming, Rocco Pietrofeso, avvenuto il 29 giugno
scorso, nell’immediato post emergenza Covid-19, sulle terrazze del Circolo Canottieri Irno, ha
avuto un sapore ancora più intenso e profondo.
Finalmente, per la prima volta, dopo lunghi e dolorosi mesi di confinamento, i soci del nostro
sodalizio si son ritrovati fisicamente insieme per riprendere il regolare incedere della vita di
Club. Sobrietà, equilibrio e moderazione hanno rappresentato la cifra di una serata pregna di
significati. Da un lato, Cosimo, con il suo intervento, scandiva il resoconto di un anno sociale
nato con i migliori auspici e portato avanti con l’ambizione di perseguire un profilo alto, frenato
- ma non per questo arrestato - dalla pandemia che, anzi, ci ha visti pronti alla chiamata al
Servizio. Dall’altro, Rocco, con il suo programma articolato e ricco, la sua emozione, il suo
Consiglio e, ancor più, con l’entusiasmo ed il piglio di chi affronta un cimento con idee chiare e
tanta voglia di fare.
Osservando un po’ tutti, ho potuto cogliere mille sfumature e gesti, piccoli e grandi, attraverso
cui ciascuno marcava, a modo proprio, il desiderio di esserci e manifestava l’orgoglio
dell’appartenenza. È stato un po’ come quando si rientra a casa dopo un lungo, non voluto
viaggio e si rivedono i propri cari. Come non mai, quello diviene il dove più ambito e quelle
intorno le sole persone con le quali condividerlo.
È la ulteriore conferma che il Rotary non potrà mai costituire un punto di arrivo, e guai a
considerarlo tale, ma è e sarà sempre uno straordinario punto di partenza e di… Ripartenza.

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Suona il telefono, rispondo è il Nuovo Presidente ROCCO                PIETROFESO .... AUGURI
Presidente per il nuovo anno ……… ADOLFO grazie ……. ADOLFO vorrei incominciare l’anno
rotariano dedicando la prima serata a Fellini, sono trascorsi 100 anni dalla Sua nascita. Ti affido
una serata importante …..

Grazie Rocco, nel Rotary quando si è chiamati non bisogna mai dire no….. preparo la serata e
TE la sottopongo…..

Penso che bisogna creare una sorpresa:

per TOTO’ venne un attore che riprese il burattino dal film TOTO’ A COLORI, per DE SICA
venne il signor Bilancioni, era il bambino della famosa partita a scopa. Sergio Leone,
ospitammo la moglie e un trio suonarono e cantarono tre brani splendidi. PIETRO GERMI ci fu
la sorpresa della Banda Musicale di Bracigliano, che ripropose le musiche della famosa
PROCESSIONE in Sedotta e Abbandonata. Per DINO RISI dedicammo il finale a TINA PICA e
per il grande PEPPINO DE FILIPPO aurore del libro …
Una famiglia difficile… il rotariano ENRICO cantò
alcuni SUOI brani e non dimentichiamo che con la
PRESIDENZA SALEMME il film LA GRANDE GUERRA
di Monicelli fu ricordato in tutte le sue sfaccettature
soprattutto le più profonde.

L’idea è di dare alla serata un’atmosfera FELLINIANA,
da qui la scelta delle luci, e la riproposizione di una
romantica e magica scena tratta dal film i CLOWNS
del 1970.
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Cronache Rotary Salerno n. 1                 Anno III - marzo 2021

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                                                                   trombettisti, ai quali va il nostro
                                                                   ringraziamento, si esibiscono in
                                                                   una rappresentazione di livello,
                                                                   ma soprattutto mascherata e
                                                                   ricca di suggestioni che
                                                                   sfociano in un bellissimo
                                                                   rapporto tra il surreale e il reale
                                                                   e poi la passerella finale con le
                                                                   musiche di NINO ROTA per il
                                                                   film 8 e mezzo.

La mia conversazione è stata tutta imperniata sui sogni del grande regista, in quasi tutti i Suoi
film le immagini rappresentano quelle oniriche da LUI ricordate e didascalizzate la mattina
                                              presto con scritti    e disegni su di un mastrino
                                               tenuto sul comodino.

                                               Tramite i sogni FELLINI ha fatto conoscere una
                                               parte di se stesso, quella intima, quella interiore,
                                               è riuscito con coraggio e bravura a trasformare in
                                               immagini figurative filmiche, quelle oniriche
                                               trascinando lo spettatore in sala nel mistero,
                                               nell’inesplorato, nell’insondabile inconscio del
                                               grande regista

                                               Troppe volte i SUOI film sono stati privi di una
                                               trama e le immagini che proponeva finivano per
                                               sopraffare il film stesso, vedi il bagno nella
                                               fontana di TREVI di Mastroianni e ANTONIA o la
                                               passerella di Otto e mezzo dove tutti i
                                               personaggi da LUI sognati tornano in scena su
                                               delle musiche fantastiche di NINO ROTA e tutto
                                               questo è stato evidenziato analizzando FELLINI
e le sue scelte.

Ha avuto FELLINI una capacità pazzesca nel film LA DOLCE VITA, ha fatto un miracolo.

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Cronache - Rotary Club Salerno
Cronache Rotary Salerno n. 1        Anno III - marzo 2021

Il film pur essendo frutto di
u n ’ o s s e r v a z i o n e e s t re m a m e n t e
soggettiva, fantastica, deformante
della realtà è tuttavia diventata la
rappresentazione più esatta, fedele di
quel tempo, di quella città, di quella
strada di quei costumi.

Bellissimo il SUO rapporto con i
CLOWNS e ha sempre messo in
evidenza il doppio ruolo del CLOWN
                                                                                di sbeffeggiato e al
                                                                                tempo stesso di
                                                                                sbeffeggiatore. Fellini
                                                                                attribuiva al pagliaccio
                                                                                l’irrazionalità
                                                                                dell’uomo,             la
                                                                                c o m p o n e n t e
                                                                                dell’istinto umano,
                                                                                insomma per FELLINI il
                                                                                pagliaccio rappresenta
                                                                                la caricatura dell’uomo,
                                                                                il grottesco che c’è in
                                                                                ognuno di noi e NOI
tutto questo non lo abbiamo ancora compreso.

                                                                                                        8
Cronache - Rotary Club Salerno
Cronache Rotary Salerno n. 1               Anno III - marzo 2021

L’uomo vede i CLOWNS con un occhio deformato e finisce col vedere il pagliaccio in maniera
deforme e per FELLINI sbagliamo enormemente perché è
diverso, non è così.

Fellini amava CINECITTA’ viveva a CINECITTA’ non voleva
portare le CINECAMERE all’esterno e in maniera
artigianale dà il meglio di sé con la ricostruzione del Mare
Adriatico e la comparsa del transatlantico REX. Scena da
brividi costruita con grandi cartoni, mille piccole

                                                               lampadine, tante cianciole che
                                                               aspettano e con sopra decine di
                                                               RIMINESI che ballano, cenano,
                                                               raccontano storie, qualcuno parla
                                                               delle stelle che vede in cielo in
                                                               attesa del REX che deve arrivare
                                                               dall’AMERICA.

                                                               Un cieco appoggia la schiena ad un
                                                               albero della barca e suona la
                                                               fisarmonica, ma tutti si
                                                               addormentano, il transatlantico
doveva passare alle 23,00 e ora sono le 2,00.

Ad un tratto un bambino vede le luci che si avvicinano, si alza urla …. Il REX …. un altro urla…..
babbo il REX …. Tutti si alzano in piedi, salutano, la NAVE passa vicino, maestosa
illuminatissima, sbuffa acqua in prua.

Tutti si emozionano, la retorica di regime nelle urla festanti prende il sopravvento da parte della
gente che ha aspettato tanto tempo.

La scena e suggestiva, ma diventa anche struggente, mentre tutti urlano la LORO gioia il
suonatore di fisarmonica, non vedente, anche Lui urla …. Com’ è ….. Com’è

                                                    Adolfo Gravagnuolo

                                                                                                   9
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Alici…nel paese delle meraviglie!
20 settembre 2020
di Antonella Chechile

E’ iniziata così la nostra gita rotariana, una bella giornata di sole, caldo settembrino,
distanziamento corretto per il tempo che stiamo vivendo.
Era domenica 20 settembre 2020, alle ore 12.00, si trattava di una giornata importante per la
nostra Regione, si votava per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania.
Noi da buoni cittadini rotariani abbiamo fatto il nostro dovere, ma quel giorno volevamo di più.
Volevamo stare insieme.
Il Presidente Rocco ha deciso di organizzare una conviviale a Cetara, all’Hotel Cetus, sul tema
della pesca e delle alici.
Come da nostra consuetudine avevamo un ospite d’onore, ed è toccata a me la scelta, si
trattava di un giovane imprenditore di prodotti ittici.
Ero contenta che fosse un imprenditore, giovane.

Da sinistra: Luigi Della Monica, proprietario e Amministratore della società ittica Armatore, il Sindaco di Cetara
Fortunato Della Monica, il nostro Presidente Rocco Pietrofeso e la nostra socia Antonella Chechile che ha
organizzato la conviviale.

Ha iniziato il suo discorso sul tema della sostenibilità della fauna ittica, intesa quale giusto
rapporto tra domanda e stock presente in natura.

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Luigi è un ragazzo nato sulle tonnare (navi da pesca del tonno), proveniente da una famiglia di
imprenditori ittici, quando decide, quattro anni fa, di intraprendere un nuovo percorso
lavorativo perché, come lui stesso racconta, non gli bastava più andare per mare.
Voleva un prodotto diverso da immettere sul mercato, così crea una sua impresa, un suo
progetto imprenditoriale che in modo dirompente rompe il tetto di cristallo sulle tradizionali
lavorazioni del pesce.
Decide di commissionare una ricerca all’Istituto Zooprofilattico di Portici per studiare le
tecnologie più avanzate sui procedimenti di lavorazione del pesce, in particolare per la
preparazione della
colatura di alici,
garum antico che si
otteneva come
sottoprodotto delle
alici.
E ci spiega come
oggi, la colatura di
alici,               da
s o t t o p ro d o t t o è
diventato            un
p r e z i o s o
ingrediente
utilizzato anche da
chef       stellati
nazionali             ed
internazionali e che è in corso l’assegnazione della dicitura “dop” (denominazione di origine
protetta) da parte dell’Unione Europea.
Nel suo discorso, Luigi ci racconta il difficile tema del passaggio generazionale nelle imprese di
famiglia, un problema sempre attuale che lui sta affrontando con forza e determinazione.
Oggi la sua azienda è presente in 16 Paesi e per un giovane, Chapeau!
La giornata prosegue con un gustoso pranzo dove degustiamo il tonno rosso ed una
preparazione con la protagonista della giornata: la colatura di Alici.
Finisce con un bel ricordo questa giornata, è stato strano ritrovare la normalità, siamo contenti,
siamo vivi.

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Federico Monga, direttore de Il Mattino, ospite del Club
28 settembre 2021

di Tony Ardito

“Quando parlo ai ragazzi chiedo loro: quanti di voi hanno letto un giornale nell’ultima
settimana? E chi di voi ha speso soldi per informarsi?” Con questo incipit il direttore de Il
Mattino, Federico Monga, ha dato inizio alla sua brillante relazione durante l’incontro-conviviale
dal tema, “L’informazione al tempo di internet”, propiziato dal past president, maestro Pino
Blasi, e svolto presso il Circolo Canottieri Irno il 28 settembre scorso.
Il presidente del Club, Rocco Pietrofeso, non senza emozione, nell’introdurre il prestigioso
ospite, ha voluto ricordare Giancarlo
Siani, il giovane cronista ammazzato
dalla camorra 35 anni fa. Quello di
Monga è stato un racconto accurato
e appassionato, in cui ha tra l’altro
delineato la moderna e diversa
dimensione in cui l’informazione,
forse pure suo malgrado, si è
ritrovata a misurarsi: quella del web.
Un perimetro in cui la confusione e
la mescolanza la fanno da padrone e
nel quale diviene sempre più
impresa ardita riuscire a distinguere
la notizia autentica da una “fake”.
                                           Il Direttore de Il Mattino Dott. Federico Monga riceve l’omaggio
Secondo il direttore del prestigioso
                                           della serata dal Presidente Rocco Pietrofeso
quotidiano i mezzi ed il know how a
disposizione sono decisamente superiori rispetto a quelli di cui beneficiavano giornalisti e
testate solo 30 anni fa, ciononostante, in generale, il prodotto oggi non riesce ad offrire la
medesima resa e non solo nei numeri, ma anche nella qualità.
“Il giornalista traduce un linguaggio specifico e lo rende accessibile e chiaro a chiunque”, ha
scandito Federico Monga. C’è tanta improvvisazione, a cui si aggiunge una pericolosa spinta
da parte di chi punta all’appiattimento, alla fruizione gratuita della notizia. Dietro una corretta
comunicazione c’è un lavoro: il buon lavoro esercitato dai giornalisti ed è ingiusto mortificarne

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la professionalità. “L’informazione è da considerare un bene primario che è secondo solo alla
salute” e a svilirlo, con la libertà, ne perderebbe la democrazia.
L’intervento del direttore ha suscitato apprezzamento e stimolato tanta curiosità nell’uditorio;

molte, infatti, le domande che gli son state poste. È emersa dalla sala la preoccupazione che se
la rete ed i social hanno, senza dubbio, agevolato e velocizzato l’approccio alla interazione ed
alla comunicazione, hanno altresì contribuito ad affievolire in noi il desiderio di conoscere ed
approfondire; di ricercare e scoprire attraverso la lettura, sia essa di un giornale che di un libro,
ma non solo.
Dopo la foto e l’omaggio di rito, con il rintocco della campana, il presidente Pietrofeso ha
congedato relatore, ospiti e soci.

INCONTRO CON IL GOVERNATORE

di Rocco Pietrofeso

Presidente Rotary Salerno a.f.1949

Il giorno 05/10/2020 il nostro Club ha ricevuto la visita del governatore del Distretto 2100, in
carica per l’anno 2020-2021, Massimo Franco.
L’incontro, per motivi contingenti, legati alla Pandemia dovuta Covid 19, si è svolto da remoto,
attraverso la piattaforma WEB.

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 Il Governatore ha incontrato, nello stesso pomeriggio, tutti i club cittadini dell’area Salerno A e
 ad ogni Presidente partecipante è stato riservato un tempo di circa 5 minuti per presentare il
 proprio Club.

Il Presidente Rocco Pietrofeso e il Governatore del Distretto 2100 Massimo Franco all’incontro del 17 settembre

 Ho iniziato la mia presentazione illustrando come in una” fotografia” lo stato attuale del nostro
 Club:
 Il nostro, fondato nel 1949, è il Club più antico dai cui sono gemmati gli altri Club Salernitani e
 della provincia di Salerno ed è anche il più numeroso infatti, ad oggi, abbiamo 100 soci di cui
 11 sono donne.
 La stratificazione per fasce di età dei soci è la seguente: anni 30-39: 2 soci / anni 40- 49: 11
 soci/anni 50-59: 28 soci / anni 60-69: 22 soci / anni 70 in poi: 37 soci.
 Abbiamo fondato e siamo padrini del Club Rotaract ed Interact Salerno e siamo padrini del
 club Inner Wheel Salerno CARF.
 Le nostre iscrizioni a My Rotary hanno da poco superato il valore soglia del 65% (propedeutico
 per ottenere eventuali finanziamenti dal Distretto per i progetti in corso).
 Ho continuato il mio intervento con la presentazione dei progetti che saranno attuati nell’anno
 rotariano in corso (coordinati dal Presidente della commissione ”Progetti“ Mario Petraglia e
 previamente condivisi con il Consiglio); ho esposto, poi ,le quattro aree di azione che ho
 individuato nel mio programma di Service.

 1) SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
 Plastica free (Responsabili del progetto Arnaldo Mascia e Gaetano Ruocco)

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Saranno posizionati i SEABIN (almeno due) nelle acque antistanti la Città di Salerno.
Posizionamento di CASETTE DELL’ACQUA (due) nelle strade della città di Salerno.

Il” Seabin” è un’apparecchiatura delle dimensioni di un cestino galleggiante, posizionato in
mare, che con un movimento ritmico di immersione risucchia e raccoglie i rifiuti dall’acqua, tra
cui le microplastiche è efficace soprattutto in aree come i porti, dove si accumulano i detriti ed
è in grado di catturare più di 500 chili di rifiuti all’anno. Ho sottolineato l’importante impatto
ambientale di tale tecnologia specificando che tale progetto fa parte di un più ampio
programma di salvaguardia dei mari già in corso in tutto il mondo. Associato a questo
intervento è prevista la collocazione di “Casette dell’acqua“, piccole casette che erogano
acqua depurata e addirittura gasata, sistemate (anche queste per il momento in numero di due)
in punti strategici della città. L’uso di tali apparecchiature riduce, ovviamente, l’utilizzo di
bottiglie di plastica, pertanto si completa il ciclo virtuoso della salvaguardia ambientale tramite
l’eliminazione della plastica e la riduzione dell’immissione della stessa nell’ambiente. Per
questo progetto è stato chiesto il finanziamento del Global Grant.

2) INTERVENTI SUL TERRITORIO
Orto Didattico (Responsabile del progetto Umberto Maria Cioffi)
Sarà realizzata, presso il cortile interno dell’Istituto Comprensivo Giacinto Vicinanza, sito al C.so
Vittorio Emanuele di Salerno, attualmente abbandonato ed in stato di degrado, una struttura
formata da un insieme di micro orti, indipendenti e mobili, realizzati su strutture leggere in
legno, con tipologia gazebo, poggiate su bancali dotati di ruote industriali che li renderanno
mobili e coperte da teli adeguati per creare delle serre invernali. Saranno impiegati solo
materiali riciclabili o riciclati e biodegradabili.
Tale struttura sarà utilizzata per iniziative culturali e didattiche per l’utenza scolastica,
con apertura anche alla comunità cittadina.

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La strutturazione di
un orto scolastico
con recupero di spazi
abbandonati e
dismessi, rappresenta
uno strumento di
e d u c a z i o n e
ecologica potente e
multiforme, capace
di riconnettere gli
alunni con le origini
del cibo e della vita.
I ragazzi impareranno a
conoscere ciò che mangiano producendolo da soli e rispettando le risorse del nostro pianeta e
la scuola raggiungerà il traguardo educativo di promuovere benessere, cultura e
socializzazione, fattori necessari nella formazione di comunità sostenibili.
Si prevedono diverse attività formative nei settori della botanica biologia, nel campo alimentare
e conserviero, con corsi di cucina dei prodotti km 0 del nostro orto rotariano. Secondo la
tradizione dell’Antica Scuola Medica Salernitana, verranno anche coltivate piante dalle quali
ricavare i principi attivi impiegati a scopo terapeutico come, la menta, la lavanda, la salvia e il
nasturzio.
 A tale progetto, di cui siamo CAPOFILA, parteciperanno gli altri quattro club Salernitani ed
abbiamo chiesto il finanziamento del District Grant.

Allestimento dell’archivio del nostro club ROTARY SALERNO a.f.1949 presso i locali attigui al
cortile della scuola Giacinto Vicinanza.

Recupero del IV tempio di Poseidonia ( Responsabile del progetto Paolo Emilio Ambrosio)
Partecipazione alla campagna di
raccolta fondi, indetta dal Parco
A rc h e o l o g i c o d i P a e s t u m , p e r
finanziare le spese finalizzate al
recupero del IV tempio dorico di
Poseidonia. Il tempio, risalente al V
secolo a.c. è stato scoperto, in
maniera fortuita, nel mese di giugno
2019, durante lavori di manutenzione
della cinta muraria di Paestum.
Capitelli, colonne e cor nicioni

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rischiano di rimanere decontestualizzati o, peggio, andare distrutti se non si interviene con
un’indagine archeologica di ampio respiro.
L’obiettivo è anche quello di coinvolgere gli istituti scolastici di Salerno affinché partecipino al
progetto del Parco” Restauro in Vetrina”. I restauratori consentiranno agli studenti l’accesso al
laboratorio per mostrare come si compie
il loro prezioso lavoro e l’importanza del
restauro nel preservare i materiali
archeologici.

Acquisto dell’organo della chiesa di S
Maria a Mare – Rione Mercatello, Salerno
(Responsabile del progetto Marco
Sprocati)
Compartecipazione alla sponsorizzazione
dell’evento “Salerno Organo Festival”
organizzato con la finalità di raccogliere
fondi per l’acquisto dell’organo ubicato
nella chiesa suddetta. L’evento si svolgerà
in tre serate con lo svolgimento di
spettacoli e concerti e sarà divulgato alla
cittadinanza tutta per consentirne la
partecipazione.

3) CULTURA
Dante day - concorso scolastico (Responsabile Michele Di Filippo)
Istituzione di una borsa di studio da
assegnare al miglior manufatto artistico
realizzato nelle scuole, in occasione del
Dante Alighieri Day. Una commissione
composta da Rotariani, rappresentanti
delle scuole coinvolte e del Comune di
Salerno, faranno parte della commissione
giudicante. I manufatti considerati migliori
saranno posizionati in punti
rappresentativi della città.

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Sostegno all’iniziativa Salerno Letteratura
Come di consuetudine, anche quest’anno il Rotary Club
Salerno sarà tra gli sponsor e sostenitori di questo
importante evento culturale che si svolge nella nostra
città e che ha un impatto notevole anche a livello
nazionale.

Sostegno a “ Linea D’ombra “Festival del cinema di Salerno

Siamo tra gli sponsor amici di “Linea D’ombra“ Festival del cinema di Salerno. La
venticinquesima edizione del festival si svolgerà a Salerno dal 23 al 31 ottobre del 2020, negli
spazi della Sala Pier Paolo Pasolini, di Palazzo Fruscione e del Cinema Fatima. Sarà un festival
che conferma la propria vocazione alla ricerca e all’innovazione, che punta sulla qualità della
proposta e della squadra chiamata a realizzarla, un festival che sarà una gioia per gli occhi e la
mente, un abbraccio contro tutte le distanze”.

4) SOLIDARIETA
Progetto di solidarietà Adotta una famiglia (Responsabile Gaetano Gallotta)

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Partecipazione e sostegno all’iniziativa
“adotta una famiglia” in
collaborazione con il club Rotaract e
Interact Salerno. E’ una iniziativa che
prevede l’individuazione di famiglie
indigenti (segnalate dai servizi sociali
del Comune di Salerno e/o dai Soci

                                                                 stessi) alle quali viene consegnata la
                                                                 spesa giornaliera.

Partecipazione all’evento di beneficenza “Musica sotto le Stelle” promosso dell’Inner Wheel
Salerno CARF, in favore sia dell’opera meritoria del Rotariano, Medico Piergiorgio Turco, che ha
curato per anni i bambini di un comunità di Quelimane in Mozambico ed ha ivi fondato una

Da sinistra: Pierina Lerose Segretario e Milly De Angelis Marino Presidente Inner Wheel Salerno Carf, Maria
Caliulo Presidente Inner Wheel Salerno Est, il nostro Presidente Rocco Pietrofeso, Alberto Cerracchio Presidente
Rotary Club Duomo, Dino Bruno Presidente Rotary Club Salerno Est, Carmelo Orsi Presidente Rotary Club
Salerno Nord Due Principati

                                                                                                             19
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casa famiglia, che accoglie i piccoli orfani di guerra, sia della mensa dei poveri della Parrocchia
di San Francesco di Salerno.

Interventi di solidarietà per la Pia Casa di Riposo ”Casa Albergo Immacolata
Concezione” (Responsabile Rosalia Galano)
La struttura accoglie anziani e disabili in una residenza del centro storico di Salerno e come di
consueto si svilupperanno iniziative ludiche e assistenziali volte a migliorare e rallegrare il
soggiorno degli ospiti.

Progetto di solidarietà in favore dei ragazzi delle “Fornelle” (Responsabile Patrizia Spirito)
Il progetto, in collaborazione con l’Inner Wheel Salerno Carf, prevede l’assistenza per l’utilizzo e
la dotazione di presidi per la didattica a distanza, ai ragazzi appartenenti a famiglie indigenti
del quartiere del centro storico e di altre zone disagiate di Salerno.

Sono in fase di elaborazione, anche in collaborazione con il Distretto, ulteriori e significativi
interventi a favore della comunità, che si realizzeranno in seguito al presentarsi di criticità,
soprattutto conseguenti alla Pandemia in corso.

                                       _____________________

                         I NOSTRI GIOVANI INTERACTIANI E ROTARACTIANI

I club Interact sono associazioni di servizio istituite dal Rotary International delle quali fanno
parte ragazzi dai 12 ai 18 anni.
Ogni anno i club Interact realizzano almeno due progetti di servizio: uno a beneficio della loro
scuola o comunità, l’altro di più ampio respiro, nell’ambito internazionale.
Attraverso questi progetti gli Interactiani sviluppano una rete di amicizie con i club locali e con
quelli di altri Paesi.
L’Interact Club Salerno è stato fondato nell’anno 2005.
Attualmente sono il sedicesimo presidente e sono supportato da 9 soci.
Insieme al Rotaract Club Salerno siamo stati impegnati, anche durante i mesi del lockdown, nel
progetto “Adotta una famiglia”, volto ad aiutare le famiglie meno abbienti della nostra
comunità.
Tale progetto proseguirà anche nell’anno in corso allo scopo di contribuire a sostenere alcune
famiglie salernitane poco fortunate.

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Quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria, con la collaborazione del nostro Club padrino
Rotary Salerno, desideriamo riproporre l’evento “Great night”, fiore all’occhiello del nostro
club.
La manifestazione prevede la partecipazione di ragazzi delle scuole locali che nel corso della
serata si esibiscono nell’ambito artistico-musicale.
L’incasso sarà devoluto ad associazioni benefiche.
Anche altri progetti che il club ha realizzato negli anni scorsi verranno riadattati all’attuale
situazione di emergenza sanitaria.
Ciò grazie all’entusiasmo che contraddistingue ogni nostra iniziativa.
L’organigramma dell’anno Rotariano 2020/2021 è il seguente: Matteo Viviani (Presidente),
Giorgia Pia Fasano (Vicepresidente), Valeria Autieri (Segretario), Alessia Aliberti (Tesoriere),
Francesca De Sanctis (Prefetto), Antonino Paolo Piemonte (past-President), Noemi Ferrara,
Mattia Greco, Vittoria Fasano, Andrea Vicidomini.
Insiemi agli amici-soci sono certo che trascorreremo un anno rotariano all’insegna del service e
dell’amicizia e, soprattutto, di regalare agli ospiti che parteciperanno alle nostre manifestazioni
momenti sereni.

                                                                Matteo Viviani
                                          Il Presidente Interact Club Salerno
                                                                a.r. 2020/2021

“Non c’è nessuno così ricco che non abbia bisogno di ricevere e nessuno così povero che non
abbia qualcosa da dare”. E’ questo il motto che ho scelto per guidare il “Rotaract Club
Salerno” durante questo anno molto difficile, sia dal punto di vista sanitario che economico.
Con questo concetto vorrei sottolineare l’importanza che ogni singolo socio ha nel nostro Club.
Ognuno di noi è capace di donare all’altro, anche inconsapevolmente, quei valori che ci
guidano durante la nostra vita quotidiana. Allo stesso tempo, quando svolgiamo le nostre
attività di Service, riceviamo dagli altri qualcosa di inaspettato che ci rimane dentro e ci forma
sia dal punto di vista umano che professionale.
Il nostro agire dunque non si deve fermare! La vera sfida è quella di continuare a servire al di
sopra di ogni interesse personale ed essere in prima linea sul territorio, lì dove c’è bisogno del
nostro aiuto, rispettando le regole che oramai fanno parte della nostra vita quotidiana. Per
questo motivo porteremo avanti il progetto “Adotta una famiglia 2.0“ che ha come fine
quello di aiutare concretamente tante famiglie del nostro territorio che a causa del Covid 19 si
trovano in situazioni di difficoltà. La nostra attività consisterà non solo nell’acquisto ma anche

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nella consegna a domicilio di generi alimentari, farmaci e capi di abbigliamento, grazie anche
all’aiuto del nostro Rotary padrino, il Rotary Club Salerno e dell’Interact Club Salerno.
Inoltre, tra i tanti nuovi progetti che stiamo avviando sul territorio, credo sia opportuno
sottolineare i seguenti: creeremo una Mappa dei trasporti pubblici di Salerno, evidenziando le
possibili vie di spostamento nella città al fine di semplificarle a noi cittadini e agli stranieri;
organizzeremo attività di Orientamento nelle scuole per aiutare i ragazzi dell’ultimo anno di
Liceo a scegliere più consapevolmente il loro indirizzo universitario; creeremo una pagina web
“Rac-contaci” per essere vicini, attraverso post di incoraggiamento, a ragazzi con disturbi
giovanili; proporremo una raccolta fondi per sostenere la Mobilità a due ruote, individuando
una o più famiglie alle quali donare una biciletta che consenta ai loro figli di recarsi a scuola
senza l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto. In questo modo incentiveremo sia la sostenibilità
ambientale sia l’utilizzo di trasporti eco-sostenibili; svilupperemo il progetto 0 Waste che
nasce, anche sulla base dell’idea progettuale degli aspiranti dello scorso anno, per invogliare
l’utilizzo di materiali riutilizzabili ed informare il pubblico sul corretto riciclo di essi;
promuoveremo, infine, un programma di Scambi culturali tra cittadini, migranti e rifugiati
affinché il fenomeno dell’immigrazione sia visto come un’opportunità e non come qualcosa di
cui avere paura.
Sono fortunata di avere con me un gruppo formato da persone molto volenterose e capaci,
composto allo stesso tempo da soci con un’elevata maturità rotaractiana e persone che fanno
la loro prima esperienza nel Consiglio Direttivo. Questo è formato dal Vicepresidente:
Eleonora Gabriella D’Agostino; Segretario: Valentina Palumbo; Tesoriere: Marco Gallo;
Prefetto: Ciro Maria Ruocco; Past President: Mariapaola Balistreri. Consiglieri: Veronica
Amendola, Andrea Bignardi, Emilia Maiorano, Roberta Palumbo, Gennaro Petraglia,
Annachiara Porcelli, Andrea Santoriello.
In questo viaggio non sarò sola, mi accompagneranno gli altri 43 soci che, divisi in diverse
commissioni inerenti alle principali Vie di Azione, si sono già messi al lavoro per portare avanti i
suddetti progetti, delineando anche le possibili vie alternative per terminarli anche ove la
situazione emergenziale continui a persistere.
Ora non mi resta che fare a tutti un grande in bocca al lupo per questa
magnifica esperienza.
                                                                    Lidia Concilio
                                           Presidente Rotaract Club Salerno
                                                                a.R. 2020/2021

I soci del nostro Club sono: VERONICA AMENDOLA, ILARIA AQUILINO,
PIERLUIGI ARTE, VALENTINA AUTUORI, MARCO BALESTRINO,
MARIAPAOLA BALISTRERI, CLAUDIA BATTIPAGLIA, ANDREA BIGNARDI , CHIARA
BITTARELLI, ATTILIO CALIENDO, ROBERTO CALIENDO, FRANCESCA CALVANESE, LIDIA
CONCILIO, LIVIA CORRENTE, PIETRO COSTABILE, ELEONORA GABRIELLA D'AGOSTINO,
                                                                                                       22
Cronache Rotary Salerno n. 1                 Anno III - marzo 2021

LORENZA D'AMATO, ENRICO FIORETTO, MARCO GALLO, ANDREA GASPARRO , NATALIA
GRANITO, FABIO GRIMALDI, FRANCESCA LAUDISIO, SIMONA LEVI, GIOVANNI LUCIANO,
EMILIA MAIORANO, MARIACHIARA MAIURANO, ROBERTA MARCHESANO, MARCO
NAPOLI, VINCENZO NOBILE, ROBERTA PALUMBO, VALENTINA PALUMBO, CAMILLA
PERFETTO, GENNARO PETRAGLIA, VINCENZO PILUSO, ANNACHIARA PORCELLI, ERMINIA
RAGO, MICHELA RAGO, CIRO RUOCCO, FRANCESCO SALIMBENE, CARLA SANTOCCHIO,
ANDREA SANTORIELLO, ALESSANDRA SESSA, ALESSIA STRIANESE.

Incontro con l’Autore - Diego De Silva
Circolo Canottieri Irno
12 ottobre 2020
di Paolo Emilio Ambrosio

Nell’accogliente salone del Circolo Canottieri Irno, che per l’occasione ospita il Club, ritrovo
Diego De Silva, romanziere, giornalista e sceneggiatore salernitano di successo, ma anche
avvocato e bravo musicista, al quale sono legato da un’antica amicizia maturata negli anni
giovanili, quando assieme iniziammo l’avventura della professione forense.
L’incontro è condotto con maestria da Pasquale Andria, giurista ed intellettuale di livello, che,
conoscendo anche lui bene Diego, lo mette subito a suo agio e con poche, sapienti domande,
dà la stura ad un intenso amarcord con lo scrittore che inizia a ripercorrere il suo itinerario nella
narrativa contemporanea dal personaggio più noto creato dalla sua abile penna ed anche a lui
più caro, perché, in fondo, suo alter ego che gli sussurra all’orecchio: Vincenzo Malinconico,
avvocato “d’insuccesso” e dei disastri sentimentali, protagonista di una saga di ben cinque
romanzi nel cui corso è invecchiato insieme all’autore, ma che piace sempre, perché è
intelligente, ha molti limiti e non li nasconde, facendo sorridere e divertire il lettore.
Tuttavia la sua prima affermazione letteraria non è legata alla figura di Malinconico, ma a
romanzi scritti in terza persona (“Voglio guardare”, “Da un’altra carne”) che l’autore ci tiene a
ricordare, nei quali complesse vicende sentimentali e rapporti familiari problematici
diventeranno poi il substrato su cui si muoveranno le avventure dell’avvocato e, soprattutto, al
cult “Certi bambini”, la storia amara di Rosario, undicenne che compie il bene ed il male con lo
stesso spirito e senza nessun senso di colpa, prigioniero di un mondo che proprio nei confronti
dell’infanzia compie il delitto più orribile: la privazione dell’innocenza.
E qui De Silva, richiesto di esprimersi su quella subcultura popolare della precarietà
esistenziale, che con la sua ostentazione di ribellismo ed aggressività - esternata anche
attraverso un particolare genere musicale - costituisce il milieu nel quale si radica il fenomeno

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della camorra, si scaglia con vigore contro i media che l’hanno spettacolarizzata facendola
diventare modello comportamentale attraverso cui realizzare un immaginario collettivo di
criminalità e devianza.
Un momento di commozione desta l’accenno dello scrittore, colpito dal male del secolo, e
grazie a Dio guarito, al proprio calvario clinico ed alle ansie, paure e congetture sul suo
decorso, trasformato nell’ultimo romanzo in una speculazione densa di ironia con la quale fa a
pezzi quella diffusa retorica secondo cui, in occasione di una grave malattia, si riscoprono i
valori che contano e se ne riscrive la gerarchia.

Il romanziere Diego Da Silva durante la relazione al Circolo Canottieri di Salerno

E così come non crede che con il cancro si comprenda l’essenza della vita, De Silva è convinto
che non si diventi migliori dopo la pandemia. La sua impressione è che, complessivamente, ci
sia un senso di rimozione collettiva, mentre per altri il lockdown, con la sua condizione di spazi
limitati e di vita ibrida, fatta di rapporti in cui la dimensione virtuale prevale su quella reale, è
addirittura diventato la normalità, se non una conquista da esibire.
L’ora vuole che la piacevole serata volga al termine, ma nel consesso serpeggia un
interrogativo del quale l’attento conduttore si fa prontamente interprete prima che il
tradizionale suono della campana giunga a segnare il commiato:
“Diego, perché hai smesso di fare l’avvocato?”.
La risposta, che arriva immediata e con disarmante naturalezza, sorprende i più, ma è quella
che mi aspettavo:
 “Perché avevo bisogno di essere libero!”.
Gli scrittori veri devono realizzare una simbiosi così intensa tra letteratura e vita personale da
non poter lasciare spazio ad altro senza considerarlo come un vincolo, un peso.
Diego De Silva è uno di loro.

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        Il Presidente
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      Rocco Pietrofeso

                                                            Salerno, 15 ottobre 2020

      Care Amiche e Cari Amici Rotariani,
a seguito di sopravvenuti ed imprevisti vincoli e condizioni imposti dal nuovo Dpcm
del 13 ottobre 2020, con il conforto unanime del Consiglio, che ha condiviso questa
mia scelta, vi informo che le riunioni di Club in programma per lunedì 19 e 26
ottobre sono rinviate.
L'impatto dell'epidemia di COVID-19 sulle nostre vite, società, è senza precedenti.
Ci troviamo, purtroppo, in quello che tutti stanno identificando come il periodo di
inizio della “seconda ondata” della malattia che, negli ultimi mesi, ha bloccato tante
attività e che, se non vedrà prevalere il senso di responsabilità individuale e
collettiva, tornerà a farlo.
L’analisi dell’evoluzione della situazione in atto ha doverosamente richiesto da parte
mia una seria valutazione, esaminando atti e fatti avversi e, raccogliendo le
raccomandazioni da questi derivati, mi ha obbligato ad una scelta, per quanto
dolente.
Ciascuno di noi è formato ai principi rotariani, fra i quali, valore essenziale, la
promozione e lo sviluppo dei rapporti di amicizia interpersonali, e tanto è alla base
del mio progetto rotariano, tuttavia una repentina presa di coscienza mi impone di
rinviare i prossimi incontri in presenza.
Ho ritenuto doveroso scrivere questa informazione, in primo luogo per ringraziare
quanti, numerosi, hanno partecipato alle precedenti conviviali - assumendo il rischio
di esporre ad un possibile contagio sé stessi e le proprie famiglie - e quanti sono
stati, loro malgrado, compressi nella propria aspettativa di partecipazione.
Ringrazio tutti per la disponibilità a collaborare all’organizzazione degli eventi,
impegnandomi a promuovere un rilancio virtuale dei nostri incontri, fiducioso nelle
possibilità di comunicazione.
Vi abbraccio affettuosamente.

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I CLUB ROTARY DA SALERNO A MILANO INSIEME CONTRO

IL COVID – 19

di Aniello Palumbo

“La medicina ha sempre vinto fino ad oggi e sono sicuro che vincerà ancora una volta, anche
contro questo virus, ma non a breve”. E’ stato il dottor Natalino Barbato, Responsabile del
“Centro Covid -19 dell’Ospedale “Da Procida” di Salerno a lanciare un messaggio di speranza
durante l’incontro da remoto intitolato “Da Salerno a Milano, insieme contro il Covid 19”
organizzato dal Club Rotary Salerno Nord dei Due Principati, presieduto dal dottor Carmelo
Orsi, con la collaborazione attiva del Club Rotary Salerno Duomo, presieduto dall’avvocato
Alberto Cerracchio, (con il supporto del socio Francesco Dente), in interclub con i Club
rotariani: Rotary Club Salerno a.f. 1949 (presidente Rocco Pietrofeso); Club Rotary Salerno Est
(presidente Dino Bruno); Rotary Club Salerno Picentia (presidente Antonio Vicidomini); Club
Rotary Isola di Capri (presidente Antonino Moccia); Club Rotary Sala Consilina e Vallo di Diano
(presidente Rosanna Alaggio); Club Rotary Nocera Apud Montem (presidente Aiello Miranda);
Club Rotary Rogliano Vallo del Savuto (presidente Vitantonio Di Gioia); Club Rotary
Montefalcone Grado (presidente Sergio Signore); Rotaract Club Salerno Duomo, (presidente
Claudia Cerracchio); Rotaract Club Campus Salerno (presidente Vincenzo Adinolfi); Rotaract
Club Castellammare (presidente Catello Fontanella); Club Rotary Milano Castello, presieduto
dall’avvocato Marco Loro che ha ricordato i numeri della Regione Lombardia: ”A marzo ci
sono stati 12000 ricoveri in terapia intensiva. Ad aprile invece ne abbiamo avuti 7000. Sempre a
marzo abbiamo avuto 43000 positivi e 75000 ad aprile. Abbiamo avuto 17000 decessi”. Il
                                                                          dottor Barbato, Past
                                                                          President del Club
                                                                          Rotary Salerno
                                                                          Duomo, ha spiegato
                                                                          che in questo
                                                                          periodo         si    è
                                                                          incrementato il
                                                                          numero di pazienti
                                                                          positivi: ”Al “Centro
                                                                          Covid       –   19”,
                                                                          ristrutturato nel mese
                                                                          di marzo in circa
                                                                                               26
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trenta giorni, ci sono 117 posti letto. Nella divisione che dirigo, che consta di un reparto di sub
intensiva e uno a bassa intensità di cura, dal 20 marzo all’8 giugno         abbiamo trattato 20

pazienti; dal primo ottobre al 28 ottobre, invece, abbiamo in cura 53 pazienti e sono rimasti
soltanto tre posti liberi”. Il dottor Barbato ha spiegato che: ”L’80% circa dei positivi è
asintomatico. Il restante 20% è costituito da pazienti che non hanno patologie pregresse,
quindi con problemi minori, ma anche da pazienti che hanno patologie neoplastiche,
diabetiche, cardiopatiche, o polmonari, e quindi i problemi sono gravi”. Sulla possibilità di
attivare un   nuovo periodo di lockdown il dottor Barbato ha spiegato che:” Ognuno di noi
dovrebbe comportarsi come se stesse in lockdown: già a partire da giugno/ luglio, avremmo
dovuto stare più attenti a rispettare le distanze e a indossare le mascherine”. Al focus sul Covid
– 19 ha partecipato il dottor Arcangelo Saggese Tozzi, dirigente Servizio Igiene Pubblica ASL
Salerno, che ha ricordato che attualmente abbiamo, in Provincia di Salerno, 4750 positivi “Da
settembre è iniziata la diffusione esponenziale del virus: da marzo a giugno avevamo 750
positivi”. Il dottor Tozzi ha anche spiegato che è importante fare il tampone naso-faringeo solo
dopo alcuni giorni dal contatto con una persona positiva al Covid – 19: ”Fare un tampone
immediatamente dopo il contatto è inutile perché non c’è ancora presenza di virus. Il tampone
è uno strumento che serve per tracciare la diffusione della malattia nella popolazione. A
Salerno ci stiamo attrezzando per riuscire a dare risposte più immediate Abbiamo acquistato
nuove macchine. Al laboratorio di Eboli tra una settimana avremo una nuova macchina che ci

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consentirà di fare mille tamponi al giorno. Anche all’Ospedale di Agropoli stiamo per attivare
una macchina per fare i tamponi e a breve saremo in grado di inviare direttamente a domicilio i
risultati del tampone. Abbiamo anche attivato le USCA, delle unità di giovani medici che, con
passione e senza timori, si recano nelle case per assistere direttamente i pazienti affetti da
Covid-19”. La dottoressa Elena Galassini, anestesista - rianimatore, responsabile Emergenza
Urgenza dell’azienda socio –
sanitaria    Fatebenefratelli
Sacco       di     Milano,
Responsabile della
Commissione Effettivo del
Distretto Rotary 2041, ha
spiegato come il Rotary,
insieme ai Club Rotaract,
durante il periodo       della
prima ondata del Covid – 19
ha fatto la differenza sul
territorio: ”Molti ospedali
sono riusciti a sopravvivere grazie anche alle nostre donazioni: paramenti, mascherine,
termoscanner, respiratori”. La dottoressa rotariana ha raccontato con emozione come ha
vissuto la sua esperienza in ospedale nel periodo della prima ondata di Covid:” Quando siamo
riusciti a dimettere il primo paziente dalla rianimazione abbiamo pianto:      non conoscevamo
ancora gli effetti della malattia e ancora adesso non ne conosciamo gli effetti a distanza. I
numeri della Lombardia sono ancora molto preoccupanti e la paura è quella di non riuscire a
curare tutti”. La dottoressa Carolina Rescigno, Infettivologa, Dirigente del reparto malattie
infettive a indirizzo neurologico dell’Ospedale Cotugno di Napoli ha spiegato che con la
seconda ondata sono aumentati i ricoveri di persone positive “Attualmente i contagi sono
troppi e al Cotugno arrivano dai 50 ai 70 ricoveri al giorno. Anche noi stiamo avendo qualche
difficoltà. Ci sono anche casi gravi tra persone che hanno un’età compresa tra i 30 e gli 80 anni.
Se non riusciamo a contenere il contagio bisognerà prendere al più presto delle misure
drastiche”. Presenti il PDG Marcello Fasano e l’Assistente del Governatore Anna Maria Jeraci
Bio che ha portato i saluti del Governatore Massimo Franco e ricordato che una delle aree
d’intervento del Rotary è quella di      combattere le malattie:” Il Rotary si è impegnato a
sostenere, sin dal manifestarsi   della pandemia,     i sistemi sanitari nazionali, contribuendo a
diffondere le misure anti contagio e a fornire attrezzature mediche”. (Foto di Francesco Dente).

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Dante… il grande esule.

8 febbraio 2021

di Michele Di Filippo

lI consueto incontro del Rotary Club Salerno a.f. 1949, svoltosi sulla piattaforma “Cisco Webex
Meetings”, nel rispetto delle esigenze poste dalla pandemia del Covid 19, è stato dedicato,
lunedi 8 febbraio u.s., a Dante Alighieri.

L’argomento, fortemente voluto dal Presidente Rocco Pietrofeso per celebrare il
settecentesimo anniversario della morte del grande poeta, è stato affidato alla Prof.ssa Basile.

Pina Basile è una studiosa di Scienze Storiche, Filosofiche e Filologiche; svolge attività didattica
e di ricerca nell’Ateneo salernitano. Il suo amore per il padre della lingua italiana ha radici
profonde; il tema delle ricerche per la sua tesi di laurea era “La fortuna di Dante nel
Quattrocento”. Successivamente ha pubblicato vari studi su Dante e la sua opera oltre a tanti
altri su argomenti che stimolano i suoi tanti
interessi culturali.

E’ Presidente della Società Dante Alighieri di
Salerno ed una frenetica animatrice di eventi
che celebrano il Grande Poeta e la sua opera
interpretando con passione e fedeltà lo spirito
animatore di Giosuè Carducci, che nel 1889,
con altri intellettuali, fondò la Società Dante
Alighieri con l'obiettivo di diffondere e tutelare
la lingua italiana nel mondo,          tenere alto il
sentimento di italianità tra i connazionali
all'estero e alimentare tra gli stranieri l'amore
per la civiltà e la lingua italiana.

Il colto intervento della Prof.ssa Basile ha
focalizzato la biografia di Dante con dovizia di
particolari inediti per la maggior parte di noi
aggiungendo poi alcune riflessioni riguardanti

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l’opera dell’Alighieri.

Dante nasce a Firenze nel 1265 da Alighiero II degli Alighieri e da Raffaella degli Abati. A sei
anni perde la madre; a nove incontra per la prima volta Beatrice; a diciotto la rivede rimanendo
folgorato dalla sua bellezza tanto che, amandola platonicamente, l’assumerà come simbolo e
guida di tutta la sua attività poetica. A dodici anni, suo padre, Alighiero II e Manetto Donati
stipulano il contratto di matrimonio tra Dante e Gemma Donati che si sposeranno dopo dieci o
quindici anni, non si conosce l’anno preciso; si suppone che si siano sposati dopo la morte di
Beatrice avvenuta nel 1290.

Gemma è gelosa del palese amore di Dante per Beatrice.Secondo Boccaccio, l’amore per
Beatrice è platonico, per Gemma, è carnale.

A venti anni, Dante entra in politica. Un’ordinanza comunale decreta che è necessario
appartenere ad una corporazione, pertanto si iscrive alla corporazione dei medici e degli
speziali. Nel 1289 prende parte alla battaglia di Campaldino dove si fronteggiano i Guelfi
fiorentini, ai quali egli appartiene, e i Ghibellini aretini. La battaglia si conclude con la vittoria
dei primi. Poco dopo questi si dividono in Guelfi Bianchi e Guelfi Neri. [La storia si ripete anche
ai giorni nostri] Nelle elezioni del 1300 i Guelfi Bianchi vincono contro i Guelfi Neri e Dante,
che appartiene ai Bianchi, è nominato priore insieme ad altri cinque. L’anno successivo,
prevalendo i Neri, sostenuti da Carlo di Valois, che è sollecitato da papa Bonifacio VIII, entra in
Firenze, favorendo l’instaurazione del governo dei Neri. Il nuovo podestà, accusando Dante di

baratteria, di amicizie sospette, di ribellione al Sommo Pontefice, e di illeciti guadagni, lo
condanna ad una penale di 5000 fiorini. Le accuse turbano molto il nostro che, respingendo le

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accuse infamanti, accetta la condanna all’esilio perpetuo e alla confisca dei beni ben sapendo
che, in caso di ritorno a Firenze sarebbe stato arso vivo.

Inizia, nel 1302 il lungo esilio che durerà 20 anni fino alla morte.

La lontananza da Firenze gli procura tanta amarezza, come confessa attraverso le parole
profetiche di Cacciaguida nel Canto XVII del Paradiso: “Tu proverai si come sa di sale lo pane
altrui/e come è duro calle lo scender e ‘l salir per l’altrui scale” .

Ciò nonostante, nel 1315, orgogliosamente rifiuta di rientrare a Firenze da penitente e con il
capo cosparso di cenere; così scrive ad un amico:

“ Non è questa la via per tornare in patria.

Ma se un’altra, se ne troverà, la quale non offenda

la fama e l’onore di Dante, io mi metterò per essa a passi non lenti.

Se per nessun’altra per tali vie in Firenze si può entrare,

io in Firenze non entrerò giammai.

Il sole e gli astri non potrò contemplarli dovunque?

Non potrò in ogni luogo sotto la volta del cielo meditare la Verità?

E neppure un pane mi mancherà”.

Il grande esule, è ospite
presso vari casati
importanti come i
Malaspina in Lunigiana, i
Della Scala di Verona, i
Camino di Treviso, Guido
Novello di Ravenna.
Quest’ultimo gli affida il
compito di paciere presso il
D o g e d i Ve n e z i a c h e
respinse l’ambasciata e
impone a Dante di tornare
a Ravenna via terra.
Attraverso le valli di
Comacchio, è colto dalla
malaria e,      poco tempo

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dopo, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321, all’età di 56 anni muore.

Queste poche note biografiche, che la prof.ssa Basile ha arricchito con interessanti
approfondimenti, presentano Dante animato da grande impegno politico fino a coinvolgersi
nelle lotte che imperversano dentro e fuori Firenze e nel governo della città. Il grande esule è
amareggiato, ma forte nel respingere con sdegno l’umiliazione di un rientro in patria da
penitente. Egli è pienamente consapevole della fama e dell’onore che gli spettano e che oggi,
a settecento anni dalla morte, il mondo gli riconosce. E’ l’amante platonico di Beatrice; scrive
versi ispirati da una mente geniale, traboccanti di cultura, che oggi diremmo globale per le
fonti ispiratrici e onnicomprensiva per le scienze e le conoscenze che tratta quali la filosofia, la
teologia, la cosmologia, la psicologia, la linguistica, la storia, la geografia, la politica. Fu
certamente una scelta politica usare il volgare per la stesura della Commedia con l’intento di
renderla accessibile anche ai meno acculturati.

Forse, senza le esperienze vissute e patite dal nostro poeta e senza la sua ansia di sapere e la
sua poliedrica immensa cultura, non avremmo quel capolavoro mondiale che è la Divina
Commedia e le altre opere che spaziano dalla poesia alla questione della lingua, dalla filosofia
alla teologia, dalle scienze alla politica.

In chiusura, la Prof.ssa Basile risponde alla domanda del perché Dante sia considerato padre
della lingua italiana osservando come egli, preso atto che nell’Italia del trecento ci sono più di
mille volgari, cerca di operare una sintesi fra tre più rappresentativi della penisola: il bolognese,
il siciliano ed il fiorentino.

È carnevale … Chiacchiere, sanguinaccio e migliaccio

di Amedeo Colella

Carnevale è una festa che adoro; primo perché è bello mettersi una maschera, travestirsi ed io
adoro farlo anche alla mia veneranda età. Secondo perché non ha una data fissa, è una festa
mobile e si festeggia durante la settimana. Terzo perché ha tradizioni culinarie straordinarie.

Il carnevale segna l’inizio della quaresima, periodo che tradizionalmente voleva dire astinenza
(gastronomica) e digiuno. E allora sembrava il momento giusto per compiere gli ultimi peccati

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